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Sabato 23 febbraio 2013 – Anno 5 – n° 53 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 La foto di Fasano di Marco Travaglio N on è un bello spettacolo quello immor- talato dalla foto pubblicata da Panorama , che ritrae il già allora governatore della Puglia Nichi Vendola seduto al tavolo di un ristorante di Fasano (Brindisi) in compagnia di quattro pm pugliesi (Carofiglio, Pirrelli, Iodice, Bian- chi) e due giudici (Manzionna e De Felice), oltre a una giornalista e al capo della Mobile di Foggia. Dopo la foto di Vasto, abbiamo la foto del pasto. E francamente era molto meglio la prima. Non perché a un politico non possa capitare di ritrovarsi a tavola con magistrati, poliziotti e giornalisti, tantopiù – come in que- sto caso – se è per festeggiare una commer- cialista cugina di Vendola e amica di tutti i suddetti (con tutti i politici che frequentano delinquenti, un governatore che frequenta uo- mini di legge è un discreto salto di qualità). Ma perché uno dei suddetti magistrati, la gip di Bari Susanna De Felice, è la stessa che pochi mesi fa ha respinto la richiesta della Procura di rinviare a giudizio Vendola per abuso d’ufficio in uno dei due scandali della malasanità in cui era coinvolto (l’altro è ancora sub judice), con l’accusa di aver favorito un primario riaprendo il concorso apposta per lui. È possibile che quella che gli house organ berlusconiani chia- mano la bugia di Vendola – “non ricordo di avere mai conosciuto la dottoressa De Felice” – sia una semplice dimenticanza: un politico in- contra migliaia di persone, anche a tavola, e non è obbligato a ricordarsele tutte, né si può dire che sia amico di tutte. Ma, siccome di quel pranzo si vocifera da mesi, Vendola avrebbe dovuto verificare presso la cugina o gli altri commensali l’eventuale presenza della gip e poi ammetterla con le dovute spiegazioni. Il che avrebbe innescato il meccanismo previsto in questi casi dalla legge per dissipare ogni sospetto e dietrologia: l’astensione del gip. Certamente la dottoressa De Felice sapeva di aver pranzato col governatore Vendola e avrebbe dovuto astenersi dal processo a suo carico. Non perché nell’aver pranzato con un futuro imputato vi sia qualcosa di riprovevole, ma per tutelare la propria serenità di giudizio e anche l’immagine d’imparzialità della magi- stratura. Se un giudice conosce per ragioni pri- vate un suo imputato, qualunque decisione as- suma nei suoi confronti, potrà essere accusato di aver usato la mano troppo pesante per al- lontanare da sé ogni sospetto o la mano troppo leggera per motivi di “relazione”. Esattamente l’accusa che sta piovendo addosso alla gip: ac- cusa legittima e comprensibile, se non pro- venisse da un centrodestra ipocrita e indecente che non ha mai detto una parola sul suo leader, che i giudici non si limitava a invitarli a pranzo: li corrompeva direttamente, anzi indiretta- mente tramite il suo avvocato Previti. Il ver- detto della De Felice potrebbe essere assolu- tamente impeccabile e Vendola totalmente in- nocente, ma ora che è uscita quella foto molti penseranno che fosse colpevole e abbia be- neficiato di un trattamento di favore. Tantopiù in quanto il governatore aveva posto la gip in una situazione imbarazzante, annunciando che in caso di rinvio a giudizio si sarebbe ri- tirato dalla politica. La morale della favola, anzi della foto, è duplice. Primo: da vent’anni si chiede la separazione delle carriere fra giudici e pm, mentre per salvaguardare l’imparzialità dei giudici bisognerebbe separare le carriere dei magistrati tutti da quelle dei politici, degli avvocati, dei potenti in generale che spesso esercitano sulla magistratura influenze ben maggiori di quella, tutta presunta e da dimo- strare, del pm sul giudice. Secondo: il magi- strato politicizzato non è quello che lascia la toga e si candida in politica, ma quello che conserva la toga e frequenta i politici e poi magari li giudica. Forse chi, a destra come a sinistra, ha linciato per tre mesi Antonio In- groia per motivi di bieca bottega elettorale do- vrebbe chiedergli scusa. GRILLO FA IL PIENONE A ROMA MA CACCIA I GIORNALISTI DAL PALC0 L’Europa pessimista sull’Italia: 700 mila nuovi disoccupati, la ripresa che slitta e il Pil che cala ancora. Sarà come governare un campo minato In piazza San Giovanni sono in centomila (lui dice, “ottocentomila”). Indica i politici e ripete: “Per questa gente è finita”. Se la prende con le tv italiane: “Continuano a mentire”. Per allontanare i cronisti chiama i carabinieri, ma è una brutta scena. La folla lo acclama assieme a Casaleggio: “Cambieremo l’Italia” Chiusura campagna elettorale del Pd. Nella foto, Nanni Moretti e Pier Luigi Bersani Dlm Moretti benedice Bersani (ma non il tormentone sul giaguaro) I PROTAGONISTI Il leader, il guru e il “patto” della spugna » ELEZIONI » Domani e lunedì molti personaggi dello spettacolo scelgono il voto disgiunto Pd e M5S: così votano i vip LE VOCI Slogan e fazzoletti rossi: “Vedrete che casino, avremo il 25%” Caporale » pag. 3 LA CATTIVERIA Berlusconi rinuncia al comizio a Napoli per una congiuntivi- te. Ora capisce cosa prova Di Pietro » www.spinoza.it Il palco di piazza San Giovanni ieri a Roma Dlm Zanca » pag. 2 Carrà, Ferilli e Verdone con il Pd.Anche Elio(turandosi il naso). Piovani, centrosinistra. La Bellucci preferisce Monti. Con i grillini, oltre a Celentano, Villaggio. Battiato per Ingroia » ROMA Totti & co., dopo i cow boys ecco lo sceicco Conti e Pagani » pag. 19 I JET USA Guai alle turbine: il Pentagono atterra i “bidoni” F-35. E noi? È conosciuto come l’aereo più sofisticato e più co- stoso di tutta la storia dell’a- viazione militare. Ma l’F-35 prodotto dalla Lockheed Mar- tin e di cui l’Italia vorrebbe comprare 90 esemplari, sta raggiungendo anche un altro record. Martini » pag. 13 EFFETTO GIANNINO Finmeccanica: l’ad Pansa e il ritocco dei voti alla Bocconi I l debutto di Alessandro Pansa come amministrato- re delegato di Finmeccanica non è dei più felici: prima le inchieste, poi la richiesta a Me- diobanca di risolvere il proble- ma dei debiti per la ex moglie di Grilli, ora la grana dei voti alla Bocconi. » pag. 13 Il regista alla chiusura della campagna del Pd: “Stavolta fatela la legge sul conflitto d’interessi”. Il segretario: “Mi hanno detto di sparare qualche favola, ma io no, sono testardo” Marra » pag. 5 Liuzzi e Nicoli » pag. 2 - 3 U di Alessandro Bergonzoni GLI ELETTI DOBBIAMO DIVENTARE TUTTI NOI I l mio voto? Dall’inclassifi- cabile allo zero? Al candi- dato candido? Penso che gli eletti dobbiamo diventare noi, che non saremo solo elettori, ma appunto “degli eletti” che non riescono più soltanto a votar altri. » pag. 10 Borromeo e Truzzi » pag. 10 - 11 QUALCOSA DI SINISTRA y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!$!?!%

