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Pagina 1 INSIEME PER COSTRUIRE PREVENZIONE STRUTTURA DEL DOSSIER PROGETTUALE 1. Introduzione pg 2 2. Finalità ed obiettivi pg 5 3. Descrizione del soggetto proponente pg 5 4. Specificazione di ruoli e competenze del soggetto proponente – Indicazione del responsabile scientifico di progetto pg 8 5. Descrizione del gruppo di lavoro di progetto pg 8 6. Descrizione del progetto con indicazione dei materiali finali da diffondere pg11 7. Tempistiche delle varie attività pg 17 8. Descrizione della documentazione, del monitoraggio e della valutazione del progetto pg 18 9. Piano finanziario pg 20 10. Dichiarazione delle pregresse esperienze analoghe delle scuole e dei partner pg 20 11. Allegato 1 – Curriculum vitae dei referenti di progetto d’istituto pg 23 TITOLO DEL PROGETTO “Insieme per costruire prevenzione” AREA DI INTERVENTO Tipologia B: “progettazione e realizzazione di strumenti che consentono una correlazione diretta tra scuola e mondo del lavoro anche attraverso il coinvolgimento di docenti, Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione o il conseguimento da parte degli studenti di attestazioni obbligatorie in materia di formazione del lavoratore, garantendo il coinvolgimento dei docenti e degli alunni, e se del caso, delle aziende, parti sociali e degli esperti della sicurezza”. SOGGETTO PROPONENTE Rete di 4 istituti scolastici superiori, Enti e Associazioni STUDENTI COINVOLTI Max 60 studenti coinvolti in ciascun istituto per un totale di max 240 studenti IIS CECCATO ITIS FERMI ITIS ROSSI ITCG PASINI

Progetto - Insieme per costruire prevenzione...del progetto, farà in modo che gli studenti possano portare le esperienze fatte a scuola nelle aziende che li ospiteranno. I prodotti

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Pagina 1

INSIEME PER COSTRUIRE PREVENZIONE

STRUTTURA DEL DOSSIER PROGETTUALE

1. Introduzione pg 2

2. Finalità ed obiettivi pg 5

3. Descrizione del soggetto proponente pg 5

4. Specificazione di ruoli e competenze del soggetto proponente – Indicazione del responsabile scientifico di progetto pg 8

5. Descrizione del gruppo di lavoro di progetto pg 8

6. Descrizione del progetto con indicazione dei materiali finali da diffondere pg11

7. Tempistiche delle varie attività pg 17

8. Descrizione della documentazione, del monitoraggio e della valutazione del progetto pg 18

9. Piano finanziario pg 20

10. Dichiarazione delle pregresse esperienze analoghe delle scuole e dei partner pg 20

11. Allegato 1 – Curriculum vitae dei referenti di progetto d’istituto pg 23

TITOLO DEL PROGETTO “Insieme per costruire prevenzione”

AREA DI INTERVENTO

Tipologia B: “progettazione e realizzazione di strumenti che consentono una correlazione diretta tra scuola e mondo del lavoro anche attraverso il coinvolgimento di docenti, Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione o il conseguimento da parte degli studenti di attestazioni obbligatorie in materia di formazione del lavoratore, garantendo il coinvolgimento dei docenti e degli alunni, e se del caso, delle aziende, parti sociali e degli esperti della sicurezza”.

SOGGETTO PROPONENTE

Rete di 4 istituti scolastici superiori, Enti e Associazioni

STUDENTI COINVOLTI Max 60 studenti coinvolti in ciascun istituto per un totale di max 240 studenti

IIS CECCATO

ITIS FERMI

ITIS ROSSI

ITCG PASINI

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1. Introduzione

Il 28 aprile si ricorda la Giornata mondiale per la Sicurezza e la Salute sul lavoro istituita nel

2003 dall’ILO (Organizzazione Internazionale

del Lavoro) . Il tema scelto per la campagna del

2015 è: “Insieme per costruire una cultura di

prevenzione per la salute e la sicurezza sul

lavoro».

Per costruire cultura della prevenzione occorre

in primo luogo “favorire la partecipazione attiva

di tutti gli stakeholders (studenti, docenti,

rappresentanti di Enti e Istituzioni che operano a

favore della salute e sicurezza, lavoratori, datori

di lavoro) partendo dal mondo della scuola che si apre al territorio nel garantire un luogo di lavoro

salubre e sicuro”.

Nell’ultimo rapporto presentato dallo Spisal 6 di Vicenza, che opera nel campo della

prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, si evidenzia che nel 2014 sono state registrate

110 denunce di malattie professionali che risultano in crescita rispetto al 2013. Il Direttore dello Spisal

6 di Vicenza, Dott. Celestino Piz ha dichiarato che la “crescita delle denunce di malattie professionali

accende una spia da

non sottovalutare che

rende necessarie delle

contromisure. Alle

aziende in cui si sono

verificate malattie

professionali si

chiederà di attivare un

sistema di sicurezza e

contemporaneamente

verrà accentuata la

vigilanza nei cantieri edili, negli stabilimenti agricoli, nelle cooperative che svolgono lavori di

facchinaggio, logistica, nelle attività produttive dove ci sia la presenza di sostanze cancerogene-

Pagina 3

mutagene o sia alto il rischio chimico. Si aggiorneranno inoltre le check-list per i comparti del

metalmeccanico e del legno”.

