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1 Personalizzare l’istruzione è la scelta obbligata di fronte alla singolarità dei bisogni cognitivi, affettivi e sociali di bambine e bambini, e deve essere una costante dell’impianto didattico per consentire l’ancoraggio delle risposte educative alle caratteristiche del soggetto che apprende. I piani personalizzati delle attività educative esigono intelligenza progettuale, competenze relazionali affidabili, flessibilità nella gestione della risorsa tempo, dell’organico dei docenti, dell’organizzazione delle attività di sezione e di laboratorio. Occorre, altresì, un uso strategico della valutazione in tutte le sue dimensioni: delle bambine e dei bambini, del percorso didattico, della scuola… (D.M. n. 100/2002). La Scuola dell’Infanzia “si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza (…). Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità” Indicazioni Nazionali (MIUR, 2012, p. 16). “Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario” (Ciambrone, Fusacchia, 2015). ALUNNO/A: ___________________________________________________ SCUOLA: ______________________________________________________ SEZIONE: _____________________________________________________ PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA STRUMENTI PER L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA ………………………… a.s……………………

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA … · Personalizzare l’istruzione è la scelta obbligata di fronte alla singolarità dei bisogni cognitivi, ... prevalentemente durante

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Personalizzare l’istruzione è la scelta obbligata di fronte alla singolarità dei bisogni cognitivi,

affettivi e sociali di bambine e bambini, e deve essere una costante dell’impianto didattico per

consentire l’ancoraggio delle risposte educative alle caratteristiche del soggetto che apprende.

I piani personalizzati delle attività educative esigono intelligenza progettuale, competenze

relazionali affidabili, flessibilità nella gestione della risorsa tempo, dell’organico dei docenti,

dell’organizzazione delle attività di sezione e di laboratorio. Occorre, altresì, un uso strategico della

valutazione in tutte le sue dimensioni: delle bambine e dei bambini, del percorso didattico, della

scuola… (D.M. n. 100/2002).

La Scuola dell’Infanzia “si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità,

dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza (…). Tali finalità sono perseguite

attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità,

garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e

con la comunità” Indicazioni Nazionali (MIUR, 2012, p. 16).

“Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono

all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare

attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale

e unitario” (Ciambrone, Fusacchia, 2015).

ALUNNO/A: ___________________________________________________

SCUOLA: ______________________________________________________

SEZIONE: _____________________________________________________

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA STRUMENTI PER L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA

…………………………

a.s……………………

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INDICE

PARTE I: PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA

INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE

1. OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO DEGLI ALUNNI/E IN RELAZIONE AI CONTESTI (per tutti)

1.1 DATI ANAGRAFICI

1.2 OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE AREE DI COMPETENZA A SCUOLA (I.N., 2012) – LIVELLO INDIVIDUALE

1.3 TABELLA DI SINTESI - LIVELLO INDIVIDUALE

2. STRATEGIE DI INTERVENTO INCLUSIVE (per tutti): TABELLA DI RACCORDO CON LA PROGETTAZIONE DI SEZIONE

2.1 TABELLA DI RILEVAZIONE SINTETICA AREE DI FORZA E DI CRITICITA’ (LIVELLO COLLETTIVO: GRUPPO, SEZIONE O SCUOLA)

PARTE II: STRUMENTI E STRATEGIE PER L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE 1. SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BES 2. SCHEDA DI PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI PERSONALIZZATI SU BASE ICF 3. STRUMENTI 4. STRATEGIE METODOLOGICO DIDATTICHE ED EDUCATIVE EFFICACI 5. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ CON LA FAMIGLIA

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INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE VARIE PARTI

Il documento costituisce lo strumento principale di un percorso di Ricerca-Azione e di Ricerca-Formazione avviato dagli IC di Cambiano e di Moncalieri Centro Storico (Torino), attualmente in fase di realizzazione, con la collaborazione e la supervisione pedagogica dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte (Ufficio IV), volto a rafforzare l’inclusione di tutti i bambini e le bambine. In particolare, le schede e i materiali proposti possono migliorare la qualità dei processi di insegnamento-apprendimento - quotidiani e per tutti gli alunni - e, al contempo, favorire il riconoscimento precoce, la prevenzione e il trattamento di difficoltà scolastiche e disturbi del neurosviluppo di alcuni, in linea con quanto affermato dalla letteratura scientifica – pedagogica internazionale e dalla normativa scolastica nazionale. Le azioni di riconoscimento/intervento precoce da parte della scuola rappresentano una “condicio sine qua non” per garantire pari opportunità e realizzare un’inclusione autentica, in relazione alle differenze di ogni bambino e bambina.

