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Sabrina Tiralongo
•Ricercatrice in Didattica della Matematica (Libera Università
di Bolzano)
LA VALUTAZIONE
5 Giugno 2020
Facciamo una riflessione condivisa …
Esprimete quello che per voi è il vostro disagio
personale/professionale sulla valutazione …
Prima individualmente poi condividiamo
• Il mito dell’oggettività
• Il primato della quantificazione
• Il voto come unico codice valutativo
• Il giudizio come sommatoria dei voti
• I vincoli del registro
• L’archetipo dell’esame
• La frattura tra apprendimento e comportamento
• La valutazione come arma
• Lo studente oggetto di valutazione
I tradizionali percorsi di insegnamento della
matematica sono fortemente strutturati
linearmente, con elenchi di argomenti che si
susseguono in base a relazioni di
dipendenza logica o funzionale
Per certi versi, questo è inevitabile
Ma l’esperienza - dappertutto - dimostra che
questo porta a risultati insoddisfacenti:
• Sia per gli insegnanti
• Che per i ragazzi
Un lavoro sul curricoloè quindi necessario:
Per riportare al centro gli obiettivi generali (strategici?)
Individuando i nuclei fondanti a partire dai quali
scegliere (contenuti, metodi,…) e progettare
In matematica:
Le competenze sono molto complesse e articolate
così come sono complessi i relativi processi di
apprendimento
Per molti ragazzi è difficile, spesso impossibile,
riaggregare le tante abilità apprese in matematica in
una competenza complessa
Pensare al curricolo in verticale, per la matematica,avendo sempre presenti i traguardi, è una necessitàche deriva dalle caratteristiche specifichedell'apprendimento della matematica
E, alla fin fine, dalle caratteristiche della disciplinastessa
NUMERI
• Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
• Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici
(numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
• Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
• Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici
(numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un
numero e il risultato di operazioni.
Si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un
numero e il risultato di operazioni.
SPAZIO E FIGURE
• Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni
e strutture che si trovano in natura o che sono state create
dall’uomo.
• Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
• Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,
goniometro...).
• Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni
e strutture che si trovano in natura o che sono state create
dall’uomo.
• Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
• Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,
goniometro...).
• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
PROBLEMI
• Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
• Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni
e la loro coerenza.
• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema specifico a una classe di
problemi.
• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni
e la loro coerenza.
• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema specifico a una classe di
problemi.
STRATEGIE E COMUNICAZIONE
• Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri.
• Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri.
• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad
esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di
definizione).
• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi
adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di
cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad
esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di
definizione).
• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi
adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di
cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
RAPPRESENTAZIONE E LINGUAGGIO
• Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule,
equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule,
equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
L'apprendimento significativo e stabile della
matematica è sempre costruito nel medio-lungo
periodo
Ogni progresso è fondato sui precedenti
ed è in qualche modo ricapitolativo di tutto il
percorso compiuto
Il lavoro deve quindi essere impostato su dinamiche di insegnamento e di apprendimento di ampio respiro
La parola chiave è quindi
competenza
Ma quale competenza?
«la capacità di un individuo di utilizzare e interpretare la
matematica, di darne rappresentazione mediante formule, in
una varietà di contesti. Tale competenza comprende la
capacità di ragionare in modo matematico e di utilizzare
concetti, procedure, dati e strumenti di carattere matematico
per descrivere, spiegare e prevedere fenomeni. Aiuta gli
individui a riconoscere il ruolo che la matematica gioca nel
mondo, a operare valutazioni e a prendere decisioni fondate
che consentano loro di essere cittadini impegnati, riflessivi e
con un ruolo costruttivo»
Competenza, castoldi 2009
L’impatto della valutazione sui percorsi di insegnamento/apprendimento della
matematica
Cosa abbiamo imparato dall’esperienza e dalla ricerca?
L’impatto
Sui contenuti
Sulle modalità
• I diversi processi valutativi messi in atto dall’insegnante
accompagnano la vita di classe istante per istante
e ne sono parte integrante
• La valutazione a scuola è un fatto complesso,
non riconducibile a schemi, che segue
quotidianamente i progressi e le conquiste degli allievi
Valutare gli apprendimenti in una disciplina
vuol dire
ricercare, ottenere, organizzare e restituire
informazioni
sugli apprendimenti in quella disciplina
Costruire strumenti che forniscano informazioni sugli apprendimenti degli
studenti
Valutazione oggettiva,
centrata sul sapere?
Valutazione legata alle
convinzioni
dell'insegnante?
Valutazione sottoposta a
situazioni di contratto
didattico?
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• La valutazione deve essere basata su un
quadro di riferimento esplicito
Il primo passo è la definizione esplicita e se possibile analitica
dell'oggetto della valutazione
1. Cosa valutiamo?
a) I contenuti (un syllabus di conoscenze e abilità)
1. Cosa valutiamo?
Riferimenti: Indicazioni NazionaliPiani di Studio Provinciali
Linee GuidaCurricoli d'Istituto
1. Cosa valutiamo?
b) i processi trasversali
1. Cosa valutiamo?
Riferimenti: Indicazioni NazionaliPiani di Studio Provinciali
Linee GuidaPrassi didattica
1. Cosa valutiamo?
c) I livelli di padronanza
1. Cosa valutiamo?
Riferimenti: Le Prove InvalsiLe indagini internazionali
La nostra esperienza
1. Cosa valutiamo?
È fondamentale già in questa fase definire il livello di “sufficienza”
cioè gli obiettivi irrinunciabili
1. Cosa valutiamo?
Ogni insegnante ha un proprio
quadro di riferimento per la costruzione
del percorso di insegnamento/apprendimento
e per la sua valutazione:
spesso è implicito,
ricevuto per osmosi dall'ambiente,
adattato dalla propria esperienza,
costruito passo passo nel proprio percorso.
