Presentazione di PowerPoint - Accademia Socratica · 2017-07-11 · Le presenti slide sono una proprietà intellettuale di Accademia Socratica, ... I Filosofi della Natura I Primi

PRATICA FILOSOFICA – PROF. M. BIFFONI & S. CAVICCHIOLI

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dell’Allievo ed è vietata qualsiasi forma di divulgazione, riproduzione, duplicazione anche parziale non autorizzata

Accademia Socratica – Scuola di Counseling ad Indirizzo di Scienze Sociali – www.socratica.it

Pratica Filosofica

Corso in Co-Docenza

Prof. Maurizio Biffoni – Prof.ssa Sara Cavicchioli

Alle Origini della Filosofia





Bibliografia di Riferimento per i Corsisti:

Qualsiasi Testo di Filosofia delle Scuole Superiori

Le elaborazioni contenute nel presente Corso sono una

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Ci corre l’obbligo di ricordarti che è vietata ogni forma di

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Obiettivi Formativi

Il Corso, come è nel titolo, propone un approccio pratico al pensiero

filosofico.

Pur presentando elementi basilari storici e teorici, i docenti condurranno gli

Allievi all’interno del pensiero di alcuni Autori attraverso la lettura e il

commento di brani e/o la pratica dialettica incentrata sulle argomentazioni

trattate.

Le lezioni, più che attenersi rigidamente ad uno specifico programma,

seguiranno gli impulsi maturati nell’aula.





Nascita Storica Della Filosofia

Medioevo ellenico”

(1200 – 700 A.C. circa)






Intorno al 700 A.C.






Il Cambiamento Politico Ad Atene

Come Culla Della Filosofia

Atene fu mancante di leggi scritte fino intorno

all’anno 620 A.C.

L’Arconte Dracone compilò un primo codice scritto, ovvero

sostanzialmente tradusse le consuetudini esistenti in vere e

proprie norme… …l’omicidio giusto…








Intorno al 590 A.C. fu eletto arconte Solone (origine aristocratica)

Seisachtheia … debiti...

Ecclesia… assemblea popolare… classi…

Eliea… tribunale popolare (30 anni)…

« La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti

piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi»








Crisi con i tiranni

Pisistrato

e i figli Ippia e Ipparco








Arconte Clistene (509 A.C.)

10 tribù e 30 Demi

ogni tribù:

comandante militare

consiglieri della Bulé – approvazione Assemblea Popolare

Ostracismo












I Grandi Periodi della Filosofia

Nel periodo cosmologico si ha la concentrazione sulla ricerca del principio originario

(arché), sull’ordine del mondo e sulla possibilità della conoscenza umana. Ne fanno

parte le scuole presocratiche ad eccezione dei sofisti.

Il periodo ontologico, da vedersi quale maturazione dei due precedenti, vede come

protagonisti principali Platone e Aristotele ed è incentrato sulla conoscenza

dell’essere, sul valore dell’uomo come tale.

Il periodo antropologico centra l’attenzione sull’uomo, sull’evoluzione del singolo e di

un’armonia sociale e societaria. Ne fanno parte Socrate e i sofisti.

Nel periodo etico si annoverano lo stoicismo, l’epicureismo, lo scetticismo e

l’eclettismo. Qui la ricerca si compie sulla condotta dell’uomo e si manifesta una

diminuzione dei valori teoretici.

Nel periodo religioso si comprendono tutte le scuole neoplatoniche e la focalizzazione

ricade sulle vie di ricongiunzione con Dio, unica e sola possibilità di salvezza.

Testo integralmente tratto da Biffoni M., 2011, Antropologia della Salute





L’Arché… il pensare ‘scientifico’… I Filosofi della Natura

I Primi Filosofi

Talete di Mileto (ca. 634- ca. 548 a. C.).

Alla ricerca di un'origine unitaria della natura, la identificò

nell'umidità, di cui sono impregnate tutte le cose.

