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LE 6 BENEFICHE azioni del RISO Cistiti: cura e prevenzione I rimedi naturali da provare subito Come fare la manicure Mani perfette con i miei consigli Profumo di spezie! Sostituiscono il sale e fanno bene Stefano Bongarzone Rosanna Lambertucci Anno I • Num. 15 (15) • Settimanale Questa settimana scegliamo un prezioso alimento All'interno le tabelle alimentari e le ricette Gourmand SETTIMANA dal 16 Maggio al 22 maggio

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“Le 6 benefiche azioni del riso”

Cistiti: curae prevenzioneI rimedi naturalida provare subito

Come fare la manicureMani perfette con i miei consigli

Profumodi spezie!Sostituiscono il sale e fanno bene

Stefano Bongarzone

Rosanna Lambertucci

Anno I • Num. 15 (15) • Settimanale

Questa settimana scegliamo un prezioso alimento

All'interno le tabelle

alimentari e le ricette Gourmand

SettiMana dal 16 Maggio

al 22 maggio

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Magazine | Editoriale�

Care dietine e dietini,Come state? Come vi sentite? Come è andata la prima settimana di dieta? Ho visto tanti commenti positivi, ricchi di entusiasmo. Sono felice di questo perché lo staff e le persone che lavorano dietro le quinte sono davvero impegnate tutti i giorni intensamente in questo percorso. Cerchiamo di darvi tanti stimoli e tanti aiuti oltre alla dieta del professor Pier Luigi Rossi. Ho letto commenti di amiche che non si sentono sole, che nel gruppo stanno trovando la forza di proseguire. Il primo passo importante già lo avete fatto: iniziare il percorso. Trascorsi poi i primi giorni, piano piano vi abituerete alle nuove abitudini alimentari e sarà più facile seguire i menù.In questo secondo numero di Dieta Social Summer, il vostro magazine digitale, abbiamo pensato a molti argomenti interessanti.Parliamo delle spezie. Ho scoperto già da qualche anno il piacere di ridurre il sale arricchendo le

Quanto entusiasMo!Siamo partiti col piede giusto

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Magazine | Editoriale�

ricette con erbe aromatiche fresche o spezie. Regalano sapore e hanno tante proprietà benefiche. In questo periodo, per esempio, si trovano le piantine aromatiche profumatissime. In casa ne ho parecchie, anche una di origano. Non potete immaginare quanto cambi il sapore da quello secco. Lo uso per insaporire verdure grigliate, ma anche per un filetto al forno, con erbette e spezie miste. Ecco la ricetta: prendo un pezzo di filetto intero o in alternativa un arrostino di vitello o manzo. Poi lo faccio sigillare in un tegame antiaderente (senza aggiunta di olio), facendolo cuocere a fuoco vivo su tutti i lati. Quindi, aggiungo un pizzico di sale e faccio cuocere con il coperchio, a fiamma bassissima. Questo permette alla carne di rilasciare tutta la sua acqua ed è così possibile cucinare senza aggiungere grassi. Mentre cuoce il filetto, tagliuzzo un peperoncino fresco e in abbondanza del rosmarino, timo, salvia e origano freschi, che metto a macerare in una ciotolina con olio e succo di limone. Tre minuti prima di spegnere il fuoco, verso questo trito sul filetto, copro e lascio intiepidire. Quindi, affetto la carne e verso sopra il sughetto con le erbette. Provatelo!Ma voltiamo pagina, in questo numero parliamo di cistite e i rimedi per combatterla. E ancora, alimentazione alcalina, agopuntura e tanto altro! Buona lettura

Rosanna

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Anno I N. 15 (15) - settimanale del 12 Maggio 2016Periodicità Settimanale

Testata Telematica Reg. Trib. CS n. 720

Direttore editoriale: Rosanna LambertucciDirettore responsabile: Stefania De Napoli

Direttore operativo: Alberto SolenghiSupervisione scientifica: Prof. Pier Luigi Rossi

Hanno collaborato a questo numero: Angelica Amodei, Luana Trumino, Angela Cotticelli

Progetto grafico e art director: Paolo Cristiano Realizzazione testi: Master New Media S.r.l.

Realizzazione Grafica: Cromatika S.r.l.

Master New Media S.r.l.Via B. Diaz, 1387036 Rende

Gruppo Edizioni Master S.p.A.Presidente e Amministratore Delegato: Massimo Sesti

Direttore Editoriale: Massimo Mattone

Concessionaria per la pubblicità: MASTER ADVERTISING S.r.l.

viale Andrea Doria, 17, 20124 Milano [email protected]

Dieta Social è un marchio registrato di titolarità di Master Holding S.p.A., concesso in licenza a Master New Media S.r.l..

Il contenuto del magazine elettronico Dieta Social Settimanale in nessun modo può essere inteso come sostitutivo di una

consultazione medica con personale specializzato. Invitiamo, dunque, i lettori a seguire i consigli in esso contenuti, ivi compresi i regimi di alimentazione controllata, solo previa consultazione del

proprio medico. L’Editore non si assumealcuna responsabilità del cattivo uso che i lettori potrebbero fare

delle indicazioni riportate nel magazine.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere in alcun modo riprodotta, trasmessa, condivisa, inoltrata nonché soggetta a qualsiasi altro utilizzo improprio. Ogni violazione sarà

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Alimentazione | Approfondimenti�

MANGIA ALCALINO evivimeglioStanchezza, problemi di-gestivi, impurità e arrossamenti della pelle, perdita del colorito roseo del viso, unghie fragili, capelli opachi, possono esse-re segnali che qualcosa non va nel nostro organismo. Quan-do si accompagnano a calo del-le difese immunitarie e facilità ad ammalarsi, il più delle vol-te, la causa è uno stato di aci-dosi. Stiamo cioè sviluppando troppa acidità. Nella maggior parte dei casi ciò avviene per via di una cattiva alimentazio-ne e uno scorretto stile di vita. Gli alimenti che portiamo in tavola si dividono in due ca-tegorie: acidi e basici, o alcali-ni. Ogni alimento può fornire all’organismo, in base alla sua composizione, un carico acido (che può favorire l’invecchia-mento e predisporre a malat-tie) oppure alcalino, quindi in grado di neutralizzare que-

MISURA IL TUO PHÈ utile effettuare una misurazione degli acidi presenti nel nostro corpo. L’unità di misura si chiama pH e il suo valore va da 0 a 14: 7 indica un pH neutro, un valore inferiore indica un pH acido, uno maggiore a 7 indica un valore basico o alcalino. Una corretta dieta può migliorare il nostro pH corporeo.

