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Giovedì 11 aprile 2013 – Anno 5 – n° 99 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 E noi, chi ci garantisce? di Marco Travaglio N ella non sempre nobile, anzi quasi sempre ignobile, battaglia per il Quirinale, in que- sti primi 67 anni di storia repubblicana, s’è visto di tutto. Pugnali, veleni, franchi tiratori e franchissimi traditori, inciuci, lacrime, sangue, merda. Ma non s’era ancora visto un presidente della Repubblica scelto da chi ha perso le ele- zioni. Ma, siccome c’è sempre una prima volta, pare che sia proprio questo lo scenario che la sorte potrebbe riservarci di qui a una settimana, quando le Camere riunite cominceranno a vo- tare per il nuovo capo dello Stato. Quaranta e rotti giorni fa gli elettori hanno issato sul podio tre partiti minoritari, in quest’ordine: Pd, M5S, Pdl. Ora il leader del primo, che ha perso 3,5 milioni di voti in cinque anni, ha deciso di chiedere al terzo, che ne ha persi 6,5, di con- cordare insieme una rosa di nomi fra i quali eleggere un nuovo capo dello Stato “condivi- so”. Un modo elegante per riconoscere al terzo partito il diritto di veto sui nomi sgraditi al suo capo, il noto B. Il tutto è avvenuto di nascosto, tra il lusco e il brusco, in una location pre- disposta da Denis Verdini (quello che ha più processi che capelli in testa, ed è un noto ca- pellone), in una stanzetta attigua alla presiden- za della commissione Trasporti della Camera, al quinto piano di Montecitorio. Roba da far venire la nostalgia dello streaming. Ber&Ber erano affiancati dai rispettivi vice, Enrico Letta e Angelino Alfano, che però a un certo punto sono usciti in corridoio perché il tête-à-tête non avesse testimoni e nulla trapelasse della “rosa”. Ma non servono microspie né palle di vetro per immaginarla, tanto la conoscono tutti a me- moria: Severino, Bonino, Cancellieri, Finoc- chiaro, Marini, Amato, Violante, D’Alema, Grasso e – secondo alcuni – pure De Rita. A prescindere dall’età e dal sesso, il minimo co- mune denominatore è che B. si fida di loro, avendone sperimentata l’assoluta affidabilità nei momenti difficili. Siccome però non si può dire, ecco le formule politichesi alla vaselina: “personalità non divisive”, “soluzioni condi- vise”, “figure di garanzia”. Non divisive da B. Condivise con B. Di garanzia per B. Contro chi e cosa? Contro i giudici e i processi. Insomma, garanzia fa rima con amnistia. Per- ciò sono esclusi tutti i personaggi della società civile, da Zagrebelsky a Rodotà, pericolosa- mente sbilanciati dalla parte della Costituzio- ne. Non va bene neppure Prodi: divisivo, non condiviso e non di garanzia perché non ha mai trattato con B. Pare di leggere l’ultimo pizzino mafioso: “Mai al potere comici e froci”. Per nobilitare l’ignobile operazione, c’è chi ha colto al balzo il monito di Napolitano a un nuovo compromesso storico, come se si potessero pa- ragonare Moro e Berlinguer con B&B, ma so- prattutto due situazioni storiche totalmente di- verse: 35 anni fa si trattava di includere un partito popolare di massa come il Pci nell’area di governo dopo 30 anni di conventio ad esclu- dendum; qui di mantenere nella stanza dei bot- toni un vecchio puttaniere che non ne è mai uscito, avendo governato 11 anni su 19. Restano poi da chiarire un paio di particolari. 1) Che senso ha ripetere ogni due per tre, come fa Bersani, “mai al governo con Berlusconi” e poi fargli scegliere il capo dello Stato? Se B. – giustamente – non deve neppure toccare un governo che può durare anche mezza giornata, a maggior ragione dovrebbe restare a debita distanza dal Presidente, che durerà certamente sette anni. 2) Che senso ha insistere col dialogo con i 5Stelle (che, detto per inciso, sono passati da zero voti a 8 e più milioni) per il governo e tagliarli fuori dal Quirinale? Piaccia o no, sono gli unici che han scelto un metodo trasparente per scegliere il proprio candidato al Colle: la consultazione online tra i loro iscritti. Si spera che esca un nome che piaccia anche agli elettori del Pd e metta in imbarazzo gli eletti. Un pre- sidente che garantisca la Costituzione e la le- galità. Quindi non B. Ma tutti noi. L’asta dei Bot fa volare la Borsa, lo spread scende a 300, ma la Ue avverte: “Italia può innescare il contagio”. Chi ci capisce è bravo NUOVA STANGATA: MONTI LASCIA UN CONTO DA 22 MILIARDI LA TIRRENO POWER DI VADO LIGURE La centrale e il dossier “Inquinamento causa di tumori” Un missile coreano può percorrere 4000 km prima di esplodere. Esattamente come la nuova Panda » www.spinoza.it LA CATTIVERIA » CHAMPIONS LEAGUE Dominio Bayern: Juve eliminata Italiane tutte fuori Beccantini » pag. 15 » TELEVISIONE » Niente rinnovo di contratto per la Gruber, Crozza vuole lasciare. E Santoro ci pensa La7 effetto Cairo: le star verso la Rai “VOTIAMO SUBITO” Documento del governo conferma i peggiori sospetti: dal 2015 mancheranno almeno 15 miliardi l’anno, più i 7 necessari per il 2013 E, se il nuovo esecutivo abbasserà l’Imu, il salasso aumenterà ancora Il sindaco: “Escluso da grande elettore per il Colle dopo una telefonata da Roma”. Bersani: “Non sono stato io, chiedi a Telecom” » pag. 2 Renzi contro tutti: “Il Pd mi pugnala” NAPOLI & CAOS La “rivoluzione” nel pantano: proteste e petardi per De Magistris di Enrico Fierro M igliaia in piazza a Napoli sotto la sede del Muni- cipio a contestare Luigi De Magistris. Due giorni fa i di- soccupati e le mamme dei Ban- chi Nuovi, ieri i commercianti. Napoli è nel caos. » pag. 10 DUE PESI E DUE MISURE Ceffone del Csm a Ingroia: non può fare l’esattore Feltri » pag. 8 Sconcertato l’ex pm di Palermo: “Preferiscono farmi scaldare una sedia ad Aosta, invece di farmi ricoprire un incarico importante in Sicilia” Borromeo e Mascali » pag. 7 Il nuovo patron della rete si lascia sfuggire la conduttrice di Otto e mezzo, destinata a tornare a Rai1. Ma tiene molto a Chiambretti, visto addirittura come alternativa al comico genovese recordman di share. “D i m e n t i c a to” anche Servizio Pubblico, che potrebbe prendersi la grande rivincita su Viale Mazzini col clamoroso rientro due anni dopo il divorzio Tecce » pag. 14 U di Giorgio Meletti TELECOM-TRE, LA FUSIONE DA 2 MILIARDI A NOSTRE SPESE » pag. 9 U di Flores d’Arcais e Spinelli PARLAMENTARI PD-SEL E M5S NON CEDETE A NAPOLITANO » pag. 5 PIOVONO PIETRE Da Scilipoti al mostro di Firenze: l’arte dell’alibi perfetto di Alessandro Robecchi S ul linguaggio, i meccanismi della politica, le sue sperico- late alchimie e i sorprendenti paraculismi, le discese ardite e le risalite (cit) e tutto il campio- nario, si direbbe che non c’è nulla da aggiungere. » pag. 18 Molinari e Sansa » pag. 11 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!&!#!=

Prime Pagine, 11 Aprile 2013

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Prime Pagine Giornali

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Page 1: Prime Pagine, 11 Aprile 2013

Giovedì 11 aprile 2 01 3 – Anno 5 – n° 99 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

E noi, chi ci garantisce?

di Marco Travaglio

Nella non sempre nobile, anzi quasi sempreignobile, battaglia per il Quirinale, in que-

sti primi 67 anni di storia repubblicana, s’èvisto di tutto. Pugnali, veleni, franchi tiratori efranchissimi traditori, inciuci, lacrime, sangue,merda. Ma non s’era ancora visto un presidentedella Repubblica scelto da chi ha perso le ele-zioni. Ma, siccome c’è sempre una prima volta,pare che sia proprio questo lo scenario che lasorte potrebbe riservarci di qui a una settimana,quando le Camere riunite cominceranno a vo-tare per il nuovo capo dello Stato. Quaranta erotti giorni fa gli elettori hanno issato sul podiotre partiti minoritari, in quest’ordine: Pd, M5S,Pdl. Ora il leader del primo, che ha perso 3,5milioni di voti in cinque anni, ha deciso dichiedere al terzo, che ne ha persi 6,5, di con-cordare insieme una rosa di nomi fra i qualieleggere un nuovo capo dello Stato “condivi-so”. Un modo elegante per riconoscere al terzopartito il diritto di veto sui nomi sgraditi al suocapo, il noto B. Il tutto è avvenuto di nascosto,tra il lusco e il brusco, in una location pre-disposta da Denis Verdini (quello che ha piùprocessi che capelli in testa, ed è un noto ca-pellone), in una stanzetta attigua alla presiden-za della commissione Trasporti della Camera,al quinto piano di Montecitorio. Roba da farvenire la nostalgia dello streaming. Ber&Bererano affiancati dai rispettivi vice, Enrico Lettae Angelino Alfano, che però a un certo puntosono usciti in corridoio perché il t ê te - à - t ê te nonavesse testimoni e nulla trapelasse della “rosa”.Ma non servono microspie né palle di vetro perimmaginarla, tanto la conoscono tutti a me-moria: Severino, Bonino, Cancellieri, Finoc-chiaro, Marini, Amato, Violante, D’Alema,Grasso e – secondo alcuni – pure De Rita. Aprescindere dall’età e dal sesso, il minimo co-mune denominatore è che B. si fida di loro,avendone sperimentata l’assoluta affidabilitànei momenti difficili. Siccome però non si puòdire, ecco le formule politichesi alla vaselina:“personalità non divisive”, “soluzioni condi-vise”, “figure di garanzia”. Non divisive da B.Condivise con B. Di garanzia per B. Contro chie cosa? Contro i giudici e i processi.Insomma, garanzia fa rima con amnistia. Per-ciò sono esclusi tutti i personaggi della societàcivile, da Zagrebelsky a Rodotà, pericolosa-mente sbilanciati dalla parte della Costituzio-ne. Non va bene neppure Prodi: divisivo, noncondiviso e non di garanzia perché non ha maitrattato con B. Pare di leggere l’ultimo pizzinomafioso: “Mai al potere comici e froci”. Pernobilitare l’ignobile operazione, c’è chi ha coltoal balzo il monito di Napolitano a un nuovocompromesso storico, come se si potessero pa-ragonare Moro e Berlinguer con B&B, ma so-prattutto due situazioni storiche totalmente di-verse: 35 anni fa si trattava di includere unpartito popolare di massa come il Pci nell’areadi governo dopo 30 anni di conventio ad esclu-

dendum; qui di mantenere nella stanza dei bot-toni un vecchio puttaniere che non ne è maiuscito, avendo governato 11 anni su 19.Restano poi da chiarire un paio di particolari.1) Che senso ha ripetere ogni due per tre, comefa Bersani, “mai al governo con Berlusconi” epoi fargli scegliere il capo dello Stato? Se B. –giustamente – non deve neppure toccare ungoverno che può durare anche mezza giornata,a maggior ragione dovrebbe restare a debitadistanza dal Presidente, che durerà certamentesette anni. 2) Che senso ha insistere col dialogocon i 5Stelle (che, detto per inciso, sono passatida zero voti a 8 e più milioni) per il governo etagliarli fuori dal Quirinale? Piaccia o no, sonogli unici che han scelto un metodo trasparenteper scegliere il proprio candidato al Colle: laconsultazione online tra i loro iscritti. Si sperache esca un nome che piaccia anche agli elettoridel Pd e metta in imbarazzo gli eletti. Un pre-sidente che garantisca la Costituzione e la le-galità. Quindi non B. Ma tutti noi.