…la vita nasce dall’acqua si trasforma nuovamente in acqua al

momento della decomposizione…

l’acqua è il principio di tutte le cose

…si ricorda l’aneddoto ‘dei frantoi’…






I Primi Filosofi

Anassimandro (610-546 a.C.), primo autore di scritti filosofici in Grecia.

…il principio originario non in un elemento della natura, ma nell’àpeiron,

nell’infinito, ovvero nella quantità infinita della materia da cui tutto ha origine e in cui

tutto si dissolve.

L’àpeiron abbraccia e governa ogni cosa, è immortale e

indistruttibile, quindi divino. La sostanza infinita è animata da un

eterno movimento e da essa, per separazione, si generano i contrari:

caldo/freddo, asciutto/bagnato e così via. Secondo tale processo

deriverebbero i mondi infiniti, destinati ad una eterna ciclicità.






I Primi Filosofi

Anassimandro (610-546 a.C.), primo autore di scritti filosofici in Grecia.

L’ «Apeiron» è il principio di tutte le cose

…i fenomeni si producono ovunque e l' ovunque è per sua stessa

natura indefinito proprio perché, essendo il Tutto, è privo di

individuazione al di fuori di se stesso, non è spiegabile

attraverso la determinazione di qualcosa di altro, dal momento

che questo qualcosa rientrerebbe già nel Tutto…






I Primi Filosofi

Anassimene (585 a.C. – 528/525). Probabilmente allievo di Anassimandro

«…come l’anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l’aria circondano il mondo

intero…» (unico frammento originale ritrovato)

…il mondo come un animale gigantesco che respira, ove il respiro (pneuma) è la sua

vita e la sua anima. Due sono i movimenti dell’aria: la rarefazione (araíosis), e la

condensazione (púknosis) .

«Condensata e rarefatta appare in forme differenti: quando si dilata

fino ad essere molto leggera diventa fuoco, mentre poi condensandosi

diviene vento: dall'aria si producono le nuvole per condensazione e se

la condensazione cresce, l'acqua, se cresce ancora, la terra. E all'ultimo

grado le pietre. Sicché i contrari fondamentali per la generazione sono

il caldo e il freddo». Teofrasto

l’aria (pneuma, soffio vitale) è il principio di tutte le cose






I Primi Filosofi

Le dottrine dei Milesi costituiscono il primo rudimentale esempio di

monismo, termine attribuito a tutte le filosofie che ipotizzano la

derivazione della multiforme realtà da un principio unico.

In metafisica il monismo si contrappone al dualismo (sostenuto in

modo diverso da Platone e da cartesio) e al pluralismo sostenuto da

Aristotele






I Primi Filosofi

La questione del ‘divenire’… Parmenide ed Eraclito

Parmenide di Elea (515-450 a.C.) – Filosofia dell’Essere

…tutto ciò che esiste è sempre esistito… nulla può essere

creato dal nulla e, conseguentemente, qualsiasi cosa esistente

non può scomparire nel nulla. Inoltre, nulla può trasformarsi

in qualcosa di diverso da quello che è…

«l'essere è, e non può non essere», «il non-essere non è, e non può essere»

I sensi sono inaffidabili e la vera conoscenza (alétheia, verità) deriva

dunque dalla ragione (filosofia razionalista).

Gli uomini seguono invece la δόξα (doxa, opinione) che si basa sui dati

sensibili e percettivi I sensi sono inaffidabili






I Primi Filosofi


Eraclito di Efeso (550-480 a.C), l’Oscuro – Filosofia del Divenire

«…le opinioni della maggior parte degli uomini si possono

paragonare a “giochi di fanciulli”...».

