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Comune di Trieste Area Educazione, Università e Ricerca Servizi Educativi Integrati per l’Infanzia, i Giovani e la Famiglia
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO
SPAZIO GIOCO POMERIDIANO
LO SCOIATTOLO
Anno scolastico 2012/2013
Coordinatrice pedagogica: Consuelo Louvier
Spazio gioco Lo scoiattolo Via Manzoni n. 10 Tel. 040630268
Trieste
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I DIRITTI NATURALI DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
1. IL DIRITTO ALL'OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2. IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
3. IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori riconoscere i profumi offerti dalla natura
4. IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola interloquire e dialogare
5. IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco
6. IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7. IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8. IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9. IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua
10. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
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…E ritornò dalla volpe.
“Addio” - disse. “Addio” - disse la volpe. “Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene
che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
“L’essenziale è invisibile agli occhi” - ripeté il Piccolo Principe, per ricordarselo.
“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante”.
“E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa…” - sussurrò il Piccolo Principe per ricordarselo.
“Gli uomini hanno dimenticato questa verità ma tu non la devi dimenticare. Tu divieni responsabile
per sempre di quello che hai fatto. Tu sei responsabile della tua rosa…”
“Io sono responsabile della mia rosa…” - ripeté il Piccolo Principe per ricordarselo.
Da “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint-Exupery
Presentazione del nido - obiettivi del servizio
Lo spazio gioco pomeridiano è un servizio flessibile legato alla tipologia di offerta
diversificata proposta dal nostro Ente, completa l’erogazione di servizi integrativi presso gli spazi
della struttura ubicata in Via Manzoni, 10, dove si trovano anche il nido tradizionale e lo spazio
gioco mattutino.
E’ un servizio che funziona dalle 14.00 alle 18.00 ogni giorno con entrata e uscita flessibili e
concordate con le famiglie, non offre il momento del pasto e del sonno, proprio per la
particolarità della sua tipologia.
Fa parte di quei servizi descritti dalla Legge Regionale n. 20 del 18 agosto 2005, Art. 4
comma che prevede l’ampliamento dell’”offerta formativa dei nidi tradizionali garantendo risposte
differenziate e flessibili attraverso soluzioni diversificate sotto il profilo strutturale e organizzativo,
in risposta alle esigenze delle famiglie e dei bambini, anche accompagnati da genitori o altri adulti.
Art. 4 comma 2 b gli spazi gioco, che hanno finalità educative e di socializzazione. Accolgono
bambini di età compresa fra i 18 e i 36 mesi. Prevedono una frequenza flessibile e preventivamente
concordata con la famiglia per un tempo non superiore a quatto ore giornaliere anche su giornate
non continuative.”
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Di seguito il nuovo Regolamento del Comune di Trieste che recepisce le indicazioni del
nuovo Regolamento regionale: D.P. Reg. 4 ottobre 2011 n. 23.
→ Dal Regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Trieste
approvato con delibera consiliare d.d. 10.02.2012.
Disposizioni generali
Art.1- le I bambine/i come soggetti di diritto
1. La/il bambina/o è soggetto portatore di diritti inalienabili così come sancito dall’art. 3 della
Costituzione Italiana e della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989,
ratificata dal Parlamento italiano con Legge n. 176 del 27- 05.1991.
Capo I
Servizi Integrativi
Art.36 – Obiettivi e caratteristiche
1. I servizi Integrativi per la prima infanzia ampliano l’offerta educativa rispetto ai nidi
d’infanzia e si caratterizzano per la flessibilità della fruizione ed organizzazione. Tali servizi offrono
soluzioni diversificate, sotto il profilo strutturale e organizzativo, in risposta alle esigenze delle
famiglie e delle/dei bambine/i, anche accompagnate/i da genitori o da altri adulti. Non prevedono,
salvo nei casi previsti dalla normativa regionale in materia di servizi per la prima infanzia, il servizio
mensa e zona destinata al riposo.
→ Dal D.P. Reg. 4 ottobre 2011 n. 230 - Regolamento regionale, recepito dal regolamento dei
servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Trieste.
Attivita’ comuni e rispetto della non interferenza
Art. 6 (Requisiti organizzativi generali)
1. …… Qualora il servizio sia ubicato in una struttura condivisa con altro servizio, il progetto
educativo deve indicare le modalità organizzative e strutturali che garantiscano la non
interferenza fra i diversi servizi.
Art. 9 (Requisiti strutturali generali)
1. Le diverse tipologie di servizi alla prima infanzia possono essere ubicate nella medesima
struttura al fine di garantire un migliore utilizzo degli spazi, purché i differenti servizi non
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interferiscano nello svolgimento delle attività. Gli spazi e i locali destinati alla prima infanzia
dovranno essere distinti da quelli destinati a bambini di età superiore ai tre anni, se
contemporaneamente presenti. La distinzione fra i diversi servizi ubicati nella medesima struttura
deve essere evidenziata all’utenza.
8. ………area esterna: i servizi per la prima infanzia hanno di norma un’area esterna di pertinenza
adeguatamente protetta da evidenti rischi infortunistici per i bambini, dotata di zona ombreggiata e
di attrezzature per la permanenza ed il gioco dei bambini. Nelle zone ad alta densità abitativa,
individuate ai sensi della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
(CIPE) 13 novembre 2003, n. 87 (Aggiornamento dell’elenco dei comuni ad alta tensione abitativa),
i Comuni possono concedere le deroghe previste ai capi seguenti in relazione alle singole tipologie
di servizio;
Art. 24 Requisiti strutturali
1. Ai sensi dell’articolo 9, comma 8, lett. a), l’area esterna deve avere una superficie di mq 7 per
bambino; se costituita da terrazza, la metratura minima è di mq 3 per bambino.
2. Nelle zone ad alta densità abitativa ai sensi della delibera CIPE 87/2003, i Comuni possono
concedere una deroga alla presenza dell’area esterna; in tal caso, la definizione della superficie
netta dello spazio interno così come di seguito definita dovrà essere aumentata di mq 2 a bambino
riferita alla ricettività.
Il Servizio Integrativo – Spazio Gioco “Lo Scoiattolo” - pomeriggio - è ubicato
nella stesso complesso in cui sono collocati anche un nido (nello stesso edificio, al pian terreno) e
una scuola dell’Infanzia (in un edificio attiguo collegato al primo). L’entrata è in comune per tutti,
da dove si accede poi ai singoli servizi.
Dall’entrata principale al pian terreno, negli spazi del nido, è allestito uno spogliatoio con gli
armadietti dei bambini sia dello spazio gioco che del nido, raggruppati per servizio. sono già usciti o
Lo spazio gioco è collocato al I piano del primo edificio. I bambini con le loro famiglie entrano
nello spogliatoio viene utilizzato dai bambini dello spazio gioco quando i bambini del nido sono in
un’altra zona o sono già usciti o stanno uscendo, senza interferire reciprocamente.
Nell’arco della giornata vengono condivisi vari momenti comuni a seconda delle attività e
progetti pedagogici proposti e previsti dal progetto educativo annuale in un’ottica di continuità. In
particolare dopo le 16 quando i bambini del nido sono in numero ridotto rispetto la capienza dello
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stesso si prevedono momenti di attività ludiche comuni al fine di offrire maggiori opportunità sia ai
bambini dello spazio gioco (n. massimo iscritti 7) e quelli del nido che protraggono la loro
presenza fino alle ore 17.30 dando la possibilità di realizzare laboratori o attività mirate anche
all’esterno.
Attività in continuità sono possibili anche con la scuola dell’infanzia collocata nello stesso
complesso con visite reciproche.
Lo spazio gioco dispone di uno spazio esterno ad uso esclusivo (terrazzo) ed uno (giardino)
utilizzato con il nido in tempi diversi o condivisi ed opportunamente programmati .
I servizi educativi collocati nel complesso di via Manzoni usufruiscono dei servizi generali
comuni:
• cucina (nido, scuola dell’infanzia ed al bisogno spazio gioco)
• lavanderia/stireria (nido ed al bisogno scuola dell’infanzia ed al bisogno spazio gioco)
• spogliatoio personale (nido, spazio gioco , personale cucina e appalto pulizie)
• ufficio direzione (nido, scuola dell’infanzia e spazio gioco)
• magazzini/ripostigli (nido, scuola dell’infanzia e spazio gioco)
Come previsto dalla LR 20/2005 e successive modifiche, nello spazio gioco sono impiegati
operatori che svolgono funzioni di coordinatore (coordinatore pedagogico che segue
contemporaneamente nido e scuola infanzia nella stessa struttura), educatori (1 unità con orario
part time 24 h sett.), personale addetto ai servizi generali con le modalità sotto indicate.
