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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
L’ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALIE DEL WELFARE STATE
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Politiche sociali e welfare state: i concetti fondamentali
• Politiche (pubbliche):
corsi di azione volti a risolvere problemi di rilevanza collettiva
• Politiche «sociali»:
i problemi e gli obiettivi sono di natura «sociale», vale a dire che
hanno a che fare con il benessere (welfare) dei cittadini
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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
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• Le politiche sociali sono corsi di azione volti anche a organizzare concretamente la produzione e distribuzione di queste risorse e opportunità
attraverso specifici apparati di erogazione
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
«Bisogni» e «rischi»
• Il concetto di “bisogno” connota una carenza, la mancanza di qualcosa di importante e, al tempo stesso, un oggetto, un bene mancante oppure necessario per sopperire o rimediare alla mancanza
• La nozione di “rischio” connota invece l’esposizione a determinate eventualità che possono accadere (ad esempio la malattia) e che, quando colpiscono, producono effetti negativi e generano dunque dei bisogni
Bisogni e rischi costituiscono delle “sfide” per le condizioni di vita degli individui
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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Il diamante del welfare
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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
La spesa per la protezione sociale in % sul Pil, 2009
6Fonte: rielaborazione su dati Eurostat
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
La spesa sociale per settori in % nell’UE-25, 2008
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Fonte: rielaborazione su dati Eurostat.
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
• un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione
• i quali forniscono protezione sotto forma di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale
• Introducendo, tra l’altro, specifici diritti sociali nel caso di eventi prestabiliti, nonché specifici doveri di contribuzione finanziaria
Ferrera (1993)
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Che cos’è il welfare state?
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Assistenza sociale
Assicurazione sociale
Sicurezza sociale
Copertura Universale Occupazionale Universale
Condizioni di accesso
Stato di bisogno Storia contributiva
Cittadinanza/
residenza
Prestazioni Ad hoc Contributive/retributive
Omogenee/Flat-rate
Finanziamento Fiscale Contributivo Fiscale 9
Assistenza, assicurazione e sicurezza sociale
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• origine o decollo istituzionale (1880-1920)• Introduzione dei primi schemi di assicurazione obbligatoria per i lavoratori
• consolidamento (1920-1945)• espansione (1945-1975)
• Universalità della copertura• Miglioramento delle prestazioni• Creazione dei secondi pilastri (es. pensioni)
• crisi (1975-1990)• riforma (1990-…)
• Ricalibratura
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Le principali fasi dello sviluppo storico dello stato sociale in Europa:
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
• Fino agli anni cinquanta la politica sociale poteva essere intesa essenzialmente come questione di redistribuzione
• Da metà anni cinquanta il carattere esplicitamente redistributivo della politica sociale è andato progressivamente attenuandosi e la politica sociale ha acquistato una natura essenzialmente distributiva
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Logica politica e welfare state
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Le politiche distributive operano secondo una logica sui generis, caratterizzata dai seguenti elementi:
• Asimmetria fra benefici e costi • Elevata disaggregabilità dei benefici• Impatto esterno relativamente contenuto di ciascuna singola misura
Gli attori politici sono incentivati ad adottare strategie di cooperazione e compromesso reciproco
Il passaggio dalle redistribuzioni alle distribuzioni ha profondamente alterato il funzionamento del welfare state dal punto di vista politico.
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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Lo «scivolamento distributivo» della politica sociale
• fattori di natura economica che lo hanno reso possibile:
occultamento dei costi
• fattori di natura politica:
frantumazione della domanda politica (pressione pluralistica dei gruppi
di pressione)
trasformazione della competizione elettorale (sul lato dell'offerta)
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Dalle «distribuzioni» alle «sottrazioni»:la nuova politica del welfare state
• BLAME AVOIDANCE (evitare il biasimo) anziché CREDIT CLAIMING (attribuirsi il merito)
• STRATEGIE INDIRETTE per evitare il biasimo: offuscamento - confondere i destinatari dei tagli manipolando l’informazione o
intervenendo su meccanismi e formule poco visibili compensazione - placare i destinatari con clausole di transizione morbide divide et impera - creare conflitti d’interesse fra le varie categorie
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Stretti tra la morsa degli imperativi fiscali e la minaccia di punizioni elettorali, i leader politici si sono trovati negli anni novanta a operare con margini di manovra molto limitati
Per questo la strategia seguita finora è stata in genere quella dell’inseguimento adattivo e non di un attacco deciso e frontale al
welfare state
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Le tipologie dei welfare state: i due modelli originari
• Modello universalistico:– Copertura onnicomprensiva (tutti i cittadini, pochi ampi
schemi assicurativi)
• Modello occupazionale:– Copertura frammentata (categorie occupazionali, molti
schemi con normative differenziate)
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Le tipologie dei welfare state: la fase espansiva e i “tre mondi del capitalismo welfarista”
• Durante la fase dell’espansione il welfare state europeo è passato attraverso una seconda importante giuntura evolutiva, nella quale sono diventate importanti le dimensioni del quanto e del come, oltre a quella del chi
• Esping Andersen (1990)
durante il lungo periodo espansivo del “capitalismo keynesiano” si sono consolidati tre diversi regimi di welfare: quello liberale, quello conservatore corporativo e quello socialdemocratico
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Il percorso “atipico” dei paesi dell’Europa meridionale
• Fordismo “debole” e frattura insider-outsider
• Forte dualismo nei sistemi di garanzia del reddito
polarizzazione interna
rischio di vecchiaia sovra-tutelato a discapito di altri rischi
basso sviluppo dei servizi, prevalenza di trasferimenti
frammentazione istituzionale
• Mancato sviluppo delle politiche di assistenza sociale
mancanza di una rete di ultima istanza
famiglia come ammortizzatore sociale18
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
una variante del regime “conservatore-corporativo”:- carattere dualistico della protezione sociale (garanzia del reddito),- picchi di generosità vs. lacune di copertura
- partono da sistemi sanitari frammentati su base occupazionale per giungere a Servizi Sanitari Nazionali
• ma anche un vero e proprio regime di welfare:• elevato particolarismo• basso grado di statualità (stateness) • effetti di stratificazione: iper-tutelati vs. esclusi• famiglia come ammortizzatore economico (modello delle solidarietà familiari e parentali) • protezione contro il mercato per i lavoratori occupati nei settori centrali dell’economia, piuttosto che protezione nel mercato
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Il modello sud-europeo
Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
Il welfare state in Italia: la doppia distorsione
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Vecchiaia e supersititi
Rischi diversi dalla vecchiaia
Garantiti ++++ +++
Semi-garantiti ++ +
Non garantiti + -Dis
tor s
ion
e d
istr
ibu
tiva
Distorsione allocativa o funzionale
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Spesa sociale per settore, % spesa sociale totale, media 2000-2008
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Le distorsioni del welfare state italiano:il «circolo vizioso» del familismo
Il “ruolo vicario” della famiglia rispetto alle politiche di welfare
• ostacoli alla mobilità/disponibilità al lavoro• sostegno degli outsider allo status quo distributivo• rafforzamento dell’economia sommersa• modificazione comportamenti riproduttivi
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Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, 2012Capitolo I. L’analisi delle politiche sociali e del welfare state
La «stagione riformista»degli anni Novanta e Duemila
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