17

Prime Pagine Giornali

Embed Size (px)

DESCRIPTION

16, 17 Giugno 2012

Citation preview

DVD € 8,80 + € 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Domenica 17 giugno 2012 – Anno 4 – n° 143Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Che cos’è risibiledi Marco Lillo

dc

Risibile. È questa la parola chiave del co-municato con cui la Presidenza dellaRepubblica, finalmente, ammettequello che non può più negare dopo

le rivelazioni del Fa t t o di ieri: il Capo dello Sta-to è intervenuto, dopo la richiesta dell’ex se-natore Nicola Mancino, sul Procuratore ge-nerale della Cassazione con una lettera nellaquale chiedeva alla massima autorità dell’ac -cusa in Italia di intervenire “p ro n t a m e n t e ”sulle inchieste che preoccupavano l’amicoMancino sulla trattativa Stato-mafia.Risibile però non è – come afferma il comu-nicato del Colle – il titolo della prima paginadi ieri del Fatto Quotidiano, su “I misteri delQuir inale”. Quel titolo racconta semplice-mente un fatto, imbarazzante per il potere equindi ignorato dalla stampa italiana, come alsolito. Risibile è invece il comportamentodello staff del Presidente in questa vicendadelicata. Per il rispetto che si deve all’Istitu -zione, ci auguriamo che Giorgio Napolitanosconfessi nell’ordine: le affermazioni del suoconsigliere giuridico Loris D’Ambrosio nel-l’intervista pubblicata ieri; il comunicato delsuo portavoce; e la lettera del suo segretariogenerale. È risibile quello che ci ha dettoD’Ambrosio e cioè che sia una prassi per ilconsigliere giuridico del Capo dello Statoascoltare i cittadini che si lamentano dei pm eintervenire sulle autorità giudiziarie dopo iloro sfoghi. Soprattutto quando sono ex pre-sidenti del Senato, aggiungiamo noi. Quasiche il Quirinale fosse diventato uno sportelloreclami per politici trombati o in pensione.Risibile, ma anche inquietante, è la letterascritta su input di Napolitano, a suo dire, dalsegretario generale Donato Marra al Pg dellaCassazione. Non si è mai visto un Capo delloStato che si abbassa a smistare al capo del-l’accusa la lettera di un testimone reticente,com’è Mancino secondo ipm, chiedendogli di interve-nire, per di più, “prontamen -te”. E non si è mai visto nem-meno un Presidente costrettoa tirare fuori dal suo cassettouna lettera simile solo perchéun giornale ne ha rivelato l’e-sistenza. Anche questo sareb-be risibile se non fosse per unpiccolo particolare: qualcu-no, 20 anni fa, su questa storiadella trattativa tra Stato e ma-fia, ci ha rimesso la pelle. E noivorremmo capire perché.“P ro n t a m e n t e ” e non risibil-mente, signor Presidente.

Duecentomila in piazza a Roma per il lavoro e contro i tagli. SeMonti compatta Cgil, Cisl e Uil la situazione dev’essere grave

INDAGINE SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIAIL QUIRINALE È INTERVENUTO

Il Colle definisce “r isibili” e “irresponsabili illazioni” le rivelazioni del Fattosulle pressioni di Mancino contro i pm di Palermo. Ma poi tira fuori la lettera della

Presidenza della Repubblica al Pg della Cassazione: la prova dell’interferenza

Uomini che non

devono chiedere mai

di Marco Travaglio

Da quando abbiamo pubblicato un lungocolloquio con Grillo, riceviamo lezioni digiornalismo dai migliori servi del regime, tuttagente che non ha mai fatto una domanda in

