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REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE
1
PROGETTO STRATEGICO STRADA
ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE
“AL LAGO”
VERBANIA
22 Aprile 2013
Prefettura di Verbania Ufficio Territoriale del Governo
Città di Verbania Provincia del V.C.O.
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE
2
VERIFICHE E APPROVAZIONI
REDAZIONE CONTROLLO
APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE
EMISSIONE VERSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA
V01 Franco DE GIGLIO Riccardo CONTE
10/03/2013
Stefano BOVO
10/03/2013 Stefano BOVO
10/03/2013
V02 Franco DE GIGLIO Riccardo CONTE
17/03/2013
Stefano BOVO
17/03/2013 Stefano BOVO
17/03/2013
V03 Franco DE GIGLIO Riccardo CONTE
10/04/2013
Stefano BOVO
10/04/2013 Stefano BOVO
10/04/2013
V04 Franco DE GIGLIO Riccardo CONTE
17/04/2013 Stefano
BOVO 17/04/2013 Stefano
BOVO 17/04/2013
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 3
INDICE
A. SEZIONE DESCRITTIVA - LINEAMENTI DELL’ESERCITAZIONE 5
TIPOLOGIA DI RISCHIO 5
TEMA 5
TIPOLOGIA DELL’ESERCITAZIONE 6
OBIETTIVI 6
AMBITO DI RIFERIMENTO 7 1. AMMINISTRATIVO 7 3. AMBIENTALE 8 4. SOCIO-ECONOMICO 10 5. INFRASTRUTTURALE 10
AREE DI EMERGENZA 11 AREE DI AMMASSAMENTO 11 AREE DI ACCOGLIENZA 12 AREE DI ATTESA 12
PROGRAMMA 13
COSTI EVENTUALI 13
B. SEZIONE ORGANIZZATIVA – MODELLO ORGANIZZATIVO 20
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO 20
SOGGETTI COINVOLTI 20 PROPONENTE 20 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA 20 SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO 21 SUPPORTO TECNICO-INFORMATICO 21 ORGANI ED ENTI LOCALI E TERRITORIALI 21 COMPONENTI OPERATIVE 22 SERVIZI ESSENZIALI 22 OSSERVATORI – MASS MEDIA 22
SEDI OPERATIVE COINVOLTE 23
COSTI IMPIEGO VOLONTARI 24
LOGISTICA 25 MEZZI - IMPIEGO E COSTI 25 MATERIALI - IMPIEGO E COSTI 27
C. SEZIONE TECNICA – SCENARI D’EVENTO 28
DESCRIZIONE SCENARIO 28
SCENARIO PRESCELTO 51
SISTEMA DI ALLERTAMENTO 51
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 4
STATI DI GESTIONE DELL’ EVENTO ALLUVIONALE SIMULATO E CORRISPONDENTI INDICATORI E LIVELLI DI CRITICITA’ 51 BOLLETTINO DI ALLERTA 53 BOLLETTINO DELLE PIENE 53 PROCEDURA DI GESTIONE 53
D. SEZIONE OPERATIVA – MODELLO D’INTERVENTO 56
SISTEMA DI COORDINAMENTO – Centri Operativi 56
LIVELLI DI COORDINAMENTO 58
Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) 58 Compiti 58 Composizione 59
Centri Operativi Misti (C.O.M.) 59 Compiti 60 Composizione 60
MODALITA’ DI COORDINAMENTO – Funzioni di Supporto 61
PIANO DELLE ATTIVAZIONI COMPLESSIVO 66
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 5
A 1
A. SEZIONE DESCRITTIVA - LINEAMENTI DELL’ESERCITAZIONE
TIPOLOGIA DI RISCHIO idrogeologico idraulico sismico trasporto materiali pericolosi aziende a rischio d’incidente rilevante incendi boschivi nucleare
TEMA
Nell’attuale contesto del cambiamento climatico e delle conseguenti variazioni dei modelli idrologici e meteorologici, la gestione dei rischi naturali non può prescindere da un approccio integrato, da basarsi sulla diffusione e acquisizione delle conoscenze sviluppate negli ultimi anni in merito agli impatti che il cambiamento climatico genera sulle risorse idriche. Benché i cambiamenti climatici abbiano portata globale, è innegabile che i loro impatti possono variare significativamente quando incidono in aree sensibili quali sono quelle montuose caratteristiche del territorio transfrontaliero tra Italia e Svizzera.
La cooperazione transfrontaliera in questo settore può contribuire allo scambio di conoscenze e di buone pratiche, e ancor di più può rendere possibile un confronto sulle questioni tuttora aperte grazie ad un percorso comune che coinvolge tutti i partner. Inoltre, lo sviluppo di studi di settore riguardanti la pericolosità dei fenomeni valanghivi di piccola e media dimensione, la caratterizzazione dei fenomeni precipitativi estremi e concentrati e la definizione degli aspetti pianificatori e gestionali della risorsa idrica per i laghi Ceresio e Verbano rivestono elevata utilità nell’ambito dell’ambito trasfrontaliero, essendo essi fenomeni ad elevata pericolosità e che insistono diffusamente su tutta l’area interessata dal progetto strategico.
Questa azione rappresenta il punto nodale del progetto in quanto, essendo comune a tutti i partner, dovrà portare alla definizione di strategie comuni di adattamento al cambiamento climatico, sulla base dei risultati conseguiti nelle diverse azioni. Il progetto intende quindi portare a sintesi i risultati delle varie azioni in un documento condiviso che preveda la definizione e la messa a punto di strategie comuni utili a fronteggiare gli effetti indotti dai cambiamenti climatici nei vari settori indagati, per mettere a disposizione delle istituzione strumenti, in grado di far fronte alle criticità emergenti. In tale contesto, per permettere al progetto di avere una più spiccata strategicità, si propone un approfondimento conoscitivo e pratico circa le implicazione di protezione civile. Ci si propone quindi di capire come il sistema di protezione civile, in un’ottica di gestione multi-rischio, possa mettere a punto strategie di operatività territoriali sempre migliori, per dare risposte concrete alla popolazione eventualmente colpita dai fenomeni “naturali” affrontati nell’ambito del presente progetto Interreg.
La scelta degli obiettivi da perseguire in questo task del progetto Interreg sono essenzialmente di due tipi:
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 6
A 1- Utilizzo e sintesi degli approfondimenti tecnici che verranno condotti nelle azioni 1-5 per la definizione di nuove e comuni strategie per affrontare i possibile cambiamenti, con un focus circa le azioni di protezione civile sul territorio trasfrontaliero Italo-Svizzero; - Organizzazione di un’esercitazione congiunta a scala reale (esercitazione “full scale” – secondo le indicazioni definite a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione civile) tra gli operatori di protezione civile di ambito trasfrontaliero per misurare la risposta del sistema di protezione civile Italo-Svizzero sui nuovi scenari definiti nelle azioni 1-5 per migliorare la capacità di far fronte delle Istituzioni.
TIPOLOGIA DELL’ESERCITAZIONE L’Esercitazione di protezione civile denominata “ Al LAGO “, a conclusione delle diverse Azioni del progetto, in particolare quelle riguardante gli scenari di rischio, vedrà la partecipazione di più enti, amministrazioni e strutture operative con attivazione di uomini, materiali, mezzi e il relativo coordinamento degli stessi secondo la catena di comando e controllo di protezione Civile.
Livello:
internazionale nazionale regionale locale
Tipologia di attivazione:
esercitazione per posti comando (table-top) con attivazione di alcuni centri operativi e delle reti di telecomunicazione dei Soggetti partecipanti per garantire lo scambio delle informazioni. L’impiego delle risorse in emergenza è solo simulato ed ha lo scopo di verificare la tempistica di attivazione del sistema di comando e controllo e le procedure d’intervento. Non prevedono azioni reali sul territorio se non il presidio dei centri operativi attivati
esercitazione a scala reale (full-scale) oltre a quanto previsto dall’esercitazione per posti comando, saranno effettuate anche azioni reali sul territorio, mediante l’impiego del Volontariato di Protezione Civile e dei materiali e mezzi delle Colonne Mobili dei seguenti Soggetti partecipanti : ___________
OBIETTIVI
1. Verifica degli Scenari di Rischio delineati nell’ambito delle altre Azioni del Progetto;
a. corrispondenza con i dati simulati in corso di evento dal Centro Funzionale (congruenti : molto – mediamente – poco) (incongruenti : molto – mediamente – poco)
2. Verifica delle corrette Modalità d’Intervento in ambito Transfrontaliero; a. Verifica positiva delle azioni n. 122 - 126 del Piano delle Attivazioni
(insufficiente – sufficiente – buona – ottima rispetto a tempi e modalità delle relazioni)
3. Verifica generale del livello di efficienza del Modello d’Intervento e dei Flussi Informativi;
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 7
A 1a. Verifica positiva di almeno il 75% delle azioni per posti comando del Piano
delle Attivazioni (minore del 75% insufficiente; compresa tra il 75% e l’ 85% sufficiente; compresa tra il 85% e l’ 95% buona; oltre il 95% ottima.
4. verifica dei tempi di sopralluogo per effettuazione delle attività di valutazione,
monitoraggio e relazione tecnica su “Frana di Cannero R.ra” e “Rio Lovich”. a. Verifica positiva delle azioni n.109 - 119 del Piano di Attivazioni, se
effettuate entro il tempo massimo di h. 2,00 (scala di valutazione : insufficiente oltre le 2 h. – sufficiente entro 2,00 h. – buona entro 1.50 h – ottima entro 1,00 h.)
5. verifica dei tempi di intervento delle Componenti Operative per attività di
mitigazione non strutturale e predisposizione di misure provvisionali su particolari “punti critici”.
b. Verifica positiva delle azioni operative del Piano di Attivazioni, se effettuate entro il tempo massimo di h. 2,30 (scala di valutazione : insufficiente oltre 2,30 h. – sufficiente entro 2,30 h. – buona entro 2,00 h. – ottima entro 1,30 h.)
6. miglioramento delle azioni preventive e di emergenza dato dalla conoscenza
reciproca dei rispettivi “Sistemi” di Protezione Civile e “sostenibile” anche mediante momenti formativi congiunti e/o periodiche visite delle Delegazioni delle Regioni Transfrontaliere
7. Sensibilizzare la popolazione alle situazioni di emergenza ipotizzate.
AMBITO DI RIFERIMENTO
1. AMMINISTRATIVO L’esercitazione “Al LAGO” interesserà il territorio della provincia di Verbania del V.C.O. ed in particolare la Città di Verbania. Saranno coinvolte le Amministrazioni Nazionali attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e la Prefetture del V.C.O., quella Regionale del Piemonte e quella Provinciale del V.C.O., il Comune di Verbania, nonché le Autorità Svizzere del Canton Ticino. Il Comune di Verbania, principale teatro delle operazioni, occupa il settore sud-occidentale della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Il territorio ha un’estensione di kmq 37,62, di cui la superficie lacuale è di kmq 15,18. E’ compreso tra i 45° 54’ 55’’ e i 45° 57’ 30’’ di latitudine nord e tra i 03° 51’ 57’’ e i 04° 00’ 30’’ di longitudine. Il territorio del Comune di Verbania è ripartito in 5 Circoscrizioni:
• Intra • Pallanza • Verbania Est • Verbania Nord • Verbania Ovest, che inglobano le seguenti Frazioni: Antoliva, Biganzolo, Campisca, Cavandone, Fondotoce, La Guardia Torchiedo, Possaccio, Suna, Trobaso, Unchio.
Confina con il territorio dei Comuni di Baveno, Gravellona Toce, Mergozzo, San Bernardino Verbano, Cossogno, Miazzina, Cambiasca, Vignone, Arizzano, Ghiffa e con il Lago Maggiore. � Sede Istituzionale del Comune
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 8
A 1Piazza Garibaldi 15
Coordinate geografiche: Latitudine Nord 45° 57’ 10’’ Longitudine Est 8° 36’ 37’’
� Sede del Servizio di Protezione Civile
Il Settore Protezione Civile è inserito nell’ambito del Comando della Polizia Municipale in Via Brigata Val Grande Martiri.
� Sede della Sala Operativa: presso il Polo di protezione civile di via Zara, 2.
Coordinate geografiche: Latitudine Nord 45° 56’ 03’’ Longitudine Est 8° 32’ 49’’
2. DEMOGRAFICO il bacino demografico interessato dall’esercitazione è, prioritariamente, quello del Comune di Verbania. I residenti nel Comune ammontano a 30.497 (al 24/04/2006), così ripartiti per sesso, famiglie, inferiori a 6 anni, oltre i 65 anni e stranieri
Circoscrizione Maschi Femmine
TOTALE Famiglie < 6 anni
> 64 anni
Stranieri
PALLANZA 4.133 4.653 8.786 3.930 376 2.457 487 INTRA 4.486 5.255 9.741 4.626 453 2.642 761 OVEST (Suna-Fondotoce) 2.232 2.324 4.556 2.045 255 1.140 237 NORD (Trobaso-Unchio) 2.429 2.577 5.006 2.117 285 1.013 174 EST (Biganzolo-Zoverallo)
1.317 1.417 2.734 1.152 123 655 81
TOTALI 14.597 16.226 30.823 13.870 1.492 7.907 1.740 % 47,36 52,64 100 4.84 25.65 5.65
3. AMBIENTALE La configurazione fisico-ambientale del territorio del Verbano appare nettamente distinta in tre aree: di pianura, di collina e lacuale. L’area di pianura, di circa 13,2 kmq, ha quote oscillanti da 193 a 250 m.s.l.m.. Il fronte collinare, di circa 9 kmq, ha rilievi dai 250 m.s.l.m. fino ai 693 metri di M.Rosso. Nel territorio del Comune di Verbania è possibile riconoscere sia un substrato roccioso affiorante o subaffiorante, costituito per la quasi totalità da micascisti e paragneiss e solo molto limitatamente da granito, sia terreni di copertura di vario spessore costituiti da depositi di diversa origine:
➜ alluvionali (F. Toce, Torrenti S. Bernardino. S. Giovanni, T. Stronetta e rii minori) sia di tipo terrazzato di fondovalle che, in minor misura, a struttura conoidale;
➜ glaciali (morene quaternarie laterali dei ghiacciai del Ticino e dell’Ossola); ➜ detritici di versante, di origine naturale o antropica (cave di materiali lapidei).