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Alimentazione | Mangiare�alcalino�

ste scorie acide. Per esempio, una dieta troppo ricca in carne, proteine animali o cereali, cau-sa un’eccessiva produzione di scorie acide. Al contrario frut-ta e verdura, ricche di mine-rali alcalini, sono in grado di neutralizzare questo eccesso di impurità dannose. Perciò arric-chire la tavola di cibi alcalini ci fa stare meglio. Vediamo come mettere in pratica quotidiana-mente questi principi.

IL TEST DELLE URINEIl metodo più facile per valu-tare l’acidosi dei tessuti, in ma-niera indiretta, è misurare il va-lore del pH urinario. Le strisce indicatrici del pH, utili a effet-tuare queste misurazioni, pos-

sono essere prescritte dal me-dico o acquistate in farmacia e devono avere un range di valori compreso fra 5,0 e 9. È consi-gliata la misurazione mattuti-na del valore del pH urinario, anche se questa singola misura-zione riesce solo in parte a sta-bilire in quale stato sia l’equi-librio acido-base. Il dato, in ogni caso, dipende dall’ora in cui viene rilevato. Il pH del-le urine varia anche in conse-guenza di ciò che si è mangia-to la sera precedente, dall’ora in cui si è cenato, dall’ora in cui ci si è coricati, da quanto tempo si è dormito o se, il giorno pre-cedente, si era stressati. Poiché durante la notte, nel corpo, av-viene un’eliminazione sponta-

nea di acidi in eccesso, la prima urina del mattino sarà normal-mente sempre acida, finché ci sarà un eccesso di acidi da eli-minare. Può, quindi, essere uti-le misurare la prima urina del

mattino, per avere un’idea sul livello di intossicazione da acidi dei nostri tessuti. Se non altri-menti prescritto, le misurazioni del pH andrebbero effettuate per tre giorni di seguito e ripe-tetute ogni venti giorni circa. Se i valori del pH urinario ri-sultano ripetutamente acidi e si discostano notevolmente dal range, è necessario modificare il proprio stile di vita, aumen-tare l’assunzione di alimenti al-calinizzanti ed eventualmente integrare l’alimentazione con prodotti specifici a base di sali minerali alcalinizzanti.

IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA I CIBIOrganizza la tua tavola in modo tale che gli alimenti al-calinizzanti rappresentino circa il 70% del consumo giornalie-ro. Tra i cibi alcalinizzanti tro-viamo in primis frutta (pere e uva soprattutto) e verdura (pa-tate, cavoli, lattuga, insalata).

Gli alimenti si dividono in due categorie: acidi e basici, o alcalini.

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Alimentazione | Mangiare�alcalino�

Tra i cibi acidificanti, invece, ci sono la carne, il pollame, i sa-lumi, le noci e i prodotti a base di farinacei e dolci. Molti alimenti, pur essendo acidificanti, sono indispensabi-li e non devono essere elimina-ti, in quanto fonti essenziali di proteine e vitamine. Il loro ap-porto acidificante deve, però, essere compensato con l’assun-zione di cibi a contenuto alca-linizzante. Un esempio: per compensare l’acidosi derivan-te da 100 g di carne di manzo, sarà necessario consumare dai 250 ai 300 g di verdure crude o cotte.

CIBI ACIDI E ALCALINIACIDIFICANTI Gli alimen-ti contenenti proteine sono acidificanti, soprattutto quelli

che contengono proteine ani-mali. La quantità di protidi nel pesce e nella carne è cruciale per la valenza acida e varia leg-germente da tipo a tipo. Per esempio, la carne di tacchino è meno acidificante di quella suina, bovina, d’agnello, di sel-vaggina o di pesce. ALCALINIZZANTI La frut-ta e la verdura fresca sono qua-si sempre alcalinizzanti. Il con-tenuto di minerali, soprattutto calcio, potassio, sodio, magne-sio e ferro, determinano, in modo sostanziale, la loro com-ponente basica. Molti semi, mandorle, crauti e, soprattutto, germogli freschi, riempiono i depositi del corpo di basi e garantiscono un sano processo metabolico. In ogni caso la frutta, per il suo alto

contenuto in zuccheri, non do-vrebbe costituire più del 20% dell’apporto giornaliero.

IL RUOLO DELL’ACQUAFondamentale è il ruolo svolto dall’acqua: secondo il paradig-ma della “dieta alcalina”, si par-la di un litro da assumere per ogni 25 kg di peso corporeo, non dimenticando che i liqui-di vanno sorseggiati. Puoi sce-gliere anche acqua dal pH più alcalino. Leggi l’etichetta alla voce “pH alla sorgente”: il va-lore dovrà essere superiore a 7. Idratare il corpo è fondamenta-le per contribuire a eliminare le tossine e alcalinizzare i tessuti.

INTEGRATORI MINERALISi può supportare l’alimenta-zione con integratori a equi-librato contenuto di minerali alcalinizzanti in grado di inter-rompere l’acidosi metabolica. Vanno benissimo anche solu-zioni che contengano la com-binazione di calcio, magnesio, sodio e manganese.

CIBI ALCALINIVerdura (in assoluto gli spina-ci), piselli, patate, frutta (uva e pere), germogli, mandorle (fre-sche), birra, caffè, vino, marga-rina, miele, marmellata.

CIBI ACIDIPane, cornflakes, pasta, riso, le-gumi, frutta secca, Coca Cola, burro, pesce, carne, formaggi, uova, cioccolato.

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Alimentazione | L'alimento della settimana

SPEZIE saporeallericette,beneficiallasaluteTi aiutano a insaporire e a profumare i tuoi piatti e ti per-mettono di ridurre le quanti-tà di sale senza che il gusto ne risenta. Le spezie sono gran-di alleate in cucina. Ma non solo: fanno anche molto bene. Ognuna ha preziose proprietà, utili per il benessere e la salu-te. Possono rafforzare il siste-ma immunitario, normalizzare il livello del colesterolo e quello degli zuccheri. Scopriamo in-sieme i segreti delle spezie.PEPERONCINO Fa diminu-ire l’appetito. Quello di Ca-yenna è un “soppressore” del-la fame: aggiungendone mezzo cucchiaino nei piatti ci si sen-te sazi prima. Accelera anche il metabolismo e aiuta a stimola-re la circolazione sanguigna e a tenere sotto controllo i livel-li di zucchero e di colesterolo nel sangue. È antinfiammato-rio e antidolorifico.NOCE MOSCATA Aiuta a ri-solvere i problemi di pressione bassa e di digestione, le malat-

