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1 ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO STATALE “S. GIOVANNI.BOSCO” SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1^ GRADO DI SAN SALVATORE TELESINO E CASTELVENERE PROGETTO EDUCATIVO CLASSI 3 A- 3 B CONSIGLIO DI CLASSE 3A Italiano, Storia, Conv, Geografia, Tecn. CARLO Rosa Arte e Immagine, Musica, Ed Fisica CARLO Rosa Matematica e scienze FIORITO Maria Lingua inglese VERRILLO Angela Religione Cattolica DEL VECCHIO Lorenza CONSIGLIO DI CLASSE 3B Italiano, Storia, Conv, Geografia, Tecnologia DI SANTO Adelina Arte e Immagine, Musica, Ed Fisica DI SANTO Adelina Matematica e Scienze FIORITO Maria Ins. Lingua inglese VERRILLO Angela Religione Cattolica DEL VECCHIO Lorenza ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO STATALE

“S. GIOVANNI.BOSCO”

SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA

E SECONDARIA DI 1^ GRADO

DI SAN SALVATORE TELESINO E CASTELVENERE

PROGETTO EDUCATIVO

CLASSI 3 A- 3 B

CONSIGLIO DI CLASSE 3A

Italiano, Storia, Conv, Geografia, Tecn. CARLO Rosa

Arte e Immagine, Musica, Ed Fisica CARLO Rosa

Matematica e scienze FIORITO Maria

Lingua inglese VERRILLO Angela

Religione Cattolica DEL VECCHIO Lorenza

CONSIGLIO DI CLASSE 3B

Italiano, Storia, Conv, Geografia, Tecnologia DI SANTO

Adelina

Arte e Immagine, Musica, Ed Fisica DI SANTO

Adelina

Matematica e Scienze FIORITO Maria

Ins. Lingua inglese VERRILLO Angela

Religione Cattolica DEL VECCHIO Lorenza

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

La classe 3^ A è formata da 14 alunni, 12 femmine e 2maschi.

La classe 3^ B è formata da 15 alunni, 11 femmine e 4 maschi.

Esse hanno un’organizzazione didattica ispirata alle nuove Indicazioni per il curricolo

per il primo ciclo d’istruzione secondo cui la scuola ha la finalità di:

fornire gli alfabeti di base mediante i linguaggi delle varie discipline;

porre le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico;

promuovere l’educazione alla cittadinanza attraverso la cura di sé, degli altri e

dell’ambiente.

promuovere i saperi di un nuovo umanesimo cioè la capacità di cogliere gli aspetti

essenziali dei problemi e di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.

Il testo delle Indicazioni fa riferimento a tre principi pedagogici:

la centralità della persona, per lo sviluppo integrale della persona;

la cittadinanza, per costruire un mondo migliore;

la scuola come comunità educante, che accoglie la persona e la valorizza.

Le Indicazioni Nazionali,inoltre, fissano gli obiettivi generali, gli obiettivi specifici di

apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna

disciplina al termine della scuola primaria a cui il curricolo elaborato per l’anno

scolastico 2016/2017 fa riferimento.

IL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 3 è COSI’COSTITUITO

CARLO Rosa :Italiano,Storia, Convivenza Civile. Arte e Immagine,

Geografia, Musica, Ed. Fisica

FIORITO Maria Matematica, Scienze

VERRILLO ANGELA Lingua Inglese

DEL VECCHIO LORENZA Religione Cattolica

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Il Consiglio di classe della 3B è così costituito:

DI SANTO Adelina : Italiano,Storia,Convivenza Civile,Arte e

Immagine, Geografia, Musica, Ed. Fisica

FIORITO Maria Matematica, Scienze

VERRILLO ANGELA Lingua Inglese

DEL VECCHIO LORENZA Religione Cattolica

La didattica del primo periodo scolastico (Settembre) è stata dedicata all’accoglienza

realizzando attività ludiche e di socializzazione per far ambientare i bambini.

Il periodo dell’accoglienza è fondamentale per l’avvio proficuo del percorso formativo

dell’alunno. Una didattica flessibile unita all’utilizzazione di diversi tipi di linguaggio ha

permesso di instaurare un clima sereno e collaborativo e ha dato a tutti la possibilità di

esprimersi e di integrarsi. Per ottimizzare l’accoglienza è stato proposto un percorso

didattico laboratoriale che ha guidato gli alunni a raccontare le “storie dell’estate”: storie

del proprio vissuto (luoghi, emozioni, giochi).

In riferimento al Progetto Accoglienza, in atto nell’Istituto, i docenti hanno proposto

attività specifiche, che hanno permesso di:

1. Costruire relazioni tra i singoli alunni e la classe, tra gli alunni e i docenti, tra gli alunni e

l’ambiente scolastico.