vita sua o, se gliene scappava una, correva a chiedere ilpermesso a Berlusconi o a Bisignani. Alcuni cispiegano che le domande erano sbagliate, senzaperaltro suggerirci quelle giuste; altri addiritturaconfondono l’intervista a Grillo con l’iscrizione delFa t t o al movimento 5 Stelle. Come dire che, se ungiornale intervista B. (non vediamo l’ora di farlo),diventa l’house organ di B. Premesso che siamoorgogliosi di quel colloquio e dell’invidia che hasuscitato in chi vorrebbe ma non può, è ovvio che lacattiveria di un’intervista è direttamenteproporzionale alla negatività del personaggiointervistato. Se e quando Grillo sarà coinvolto inqualche scandalo o vicenda tangentizia o mafiosa, nedaremo e gliene chiederemo conto con più cattiveriadi quella che riserveremmo ai politici di professione.Al momento, purtroppo per i servi, non risultano néscandali né vicende tangentizie o mafiose a carico diGrillo. Il bello è che la grande e la piccola stampa chedà lezioni a noi si segnala in questi giorni perl’olimpica distrazione su una notiziola da niente: letelefonate di Mancino, appena interrogato a Palermosulla trattativa Stato-mafia, al consigliere giuridico diNapolitano e il prodigarsi del consigliere e diNapolitano presso il Pg della Cassazione per soddisfarele lagnanze di Mancino, subito dopo indagato per falsatestimonianza. La notizia l’han data due giorni faRepubblica e il Corriere (entrambi a pagina 22: dev’e s s e requella riservata agli scandali di Stato). Così, quandoabbiamo chiamato il consigliere Loris D’Ambrosio perchiedere lumi, lo immaginavamo assediato dalletelefonate di tutti i giornali, i tg e le agenzie. Invece ilD’Ambrosio si è molto stupito per le nostre domande,visto che eravamo gli unici a porgliele. Ieri infattisiamo usciti in beata solitudine con la sua incredibileintervista, in cui non solo ammetteva le ripetutelagnanze dell’ormai indagato Mancino, ma sitrincerava dietro l’“immunità presidenziale” su ciò chedisse e fece in seguito Napolitano. Nessun giornale,men che meno quelli che avevano dato la notizia, hapensato di disturbare il Quirinale per saperne di più.La parola “Quir inale”, o “Colle”, viene infattipronunciata, anzi sussurrata a mezza voce nellemigliori redazioni con sacro timore, anzi tremoreriverenziale: un po’ come il nome della divinità che, inalcune religioni, è impronunciabile perché ineffabile.In più il Quirinale, il Colle, è anche infallibile: ognimonito è un dogma, ogni sospiro un soffio di SpiritoSanto. Se Ipse dixit, o fe c i t , avrà avuto le sue buoneragioni e non sta ai giornalisti sindacare. Poi arrivanoquei rompiscatole del Fa t t o , D’Ambrosio risponde eieri il Quirinale, il Colle è costretto a sputare il rospo:Napolitano trasmise le lagnanze di Mancino, exministro, ex onorevole, ex presidente del Senato, exvicepresidente del Csm, da due anni privato cittadino,al Pg della Cassazione, titolare dell’azione disciplinarecontro i magistrati, per raccomandare – senz’aver nealcun titolo, né Napolitano, né il Pg – un fantomatico“c o o rd i n a m e n t o ” fra le indagini di Palermo sullatrattativa e quelle di Caltanissetta su via D’Amelio (fattidiversi, su cui nessuna delle due procure ha maisollevato conflitti di competenza). Dunque d’ora inpoi ogni privato cittadino interrogato in procura chevoglia lamentarsi del suo pm potrà comporrel’apposito numero verde del servizio “Sos Colle”, unasorta di ufficio reclami per sedicenti vittime dellagiustizia. Gli risponderà il consigliere D’Ambrosio inpersona, che investirà del caso il Presidente, cheattiverà ipso facto il Pg della Cassazione perché metta inriga il pm incriminato. Pare che potranno chiamareanche i giornalisti che danno lezioni al Fa t t o ,sempreché sappiano cos’è una domanda.

T E N TA Z I O N I x Oggi la Grecia vota sul suo futuro, il G20 si prepara al crac

Fuori dall’euro, la politicaitaliana che vuol copiare Atene

di Lo Bianco e Rizza

E alla fine la lettera è saltatafuori. È firmata da Donato

Marra, segretario generaledella Presidenza della Repub-blica, ed è datata 4 aprile2012. Destinatario: il Procu-ratore generale della Cassa-zione, nella fase di passaggiodi consegne tra VitalianoEsposito e Gianfranco Ciani.La rende pubblica il Quirinalein una nota emessa poco pri-ma delle 19 di ieri. pag. 2 z

Udi Furio Colombo

CHI SONOI POTERIF ORTI?

