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Presentazione di strumenti free per la didattica
innovativa del web 2.0
a) Didattica ludica
b) Scrittura creativa
c) Scrittura collaborativa e cloud
d) Pensiero computazionale
e) Mappe concettuali interattive
f) Flipped classroom
g) Realizzazione di semplici siti web (vetrine virtuali)
h) Classi virtuali e ambienti integrati digitali per la didattica
i) Realizzazione di pagine digitali e libri digitali
In particolare nel Percorso 3 verranno trattati gli strumenti di cui ai punti g) i):
- Realizzazione di semplici siti web (vetrine virtuali)
- Realizzazione di pagine digitali e libri digitali
Prerequisiti
Saper utilizzare anche in modo non professionale i Sistemi Operativi MS
Windows 7/Windows 8/Windows 10 e loro principali applicazioni (browser,
blocco note, ecc.)
Obiettivi in termini di conoscenze
Conoscere la normativa per la pubblicazione su Internet in termini di privacy
e di diritti d'autore
Conoscere le principali tecnologie Web client-side e server-side
Conoscere HTML per la produzione di pagine web
Conoscere alcune semplici istruzioni di un linguaggio di scripting lato client:
JavaScript
Conoscere lo strumento standard per la produzione di siti web: WordPress
Conoscere semplici strumenti per la pubblicazione di e-book per una classe
virtuale
Obiettivi in termini di abilità
Saper predisporre documenti e pagine HTML statiche
Saper predisporre semplici documenti dinamici
Saper predisporre semplici siti web con WordPress
Saper progettare e documentare contenuti web
Saper valutare la qualità di un sito web
Saper inserire strumenti e applicazioni digitali per compiti autentici
Saper valutare compiti autentici
Contenuti
Tecnologie web lato client e lato server: differenze e peculiarità
HTML per le pagine web: generalità
Struttura di una pagina HTML
Principali tag HTML
Immagini e tabelle in HTML
Linguaggio di scripting lato client: JavaScript (generalità e cenni)
WordPress come strumento CMS standard per la produzione di siti web
Normativa per la pubblicazione su Internet in termini di privacy e di diritti d'autore
La qualità di un sito web
Semplici strumenti per la produzione di e-book
Produzione di e-book in un ambiente digitale integrato per una classe virtuale
Perché HTML
Le tecnologie Web utilizzano il tipico modello di interazione client/server: normalmente un browser, che agisce su un computer locale come client, richiede ad un server remoto l’invio di informazioni sotto forma di pagine statiche, solitamente presenti all’interno di un sito.
Il Web server, che possiede le pagine richieste memorizzate sotto forma di file e il software specifico necessario per il loro invio, risponde inoltrando tramite il protocollo HTTP, il contenuto richiesto in un formato interpretabile dal browser.
Tale formato è normalmente espresso in un particolare linguaggio di formattazione del testo e degli oggetti multimediali in esso eventualmente contenuti: HTML (HyperText Markup Language), ovvero il linguaggio a marcatori per ipertesti, è il linguaggio universale per la pubblicazione e presentazione di pagine sul Web.
Dunque il linguaggio HTML è utilizzato per codificare, formattare e presentare i documenti che,
interpretati da un browser vengono visualizzati nel modo desiderato. L'HTML è quindi un linguaggio per la
creazione di documenti ipertestuali interattivi e multimediali, indipendenti dalla piattaforma di sviluppo
e quindi portabili da un computer all’altro senza alcuna modifica. Rappresenta il linguaggio base che ogni
progettista web deve conoscere.
Perché WordPress
Sul mercato sono presenti svariate piattaforme CMS (Content Management System). Questi strumenti di gestione dei contenuti, costituiscono la piattaforma tecnologica sulla quale un moderno sito web è costruito e al contempo offrono tutti gli strumenti per la sua gestione.
Una delle più note e utilizzate piattaforme CMS è WordPress.
Nato inizialmente come strumento di blogging, dalla versione 3.0, WordPress è diventato un CMS vero e proprio, offrendo quindi la possibilità di creare siti strutturati in pagine e contenuti eterogenei con estrema flessibilità. Grazie alle sue potenzialità, questa evoluzione gli ha permesso di diventare leader del mercato dei CMS per la realizzazione e gestione di siti web
se si prende in considerazione il primo milione di siti nel mondo, per ordine di importanza,
WordPress ne gestisce il 63%, seguito da Joomla! (11%) e da Drupal (9%).
WordPress offre un’interfaccia di amministrazione in grado di mettere a proprio agio qualsiasi
tipologia di utenza.
E’ facile, intuitiva, pensata per essere utilizzata senza conoscenze specifiche di programmazione
web. Offre un menù capace di rendere agevole l’inserimento e la gestione dei contenuti, nonché
comoda la manutenzione del sito e la gestione degli utenti.
Vi sono poi alcune funzionalità che favoriscono la personalizzazione del sistema: utilizzando le
apposite sezioni amministrative, è possibile installare nuovi temi e plugin gratuiti o a pagamento,
creare widget e popolarli dinamicamente, modificare o aggiungere nuove funzionalità in modo
autonomo.
Il modello POE in Web Analytics e Marketing
Fonte: Dave Chaffey and Fiona Ellis-Chadwick (2016), Digital Marketing, Pearson
I paid media sono la tipologia che più si avvicina alla definizione dei mezzi tradizionali: sono quegli strumenti di comunicazione che vengono acquistati da un'azienda per ottenere visibilità rispetto a un pubblico
di consumatori. Rientrano in questa categoria le inserzioni pubblicitarie a stampa, gli spot radio o tv, le
sponsorizzazioni, i mezzi outdoor, il direct marketing.
Gli owned media sono gli strumenti comunicativi che l'azienda possiede di suo e sfrutta per comunicare i contenuti che produce. Oltre a strumenti offline come brochure, cataloghi e bollettini aziendali, da quando
esiste internet l'owned media più immediato e indispensabile è sempre stato il sito internet aziendale: a
questo, negli ultimi anni, si sono aggiunti mezzi fondamentali come i blog e gli account social.
Gli earned media sono quei canali di comunicazione in cui l'azienda è menzionata tramite citazioni, recensioni, conversazioni degli utenti, dimostrazione di apprezzamento sui social network: non vi è un
investimento diretto, ma un ritorno di immagine e di percezione che avviene grazie al buzz mediatico. Il
tradizionale passaparola è affiancato dalle interazioni sui siti social che permettono agli stessi utenti di
commentare, diffondere, consigliare o criticare dei contenuti.