2. Operare una prima lettura dei dati relativi alle abilità comportamentali e cognitive degli

alunni.

3. Delineare una valutazione diagnostica.

4. Sviluppare la socializzazione e la capacità comunicativa ed espressiva;

5. conoscere se stessi e sviluppare l’autostima;

6. prendere coscienza di sé in rapporto con l’altro, con l’ambiente, con gli oggetti;

7. scoprire il proprio “io” interiore;

8. potenziare la capacità di ascolto

La situazione di partenza è stata rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche

iniziali. I docenti hanno potuto stabilire la reale situazione della classe e dei singoli alunni

nell'area cognitiva e in quella non cognitiva.

Nella diagnosi di ingresso, per l’aspetto cognitivo sono state analizzate le competenze

possedute nelle singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari e rispettivi livelli, e

quelle più significative di dimensione trasversale alle discipline e precisamente:

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1. la comprensione : comprendere i vari messaggi o concetti e analizzarli in modo

completo utilizzando gli strumenti logico-operativi.

La comunicazione : comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appropriato,

utilizzando i vari linguaggi.

RILEVAZIONE DELLE CONDIZIONI DEGLI ALUNNI IN

ENTRATA

L’analisi della situazione di partenza ha confermato le valutazioni effettuate alla fine dell’anno

scolastico precedente.

Le osservazioni sistematiche hanno fatto emergere la seguente realtà:

la classe terza dimostra di essere un buon gruppo classe, positive sono le relazioni

interpersonali che si sono instaurate all’interno del gruppo.

Gli alunni partecipano alle attività proposte con buon entusiasmo ed interesse.

La maggior parte degli alunni è costantemente produttivo e contribuisce in maniera

significativa a portare a termine il lavoro comune nei tempi previsti. Gli alunni evidenziano un buon grado di autonomia personale sia nelle attività di vita

pratica quotidiana che nelle attività disciplinari.

Alcuni eseguono correttamente le consegne anche se, a volte, non sempre nel rispetto dei

tempi stabiliti.

Dal punto di vista motivazionale gli alunni si sono mostrati aperti ad ogni tipo di proposta

educativa e didattica, prestandosi volentieri ai diversi lavori individuali e di gruppo.

Per quanto concerne la sfera cognitiva:

Emergono modalità e tempi differenti di apprendimento

Gli alunni possiedono un’ adeguata padronanza di conoscenze e linguaggi, una distinta

acquisizione di modalità operative e di indagine;

Valide competenze comunicative ed espressive. Sanno ascoltare, comprendere e interpretare

linguaggi diversi. Nella produzione verbale e scritta ogni alunno espone i vissuti e i

contenuti di conoscenza utilizzando espressioni linguistiche in modo semplice e corretto.

Nella lingua scritta le produzioni della maggior parte degli alunni sono pertinenti e

significative, in alcuni permangono difficoltà ortografiche da consolidare. Anche nell’area

logico-matematica possiedono buone capacità di calcolo, sanno ordinare e confrontare i

numeri entro il 100 ed eseguire le quattro operazioni.

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Strategie dell’ équipe pedagogiche

La definizione di un quadro diagnostico quanto più puntuale e affidabile costituisce garanzia per

l’efficacia del processo di formazione e per l’individuazione del livello delle competenze esistenti e

la messa a punto delle tipologie di intervento.

Il Consiglio di classe ha ricercato nei Documenti Nazionali tutti i possibili riferimenti e le

connessioni con i bisogni formativi dei propri alunni impostando così un piano di attività suddiviso

in : contenuti,attività,metodi,mezzi e strumenti e modalità di verifica e valutazione.

TEMATICHE INTERDISCIPLINARI E IPOTESI UU.AA

Nel delineare le UU.AA annuali per la classe terza si è tenuto presente la nuova normativa per

quanto concerne l’organizzazione del Curricolo. Infatti nelle singole discipline che compongono le

tre macro-aree, le Nuove Indicazioni prevedono, al termine del terzo e quinto anno della Scuola

Primaria, gli obiettivi di apprendimento che rappresentano i riferimenti di base entro i quali

promuovere le specifiche esperienze di studio. Premesso che, punto di riferimento dell’ azione

educativa e didattica, è la persona che apprende, con l’originalità individuale e con l’unicità della

rete di relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali, la definizione e la realizzazione dei

percorsi formativi tiene conto dei singoli, delle articolate identità, delle capacità e fragilità. Ne

discende che il progetto didattico elaborato dal Consiglio di classe cercherà di:

garantire a tutti determinati livelli di competenze;

offrire ai discenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base e

gli strumenti di pensiero necessari per apprendere, a selezionare le informazioni, a

promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie per orientarsi nella vita e favorire

l’autonomia di pensiero.

diversificare e differenziare le strategie didattiche

Progettare percorsi che rispondono ai bisogni educativi di ciascuno allievo nel rispetto della

diversità, dei ritmi di apprendimento, degli interessi e delle inclinazioni di ciascuno.

