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INTERVENTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI SCOGLIERA RADENTE SU CORTE PRIVATA A PROTEZIONE DI IMMOBILE RESIDENZIALE E REALIZZAZIONE DI CONNESSE OPERE TEMPORANEE STAGIONALI DI PROTEZIONE IN LOCALITÀ PORTONOVO IN COMUNE DI ANCONA PROCEDURA: VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (D.lgs. 152/06 e s.m. e i. – l.r. 3/2012) PROPONENTE: PORTONOVO IMMOBILIARE s.r.l. corso Mazzini n. 170 – 60121 Ancona p.IVA: 02394530428 CODICE ELABORATO: TITOLO: V03.2 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA Relazione tecnica illustrativa REDAZIONE ELABORATO: ing. Riccardo Raccosta via Marconi, n. 32 - 60125 ANCONA c.f. RCCRCR57A13G921I pIVA 01012420426 mob. +39.393.2013707 tel. 071.2071236 fax. 071.206601 e-mail : [email protected] p.e.c. [email protected] dott. agronomo Angelo Recchi TECHLand Engineering studio associato pIVA 02328040429 60125 Ancona – Via XXV Aprile, 7 tel +39.0712863409 tel./fax +39.071828 e-mail: [email protected] pec: [email protected] DATA: REVISIONE: SCALA: AGOSTO 2015

PORTONOVO IMMOBILIARE s.r.l. · - proprietà Portonovo Immobiliare (porzione oggetto della presente - fg. 150 part. 144): scogliera radente formata da blocchi in calcestruzzo faccia

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INTERVENTO:

MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI SCOGLIERA RADENTE SU CORTE PRIVATA A PROTEZIONE DI IMMOBILE RESIDENZIALE E REALIZZAZIONE DI CONNESSE OPERE TEMPORANEE STAGIONALI DI PROTEZIONE IN LOCALITÀ PORTONOVO IN COMUNE DI ANCONA

PROCEDURA:

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

(D.lgs. 152/06 e s.m. e i. – l.r. 3/2012)

PROPONENTE:

PORTONOVO IMMOBILIARE s.r.l. corso Mazzini n. 170 – 60121 Ancona p.IVA: 02394530428

CODICE ELABORATO: TITOLO: V03.2

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA Relazione tecnica illustrativa

REDAZIONE ELABORATO:

ing. Riccardo Raccosta via Marconi, n. 32 - 60125 ANCONA c.f. RCCRCR57A13G921I pIVA 01012420426 mob. +39.393.2013707 tel. 071.2071236 fax. 071.206601 e-mail : [email protected] p.e.c. [email protected] dott. agronomo Angelo Recchi TECHLand Engineering studio associato pIVA 02328040429 60125 Ancona – Via XXV Aprile, 7 tel +39.0712863409 tel./fax +39.071828 e-mail: [email protected] pec: [email protected]

DATA: REVISIONE: SCALA: AGOSTO 2015

Ricrac
ing. Riccardo Raccosta
Ricrac
Dott. Angelo Recchi
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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_1

OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI SCOGLIERA RADENTE SU CORTE PRIVATA A PROTEZIONE

DI IMMOBILE RESIDENZIALE IN LOCALITÀ PORTONOVO E REALIZZAZIONE DI CONNESSE OPERE

TEMPORANEE STAGIONALI DI PROTEZIONE

PROPRIETÀ : PORTONOVO IMMOBILIARE s.r.l.

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

DATI DI IDENTIFICAZIONE CATASTALE:

Dati dell'unità immobiliare

L'immobile è censito al Catasto Fabbricati del Comune di Ancona al foglio 150, particella 144

DESCRIZIONE GENERALE

L’area oggetto di richiesta è situata all’estremo sud-est del litorale della Baia di Portonovo (AN) e si colloca

in un più ampio compendio immobiliare-residenziale, anch’esso di proprietà privata, all’interno del quale è

inserita la chiesa di S. Maria di Portonovo. Confina a Nord-Ovest con lo stabilimento “La nuova Capannina”,

a Nord con la Spiaggia Demaniale, a Nord-Est e Sud-Ovest con il complesso residenziale nel quale ricade.