Come per le malattie professionali anche per gli infortuni sul lavoro il dato rilevato a Vicenza è in

aumento; nel 2013 le denunce sono state 97 e l’anno prima 77. Al primo posto come incidenza in città

e nel territorio della Ulss berica si trovano le malattie muscolo-scheletriche pari al 60% del totale. Al

secondo posto ci sono le ipoacusie e le sordità da rumore, al terzo posto le neoplasie.

Alla luce dei dati presentati, questo progetto creando una Rete tra Scuole, Istituzioni,

Associazioni che “operano INSIEME” per promuovere e far crescere la cultura della sicurezza, pone al

centro dei propri obiettivi la partecipazione attiva degli studenti-futuri lavoratori di domani, i quali

definiranno delle “buone pratiche” finalizzate alla prevenzione delle malattie professionali e degli

infortuni sul lavoro da condividere con le imprese del territorio in cui gli stessi studenti svolgeranno il

loro percorso di Alternanza Scuola-Lavoro.

Gli studenti degli istituti di istruzione superiore coinvolti nel progetto sperimentano a scuola

realtà lavorative benché circoscritte e protette, in cui si fanno uso di laboratori, attrezzature, agenti

chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature munite di videoterminali. Fermo restando

l’impegno delle scuole a garantire spazi di studio/lavoro adeguati sotto il profilo strutturale, impiantistico,

delle attrezzature e degli arredi, ad informare e formare sui rischi tutti gli allievi, rimane centrale

l’impegno delle istituzioni scolastiche nel coltivare la cultura della sicurezza nelle giovani generazioni e

a far nascere la consapevolezza di quanto una partecipazione attiva e ragionata nella gestione della

sicurezza possa ridurre l’insorgenza di infortuni e malattie professionali. Il coinvolgimento degli allievi

nell’analisi di questi due fenomeni (infortuni e malattie professionali relativi allo specifico settore

lavorativo in cui operano) appare facilitato “in forza del fatto che tali eventi possono essere facilmente

descritti, coinvolgono anche emotivamente e permettono a tutti gli allievi di formulare proposte in

relazione alla loro esperienza e alla loro età”.

Gli studenti che parteciperanno al progetto frequenteranno il prossimo anno scolastico le classi

quarte e quindi sono ormai proiettati nel percorso di Alternanza Scuola-Lavoro.

Tutte le scuole che costituiscono la Rete del progetto, mettono in atto attraverso i percorsi di alternanza

scuola-lavoro delle metodologie didattiche innovative che “rispondono alla necessità di favorire e

valorizzare un più stretto collegamento tra scuola e mondo del lavoro, avvicinando la formazione

scolastica alle competenze richieste dal mercato del lavoro attuale e sperimentando processi di

apprendimento attivi basati sia sul ‘sapere’ che sul ‘saper fare’”. Il percorso in alternanza “implica

necessariamente il raccordo della scuola con il tessuto attivo e produttivo del territorio ed ha la finalità

Pagina 4

di valorizzare come momenti di formazione e di apprendimento sia lo studio che la pratica lavorativa,

rendendo così possibile un’integrazione funzionale tra le competenze maturate in entrambi gli ambiti”.

Gli studenti delle classi quarte (al massimo 60 per istituto) guidati dagli insegnanti interni alla

scuola mediante un “approccio alla prevenzione per luoghi di lavoro”, a partire dall’analisi dei rischi

presenti nei propri ambiti professionali, costruiranno procedure, elaboreranno percorsi informativi,

produrranno materiale da utilizzare in attività didattiche rivolte ad alunni di altre classi, delineeranno

interventi gestionali. Tutti i prodotti realizzati verranno validati dal Responsabile del Servizio di

Prevenzione e Protezione di ogni istituto che li inserirà nella gestione della sicurezza della propria

scuola.

A questo punto del progetto il passaggio alla realtà lavorativa territoriale potrà essere compiuto. Il

docente referente per l’Alternanza Scuola-Lavoro di ogni istituto, coinvolto nel coordinamento interno

del progetto, farà in modo che gli studenti possano portare le esperienze fatte a scuola nelle aziende

che li ospiteranno. I prodotti realizzati dagli studenti nell’ambito del progetto, mediante una metodologia

di partecipazione attiva, diventeranno degli strumenti da calare nelle realtà lavorative. Saranno

presentati ai tutor interni delle aziende i quali li valuteranno, saranno confrontati con gli strumenti già

presenti nelle diverse realtà produttive, e potranno essere a richiesta rivisti e arricchiti con quelli già in

essere e quindi implementati. I datori di lavoro infatti sanno sempre di più che il miglioramento delle

condizioni di salute e sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo ma un imprescindibile valore aggiunto

in termini di acquisizione di credibilità, affidabilità ed eccellenza sul mercato. Gli studenti inoltre a

completamento del percorso progettuale frequenteranno un corso per addetto antincendio a rischio

elevato (16 ore) e sosterranno alla fine l’esame di idoneità tecnica presso il Comando dei Vigili del

Fuoco di Vicenza.

Ad integrare la Rete di scuole del progetto concorrono la Direzione Regionale Inail, lo Spisal 6

di Vicenza (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) e SicuRete Vicenza

(Rete di Scuole per la Sicurezza della Provincia di Vicenza) afferente al SiRVeSS (Sistema di

Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole, finalizzato a promuovere la cultura della sicurezza

tra i giovani), mediante attività di formazione rivolte agli studenti, supporto organizzativo nelle varie fasi

di sviluppo del progetto, attività di valutazione e diffusione dei prodotti realizzati.