Dalla conoscenza dei prerequisiti e dell’ambiente extrascolastico e scolastico,

dall’individuazione delle caratteristiche salienti degli alunni è possibile individuare i

bisogni formativi che costituiranno i punti di forza nella fase di ideazione delle unità

formative.

Tenendo conto, anche, del libro di testo e dei progetti previsti dal POF,si ipotizzano le

seguenti UU.AA che verranno proposte nel corso dell’anno e che saranno maggiormente

definite, precisate e documentate in itinere in base alle concrete situazioni operative.

Dalla progettazione annuale che riprende,come da norma, le Indicazioni Nazionali del

Curricolo,si sviluppano,quindi,i seguenti percorsi bimestrali declinati in proposte graduali

e calibrate:

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A questo punto il Consiglio di classe è passato a prevedere la fase organizzativa delle

attività, individuando i percorsi che può effettuare ciascun membro del gruppo docente

anche in base alle discipline e/o educazioni di cui è responsabile.

CLASSI 3^ A 3^ B

STRUTTURAZIONE DEL CURRICOLO E TEMPO SCUOLA

Come stabilito dal Collegio dei docenti,nel nostro Istituto si adotterà il seguente tempo scuola:

CLASSE 3A

MATERIA INSEGNANTE ORE

ITALIANO CARLO Rosa 8

GEOGRAFIA CARLO Rosa 2

MUSICA CARLO Rosa 1

ARTE E IMMAGINE CARLO Rosa 2

EDUCAZIONE FISICA CARLO Rosa 1

MATEMATICA FIORITO Maria 7

STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE CARLO Rosa 2

SCIENZE FIORITO Maria 2

TECNOLOGIA CARLO Rosa 1

RELIGIONE CATTOLICA Del Vecchio Lorenza 2

LINGUA INGLESE Verrillo Angela 3

MESE TITOLO U.D.A OTTOBRE- NOVEMBRE “Parole per cominciare:le nostre

origini”

DICEMBRE-GENNAIO “C’è aria di festa”

FEBBRAIO- MARZO “Il mondo intorno a noi”

APRILE -MAGGIO “Le regole:noi e gli altri”

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CLASSE 3B

MATERIA INSEGNANTE ORE

ITALIANO DI SANTO Adelina 8

GEOGRAFIA DI SANTO Adelina 2

MUSICA DI SANTO Adelina 1

ARTE E IMMAGINE DI SANTO Adelina 2

EDUCAZIONE FISICA DI SANTO Adelina 1

MATEMATICA FIORITO Maria 7

STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE DI SANTO Adelina 2

SCIENZE FIORITO Maria 2

TECNOLOGIA DI SANTO Adelina 1

RELIGIONE CATTOLICA Del Vecchio Lorenza 2

LINGUA INGLESE Verrillo Angela 3

METODOLOGIA Il testo delle Indicazioni Nazionali indica le seguenti linee metodologiche:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

Favorire l’esplorazione e la scoperta;

Incoraggiare l’apprendimento cooperativo;

Attuare interventi adeguati nei confronti delle diversità;

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio.

La metodologia è un complesso di scelte miranti alla trasmissione/appropriazione dei contenuti che

non fa pertanto riferimento ad un’unica strategia metodologica, ma ad una serie calibrata e

commisurata di scelte che tengono conto dei bambini, del loro modo di apprendere e delle risposte

che forniscono in termini non solo di contenuti appresi, ma anche e soprattutto della motivazione ad

apprendere e del mantenimento di questa perdurante nel tempo.

La metodologia complessiva che scaturisce nel team risentirà delle differenze dovute alle

inclinazione individuali dei docenti, che provvederanno ad adattarla ai contenuti che ogni singola

disciplina o educazione deve proporre in relazione al curricolo. L’utilizzo delle ore di

programmazione consentirà un confronto sulle modalità migliori e più adatte per soddisfare appieno

i bisogni intellettuali degli alunni e il loro modo di apprendere i contenuti.

La scelta metodologica prevede un lavoro basato sul coinvolgimento attivo di tutti i soggetti e

finalizzato alla scoperta e alla costruzione del sapere, piuttosto che alla sua ricezione. Alle

conoscenze, pertanto, si cercherà di pervenire sempre tramite itinerari di ricerca, di scoperta, di

ragionamento.