L’asta dei Bot fa vo l a re la Borsa, lo spread scende a 300, ma la Ueavverte: “Italia può innescare il co n t a g i o”. Chi ci capisce è bravo

NUOVA STANGATA: MONTI LASCIA

UN CONTO DA 22 MILIARDI

LA TIRRENO POWER DI VADO LIGURE

La centrale e il dossier

“I n qu i n a m e n t o

causa di tumori”

Un missile coreano puòpercorrere 4000 km primadi esplodere. Esattamentecome la nuova Panda

» w w w. s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» CHAMPIONS LEAGUE

Dominio Bayern:Juve eliminataItaliane tutte fuori

Beccantini » pag. 15

» TELEVISIONE » Niente rinnovo di contratto per la Gruber, Crozza vuole lasciare. E Santoro ci pensa

La7 effetto Cairo: le star verso la Rai

“VOTIAMO SUBITO”

Documento del governo conferma i peggiori

sospetti: dal 2015 mancheranno almeno

15 miliardi l’anno, più i 7 necessari per il 2013

E, se il nuovo esecutivo abbasserà l’I mu ,

il salasso aumenterà ancora

Il sindaco: “Escluso

da grande elettore

per il Colle dopo una

telefonata da Roma”.

Bersani: “Non sono

stato io, chiedi a

Te l e co m ” » pag. 2

Renzi contro

tutti: “Il Pd

mi pugnala”

NAPOLI & CAOS

La “r ivoluzione”

nel pantano:

proteste e petardi

per De Magistris

di Enrico Fierro

Migliaia in piazza a Napolisotto la sede del Muni-

cipio a contestare Luigi DeMagistris. Due giorni fa i di-soccupati e le mamme dei Ban-chi Nuovi, ieri i commercianti.Napoli è nel caos. » pag. 10

DUE PESI E DUE MISURE

Ceffone del Csm

a Ingroia: non può

fare l’e s at t o r e

Feltri » pag. 8

Sconcertato l’ex pm

di Palermo: “Pre fe r i s co n o

farmi scaldare una sedia

ad Aosta, invece di farmi

ricoprire un incarico

importante in Sicilia”

Borromeo e Mascali » pag. 7

Il nuovo patron della rete silascia sfuggire la conduttricedi Otto e mezzo, destinataa tornare a Rai1. Ma tienemolto a Chiambretti, vistoaddirittura come alternativaal comico genoveserecordman di share.“D i m e n t i c a to” ancheServizio Pubblico, chepotrebbe prendersi lagrande rivincita su VialeMazzini col clamorosorientro due anni dopoil divorzio Tecce » pag. 14

U di Giorgio Meletti

TELECOM-TRE,

LA FUSIONE

DA 2 MILIARDI

A NOSTRE SPESE

» pag. 9

U di Flores d’Arcais e Spinelli

PA R L A M E N TA R I

PD-SEL E M5S

NON CEDETE

A NAPOLITANO

» pag. 5

PIOVONO PIETRE

Da Scilipoti

al mostro

di Firenze: l’ar te

dell’alibi perfetto

di Alessandro Robecchi

Sul linguaggio, i meccanismidella politica, le sue sperico-

late alchimie e i sorprendentiparaculismi, le discese ardite ele risalite (cit) e tutto il campio-nario, si direbbe che non c’ènulla da aggiungere. » pag. 18Molinari e Sansa » pag. 11

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Diffusione: 124.052Lettori: n.d.Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Stefano Menichini

Page 3: Prime Pagine, 11 Aprile 2013

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QuotidianoDir. Resp.: Norma Rangeri

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QuotidianoDir. Resp.: Claudio Sardo

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QuotidianoDir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

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QuotidianoDir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

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QuotidianoDir. Resp.: Sarina Biraghi

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QuotidianoDir. Resp.: Alvaro Moretti

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Dir. Resp.: Giovanni Morandi

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QuotidianoDir. Resp.: Umberto La Rocca

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QuotidianoDir. Resp.: Andrea Monti

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QuotidianoDir. Resp.: Giampaolo Roidi

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QuotidianoDir. Resp.: Alessandro Barbano

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ADiffusione: 483.823Lettori: 3.430.000Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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ADiffusione: 191.295Lettori: 1.607.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Virman Cusenza

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ADiffusione: 437.902Lettori: 3.523.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Ezio Mauro

Page 18: Prime Pagine, 11 Aprile 2013

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ADiffusione: 273.827Lettori: 2.321.000Sede Centrale: Torino

QuotidianoDir. Resp.: Mario Calabresi

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Diffusione: 496.883Lettori: 2.401.000Sede Centrale: Milano

SettimanaleDir. Resp.: Antonio Sciortino

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Privilegiati donne e lucani all’estero. De Filippo: progetti legati al territorio

Dal Po Val d’Agri risorse per i 35 Comuni del comprensorio

Anno 3 Numero 322 del 11/04/2013

Idee innovative,stanziati 4 milioni

Amianto e alloggi gli altri temi sul tavolo

Istituzioni

A PAG. 2

Un gruppodi ragazzial lavoro.Ammessi

investimenti non inferiori

ai 10mila euro

Quattro milioni di euro per ridare fiato all’economia. La Regione ha approvato il bando per la creazione di piccole imprese. Le risorse

provengo dal Po Val d’Agri. Coinvolti i 35 Comuni del comprensorio. Privilegiati donne, giovani e lucani re-sidenti all’estero con idee

innovative. Non sono am-messi investimenti inferiori ai 10mila euro. De Filippo: una buona occasione per creare posti di lavoro.

A PAG. 2A PAG. 4

Nel ddl licenziato nella seduta di martedì dal Consiglio, diversi i documenti varatiche impegnano la giunta su varie questioni

Il Consiglio regionale della Basilicata che si è riunito martedì scorso ha approvato il ddl “Disposizioni nei vari settori d’intervento della Regione”, conosciuto come Collegato alla Finanziaria 2013. Diversi gli odg approvati. Rimodulazione dei ticket sanitari, aree protette marine, incentivi per l’assunzione di lavora-tori svantaggiati, autorizzazioni per asili nido etc.

A Metaponto un seminario dell’ Alsia

Agricoltura

A PAG.3

L’Aor di Potenza a due meeting mondiali

Salute

A PAG.3

Istituzioni

Collegato finanziaria 2013gli odg approvati

Difesa degli agrumie le novità varietaliNuovo insetticida contro gli afidi

La ricerca del S. Carlo a Londra e ChicagoGli appuntamenti in questo mese

Regioni, in agendasanità e trasportoOggi a Roma la Conferenza

Da oltre 170 anni a Mel-fi. I Rom della cittadina federiciana sono a tutti gli effetti lucani. Melfi è il luogo con la più alta concentrazione di uomi-ni e donne che spesso, in forma denigratoria, sono definiti zingari. Il rappor-

to è di 1,7 per ogni 100 abitanti. Risiedono un po’ in tutte le zone del paese e, ormai, con la scolariz-zazione delle nuove ge-nerazioni sono entrati in ogni campo lavorativo e perfettamente integrati in una società multurazziale.

Il rapporto è di 1,7 per ogni 100 abitanti,la più alta concentrazione di tutta Italia

A Melfi il Rom si sente a casaI primi gruppi arrivaronoin Basilicata nel lontano 1840

Democrazia partecipata e cultura per comprende-re il futuro gestionale dei Sassi. Tre gli appuntamen-ti che si sono susseguiti da febbraio a inizio aprile. Esperti hanno analizzato il sito Unesco. Laboratori e incontri hanno coin-

volto anche i bimbi. Li ha commentati Paolo Verri, direttore di Matera 2019: “Sono rimasto colpito dal-la presenza della gente. Pianificare il futuro è un passo importante e vanno riprese le relazioni tra per-sone e culture differenti”.

“Pianificare è un passo importante. Vannoripristinate le relazioni tra le persone”

Il futuro dei Sassi secondo VerriTre appuntamenti a Materasulla gestione del sito Unesco

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Basilicata Mezzogiorno

Trasporto pubblico locale e compensazione della mobilità sanitaria per il 2012 sono tra gli argo-menti all’ordine del gior-no delle Conferenza delle Regioni. Presente a Roma anche il governatore lu-cano, Vito De Filippo. E su richiesta proprio del presi-dente della Basilicata si af-fronta anche il problema legato all’erogazione delle risorse ex Gescal (Gestio-ne case per i lavoratori) per l’edilizia convenziona-ta regionale. Il fondo era destinato alla costruzione e assegnazione di allog-gi ai lavoratori attraverso contributi provenienti dagli stessi operai, dalle imprese e in parte da fi-nanziamenti governativi.In agenda anche il Proto-collo d’intesa per la pro-mozione e la gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari ita-

liani. Si passerà, poi, alle designazioni di quattro rappresentanti per il tavo-lo di confronto sulla clas-sificazione delle strutture ricettive. Saranno, inoltre, affrontati i temi inseriti nel calendario della Confe-renza unificata, convocata per le 15. Nel pomeriggio sarà approvato il verbale della seduta dello scorso tredici marzo per poi pas-sare all’acquisizione delle

designazioni dei compo-nenti del gruppo tecnico di lavoro nel Comitato per il coordinamento e il monitoraggio previsto nel Testo unico sull’im-migrazione. Analoghe procedure saranno segui-te per le sostituzioni di membri delle Regioni nel Comitato delle Autono-mie territoriali e in quello interministeriale delle Po-litiche urbane. L’organi-

smo esprimerà un parere sullo schema del decreto del Presidente della Re-pubblica che emana un regolamento sul nuovo assetto delle fondazioni li-rico-sinfoniche. Importan-te, infine, il parere che sul Piano nazionale amianto la Conferenza esprimerà sulle linee di intervento per un’azione coordinata delle amministrazioni sta-tali e territoriali. (bm2)

Rialzare la testa con idee innovative capaci di cre-are posti di lavoro che possano stabilizzarsi nel tempo. Si scommette in particolare sulle piccole imprese manifatturiere ma non solo. Contributi, infatti, sono anche desti-nati per l’acquisizione di brevetti, programmi infor-matici e certificazioni.Quattro milioni di euro sono stati stanziati per incentivare lo sviluppo imprenditoriale nei tren-tacinque Comuni ricaden-ti nel comprensorio del Programma operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro-Camastra.E’ quanto prevede l’avviso pubblico finalizzato alla “Creazione di attività im-prenditoriali”, approvato ieri dalla giunta regionale.In particolare, il bando è volto a implementare il tessuto imprenditoriale, lo sviluppo competitivo e la produzione di beni e servizi, sostenendo fi-nanziariamente la nasci-ta di microimprese nel territorio dei Comuni di Abriola, Accettura, Alia-no, Anzi, Armento, Brien-

za, Brindisi di Montagna, Calvello, Castelmezzano, Castelsaraceno, Ciriglia-no, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsiconuovo, Marsicove-tere, Missanello, Moliter-no, Montemurro, Paterno, Pietrapertosa, Roccanova, Sant’Arcangelo, San Chi-

rico Raparo, San Martino d’Agri, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lu-cania, Spinoso, Stigliano, Tramutola e Viggiano.Sono finanziabili le atti-vità manifatturiere nei settori inclusi nella classi-ficazione Ateco relativa al 2007 per un investimento complessivo non inferiore a diecimila euro.

Sono agevolate le spese per progettazione e stu-di, quelle connesse all’ac-quisizione di terreni, di immobili già costruiti, di opere murarie, impianti e macchinari.Si potranno, inoltre, ri-chiedere contributi per sostenere le spese per investimenti immateriali per brevetti, consulenze,

programmi informatici e per l’acquisizione di certi-ficazioni.Nel bando è prevista una premialità per le microim-prese a prevalente par-tecipazione di giovani, di donne o costituite da lu-cani residenti all’estero.Fa scattare la premialità anche la tipologia dell’in-vestimento, se diretto

all’innovazione tecnolo-gica e commerciale, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’utilizzo delle tecnologie dell’informa-zione e della comunica-zione.“Sostenere le microim-prese - ha commentato il presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha proposto il provvedimen-to - vuol dire sostenere lo sviluppo delle comunità locali. Il bando dà spazio alle idee progettuali che scaturiscono dal territorio, assecondandone le voca-zioni e ciò è una buona premessa per la creazione di posti di lavoro che duri-no nel tempo”.Una boccata d’ossigeno per rivitalizzare l’econo-mia e soprattutto provare a creare occupazione.Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale del-la Regione Basilicata e sui siti internet del massimo ente lucano agli indirizzi www.regione.basilicata.it e www.povaldagri.it. Il soggetto gestore dell’ini-ziativa sarà Sviluppo Basi-licata. (bm2)

Autobus destinati al trasporto pubblico locale

Team di giovani al lavoro. Il bando è rivolto in particolare alle piccole aziende

Bus e sanità, la lunga giornataromana dei governatori italianiConvocate la Conferenza delle Regioni e quella unificata. Si discuterà anchedei proventi ex Gescal destinati alle case degli operai nel settore delle costruzioni

Fattorie multifunzionaliimprenditori a scuolaFattorie multifunzionali, una scommessa da vin-cere. Il Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano ci crede e promuove un percorso formativo dedicato agli imprenditori agricoli per imparare a diversificare la propria offerta.Domani alle 10.30 a Villa delle Rose a Monticchio la presentazione del progetto, gestito dai partners Ck Associati, Isme e Opal. Il percorso, suddiviso in 5 moduli didattici, guiderà gli imprenditori in un per-corso di diversificazione, unendo all’agricoltura un ampio range di servizi.“L’agricoltura - spiega il presidente del Gal, Franco Perillo - gioca da sempre un ruolo predominante nello sviluppo delle aree rurali. Tuttavia oggi la sola funzione produttiva non è sufficiente. Le aziende devono aprirsi a nuove possibilità e prospettive. Operare nell’ambito del sociale, del tempo libero, della didattica, della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, queste sono i nuovi percorsi da in-traprendere”.