Il lotto è composto da un edificio a carattere residenziale (si sviluppa su di unico livello e presenta le

caratteristiche costruttive ed architettoniche “tipiche” delle residenze sorte lungo la baia di Portonovo) e

dalla sua area di pertinenza, in parte destinata a parcheggio privato ed in parte ad area verde.

Si fa presente che sull’area esiste una servitù di passaggio a favore di soggetto privato terzo.

La scogliera, oggetto di intervento, è sita a Nord lungo il confine con la spiaggia demaniale ed è stata

progettata con il compito specifico di proteggere i manufatti di proprietà Mandolesi dalle continue

mareggiate invernali.

QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO

L’area in oggetto è normata dai seguenti Piani e Regolamenti.

RETE NATURA 2000

Con riferimento al D.P.R. 08.09.1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE

relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”

e con riferimento alla rete ecologica diffusa denominata Rete Natura 2000, l’area oggetto di intervento ricade

all’interno del Sito di Interesse Comunitario S.I.C. IT5320006 “Portonovo e falesia calcarea a mare”, della

Zona di Protezione Speciale, istituita ai sensi della Direttiva 2009/147/CE, Z.P.S. IT5320015 “Monte Conero”,

I.B.A. 085 “Monte Conero” e Area Protetta EUAP0203 “Parco Regionale del Conero” (L.R. 21, 23.04.87 - L.R.

11, 02.08.06).

P.P.A.R. REGIONE MARCHE

In relazione ai vincoli paesistico-ambientali vigenti, l’area oggetto di intervento ricade in un’area vincolata ai

sensi D.Lgs. 22.01.2004, n. 42. “Codice dei beni culturali e del paesaggio” – parte III (ex L 1497/39), sul

perimetro della quale è stato poi istituito il Parco Naturale del Conero con L.R. n. 15/1994.

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_2

L’area ricade ai piedi della fascia pede-appenninica del Monte Conero, in area GA DI ECCEZIONALE VALORE

per la riconoscibilità delle caratteristiche geomorfologiche tipiche della Regione Marche.

In relazione ai sottosistemi tematici del sottosistema botanico vegetazionale, la zona di intervento ricade

all’interno dell’area BA DI ECCEZIONALE VALORE, qualitativamente valutata come zona di altissimo valore

vegetazionale inserita nella tipologia dei complessi costieri.

In relazione alla rilevanza dei valori paesaggistici, la zona di intervento ricade nelle aree A DI ECCEZIONALE

VALORE, e precisamente la n. 5 denominata Conero.

Tra gli edifici e manufatti extra urbani censiti ai sensi dell’art. 40 del Piano Paesistico, nelle vicinanze del

manufatto oggetto di intervento vengono segnalati quali beni storico culturali del Comune di Ancona la Torre

De Bosis, detta TORRE DI PORTONOVO (n. 3 elenco Comune di Ancona), e la chiesa di S. Maria di Portonovo,

detta CHIESA DI PORTONOVO (n. 22 elenco Comune di Ancona), in quanto edifici di valore storico tutelato.

In relazione al tema dei luoghi archeologici e di memoria storica, l’area oggetto di intervento ricade all’interno

della zona classificata come area di PARTICOLARE INTERESSE ARCHEOLOGICO.

PIANO DEL PARCO DEL CONERO - VARIANTE GENERALE

Con la Variante Generale al Piano del Parco del Conero, l’area di intervento viene inserita nell’Ambito

Territoriale Naturale (ATN), Sub Ambito Territoriale Costa e Falesia (SAT N1), all’interno della Unità

Territoriale Elementare Portonovo (UTE N1G), che combacia con il perimetro dell’Area di Progetto Strategico

APS6, istituita dalla Variante per l’attuazione degli obbiettivi condivisi ed ancora attuali del Piano

Particolareggiato Esecutivo di Portonovo.

P.R.G. COMUNE DI ANCONA – P.P.E.

Il P.P.E. del comune di Ancona, classifica l’area come LITORALE ed è normata dall’art.5 ZA3 Zona di tutela

del litorale. Nelle categorie di intervento si menziona “Scogliere e manufatti artificiali”[…]. Inoltre si

prevedono interventi sulla battigia per tutelare gli edifici storico monumentali.

