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PROGETTO FORMATIVO
FINALIZZATO
ALLA PREVENZIONE
E AL RECUPERO
DEGLI ALLIEVI DSA
Dott.ssa Beatrice Lazzeri
Psicologa – Psicoterapeuta
tel. 347-4006724
Progetto formativo finalizzato alla prevenzione e al recupero degli alunni DSA
CHI FA LA DIAGNOSI DI DSA?
In seguito alla L.170/2010 la diagnosi di DSA “e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.”
DIAGNOSI vs CERTIFICAZIONE
Per “certificazione” si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge – nei casi che qui interessano: dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010 - le cui procedure di rilascio ed i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento.
Per “diagnosi” si intende invece un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie.
DIAGNOSI
La FAMIGLIA richiede una valutazione ai Servizi
Il Servizio Sanitario Nazionale (o specialista e/o struttura accreditata) attiva iter diagnostico: NPI o Psicologo con specifica competenza effettua valutazione specialistica.
La Famiglia consegna la diagnosi alla SCUOLA
DIAGNOSI
Il Dirigente Scolastico riceve la diagnosi, l’acquisisce al protocollo riservato e la condivide con il gruppo docente
VIENE FORMULATO IL PDP (ENTRO 3 MESI)
Il Piano Didattico Personalizzato è uno STRUMENTO
DIDATTICO EDUCATIVO
Individua gli strumenti Fa emergere il «vero»
alunno
PDP
Il Consiglio di classe o TEAM DOCENTI prende visione della diagnosi all’inizio dell’anno scolastico per gli alunni che ne sono già in possesso.
La diagnosi può essere consegnata in qualsiasi momento dell’anno scolastico.
Il PDP, una volta redatto, DEVE essere consegnato alla famiglia in copia.
DIAGNOSI «PRIVATA»
La scuola farà il PDP in caso di diagnosi privata? Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo.
C.M.8 del 08.03.2013
PDP: perché?
• permette di creare una personalizzazione del percorso formativo dell’alunno → percorso “su misura” • permette di monitorarne il suo andamento facilita il reperimento delle modalità didattiche attivate, il COME • favorisce il lavoro collegiale (condivisione nel programmare, nel processo di insegnamento – apprendimento, nel valutare) • facilita il passaggio di notizie al cambio del docente / ciclo scolastico
Articolo 5 LINEE GUIDA Interventi didattici individualizzati e personalizzati
La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti
di alunni e studenti con DSA, interventi didattici
individualizzati e personalizzati, anche attraverso
la redazione di un Piano Didattico Personalizzato,
con l’indicazione degli strumenti compensativi e
delle misure dispensative adottate.
Con la PERSONALIZZAZIONE…
“… si vogliono raggiungere
i medesimi obiettivi
attraverso itinerari diversi…”
Ciò implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e la trasmissione dei processi del «sapere» e del «saper fare» in modo da predisporre piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.
(G. Chiosso – La personalizzazione dell’apprendimento)
L’azione INDIVIDUALIZZATA…
‘‘…pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo
classe, ma è concepita adattando le metodologie in funzione
delle caratteristiche individuali dei discenti…’’
Individualizzato è l’intervento calibrato sul singolo, sul
suo stile cognitivo e sui suoi tempi di apprendimento,
anzichè sull’intera classe.
Nella scuola INCLUSIVA…
…è l’insegnamento ad adattarsi agli studenti
per evitare abbandoni precoci e garantire a
tutti l’acquisizione delle competenze di base
nei vari settori del sapere e delle abilità
sociali.
PDP: strumento di inclusione
Il DM 5669/2011, attuativo della L. 170/2010 e le
Linee Guida annesse, definiscono il PDP come lo
strumento attraverso cui realizzare l’inclusione
scolastica degli studenti con Disturbi Specifici
dell’Apprendimento.
PDP vs PEI
PDP PEI
DIVERSIFICA:
modalità, tempi, strumenti, quantità, nell’attuazione della programmazione comune della classe
DIFFERENZIA:
contenuti e competenze specifiche
L. 170/2010 L. 104/92
PDP
Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari dal Consiglio di Classe: l’obiettivo curricolare: “saper scrivere testi in modo ortograficamente corretto” viene modificato in“saper scrivere testi” Pur non raggiungendo l’obiettivo disciplinare nella sua completezza, si può rendere possibile il conseguimento della competenza fondamentale relativa alla scrittura: “saper comunicare’’
PDP
Ogni insegnante indicherà gli strumenti compensativi di cui lo studente usufruirà
durante le sue ore disciplinari /laboratoriali
e da cosa lo studente verrà dispensato.