I poteri forti chi sono? La do-manda è formulata in modo

strano. Avrei dovuto dire “ch ecosa sono”. Ma la prima riflessio-ne mi porta a dire che non pos-sono essere altro che persone,sia pure inserite in organizzazio-ni abbastanza grandi. pag. 18 z

C AT T I V E R I EL’Italia denuncia la combinetra Spagna e Croaziacon parole secche e decise:“Trap, ci fai vincere?”

( w w w. s p i n o z a . i t )

Parla Agnese Borsellino

“RICATTATORI E RICATTATIPAOLO AVEVA CAPITO TUTTO”

C r i t i c a rela moneta unicaporta consensi:nel Pdl e nel Pdin tanti imitanole posizioni di Lega,Grillo e sinistrag re c a pag. 6 - 7 - 8 z

Contestate otto violazioni

Antiriciclaggio, lo Iorbocciato dall’Eur opa

Lillo pag. 5 z

Amurri pag. 3 z

All'interno pag. I - VIII z

La moglie

di Paolo

B o r s e l l i n o,

Agnese

(FOTO MILESTONE)

y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!z!]!#!/

Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 1 - 17/06/12 - Pag. Logica: LASTAMPA/URC/01 - Autore: MARVIN - Ora di stampa: 16/06/12 23.05

Il perdono dev’essere cosa giusta, per noi che siamoun Paese cattolico. Ma il perdonismo è una specie dimalattia. Non si applica sempre e segue regole incom-

prensibili. Cancella la pena, non la colpa. A suo modo, èuna forma di ingiustizia. Adesso ne habeneficiato un giovane carabiniere diCollegno, che s’era tenuto gli ottanta eu-ro di un portafoglio smarrito da una si-gnora per le vie della città. Era andatacosì, nell’anno 2006, che un bravo citta-dino l’aveva ritrovato e l’aveva portato

in caserma. Il militare aveva pensato di restituirlo senzaconsegnare i soldi. Un’indagine interna l’aveva scopertoe i superiori l’avevano espulso «per condotta biasimevo-le», con un provvedimento disciplinare che si richiamavapure ai doveri di un buon carabiniere, a quei «principi dimoralità e rettitudine che devono improntare l’agire di

un militare». Anche il Tribunale l’hacondannato: un anno e 4 mesi per pecu-lato, sia pure con la condizionale e lanon menzione. Lui aveva presentato ri-corso al Tar. Ieri i giudici amministrati-vi hanno ordinato di reintegrarlo.

Il premier: si allarga il cratere della crisi ma ne usciremo da soli. Sindacati, 200 mila in piazza: basta rigore

“Lavoro, riforma entro il 28”Monti: va portata al Consiglio europeo, altrimenti l’Italia perderà puntiG20, pressing Usa su Berlino. Grecia al voto, in ballo il destino dell’euro

CONTINUA A PAGINA 7

Il governo. «L’Italia ce la farà da sola», Mon-ti ne è convinto. Ma bisogna stringere i tempidella riforma del lavoro. «Devo portarla il 28al Consiglio Ue, altrimenti perderemo punti».

La recessione. Il G20 preme sull’Europasollecitando «misure decisive». Pressing diObama sui tedeschi. E oggi la Grecia va alleurne: in gioco il futuro della moneta unica.

IN EQUILIBRIO SULLA FUNE PASSA DAGLI USA AL CANADA: UN’IMPRESA SENZA PRECEDENTI

Il giovane militare era stato espulso dall’Arma, ma per i giudici la cifra era modesta

Storie, idee e analisiin vista del vertice Onucon i leader del mondo

Le violenze delle teste ra-sate sui clandestini, lapaura diffusa per il dila-

gare della criminalità. Atene e

la Grecia votano oggi per il futu-ro del Paese e, forse, dell’euro inun clima di pesante incertezza.