Il Quadro di Riferimento delle Indicazioni Nazionali,
delle Prove Invalsi, delle valutazioni internazionali
è esplicito e può aiutare a rendere espliciti,
quelli dei singoli insegnanti
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• La valutazione deve essere effettuata con una
tavolozza di strumenti che si adatta ai diversi
contenuti/processi valutati, e considera gli
studenti che osserva
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• Questi strumenti devono essere definiti
chiaramente e condivisi (ove possibile) con
gli strumenti
2. Come lo valutiamo
Diversi aspetti dell'apprendimento( o della competenza)
richiedono strumenti diversi di valutazione
2. Come lo valutiamo
Quale strumento mi dà le migliori informazioni sull'apprendimento di
quest'argomento?
2. Come lo valutiamo
Quale strumento mi dà le informazioni più attendibili su questo processo?
2. Come lo valutiamo
a) Verifiche scritte: dove usarle, come usarle
2. Come lo valutiamo
b) Prove Computer - Based
2. Come lo valutiamo
c) Interrogazioni orali: pro e contro
2. Come lo valutiamo
d) Osservazione in laboratorio(si può valutare il singolo in situazione
di lavoro di gruppo?)
2. Come lo valutiamo
e) Risoluzione di problemi complessi (“prove di competenza”)
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• I criteri devono essere espliciti e, ove possibile,
condivisi con gli allievi
3. Come lo organizziamo
Abbiamo bisogno di indicatori e di strumenti di registrazione
3. Come lo organizziamo
Indicatori riguardo a correttezza, completezza, originalità (per le
verifiche scritte)
3. Come lo organizziamo
Indicatori riguardo a capacità di argomentazione (per le interrogazioni
orali e le discussioni in classe)
3. Come lo organizziamo
Indicatori riguardo la capacità di controllo dei processi, di elaborazione e verifiche di congetture, di interazione costruttiva, di capacità di accesso alle
informazioni.... (per le attività di laboratorio)
3. Come lo organizziamo
Il nostro registro contiene una documentazione continua, che solo in
certi momenti diventa un “voto” esplicito (la cui funzione, motivazionale
o sommativa, va sempre specificata)
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• Il significato della valutazione (del «voto») deve
essere chiaro ed esplicito
Una misura?
Una descrizione?
Un giudizio?
4. Come lo restituiamo?
Quale processo ci porta da questo insieme di indicatori a un unico “voto”
espresso su una scala da 0 a 10?
4. Come lo restituiamo?
Dobbiamo stabilire prima di attribuire il voto finale che cosa significa 4 che
cosa significa 5, che cosa significa 6....
4. Come lo restituiamo?
E DIRLO ESPLICITAMENTE: il voto dovrebbe essere un indicatore sintetico
complessivo del livello di apprendimento (di competenza?)
4. Come lo restituiamo?
La definizione del significato del «6» dovrebbe essere contestuale al disegno
del curricolo
Alcune lezioni dall’esperienza internazionale
• La funzione della valutazione deve essere chiara
La differenza tra
valutazione sommativa e valutazione formativa
sta nella funzione della valutazione
Valutazione formativa o sommativa?
Valutazione sommativa
Misura e riassume le realizzazioni di ogni allievo in modo
sistematico;
si riduce spesso ad un aggettivo, un numero, una lettera;
è destinata non solo allo studente e all’insegnante, ma pure
all’esterno, alla famiglia all’istituzione scolastica.
Quale valutazione?
VALUTAZIONE
FORMATIVA
VALUTAZIONE
SOMMATIVA
Prende in esame la realizzazione di un allievo rispetto ai suoi obiettivi
cognitivi, in modo da favorirla sulla base dei risultati ;
vi si include una valutazione diagnostica nella quale sono identificate le
difficoltà dell’individuo
Quale valutazione?
Quale valutazione?
VALUTAZIONE FORMATIVA
Il ruolo della valutazione, in questo contesto
è quello di assicurare il continuo controllo
del sistema, e di consentire ad esso di
autoregolarsi.
Si tratta di introdurre il principio di feedback (o retroazione ) nella
valutazione, attraverso il quale le informazioni relative a un processo in
corso ne consentono l’immediata ristrutturazione ai fini del
raggiungimento degli obiettivi del processo stesso.
“INVALSI”: valutazione sommativa
“INSEGNANTE”: valutazione formativa
Occorre sempre tenere distinto il ruolo della
valutazione (il “voto”)
Durante il percorso
Al termine del percorso
La valutazione è un processo che
interviene pesantemente in un
sistema delicato!
Utilizziamolo sempre con
attenzione
Questi sono due link ad un padlet : fatti in DaD, si possono fareanche in presenza, e non c’è bisogno di padlet.
Ottimi per una valutazione formativa che introduce al pensieroproporzionale.
https://padlet.com/nicolettimarianna/diytzmqiieig76gkhttps://padlet.com/nicolettimarianna/vrfgv15s7bbdnscs
Allego 5 proposte di attività di valutazione formativa. Sono da proporre in gruppo perché l’insegnante deve osservare i gruppi, intervenire il meno possibile, chiedere ai gruppi di presentare le proprie soluzioni. In questo modo potrà fare una vera valutazione diagnostica di come stanno capendo i bambini, e dare i feedback (quindi di fare azione formativa) e non solo correggere gli errori.
Proposte di attività di valutazione formativa