Mentre, nelle prescrizioni particolari si cita testualmente “Per quanto non precisato valgono norme e divieti

contenuti nelle norme del Piano del Parco del Conero. Nell'ambito del Piano di Gestione delle aree costiere la

presente variante ad integrazione del progetto già elaborato dalla Regione Marche propone di procedere con

interventi di difesa della costa nel tratto compreso tra il Fortino Napoleonico e la Torre De Bosis e nel tratto

antistante la chiesetta di S. Maria. Tutti gli interventi ammissibili sulla zona del litorale devono favorire la

continuità della fruibilità pedonale lungo tutta la costa, compatibilmente con le condizioni di sicurezza e

conservazione degli habitat naturali.”

PIANO REGIONALE DI GESTIONE INTEGRATA DELLE AREE COSTIERE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE, aggiornate con la Deliberazione del Consiglio regionale n° 117 del

10/03/2009, - 1.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO - art. 5 comma 2 lett.

d) “ricarica, rafforzamento e riordino delle scogliere esistenti”

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_3

ATTI AMMINISTRATIVI

Prima di descrivere l’intervento di cui in oggetto è necessario descrivere l’excursus storico degli atti

amministrativi abilitativi che hanno interessato la realizzazione della scogliera in oggetto ed i successivi

interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria volti alla sua conservazione.

In data 3/03/1977 L’Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo della Rivera del Conero, invia una nota

all’allora Sindaco del Comune di Ancona in cui si denuncia la gravità della situazione in cui versa la baia di

Portonovo, a seguito delle continue mareggiate.

Il Comune di Ancona – settore Lavori Pubblici, con Minuta del 3/04/1976 Prot.Gen.le 3013 Prot.Rip V N 440

autorizza il Sig. Mandolesi Alberto “a porre in opera una serie di pietroni a difesa della sua proprietà sita in

zona Chiesa a Portonovo e di scavare un fosso del diametro di 1m”, visto il parere favorevole della U.T.C. in

data 3/02/1976 e della Soprintendenza dei Monumenti con nota 446 del 10/03/1976 di cui si allega copia.

Il progetto approvato consisteva nella realizzazione lungo il lato NORD della proprietà di un muretto in

mattoni dell’altezza circa di 50cm e dello spessore di 40cm, sormontato da rete metallica alta 1,20 m e da

pali affogati nella sottostante base; il tutto per uno sviluppo verticale totale di 1,70m.

Si fa presente che all’interno del fosso di 1m, che corre lungo tutto il perimetro Nord della proprietà, furono

posizionali dei blocchi in cemento, presumibilmente posti in opera per garantire la stabilità del sedime del

retrostante fabbricato, con un intervento successivo eseguito a seguito di successiva autorizzazione di più

ampia estensione (3/12/1977).

In data 3/12/1977 il Comune di Ancona – Settore Lavori Pubblici, autorizza (Prot. Gen.le 39376 Prot.Rep. V

N 552/G) i Sig.ri Giacchetti Aroldo, Rossana Sanzi in Schicker ed il Sig. Mandolesi Alberto, “di porre in opera

sul litorale di Portonovo alcuni blocchi prefabbricati in cemento, a protezione dei manufatti di proprietà dei

richiedenti”. Visti i pareri favorevoli degli Uffici Comunali e del Genio Civile per Opere Marittime con nota del

5/11/77 prot.n. 10804 si autorizza la posa in opera “di blocchi prefabbricati (che) dovranno essere collocati

solo in prospicienza dei manufatti da proteggere e dovranno essere ricoperti con materiali inerti rimossi per

creare il piano di appoggio, in modo da rendere continua la pendenza del litorale verso mare”.

Tale intervento autorizza le diverse proprietà a porre in opera interventi di protezione dei manufatti storici e

turistici. Ad oggi delle originarie opere realizzate restano visibili, con diversi gradi di manutenzione e finitura

le seguenti porzioni:

- ristorante “Giacchetti” e ristorante “La Capannina”: scogliera radente formata da blocchi in

calcestruzzo faccia vista non rivestiti e senza alcuna finitura superficiale, disposti a gravità su più file

con sovrastante cordolo in c.c.a. (altezza fuori terra circa 2 m – stato manutentivo ordinario);

- proprietà Portonovo Immobiliare (porzione oggetto della presente - fg. 150 part. 144): scogliera

radente formata da blocchi in calcestruzzo faccia vista non rivestiti e senza alcuna finitura superficiale,

disposti a gravità su 2 file completamente slegati fra loro senza cordolo sommitale di collegamento