Gal Vulture Alto Bradano

4 milioni alle nuove impreseFondi dal Po Val d’Agri ai 35 Comuni dell’area. Investimenti non inferiori ai 10mila euro

Premialità per giovani, donne e lucani all’estero. De Filippo: spazio a idee che scaturiscono dal territorio

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In questi giorni si sta svolgendo a Londra un importante congresso mondiale sul trapianto di midollo osseo . Alcu-ne malattie del sangue o malattie tumorali quali forme gravi di leucemia e l’anemia aplastica, come anche alcune malattie ge-netiche, possono essere curate con il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali emopoietiche. Si può stimare che solo in Italia circa un migliaio di persone ogni anno, di cui quasi la metà bambini, potrebbero trarre benefi-cio da questa terapia che in molti casi rappresen-ta l’unica possibilità per continuare a vivere. Tal-volta è possibile trovare un donatore “compatibile” nell’ambito familiare, ma non è facile, consideran-do che la probabilità di esserlo tra fratelli e sorelle è solo del 25%.L’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza è presente con un lavoro scientifico di rilievo, frutto della collaborazione tra l’Unità operativa di Ema-tologia con trapianto del

midollo osseo diretta da Michele Pizzuti e il Labo-ratorio di Virologia e Bio-logia Molecolare dell’uni-tà operativa di Medicina Trasfusionale . Lo studio presentato riguarda l’uso del farmaco valganciclo-vir per le infezioni da ci-tomegalovirus. Si tratta di un’analisi retrospettiva nell’arco di cinque anni su un campione omogeneo di 121 pazienti trattati in un unico centro dopo un trapianto di midollo osseo autogeno o alloge-no. Il citomegalovirus è infatti una delle maggiori patologie connesse al tra-pianto di cellule staminali emopoietiche.

La settimana prossima, il 20 ed il 21 aprile è in-vece in programma un meeting internazionale dell’American College of Rheumatology, la più im-portante società scienti-fica della disciplina. Tra i relatori allo State-of-the Art Clinical Symposium c’è anche il primario del San Carlo, Ignazio Olivieri, direttore del Dipartimen-to regionale di Reumato-logia che interverrrà sul tema: “Dalle Spondartro-patie alle Spondiartriti: diagnosi, classificazione e trattamento”.“E’ motivo di soddisfazio-ne – ha commentato il direttore generale Giam-

piero Maruggi – la pre-senza del San Carlo in due prestigiosi appuntamenti internazionali a così breve distanza. E’ la conferma dei buoni risultati di una pratica diffusa in azienda. Del resto è di tutta evi-denza che non si dà oggi eccellenza senza attività di ricerca e di sperimenta-zione. La partecipazione ai livelli più avanzati del confronto clinico e scien-tifico e la condivisione dei risultati raggiunti a livello internazionale rappre-sentano non un generico successo d’immagine ma spesso comportano im-mediati benefici per i no-stri pazienti”.

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Azienda ospedaliera regionale

Oggi pomeriggio alle 18.00, presso l’azienda speri-mentale Pantanello dell’Alsia di Metaponto, si parle-rà di innovazioni varietali, di difesa integrata degli agrumi con particolare riferimento al controllo degli afidi che solitamente infestano gli agrumi in conco-mitanza della fioritura. Scelte sbagliate di strategia o di prodotto possono incidere negativamente sugli insetti pronubi come le api. Gli afidi rientrano tra gli insetti fitofagi più conosciuti per gli ingenti danni causati alle coltivazioni. Il loro potenziale riprodutti-vo è così alto da causare il deperimento dell’ospite attaccato. Gli insetticidi sistemici sono i più efficaci nella lotta agli afidi, tuttavia la loro specificità struttu-rale è causa di mutazioni che generano resistenza. Al pari degli acari e dei funghi patogeni gli afidi rientra-no fra le avversità di natura biologica che mostrano frequentemente fenomeni di resistenza agli agenti chimici. Le pullulazioni degli afidi sono particolar-mente temibili, nelle nostre condizioni ambientali, soprattutto in primavera, in quanto l’elevato numero di germogli teneri e l’elevato tenore in azoto solubile nella linfa hanno un effetto stimolante sulla fecon-dità delle virginogenie. Tra i fattori climatici hanno un ruolo non trascurabile anche le precipitazioni e i forti venti. In ogni modo va considerato che gli agro-sistemi deviano spesso dalle condizioni ambientali naturali e possono costituire microambienti favore-voli alle infestazioni degli afidi anche in piena estate. In tal senso ha un ruolo non trascurabile la duplice azione positiva delle concimazioni azotate e dell’ir-rigazione perché, stimolando il rigoglio vegetativo, hanno un effetto favorevole anche per le infestazioni degli afidi.Nel seminario verranno presentati i risultati di speri-mentazioni condotte in Basilicata dall’Alsia e dal Cen-tro Agrobios su “Teppeki”, un nuovo insetticida della Belchim crop protection .

Il S. Carlo di Potenza a due congressi internazionali A Londra presenta un lavoro sul midollo osseo. A Chicago interverrà con uno studio sulla reumatologia. Il dg Maruggi: “Ottimi risultati”

Difesa integrata degli agrumiSe ne parlerà oggi a Metapontoin un seminario promosso dall’Alsia

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La nostra forza è il fascinodei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio

con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari

per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare

alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno

e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

mmTurismo

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Basilicata Mezzogiorno

Graduatorie concorsiScaglione (Pu)

Scaglione, sottolinea l’approvazione di un suo emendamento al colle-gato alla finanziaria, per la modifica della L.R. 30 dicembre 2011 n.44 attra-verso la quale le gradua-torie vengono prorogate fino al 31 dicembre 2015 a fronte della scadenza pre-vista dalla legge regionale che indica il 31 dicembre 2014. ”L’attenzione sulla questione – afferma Sca-glione - resterà alta anche nei prossimi giorni affin-ché si possa con addive-nire ad una giusta conclu-sione che porti tutela ai legittimi vincitori di con-corso e contestualmente ad un risparmio della spe-sa pubblica”.

MonticchioNavazio

“Occorre un legge specifi-ca per Monticchio. Non un programma speciale. Nemmeno una nuova e rinnovata definizione di meta turistica. Monticchio è già tutto questo. É vero che servono finanziamen-ti pubblici – continua Na-vazio - ma il problema non sono, solo, i finanziamenti pubblici. Occorre supera-re alcune questioni, quali: ripensare ruoli e modalità dell’azione pubblica nel governo urbano e territo-riale; ripensare la parteci-pazione pubblica nei pro-cessi di governance.“Accessibilità, mobilità, costi di soggiorno, qualità delle strutture ricettive, condizione dell’offerta tu-

ristica e culturale, cartello-ne degli eventi, valorizza-zione degli asset turistici distintivi: su tutti questi aspetti decisivi occorre una politica regionale che supporti Monticchio a su-perare quegli handicap che ne limitano fortemen-te le potenzialità nel mer-cato turistico”.

Sentenza rimborsi speseMattia: “E’ animata da spi-rito di condanna senza giu-stizia”

“Una sentenza dettata da uno spirito di condanna senza giustizia dopo che il pm ha chiesto l’assoluzio-ne perché il fatto non sus-siste e quindi dopo che il magistrato ha interpreta-to i fatti in maniera diffor-me rispetto all’accusa”.

E’ il commento del con-sigliere regionale Franco Mattia (Pdl) dopo la con-danna in primo grado emessa oggi dal tribunale di Potenza sulla vicen-da dei rimborsi spese. E’ prevalsa una singolare interpretazione monocra-tica - afferma Mattia - che risente, sicuramente, del diffuso clima di antipo-litica, senza distinguere tra reali comportamenti. A nulla sono valse le pro-ve testimoniali e docu-mentali esibite in sede processuale (anche con utenze domestiche) per dimostrare che il mio co-mune è stato ed è Tolve, dove risiedo dalla nascita e che quindi non è una residenza né fittizia né oc-casionale. Potenza invece, come do-

vrebbe essere evidente, continua ad essere la sede della mia attività politico-istituzionale. Per i rimbor-si spese che mi sono stati riconosciuti è stata, per-tanto, solo applicata una legge regionale del 2002, attraverso il meccanismo di rimborso di carattere forfettario dopo la compi-lazione di un modulo nel quale doveva essere, ob-bligatoriamente, dichiara-ta la propria residenza. Ma evidentemente si è preferito un teorema di più facile presa tra l’opi-nione pubblica e forte-mente condizionato da pregiudizi sui politici”.

Mollica: “Ricorrerò in Ap-pello”

Ho il massimo rispetto

per la giustizia, ma franca-mente non riesco a com-prendere la ratio di una sentenza di condanna come quella emessa oggi dal tribunale di Potenza dopo che il pubblico mi-nistero che ha condotto l’inchiesta aveva chiesto l’assoluzione ‘perché il fat-to non sussiste’”. Lo ha dichiarato il consi-gliere regionale Francesco Mollica (Udc) commen-tando la sentenza emessa dal tribunale di Potenza sulla vicenda dei rimborsi spese.Ovviamente ricorrerò in Appello – aggiunge l’esponente politico - per-ché ritengo di essere in-nocente e di aver sempre svolto il mandato di consi-gliere regionale nel rispet-to delle regole”.

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Collegato finanziaria, gli odg

Nel ddl su Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata, meglio noto come Colle-gato alla Finanziaria, ap-provato martedì scorso dal Consiglio regionale, inseriti diversi ordini del giorno.Tre i documenti, promos-si soltanto dal consigliere Braia. Con 16 voti favorevoli, è passato il primo, volto a istituire, nella prossima manovra di assestamen-to di bilancio, un fondo destinato a concedere un contributo alle fami-glie meno abbienti che affrontano spese nell’as-

sistere per mesi pazienti che sono costretti, per mancanza di cure garanti-te dal sistema sanitario re-gionale, a recarsi in presidi ospedalieri collocati fuori regione. L’altro odg, approvato a maggioranza, sugli incen-tivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata. impegnan-do il governo regionale a

“verificare la sostenibilità tecnico-giuridica e la di-sponibilità di ulteriori ri-sorse da utilizzare. L’ultimo, approvato a maggioranza, affinché vengano reperiti, nel prossimo assestamento di bilancio, i fondi necessa-ri a coprire le spese delle famiglie meno abbienti che hanno i propri figli impegnati nelle pratiche sportive”.Al fine della tutela del

patrimonio naturale, pae-saggistico e archeologico del territorio lucano, non-ché allo scopo di generare ulteriori opportunità di sviluppo economico, la Regione Basilicata consi-dera essenziale l’istituzio-ne delle aree marine pro-tette di Maratea e della Magna Grecia, sui versanti regionali rispettivamente del Tirreno e dello Ionio”. E’ questo il testo de primo odg proposto dal capo-gruppo di Sel Giannino Romaniello.Romaniello (Sel) è il primo firmatario anche di un al-tro ordine del giorno, sot-toscritto da Braia (Pd), Vita (Psi) e Mazzeo (Gruppo

Misto) che impegna il pre-sidente e la giunta regio-nale a presentare alle parti sociali e alla Commissione consiliare competente una proposta di rimodu-lazione dei ticket sanitari.In particolare per quanto riguarda la parte relativa alle visite ed agli esami diagnostici, con il chiaro obiettivo di ridurre l’attua-le compartecipazione dei cittadini, in sintonia con quanto si è fatto in alcune

regioni virtuose. Il documento, approvato con 17 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Gruppo Mi-sto, Sel e Psi, 2 voti con-trari di Venezia e Rosa del Pdl e 5 astensioni del Pdl e di Ial, impegna inoltre la giunta regionale a ipotiz-zare, in presenza di even-tuali difficoltà ed utilizzare l’indicatore Isee, interven-ti di compartecipazione legati al reddito, all’Irap o all’addizionale Irpef; a ga-rantire le entrate del get-tito previsto dalla riforma nazionale anche con risor-se proprie.Approvato infine, con 19 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Gruppo Misto, Ial, Sel e Psi, 3 voti contrari del Pdl e 2 astensioni di Giordano e Pagliuca l’odg sulla que-stione degli asili nido, pro-posto da Mollica, Falotico e Mancusi dell’Udc. Con quest’ultimo, si im-pegna la giunta regionale e l’assessore alla Salute ad emanare direttive ai Comuni che prevedano, in caso di passaggio dalla categoria più restrittiva: gli asili nido, alla categoria più semplice, quale la lu-doteca, la conferma delle autorizzazioni sanitarie già rilasciate ed in posses-so del richiedente, man-tenendo la prescrizione del rilascio di nuove auto-rizzazioni solo nel caso di passaggio inverso: cioé da ludoteca ad asilo nido.