Essendo la struttura collocata in un complesso in cui operano un nido ed una scuola
dell’infanzia, parte dei servizi generali sono svolti in modo integrato, soprattutto per lo spazio
gioco ed il nido, come espressamente previsto dalla norma. Le pulizie degli ambienti destinati
all’attività didattica dello spazio gioco sono assicurate tramite appalto: 1’ operatore è presente per
questa funzione dalle 17.30 fino ad oltre la chiusura del servizio. Durante l’orario di apertura del
nido (che comprende anche l’orario di apertura dello spazio gioco fino alle 17.30) per le funzioni
connesse ai servizi generali sono impegnate 3 unità di personale comunale, oltre che il personale
fornito dall’appalto mensa per il nido. Il personale comunale assicura la pulizia degli ambienti
(quelli destinati all’attività didattica del nido e gli spazi di uso comune ad entrambi i servizi) ed
interviene in caso di piccole emergenze sia per quanto attiene il nido e lo spazio gioco, durante
l’orario di apertura del nido. Dalle 17.30 alle 18.00 è garantita la presenza dell’operatore della
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Cooperativa. Pertanto detta organizzazione del servizio permette la presenza di almeno un
ausiliario nell’edificio, fino alle 17.30 con il personale comunale e dalle 17.30 fino alla chiusura con
il personale dell’appalto pulizie.
ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
Lo spazio gioco “Lo scoiattolo” è funzionante al pomeriggio con il seguente orario: dalle
14.00 alle 18.00.
Il personale che vi opera è così composto ed organizzato:
Educatrice: Radin Novella, in servizio 4 ore al giorno dalle 14.00 alle 18.00;
Coordinatrice pedagogica: Louvier Consuelo;
Personale d’appoggio: Colombetta Manuela, dipendente della cooperativa “Idealservice“, in
servizio dalle 17.30 alle 19.00 c.a..
IL MODELLO PEDAGOGICO
Dalla Carta dei Servizi degli Spazi Gioco del Comune di Trieste: Punti qualificanti del servizio:
a. il progetto pedagogico/educativo
Viene adottato un progetto educativo nel quale sono esplicitati gli obiettivi in relazione
alle attività educative proposte, ai metodi, alle modalità organizzative, alle modalità di verifica e
documentazione.
Il progetto educativo indica le modalità educative e strutturali che, pur in un’ottica di
continuità e collegamento con gli altri servizi, ne garantiscano la non interferenza.
Il progetto viene condiviso con le famiglie.
Gli educatori elaborano una programmazione mensile delle attività proposte, in linea
con il progetto educativo.
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Programmazione educativo - didattica. Le finalità
Lo spazio gioco “Lo Scoiattolo” accoglie bambini e bambine dai diciotto ai trentasei mesi e
si propone di affiancare la famiglia nel perseguire e curare la crescita e lo sviluppo armonico del
bambino.
Obiettivi principali di questo servizio pomeridiano sono la formazione e la socializzazione dei
bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità
cognitive, affettive, relazionali e sociali.
I bambini
Lo spazio gioco pomeridiano “Lo Scoiattolo” è frequentato quest’anno da 7 bambini per i
quali è prevista la presenza di un educatore. Anche i bambini che hanno scelto il tempo prolungato
al nido tradizionale: dalle 16.00 alle 17.30 hanno la possibilità di giocare negli spazi del servizio
pomeridiano o viceversa , sempre nel rispetto delle regole legate alla non interferenze dei servizi,
e quindi attraverso attenta e puntuale programmazione.
LA PREDISPOSIZIONE DEGLI SPAZI
La strutturazione dello spazio e la disposizione degli arredi sono un elemento fondamentale
del progetto educativo: attraverso la cura degli ambienti si trasmette un messaggio di serenità e di
accoglienza ai bambini e ai genitori. E’ poi attraverso la personalizzazione degli ambienti che si
accoglie l’individualità dei bambini e se ne rinforza l’identità e attraverso la loro differenziazione
che si orienta l’attività e si favorisce la comunicazione e lo scambio sociale e cognitivo.
Prendersi cura dei bambini piccoli significa costruire una buona relazione con loro, saperli
osservare, rispondere alle loro esigenze, contenerli emotivamente. Per questo è importante saper
creare per loro un ambiente accogliente, ricettivo, che favorisca la loro crescita e nello stesso
tempo li sappia rassicurare e ne stimoli la creatività.
Nell’organizzazione degli spazi occorre tenere ben presenti i bisogni dei bambini, tra i quali
il bisogno di sicurezza e di riconoscimento, di esplorazione e di scoperta. E’ facile comprendere
come queste tipologie di bisogni siano particolarmente accentuate durante la fascia di età tipica del
nido.
Da qui quindi la necessità di predisporre l’ambiente in modo non casuale.
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E’ importante a questo punto sottolineare il ruolo fondamentale dell’educatore: questi,
infatti, deve essere il tramite tra il bambino e l’ambiente-nido. Solo in questo modo i bambini
possono vivere serenamente le esperienze con l’ambiente che li circonda e con gli altri.
Gli spazi comuni, di non interferenza, con il Nido tradizionale
Ingresso E’ il primo spazio, che bambini e genitori attraversano insieme per entrare al nido.
L’ingresso è arredato con un grande “castello” di legno, molto amato dai bambini che frequentano
il nido.
Sala del gioco motorio E’ lo spazio che il nido tradizionale ha destinato per il gioco motorio.
In questo salone sono posizionati gli armadietti ,raggruppati per servizio, dove i bambini si
cambiano e lasciano la giacca e le scarpe .
Tutti gli armadietti sono personalizzati con la foto e il nome del bambino: questo è
importante perché soddisfa in parte il bisogno di sicurezza del bambino. Avere degli oggetti che
connotano degli spazi personali dove riporre le proprie cose, significa offrire al bambino la
possibilità di trovare il rispetto per la propria identità all’interno di una situazione collettiva.
Giardino esterno lo spazio gioco Lo Scoiattolo dispone di uno spazio esterno ad uso
esclusivo (terrazzo) ed uno del nido (giardino) che viene utilizzato in tempi diversi o condivisi ed
opportunamente programmati .
Avere a disposizione uno spazio esterno è molto importante per i bambini dal momento
che le esperienze all’aperto favoriscono molteplici occasioni di crescita favorendo il contatto con
la natura e sollecitando esperienze sensoriali ed emozionali.
Nel giardino troviamo due alberi ad alto fusto, due panchine, uno scivolo e un gioco
attrezzato a forma di topolino. Lo spazio dello spazio gioco, offre inoltre la possibilità di utilizzare
una bella terrazza esterna.
LO SPAZIO GIOCO
Lo spazio gioco” Lo Scoiattolo” dispone di un ambiente ampio e molto luminoso, con
molte finestre e vetrate di accesso a due terrazze. Un’altra caratteristica di questo ambiente è data
dal soffitto molto alto con le travi di legno a vista e dai particolari arredi color pastello. C’è inoltre
un bagno dotato di zona antibagno con lavandino e zona wc con tre gabinetti. All’esterno della
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stanza vi è un piccolo corridoio dove è situato un mobile utilizzato contenitori di giochi che
vengono proposti e condotti dall’adulto.
Quest’anno, sulla base delle verifiche fatte l’anno precedente, gli spazi sono stati organizzati
nel seguente modo:
o È stato creato un angolo per il gioco simbolico, costituito principalmente da una casetta in
legno con annesso mobile contenitore per le stoviglie a fianco della casetta c’è un mobile di
legno con scafali in cui sono posti tutte le cose da mangiare finte utili a rendere completo il
gioco del “far finta di…”, un baule contenente vari travestimenti . Per motivi di spazio non
è stato possibile inserire in questo angolo anche il baule contenente le bambole, che si
trova invece vicino alle librerie ..
o Si è sviluppato un angolo per il gioco con gli animali, dato da un tavolo su cui sopra viene
appoggiata una grande fattoria: a fianco, all’interno di un mobile contenitore, i bambini
hanno a disposizione gli animali di plastica e l’arca di Noè.
o Al centro della stanza sono stati posti due mobili contenitori bassi che, da una parte,
delimitano l’area del gioco con le macchinine per cui a terra è stato posto l’apposito
tappeto mentre dall’altra vi sono di fronte due ampi tavoli utilizzati per le attività, per il
disegno libero, per la merenda. I tavoli vengono usati sia uniti che separati, a seconda delle
esigenze del momento.
o Vi è poi un ulteriore tavolo, coperto da una tovaglia di plastica, dotato di una vasca interna
per la sabbia o materiale simile (es. farina gialla ) che viene usato spesso anche su richiesta
dei bambini per le attività con detto materiale.
o Tra il fasciatoio e il tavolo “grande” rimane la postazione KidsSmart donata dall’IBM al
Nido e alla Scuola dell’Infanzia adiacente..Proseguiamo, quindi, dopo verifica all’installazione
dello strumento negli stessi spazi dell’anno precedente.
o L’angolo lettura è rimasto nella medesima posizione, ma per favorire l’uso autonomo dei
libri da parte del bambino è stato inserito tra le due librerie un divanetto e un puff in cui
potersi distendere o sedere liberamente.
o L’angolo morbido non ha subito alcuna variazione.
o Il mobile alto contenente giochi a batteria, chiodini, puzzles, i libri che vengono letti dagli
educatori è rimasto appoggiato alla parete vicino alla porta d’entrata, cosicché il muro di
confine con le scale rimane completamente libero.Su di esso quest’anno è stato affisso un
pannello di compensato, al fine di poter utilizzare lo spazio del muro per la realizzazione
del progetto “La foto di famiglia“, progetto oramai facente parte in via permanente delle
attività del nido Scoiattolo.