Prime Pagine Giornali

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23 febbraio 2013

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Sabato 23 febbraio 2 01 3 – Anno 5 – n° 53 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

La foto di Fasano

di Marco Travaglio

Non è un bello spettacolo quello immor-talato dalla foto pubblicata da Pa n o ra m a ,

che ritrae il già allora governatore della PugliaNichi Vendola seduto al tavolo di un ristorantedi Fasano (Brindisi) in compagnia di quattropm pugliesi (Carofiglio, Pirrelli, Iodice, Bian-chi) e due giudici (Manzionna e De Felice),oltre a una giornalista e al capo della Mobile diFoggia. Dopo la foto di Vasto, abbiamo la fotodel pasto. E francamente era molto meglio laprima. Non perché a un politico non possacapitare di ritrovarsi a tavola con magistrati,poliziotti e giornalisti, tantopiù – come in que-sto caso – se è per festeggiare una commer-cialista cugina di Vendola e amica di tutti isuddetti (con tutti i politici che frequentanodelinquenti, un governatore che frequenta uo-mini di legge è un discreto salto di qualità). Maperché uno dei suddetti magistrati, la gip diBari Susanna De Felice, è la stessa che pochimesi fa ha respinto la richiesta della Procura dirinviare a giudizio Vendola per abuso d’ufficioin uno dei due scandali della malasanità in cuiera coinvolto (l’altro è ancora sub judice), conl’accusa di aver favorito un primario riaprendoil concorso apposta per lui. È possibile chequella che gli house organ berlusconiani chia-mano la bugia di Vendola – “non ricordo diavere mai conosciuto la dottoressa De Felice” –sia una semplice dimenticanza: un politico in-contra migliaia di persone, anche a tavola, enon è obbligato a ricordarsele tutte, né si puòdire che sia amico di tutte. Ma, siccome di quelpranzo si vocifera da mesi, Vendola avrebbedovuto verificare presso la cugina o gli altricommensali l’eventuale presenza della gip epoi ammetterla con le dovute spiegazioni. Ilche avrebbe innescato il meccanismo previstoin questi casi dalla legge per dissipare ognisospetto e dietrologia: l’astensione del gip.Certamente la dottoressa De Felice sapeva diaver pranzato col governatore Vendola eavrebbe dovuto astenersi dal processo a suocarico. Non perché nell’aver pranzato con unfuturo imputato vi sia qualcosa di riprovevole,ma per tutelare la propria serenità di giudizio eanche l’immagine d’imparzialità della magi-stratura. Se un giudice conosce per ragioni pri-vate un suo imputato, qualunque decisione as-suma nei suoi confronti, potrà essere accusatodi aver usato la mano troppo pesante per al-lontanare da sé ogni sospetto o la mano troppoleggera per motivi di “relazione”. Esattamentel’accusa che sta piovendo addosso alla gip: ac-cusa legittima e comprensibile, se non pro-venisse da un centrodestra ipocrita e indecenteche non ha mai detto una parola sul suo leader,che i giudici non si limitava a invitarli a pranzo:li corrompeva direttamente, anzi indiretta-mente tramite il suo avvocato Previti. Il ver-detto della De Felice potrebbe essere assolu-tamente impeccabile e Vendola totalmente in-nocente, ma ora che è uscita quella foto moltipenseranno che fosse colpevole e abbia be-neficiato di un trattamento di favore. Tantopiùin quanto il governatore aveva posto la gip inuna situazione imbarazzante, annunciandoche in caso di rinvio a giudizio si sarebbe ri-tirato dalla politica. La morale della favola, anzidella foto, è duplice. Primo: da vent’anni sichiede la separazione delle carriere fra giudici epm, mentre per salvaguardare l’imparzialitàdei giudici bisognerebbe separare le carrieredei magistrati tutti da quelle dei politici, degliavvocati, dei potenti in generale che spessoesercitano sulla magistratura influenze benmaggiori di quella, tutta presunta e da dimo-strare, del pm sul giudice. Secondo: il magi-strato politicizzato non è quello che lascia latoga e si candida in politica, ma quello checonserva la toga e frequenta i politici e poimagari li giudica. Forse chi, a destra come asinistra, ha linciato per tre mesi Antonio In-groia per motivi di bieca bottega elettorale do-vrebbe chiedergli scusa.

