PRINCIPI PER LA REDAZIONE DEI TESTI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI
La redazione dei testi amministrativi risponde a criteri di
CHIAREZZA: Un testo chiaro se ha contenuti certi, una
strutturazione nitida e uno sviluppo coerente PRECISIONE: Un testo
preciso se non si presta ad equivoci. Sia le parole usate, sia le
connessioni logiche tra le frasi devono essere il pi possibile
univoche ed esplicite. La vaghezza e l'ambiguit, infatti,
favoriscono incertezze nell'interpretazione del testo UNIFORMIT: Un
testo uniforme, dal punto di vista linguistico, se permette di
riconoscere senza equivoci quando ci si riferisce ad uno stesso
argomento SEMPLICIT: Un testo semplice se d la preferenza a parole
conosciute dalla maggior parte dei cittadini e se organizza le
frasi in modo lineare ECONOMIA: Un testo economico se contiene
tutto quello che necessario, e solo quello che sufficiente, per lo
sviluppo del suo contenuto. In particolare, un testo ben costruito
privo di parole ed espressioni superflue, che ribadiscono concetti
gi espressi da altre parole ed espressioni presenti nel testo.
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PRINCIPI PER LA REDAZIONE DEI TESTI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI I
principi di chiarezza, precisione, unifor- mit, semplicit ed
economia possono, in singoli contesti, entrare in conflitto tra di
loro. Si tratta di trovare, di volta in volta, il punto di
equilibrio pi alto possibile tra questi principi
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Per garantire la fruibilit linguistica di un testo si deve
porre attenzione anzitutto alla sua strutturazione generale, che
deve rispondere a principi comunicativi fondamentali quali: la
coesione sintattica e grammaticale tra gli elementi linguistici che
lo compongono la coerenza logica in termini di contenuti e di
progressione informativa laccettabilit del contenuto da parte del
destinatario in termini di possibili conoscenze dellargomento e
della forma linguistica che lo deve veicolare. Si devono costruire
le frasi tenendo conto dei limiti di leggibilit secondo gli indici
correnti, e si devono scegliere le parole secondo il principio di
economia linguistica (massima evidenza del contenuto e minimo
sforzo di lettura da parte del destinatario), facilitando il
processo di decodificazione del testo con apposite strategie
didascaliche (luso di sinonimi o di parafrasi per rendere
accettabile il tecnicismo, lesemplificazione per rendere evidente
il contenuto stesso)
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PRINCIPI PER LA REDAZIONE DEI TESTI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI
Un atto amministrativo deve essere linguisticamente accessibile al
cittadino, nei limiti permessi dalla complessit dei suoi contenuti.
Nella redazione si deve tener conto delle conoscenze linguistiche e
delle esigenze di comprensione di coloro ai quali i testi si
applicano e di coloro che li applicano. in ogni caso vanno escluse
formulazioni inutilmente complesse. Per garantire la fruibilit
linguistica di un testo l'estensore deve porre continua attenzione
sia alla strutturazione generale, sia alla costruzione delle frasi,
sia alla scelta delle parole. fondamentale LA PIANIFICAZIONE DEL
TESTO, che garantisce una distribuzione razionale, coerente e
logicamente connessa dei contenuti. Punteggiatura e organizzazione
grafica sono elementi essenziali per rappresentare visivamente la
strutturazione del testo e garantirne la leggibilit.
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Stile 1. Non perseguire leleganza o la sinteticit a scapito
della completezza e dellunivocit. 2. Usare uno stile essenziale.
Occorre evitare sia parole ed espressioni ridondanti, perch
appesantiscono inutilmente il testo, sia lo stile telegrafico che
pu nascondere nessi logico-grammaticali fra le varie porzioni di
testo: in entrambi i casi lefficacia informativa risulta intaccata.
Si raccomanda di usare uno stile essenziale, fornendo soltanto le
informazioni necessarie disposte in ordine logico: la presenza di
informazioni non necessarie pu influire negativamente sullefficacia
comunicativa del testo e risultare perfino fuorviante.
