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N° 15 Numero speciale PROGETTO “GIOCA” il 19 marzo a Potenza legalità, cittadinanza, giustizia 2 ambasciatori dell’alba un nuovo progetto per i giovani 4 near to unar giovani contro la discriminazione 9 donne con stoffa da vendere! inserto speciale sulla coop. “Integra” 5 novità e curiosità calcetto e abbracci... 10

Pozzo Notizie - N.16 Gennaio/Aprile 2011

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Newsletter dell'Associazione di Volontariato "Pozzo di Giacobbe"

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N ° 1 5Numero specialePROGETTO “GIOCA”

il 19 marzo a Potenzalegalità, cittadinanza, giustizia

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ambasciatori dell’albaun nuovo progetto per i giovani

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near to unargiovani contro la discriminazione

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donne con stoffa da vendere!inserto speciale sulla coop. “Integra”

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novità e curiositàcalcetto e abbracci...

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I nostri cento passi contro le mafieSabato 19 marzo 2011 ore 0.30. Il Pozzo, con i suoi educatori ed i suoi ragazzi, parte da Quarrata con due autobus alla volta di Potenza, dove si tiene la “Giornata della memoria e dell’impegno contro le Mafie”. Dopo una lunga notte trascorsa a parlare, ridere e scherzare, eccoci a destinazione! Siamo pronti, per niente stanchi, a unire la nostra voce insieme con quella di altri 80.000 giovani e adulti, giunti a Potenza da tutta Italia, per ricordare le vittime innocenti di mafia e confermare il proprio impegno civile contro l’illegalità. Tra la folla, noi del Pozzo - con i nostri striscioni, creati con cura dai ragazzi delle medie durante l’attività di legalità - camminiamo, un passo dopo l’altro e gridando “Abbasso la mafia”, cantando l’Inno di Italia. Sì perché lì, in mezzo a tanta gente, ci sentiamo “a casa”, protetti da un caldo abbraccio, non ci sono più Toscana, Puglia, Lombardia o Basilicata ma solo un unico popolo: quello della giustizia e della legalità. Nel pomeriggio, esausti ma con il cuore carico, ci accingiamo a tornare a casa. In autobus non c’è l’euforia dell’andata, si parla sottovoce e spesso si tace, qualcuno dorme. Si arriva alle 23.00, i genitori sono in piazza ad aspettare i propri figli tornati dal loro primo impegno civile e il Pozzo li guarda con orgoglio pensando alla frase di Paolo Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.

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il 19 marzo a Potenza

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Il Pozzo parla di cittadinanza con i ragazziIl Pozzo di Giacobbe, nell’ambito del Percorso Albachiara (promosso dalla Provincia di Pistoia e dal Gruppo Abele di Torino) realizza laboratori sulla cittadinanza per ragazzi delle scuole medie e superiori; dal 2006 all’interno delle attività del Centri per minori di Quarrata e, da quest’anno, nello Spazio Giovani “Al-Kalé” (Il Centro Giovani del Pozzo di Giacobbe) e nelle scuole superiori pistoiesi: Istituto Einaudi, Liceo Scientifico e I.T.I.S. Nei laboratori i ragazzi e gli adulti si confrontano sui temi della democrazia, libertà, giustizia e legalità, cercando così di apprendere “l’esercizio della cittadinanza”. L’essere riusciti a entrare nelle scuole è un traguardo importante perché possiamo incontrare tanti ragazzi, ragazze e professori, impegnati nella promozione della partecipazione e cittadinanza attiva, e quindi li ringraziamo per aver intrapreso con noi il percorso Albachiara.

La nuova ResistenzaSi è svolta il 19 marzo a Potenza, in Basilicata, la XVI giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia organizzata dall’Associazione Libera. Circa 80 mila i partecipanti. Il corteo è stato aperto da Filomena Iemma e Gildo Claps, la madre e il fratello di Elisa, la studentessa potentina di 16 anni scomparsa il 12 settembre 1993, il cui cadavere è stato trovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto di una chiesa (www.libera.it)