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Alimentazione | Spezie

tie dei bronchi e i reumatismi. È capace di accelerare i proces-si di guarigione dei disturbi alle articolazioni. È importante, co-munque, assumerla sempre in quantità moderate.CARDAMOMO Secondo la medicina ayurvedica è molto efficace per i problemi del siste-ma urinario, per lenire la tosse e per curare le emorroidi. E’ un rimedio per la dissenteria e per il mal di stomaco. In India si usa spesso per la cura dei den-ti e delle infiammazioni delle gengive. In caso di raffreddore, un infuso di cardamomo leni-

sce i sintomi. E’ anche efficace per ridurre il senso di stanchez-za che accompagna l’influenza.ZENZERO È un valido aiu-to contro il senso di fame, per migliorare la circolazione san-guigna e per ridurre i dolori muscolari. Contiene oli essen-ziali, pectine, fenoli, mucillagi-ni e antiossidanti, che funzio-nano come elisir di bellezza e di salute. Riduce la stanchezza e lo stress. Grazie alle vitami-ne A, C ed E è anche un eli-sir di giovinezza. Pare che ab-bia proprietà protettive contro tante malattie neurodegenera-tive, come l’Alzheimer. Contro il mal d’auto si può masticare un pezzo di radice di zenzero.ANICE STELLATO Avreb-be il potere di impedire la ri-produzione di molti tipi di vi-

rus, tra cui quello dell’herpes: grazie a questa sua virtù, viene anche utilizzato per la prepara-zione di farmaci. L’anetolo, un olio che viene estratto dall’ani-ce stellato dal piacevole gusto di liquirizia, è efficace contro le forme batteriche di escheri-chia coli e staphylococcus au-reus, che colpiscono l’appara-to digerente e causano vomito e diarrea. L’anetolo è anche un potente antinfiammatorio, an-tifungino e antiossidante. Se ne consiglia un uso moderato per le sue spiccate proprietà diure-tiche.CHIODI DI GAROFANO È un toccasana contro l’artrite, perché contiene un principio capace di bloccare i processi in-fiammatori. Per sfruttarne i be-nefici di antibatterico naturale,

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Alimentazione | Spezie

si può utilizzare l’infuso (che deve essere lasciato raffredda-re prima), efficace anche come collutorio, perché disinfetta la cavità orale. Per renderlo an-cora più efficace, si possono aggiungere timo, coriandolo, cumino e vaniglia. Una tazza è utile per attenuare nausea, in-digestione e i disturbi intesti-nali. L’olio di chiodi di garo-fano agisce contro i virus e le micosi.CUMINO È una spezia “disin-tossicante” che aiuta a purifi-care naturalmente l’organismo. Ha anche virtù antiossidan-ti. Le sue proprietà benefiche sono un aiuto per chi soffre di diabete, per tenere sotto con-trollo il colesterolo e i trigli-ceridi, per mantenere attivo il sistema immunitario e per con-trastare l’osteoporosi. Si usa an-che come antiinfiammatorio, per risolvere i problemi di sto-maco e per lenire le irritazioni della pelle.CURCUMA Gli indiani la usano come spezia, ma anche come cosmetico e colorante. Secondo la medicina ayurvedi-ca, ha virtù antibatteriche, an-

tiallergiche e antispastiche. È un potente antinfiammatorio privo di effetti collaterali pa-ragonabile all’aspirina. Inoltre è utile quando il fisico è sot-to stress. CANNELLA Questa spezia è diventata un ingrediente di dentifrici e collutori, proprio grazie alle sue qualità antiset-tiche naturali, con cui combat-te batteri, virus e funghi. Uno studio dimostra la sua efficacia nel regolare il livello di zuccheri nel sangue: la cannella è un’al-leata di chi soffre di diabete o di iperglicemia. Aiuta anche a digerire nonché a combattere il senso di spossatezza in casi di influenza o di problemi di dissenteria.CORIANDOLO Il coriando-lo è un valido aiuto nei casi di digestione difficile e gonfiore. Si può preparare un infuso effi-cace con 2 g di semi di corian-dolo in una tazza di acqua bol-lente. Basteranno due cucchiai dopo i pasti per aiutare la dige-stione e per eliminare i gas in-testinali. Il coriandolo ha anche proprietà fungicide e antibatte-riche, riesce ad attenuare la fa-

tica ed è considerato un buon tonico per il sistema nervoso.ORIGANO Sembra che uno dei suoi principi attivi, il carva-cloro, abbia proprietà contro il tumore della prostata. Ma l’ori-gano è anche un rimedio valido per liberare il naso: i suffumi-gi sono molto efficaci. L’infu-so potenzia i trattamenti con-tro la cellulite e, mescolato con un po’ di vino, stimola la dige-stione, allevia il mal di testa e i dolori intestinali e facilita la guarigione dal raffreddore. Per chi ha la gola infiammata, sono consigliati i gargarismi.ZAFFERANO È un elisir di bellezza per i capelli: dà forza alle radici e regala volume alla chioma. Si può preparare una maschera con alcuni pezzetti di liquirizia in ammollo nel lat-te, poi ridotti in pasta. Basta aggiungere un pizzico di zaffe-rano per ottenere un compo-sto che, applicato tre volte alla settimana, rinforza i capelli. Le donne indiane usano lo zaffera-no come esfoliante, mescolan-dolo con la farina di ceci: l’im-pasto va applicato prima della doccia.

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10 SEGRETI perunvisogiovaneefrescoDormi poche ore a notte e la mattina il tuo viso appa-re stanco? Non sei più giova-nissima ma vorresti un aspetto sempre fresco? Ecco 10 dritte di make up che faranno appa-rire il tuo viso riposato e ringio-vanito in pochi minuti.

1Più giovane di 10 anni Il trucco può farti

sembrare dieci anni più giova-ne, ma anche dieci anni più vec-chia. Per non sbagliare evita le basi pesanti, perché accentuano rughe e linee d’espressione.

2PeLLe Più FReSCa Usa un fondotinta naturale e

luminoso, non opaco: la pel-le sembrerà subito più fresca. Non applicarlo su contorno occhi e palpebre per non evi-denziare le rughe. Per ottene-re un effetto uniforme e molto naturale, applica il fondotinta in strati sottili, preferibilmen-te con un pennello morbido e piatto. Scegli toni leggermente

Bellezza | Approfondimenti�

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Bellezza | Trucco�

rosati (per pelli chiare e rosate) o aranciati (per le altre).

