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ALVISE LUCHETTA Portfolio dal 2008

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la raccolta dei miei lavori più significativi

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  • ALVISE LUCHETTAPortfolio dal 2008

  • 3PROGETTAZIONE DI TERRAZZE E GIARDINI E VERDE NATURALEuna nuova avventura in un team multidisciplinarecomune di Venezia e dintorni

    Da pochi mesi ho voluto dare spazio alle mie passioni e tra queste la cultura per il verde in ge-nerale e per gli alberi in particolare. Una passione che, tramite alcune conoscenze, scaturita in piccoli lavoretti professionali che riguardano la progettazione e la realizzazione di terrazze verdi.Non solo viste, ma anche emozioni, sensazioni, oltre ai meri aspetti tecnici, son i primi connotati di questi miei primi lavori.Quindi tanto verde ma non solo, profumi, colori, abbinamenti son quel qualcosa in pi che sto cercando di aggiungere a seconda del committente con cui mi trovo a dialogare affinch la terraz-za diventi veramente una stanza in pi, un vero e proprio giardino pensile semplice ma articolato.Propongo in queste pagine alcune selezioni dei progetti che ho sviluppato insieme alla prezio-sissima collaborazioni di arboricoltori e giardinieri che, oltre ad essere dei professionisti compe-tenti, son amici con cui condivido una bella e rispettosa passione.

  • 4IL PROGETTO

  • 5PRIM

    ADO

    PO

  • 6IL PROGETTO

    Progettazione di aiuole e vasche di ingresso ad un condominio residenziale. In questo caso, stata data priorit al riuso di piante esistenti e a creare una barriera con il giar-dino retrostante oltre a delle prospettive visive dal cancello di ingresso fino al portone interno.

  • 7INIZ

    IO L

    AVOR

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    AVOR

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    VASC

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  • 8Programma: un progetto generativoIl progetto di Piazza Spirito Santo offre una soluzione formale possibile ad un processo di costruzione condivisa che si svilupper sotto la guida dellAmministrazione in sintonia con le linee guida del programma del sindaco e operativamente delineate nel documento allegato Azioni per un progetto condiviso.Il progetto ha come obiettivo principale la definizione di uno spazio fisico come risultato possibile - ma non univoco - dellinterrelazione di molti input. Essi derivano dalla applicazione delle meto-dologie di partecipazione che sono state simulate nel presente assetto progettuale e sono raggruppati in input delle risorse umane e input delle risorse ambientali. La ricombinazione critica dei dati permette la definizione di una serie di dispositivi urbani attraverso i quali si possono soddisfare le esigenze della riqualificazione della piazza e gli obiettivi che emergono dal forum dei cittadini.Gli input delle risorse umane sono una mappa sociale degli utenti di Piazza Spirito Santo che vengono definiti attraverso diverse variabili. Ad esempio attraverso il tempo si tengono in conside-razione le tradizioni, gli usi storici, gli usi attuali...; attraverso la giornata si immaginano gli utenti del mattino (anziani, badanti e professionisti...), del pomeriggio (bambini, famiglie...), della sera (ragazzi, coppie, stranieri...); attraverso le aspettative di ciascuno si delineano alcune funzioni da mantenere o potenziare ed altre auspicabili nellottica di fare di Piazza Spirito Santo uno spazio pubblico che possa essere accogliente per utenti diversi.Gli input delle risorse ambientali riguardano le caratteristiche della Pazza e i modi in cui usarle: le condizioni climatiche, lombreggiamento nelle diverse stagioni, gli ambiti di rispetto dalle funzioni, le visuali ed i significati storici dei luoghi...Il programma proposto immagina pertanto che la piazza liberata dalle automobili possa essere uno spazio rappresentativo in sintonia con la qualit architettonica degli edifici, uno spazio dove il mercato bisettimanale sia pi attrezzato ed organizzato, dove si possa sostare ed acquistare giornali o sorseggiare una bibita, ma anche uno spazio pi informale che sia interessante per i bambini e i giovani, dove si possa giocare ed appartarsi, che permetta lo svolgimento di eventi collettivi, che offra riparo dal clima etc...Il metodo con cui costruito il progetto flessibile e ospitale (nel senso che non calato dallalto) perch risultato di variabili costruite dalla azione congiunta di Amministrazione e cittadini ed generativo nel senso che in grado di mutare al variare degli obiettivi della collettivit e pu costituire un intervento capace di far germinare una generale riqualificazione del centro di Pistoia.

    Team di lavoro:arch. Andrea Pennisiarch. Francesco Zanonarch. Matteo DAmbrosarch. Marta Campanile

    UNO SPAZIO URBANO APERTO A TUTTI, RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA DELLO SPIRITO SANTOpartecipazione al concorso urbanoPistoia

    Il sistema di percorsi pedonali (marciapiedi idonei e percorsi protetti)

    allinterno delle mura deve essere intensificato e reso il pi possibile

    continuo. Un mirato progetto di suolo, attraverso nuove pavimentazioni,

    permetter di migliorare laccessibilit al centro storico mantenendo

    allesterno le automobili, localizzate in opportune aree di sosta.

    TOPO

    GRAF

    IAPE

    RMEA

    BILI

    TA

    DOPPIOSUOLO

    PORO

    SITA

    una lunga seduta come dispositivo

    urbano per definire un limite

    e poter superare

    dislivellisedu

    ta cambio quota

    dispositivi spaziali

    adeguati aumentano la

    pemeabilit dello spazio

    pubblico

    il basamento di alcuni

    edifici viene reinter-

    pretato come un alto

    rilievo

    unalta porosit dello

    spazio aperto garantita da

    collegamenti tra quote

    diverse

    nuov

    i pe

    rcor

    si p

    edon

    ali

    perc

    orsi

    ped

    onal

    i es

    iste

    nti

    parc

    hegg

    i

    mt 500

    350

    250

    Piazza Duomo

    Biblioteca Fonteguerriana

    Biblioteca Romagnoli

    Piazza San Lorenzo

    Palazzo delle Poste

    Parco della Fortezza

    Piazza Spirito Santo

    Centro Documentale Marini

    Piazza della Sala

    Piazza Assisi

    Giardino Pubblico

    riconoscibile una figura continua a ridosso del centro storico costitu-

    ita da consistente quantit di naturalit. Questo suolo quasi completa-

    mente permeabile se messo in relazione al sistema dello spazio pubblico

    del centro storico, a grana pi fine e dal suolo impermeabile, pu

    migliorare la qualit urbana e costruire nuove relazione tra gli edifici

    pubblici esistenti.

    Piazza Santo Spirito si trova allinterno di un sistema articolato di

    spazi pubblici. Dentro i primi due perimetri delle mura storiche vi

    unalta permeabilit del tessuto edilizio. auspicabile una estesa

    pedonalizzazione dello spazio pubblico entro il primo perimetro delle

    mura storiche per garantire la qualit urbana di tutto il centro storico.

    LO SPAZIO PUBBLICO DELLA CIT

    TA

    STOR

    ICA

    LE RELAZIO

    NI TRA GLI SPAZI A

    PERT

    I

    IL SISTEMA

    DELLACCESSIBILIA

    A

    PIED

    I

    NUOVE RELAZIONI URBANE

    Il tessuto edilizio della citt storica

    consolidata di Pistoia si articola attra-

    verso un sistema continuo di spazi pub-

    blici e di fatti urbani. Allinterno del

    sistema delle mura storiche possibile

    istaurare nuove relazioni urbane a par-

    tire da un progetto che ne valorizzi gli

    aspetti storico-ambientali. Privilegiare

    la permeabilit dello spazio pubblico e

    perseguire il raggiungimento di un micro-

    clima adeguato attraverso un progetto di

    suolo che caratterizzi la citt in accor-

    do con i caratteri morfologici esistenti,

    sono scelte alla base della costruzione

    del progetto fisico qui proposto. Altre

    scelte importanti prendono spunto da

    unattenzione osservazione alla topogra-

    fia della citt, della porosit dello

    spazio pubblico e di alcuni dispositivi

    spaziali presenti allinterno del tessuto

    storico che contribuiscono in modo marca-

    to ad aumentare le prestazioni e le per-

    formance dello spazio pubblico.

    In questo senso lintervento su Piazza

    Spirito Santo si presenta come locca-

    sione per uno studio approfondito della

    ricca e complessa maglia storica della

    citt. Il valore del progetto risiede

    allinterno di un programma di interventi

    di riqualificazione e di rigenerazione

    urbana che miri a mettere in relazione

    ambiti e parti della citt oggi poco

    connesse tra loro, principalmente a causa

    della presenza dellautomobile. Assumendo

    la pedonalizzazione progressiva del

    centro storico, Piazza Santo Spirito

    diventa una importante cerniera e luogo

    di passaggio privilegiato per lattra-

    versamento della citt.

    NCS1

    502Y

    tavo

    la 1

  • 9Il sistema di percorsi pedonali (marciapiedi idonei e percorsi protetti)

    allinterno delle mura deve essere intensificato e reso il pi possibile

    continuo. Un mirato progetto di suolo, attraverso nuove pavimentazioni,

    permetter di migliorare laccessibilit al centro storico mantenendo

    allesterno le automobili, localizzate in opportune aree di sosta.

    TOPO

    GRAF

    IAPE

    RMEA

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    DOPPIOSUOLO

    PORO

    SITA

    una lunga seduta come dispositivo

    urbano per definire un limite

    e poter superare

    dislivellisedu

    ta cambio quota

    dispositivi spaziali

    adeguati aumentano la

    pemeabilit dello spazio

    pubblico

    il basamento di alcuni

    edifici viene reinter-

    pretato come un alto

    rilievo

    unalta porosit dello

    spazio aperto garantita da

    collegamenti tra quote

    diverse

    nuov

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    mt 500

    350

    250

    Piazza Duomo

    Biblioteca Fonteguerriana

    Biblioteca Romagnoli

    Piazza San Lorenzo

    Palazzo delle Poste

    Parco della Fortezza

    Piazza Spirito Santo

    Centro Documentale Marini

    Piazza della Sala

    Piazza Assisi

    Giardino Pubblico

    riconoscibile una figura continua a ridosso del centro storico costitu

    -ita da consistente quantit di naturalit. Questo suolo quasi completa

    -mente permeabile se messo in relazione al sistema dello spazio pubblico

    del centro storico, a grana pi fine e dal suolo impermeabile, pu

    migliorare la qualit urbana e costruire nuove relazione tra gli edifici

    pubblici esistenti.