La rete idrografica del Comune di Verbania è costituita oltre che dal bacino del Lago Maggiore da numerosi corsi d’acqua. I corsi d’acqua principali (F. Toce, Torrenti S. Bernardino. S. Giovanni, T. Stronetta) si sviluppano in piana di fondovalle, mentre i rii minori, provenienti dai versanti collinari presentano in genere morfologie incise e dinamica anche intensa in occasione di piogge eccezionali.
La Rete idrografica principale e’ costituita da: ➜ Fiume Toce
Tratta terminale di un corso d’acqua ormai a dinamica fluviale, prima del suo sbocco nel Lago Maggiore.
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 9
A 1Scorre per circa 5 km nella porzione più orientale del territorio comunale posto ai confini con i comuni di Baveno, Gravellona Toce, Mergozzo. Esso possiede un notevole bacino idrografico, con conseguenti piene ricorrenti di notevole portata che si risentono fino alla foce nel Lago Maggiore.
➜ Torrente San Bernardino Corso d’acqua a dinamica torrentizia, immissario del Lago Maggiore. E’ interessato ad un ampio bacino montano, per cui è soggetto a piene catastrofiche ricorrenti. Numerosi e densamente popolati i centri abitati interessati al corso del torrente. Dall’ingresso nel territorio comunale segue il limite amministrativo con il Comune di San Bernardino Verbano. Nel prosieguo, delimita i territori delle frazioni di Pallanza e Intra.
➜ Torrente San Giovanni Corso d’acqua a dinamica torrentizia, immissario del Lago Maggiore. E’ interessato ad un bacino montano abbastanza ampio, per cui sono state registrate in passato stati di piena abbastanza frequenti. Numerosi e densamente popolati gli insediamenti interessati al corso del torrente. Delimita il territorio di Intra. La Rete idrografica minore è costituita da numerosi corsi d’acqua. Si tratta di modesti rii con carattere stagionale, asciutti nei periodi di scarse precipitazioni, privi di processi idrodinamici significativi. Percorrendo il territorio comunale da ovest verso est si individuano i seguenti corsi d’acqua:
➜ T. Stronetta, che segna a sud il confine con il Comune di Baveno e sfocia nel Lago Maggiore;
➜ Canale Fondotoce, che dal Lago di Mergozzo scorre parallelamente al limite amministrativo sud del Comune di San Bernardino Verbano, fino all’immissione nel Lago Maggiore;
➜ Rio San Giacomo e Rio Fondotoce, con andamento nord – sud, confluiscono nel Canale Fondotoce;
➜ Rio Scopello, Rio Scalè, Rio della Torre, Rio Crota, Rio Fontanelli, Rio Terza, Rio Maranzano, Rio Molinaccio e Rio Galli, con andamento nord – sud, dalle pendici del M. Rosso, scaricano le acque nel Lago Maggiore;
➜ Rio Frua, Rio Acquetta, Rio Monte Rosso sud 1, Rio Monte Rosso sud 2 e Rio Madonna di Campagna, vengono intubati all’altezza di Madonna di Campagna;
➜ T. Gabbiane, confluisce in sponda sinistra del T. S. Bernardino; ➜ Rio Monte Rosso nord 1 e Rio Monte Rosso nord 2, confluiscono in sponda destra del
T. S. Bernardino; ➜ Rio Iselle, Rio S. Eusebio, Rio S. Rocco, Rio Sant’Anna e Rio della Valle,
confluiscono in sponda sinistra del T. S. Giovanni; ➜ Rio Ballona, segue nel tratto finale il confine est del territorio comunale prima di
immettersi nel Lago Maggiore.
Il Clima dominante (nella sua configurazione di carattere generale), è quello temperato, dipendente dall'alternarsi dell'influenza dei climi mediterraneo e continentale: aria fresca e umida in primavera; calda e asciutta o calda e umida in estate; fredda e asciutta in inverno. La cortina delle Alpi e Prealpi, che recinge la regione fisica verbanese, mitiga l’azione delle correnti d’aria fredda provenienti dal nord e, pertanto, le diverse situazioni morfologiche di pianura, collina e montagna si caratterizzano per proprie particolarità climatiche. Sia la pianura che la fascia collinare godono di condizioni climatiche costantemente miti.
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 10
A 1La piovosità è più intensa in primavera con massimi in maggio e frequenti temporali in estate.
4. SOCIO-ECONOMICO Sono dislocati nelle seguenti località:
➜ Campeggio Continental – in località Fondotoce – direttamente prospiciente il Lago di Mergozzo e in destra idrografica rispetto al canale emissario dello stesso lago che lo collega al Lago Maggiore;
➜ Camping Village Isolino – in località Fondotoce – direttamente prospiciente il Lago Maggiore, in sinistra idrografica rispetto al Fiume Toce e sulla foce dello stesso ;
➜ Campeggio La Quiete – in località Fondotoce – direttamente affacciato sul Lago di Mergozzo, nella stretta fascia costiera posta a valle della SP n. 54 in corrispondenza del cosiddetto Canale di Mergozzo;
➜ Campeggio Lido Toce – in località Fondotoce – alla confluenza del Fiume Toce nel Lago Maggiore.
5. INFRASTRUTTURALE La rete delle infrastrutture da utilizzare per le operazioni di soccorso, sgombero, rifornimento ed evacuazione, è costituita da rete autostradale, viabilità esterna ed interna, rete ferroviaria, aree atterraggio elicotteri, aeroporti e porti.
ACCESSIBILITA’ TERRESTRE VIABILITA’ STRATEGICA La Rete autostradale e stradale è’ rappresentata da:
➜ Tratto autostradale dell’A/26 Genova Voltri – Gravellona Toce, ricadente nell’ambito comunale da C.na Oropa a i Casoni;
➜ Strada Statale n. 34 del Lago Maggiore, dal ponte sul F.Toce presso Gravellona fino in località Biganzolo, al confine con il comune di Ghiffa; attraversa il territorio comunale in direzione ovest – est;
➜ Tratto della Strada Provinciale n.167, di collegamento della S.S. 33 del Sempione alla S.S. 34 (da Feriolo a Fondotoce);
➜ Tratto di Strada Provinciale lungo il Lago, da Suna si unisce alla S.S. 34.
La Viabilità interna è assicurata da: ➜ Strada comunale per Cavandone; ➜ Strada comunale per Verbania – Trobaso – Unchio; ➜ Strada provinciale Verbania Intra – Zoverallo – La Guardia – Torchiedo; ➜ Strada provinciale Fondotoce – Mergozzo.
RETE FEROVIARIA I trasporti su rotaia sono realizzabili attraverso la linea ferroviaria Milano – Arona- Domodossola. Stazione più vicina: Pallanza Fondotoce.
ACCESSIBILITA’ AEREA Non sono utilizzabili direttamente trasporti con aeromobili, in quanto nel territorio provinciale non sono presenti strutture aeroportuali. Aeroporti più vicini:
➜ Malpensa (VA) ➜ Linate (MI) ➜ Cameri (NO)
Per i trasporti a mezzo elicottero sono state individuate le seguenti aree di atterraggio: ➜ Arena di Intra, (long. 8° 34’ 08’’ – lat. 45° 55’ 40’’)
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 11
A 1➜ Stadio comunale dei Pini, (long. 08° 33’ 48’’ – lat. 45° 56’ 55’’) ➜ Cavandone, (long. 08° 31’ 09’’ – lat. 45° 56’ 07’’)
ACCESSIBILITA’ MARITTIMA / LACUSTRE
Nel territorio del Comune di Verbania sono utilizzabili i seguenti punti di attracco per i trasporti via lago:
➜ INTRA – P.le Flaim, 1 – lat. Nord 45° 56’ 087 – long. Est 8° 34’ 467 ; ➜ VILLA TARANTO – Via V. Veneto – lat. Nord 45° 55’ 658 – long. Est 8° 34’ 124 ; ➜ PALLANZA – P.za Garibaldi, 2 – lat. Nord 45° 55’ 200 – long. Est 8° 33’ 194 ; ➜ SUNA - Via Troubetzkoj, 9 – lat. Nord 45° 55’ 850 – long. Est 8° 32’ 333.
QUADRO DEI SERVIZI ESSENZIALI Sorgenti e Pozzi di captazione per uso idropotabile Sono dislocati nelle seguenti località:
➜ Pozzo 1 – Piazza F.lli Bandiera (Intra) ➜ Pozzo 2 – Via Perassi (Intra) ➜ Pozzo 3 – Via Perassi (Intra) ➜ Pozzo 4 – Via Volturno (Intra) ➜ Pozzo 5 – Corso Nazioni Unite (Pallanza) ➜ Pozzo 6 – Viale Azari (Pallanza) ➜ Pozzo 7 – Via Olanda (Sant’Anna) ➜ Pozzo 8 – Via Crocetta (Pallanza) ➜ Pozzo 65 – Via San Bernardino (Sant’Anna) ➜ Sorgente Fornaio – Monte Rosso ➜ Sorgenti in Comune di Miazzina
Serbatoi Sono collocati nelle seguenti località: • Serbatoio Monterosso • Serbatoio Cavandone • Serbatoio Fornaio • Serbatoio Bienna
AREE DI EMERGENZA In questo paragrafo vengono indicate tutte quelle infrastrutture che possono essere adibite al temporaneo ricovero dei nuclei famigliari evacuati e per la sistemazione di forze e risorse di protezione civile.
AREE DI AMMASSAMENTO Si riferiscono alle aree, costituite da superfici coperte e scoperte, idonee all’accantonamento o attendamento di forze e risorse di protezione civile. Dette aree devono essere provviste di opere di urbanizzazione primaria, facilmente raggiungibili per strada agevole anche a mezzi di grandi dimensioni, non essere soggette ad inondazioni o dissesti idrogeologici. Aree individuate:
➜ Campo sportivo Trobaso; ➜ Campo sportivo Renco; ➜ Stadio comunale dei Pini; ➜ Arena.
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 12
A 1AREE DI ACCOGLIENZA Vengono così definite le aree costituite da superfici coperte e scoperte, che consentono la sistemazione di insediamenti abitativi (tendopoli – roulottopoli – prefabbricati). Essendo destinate ad insediamenti provvisori di media e lunga durata, le aree devono essere servite da opere di urbanizzazione primaria (acqua – energia elettrica – fognature). Aree individuate:
➜ Stadio comunale dei Pini; ➜ Piazzale Farinelli; ➜ Pista atletica S.Anna.
AREE DI ATTESA Le zone di raccolta o aree di attesa si identificano con le aree coperte e scoperte, ubicate al di fuori delle aree a rischio di evacuazione, idonee ad accogliere la popolazione da evacuare. Consentono l’afflusso di mezzi di trasporto e dispongono di aree per l’atterraggio di elicotteri:
➜ Campo sportivo di Trobaso; ➜ Stadio comunale dei Pini; ➜ Piazzale Farinelli; ➜ Arena; ➜ Pista atletica S. Anna.
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 13
A 1
PROGRAMMA DATA INIZIO: 19/04/2013 DATA FINE: 22/04/2013
DATA DALLE
ORE ALLE ATTIVITÀ LUOGO
10/04/2013 10.30 13.00 Illustrazione delle modalità di svolgimento dell’esercitazione ai partecipanti.
Verbania
16/04/2013 Conferenza Stampa ed emissione comunicato stampa di presentazione dell’esercitazione
Verbania
19/04/2013 10.00 16.25 Inizio e svolgimento attività esercitative a seguito emissione bollettino meteo
Verbania
22/04/2013 08.00 14.15 Svolgimento e conclusione attività esercitative
Verbania
22/04/2013 14.15 15.15 PRANZO PRESSO IL PRESIDIO TERRITORIALE REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE APERTO A TUTTI I PARTECIPANTI
ALL’ESERCITAZIONE VERBANIA
22/04/2013 15.30 17.00 Debriefing dell’Esercitazione e conclusione dei lavori.
Verbania
COSTI EVENTUALI
DPR 194/2001 SOGGETTI SPESE
PERSONALE SPESE VIVE
ART. 9 ART. 10 ALTRO
FUNZIONARI STATALI
FUNZIONARI REG FUNZIONARI
PROV.
COMPONENTI
ISTITUZIONALI
FUNZIONARI
COM.
118 VV.F. FF.OO.
COMPONENTI
OPERATIVE
VOLONTARIATO € 3.200,00
ACQUA LUCE GAS
SERVIZI
ESSENZIALI
TRASPORTI
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 14
A 1PRESCRIZIONI 1 . COLLEGAMENTI • Tutte le comunicazioni riguardanti l’esercitazione dovranno essere precedute e
concluse dalla parola “ESERCITAZIONE” ripetuta due volte. • I messaggi in arrivo e in partenza dovranno essere annotati su un apposito registro
secondo il gruppo data-orario. • Le comunicazioni telefoniche dovranno essere riportate su apposito registro, annotando
data e ora della comunicazione, argomento e nominativo del corrispondente. • Per le trasmissioni radio dovranno essere usate le frequenze autorizzate. 2 . MODALTÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESERCITAZIONE • Il Piano delle attivazioni cadenzerà i tempi di sviluppo dell’esercitazione; • Alcune Azioni del Piano delle Attivazioni , tendenti a sperimentare particolari modalità
di trasmissione dati e immagini mediante l’ausilio di apparati “Smartphone”, prevedono la seguente organizzazione :
N. SOGGETTO
N.
UNITA’ AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO COMUNE LOCALITA’ RIF.