Ansaldo,Brusorio,Nerozzi, Zonca PAG.42-47

Balotelli stopTocca a Di Natale

Carlo Grande ALLE PAGINE 24 E 25

«Così uccidiamo‘u piscispada»

Sfida sul filo alle cascate del Niagara

Marinella Venegoni A PAGINA 37

Paul, 70 annisenza tempo

Europei, in vista dell’Eire

Si infortuna l’attaccante del Citye Prandelli si affida a TotòAi quarti Grecia e Repubblica Ceca

La prossima settimana, i leader mondia-li si incontrano per un evento cruciale- la Conferenza delle Nazioni Unite sul-

lo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro. Sa-rà un successo? Secondo me, sì. Per essernecerti, i negoziati si sono protratti a lungo.Ancora oggi ci sono più divergenze che pun-ti d’accordo sui dettagli del «documento fi-nale» che emergerà dalla conferenza.

Bagnara Calabra

Lo scrittore Gangemi raccontail rito della pesca con l’arpionenella stagione dell’amore

La guerra delle bacchetra i contadini brasilianiViaggio tra le nuove colture industrialiche minacciano campesinos e ambiente

Roberto Giovannini ALLE PAG. IV E V DELL’INSERTO

CONTINUA A PAGINA 21

Il compleanno di McCartney

L’ex Beatle festeggia a MontalcinoI suoi concerti lasciano ancorasbalorditi per forza ed energia

Su Monti e il suo go-verno le opinioni -ma anche i senti-menti - divergono.C’è chi vede il pro-

fessore come colui che ci hafinalmente liberato dal teatri-no della politica (e da Berlu-sconi), e chi lo vede come iltecnocrate che sta imponen-do un’inutile austerità a unPaese già stremato. C’è chi lovorrebbe più socialdemocra-tico e chi lo vorrebbe più libe-rale. C’è chi plaude ad ogniatto del suo governo, e chitrova da ridire su quasi tutto.

Personalmente sono pas-sato da un sostegno colmo disperanza (primi mesi), a undissenso colmo di delusione(ultimi mesi). Ma qui vorreilasciar perdere quel che ren-de diverso l’atteggiamento diognuno di noi, cittadini, stu-diosi, osservatori, e vorreiconcentrarmi sui sentimentie i pensieri più condivisi, quel-li che vanno al di là deglischieramenti e delle maniepersonali. C’è qualcosa che inmolti, forse la maggioranza,pensiamo del governo Monti?

Sì, credo di sì, ci sono pa-recchie cose che pensiamo eparecchie cose che vorrem-mo. Una prima cosa è che -al momento - non ci sono al-ternative migliori, più credi-bili, più affidabili. Specie a li-vello europeo, Monti è lapersona che più autorevol-mente può difendere, ed ef-fettivamente difende, gli in-teressi dell’Italia.

Il Tar riabilita il carabiniere che rubò 80 euro

REPORTAGE

Atene, neonazi a caccia di clandestiniTONIA MASTROBUONI INVIATA AD ATENE

IL MOVIMENTO GLOBALEÈ GIÀ UN SUCCESSO

BAN KI-MOON

Nik Wallenda, 33 anni, è l’erede della più celebre dinastia di funamboli Molinari e Ternavasio A PAG. 27

REPORTAGE

CONTINUA A PAGINA 33

SISMA, UN MESE DOPONelle tendopoli emiliane

ancora 15 mila sfollatiAlbanese e Longo

A PAGINA 19

Appuntamento a Rioper dare alla Terraun futuro sostenibile

UN INSERTO DI OTTO PAGINE

LA STAMPA

MARK BLINCH/REUTERS

CONTINUA A PAGINA 33

Alfieri, Festuccia, Martini, Pitoni, Semprinie Talarico DA PAGINA 2 A PAGINA 7

*

*

QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

IL NOCCHIEROE I PIRATI

LUCA RICOLFI

INSERTO IN COLLABORAZIONE CON OXFAM ITALIA

PIERANGELO SAPEGNO

SISTEMA

Mai più cambio pila

SISTEMA

Dalla luce una carica inesauribile. Con la sola energia della luce, Eco-Drive fornisce all’orologio una carica infinita.