Dal Consiglio

Occhi puntati sugli incentivi per le assunzionidei lavoratori svantaggiatiAsili nido, c’è il vialibera alle autorizzazioni

Tirreno e Jonio: obiettivo è quello

di tutelare il patrimonio naturale

e archeologico e generare sviluppo

Due fasce costiere

Sopra uno scorcio di Maratea, in basso una ricetta medica

Diversi i campi in cui si chiede l’impegno della giunta: dai contributi famiglie alla rimodulazione dei ticket

I documenti inseriti nel ddl “Disposizione nei vari settori di intervento della Regione Basilicata” approvato dal Consiglio martedì scorso

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.04.2013 PAG. 5

Giovedì 11 aprile 2013 I III

IL CONSIGLIO Unmomento del consiglioregionale di ieri a PotenzaE qui a fianco leindicazioni perraggiungere i gruppiconsiliari nel palazzodella Regione Basilicata[foto Tony Vece]

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I N C H I E S TA NONOSTANTE VIVESSERO A POTENZA. MANO PESANTE DEL GIUDICE GUBITOSI PER I CONSIGLIERI REGIONALI DE FRANCHI, MOLLICA, NARDIELLO E MATTIA

Intascarono i rimborsi benzinacondannati a 1 anno e 4 mesi

C O N DA N N AT IProspero DeFranchi e inbasso FrancoMattia. Asinistra in altoGiacomoNardiello eFr a n c e s c oMollica.

FABIO AMENDOLARA

l Vivevano a Potenza ma, graziealla residenza formale in un paesedella provincia, incassavano dalla Re-gione i rimborsi spe-se per i presunti«viaggi» fatti perraggiungere il con-siglio regionale. Èquesta l’accusa a ca-rico dei quattro con-siglieri (due dei qua-li rieletti) condan-nati ieri mattina peri reati di falso e truffa a un anno e ottomesi di reclusione con pena sospesa.Il giudice Aldo Gubitosi nell’org a-nizzare il calendario delle udienzeaveva ribadito che «la prescrizioneera vicina» e per questo aveva fissato

u n’udienza per ogni martedì. L’in -chiesta, condotta dal pm Henry JohnWoodcock, risale al 2008. Ma i reaticontestati partono dal 2004.

L’ipotesi: hanno intascato il rim-borso pur non aven-done diritto.

Sono Franco Mat-tia (nella scorsa con-siliatura Fi, oraPdl), Francesco Mol-lica (prima tra i Ver-di, poi con l’Mpa,ora con l’Udc), Pro-spero De Franchi,

nell’ultima parte della passata legi-slatura presidente del Consiglio (erastato eletto con l’Udeur e non è statorieletto nelle liste del Pd) e GiacomoNardiello (all’epoca eletto col Pdci,ora è fuori dal consiglio regionale).

I quattro (difesi dagli avvocati Emi-lio Nicola Buccico, Sergio Lapenna,Giovanni Losasso e Rocco Perrotta),sempre secondo l’accusa, hanno ot-tenuto rimborsi previsti dalla leggeregionale del 2002per i consiglieri cherisiedono fuori dalcapoluo go.

Durante le indagi-ni gli investigatorisvolsero servizi diosservazione e pedi-namento e stabiliro-no che i quattro, difatto, abitavano a Potenza. InveceMattia, risultava residente a Tolve (eha incassato rimborsi forfettari per24.309 euro), Mollica risultava resi-dente ad Anzi (17.056 euro di rim-borsi), De Franchi a Corleto Perticara

(37mila 506 euro) e Nardiello a Ruoti,(19.371 euro). Tesi da sempre con-testata dai difensori dei quattro con-siglieri. E all’ultima udienza anchedal pm Sergio Marotta che, a sor-

presa, ha chiestol’assoluzione deiquattro: «Moralismie sociologia - ha det-to in udienza - re-stino fuori dalle au-le penali».

Il giudice Gubito-si, che è anche pre-sidente della sezio-

ne penale del Tribunale di Potenza,ha ritenuto prescritte le somme per-cepite tra fine 2004 e i primi mesi del2005. E ha condannato i quattro con-siglieri per le somme ricevute tra tramaggio del 2005 e la fine del 2008.

TRUFFA E FALSOLe accuse formulatedal pm Woodcock

«Truffa e falso»

«REATO MORALE»Il pm Marotta aveva chiestol’assoluzione: «La morale

non può entrare nelle aule»

Coro di proteste contro la sentenzaLungo sfogo degli imputati: «Sentenza condizionata da pregiudizi sui politici»

l Una sentenza «condizionata da pregiu-dizi sui politici» e che «risente, sicuramente,del diffuso clima di antipolitica»: è questo ilcommento del consigliere regionale FrancoMattia (Pdl) in riferimento alla sentenza delTribunale di Potenza che lo ha condannatoper truffa e falso nei rimborsi chilometriciassegnati ai componenti dell’a s s e m bl e a .

Si tratta, ha aggiunto in un comunicato, di«una sentenza dettata da uno spirito di con-danna senza giustizia, dopo che il pm ha chie-sto l’assoluzione perchè il fatto non sussiste, equindi dopo che il magistrato ha interpretatoi fatti in maniera difforme rispetto all’ac -cusa». Secondo il consigliere regionale «è pre-valsa una singolare interpretazione mono-cratica che risente, sicuramente, del diffusoclima di antipolitica, senza distinguere trareali comportamenti». Il consigliere regiona-le, evidenziando poi che per i rimborsi è stata«solo applicata una legge regionale del 2002»,con la «compilazione di un modulo nel qualedoveva essere, obbligatoriamente, dichiaratala propria residenza», ha concluso spiegandoche «si è preferito un teorema di più facilepresa tra l’opinione pubblica e fortementecondizionato da pregiudizi sui politici».

«Ho il massimo rispetto per la giustizia, mafrancamente non riesco a comprendere la “ra -tio” di una sentenza di condanna come quellaemessa oggi dal tribunale di Potenza dopo cheil pubblico ministero che ha condotto l’in -chiesta aveva chiesto l’assoluzione perché ilfatto non sussiste». Lo ha detto, attraversol’ufficio stampa dell’assemblea, il consigliereregionale Francesco Mollica (Udc): «Ovvia-mente ricorrerò in appello – ha aggiunto Mol-lica - perchè ritengo di essere innocente».«Sono fortemente sorpreso per una condannanon meritata, in quanto come consigliere re-gionale non ho mai violato alcuna legge, na-

zionale o regionale». Così Prospero De Fran-chi, ex consigliere regionale condannato oggidal Tribunale di Potenza per una vicenda cheriguarda i rimborsi chilometrici che spettanoai componenti dell’a s s e m bl e a .

«Mi chiedo – ha aggiunto De Franchi – comeun giudice possa condannare un consigliereregionale allorchè il pm aveva richiesto l’as -soluzione con la formula più ampia, perchè ilfatto non sussiste. Incredibilmente – ha con-cluso De Franchi – non si capisce come ilgiudice abbia non applicato la norma vigentein questa materia, ma probabilmente si è fattolegislatore creando un corto circuito tra po-tere legislativo e giudiziario». Gli avvocati

Sergio Lapenna, Giovanni Losasso, RoccoPerrotta – legali rispettivamente di De Fran-chi, Mattia e Nardiello e Franco Mollica – «Ildettato della legge e le risultanze dibattimen-tali imponevano e impongono una sentenzachiaramente assolutoria. D’altronde il pmaveva richiesto l’assoluzione di tutti gli im-putati con la formula più assolutoria del fattonon sussiste. I legali attendono con ansia dileggere le motivazioni nella convinzione as-soluta di proporre immediata impugnazionecon un esito certo: l’assoluzione degli im-putati al fine di ristabilire la verità proces-suale che oggi è stata incredibilmente vio-l at a » .

TRIBUNALE Il palazzo di giustizia di Potenza

Colpo di scena in auladopo la camera di consiglioGli avvocati: «Faremo appello»

l Durante la camera di coniglio il clima era disteso. Larichiesta di assoluzione formulata dal pm in aula aveva«tranquillizzato» parzialmente i quattro consiglieri im-putati. Dopo aver sentito il poliziotto che aveva svoltol’indagine dire in udienza che «la legge era fatta così ed erain modo automatico che i consiglieri incassavano ilrimborso». Dopo aver portato in aula un sindaco che haconfermato la residenza effettiva di uno dei consiglieri.Dopo aver fatto notare al giudice che i tabulati telefonicierano solo parziali e che le uniche «prove» a carico deiconsiglieri «erano - secondo gli avvocati - l’abb o n a m e n t odella pay-tv e le utenze dell’energia elettrica». I quattroimputati sembravano tranquilli.

Poi la camera di consiglio da «breve», come era statoanticipato agli avvocati al termine del dibattimento, èdiventata un po’ più lunga. E dopo un’ora l’ingresso delgiudice nell’aula Coviello - al secondo piano del palazzo digiustizia di Potenza - è stata anticipata di qualche secondodal suono della campana.

«In nome del popolo italiano». Le parole del giudicerimbombano in aula. Gubitosi legge il dispositivo che hascritto nella camera di consiglio: «Il Tribunale di Potenzacondanna gli imputati a un anno e otto mesi, pena sospesa.45 giorni per il deposito della sentenza». Ora è quello cheinteressa agli avvocati: le motivazioni. «Faremo appello»,annuncia già qualcuno.

Dopo la lettura del dispositivo i presenti si sono detti«sconcertati» e alcuni - come riporta l’agenzia Ansa -hanno anche parlato di «sentenza politica», evidenziandoche «la residenza è reale e in quei Comuni ci viviamo –hanno aggiunto – e non abbiamo mai dichiarato ilf also».

TO G A Ilgiudice delTribunale diPotenza AldoGubitosi [fotoTony Vece]

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BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.04.2013 PAG. 6

Giovedì 11 aprile 2013 26

TUTTI AL LAVORO

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Bisogna ripristinareil sistema di relazionifra persone che provengonoda diverse culturee da differenti realtà»

«Partiamodal vicinato»I simposi sul sito Unesco commentatidal direttore di Matera 2019, Verri

TURISMO E SITI UNESCO

Puntare sulla qualitàe sui bandi pubbliciE’ questa la parola-chiave delgruppo di lavoro con referenteMaria Ramaglia che ha indivi-duato nel turismodi qualità, l’ideacentrale. «Sì alturismo reli-gioso, cul-turale ,sportivo,leisure, perla terza età -

si leggenella rela-zione conclu-siva dell’attivi -tà - Chi arriva de-ve avere la sensazio-ne di vivere uno stacco del tem-po».

In quanto al futuro del sitoUnesco, il gruppo coordinato daRaffaella Anecchino ha elabora-to in 17 punti, il programma sucui attivarsi. Dalla riprogetta-zione di piazza della Visitazionecome area di parcheggio per gliautobus di line a e turistici, almiglioramento dei percorsi pe-donali, della segnaletica edell’illuminazione fino alla ca-lendarizzazione degli eventi ealla loro promozione a livellonazionale e locale.

Il gruppo, inoltre ha sottoli-neato la necessità di una gestio-ne trasparente del patrimoniostorico-artistico attraverso il ri-corso ai bandi. Infine è statoproposto anche il miglioramen-ti degli ingressi in città.

AMBIENTE E ACQUE

Fondamentale censirele cisterneRECUPERARE l’acqua piovanaper giardinaggio e uso domesticopotabile. E’ questo uno degliaspetti emersi dalla relazione delgruppo di lavoro coordinato daPio Abiusi che ha aggiunto, tra isuggerimenti al termine dei lavo-ri «Sarebbe interessante effettua-re un censimento delle cisterneesistenti qualora non sia statofatto.

Il tema (particolar-mente sentito daicittadini dopo leproteste degliultimi anninei confrontidei comunipugliesi vici-ni come Alta-mura) diven-ta centrale erichiama allagestione delleacque.