Potenza - Siamo in terra di lupi, lupi umani, ma siamo anche in terra di luce. Sono quasi le 9. È il giorno della festa del papà e l’anniversario dell’uccisione di Don Peppe Diana. Il corteo sta per mettersi in marcia. Gli scout, pantaloncini corti e fazzoletto al collo, dovranno scortarlo. Il cielo sopra Potenza è grigio e minaccia pioggia. L’aria è fredda e il vento la fa ancora più pungente. I familiari delle vittime innocenti delle mafie sono in testa al corteo e offrono dignitosamente il loro volto alle telecamere e agli obiettivi dei fotografi. È il loro momento di visibilità. Don Ciotti va a salutarli e i loro visi, tutti segnati dall’identico dolore, si rincuorano e si rilassano. Domina imponente la barbona bianca di Vincenzo Agostino, il papà dell’agente di polizia Nino, ucciso insieme alla moglie Ida Castellucci, incinta di 5 mesi, nell’agosto del 1989 a Villagrazia di Carini. Sono 22 anni che una lametta non accarezza il suo viso. Solo quando sarà fatta giustizia, Vincenzo si raderà. Si alza poi una mano coperta da un guanto bianco. “Il nostro dolore è fine pena mai” si legge sui polpastrelli di Mario Congiusta. È il papà di Gianluca, l’imprenditore 32enne di Locri ucciso dalla ‘ndrangheta nel maggio del 2006. I familiari di Dario Scherillo indossano delle casacche plastificate con la foto di questo ragazzo di 26 anni ucciso nel 2004 nella periferia di Napoli. Morì per errore. Gli errori in terra di mafia possono essere anche tragici scambi di persona. Un po’ più giù ondeggiano i gonfaloni dei Comuni che hanno aderito alla giornata. E poi un fiume di ragazzi. A fare da apripista c’è un camioncino. Sul suo cassone c’è Pino Maniaci, il giornalista di Telejato Notizie, armato di telecamera, baffi e sigaretta fra i denti. Sembra essere lui il regista di questa scena di massa post-novecentesca, in cui sventolano le bandiere colorate di Libera. Il serpentone inizia a muoversi fra i palazzoni della periferia potentina. A metà corteo una lunga bandiera della pace. Alle finestre ci sono un po’ di tricolori e parte qualche applauso. Il dolore, la sete di giustizia e il bisogno di memoria sono ormai in cammino, sulle gambe di tutti i manifestanti. Le campane suonano, il cielo si fa più minaccioso. Una ragazza inizia a leggere i nomi delle 900 vittime innocenti. Emanuele Notarbartolo, politico ucciso in Sicilia nel 1893, apre le danze del triste elenco. Comincia a piovere. Il corteo confluisce nel punto di raccolta finale, nel piazzale nei pressi del palazzo della Regione Basilicata. Le note e le parole di Bella Ciao accolgono il popolo dell’antimafia. I nuovi partigiani, i nuovi resistenti sono qui, sotto la pioggia sempre più fitta.

di Andrea Meccia(articolo tratto da facebook)

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aAnche nel 2010 la nostra Associazione ha deciso di presentare un progetto a valere sul bando per progetti sperimentali del volontariato (legge 266/1991).

“Ambasciatori dell’alba: cittadini non si nasce, si diventa” punta a promuovere attività di volontariato che favoriscono lo sviluppo ed il diffondersi di pratiche di cittadinanza attiva. Il “Pozzo” ha scelto di elaborare una proposta che potenzi e rafforzi ancora di più le azioni del ben noto percorso nazionale Albachiara; il titolo del progetto presentato riprende proprio il motto identificativo del percorso.

L’8 marzo la lieta notizia… Sul sito del Ministero viene pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi a contributo, “AMABSCIATORI DELL’ALBA” non solo è tra i progetti approvati, ma si colloca al 15° posto (su un totale di 57 progetti ammessi, a fronte di centinaia presentati da tutta Italia). Il finanziamento ottenuto è di 45mila euro: la cifra fa trasparire non solo la dimensione economica del progetto, ma anche la sua varietà e l’articolazione delle attività pensate.

L’obiettivo fondamentale di “AMBASCIATORI DELL’ALBA” è quello di promuovere iniziative di volontariato fra i giovani, attivando una rete di realtà territoriali diverse, per promuovere la diffusione di un modello di partecipazione e protagonismo giovanile che va oltre al proprio contesto locale e i bisogni specifici, ma opera per il bene comune e la creazione di un sistema stabile di politiche giovanili.