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Gli spazi cosi modificati, pur essendo stati pensati per rispondere ad una serie di esigenze
individuate negli anni passati, rilevate e monitorate dagli educatori, anche quest’anno verranno
sottoposti a verifica in itinere al fine di raggiungere un livello ottimale.
La suddivisione dello spazio unico del salone in vari angoli e centri di interesse si rivela
anche quest’anno una strategia molto utile per condurre contemporaneamente attività diverse con
gruppi diversi di bambini.La loro posizione opportunamente studiata ne facilita l’uso appropriato da
parte dei bambini che li utilizzano in modo autonomo.Per il gioco delle costruzioni (Lego) e il
gioco euristico viene utilizzato lo spazio morbido opportunamente liberato dai cuscini, lo stesso
spazio è adibito anche alla lettura quando questa viene proposta e condotta da un’educatrice.
Sui davanzali delle finestre ci sono dei piccoli box utilizzati per riporre giornalmente le
merende.
Le terrazze, specie quella con accesso diretto alla stanza del nido, vengono utilizzate per
“andare in triciclo”, per le attività con l’acqua, per le attività espressive con i gessetti. Nel corso
di tutto l’anno si usufruisce anche del giardino del nido d’infanzia La Barchetta, durante l’orario in
cui questo non viene utilizzato dai suoi piccoli utenti ; nonché, grazie alla collaborazione con il
personale della scuola dell’infanzia, il giardino della stessa e il loro salone motorio pur in un’ ottica
di continuità e collegamento, garantendo sulla base di progetti specifici e mirati la non interferenza
fra i servizi.
L’INSERIMENTO DEL BAMBINO
L’ingresso al nido rappresenta per molti bambini un primo distacco dalla famiglia ed un
modo totalmente diverso di trascorrere parte della giornata. Data la delicatezza che tale
cambiamento richiede, sia per la famiglia sia per il bambino, è necessario e fondamentale che
l’educatore sia in grado di predisporre un percorso educativo pensato e condiviso da tutte le
persone che saranno coinvolte in questa esperienza. Un bambino ben inserito infatti, è un bambino
felice di stare al nido, capace di ottimizzare tutte le risorse che questa esperienza gli può fornire.
A questo proposito, un momento fondamentale è rappresentato dal colloquio preliminare
in cui i genitori hanno l’opportunità di “raccontare” il proprio figlio e gli educatori di ricevere
informazioni utili per pensare e predisporre un’accoglienza adeguata.
Come abbiamo detto in precedenza, l’inserimento è un momento molto delicato sia per il
bambino sia per il genitore perché segna il primo ingresso in un’istituzione educativa, e quindi in un
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servizio dove la collettività prende il posto dell’individualità. Per questi motivi è necessario che
avvenga in maniera graduale.
Durante la fase dell’inserimento è necessario che l’educatore predisponga un distacco
graduale del bambino dalle figure parentali, che favorisca nel bambino la conoscenza del nuovo
ambiente attraverso l’esplorazione degli spazi e dei materiali e che instauri con esso un rapporto di
fiducia. Contemporaneamente, l’educatore deve salvaguardare il benessere del gruppo di bambini
già frequentanti e facilitare il rapporto del nuovo arrivato con i coetanei.
La strategia ottimale perché un bambino superi felicemente la fase dell’inserimento è
sicuramente rappresentata dalla gradualità. Vivere il nido in modo progressivo permette al
bambino di osservare e imparare a conoscere l’ambiente con tranquillità, esplorare lo spazio,
scoprire i giochi, conoscere i suoi coetanei e creare un rapporto personale con l’educatore.
Un altro punto fondamentale è la presenza del genitore durante la prima fase
dell’inserimento: la possibilità di avere una figura di riferimento costituisce per il bambino una
fonte di sicurezza in un momento di novità e cambiamento.
Secondo uno schema generale che viene di volta in volta modificato a seconda delle
esigenze del singolo bambino, le prime due giornate prevedono la permanenza del bambino e del
genitore per circa due ore. Il genitore viene invitato ad accomodarsi all’interno del nido cercando
di mantenere un ruolo discreto. Un compito molto importante del genitore è quello di riuscire a
farsi mediatore tra il proprio bambino e l’educatore.
Il terzo giorno viene chiesto al genitore di allontanarsi dopo aver salutato il bambino;
durante questo primo distacco il genitore rimane comunque nella struttura. Nelle giornate
successive il genitore si allontana per periodi progressivamente più lunghi, fino ad arrivare alla fase
in cui il genitore porta il bambino al nido e lo saluta immediatamente.
L’accoglienza e il ricongiungimento
Al nido parlare di entrata e di uscita significa parlare del “lasciarsi” e del “ritrovarsi”.
L’ingresso è un momento particolarmente importante, dal momento che per il bambino non è mai
facile separarsi dal proprio genitore. Per questo motivo è importante non rendere mai
l’accoglienza un’”abitudine” e togliere quindi a questo momento il suo significato principale che è
quello di accogliere il bambino con calore. E’ importante inoltre rispettare i tempi di ogni singolo
bambino, senza forzare le situazioni.
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LE ATTIVITÀ PER I BAMBINI
I bambini frequentanti il spazio gioco pomeridiano appartengono ad una fascia di età in cui
la sicurezza nei movimenti e nella deambulazione permette loro di rapportarsi correttamente con
lo spazio. C’è inoltre un maggiore interesse verso gli oggetti che, in questa fase, il bambino inizia a
denominare; emerge quindi la necessità di considerare l’aspetto linguistico e verbale.
Ai bambini vengono proposte esperienze con diversi materiali da manipolare: impasti,
acqua, farina, pasta di sale bianca e colorata, colla, carta da strappare e da accartocciare.
Altre proposte vedono come protagonisti i colori: pennarelli, colori a matita e colori a
cera. Con molta attenzione e a piccoli gruppi si possono sperimentare anche acquerelli e pittura
con le mani su grandi fogli di carta bianca o colorata.
In questo periodo aumenta anche l’interesse verso l’altro. I bambini più grandi conoscono il
nome dei compagni. Nella prima fase di avvicinamento si verificano alcune manifestazioni come:
mordere, abbracciarsi, cercarsi, tirarsi i capelli.
A livello motorio, aumenta la voglia di arrampicarsi, di salire i gradini, di saltare; l’angolo
morbido diventa un’occasione per fare i “tuffi” e la stanza per fare percorsi esplorativi come “il
viaggio nella giungla”.
Infine, si favorisce l’attenzione con l’ascolto di canzoni e racconti e si raccontano storie con
e senza illustrazioni e le si drammatizza.
IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
Uno dei compiti degli educatori è quello di riuscire ad instaurare una buona relazione con i
genitori del bambino. A questo proposito, la collaborazione, la condivisione e la partecipazione
sono requisiti fondamentali per riuscire a lavorare insieme per un progetto comune a favore del
benessere dei bambini, dei genitori e degli educatori.
Il momento del ricongiungimento, la preparazione di una festa possono essere momenti di
incontro per parlare del proprio figlio. In queste occasioni è possibile raccontare le piccole cose di
tutti i giorni o una nuova conquista e condividere situazioni ed emozioni.
Allo spazio gioco sono previsti poi alcuni momenti in cui lo scambio con i genitori assume
una forma più strutturata:
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Primo Colloquio
E’ il primo vero momento di conoscenza tra i genitori e gli educatori. Esso si svolge in
modo individualizzato in uno spazio e in un tempo destinato alla singola famiglia. Di norma precede
l’inserimento e serve per “raccogliere” tutte le informazioni relative al bambino (abitudini,
interessi, allergie, giochi preferiti) utili agli educatori per organizzare nel miglior modo possibile
l’accoglienza e l’inserimento del bambino al nido.
Colloquio individuale
Si differenzia dal primo colloquio per la finalità dell’incontro. Nel colloquio individuale gli
educatori incontrano i genitori per ‘restituire’ l’immagine del bambino all’interno del gruppo
In questo momento si apre il confronto sui traguardi e sulle autonomie raggiunte e da
raggiungere, si creano le condizioni per collaborare alla crescita e allo sviluppo del bambino.