I bambini saranno stimolati ad assumere un atteggiamento di impegno e di responsabilità nei

confronti di se stessi e dei compagni, svolgendo il lavoro proposto con metodo e consapevolezza

crescente. È indispensabile infatti che il bambino si abitui a lavorare con un certo rigore

metodologico, che lo porterà a raggiungere più facilmente l’autonomia.

L’organizzazione delle risorse, del materiale, delle attività secondo modelli funzionali e non

preordinati, unitamente alle scelte pensate, ragionate e condivise, alla valorizzazione del contributo

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di tutti, al piacere dello stare insieme e della scoperta, forniscono al bambino un riferimento utile

per la sua formazione.

LINGUA ITALIANA

L’esperienza scolastica è intesa, oltre che all’apprendimento dell’utilizzo della lingua scritta e

parlata, anche a incoraggiare i bambini a raccontare esperienze per essi significative e ad esprimere

le loro emozioni e riflessioni. Partendo dalla discussione collettiva su temi di attualità riportati dai

bambini, aiutandoli a confrontare le opinioni, a cogliere i diversi punti di vista e a elaborare una

posizione personale. Gli interventi sia a livello orale che scritto tenderanno man mano

all’organicità, completezza, ed verranno espressi con un linguaggio gradualmente più ricco ed

appropriato. In particolare si rinforzerà l’abitudine a gestire in modo ordinato le conversazioni e le

discussioni collettive, chiedendo la parola, rispettando i turni di prenotazione e intervenendo in

modo pertinente al tema trattato. Verrà stimolata l’abitudine a chiedere spiegazioni di parole,

espressioni o concetti di cui non si è compreso il significato.

Per quanto riguarda la lettura si stimolerà la motivazione ed il piacere per questa attività leggendo

storie, fiabe e brevi romanzi. Si proporranno modelli di lettura ad alta voce differenziata a seconda

dei tipi di testo e si farà esperienza di diversi modi di lettura ad alta voce e non. Verrà proposta una

tipologia di testi diversificati e si guideranno gli alunni nella ricostruzione dei diversi schemi

narrativi ed espositivi. Si solleciteranno gli alunni affinché effettuino una lettura attiva che guidi la

comprensione del brano con anticipazioni del contenuto e verifica delle ipotesi avanzate. Si

abitueranno gli alunni a ricavare il significato di parole sconosciute riflettendo sul contesto.

Per quando riguarda la lingua scritta, il lavoro consisterà nell’esercitare i bambini a comporre testi

sulla base delle strutture testuali ricavate dall’analisi di brani letti o ascoltati. Gli alunni verranno

incoraggiati a produrre composizioni libere, relative ad esperienze significative individuali, o svolte

collettivamente con la classe. Si stimolerà l’invenzione di storie con tecniche diverse e si

sperimenterà la composizione di semplici testi poetici: rime, filastrocche, e prime composizioni

poetiche. Gli alunni saranno impegnati a scrivere semplici testi per augurare, esprimere desideri e

informazioni e in esercizi di scrittura creativa: produzione di semplici testi scritti narrativi,

descrittivi, regolativi.

Per quanto riguarda la riflessione sulla lingua si consolideranno e approfondiranno le seguenti

attività:

la corretta trascrizione di alcune convenzioni ortografiche; rilevare le pause nel testo ed

attribuirvi l’esatta punteggiatura;

giocare con le parole per scoprirne il significato;

riflettere su alcune parti del discorso(nomi, articoli, aggettivi, verbi; intuire gli elementi

fondamentali dell’enunciato (soggetto, verbo, frase minima);

imparare l’uso del dizionario. Ricerca e arricchimento lessicale: tabelle, giochi, cruciverba,

uso del vocabolario.

Metodo e strumenti Il metodo sarà quello della didattica laboratoriale, come sistema misto comprendente attività di

laboratorio pratico, lezioni frontali, ricerche, dialoghi e dibattiti. Gli strumenti saranno quelli

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ordinari delle attività didattiche con aggiunta i materiali di recupero occorrenti per le

sperimentazioni e il lavoro di ricerca.

Sistema di Verifica Periodica, strutturata, semi strutturata. Domande aperte, risposta multipla e test. Verifiche indirette

con le conversazioni e le osservazioni.

Metodo e strumenti per la matematica Per agevolare i processi d’apprendimento, le attività relative all’insegnamento della Matematica

avranno un’impostazione metodologica di tipo operativo con l’utilizzo di materiale didattico

strutturato e non.

Le attività trarranno spunto da situazioni problematiche concrete e dalla necessità di risolvere

situazioni pratiche derivanti dalle esperienze reali del bambino. Per facilitare l’apprendimento le

attività si articoleranno in tre fasi: la manipolativa, la rappresentazione iconica, la fase simbolica. Si

farà largo uso di materiale concreto e il lavoro sarà integrato da schede operative

L’esercizio continuo, anche alla lavagna, permetterà di verificare costantemente i risultati ottenuti e

permetterà a ciascun alunno di valutare il proprio apprendimento.