REGIONE PIEMONTE
P.C. 1
Sopralluogo e trasmissione dati e immagini
56 UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 1
4 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini
VERBANIA Piazza
Garibaldi FOTO 1-2
74
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 2
4 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini VERBANIA
destra idrografica T. San
Bernardino
FOTO 3-4
75
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 3
4 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini VERBANIA Statale
n.34 in loc. Canottieri
FOTO 5-6
76
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 4
4 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini VERBANIA INTRA
Caserma C.C. FOTO 7
88
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 5
4 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini VERBANIA campeggio Isolino
FOTO 8-9
109 REGIONE PIEMONTE OO.PP.
2 Sopralluogo e trasmissione dati e
immagini CANNERO
RIVIERA S.S. 34 FOTO 10
REGIONE PIEMONTE
PREV. RISCHIO GEOLOGICO
2 119
REGIONE PIEMONTE
P.C. 1
Sopralluogo e trasmissione dati e immagini
GRAVELLONA
TOCE Rio Lovich FOTO 11-12-13
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 15
A 1N.
SOGGETTO
N. UNITA’
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO COMUNE LOCALITA’ RIF.
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 1
4
120
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 2
4
Sopralluogo e trasmissione dati e immagini
BAVENO CAVA
LOCATELLI FOTO 14
130 REGIONE PIEMONTE
P.C. 1
Sopralluogo e trasmissione dati e immagini
VERBANIA FONDOTOCE ---
133
UNIVERSITÀ DI
TORINO NAT-RISK SQUADRA 3
4
Sopralluogo e trasmissione dati e immagini
VERBANIA CASCINA
LUNARDON FOTO 15
REGIONE PIEMONTE DIFESA DEL
SUOLO
1 VERBANIA FOTO 3
3 . FOTO PUNTI DI CRITICITA’
Foto 1: Piazza Garibaldi a Pallanza – Verbania nel corso dell’evento di esondazione del Lago Maggiore del 1-2 novembre 2004
Foto 2: Piazza Garibaldi a Pallanza – Verbania nel corso dell’evento di esondazione del Lago Maggiore del 1-2 novembre 2004
La Targa ricorda “visivamente” il Livello idrometrico raggiunto dal Lago Maggiore in questo punto nel corso dell’evento di esondazione del 1868
Foto 3: Gruppo di case in destra idrografica del T. San Beranrdino
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 16
A 1
Foto 4: Gruppo di case in destra idrografica del T. San Beranrdino
Foto 5: Edificio della Società “Canottieri” di Verbania
Foto 6: Entrata del porticciolo della Società “Canottieri”
Foto 7: La Caserma dei Carabinieri di Verbania
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 17
A 1
Foto 8: Il campeggio Isolino
Foto 9: Strada di accesso al campeggio Isolino
Foto 11: Il Torrente Lovich, nella zona di conoide
Foto 10: La frana di Cannero attivatasi nelle giornate del 10-11 gennaio 2010. Foto di repertorio web
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 18
A 1
Foto 12-13: Il Torrente Lovich. Evento di colata detritica incanalata del 5 novembre 2008
Foto 14: L’area della Cava “Locatelli” di Baveno. Fonte:
Foto 15: La cascina Lunardon
SEZIONE DESCRITTIVA Lineamenti dell’Esercitazione
REGIONE PIEMONTE – PROTEZIONE CIVILE 19
A 1 4 . VARIE • Gli automezzi partecipanti all’esercitazione dovranno essere muniti di apposito
contrassegno di riconoscimento. • Il Centro Operativo Comunale e la viabilità di accesso dovranno essere segnalati con
cartelli indicatori. • Al personale volontario impegnato nell’esercitazione dovrà essere garantita la
copertura assicurativa. 5 . TRASPORTI
SOGGETTO MEZZI QUANTITÀ UTILIZZO DESTINAZIONE
R.P. PULMINO 1 UNIVERSITÀ TORINO TORINO – VERBANIA -
TORINO
COOR. VOL. TORINO PULMINO 1 UNIVERSITÀ TORINO TORINO – VERBANIA -
TORINO
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 20
B 2SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B. SEZIONE ORGANIZZATIVA – MODELLO ORGANIZZATIVO
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO
SOGGETTO MANSIONE REFERENTI TEL. E - MAIL FRANCO DE
GIGLIO 335.69.99.503 [email protected]
COORDINATORE MARCO
CORDOLA 335.12.89.597 [email protected]
REGIONE
PIEMONTE PROTEZIONE
CIVILE COMPONENTE
RICCARDO
CONTE 335.35.39.61 [email protected]
PROVINCIA DEL
V.C.O. COMPONENTE
MARIO
VENTRELLA [email protected]
CITTA’ DI VERBANIA
COMPONENTE GIORGIO
MARTOCCIA 348.85.62.269 [email protected]
PREFETTURA DEL
V.C.O. COMPONENTE
CINZIA
L’EPISCOPO 0323.51.17.43 [email protected]
ROBERTO
BERTONE 345.42.70.637 [email protected]
GRUPPO DI COORDINAMENTO
DELL’ESERCITAZIONE
COORDINAMENTO
REGIONALE E
PROVINCIALE DEL
VOLONTARIATO
COMPONENTE STEFANO
BARASSI 335.26.94.72 [email protected]
SOGGETTI COINVOLTI
PROPONENTE
SOGGETTO REFERENTE TEL. E - MAIL N.
PARTECIPANTI FRANCO DE GIGLIO REGIONE PIEMONTE
PROTEZIONE CIVILE MARCO CORDOLA
011.432.6613 011.432.66.00
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
SOGGETTO REFERENTE TEL. FAX E - MAIL FRANCO DE GIGLIO
MARCO CORDOLA REGIONE PIEMONTE PROTEZIONE CIVILE
RICCARDO CONTE
011.432.6613 011.432.66.00
011.74.000.1 [email protected]
FAUSTO RANZONI 0323.49.50.300 [email protected] PROVINCIA DEL V.C.O UNITA’ OPERATIVA
P.C.. GRAZIELLA
VALLONE
0323.49.50.310 [email protected]
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 21
B 2SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO
ENTE REFERENTE TEL. EMAIL N.
PARTECIPANTI CENTRO FUNZIONALE
REGIONALE SECONDO BARBERO 011.1968.1968 [email protected] 3
PROVINCIA V.C.O. – DIFESA DEL SUOLO
MAURILIO COLUCCINO 0323.49.50.301 [email protected] 1
UNIVERSITÀ DI TORINO MARCO GIARDINO [email protected] 25
SUPPORTO TECNICO-INFORMATICO
ENTE REFERENTE TEL. E - MAIL N.
PARTECIPANTI MARCELLA BALLERINI 011.432.66.00 [email protected]
BARBARA BIGLINO 011.432.66.00 [email protected]
STEFANO GILI 011.432.66.00 [email protected] C.S.I. PIEMONTE
LUCIO LANZAROTTI 011.432.66.00 [email protected]
4
ORGANI ED ENTI LOCALI E TERRITORIALI
SOGGETTO REFERENTE TEL. E - MAIL N. PARTECIPANTI
D.P.C. LUCA ROSSI 06.68.201 [email protected] 1 MASSIMO
BINSACCA +41.91.814.35.53 [email protected]
CONFEDERAZIONE
ELVETICA RAFFAELE DADO’ +41.91.760.60.60 [email protected]
2
CINZIA
L’EPISCOPO 0323.51.17.43 [email protected]
PREFETTURA DEL
V.C.O. MONICA
GULISANO 0323.51.17.04 [email protected]
2
PROVINCIA DEL
V.C.O. MARIO VENTRELLA [email protected] 6
COMUNE DI
VERBANIA (ASSESSORE)
GIAN MARIO
VINCENZI 349.80.62.404 10
REGIONE PIEMONTE DECENTRATO
OO.PP. VERBANIA
FEDERICO
CAMPAGNONI 0324.22.68.11 [email protected] 2
LUIGI BEDONI [email protected] REGIONE PIEMONTE
SETTORE
PREVENZIONE
RISCHIO GEOLOGICO
VERBANIA
PAOLO TONANZI 011.432.11
[email protected],it 2
ADOLFO
MELIGNANO
[email protected],it REGIONE PIEMONTE
SETTORE DIFESA DEL
SUOLO LETTERIO FUCILE
011.432.11
2
COMUNE DI CANNERO
RIVIERA SBAFFI PAOLO 320.43.54.373 [email protected] 2
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 22
B 2SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
COMPONENTI OPERATIVE
ORGANISMI REFERENTE TEL. E - MAIL N. PARTECIPANTI
COMANDO PROVINCIALE
VIGILI DEL FUOCO FRANCESCO SCARITO
0323.55.76.45 338.61.48.864
[email protected] francesco.scarito@ vigilfuoco.it
4
POLIZIA PROVINCIALE MANONI FABRIZIO 335.74.67.363 [email protected] 4 CARABINIERI COMANDO
COMPAGNIA FABIO VOLPE
0323.40.01
POLIZIA STRADALE ANDREA LEFANO 0323.51.25.11 [email protected] 2
IGNAZIO CIANCIOLO 0323.54.23.18 0323.54.23.11
[email protected] COMANDO POLIZIA
MUNICIPALE GIORGIO MARTOCCIA 348.85.62.269 [email protected]
10
118 MAURIZIO PALTANI 347.49.13.344 [email protected] 3
CISOM CARLO MANZONI 347.35.56.091 [email protected] 4
C.R.I. GIUSEPPE
PREZZAVENTO 329.29.81.010 334.68.05.014
[email protected] [email protected]
4
A.R.I. ALBERTO SPADONE 347.46.20.113 [email protected] 2 COORDINAMENTO
REGIONALE DEL
VOLONTARIATO DI
PROTEZIONE CIVILE
ROBERTO BERTONE 345.42.70.637 [email protected] 1
COORDINAMENTO
PROVINCIALE DEL
VOLONTARIATO DEL
V.C.O.
STEFANO BARASSI 335.26.94.72 [email protected] 20
SERVIZI ESSENZIALI
GESTORE REFERENTE TEL. E - MAIL N. PARTECIPANTI
ANAS MARCO PERNA 335.83.26.248 [email protected] 2
FRANCESCO RIZZO 335.10.52.652 [email protected] AUTOSTRADE PER L’ITALIA
DONATO MASELLI 335.10.52.932 [email protected]
2
ACQUE NORD S.R.L. CARLO MAZZARDI 393.94.02.008 [email protected] 2
OSSERVATORI – MASS MEDIA
ENTE REFERENTE TEL. E - MAIL PARTECIPANTI N.
RENATA PELOSINI [email protected] CENTRO FUNZIONALE
REGIONALE SERENA PONCINO
011.1968.1968
REGIONE PIEMONTE - COMUNICAZIONE
ISTITUZIONALE
SILVIA VENUTTI 011.432.11 [email protected] 2
LUCA LANTERI [email protected] ARPA PIEMONTE – DIPARTIMENTO GEOLOGIA E
DISSESTO ROCCO PISPICO 011.1968.11 [email protected] 2
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 23
SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B 2
SEDI OPERATIVE COINVOLTE
SOGGETTO SIGLA SEDE TELEFONO FAX E-MAIL
CENTRO OPERATIVO COMUNALE
DELLA CITTÀ DI VERBANIA C.O.C. Via Brigata Val Grande
Martiri Verbania 0323.54.23.11 0323.54.23.27
0323.542.312 0323.542.518
SALA OPERATIVA PROTEZIONE
CIVILE PROVINCIA DEL V.C.O. S.O.P.
CENTRO OPERATIVO REGIONALE
REGIONE PIEMONTE
C.O.R. Corso Marche, 79
Torino 011.432.1306 011.74.000.1 [email protected]
CENTRO COORDINAMENTO
SOCCORSI DEL V.C.O. C.C.S. Villa Taranto - Verbania 0323.51.17.11
DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLA
PROTEZIONE CIVILE D.P.C.
(SISTEMA) Via del Vitorchiano, 2
Roma 06.68.20.22.65 06.68.20.23.60
SALA OPERATIVA SVIZZERA
CANTON TICINO
+41.91.814.35.53 +41.91.760.60.60
+41.91.814.33.77 +41.91.760.60.15
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 24
SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B 2
COSTI IMPIEGO VOLONTARI
DPR 194/2001 COMPONENTI
VOLONTARIATO DESCRIZIONE ATTIVITA’ DA AL N. VOL
N GG O TURNI
GG
UOMO ART 9 ART 10 VITTO
ART 10 ALLOGGIO
ALTRI
COSTI SOGGETTO
RIMBORSANTE
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 21/11/12 21/11/12
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 27/11/12 27/11/12
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 14/12/12 14/12/12
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 22/02/13 22/02/13 80,00
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 18/03/13 18/03/13 55,50
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 28/04/13 28/04/13
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 10/04/13 10/04/13 110,00
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORDINAMENTO PROVINCIALE VCO
PRESTAZIONE DI SERVIZI PER RIUNIONE PREPARATORIA 22/04/13 22/04/13 1000.00
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORD. PROVINCIALE VCO 20
CRI VCO
GRUPPO COMUNALE VERBANIA SUPPORTO 16 2
SER VERBANIA RADIO 4
AIB PROVINCIALI 4
C.C. IN CONGEDO VAIBILITÀ 3
VIGILI IN CONGEDO VIABILITÀ 5
NONNI VIGILI SUPPORTO/FIGURANTI 5
FORESTALI IN CONGEDO VIABILITÀ 5
TOTALE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 25
SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B 2
LOGISTICA
MEZZI - IMPIEGO E COSTI
ENTE MEZZI QUANTITÀ UTILIZZO CARBURANTE PEDAGGI MANUTENZIONE DPR
194/2001 - ART 10
SOGGETTO RIMBORSANTE
COORD. PROV. VCO 159 1 RICOGNIZIONE ED OPERATIVITÀ
180.00
REGIONE PIEMONTE PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO AMAROK 1 RICOGNIZIONE ED OPERATIVITÀ
80.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO AMAROK 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 80.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO PULMINO 9 P 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO PULMINO 9 P 1 RICOGNIZIONE ED OPERATIVITÀ
50.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO SCANIA 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 190.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO IVECO 180
1 RICOGNIZIONE ED OPERATIVITÀ
120.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO PANDA
1 RICOGNIZIONE ED OPERATIVITÀ
30.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO IVECO 140 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 120.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO SCOUT 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 80.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO NAVARRA 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 80.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV. VCO UNIMOG 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 110.00
REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO ARK 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 200.00
PROGETTO STRADA
CORPO AIB VCO 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
REGIONE PIEMONTE
CORPO AIB VCO 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
PROGETTO STRADA
CORPO AIB VCO 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
REGIONE PIEMONTE
CRI VCO AMBULANZA 2 RICOGNIZIONE ED 60.00 PROGETTO STRADA
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 26
SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B 2
OPERATIVITÀ
CRI VCO PULMINO 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 30.00
REGIONE PIEMONTE
CRI VCO GOMMONE 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 30.00
PROGETTO STRADA
CISOM AMBULATORIO MOBILE 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
REGIONE PIEMONTE
CISOM PULMINO 1 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 50.00
PROGETTO STRADA
COORD. PROV.TO PULMINI 3 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ 150.00
REGIONE PIEMONTE
CORPO POLIZIA MUNIICIPALE 5 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ
SETTORE PROTEZIONE CIVILE 5 RICOGNIZIONE ED
OPERATIVITÀ
TOTALE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 27
SEZIONE ORGANIZZATIVA Modello Organizzativo
B 2
MATERIALI - IMPIEGO E COSTI
ENTE MATERIALI QUANTITÀ UTILIZZO CARBURANTE MANUTENZIONE
DPR
194/2001 - ART
10
ALTRI COSTI SOGGETTO
RIMBORSANTE
COORD. PROV. VCO BARRIERE NOAC 4 REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO BIG BAG 3 PROGETTO STRADA COORD. PROV. VCO MOTOPOMPE 2 REGIONE PIEMONTE
COORD. PROV. VCO PROGETTO STRADA
REGIONE PIEMONTE
TOTALE
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 28
3 C
C. SEZIONE TECNICA – SCENARI D’EVENTO
DESCRIZIONE SCENARIO FENOMENO
Le particolari caratteristiche idrogeologiche ed idrografiche del bacino imbrifero del Lago Maggiore (6.599 km2 di estensione) hanno effetti determinanti sul bilancio idrologico.