STRUMENTI COMPENSATIVI
• Tablet o computer con programmi di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale, o diversi ausili tecnologici (maggiori distributori Anastasis o Erickson)
• Audiolibri
• Audioregistratore o lettore MP3 (con cuffia)
• Tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto, dei vari caratteri
• Testi scolastici con allegati CD-ROM
• Testi in formato PDF – Biblioteca digitale (reperibili presso AID)
• Traduttori automatici digitali
• Schede per le forme verbali, l’analisi grammaticale, logica , del periodo
STRUMENTI COMPENSATIVI • Vocabolario multimediale anche per L2 e L3
• Scanner - OCR
• Tabelle e mappe concettuali per tutte le discipline
• Cartine geografiche e storiche
• Tavola pitagorica e tabelle delle misure e delle formule geometriche
• Strutturazione dei problemi per fasi
• Calcolatrice
• Lettura da parte dell’insegnante dei compiti in classe scritti
• Enciclopedia informatica multimediale
MISURE DISPENSATIVE
• NON CHIEDERE:
a) Lettura ad alta voce
b) Scrittura veloce sotto dettatura (prendere appunti)
c) Uso del vocabolario cartaceo
d) Studio mnemonico (in particolar modo delle forme verbali)
e) Copiare dalla lavagna
MISURE DISPENSATIVE Evitare l’uso di materiale scritto a mano
Evitare correzioni ortografiche
Assegnare tempi maggiori per le prove scritte
Interrogazioni programmate e verifiche comunicate per tempo
Evitare più di una verifica o interrogazione nella stessa giornata
Assegnare compiti a casa in misura ridotta
Favorire l’apprendimento della lingua straniera nella forma orale
La scrittura in corsivo in favore dello stampato maiuscolo
Modalità di Verifica
ogni insegnante per la propria disciplina indicherà:
•tempi più lunghi per le prove scritte
•testo della verifica scritta in formato digitale
•lettura del testo della verifica scritta da parte
dell’insegnante
•lettura del testo della verifica scritta con l’utilizzo
della sintesi vocale
•riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle
verifiche scritte
•interrogazioni programmate, con supporto di
mappe, cartine, immagini ecc.
Modalità di Verifica
•prove orali in compensazione alle prove scritte nella lingua non materna •predisporre interrogazioni programmate per le materie previste solo orali •utilizzo di prove strutturate: risposta chiusa – multipla – V/F –cloze – match •modalità di presentazione delle verifiche (cartacea – al PC – con software specifici – altro …) •uso di mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe – schemi -immagini) •utilizzo di strumenti compensativi
Dare più tempo è sempre utile? Fare domande a risposta multipla facilita sempre? E’ possibile essere esonerati dalla lingua inglese?
Dare più tempo è sempre utile? Fare domande a risposta multipla facilita sempre? E’ possibile essere esonerati dalla lingua inglese? Computer o Tablet a scuola?
Dare più tempo è sempre utile? Fare domande a risposta multipla facilita sempre? E’ possibile essere esonerati dalla lingua inglese? Computer o Tablet a scuola? La sintesi vocale è sempre utile per allievo con dislessia?
CONSIGLI METODOLOGICI
• SOSTENERE ED INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO ATTRAVERSO L’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI
• AFFIANCARE AL LINGUAGGIO VERBALE ALTRE CODICI (IMMAGINI, ESPERIENZE…)
• LAVORO PER GRUPPI DOVE POSSANO ESSERE MESSE IN RISALTO LE RISORSE DEL SINGOLO PIU’ DELLE DIFFICOLTA’
• INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
CONSIGLI METODOLOGICI
• PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE AL FINE DI «IMPARARE AD APPRENDERE»
• SOLLECITARE LE CONOSCENZE PRECEDENTI PER INTRODURRE NUOVI ARGOMENTI A CREARE ASPETTATIVE
• SVILUPPARE PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE E AUTOCONTROLLO DELLE PROPRIE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
• PRIVILEGIARE L’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE E LABORATORIALE
La partecipazione della famiglia è fondamentale per:
• sostenere la motivazione e l’impegno dell’allievo nel lavoro scolastico e domestico;
• verificare regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati;
• verificare i materiali richiesti da portati a scuola; • incoraggiare l’acquisizione di un sempre maggiore
grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti;
• considerare non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline.