3 TUTTo in Uno Usa uno stratagemma: appli-

ca il fondotinta, precedente-mente mescolato con un po’ d’idratante e con protezione anti-UV. Otterrai un truc-co soft che regala un aspetto radioso, camuffa le rughe e protegge inoltre la pelle dai raggi nocivi, responsabili dell’invecchiamento precoce.

4 SToP aLLe “PaLPe-BRe RiLaSSaTe” Per

illuminare lo sguardo e mi-tigare le ombre da “palpebre rilassate”, usa ombretti avo-rio o pesca chiaro da sfumare

sino alla rima inferiore del-le sopracciglia. Sopra puoi stendere un velo di ombret-to marrone o grigio. Non la-sciarti tentare da ombretti blu e verdi: i colori freddi in-duriscono i tratti. Scegli co-lori caldi come beige, albi-cocca, bruno e sfumali bene per rendere il colore traspa-rente.

5 LaBBRa TURgide Le labbra, con il trascorre-

re degli anni, si assottigliano. Per renderle più turgide con il make up, disegna il contor-no con una matita in nuan-ces con il tono delle labbra, delineando appena per ecces-so il labbro superiore.

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6 iL RoSSeTTo giUSTo Evita i toni scuri, riduco-

no otticamente il volume del-le labbra e “migrano” nelle ru-ghette del contorno. Preferisci i toni chiari e luminosi. Sì al rosso classico se la carnagione è chiara e perfetta, senza bru-foli o imperfezioni.

7gLoSS PeR daRe vo-LUMe Basterà una punti-

na di gloss al centro delle lab-bra per dare un effetto volume alla bocca. Non esagerare per scongiurare l’effetto “labbra di plastica”.

8Un ToCCo di CiPRia Dopo aver applicato la ci-

pria tampona il viso con una velina per togliere quella in ec-cesso che si rapprenderebbe in rughe e rughette. Ricordati di non stenderla sotto gli occhi dove potrebbe accentuare le sottili linee d’espressione.

9 iL MaSCaRa giUSTo Se il tuo punto debole è lo

sguardo pesante, evita il masca-ra nero e scegli invece il mar-rone, anche scuro, che dà un effetto illuminante. Inoltre ri-cordati di non caricare troppo le ciglia.

10aTTenTa aLL’eYe-LineR Non calcare la

mano con l’eye-liner, poiché una pesante ombra scura può rendere le palpebre davvero pe-santi.

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La cistite è un disturbo molto comune i cui sintomi ti-pici sono, generalmente, bru-ciori e dolori al bassoventre e frequente bisogno di urinare. Con l’avvicinarsi dell’estate e l’arrivo del caldo, le infezioni della vescica si presentano con maggiore frequenza. I motivi

Salute | Prevenzione�

Previeni

La cistite prima dell'estate

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sono tanti. Tra i più ovvi c’è il fatto che spesso si beve poco e, sudando di più, non si ha ri-cambio vescicale necessario. Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno aiuta a elimi-nare eventuali germi che rista-gnano nella vescica. In nostro aiuto arrivano anche gli inte-

gratori e i rimedi naturali. Sco-pri tutte le strategie per tenere lontana la cistite.

LE CAUSE Spesso le infezioni della vesci-ca sono causate da batteri vagi-nali o intestinali che si “trasfe-riscono” all’apparato urinario

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dando origine al disturbo. Per prevenirle, contano molto le abitudini igieniche. Con l’ar-rivo del caldo, si suda di più e questo può creare un microcli-ma che favorisce la proliferazio-ne di germi a rischio. Per evi-tarlo cambia spesso gli slip. Se sei fuori e devi usare i salvaslip, scegli quelli in cotone (da cam-biare almeno 2-3 volte al gior-no). In estate, al mare, ricorda che il costume bagnato o umi-do fa crescere più velocemente i batteri. Quando esci dall’ac-qua, quindi, fai una veloce doc-cia con acqua dolce e cambia il costume. Attenzione, infine, a non sederti direttamente sulla sabbia: un vero ricettacolo di germi. Meglio mettere sempre sotto un asciugamano asciutto.

I RIMEDI PER PREVENIRLAI rimedi naturali per la cura della cistite da un lato eserci-tano azione antisettica e antin-fiammatoria delle vie urinarie e dall’altro facilitano la rimo-zioni dei batteri che ristagnano nelle vie urinarie. Ecco i più ef-ficaci, che puoi assumere anche in forma di integratori.MIRTILLO ROSSO AMERICANOIl mirtillo rosso americano è un rimedio naturale molto efficace per prevenire la cistite. Assun-to in pastiglie o come succo, impedisce che i batteri attec-chiscano alla mucosa della ve-scica. Inoltre esercita un'azione antibatterica. Oggi sono dispo-

Salute | Cistite �

nibili integratori che associano il concentrato di bacche fresche di mirtillo rosso americano ai fermenti lattici e alla vitamina C, che rafforza le difese e mi-gliora lo stato dei tessuti. Come prevenzione prendi gli integra-tori per 2 settimane (2 capsule al giorno, la mattina a colazio-ne e la sera prima di andare a letto, a vescica vuota). Fai poi una pausa di un mese.FERMENTI LATTICISe le cistiti sono ricorrenti, per prevenirle può essere utile ri-correre ai fermenti lattici. Si fa-vorisce così lo sviluppo di una flora intestinale innocua e si riduce la crescita e il trasferi-mento dei germi infettivi. Lo yogurt particolarmente ricco di Lactobacilli o Bifidobatte-

ri (la caratteristica è riportata sull’etichetta!) contribuisce a tenere la situazione sotto con-trollo. In alternativa puoi op-tare per integratori a base degli stessi fermenti lattici, da pren-dere per bocca a cicli di 15 gior-ni.UVA URSINA E MAGNESIO OROTATO Anche l’uva ursina ha proprie-tà antisettiche. In tintura ma-dre, 30-40 gocce due volte al giorno, serve anche come pre-venzione. Per rilassare la mu-scolatura della vescica, punta sul magnesio orotato. Disten-de i muscoli e aiuta a vincere i fastidi. Può essere preso anche insieme agli antibiotici. Va as-sunto in compresse da 500 mg. la sera.