Il volume di acqua presente in un lago è regolato dal rapporto fra gli afflussi provenienti dal bacino idrografico ed i deflussi attraverso l’emissario (fiume Ticino).
Per poter gestire le acque del Lago è presente un sistema di regolazione. La regolazione del Lago Maggiore avviene grazie alla presenza della diga della Miorina, ubicata all'incile in prossimità di Sesto Calende. I lavori per la costruzione di quest'opera regolatrice sono iniziati nel 1938 per poi terminare nel 1942, anno in cui la diga entrò in funzione. La politica di gestione delle acque, oggetto di apposito accordo internazionale, ha due distinti andamenti stagionali: vengono trattenute a monte le piene originate dalle piogge primaverili e dai disgeli delle nevi e dei ghiacciai alpini, per poi erogare le acque accumulate in eccesso in aggiunta ai normali deflussi, durante la stagione irrigua estiva (da Aprile a Settembre); le piene autunnali vengono trattenute per poi rendere disponibili le acque nei mesi invernali per fini irrigui, di produzione idroelettrica e di altri usi.
Tuttavia, nel momento in cui si verificano importanti precipitazioni, l'afflusso di acqua al lago in corso di evento, con l'attuale morfologia dell'incile e le regole di gestione di invaso in essere alal Miorina, può aumentare fino a diventare fortemente critico. Questo aumento della quantità di acqua in entrata non riesce ad essere sufficientemente smaltita dal fiume Ticino. Di conseguenza l'acqua continua ad accumularsi portando ad un incremento del livello idrometrico del Lago. Si inizia a parlare di esondazione nel momento in cui avviene un temporaneo allagamento di territori causato dall'innalzamento del livello del pelo dell'acqua del Lago.
La piena del Lago Maggiore è strettamente correlata all'andamento del Fiume Toce, suo più importante affluente ed è noto un ritardo del picco di piena del Lago di uno o due giorni rispetto al raggiungimento della massima portata del Toce.
Il grafico seguente mostra le curve di esondazione per i comuni della provincia del VCO, in termini di quote assolute per area allagata normalizzata alla massima area allagata a Verbania (fonte: VerbaCe), quest’ultima intesa per un livello pari a 198,5 m s.l.m.. Risulta evidente come la superficie di territorio del Comune di Verbania esposta alle esondazioni sia sempre sensibilmente superiore rispetto agli altri centri abitati della provincia presenti sulle sponde del Lago Maggiore. Tale evidenza è in linea con la scelta di effettuare l’esercitazione di protezione civile proprio nel territorio comunale di Verbania.
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 29
3 C
SCENARI ED ELEMENTI ESPOSTI
Al fine di ricostruire i principali scenari di esondazione delle aree perilacuali è stata impiegata l’aerofotogrammetria vettoriale restituita da riprese aeree del volo post-alluvione 2000, prodotta dalla Provincia del VCO nell’ambito del progetto Interreg IIIA relativo allo Sviluppo di un sistema di gestione dei rischi idrogeologici nell’area del Lago Maggiore. Mediante trattamento geospaziale dei dati vettoriali è stato poi prodotto un DTM a passo 2 metri.
Gli scenari nel seguito proposti si riferiscono esclusivamente al territorio comunale di Verbania caratterizzato, come più sopra evidenziato, da superfici di allagamento più estese rispetto agli altri comuni del VCO, coinvolgenti in misura rilevante il tessuto urbanizzato.
Il modulo r.lake, presente nel software GIS open source GRASS, ha permesso di simulare le piene del Lago Maggiore e produrre mappe che rappresentano l’estensione e la profondità dell’esondazione. Si tratta di una procedura automatica basata su algoritmi geometrici che consente di intersecare un piano di quota costante, coincidente con il livello idrico di riferimento, con la superficie topografica modellata tramite DTM.
Il grafico seguente evidenzia la relazione tra le aree e il livello idrometrico per il territorio del Comune di Verbania, definita mediante analisi spaziale in ambiente GRASS.
Fig.1: Andamento delle aree esondate in funzione del livello lacuale
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 30
3 C
L’area allagata aumenta progressivamente con l’incremento del livello idrometrico del Lago. Alla quota di circa 198 m sl.m. si può identificare un punto di flesso della funzione che divide il grafico in due parti: nella prima parte le derivate della funzione aumentano con l’incremento della quota del Lago; nella seconda abbiamo il comportamento opposto. Infatti sopra i 4,5 km2 la curva si appiattisce ad indicare una diminuzione dell’incremento dell’area sondata per aumento del livello lacustre.
Di seguito viene presentata una selezione di quattro scenari di esondazione e di vulnerabilità dell’edificato residenziale, definiti rispettivamente con un tempo di ritorno di circa 20, 70, 200 e 500 anni. I tempi di ritorno sono stati ricavati tramite estrapolazione con correlazione di Gumbell sui dati idrometrici massimi annuali del Lago Maggiore riferiti al periodo 1952 – 2002, resi disponibili dal C.N.R.- Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Pallanza (cfr. relazione geologica Piano Regolatore Generale di Verbania). È in corso il ricalcolo dei tempi di ritorno estendendo il periodo dati al 2012, anche per tenere conto degli effetti dei cambiamenti climatici recenti sull’andamento dei colmi di lago.
Fig.2: Andamento delle aree esondate nel territorio comunale di Verbania
Fig.3: Livelli del Lago Maggiore e Tempi di
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 31
3 C
Gli scenari sono stati prodotti mediante uno script GRASS sviluppato appositamente, il quale, in funzione del livello di riferimento, genera in automatico mappe di allagamento, di probabilità di accadimento e di vulnerabilità. In sintesi esso, partendo dal modulo r.lake, produce in sequenza, per ogni incremento di 10 cm del livello idrometrico a partire dalla quota 195,5 (prima esondazione a Pallanza), distribuzioni raster che ad ogni pixel restituiscono il valore della quota costante di lago, del tempo di ritorno associato (assegnato tramite la funzione di regressione statistica di Gumbell) e del valore massimo attribuito della frequenza attesa (inverso del tempo di ritorno), quest’ultima calcolata incrociando tutti i layer di Tr generati. Mediante i valori della funzione danno-profondità adottata (vedi oltre), a ogni pixel viene infine attribuito in automatico un valore percentuale di danno presunto rispetto al valore della struttura residenziale (stimato mediante la banca dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio, OMI), classificato su tre livelli (alto, medio, basso) mediante normalizzazione al valore più alto.
Fig. 4: Mappa della pericolosità da esondazione ad Intra (probabilità di accadimento 1/Tr)
Colmi di piena fino a 196 m s.l.m. a Verbania (corrispondenti ad un’area allagata pari a 0,7 kmq) possono dare luogo a danni di entità modesta, soprattutto per durate limitate. Per colmi di piena pari a 196,50 m s.l.m. (area allagata pari a 1,2 kmq) si allaga tutta la piazza di Pallanza e l’acqua raggiunge le cantine, le abitazioni e i bar del lungolago. Per quota lacuali pari a 197 m s.l.m. (superfici allagate pari a circa 1,9 kmq) le strutture del fronte lago a Verbania sono già tutte danneggiate e nella piana del Toce la quantità di aree allagate è già significativa e riguarda, principalmente, le floricolture le quali, in caso di alluvione, riportano danni elevati alle strutture, ai terreni e alle coltivazioni.
Ma il primo caso realmente critico, soprattutto per la viabilità statale di lungolago, si presenta per quote lacuali pari a 197,10 m s.l.m.., laddove, all’esame cartografico, si riscontra l’interruzione della SS34 dopo il ponte stradale sul torernte S. Giovanni, all’uscita da Intra verso la Svizzera (oltre che in Corso Mameli, sempre a Intra). Poiché il raggiungimento di tale livello, stimato per tempi di ritorno compresi tra i 15 e i 20 anni, quindi abbastanza ricorrente, genera un blocco del traffico viario verso la Svizzera, con alternative difficili, esso è stato scelto come primo scenario significativo su cui ragionare ai fini di un’esercitazione di protezione civile.
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 32
3 C
La rappresentazione degli scenari di allagamento è stata ripartita tra le località di Fondotoce, Pallanza-Suna ed Intra, al solo fine di agevolare la lettura grafica degli estratti inseriti nel presente rapporto. Ad ogni modo, lo strumento GIS predisposto, basato su applicativi open source, consente la generazione, la visualizzazione e l’interrogazione delle aree di allagamento, delle altezze di esondazione (in corrispondenza di terreni ed edifici) e degli scenari di vulnerabilità, in tempo reale rispetto al momento dell’editing della quota del lago da parte dell'operatore, quota associabile ad una probabilità di accadimento, consentendo di valutare il fenomeno simulato direttamente a monitor o su schermi di proiezione a grande formato. In tal senso gli screenshot inseriti nel testo sono meramente dimostrativi. La classificazione delle variabili con stile “semaforico” facilità la comprensione delle distribuzioni al momento dell’esercitazione.
In ogni mappa sono evidenziate le superfici allagate, classificate per livelli, oltre alla distribuzione delle altezze di esondazione ripartite per aree edificate e per terreni non edificati. Per quest’ultima informazione la procedura sviluppata ha previsto il calcolo della media dei valori di battente per ogni pixel ricadente all’interno dei poligoni classificati come “edificato” e “non edificato”.
Nelle mappe di scenario sono infine evidenziate con bordo rosso ed etichetta a lettera maiuscola, le criticità selezionate per la relativa gestione nel piano delle attivazioni. In quest’ultimo è stato inserita la simulazione di uno scenario di partenza a 196,5 m s.l.m., con effetti al suolo funzionali alla preparazione delle azioni su alcune delle aree critiche. Le immagini di detto scenario non sono riportate nel seguito.
Validazione
La validazione delle mappe generate è basata sul confronto tra la mappa georeferenziata del limite delle aree inondate rilevato nel corso dell’evento dell’ottobre 2000 e lo scenario di allagamento simulato per la quota corrispondente, pari a 197,9 m s.l.m.., associata ad un periodo di ritorno pari a circa 70 anni.
Gli esiti della validazione, con opportune considerazioni e modifiche, evidenziano come la correlazione tra evento simulato ed evento reale sia piuttosto soddisfacente, come esemplificato graficamente dall’immagine sottostante.
Fig.4-5: Area allegata del territorio di Verbania, nel corso dell’evento 2000
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 33
3 C
Solo due aree, molto localizzate, hanno evidenziato un certo scostamento planimetrico tra dato osservato e dato simulato, aree ubicate in prossimità della confluenza del torrente San Bernrndino nel lago Maggiore, in destra e sinistra idrografica rispetto al canale di scarico principale.
La prima riguarda l’area immediatamente a monte della SS34 nel tratto antistante al parco della biblioteca comunale (zona Arena), dove la carta dei limiti di esondazione dell’evento 2000 evidenzia allagamento, essendo effettivamente a quota inferiore ai 197,9 m s.l.m., mentre il limite simulato si arresta in corrispondenza del rilevato. Per quest’area i controlli a terra hanno permesso di riscontrare alcune possibili vie di ingresso dell’acqua attraverso il rilevato in prossimità del ponte sul San Bernardino e di impostare conseguenti modifiche geometriche del DTM, molto limitate, atte a replicare il più accuratamente possibile il fenomeno di esondazione.
La seconda area, sulla sinistra idrografica del torrente San Bernardino nel tratto immediatamente a monte della strada statale, evidenzia quote da modello topografico superiori a 198 m s.l.m., motivo per cui lo scenario di esondazione simulato non genera allagamento, diversamente dalla situazione osservata nel 2000. Tale scostamento tra il dato osservato e le simulazione è molto locale può essere imputata a tre principali motivi: errore di quota presente nel DTM, fenomeno di risalita della falda, fuoriuscita di acqua dalla rete idraulica sotterranea per saturazione.
A parte le anomalie citate, si conferma una generale buona corrispondenza tra evento osservato ed evento simulato, il che consente di considerare sufficientemente attendibile l’andamento del fenomeno in questa area, almeno per gli scopi del presente rapporto.
Grazie agli esiti del processo di validazione, gli scenari selezionati e rappresentati di seguito si ritengono sufficientemente esemplificativi delle condizioni al suolo in corso di evento, certamente utili per impostare le valutazioni del caso e strategie di intervento per scopi di protezione civile.