(altezza fuori terra circa 1-1,30 m – stato manutentivo pessimo);

- proprietà Mandolesi Lanfranco / Ballor Roberto (fg. 150 part. 145 e 211): scogliera radente formata da

blocchi in calcestruzzo faccia vista non rivestiti e senza alcuna finitura superficiale, disposti a gravità su

più file (n. 3) con sovrastante cordolo in c.c.a. e muro in mattoni (h= 1 m) rivestito con pietra spaccata

(altezza complessiva fuori terra circa 3,5-4 m – stato manutentivo buono).

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Riccardo Raccosta ingegnere p_4

L’intervento realizzato all’epoca consisteva nella messa a dimora di più file di blocchi di cemento delle

dimensioni di 100cmx100cmx100cm, posti lungo confine di proprietà, in parte interrati ed in parte in

elevazione. In corrispondenza dei blocchi posti in aderenza al confine, veniva posizionata un ulteriore fila di

blocchi in cemento in sovrapposizione a quella sottostante. Il sovrastante cordolo con annesso muro di

coronamento, autorizzati nel 1976, venivano realizzati solo in parte, in corrispondenza degli edifici a

destinazione residenziale (propr. Mandolesi, Ballor e Portonovo Immobiliare –all’epoca NEMI Immobiliare)

mentre in corrispondenza delle unità a destinazione turistico-balneare (Capannina e Giacchetti) veniva

realizzato un più ampio cordolo di collegamento superiore (sez. circa 80x50cm) con sovrastante balaustra in

elementi tubolari metallici (attualmente ancora in situ).

Successivamente la porzione di muro sommitale della scogliera antistante la proprietà Portonovo

Immobiliare veniva demolita dagli eventi meteo-marini, succedutesi negli anni, e veniva sostituita da una

semplice recinzione metallica sostenuta da pali metallici incassati direttamente all’interno dei blocchi di

cemento, non ripristinando l’originario muro in mattoni.

Nel 1984 si hanno riscontri ufficiali in merito ad una richiesta fatta dalla proprietà Mandolesi in merito alla

messa in sicurezza e manutenzione della scogliera esistente.

In data 17/05/1984, il Sig. Mandolesi Alberto (per NEMI Immobiliare) chiede l’autorizzazione a porre in opera

materiale lapideo per il ricarico della scogliera radente esistente con funzione di frangi-fluttuo, posta a

ridosso della proprietà privata identificata al fg. 150 part. 144.

Con Parere favorevole della Regione Marche – Ufficio Protezione Bellezze Naturali del 19/10/1984 si

autorizza la ricostruzione di detta scogliera per la protezione dalle mareggiate sia dell’edificio residenziale di

cui sopra sia di tutta l’area di proprietà NEMI Immobiliare ed il miglioramento dell’inserimento ambientale

addossando alla scogliera stessa dei massi naturali a “mascherare” la parte sottostante, eliminando la

scaletta di accesso al mare ed il filo spinato che sormontava la recinzione.

In data 19/11/1984 la Regione Marche (Giunta regionale) comunica al Comune di Ancona, alla Capitaneria di

Porto ed al Sig. Mandolesi che la Giunta Regionale con delibera del 12/11/1984 n. 5727, ha autorizzato, in

quanto Ente competente, “i lavori di ricostruzione scogliera loc. Portonovo - Proprietà Mandolesi”.

Successivamente, in data 01/02/1985 il Ministero della Marina Mercantile – Capitaneria di Porto di Ancona,

in risposta alla nota della Regione Marche del 19/11/1984 (inviata al sig. Mandolesi e per conoscenza

all’Ufficio del Genio Civile, al Comune di Ancona ed all’Area Urbanistica della Regione Marche), in merito alla

richiesta di “posa in opera di materiale lapideo per ricarico scogliera radente”, si esprime in maniera

favorevole con le seguenti prescrizioni:

- la scogliera dovrà essere realizzata con massi naturali;

- deve essere eliminato l’accesso diretto al mare effettuato con l’esistente scaletta in cemento;

- deve essere smontato il filo spinato che sormonta la recinzione;

- il “rincaro” dovrà avvenire con materiale lapideo di 2°/3° pezzatura e dovrà avere una pendenza non

inferiore a 2/1 per consentire il massimo assorbimento ed una berma (gradino di erosione) di 2 m di

larghezza.