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Il metodo della medicina tra-dizionale cinese è oggi utiliz-zato anche da quella ufficiale contro i dolori cronici benigni (cioè non legati a una malat-tia incurabile) e in particolare contro il dolore muscolo-sche-letrico. L'agopuntura funziona sia come terapia d’elezione sia in associazione con altre tera-pie o con farmaci. è particolar-mente consigliata, per esempio, nei pazienti affetti da artrosi degenerativa delle articolazio-ni. In questi casi l’agopuntu-ra, che non ha effetti collate-rali spiacevoli, può sostituire, almeno in parte, l’assunzione di antinfiammatori, consenten-do al paziente una vita del tutto normale. L’agopuntura di fatto non cura la patologia che cau-sa il dolore, ma elimina il sin-tomo. Gli effetti più sensibili si hanno nei confronti di lombo-sciatalgie, dolori cervicali, mal di schiena e alcune cefalee.

DIVERSI TIPI DI DOLORELa medicina occidentale distin-

Salute | Approfondimenti�

AGOPUNTURAla soluzione alternativa al dolore

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gue due diversi tipi di dolore: il dolore nocicettivo e il dolore neuropatico. Il primo è la con-seguenza dell’attività delle fi-bre nervose deputate a far sen-tire dolore e si manifesta, per esempio, in caso di infiam-mazioni che stimolano le ter-minazioni nervose. Il secondo tipo, invece, è la conseguenza

di una disfunzione del sistema nervoso, come nelle nevralgie. Nel caso del dolore nocicetti-vo, l’agopuntura risulta molto indicata per alleviare il sinto-mo doloroso, mentre è molto meno efficace nei casi di dolo-re neuropatico, che in genere ri-chiede comunque l’impiego di farmaci. Ciò non significa che

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l’agopuntura non trovi impie-go anche in alcune sintomato-logie dolorose in cui sia impli-cato un nervo: il dolore della sciatica, per esempio, è di tipo nocicettivo e pertanto trattabi-le con l’agopuntura.

I FONDAMENTI DELLA TECNICA CINESEL’agopuntura è uno dei meto-di di cura fondamentali nel-la Medicina tradizionale cine-se. Utilizzata fin dall’antichità, compare nel primo trattato di medicina cinese il “Canone del-la Medicina Interna dell’Impe-ratore Giallo”, redatto tra il 400 e il 200 a.C. Poiché nella me-dicina cinese la causa di ogni tipo di malattia viene attribu-ita a uno squilibrio dell’ener-gia vitale (detta Qi), l’agopun-tura è utilizzata per ripristinare il giusto equilibrio e l’armoni-

Salute | Agopuntura �

co flusso energetico nei meri-diani e quindi per rimuovere le cause e le manifestazioni di un gran numero di malattie. Que-sta metodologia è utilizzata, anche nel nostro Paese, in un ampio ventaglio di situazioni patologiche. Oggi a questa te-rapia è riconosciuta una buona efficacia analgesica anche dal-la medicina ufficiale tanto che, a questo scopo, è utilizzata in alcuni ospedali e Asl.

APPROCCIO OCCIDENTALEDal punto di vista della medi-cina occidentale il funziona-mento dell’agopuntura si arti-cola su due “meccanismi”: da una parte la stimolazione diret-ta della zona dolorosa e dall’al-tra la liberazione di endorfine da parte del cervello. La stimo-lazione, anche con il massag-

gio o la pressione delle dita, di una zona dolente, arreca sollie-vo e questo avviene, a maggior ragione con l’infissione degli aghi. Tuttavia, in base ai risul-tati ottenuti, esaminando la ri-sposta cerebrale all’agopuntu-ra con la PET (Tomografia a Emissione di Positroni), è sta-to osservato che questo tipo di trattamento stimola anche la produzione di endorfine, mo-lecole di tipo proteico che svol-gono una funzione analgesica paragonabile a quella degli op-pioidi.

IL TRATTAMENTOIl primo compito del medico agopuntore è quello di indivi-duare le zone e i meccanismi che causano il male, comprese quelle particolari aree del corpo che sono dolenti, ma lontane dalla zona di insorgenza della sensazione: anche queste devo-no comunque essere stimolate con gli aghi. In genere, per ottenere la scom-parsa completa del sintomo, è necessario effettuare da 6 a 10 sedute di agopuntura della du-rata di circa mezz’ora ciascu-na, con una cadenza variabile a seconda del tipo di dolore da trattare, ma in genere con trat-tamenti bisettimanali. L’inseri-mento degli aghi (di norma da 6 a 10) non provoca alcun do-lore e non c’è quindi motivo di averne timore. è indicata per tutti, compresi gli anziani e i bambini.

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Psicologia | Approfondimenti�

ATTACCHI DI PANICOpaura all’ennesima potenzaGli attacchi di panico, tecnicamente definiti DAP (di-sturbo da attacco di panico), sono la conseguenza di uno sta-to di paura quasi sempre indi-

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pendente dalla situazione che si sta vivendo. Possono, infat-ti, comparire in qualsiasi mo-mento e in ogni circostanza, an-che la più tranquilla. Secondo il

DSMIV, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ne soffre nel mondo 1 persona su 25. La fascia di età più col-pita è quella compresa tra i 20

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Psicologia | Attacchi�di�panico�

e i 40 anni e le donne sono il doppio degli uomini. Ne soffre chi vive costantemente il senso di colpa e, con l’attacco di pa-nico, lancia un grido disperato di aiuto.

I SINTOMIL’attacco di panico non si an-nuncia con campanelli d’allar-me. Può comparire in momen-ti impensabili, anche durante una piacevole passeggiata o una nuotata nel mare. Si presenta con un’improvvisa sudorazione, aumento del ritmo cardiaco, oc-chi sbarrati, bocca semiaperta. La sensazione è quella di esse-re paralizzati, di avere le gambe bloccate, di non poter fare nul-la, assaliti da un senso di impo-tenza insieme a un’angoscia in-

sostenibile. Addirittura si può temere per la propria vita, come se si stesse per morire.