In netta contrapposizione a Parmenide, per Eraclito «πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός», tutto

scorre come un fiume… non è possibile discendere due volte nel medesimo fiume…

Nella ‘dottrina dell’unità dei contrari (polemos)’ vi è l’interdipendenza degli opposti

fame/sazietà, amore/odio… l’uno vive in virtù dell’altro… ciascuno è predicabile solo

per opposizione…

I polemos lottano in superficie, ma nella loro essenza profonda vi è l’armonia del

‘logos indiviso’…






I Primi Filosofi


Eraclito di Efeso (550-480 a.C), l’Oscuro – Filosofia del Divenire

Legge del divenire della realtà…

…la realtà è una sintesi di contradditori…

«…scendiamo e non scendiamo nel medesimo fiume»… «…siamo e non-siamo…»

Eraclito vede l’arché nel fuoco, ma forse la vera arché è criptata nella metafora di ‘fuoco’:

il fuoco è sempre vivo, ma al contempo in continuo movimento, dunque è in ogni momento

diverso dal momento precedente, ma allo stesso tempo sempre uguale a se stesso…

Dio (lògos) è unità dei contrari, realtà increata, mutamento continuo

e fuoco generatore… Uomini divisi fra i desti e i dormienti…

Il ‘fuoco’ (divenire) è il principio di tutte le cose






I Primi Filosofi

Empedocle di Agrigento (492 a.C - ?) il padre della chimica, e una fama

singolare…

Una ‘mediazione’ tra Parmenide ed Eraclito… L’errore comune: dare per scontato che

esistesse un solo principio originatore; condivide Parmenide: nulla può trasformarsi in

qualcosa d’altro; condivide Eraclito: in natura tutto scorre e i sensi sono attendibili

Distingue 4 rhizòmata (radici; enti eterni e immutabili), associate a 4 divinità: fuoco

(zeus), aria (era), terra (ade), acqua (persefone).

L’unione delle radici=nascite apparenti; la separazione=morti apparenti.

Sulla conoscenza: «noi conosciamo la terra con la terra, l'acqua con

l’acqua, il fuoco con il fuoco, l'amore con l'amore e l'odio con l'odio». Il

simile conosce il simile, compenetrazione simpatetica tra uomo e natura

«…nacquero stirpi bovine con volti umani e al contrario… Forme maschili

mescolate a femminili… a cui segue la selezione dei più adatti alla

sopravvivenza…»






I Primi Filosofi

Empedocle di Agrigento (492 a.C - ?) il padre della chimica, e una fama

singolare…

4 radici, 2 forze divine

1) All’inizio vi è lo ‘sfero’: momento di massima unità, gli elementi sono tutti mescolati in

completa unione. Si riconosce l’eredità del modello parmenideo dell’essere.

2) L’età dell’odio (neikos): neikos penetra nello sfero e separa ciò che era unito. Si costituisce

il cosmo per la prima volta (equilibrio precario): neikos avanza e filòtas si ritira; in esso (uno

e molteplice) neikos e filòtas coesistono come nella realtà dell’esperienza.

3) Il Caos: neikos ha disgregato sia lo sfero che il cosmo. Fase di assoluta molteplicità,

assente ogni principio unitario che dia forma, struttura e limite alle cose.

4) l’età dell’amore: filòtas ricostruisce l’unità degli elementi. Nasce per la

seconda volta il cosmo (equilibrio precario): filòtas tende a una unificazione

totale, neikos vi resiste. Il cosmo si converte nello sfero (ciclo cosmico).






I Primi Filosofi

Anassagora di Clazomene (499/496-428 a.C.), il fisicissimo

All’accusa di non amare sufficientemente la sua patria…

Assume l’immutabilità dell’essere, tuttavia va ben oltre. Ammette l’esistenza di

elementi costituenti e distinti l’uno dall’altro. I ‘semi’ sono particelle elementari di

infinita divisibilità e di infinita aggregabilità.

“Non c’è un grado minimo del piccolo ma c’è sempre un grado minore, essendo

impossibile che ciò che è, cessi di essere per divisione. Ma anche del grande c’è sempre

un più grande. Ed il grande è uguale al piccolo in composizione. Considerata in se stessa,

ogni cosa è insieme piccola e grande.”

Tutto può essere diviso in qualcosa di ancora più piccolo, ma anche nelle

parti più microscopiche è presente l’informazione del tutto.