Sistema di Verifica Tipologia: strutturata, semi strutturata. Domande aperte, risposta multipla e test.

Periodicamente saranno somministrate prove individuali per verificare il raggiungimento degli

obiettivi. Saranno proposte diverse attività per valutare il conseguimento delle competenze e abilità

conseguite.

Nella valutazione di ciascun alunno si terrà conto dei risultati raggiunti in relazione ai livelli di

partenza e all’impegno.

INGLESE

Metodologia La metodologia che si seguirà, prenderà spunto dalle seguenti riflessioni:

Si apprende una lingua per comunicare e la si apprende comunicando e sperimentando.

L’approccio privilegiato sarà quindi quello comunicativo.

L’approccio comunicativo deve essere integrato da quello affettivo-umanistico poiché

l’affettività, la memoria e la sfera emotiva hanno un importante ruolo nell’apprendimento

di una lingua straniera.

In questo livello d’apprendimento di una Lingua Straniera, deve essere privilegiato lo

sviluppo delle abilità orali, per favorire un approccio alla lingua che rispetti la sequenza

comprensione, assimilazione, produzione.

Soprattutto nella fase iniziale dell’apprendimento, però, è bene prevedere attività che

privilegino l’ascolto sulla produzione orale, evitando di forzare gli alunni ad esprimersi

nella nuova lingua.

L’approccio da utilizzare maggiormente è il Total Physical Response. È un esempio di approccio

affettivo secondo il quale l’apprendimento avviene attraverso il “coinvolgimento totale” (audio-

orale, visivo, motorio e affettivo).

E’ importante mantenere viva la motivazione e il motivare può essere definito come: saper ottenere

il meglio dalle persone; più i bambini apprendono con piacere, più desiderano apprendere.

Giocando s’impara: il gioco è la tecnica didattica per eccellenza attraverso la quale i bambini

apprendono velocemente e con piacere.

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Verifiche e valutazione

Le verifiche, con riferimento agli obiettivi di apprendimento e alle attività praticate in classe,

costituiranno un momento di riflessione sulle capacità acquisite. Esse saranno di diverse tipologie, a

seconda di ciò che si vorrà verificare e valutare.

Per la comprensione orale: eseguire comandi, mimare una canzone, riconoscere i disegni che

corrispondono al lessico o alle strutture linguistiche presentate,rispondere ad una domanda o ad un

saluto. Per la produzione orale: interagire linguisticamente con l’insegnante ed i compagni.

Per la comprensione e produzione scritta: associare parole ad immagini, individuare la forma scritta

di quanto si è appreso a livello orale e trascriverla correttamente.

MUSICA

Metodologia

L’educazione alla musica è un aspetto di primaria importanza nella crescita dei bambini, perché

attraverso i suoni essi ritrovano uno dei motivi di immediata espressione.

Con l’ascolto, il ritmo e il canto si cercherà di far intraprendere agli alunni un percorso sonoro

motivante che stimoli i bambini alla conoscenza e uso di un linguaggio nuovo e stimolante, ricco di

valenze affettive.

La musica si pone come un linguaggio complementare ad altri, che presuppone anche movimento e

azione, in quanto esiste un accordo stretto tra i suoni , i gesti e le immagini.

Inoltre la comunicazione musicale in molti casi può facilitare la comunicazione verbale vera e

propria.

Muovendo da questi presupposti, si prevedono attività finalizzate a potenziare la sensibilità del

bambino “al mondo dei suoni”. In situazioni d’apprendimento sempre motivanti, che favoriscono il

gusto della scoperta, integrate con esperienze motorie, gestuali, verbali e grafiche i bambini

prenderanno coscienza della differenza fra il “sentire” e “l’ascoltare”.

Le proposte didattiche saranno sempre operative per favorire negli alunni un’acquisizione di tipo

concreta.

Verifica e valutazione

Oltre alle osservazioni sistematiche condotte dall’insegnante quotidianamente, gli alunni verranno

sottoposti periodicamente a prove pratiche, orali e grafiche per verificare il raggiungimento

dell’obiettivo trattato e valutare i progressi compiuti da ogni singolo alunno in relazione alla

situazione di partenza.

ARTE E IMMAGINE

Attraverso il “fare- osservare- riflettere”, si stimolerà nell’alunno la capacità di “vedere oltre” la

forma e il colore, superando la percezione razionale delle immagini e delle cose, dei loro colori e

delle loro forme e dei materiali di cui sono composte, per ascoltare anche gli altri sensi ed

emozionarsi attraverso le immagini.