Assemblea dei genitori
Per condividere con i genitori la progettazione del servizio, si organizzano uno o due
momenti assembleari, al fine di facilitare lo scambio e la condivisione partecipata alla vita del nido.
Questo è un momento dedicato all’adulto, che di norma non prevede la partecipazione dei
bambini.
E’ un momento attraverso il quale, dato il numero di persone che fruiscono di questo
servizio, c’è la possibilità del confronto sugli stili educativi genitoriali e del nido, al fine di
condividere quell’alleanza educativa necessaria alla crescita e sviluppo armonico dei bambini e delle
bambine.
LE ATTIVITÀ PROFESSIONALI
La professione di educatore prevede alcune attività molto importanti che costituiscono dei
momenti fondamentali per l’impostazione del lavoro educativo e per la condivisione del proprio
operato con la famiglia:
L’osservazione
L’osservazione occasionale e sistematica consente di conoscere le esigenze dei bambini e
quindi di mettere a punto proposte educative sulla base delle loro risposte. Saper vedere come si
comportano i bambini nei diversi contesti è di grande aiuto per l’impostazione della
programmazione educativa. Si possono ipotizzare due livelli di osservazione: uno maggiormente
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adatto a quelle situazioni per cui non si hanno informazioni preliminari, e un secondo più adatto al
controllo di aspetti specifici basati su ipotesi dettagliate nei casi in cui una situazione è già nota da
un punto di vista descrittivo.
La documentazione
Documentare significa svolgere un lavoro di raccolta e rielaborazione di materiali
significativi per renderli funzionali alla formazione di una memoria.
La scelta della documentazione è un processo mirato, critico e continuativo, frutto di un
lavoro impegnativo di ricerca, progettazione e riflessione.
Documentare per non perdere i ricordi, per non rendere vano il senso delle cose fatte e
per permettere ad ogni bambino di rintracciare il proprio percorso al nido e rivisitarlo con
consapevolezza.
L’importanza della documentazione si riflette anche sull’attività dell’educatore: poter
rivedere le singole esperienze con spirito critico e poterle rileggere da angolazioni diverse.
Le forme che la documentazione assume all’interno del nido sono le più svariate: gli albi
fotografici che documentano le attività svolte con i bambini, i cartelloni che rievocano i
momenti di partecipazione delle famiglie. Ci sono poi i filmati e le foto di momenti più importanti
della vita al nido. Il quaderno quotidiano, strumento condiviso con le famiglie.
Tutto il materiale raccolto al nido diventa testimonianza, patrimonio e ricchezza
dell’esperienza che quotidianamente si vive nel servizio.
L’ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
Allo spazio gioco pomeridiano non sono previste le routine, (merenda- pranzo-sonno).
Dalla Carta dei Servizi d.d……”Pur non prevedendo il pasto, il servizio dedica molta
attenzione al ruolo dell’alimentazione nella crescita dei bambini, sia sotto il profilo della corretta
educazione alimentare, sia in quanto momento di socialità ad alta valenza emotiva.
Ai bambini viene data la possibilità di condividere momenti educativi conviviali in cui si
creano occasioni per stare assieme, assaggiando delle semplici merende fornite dalle famiglie nel
rispetto delle indicazioni sanitarie in materia. “….
C’è una ripetizione temporale che dà una certa sicurezza al bambino aiutandolo a
prevedere il susseguirsi degli eventi, pertanto lo spazio-tempo si può così suddividere:
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� Dalle 14.00 alle 15.00 vengono attivati giochi di gruppo, (gioco simbolico-giochi con la
musica-giochi a tavolino chiodini e puzzle-costruzioni-fattoria-lettura e tempo permettendo
tricicli e gessetti nel terrazzo);
� Dalle15.00 alle 16.00 vengono proposte attività diverse,tra le quali: pittura-pasta di sale,
travasi con la farina gialla-travestimenti- acqua-attività musicali;
� Dalle 16.00 alle 16.30 i bambini vanno in bagno e/o si cambiano il pannolino. Il momento
del cambio è molto importante in quanto mette in relazione bambino/educatrice creando la
consapevolezza nello stesso, che c’è qualcuno che si prende cura di lui, che lo sostiene
dove non “riesce” e che lo stimola all’autonomia. Si giunge al momento della merenda nella
quale anche quest’anno è stata data la possibilità di portare da casa alimenti di tipo secco
(fette biscottate, cracker, pane, grissini);
� Dalle 16.30 alle 17.30 i bambini dello spazio gioco pomeridiano vengono raggiunti da un
gruppo di bambini del nido tradizionale che usufruiscono del prolungamento. Si gioca un
po’ tutti assieme, generalmente ad un gioco libero, girotondi, si va nel motorio, in giardino
durante le stagione primaverile;
� Dalle 17.30 alle 18.00 inizia quello che si può definire il momento dell’uscita e nell’attesa
dell’arrivo dei genitori vengono proposti dei giochi tranquilli, come ad esempio la lettura di
una storia o canzoncine.
IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE
Poiché la famiglia rappresenta il riferimento fondamentale al quale il bambino si appoggia
per andare alla scoperta del mondo e delle relazioni in esso contenute,è di fondamentale
importanza che il nido crei un contesto attraverso il quale la famiglia si senta ben accolta, ma
soprattutto partecipe delle varie scelte educative che in esso troveranno realizzazione. Allo spazio
gioco non è prevista l’istituzione di organi di gestione sociale come al nido tradizionale. Ciò
nonostante sin dall’inizio dell’anno si sono condivisi, costruiti e proposti degli strumenti affinché la
partecipazione dei genitori sia reale, quali :
- Assemblea generale durante l’anno scolastico a novembre
- Colloqui individuali ( due nel corso dell’anno )
- Colloqui informali giornalieri all’entrata e all’uscita del bambino
- Presenza dei genitori al nido durante feste o iniziative particolari (v. progetto UN
GIORNO AL NIDO)
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- Quaderno intitolato “LO SCOIATTOLO RACCONTA…” nel quale giornalmente
l’educatrice descrive nel modo più completo possibile quanto è avvenuto nell’arco del
pomeriggio. Tale quaderno rappresenta, oltre che un mezzo di comunicazione con i
genitori, anche un’importante fonte di documentazione per il nido stesso. I genitori inoltre
sono invitati ad adoperare essi stessi questo strumento per segnalare loro idee, perplessità,
o quant’altro ritengano debba essere condiviso con l’intera comunità.
- Prestito del libro al venerdì per il week-end. In questo modo si vuole sia stimolare
l’adulto a leggere al proprio bambino letture appropriate sia far si che l’adulto conosca gli
strumenti di cui gli educatori si servono nel loro lavoro e di cui i bambini parlano a casa.
Quest’anno, dopo l’esperienza positiva dell’anno precedente, si è pensato di riproporre
l’assemblea generale dei genitori di novembre come sede di verifica degli ambientamenti, oltre che
come momento di conoscenza comune e di trasmissione di informazioni. I colloqui di verifica
pertanto non vengono richiesti singolarmente ma solo proposti a chi ne sentisse la necessità, dopo
l’assemblea; un secondo colloquio verrà richiesto espressamente a tutti verso la fine dell’anno.
LA DOCUMENTAZIONE
Documentare al nido significa rendere visibile a tutti il lavoro che in esso viene svolto,
affinché possa venire rievocato, discusso e successivamente modificato ove ciò si rendesse
necessario. Le attività ed i progetti pertanto vengono opportunamente monitorati e documentati
attraverso una serie di strumenti quali:
� Esposizione delle opere create dai bambini.
� Cartelloni illustranti le attività e i progetti, contenenti una parte descrittiva e una
documentazione fotografica.
� Il quaderno LO SCOIATTOLO RACCONTA . . .
� Il quaderno personale del bambino, il quale viene consegnato alle famiglie alla fine
dell’anno scolastico e contiene la memoria fotografica e operativa di tutto il percorso
svolto dal bambino al nido in quell’anno. Anche quest’anno si è pensato di continuare come
nell’alto anno il quaderno rendendolo più personale e attento alla realtà del singolo
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bambino. Verrà, infatti, suddiviso mensilmente in modo da evidenziare i vari progressi del
bambino.
I RAPPORTI CON IL TERRITORIO
In sede di programmazione educativa si sono valutate anche alcune opportunità educative
offerte dal territorio, alcune in condivisione con il nido tradizionale LA BARCHETTA, quali l’uscita
nel rione circostante per la sfilata di Carnevale, visita al Museo Revoltella, L’Immaginario
Scientifico. Per tutte le uscite viene comunque chiesta la collaborazione dei genitori o dei nonni ;
ciò da una parte fa si che le famiglie siano piacevolmente coinvolte nella vita del nido, dall’altra
rendono il meccanismo dell’uscita molto complesso e impegnativo, limitando sicuramente quello
che potrebbe essere lo spaziare sul territorio.