    Piazza Santo Spirito si trova allinterno di un sistema articolato di

    spazi pubblici. Dentro i primi due perimetri delle mura storiche vi

    unalta permeabilit del tessuto edilizio. auspicabile una estesa

    pedonalizzazione dello spazio pubblico entro il primo perimetro delle

    mura storiche per garantire la qualit urbana di tutto il centro storico.

    LO SPAZIO PUBBLICO DELLA CIT

    TA

    STOR

    ICA

    LE RELAZIO

    NI TRA GLI SPAZI A

    PERT

    I

    IL SISTEMA

    DELLACCESSIBILIA

    A

    PIED

    I

    NUOVE RELAZIONI URBANE

    Il tessuto edilizio della citt storica

    consolidata di Pistoia si articola attra-

    verso un sistema continuo di spazi pub-

    blici e di fatti urbani. Allinterno del

    sistema delle mura storiche possibile

    istaurare nuove relazioni urbane a par-

    tire da un progetto che ne valorizzi gli

    aspetti storico-ambientali. Privilegiare

    la permeabilit dello spazio pubblico e

    perseguire il raggiungimento di un micro-

    clima adeguato attraverso un progetto di

    suolo che caratterizzi la citt in accor-

    do con i caratteri morfologici esistenti,

    sono scelte alla base della costruzione

    del progetto fisico qui proposto. Altre

    scelte importanti prendono spunto da

    unattenzione osservazione alla topogra-

    fia della citt, della porosit dello

    spazio pubblico e di alcuni dispositivi

    spaziali presenti allinterno del tessuto

    storico che contribuiscono in modo marca-

    to ad aumentare le prestazioni e le per-

    formance dello spazio pubblico.

    In questo senso lintervento su Piazza

    Spirito Santo si presenta come locca-

    sione per uno studio approfondito della

    ricca e complessa maglia storica della

    citt. Il valore del progetto risiede

    allinterno di un programma di interventi

    di riqualificazione e di rigenerazione

    urbana che miri a mettere in relazione

    ambiti e parti della citt oggi poco

    connesse tra loro, principalmente a causa

    della presenza dellautomobile. Assumendo

    la pedonalizzazione progressiva del

    centro storico, Piazza Santo Spirito

    diventa una importante cerniera e luogo

    di passaggio privilegiato per lattra-

    versamento della citt.

    NCS1

    502Y

    tavo

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  • 10

    PIAZZA TRADIZIONALE

    anziani

    Le lunghe sedute in pietra stabiliscono delle relazioni

    formali con i fronti definendo degli spazi a se stanti di

    piccole dimensioni

    professionisti

    genitori

    riposare

    discutere

    incontrarsi

    transitare

    PRINCIPI COMPOSITIVI

    MICROCLIMA ESTIVO

    Ombreggiamento destate ore 16:00

    la piazza offre ampie zone ombregiate durante le ore pi calde

    del pomeriggio.

    Larea verde attenua lisola di calore della piazza

    la piazza offre uno spazio accogliente nelle belle giornate

    invernali, con sedute esposte al sole

    irraggiamento inverno ore 11:00

    MICROCLIMA INVERNALE

    EVEN

    TIGli sp

    azi della piazza

    pos

    sono

    ad a

    ssum

    ere

    conf

    igur

    azio

    ni

    divers

    e a sconda dehli

    eve

    nti

    che

    vi s

    i sv

    olgo

    no

    padiglioni coperti

    temporaneimusica

    chiosco chiuso

    plateatico

    schermo per proiezioni

    pubbliche

    ILLUMINAZIONE NOTTURNA

    luce artificiale

    illuminazione lineare

    le panche della zona attrezzata

    sono illuminate con lampade a led

    lineari

    illuminazione puntuale

    la palma e il monumento sono

    illuminati con luce puntuale e

    creare un effetto scenico

    illuminazione diffusa

    la piazza riceve

    lilluminazione minima con

    lampade sospese su cavi

    RIFERIMENTI VISUALI

    riferimenti verticali

    RIFERIMENTI VISUALI

    la cupola il

    riferimento per la

    citt

    la pavimentazione esistente

    pi vecchia viene recuperata e

    posata davanti al sagrato

    i segni trasversali in pietra

    forte posata a correre

    introducono i principali legni

    del contesto

    la palma il

    riferimento dello

    spazio di sosta

    il monumento il

    riferimento dello

    sapzio di transito

    riferimenti verticali

    riferimenti orizzontali

    MERCATO

    L'attivit del mercato viene mantenuta in quanto parte

    essenziale della vitalit e diversit di utilizzo della

    piazza.

    I 20 banchi del mercato sono sono disposti perimetralmente e

    lo spazio verde il nuovo centro del mercato.

    GERARCHIE DEGLI SPAZI

    da...

    a...

    gli elementi verticali sono il

    centro di uno spazio determinato

    centro di cosa?

    transito

    attivit

    sagrato

    RECU

    PERO

    ACQ

    UAso

    tto

    il t

    erre

    no

    pre

    vist

    a un

    a va

    sca

    di r

    acco

    lta

    dell

    e ac

    que

    di p

    rma

    piog

    gia

    che

    serv

    e ad

    irr

    igar

    e il

    man

    to e

    rbos

    o e

    gli

    ar

    bust

    i du

    rant

    e la

    sta

    gion

    e pi

    se

    cca

    1- p

    iogg

    a 2-

    rac

    colt

    a3-

    irr

    igaz

    ione

    ACCESSO

    convivialit

    dal prato

    dai gradoni

    dai gradini

    dalla rampa

    carrozzine

    ragazzi

    disabili

    accessibilit

    per tutti

    giocare

    larea verde rialzata al livello dellattuale vasca della

    palma ed accessibile tramite una rampa e gradiniposte sul

    lato ovest. possibile inoltre accedere allo spazio verde da

    tutti i lati tramite i gradoni o il prato

    CONCEPT

    DA...tre piazze

    oggi la piazza caratterizzata da

    tre ambiti distinti ma che non

    risultano chiaramente definiti

    A...il progetto prevede di

    creare uno spazio unitario

    con attivit diverse

    spazio aperto

    della chiesa

    spazio di sosta

    e servizi

    spazio transito

    e sosta

    AREA VERDE

    bambini

    ragazzi

    coppie

    studenti

    larea verde estesa attorno alla palma

    defnisce un nuovo tipo di spazio nel

    centro della citt con nuove possibili

    attivit e servizi aumentando i possibili

    utenti

    riposare

    divertirsi

    giocare

    ripararsi

    maggiore superficie

    permeabile allacqua

    appartarsi

    aspettare

    ASPETTI AMBIENTALI

    FUNZIONI USI DELLO SPAZIO

    PLANIMETRIA GENERALE - 1/200

    SEZIONE LONGITUDINALE

    FUNZIONI USI DELLO SPAZIO

    i padiglione una possibilit che verr valutata in fase di

    concertazione. Sono possibili un pagilione definitivo, una

    struttura temporanea una copertura per eventi

    PADIGLIONE

    negozio

    bar

    edicola

    infopoint

    sedersi

    mangiare

    leggere

    padiglione permanente

    copertura temporanea

    spazio base

    passanti

    transitare

    chiaccherare

    continunit visiva

    con

    con la piazza

    connessione a

    via degli Orafi

    connessione a

    via Buozzi

    sedute

    incontrarsi

    incontrarsi

    SPAZ

    IO D

    I TR

    ANSI

    TO

    lo slargo che porta in via dellAbbondanza caratterizzato

    dallinserimento di arredi fissi con fioriere che sono

    posizionate nel mezzo dello spazio. A terra la pavimentazione

    in Pietra forte posata a spina di pesce

    GRAD

    ONI coppie

    ragazzi

    bambini

    studenti

    aspettare

    socializzare

    sedute informali

    osservare la piazza

    performance

    giocare

    il lato dellarea attrezzata prospiciente la piazza

    organizzato con gradonate che permettono una seduta informale e

    laccesso allarea verde retrostanti

    Sedute in pietra

    via Borgo Strada

    via Abbondanza

    vicolo Armonici

    via Duca

    via Presto

    via Posta Vecchia

    via De Rossi

    Gradini

    Pedana su prato

    Fioriere con arbusti

    Rampa 8% di pendenza

    Nodo 1

    Nodo 2

    Panche in acciaio e

    fioriere

    Sedute in pietraGradoni in pietra

    Sedute in acciaio

    Riposizionamento fontanella

    esistente

    Area a prato

    Fasce in Pietra Forte

    chiara a correre

    Pavimentazione in Pietra

    Forte grigia a spina di

    pesce

    Tasselli in pietra dura

    chiara a segnare gl

    ingombri delle bancherelle

    del mercato settimanale

    Tasselli in pietra dura

    chiara a segnare gl

    ingombri delle bancherelle

    del mercato settimanale

    Recupero e riposizionamento

    lastre esistenti sul sagrato

    Riposizionamento monumento

    Fasce in Pietra Forte

    chiara a correre

    1 METRO

    2 METRI

    NCS1502Y

    tavola 2

    Nodo 3

    Nodo 5

    Nodo 4

    NORD

    10 METRI

    5 METRI

  • 11

    PIAZZA TRADIZIONALE

    anziani

    Le lunghe sedute in pietra stabiliscono delle relazioni

    formali con i fronti definendo degli spazi a se stanti di

    piccole dimensioni

    professionisti

    genitori

    riposare

    discutere

    incontrarsi

    transitare

    PRINCIPI COMPOSITIVI

    MICROCLIMA ESTIVO

    Ombreggiamento destate ore 16:00

    la piazza offre ampie zone ombregiate durante le ore pi calde

    del pomeriggio.