Occorre infine una precisazione per le previsioni spaziali nell’area di Fondotoce: per tale settore, infatti, non è disponibile la carta dei limiti di esondazione del 2000, motivo per cui la validazione del modello non può che essere indiretta. Inoltre, nello sviluppo delle simulazioni prodotte, non sono stati presi in considerazione i rapporti tra la dinamica del fiume Toce e i livelli del lago in crescita in prossimità della confluenza.
Vulnerabilità
Fig.6: Area in destra e sinistra idrografica del T. San Bernardino
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3 C Oltre a mappe di analisi della pericolosità di esondazione sono state generate distribuzioni cartografiche della vulnerabilità delle strutture residenziali, prodotte con le funzioni di danno-profondità, derivate dalla letteratura (cfr. Catalogo delle funzioni danno-profondità per strutture residenziali utilizzate in USA, Davis & Skaggs, 1992).
Una depth-damage function è una relazione matematica tra la profondità dell’esondazione sopra o sotto il primo piano di un edificato e l’ammontare del danno che può essere attribuito all’acqua. Questa relazione ha come assunto che l’altezza della lama d’acqua, e la sua correlazione con l’altezza della struttura, sia la più importante variabile per determinare un valore atteso di danno alle strutture. L’accoppiamento del valore della profondità di esondazione con il grado di danno ha permesso di caratterizzare l’effetto diretto dell’acqua sull’edificato residenziale. L’approccio è ovviamente semplificato, adatto allo scopo del lavoro, dato che non sono considerabili gli effetti di variabili ingegneristiche più complesse, da prendere in considerazioni per stime locali di elevata accuratezza in fase di approfondimento.
H1
H2 D(h2)= 30 %
D(h1)= 20 %
D = percentuale di danno
H = altezza esondazione
Fig.7: Rapporto tra profondità dell’esondazione e danno arrecato all’edificato
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 35
3 C
Pur con i limiti del caso dovuti al fatto che la curva impiegata è stata ricostruita empiricamente da parte degli autori per fenomenologie di esondazione e tipologie di danno rilevate negli Stati Uniti d’America, con gli script sviluppati è possibile simulare il danno causato da una potenziale futura esondazione, producendo raster della vulnerabilità, dove ogni pixel ha il valore percentuale di danno ricavato dalla curva danno-profondità (valore relazionato al battente).
Nelle mappe di vulnerabilità presentate è stata adottata la seguente classificazione:
• vulnerabilità tra 0 e 10%;
• vulnerabilità tra il 10% e il 20%;
• valori di vulnerabilità maggiori del 20%.
Ogni classe indica la percentuale di danno atteso rispetto al valore della struttura.
È stata adottata la curva di letteratura ricavata empiricamente dagli autori citati per edifici a due o più piani, maggiormente rappresentativi della tipologia riscontrabile sul lungolago. Per la produzione delle mappe a stile “semaforico” riportate per ciascun scenario, tramite un operatore spaziale è stata riportata nella tabella attributi degli edifici residenziali la media dei valori di danno percentuale stoccati nei pixel ricadenti all'interno dei relativi poligoni.
Mappa raster della vulnerabilità(ogni pixel ha un valore percentuale di danno ricavato
dalla curva di danno-profondità, relazionato al battente)
Mappa vettoriale degli edifici residenziali (rappresentati come poligoni)
Tramite un operatore spaziale è stata riportata nella tabella attributi degli
edifici la media dei valori stoccati nei pixel ricadenti all'interno dei poligoni
Fig.8: Schema seguito per l’analisi della vulnerabilità
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 36
3 C
Fig.9: Esempio di mappa aster di vulnerabilità degli edifici a due o più piani (valore atteso di danno in %)
Infine, mediante i valori % della funzione danno-profondità, a ogni pixel viene attribuito in automatico un valore di perdita di valore presunta in € rispetto al valore della struttura residenziale, quest’ultimo stimato sulla base delle quotazioni OMI. Il danno è classificato su tre livelli mediante normalizzazione al valore di perdita più elevato.
Fig 10: Carta del danno
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 37
3 C Scenario n°1
Altezza idrometrica: 197,1 m s.l.m.
Tempo di ritorno: 15-20 anni
Area allagata: ~1,88 km2
Descrizione: ad un’altezza idrometrica pari a 197,1 m s.l.m. l’esondazione interessa in destra idrografica del fiume Toce alcune aree coltivate ed alcuni edifici. Una vasta area allagata è presente in sinistra idrografica del Toce, dove non mancano elementi esposti al fenomeno con casi in cui l’altezza di esondazione può superare il metro. Il centro abitato di Pallanza è sensibilmente esposto ad esondazioni di questo genere. In particolare si evidenzia il completo allagamento di piazza Garibaldi e degli edifici circostanti. Come già indicato nel testo, è stata scelta la rappresentazione dello scenario con il Lago a quota di 197.1 m s.l.m. in quanto si riscontrano i primi effetti significativi sulla viabilità primaria. Nella mappa dell’area di Intra si nota lo sconfinamento del Lago sulla Strada Statale 34, sia alla destra sia alla sinistra idrografica del torrente San Giovanni. L’interruzione di questo tratto provoca forti disagi data la mancanza di ulteriori collegamenti in uscita dal centro di Intra in direzione della Svizzera, verso il comune di Ghiffa.
N.B.: Nelle mappe degli scenari proposte nelle pagine seguenti le lettere in Maiuscolo rappresentano i punti di criticità lacuali sui quali verterà la maggior parte delle attivazioni dell’esercitazione.
Fig.11: Mappa di esondazione a Fondotoce
A
B
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3 C
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3 C
Fig.12: Mappa di esondazione a Suna-Pallanza
Fig. 13: Mappa di esondazione a Intra
C
D
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3 C
Fig.14: Mappa della vulnerabilità degli edifici residenziali a Suna, Pallanza, Intra
F
D
C
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3 C Scenario n°2
Dati tecnici
Altezza idrometrica: 197,94 m s.l.m.
Tempo di ritorno: ~70 anni (circa evento 2000)
Area esondata: ~3,27 km2
Descrizione
a partire da ovest di Verbania le acque del Lago si espandono sulla piana di Fondotoce causando allagamenti dei campeggi e dei florovivai presenti. La viabilità secondaria risulta in questa zona non percorribile; inoltre, in via Quarantadue Martiri e in via Paolo Troubezkoy sono presenti ulteriori zone allagate che ostacolano il passaggio dei mezzi. Al contrario non si evidenziano problemi di allagamento sulla SS33.
Proseguendo lungo la linea di costa troviamo numerosi edifici interessati da allagamenti sia nel centro abitato di Suna sia in Pallanza, dove piazza Garibaldi risulta completamente sommersa. Le acque di allagamento all'interno di alcuni edifici prossimi alla costa potrebbero toccare i 2 – 3 metri di altezza.
Infine ad Intra la piena simulata tende ad estendersi verso l'interno a causa della peculiare morfologia pianeggiante. Le acque del Lago oltrepassano la strada sopraelevata di via Vittorio Veneto allagando l'area in destra idrografica del torrente San Bernardino. Tra i due torrenti è visibile uno sconfinamento dell'esondazione sugli abitati perilacuali e di conseguenza l'ostruzione del Corso Gottardo Mameli.
Da evidenziare la mancanza dell'area allagata compresa tra i torrenti San Bernardino e San Giovanni non prevista dalla simulazione (cerchiata in figura), ma presente, come descritto in precedenza, nella mappa relativa ai limiti di esondazione cartografati nel corso dell'evento 2000.
In sinistra idrografica del torrente San Giovanni si riscontra l'ampliamento dell'allagamento sulla SS34 rispetto alla scenario precedente.
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3 C
Fig.15: Mappa esondazione a Fondotoce
Fig.16: Mappa esondazione a Suna-Pallanza
A
B
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Fig.17: Mappa esondazione ad Intra (l'area esondata indicata con una freccia è un artefatto del DTM creato per
permettere il passaggio dell'acqua, altrimenti ostacolata dalla presenza della strada sopraelevata, cfr. Validazione)
D
F
G
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
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3 C
Fig.18: Mappa della vulnerabilità degli edifici residenziali a Suna, Pallanza, Intra
F
D
C
G
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 45
3 C Scenario n°3
Dati tecnici
Altezza idrometrica: 198,71 m s.l.m.
Tempo di ritorno: 200 anni
Area allagata: ~4,11 km2
Descrizione
In questo scenario l'aumento dell'altezza idrometrica del Lago ha portato ad una sensibile espansione delle acque nella zona di Fondotoce e di Intra rispetto agli scenari precedenti. Per quanto riguarda la viabilità si possono riscontrare delle criticità su tutte le strade secondarie nell'area di Fondotoce, su via Quarantadue Martiri, su via Paolo Troubezkoy e sulla SS34 via Vittorio Veneto ad Intra. In quest'ultima area si osserva lo sconfinamento del Lago sulla strada sia alla destra sia alla sinistra idrografica del torrente San Bernardino.
Le aree di coltura presenti a Fondotoce sono ricoperte da una lama d'acqua con un altezza dal suolo che da 2 metri circa in vicinanza della costa passa ad un altezza dell'ordine dei centimetri nelle aree più interne.
Grazie alla particolare morfologia del terreno, l'esondazione non si espande in modo significativo nei centri abitati di Suna e Pallanza, ma i danni alle strutture si amplificano dato l'incremento della profondità dell'acqua rispetto allo scenario precedente. Gli edifici presentano importanti allagamenti in particolari quelli presenti in piazza Garibaldi dove l'acqua può superare i due metri di altezza.
Ad Intra le criticità maggiori si concentrano nell'area compresa dai due torrenti, dove sono numerose le abitazioni esposte al pericolo e quindi vulnerabili.
Fig.19: Mappa esondazione a Fondotoce
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3 C
Fig.20: Mappa esondazione a Suna-Pallanza
Fig.21: Mappa esondazione a Intra
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3 C
Fig.22: Mappa della vulnerabilità degli edifici residenziali a Suna, Pallanza, Intra
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3 C Scenario n°4
Dati tecnici
Altezza idrometrica: 199,8 m s.l.m.
Tempo di ritorno: 500 anni
Area allagata: ~4,71 km2
Descrizione
Questo scenario simula la piena più intensa degli ultimi cinquecento anni avvenuta nel 1868. L'altezza del pelo dell'acqua è quasi 10 metri sopra lo zero idrometrico (190 m s.l.m.). Nelle tre zone prese in considerazione si nota un aumento generale dell'espansione dell'esondazione con effetti che sono difficilmente stimabili vista la straordinaria intensità del fenomeno. Ad altezza idrometriche di questo tipo in alcune zone abbiamo una perdita di informazioni in quanto il DTM utilizzato risulta limitato alle aree costiere. In generale si evidenziano fortissime criticità per la viabilità, per gli edificati di tutti e tre i centri abitati presi in considerazione e per le strutture industriali ed agricole presenti.
Fig. 23: Mappa esondazione a Fondotoce
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 49
3 C
Fig. 24: Mappa esondazione a Suna-Pallanza
Fig.25: Mappa esondazione ad Intra
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 50
3 C
Fig.26: Mappa della vulnerabilità degli edifici residenziali a Suna, Pallanza, Intra
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 51
3 C SCENARIO PRESCELTO Scenario n°: 2 Stima popolazione da evacuare: 20 n° di persone Stima criticità viarie
ferroviarie autostradali : A 26 Genova Gravellona Toce strade statali : Statale n. 34 strade regionali strade provinciali strade comunali : Lungo lago Intra Pallanza Suna
Stima criticità servizi essenziali
acqua : rete di adduzione e scarichi Città di Verbania luce gas telefonia
SISTEMA DI ALLERTAMENTO
STATI DI GESTIONE DELL’ EVENTO ALLUVIONALE SIMULATO E CORRISPONDENTI INDICATORI E LIVELLI DI CRITICITA’
Nel seguito si definiscono gli stati di gestione dell’emergenza alluvionale simulata nel corso dell’esercitazione in accordo con il modello regionale, corredati dai corrispondenti livelli di criticità e dalle conseguenti azioni operative necessarie per fronteggiare le situazioni di crisi. Si definisce ALLERTAMENTO la fase di ATTIVAZIONE delle Componenti Istituzionali ed Operative del Sistema di Protezione Civile, corrispondente alla previsione di Livelli Pluviometrici ed Idrometrici critici, come descritto nel Disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del Sistema di Allertamento Regionale ai fini di Protezione Civile, di cui alla D.G.R. n. 46-6578 del 30/07/2007.
STATI DI GESTIONE LIVELLI DI CRITICITA’ CORRISPONDENTI ALL’INIZIO DELLO STATO DI GESTIONE
AZIONI OPERATIVE
ATTENZIONE
Nessun livello di criticità presente. Lo stato si riferisce a condizioni pluvio-idrometriche che prefigurano una situazione di criticità attesa.
Monitoraggio strumentale; Sorveglianza territoriale diretta, generale, non continuativa; Valutazione preliminare della situazione attesa ed osservata; Verifica della funzionalità delle risorse.
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
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3 C
PREALLARME Livello Idrometrico di GUARDIA osservato e criticità attesa stabile o in crescita.
Monitoraggio strumentale; Sorveglianza Territoriale diretta e continuativa su punti critici specifici, designati dagli organizzatori; Valutazioni di rischio; Pianificazione degli interventi di salvaguardia; Dispiegamento di risorse; Interventi preventivi di mitigazione del rischio.
ALLARME Livello Idrometrico di PERICOLO osservato e criticità attesa stabile o in crescita.
Salvaguardia della popolazione con misure di inibizione e di protezione.
EMERGENZA Livello Idrometrico CRITICO osservato.
Soccorso ed assistenza alla popolazione.