«Resta da indivi-duare - scrivono ancora i compo-nenti del gruppo - il sistema degliscarichi liberi che da Matera - latoSassi - confluisce nel torrenteGravina». Uno dei punti messi inevidenza, inoltre, è stato quello diprogettare il recupero del palom-baro di piazza Vittorio Veneto.Programmi in vista per il depura-tore di Pantano, quello che ri-guarda la Gravina, di Serra e La-mione, utilizzando i fondi dell’ac -cordo di programma Regione eMise per l’adeguamento degliscarichi reflui.

NUOVE TECNOLOGIE

Spazio alle culturepartecipateIL gruppo che aveva come refe-rente LeonardoSangiorgi haelaborato unarelazionenella quale,tra l’altro,ha scrittoche «Non cisi aspetta-no rispostedi tipo tec-nologico otecnico, la do-manda sollecitainvece visioni con-cettuali dei suggerimenti poeti-ci, emotivi e non di testa ma dipancia». Il confronto è poi pro-seguito «Affrontando il temadelle tecnologie delle reti infor-matiche da diversi punti: quellohardware, quello software equello delle risorse energetiche».

Nella “lista dei desideri”espressa dal gruppo di lavoroc’erano anche la “libertà di con-nessione”, una “maggiore pre-senza di superfici sensibili”, la“narrazione del territorio e ilterritorio narrante”, la “demo -crazia trasparente” e la “piazzaplace”. La lista, hanno scritto ipartecipanto al gruppo di lavo-ro, teneva conto del fatto che ilcompito che si erano dati tenes-se conto oltre che della situazio-ne attuale, anche del futuro e inparticolare di quello delle gene-razioni che verranno.

IL futuro gestionale dei Sassi equello della cultura viaggianodi pari passo con il concetto didemocrazia partecipata.

Lo confermano i tre simposiche dal febbraio scorso si sonosusseguiti a Palazzo Lanfran-chi.

Temi come “Il codicee il patri-monio genetico” (1 e 2 febbraio2013) , “Geoculture ed energie”(1 e 2 marzo) e Evoluzione e fu-turo” (5 e 6 aprile) hanno dise-gnato nelle ultime settimane,l’identikit di un territorio chediverrà identificativa di un luo-go e delle sue caratteristiche.

Paolo Verri, direttore del co-mitato Matera2019 com-menta l’esitodi questi ap-puntamentiche in questepagine abbia-mo sintetizza-to con schedesu alcuni deitemi più fortiaffrontati allapresenza dicittadini, espe-ri, studiosi eesponenti del-

le istituzioni.«Mi hanno colpito i materani

che hanno partecipato all’Openspace technology ( una tecnicainnovativa - progettata e realiz-zata da Marianella Sclavi e coor-dinato da Gerardo de Luzen-berg con Fabia Francesconi,Mauro Forte e Andrea Gelao -che consente a laboratori parte-cipati e incontri proprio comefossero dei lunghissimi coffeebreak, dando alle persone lapossibilità di decidere in com-pleta autonomia di cosa gli inte-ressaparlaree facendo inmodoche essi possano, responsabil-mente discutere con tutti quelliche condividono un interesse,ndr.) per individuare tutte le co-se che si devono fare.

Il caso emblematico è quello diuno dei laboratori svolti nel cor-

so del simpo-sio più recentesu vicinato edEuropa.

Bisogna ri-pristinarequesto siste-ma di relazionifra personeche non sonotutte del luo-go, ma prove-nienti ancheda altre realtà.

Conoscendobene la città,

alla fine loro diventano più ma-terani dei materani.

D’altra parte si possono ripri-stinare luoghi nei quali l’uma -nità, l’uso del tempo e dei mate-riali sia fortemente tradiziona-li.

E’un aspetto che trovo emble-matico e di forte valore per la cit-tà».

L’evento più recente, che ha

raccolto grande entusiasmo epartecipazione, è stata la pre-senza a Matera di Charles Lan-dry, creatore del concetto di cit-tà creativa.

La sua lezione ha aperto moltitemi di confronto ed approfon-dimento e ha sottolineato l’im -portanza del rapporto fra pas-sato e futuro su cui si potrebbefondare il futuro.

La strada maestra potrebbeessere quella del recupero diesperienze come quella del vici-nato?

«Rispetto al piano di gestionedel sito Unesco, credo che lastrada imboccata sia molto bel-la, che non deve essere un per-corso normativo ma volontari-stico.

Questo lohanno capitoanche

i cittadini, facendolo a loro voltacomprendere alle istituzioni.

Si tratta di interpretare il tem-po, che può durare cinque, otto,dieci anni; non di meno altri-menti i risultati non si possonovedere, ma nemmeno di più,perchè la realtà è mutevole.

I cittadini devono ribaltare ilrapporto classico: diventareparte dirigente per migliorare

la città.Come dice Landry, partire dal

basso, dalle esigenze per arriva-re alle soluzioni, è molto giu-sto.

Lo è ancora di più perchè,quello che impressionato Lan-dry è aver incontrato tante per-sone, dal sindaco al panettiere,tutti consapevoli della qualitàdel territorio e che vogliono mi-

Pianificar eè unpassoforte

Colpitodaimateranipr esenti

Charles Landry, esperti e studiosi hannoesaminato e analizzato i Sassi e Matera nelcorso di incontri e laboratori che hannocoinvolto anche i bambini. Una ulterioreforma di partecipazione condivisa a 360gradi

Un estratto dell’Instant report del gruppo di lavorocoordinato

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.04.2013 PAG. 7

Giovedì 11 aprile 2013 27Matera

I Sassi delfuturo e laloro gestioneemergerannodal bilanciodei tresimposiappenaconclusi

VICINATO E EUROPA

Consorzi fra famigliee punti d’incontr oL’APPARTENENZA, il recuperodella tradizione in funzione dichi dovrà tramandare la storiadel vicinato. Sono questi alcunidei temi affrontati dal gruppoche aveva come referente LiborioLoiacono. Il “vicinato Europa”,così è stato definito il nodo cen-trale della discussione, deve te-nere in considerazione e svilup-pare i valori archetipici univer-sali del vivere il vici-nato a Matera.

Tra i concetti-chiave c’è il vi-cinato imper-manente checonsente diriscoprire lavita, condi-videndolacon gli ospitidella città.

Fondamenta -li, nel confrontoche si è svolto, sonostati elementi come il valore di-mensionale e culturale di unaparte fondamentale dello svilup-po della città, della dimensionenaturale in particolare legata alsud e alle sue caratteristiche cli-matiche. Le proposte progettualihanno riguardato la presenza dimicroeventi per favorire l’acco -glienza turistica, la manutenzio-ne dei luoghi, la storia del cava-lierato nei Sassi. Tutto all’unse -gna di forme consortili o di asso-ciazioni fra famiglie per stimola-re punto di incontro.

MUSEO FUORI DAL MUSEO

Un riferimentoper la comunitàIL gruppo di lavoro coordinatodalla SoprintendenteMarta Ragozzino hariunito esperti,architetti comeTonio Acito, do-centi universi-tari e semplicicittadini in unlavoro il cuiobiettivo prin-cipale è quellodi «Portare l’artefuori dal museo inmaniera creativa escardinante. Il proget-to di ampliare la comunicazionedel Museo è stato descritto nel cor-so del museo.lab svolto con gli stu-denti. A loro è stato consegnato unelenco di tre obiettivi: il primo èquello che riguarda l’allestimentodi una sala di accoglienza, che di-venti una sorte di diaframma, ilsecondo è quello sulla cura e rea-lizzazione di una mostra delle ope-re dell’artista materano MimmoCentonze all’interno di uno spazioinedito, un capannone-non finitochesi trovaall’interno delLabora-torio di restauro nella zona Paip.Infine la realizzaziond di laborato-ri riferiti alle attivitàdi soprinten-denza in spazi inediti, fuori dalcentro nei quartieri dello svuota-mento dei Sassi. Nel frattempo, silegge nella relazione finale delgruppo, sono state già realizzateesperienze di lavoro interdiscipli-nari nei quartieri della città con la-boratori di rigenerazione urbana.

FERROVIA E MOBILITA’

Accessibilitàe percorsi su rotaieALLA stazione ferroviaria e allamobilità sono state riservate alcu-ne delle riflessioni dei gruppi di la-voro coordinati rispettivamenteda Nicola Frangione e RaffaellaAnecchino. Nel primo caso, perquanto riguarda i collegamentisu rotaia è stato proposto tra l’al -tro l’utilizzo dell’edificio predispo-sto per la stazione e tracciatodi bi-nari, attualmente abbandonatoche potrebbe essereusato come baseper corsa campe-stre, passeggia-te e ciclismo.La strutturapotrebbe es-sere gestitaca una coop.di tipo B. Trale proposte,quelle che han-no riguardato iltracciato Metapon-to-Foggia per il rispar-mio nel percorso Bari-Calabria eTirreno-Adriatico. Per quanto ri-guarda la mobilità. il gruppocoordinato da Raffaella Anecchi-no ha stilato un elenco di 9 puntitra cui l’uso delle aree antistanti lescuole per sosta camper, con pe-daggio, l’educazione nelle scuoledella mobilità sostenibile e la co-struzione partecipata e condivi-sione del piano comunale dell’ac -cessibilità contestuale alla candi-datura a Capitale europea dellaCultura 2019 e alla redazione delpiano urbanistico comunale.

gliorarla.Landry pensava che Matera

fosse solo bella, invece si è ac-corto che ha anche una forza so-ciale».

Gli strumenti di pianificazio-ne, diventano più che mai ne-cessari. «La giunta comunalesta coinvolgendo la città sui pia-ni di sviluppo è un viatico fonda-mentale per la candidatura di

Matera 2019, ci farà apprezzaremolto dai giurati.

Il percorso che conduce allapianificazione complessiva èutilissimo».

Venezia si è ufficialmentechiamata fuori dalla competi-zione, è un vantaggio?

«Non mi preoccupa, non per-chè non fosse una presenza im-portante ma perchè non è un

modello a cui ispirarsi.Per noi è invece molto più im-

portante capire cosa stanno fa-cendo alcune città del sud, comeLecce e Palermo che potrebberodiventare più ostiche nel per-corso di candidatura.

Mi spiace per Venezia, manon sono preoccupato».

Cosa diventeranno le schede,risultato dei lavori dei laborato-

ri svolti durante i simposi.«Secondo la mia opinione, do-

vrebbero essere la base per alcu-ne attività e guidare la condu-zione dell’osservatorio perma-nente, sostanziare un modo diimmaginare i Sassi nel futurodella città».

Antonella [email protected]

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LA NOVITÀ

A partire da febbraio fino allo scorso 5-6aprile 2013si sono tenuti pressopa-lazzo Lanfranchi, a Matera, una seriedi "Simposi" finalizzati alla realizza-zione diuno spazioideativo partecipa-to per orientare lastesura del Piano diGestione(PdG) delsitoUnesco "ISassie ilParco delle chiese rupestridi Mate-ra".

Il grande successo dell'iniziativatrova i suoi motivinella grande vogliadi partecipazione che la città di Materaha mostrato nella progettazione delproprio territorio e anche nell'abilitàabilità della figura dei 4 "facilitatori"che hanno lavorato con ampi gruppidi cittadini di tutte le età e estrazionesociale.

Il ruolo della facilitazione è statocentrale per ritrovare le fila di un di-scorso collettivo che fosse capace diuscire dai rischi della solita retoricaperaddivenire adun discorsoautenti-co, salvaguardando al contempo ipunti d'incontro delle opinioni ed esal-tandone il valore delle differenze.

In ogni incontro, oltre alle relazionifatte dagli esperti, venivano organiz-zati quattro laboratori di partecipa-zione attiva nelle accoglienti sale delmuseo dove si sono svolti i gruppi di la-voro paralleli facilitati, della durata ditre ore e mezza.

La finalità era quella di raccoglieredati utili per individuare insieme unventaglio di valori essenziali alla ste-suradel PdGe riguardantii diversite-mi di questi simposi: Codice/Patrimo-nioGenetico, Geocultureed Energieeed, infine, Futuro ed Evoluzione.

I simposi sono stati frequentati daipartecipanti come "portatoridi saperie d'interessi"; per ogni incontro circa100persone traarchitetti, studentidiscienze del turismo, architettura, pro-prietari e gestori di strutture ricetti-ve, cultori ed esperti dei Sassi, funzio-nari di enti locali e nazionali, abitantiattuali dei sassi e da tanti cittadini sen-sibili alla salvaguardia del patrimonionaturale e artistico, attenti alla storiae alla vita presente e futura di Matera.