Con lo spazio gioco “Lo scoiattolo” del mattino, che occupa gli stessi ambienti ma di
mattina, si cerca la collaborazione attraverso la realizzazione di progetti in comune come “Il bosco
degli Scoiattoli“, “Guardiamo i piedini,scendiamo le scale” o l’addobbo della stanza in occasione
degli eventi, festività e/o ricorrenze ( Festa dei nonni, Natale, Carnevale, primavera, etc.). Verrà
realizzata assieme la festa di Natale con l’addobbo della stanza. Anche per alcune uscite è prevista
la presenza di entrambi i servizi.
LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
Nell’ambito del progetto educativo trova spazio quella che viene definita la
programmazione educativa ovvero quell’insieme di attività aventi obiettivi specifici a breve, medio e
lungo termine che vengono pensate dalle educatrici in risposta al tipo d’utenza, alla sua età e ai
bisogni specifici correlati ad essa.
All’interno della progettazione educativa trovano spazio le attività classiche proprie del
nido, tra le quali: manipolazione con la pasta di sale, travasi con la farina gialla,pasta o acqua, gioco
euristico; queste attività vengono proposte periodicamente e secondo modalità più o meno
costanti; e i progetti didattici,i quali mirano al raggiungimento di obiettivi specifici attraverso modi e
tempi che vengono pensati dalle educatrici e sono soggetti a verifica in itinere e finale, affinché le
educatrici possano valutare la qualità del proprio lavoro e il raggiungimento degli obiettivi prefissati
per i bambini..
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Nello spazio gioco tutti i progetti elaborati sono rivolti ad un’utenza di età compresa tra i
18 e i 36 mesi. Quest’anno l’età dei bambini è abbastanza omogenea, fatta eccezione per due
utenti di età minore rispetto agli altri; non c’è omogeneità per quanto riguarda l’utenza maschile e
femminile la quale è di maggioranza.
La programmazione e la progettazione vengono redatte annualmente e mensilmente dal
personale e messe a disposizione dei genitori.
PROGETTO: “GUARDIAMO I PIEDINI, SCENDIAMO LE SCALE”
Per rendere maggiormente autonomi i bambini in un’attività motoria non semplice come
“lo scendere le scale” e far sì che l’adulto accompagnatore (genitori, nonni) si renda conto che è
giusto stimolare il bambino a far da solo anziché prenderlo in braccio, si è pensato di tracciare una
sorta di strada da seguire lungo le scale di accesso al nido attraverso un lavoro svolto con i
bambini.
OBIETTIVI : rendere i bambini autonomi nella salita/discesa delle scale di accesso al nido.
TEMPI DI ATTUAZIONE : un mese circa dal suo inizio
METODOLOGIA: verranno fatti dipingere di verde e di rosso dai bambini due grandi fogli di
carta. Successivamente, a pittura asciutta, verranno prese le impronte dei piedi di ciascun bambino
e ritagliate; le orme verranno poi affisse al pavimento tramite carta adesiva trasparente a segnare
la strada da seguire durante la salita e la discesa.
VERIFICA: durante l’anno, dopo l’esecuzione del progetto, le educatrici valuteranno attraverso
l’uso quotidiano delle scale, quanto il dispositivo attuato faciliti l’uso delle scale stesse da parte dei
bambini e quanto gli adulti accompagnatori spingano il bambino a servirsene
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PROGETTO: “IL BOSCO DEGLI SCOIATTOLI”
Per il bambino, nel quale il concetto di tempo non è ancora presente e stabile come
nell’adulto, avere la possibilità di rievocare delle situazioni corrisponde a dargli la possibilità di
rivivere in quel momento l’evento stesso. La situazione che più volte al nido egli vorrebbe rivivere
è quella dell’abbraccio della madre, del ritorno dei suoi famigliari. Si è pensato perciò, attraverso la
creazione di questo bosco, in cui ogni foglia o ogni animaletto contiene la foto di una famiglia,di
dare la possibilità in ogni momento ai bambini di poter parlare della propria famiglia o anche
semplicemente di sentirsi più vicini ad essa. .
OBIETTIVI: portare il bambino, attraverso l’uso della fotografia, ad iniziare ad avere
consapevolezza dei vissuti emozionali.
TEMPI DI ATTUAZIONE: entro fine novembre
METODOLOGIA : l’educatrice crea lo sfondo del bosco, attaccandolo al pannello predisposto a tale scopo. Successivamente i bambini decideranno in quale posizione vorranno attaccare la foto della loro famiglia. Tale progetto viene attuato in collaborazione con il nido leggero, quindi nel bosco ritroveremo 22 famiglie e i bambini avranno l’opportunità di conoscere i loro coetanei attraverso le foto.
VERIFICA: le educatrici valuteranno nel corso dell’anno il grado di apprezzamento di questo
lavoro, osservando quanto i bambini vengono spinti da esso a parlare delle loro famiglie,
esplicitando serenamente le loro emozioni .
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PROGETTO “ GIOCHIAMO CON LA MUSICA “
La musica è un linguaggio che, come quello verbale, ha un ruolo fondamentale nella
formazione della personalità dell’uomo, anche se spesso il suo apprendimento e uso viene
trascurato.
Da quanto appreso dai corsi di formazione svolti dal personale educativo con la scuola di
Musica 55, si è voluto quindi creare un percorso di musica sotto forma di gioco, nella quale il
bambino abbia la possibilità di vivere e comprendere emozioni nuove, sperimentare lo spazio
esterno e del proprio corpo,scoprire l’aspetto socializzante della musica e la sua carica espressiva.
OBIETTIVI : accrescere le capacità espressive dei bambini attraverso l’uso della musica; far loro
scoprire, riconoscere e dominare le emozioni che la musica provoca; aumentare la conoscenza
dello spazio che li circonda e quello del proprio corpo.
METODOLOGIA: il percorso Giochiamo con la musica si sviluppa attraverso la
presentazione e l’ascolto di alcuni brani, ai quali nel tempo si aggiungono testi, movimenti,
drammatizzazione. I brani proposti hanno delle finalità specifiche e si svolgono tutti sotto forma di
gioco. Li indichiamo qui di seguito :
� LA COCCA NERA: in questo gioco i bambini imparano ad attendere il loro turno, a
dialogare nell’ambito di un brano musicale.
� GIACOMO CHE DANZA: si tratta di un girotondo che alterna a fasi comuni ( girare
dandosi la mano ) fasi di attività singola di scoperta delle parti del proprio corpo (toccarsi
le parti nominate ).
� LA JUNGLA PERICOLOSA: in questo gioco viene creato un vero e proprio percorso
motorio che prevede l’uso di schemi quali lo strisciare, il saltare, il camminare carponi, il
correre in un contesto immaginario di “caccia al leone”. Si portano i bambini anche ad
ascoltare con attenzione i vari rumori di sottofondo, collegandoli alle varie azioni.
� LA BELLA LAVANDERINA / LA LEPRE: sono due girotondi in cui i bambini
ascoltano e compiono le azioni previste dal brano.
� LA BALENA: è questo un brano dal contenuto emozionale molto forte, in cui si alterna
musica che provoca paura a musica di rilassamento. Il bambino, a cui vengono dati
anticipatamente gli strumenti per combattere la paura e quindi consentendogli di
affrontarla, viene così portato a riconoscere in sé emozioni particolari molto intense, a
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viverle in maniera sociale attraverso il confronto con i suoi compagni, a fronteggiarle
secondo un suo percorso personale.
TEMPI D’ATTUAZIONE: durante tutto l’anno, inizialmente su proposta dell’educatrice,
poi su richiesta dei bambini.
VERIFICA: in itinere durante l’anno per aumentare o variare le difficoltà dei vari giochi
osservando i bambini .
PROGETTO: “ MUSICA ATTIVA ”
Dai corsi di formazione svolti dal personale educativo riguardanti l’attività musicale da
proporre al nido, è nata l’esigenza di creare un progetto specifico che abbia come obiettivo
principale la sperimentazione della musica e degli strumenti , ciò che il maestro Stefano Bertolo ha
chiamato Musica attiva. Si tratta di musica attiva perché consente a tutti, anche a coloro che di
note non hanno mai sentito parlare, come i bambini appunto, di suonare e/o di fare “ il direttore
d’orchestra” .
OBIETTIVI : dare ai bambini la possibilità di sperimentare strumenti e ritmi nel totale rispetto
dei suoi tempi
TEMPI D’ATTUAZIONE . da gennaio in poi..
METODOLOGIA : le luci della stanza vengono chiuse in modo da creare un ambiente più
tranquillo e rilassante,i bambini vengono fatti sedere attorno al tavolino e segue poi una sorta di
rituale “iniziatori”, che viene ripetuto tutte le volte.Il rituale prevede che :
- gli strumenti vadano svegliati battendo assieme le mani ; l’educatrice poi li toglie fuori dalla
valigia uno ad uno e li fa suonare, pronunciando il loro nome .