La manipolazione di TUTTO ciò che è manipolabile condurrà il bambino a una libertà di azione che

gli permetterà con il tempo e la molteplicità di esperienze di creare qualcosa di personale a partire

da qualcos’altro, sia esso strutturato o no (con materiali da manipolazione o materiali di recupero e

riciclo)

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EDUCAZIONE FISICA

Per sviluppare le capacità motorie verranno proposte attività diversificate ed adeguate allo

spazio/palestra disponibile, con l’utilizzazione degli attrezzi di cui la scuola dispone.

Tutte le attività saranno presentate in forma ludica per permettere agli alunni di esercitare la

motricità spontanea e di ricevere sollecitazioni per lo sviluppo delle numerose funzioni che stanno

alla base dei comportamenti motori, nonché di sviluppare e maturare atteggiamenti socio -

comportamentali positivi.

La progressione delle attività e delle esperienze sarà condotta, per quanto possibile, in relazione alla

progressione individuale degli alunni, le cui caratterizzazioni e potenzialità nel divenire saranno

costantemente osservate e tenute presenti.

Ogni lezione si articolerà in tre fasi:

avviamento;

fase formativa;

fase di gioco.

RELIGIONE CATTOLICA

L’IRC intende porsi in modo da:

correlare le esperienze di vita del bambino con i dati religiosi cristiani, attraverso un uso

graduale dei principali documenti della religione cattolica (Bibbia, documenti della

Chiesa);

aiutare gli alunni nella ricerca della propria identità guidandoli ad accostarsi con amore e

rispetto al mistero della propria persona;

favorire lo sviluppo di persone che sanno accogliersi, dialogare, condividere;

presentare le tradizioni cristiana e giudaica come radici portanti della nostra cultura;

presentare la fede cristiana in un linguaggio vivo, attuale, capace di recepire ed esprimere le

attese e le speranze dell’uomo di oggi;

accostarsi con profondo ed intelligente rispetto alle religioni non cristiane, insegnando a

vivere in una società multiculturale e multireligiosa;

far tesoro di ogni occasione di cooperazione;

contribuire ad uno sviluppo di una scuola flessibile, capace di trasmettere sapere e valori;

contribuire a preparare persone responsabili al futuro del nostro pianeta.

L’acquisizione delle conoscenze sarà favorita da: lettura testi, conversazioni, ascolto, confronto,

riflessioni, esplorazioni dell’ambiente, drammatizzazione, attività di approfondimento e di ricerca

personale e di gruppo.

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STORIA GEOGRAFIA E SCIENZE

La storia, intesa come certezza di ciò che è avvenuto e presa di coscienza del proprio passato, è

un’esigenza fondamentale dell’uomo ed è presente, allo stato potenziale, anche nel bambino: è

importante, perciò, stimolare questo bisogno di conoscenza ed educarlo attraverso un approccio

equilibrato alla disciplina. Ciò che si intende realizzare è un percorso di formazione che conduca il

bambino a prendere coscienza del tempo, come categoria fondamentale del divenire umano, a

percepire la testimonianza, intesa nelle sue varie forme, come strumento unico per attingere la

conoscenza di ciò che è avvenuto e per ricostruire i fatti senza alterazioni o approssimazioni. Il

piano di lavoro rappresenta la reiterazione e l’approfondimento del percorso avviato nel precedente

anno scolastico e l’avvio di un cammino molto più lungo che si snoderà negli anni a venire. Le

attività in esso proposte, costituiscono, nella loro propedeuticità, gli elementi fondanti sui quali gli

alunni andranno a costruire le successive acquisizioni e conoscenze. Le attività proposte per l’avvio

alla storia consentiranno ai bambini di recuperare le esperienze quotidiane offerte dall’ambiente e,

nello stesso tempo, lo indirizzano verso la storia civile e sociale degli uomini. Partendo da

situazioni stimolo che saranno individuate di volta in volta in racconti, esperienze di gruppo, giochi

, simulazioni e osservazioni, sarà dato ampio spazio alla discussione collettiva e alla riflessione che

permettono agli alunni di condividere le conoscenze e di giungere ad una sintesi collettiva degli

argomenti considerati.A questo punto si impone una riflessione dettata dalla constatazione che le

categorie spazio-temporali sono tra loro interdipendenti. Pertanto l’area storica e quella geografica

sono legate da una stretta interdisciplinarità: infatti la storia degli uomini si realizza non solo nel

tempo, ma anche in uno spazio, cioè in un ambiente di vita che, a sua volta, si modifica nel tempo

per l’azione dell’uomo. Appare quindi evidente che, sul piano metodologico, l’area storico-geo-

scientifica sarà presentata agli alunni in un itinerario unico nel quale i concetti di spazio, tempo e

natura saranno sviluppati in complementarità e interdipendenza.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Le attività saranno svolte in forma laboratoriale per argomentare sul significato delle parole,

illustrare testi, trovare analogie con esempi concreti ed elaborare concetti valorizzando i contributi

personali.