PARTE I: PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA Da compilare per tutti gli alunni L’utilizzo di questo documento facilita la presa in carico educativa da parte di tutti gli adulti (scuola, famiglia, territorio), secondo il modello biopsicosociale e il modello ecologico-sistemico, per la realizzazione dei compiti e degli obiettivi previsti dalla normativa scolastica:

• favorire l’apprendimento e la partecipazione di tutti i bambini e le bambine

• valorizzare lo sviluppo globale della persona dell’alunno

• garantire il successo formativo di tutti

• creare salute e benessere a scuola. Come già rilevato, la Legge 170/2010, e relative Linee Guida del 2011, e le Indicazioni Nazionali, in linea con la letteratura scientifica recente, riconoscono il ruolo essenziale della scuola dell’Infanzia per la prevenzione primaria e secondaria di alcuni disturbi e difficoltà. Le insegnanti della sezione potranno utilizzare le schede per osservare, progettare, potenziare, monitorare e valutare i percorsi di apprendimento e di partecipazione, a livello collettivo. Al contempo, potranno osservare le specificità individuali e di gruppo/sezione e ri-orientare la progettazione per tutti o, laddove opportuno, avviare un percorso di personalizzazione/individualizzazione mirata per un singolo alunno/a (parte II). PARTE II: STRUMENTI E STRATEGIE PER L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE Da compilare in caso di alunni con diagnosi di BES o relazione della scuola o in attesa di accertamento diagnostico o in ogni altro caso ritenuto opportuno da Insegnanti e Famiglia. La parte II costituisce un “Piano Personalizzato” per la progettazione di attività individualizzate e mirate, condivise con tutti i soggetti, finalizzate al potenziamento dei punti di forza e al recupero delle abilità specifiche deficitarie nel singolo alunno. Tale documento potrà essere condiviso con i docenti della scuola primaria per facilitare la conoscenza del bambino/a ed, eventualmente, la compilazione del successivo PDP. N.B. Il documento deve essere stampato nella sua versione integrale. I docenti potranno compilare le parti ritenute opportune a seconda delle diverse situazioni, in relazione alle indicazioni sopra esposte.

Torino, 1 Aprile, 2017 IL GRUPPO DI RICERCA Coordinatore scientifico e curatore: Paola Damiani (Referente BES e Inclusione USR per il Piemonte) Coordinatori pedagogici e organizzatori: Valeria Fantino, Margherita Rescigno (Dirigenti Scolastici IC Moncalieri Centro Storico e IC Cambiano) Coordinatori didattici: Lucia Izzi; Valentina Bozzo

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Collaboratori per la sperimentazione: Briccarello Rita, Vegro Grazia e Insegnanti delle sezioni coinvolte: Alparone Sonia, Antonelli Emanuela Cinzia, Besso Marcheis Valentina, Canova Costantina, Conterno Micaela, Coppola Angela, Cucuzza Rosanna, Gallo Gabriella, Giulio Laura, Manta Teresa, Nirta Caterina, Pizzi Domenica, Rago Antonietta, Strippoli Mary, Varela Giorgia, Corbo Edda, Pace Anna Maria, Vergnano Micaela, Antinucci Laura, Farello Maria Luisa, Casetta Laura, Fasano Margherita, Marchisio Maria Rita, D’Annunzio Marilena, Lisa Adriana, Canova Costantina.

PARTE I

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INCLUSIVA

1. OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO DEGLI ALUNNI/E IN RELAZIONE AI CONTESTI (per tutti) Un’ osservazione sistematica favorisce l’attività di potenziamento delle abilità fondamentali per lo sviluppo e per l’apprendimento dei singoli bambini. Inoltre, l’utilizzo di indicatori comuni e comparabili contribuisce a costruire un contesto favorevole per l’intero gruppo di bambini, stimolando la riflessione dei docenti e delineando percorsi formativi in continuità con gli ordini scolastici successivi.

1.1 DATI ANAGRAFICI

Cognome e nome

Data e luogo di nascita

Residenza Residenza

Indirizzo

Nazionalità e lingua Nazionalità …… …………………………………………

Arrivo in Italia ...................................................................