DOMENICA 17 GIUGNO 2012 • ANNO 146 N. 166 • 1,20 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it

NA LV

DVD € 8,80 + € 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Sabato 16 giugno 2012 – Anno 4 – n° 142Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Moral dissuasion

di Marco Travaglio

Presto, appena gli avvocati dei 12 indagati liavranno fotocopiati, saranno pubblici gli attidell’inchiesta appena chiusa dalla Procura diPalermo sulla trattativa Stato-mafia. Comprese

le intercettazioni di alcuni protagonisti: quelli che,non essendo parlamentari, possono essereintercettati. A quanto si sa, nel maremagno dellebobine depositate, c’è una telefonata che NicolaMancino, ministro dell’Interno nel 1992-'93 ai tempidella trattativa, poi presidente del Senato, poivicepresidente del Csm, ora privato cittadino, fece il6 dicembre 2011: appena uscì dalla Procura diPalermo dov’era stato sentito come testimone.Evidentemente Mancino si rendeva conto di non averconvinto i pm, che difatti di lì a poco lo indagaronoper falsa testimonianza. Dunque chiamò allarmatoLoris D’Ambrosio, magistrato, già membro deldiscusso Alto Commissariato Antimafia ai tempi diSica, una vita al ministero della Giustizia comeconsulente di Martelli, vicecapogabinetto di Conso,capogabinetto di Flick, Diliberto e Fassino, poi alQuirinale come consulente di Ciampi e consiglieregiuridico di Napolitano. Cosa vuole il privatocittadino Mancino dall’uomo del Colle? Lagnarsi deipm di Palermo, i quali pretendono addirittura chedica la verità su due vicende cruciali: il suo incontrocon Borsellino il 1° luglio '92, annotato dal giudicenell’agenda grigia, ma prima negato da Mancino, poiquasi escluso, infine quasi ammesso (“forse gli hostretto la mano, ma non l’ho riconosciuto”); e sullastrana cacciata di Scotti, fautore della linea dura con iboss insieme a Martelli, dal Viminale per far posto alui, Mancino, che non fece nulla contro i negoziatidel Ros con la mafia (Martelli giura di averloavvisato), né contro la revoca di 400 e più 41-bisfirmata da Conso. Nella drammatica telefonata aD’Ambrosio, Mancino sembra chiedere aiuto perdirottare l’inchiesta palermitana verso procure da luiritenute più morbide, Caltanissetta o Firenze. Poilascia cadere una velata minaccia: si dipinge come“un uomo lasciato solo che va protetto”. Si sa comesono gli uomini che si sentono soli: rischiano didoversi cercare compagnia, tirando in ballo “a l t reper sone” (e fa il nome di Scalfaro). Abbiamo chiestolumi a Mancino, invano. Invece D’Ambrosio harisposto a Marco Lillo, ammettendo ciò che peraltronon poteva negare, visto che la telefonata è incisa sunastro, e aggiungendo alcuni particolari sconcertanti(intervista a pag. 3). Ma ha taciuto su due questionidecisive: cosa chiese Mancino al Colle? E cosarispose e/o fece Napolitano? È vero che scrisse al Pgdi Cassazione, titolare dell’azione disciplinare?D’Ambrosio dice di non poter rispondere perchévincolato a un inedito segreto presidenziale e perchégli atti del capo dello Stato sono “coperti dai m mu n i t à ”. C’è dunque qualche notizia penalmenterilevante? Di certo si sa soltanto che, dopo latelefonata, Mancino si sentì le spalle coperte e,dotato di quei superpoteri, chiamò il procuratore diPalermo Francesco Messineo, lagnandosi anche conlui dell’operato dei suoi pm. Sarà un caso, maMessineo ha rifiutato di firmare la chiusura indagini,lasciando soli i suoi pm. Per non lasciare soloMancino? Ora una risposta del Quirinale s’impone:non per esigenze giudiziarie, ma per la necessariatrasparenza di ogni atto del capo dello Stato. Nessunprivato cittadino, a parte Mancino, può chiamarel’Sos Colle per lamentarsi di un’indagine e poi, fortedell’alto viatico, andare a piangere sulla spalla delcapo della Procura che indaga. In ogni caso iltriangolo telefonico Mancino-D’A m b ro s i o(Napolitano)-Messineo fa finalmente giustizia dellapubblicistica oleografica che dipinge lo Stato da unaparte e la mafia dall’altra. In questo momento, unpugno di pm solitari cercano la verità sul più turpeaffare di Stato della seconda Repubblica: le trattativefra uomini delle istituzioni e uomini della mafia. Tuttigli italiani onesti sono dalla loro parte. Da che partesta il Quirinale che dovrebbe rappresentarli?