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Brevit del periodo 1. Formulare periodi brevi e chiari. 2.
Usare preferibilmente frasi semplici. 3. Nelle frasi complesse la
proposizione principale precede, preferibilmente,le proposizioni
subordinate che devono essere di numero ridotto. 4. Evitare, se
possibile, gli incisi.
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Nella stesura di un testo si consiglia di: disporre le
informazioni in singole frasi. iniziare il periodo con la frase
principale e far seguire le subordinate. ordinare le singole frasi
devono essere ordinate in una sequenza logica, per esempio il
passaggio dallinformazione pi importante a quella meno
importante.
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adottare in ciascuna frase lordine soggetto-
verbo-oggettodiretto-oggetto indiretto (il modulo Y reperibile
nellufficio X non nellufficio X reperibile il modulo Y) evitare di
inserire frasi o elementi tra il soggetto e il verbo, tra
lausiliare e il verbo, e in generale tra un elemento e un altro
strettamente collegati (a procedura finita necessario inviare
lavviso non necessario a procedura finita inviare lavviso).
limitare luso degli incisi e delle frasi tra parentesi che
costringono il lettore a memorizzare troppi elementi prima di dare
un senso compiuto al periodo
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Il testo e le connessioni tra le frasi 1. Esplicitare i nessi
logici tra le frasi con congiunzioni o avverbi. Avverbi e
congiunzioni usati in funzione di connettivi testuali (dunque,
mentre, successivamente, inoltre, ad esempio, al contrario ecc.)
rendono chiari ed evidenti i legami logico- grammaticali che
esistono tra le singole frasi che essi collegano ed esplicitano cos
la relazione tra le varie informazioni 2. Esprimere il significato
delle congiunzioni in modo chiaro e univoco. Un uso appropriato dei
connettivi contribuisce sia alla coerenza tematica del testo, perch
assicura la progressione logica delle informazioni, sia alla
coesione testuale, perch rende il testo compatto 3. Preferire le
proposizioni esplicite alle proposizioni implicite. Evitare in
particolare le proposizioni con il verbo al gerundio.
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congiunzioni Usare la congiunzione e nelle relazioni
congiuntive e la congiunzione o (o oppure) nelle relazioni
disgiuntive (sia inclusive che esclusive). La congiunzione e
riservata alle relazioni congiuntive, cio quelle in cui la
fattispecie (il fatto determinato) si realizza quando tutti gli
elementi correlati si avverano. La congiunzione o (o oppure)
esprime una relazione tra elementi tale per cui la fattispecie si
realizza - e quindi si verificano le conseguenze sia quando si
avvera uno solo dei due elementi, sia quando si avverano ambedue
(relazione disgiuntiva inclusiva). La congiunzione o (o oppure) pu
esprimere anche una relazione tra elementi tale per cui la
fattispecie si realizza - e quindi si verificano le conseguenze -
quando si avvera uno solo dei due elementi, ma non ambedue
(relazione disgiuntiva esclusiva). Se questa relazione non risulta
evidente dal contesto, esplicitarla con formule del tipo o soltanto
A o soltanto B, A o B ma non entrambi e simili.
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congiunzioni In generale preferire il ricorso allelencazione,
che rende il testo pi chiaro e incontrovertibile. In particolare
evitare la formulazione e/o che pu essere facilmente sostituita
dallelencazione esplicita dei casi nei quali la relazione tra gli
elementi si realizza e dei casi nei quali non si realizza.