    Larea verde attenua lisola di calore della piazza

    la piazza offre uno spazio accogliente nelle belle giornate

    invernali, con sedute esposte al sole

    irraggiamento inverno ore 11:00

    MICROCLIMA INVERNALE

    EVEN

    TIGli sp

    azi della piazza

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    ad a

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    padiglioni coperti

    temporaneimusica

    chiosco chiuso

    plateatico

    schermo per proiezioni

    pubbliche

    ILLUMINAZIONE NOTTURNA

    luce artificiale

    illuminazione lineare

    le panche della zona attrezzata

    sono illuminate con lampade a led

    lineari

    illuminazione puntuale

    la palma e il monumento sono

    illuminati con luce puntuale e

    creare un effetto scenico

    illuminazione diffusa

    la piazza riceve

    lilluminazione minima con

    lampade sospese su cavi

    RIFERIMENTI VISUALI

    riferimenti verticali

    RIFERIMENTI VISUALI

    la cupola il

    riferimento per la

    citt

    la pavimentazione esistente

    pi vecchia viene recuperata e

    posata davanti al sagrato

    i segni trasversali in pietra

    forte posata a correre

    introducono i principali legni

    del contesto

    la palma il

    riferimento dello

    spazio di sosta

    il monumento il

    riferimento dello

    sapzio di transito

    riferimenti verticali

    riferimenti orizzontali

    MERCATO

    L'attivit del mercato viene mantenuta in quanto parte

    essenziale della vitalit e diversit di utilizzo della

    piazza.

    I 20 banchi del mercato sono sono disposti perimetralmente e

    lo spazio verde il nuovo centro del mercato.

    GERARCHIE DEGLI SPAZI

    da...

    a...

    gli elementi verticali sono il

    centro di uno spazio determinato

    centro di cosa?

    transito

    attivit

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    ACCESSO

    convivialit

    dal prato

    dai gradoni

    dai gradini

    dalla rampa

    carrozzine

    ragazzi

    disabili

    accessibilit

    per tutti

    giocare

    larea verde rialzata al livello dellattuale vasca della

    palma ed accessibile tramite una rampa e gradiniposte sul

    lato ovest. possibile inoltre accedere allo spazio verde da

    tutti i lati tramite i gradoni o il prato

    CONCEPT

    DA...tre piazze

    oggi la piazza caratterizzata da

    tre ambiti distinti ma che non

    risultano chiaramente definiti

    A...il progetto prevede di

    creare uno spazio unitario

    con attivit diverse

    spazio aperto

    della chiesa

    spazio di sosta

    e servizi

    spazio transito

    e sosta

    AREA VERDE

    bambini

    ragazzi

    coppie

    studenti

    larea verde estesa attorno alla palma

    defnisce un nuovo tipo di spazio nel

    centro della citt con nuove possibili

    attivit e servizi aumentando i possibili

    utenti

    riposare

    divertirsi

    giocare

    ripararsi

    maggiore superficie

    permeabile allacqua

    appartarsi

    aspettare

    ASPETTI AMBIENTALI

    FUNZIONI USI DELLO SPAZIO

    PLANIMETRIA GENERALE - 1/200

    SEZIONE LONGITUDINALE

    FUNZIONI USI DELLO SPAZIO

    i padiglione una possibilit che verr valutata in fase di

    concertazione. Sono possibili un pagilione definitivo, una

    struttura temporanea una copertura per eventi

    PADIGLIONE

    negozio

    bar

    edicola

    infopoint

    sedersi

    mangiare

    leggere

    padiglione permanente

    copertura temporanea

    spazio base

    passanti

    transitare

    chiaccherare

    continunit visiva

    con

    con la piazza

    connessione a

    via degli Orafi

    connessione a

    via Buozzi

    sedute

    incontrarsi

    incontrarsi

    SPAZ

    IO D

    I TR

    ANSI

    TO

    lo slargo che porta in via dellAbbondanza caratterizzato

    dallinserimento di arredi fissi con fioriere che sono

    posizionate nel mezzo dello spazio. A terra la pavimentazione

    in Pietra forte posata a spina di pesce

    GRAD

    ONI coppie

    ragazzi

    bambini

    studenti

    aspettare

    socializzare

    sedute informali

    osservare la piazza

    performance

    giocare

    il lato dellarea attrezzata prospiciente la piazza

    organizzato con gradonate che permettono una seduta informale e

    laccesso allarea verde retrostanti

    Sedute in pietra

    via Borgo Strada

    via Abbondanza

    vicolo Armonici

    via Duca

    via Presto

    via Posta Vecchia

    via De Rossi

    Gradini

    Pedana su prato

    Fioriere con arbusti

    Rampa 8% di pendenza

    Nodo 1

    Nodo 2

    Panche in acciaio e

    fioriere

    Sedute in pietraGradoni in pietra

    Sedute in acciaio

    Riposizionamento fontanella

    esistente

    Area a prato

    Fasce in Pietra Forte

    chiara a correre

    Pavimentazione in Pietra

    Forte grigia a spina di

    pesce

    Tasselli in pietra dura

    chiara a segnare gl

    ingombri delle bancherelle

    del mercato settimanale

    Tasselli in pietra dura

    chiara a segnare gl

    ingombri delle bancherelle

    del mercato settimanale

    Recupero e riposizionamento

    lastre esistenti sul sagrato

    Riposizionamento monumento

    Fasce in Pietra Forte

    chiara a correre

    1 METRO

    2 METRI

    NCS1502Y

    tavola 2

    Nodo 3

    Nodo 5

    Nodo 4

    NORD

    10 METRI

    5 METRI

    1 ME

    TRO

    2 ME

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    MATERIALI E ARREDI

    SEZIONE TRASVERSALE

    DETTAGLI - 1/20

    SEZIONE LONGITUDINALE

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  • 12

    EUROPAN 2012, WIREFRAMEpartecipazione al concorso europeo per giovani architettiMestre Venezia

    The project starts with a respectful interpretation of Venice and its territory which has to be reinvented through a net of infrastructures.

    -accessibility (station, tram, high speed systems)-nets (street,canals,system)-technological buildings together with parks, public spaces...

    The intervention aims at re-sew a fracture caused by the presence of the railroad tracks, acting through a discreet and silent operation that exploits the potentialities already on the site, rather than insert new huge constructions that would not be able to communicate and relate to the scale of the existing.

    The purpose of the project is to join, to create a network, giving at the same tima the feeling of a 'episodic city' (with cultural monument and high quality public space) but also linked in an LMJPLU[^H `The railway is seen as separation between the two realities of Mestre and Marghera, the attempt is to bring them together through another infrastructure project, the tram line.The infrastructure, the public service of transportation, is used to connect split parts of the Venetian hinterland.

    The new buildings are organized in a system of networks, MHJPSP[PLZHUKZLY]PJLZ^OPJOHSSV^ZJVTT\UP[`[VILUL[MYVTP[;OLTHZ[LYWSHUPZQ\Z[HZ[HY[PUNWVPU[UV[HUHSKLZPNUHUopen strategy ^OPJOJV\SKILTVKPLKHKHW[LKHUKZ\WWSL-mented by the community.

    This is possible thanks to a three-dimensional structure, used for the whole projects, which size is a translation of the measure of spaces for people and their movement within the historic city VM=LUPJLJHSSLLSKZV[VWVY[LNV

    Network concept diagram: a ring made by green and water around Venice

    The net of infrastructures

    01

    VENEZIA

    The three-dimensional grid (3,5m x 3,5m x 3,5m) is compo-sed of square units made of steel bars, the grid is a measure, the scale between the void and the built space.

    A semitransparent structure is its appearance which at the same time protects visitors and allows them to be in commu-nication with the outside space and also with the other levels of the building.

    A low impact on the landscape is the result of this strategy, an homogenous background which is marked by punctual elements, the boxes containing the main functions.

    The design is focused on the different typologies of users of station.It has to be considered that the area would have a high level of accessibility, because of the presence of the Marco Polo Airport reachable with the pullman from the intermodal hub.Moreover Mestre station is a high speed train stop and will be a stop for SFMR (Sistema Ferroviario Metropolitano Regiona-le).

    All these different levels of accessibility bring a variety of visitors for completely different amount of time and frequen-cy: They can decide to stop in Mestre, to continue for Venice, to reach the airport, in each case all of them have time to spend in the hub.

    The diagram shows some users, in relation to their origin and the mode of transport used to reach Mestre station .These informations are compared with the amount of time they spend in Mestre and the frequency of visits during the year; the result of this comparison determines the functions to be established in the area.

    Currently there are two main areas of activities that can be coherently positioned in the station: tourism and services. )V[OVM[OLTHYLJVUZPZ[LU[^P[O[OLRPUKVMV^ZJOHYHJ[LYP-stic of the area.

    0[^HZKLJPKLK[VWSHJLVMJLZVU[OLOLHKVM[OLZ`Z[LTover the park for pullman and closer to the tram stop and subway, in a strategic position between Mestre and Marghe-ra, reachable with all sorts of vehicle.On the contrary the 'related to tourism' functions, like shops, restaurant, music club, exhibition spaces and hotel, are in the station side, a strategic position for its location at the end of Via Piave.As a result, the same functions can be used both by visitors and by citizens.

    02

    VENEZIA

    Map of potentialities

    The project aims to promote tourism not only in Venice but also in Mestre and Marghera considering not only the existing but also the potential open programs (new re-development areas, cultural hub like M9 museum, ...)

    The traditional station is turned into a space where people can spend a variable amount of time, from few minutes to few days, UKPUNUV[VUS`[OLM\UJ[PVUZ[OL`ULLKJSVZLS`I\[HSZVmoments of culture, entertainment and relationships.

    A new choice of functions for tourist are placed inside the new station-system.Many of them are linked to the enhancement of typical resour-ces, in the Venice area, from the promotion of local quality food to shops selling products from the design and fashion schools of Veneto.In the new tourist hub, visitors can spend their waiting time, from a trip to another, discovering the peculiar.

    Find the unexpected

    The station is no longer isolated but becomes part of a system of mobility: safe, covered, interactive.The inside spaces can be used for their ordinary purpose (related to mobility) but also for leisure and free time, for L_HTWSL[OL[VWVVYOHZHIPN[LYYHJLV\[ZPKL[OLYLZ[H\YHU[where you can enjoy the lagoon view while tasting local wine.

    The interaction between the grid and the natural light creates an inside always changing during the day; it lets open views to the Z\YYV\UKPUNLU]PYVUTLU[^OPJOP[ZLSMYLLJ[ZPU[OLPU[LYUHSspace, its changing shadows and colors, according to the conditions of weather and seasons.The new system is studied to be adaptable for different uses. A series of pre-fab boxes are designed to be used as a conferen-ce room, as a space for events or just as a small shop, and they can be increased by adding new volumes, moved, activated. The suggestion comes from the vocation of transition space which is typical of railway stations and from the different speeds related to to the ways in which people live, go through, use the station.The main entrance hall is a generous space that receives natural light and is characterized by the foot bridges at each level, which connect the two sides of the building, suggesting the feeling of being in an open air environment.