- Solo gli strumenti che sono stati tolti dalla valigia possono partecipare al gioco, gli altri
continuano a dormire.
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- una volta svegliati i bambini possono suonarli a loro piacimento per un tempo che varia di
volta in volta e senza che l’educatrice intervenga per far vedere loro il “modo giusto” di
tenerli in mano:gli interventi dell’adulto,quando ci sono, sono rivolti solo ad impedire che
lo strumento venga rotto o usato per far male agli altri.
- dopo l’uso libero è prevista una fase in cui uno solo degli strumenti viene passato a tutti i
bambini. L’educatrice passa lo strumento al primo della fila, gli altri devono ascoltare e
attendere che lo strumento arrivi fino a loro. Chi non lo vuole suonare deve comunque
prenderlo in mano e passarlo al compagno.
L’educatrice esegue ritmi molto semplici o alternanze di piano/forte/silenzio e li fa ripetere
ai bambini.
E’ importante che, durante l’attività, l’educatrice faccia in modo che tutti i bambini abbiano
la possibilità di provare tutti gli strumenti messi a disposizione, impedendo la monopolizzazione di
quelli più amati, come il tamburo.Da questa fase iniziale si passa poi ad altri giochi che portano i
bambini alla conoscenza del ritmo:
I giochi vengono proposti dopo varie volte che il gruppo ha partecipato a “musica attiva” e
si trovano coinvolti nell’attività.
La valigia degli strumenti è comunque la base per poter operare e deve essere
esteticamente semplice poiché i bambini devono essere attratti dal suo contenuto e non dal suo
aspetto. Deve contenere strumenti numericamente pari almeno al numero dei bambini che
partecipano all’attività e deve trattarsi di strumenti veri e vari come ad esempio: tamburi, maracas,
ghiro, cimbali, sonagli, legnetti .
VERIFICA : data la tipologia del progetto e l’obiettivo principale consistente unicamente nel dare
ai bambini la possibilità di sperimentare un modo di fare musica e di usare gli strumenti, la verifica
consisterà nell’osservazione del percorso stesso.
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PROGETTO “ UN GIORNO AL NIDO “
Per consentire ai genitori una sempre più ampia partecipazione alla vita del nido si è
pensato di aprire le porte di quest’ultimo e consentire ad essi di vivere una giornata educativa
assieme ai loro figli. Ciò con lo scopo di far conoscere giochi, attività, routine proprie della vita al
nido e osservare le dinamiche relazionali tra bambino-bambino e bambino-educatore, dinamiche
spesso sconosciute ai genitori o note solo per sentito dire dagli educatori stessi.
OBIETTIVI: permettere ai genitori di entrare nella vita del nido affinché raggiungano una miglior
consapevolezza e conoscenza di tutti quegli elementi che costituiscono una parte importante della
vita dei loro figli. Raccogliere le opinioni anche critiche dei genitori basate su questa esperienza
;arricchire la documentazione del nido.
METODOLOGIA: viene proposto ai genitori un calendario composto da cinque date a partire
dal 26 gennaio, in cui potersi prenotare per un massimo di due adulti per giornata. Le attività, i
giochi, le scansioni temporali non subiscono alcuna modifica rispetto alla giornata tipica del nido.
TEMPI DI ATTUAZIONE: a partire da gennaio una volta ogni due settimane al fine di
permettere a tutti i genitori di partecipare ad almeno una giornata. Un’eventuale giornata di
recupero può essere fissata in coda alle altre.
VERIFICA: viene attuata immediatamente alla fine della giornata chiedendo ai genitori che hanno
partecipato di scrivere il loro pensiero rispetto l’esperienza passata all’interno del quaderno “Lo
Scoiattolo racconta “. Le educatrici valutano inoltre l’impatto che ha la presenza di alcuni genitori
sui bambini.
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PROGETTO “ TANTE FESTE PER TUTTO L’ANNO “
Poiché nel bambino il senso del tempo è dato da avvenimenti che accadono con una
certa ripetitività o dal prepararsi all’avvento di determinate cose, si è pensato di usare le
festività che si succedono nel corso dell’anno scolastico come base per dare un significato allo
scorrere del tempo. Pertanto, durante tutto l’anno, i bambini verranno coinvolti nella
preparazione di lavori e attività sulle varie festività, consentendo loro di elaborarle prima del
loro avvento reale.
OBIETTIVI: consentire al bambino di elaborare anticipatamente determinati avvenimenti che
a volte possono anche creare timori ; prepararli al fatto che nel corso dell’anno ci sono giorni
speciali che richiedono certi “ preparativi “ e permetter loro di essere protagonisti in questa
fase di preparazione della festa.
METODOLOGIA: gli educatori inizieranno a parlare con i bambini delle varie festività (S.
Nicolò, Natale, Carnevale, Pasqua, fine dell’anno scolastico ) un mese circa prima del loro
arrivo, preparando assieme ad essi degli elaborati (disegni, cartelloni, lettere, alberi, canzoni
particolari,etc.) relativi alla festività stessa .Verrà fatta anche una festa in ottobre con i nonni
nei quali verrà organizzato un piccolo laboratorio di pasta di sale. Verrà sottolineato, anche
attraverso l’uso di letture specifiche, il significato delle varie feste e cosa di solito accade
durante il loro avvento.
TEMPI: tutto l’anno, trattando una festività alla volta per un periodo di circa un mese.
VERIFICA: all’arrivo della festività le educatrici valuteranno quanto il lavoro svolto in
precedenza ha reso il bambino maggiormente consapevole di quanto sta accadendo.
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PROGETTO “ PROFUMI E COLORI DELLE STAGIONI”
e
“ORTI IN CONDOTTA”
L’osservazione dell’ambiente circostante è fondamentale per lo sviluppo e la crescita del
bambino in quanto egli si rende conto che tutto ciò che lo circonda è in continua evoluzione.
Le esperienze e le conoscenze relative ai mutamenti stagionali favoriscono la percezione del
tempo,(concetto che non è ancora tale in senso adulto), come successione periodica dando
spessore alle nozioni spazio-temporali del bambino.
Le operazioni di osservazione avvengono anche attraverso l’utilizzo di eventi occasionali, (Natale-
Carnevale-Pasqua), o momenti di vita quotidiana.
OBIETTIVI: Osservare che l’ambiente muta con l’alternarsi delle stagioni e rilevare alcuni
cambiamenti della natura, stimolando e favorendo una vasta gamma di esperienze, soffermandosi
su alcuni aspetti: alberi –foglie –animali –frutta- il profumo -tempo atmosferico. Riconoscere i
colori fondamentali (rosso, giallo, blu, verde) legati all’ambiente che ci circonda, riconoscere
oggetti in base al colore; abbinare oggetti per uguaglianza nel colore; raggruppare oggetti per
colore; denominare correttamente i colori fondamentali.
TEMPI DI ATTUAZIONE: da ottobre a giugno
METODOLOGIA: Per l’attivazione del progetto verranno svolte varie attività, tra le quali la
realizzazione dell’albero delle stagioni, fatto dipingere di marrone dai bambini,successivamente
fatto asciugato e ritagliato dall’educatrice. L’albero verrà decorato a seconda delle stagioni,in
autunno verranno attaccate le foglie e dei piccoli rami; in inverno il cotone per la neve; in
primavera dei fiori e delle foglie verdi.Tutti gli elaborati saranno appesi all’interno del vano scale
per dar modo ai bambini di vedere esposto il proprio lavoro e ci accompagnerà nel corso di tutto
l’anno.
Verranno inoltre utilizzate altre tecniche come la manipolazione dei diversi materiali e utilizzo di
colori con pennelli, rulli, stampini.
VERIFICA: Le educatrici verificheranno nel corso dell’anno mediante l’osservazione dei bambini
se attraverso questo progetto i bambini riusciranno ad esprimere ed interpretare i mutamenti
dell’ambiente in maniera naturale e spontanea.
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Nel corso dell’anno verrà attivato anche il progetto “ORTI IN CONDOTTA”:
Il progetto nasce in collaborazione tra il Comune di Trieste – Slow Food, e prevede la
“realizzazione di orti per promuovere e sviluppare l’educazione alimentare e ambientale nelle
scuole”.
L’obiettivo è la “Costituzione di una comunità dell’apprendimento”.
Il progetto “Orti in condotta” nasce con l’obiettivo di recuperare il rapporto con la terra, i
sapori e la cultura del cibo naturale.
I Servizi Integrativi al Nido Lo Scoiattolo con il Nido La Barchetta e la Scuola dell’ Infanzia
La scuola del Sole, parteciperanno a questo percorso attivando presso l’ITIS - Azienda per i Servizi
alla Persona un’attività di “orto”, nell’ottica della collaborazione ed integrazione
intergenerazionale, interculturale e territoriale.
Già da molto tempo , il servizio di Nido è presente nell’integrazione intergenerazionale con
i “nonni” all’ITIS. Da questa proficua collaborazione si è sviluppata l’idea condivisa di proporci per
questo percorso.