Perciò “tutto è in tutto” (omeomerie, parti simili).






I Primi Filosofi

Anassagora di Clazomene (499/496-428 a.C.), il fisicissimo

Il ‘nous’ (intelletto cosmico) non appartiene alla materia, governa i semi e li spinge al

‘divenire continuo’.

…il sole non è un dio, ma piuttosto una massa incandescente molto più grande della

penisola del Peloponneso… la luna non brilla di luce propria bensì della luce riflessa

dalla terra… è lecito pensare all’esistenza di vita su altri pianeti…

Spiegò inoltre come avvengono le eclissi solari.

Anassagora venne processato e condannato nel 432 per aver sostenuto l’inesistenza

degli dei…

«I fenomeni visibili sono uno sguardo lanciato su ciò che non è visibile»

Il nous è la causa del mondo e del divenire cosmico






I Primi Filosofi

Democrito di Abdera (460-360 a.C.), il padre della fisica e ultimo

filosofo della natura

Non fu d’accordo con la divisibilità infinita dei semi di Anassagora e propose l’altra

teoria secondo la quale, ad un certo punto, si debba incontrare l’indivisibilità, pena

l’inconsistenza di ogni cosa.

Ipotizzò che tutto fosse composto di parti invisibili, ciascuna delle quali fosse eterna ed

immutabile (concorda con Parmenide, ma anche con Eraclito). Le chiamò atomi

(Atomos=indivisibile).

In natura esiste un numero infinito di atomi diversi, alcuni rotondi e lisci,

altri irregolari e curvi. Con la morte gli atomi si disgregano, per poi

riunirsi in nuovi corpi. Anche l’anima e gli dei sono composti di atomi.

Unicamente l’esistenza degli atomi (essere) e del vuoto (non-essere).

Null’altro se non la materia (materialista)





Dopo la riforma di Clistene (508)..?

Atene: Potenza e Splendore

2 guerre persiane (490 a.C. contro Dario; 480 a.C. contro Serse) - 478 lega

Delio-Attica – Dal 462 riforme democratiche (Pericle)

Pericle

495-429 a.C.

Prima guerra del Peloponneso (459-445);

Seconda guerra del Peloponneso (431-404);

Governo dei 30 tiranni

Democrazia (403)





A partire dal 450 fino alla fine del secolo IV, Atene è il centro della cultura greca ed

anche la filosofia assume di conseguenza una nuova ottica: dalla ricerca sul/sui

principi originari, ora l’attenzione si sposta sull’essere umano e sul suo posto

all’interno della società (fine del periodo cosmologico ed inizio del periodo

antropologico). Siamo all’interno della pace dei trent’anni e sotto l’egida di un chiaro

indirizzo democratico, il quale, tra gli altri, si fonda sui principi di un’istruzione

evoluta anche tra il popolo, affinché esso possa partecipare alla vita politica. E per gli

ateniesi ciò significa soprattutto –parlare bene-, padroneggiare cioè l’arte

dell’eloquenza, la retorica.

I Sofisti (cenni)

Dalle colonie greche giunge allora ad Atene un gruppo di

filosofi che, dietro compenso, si offrono come educatori e

maestri di sapienza. Si definiscono “sofisti”, una parola che

deriva dal termine <sofizesthai> = operare o parlare con

abilità.

Protagora di Abdera (487–420 a.C.) il primo sofista: «l’uomo è misura di tutte le cose,

delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono».





Quasi sempre associato ad un Sileno…

Socrate e la Maieutica

La sua vita sulle piazze, vestito di cenci e in povertà quasi assoluta…

Potidea, Delio e Anfipoli… Santippe… la pregnanza della sua morte…

Le nuvole di Aristofane… il rapporto con la scrittura…

Nel Fedro platonico le parole che il re egiziano Thamus rivolge a

Theut inventore della scrittura: “Tu offri ai discenti l’apparenza,

non la verità della sapienza; perché quand’essi, mercé tua,

avranno letto tante cose senza nessun insegnamento, si crederanno

in possesso di molte cognizioni, pur essendo fondamentalmente

rimasti ignoranti e saranno insopportabili agli altri perché

avranno non la sapienza, ma la presunzione della sapienza”. 470-469/399 a.C.