Successivamente ai lavori sopracitati si riscontra ciclicamente, a seguito dei numerosi eventi meteo-marini

invernali di particolare violenza succedutisi negli anni a seguire nella Baia di Portonovo, una fitta

corrispondenza tra i vari Enti e la proprietà Mandolesi (e poi successivamente NEMI s.r.l., in quanto futura

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Riccardo Raccosta ingegnere p_5

proprietaria della particella 144) con oggetto le continue richieste di sistemazione e ripristino della scogliera

frangi-fluttuo addossata alla proprietà Mandolesi.

In data 8/03/1989 il Comune di Ancona-Settore Urbanistica, comunica alla proprietà Mandolesi in merito alla

Sua richiesta del 25/01/1989 di sistemazione dei massi esistenti per barriere frangi-fluttuo, che “tale

intervento non necessita di autorizzazione comunale e quindi si ritiene che possa essere eseguito purché si

tratti di semplice sistemazione dei blocchi già in sito”. Questo perché l’intervento ricade all’interno delle

opere poste alla difesa del litorale, soltanto in corrispondenza degli edifici di valore storico-monumentale;

mediante la posa in opera di blocchi in pietra naturale.

Successivamente, la Particella 144 viene venduta alla Società Nemi, che nel 1992 presenta una richiesta di

“sistemazione della scogliera esistente antistante la proprietà Mandolesi-NEMI a Portonovo”.

Il Comune di Ancona – settore Urbanistica, autorizza in data 24/07/1995 ed in data 25/07/1995 la

sistemazione della scogliera antistante le proprietà.

In data 02/08/2002 viene presentato un progetto a firma dell’Ing. Zoppi avente come oggetto il recupero

ambientale e del fabbricato di proprietà della Società NEMI s.r.l..

Con carattere di urgenza si chiede la sistemazione dei massi di calcestruzzo componenti la scogliera,

gravemente danneggiati dalle precedenti mareggiate che hanno portato un arretramento del litorale di circa

25m con conseguente dissesto degli stessi e pericolo per l’incolumità delle persone che transitano nel tratto

sottostante (spiaggia libera). In particolare si sottolinea l’erosione avvenuta nel lato a confine con lo

stabilimento balneare “La Capannina”.

Il Comune di Ancona - Settore Lavori pubblici, in data 20/12/2002 esprime parere favorevole alle opere

relative alla messa in sicurezza per la pubblica incolumità ma precisa che l’Ufficio competente è quello del

Settore – Urbanistica ed Enti pubblici quali Regione Marche - Parco del Conero – Capitaneria di Porto.

Nell’Aprile del 2005 su incarico della NEMI S.r.l. e dei Sig.ri Ballon/Santini (proprietà confinante con la

particella 144), viene presentato un progetto a firma dell’Ing. Tittarelli, in merito alla richiesta di opere a

difesa dei manufatti esistenti di proprietà privata a ridosso dell’arenile e riguardanti il ripristino e

sistemazione della scogliera esistente.

La Regione Marche – Servizio progettazione OO.PP/V.I.A. esprime parere favorevole a condizione che:

- l’opera radente da mantenere venga realizzata con massi naturali, recuperando quelli rotolati per

effetto della mareggiata che ha deturpato la scogliera esistente;

- la mantellata esterna dovrà avere una struttura permeabile e scabrosa al fine di frangere le onde;

- la scogliera dovrà avere una pendenza minima di 1/3 (altezza su base).

Successivamente viene rilasciato in data 17/09/2007 il Permesso a Costruire n.187/2007 per “ripristino di

esistente recinzione in rete metallica in loc. Portonovo”, visti i pareri favorevoli di Soprintendenza ai Beni

Architettonici e Paesaggistici delle Marche, Regione Marche – Servizio Ambiente e Difesa del Suolo, Nulla

Osta Parco del Conero.