Nota: La metodologia si adatterà all’età degli alunni. Le attività si possono rielaborare in forma

ciclica allargando il cerchio dei contenuti, proprio partendo da ciò che sanno gli alunni e integrando

con informazioni, materiali specifici e rielaborazioni eseguite dagli stessi alunni.

L’azione educativa del consiglio di classe intende ribadire il carattere unitario e complesso della

proposta formativa e cercherà di non frammentare i saperi pur riconoscendo a ciascuna disciplina la

specificità epistemologica e il diverso contributo formativo.

Inoltre nell’ organizzare l’attività didattica i docenti adotteranno comportamenti comuni che

garantiscano agli alunni chiarezza. Il Consiglio di classe è concorde circa la necessità di far

acquisire , atteggiamenti di rispetto verso le persone che operano nella scuola, verso i materiali,

verso le regole condivise (saluto,rispetto dell’orario,puntualità nell’esecuzione dei compiti, uso del

grembiule,cura e rispetto del materiale individuale di lavoro,degli arredi,degli ambienti…)

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STRATEGIE DIDATTICHE

Pur salvaguardando la libertà di ogni insegnante, sono privilegiate metodologie e strategie comuni

Lezione dialogica: l’insegnante attraverso la conversazione con gli alunni, stimola la

comprensione degli argomenti trattati. Il processo di apprendimento avviene utilizzando un

approccio induttivo, promosso tramite l’esperienza diretta, il confronto delle conoscenze di partenza

e l’integrazione di nuovi contenuti.

Metodo scientifico della ricerca: l’apprendimento nasce da una osservazione e dalla

problematizzazione posta dall’insegnate. L’alunno, in modo attivo, formula delle ipotesi. Raccoglie

dati e li confronta con le proprie ipotesi, verificando e costruendo le proprie conoscenze.

Successivamente verbalizza le conoscenze acquisite.

Didattica laboratoriale: l’apprendimento avviene attraverso attività vissute in modo condiviso e

partecipato con altri.

La consegna: si tratta di capire insieme ai bambini il lavoro da fare e come farlo, coinvolgendo tutti

nell’organizzazione del lavoro. È utile per verificare la comprensione e gli interessi e per ritrovare

competenze sommerse e imprevedibili.

Parole chiave: sono le parole che i bambini individuano, in quanto ritenute significative rispetto

all’argomento trattato.

Brainstorming: è una modalità di discussione e di ricerca di soluzioni che scinde il momento della

produzione delle idee dalla loro valutazione in ordine ad un obiettivo; è inoltre uno strumento che

coinvolge tutti i bambini, dà gratificazione, stimola la creatività e il pensiero divergente e permette

di vagliare tra diverse soluzioni possibili le più idonee al conseguimento dell’obiettivo.

Drammatizzazione: è un modo per esprimere e controllare sentimenti, paure attraverso la

mediazione della finzione. Fa nascere interessi e motivazione, formulare ipotesi rispetto ad un

argomento, ad uno spazio, ad un oggetto sconosciuto. Serve a facilitare la comunicazione e

l’apprendimento attraverso l’elaborazione dei concetti e attraverso l’utilizzo di oggetti che

organizzano l’azione. Considerando che il bambino dai 6 agli 11 anni si trova nella fase delle

operazioni concrete (J.Piaget), si ritiene indispensabile lasciare largo spazio all’operatività, partendo

dalla motivazione, dall’interesse e dalle conoscenze pregresse, rimanendo attenti a stili e tempi

d’apprendimento.

Nel corso dell’attività didattica saranno privilegiate anche le seguenti strategie:

La scoperta guidata;

Le conversazioni libere e guidate

La manipolazione e l’operatività

Il lavoro individuale e di gruppo per favorire l’iniziativa e la responsabilità di ognuno

nell’ambito delle crescita comune maturando progressivamente la propria capacità di azione

diretta, di progettazione, di verifica , di esplorazione, di riflessione e di studio individuale

Particolare cura sarà posta in essere nel proporre agli alunni l’utilizzo dei test anche di tipo

complesso, basati sempre e comunque sul ragionamento e non sul dato nozionistico.