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Tipi di enumerazioni Le enumerazioni possono avere carattere
tassativo o esemplificativo, oppure carattere cumulativo o
alternativo. Occorre sempre esplicitare il tipo e il carattere
dellenumerazione che si sta trattando
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Il carattere tassativo di una enumerazione si esplicita
attraverso luso di avverbi quali soltanto, esclusivamente,
unicamente. Il carattere esemplificativo di una enumerazione si
esplicita attraverso luso di locuzioni quali in particolare, tra
laltro. Il carattere cumulativo di una enumerazione si esplicita
attraverso strutture come Perch si applichi la conseguenza X devono
avverarsi tutte le seguenti condizioni: a) b) c) Il carattere
alternativo di una enumerazione si esplicita in due modi diversi a
seconda del carattere inclusivo o esclusivo della relazione: - per
esplicitare una relazione di tipo inclusivo si usa la struttura:
Perch si applichi la conseguenza X deve attuarsi almeno una delle
seguenti condizioni: a) b) c) - per esplicitare una relazione di
tipo esclusivo si usa la struttura: Perch si applichi la
conseguenza X deve attuarsi una e una sola delle seguenti
condizioni: a) b) c)
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Frasi condizionali 1. Nella protasi del periodo ipotetico (la
proposizione che esprime la condizione) preferire la congiunzionese
ad altre pi complesse e di pi difficile comprensione. Es. se il
bilancio di previsione non viene approvato non nel caso in cui il
bilancio di previsione non venga approvato. Es. se si verifica un
abbassamento repentino (meglio ancora se si abbassa repentinamente)
non qualora si verificasse un abbassamento repentino.
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2. La congiunzione se senza ulteriori precisazioni si usa nelle
disposizioni condizionali quando si intende che la conseguenza
deriva dalla fattispecie espressa nella frase introdotta da se, ma
pu derivare anche da altre. Le disposizioni condizionali sono
riconducibili alla formula se F allora G, dove F la protasi, cio la
fattispecie condizionante, e G lapodosi,cio la conseguenza
giuridica. 3. Se si intende invece che la conseguenza viene
prodotta soltanto dalla fattispecie espressa nella frase introdotta
da se e non da altre fattispecie, necessario esplicitare la
circostanza usando lespressione solo se (o espressioni equivalenti
come solo nel caso in cui).
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Frasi negative 1. Preferire le frasi affermative a quelle
negative. Le frasi affermative sono preferibili a quelle negative
perch la loro maggiore brevit e la struttura pi semplice, unite
allespressione diretta e inequivoca del contenuto, le rendono pi
facilmente comprensibili e, insieme, pi incisive: si confronti
vietato con non permesso, respinto con non accettato ecc. Si tenga
conto che la funzione attenuativa che il costrutto negativo pu
assumere rispetto a quello affermativo pu indurre a interpretazioni
di tipo possibilista di cui chi scrive deve essere consapevole. 2.
Evitare le frasi con la doppia negazione. La doppia negazione rende
la frase eccessivamente complessa e aumenta il rischio di una
interpretazione erronea o ambigua (si deve esprimere invece di non
si pu non esprimere). Es. la S.V. non stata inclusa nella
graduatoria anzich la S.V. stata esclusa dalla graduatoria.
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Tempi, modi, costrutti verbali 1. Assicurare luniformit nelluso
dei modi e dei tempi verbali. Il testo amministrativo, come del
resto il testo normativo, un testo di carattere assertivo: richiede
un uso calibrato e pertinente dei verbi. Si raccomanda, pertanto,
un uso uniforme di modi, tempi e persona dei verbi: a. se i verbi
sono sullo stesso livello temporale non passare dal presente al
passato prossimo o allimperfetto; b. non cambiare, se non
necessario, la persona da singolare a plurale o da impersonale a
plurale.
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2. Di regola usare lindicativo presente a. Preferire
costruzioni sintattiche che richiedano lindicativo al posto del
congiuntivo (se si verifica non nel caso in cui si verifichi); b.
nelle formulazioni prescrittive usare solo lindicativo presente In
questo caso lindicativo presente ha valore prescrittivo e la frase
significa che Il sindaco deve provvedere alle nomine e alle
designazioni di propria competenza... Es. Il sindaco provvede alle
nomine e alle designazioni di propria competenza. I rappresentanti
dellEnte, nominati sulla scorta dei presenti criteri, cessano in
forma automatica dagli incarichi loro conseguiti con lo scadere del
mandato amministrativo del Sindaco.