In particolare abbiamo pensato ad una serie di attività che si rivolgono a bambini e ragazzi dai 6 ai 28 anni e che comprendono: l’attivazione di campi di lavoro nelle terre confiscate alle mafie e scambi fra gruppi giovani delle realtà aderenti al progetto, l’organizzazione di un percorso formativo per giovani e adulti sui temi della cittadinanza, della partecipazione e dello sviluppo locale, l’organizzazione di forum locali, la definizione di un percorso di educazione alla cittadinanza per minori dai 6 ai 14 anni, incontri nelle scuole superiori per promuovere il volontariato e la partecipazione giovanile, l’attivazione di forme di collaborazione fra i giovani e le amministrazioni locali, l’immancabile partecipazione al “Campus di Montecatini” e alla “Giornata dell’impegno e della memoria in ricordo delle vittime delle mafie”.

Per la realizzazione di questo ricco programma l’Associazione ha scelto di estendere l’attività su tutto il contesto nazionale. Cinque le regioni coinvolte: Piemonte, Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Toscana…dal Nord al Sud per dare a tutti i giovani la possibilità di esprimersi e intervenire attivamente sul proprio contesto locale, anche laddove le condizioni economiche e sociali sembrano non permetterlo.

La rete dei partner è veramente ampia e variegata, ma soprattutto formata da realtà che si riconoscono e sostengono in vario modo il percorso di Albachiara. Insieme ai fondatori ed ai promotori storici come la Provincia di Pistoia ed il Gruppo Abele di Torino, abbiamo coinvolto realtà che costituiscono “il Popolo di Albachiara” e che riportano nel loro agire quotidiano lo spirito e la spinta innovatrice del percorso: Associazioni come “Acmos” (Torino), “Arcobaleno” (Pistoia) e “Animatamente” (Modena), Libera Pistoia, Ecosmed (Messina), il Liceo Scientifico di Tropea (Vibo Valentia), Cooperative sociali come “Pantagruel”, “Arkè” e “Gemma” (tutte di Pistoia), ma anche gruppi informali di giovani che, grazie al loro impegno sociale e civile quotidiano, rappresentano un vero e proprio esempio di partecipazione attiva giovanile.

E’ facile descrivere dettagliatamente il progetto, gli obiettivi, le attività, ma mettere nero su bianco le sensazioni ed emozioni che scaturiscono da una notizia come l’approvazione di un progetto simile è ben altra cosa. AMBASCIATORI DELL’ALBA è la volontà dell’Associazione di mettere al centro ogni giorno i giovani con i loro desideri, le loro speranze, la loro voce e la loro forza.

Ormai da anni il “Pozzo” promuove iniziative per il protagonismo giovanile, coinvolgendo anche e soprattutto ragazzi dai percorsi di vita non sempre facili. Ora, con il progetto ministeriale, verrà data loro un’occasione in più: i nostri ragazzi potranno incontrare altre realtà, nuovi volti e nuove storie, per costruire insieme opportunità di sviluppo per una coscienza civica e solidale.

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donne con stoffa da vendere!

Siamo Cinzia, Fatima, Fouzia, Lucia, Manuela, Marinela, Roza e Patrizia, donne di diverse nazionalità che si sono conosciute frequentando i progetti organizzati dall’Associazione “Pozzo di Giacobbe”, organizzazione impegnata anche nella valorizzazione e nel riconoscimento del diritto al lavoro di donne in difficoltà.

Il 28 luglio 2010 abbiamo costituito “Integra”, una cooperativa sociale che ha come scopo l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Due di noi sono educatrici, una è addetta alle pulizie, tutte le altre portano avanti, assieme ad Elisabetta (instacabile Volontaria istruttrice), il lavoro nel laboratorio di cucito.

“Integra” ci ha permesso di superare le nostre difficoltà iniziali; abbiamo appreso varie tecniche di cucito, diventando brave a tal punto da decidere di avviare questa piccola impresa...

Perché camminare con le proprie gambe è “un’impresa possibile” ed ora possiamo davvero dire di avere “stoffa da vendere”.

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perché scegliere i nostri prodottiSono pezzi unici, creati artigianalmente secondo i valori di cooperazione e commercio equo e solidale.

Utiliziamo materie prime di recupero, contribuendo attivamente al rispetto per la natura.

Sosterrete un progetto di integrazione di alto valore sociale che rappresenta una ricchezza per tutta la comunità locale ed un’occasione concreta di emancipazione per molte donne.

convegnisticaper rendere uniche le vostremanifestazioni

Tutto quello che vi serve per dare un tocco di originalità ai vostri eventi pubblici. Sono disponibili tanti modelli di shoppers, portachiavi, cartelline portadocumenti rivestite in stoffa, zainetti e molto altro ancora.