«…Si potrebbe credere che gli scritti parlino intelligentemente, ma prova ad interrogarli:

non faranno che ripetersi. Scritti, i discorsi passano indifferentemente da una mano

all’altra senza saper distinguere il più sprovveduto da uno intelligente…»





Il macròs-logos dei sofisti e il dia-logos di Socrate…

e brachilogia socratica…

Socrate e la Maieutica

470-469/399 a.C.

«Ti estì»… e ironia socratica… e aporia socratica…

Per Platone, la torpedine…

Il suo metodo di indagine procede con la confutazione (elenchos)

nell’esame dei precetti morali (exetazein); ciò eleva Socrate a padre

dell’etica (o filosofia morale).

«so di non sapere» (la pizia, il dilemma)

Il Dàimon (Daimonion) socratico…

Paideia, leggi, ethos politico, anima (psyché)…





In Platone: nell’Eutifrone viene riportato il momento in cui

Socrate si reca in tribunale; il Critone narra della carcerazione;

l’Apologia di Socrate contiene il discorso che Socrate medesimo

pronunciò in sua difesa; il Fedone tratta dell’esecuzione.

Le accuse, il Processo, la Condanna

470-469/399 a.C.

Situazione politica in Atene: governo dei 30 tiranni… Crizia…

L’accusa contro Socrate fu promossa da Licone, Meleto e Anito…

‘la virtù non può essere insegnata’… Socrate preoccupa i politici…

Le 2 accuse pretestuose: Socrate è colpevole di non credere agli dèi

riconosciuti dallo stato e di introdurre altre nuove divinità; ed è

colpevole di corrompere i giovani.

Socrate, rifiutando l’aiuto di Lisia, si difende da solo…





Scuole Socratiche

Platone Euclide

(il socratico) Fedone Antistene Aristippo

Accademia Scuola di

Megara

Scuola di

Elide

Scuola

Cinica

Scuola

Cirenaica





Scuole Socratiche

Allievo di Gorgia e di Socrate… attriti con Platone (io vedo i cavalli,

non la cavallinità!) e Aristippo («Preferisco impazzire piuttosto che

provare piacere» in contrapposizione all’edonismo di Aristippo…) …

Scuola Cinica

‘vita da cani’… esasperazione dell’etica… ‘intellettualismo socratico’ →

la virtù si può insegnare e si può raggiungere attraverso l’esercizio

interiore «askesi» (come il ginnasta) → inflessibile rigorismo morale –

…condanna di ogni ‘vanità’ umana in nome del dominio di sé (enkràteia) e

dell'autosufficenza (autarkeia)… simbolismo in Eracle… leggi di natura essenziali…

Antistene

444-365 a.C.

«Il sapiente non si regola secondo le leggi stabilite dalle comunità politiche, ma secondo

la legge della virtù» (contro la convenzionalità delle leggi). «la sola vera città è quella che

coincide con il mondo».

I seguaci: posizioni sempre più rigide… ad es in Diogene di Sinope (400-325 a.C.) il

«socrate pazzo»





Scuole Socratiche

Diogene di Sinope (400-325 a.C.) il cinico, il «socrate pazzo»,

il filosofo della botte…

Scuola Cinica

«Io sono Alessandro, il Magno»... «E io sono Diogene, il

cane»… l’uomo deve vivere con le qualità del cane… dedito

esclusivamente all’enkràteia…

Alessandro: «che cosa posso fare io per te…?»…….

La sua posizione provocatoria e pubblica: la saggezza e la

felicità sono dell'uomo che è indipendente dalla società

(anch’egli disprezza Platone e la sua filosofia astratta)… con

la missione di migliorare la società (in ciò si riconosce la

missione socratica –esasperata-)…

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