Madre lingua:…………………………………………….

Altre lingue:….………………………………………….

Lingua usata all’interno del nucleo familiare:…………………..

Composizione del nucleo

familiare

▪ Padre: ……………………….. Nazionalità: ………………

▪ Madre: …………………………….….. Nazionalità: …………….…….

Altri adulti di riferimento:………………………………………

Altri minori:……………………………………………………

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FREQUENZA

SCOLASTICA

(indicare la sezione e

il tempo scuola

dell’alunno)

Sezione

Tempo scuola

Nel/i precedente/i anno/i la frequenza è stata:

regolare

non regolare

(indicare eventuali motivi se utili a delineare il quadro complessivo

dell’alunno)

ULTERIORI INFORMAZIONI FORNITE DALLA FAMIGLIA

IMPEGNI EXTRA-

SCOLASTICI

□ gruppi di attività motoria

…………………………………………................................

□ gruppi a carattere culturale o ricreativi .… …………………………………………………………..

□ relazioni amicali

………........................................................................................

□ altro ……………………………………………………………….

CARATTERISTICHE

SIGNIFICATIVE DEL

BAMBINO/A IN

RELAZIONE AL

CONTESTO

FAMILIARE E DI

VITA

(attitudini; punti di forza;

fragilità, esigenze

specifiche…)

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1.2 OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE DELLE AREE DI COMPETENZA A SCUOLA

(I.N., 2012) – LIVELLO INDIVIDUALE

Alunno/a:…………………………………………………………………………

PERIODO: da-a:……………… (scansione temporale scelta dal singolo istituto e/o team docente)

CAMPI DI

ESPERIENZA Comportamenti, conoscenze, abilità e

atteggiamenti

ATTIVITA’

EDUCATIVE E

DIDATTICHE (indicare le attività prevalenti durante le

quali si svolge l’osservazione)

AMBIENTE

(spazi, tempi, materialità;

modalità conduzione e clima)

VALUTAZIONE

0-4 ICF

10 (punto di forza)

SÉ E L’ALTRO Area emotivo-relazionale: contatto oculare con l’interlocutore; relazione con gli adulti e/o con i pari; interesse per le attività; stima di sé; adattamento e flessibilità Area consapevolezza/metacognizione

riconosce dei limiti delle proprie azioni nel contesto in cui opera; si adegua facilmente a nuove situazioni; è consapevole delle proprie azioni; accetta e rispetta le regole.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Area consapevolezza/metacognizione uso adeguato della fisicità nella relazione; uso funzionale della corporeità per attività ludiche e di apprendimento; capacità di soffermarsi per brevi lassi di tempo su un’attività ludica/didattica; capacità di rispettare la turnazione con i compagni nell’attività ludico-didattico.

Area percettivo - motoria sviluppo della lateralizzazione; utilizzo degli strumenti in maniera corretta ed appropriata; funzioni sensoriali (uditive; visive;…) e prassiche; copia di figure semplici; esplorazione visiva/ osservazione; pianificazione ed esecuzione motoria

I DISCORSI E LE PAROLE

Area comunicativo-relazionale si relaziona in modo adeguato con gli adulti; riesce a verbalizzare le proprie emozioni; riesce ad esprimersi in modo adeguato al contesto;

Area Funzionale; competenza linguistica di base competenza fonologica e metafonologica; competenza sintattica, comprensione messaggi verbali; capacità di associare il nome di un oggetto all’oggetto stesso con la corretta

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

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denominazione (lettera, numero, oggetto, colore…); capacità di recuperare nella memoria il nome di un oggetto in modo rapido.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Area competenze visuo-spazio-temporali e logiche riconosce semplici simboli grafici; conosce ed utilizza indicatori spaziali e temporali (relazioni causa - effetto, prima – dopo; sopra-sotto; vicino -lontano…) classificazione/ seriazione (numeri- forme ecc….); associazione della quantità che corrisponde al numero ( es. gli si chiede di prendere quattro oggetti ed esegue adeguatamente).

Area competenze metacognitive ed emotivo-motivazionali tollera le frustrazioni; affronta serenamente situazioni o compiti nuovi; riesce ad accettare le variazioni delle ruotines quotidiane.