GRILLO FA IL PIENONE A ROMA

MA CACCIA I GIORNALISTI DAL PALC0

L’Europa pessimista sull’Italia: 700 mila nuovi disoccupati, la ripresache slitta e il Pil che cala ancora. Sarà come governare un campo minato

In piazza San Giovanni sono in centomila (lui dice, “ottocentomila”). Indicai politici e ripete: “Per questa gente è finita”. Se la prende con le tv italiane:“Continuano a mentire”. Per allontanare i cronisti chiama i carabinieri, ma è unabrutta scena. La folla lo acclama assieme a Casaleggio: “Cambieremo l’Italia”

Chiusura campagna elettorale del Pd. Nella foto,

Nanni Moretti e Pier Luigi Bersani Dlm

Moretti benediceBersani (ma nonil tormentonesul giaguaro)

I PROTAGONISTI

Il leader, il gurue il “p at t o ”della spugna

» ELEZIONI » Domani e lunedì molti personaggi dello spettacolo scelgono il voto disgiunto

Pd e M5S: così votano i vip

LE VOCI

Slogan e fazzolettirossi: “Vedrete checasino, avremo il 25%”

Caporale » pag. 3

LA CATTIVERIA

Berlusconi rinuncia al comizioa Napoli per una congiuntivi-te. Ora capisce cosa prova DiPietro

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Il palco di piazza San Giovanni ieri a Roma Dlm

Zanca » pag. 2

Carrà, Ferilli e Verdone con il Pd.Anche Elio(turandosi il naso). Piovani, centrosinistra.La Bellucci preferisce Monti. Con i grillini, oltre a Celentano, Villaggio. Battiato per Ingroia

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Totti & co.,dopo i cow boysecco lo sceicco

Conti e Pagani » pag. 19

I JET USA

Guai alle turbine:il Pentagonoatterra i “bidoni”F-35. E noi?

Èconosciuto come l’aereopiù sofisticato e più co-

stoso di tutta la storia dell’a-viazione militare. Ma l’F-35prodotto dalla Lockheed Mar-tin e di cui l’Italia vorrebbecomprare 90 esemplari, staraggiungendo anche un altrorecord. Martini » pag. 13

EFFETTO GIANNINO

Fi n m e c c a n i c a :l’ad Pansae il ritocco dei votialla Bocconi

Il debutto di AlessandroPansa come amministrato-

re delegato di Finmeccanicanon è dei più felici: prima leinchieste, poi la richiesta a Me-diobanca di risolvere il proble-ma dei debiti per la ex mogliedi Grilli, ora la grana dei votialla Bocconi. » pag. 13

Il regista alla chiusura della campagna

del Pd: “Stavolta fatela la legge sul

conflitto d’i n te re ss i ”. Il segretario: “Mi

hanno detto di sparare qualche favola,

ma io no, sono testardo” Marra » pag. 5

Liuzzi e Nicoli » pag. 2 - 3

U di Alessandro Bergonzoni

GLI ELETTIDOBBIAMOD I V E N TA R ETUTTI NOI

Il mio voto? Dall’inclassifi-cabile allo zero? Al candi-

dato candido? Penso che glieletti dobbiamo diventare noi,che non saremo solo elettori,ma appunto “degli eletti” chenon riescono più soltanto avotar altri. » pag. 10

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