In data 07/02/2008, l’Ing. Tittarelli, facendo riferimento al progetto autorizzato (P.C. n.187/2007) ed all’inizio

lavori comunicato in data 09/01/2008, riscontra una imprecisione nel posizionamento dei confini di proprietà

nello stato attuale; in particolare lo spigolo Nord–Ovest (confine lato stabilimento “La Capannina”), risulta

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Riccardo Raccosta ingegnere p_6

arretrato di circa 1 m rispetto all’effettivo confine di proprietà che, rilevato sulle mappe catastali, presenta

invece un andamento rettilineo dallo spigolo della proprietà Mandolesi/Ballor (part. 145) fino alla dividente

delle partt. 153 (Demanio dello Stato) e 154 (Comune di Ancona).

Nel frattempo, tutte le parti in causa sono state interessate da un procedimento giudiziario, iniziato nel 2005

e concluso nel 2009 con l’assoluzione piena di tutti i soggetti coinvolti. Oggetto della vertenza era sempre il

ripristino della scogliera danneggiata dalle mareggiate che, secondo l’imputazione, era stata realizzata senza

le necessarie autorizzazioni, mentre invece la sentenza stabiliva la legittimità degli interventi realizzati, stante

la mancanza di chiarezza in termini burocratici circa la competenza e la definizione degli strumenti normativi

atti all’autorizzazione ed al conseguente rilascio dei titoli abilitativi necessari per la realizzare di interventi

urgenti di protezione della proprietà privata.

In data 14/10/2013 la ditta Portonovo Immobiliare, oggi proprietaria del compendio immobiliare di cui

trattasi, ha comunicato al Comune di Ancona di voler procedere al riconfinamento ed apposizione dei termini

relativamente ai fondi di sua proprietà (part. 118 e 144) confinanti con proprietà del Demanio Pubblico dello

Stato - ramo Marina Mercantile (part. 254) e dello stesso Comune di Ancona (part.154) al fine di poter

determinare la corretta estensione della proprietà privata.

In data 16/06/2014 l’Amministrazione del Comune di Ancona ha dato seguito alla richiesta ed ha stabilito in

via univoca l’esatta posizione dei termini di confine fra le varie proprietà sopracitate. A seguito di detta

verifica si evince in via definitiva come la attuale posizione della scogliera radente in corrispondenza della

part. 144 (propr. Portonovo Immobiliare) sia parzialmente arretrata verso l’interno della proprietà privata e

non sia posizionata sul confine statuito, così come già evidenziato nella nota del 07/02/2008, a firma dell’ing.

Tittarelli.

In aggiunta le ulteriori mareggiate susseguitesi dal 2005 ad oggi hanno provocato evidenti danni alla scogliera

in esame e notevoli disallineamenti dei blocchi costituenti la stessa (vedasi posizione dei pali di sostegno della

recinzione metallica presente) privi di qualsivoglia elemento di coronamento e tenuta.

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DI PROGETTO

L’intervento per quale si richiede l’autorizzazione, coinvolge ancora una volta la porzione di scogliera relativa

all’area di pertinenza dell’immobile ad uso residenziale turistico di proprietà della Portonovo Immobiliare

s.r.l., censito al Catasto Fabbricati del Comune di Ancona al fg. 150 part. 144.

Come si nota dal breve excursus storico/amministrativo, la scogliera è stato oggetto nel tempo di continue

richieste di ripristino e sistemazione, questo perché la baia di Portonovo è sottoposta a continue e violente

mareggiate con relativi fenomeni di erosione della spiaggia, comportando annualmente “importanti” lavori

di manutenzione della stessa sia a livello economico che tecnologico.

Gli elementi che compongono la scogliera esistente sono una serie di blocchi di cemento posti a protezione

dei manufatti. Tali blocchi si estendono per tutta lunghezza del confine Nord tra la proprietà Portonovo

Immobiliare e la spiaggia libera antistante (Demanio dello Stato).

Come meglio dettagliato negli elaborati tecnici di progetto, i blocchi di cemento costituenti la scogliera sono

posizionati in una prima fascia (composta da n.2 blocchi accoppiati) che corre parallelamente all’attuale

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_7

confine e risulta posizionata al di sotto del piano di campagna naturale della spiaggia emersa. Vi è poi, una

seconda fascia di blocchi che poggia su quelli sottostanti per sola gravità e senza leganti di natura varia e che

segue anch’essa la linea di confine (il confine coincide in parte con la rete metallica sovrastante). Mentre

originariamente la scogliera era nella sua interezza sovrastata da un cordolo sommitale costituito da un muro

in mattoni rivestito in pietra, oggi di detta struttura rimane solo la porzione delimitante la propr.