IMMAGINI, SUONI, COLORI Area cognitiva-percettivo-sensoriale (competenza visuo-motoria, uditiva, prassica…) associa il nome al colore; riconosce i compagni della sua sezione; riesce nella grafica spontanea; possiede coordinazione oculo-manuale; gestisce lo spazio espressivo; ha sviluppato la motricità fine; riesce nelle attività manipolative. Area espressivo-relazionale sa comunicare esperienze attraverso il disegno; riconosce e utilizza adeguatamente la gestualità e la mimica facciale; presta attenzione quando gli altri parlano; sa esprimersi graficamente.

AREA TRASVERSALE: riesce a

svolgere funzioni esecutive quali: lo spostamento veloce dell’attenzione spaziale; i giochi di autoregolazione; i giochi sul pronti e via; sull’attenzione automatica; sull’attenzione catturata dagli stimoli; sull’attenzione volontaria; sull’attenzione guidata dallo scopo.

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 10

SCALA VALORI QUALIFICATORI 0 - NESSUN problema (assente, trascurabile...) 1 - problema LIEVE (leggero, piccolo...) 2 - problema MEDIO (moderato, discreto...) 3 - problema GRAVE (notevole, estremo...) 4 - problema COMPLETO (totale...)

10 - punto di FORZA

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1.3 TABELLA DI SINTESI - LIVELLO INDIVIDUALE

Aree di forza Considerare solo i punteggi 0 e 10 FATTORI AMBIENTALI

PREVALENTI

(FACILITATORI)

Sé e l’altro X 0/0 oppure 0/10 – 10/10 Comportamento positivo osservato

prevalentemente durante le attività di gruppo,

ludiche e motorie. L’insegnante non fornisce

istruzioni verbali e consegne…ecc…

Il corpo e il

movimento

X 0/10

I discorsi e le parole X 0/10

La conoscenza del

mondo

X 0/10

Immagini suoni,

colori

X 0/10

Aree di criticità Considerare solo i punteggi 1-2-3-4 FATTORI AMBIENTALI

PREVALENTI (BARRIERE)

(attività – clima – persone)

Sé e l’altro X 3/2 oppure 1/3 ecc…

Il corpo e il

movimento

X 3/2 oppure 1/3 ecc…

I discorsi e le parole X 3/2 oppure 1/3 ecc…

La conoscenza del

mondo

X 3/2 oppure 1/3 ecc…

Immagini suoni,

colori

X 3/2 oppure 1/3 ecc…

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2. STRATEGIE DI INTERVENTO INCLUSIVE (per tutti)

TABELLA DI RACCORDO CON LA PROGETTAZIONE DI SEZIONE

Indicare proposte di attività di potenziamento e/o integrazione, alla luce delle caratteristiche

significative descritte nelle schede precedenti, utili in modo particolare per alunni che manifestino

priorità educative e aree di debolezza emergenti, ma applicabili in modo proficuo a livello di

gruppo (sezione o gruppi di lavoro specifici).

(Crocettare le voci che possono essere utilizzate)

PERIODO: da-a………………………………………………………………………...

ATTIVITA’ DESCRIZIONE IN ICF OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI A LIVELLO

DI SEZIONE

(come il gruppo di alunni risponde alle attività

proposte)

Attività ludiche □ Gioco simbolico

□ Giochi di ruolo

□ Gioco non strutturato

d1313 d1311 d8800

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di ascolto -memorizzazione

□ Memorizza e mantiene un’adeguata attenzione

□ Ascolta e revoca una breve esperienza

□ Memorizza contenuti, contare, filastrocche, immagini osservate

d161 d115 d135

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività motorie □ Cammina sulle punte dei piedi o sui talloni □ Esegue movimenti osservati in sequenza □ Ha una dominanza laterale, segue quattro sequenze di movimenti

d220

d2203

d2204

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività mimico -gestuale

□ Imitazione

□ Lettura di immagini

□ Rievoca le esperienze di un breve racconto

d3350

d335

d330

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni)

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10

…………………………………………… ……………………………………………

Attività grafico - manipolative

□ Espressione grafico – pittorica, manipolazione

□ Comunica attraverso il disegno

□ Descrive i contenuti attraverso i disegni

d335

d3351

d3352

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di drammatizzazione

□ Esprime le proprie emozioni

□ Rispetta i ruoli

□ Si inserisce nelle nuove situazioni con serenità

d710

d7100

d2500

d2502

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività simboliche – imitative