Il progetto ha perciò lo scopo di riavvicinare i bambini ai sapori di una volta ed al piacere
di vedere crescere le piantine coltivate da loro, con l'aiuto delle insegnanti, del personale e dei
“nonni” dell'ITIS, tramite l'attivazione di una rete di comunità.
OBIETTIVI
Gli obiettivi del progetto di Slow Food che condividiamo:
� Introdurre una didattica multidisciplinare in cui l'orto diventa lo strumento per le attività di
educazione alimentare, ma anche per quelle di educazione ambientale.
� Far diventare i piccoli consumatori dei coproduttori, cittadini consapevoli delle proprie
scelte d'acquisto: educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole.
� Acquisire una metodologia induttiva nell'approccio all'educazione alimentare e ambientale
sviluppando esperienze didattiche in classe e in orto.Imparare a leggere la realtà come un
insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi accrescere la propria memoria e capacità di
percezione sensoriale, appropriarsi di un lessico e di una grammatica del gusto.
� Maturare la consapevolezza che l'alimentazione è un fatto culturale, il cui significato
trascende l'aspetto nutrizionale.
� Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette attivando occasioni di incontro con
esperti (artigiani, produttori, chef) per creare una pluralità di rapporti con gli attori del
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settore agroalimentare e gastronomico della comunità locale in modo da destare la
curiosità e la conoscenza della realtà circostante.
� Fornire elementi di storia e cultura della gastronomia.
� Acquisire principi di orticoltura biologica.
� Costruire una rete di esperienze di Orto in Condotta e school garden a livello mondiale”.
� Individuare i “nonni ortolani”, cioè chi può fattivamente adoperarsi per l'irrigazione degli
orti
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Promotori:
Il Comune di Trieste
Slow Food
Destinatari:
Bambini
Educatori.
Genitori e comunità locale.
Durata:
Triennale
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PROGETTO “GIOCHIAMO CON IL COMPUTER”
NASCITA DEL PROGETTO
Il progetto KidSmart, promosso dalla Fondazione IBM Italia, è iniziato nel anno 2000;
esso si propone di avvicinare i bambini dai 3 ai 6 anni all’uso delle tecnologie.
A questo fine organizza percorsi di formazione per gli insegnanti con la consulenza di
esperti di tecnologie didattiche e dona alle scuole coinvolte postazioni multimediali.
La finalità è “contribuire alla riduzione del possibile digital divide causato dalle diverse
opportunità di accesso alle tecnologie”.1
KidSmart è un programma già sperimentato in altri 30 Stati, grazie alla IBM Corporation a
livello mondiale.
Un paio di anni fa, il Comune di Trieste ha iniziato la collaborazione con la Fondazione IBM
Italia ed è stato quindi possibile avviare il progetto KidSmart, oltre che in alcune Scuole
dell’infanzia, anche nei Nidi d’infanzia La barchetta, Lo scoiattolo e Le tre casette.
E’ la prima volta che dei Nidi d’infanzia vengono coinvolti nel progetto KidSmart ed è stato
quindi con curiosità, ma anche con un po’ di perplessità e timori sull’uso del computer da parte di
bambini così piccoli, che le educatrici de La barchetta e Lo scoiattolo si sono dedicate a questo
progetto: tali perplessità sono state condivise e discusse durante gli anni precedenti nel collettivo
del Nido e durante il Comitato di gestione e l’assemblea generale del Nido con i colleghi e con i
genitori.
RIFERIMENTI TEORICI
I formatori del corso a cui hanno partecipato tre educatrici della struttura durante il 2007,
hanno chiarito e fugato le perplessità iniziali, evidenziando tre punti:
o la maggior parte dei bambini di oggi hanno già il computer a casa o lo hanno visto
usare, infatti possiamo definirli nativi digitali2, a differenza di noi adulti che stiamo
imparando ad usare il computer, in quanto immigrati digitali ;
o “Il computer fa paura a noi adulti… per questo vogliamo proteggere i bambini dalle
nostre paure e da qualcosa che sappiamo di non poter controllare del tutto e
soprattutto che controlleranno bene loro”3
1 S. Mantovani, P. Ferri (a cura di) “Bambini e computer: Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola e in famiglia” ed. Etas 2006 – cap. 8 (P. Provenzano e M. Stell) 2 Giovanni Boccia Artieri dell'Università di Urbino chiama "nativi digitali" i figli delle ultime generazioni che sono cresciuti e stanno crescendo dentro la normalità di una rete Internet che è per loro ambito mediatico naturale, strumento ovvio esattamente come il cellulare o la TV. 3 V. nota 1 - S. Mantovani pag. XVI
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o Il computer può essere usato non come tutor, ma come strumento: “alcuni degli
stadi più cruciali dello sviluppo mentale sono basati non sulla semplice acquisizione
di nuove abilità, bensì sull’acquisizione di nuovi metodi di amministrazione per
usare ciò che già si conosce” (Principio di Papert).
Da qui siamo partite per progettare un percorso minimo che coinvolgesse sia i bambini del
nido tradizionale che del nido leggero, per poter confrontarci alla fine dell’anno scolastico su
questa nuova esperienza al Nido.
FINALITA’ EDUCATIVE
Offrire ai bambini che non lo conoscono e che già lo hanno in casa, la possibilità di
utilizzare il computer.
Favorire la socializzazione e la collaborazione tra i bambini.
Utilizzo del computer come risorsa per migliorare il linguaggio.
MATERIALI
� Postazione multimediale: costituita da una struttura in plastica colorata (m 1,50 x 1,50
circa) al cui interno è inserito il computer, che si può vedere aprendo uno sportello.
All’esterno il monitor, le casse e un tavolino su cui si trovano mouse e tastiera. La
postazione è fornita di ruote per poterla spostare agevolmente e di una panchina per due
bambini.
� Fotografie di animali
� Cd contenente fotografie dei bambini del Nido
� Software Edmark P Thinking’ things
� Software Tux Paint
SPAZI E TEMPI
La postazione multimediale è stata sistemata nella sezione del nido Lo scoiattolo.
Il computer sarà utilizzato a piccoli gruppi di due o tre bambini per un massimo di 25
minuti, compreso il tempo per accenderlo e spegnerlo, da ottobre alla fine dell’anno scolastico.
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OBIETTIVI A BREVE TERMINE
� Guardare e toccare insieme all’educatrice e ai compagni le varie parti del computer
� Usare il tasto “P” per visualizzare le foto
� Mostrare ai bambini che non lo trovano il tasto “P”
� Aspettare il proprio turno per utilizzare il computer
� Mentre si visionano le foto, dire il nome degli animali che si vedono; dire il nome degli
amici e che cosa stanno facendo
OBIETTIVI A LUNGO TERMINE
• Uso del mouse per provare a produrre un suono con il software Edmark
• Uso del mouse per lasciare un segno sul desktop con il software Tux Paint
PERCORSO DIDATTICO
Due o tre bambini andranno insieme all’educatrice alla postazione multimediale.
Nel primo incontro l’educatrice mostrerà ai bambini le varie parti nominandole e
spostando la postazione in modo da far vedere dove si trova il computer vero e proprio; i bambini
saranno invitati a toccare la tastiera e il mouse; quindi i bambini guarderanno le foto degli animali
che sono già sistemati in una cartella del pc e saranno invitati a usare a turno il tasto “P” per non
più di 5 minuti. I bambini saranno invitati a dire il nome degli animali che vedono nelle foto.
Durante il secondo incontro, oltre agli animali, si aprirà il cd contenente le foto degli amici
del Nido; per fare ciò l’educatrice mostrerà ai bambini dove si trova il lettore cd e il tasto che si
usa per aprirlo. Si diranno i nomi dei bambini presenti nella foto e quello che stanno facendo. Sarà
utilizzato ancora il tasto “P” a rotazione.
Nell’incontro seguente saranno mostrate altre foto di animali, sempre nominandoli e
utilizzando il tasto “P”. Verrà inoltre utilizzato il software Tux Paint, in modo da permettere ai
bambini di usare il mouse lasciando una traccia colorata dei loro movimenti. L’educatrice
selezionerà il colore dopo aver chiesto al bambino di scegliere quale preferisce.
Durante il quarto incontro si chiederà ai bambini che cosa preferiscono fare con il
computer, mentre la volta seguente si aprirà il software Edmark P Thinking’ things per far vedere
e far provare ai bambini che schiacciando il mouse in corrispondenza di alcuni disegni, saranno
prodotti dei suoni.
Tenendo conto che il coordinamento oculo-manuale è possibile a partire intorno ai 36
mesi, il mouse sarà utilizzato senza alcuna pretesa di ottenere corrispondenze precise.
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Il percorso previsto si intende assolutamente modificabile nel corso del progetto, in base
alle verifiche tra educatrici e all’interesse dimostrato dai bambini.