Mandolesi/Ballor (partt. 145 e 211) mentre la porzione di proprietà Portonovo Immobiliare (part. 144) risulta

protetta, oltre che da una fila in meno di blocchi componenti la scogliera, solo da un recinzione metallica con

pali resi solidali dai blocchi sottostanti mediante semplice infissione e getto di completamento.

All’interno della corte di pertinenza ed a ridosso della recinzione, è stata posta un’ulteriore barriera,

anch’essa in blocchi di cemento, ricoperti successivamente con materiale autoctono. (come da

autorizzazione del 1977).

Si osservi la documentazione fotografica allegata:

recinzione

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_8

Le precenti immagini storiche, risalenti alla fine degli anni ‘60, dimostrano come la sistemazione della corte

esterna della proprietà Mandolesi, oggi Portonovo Immobiliare s.r.l., fosse coerente a quanto concessionato

ovvero muretto in pietra, sormontato da rete metallica sostenuta da pali infissi.

recinzione ancora esistente proprietà Mandolesi Lanfranco (part.145)

propr. Portonovo Immobiliare s.r.l. (part. 144)

recinzione ancora esistente proprietà Mandolesi Lanfranco (part.145)

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_9

La porzione di recinzione ancora oggi presente nell’attuale proprietà (Mandolesi Lanfranco – part. 145) a

confine con l’area oggetto di intervento (part.144) mantiene le stesse caratteristiche e conformazione di

quella originaria; si noti infatti la recinzione vistosamente più alta rispetto all’area interessata.

massi naturali

blocchi in ca

Queste due immagini dimostrano invece come nel tempo la scogliera radente a protezione della propr.

Portonovo Immobiliare (part. 144) abbia subito notevoli danneggiamenti a seguito dell’azione del mare ed

essendo più bassa e quindi maggiormente esposta, è stata necessariamente oggetto di inevitabili interventi

di ripristino e manutenzione, finalizzati alla tutela e protezione della proprietà retrostante, che ne hanno

modificato l’aspetto originario, pur mantenendone la tipologia originaria.

In base a quanto descritto prima, sono stati posti in opere due file di blocchi in cemento, non legati tra loro

e sormontati da semplice rete metallica.

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_10

Si noti inoltre l’accumulo in situ, in corrispondenza della spiaggia emersa residuale, di numerosi massi

naturali che, originariamente, erano stati utilizzati come prescritto a rivestimento della scogliera (mantella

esterna) ma che con il susseguirsi delle mareggiate e dell’azione erosiva del mare si sono depositati in parti

concentrate, creando pericolo per la pubblica incolumità di chi frequenta la spiaggia e difficoltà di passaggio

in direzione delle spiagge sud-est.

Le foto che seguono invece descrivono puntualmente la situazione di precarietà della scogliera esistente con

i conseguenti danneggiamenti della proprietà retrostante.

blocchi interni

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_11

Si nota come le continue mareggiate abbiano in parte sollevato, spostato ed eroso i blocchi di cemento

esistenti, mettendo in pericolo la stabilità della stessa e della funzione che deve svolgere (protezione dei

manufatti retrostanti) e come vi sia pericolo per la pubblica incolumità delle persone che transitano nella

spiaggia sottostante, a causa della presenza di spuntoni dei blocchi sommersi e del numeroso materiale, quali

massi naturali, che erano stati posti originariamente a copertura dei blocchi in calcestruzzo.

Inoltre, sistematicamente la rete metallica viene divelta sia dalla forza del mare e dei relitti trasportati sia

dalle persone che, non riuscendo a percorrere la spiaggia sottostante, preferisocno arrampicarsi sui blocchi,

sostenendosi alla recinzione o megli, alle porzioni ancora integra della stessa.

blocchi posti al piede della scogliera completamente sconnessi e dissestati

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_12

DISALLINEAMENTO DELLA SCOGLIERA RISPETTO AL CONFINE DI PROPRIETÀ

la recinzione NON segue

il confine di proprietà ma

in corrispondenza dello

spigolo nord-ovest segue

un andamento curvilineo

(scost. ̴ 1,5m)

Altro punto non trascurabile è il corretto posizionamento della scogliera, in base a quanto accertato sulla

effettiva collocazione dei confini, riportati graficamente su cartografia tecnica redatta dall’Ufficio Tecnico del

Comune di Ancona. Si nota come rispetto allo stato attuale dei luoghi vi sia una discrepanza tra quanto

accertato graficamente e quanto esistente in loco (già espresso dall’Ing. Tittarelli con nota del 07/02/2008).