L'ultimo simposio ha visto anche lapartecipazione di bambini di terza ele-mentare eragazzi di terza mediaoltread un nutrito gruppo di genitori ed in-segnanti che si sono confrontati sul te-ma della Matera del futuro partendoda una gita mattutina nei Sassi e nelParco archeologico antistante.

I diversi "esperti" che ruotavano neisingoli simposisi messi ingioco insie-me ai cittadini nei giochi di ruolo, dan-zeelaboratori creativimessi incampodai facilitatori al fine di creare il climaidoneo ad un confronto aperto e frut-tuoso tra le competenze di ognuno.

Sono state messe in campo varie mo-dalità di facilitazione utili per favorirela partecipazione reale e l'interazionetra linguaggi plurimi. La "sperimen-tazione attiva partecipata" è stata lametodologia seguita prevalentemen-teda SalvoAngelico, AnnaD'Antona,Michele Lobaccaro e Francesco PaoloMonaco, équipe riveniente da un'espe-rienza pluriennale consolidata, conalta capacità comunicativa e media-zione, orientata alla convivialità delledifferenze, fonte di ricchezza spessodivertente, certamenteemozionante esicuramente produttiva.

Tutti i partecipanti, infatti, sonostati invitati a prendere una posizionesulleproprie idee, abilitàeaspettativeformulando poi domande e/o rispostefinalizzate ad effettuare approfondi-menti per declinare i concetti di codi-ce,valore,patrimonio, energiee futu-ro, attraverso termini affini e ed evi-denziando i relativi opposti. Sono statinecessari momenti d'incontro, com-prensione, elaborazione di emozionicontrastanti edolorose al finedi rilan-ciarelasperanza diraggiungerenuo-ve comprensioni e nuove condizioni.

Punti comuni e variabili diversifica-ti, sono diventati proposizioni scritte esentimenti comuni, importanti sì perla realizzazione del PdG del sito Une-sco ma molto di più come un grandevalore aggiunto a quant'era necessa-rio fare per legge.

L'averassaporato attraversoquestilavori il bello e il senso gustoso di es-serci, nella vita dei Beni Comuni dellacittà, richiede il mantenere viva que-st'azione come metodo propositivo perquanto di meglio si vorrà realizzareper la migliore vivibilità del centro e ditutti i quartieri di Matera.

Prende corpola sperimentazione

partecipativadei cittadini

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.04.2013 PAG. 8

Giovedì 11 aprile 2013IV I

GLI «ALTRI» LUCANILA PRESENZA DEI ROM IN BASILICATA

P O P O LONel riquadro in altoDolores Barbetta. Asinistra rione Bagno, aMelfi, il quartierestoricamente con la piùalta incidenza di Rom.

Melfi, la patria lucana dei Romcon radici che risalgono al 1840Il rapporto è di 1,7 per ogni 100 abitanti, il più alto d’Italia

MARCO TUCCI

l MELFI. È dal 1840, all’incirca, chel’etnia Rom è presente a Melfi in formaresidenziale. Sono, quindi, melfitani editaliani a tutti gli effetti con ogni dirittoe dovere. Tanto che, per fornire un si-gnificativo dato numerico, Melfi è il luo-go italiano con la più alta concentra-zione di uomini e donne che, spesso inmaniera denigratoria, vengono definitizingari. In particolare, qui c’è una per-centuale pari fino all’1,7 per ogni 100abitanti, rispetto ad un massimo di 0,2nel resto dello Stato. Fino alla metà delsecolo scorso, i rom giunti da questeparti dalle nazioni slave erano insediati,quasi esclusivamente, nel quartiere Ba-gno, dal nome della omonima fontanache serviva da importante punto di ap-provvigionamento d’acqua per se stessie gli animali, specialmente cavalli, al cuiallevamento i rom si dedicavano congrande perizia, oltre che posto dove erapossibile pulirsi e lavare gli indumenti.

In seguito, con la costruzione delle pri-ma case popolari del rione Valleverde,c’è stata l’apertura residenziale verso ilresto del territorio comunale. Fatto che,chiaramente, ha permesso il comple-tamento della loro radicalizzazione pureattraverso i matrimoni misti, arrivatiall’80%, la scolarizzazione delle nuovegenerazioni e lo sviluppo nel mondo dellavoro mediante la compravendita diautomobili, la macellazione e vendita dicarni e, successivamente, l’inserimentoin qualunque altro campo d’impie go,compresa la pubblica amministrazione.Quasi scontato, dunque, affermare chesi tratta di gente perfettamente inte-grata in qualsiasi settore del tessutosociale. Che, senza dubbio, è sempre egiustamente legata alle proprie radici,tradizioni e dialetto parlato ancora daipiù anziani ma, insomma, è proprio ilcaso di definirli rom italiani, a distanzadi oltre 170 anni dal loro arrivo nellanostra penisola che, appunto, ne stimaoltre 130 mila unità, di cui la metà con la

IL PERSONAGGIO

Mai entratain un campo nomadiMa Dolores dice«Sono una di loro»

M O N T E C I TO R I O Il presidente della Camera Laura Boldrini

l Una sua intervista è appar-sa nei giorni scorsi sul sitodell’Huffington post. Alla gior-nalista Laura Eduati ha spiega-to che quand’era piccola, a Mel-fi, suo padre, operaio Fiat, le ri-peteva che nella sua vita avreb-be sempre incontrato personeottuse e ignoranti. Glielo dice-va in romanés, la lingua deirom, la stessa con la quale oraDolores Barbetta si rivolge allenomadi che chiedono l'elemosi-na in metropolitana: lontaneanni luce dalla sua esperienzadi vita ma vicine nella tradizio-ne culturale.

«Non sono mai entrata in uncampo rom», confessa DoloresBarbetta, 27 anni, nata a Melfima residente a Roma dove si èlaureata in lettere. Ha parteci-pato ad un incontro con la pre-sidente della Camera LauraBoldrini in occasione dellaGiornata internazionale deiRom e dei Sinti che si è svoltalunedì scorso. Con lei un grup-po di ragazzi rom dell'associa-zione 21 luglio: una vittima de-gli sgomberi forzati, uno stu-dente di Milano, una madre re-sidente in un campo rom roma-no e un apolide. Nell’intervistaal sito dell’Huffington post, Do-lores racconta che la sua vita, lesue giornate «sono completa-mente diverse e molto più for-tunate della stragrande mag-gioranza dei rom che vivono inItalia». Dolores sta frequentan-do un corso di ripresa e mon-taggio: vorrebbe girare prestodocu-film. Legge con passione iromanzi di Irène Némirovski eHaruki Murakami. Come mol-tissimi suoi coetanei, teme didovere fare le valigie e andareall'estero per trovare un lavoro.E sulla crisi politica dice: «Gril-lo era una grande speranza einvece sta facendo il despota».

Alla presidente Boldrini Do-lores ha detto che «i rom hannobisogno di integrazione e gliapolidi, nati in Italia da profu-ghi della ex Jugoslavia, hannobisogno della cittadinanza ita-liana. I bambini che vivono se-gregati in questi ghetti vengo-no portati a scuola da autobuscon una R sulla fiancata, vivo-no molto lontani dai centri abi-tati e non possono giocare e fa-re i compiti con i loro compagnicome succedeva a me, a Melfi».

A Melfi, come riportiamonell’articolo in apertura dellapagina, esiste una nutrita co-munità rom. Lo conferma Do-

lores sempre nell’intervista ri-lasciata a Laura Eduati: «I romvivono a Melfi dal 1600. Vivia-mo tutti negli appartamenti,siamo italiani e abbiamo natu-ralmente la cittadinanza. Eppu-re i gagé (i non-rom, ndr) an-cora oggi ci guardano con dif-fidenza. Per esempio i mieinonni materni non volevanoche mia madre sposasse «unozingaro» ma poi il matrimoniosi è celebrato ugualmente. Equando si gioca a calcio e ar-riva una squadra da un'altracittà allora partono i cori deitifosi contro gli zingari. Da pic-cola mi vergognavo di essererom ma poco a poco ho capitoche questa è la mia cultura diappartenenza e ne sono orgo-gliosa: i miei bisnonni eranorealmente nomadi e giravano laPuglia in carovana, mio nonnolavorava con i cavalli, le mie ziehanno molti figli, una addirit-tura 13. Io invece sono figliaunica. Ma sogno di avere alme-no tre o quattro bambini. Pernoi la famiglia è importante, unrifugio che ripara anche dalladiffidenza ma che può ostaco-lare l'integrazione».

Il razzismo? «Per fortuna - di-ce Dolores - ho amici che mivogliono bene e raramente hoincontrato persone razziste. L'e-pisodio che mi ha fatto soffriremaggiormente è capitato aquattordici anni, quando un ra-gazzino che si era invaghito miscrisse un messaggio per invi-tarmi a uscire. Gli risposi chenon mi andava, e allora si sfo-gò: “Sei solo una brutta zinga-ra, perché te la tiri tanto?”. Imiei genitori mi hanno sempreparlato delle discriminazioniche avrei potuto subire».

Dolores dice di non aver maivisitato un campo rom, ma divolerlo fare presto: «Sto fre-quentando un corso di montag-gio e regia, la mia passione, mapotrei cominciare a lavorare co-me mediatrice culturale perchéconosco il romanés. E quandoincontro una nomade che chie-de l'elemosina non riesco a sop-primere la mia curiosità, mi av-vicino e comincio a parlare conlei per sentire parlare la nostralingua. È il legame che uniscele comunità rom, un'eredità chenon riuscirò a trasmettere aimiei figli: la capisco bene ma laparlo male. E non c'è modo direcuperarla, perché è una lin-gua non scritta, non esiste unag rammatica».

L AURIA DIFFICILE RISALIRE AI CEPPI O ALLE FAMIGLIE DI APPARTENENZA. MA L’ETNIA DEI NOMADI QUI HA ORIGINI ANTICHE

Guai a chiamarli «zingari»«Siamo e ci sentiamo italiani»

PINO PERCIANTE

l L AU R I A . A Lauria, soprat-tutto nella zona di Inferiore,vive una folta comunità di per-sone di etnia rom. Guai, però, achiamarli zingari. Nel corso deltempo tutti hanno acquisito lacittadinanza italiana. Non unacomunità rom, quindi, ma lu-cani, con tanto di regolari do-cumenti, con i figli che frequen-tano stabilmente le scuole e chesi sono ormai perfettamente in-tegrati nel tessuto sociale edeconomico del paese. Tant’èche non mancano le unioni mi-ste. Sapere, però, con buonacertezza il numero dei compo-nenti della comunità è difficile.All’ufficio anagrafe ci diconoche non esistono censimenti uf-ficiali da cui si possa risalire aiceppi o alle famiglie di appar-tenenza. «Questo perché li con-sideriamo cittadini di Lauria atutti gli effetti dal momento chesono decenni che vivono qui.Sono già alla seconda genera-zione, forse alcuni anche allaterza». Un esempio di integra-

zione moderna all’altezza con itempi. Ma non è stato semprecosì. Gli inizi sono stati difficilia causa dell’emarginazione so-ciale. Ma questa è storia di ieri.Oggi è tutto superato, o quasi,grazie anche all’opera di unparroco che diversi anni fa cu-rò l’eduzione soprattutto deipiù giovani, alcuni dei quali

poi entrarono anche in semi-nario. Qualche difficoltà si ri-scontra ancora oggi ma è col-legata per lo più ai tempi dicrisi in cui viviamo. Lo stessovice sindaco Rosario Sarubbiparla di perfetta integrazione,di cui i matrimoni misti sonol’esempio più eclatante. Stimeufficiose parlano di una comu-

nità molto folta composta daalmeno 300 persone che vivonoa Lauria da svariati decenni.Forse anche loro discendentidal gruppo partito dal norddell’India intorno all’anno mil-le che si stabilì in Europa dadove poi cominciò altre migra-zioni verso l’Italia. Come per ilnumero anche per il periodo incui i rom arrivarono a Laurianon ci sono notizie precise. Fi-no ad una trentina di anni fa sidedicavano ancora ai mestieritradizionali come l’allevamen -to e il commercio dei cavalli.Oggi sono pochi quelli che fan-no i vecchi mestieri. La mag-gior parte sono lavoratori fo-restali, altri si dedicano all’ar -tigianato. Sono andati a viverein case popolari soprattutto nelquartiere di Inferiore (in viaCaduti e in via Fontana). Ma ungruppo è presente anche a Lau-ria Superiore, nella zona di Ce-rasofia e in via Rocco Scotel-laro. «Tranne qualche eccezio-ne non hanno mai dato alcunifastidio», tengono a precisare icittadini di Lauria.

nazionalità tricolore da tempo acqui-sita. Rimanendo però alla realtà mel-fitana fatta di poco meno di 500 unitàcensite e composta essenzialmentedall’etnia Sinti, una delle popolazioniRomanì, la loro presenza è talmente nor-male e regolata da rapporti e leggi chevalgono per tutti, che c’è stata ragione diprodurre libri sulla loro interessantecultura e gli aspetti correlati. Se ne èoccupato ed è ancora il massimo espertolocale della materia, il maestro MauroTartaglia, pedagogista e studioso, e che èsempre molto disponibile verso coloroche gli chiedono di apprendere qualcosain più sui Rom di Melfi. Nozioni che,logicamente, vanno al di là delle con-cezioni stereotipate e spesso negative eche, insieme, alla conoscenza diretta deirappresentanti di questo ex popolo er-rante, consentono di sostenere che sol-tanto i tratti somatici possono esseredifferenti ma, il resto, pensieri o azioniche siano, è assolutamente melfitano editaliano, nei pregi e nei difetti.

