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Progetto O.R.I.O.R Indagine statistica Indagine statistica sulla capacità di sulla capacità di distinguere l’acqua distinguere l’acqua minerale naturale minerale naturale da quella del da quella del rubinetto rubinetto

Progetto O.R.I.O.R Indagine statistica sulla capacità di distinguere l’acqua minerale naturale da quella del rubinetto

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Progetto O.R.I.O.R

Indagine statistica sulla Indagine statistica sulla capacità di distinguere capacità di distinguere

l’acqua minerale l’acqua minerale naturale da quella del naturale da quella del

rubinettorubinetto

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Scopo: verificare se gli intervistati siano in grado o meno di distinguere l’acqua di rubinetto, erogata dall’acquedotto, da quella comperata in bottiglia

HH00 : Le persone in una popolazione di studenti : Le persone in una popolazione di studenti

assaggiando da due bicchieri acqua minerale assaggiando da due bicchieri acqua minerale imbottigliata e di rubinetto non sono in grado di imbottigliata e di rubinetto non sono in grado di distinguere i due tipi di acquadistinguere i due tipi di acqua

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Le classi 1E,1C,2E,2C e 3 docenti del Liceo scientifico “Leonardo Da Vinci”

MODALITA fr. Assolutafr.

Relativa

maschio 47 40,2%

femmina 70 59,8%

TOTALE 117 

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Modalità di raccoltaModalità di raccoltaDue preparatori hanno:•numerato a coppie tutti i bicchieri •marchiato ogni bicchiere con lettere A e B, •versato acqua del rubinetto in uno dei bicchieri ed acqua minerale nell’altro; •deciso in quale mettere l’acqua del rubinetto lanciando una moneta •Indicato nell’apposita tabella quale dei due bicchieri contenga acqua del rubinetto

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I trasportatori:• hanno portato i bicchieri dall’aula di fisica, dove vengono preparati, a quella di informatica, dove vengono somministrati agli intervistati ignorando il contenuto dei bicchieri.

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Gli intervistatori hanno:• somministrato i due bicchieri,ignorandone il contenuto.•annotato il sesso dell’intervistato e se eventualmente fosse un professore•chiesto agli intervistati in quale dei 2 bicchieri fosse l’acqua di rubinetto•registrato la lettera del bicchiere scelto•chiesto all’intervistato se beve abitualmente acqua di rubinetto e segnato la risposta

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MODALITA Numero %

indovinato 60 51,3%

non indovinato 57 48,7%

TOTALE   100%

•Il 51.3 % degli intervistati è riuscito a distinguere i due tipi di acqua.

•Il livello di significatività con cui possiamo accettare l’ipotesi nulla è di 0.426.

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•La percentuale di risposte esatte è circa del 50% sia per i ragazzi che per le ragazze.

•Il livello di significatività con cui possiamo accettare l’ipotesi nulla è di 0.547 per le ragazze

e di 0.384 per i ragazzi.

Conteggio di sessoSESSO

   

ESITO F MTotale

complessivo

Non indovinato 35 22 57

Indovinato 35 25 60

TOTALE 70 47 117

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•I consumatori abituali di acqua di rubinetto e quelli non abituali hanno indovinato con la stessa

percentuale: 50%.•Il livello di significatività con cui possiamo accettare

l’ipotesi nulla è di 0.453 per i consumatori abituali e di 0.5 per quelli non abituali.

Conteggio di consumatore abituale di acqua di

rubinetto

CONSUMATORE   

ESITONon

abituale Abituale Totale

Non indovinato 22 35 57

Indovinato 23 37 60

TOTALE 45 72 117

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Il livello di significatività è la misura di verifica di H0: più è alta più è forte la verosimiglianza di H0 . Convenzionalmente se p-value < 0.05 ciò che ho osservato sotto H0 è talmente poco probabile da rifiutare H0. Il nostro p-value è di

0.426Possiamo dunque considerare valida l’ipotesi nulla per l’intera popolazione. Abbiamo ottenuto analoghi risultati per tutti i sottoinsiemi della popolazione.

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Non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nell’esecuzione dell’esperimento e nella raccolta dei dati.

Ci sarebbe piaciuto intervistare noi stessi, per curiosità, e anche chiedere se hanno preferito l’acqua che secondo loro era di rubinetto oppure no.

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Secondo noi quindi non vale la pena comprare l’acqua di bottiglia perché è indistinguibile da quella di rubinetto (anche perché qui a Treviso l’acquedotto garantisce il rispetto di tutti i limiti di legge per le sostanze inquinanti).

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Liceo scientifico L. Da Vinci