I Livelli Pluviometrici ed Idrometrici critici adottati dal Sistema di Allertamento rappresentano una soglia superata la quale è necessario, in fase previsionale, allertare il Sistema di Protezione Civile, attivandone e mobilitandone le Componenti Istituzionali ed Operative. Nessun livello di criticità è previsto per lo Stato di ATTENZIONE che si riferisce a condizioni pluvioidrometriche che è necessario monitorare attentamente perché prefigurano future situazioni di criticità. In tali condizioni, che succedono automaticamente all’emissione di un allerta, si svolgeranno attività di Monitoraggio Strumentale e di Sorveglianza Territoriale diretta, generale, non continuativa, attività di valutazione preliminare della situazione attesa ed osservata ed attività volte a verificare la funzionalità delle risorse potenzialmente impiegabili nel corso dell’evento. Il Livello di Guardia (Stato di PREALLARME) rappresenta una soglia raggiunta la quale è necessario, in presenza di una previsione critica, svolgere attività di Sorveglianza Territoriale diretta e continuativa nei punti dove, sulla base dell’esperienza maturata in eventi alluvionale del passato, si potrebbero determinare criticità particolarmente significative sul territorio oggetto dell’esercitazione, attività di sorveglianza territoriale diretta, generale, non continuativa, nella restante parte di territorio, attività di valutazione del rischio sulla base del monitoraggio strumentale e di quello territoriale diretto, dispiegamento di risorse sul territorio ed interventi preventivi di mitigazione del rischio. Il Livello di Pericolo (Stato di ALLARME) rappresenta una soglia raggiunta la quale è necessario, in presenza di una previsione critica, adottare provvedimenti cautelari di Salvaguardia della popolazione attraverso l’inibizione simulata al transito ed allo stazionamento delle persone o all’evacuazione di aree ed edifici, nelle aree dove si prevedono fenomeni di inondazione simulati. Il Livello Critico (Stato di EMERGENZA) rappresenta una soglia raggiunta la quale lo scenario critico atteso si manifesta con fenomeni di inondazione, cui possono essere associati processi alluvionali di trasporto o erosione, che richiedono, nel corso dell’esercitazione, interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, effettuati per posti di comando e mediante azioni sul territorio. In generale le azioni preliminari di gestione di un evento alluvionale, connesse con la fase di allertamento, sono in capo al BOLLETTINO DI ALLERTA che fornisce una previsione areale media a breve termine (< 36 ore) sulle zone di allerta. In caso di criticità prevista, all’attivazione delle conseguenti azioni di gestione di un evento alluvionale, concorre il
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE 53
3 C BOLLETTINO DELLE PIENE, che fornisce una previsione specifica sui corsi d’acqua principali ed il Lago Maggiore.
BOLLETTINO DI ALLERTA
Prima dell’evento fornisce una previsione a breve termine (< 36 ore) ed ha lo scopo di allertare il sistema di protezione civile affinché si possa attivare e preparare alla gestione dell’imminente criticità. Durante l’evento fornisce una previsione a breve termine (< 36 ore) ed ha lo scopo di indirizzare la pianificazione dell’impiego delle risorse in corso d’evento in base alla situazione attesa, quindi di mantenere, diminuire, o elevare le risorse utilizzate, in base alla previsione di criticità contenuta nel bollettino stesso. Ha inoltre lo scopo, in mancanza di indicatori di criticità validi a scala locale, o in presenza di fenomeni repentini o non monitorabili, di costituire un riferimento attraverso il quale attivare direttamente, senza il tramite delle attività di monitoraggio strumentale e di sorveglianza territoriale diretta, le azioni di Salvaguardia.
BOLLETTINO DELLE PIENE
Durante l’evento fornisce una previsione a breve termine dei fenomeni di piena dei corsi d’acqua principali della rete idrografica piemontese e dei livelli del lago Maggiore, ed ha lo scopo di accompagnare l’osservazione locale dei livelli idrometrici contribuendo all’attivazione delle seguenti azioni di protezione civile:
• Sorveglianza Territoriale diretta svolta al fine di assicurare un monitoraggio puntuale dell’evento alluvionale nelle fasi di evoluzione intermedia, attivata al raggiungimento del Livello di Guardia;
• Adozione di provvedimenti cautelari di inibizione al transito ed allo stazionamento delle persone o di evacuazione di aree ed edifici, nelle aree inondabili o nei settori di pertinenza dell’alveo dei corsi d’acqua potenzialmente coinvolgibili da processi fluviali pericolosi, messi in atto allo scopo di salvaguardare la popolazione nelle fasi culminanti dell’evento alluvionale ed attivati al raggiungimento del Livello di Pericolo.
PROCEDURA DI GESTIONE
ALLERTAMENTO - Emissione del Bollettino di Allerta Meteoidrologica Il Bollettino di Allerta viene emesso ogni giorno dell’anno entro le ore 13:00 dal Centro Funzionale Regionale. Nel caso in cui il bollettino contenga condizioni di Moderata criticità (Livello 2) o Elevata Criticità (Livello 3), si attiva il Sistema di Protezione Civile regionale, provinciale e quello locale rappresentato dai Comuni rivieraschi coinvolti nell’esercitazione (Zona di Allerta “A”), e si approntano tutte le attività preparatorie alla gestione dell’evento simulato atteso come indicato nella pianificazione dell’esercitazione (coerente con i piani di protezione civile già esistenti). Gli indicatori di criticità che caratterizzano questa fase dell’evento sono i “Livelli Pluviometrici ed Idrometrici critici” stabiliti dal Centro Funzionale Regionale per la gestione della fase previsionale che precede l’evoluzione dell’evento simulato. Si elencano nel seguito i Bollettini di Allerta Meteoidrologica emessi in occasione dell’esercitazione:
• Bollettino n. 110/2013 data emissione 20/04/2013 ore 13:00 • Bollettino n. 111/2013 data emissione 21/04/2013 ore 13:00 • Bollettino n. 112/2013 data emissione 22/04/2013 ore 13:00 • Bollettino n. 113/2013 data emissione 23/04/2013 ore 13:00
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
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3 C A supporto dell’ente di regolazione del Lago viene predisposto il 20/4/2013 alle ore 13:00 una valutazione contenente alcuni scenari di incremento dei livelli del Lago in funzione di diverse politiche di apertura della traversa della Miorina.
ATTENZIONE - Monitoraggio Strumentale Una volta attivato il Sistema di Protezione Civile nelle sue diverse articolazioni, subentrano le attività di Monitoraggio Strumentale per mezzo dell’osservazione dei livelli pluviometrici ed idrometrici della Rete Meteoidrologica Automatica Regionale, le attività di valutazione preliminare della situazione attesa ed osservata e le attività volte a verificare la funzionalità delle risorse potenzialmente impiegabili nel corso dell’evento, svolte dagli Enti e dalle Amministrazioni coinvolte nella gestione dell’evento. Allo stesso tempo si attiva una Sorveglianza Territoriale diretta nell’ambito della quale si verificano periodicamente i livelli idrometrici del territorio oggetto dell’esercitazione. L’inizio della fase di attenzione non è contrassegnata da soglie pluviometriche e idrometriche specifiche ma succede automaticamente all’allertamento e all’attivazione del Sistema di Protezione Civile e serve a mantenere il controllo della situazione in atto sino al raggiungimento dei Livelli di Guardia, che segnano la fine della presente fase e l’inizio della successiva. Quando il livello idrometrico misurato da uno strumento di monitoraggio automatico o rilevato per osservazione diretta in un punto del territorio periodicamente sorvegliato, avrà raggiunto il livello di Guardia e contestualmente la previsione del Bollettino delle Piene sul Lago Maggiore – stazione di Verbania, riporti criticità 2 o 3 per le successive 12 o 24 ore, si passerà alla successiva fase di PreAllarme.
PREALLARME – Sorveglianza Territoriale Le soglie che caratterizzano l’inizio di questa fase sono rappresentate dai “Livelli idrometrici di Guardia”, associati al “Livello di criticità 2 o 3” atteso sul Lago Maggiore – stazione di Verbania, secondo quanto indicato nel Bollettino delle Piene redatto dal Centro Funzionale Regionale. Una volta raggiunto il Livello di Guardia, in presenza di una previsione del Bollettino delle Piene che riporti criticità 2 o 3 per le successive 12 o 24 ore, si attiveranno le attività di sorveglianza territoriale diretta e continuativa dei fenomeni idrometrici in tutti i punti del territorio ritenuti significativi ai fini dell’esercitazione, ad opera di volontari coordinati da personale delle istituzioni locali e/o provinciali, le attività di valutazione del rischio basate sul monitoraggio strumentale e su quello territoriale diretto ad opera dei centri operativi e dei nuclei di valutazione, il dispiegamento di risorse sul territorio e gli interventi preventivi di mitigazione del rischio ad opera delle amministrazioni, del volontariato e delle componenti operative competenti. Quando il livello idrometrico di un punto critico sorvegliato avrà raggiunto il Livello di Pericolo e contestualmente la previsione del Bollettino delle Piene sul Lago Maggiore – stazione di Verbania, riporti criticità 2 o 3 per le successive 12 o 24 ore, si passerà alla successiva fase di Allarme.
ALLARME – Salvaguardia Le soglie che caratterizzano l’inizio di questa fase sono rappresentate dai “Livelli idrometrici di Pericolo”, associati al “Livello di criticità 2 o 3” atteso sul Lago Maggiore – stazione di Verbania, secondo quanto indicato nel Bollettino delle Piene redatto dal Centro Funzionale Regionale. Una volta raggiunto il Livello di Pericolo, in presenza di una previsione del Bollettino delle Piene che riporti criticità 2 o 3 per le successive 12 o 24 ore, si attiveranno le misure di salvaguardia della popolazione con azioni generalmente simulate e in alcuni casi reali (senza coinvolgimento della popolazione), consistenti nell’attuazione dei provvedimenti cautelari richiesti dalla situazione. L’attuazione di tali provvedimenti sarà coordinata dall’Autorità di Protezione Civile preposta alla gestione dell’evento, che si avvarrà del supporto delle strutture tecniche locali, provinciali e regionali, del concorso dei Vigili del Fuoco, del 118, delle Forze dell’Ordine e del Volontariato.
SEZIONE TECNICA Scenario d’Evento
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3 C Quando il livello idrometrico di un punto del territorio avrà raggiunto il Livello Critico, determinando condizioni di criticità, si passerà alla successiva fase di Emergenza.
EMERGENZA – Soccorso e Assistenza Le soglie che caratterizzano l’inizio di questa fase sono rappresentate dai “Livelli idrometrici Critici”. Una volta raggiunto il Livello Critico, in concomitanza con l’instaurarsi dello scenario di criticità, si attiveranno le azioni di soccorso ed assistenza alla popolazione come previsto nel Piano delle attivazioni, ad opera delle Strutture Operative con l’ausilio dei Volontari e sotto il coordinamento dell’Autorità di Protezione Civile preposta alla gestione dell’evento.
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
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D 4
D. SEZIONE OPERATIVA – MODELLO D’INTERVENTO Il Modello d’Intervento è l’insieme organizzato dei Centri di Comando e Controllo, delle rispettive attività e delle procedure operative necessarie a garantire, per ciascun livello di coordinamento, la risposta operativa del “Sistema”, proporzionata all’impatto dell’evento potenziale o in atto. Ciò comporta, a ciascun livello di coordinamento, l’individuazione di “Aree chiave”, che sono le Funzioni di Supporto, cui vengono attribuite delle “attività” e, nell’ambito di queste ultime, assegnati dei “compiti” per la gestione dell’emergenza.
SISTEMA DI COORDINAMENTO – Centri Operativi In forza della normativa vigente nonché del “principio di sussidiarietà” dalla stessa sotteso, il primo centro decisionale che si costituisce per contrastare gli effetti dell’evento, è il Centro Operativo Comunale (C.O.C.). Successivamente, in funzione delle conseguenze dell’impatto dell’evento calamitoso e del livello di risposta comunale, nonché delle rispettive pianificazioni sovracomunali, si attiva il sistema di coordinamento provinciale. Esso prevede, secondo quanto stabilito dalla Direttiva P.C.M. 3 Dicembre 2008, quale Organo di “direzione e coordinamento unitario” il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), che si avvale del supporto della Sala Operativa Provinciale per l’attuazione delle decisioni assunte in sede di C.C.S. La Sala Operativa Provinciale mantiene, inoltre, costanti contatti con i C.O.C. attivi sul territorio e con il Centro Operativo Regionale (C.O.R.). Quest’ultimo, nel frattempo, si è anch’esso costituito e strutturato, secondo procedure interne, per l’eventuale concorso, in termini tecnico logistici, alla gestione della crisi di livello provinciale, nonché per garantire il necessario raccordo con il livello nazionale rappresentato da “SISTEMA” centro di coordinamento nazionale attivo h. 24.00, se l’emergenza dovesse assumere dimensioni tali da interessare più province della stessa regione. In funzione della gravità dell’evento e dell’importanza delle conseguenze, potranno essere attivati i Centri Operativi Misti (C.O.M.), quale emanazione operativa del C.C.S. e livello intermedio provvisorio di coordinamento sovracomunale per la razionalizzazione e l’ottimizzazione della gestione delle risorse impiegate a supporto dei comuni coinvolti.
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
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D 4
SCHEMA COMPLESSIVO DEL MODELLO D'INTERVENTO REGIONA LE
SALE OPERATIVE
REGIONE REGIONE PREFETTURA
SALA OPERATIVA
DELC.O.R.
C.C.S .CENTRO COORDI NEM ENT O
SOCCORSIREGIONEPROVINCIA
VV.F
VOL ONT.118
7
12
4
6 8
2 13
9 10
3
11
1 14
5
UNITA' DI CRISIFUNZIONI DI SUPPORTO
112 113 118115
PROVP.C
SALE INFORMATIVE
IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA
DELL'EVENTO
C.O.MCOMUNI
ENTI L OCAL I
F F.OO.
D.P.C.