2. Finalità ed obiettivi

Finalità

Pagina 5

Promuovere la cultura della sicurezza, intesa come processo di sensibilizzazione e

responsabilizzazione delle giovani generazioni coinvolte in prima persona attraverso lo sviluppo di un

percorso continuo, orientato all’acquisizione di competenze trasversali alle singole discipline e basilari

per una partecipazione responsabile al vivere civile.

Obiettivi

1. Realizzare un collegamento tra Istituzioni/Enti/Associazioni, Territorio e Scuole che operano

nella prevenzione e sicurezza sul lavoro;

2. Promuovere negli studenti l’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie

professionali, realizzata a partire dai contesti scolastici fino a raccordarsi con le realtà lavorative

del territorio;

3. Integrare i temi del progetto nella didattica curriculare;

4. Far realizzare agli allievi esperienze di “buone pratiche” che portano alla produzione di prodotti

finiti utili per la gestione della sicurezza nel proprio istituto;

5. Diffondere i materiali prodotti attraverso il sistema regionale delle reti di scuole e istituzioni, già

costituito per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani a cui aderisce oltre il 70% delle

scuole venete;

6. Focalizzare l’attenzione dei giovani lavoratori sull’importanza di assumere atteggiamenti sicuri.

3. Descrizione del soggetto proponente

Le scuole nell’espletamento delle loro funzioni educative e per migliorare l’offerta formativa

promuovono accordi di Rete tra più scuole ai quali partecipano anche Enti, Istituzioni e Associazioni

che hanno come mission la promozione della cultura della sicurezza, l’acquisizione di una maggiore

consapevolezza dei rischi professionali e più in generale la tutela della salute dei lavoratori, e che si

impegnano a sviluppare queste tematiche nelle scuole dove crescono e si formano i cittadini e i

lavoratori di domani.

La Rete di questo progetto è organizzata su base regionale e prevede la presenza di 4 istituti

scolastici superiori della provincia di Vicenza, della Direzione Regionale Inail (che ha sede a Venezia),

dello Spisal 6 di Vicenza e dell’Associazione SicurRete, ovvero la Rete di scuole per la sicurezza della

provincia di Vicenza afferente al Si.R.Ve.S.S. (Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle

Scuole).

Gli istituti scolastici della Rete ed i rispettivi referenti interni del progetto sono:

Pagina 6

Tabella 1

La costituzione ed attivazione di questa Rete si esplica attraverso i seguenti fattori:

• elaborazione e progettazione in gruppo attraverso una pianificazione articolata e puntuale di

tutte le fasi dell’intervento;

• progettualità ben definita a partire da bisogni condivisi e correttamente individuati;

• aree di interesse omogenee;

• rapporto di scambio tra i soggetti partecipanti;

• produzione di attività, procedure, prodotti utili alle scuole aderenti;

• azioni di verifica e valutazione dei risultati ottenuti.

La Rete di questo progetto promuove con le proprie attività, il coinvolgimento attivo degli studenti

nell’elaborazione di prodotti finiti, che saranno diffusi anche alle altre scuole della Provincia e

successivamente della Regione attraverso opportuni canali comunicativi web.

Si specificano nella tabella 2 riportata di seguito Enti/Istituzioni ed Associazioni che fanno parte della

Rete del progetto.

Istituti scolastici della Rete Referente del progetto per l’Istituto

I.I.S. “S. Ceccato” – Montecchio Maggiore (Vi) Istituto capofila del progetto

Prof.ssa Masella Cinzia

I.T.I.S. “A. Rossi” – Vicenza Prof. Marzari Damiano

I.T.I.S. “E. Fermi” – Bassano del Grappa (Vi) Prof. D’Anna Marcello

I.T.C.G. “V. e L. Pasini” – Schio (Vi) Prof. Ruaro Mario

ENTI / ISTITUZIONI

/ AGENZIE

SCUOLA

MONDO DEL

LAVORO

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Tabella 2

Ente – Istituzione – Associazione

Ruolo e funzione nel progetto Figura di riferimento

Direzione Regionale Inail

Venezia

Intende sostenere il progetto al fine di promuovere la collaborazione delle Istituzioni con il mondo dell’istruzione e della formazione professionale, consapevole del fatto che la formazione in sicurezza non può iniziare con l’inserimento nel mondo del lavoro ma deve partire dalla scuola. Il referente per il progetto fungerà da raccordo tra le scuole aderenti alla Rete e i formatori interni all’Inail che parteciperanno come esperti realizzando degli interventi formativi rivolti agli studenti.

Il referente per il progetto per l’Inail validerà i prodotti finali realizzati dagli studenti.

Referente per il progetto Dott. Maurizio RIGO

Spisal 6 di Vicenza

(Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro)

Contribuisce al processo di acquisizione di competenze rivolto agli studenti partecipanti al progetto, realizzando interventi di formazione ed educazione alla salute nell'ambito dei rischi professionali presenti nelle scuole in cui interviene.

Il referente per il progetto dello Spisal 6 validerà i prodotti finali realizzati dagli studenti.

Referente per il progetto Dott. Pierantonio ZANON

“SicuRete Vicenza” Rete di scuole per

la sicurezza della Provincia di Vicenza

La Rete provinciale di Vicenza per la sicurezza nelle scuole partecipa al progetto in termini di:

• disseminazione - diffusione dei prodotti tramite i propri canali di comunicazione web (sito provinciale e sito regionale);

• organizzazione di un evento finale destinato agli R-Aspp interni alle scuole della provincia di Vicenza con i quali condividere il percorso progettuale ed i prodotti realizzati dagli studenti al fine di replicare in altri contesti la stessa esperienza .