DOCUMENTAZIONE E VERIFICA
Le famiglie saranno informate quando il bambino avrà partecipato all’attività con il
computer.
Le educatrici, data la novità del tipo di attività, hanno deciso di incontrarsi una volta al
mese per confrontare le esperienze e verificare se l’attività è corrispondente alle capacità dei
bambini.
Alla fine del percorso si intende preparare un cd con le foto degli animali da consegnare ai
bambini.
BIBLIOGRAFIA
S. Mantovani, P. Ferri (a cura di),Bambini e computer: Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola
e in famiglia” ed. Etas 2006
Isaac Asimov,“Quanto si divertivano”, in “La terra è abbastanza grande” Editrice Nord 1975
Pira e Marrali,“Infanzia, Media e Nuove Tecnologie ; strumenti paure e certezze”, ed. Franco
Angeli;
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PROGETTO VISITA AL MUSEO
Sezione medio-grandi Nido d’Infanzia La Barchetta
e Spazio Gioco Lo Scoiattolo
NASCITA DEL PROGETTO
Nel corso degli ultimi anni scolastici si è consolidato il progetto sperimentale con il Museo
Civico Revoltella.
Il nostro interesse a continuare a far conoscere la realtà museale ai bambini ed alle nostre
famiglie continuerà anche quest’anno.
Negli anni precedenti abbiamo definito e costruito con il personale del Museo i percorsi
più adatti ai nostri bambini e abbiamo iniziato con il percorso del Bosco magico, in cui si propone
di cercare una bambina con il vestito azzurro che si è persa, fermandosi ad osservare 5 quadri in
particolare. L’altro anno abbiamo aggiunto un ulteriore percorso e per quest’anno stiamo
valutando su quale proposta coinvolgeremo i bambini
FINALITA’ EDUCATIVE E OBIETTIVI
� far conoscere l'ambiente museale ai bambini
� sviluppare la loro autonomia
� stimolare la capacità di osservazione e di ricerca in un ambiente sconosciuto
� far sapere alle famiglie che il Museo è un ambiente accessibile anche ai bambini piccoli
� dare la possibilità di disegnare liberamente dopo un’importante esperienza emotiva (il
racconto del “Bosco Magico”)
PARTECIPANTI
I bambini del Nido La barchetta andranno al Museo con l’autobus in gruppi di 6 – 8 bambini
in giornate diverse, con l'aiuto del personale ausiliario e di un familiare a cui verrà chiesta la
collaborazione.
I 5 bambini dello Spazio Gioco Lo scoiattolo pomeriggio andranno al Museo accompagnati
dall’ educatrici e dai genitori; questi ultimi li aspetteranno fuori per riaccompagnarli allo spazio
gioco.
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SPESE PREVISTE
Biglietti dell’autobus n. 5 e n. 9
Biglietti d’entrata al museo
TEMPI
Ogni servizio organizzerà i tempi in funzione delle esigenze specifiche. Per quanto riguarda
il pomeriggio valuteremo con i genitori l’attuazione del progetto.
PERCORSO DIDATTICO
Bosco magico
All'arrivo i bambini verranno accolti al pianterreno del Museo dalla guida, che racconterà
loro che una bambina si è persa: mostrerà la foto del quadro (in formato A4) e chiederà ai bambini
se possono cercarla insieme a lei.
Andremo con l’ascensore al 4° piano, dove vedremo il primo quadro, che raffigura un
uomo e una donna, i genitori della bambina azzurra... disperati perché la loro piccola è sparita.
Verrà detto ai bambini che la bambina si è diretta verso il paese, perciò bisognerà cercare
un quadro con delle case.
Ad ogni quadro verrà suggerito il soggetto del quadro seguente dove cercare la bambina,
finché questa verrà finalmente trovata.
Il percorso del Bosco magico dura circa 20 – 30 minuti, poi i bambini verranno
accompagnati in una sala dove potranno disegnare comodamente stesi su dei tappeti, con materiali
forniti dal Museo.
Si è pensato poi di effettuare eventualmente un'altra visita al Museo: quest'anno si vorrebbe
seguire anche un nuovo percorso con dei quadri raffiguranti animali; la definizione di questo
percorso sarà decisa nel corso dell'anno scolastico con le operatrici del servizio didattico del
Museo.
DOCUMENTAZIONE E VERIFICA
Ci saranno altri incontri tra il personale del Nido e del Museo per decidere, una volta vista
la risposta dei bambini, quale sarà il percorso da effettuare eventualmente, successivamente: la casa
del Barone Revoltella o i quadri degli animali.
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Le educatrici dei tre servizi del Nido si incontreranno in itinere ed alla fine dell'anno
scolastico per verificare e confrontare le osservazioni svolte durante le uscite.
Durante le visite ed durante il laboratorio del disegno saranno scattate foto, che
costituiranno materiale sia per il quaderno personale dei bambini che per la documentazione del
Nido.
Un'ulteriore documentazione sarà data dagli stessi disegni dei bambini.
Il Museo fornirà inoltre dei depliants che illustrano le attività svolte in sede per i bambini,
che verranno consegnati ai genitori quando le educatrici racconteranno loro della visita effettuata.
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PROGETTO: “ LETTURA E NATI PER LEGGERE”
Nello spazio gioco si articolano molteplici attività con l'obiettivo di promuovere e
sostenere la lettura ad alta voce per i bambini fin nella primissima infanzia.
L'importanza della lettura in età precoce è una realtà ben nota a tutti noi. A tale
proposito lo spazio gioco stimola, propone ed attiva iniziative per bambini e famiglie.
Quest’anno esiste per i servizi educativi del Comune di Trieste anche un percorso condiviso
e costruito con l’organizzazione CSB – NPL e l’Area Cultura attraverso le Biblioteche per
genitori, personale e bambini con attivazione di formazione, formazione lettori volontari e
proposte per bambini e famiglie nelle Biblioteche.
Quindi nei nostri servizi educativi potenzieremo ulteriormente le seguenti azioni
educative - didattiche in favore della lettura :
� La lettura quotidiana, la quale viene svolta tutti i giorni, dopo il momento del
cambio. In questo momento i bambini si siedono e ascoltano la storia (ogni giorno
una differente) drammatizzata dall'educatrice
� Promuove l'uso autonomo del libro da parte dei bambini, lasciando loro una
selezione di libri di diversa tipologia per consistenza delle pagine, e argomento
trattato. In tal modo ogni bambino può scegliere quando prenderne uno e di che
genere, così poi può sedersi e leggerlo.
� Mercatino dello scambio del libro. Questo è un progetto trasversale che
coinvolge Lo Scoiattolo mattina e pomeriggio, La Barchetta e La Scuola del Sole.
Nell'ambito della promozione della lettura ai bambini e con i bambini, quest'anno
abbiamo promosso una nuova iniziativa: lo scambio dei libri per bambini, quelli che
ognuno ha a casa e non legge più. In una giornata (o più giornate, dipenderà dal
successo dell'iniziativa) i genitori con i bambini che vorranno aderire, porteranno i
loro libri nel salone d'ingresso, dove le educatrici allestiranno dei banchetti su cui
avverrà lo scambio vero e proprio. L'obiettivo è che ci sia un “riclico” dei libri,
cosicchè i bambini avranno a disposizione nuove letture senza che i genitori siano
costretti a esborsi talvolta troppo gravosi.Altro obiettivo di questo percorso è quello
di mettere in “rete” le famiglie e consentir loro di incontrarsi in un luogo accogliente
e conosciuto.
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INDICEINDICEINDICEINDICE
Pag. 2 I diritti naturali delle bambine e dei bambini
Pag. 3 Presentazione del nido - obiettivi del servizio
Pag. 7 Organizzazione del personale Il modello pedagogico
Pag. 8 La predisposizione degli spazi
Pag. 9 Lo spazio gioco
Pag. 11 L’inserimento del bambino
Pag. 12 Le attività per i bambini
Pag. 13 Il coinvolgimento delle famiglie
Pag. 14 Le attività professionali
Pag. 15 L’organizzazione dei tempi
Pag. 16 Il rapporto con le famiglie
Pag. 17 La documentazione
Pag. 18 I rapporti con il territorio La programmazione educativa
Pag. 19 Progetto: Guardiamo i piedini, scendiamo le scale
Pag. 20 Progetto: Il bosco degli scoiattoli
Pag. 21 Progetto: Giochiamo con la musica
Pag. 22 Progetto: Musica attiva
Pag. 24 Progetto: Un giorno al nido
Pag. 25 Progetto: tante feste per tutto l’anno
Pag. 26 Progetto: profumi e colori delle stagioni Orti in condotta
Pag. 29 Progetto: Giochiamo con il computer
Pag. 33 Progetto: Visita al museo
Pag. 36 Progetto: Lettura e nati per leggere
Pag. 37 Indice