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STRUMENTI E MEZZI

Gli obiettivi formativi programmati saranno sviluppati con l’ausilio di:

Per le attività linguistiche

libri di testo,

cartelloni,

dialoghi,

giochi linguistici vari,

lim

registratore e cassette,

drammatizzazione,

libri di favole e racconti

corredo scolastico degli alunni

computer

Per le attività grafico-pittorico-plastiche

Videocassette

Fogli, carta, colla ,forbici

Pastelli,tempere e pennarelli

Per le attività motorie e musicali si utilizzeranno:

Musicassette e registratore

CD musicali

Materiale recuperato per la costruzione di strumenti musicali

Bottiglie di plastica,lattine,coperti

Cerchi, palle,clavette e materassini

Attrezzature sportive

Per le attività logico-matematiche e tecnologico-scientifiche

Regoli e blocchi logici

Corredo dell’alunno

Fogli e cartelloni

Grafici e tabelle

Manipolazione di materiale vario

computer

MANIFESTAZIONI

Per quanto riguarda le manifestazioni, in continuità verticale con le altre classi, si prevedono:

Festa dell’Accoglienza, per salutare i nuovi alunni della classe prima

Giornata dell’alimentazione

Attività di cineforum presso il cinema Modernissimo di Telese Terme

Giornata commemorativa delle forze armate e dei caduti in guerra

Giornata della Sicurezza

Giornata nazionale dei diritti dell’infanzia

Accademia di canti natalizi

Giornata della memoria

giornata del ricordo

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Giornata della legalità

Precetto pasquale e la giornata multiconfessionale

Per ogni occasione saranno preparati canti, poesie, scenette e passi ritmati.

PROGETTI

Nelle classi terze saranno programmate e realizzate attività inerenti i vari progetti in atto

nell’Istituto:

- Il PROGETTO ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ per un ritorno a scuola

tranquillo e sereno;

- Il PROGETTO DI.SCO per rilevare e/o prevenire eventuali disagi e carenze presenti nella

classe;

- Il PROGETTO LETTURA per promuovere il gusto sia dell’ascolto, sia della lettura di

fiabe, favole, racconti e storie;

- Il PROGETTO SALUTE E AMBIENTE per imparare a rispettare l’ambiente naturale e a

curare l’ambiente naturale e curare l’igiene personale;

- Il PROGETTO ALIMENTAZIONE per riflettere sull’importanza di una corretta e

salutare alimentazione;

- Il PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ per stimolare la riflessione sul

rispetto dei diritti dei bambini e rispetto della legge.

- Il PROGETTO INTERCULTURA per educare gli alunni al rispetto delle diverse culture

presenti nella moderna società multietnica.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Gli alunni della terza classe di scuola Primaria accedono a contenuti più complessi e

reticolari pertanto anche la verifica deve adattarsi a queste procedure. Il percorso di

apprendimento sarà monitorato con prove oggettive, per la valutazione di conoscenze ed

abilità specifiche inerenti ai diversi obiettivi formativi. La valutazione si baserà su criteri

spiegati ai bambini in forma semplice, affinchè essi possano iniziare a maturare

consapevolezza circa la qualità del proprio operato. Gli alunni saranno esortati a riflettere

sugli aspetti affettivi e metacognitivi che condizionano positivamente o negativamente gli

esiti di un compito, al fine di diventare sempre più consapevoli di sè, del proprio modo di

ragionare e di operare. L'insegnante terrà conto di tutti questi elementi e delle sue stesse

osservazioni, anche estemporanee, riguardo al bambino inteso nella sua globalità ed in

relazione con gli altri, per modulare in itinere l'attività di insegnamento e per pervenire ad

una valutazione del percorso compiuto.

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CARATTERISTICHE

La valutazione del percorso formativo sarà:

intermedia, relativa al I quadrimestre

finale o sommativa relativa all’intero anno scolastico.

STRUMENTI

Vengono privilegiate le seguenti tipologie di prove in quanto maggiormente rispondenti ai criteri di

verificabilità oggettiva:

Completamento di schede per la produzione autonoma di parole bisillabe e plurisillabe

semplici, per la lettura e la comprensione di semplici frasi o testi;

Scrittura autonoma di parole ascoltate;

Prova di lettura a tempo di testi

Schede strutturate di altro tipo

L’espressione dei voti in decimi (Legge n. 169/08 e D.M. n. 5/08 e criteri stabiliti dal Collegio dei

Docenti) tiene conto, oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze-abilità anche dei

seguenti ulteriori criteri:

l’impegno manifestato dall’alunno;

grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenza;

livello di prestazione raggiunta rispetto alle potenzialità personali;

interesse e partecipazione;

attenzione e capacità di relazionarsi;

frequenza e comportamento

I docenti del consiglio di classe elaborano infine, mediante un lavoro di collaborazione, una

valutazione complessiva riguardante i progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e

sociale dell’alunno.

CONSIGLIO DI CLASSE 3A

CARLO Rosa

FIORITO Maria

VERRILLO Angela

Del Vecchio Lorenza

CONSIGLIO DI CLASSE

DI SANTO Adelina

FIORITO Maria

VERRILLO Angela

Del Vecchio Lorenza

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