(Linee guida 12 luglio 2011)
L’insegnante è un modello ed uno stimolo per l’ apprendimento e per il confronto, non solo su cosa sia necessario imparare, ma anche su COME si impara e COME ci si relazione con il mondo-scuola.
L’insegnante-CANOTTO permette al bambino di
«navigare» e svolgere tutte le attività, ma si sostituisce a lui,
non gli consente di sperimentare, quindi non
favorisce l’autonomia
L’insegnante-SALVAGENTE permette di svolgere tutte le
attivita' con un'assistenza costante. L'allievo potrà
muovere alcune bracciate, ma sempre avvolto dall'adulto.
L’insegnante-TRAMPOLINO
dà la spinta per poter “saltare” in autonomia, fornendo solo
l'aiuto necessario per spiccare il salto.
L’insegnante-TRAMPOLINO
L'adulto dovrà favorire l'utilizzo del trampolino (= potenziale del bambino), assicurandosi che la piscina sia piena e che l'acqua
non sia troppo fredda (= fornire strumenti e strategie, compiti e
verifiche adeguati)
Soltanto un approccio EDUCANTE permette il raggiungimento dell'
AUTONOMIA = indipendenza, libertà di
pensare e di agire
LA RELAZIONE EDUCATIVA
Ogni relazione educativa deve essere caratterizzata da SCAMBIO, ALLEANZA, DIALOGO La scuola non è solo ambiente in cui si impara, ma anche ambiente in cui far entrare emozioni e vissuto.
LA RELAZIONE EDUCATIVA
- costruire un ambiente di lavoro favorevole - mantenere un clima di fiducia - adottare strategie educative ad hoc (=creativita') - valorizzare ciò che i bambini sanno fare (=abilità, interessi, passioni)
L'APPRENDIMENTO
L'apprendimento è un processo continuo di acquisizione di nuove informazioni, di elaborazione di queste nuove informazioni, e di trasformazione di informazioni già possedute, in modo che acquistino nuova forma. (Mazzoni, 2001)
L'APPRENDIMENTO Tappe del processo
1- accesso all'informazione 2- comprensione 3- rielaborazione, selezione/sintesi 4- memorizzazione 5- recupero/verbalizzazione(esposizione orale, produzione scritta)
I TAPPA: Accesso alle informazioni
- sfruttare il canale orale - uso degli INDICI TESTUALI (immagini, titolo, sottotitoli, parole evidenziate, box...)
II TAPPA: comprensione - uso degli indici testuali - organizzatori anticipati - uso della sintesi vocale - individuazione delle parole chiave - evidenziazione - segmentazione - priming (lettura prima delle domande e poi del
testo)
III TAPPA: rielaborazione e selezione delle informazioni
- Rappresentazione dei contenuti con uso di immagini - Costruzione di mappe/selezione = obiettivo dare una visione globale e non sequenziale, che favorisca la successiva memorizzazione
IV TAPPA: memorizzazione
Difficoltà in allievi DSA per MBT e NAMING (denominazione rapida delle info verbali)
ed AUTOMATISMI
= uso degli STRUMENTI COMPENSATIVI e delle MAPPE
V TAPPA: recupero dei contenuti, La VERIFICA
- impostare la verifica sulla base della mappa
- agevolare il recupero in memoria del lessico specifico, soprattutto attraverso immagini, riportando tale lessico nei nodi - favorire la ripetizione ad alta voce (utile la registrazione) - usare domande-stimolo appropriate - rispetto dei tempi
PUNTI DI FORZA •INTELLIGENZA •CAPACITA’ DI MEMORIZZARE PER IMMAGINI •APPROCCIO INUSUALE E DIVERSO ALLE MATERIE SCOLASTICHE •CAPACITA’ DI FARE COLLEGAMENTI NON CONVENZIONALI •CREATIVITA’ E CAPACITA’ DI PRODURRE FACILMENTE NUOVE IDEE •PROPENSIONE ALLA SELEZIONE DI ARGOMENTI IN UNA DISCUSSIONE •ABILITA’ NELLE SOLUZIONI DEI PROBLEMI CHE RICHIEDONO DI IMMAGINARE SOLUZIONI POSSIBILI
GRAZIE
per L’ATTENZIONE
Dott.ssa Beatrice Lazzeri
Psicologa – Psicoterapeuta
tel. 347-4006724