Ogni articolo può essere personalizzato con stampe in serigrafia o in transfert, monocromatiche o in quadricromia... Voi ci dite cosa volete, noi lo facciamo... Tutti pezzi unici prodotti a mano in maniera artigianale.

cerimonieUna testimonianza di solidarietà nei giorni dei vostri ricordi più belli...

Ritagli di stoffa che si incontrano con la nostra fantasia e la nostra creatività... Le mani ed i cuori delle donne di “Integra” che studiano le forme, i colori, gli abbinamenti originali e di effetto... Ecco le bellissime bomboniere solidali per battesimi, comunioni, cresime, matrimoni.

Uniche nello stile, tutte prodotte a mano... Una testimonianza di impegno nei giorni dei vostri ricordi più belli.

inserto speciale sulla cooperativa “Integra”

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inserto speciale sulla cooperativa “Integra”

casa&cucinaDiamo colore ad ogni piccolo gesto quotidiano...

Ogni acquisto effettuato presso di noi ha un grande significato di impegno per tante persone. Questa consapevolezza e la massima attenzione ai piccoli gesti quotidiani ci permette di esaltare tutti gli accessori che li accompagnano. Tante idee per la cucina e molta cura dei particolari negli oggetti che ogni giorno usiamo in casa e in giardino...

Se poi sei titolare di un’attività di ristorazione, di un agriturismo o di un albergo e vuoi abbinare agli arredi dei tuoi ambienti capi in stoffa di sicuro effetto per i tuoi clienti, hai trovato chi può realizzare le soluzioni più adeguate alle tue aspettative.

moda&accessoriStile e solidarietà nella vita di tutti i giorni...

Qualcuno penserà che ci siamo montate un po’ la testa, ma guardate cosa siamo in grado di fare e ve la monterete anche voi...

Perché “la moda” per noi è soprattuto saper “dare vita ad invenzioni utili”, che ci accompagnino nella vita di tutti i giorni e che soprattutto distinguano il nostro stile, il nostro gusto e parlino di noi agli altri. Allora sbizzarriamoci! Investiamo con i colori i nostri giorni ed i nostri gesti, rivestiamoli di buongusto e di un piccolo tocco di classe!

Laboratorio e punto venditaIl laboratorio di Viale Europa 182 (Quarrata, PT), oltre ad essere la sede legale della cooperativa, è anche il fulcro principale di tutta la nostra attività. In esso si svolge l’intero ciclo produttivo delle nostre creazioni, la progettazione dei modelli, il taglio delle stoffe e la composizione dei capi, la rifinitura ed il confezionamento.

All’interno del laboratorio si svolge anche l’attività di vendita diretta: una scelta questa che deriva da una attenzione particolare alla nostra clientela che, mentre acquista, può constatare di persona come lavoriamo e la cura che mettiamo nell’utilizzo di materiali di recupero e di riciclo.

Il nostro cliente non effettua semplicemente un acquisto, ma vive in prima persona un’esperienza di impegno sociale e di responsabilità ambientale.

Acquista online sul nostro sitoIl nostro sito interet (www.progettointegra.info) si propone come un vero e proprio negozio virtuale. E’ possibile accedere al catalogo dei prodotti disponibili ed effettuare direttamente l’acquisto, utilizzando in tutta sicurezza la propria carta di credito con il sistema Paypal.

E’ facilissimo richiedere preventivi in base alle proprie esigenze, indicando il tipo di prodotto che si vuole acquistare e le personalizzazioni che si desiderano... Per gli acquisti, anche piccoli, effettuati dal territorio della provincia di Pistoia è prevista la consegna gratuita a domicilio.

Collegati subito!

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8breve storia del progetto...L’idea di un corso di cucito per donne straniere nasce da un gruppo di volontarie del “Pozzo di Giacobbe” nel 2001.

Inizialmente l’attività, nata come momento di socializzazione tra donne di diversa nazionalità, si svolge in una piccola stanza dell’Associazione quarratina, attrezzata con due macchine da cucire e animata da tante idee e molta buona volontà... Il laboratorio piano piano si consolida e nel giro di qualche anno (2005) nasce il primo progetto sperimentale (L.A.I.F. - Laboratorio per l’imprenditoria Femminile) che servirà ad organizzare le attività in maniera più strutturata, cominciando a considerare l’idea di puntare ad una formazione professionale vera e propria per le donne coinvolte.