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3. Preferire formulazioni dirette e concrete. Per evitare
lambiguit il testo scritto richiede formulazioni dirette e
concrete. A tal fine si consiglia di: evitare la nominalizzazione
che consiste nel preferire il nome al verbo come portatore di
significato : Invece di Il pagamento si effettua allo sportello,
scrivere pi semplicemente Si paga allo sportello o Pagare allo
sportello. Sono da evitare inoltre inutili perifrasi come apporre
la firma, quando si pu scrivere firmare. pi chiaro e pi breve (c un
risparmio di circa il 20% delle parole); evitare i costrutti
sintetici come: lenclisi del -si (vale a dire la sua inclusione
nella parola precedente), nel caso in cui sia retta da verbo modale
(si possono effettuare non possono effettuarsi) o in stereotipi
come trattasi e dicasi (si tratta non trattasi); le forme implicite
del verbo, come gerundi o participi, quando potrebbero essere usate
le forme esplicite. Per di pi una frase implicita spesso ambigua:
Avendo pubblicato la delibera pu essere trasformata, a seconda dei
contesti, in frasi con senso diverso come Poich abbiamo/avete
pubblicato la delibera, Quando abbiamo/avete pubblicato la
delibera, Dopo che abbiamo/ avete pubblicato la delibera ecc.; lo
stesso vale per luso dellinfinito in frasi
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Di regola evitare luso dei verbi modali (dovere, potere,
volere). In particolare,in considerazione del valore imperativo
dellindicativo presente, non usare di regola il verbo dovere per
esplicitare lobbligatoriet di una disposizione. Es. I lavori sopra
citati sono eseguiti deviando il flusso di traffico di via
Credenzieri non I lavori sopra citati devono essere eseguiti
deviando il flusso di traffico di via Credenzieri. Es. La Ditta,
durante i lavori sopra citati, attiva i seguenti provvedimenti non
La Ditta, durante i lavori sopra citati, deve attivare i seguenti
provvedimenti Es. Ogni precedente disposizione contraria a quelle
contenute nella presente ordinanza sospesa non Ogni precedente
disposizione contraria a quelle contenute nella presente ordinanza
deve ritenersi sospesa.
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Di regola usare la forma attiva del verbo. Si consiglia quindi
di usare preferibilmente la forma attiva del verbo: Abbiamo inviato
la lettera in data 14 febbraio 2010 nonLa lettera stata inviata in
data 14 febbraio 2010 Se si usa il passivo esplicitare lagente, cio
chi compie lazione. Limitare luso dellimpersonale ai casi in cui
non possibile esplicitare il soggetto. Anche la forma impersonale,
se noto il soggetto, da evitare: invece di Si ritenuto preferibile
inviare il documento in tre copie si pu scrivere Lamministrazione
ha preferito inviare il documento in tre copie.
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Scelta e uso dei termini Scegliere la parola che esprime un
dato concetto nel modo pi preciso, chiaro e univoco, usando di
preferenza parole dellitaliano comune. scegliere parole che
esprimano un concetto in modo adeguato,preciso e univoco, evitando
quelle ricercate e preferendo quelle dellitaliano comune (pagamento
e non erogazione; timbrare e non obliterare); occorre evitare le
perifrasi cristallizzate (impedimento e non condizione ostativa, un
modulo e non breve modulistica). Una delle caratteristiche del
linguaggio burocratico quella di preferire parole artificiose, e
spesso inutilmente lunghe e complesse, a sinonimi pi semplici e
concreti. opportuno, al contrario, usare problema e non
problematica,nome e non nominativo ecc.