DPCSISTEMA
SUPPORTO SUPPORTO TECNICO LOGISTICOTECNICO LOGISTICO
Di.Coma.C
SUPPORTO SUPPORTO TECNICO LOGISTICOTECNICO LOGISTICO
CCS(Centro Coordinamento Soccorsi)
COC(Centro Operativo Comunale)
COM(Centro Operativo Misto)
TERRITORIO
COMITATO OPERATIVO
SISTEMA DI SISTEMA DI COORDINAMENTOCOORDINAMENTO
CRCT
(Centro Regionale
Coordinamento Tecnico)
SOR(Sala Operativa Regionale)
TLCEmercomnet
SOP(Sala Operativa Provinciale)
VIABILITA
SOPServizio tecnico
PRESIDIO TERRITORIALE
LOGISTICAMateriali, Mezzi
VOLONTARICoordinamento
Regionale Volontariato
VOLONTARICoordinamento
Provinciale Volontariato
SERVIZIO TECNICO
PRESIDIO TERRITORIALE
UNITA DI COMANDO E CONTROLLO
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
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D 4
LIVELLI DI COORDINAMENTO In previsione o al verificarsi di eventi calamitosi, quale diretta conseguenza dei rischi presenti sul territorio, dovranno essere concretizzate le forme organizzative ed attuate le procedure operative, previste nei Piani di Emergenza ai diversi livelli amministrativi. Si richiamano qui, sinteticamente, alcuni compiti fondamentali di ciascuna Componente Istituzionale, che saranno oggetto di verifica nel corso dell’esercitazione
a. Livello Comunale Il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile in ambito comunale, al verificarsi dell’emergenza, attiva autonomamente le procedure definite nel Piano Comunale di Protezione Civile. In particolare :
� attiva il Centro Operativo Comunale (C.O.C.); � attiva, se necessario, l’Unità di Crisi Comunale; � impiega le risorse umane e materiali di cui dispone; � attiva il Volontariato Comunale di Protezione Civile; � allerta e mantiene costantemente informati la popolazione e gli Enti
sovraordinati sugli sviluppi della situazione in rapporto all’evento; � esercita i poteri di ordinanza per ragioni contingibili e urgenti; � richiede, se necessario, il supporto degli Enti ed Organi sovraordinati.
b. Livello Provinciale La Provincia, al verificarsi dell’emergenza, attiva autonomamente le procedure definite nel Piano Provinciale di Protezione Civile. In particolare :
� attiva la Sala Operativa � assicura, attraverso la Sala Operativa, il supporto tecnico logistico ed
informativo al C.C.S.; � mantiene i collegamenti con i C.O.C. attivi sul territorio e con il C.O.R.; � attiva il Coordinamento Provinciale del Volontariato;
La Prefettura, sulla base di quanto previsto dalla relativa pianificazione di emergenza :
� attiva il C.C.S.; � attiva i C.O.M.; � si avvale della Sala Operativa della Provincia per l’attuazione delle decisioni
assunte in sede di C.C.S.;
Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.)
Il Centro Coordinamento Soccorsi è convocato dal Prefetto in previsione ovvero in presenza di situazioni altamente critiche. Esso rappresenta la struttura di coordinamento dei servizi di emergenza e dei soccorsi a livello provinciale.
Compiti
� coordinamento di tutta l'attività svolta dai Centri Operativi Misti (C.O.M.), se attivati, o dalle Autorità ed Organismi operanti nel territorio colpito da calamità;
� raccolta ed elaborazione dati ed informazioni relative all'evolversi della situazione nelle zone colpite;
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
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D 4
� ricezione richieste di soccorso avanzate dai Centri Operativi Misti di settore, se attivati, o dalle Autorità ed organizzazioni operanti, e successivo inoltro, per l'adozione dei competenti interventi, ai Centri Direzionali degli Enti e Corpi impiegati nelle operazioni di soccorso;
� collegamento costante con le Sale Operative del Ministero dell'Interno e del Dipartimento della Protezione Civile ;
� valutazione dell’eventuale necessità di disporre l’evacuazione della popolazione residente nelle zone esposte al rischio ed il successivo rientro nelle località di residenza;
� ogni altra incombenza affidata dal Prefetto per fronteggiare la situazione di emergenza.
Composizione
Ne fanno parte, oltre al Prefetto o al funzionario dallo stesso delegato, che presiede l'Organo, i titolari o i rappresentanti, con poteri decisionali, dei seguenti Uffici ed Enti:
• Questura • Comando Provinciale Arma Carabinieri • Comando Provinciale Guardia di Finanza • Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato • Sezione Polizia Stradale • Comando Provinciale Vigili del Fuoco • Settore Regionale Protezione Civile • Servizio Provinciale Protezione Civile • Gestori Servizi Essenziali • Servizio Maxiemergenza 118
A seconda delle specifiche situazioni di emergenza, il Centro Coordinamento Soccorsi viene integrato con i titolari o i rappresentanti degli altri Enti ed Uffici competenti in via ordinaria o chiamati al concorso.
Centri Operativi Misti (C.O.M.)
Sono attivati dal Prefetto, nelle aree interessate all'evento, qualora valuti, in base alle notizie di cui è in possesso, che la pubblica calamità possa essere o sia di gravità tale, per l'estensione del territorio colpito e/o per le conseguenze dannose, da richiedere una articolata attività di coordinamento degli interventi a livello intercomunale, sia per la rilevazione e valutazione delle esigenze da soddisfare e delle successive richieste di interventi da avanzare a livello provinciale, sia per il migliore impiego delle risorse umane e materiali già presenti in loco o che man mano affluiscono dall'esterno. La costituzione dei Centri Operativi Misti è suggerita, quindi, dalla necessità di organizzare i soccorsi in modo capillare sul territorio interessato da un evento calamitoso e cioè di recepire in modo immediato le diverse esigenze locali e di garantire un effettivo coordinamento dei conseguenti interventi di soccorso. Tali centri operativi dovranno assicurare un tempestivo servizio informativo facente capo, per il tramite del Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), direttamente al Prefetto ed agiranno nell'ambito dei rispettivi territori di competenza, essendo in grado di avere diretta ed immediata nozione non solo delle dimensioni del disastro, ma anche delle più urgenti necessità che via via dovessero insorgere.
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
60
D 4
Compiti
Coordinamento generale, in ambito territoriale, di tutte le operazioni di soccorso ed in particolare: - ricovero feriti; - recupero salme; - recupero e salvaguardia valori, mobili e masserizie; - demolizioni; - approvvigionamento alimentare; - attendamenti ed altri ricoveri; - trasporto ed impiego mezzi speciali; - controllo acquedotti e fognature; - ripristino viabilità ed altri servizi pubblici; - verifica stabilità di strutture pericolanti; - altri interventi tecnici a tutela della pubblica incolumità; - controlli a tutela della salute e dell'igiene pubblica; - approvvigionamento idrico; - approvvigionamento medicinali; - disinfezione e disinfestazione; - controllo rete distribuzione generi alimentari; - ogni altro intervento di emergenza.
Composizione
A ciascun Centro Operativo Misto è preposto in via permanente un funzionario della Prefettura con il compito di curare l'attuazione, da parte dei Comuni, delle direttive impartite in tema di pianificazione e, in occasione di eventi calamitosi, di assicurare su disposizione del Prefetto, il coordinamento degli interventi di soccorso e assistenza alle popolazioni, con responsabilità di attivare, in modo ottimale, tutti i servizi di emergenza, d'intesa con i singoli Comuni e tutte le altre autorità ed enti. Ne fanno parte: - Sindaco del Comune sede di C.O.M. o suo delegato - Sindaci dei comuni interessati all'evento o loro delegati - Servizio Maxiemergenza 118 - Rappresentante del Comando Provinciale Vigili del Fuoco - Rappresentante della Polizia di Stato - Rappresentante dell'Arma dei Carabinieri - Rappresentante della Guardia di Finanza - Rappresentante del Corpo Forestale dello Stato - Gestori Servizi Essenziali
c. Livello Regionale La Regione, al verificarsi di un’emergenza che interessi significativamente una o più province, attiva autonomamente le proprie procedure interne. In particolare :
� attiva il C.O.R.
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
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D 4
� assicura, attraverso il C.O.R., il supporto tecnico logistico alle Province interessate dall’evento;
� attiva il Coordinamento Regionale del Volontariato e le altre Organizzazioni con le quali è convenzionata (A.I.B., A.N.A., A.N.C. A.N.P.A.S, C.I.S.O.M.);
� attiva il sistema di telecomunicazioni della rete radio regionale “EMERCOMNET";
� assicura, in presenza di eventi meteoidrologici critici, il supporto tecnico scientifico attraverso il Centro Regionale di Coordinamento Tecnico Idraulico (C.R.C.T.I.), per il tramite del C.O.R.;
� mantiene i collegamenti con le Sale Operative Provinciali, le Prefetture e e con il livello nazionale attraverso “SISTEMA”, per il costante flusso d’informazioni;
� fornisce il supporto all’Ufficio Strampa Regionale per l’emissione dei comunicati stampa sull’evento previsto o in corso e sulle attività poste in essere;
� fornisce periodici aggiornamenti sulla situazione in atto, attraverso il proprio sito web.
MODALITA’ DI COORDINAMENTO – Funzioni di Supporto I Centri di Comando e Controllo che saranno attivati sul territorio per lo svolgimento dell’esercitazione, opereranno secondo il Modello d’Intervento per Funzioni di Supporto. Ciascun Ente ed Organismo coinvolto nella simulazione, avrà dei compiti assegnati che svolgerà nell’ambito della Funzione in cui è incardinato. Ciascuna Funzione di Supporto potrà essere composta da più Componenti dei quali uno in qualità di Referente di Funzione. Ogni Centro di Comando e Controllo (C.O.C. – C.O.M. – C.C.S.), il C.O.R. e la S.O.P. individuernno il Referente ed i Componenti di ciascuna Funzione di Supporto ed assegeranno loro i rispettivi compiti, prendendo spunto dallo schema sottostante.
FUNZIONE REFERENTE COMPONENTI N COMPITI PRINCIPALI
1 EFFETTUA L’ANALISI
DELL’EVENTO POTENZIALE O IN ATTO
2 VALUTA L’EVOLUZIONE,
L’IMPATTO E LE CONSEGUENZE EVENTO
1 TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE
3 FORNISCE SUPPORTO
TECNICO
1
FORNISCE ASSISTENZA
SANITARIA, PSICOLOGICA E VETERINARIA
2
OTTIMIZZA L’IMPIEGO DELLE RISORSE
SANITARIE SUL TERRITORIO
2 SANITA’
3
COORDINA LE ATTIVITÀ SANITARIE E DI
SALVAGUARDIA DELL’IGIENE E SALUTE
PUBBLICA
3 MASS MEDIA - INFORMAZIONE 1
GESTISCE LA COMUNICAZIONE
ISTITUZIONALE DELLE NOTIZIE RELATIVE
ALL’EVENTO
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
62
D 4
FUNZIONE REFERENTE COMPONENTI N COMPITI PRINCIPALI
2
FORNISCE INFORMAZIONI UTILI E NORME DI COMPORTAMENTO
RIVOLTE ALLA POPOLAZIONE
3
ALLESTISCE E CURA
L’AGGIORNAMENTO DI PUNTI
INFORMATIVI E DI
RELAZIONI CON IL
PUBBLICO
1
EFFETTUA IL CENSIMENTO E COORDINA L’IMPIEGO DELLE FORZE DEL VOLONTARIATO
MANTENENDO COSTANTEMENTE AGGIORNATO IL
QUADRO DI UOMINI, MEZZI E MATERIALI
IMPIEGATI
2
VERIFICA E GARANTISCE
LA CONTINUITÀ DELL’IMPIEGO DELLE RISORSE , VALUTANDO L’EVENTUALE L’ESIGENZA DI RAFFORZAMENTO DEL CONTINGENTE DI VOLONTARI
4 VOLONTARIATO
3
VERIFICA LA DISPONIBILITÀ DI UOMINI
MATERIALI E MEZZI DELLE SINGOLE
ORGANIZZAZIONI INIVIDUANDONE : PROVENIENZA, CARATTERISTICHE, TEMPISTICA E MODALITÀ
D’IMPIEGO.