Di fatto vi è un arrotondamento delle spigolo Nord-Ovest (lato Capannina) che da confinamento deve essere

lineare e netto, ed uno spostamento dei blocchi posizionati a confine con la proprietà Mandolesi, posti

leggermente al di fuori della particella 144, probabilmente a causa delle continue sollecitazioni dovute alle

mareggiate invernali.

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Portonovo Immobiliare : manutenzione scogliera radente 2015

Riccardo Raccosta ingegnere p_13

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

L’intervento di progetto prevede prima di tutto una sostituzione dei blocchi in cemento ammalorati e

danneggiati ed il loro riposizionamento in base al confine accertato (ovviamente si interverrà nella sola fascia

dei blocchi posti al di sopra della spiaggia sommersa).

Attualmente la spiaggia sottostante è impraticabile e resa pericolosa dalla presenza di numerosi massi,

distaccatisi dalla precedente sistemazione che li veda accostati alla scogliera ma non legati tra loro, mettendo

quindi a rischio anche la pubblica incolumità di chi usufruisce della spiaggia.

In base a quanto stabilito dal Servizio progettazione OO.PP/V.I.A. della Regione Marche, i blocchi verranno

“rivestiti” con una mantellata fatta da materiale inerte autoctono, utilizzando massi naturali presenti in sito

e verranno posti a formare una scogliera che degraderà dolcemente verso la spiaggia, con una pendenza

massima di 1/3 (altezza su base). Inoltre, per evitare che tali massi possano distaccarsi continuamente verso

la riva, verranno in parte legati tra loro con del materiale lapideo misto a calce, al fine di proteggere chi

frequenta la spiaggia sottostante durante la stagione balneare e non.

All’interno della corte di proprietà, sarà effettuato un scavo per permettere di rimuovere e smantellare i

blocchi di cemento esistenti e sostituirli con sacconi del tipo “Big Bag”, delle stessa dimensione dei blocchi

(100cmx100cmx100cm). I sacconi saranno riempiti con ghiaia di pezzatura adeguata e interrati come nel

precedente caso, così come recentemente prescritto dallo stesso Comune di Ancona per altri manufatti del

litorale di Portonovo con Ordinanza Sindacale n. 43 del 15.10.2013, che si riporta in allegato.

In merito alla recinzione da realizzarsi nella proprietà Portonovo Immobilaire s.r.l., l’intervento prevede la

ricostruzione di quanto autorizzato nel 1977, in modo tale da avere una qualche continuità con quella

adiacente. Si realizzerà un muretto in cemento, dell’altezza di 50cm e spesso circa 30cm, rivestito con

materiale uguale a quello esistente e sormontato da una rete metallica di altezza pari a 140cm (altezza totale

190cm) per tutta la lunghezza del confine nord della proprietà, eliminando contestualmente l’accesso diretto

alla spiaggia, attualmente costituito da un cancello in elementi tubolari di acciaio autorizzato con gli

interventi del 1977.

La rete verrà fissata su montanti formati da profilati in acciaio (n.2 UPN 80 accoppiati) affogati nella

sottostante anima in cemento, al fine di poter inserire durante la stagione invernale un’ulteriore protezione

del contesto edilizio, utilizzando tavolame di legno infilato nelle scanalature dei profili suddetti e pertanto

assolutamente removibili ed in alcun modo impattanti, sia dal punto di vista dell’azione erosiva dei fenomeni

meteo-marini sia da quello della tutela e protezione della proprietà privata.

L’opera proposta, così come descritta e nei limiti definiti e delineati precedentemente, pur connotandosi

come mero intervento di manutenzione straordinaria, si prefigura come intervento di lieve entità soggetto

ad Autorizzazione Paesaggistica semplificata a norma dell'art. 146 D.Lgs. n. 42/2004.

--

Ancona, luglio 2015

Ricrac
ing. Riccardo Raccosta