Il primo importante progetto strutturato (“S.A.L.T.I. - Servizi di Accompagnamento al Lavoro e Tutela dell’Integrazione”) parte nel 2006 e, grazie ai contributi dell’8x1000 della Chiesa Cattolica e al sostegno di Caritas Italiana e Caritas di Pistoia, permette di avviare un percorso che mira alla costituzione di una impresa vera e propria, formata da donne provenienti da situazioni di difficoltà.

E’ tra il 2006 ed il 2007 che si rafforza la collaborazione anche con il Comune di Quarrata, che concede in uso i locali dell’attuale sede e pone così definitivamente le basi di un vero e proprio lancio sul mercato.

Dato che il processo di apprendimento delle varie tecniche di cucito presenta molte difficoltà e molti rallentamenti, si dovrà aspettare ancora e continuare a lavorare sulla formazione, grazie all’opportunità offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia con l’approvazione ed il finanziamento del progetto “Integra”, che permetterà di sostenere l’attività per tutto il 2008, anno in cui viene coniato il nome che poi ci accompagnerà fino ad oggi...

Dopo alcuni mesi di autofinanziamento dell’attività, a metà 2009 Esprit (la società consortile che gestisce i fondi FSE per conto della Regione Toscana finalizzati all’inserimento lavorativo delle fasce deboli) indice un avviso pubblico per la presentazione di progetti volti all’avvio di nuove imprese.

E’ l’occasione attesa da tanto tempo che permetterà di organizzare tutta l’attività formativa, manageriale e gestionale lasciata in sospeso, oltre che di seguire tutta la fase di start-up della nuova impresa e di accompagnarla nell’ingresso sul mercato. Il progetto unisce gli sforzi della Cooperativa Sociale “Gemma”, dell’Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe” e di Confartigianato Imprese Pistoia, assieme a tante altre realtà istituzionali e del privato sociale pistoiese.

I risultati del percorso non stiamo ad elencarveli, sono sotto i vostri occhi...

inserto speciale sulla cooperativa “Integra”

fonte di riscattoe progetto di comunità“Integra” è forse il progetto più importante che il “Pozzo” abbia mai realizzato sul fronte dell’inclusione sociale e lavorativa di donne con alle spalle percorsi di fatica. La cooperativa nata dal progetto rappresenta oggi una vera e propria fonte di riscatto sociale: se prima le donne inserite vivevano aiutate dai sussidi dei servizi sociali, oggi costruiscono con il proprio lavoro e la propria fatica il loro progetto di vita. Grazie al “Pozzo” sono riuscite ad imparare un mestiere, hanno costruito e consolidato il tessuto sociale e di relazioni che è base indispensabile per una reale integrazione nella comunità. Anzi, loro stesse sono uno stimolo importante per la promozione di una realtà sociale responsabile ed accogliente, dato che propongono anche un nuovo modo di “fare mercato”: prodotti artigianali fatti a mano con materie recuperate e riciclate, realizzati in un contesto lavorativo che mette al centro la persona e che si basa sulla condivisione di tutti i problemi e di tutti i successi all’interno del gruppo. La forza di questo progetto sta nell’aver coinvolto un intero territorio: istituzioni, associazioni, cooperative, attività produttive, singole persone che si sono affezionate al percorso e ne hanno colto la valenza e l’immensa potenzialità.

Ora sta a tutti noi preservare questo patrimonio e fare scelte di acquisto altrettanto responsabili... Sta a tutti fare la propria parte, proprio come hanno fatto le splendide otto donne di “Integra”...