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Usare in modo appropriato i termini specialistici attinti dal
linguaggio giuridico o da un altro linguaggio tecnico, tenendo
conto del significato loro assegnato dalla scienza o tecnica che li
concerne. Nelluso dei termini giuridici, tener conto in primo luogo
del significato desumibile dalle definizioni contenute nei codici o
in altre leggi; in secondo luogo, e in via subordinata, di quello
attribuito dalla giurisprudenza consolidata; in terzo luogo, e in
modo ancora subordinato, dalla dottrina prevalente. Se un termine
del linguaggio giuridico o di un altro linguaggio tecnico ha un
significato diverso da quello che ha nel linguaggio comune,fare in
modo che dal contesto sia chiaro in quale delle due accezioni il
termine impiegato. Se si ritiene necessario corredarlo di una
definizione ( ad. es. emulazione) Limitare luso di arcaismi e
latinismi. La lingua amministrativa ha una spiccata tendenza
conservativa per la quale mantiene in vita parole o locuzioni
arcaiche e latinismi. Per rendere pi comprensibile il testo bene
evitare termini o locuzioni come alluopo, test, altres, nonch, onde
e ove con valore ipotetico, luso negativo di alcuno invece di
nessuno, le formule add o l inteso come avverbio di luogo; o
addirittura termini e formule latini come ostensibile (cio
consultabile),de iure (cio di diritto), de facto (cio di fatto), de
cuius (espressione che indica una persona che lascia
uneredit).
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Usare parole straniere solo se sono di uso comune nella lingua
italiana, nel linguaggio normativo e amministrativo e non hanno
termini corrispondenti in italiano preferibile che chi scrive i
testi dellamministrazione eviti luso di parole straniere che
potrebbero rendere poco leggibile il testo. Tali sono ad esempio
project manager per capo progetto, meeting per riunione, planning
per piano e staff per personale Evitare le espressioni
discriminatorie. Preferire le espressioni che consentono di evitare
luso del maschile come neutro universale.
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Allinterno del testo esprimere lo stesso concetto con il
medesimo termine e non impiegare termini identici con accezioni
diverse. Lomogeneit terminologica va rispettata anche nel caso in
cui il testo si rapporti a testi dello stesso ambito tematico.
Quando si modificano testi superati nella terminologia o nello
stile preferibile riformulare lintero testo usando termini pi
aggiornati. In un atto amministrativo opportuno evitare lambiguit e
raggiungere il massimo di esplicitezza: consigliabile pertanto,
anche a costo di numerose ripetizioni, usare sempre lo stesso
termine per designare la stessa azione, lo stesso concetto o la
stessa persona. Nellatto amministrativo e negli eventuali allegati
devono essere usati sempre gli stessi termini in riferimento agli
stessi concetti o a istituti con denominazioni identiche, basandosi
sulle definizioni contenute nelle leggi che disciplinano la
materia.
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Uso di abbreviazioni e sigle bene limitare luso di
abbreviazioni e sigle: spesso sono ovvie per chi scrive ma non sono
chiare per chi legge. Affinch i testi amministrativi risultino
chiari a tutti i destinatari, preferibile usare con parsimonia
abbreviazioni e sigle; se il loro uso utile per alleggerire un
testo rendendolo pi scorrevole ed eliminando pesanti ripetizioni,
si ricordi che limportante non abusarne e adoperare criteri
omogenei di scrittura Se in un testo si usa unabbreviazione o una
sigla per la prima volta opportuno farla precedere dallespressione
per intero e racchiuderla tra parentesi tonde; nelle citazioni
successive si riporta solo la sigla o labbreviazione.
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Usi e funzioni della punteggiatura Usare con attenzione la
punteggiatura in quanto un mezzo essenziale per segnalare al
lettore i confini delle frasi e i rapporti che esistono al loro
interno.