Prof. Lorenzo GAGGINO – Presidente di SicuRete - Vicenza

Pagina 8

4. Descrizione del gruppo di lavoro di progetto

Ogni istituto partecipante al progetto definirà un proprio “gruppo di lavoro” costituito da docenti di varie

discipline (all’interno dei quali di individuerà il Referente del progetto per l’istituto), dal Referente per

l’Alternanza scuola-lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

I quattro referenti di progetto individuati da ciascuna scuola (riportati nella precedente Tabella1),

assieme ai referenti di Inail, Spisal e SicuRete costituiscono il nucleo di coordinamento regionale del

progetto. Questo nucleo condividerà tutte le fasi del progetto, ne seguirà le evoluzioni, effettuerà il

monitoraggio interno delle attività, proporrà risoluzioni ad eventuali problematiche gestionali che

dovessero presentarsi. Il coordinamento messo in atto da questo gruppo di lavoro servirà anche a dare

uniformità alle azioni di progetto in tutti gli istituti partecipanti.

NUCLEO DI COORDINAMENTO REGIONALE DI PROGETTO

IIS CECCATO

ITIS FERMI

ITIS ROSSI

ITCG PASINI

GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO

ISTITUTO

PARTECIPANTE AL

PROGETTO

Allievi delle classi quarte (massimo 60)

Docenti interni di discipline connesse

all’uso dei laboratori scolastici

Docente Referente dell’Alternanza scuola-lavoro

Dirigente scolastico Rspp-Aspp interni d’istituto

Individuano il Referente del

progetto per l’istituto

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5. Specificazione di ruoli e competenze del soggetto proponente Indicazione del responsabile scientifico del progetto Si prevede che ognuno dei quattro Istituti che costituisce la Rete di scuole abbia una struttura

organizzativa a sostegno delle attività progettuali come schematizzato di seguito nella Tabella 3.

Soggetti coinvolti negli istituti

Chi sono Cosa fanno

Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)

RSPP e ASPP interni Collabora con i docenti referenti di progetto nella definizione delle attività gestionali previste dalle varie fasi operative del progetto; Partecipa agli incontri di coordinamento di tutti i soggetti dell’istituto coinvolti nel progetto; Valuta i materiali prodotti dagli studenti; Utilizza i materiali prodotti dagli studenti nella gestione della sicurezza dell’istituto;

Docenti Docenti interni che realizzano percorsi didattici sulla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali del settore di riferimento in cui operano

Realizzano materiale didattico per attività di formazione rivolte agli studenti partecipanti al progetto; Inseriscono nella didattica curricolare le tematiche del progetto; Si confrontano nei consigli di classe e con il SPP sui temi affrontati nel progetto; Condividono la programmazione delle attività, il loro monitoraggio e valutazione;

Docente referente per l’Alternanza scuola-lavoro

Docente dell’istituto che cura l’inserimento in azienda degli studenti

Segue gli studenti nelle attività di formazione con gli esperti esterni; Valuta i giudizi espressi dal tutor aziendale nei confronti degli studenti che utilizzeranno/implementeranno in azienda i prodotti finiti realizzati a scuola, utilizzando tali dati nella compilazione del certificato finale delle competenze acquisite dagli allievi;

Riporterà gli esiti di queste valutazioni al referente interno di progetto che dovrà valutarli anche in termini di efficacia;

Pagina 10

Studenti Allievi partecipanti al progetto delle classi quarte

Partecipano ad attività di formazione con gli esperti esterni dell’Inail e dello Spisal 6 e con i docenti interni all’istituto;

Realizzano prodotti finiti (materiale informativo, procedure gestionali, ecc) che saranno validati dal SPP e in ultimo dal Responsabile scientifico del progetto (che è anche referente per il monitoraggio e la valutazione);

Riportano le esperienze ed i prodotti finiti realizzati all’interno delle aziende che li ospiteranno nel percorso di alternanza scuola-lavoro;

Dirigente Scolastico (DS)

DS degli istituti coinvolti Promuove la partecipazione dei consigli di classe al progetto; Si coordina con i DS degli altri istituti partecipanti;

Tabella 3

Si precisa inoltre, così come indicato nella Tabella 4, che verranno dati ad alcuni referenti di progetto

degli istituti partecipanti determinati compiti specifici.

Tabella 4

Allegati al presente documento (Allegato 1) si riportano inoltre i curriculum vitae dei referenti di progetto

degli istituti scolastici, con l’indicazione della specifica formazione in merito alla sicurezza e delle

pregresse esperienze svolte nell’ambito della didattica della sicurezza.

Istituti scolastici della Rete Referente del progetto per l’Istituto con compiti specifici

I.I.S. “S. Ceccato” – Montecchio Maggiore (Vi) Istituto capofila del progetto

Prof.ssa Masella Cinzia (responsabile scientifico del progetto con compiti di

monitoraggio e valutazione)

I.T.I.S. “A. Rossi” – Vicenza Prof. Marzari Damiano

(responsabile della disseminazione)

Pagina 11

6. Descrizione del progetto con indicazione dei materiali finali da diffondere

L’intervento progettuale si propone di creare o migliorare comportamenti e percezioni degli

studenti nei confronti di tematiche quali gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali specifici del

loro settore lavorativo. Il percorso si declina in momenti formativi alternati ad attività laboratoriali, focus

group, coinvolgimento in compiti di realtà, tutti finalizzati allo sviluppo della capacità di analisi, diagnosi,

valutazione ed elaborazione di soluzioni.

Il progetto si articola nelle fasi riportate di seguito.