C A R OVA N A Un campo nomadi. In Basilicata i Rom sono integrati

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.04.2013 PAG. 9

Giovedì 11 aprile 2013 I IX

LAGONEGRO PARTE DALL’ISTITUTO D’ALESSANDRO UNA PROPOSTA CHE COINVOLGE ANCHE L’ALTO COSENTINO E IL VALLO DI DIANO�

l L AG O N E G R O. Le scuole dell’area Sud dellaBasilicata si uniscono e, insieme a quelle del Vallodi Diano e dell’Alto Cosentino si preparano a reg-gere le sfide del futuro grazie ad ambiziosi pro-grammi di formazione.

Nei giorni scorsi, su iniziativa del dirigentescolastico Carmine Filardi, all’Istituto TecnicoStatale V. D’Alessandro di Lagonegro, si sono riu-niti i rappresentanti delle Istituzioni Scolastichedi zona, con l’obiettivo di costituire una rete trascuole per le attività formative, divulgative, e diricerca e sviluppo. La proposta ha preso le mossedalla necessità di mettere a sistema le risicaterisorse disponibili per ciascuna istituzione. In so-stanza, visto che le singole scuole con le pocherisorse a disposizione non possono far fronte alleesigenze di aggiornamento professionale, di for-mazione permanente in servizio e dello sviluppodell’autonomia scolastica, i rappresentanti diquell’area omogenea che va dal parco del Pollino aquello del Cilento hanno pensato di costituire «unarete capace di far sistema delle opportunità offertedalla legislazione vigente, peraltro disattesa pergran parte nella sua applicazione fattuale, e dallerisorse umane, economiche e professionali espres-sione del territorio di riferimento».

Ma i rappresentanti del mondo scolasticodell’area Sud vogliono andare anche oltre: pun-tano ad «aprire la partecipazione alla costituendarete al mondo economico e sociale espressione delterritorio, che ha assunto la sua plastica rappre-sentazione nell’adesione del Gal Lagonegrese–Pollino all’iniziativa». L’idea di fondo è che ilprocesso di istruzione «oggi più che mai, devemettere in connessione l’insegnamento, partendodalla realtà del soggetto in formazione (l’inse gna-mento ponte), con l’acquisizione di competenzefunzionali sì alle aspirazioni dei singoli ma ancheai percorsi socioeconomici che le comunità, di cuile scuole sono espressione, vanno compiendo».

I partecipanti si sono dati appuntamento il pros-simo 7 maggio per procedere alla sottoscrizioneufficiale della convenzione. Nel frattempo si è giàcominciato a lavorare su ipotesi di argomenti daaffrontare, di tematiche da sviluppare e di progettiformativi da avviare già in questa coda di annoscolastico. Spunti importanti sono venuti dai con-tributi forniti dal dibattito che si è sviluppato nelcorso della riunione, e dalla proposta articolatadall’elaborazione del gruppo di lavoro attivatopresso l’ITS V.D’Alessandro e di cui fanno parteBruno Pelosi e Emilia Belardi, dell’Ufficio di Pre-sidenza, oltre a Giancarlo D’Angelo, a cui è affidatala responsabilità della direzione della rivista Scuo-la (IN)Formazione.

SCUOLASi uniscono lescuoledell’area SuddellaBasilicata,dell’AltoCosentino edel Vallo diDiano

.

Lavoro e famiglia nel MezzogiornoPovertà e futuro occupazionale in un incontro promosso dalla presidenza di Azione Cattolica

MELFI L’APPUNTAMENTO È PER SABATO PROSSIMO NELLA SALA DEGLI STEMMI DEL PALAZZO ARCIVESCOVILE. SUD, PERIFERIA ECONOMICA�

MARSICONUOVO PRESENTATO IERI IL PRIMO RISTORANTE «DOC» DELL’AREA�

Il circuito di Campagna Amicasbarca nel parco della Val d’Agri

le altre notizieM O N T E M I LO N E

TRUFFA

Assenteismo, deferitoun lavoratore pubblicon Impiegati assenteisti anche

in basilicata. A Montemi-lone, i Carabinieri dellastazione locale hanno defe-rito in stato di libertà undipendente pubblico pertruffa aggravata ed inter-ruzione di pubblico servi-zio. Il dipendente, infatti, siallontanava arbitrariamen-te dal proprio posto di la-voro causando disservizi edisagi ai cittadini del luo-g o.

Le scuole si uniscono in reteper affrontare le sfide del futuroOttimizzare le risorse per la formazione, la divulgazione, la ricerca

BARILE A L L’ULTIMA EDIZIONE DEL VINITALY DI VERONA�

Medaglia di Cangrandeper l’enologo Mecca

l Il lucano Fabio Mecca tornadal Vintaly di Verona con al collola Gran Medaglia di Cangrandedi «Benemerito della Vitivinicol-tura Italiana». L’enologo origi-nario di Barile èconsulente di suc-cesso di molteaziende vinicoledel centro sud Ita-lia. Oltre a suc-cessi professiona-li conseguiti conle aziende in con-sulenza, già nel2011 fu valutatotra i 4 MiglioriEnologi Emergen-ti d’Italia dalla te-stata Winenews,unico professioni-sta del vino del centro sud Ita-lia.

«Questo è un importante ri-conoscimento - ha commentatoMecca al termine della cerimoniadi premiazione - non soltantopremia me per la costanza e laqualità di lavoro espressa in ogni

mia azienda, ma nel contempo èun elogio alle giovani professio-nalità meridionali e , con or-goglio e nello specifico, Lucane».

Ma dall’edizione 2013 del Vi-nitaly è arrivatoanche un altroimportante rico-noscimento per illavoro di Mecca eprecisamente perun vino bianco dalui curato: è l’at -tribuzione dei «Tre conrnetti» albianco Vigna delVulcano 2009dell’Azienda VillaDora, seguita dalgiovane enologovulturino. La Re-

gione Campania con l’ausiliodell’Ais Campania ha creato unaguida per aiutare i visitatori delloStand Campania, il premio è lamassima valutazione, l’unicobianco campano a raggiungerequesto risultato è stato proprioquesto vino.

l MELFI. «Lavoro e Famiglia: spe-ranza e futuro per il Mezzogiorno.Dal concilio Vaticano II ad oggi». È iltitolo dell’incontro che si terrà sa-bato prossimo, alle 17, nella sala degliStemmi nel Palazzo Arcivescovile diMelfi organizzato per porre l’accentoin particolare sulla problematica dellavoro e delle condizioni di vita di-gnitose per una famiglia che vive inun territorio quale il Mezzogiorno diItalia che, anche in base agli ultimidati statistici, sta scivolando peri-colosamente sempre di più verso la«periferia economica e socialedell’Italia e dell’Europa». L’i n c o n t roè promosso dalla Presidenza nazio-nale e dalle Delegazioni regionalidell’Azione Cattolica in preparazio-ne ai lavori della prossima SettimanaSociale dei cattolici italiani, che siterrà a Torino dal 12 al 15 settembre eche ha come tema «Famiglia: spe-ranza e futuro per la società ita-liana».

Se è vero che, come dichiarato dainostri vescovi nell’ultimo ConsiglioPermanente della Cei, l’aver indicatocome centrale nella prossima Set-timana sociale dei Cattolici Italiani iltema della famiglia ha «l’obiettivo difar cogliere al Paese come il mettereal centro della vita culturale, socialee politica la famiglia significhi porreun fondamento indispensabile per ilbene e la crescita di tutti, per unfuturo di speranza dei giovani, peruna società civile più libera» cio-nondimeno diventa inscindibile le-gare a tale tema quello del lavoro edelle condizioni di vita dignitose,così come richiamato dalla DottrinaSociale, all’interno delle quali unafamiglia può far crescere i proprigiovani. Va da sé che in un territorio,quale il Mezzogiorno d’Italia, in cui igiovani non trovano lavoro e sonocostretti ad emigrare, vengono mi-nate alla radice le basi della famigliaintesa quale volano di sviluppo e di

crescita, fondamento per il bene e lacrescita di tutti.

Al convegno lucano sono previstigli interventi di mons. Agostino Su-perbo, arcivescovo della diocesi diPotenza, Marsico e Muro Lucano epresidente della Conferenza episco-pale di Basilicata (Ceb), prof. LucaDiotallevi, vice presidente del Co-mitato Scientifico delle SettimaneSociali; prof.ssa Vera Negri Zamagnidocente di economia all’U n ive r s i t àdi Bologna, Franco Miano, presiden-te nazionale dell’Azione Cattolica.Sono previsti inoltre i saluti di mons.Gianfranco Todisco, vescovo di Mel-fi-Rapolla-Venosa, Livio Valvano sin-daco di Melfi, mons. Giovanni Ric-chiuti vescovo delegato Ceb per iproblemi sociali e il lavoro, mons.Francesco Nolé Vescovo delegatoCeb per la famiglia, mons. DomenicoSigalini Assistente nazionale di Ac.Modera Fausto Santangelo, delegatoregionale Ac Basilicata.

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ALESSANDRO BOCCIA

l MARSICO NUOVO. Dopo quello di Picerno,un nuovo ristorante, «Al Pergolato» di MarsicoNuovo, è entrato a far parte del circuito «Cam-pagna Amica» in Basilicata. È il primo del Par-co Nazionale Val d’Agri Lagonegrese. Si trattadi un esercizio che conta quasi mezzo secolo diattività nella ristorazione di qualità e legata alterritorio. L’ingresso ufficiale nel circuito, pro-mosso dalla Coldiretti, è avvenuto ieri alla pre-senza dei responsabili delle istituzioni provin-ciali e comunali, dei rappresentanti della Col-diretti di Basilicata, dell’ente parco, dell’asso -ciazione regionale allevatori e dell’unione cuo-chi lucani. I marchi «Campagna Amica nel piat-to e nel bicchiere» vengono assegnati a queilocali che presentano nel menu piatti composticon prodotti acquistati direttamente dagli agri-coltori accreditati presso «Campagna Amica».Il tutto nel rispetto di uno specifico disciplinare.Ciascun piatto dovrà essere contrassegnato nelmenu da un apposito bollino, con tanto di spie-gazione circa l’ingrediente agricolo utilizzato.Nella struttura di Marsico Nuovo verranno pro-posti prodotti tutti rigorosamente lucani, conun occhio di riguardo alle eccellenze del parco:dai ravioli di ricotta podolica con pomodorinoagli strascinati con peperoni cruschi e cacio

ricotta; dalla pasta di Matera con fagioli diSarconi alla cuccìa; dal cosciotto di vitello po-dolico al forno all’agnello alla brace o al fornocon lampascioni. Quanto ai vini, non manche-ranno il Grottino di Roccanova, il Terre dell’Al -ta Val d’Agri e l’Aglianico del Vulture. Per finirei dolci: su tutti la torta di mele dell’Alta Vald’Agri e un dolce alla ricotta.

L AV E L LO

DROGA

Arrestati due giovanicon 100 gr. di hashishn I Carabinieri di Lavello han-

no arrestato due giovani la-vellesi D.F.G e C.S., entram-bi 20enni, per detenzione aifini di spaccio di sostanzestupefacenti. Durante unaperquisizione gli agentihanno trovato, opportu na-mente celato, 1 panetto dihashish del peso di 100grammi, pronto per essereimmesso sul mercato. I duesono finiti agli arresti domi-ciliari.

V U LT U R E

ESCURSIONISMO

L’Epav decidedi aderire al Cain L’ [email protected]. (Escursionisti del

P@rco del Vulture) ha deci-so di aderire al Cai (Club Al-pino Italiano). Nel 2012 l’as -sociazione ha svolto oltre 50iniziative per riscoprire lemontagne più belle della Ba-silicata e delle regioni limi-trofe. È partita quindi lacampagna di adesione alC.A.I. di Potenza per la na-scita della sottosezione de-nominata Cai «Vulture».