    It is considered how time interacts with the architecture; in the next future new boxes could be inserted inside the three-dimen-sional grid, with new function that are adapted to future needs.

    A linear system of connection, from Mestre city center (Via Piave) to the re-developed station area

    Railway station _ the new entrance hall

    03

    VENEZIA

    Phases_How can an old building be turned into a network of services

    The centuriation of the territory between Padua and Venice since 1st century BC. A centuria is a square of 710 meters per side and represents the agrarian organization.

    Phases_From the present situation (Phase 0) to the complete saturation of the grid (Phase 3)

    04

    VENEZIA

    The three-dimensional structure takes, in this case, the shape of the tower, which has the function of lanmark for the city because of the strategic location that allows the view of the new settlement already from the highway, which is the main driveway access to the city.

    The towers moreover enable long distance sight, allowing the view of the lagoon.

    The park has a strategic value, the residential system is integra-ted with the Piraghetto park designing it, and through some light structure, becoming part of it.Inside the grid, courtyards can be found, an archetype system in symbiosis with the park and the landscape; in this way the vegetation sneaks in the courtyard and through the grid.The structure is characterized by a sequence of volumes (some of them new and some others renovation of old station facilities structure).

    The towers are made of two parts: the steel-made structure which acts as the infrastructure of the project, connecting the towers with the public space at level +1 and 0, and the residen-tial volumes which are made of wood and quickly assembled, LUHISPUN[OLTH_PT\TVML_PIPSP[ `All inhabitants will be able to shape the space inside and outside their house, through the addition or subtraction of the volumes inside the grid. They can decide which type of panel use, proposing an ever changeable image.

    Inside are placed smaller typologies for young couples, singles, temporary inhabitants while larger apartments and duplex are for families or house-atelier for artists and creatives.All of them are with private balconies and garden where vegetation can grow up and residents can grow fruit and vegetables for their personal use.

    Cultivation diagram with seasonal vegetables and fruits in the Venice area

    06

    VENEZIA

    For the Via Piave gardens the strategy is not to build any kind of permanent structure.

    ;OLNYPKSYV\NLVM[OLWYVQLJ[PZOLYLZWSP[PU[VHML^simple cubic volumes, singly or matched together.These structures are designed to be assembled and disassem-bled in a short time and removed to leave the garden completely free.

    The space appears as a small garden with groups of vegetation and, sometimes, light, semitransparent volumes can host concerts, events and markets. The simplicity and repetition of the shapes of railway workers house in the background suggest the idea of the 'blank sheet' with their linearity.

    The inhabitants are invited to introduce their personal taste activating their house by painting them using patterns and JVSVYZ^OPJOTVYLJHUYLLJ[[OLPYJ\S[\YLHUKWLYZVUHSP[ `

    Unify the facades through the use of color to create a public square for the community

    07

    VENEZIA

    $UWLFLDOODQGVFDSH

    The project works on relation between different scales, existing and new built up spaces and multiple materials.

    The project for area 1 (Piraghetto park) aims to give back to citizens a part of the city which is now inaccessible, due to the presence of a busy street, via Trento, which represent a strict separation.

    This part of the project is considered a great opportunity to activate a marginal area of Mestre, which is currently not used.Both housing and public facilities are placed in the area, preserving a big space at disposal of the community, and also of visitors and tourists.

    The public space is doubled through the subdivision in two SH`LYZVMJPYJ\SH[PVU!HOPNOLYZWLLKH[NYV\UKVVYHUKZSV^LYH[YZ[VVY

    ;OPZ\WWLYVVYPZMVYTLKI`[OLNYPK^OPJOJVU[HPUZW\ISPJfacilities, public building like cafeterias, small shops, small medical clinics and other social activities.

    Small garden, orchards and playground form the open space.Car paths and parking, the entrance to technical and public spaces are at ground level, which is connected through some ramps that become playground for bikes and skateboard. Regeneration of the skyline / the ecological tower

    ;OLJVUJLW[VMJYLH[PUNHNYPK^OPJOPZTVYLVYSLZZSSLK^P[Othe volumes that the community needs, is maintained even in the residential area next to the park.

    Towers as new landmarks for the city

    05

    VENEZIAtutto il 2013Contattato dagli architetti Pizzolato e Frasson, cari amici e com-pagni del percorso accademico ho voluto spendermi in modo molto passionale per un progetto riguardante la citt dove son cresciuto e vivo attualmente.La possibilit di poter dare un contributo molto concreto a mi-gliorare la propria citt in un contesto come quello vicino alla stazione stata vissuta dai componenti del gruppo con molta partecipazione e chiari obiettivi sin dai primi incontri e i primi schizzi quasi a voler ribadire che le soluzioni ci sono gi per poter migliorare Mestre.Questo lavoro in team, inoltre, mi ha permesso di continuare con il progetto che avevo sviluppato durante la tesi riguardante la resilienza di Mestre nel periodo medio lungo.Son stati ripresi fortemente tematiche inerenti gli orti urbani, laumento di biodiversit interno al tessuto cittadino e un uso virtuoso dellacqua.

    Team di lavoro:arch. Alessandro Pizzolatoarch. Laura Frassonarch. Alvise Luchettadott. Marco Caorlini

  • 13

  • 14

  • 15

  • 16

    PASSAGGIO DA AUTORIZZAZIONE IN PROCEDURA SEMPLIFICATA A PROCEDURA ORDINARIA,con ampliamento e riorganizzazione dellimpianto di recupero di rifiuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione ai sensi dellart. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.ditta Ferplast s.r.l.

    data:

    scala:

    Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione

    Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.

    Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso

    La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.

    progettista:

    consulente:

    committente:

    arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354

    FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776

    dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682

    oggetto:

    elaborato:

    30 gennaio 2014

    Planimetria destinazioni funzionali,Progetto

    G31:100

    8,27

    12,74

    6,00

    6,50

    3,4210,68

    4,46

    5,85

    3,85

    4,15

    7,30

    6,50

    7,00

    7,70

    5,16

    5,82 8,83

    4,40 4,00

    8,50

    3,11

    4,50

    33,8

    75,

    87

    8,00

    6,00

    3,33

    2,50 2,00

    2,50

    3,54

    2,50

    9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)

    4,00

    7,27

    2,00

    1,00

    5,77

    5,00

    3,00

    4,00

    10,00

    5,00

    8,54

    10,00

    30,00 m2

    12,40 m2

    26,01 m2

    11,60 m2

    50,00 m2

    29,11 m2

    115,21 m2

    20,00 m2

    44,58 m2

    10,64 m2

    40,00 m2

    10,38 m2

    24,00 m2

    104,81 m2

    24,64 m2

    17,47 m2

    62,05 m236,54 m2

    30,00 m2

    5,00 m2

    30,74 m2

    292,44 m2

    33,02 m2

    2,00 m2

    Aree interne:

    2 _R13

    3 _R13

    4 _R13

    8_Area impianto abbattimento del trituratore

    6_R13

    11_Stoccaggio rifiuti da riparazione e bonifica veicoli

    10_R13

    5_Area ricevimento veicoli pre-trattamento

    2

    1

    13

    14 15

    5

    6

    9a

    10

    Aree esterne:

    15_R13

    17_R13

    18_R12, con trituratore

    20_R13

    Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq

    Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq

    1_ Area trattamento e messa in sicurezza veicoli

    14_Stoccaggio veicoli post-bonifica

    13_R13

    3

    Area 9b situata al primo piano

    9b

    4

    8

    23_Vano attrezzi

    17

    18

    22

    24_Deposito compressore e piccoli attrezzi

    21_R13

    PCM 1000

    LATO DI CARICO

    LATO DI USCITAMATERIALE

    19

    20

    21

    23

    25

    24

    Pesa

    Primo piano:

    9b_ Area R13 RAEE supplementare

    19_R13

    22_R13

    11

    7

    7_R12 cavi

    12

    12_R13 stoccaggio batterie veicoli e similari 16_R12, con pressa cesoia

    16

    25_Unit bonifica bombole GPL

    9a_R13 RAEE toner e similari

    Superficie:

    104,81 m2

    10,38 m2

    17,47 m2

    26,01 m2

    24,64 m2

    61,98 m2

    5,00 m2

    11,60 m2

    Superficie:

    36,64 m2

    33,02 m2

    30,74 m2

    10,64 m2

    2 m2

    2,12 m2

    29,11 m2

    Superficie:

    12,40 m2

    24,00m2

    30,00 m2

    292,44 m2

    40,00 m2

    44,58 m2

    30,00 m2

    50,00 m2

    Superficie:

    115,21 m2

    20,00 m2

    2,00 m2

    8,27

    12,74

    6,00

    6,50

    3,4210,68

    4,46

    5,85

    3,85

    4,15

    7,30

    6,50

    7,00

    7,70

    5,16

    5,82 8,83

    4,40 4,00

    8,50

    3,11

    4,50

    33,8

    75,

    87

    8,00

    6,00

    3,33

    2,50 2,00

    2,50

    3,54

    2,50

    9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)

    4,00

    7,27

    2,00

    1,00

    5,77

    5,00

    3,00

    4,00

    10,00

    5,00

    8,54

    10,00

    30,00 m2

    12,40 m2

    26,01 m2

    11,60 m2

    50,00 m2

    29,11 m2

    115,21 m2

    20,00 m2

    44,58 m2

    10,64 m2

    40,00 m2

    10,38 m2

    24,00 m2

    104,81 m2

    24,64 m2

    17,47 m2

    62,05 m236,54 m2

    30,00 m2

    5,00 m2

    30,74 m2

    292,44 m2

    33,02 m2

    2,00 m2

    Aree interne:

    2 _R13

    3 _R13

    4 _R13

    8_Area impianto abbattimento del trituratore

    6_R13

    11_Stoccaggio rifiuti da riparazione e bonifica veicoli

    10_R13

    5_Area ricevimento veicoli pre-trattamento

    2

    1

    13

    14 15

    5

    6

    9a

    10

    Aree esterne:

    15_R13

    17_R13

    18_R12, con trituratore

    20_R13

    Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq

    Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq

    1_ Area trattamento e messa in sicurezza veicoli

    14_Stoccaggio veicoli post-bonifica

    13_R13

    3

    Area 9b situata al primo piano

    9b

    4

    8

    23_Vano attrezzi

    17

    18

    22

    24_Deposito compressore e piccoli attrezzi

    21_R13

    PCM 1000

    LATO DI CARICO

    LATO DI USCITAMATERIALE

    19

    20

    21

    23

    25

    24

    Pesa

    Primo piano:

    9b_ Area R13 RAEE supplementare

    19_R13

    22_R13

    11

    7

    7_R12 cavi

    12

    12_R13 stoccaggio batterie veicoli e similari 16_R12, con pressa cesoia

    16

    25_Unit bonifica bombole GPL

    9a_R13 RAEE toner e similari

    Superficie:

    104,81 m2

    10,38 m2

    17,47 m2

    26,01 m2

    24,64 m2

    61,98 m2

    5,00 m2

    11,60 m2

    Superficie:

    36,64 m2

    33,02 m2

    30,74 m2

    10,64 m2

    2 m2

    2,12 m2

    29,11 m2

    Superficie:

    12,40 m2

    24,00m2

    30,00 m2

    292,44 m2

    40,00 m2

    44,58 m2

    30,00 m2

    50,00 m2

    Superficie:

    115,21 m2

    20,00 m2

    2,00 m2

    Flussi:

    Spazio di manovra autocarri

    Flusso autocarri

    Flusso carrelli elevatori

    Eventuali entrate/uscite

    18,00

    Spazio di conferimento, secondo controllo rifiuti,

    eventuale R12 e manovra autocarri

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    aprile 2013 - gennaio 2014Qui presento una piccola parte, ma significativa, di un lavoro pi ampio compiuto insieme ad un altra figura professionale, riguardante tutto liter procedurale affinch i committenti potessero ampliare la loro attivit di gestione raccolta e elaborazione di rifiuti secondo le normative vigenti.E stato un processo lungo che ha visto una stretta collaborazione tra vari enti amministrativi, provincia di Treviso in primis, ma anche Arpav, comune di Godega, e i committenti che grazie alla loro esperienza sul campo della quotidianit lavorativa, hanno permesso di raggiungere quellobiettivo, prefissato allinizio, di aver la maggior flessibilit nel poter operare allinterno della loro propriet.

    nuovo layout degli spazi di lavoro e di deposito

  • 17

    12,00

    1 2 3 4

    5

    6

    7

    9

    8

    10

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    Fondo in cls

    Ces

    oia

    per f

    erro

    Conferimento e controllo rifiuti

    Escavatorecon ragno

    Pesa Parcheggio

    12,00

    1 2 3 4

    5

    6

    7

    9

    8

    10

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    Fondo in cls

    Ces

    oia

    per f

    erro

    Conferimento e controllo rifiuti

    Escavatorecon ragno

    Pesa Parcheggio

    12,00

    1 2 3 4

    5

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    7

    9

    8

    10

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    Fondo in cls

    Ces

    oia

    per f

    erro

    Conferimento e controllo rifiuti

    Escavatorecon ragno

    Pesa Parcheggio

    12,00

    1 2 3 4

    5

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    7

    9

    8

    10

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    Fondo in cls

    Ces

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    erro

    Conferimento e controllo rifiuti

    Escavatorecon ragno

    Pesa Parcheggio

    12,00

    1 2 3 4

    5

    6

    7

    9

    8

    10

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    Fondo in cls

    Ces

    oia

    per f

    erro

    Conferimento e controllo rifiuti

    Escavatorecon ragno

    Pesa Parcheggio

    G2La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.

    progettista:

    consulente:

    committente:

    arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354

    FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776

    dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682

    oggetto:

    data:

    elaborato: scala:

    30 gennaio 2014

    Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione

    Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.

    Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso

    Planimetria destinazioni funzionali,stato di fatto,AGGIORNAMENTO GENNAIO 2014

    1:100

    1 Riuti di plastica; imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi 6.1 18,89 25 t Balle, sacconi, cumulo2 Carta, cartone 1.1 54,36 80 t Balle e cumulo3 Scarti di legno e sughero, imballaggi di legno 9.1 12,23 12 t Cumulo4 Riuti di ferro, acciaio e ghisa 3.1 58,60 227 t Cumulo5 Parti di autoveicoli, veicoli a motore, di rimorchi e simili 5.1 32,62 45 t Cumulo 6 Riuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non 7.1 33,52 45 t Cumulo, cassoni7 Spezzoni di cavo di rame ricoperto 5.8 23,75 50 t Casse e cassonetti8 Riuti di metalli non ferrosi e loro leghe 3.2 23,75 70 t Cumulo, casse e cassonetti 9 Imballaggi, vetro di scarto ed altri riuti e frammenti di vetro 2.1 6,00 10 t Cassonetti, casse

    10 Zona conferimento e controllo dei riuti 113,09

    Riuti All. I

    sub. 1Tipologia di riutoZona

    Supercie mq

    Tipologia di stoccaggioQuantitin R13

    LEGENDA: Area oggetto dellattivit di recupero

    Limite uciale dellimpianto

    Limite uciale dellimpianto

    H1La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.

    progettista:

    consulente:

    committente:

    arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354

    FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776

    dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682

    oggetto:

    data:

    elaborato: scala:

    30 gennaio 2014

    Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione

    Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.

    Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso

    Pianta piano terra

    1:100

    8,27

    12,74

    6,00

    6,50

    3,4210,68

    4,46

    5,85

    3,85

    4,15

    7,30

    6,50

    7,00

    7,70

    5,16

    5,82 8,83

    4,40 4,00

    8,50

    3,11

    4,50

    33,8

    75,

    87

    8,00

    6,00

    3,33

    2,50 2,00

    2,50

    3,54

    2,50

    9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)

    4,00

    7,27

    2,00

    1,00

    5,77

    5,00

    3,00

    4,00

    10,00

    5,00

    8,54

    26,4

    0

    18,52

    21,15

    17,73

    41,9

    7

    87,10

    83,36

    8,00

    40,2

    688,03

    99,56

    5,00 4,70

    5,87

    9,20

    Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq

    Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq

    PCM 1000

    LATO DI USCITAMATERIALE

    V1

    V2

    V3

    Ingresso impianto didepurazione

    RECINZIONE

    Magazzino882.83 m2

    Tettoia carico scarico 280,00 m2

    Piazzale in cls

    + 0.00

    + 0.20

    + 0.20

    Pesa costituita da pianale non emergentedal piano di campagna

    Pavimentazione permeabile inmassetti autobloccanti

    Pav

    imen

    tazi

    one

    perm

    eabi

    le in

    mas

    setti

    aut

    oblo

    ccan

    ti

    Pavimentazionein asfalto

    Pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale

    Ingresso

    UFFICIO-PESA

    WC

    ANTI

    WC

    SPOGLIATOIO

    ANTI

    DO

    CC

    INO

    DO

    CC

    INO

    100

    126

    80 80 100

    230 100

    126

    100230

    80 80

    8,27

    12,74

    6,00

    6,50

    3,4210,68

    4,46

    5,85

    3,85

    4,15

    7,30

    6,50

    7,00

    7,70

    5,16

    5,82 8,83

    4,40 4,00

    8,50

    3,11

    4,50

    33,8

    75,

    87

    8,00

    6,00

    3,33

    2,50 2,00

    2,50

    3,54

    2,50

    9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)

    4,00

    7,27

    2,00

    1,00

    5,77

    5,00

    3,00

    4,00

    10,00

    5,00

    8,54

    26,4

    0

    18,52

    21,15

    17,73

    41,9

    7

    87,10

    83,36

    8,00

    40,2

    688,03

    99,56

    5,00 4,70

    5,87

    9,20

    Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq

    Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq

    PCM 1000

    LATO DI USCITAMATERIALE

    V1

    V2

    V3

    Ingresso impianto didepurazione

    RECINZIONE

    Magazzino882.83 m2

    Tettoia carico scarico 280,00 m2

    Piazzale in cls

    + 0.00

    + 0.20

    + 0.20

    Pesa costituita da pianale non emergentedal piano di campagna

    Pavimentazione permeabile inmassetti autobloccanti

    Pav

    imen

    tazi

    one

    perm

    eabi

    le in

    mas

    setti

    aut

    oblo

    ccan

    ti

    Pavimentazionein asfalto

    Pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale

    Ingresso

    UFFICIO-PESA

    WC

    ANTI

    WC

    SPOGLIATOIO

    ANTI

    DO

    CC

    INO

    DO

    CC

    INO

    100

    126

    80 80 100

    230 100

    126

    100230

    80 80

    5,60

    1,60

    40.0

    0

    20,8

    0

    1,80

    7,16

    0,80

    0,24 0,95 0,611,80

    2,75

    2,85

    1,80

    7,16

    0,05

    0,04

    7,07

    5,70

    10,61

    0,05

    0,04

    10,80

    0,09

    3,47

    0,04

    3,47

    0,09

    5,205,

    50

    DISPOSIZIONE PLANIMETRICA

    Tx

    Tz

    P1 T13 12.5CAMPIONI 40x40

    POZZETTO PRELIEVO

    PIOGGIA DEPURATEALLA SUB-IRRIGAZIONE

    BASAMENTO IMPIANTO DEPURAZIONE

    Ty

    T12 12.5

    T10 12.5

    T1 20

    IMPIANTOFRONTE

    T6 10

    T9 16

    V6

    T8 16

    ACQUE DAPIAZZALE

    PSC

    MPA

    POZZETTO PRELIEVOCAMPIONI 50x50

    P2

    ALLO SCARICOSECONDA PIOGGIA

    T2 20

    T3 20

    V1

    V2

    V3

    V7

    ACQUE DI PRIMA

    T11 12.5

    T16 8T15 8

    AREA A VERDE

    PLANIMETRIA GENERALE 1:200 - impianto fognario

    limite lotto n9

    AREA A VERDE

    MAGAZZINO

    WC

    ANTI

    TETTOIA CARICO-SCARICO

    UFFICIO

    PIAZZALE IN CLS - DEPOSITO MATERIALI FERROSI

    ACCESSO CARRAIO

    + 0.00

    + 0.20+ 0.20

    WC ANTI

    PESA

    pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale

    AREA APARCHEGGIO

    WC

    ANTI UFFICIOSPOGL. PESA

    ACCESSO PEDONALE

    ACQU

    E DA

    PIAZZ

    ALE

    VOLUME TECNICOINTEGRATO ALL'IMPIANTO DIDEPURAZIONE ESISTENTE

    IMPIANTO DIDEPURAZIONE

    AR

    EA

    A PA

    RC

    HE

    GG

    IO

    AREA A VERDE

    ACQUE DAPIAZZALE

    POZZETTO PRELIEVO40X40

    POZZETTO PRELIEVO50X50

    PLANIMETRIA SCALA 1:100

    IMPIANTO DI DEPURAZIONE

    IMPIANTO DI DEPURAZIONE

    VOLUME TECNICO INTEGRATOALL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE ESISTENTESCALA 1:100

    SEZIONE AA

    PROSPETTO EST PROSPETTO NORD

    PROSPETTO SUD

    95 200

    VOLUME TECNICO INTEGRATO

    0.00 0.10

    A

    A

    + 0.00

    +0.00

    +0.10

    PIANTA

    PORT

    ONE

    H.26

    0

    H. 27

    5

    BB

    PORT

    ONE

    H.26

    0

    0.000.10

    SEZIONE BB - SCALA 1:50

    pavimentazione in cls esistentecon pendenza verso l'esterno(superficie 180 cm x 716 cm)

    PORTONE SCORREVOLE h. 260

    STRUTTURA PORTANTE:- profilati scatolari in acciaio a sezione rettangolare 40 x 40 mm- tamponamenti perimetrali e copertura in pannelli metallici prefabbricati autoportanti coibentati, dello spessore di 50 mm.