Fase 1 – Condivisione del progetto – Inserimento nel Pof (settembre 2015)

Ciascun istituto scolastico della Rete di scuole condividerà il progetto all’interno dei consigli delle classi

quarte interessate dalle attività.

Fase 2 – Costituzione del gruppo di progetto scolastico e avvio delle attività progettuali (da settembre

2015 a giugno 2016)

All’interno di ciascun istituto partecipante sarà costituito il gruppo di progetto formato dal referente del

progetto, da tutti gli altri docenti interni all’istituto che cureranno la realizzazione delle attività previste

con gli studenti, dagli R-Aspp interni che valideranno i prodotti finiti degli studenti, dal Referente del

percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, dal Dirigente Scolastico. Il gruppo di progetto sarà chiamato a

condividere lo stato di avanzamento delle attività progettuali (con cadenza bimestrale); di questi incontri

si redigeranno appositi verbali.

In questa fase iniziale verranno condivise le tappe del cronoprogramma di progetto (riportato al

paragrafo 7 del presente documento) che sarà calato all’interno del piano annuale delle attività

deliberato dal Collegio dei docenti nel mese di settembre 2015.

Verranno inoltre ribaditi i ruoli e gli impegni assunti in termini di realizzazione dei prodotti finiti da parte

degli studenti. Sulla base della formazione definitiva delle classi per l’anno scolastico 2015/2016, il

gruppo di progetto individua i criteri di selezione dei 60 studenti partecipanti alle attività. Si potranno

scegliere o delle classi intere oppure dei gruppi di studenti di ciascuna quarta dell’istituto. La scelta si

baserà inizialmente sull’adesione volontaria e solo successivamente (se dovesse essere necessario

selezionare i partecipanti) verranno adottati altri criteri di scelta (rendimento scolastico, ecc). Sarà cura

del referente interno del progetto predisporre il necessario materiale didattico di supporto alla

realizzazione dei prodotti finiti che tutti i docenti del progetto utilizzeranno nelle attività didattiche con

gli studenti.

Pagina 12

Fase 3 – Costituzione del nucleo di coordinamento regionale del progetto (da settembre 2015 a giugno

2016)

Il nucleo di coordinamento regionale è costituito dai referenti di ogni istituto partecipante, dal

responsabile scientifico del progetto (appartenete alla scuola capofila di Rete), dai referenti degli

Enti/Associazioni esterne che supportano il progetto. Questo gruppo di lavoro avrà come primo compito

quello di organizzare il piano di formazione rivolto agli studenti, raccordandolo con il Piano Annuale

delle attività deliberato da ogni scuola.

Fase 4 – Interventi formativi rivolti agli studenti (ottobre 2015 – gennaio 2016)

I referenti della Direzione Regionale Inail e dello Spisal 6 di Vicenza realizzeranno gli interventi formativi

rivolti agli alunni selezionati per il progetto sui temi della prevenzione degli infortuni e delle malattie

professionali specifici del settore lavorativo delle scuole partecipanti. Gli incontri formativi avranno un

taglio pratico-operativo e serviranno da spunto per inquadrare le problematiche trattate e per

consegnare agli studenti i mandati delle attività da realizzare (max 6 ore per istituto). Agli incontri

parteciperanno inoltre i docenti coinvolti nel progetto, gli R-Aspp interni, il Referente per l’Alternanza

scuola lavoro.

Si riportano nella tabella seguente le tematiche che verranno affrontate:

Tabella 5

Istituti scolastici della Rete Argomenti della formazione

I.I.S. “S. Ceccato” – Montecchio Maggiore (Vi) Rischio elettrico – Rischio da uso di VDT- Rischio

di natura ergonomica

I.T.I.S. “A. Rossi” – Vicenza Rischio macchine - Rischio elettrico

I.T.I.S. “E. Fermi” – Bassano del Grappa (Vi) Rischio elettrico – Rischio chimico – Rischio da

radiazioni non ionizzanti

I.T.C.G. “V. e L. Pasini” – Schio (Vi) Rischio da MMC – Lavori in quota – Prevenzione delle malattie muscolo scheletriche

Pagina 13

Fase 5 – Realizzazione di strumenti operativi per ridurre gli infortuni e le malattie professionali del

proprio ambiente di lavoro (periodo novembre 2015 – aprile 2016)

Le attività di progetto, nella misura in cui richiedono agli studenti di interagire con soggetti diversi, di

raccogliere, selezionare ed elaborare informazioni, di trovare delle soluzioni, di prendere delle

decisioni, di collaborare, creano i presupposti per acquisire quelle competenze trasversali in grado di

in grado di accompagnarli stabilmente nella loro vita lavorativa.

Le attività proposte prevedono la seguente scansione temporale:

• Analisi degli ambienti/attività scolastici in cui viene simulata la realtà lavorativa;

• Analisi delle fonti di pericolo presenti e valutazione dei rischi;

• Individuazione degli scenari o situazioni che possono determinare infortuni o malattie professionali

nel proprio ambito lavorativo;

• Realizzazione di strumenti operativi per ridurre gli infortuni e/o prevenire le malattie professionali

(materiali da utilizzare in percorsi di formazione, brochure informative, video, pannelli grafici).