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Il punto fermo divide una frase, semplice o complessa, dalla
successiva e la conclusione di un nucleo informativo autonomo. Il
punto a capo si usa per indicare lo stacco tra nuclei informativi
allinterno di testi, o tra proposizioni allinterno di un periodo in
corrispondenza di un cambio di tema I due punti Introducono una
spiegazione Introducono un elenco Introducono una citazione Il
punto e virgola divide una frase, semplice o complessa, dalla
successiva, ma un segno pi debole del punto fermo si usa, quindi,
quando il legame logico o semantico tra le due frasi pi forte negli
elenchi La virgola Separa gli elementi che costituiscono un
enumerazione semplice Separa frasi coordinate Isola incisi e
apposizioni Separa due frasi che sono gerarchicamente sullo stesso
piano
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Scrittura e numeri In genere i numeri sono scritti in lettere,
salvo quando sono inclusi in tabelle, elenchi e simili. I capitoli
di bilancio, le quantit percentuali e quelle accompagnate da unit
di misura e monetarie si scrivono in cifre. In questi casi per
separare le centinaia dalle migliaia, le migliaia dai milioni ecc.,
si usa il punto fermo in basso, e non in alto; per separare i
numeri interi dai decimali si usa la virgola e non il punto. Gli
importi monetari dellordine di milioni o miliardi si possono
scrivere in forma mista di cifre e lettere, soprattutto quando
questa contribuisca a rendere pi immediata e pi chiara
lespressione. Questa regola non si osserva nelle tabelle, in cui le
espressioni numeriche si riportano sempre in cifre. I numeri
ordinali si scrivono in lettere (sesto) o in numeri romani
(VI).
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Presentazione grafica del testo Curare con particolare
attenzione la composizione grafica del testo. bene non abusare
delle possibilit di scelte grafiche e tipografiche messe a
disposizione dai sistemi di videoscrittura (neretti,
sottolineature, corsivi ecc.). Nel decidere la composizione grafica
del testo bene tenere presente un principio generale: tutte le
scelte hanno lo scopo di assicurare massima leggibilit al
documento. La chiarezza della struttura logica infatti non basta:
deve essere accompagnata da una presentazione grafica altrettanto
chiara. Lobiettivo una pagina pulita, ben spaziata, con i capoversi
chiaramente delineati, con un uso corretto, moderato e coerente
delle possibilit che il carattere offre. Il testo deve essere
scritto di norma in carattere tondo. Il corsivo deve essere usato
per i titoli e per le parole straniere e i latinismi, ma non per
mettere in evidenza parte del testo. A questo scopo si pu invece
usare il neretto, ma con parsimonia. Ad esempio pu essere utile per
evidenziare il titolo del documento, la descrizione dellordine del
giorno o alcune frasi o parole su cui vogliamo attirare lattenzione
di chi legge. Il maiuscolo pu essere utilizzato per evidenziare
alcuni titoli, purch siano brevi. Il sottolineato non va mai
usato.
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Verifica della stesura del testo Verificare la completezza e la
correttezza delle informazioni. Linformazione giuridica - che
determina la legittimit dellatto - e linformazione comunicativa -
che rende latto comprensibile - devono essere complete e corrette.
Verificare la semplicit e la comprensibilit del testo.
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La revisione parte integrante della scrittura testuale intesa
come processo distinto in tre fasi: ideazione, stesura e verifica.
Rileggere e rivedere un testo non significa solo correggere
lortografia ed eliminare i refusi, ma significa soprattutto
controllare lorganizzazione del testo sia dal punto di vista
tecnico (completezza e correttezza delle informazioni giuridiche
che danno la legittimit dellatto) sia dal punto di vista
dellefficacia comunicativa (latto deve rispondere ai requisiti
tipologici del testo amministrativo).
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La rilettura consente di verificare sul piano testuale la
completezza informativa, la correttezza formale e ladeguatezza del
testo al destinatario e alla situazione. La revisione assolutamente
necessaria per controllare se il testo regge, se presenta
squilibri, contraddizioni, vuoti informativi. Pertanto unefficace
revisione deve consistere in due operazioni diverse, entrambe
importanti: un controllo di superficie, atto a eliminare errori
linguistici, di digitazione o di impostazione pagina, nonch
incongruenze o ridondanze prodotte dalluso di stralci o di modelli
precedenti, ovvero dal copia e incolla ei programmi di scrittura
(ad esempio in questa fase opportuno ricontrollare luso di accenti
e apostrofi, spesso modificati in maniera erronea dai programmi di
controllo ortografico); un controllo in profondit esercitato sulla
qualit informativa e sulla distribuzione di concetti e dati
allinterno dei singoli nuclei informativi e nelleconomia
complessiva del testo.