L’ORIGINE DEL DISTURBOChi vive ogni cosa con senso di colpa, ha bisogno di farsi accet-tare dagli altri e vede il rifiuto come un evento insostenibile, non ha una base di autostima e di fiducia nelle proprie capaci-tà. Non ha in se stesso un pun-to di riferimento: si sente solo, come il bambino nel bosco al calar della luce. Su queste basi si può sviluppare un attacco di panico. Le caratteristiche per-sonali alla base sono: senso di colpa, bisogno di accettazione, paura del rifiuto, forte senso del dovere, assunzione eccessi-va di responsabilità. La costante

è l’incapacità di lasciarsi andare, di perdere il controllo e abban-donarsi. Questo atteggiamento determina un comportamento rigido e controllante che pro-duce, a sua volta, l’ostinazione di andare contro la paura che poi è proprio il meccanismo che produce la paura. Ci sono mol-tissimi tipi di fobie, ma quel-le che più di altre predispon-gono a questo disturbo sono: dismorfofobia (paura di esse-re brutti e deformi), agorafo-bia (paura degli spazi aperti), claustrofobia (paura degli spa-zi chiusi), antropofobia (paura della gente), talassofobia (pau-ra del mare), basofobia (pau-ra di cadere), kainotetofobia (paura delle novità e dei cam-biamenti). Chi ha attacchi di

L’attacco di panico non si annuncia con campanelli d’allarme

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Psicologia | Attacchi�di�panico�

panico vive in uno stato di in-felicità. La tristezza o la depres-sione sono sempre in agguato. Per aiutare chi ne soffre, la pri-ma regola è quella di fargli rico-noscere il diritto di essere felice. Solo in questo modo lo scena-rio cambia e il panico si scio-

glie e non torna più. L’attacco di panico va letto come un gri-do disperato.

GLI APPROCCI TERAPEUTICIÈ sbagliato illudersi di poter su-perare questo disturbo da soli oppure aspettare che si risol-va. Il DAP difficilmente guari-sce spontaneamente; può scom-parire anche per lunghi periodi ma, se non si è radicalmente ri-solto alla base, ritornerà. Occor-re quindi trattarlo come se fosse una malattia cronica, da curare con vari metodi:LA PSICOTERAPIA: è tra i trattamenti principali. L’aiuto di uno psicoterapeuta miglio-ra l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità, crea una piat-taforma sulla quale chi soffre di attacchi di panico può appog-giarsi e rassicurarsi nei momen-ti critici. Tra le psicoterapie, le più efficaci sono la cognitivo

comportamentale, la gestaltica e la bioenergetica. Bisogna pre-vedere un periodo di cura tra i sei e i dodici mesi. È importan-te rivolgersi sempre a terapeu-ti esperti e iscritti agli albi dei medici e degli psicologi. L’APPROCCIO FARMACOLOGICO: esisto-no psicofarmaci con un potente effetto antiansia, ma poiché l’at-tacco di panico si scatena all’im-provviso e può sopraggiungere anche dopo periodi di silenzio, l’uso di questi farmaci con effet-ti collaterali, dovrebbe protrar-si per tempi troppo lunghi. Per questo uno psicofarmaco an-tiansia è prescrivibile solo per l’attacco acuto, al fine di supe-rare, nel più breve tempo possi-bile, l’evento “paralizzante”.

RIMEDI OMEOPATICI: i ri-medi omeopatici e fitoterapi-ci, non avendo effetti collate-rali, possono essere utilizzati a lungo per aiutare a modificare il proprio stato emotivo. Aco-nitum, Hyosciamus e Ignatia tra gli omeopatici, Rodiola ro-sea, L-teanina e Passiflora tra i fitoterapici sono tra i più usati. LA RESPIRAZIONE: è un al-tro importante aiuto. È utile re-spirare profondamente: inspirare contando 1-2-3-4- 5 ed espirare contando 5-4-3-2-1. In questo modo, si riduce l’azione del siste-ma nervoso ortosimpatico che fa alzare la pressione e attiva i mec-canismi di allarme, stimolando la produzione di adrenalina e nora-drenalina che sono sempre in ec-cesso nei casi di ansia.

Va trattato come fosse una malattia cronica,

da curare a fondo

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Benessere | Approfondimenti�

I rimedi naturali contro i

CALI D’UMOREQuando l’umore va giù e sopraggiungono disagio, tri-stezza e malinconia, per corre-re ai ripari non è indispensabi-le fare uso di farmaci. Anche per gli stati depressivi più lievi, esistono infatti rimedi natura-li e omeopatici, nonché accor-gimenti da avere a tavola, per ritornare a sorridere. Scopria-moli insieme.

ERBE E FIORI CHE POSSONO AIUTAREQuando si teme il ripresentarsi di uno stato depressivo, si può ricorrere a erbe e fiori, la cui efficacia è ormai riconosciuta anche dalla medicina ufficiale. L’Iperico, o Hypericum perfora-tum, è conosciuto con il nome di “erba di San Giovanni”. Stu-di pubblicati sul British Medi-cal Journal, hanno conferma-to che svolge una valida azione antidepressiva con controindi-cazioni minori rispetto ai farmaci di sintesi. Lo studio è stato rea-lizzato presso 21

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Benessere | Cali�d'umore�

centri psichiatrici e i medi-ci hanno osservato che l’ipe-rico dava risultati anche mi-gliori rispetto alla paroxetina, che è il farmaco di sintesi so-litamente usato in questi casi. Questa erba non ha azione ra-pida come i farmaci psicotropi: dà risultati in tempi più lunghi ma i suoi effetti sono più du-revoli. è efficace poiché con-tiene alcuni principi attivi, tra cui l’ipericina e le iperforine, che favoriscono la produzio-

ne di alcuni neurotrasmettito-ri, quali noradrenalina, dopa-mina e soprattutto serotonina (il cosiddetto “ormone del be-nessere”) che svolgono un ruo-lo di primo piano nella rego-lazione del tono dell’umore. L’iperico viene ormai sommi-nistrato anche dalla medicina ufficiale, sottoforma di estrat-to secco. Per ottenere un vali-do effetto antidepressivo, i do-saggi devono essere abbastanza elevati e quindi, sebbene si tro-

vi facilmente in erboristeria e in farmacia, non bisogna “far da sé”, ma consultare un fitote-

rapeuta o un medico e seguire le sue prescrizioni. Anche per-ché l’iperico può interferire con altri farmaci e va assunto con cautela dai soggetti che hanno problemi di fegato. Può risul-tare anche fotosensibilizzante e causare reazioni cutanee so-prattutto nelle persone con pel-le chiara. Meglio dunque evita-re l’esposizione al sole. I fiori di Bach possono essere un buon rimedio specie se assunti alle prime avvisaglie del disturbo, prima che lo stato depressivo diventi profondo. Lo Cherry plum è il rimedio per chi ha paura che la sua mente sia so-vraffaticata o per chi teme di perdere il controllo. L’Agrimo-ny si consiglia in caso di tensio-ni emotive tenute nascoste agli altri. Il Gorse allevia lo stato di disperazione, il Gentian è utile in caso di depressione leggera o di sconforto. Infine il Mustard è adatto a chi vede tutto nero.