Tenuto conto della tipologia degli istituti scolastici partecipanti al progetto, le tematiche da trattare e i

rispettivi prodotti finiti realizzati dagli studenti saranno i seguenti:

Tematica da trattare

Scuola coinvolta Materiale finale da produrre Materie e soggetti coinvolti

Rischio di natura ergonomica; Rischio da VDT; Prevenzione delle patologie muscolo scheletriche; Rischio elettrico;

IIS “Ceccato” (Montecchio Maggiore)

settore economico-informatico

e settore elettrico

1. Realizzazione di materiale informativo (ppt) con cui formare gli studenti- lavoratori sull’uso delle apparecchiature nel laboratorio elettrico;

2. Realizzazione di un fascicolo informativo sulla prevenzione del rischio elettrico;

3. Materiale informativo (video o pannelli informativi) che descrivono esercizi per rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico e per

Scienze motorie (docente: Monica Carlotto) Informatica (docenti: Sergio Balestro, Annalisa Gianello) Elettronica (Mirco Celin, Piero Manfè) Matematica (docente: Cinzia Masella) Aspp (Cinzia Masella)

Pagina 14

prevenire patologie ad esso collegate;

4. Realizzazione di materiali informativi (fascicolo integrato da schede grafiche) sull’uso di macchine ed attrezzature da ufficio per prevenire infortuni e malattie professionali;

Rischio elettrico; Rischio chimico; Rischio da radiazioni non ionizzanti;

ITIS “Fermi” (Bassano del Grappa)

1. Realizzazione di un tutorial in ppt sulle procedure di packaging al fine di ottenere l’isolamento elettrico dei dispositivi;

2. Regolamento Reach: presentazione multimediale;

3. Effetti delle microonde nelle telecomunicazioni digitali: presentazione multimediale sul rischio ed i suoi effetti;

Lab. Elettrotecnica (Prof. Marcello D’Anna), Informatica (Prof. Davide Napolitano), Elettrotecnica Industriale (Prof. Andrea Pesavento) Chimica (Prof.ssa Giuseppina Parente), Rspp ( Prof. Marcello D’Anna) Aspp (Prof.ssa Giuseppina Parente)

Rischio legato all’uso delle macchine;

ITIS “Rossi” (VI)

1. Realizzazione della Schede di sicurezza delle macchine da lavoro;

2. Materiale in-formativo (dispensa e/o video) per descrivere il corretto uso delle macchine operatrici;

3. Schede sicurezza rischio elettrico.

Meccanica Meccatronica, Energia, Elettrotecnica (docenti: Marzari Damiano, Portinari Sergio, Viero Giancarlo, Rspp (Chiara Menin)

Pagina 15

Tabella 6 - n.b.: i nominativi dei docenti coinvolti potrebbero subire della variazioni a seguito di trasferimenti d’ufficio degli stessi.

I docenti referenti del progetto, realizzeranno le attività con gli studenti sia durante le ore curriculari che

in orario extracurriculare pomeridiano. Si potranno prevedere degli interventi formativi in cui il docente

verrà supportato da un tutor d’aula nelle fasi finali del progetto in cui si realizzeranno i prodotti finiti.

Tutte le attività verranno registrate mediante apposite schede elaborate dal responsabile scientifico del

progetto (nelle schede si riporteranno i nominativi degli studenti partecipanti, i nominativi di docenti e/o

tutor d’aula, la durata dell’attività, la sede di svolgimento).

Fase 6 – Organizzazione dei corsi per addetto antincendio (novembre 2015 –giugno 2016)

Allo scopo di promuovere ulteriormente la partecipazione attiva degli studenti anche nella gestione

delle emergenze e di far conseguire loro un’attestazione relativa alla formazione dei lavoratori, gli

studenti selezionati per il progetto parteciperanno al corso per addetti antincendio (rischio elevato) della

durata di 16 ore a seguito del quale sosterranno l’esame di Idoneità Tecnica presso il Comando dei

Vigili del Fuoco di Vicenza.

Fase 7 – Evento finale di disseminazione (Vicenza - 28 aprile 2016)

L’ evento sarà realizzato in occasione della prossima giornata mondiale della sicurezza e salute sul

lavoro e avrà come tema “Facciamo Rete sulla sicurezza”; sarà questa l’occasione per presentare i

lavori prodotti dagli studenti ormai terminati e resi disponibili a tutte le scuole della provincia di Vicenza.

L’incontro sarà rivolto a tutti gli R-Aspp delle scuole della provincia ed avrà finalità di disseminazione

dei lavori realizzati (a loro verrà consegnato un dvd contenete tutte le esperienze prodotte). All’evento

saranno invitati i Coordinatori delle altre Reti Provinciali di scuole del Veneto per la sicurezza che

potranno a loro volta promuovere la diffusione dei prodotti anche nelle altre provincie venete. SicuRete

Rischio da movimentazione manuale dei carichi; Lavori in quota; Linea vita;

ITCG “Pasini” (Schio)

1. Slides da utilizzare in percorsi di formazione che saranno validati dal Rspp;

2. Pannelli informativi sulla procedure per una corretta movimentazione dei carichi;

3. Materiale informativo (brochure o video o pannelli informativi) sulle procedure corrette da seguire nei lavori in quota;

Topografia(docente: Ruaro Mario); Sicurezza Cantieri (docente: Zoppelletto Roberto ); ITP (Mazzucco Moreno e Sesto Vittorio); Aspp (Ruaro Mario);

Pagina 16

Vicenza si impegna anche a pubblicare tutti i materiali prodotti sul sito della Rete e sul sito regionale

del SiRVeSS.