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Controllare la comprensibilit di un testo, cio che esso risulti
di immediata comprensione, significa verificare che sia strutturato
e formulato in modo lineare e accessibile. Semplice infatti non
deve significare banale o piatto, ma di agevole decodificazione sul
piano dei contenuti informativi e della formulazione sintattica,
lessicale e terminologica
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partizioni Il provvedimento amministrativo si suddivide in tre
parti Parte iniziale Parte centrale Parte finale
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Parte iniziale comprende: la denominazione formale del tipo di
provvedimento amministrativo (es. decreto, deliberazione,
ordinanza, determinazione ecc.); lintestazione che contiene
lautorit emanante; loggetto che esprime la funzione del
provvedimento nel caso concreto; (es. autorizzazione allapertura
del locale X, revoca dellautorizzazione allapertura del locale X
ecc.); il numero, che esprime il codice di protocollo per
lidentificazione univoca del provvedimento o comunque il numero
assegnato al provvedimento dallente emanante
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Parte centrale comprende: il preambolo la motivazione il
dispositivo
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Parte finale comprende: il luogo in cui il provvedimento stato
adottato; la data di adozione del provvedimento; la
sottoscrizione.
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Intestazione Lintestazione coincide con lautorit che adotta il
provvedimento amministrativo. Se si tratta di organo monocratico
(individuale) si indica la deno- minazione dellorgano che ha
adottato (sottoscritto) il provvedimento Se si tratta di organo
collegiale si indica la denominazione dellorga- no deliberante con
la precisazione delle persone che hanno parteci- pato alla seduta
(presenti) e delle persone che, pur non avendovi partecipato, fanno
parte dellorgano, al fine di documentare lesistenza del quorum
necessario per la validit delladunanza (quorum costitutivo). Si
indica anche il quorum deliberativo e pertanto il numero dei
votanti, degli astenuti e dei voti favorevoli e contrari. La
denominazione dellautorit che adotta il provvedimento contiene
tutte le informazioni utili alla sua individuazione univoca
elencate in ordine dal generale al particolare
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Preambolo Il preambolo contiene: a) gli elementi di fatto e di
diritto pertinenti e rilevanti per lo specifico provvedimento
amministrativo adottato quali: fatti; atti; accertamenti; norme
giuridiche; b) lindicazione delle fasi significative del
procedimento amministrativo svolto quali: iniziativa (istanza di
parte, iniziativa dufficio ecc.); conferenza dei servizi; parere;
valutazione tecnica; comunicazione dellavvio del procedimento
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Parte iniziale del preambolo Visto la formula da utilizzare per
il richiamo sintetico delle norme che disciplinano la materia
oggetto dellatto e che rappresentano gli elementi di diritto da
riportare nel preambolo Per garantire che latto amministrativo sia
stato adottato tenendo conto di tutta la normativa vigente (e non
solo di quella esplicitata nella motivazione) Per mettere il
destinatario nella condizione di conoscere lintero quadro o
contesto normativo nel quale si inserisce latto
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Premesso che la formula da usare per richiamare gli elementi di
fatto e di diritto da cui inizia a delinearsi lesigenza di adottare
latto e che, quindi, hanno dato impulso al procedimento
amministrativo, che si concluso con ladozione dello stesso Questa
formula descrive i fatti, gli atti, gli accertamenti, le norme
giuridiche che hanno determinato lavvio del procedimento
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Dato atto che la formula da usare per attestare elementi
obiettivi, che lorgano competente ad adottare latto si limita a
fotografare cos come sono, senza fare alcuna valutazione Si tratta
di elementi che lorgano riscontra in modo immediato e diretto Ad
es. Dato atto che nel termine previsto dal bando sono pervenute a
questa amministrazione n. domande di partecipazione Preso atto che
la formula analoga da usare per registrare elementi obiettivi che
esistono o si sono realizzati al di fuori dellente che li apprende
in modo mediato Ad. es. Preso atto che la associazione Alfa ha