MELATONINALa melatonina è una sostanza

Si può ricorrere a erbe e fiori, la cui efficacia è riconosciuta anche dalla medicina ufficiale

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Benessere | Cali�d'umore�

prodotta dalla ghiandola pi-neale che regola i ritmi son-no-veglia e interviene anche nell'invecchiamento. Nel caso di disturbi di tipo depressivo migliora la regolazione dei rit-mi biologici e soprattutto la qualità del sonno: di fatto i di-sturbi del sonno (dormire trop-po poco oppure troppo) sono un campanello d’allarme che avverte che qualcosa non va. Provvedere subito può contri-buire a evitare l’aggravarsi di una situazione. La melatonina in compresse si trova comune-mente anche al supermerca-to, ma per assumerla in caso di tendenza alla depressione è bene chiedere consiglio al me-dico per il dosaggio.

RIMEDI OMEOPATICIL’omeopatia non cura “la ma-lattia” ma la persona che mani-festa quella malattia. In caso di cali d’umore, può dare ottimi

risultati, soprattutto se ci si reca dall’omeopata alle prime avvi-saglie di disagio e “svogliatezza” del vivere. Anche in caso di pa-tologia grave, che necessita di trattamento con psicofarmaci, dopo la guarigione del pazien-te può essere un’ottima idea sentire l’omeopata e assume-re il rimedio adatto per evitare ricadute. In generale, i rimedi omeopatici maggiormente uti-

lizzati in caso di depressione sono: Aurum, per le tensioni emotive nascoste, che si cela-no agli altri; Pulsatilla, per chi scoppia a piangere con troppa facilità; Arsenicum, per chi si sente infreddolito, stanco, agitato o ossessiona-to dalla pulizia; Ignatia, se la depressione ha una specifica causa esterna, come un lutto o uno shock.

LA GIUSTA ALIMENTAZIONEAnche seguire un’alimentazione corretta può essere utile. Meglio puntare soprattutto su cereali integrali, verdura a foglia verde, noci, frutta

secca in genere, fagioli, patate, tuorlo d’uovo, arance e pesce grasso, dal momento che questi alimenti contengono buoni quantitativi di vitamine e di acido

folico, fondamentali nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori come la noradrenalina, la serotonina e la dopamina, che nei depressi

sono carenti. Tra i sali minerali, è il magnesio quello che contrasta meglio il calo d’umore. Si trova facilmente in farmacia e in erboristeria.

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I consigli di... Pier Luigi rossi

prof. Pier Luigi Rossi

(Medico specialista in Scienza

della Alimentazione e Medicina Preventiva)

Domande&risposte | I nostri esperti

Come prevenire il reflusso gastroesofageo

g entile Professor Rossi, non molto tempo fa il mio medico di base mi ha diagnosticato

il reflusso gastroesofageo. Oltre a prendere quotidianamente un inibitore di pompa, quali accorgimenti posso adottare per l’alimentazione. Attendo fiduciosa un suo prezioso consiglio. Grazie, MariaGrazia

Gentile MariaGrazia, tutto il cibo che ingeriamo, arri-va attraverso l’esofago nello sto-maco. E qui cominciamo i guai! Lo stomaco è un organo che ri-ceve quanto mangiato e comin-cia a contrarsi per mescolare il ca-rico alimentare giunto in cavità gastrica. Lo stomaco si contrae tre volte in un minuto per ridur-re le parti alimentari in piccole, omogenee porzioni di 1-3 mm. Mangiare con voracità vuol dire ingerire cibo con dimensioni più grandi. Ciò obbliga lo stomaco a contrazioni continue, forti e pro-lungate per ridurre le dimensio-ni alimentari. Lo stomaco trasfor-ma i pezzi degli alimenti ingeriti in chimo. Solo quando tutto il cibo ingerito è stato trasformato alle dimensioni omogenee di 1-3 mm, il chimo (il prodotto finale delle contrazioni gastriche) passa dalla cavità gastrica attraverso il piloro nel duodeno per iniziare la digestione intestinale. Il tempo in

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cui il cibo ingerito resta all’inter-no della cavità gastrica si chiama digestione gastrica. Ogni alimen-to ha il suo tempo di permanen-za all’interno dello stomaco. Il riso e altri cereali, come chicchi inte-grali cotti, restano nello stomaco circa una ora, la pastasciutta cir-ca tre ore, il tonno sotto’olio cir-ca sei ore. Una lunga permanenza nella cavità gastrica del cibo può generare reflusso gastro-esogafeo, bruciori gastrici, sensazione globo-sa dell’addome sopra l’ombelico, eruttazione, malessere… Lo sto-maco desidera avere cibo liqui-do (minestre, passati di verdure, creme vegetali, minestroni, cen-trifugati, latti vegetali), cibo cal-do, cibo crudo finemente tritato, cibo sminuzzato ridotto in picco-le porzioni, cibo ben masticato. Insomma, bisognerebbe mangiare alla giapponese! Il cibo che arriva in queste condizioni nello stoma-co, agevola le contrazioni gastriche e riduce nettamente il tempo di permanenza nella cavità gastrica.

Una lunga permanenza del cibo nello stomaco favorisce rigurgiti di acido cloridrico dallo stomaco all’esofago con bruciori assai fasti-diosi. Non si può mangiare con voracità, non masticare, non pen-sare al tempo del cibo all’interno dello stomaco, avere bruciori di stomaco, avere reflusso gastro-eso-fageo, ernia jatale e… credere di risolvere tutto prendendo un far-maco o prodotti contro l’acidità di stomaco. Si elimina il sintomo ma non si risolve la causa!

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I consigli di... AlessAndro Cozzolino

Alessandro Cozzolino

(Life Coach – Dieta Social)

Domande&Risposte | I nostri esperti

Incoraggia tuo figlio ad avere una vita sana

C aro Alessandro,sono una “dietina” che ti segue da settimane e ormai non

posso più fare a meno delle tue pillole quotidiane e di tutti gli altri validissimi strumenti che ci offrite al fine di migliorare la nostra consapevolezza a tavola… e non solo a tavola! Ho 47 anni e sono mamma di un meraviglioso sedicenne. Ti scrivo perché l’adolescenza, come saprai, è un’età particolare e sto notando che mio figlio inizia a mettere su qualche chilo di troppo. Vorrei intervenire senza però fargli notare in maniera offensiva che sta ingrassando. Vorrei coinvolgerlo nel seguire la dieta con me, ma non c’è verso. sapresti darmi qualche suggerimento a riguardo? Grazie mille per la tua disponibilità. Con stima e affetto, Giuliana