Fase 8 – Inizio percorsi di ASL con disseminazione nelle aziende (febbraio - giugno 2016)

Gli studenti che hanno preso parte al progetto iniziando il loro percorso di alternanza scuola-lavoro

avranno la possibilità di calare i prodotti/materiali/strumenti operativi realizzati a scuola all’interno

dell’azienda in cui lavoreranno. Le scuole coinvolte svolgono il periodo di alternanza scuola-lavoro in

momenti diversi; alcune effettuano questo percorso a febbraio-marzo ed altre a giugno-luglio. Di questa

differenza bisognerà tenere conto differenziando il termine ultimo in cui gli studenti dovranno

concludere la realizzazione dei prodotti finiti. Questi ultimi dovranno quindi essere conclusi prima

dell’inizio del percorso di alternanza proprio di ogni scuola.

Al tutor aziendale verrà chiesto di dare una valutazione (secondo una griglia predisposta dal referente

scientifico del progetto) dei prodotti realizzati dallo studente in alternanza. La valutazione prevederà

che il tutor effettui una comparazione con strumenti analoghi presenti in azienda; allo studente potrà

essere chiesto di calare gli strumenti prodotti nella specifica realtà lavorativa, integrandoli con quelli

presenti, arricchendoli o eventualmente modificandoli in base alle esigenze dell’Azienda ospitante.

Alla fine di questo percorso, anche agli studenti verrà chiesto di compilare una scheda di valutazione

sull’esperienza. In questo modo la scuola potrà uscire dall’autoreferenzialità che spesso la connota e

comprendere se il percorso svolto dagli studenti risulta davvero coerente con le richieste e le esigenze

del mondo del lavoro.

Le griglie di valutazione, dovranno essere trasmesse dagli studenti al referente dell’Alternanza Scuola-

Lavoro entro il 20 giugno 2016.

Fase 9 – Rielaborazione esiti disseminazione nelle aziende (fine giugno 2016)

Il responsabile scientifico del progetto a seguito della restituzione delle schede di valutazione del

percorso di Alternanza Scuola-Lavoro e di tutti gli altri strumenti di monitoraggio/valutazione prodotti,

condurrà una più ampia e complessiva valutazione del progetto anche al fine di esprimere un giudizio

in termini di ricadute e replicabilità.

Fase 10 – Disseminazione dei prodotti degli studenti via web

Ogni istituto partecipante si impegna ad inserire un resoconto delle attività e dei materiali realizzati

in una sezione dedicata del proprio sito web.

La Rete provinciale di Vicenza utilizzerà per la disseminazione provinciale il proprio canale

comunicativo attraverso il sito http://www.sicurscuolaveneto.it/vicenza/.

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A livello regionale, la disseminazione via web avverrà tramite il sistema regionale di riferimento, a

cui fa riferimento la Rete di Vicenza, utilizzando il sito internet http://www.sicurscuolaveneto.it .

7. Tempistica delle attività

Azioni 2015 2016

9 10 11 12 1 2 3 4 5 6

1 Condivisione del progetto da parte dei Consigli

di classe interessati – Inserimento nel Pof

X

2 Costituzione del gruppo di progetto in ogni

scuola e avvio delle sue attività

X X X X X X X X X X

3 Costituzione del nucleo di coordinamento

regionale e avvio delle sue attività

X X X X X X X X X X

4 Interventi formativi curati da Inail e Spisal

rivolti agli studenti

X X X X

5

Realizzazione da parte degli studenti di

strumenti operativi per ridurre gli infortuni e le

malattie professionali del proprio ambiente di

lavoro

X X X X X X

6 Organizzazione dei corsi per addetto

antincendio*

X X X X X X X X

7 Evento finale di disseminazione X

8 Inizio percorsi di ASL con disseminazione

nelle aziende**

X X X

9 Rielaborazione degli esiti disseminazione

nelle aziende

X

10 Disseminazione dei prodotti via web X

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*Visto che gli esami di fine corso si tengono presso il Comando dei Vigili del Fuoco le date andranno

concordate con il Comandante del Comando Provinciale dei VV.F. di Vicenza;

**Il percorso di Alternanza degli studenti in alcuni Istituti inizierà a Febbraio in altri a Giugno; i percorsi

andranno concordati a seconda della disponibilità manifestata dalle Aziende ad ospitare gli allievi.

8. Descrizione della documentazione, del monitoraggio e della valutazione

di progetto

La documentazione del progetto da un lato tende a rendere conto della specificità e delle esperienze

fatte, nel contempo rappresenta un elemento essenziale della valutazione del progetto.

L’attività di documentazione si collega all’esigenza di non perdere le tracce delle attività svolte, riflettere

sulle esperienze e rielaborarle; quindi lo scopo non è solo quello “di fare il punto della situazione ma

soprattutto di costruire un quadro capace di dare un senso agli elementi più significativi dell’attività e

del progetto su cui si è lavorato”.

La documentazione verrà articolata in tre livelli:

1° livello – di produzione

In riferimento a questo livello verranno prodotti:

• i verbali degli incontri del gruppo di lavoro di progetto scolastico e del nucleo di coordinamento

di progetto, i diari delle attività svolte con gli studenti (formazioni con esperti esterni, attività

d’aula con i docenti interni, laboratori di progettazione e produzione dei prodotti finiti); le schede

di valutazione dell’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro (del tutor aziendale e dello

studente). Tutti i modelli per questo tipo di documentazione verranno prodotti dal responsabile

scientifico del progetto della scuola capofila. Ciascun referente interno d’istituto avrà il compito

di trasmettere tutta la documentazione di 1° livello al responsabile scientifico del progetto.

2° livello – di rielaborazione

Con cadenza bimestrale i documenti di primo livello verranno globalmente valutati dal responsabile

scientifico del progetto (avente compiti di monitoraggio e valutazione) e dal nucleo regionale di

coordinamento del progetto che constateranno l’effettivo avanzamento delle attività di progetto

secondo quanto pianificato.