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Meeting nazionaleNEAR to UNARDopo 6 mesi di attività, esperienze, tour in camper ed eventi di sensibilizzazione territoriale la Rete Near si è riunita a Roma il 21 marzo in occasione del “I° MEETING NAZIONALE: Ne.A.R to Unar”. Il network giovanile antirazzista dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che opera nell’ambito del Dipartimento Per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio Dei Ministri) continua ad essere il primo volontariato civico contro il razzismo e le discriminazioni che conta oggi più di 400 ragazzi iscritti.Il 21 marzo è stata un’occasione importante per fare il punto sulle tante iniziative portate avanti fino ad oggi. Il Direttore Generale dell’UNAR Massimiliano Monnanni ha aperto la conferenza ed ha accolto gli oltre 200 ragazzi nella sala convegni presso lo Scout Center di Roma.Molti gli interventi istituzionali ed i racconti dell’esperienza Ne.A.R da parte dei volontari coinvolti nelle molteplici iniziative svolte nelle università, nelle città e attraverso il tour in Camper della Rete. Presenti anche molte associazioni, le quali collaborando con il Ne.A.R e con l’UNAR lavorano affinché ci sia la diffusione di una cultura che guardi alla diversità come a un valore e al sapere e alla conoscenza come degli strumenti in grado di contrastare i pregiudizi razziali. Anche il “Pozzo di Giacobbe” era presente a questa due giorni, per riportare l’esperienza delle attività svolte con il progetto “Colori – socializzazione, ascolto, formazione contro la discriminazione raziale fra i giovani”, finanziato dall’UNAR nel 2010. Abbiamo raccontato le nostre nuove attività, come i seminari sul bullismo e sull’antidiscriminazione raziale svolti all’interno dello Spazio Giovani Al Kalè, la squadra di calcetto composta da ragazzi di varie nazionalità, i corsi di lingua italiana per giovani di recente immigrazione e tanto altro ancora.Video, documentari e workshop, hanno fatto della giornata un’occasione di confronto per lavorare insieme a progetti che sappiano valorizzare nel giusto modo i giovani, creando “1 RETE CON 0 PREGIUDIZI” sempre più grande.

coloriamoci di cittadinanzaQuesto 2011, allo Spazio Giovani “Al-Kalè”, abbiamo deciso di realizzare dei percorsi di formazione alla cittadinanza sui temi dell’antidiscriminazione razziale e sulla prevenzione al bullismo.Questi due laboratori sono stati realizzati in due momenti distinti.Il seminario sull’antidiscriminazione è stato tenuto da Barbara Beneforti del Centro Antidiscriminazione della Provincia di Pistoia. A questo percorso hanno partecipato 22 ragazzi. Il lavoro è iniziato il 25 gennaio: abbiamo lavorato alla “costruzione” di un muro dei pregiudizi, fatto con scatole di cartone su cui ogni ragazzo ha scritto ciò che per lui rappresentava un motivo di discriminazione... Il “muro” ci ha accompagnato per tutto il percorso ed è stato poi abbattuto l’8 marzo. I ragazzi che hanno partecipato, di molte nazionalità diverse, hanno avuto l’occasione di scoprire il valore della diversità in un modo veramente insolito, ma coinvolgente.Il seminario sul bullismo, tenuto da Alessio Frangioni, educatore del C.S.E. “Il Pozzo di Giacobbe”, ha coinvolto 22 minori dei Centri Socioeducativi di Quarrata e 13 adolescenti dello Spazio Giovani “Al-Kalè”. Un interessante viaggio che è partito dalla parola “bullismo”, fino a toccare la parola “mafia”. Questo percorso ha anche aiutato i ragazzi a prepararsi alla XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime delle mafie, che si è svolta il 19 marzo a Potenza. Entrambe i percorsi hanno visto la partecipazione e l’interesse dei ragazzi a questi momenti un po’ insoliti, ma che sicuramente sono serviti a mettere dei mattoncini per costruire un mondo migliore.

Nelle foto alcuni momenti del I° Meeting nazionale NEAR to UNAR

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Una nuova squadra di calcetto...A volte i sogni si realizzano… Da gennaio dieci ragazzi che negli anni passati hanno frequentato lo Spazio Giovani AL KALE’ si ritrovano settimanalmente per far nascere una squadra di calcetto.Il primo obiettivo è quello di organizzare un torneo aperto ad altre squadre di giovani del territorio nel periodo di giugno.Il tutto è partito grazie alla collaborazione tra “Pozzo di Giacobbe” e Polisportiva Olmi (partner nel Progetto “Kaleidoscopio”, promosso dal Comune di Quarrata insieme ad altre realtà del territorio che lavorano con i giovani) che ha messo a disposizione un allenatore (Roberto Badiani, ex-calciatore di serie A con Lazio e Pistoiese). Insieme ad un educatore del Pozzo un giorno alla settimana i ragazzi si incontrano per l’allenamento e la costruzione della squadra.