V I N I TA LY L’enologo Mecca

POTENZA E PROVINCIA

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.04.2013 PAG. 10

Giovedì 11 aprile 2013

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Visite guidate a Ferrandina

Riciclo cartaTour alla Bng

Pisticci. Hanno vinto il primo premio di “Rete Natura” inaugurando un nuovo cammino

Angolo di Paradiso sconosciutoTre giovani alla scoperta il sito di interesse comunitario Costa jonica-CavonePISTICCI - Un percorso naturalistico nelSic (Sito d'interesse comunitario) CostaJonica - Foce Cavone. Una lunga ed ap-profondita escursione di cinque chilome-triper scoprirelaflora, lafaunae leparti-colari bellezze di un'area inclusa, non acaso, nella rete ecologica europea Natura2000. Un cammino così interessante, dafruttare la vittoria nel concorso “ScoprireNatura 2000 in Basilicata: itinerari tranatura e cultura”.

A conquistarla un team composto datregiovani,ma espertepisticcesi: l'inter-prete turistico Rossella Storino, la dot-toressa in scienze ambientali SimonaIannuzziello e l'archeologa Luciana Vi-telli. La loro idea ha vinto il primo premiodel bandoprodotto dall'associazione“Fo -rum Plinianum” e dal Laboratorio di Ge-stione sostenibile degli Agro-Ecosistemidell'Enea (Utagri-eco) nell'ambito delProgetto della Regione “Intesa Natura2000:valorie patrimoninelsettorenatu-ra”.

La proposta vincente è stata valutatada unaCommissione compostadal natu-ralista e ornitologo Egidio Fulco, dall'a-gronoma e ricercatrice dell'Enea, Federi-ca Colucci, dal botanico e docente di Biolo-gia ed ecologia vegetale presso l'Univer-sità di Palermo, Riccardo Guarino e dal-l'agronomoed espertoincartografia esi-stemi informativi geografici, Gino Pan-zardi. Il percorso completoè online sul si-to www.natura2000basilicata.it nella se-zione dedicata agli itinerari. La cerimo-nia di premiazione si è tenuta nella pina-

coteca Carlo Levi di Aliano.Il camminoparte dalla spiaggiadi Ter-

zo Cavone, a pochi chilometri dalla torred'avvistamento aragonese La Scanzana.Intre oreapiedipermette discoprireper-ché l'intera area rientra fra i 50 Sic lucani;un baluardo di quella Rete Natura istitui-ta a livello europeo in base alla Direttiva“Habitat” del 1992, con l'obiettivo di ga-rantire la conservazione degli habitat na-turali e della biodiversità. Il Sic Foce Ca-vone, definito area umida costiera, ab-braccia circa 600 ettari fra Pisticci e Scan-zano. Qui il sistema mare - duna - pinetariesce a mantenersi in equilibrio e pre-senta una grande varietà di piante ed ar-busti oltre ad una interessante comples-sità faunistica.

Pur essendo a due passi dal mare, è

moltoprobabileche numerosi turistisia-no riusciti ad ignorarne il pregio, presidalla corsa alla tintarella e convinti chegli unicibuoni motiviper recarsida quel-le parti siano il refrigerio del mare o il soleda prendere in battigia. Anche la spiag-gia, comunque, rientra nel percorso conle sue particolarità. E' possibile ritrovar-vi, infatti, conchiglie dalleforme e dai co-lori svariati come il bivalve lattaro, il pièdi pellicano o la tonna galea, il cui gusciopuò raggiungere la lunghezza di 30 cmed erausato nell'antichitàcome recipien-te per contenere l'olio. Signore della dunaè, invece, il giglio marino, una specie pro-tetta a cui tiene compagnia una estremavarietà di piante caratteristiche di questoparticolareecosistemaa cuifannosegui-to, più all'interno, alcune specie sempre-verdi fra cui quelle tipiche della macchiamediterranea. La pineta, invece, non haorigine autoctona.E' fruttodi unmassic-cio rimboschimento completato fra glianni '50 e '60, ma oggi è un valore aggiun-to, ben integrato nel contesto ambientale,con un sottobosco tutto da scoprire. Nellazona umida, è presente la rara Ephedradistachya. Punto d'arrivo la foce del Ca-vone con i suoi canneti ed una naturale in-clinazione albirdwatching perla presen-za, fra gli altri, del pettazzurro, del fora-paglie castagnolo, del fratino e dell'egret-ta garzetta. Il percorso sarà presentatoprossimamente alla comunità pisticcesenell'ambito di un evento ad hoc.

Roberto D’Alessandro©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’inaugurazione della Sezione ferrandinese dell’Anac

Inaugurata la sezione cittadina dell’Associazione nazionale libera caccia

Doppiette tutte insieme a FerrandinaFERRANDINA - E’ statainaugurata, nei giorni scorsi,la sezione comunale ferrandi-nese dell’Associazione nazio-nale libera caccia (A.n.l.c).

«L'apertura del nuovo cir-colo, rappresenta per il mon-do venatorio di Ferrandina ilrisveglio atteso da molto tem-po di cui gli attori interessatinon riuscivano a prendere l'i-niziativa. -si legge in una notadel presidente Giovanni Par-ziale- E' con vero piacere ed or-goglio che comunico l'apertu-ra di un nuovo circolo a Fer-randina. La nascita del circo-lo permetterà ai cacciatori diincontrarsi nella nuova sede,che costituirà per loro motivodi incontro, crescita e scam-biodi ideechesaranno utilial

mondo venatorio, all'am-biente, all'agricoltura e tut-to quanto gravita intorno al-l'esercizio “dell'arte venan-di”, per usare parole del no-stro amato “re Federico II”,fondatoredella nostracitta-dina di cui siamo fieri ed or-gogliosi.

La notevole affluenza dicacciatori, simpatizzanti,del nostro presidente pro-vinciale, Matteo Carnevale,figura indispensabile perMatera, in cui riponiamo lanostra totale fiducia, la pre-senza della Polizia munici-pale, della Croce Rossa, dellaProtezione civile, delleguardie giurate “Lupo Lu-cano”, del Comune di Fer-randina nonché del nostro

benemerito don DomenicoSpinazzolache habenedettoil nuovo circolo,ha creato innoi quell'entusiasmo cheserve agli uomini che hannograndi valori etici e moraliper continuare a coltivarequella passione e dedizioneche serve al mondo venato-rio per crescere ed elevarsi.

Si ringrazia in modo par-ticolare la pizzeria “La Feni-ce”, che ha contribuito allariuscita dell'evento che perFerrandina puòconsiderar-si storico, in quanto potreb-berappresentare unapietramiliare per il futuro e la cre-scita dei cacciatori Ferran-dinesi.

Si ringrazia il sindaco Sa-verio D'Amelio -conclude

Parziale- per la lettera di rin-graziamento inviata al cir-colo e per il contenuto dellastessa nel richiamare i cac-ciatori al loro senso civico, dicui tutti noi, in questo mo-mento abbiamo bisogno ditenerlo presente come rife-rimento puntuale.

Un particolare doverosoringraziamento, va a Salva-torePennuzzi, per ilnotevo-le impegno profuso nonchéper la riuscitadell'evento, siringraziano altresì gli amicidel circolo, Francescp Mar-toccia, Angel Parziale, Giu-seppe Pennuzzi e GiuseppeLatronico, per l'entusia-smo, l'attaccamento e l'im-pegno profuso, affinchè lamanifestazione e la qualità

organizzativa desse gli otti-mi e soddisfacenti risultatiottenuti. Massicciaè statalapartecipazione degli inter-venuti. Un ringraziamentova a tutti i cacciatori, chehanno contribuito alla riu-scita dell'evento ricordando

loro che solo “Uniti”si posso-no raggiungere gli obiettiviche intendiamo raggiunge-re. Una prova di grande en-tusiasmo è stata data adessooccorre coltivarla con umil-tà, passione e voglia di fare».

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Atletico Marconia, allenamento a pieno ritmo in vista della sfida con lo Stigliano

Rossoblu in ripresa dopo la batostaMARCONIA - Dopo la batosta ri-mediata aCastelsaraceno, glijoni-ci sono attesi da nuove confermecon lo Stigliano.

Questa settimanadi allenamen-to servirà a ritrovarsi dopo il do-lente ko per mettere in ordine leidee. Dopo il rimontone fino al 3-3agguantatoda Iannuzzielloal70',i rossoblu sono rimasti in nove, su-bendo ilquartogol. Poi, ilquintoeil sesto, sono stati ovvia conse-guenza dello scoramento per ledue espulsioni in menodi 15'.Cer-to, il campo è sempre il testimonedi tutto, il Castelsaraceno gioca be-ne, meglio dell'Atletico. La mediadelle ultime prestazioni rossoblunon è proprio soddisfacente, manello spogliatoio si respira il giu-sto entusiasmo per affrontare loStigliano.C'è un'atmosferapositi-

va, la voglia di continuare a mar-ciare spediti verso il match per gio-carlo bene. Di questoavviso, il tut-tofare della squadra di viale Gram-sci, Miki Regina: «Vincere controgli stiglianesi è un obiettivo allanostra portata, cominciamo a pen-sare partita dopo partita. Oggi,più che la classifica, deve interes-sarci la preparazione della garacontro lo Stigliano». Miki Reginabuttaacqua sul fuoco quindidopola sconfitta di Castelsaraceno e sireputa tuttosommato soddisfattodella performance di alcuni deisuoi compagni: «È bellissimo farecalcio così, dare una responsabili-tà delgenere aragazzi chesono di-spostiadare anchequellochenonhanno nei 90'. Molti stanno goden-do la grande chance d'iniziare uncammino di lavoro calcistico, ma

dovrebbero essere meno presun-tuosi. Quando un ragazzo di sedicianninoncorre, nondàl'anima,al-lora nonpuo' giocarea calcio.Mol-ti di noi, l'anima l'hanno messa incampofindalprimo giornoecire-putiamo soddisfatti per quanto ab-biamo fatto. La squadra cominciòbene, aveva il giusto entusiasmoper mirare obiettivi importanti, sirespirava un'atmosfera positivache però, qualche sconfitta ha unpo' smorzato. Poi, quando vedi ra-gazzini non correre, risponderemale a chi, fraternamente e amore-volmente li rimprovera, allora tismorzi ancor di più. Contro lo Sti-gliano cercheremo di confermarequanto di buono fatto, perché oraci tocca onorare questo impegno».

Cristian Camardo©RIPRODUZIONE RISERVATA

FERRANDINA - Cosa succe-de a giornali, scatole, sac-chetti, imballaggi di carta ecartone che buttiamo nel cas-sonetto della raccolta diffe-renziata? In che modo vengo-no riciclati e riportati a nuo-va vita?

E' possibile scoprirlo daoggi al 13 aprile con la nuovaedizione di “Riciclo Aperto”,evento organizzato da Co-mieco (Consorzio Nazionaleper il Recupero e Riciclo degliImballaggi a base Cellulosi-ca), in collaborazionecon As-socarta, Assografici, Feder-macero e Unionmaceri e conil Patrocinio del Ministerodell'Ambiente, che da 12 an-ni “apre leporte”della filieracartaria a cittadini, scuole,istituzioni, media e operatoridel settore. L'edizione 2013coinvolgerà 96 impianti del-la filiera del riciclo di carta ecartone - tra piattaforme diselezione del macero, cartie-re e cartotecniche - su tutto ilterritorio nazionale.

Nella regione, ha aderito lapiattaforma Bng di Ferran-dina. Per prenotare una visi-ta è possibile contattare la se-greteria organizzativa al nu-

mero06.809144.217/218/219.Dalla prima edizione del2000, Riciclo Aperto ha tota-lizzato oltre 250 mila visita-tori. La raccolta differenzia-ta dicarta ecartone permetteogni anno il risparmio di ol-tre 10milioni ditonnellate diCO2nell'atmosfera cheequi-valgono al blocco totale deltraffico su strada in Italia per6giorni e6 notti.Grazie alri-ciclo di carta e cartone, inol-tre, in 11 anni si è evitata lacostruzione di circa 250 di-scariche sul territorio.

Comieco (www.comie-co.org) è il Consorzio Nazio-nale Recuperoe RiciclodegliImballaggi a base Cellulosi-ca, nato nel1985 dalla volon-tà di un gruppo di aziende delsettore cartario interessate apromuovere il concetto di“imballaggio ecologico”.

La finalità principale delConsorzio è il raggiungi-mento, attraverso una incisi-va politica di prevenzione e disviluppo della raccolta diffe-renziata, dell'obiettivo di ri-ciclo dei rifiuti di imballaggicellulosici previsto dalla nor-mativa europea.