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3° livello – restituzione dei prodotti finiti e degli esiti della valutazione

Completate le attività di progetto, queste verranno raccolte in un dvd che verrà distribuito ai partecipanti

dell’evento finale del progetto (R-Aspp di tutta la provincia di Vicenza).

La valutazione dei risultati si baserà sui seguenti parametri:

PARAMETRI INDICATORI E CRITERI DI VALUTAZIONE

percorso formativo rivolto agli studenti • valutazione della ricaduta sugli studenti espressa dai

docenti referenti tramite griglia

• valutazione degli studenti partecipanti su contenuti e

metodologia (questionario fine incontri)

Attività pratiche svolte dagli studenti

finalizzate alla realizzazione di prodotti

finiti

• verifica del gradimento degli studenti partecipanti al

progetto rispetto all’esperienza realizzata

(questionario finale);

• report del docente referente sul grado di

partecipazione degli allievi agli incontri in aula e alle

attività gestionali;

• valutazione, a cura del SPP, della qualità delle attività

gestionali progettate e realizzate dagli studenti;

• valutazione da parte dei referenti Inail e Spisal

della validità dei materiali prodotti e replicabilità delle

esperienze effettuate dagli studenti (espressi tramite

griglia);

• valutazione dei tutor aziendale circa la possibilità di

utilizzo dei prodotti realizzati dagli studenti nella realtà

aziendale;

Corso di formazione per addetto

antincendio della durata di 16 ore

• verifica delle competenze acquisite riferite al corso

antincendio (percentuale di superamento dell’esame

finale);

• questionario di gradimento sul corso espresso dagli

studenti partecipanti;

Tabella 7

Pagina 20

NB: l’intero percorso di monitoraggio e valutazione verrà condotto dal Responsabile scientifico del progetto

coadiuvato dal Nucleo di coordinamento regionale.

9. Piano finanziario

Il piano finanziario meglio descritto nell’Allegato V prevede le voci di spesa e i costi individuati di

seguito:

Voce di spesa Costo complessivo Costo del personale utilizzato nel progetto 29.853,20 euro Costi diretti delle attrezzature utilizzate per il progetto 8524,50 euro Spese di organizzazione e documentazione 19490,54 euro Direzione e controllo 26270,4 Costi indiretti 1757,66

TOTALE 85896,30 euro

10. Dichiarazione delle pregresse esperienze analoghe delle scuole e dei partner Si riporta di seguito una sintesi delle pregresse esperienze condotte da tutti i partner della Rete su

temi legati alla Cultura della Sicurezza.

Scuole/Ente/Associazione Principali esperienze

Direzione Regionale Veneto Inail

E’ partner del Si.R.Ve.S.S. e collabora attivamente alla promozione della cultura della sicurezza nelle scuole; Ha promosso il Bando rivolto alle scuole “A scuola di sicurezza, sicurezza a scuola”;

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Gestisce il gruppo regionale della Formazione sulle tematiche della sicurezza nelle scuole (Coordinatrice Dott.ssa Paola Delpino); Organizza corsi di formazione residenziali rivolti agli R-Aspp delle scuole venete finalizzati a migliorare le pratiche di gestione della sicurezza nelle scuole, a promuovere interventi di didattica della sicurezza, ecc;

Spisal 6 Vicenza

Nel triennio 2013-2015 il Servizio di prevenzione sta attuando il seguente piano programmatico delle attività:

1) Attività di informazione ed assistenza Utilizzo di procedure standardizzate per la valutazione dei rischi

2) Interventi di comparto Interventi specifici sul comparto edile e dell’agricoltura

3) Traumi correlati ad infortuni sul lavoro “La gestione degli infortuni significativi” “Prevenzione degli infortuni invalidanti nelle aziende a rischio”

4) Promozione della salute e stili di vita “Ambienti liberi dal fumo” “Niente alcol al lavoro” “Gli esami non finiscono mai”

Per ulteriori informazioni si veda il sito web: http://www.ulssvicenza.it/

SicuRete Vicenza Rete di scuole per la sicurezza della Provincia di

Vicenza

Opera per la promozione della cultura della sicurezza mediante tre gruppi di lavoro: Didattica Gestione della sicurezza Formazione; Organizza corsi di formazione rivolti al personale della scuola per: R-Aspp – Rls - Addetti antincendio e al PS - Dirigenti, preposti, lavoratori;

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Tabella 8

I.I.S. “S. Ceccato” – Montecchio Maggiore (Vi)

“Azienda a scuola, azienda che fa scuola” (progetto per far acquisire agli studenti competenze in ambito meccanico e meccatronico mediante la predisposizione e il corretto utilizzo di macchine utensili e attrezzi); “Progetto saldatura” (progetto finalizzato all’uso in sicurezza delle macchine per la saldatura)

I.T.I.S. “A. Rossi” – Vicenza

Progetto MIUR “ Cittadinanza, Costituzione, Sicurezza” Progetto “Scuola Sicura” Progetto di Cittadinanza attiva “Il Rossi per Vicenza” Progetto di istituto “Salute e Benessere della persona” Scuola Capofila della “Rete delle Scuole per la Sicurezza della Provincia di Vicenza” (SicuRete Vicenza)

I.T.I.S. “E. Fermi” – Bassano del Grappa (Vi)

Progetto MIUR “ Cittadinanza, Costituzione, Sicurezza”

I.T.C.G. “V. e L. Pasini” – Schio (Vi) Progetto MIUR “ Cittadinanza, Costituzione, Sicurezza”