    T5 20

    T14 12.5

    T4 20

    T7 20

    V8

    La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietat qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.

    progettista: oggetto:

    consulente:

    committente:

    arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Veneziacell. 3480342354

    Planimetria delle reti di raccolat e smatimento delle acque reuee meteoriche

    data:

    1:200 1:100 1:50

    elaborato:

    scala:

    FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776

    dott. Michele Pegorer

    Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso

    Iagosto 2013

    Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione

    Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.

    progetto del piano terra con anche gli impianti e i macchinari.

    rete idraulicavecchio layout in procedura semplificata di lavoro

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    3D HOUSING TOMORROWpartecipazione

    http://www.d3space.org/competitions/CONCORSO DI IDEE in collaborazione con A-Office studio

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    RUN AFTER DEER WORKSHOP E 1ST COMPETITIONArata Isozaki, Aoki & associates

    16-24 agosto 2012Presso Palazzo Bembo a Venezia, sede dellesibizione TRACES OF CENTURIES & FUTURE STEPS evento collaterale della Biennale di Architettura 2012, si svolto questo workshop di allestimento delle sale dellesibizione dellarchitetto Arata Iso-zaki. 11 ragazzi italiani, tra architetti laureandi e studenti, e 11 ragazzi giapponesi dellUniversit di Tokyo hanno dato vita alla mostra del noto architetto. Un mix di cultura, di approccio alla progettazione, di metodologia che ha da subito connotato forti differenze ma che sfociato in una forte amalgama portando a ottimi risultati rigurdanti la prima competition interna alla mo-stra. Un miniconcorso di 3 giorni in cui i 22 ragazzi si son divisi in 4 gruppi misti e hanno progettato il primo lotto di un quartiere, Zendong, di una citt cinese, Zenzhou, situata sul fiume Giallo. Un quartiere in cui non mancano i progetti di architetti interna-zionali e in cui, i lotti pi piccoli rivolti verso lacqua, sono e saranno protagonisti di concorsi settimanali rivolti a progettisti divisi per categorie di et. I progetti , e qui scatta il senso di common ground di Isozaki, verranno giudicati da una giuria interna e da tutte le persone che vogliano partecipare, attraverso internet. E stato un workshop intenso e breve, molto produttivo. La scel-ta finale sorta da una sorvabbondanza di idee opportunamente selezionate. Il connubio tra la creativit italiana e il meccanici-smo giappone ha portato a 4 proposte molto differenti tra loro, ulteriore segno di forte connubio e mescolanza di idee tra i par-tecipanti dei rispettivi gruppi.

    https://www.facebook.com/pages/Run-After-Deer-by-Arata-I-sozaki/231195403670533

    http://www.palazzobembo.org/index.php?page=28&lang=it

  • 21

    partecipanti: Alvise Luchetta, Melissa Capuozzo, Micol Galeotti, Tomoya Maekawa, Hiroki Kanto

    Water

    Siamo partiti da un concept del nostro progetto. Il quartiere su cui abbiamo progettato stato concettualizzato in un fiore di loto, al centro del quale abbiamo messo luomo come fine ultimo e scopo dellarchitettura. Tutto intorno girano attraverso il linguaggio 2.0 gli elementi che abbiamo ritenuto importanti e presenti gi nel contesto. Abbiamo inteso il nostro edificio come un fiore composto da 4 petali che racchiudono il frutto rappresentato dalluomo. Attraverso la sezione e le piante abbia-mo voluto evidenziare la creazione di questo spazio pedonale importante cercando di creare un invisible landmark che desse importanza al vuoto creato.

    concept planivolumetricoCBD quartiere

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    Level 01

    Level 02

    Level 03

    Level 04

    Level 05

    Level 06

    Level 07

    Level 08

    Level 09

    Level 10

    Level 11

    Level 12

    Level 13

    Level 14

    +60 m

    +0 m

    -20 m

    A A

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    Ecystems Services

    Wellness elements

    SuppliersFOOD

    DRINKING WATERWOOD AND FIBER

    FUEL

    Basis forgood life

    ADEQUATE LIVEABILITY 'ADEQUATE FOOD

    RESIDENCEACCESS TO PROPERTY

    HealthFORCE

    FEEL GOODACCESS TO AIR

    AND T0 CLEAN WATER

    Good social relations

    SOCIAL COHESIONMUTUAL RESPECT

    SKILLS TO HELP THE NEXT

    RegulatorsCLIMATE

    TIDESHYGIENE

    WATER PURIFICATION

    CulturalBEAUTY

    SPIRITUALEDUCATIONALRECREATIONAL

    SafetySTAFF

    ACCESS RESOURCESAGAINST DISASTERS

    3 4 5

    UPDATEPLAN

    ACTION

    control control control

    1Start Research Plan Implement Monitor 2

    Identify stakeholders

    Establish a team

    Identify the samples

    Giving a rst look at the impacts of climate change and existing actions

    Go municipal and community solutions

    Investigate Climate Change

    Dene the impacts and areas of interest of each

    Estimatevulnerability (to study the adaptive capacity)

    Assess the risks (consequences of impacts)

    Establish adaptive visions and objecti-ves

    Fix the target

    Identify options and actions

    Identify possible inuences and constraints, and evaluate actions to ght againstDetermine an appropriate baseline and indicators

    Examine budget

    Create an action plan and launch

    Solidify the support of governments and communities

    Use appropriate tools to implement

    Follow the terms of the Plan of Action

    Regular reports on the successes to keep the momen-tum of the plan

    Add new informa-tion and review driver

    Tracking the implementation processesEvaluate the implementation of actions using baseline data and indicatorsCommunicate the results

    Look for future adaptation options and actions

    Review the plan of adjustment, and launch the second part

    AGENDA PER MESTRE RESILIENTE:SCENARI AL 2050_TESIAlvise Luchetta, Marco Caorlini relatore: prof. G. Longhi

    ABSTRACT

    Pensare ad una citt resiliente significa non solo dare delle ri-sposte fisiche, ma soprattutto avviare una serie di processi di sviluppo a lungo termine, supportati da risorse flessibili, che sappiano rispondere alla complessit dei cambiamenti, alle culture e allo sviluppo ambientale, gestendo e preservando il capitale naturale per ricollegare ad esso la nostra societ.

    Per realizzare questi presupposti, per la terraferma veneziana, e nello specifico per la citt di Mestre, si propone un nuovo programma di gestione con orizzonte al 2050, che indirizzi la citt verso la resilienza urbana, ma pi nello specifico verso il controllo del rischio generato dai cambiamenti climatici, verso laumento della biodiversit allinterno del tessuto urbano, e ver-so il disegno di un nuovo ciclo delle risorse idriche. Questi interventi sinergici, innovativi per il contesto italiano, ol-tre a portare sicurezza ed amenit allinterno del tessuto urbano, potranno sensibilizzare i cittadini verso la cultura ambientale, ma anche attivare nuovi processi economici per la citt, rispet-tando al contempo il futuro delle prossime generazioni.

    UN CAMBIO DI PERCEZIONE

    Nella nostra societ globalizzata non esistono ecosistemi creati dalluomo, e tantomeno persone che possa-no vivere senza il bisogno di ecosistemi e dei servizi che procura. Troppi di noi sembrano essersi disconnessi dalla natura e dimenticano che le nostre economie e societ sono profondamente integrate con il pianeta e con gli ecosistemi di supporto alla vita che ci forniscono un clima ospitale, acqua, cibo e numerosi altri servizi. E giunta lora di riconnettersi e cominciare a gestire la capacit del capitale naturale per sostenere lo svilup-po.Nel 2005 UN Millennium Ecosystem Assessment (MA) pubblica il primo tagliando sulla salute degli ecosi-stemi terrestri, e la diagnosi chiara.La rapida crescita di richiesta umana per cibo, acqua potabile, legno e carburante, ha cambiato gli ecosiste-mi terrestri pi velocemente ed estensivamente negli ultimi 50 anni che mai prima dora. Circa il 60% dei servizi ecosistemici che supportano il benessere umano sono stati degradati.E tempo di comprendere che le nostre societ ed economie sono strettamente collegate con gli ecosistemi, e parte integrante della biosfera; giusto preservare e gestire il capitale naturale. Per questo il futuro sviluppo umano non pu avvenire senza unapprofondita ricognizione dei contributo della natura alla vivibilit umana, salute, sicurezza e cultura.La scienza ha una grande responsabilit in merito; deve fornire una miglior comprensione delle dierenti sde alle quali lumanit deve far fronte, ed esplorare soluzioni per lo sviluppo sostenibile, in un mondo sempre pi imprevedibile.E necessario un nuovo contratto sociale per la sostenibilit globale, radicata in un cambio di percezione, da persone e natura viste come parti separate, a sistemi social-ecologici interdipendenti.

    Siamo la prima generazione con la consapevolezza di come le nostre attivit inuenzino la Terra come sistema, e i primi con il potere e la responsabilit di cambiare la nostra relazione con il pianeta.