ottenuto in data liscrizione al registro regionali delle
istituzioni con finalit socio- assistenziali
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Verificato che la formula da usare quando si in presenza di
elementi oggettivi che lamministrazione procedente ha constatato a
seguito di apposita attivit di indagine, spesso svolta sulla base
di regole o conoscenza tecniche o attraverso un approfondito esame
di atti e documenti Ad. es. Verificato che, in seguito ad un
sopralluogo, che i locali dello stabile sono pericolanti, in
quanto
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Rilevato che la formula da usare quando su elementi accertati o
noti, lorgano competente esprime una prima valutazione, che spesso
introduce la fase della motivazione vera e propria Generalmente
questa prima valutazione mette in evidenza una aspetto che sar poi
ripreso pi approfonditamente nella fase centrale della motivazione
Ad es. Rilevato che listanza inoltrata dal sig. in data , intesa ad
ottenere incompleta per mancanza di
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motivazione La motivazione deve indicare i presupposti di fatto
e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione
dellamministrazione in relazione alle risultanze dellistruttoria
richiamando espressamente quanto esposto nel preambolo
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Ritenuto che Considerato che Sono le formule da utilizzare per
descrivere i contenuti che possono e/o devono essere riportati
nella parte dedicata alla motivazione Nella redazione della
motivazione consigliabile esporre in stretta successione logica,
prima i presupposti di fatto, le ragioni giuridiche e le
valutazioni degli interessi di carattere generale e poi via via
quelle pi specifiche che, di fatto e di diritto, giustificano
ladozione dellatto e lattribuzione allo stesso di un dato
contenuto
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dispositivo contiene la parte prescrittiva del provvedimento
amministrativo. introdotto da verbi quali: delibera, decreta,
ordina, determina, dispone a seconda del tipo di provvedimento e
dellautorit emanante. Se il provvedimento comporta una spesa, nel
dispositivo esplicitare il mezzo e il modo per la sua copertura. Il
dispositivo si suddivide in paragrafi. Il dispositivo composto da
uno o pi paragrafi. Ciascun paragrafo contrassegnato da un numero
in cifre arabe seguito da un punto (1. 2. 3. ecc.) e termina con un
punto (.) e a capo. La numerazione sequenziale e continua. Se il
paragrafo si suddivide in sottoparagrafi, lalinea del paragrafo
inizia con il numero del paragrafo e termina con due punti (:) e a
capo. Se necessario inserire allinterno del sottoparagrafo
unelencazione, gli elementi di tale elencazione sono numerati
secondo la sequenza 1.1.1. 1.1.2. 1.1.3. ecc. e terminano ciascuno
con un punto e virgola (;) e a capo
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Parte finale Il dispositivo seguito da indicazioni relative:
allautorit cui possibile ricorrere contro quanto disposto dal
provvedimento; ai termini entro i quali ricorrere. Possono seguire
il dispositivo alcune formule che dichiarano modalit e termini del
provvedimento quali: lesecutivit del provvedimento; i soggetti cui
il provvedimento va comunicato, notificato, trasmesso; i soggetti
ai quali compete provvedere allesecuzione o che devono controllare
che essa avvenga.
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sottoscrizione Il provvedimento amministrativo riporta la
sottoscrizione dellautorit che lo ha adottato Firma del dirigente
dellunit organizzativa responsabile del provvedimento Firma del
responsabile del procedimento che attesta le risultanze istruttorie
che emergono dalla motivazione.
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allegati Il testo del provvedimento contiene le informazioni
essenziali alla sua immediata comprensione. Le altre informazioni,
spesso di natura tecnica, sono inserite negli allegati. Il testo
del provvedimento amministrativo cui collegato oggettivamente
lallegato deve contenere un rinvio espresso allallegato o agli
allegati. Inserire gli allegati al termine del provvedimento
amministrativo. Si distinguono dagli allegati propriamente detti
che integrano e completano le informazioni contenute nel testo del
provvedimento, i testi regolamenti, bilanci ecc.) che costituiscono
loggetto su cui verte latto (atti di approvazione, autorizzazione
ecc.)