□ Memorizza canzoni

□ Memorizza sequenze osservate

□ Si lascia coinvolgere nelle attività quotidiane

d332 d3351 d230 d2300 d2301 d2302

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività metalinguistiche

□ Espressione verbale

□ Abbina parole che iniziano con lo stesso fonema

□ Ascolta e comprende una storia

d330

d3101 d3102

d135 d137

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di verbalizzazione delle esperienze e dei vissuti personali

□ Formula una serie di frasi corrette

□ Su sequenza verbale sa eseguire una serie di azioni

□ Esprime i propri stati d’animo con movimenti bucco-fonatori, correttamente

d310

d3100

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di carattere culturale,

□ E’ sensibile alle gratificazioni

□ Ha fiducia nell’adulto e nei

d350 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4

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formativo, socializzante

compagni

□ Porta a termine gli incarichi affidati

d3102

d3503

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività logica - matematica

□Conta una sequenza di oggetti

□ Individua elementi estranei all’insieme

□ Completa insiemi

d150 d1500 d1501

d137 d1370 d1371

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di laboratorio e di tutoraggio

□ Espressione grafico-pittorica in gruppo

□ Ricerca i compagni rispettando le regole quotidiane

□ E’ sensibile alle gratificazioni

d2203

d750 d7500 d7504 d710 d7101

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività in piccoli e grande gruppo

□ Interviene rispettando il proprio turno

□ Prova soddisfazione nel mostrare il proprio prodotto

□ Aiuta volentieri i compagni

d7100

d7101 d7104

d710

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività spazio- tempo

□ Abbina il proprio corpo a movimenti ritmici all’ascolto di una musica

□ Canta canzoni accompagnando

il ritmo del canto con i gesti corporei

□ riproduce sequenze ritmiche

d 3350 d3351

d332

d210 d2105

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività di ordinamento logico-temporale

□ Conosce momenti vari della ruotine giornaliera

□ Si orienta nella successione temporale dei giorni della settimana

d230 d2300

d2305

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4

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□ Riordina in sequenza quattro- cinque immagini

d2200

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività percettiva □ Riconosce e denomina i colori

□ Discrimina le principali qualità olfattive, tattili e gustative

□ Denomina e riconosce le figure geometriche

d120

d1370

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Attività collaborative e cooperative

□ Gioca con i coetanei e riconosce le regole del gruppo

□ Porta a termine un compito semplice utile per sé e per il gruppo dei pari. (Esempio l’aiutante diventa formativo nei confronti del compagno in difficoltà, assume un ruolo di tutor).

□ Gli piace che tutto sia ordinato e pulito COMPLETATO

d720 d7200 d7203

d161 d163 d1632

d510 d5100

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4 (spazio per eventuali considerazioni) …………………………………………… ……………………………………………

Altro

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2.1 TABELLA DI RILEVAZIONE SINTETICA AREE DI FORZA E DI CRITICITA’ (LIVELLO COLLETTIVO: GRUPPO, SEZIONE O SCUOLA)

Periodo: ………………………………………………………………………………………………. Inss:………………………………………………………………………………………………………

Aree di forza Considerare solo i punteggi 0 e 10 FATTORI AMBIENTALI

PREVALENTI

(FACILITATORI)

0 - 10 N° alunni

Sé e l’altro

Il corpo e il

movimento

I discorsi e le parole

La conoscenza del

mondo

Immagini suoni,

colori

Aree di criticità Considerare solo i punteggi 1-2-3-4 FATTORI AMBIENTALI

PREVALENTI (BARRIERE)

(attività – clima – persone)

1-2-3-4 N° alunni

Sé e l’altro

Il corpo e il

movimento

I discorsi e le parole

La conoscenza del

mondo

Immagini suoni,

colori

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PARTE II

STRUMENTI E STRATEGIE PER L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE Da utilizzare in caso di significative difficoltà individuali emergenti, di sospetto disturbo del neurosviluppo (anche in attesa di valutazione) e in presenza di diagnosi e/o segnalazione di specifici BES.

1. SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BES

ALUNNO/A……………………………………………………………………………………………………………. SEZIONE………………………………………………………………………………………………………………… INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

L’individuazione è stata effettuata tramite:

◊ diagnosi specialistica

◊ segnalazione da parte dei Servizi Sociali

◊ Team di sezione DIFFICOLTA’ PREVALENTI

Diagnosi di …………………………………………

redatta da ………………………………………….

data…………………………………………………….

oppure

Specificare le difficoltà prevalenti individuate dai Servizi o dalle insegnanti (ed allegare relazione più dettagliata dove va indicata la data di compilazione e il nominativo del referente dei Servizi o quelli dei docenti)

INFORMAZIONI SPECIFICHE DESUNTE DAI DOCUMENTI SOPRA INDICATI

EVENTUALI OSSERVAZIONI DA PARTE DEL TEAM

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2. SCHEDA DI PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI PERSONALIZZATI SU BASE ICF (da compilare con i codici ICF ritenuti essenziali e significativi per l’alunno/a)

DIFFICOLTA’

PREVALENTE

(T1)

ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO

VALUTAZIONE

FINALE

(T2)

CAPITOLO 1

APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE

Abilità/comportamento INTRODUZIONE

FACILITATORI

RIMOZIONE

BARRIERE

STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

TEMPI VALUTAZIONE

T2

VALUTAZIONE T1

Esempio esplicativo

d110.

GUARDARE

L’alunno tende anche

sotto richiesta a non

guardare l’interlocutore

Costruzione di un

binocolo

Attività di

piccolo

gruppo

□ 0 □ 1 □ 2 □ 3 □ 4

Permane la difficoltà

dell’alunno nel

guardare

spontaneamente

l’interlocutore,ma

sotto esplicita

richiesta dell’adulto

per pochi secondi vi

è contatto oculare

CAPITOLO 2

COMPITO E RICHIESTE GENERALI

CAPITOLO 3

COMUNICAZIONE

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CAPITOLO 4

MOBILITA’

CAPITOLO 5

CURA DELLA PROPRIA PERSONA

CAPITOLO 6

VITA DOMESTICA

CAPITOLO 7

INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI

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CAPITOLO 8

AREE DI VITA PRINCIPALI

CAPITOLO 9

VITA SOCIALE,CIVILE E DI COMUNITA’

3. STRUMENTI

□ Materiale di recupero

□ Materiale strutturato

□ Materiale non strutturato

□ Testi con immagini

□ Materiale audio/visivo

□ Altro … …

4. STRATEGIE EDUCATIVE METODOLOGICO/DIDATTICHE EFFICACI

□ Tenere conto dei tempi del bambino

□ Incoraggiare l’apprendimento collaborativo fra pari

□ Incoraggiare l’apprendimento collaborativo con l’adulto

□ Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio;

□ Promuovere la consapevolezza dei propri punti di forza, delle proprie capacità;

□ Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale;

□ Valorizzare il bagaglio esperienziale del bambino

□ Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative;

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5. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ CON LA FAMIGLIA

Si concordano:

□ condivisione delle regole in particolare:

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

□ le modalità di sinergia educativa scuola- famiglia

Che seguono il bambino:

- famigliari

- educatori

- associazioni

- enti

- ASL

□ altro __________________________________________________________

Il presente Piano è stato concordato e redatto da:

Insegnanti (curricolari, di sostegno, ecc…)

________________________________________________________________

Dirigente Scolastico:

________________________________________________________________

Genitori (o affidatari):

________________________________________________________________

Operatori socio – sanitari (se hanno partecipato alla stesura del documento)

________________________________________________________________

Referente d’Istituto per i BES (se nominato)

________________________________________________________________

Tale documento è da considerarsi valido per …….

Data, ______________________

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RIFERIMENTI NORMATIVI E PEDAGOGICI

- DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”

- Legge n. 53 del 28 marzo 2003 "Delega al Governo per la definizione delle norme generali

sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione

professionale"

- Legge n. 170 del 8.10.2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in

ambito scolastico”.

- D.M. n. 5669 del 12.07.2011 con allegate “Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e

degli studenti con disturbi specifici di apprendimento”.

- D.M. del 27.12.2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.

- CM n.8 del 6.03.2013, oggetto: “Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2013 - Strumenti

d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica”.

Indicazioni nazionali per il primo ciclo, MIUR 2012

“Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare

bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente

sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile…

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione

nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando

progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni

esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti

sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,

domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il

confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni

e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise;

essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di

ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva

importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire

regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto,

l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e

doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato,

rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura (p. 16)”.