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Ciao Giuliana, grazie per la tua lettera. Io non ho figli, ma ho quattro splendi-di nipoti a cui cerco di trasmet-tere importanti informazioni sul cibo e sulla corretta alimentazio-

ne. Ho imparato che ammonir-li non produce risultati rilevanti. Ciò che invece sembra funziona-re è parlare in maniera affettuo-sa e invogliarli a fare tanto sport. Quando si iniziano a vedere i ri-

sultati della dieta e dell’attività sportiva, diventa tutto più sem-plice perché è come una “droga” di cui non si può più fare a meno, proprio come scrivi tu. Fagli capi-re che la soddisfazione immedia-ta non porta mai lontano, anzi. È una trappola della nostra mente che ci spinge a trovare sempre la soluzione più facile e a portata di mano ma che non di rado poi ci presenta il conto! Fagli assaggia-re ogni tanto qualche piatto che hai preparato seguendo le ricet-te della Dieta Social ed evita di comprargli cibo spazzatura. Fai anche in modo di ridimensionare l’uso di computer, internet e altre attività sedentarie. Gli americani già dicono che lo stare seduti è di-ventato il nuovo fumare, ovvero una vita eccessivamente sedenta-ria può arrecare alla nostra salute gli stessi danni del fumo. Propo-nigli di fare sport, quello che a lui piace di più. Avrà la possibilità di socializzare e, alla sua età, l’orga-nismo risponde così velocemente che i miglioramenti non tarderan-no ad arrivare. In più c’è l’esta-te che arriva: digli che è nell’età giusta per divertirsi, fare nuove amicizie, scoprire il mondo. In-coraggialo, ascoltalo e abbraccia-lo. Gli adolescenti hanno bisogno di questo, anche se lo negano spu-doratamente! Un caro abbraccio.

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I consigli di... Elisa D'Ospina

Elisa D’Ospina (modella internazionale,

esperta di moda curvy)

Domande&Risposte | I nostri esperti

Se sei curvy, prova lo shopping on line

Ciao Maria, grazie per avermi scritto. La tua mail mi ha fatto molto piacere perché siete in tante a dirmi che non trovate le taglie nei negozi. Il mio consiglio è di dedicarvi alle aziende che vendono onli-ne. Ce ne sono molte, specializ-zate, con capi alla moda e anche economici. Non ti demoralizza-re, la moda si sta adeguando e presto sono sicura che troverete nei negozi tutte le taglie di cui avete bisogno. Nel frattempo ho selezionato su www.bonprix.it alcuni capi sia per il tuo quo-tidiano, sia per occasioni par-ticolari. Il primo è un cardigan in ma-glina, in tessuto morbido e leg-gero. Lo puoi abbinare anche a un jeans o a un semplice panta-lone nero e utilizzarlo in tutte le stagioni. Se lo indossi con una longuette, ti consiglio ai piedi qualche centimetro di tacco per-ché slancia e valorizza la figura.

C ara Elisa, ti scrivo da Bari. non riesco mai a trovare da vestire perché ho una taglia importante e non trovo

nulla nei negozi. indosso una 54 e ogni volta che provo a cercare qualcosa mi demoralizzo. Mi sai dire se ci sono aziende che vestono la mia taglia e dove posso trovare dei capi alla moda e freschi? Maria

Il secondo capo è una felpa con motivi floreali che sono di gran tendenza in questa stagione. Per un look quotidiano chic abbinala a un pantalone con drappeggio sul fondo. Li puoi indossare con una scarpa ele-

gante, ma anche con quelle sportive, dipende dalle occasioni.Il terzo capo è un vestito in tessu-to stropicciato leggero, con elasti-co e laccetto in vita molto conforte-voli. È il classico capo che ci salva in tutte le occasioni durante le giorna-te più calde. Lo puoi abbellire con collane o bracciali. Ai piedi puoi in-dossare anche le zeppe.

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I consigli di... Stefano Bongarzone

Stefano Bongarzone

(stylist, visagista e look maker - www.blogarzone.it)

Domande&Risposte | I nostri esperti

Ecco i segreti per una manicure perfetta

Caro Stefano,adoro avere mani curate ma non sempre posso

andare dall’estetista. Mi dai qualche consiglio per fare da sola a casa? grazie, Doriana

Cara Doriana, le mani rivelano tutto di noi, molto più di quanto pensiamo. Ecco perché prestare attenzione alla loro salute e bellezza è impor-tante quanto l’avere rispetto per tutto il resto del corpo. Vietato limitarsi alla sola stesura di uno smalto all’ultima moda: la cura delle mani non va confusa con quella delle unghie. E se per que-stioni di tempo, e di risparmio, non sempre è possibile affidarsi ai trattamenti di un’esperta este-tista, una volta appreso il meto-

do di lavoro, quanto più accurato e preciso, sarà piacevole scoprire quanto questo sia anche rilassan-te. Pronta per iniziare? Non pri-ma di aver rimosso, con un sol-vente delicato, qualsiasi traccia di smalto... Il taglio, operazione fondamentale per la cura dell’un-ghia, deve essere netto, eseguito su mani asciutte, e rifinito con la lima. Attenta agli angoli: in man-canza di pratica è meglio lasciar-li “vivi” e arrotondarli poi con la lima. Quest’ultima, sempre e solo in cartone, va scelta secon-

do la tipologia dell’unghia che, se naturale, deve essere trattata con bassa abrasività. Una limatura scorretta può creare sfaldatu-re all’unghia, motivo per cui la lima va tenuta parallela a que-sta e mai inclinata. Il suo movi-mento deve procedere verso un unico senso: mai avanti e indie-tro. Solo in presenza di residui, passala in senso contrario. La for-ma? Quella ovale allunga le dita, la squadrata è un po’ più moda-iola. Per il peeling dell’unghia, effettua sopra ognuna un legge-ro movimento rotatorio con una lima di grana sottile. Dopo aver tenuto la mano a bagno in acqua tiepida, con il bastoncino spingi le cuticole verso la corona, sen-za fare troppa pressione. Poi, con la tronchesina, tagliale con cau-tela, cercando di mantenerle in-tatte. Spolvera bene le unghie con la spazzolina apposita. Per la sa-lute delle mani, indossa i guanti di protezione durante le faccende domestiche: evita il contatto con i prodotti aggressivi. Massaggia-le con una crema che ne ripristi-ni il film idrolipidico della super-ficie e idratale con una maschera realizzata miscelando il succo di mezzo limone a un cucchiaino di olio extravergine; lasciala in posa per 15 minuti e risciacqua.

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