Il Pdlcomunica: “Al Senato niente fiducia sull’anticorruzione senzaresponsabilità dei giudici”. Toccategli tutto, ma non le mazzette

Nicola

Mancino (a

sinistra) con

G i o rgi o

Napolitano ai

tempi in cui il

primo era

v i c ep re s i d e n t e

del Csm,

mentre il

secondo ne è

tuttora il

p re s i d e n t e

(FOTO ANSA)

di Giorgio Meletti

A questo punto non ci sono piùdubbi. Corrado Passera vuole

fortissimamente diventare unpolitico a tutto tondo. Ieri ha su-perato una prova iniziatica: lapromessa roboante sulla Saler-no-Reggio. “La finiremo entro il2013”, ha detto, con tanto di “cimetto la faccia”. pag. 6 z

Udi Massimo Fini

LA VIOLENZAÈ LECITAIN DEMOCRAZIA?

I l Foglio ci informa che “la filo-sofa femminista” Luisa Mura-

ro in un pamphlet intitolato“Dio è violento” riflette sulla le-gittimità dell’uso della violenzain democrazia, contro il poteredemocratico. Ne è nato un di-battito. pag. 22 z

Buffon in conferenza stampa:“La Croazia e la Spagnanon cercheranno il biscotto,la Snai lo quota troppo basso”

( w w w. s p i n o z a . i t )

nsatira su Sky

L’importanzadi chiamarsi Corrado(Guzzanti)

Pagani e Scanzi pag. 13z

Sgravi fiscali per chiassume laureati,agevo l a z i o n iedilizie, abolitoil 20 per cento deidirigenti di PalazzoChigi e del Tesoro

Fe l t r i pag. 6 - 7 z

DECRETO CRESCITA x Pochi soldi dal governo, qualche taglio alle poltrone

PASSERA, IDEONA-SVILUPPO:LA SALERNO-REGGIO CALABRIA

C AT T I V E R I E

di Marco Lillo

U na telefonata in cui NicolaMancino chiede al consiglie-

re giuridico del presidente dellaRepubblica Loris D’Ambrosio diparlare con Napolitano dell’in -chiesta sulla trattativa, su cui haappena testimoniato. pag. 3 z

Maurizio Gasparri (FOTO DLM)

( FOTO F. BUCCIARELLI)

INDAGINE SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA

I MISTERI DEL QUIRINALEn Dicembre 2011, l’ex ministro Mancino escedalla Procura e chiama il Colle: “Non lasciatemisolo, possono uscire altri nomi”(tra cui Scalfaro)n Loris D’Ambrosio, consigliere di Napolitano,conferma al Fatto: “È vero, mi ha chiamato.Ma quel che ha fatto il Presidente è top secret”

n Mancino chiama il procuratore di PalermoMessineo per evitare il confronto con Martelliche lo smentisce. Ma il faccia a faccia si svolgen Tre mesi fa il Pg della Cassazione chiede gli attidell’inchiesta di Caltanissetta in cui si criticaMancino. Che lo chiama: “Bravo, difendi i politici”

SOSTE ISTITUZIONALI

Lodo Gasparri:“L evat e m ile multe,sono troppoimpe gnato”

Zanca pag. 11 z

Fierro, Lo Bianco e Rizza pag. 2 - 3 - 4 - 5 z

La mentegiuridica del capodello Stato, giàsentito dai pm:“Atti presidenzialicoper tidall’i m mu n i t à ”

GLI SMS DI SOLIDARIETÀ

L’Aquila: le bancheimboscano5 milioni di aiuti

Liuzzi pag. 14 z

y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!"!]!#!.