Aspetto fondamentale dell’attività è la composizione della squadra, nella quale figurano ragazzi albanesi, marocchini, rumeni ed italiani proprio per l’impronta multietnica e di integrazione che l’attività vuole dare.Vediamo se il sogno continua…

novità e curiosità...

La giornata degli abbracciFree Hugs Campaign è una iniziativa nata in Australia nel 2004 e poi diffusasi in tutto il mondo. Vi partecipano persone comuni che in una giornata qualsiasi si riuniscono in luoghi affollati e, armati di cartelli in cui sono scritte frasi del tipo “regalo abbracci”, gettano le braccia al collo dei passanti, spesso sconosciuti.Il “Pozzo” ha voluto proporre una giornata all’insegna degli abbracci a Quarrata, il 9 gennaio scorso. Una testimonianza semplice ed immediata contro la freneticità della nostra epoca, che mina i rapporti sociali ed i contatti umani. La voglia di dare e ricevere un abbraccio, un gesto di fratellanza e di unione. Una giornata che ha assunto anche un valore simbolico per tutti i Volontari e le persone che hanno incontrato. L’abbraccio, infatti, è il simbolo della nostra Associazione, il simbolo dell’accoglienza...

In fondo è il minimo che dobbiamo all’Altro e, soprattutto, a chi nel proprio percorso di vita fa più fatica.Un grazie di cuore a tutti i Volontari e a tutte le persone che hanno voluto condividere questo semplice gesto che dà calore a tutta la nostra comunità.

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Fare la cosa giusta CONVIENE!

Chi vuole sostenere il “Pozzo di Giacobbe” ha la possibilità di devolvere il 5xmille dell’imposta sul reddito: è sufficiente firmare nel riquadro dedicato alle associazioni (“sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”) indicando il Codice Fiscale dell’Associazione 90005840476, così da essere sicuri che il contributo arrivi direttamente al “Pozzo”.

Anche coloro che non sono tenuti a presentare il 730 o l’Unico Persone Fisiche possono destinare il 5xmille delle proprie imposte utilizzando la scheda aggiuntiva per la scelta della destinazione del 5xmille dell’Irpef ricevuto insieme al Cud. La scheda compilata va presentata entro lo stesso termine della dichiarazione dei redditi: 1) in busta chiusa in banca o alle poste (la busta deve recare l’indicazione “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF”, il codice fiscale del contribuente ed il suo nome e cognome); 2) al commercialista, al proprio CAF o a chiunque sia abilitato.

E’ una forma di aiuto che non costa niente e che può contribuire in modo fondamentale alla realizzazione di un progetto importante per il territorio. Quest’anno destineremo i fondi raccolti con il 5xmille all’acquisto di un nuovo pulmino da utilizzare per i servizi di trasporto sociale.

il tuo 5x1000al Pozzo di Giacobbe

Altra possibilità di sostegno è quella di diventare socio del Pozzo e contribuire alle attività con il versamento della quota associativa annuale di 10,00 euro. Anche quest’anno il “Pozzo di Giacobbe” offre nuove e convenienti opportunità per i propri associati: grazie alla sottoscrizione di accordi con molti negozi di Quarrata, tutti i Soci potranno beneficiare di sconti sugli acquisti effettuati, secondo le modalità riportare su www.pozzodigiacobbe-onlus.com.Da quest’anno troverete in tutti i negozi convenzionati i nostri espositori, a ricordarvi che potete usufruire di sconti particolari.

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Nuovi Volontari per i corsi di italianoSta per concludersi “Logos”, il corso di formazione per volontari e aspiranti volontari, impegnati nei corsi di lingua italiana per cittadini stranieri. I corsisti hanno partecipato con costanza ed entusiasmo, sia alle lezioni teoriche che al tirocinio pratico (presso i corsi di lingua italiana della nostra Associazione) rimanendo soddisfatti dell’offerta formativa tanto che, alcuni di loro, stanno valutando l’idea di diventare volontari del “Pozzo” per proseguire la propria esperienza avviata con il corso. Da anni l’Associazione ha scelto di investire idee, risorse e tempo alla formazione del volontariato, ed essere così punto di riferimento per chi, nel nostro territorio, opera una scelta di impegno civile e di esercizio di cittadinanza attiva.Il corso è stato realizzato grazie ad un finanziamento del Cesvot.

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