    La nostra impronta sullambiente terrestre cos profonda che rischiamo di aver avviato dei cambiamenti climatici irreversibili. Lattuale periodo geologico potrebbe essere denito Antropocene - lEra dellUomo (termine coniato dal premio Nobel Paul Crutzen).La questione come possiamo instaurare un bilanciamento a lungo termine tra sviluppo e benessere umano, e uso sostenibile degli ecosistemi terrestri?

    Abbiamo bisogno di nuovi tipi di innovazione socio-ecologica e tecnologica che funzionino pi direttamen-te per la giustizia sociale, riduzione della povert, sostenibilit ambientale e democratica, includendo la creativit e ingenuit degli utenti, lavoratori, consumatori, cittadini, attivisti, agricoltori e anche piccoli imprenditori. Non possiamo pi permetterci soluzioni economiche e tecnologiche ecologicamente analfa-bete, troppo lineari e orientate verso la soluzione di un singolo problema.

    Il pensiero resiliente una parte importante della soluzione, battendosi per la essibilit degli edici e la per la capacit adattativa piuttosto che provare a raggiungere una produzione ottimale e crescite economiche a breve termine.

    SISTEMISOCIALI

    SISTEMIECONOMICI

    SISTEMIECOLOGICI

    SISTEMIFISICI

    LE NOSTRE SOCIET ED ECONOMIE SONO STRETTAMENTE COLLEGATE AGLI ECOSI-STEMI, E PARTE INTEGRANTE DELLA BIO-SFERA; PER CONTINUARE A SVILUPPARSI SENZA COMPROMETTERE LE GENERAZIONI FUTU-RE, NECESSARIO GESTIRE E PRESERVARE IL CAPITALE NATURALE.

    NON POSSIAMO PI PERMETTERCI SOLU-ZIONI ECONOMICHE E TECNOLOGICHE ECO-LOGICAMENTE ANALFABETE, TROPPO LINE-ARI ED ORIENTATE VERSO LA SOLUZIONE DI UN SINGOLO PROBLEMA.

    5 PUNTI per ladattamento climatico

    UN CAMBIO DI PERCEZIONE

    LA POLITICA DELLADATTAMENTO

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    LA RESILIENZA LA CAPACIT A LUNGO TERMINE DI UN SISTEMA DI SAPERSI ADATTARE CONTINUAMENTE AI CAMBIAMENTI, ALLINTERNO DI LIMITI CRITICI E NON SEMPRE BEN

    INDIVIDUABILI, PER POTER CONTINUARE A SVILUPPARSI.Pensare ad una citt resiliente significa non solo dare delle risposte fisiche alla citt, ma soprat-tutto avviare una serie di processi di sviluppo a lungo termine, supportati da risorse flessibili, che sappiano rispondere alla complessit dei cambiamenti, alla cultura e allo sviluppo ambientale.

    COME RENDERE UNA CITT RESILIENTE?

    1_Merging ORGANIZATION AND COORDINATION2_ASSIGN A BUDGET

    3_Keep up to date data on hazards and vulnerabilities, PREPARE RISK ASSESSMENTS 4_Invest in and maintain CRITICAL INFRASTRUCTURE THAT REDUCES THE RISK

    5_PROTECT THE SAFETY OF ALL SCHOOLS AND HEALTH FACILITIES, and update it as necessary.6_APPLY AND ENHANCE ARCHITECTURAL NORMS AND PRINCIPLES of land use planning

    7_PROGRAMS OF EDUCATION AND TRAINING in the rehabilitation disaster risk8_PROTECT ECOSYSTEMS AND NATURE RESERVES to mitigate floods

    9_Install early WARNING SYSTEMS AND EMERGENCY MANAGEMENT in your city10_ENSURE THAT THE NEEDS OF SURVIVORS ARE AT THE CENTER OF THE RECONSTRUCTION,

    10 PUNTI ESSENZIALI PER RENDERE RESILIENTE UNA CITT

    INQ

    UIN

    AMEN

    TO

    P

    ARTIC

    OLATO

    CAMB

    IAMENTI ACIDIFICAZIONE D

    IMIN

    UZIO

    NE

    CH

    IMIC

    O

    ARIA

    CLIMATICI

    OCEANI

    STRAZO O

    ZON

    O

    PERDITA

    CAMBIO DUSO RISORSE

    CICLO

    C

    ICLO

    BIOD

    IVERSITA TERRITORIO IDRICHE

    FO

    SFOR

    O A

    ZOTO

    NIT

    ROG

    EN C

    . C

    LIM

    ATE

    CHAN

    GE

    PHOS

    PHOR

    US C.

    OZO

    NE LA

    YER DE

    CREASE

    WATER R

    ESOURCES OCEAN ACIDIFICATION LAND USE CHANGE LOSS BIO AIR PO

    LLUTIO

    N CH

    EMICA

    L P.

    LO STRESS DELLE RISORSE NATURALI

    E provato che il cambiamento climatico non il fattore ambientale pi serio con il quale le citt si devono confrontare. La perdita di biodiversit e linquinamento eccedono i limiti di sicurezza planetaria, anche pi dei cambiamenti climatici.Ad ogni modo il cambiamento climatico un problema globale di una complessit senza pre-cedenti, che causa lurgente richiesta alle citt, al governo e ai portatori dinteresse, di lavorare assieme in nuovi modi.Da una parte, i cittadini sono i maggiori contribuenti ai cambiamenti climatici e sar necessario correggere il proprio stile di vita. Dallaltra i cambiamenti influenzeranno la sicurezza dei cittadini stessi, specialmente le classi pi povere e vulnerabili.Il cambiamento climatico strettamente collegato con lurbanizzazione.Questa, cos come la crescente connettivit e crescita economica, sono i fenomeni mondiali pi rilevanti. Interazione sociale, qualit della vita, e cambi nellurbanizzazione stanno mutando rapidamente. Per esempio l80% degli scienziati, ingegneri, tecnici, e fisici viventi, vivono tuttora nelle citt. Questi lavoratori intellettuali scambiano continuamente idee attraverso internet, pub-blicazioni e conferenze. La conoscenza cresce esponenzialmente: tutta la conoscenza tecnica di oggi rappresenta solo l1% del totale che sar disponibile nel 2050.Un cambiamento nel tipico problem-solving contemporaneo nelle citt e paesi, un aspetto critico che il cambiamento climatico sta comportando. Come i lavoratori intellettuali devono abbracciare il continuo apprendimento (e azioni), anche le citt devono farlo. Problemi e opportunit, costringono la citt a crescere nellurgenza e nella complessit. Come le citt rispondono al cambiamento climatico, procurer visioni critiche in risposta ai complessi fattori dei prossimi 40 anni.

    LO STRESS DELLE RISORSE SU MESTRE

  • 25

    Change of temperature (C at 2090-2099 compared to 1980-1999)

    Sea level rise (m at 2090-2099 compared to 1980-1999)

    Event Best estimate Intervalprobability

    Interval-based modelsexcluding future dynamic changes

    rapid ow of ice

    0.6 0.3 0.9 N/A

    Scenario B1 1.8 1.1 2.9 0.18 - 0.38 Scenario A1T 2.4 1.4 3.8 0.20 - 0.45 Scenario B2 2.4 1.4 3.8 0.20 - 0.43 Scenario A1B 2.8 1.7 4.4 0.21 - 0.48 Scenario A2 3.4 2.0 5.4 0.23 - 0.51 Scenario A1FI 4.0 2.4 6.4 0.26 - 0.59

    Constant concentrationsfor the year 2000

    COMPRENDERE IL CLIMA DEL FUTURO

    LIPCC (International panel climate change) un organismo delle Nazioni Unite, istituito nel 1988 dalla Organizzazione Mondiale per la Meteorologia (Wmo) e dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UN Environment Programme), allo scopo di for-nire ai politici una valutazione obiettiva e corretta della letteratu-ra tecnico-scientifica e socio-economica disponibile in materia dei cambiamenti climatici, impatti, adattamento e mitigazione.

    Lattivit principale dellIpcc quella di realizzare ogni sei anni dei rapporti aggiornati di valutazione scientifica sullo stato del-le conoscenze nel campo dei cambiamenti climatici, rapporti speciali e articoli tecnici e su argomenti ritenuti di particolare interesse scientifico. E importante ricordare che lIpcc lor-ganismo ufficiale che fornisce linformazione scientifica per le deliberazioni della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Cli-matici.Gli scenari che propone questo organismo si dividono in 4 fa-miglie di future vision; ogni famiglia corrisponde alla realiz-zazione di un diverso tipo di sviluppo socio-politico energetico economico.

    CAMBIAMENTO CLIMATICO

    IPCC Climate ChangeSynthesis Report 2007

    Variazioni percentuale precipitazioni periodo

    2090-99, rispetto al 1980-99. I valori sono

    le medie di pi modelli basati sullo scenario

    A1B

    VARIAZIONE DELLE PRECIPITAZIONI

    Un aumento della temperatura globale media pu portare a mag-gior evaporazione e precipitazioni. Negli ultimi decenni stato possibile rilevare dei cambiamenti specifici nella quantit e nella distribuzione dei modelli delle precipitazioni.Alle alte latitudini sono molto probabili aumenti delle quantit di precipitazione, mentre sulla maggior parte delle terre nelle regioni subtropicali sono probabili delle diminuzioni (attorno al 20% per lo scenario A1B) nel 2100.La probabilit di un periodo di siccit di 30 giorni nellEuropa meridionale, nelle previsioni aumenta di un fattore da 2 a 5 se si raddoppiano le concentrazioni dei gas serra, mentre le precipi-tazioni medie diminuiscono solo del 22 per cento.

    IPCC CLIMATE CHANGE SYNTHESIS REPORT 2007

    Variazioni percentuale precipitazioni periodo 2090-99, rispetto al 1980-99. I valori sono le medie di pi modelli basati sullo scenario A1B.

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    0

    100

    200

    300

    500

    1000m

    PREVISIONE AREE A RISCHIO ALLUVIONE +2M

    PREVEDERE E GESTIRE GLI IMPATTI

    Recenti studi attestano che a causa della criticit idrogeologica del territorio italiano circa 6 milioni di persone abitano un territorio ad alto rischio idrogeologico, 22 milioni in zone a rischio medio e che nel nostro Paese ci sono 1.260.000 edifici a rischio di frane e alluvioni; di questi, oltre 6.000 sono scuole, mentre gli ospedali sono 531.Nello specifico, riguardo la provincia di Venezia, la sua conformazione geologica e geomorfologica, associata allarticolata rete idrografica che la attraversa e alla presenza del mare, la causa naturale che la rende vulnerabile allallagamento del suo territorio.Il territorio provinciale presenta infatti quote che variano dagli oltre 20 metri s.l.m. del settore nord occidentale della provincia, al livello marino delle lagune di Venezia, Caorle e Bibione. Vi sono inoltre bacini drenati artificialmente che sono posti a unaltezza inferiore a quella lagunare (fino a - 4 metri s.l.m.), nellarea meridionale e in quella nord orientale.Questa particolarit altimetrica il risultato delle bonifiche idrauliche che hanno recuperato da paludi e lagune ampi tratti di territorio, ora coltivati e su cui insistono vari centri abitati, zone industriali e case sparse.Se la citt di Venezia pu ritenersi per alcuni aspetti simbolo di resilienza, abituata da sempre a continui allagamenti, dovuti allandamento delle maree e alla scarsa altezza rispetto al livello del mare, Mestre presenta caratteristiche morfologico-territoriali ben differenti, ma dovendosi confrontare in parte con il bordo costiero, allaumentare del livello del mare, sar sempre pi pericolosamente soggetta ad eventi alluvionali dovuti alle maree.

    0

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    1000m

    Grafico: sono riportate le mas-sime intensit di pre-cipitazione registrate a Mestre-Marghera in oc-casione del 26.09.07 ed i massimi precedenti validi per Mestre, relativi al pe-riodo 1992-2006 (fonte ARPAV) e al periodo sto-rico disponibile dal 1956 al 1995 (fonte ex Servizio Idrografico e Mareografi-co Nazionale)

    Da tale confronto emerge chiaramente lecceziona-lit dei valori di pioggia registrati a Mestre in occasione dellevento del 26.09.2007: in tutti gli intervalli temporali sono stati superati abbondan-temente, anche di 2-3 volte, i valori massimi precedenti relativi sia al periodo 1992-2006 che al periodo 1956-1995 per gli intervalli da 1 ora a 12 ore.

    AREE ALLUVIONATE 29.06.2007

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    2 000

    4 000

    6 000

    8 000

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    5 000

    7 000

    9 000

    Birds

    Mammals

    Dragonies

    Crustaceans freshwater

    CoralsFishes freshwater

    Palms

    Conifers

    Num. of species

    Num. of species

    Reptiles

    Amphibia

    0

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    1 000

    1 500

    2 000

    Birds

    Amphibia

    Mammals

    Drangonies

    ReptilesCrustaceans freshwaterCorals

    Fishes freshwaterPalmsConifers

    VulnerableA risk

    Critical

    Missing dataTreated less

    Most vulnerable

    Extint

    POPOLAZIONE DELLE SPECIE A RISCHIO ESTINZIONE un po di dati:La popolazione mondiale di specie viventi scesa del 31% dal 1970 al 2006, in particolare ai tropici del 59%, men-tre negli ecosistemi di acque interne del 41%, mentre solo nelle aree temperate si ha avuto una crecita del 15%.In EU dal 1980 la popolazione di specie di uccelli di cam-pagna scesa del 50% e ben il 40% delle 1200 specie di uccelli marini in declino.Gli anfibi hanno il maggior numero di specie.Mentre i coralli il genere di animali con il trend pi ver-tiginoso.Il 23% di specie di piante son minacciate.Infine uccelli e mammiferi uccisi per scopi alimentari e me-dicinali son fortemente minacciati.

    I PRINCIPALI INDICATORI DELLA BIODIVERSIT

    Proportion of all assessed species in different categories of extinction risk on the IUCN Red List, based on data from 47,677 species. Source: IUCN

    40%(19 032)

    2%(875)

    7%(3 325)

    10%(4 891)

    19%(9 075)

    8%(3 931)

    14%(6 548)

    Dati mancantiMeno trattativicina al vulnerabile

    VulnerabileA rischioA rischio critico

    Estinto in natura

    Proportion of all assessed species in different categories of extinction risk on the IUCN Red List, based on data from 47,677 species. Source: IUCN

    40%(19 032)

    2%(875)

    7%(3 325)

    10%(4 891)

    19%(9 075)

    8%(3 931)

    14%(6 548)

    Dati mancantiMeno trattativicina al vulnerabile

    VulnerabileA rischioA rischio critico

    Estinto in natura

    Uccelli

    Mammiferi

    Coralli

    Anfibi

    1980 1985 1990 1995 2000 2005 20100.70

    0.75

    0.80

    0.85

    0.90

    0.95

    1.00

    Lista rossa

    il valore unitario considera che le specie di ogni gruppo sono in una

    condizione ottimale cosa che non pu succedere

    il 36% delle specie mondiali a rischio estinzione e siamo ad una situazione

    paritaria con le specie non vulnerabili. Certamente un contesto non positivo

    IN OGNI GRUPPO DI CUI CONOSCIAMO IL TREND CI SON SPECIE VICINE ALLESTINZIONE

    Questi grafici evidenziano lo stato di salute dei grandi gruppi di esseri viventi.Preoccupano gli anfibi, con poche specie e con il maggior numero di vulnerabilit. Gli uccelli son i pi studiati e dimostrano appunto quanto sia grave e pericolosa la situazione per la biodiversit.

    LA CONTINUA PERDITA DI BIODIVERSIT COMPROMETTE IL BENESSERE DI TUTTI NOI

    PERDITA BIODIVERSIT ECOSISTEMA TERRESTRE - DIVERSIT GENETICA

    Vulnerable

    Endangered

    Near threatened

    10 000

    20 000

    Threatened

    Ecosistemi terrestri bisongna attivare mirate politiche concentrate su aree e specie critiche per evitare impatti pericolosi anche sulla societ la foresta tropicale continua a perdere porzioni enormi anche se un trend pi lento in questi anni la foresta tropicale occupa il 31% degli ecosistemi terrestri contiene pi del 50% di biodiversit una distruzione arrestata anche dalla crescita di foreste nelle aree temperate foresta amazzonica 27000 km2 nel 03/04 7000 km2 nel 08/09 -74% di distruzione ma anche savane e praterie che son le meno monitorate stanno avendo grosse perdite 95% di prateria nel nord america andata persa Cerrado nel sud america diminuito del 50 % con una perdita complessiva di 4000 km2 perdita dellagricoltura tradizionale fa perdere anche la biodiversit e paesaggio ecosistema molto frammentato, le specie non hanno corridoi o migrano o si adattano 25% della terra mondiale degradato dal 1980 al 2003 30% foresta 20% coltivato 10% prateria il 12% territorio protetto, nelle ecoregioni per soltanto il 10% e gran parte del territorio pi vulnerabile non protetto convertendo tutto in valutazioni economiche forse qualcosa si salva TEEB 3,6 miliardi di dollari il turismo wildlife in Sud Africa nel 2000 crescerebbe anche il PIL se le risorse venissero prese in misura opportuna tali da farle rinnovare 200 miliardi $ il giro di aari che nasce dallimpollinazione di insetti nel mondo

    % perdita

    1990 1995 2000 2005 2010 2015 20200

    5 000

    10 000

    15 000

    20 000

    25 000

    30 000Deforestazione in km

    0

    5

    10

    15

    20

    Perdita cumulativa di foresta

    Perdita di foresta allanno

    The darker bars represent the actual area of the Brazilian portion of the Amazon deforested each year between 1990 and 2009 (gures on left vertical axis), as observed from satellite images analysed by the National Space Research Agency (INPE). The lighter bars represent the projected average annual rate required to fulll the Brazilian government target to reduce deforestation by 80% by 2020 (from the average between 1996 and 2005). The solid line shows cumulative total deforestation (gures on right vertical axis) as a percentage of the estimated original extent of the Brazilian Amazon (4.1 million km2). Source: Brazilian National Space Research Agency (INPE)

    Le barre indicano la superficie di foresta amaz-zonica brasiliana ceduata ogni anno. Mentre la linea nera la % di foresta persa rispetto alle origini.

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    Salvaguardare gli habitat e le specie pi importanti

    Conservare e ripristinare la biodiversit e i servizi ecosistemici nel contesto rurale dellUEConservare e pripristinare la biodiversi-t e i servizi ecosistemici nellambiente marinoLa direttiva quadro sulla strategia per lambiente marino Ridurre sensibilmente limpatto delle specie esotiche invasive e dei genotipi esotiche

    Potenziare notevolmente il sostegno alla biodiversit e ai servizi ecosistemici

    Ridurre drasticamente limpatto degli scambi internazionali sulla biodiversite i servizi ecosistemici

    Potenziare in maniera sostanziale la base di conoscenze

    Rafforzare sensibilmente lefficacia della governance internazionale

    Sostenere ladattamento della biodiversit ai cambiamenti climatici

    UE ITALIA MESTRE

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    SINTESI DEI 10 OBIETTIVI DELLA STRATEGIA UE PER LA BIODIVERSIT

    Abbiamo messo a confronto lUE lItalia e Mestre per ogni punto.Dalla tabella emerge che gli obiettivi principali son di sostenere ladattamento ai cam-biamenti climatici, implementare i servizi biotici ed ecosistemici e salvaguardare gli habitat e le specie che garantiscono questi servizi puntando sulla diversit genica e sul ripristino di buoni quantitativi di abbondanza.

    1 km0

    terreno impermeabile

    terreno semimpermeabile

    terreno poco connesso con il suolo 80cm

    LEGENDA

    Tale procedimento si adotta a livello urbano per conoscere quanta % biotica presente e successivamente adope-rare le scelte opportune a seconda degli scopi preposti. Molto importante come riferimento a livello europeo il lavoro svolto su Berlino per il piano di sviluppo che in questi anni sta interessando la capitale teutonica. Per quanto riguarda Mestre, innanzittutto ab-biamo considerato anche larea di Porto Marghera per avere un quadro complessivo.

    ANALISI BAFLItalia il paese in Europa con il pi elevato numero di specie di fauna e flora di tutta Europa.Non di difficile constatazione vedere quanto lItalia sia un corridoio biologico fonda-mentale tra Africa e Eurasia. 57468 specie di fauna di cui 4777 son endemiche circa l8,6%1255 vertebrati13300 piante di cui 6700 vascolari di cui, a sua volta il 15% endemico

    LE AZIONI IN ITALIA_VERSO UN FUTURO PI BIO

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