1
EFFETTUA IL
CENSIMENTO DELLE RISORSE NECESSARIE E
VERIFICA LE DISPONIBILITÀ
2
PROVVEDE
ALL’ATTIVAZIONE DELLE RISORSE LOGISTICHE E
NE COORDINA L’IMPIEGO MANTENENDO
COSTANTEMENTE AGGIORNATO IL
QUADRO DEI MEZZI E
MATERIALI IMPIEGATI
5 MATERIALI E MEZZI
3
VERIFICA E/O INDIVIDUA, DI
CONCERTO CON LE
AUTORITÀ LOCALI, LE AREEE DI
AMMASSAMENTO PER I
SOCCORRITORI
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
63
D 4
FUNZIONE REFERENTE COMPONENTI N COMPITI PRINCIPALI
1
CURA IL REPERIMENTO DEI DATI PER FORNIRE UN QUADRO SINOTTICO
DELLO STATO DI FUNZIONALITÀ DELLE
INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ
2
GARANTISCE LE VIE DI
FUGA E GESTISCE LA
MOVIMENTAZIONE DELLE
RISORSE INEMERGENZA,
NONCHÉ IL RACCORDO
TRA I PUNTI DI ACCESSO
E I LUOGHI DI
DESTINAZIONE
6 TRASPORTO CIRCOLAZIONE VIABILITA
3
MANTIENE COSTANTI
RAPPORTI CON I
GESTORI DELLE
INFRASTRUTTURE PER IL
RIPRISTINO DELLA
FUNZIONALITÀ DELLE
RETI VIARIE,
INDICANDONE LE
PRIORITÀ
D’INTERVENTO
1
ASSICURA IL
COORDINAMENTO
OPERATIVO DELLE TLC
IN EMERGENZA
2
CURA L’INSTALLAZIONE
ED IL CORRETTO
FUNZIONAMENTO DEI
TERMINALI DELLA RETE
RADIO PRESSO LE
STRUTTURE DI
COORDINAMENTO
7 TELECOMUNICAZIONI
3
ATTIVA, OVE
NECESSARIO, RETI DI
TLC ALTERNATIVE DI
EMERGENZA
1
FORNISCE IL QUADRO DI
SINTESI DELLA
FUNZIONALITÀ DEI
SERVIZI ESSENZIALI SUL
TERRITORIO COLPITO,
IN ACCORDO CON I
GESTORI DELLE RETI
8 SERVIZI ESSENZIALI
2
EFFETUA LA STIMA DELLE
DISALIMENTAZIONI E DEI
CONSEGUENTI DISSERVIZI SUL
TERRITORIO E DEI TEMPI DI RIPRISTINO
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
64
D 4
FUNZIONE REFERENTE COMPONENTI N COMPITI PRINCIPALI
3
VALUTA EVENTUALIL SCENARI DI RISCHIO
CONNESSI AI ANNI SUBITI
DALLE INFRASTRUTTURE E INDIVIDUA EVENTUALI
INTERVENTI DI MASSIMA PRIORITÀ
1
ORGANIZZA IL CENSIMENTO DANNI
CAUSATI AD EDIFICI ED
INFRASTRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE E
COORDINA L’IMPIEGO DI SQUADRE DI TECNICI
RILEVATORI
2
COORDINA IN STRETTA SINERGIA CON IL
RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEI BENI
CULTURALI, IL CENSIMENTO DEI DANNI
DEI BENI MONUMENTALI
9 CENSIMENTO DANNI
3
ESPRIME VALUTAZIONI IN MERITO AD
INTERVENTI DI DEMOLIZIONE DI EDIFICI
E/O MESSA IN SICUREZZA DEI
PERCORSI
1 COORDINA L’ATIVITÀ DI
RICERCA E SOCCORSO
2
COORDINA L’ATTIVITÀ
DI MESSA IN SUCUREZZA
DI STRUTTURE ED
INFRASTRUTTURE
1
COORDINA ATTIVITÀ DI
PREVENZIONE DEGLI ATTI DI SCIACALLAGGIO
NELLE ZONE EVACUATE E PIÙ IN GENERALE,
DELLA TUTELA
DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA,
NELL’AREA DELL’EVENTO
10 STRUTTURE OPERATIVE - SOCCORSO TECNICO – PUBBLICA SICUREZZA
2
GARANTISCE L’ATTIVITÀ DI PRESIDIO PRESSO GLI ACCESSI
DELLE AREE INTERDETTE, NONCHÉ IL
CONTROLLO DELLA VIABILITÀ E DEL
TRAFFICO E L’ORGANIZZAZIONE DELLE STAFFETE, PER
LA SCORTA A TRASPORTI ECCEZZIONALI
SEZIONE OPERATIVA Modello d’Intervento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
65
D 4
FUNZIONE REFERENTE COMPONENTI N COMPITI PRINCIPALI
1
MANTIENE UN QUADRO
AGGIORNATO DELLA
POPOLAZIONE
COINVOLTA, CON
ESIGENZE ALLOGGIATIVE
E DI SOSTENTAMENTO, E
DELLE SSTRUTTURE DI
ASSISTENZA ESISTENTI O
ISTITUITE PER
L’OCCORRENZA
2
ORGANIZZA E SUPPORTA LE ATTIVITÀ DI
CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE
ASSISTITA, RILEVA LE NECESSITÀ E
GARANTISCE LE
ATTIVITÀ DI ASSISTENZA
13 LOGISTICA ZONE OSPITANTI
3
CONCORRE ALLA
CORRETTA DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI ALLA POPOLAZIONE
1
2 14 COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI
3
*Legenda funzioni:
1 Tecnica Scientifica Pianificazione
6 Trasporto Circolazione Viabilità
11 Enti locali
2 Sanitaria Assistenza sociale 7 Telecomunicazioni 12 Materiali pericolosi
3 Mass Media-Informazione
8 Servizi essenziali
13 Logistica evacuati zone ospitanti
4 Volontariato
9 Censimento danni persone cose
14 Coordinamento centri operativi
5 Materiali e Mezzi
10 Strutture operative soccorso tecnico
15 Amministrativa
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
PIANO DELLE ATTIVAZIONI COMPLESSIVO NOTA Per esigenze di esercitazione lo sviluppo degli eventi e i tempi di intervento vengono contratti. La descrizione del fenomeno fisico dell’innalzamento/abbassamento del livello delle acque del Lago Maggiore (in particolare la fase di abbassamento) non è pienamente realistica.
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
1 19/04/13 10.00 19/04/13 13.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette un bollettino contenente avviso meteo (ORDINARIA CRITICITA’) per precipitazioni abbondanti nella Provincia di Verbania (Zona di Allerta A). I fenomeni meteorologici sono previsti in forte intensificazione nelle giornate successive. Valutazione degli scenari di incremento dei livelli del lago in relazione alle possibili azioni di regolazione della “Traversa della Miorina”
posti comando REALE
--- ---
2 19/04/13 10.05 19/04/13 13.05 Regione Piemonte
Protezione Civile
Riceve e trasmette bollettino a Provincia e Prefettura del VCO con verifica avvenuta ricezione, come da Disciplinare del Sistema di Allertamento
posti comando REALE
--- ---
3 19/04/13 10.10 19/04/13 13.10-13.30
Prefettura di Verbania
Riceve il bollettino informando le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le imprese concessionarie erogazione dei servizi pubblici sulla situazione in atto e prevista
posti comando REALE
--- ---
4 19/04/13 10.10 19/04/13 13.10-13.30
Servizio provinciale di
Riceve e trasmette il bollettino ai Sindaci secondo le procedure già
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
protezione civile codificate (WCM e SMS come da mansionari reperibilità)
5 19/04/13 10.15 19/04/13 13.10 Servizio
provinciale di protezione civile
Mette in preallerta il Coordinamento Provinciale dei Volontari di Protezione Civile
posti comando REALE
--- ---
6 19/04/13 10.20 19/04/13 13.15 Servizio
provinciale di protezione civile
Informa redazione web dell’Avviso meteo (ORDINARIA CRITICITA’) per precipitazioni abbondanti nella Provincia di Verbania. Importante dettagli su attività intraprese e possibili evoluzioni del fenomeno. Sarà opportuno anche spiegare i livelli di criticità con eventuali indicazioni sui comportamenti di autoprotezione.
posti comando REALE
--- ---
7 19/04/13 10.20-10.30
19/04/13 13.15-13.30
Redazione Web
Pubblica avviso meteo (ORDINARIA CRITICITA’) per precipitazioni abbondanti nella Provincia di Verbania. Importante dettagli su attività intraprese e possibili evoluzioni del fenomeno. Sarà opportuno anche spiegare i livelli di criticità con eventuali indicazioni sui comportamenti di autoprotezione.
posti comando REALE
--- ---
8 19/04/13 10.25 19/04/13 13.30 Comune di Verbania
Riceve il Bollettino e mette in atto le procedure previste volte al preallertamento delle Funzioni di Supporto e del Gruppo Comunale dei Volontari di protezione civile
posti comando REALE
--- ---
9 19/04/13 10.30 20/04/13 13.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette un bollettino meteorologico contenente livello di criticità MODERATA (COD.2) sulla Zona di Allerta A. Emette
posti comando REALE --- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
contestualmente il Bollettino previsione delle piene
10 19/04/13 10.35 20/04/13 13.10 Regione Piemonte
Protezione Civile
Riceve e trasmette il bollettino a Provincia e Prefettura del VCO con verifica avvenuta ricezione, come da Disciplinare del Sistema di Allertamento. Informa il Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione civile della situazione
posti comando REALE
--- ---
11 19/04/13 10.45 20/04/13 13.10-13.30
Prefettura di Verbania
Riceve il bollettino mettendo in preallarme le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le imprese concessionarie erogazione dei servizi pubblici sulla situazione in atto e prevista
posti comando REALE
--- ---
12 19/04/13 10.45 20/04/13 13.10-13.30
Servizio provinciale di
protezione civile
Riceve e trasmette il bollettino ai Sindaci e al Coordinamento Provinciale del volontariato di Protezione civile secondo le procedure già codificate (WCM e SMS come da mansionari reperibilità)
posti comando REALE --- ---
13 19/04/13 10.50 20/04/13 13.20 Reperibile di turno Provincia
VCO
Avvisa Dirigente e Assessore della situazione e comunica apertura sala Operativa via fax al C.O.R., alla Prefettura di Verbania, al Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione civile ed al Comune di Verbania e predispone le turnazioni in sala operativa come previsto dalle procedure
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
14 19/04/13 11.00 20/04/13 13.35 Servizio
provinciale di protezione civile
Attiva il Coordinamento Provinciale dei Volontari di Protezione Civile e ne dà comunicazione al C.O.R.
posti comando REALE
--- ---
15 19/04/13 11.10 20/04/13 13.35-13.40
Servizio provinciale di
protezione civile
Informa redazione web sulla situazione con il bollettino meteorologico con livello criticità.
posti comando REALE
--- ---
16 19/04/13 11.15 20/04/13 13.45-14.00 Redazione Web
Pubblica bollettino meteorologico con livello criticità. Specifiche della comunicazione: 1.spiegazione puntuale del livello criticità, comportamenti autoprotezione (link a pagina già predisposta); 2. attività in corso; numeri utili e indicazioni per contatti/segnalazioni;
posti comando REALE --- ---
17 19/04/13 11.15 20/04/13 13.45-14.00 Redazione Web
Da questo momento e fino alla fine dell’evento ogni informazione dovrà pervenire alla redazione web che avrà il compito di pubblicare aggiornamenti puntuali sulla situazione in corso e dare le opportune indicazioni alla popolazione non solo in termini di autoprotezione, ma di aggiornamenti sulle attività in corso, sulle condizioni meteo e sui livelli idrometrici rilevati.
posti comando REALE --- ---
18 19/04/13 10.50 20/04/13 13.20-13.30
Comune di Verbania
Apre la sala del C.O.C. e predispone le turnazioni in sala operativa come previsto dalle procedure
posti comando REALE
--- ---
19 19/04/13 11.10 20/04/13 14.00 Regione Piemonte
Sulla base delle procedure interne effettua tutti i test degli
posti comando REALE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Protezione Civile applicativi e strumenti di sala, impianto elettrico
20 19/04/13 11.15 20/04/13 14.15 Regione Piemonte
Protezione Civile
Mette in preallerta la Sala del Centro Operativo Regionale (C.O.R.), sulla base delle procedure interne e definisce la turnazione dei dipendenti in modalità h24 a partire dalle ore 20.00 del 20/04/13. Attiva il presidio logistico regionale di 1° livello di Verbania (in modalità h24). Eventuali comunicazioni sono gestite fino alle ore 20.00 dal reperibile di turno. Mette in preallerta il Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile. Il reperibile di turno anticipa la richiesta al Dipartimento Nazionale relativamente ai benefici di Legge (ai sensi DPR 194/01)
posti comando REALE --- ---
21 19/04/13 11.30 20/04/13 15.00 Dipartimento Nazionale
Protezione Civile
Il Dipartimento si esprime in merito alla richiesta regionale di concessione benefici per i volontari
posti comando REALE
--- ---
22 19/04/13 11.45 20/04/13 16.00 Il Sindaco del Comune di Verbania
Convoca il Comitato Comunale di protezione civile e dispone l’allertamento dei Coordinatori delle funzioni di supporto
posti comando REALE --- ---
23 19/04/13 12.00 20/04/13 16.00-17.15
Il Sindaco del Comune di Verbania
Presiede il Comitato Comunale di protezione civile che effettua una prima valutazione della situazione in atto e prevista
posti comando SIMULATA
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
24 19/04/13 12.00 20/04/13 17.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Test funzionalità applicativo di sala e utilizzo device mobili
posti comando REALE
--- ---
25 19/04/13 12.00 20/04/13 17.30 Il Sindaco del Comune di Verbania
Dispone, sulla base degli esiti della riunione del Comitato Comunale di Protezione civile, l’attivazione della Sala operativa e la convocazione dell’Unità di crisi (C.O.C.), comunicandolo formalmente alla Provincia e alla Prefettura di Verbania. A partire da questo momento informa i cittadini , secondo quanto previsto dalle procedure comunali
posti comando REALE
--- ---
26 19/04/13 12.05 20/04/13 17.30 Comune di Verbania
Provvede, tramite la P.L., all’allertamento della popolazione residente sulla fascia costiera con l’ausilio di megafoni
azione SIMULATA
27 19/04/13 12.10 20/04/13 17.40
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Comunicano al C.O.R. l’apertura del C.O.C. di Verbania e le attività di vigilanza ed informazione alla popolazione intraprese
posti comando REALE
--- ---
28 19/04/13 12.15 20/04/13 18.00
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Monitorano, in sala operativa, i livelli pluvio-idrometrici dai dati RUPAR messi a disposizione dal Centro Funzionale Regionale
posti comando REALE
--- ---
29 19/04/13 12.20 20/04/13 18.00-18.30
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Acquisiscono per confronto le informazioni rese disponibili sui livelli idrometrici del Lago Maggiore dal C.N.R. di Pallanza
posti comando SIMULATA --- ---
30 19/04/13 12.25 20/04/13 18.45
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Il livello del Lago Maggiore, dai dati desunti dalla rete del C.F.R., si assesta sul valore di 195,0. mt.s.l.m. e cresce di circa 3.5
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
cm/ora
31 19/04/13 12.30-13.00
20/04/13 19.00-20.00
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Elaborano, sulla base del tasso di crescita dei livelli del lago Maggiore, scenari di esondazione e vulnerabilità mediamente strumento GIS, al fine di prevedere e valutare gli effetti sul territorio. Gli scenari previsionali vengono aggiornati ogni 30 minuti. I dati vengono pubblicati su apposita pagina web della Provincia comunicata alla Regione Piemonte, al Centro Funzionale Regionale, al Comune di Verbania e alla Prefettura di Verbania. Ogni criticità territoriale da monitorare è contraddistinta da un codice (lettera Maiuscola, in ordine alfabetico) ed è rappresentata graficamente sulle mappe di pericolosità e di vulnerabilità. Tutti i dati sono pubblicati in tempo reale. Si valuta l’opportunità di organizzare eventuali ricognizioni in sito, unitamente a personale della Polizia Provinciale, per la verifica delle previsioni sulle criticità individuate dal modello
posti comando REALE
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32 19/04/13 12.25 20/04/13 20.00 Regione Piemonte
Protezione Civile
Apertura sala operativa C.O.R. ed attivazione delle Funzioni di Supporto del Metodo Augustus (F1, F3, F4, F5 ed F7)
posti comando SIMULATA
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
33 19/04/13 12.30 20/04/13 20.05 Regione Piemonte
Protezione Civile
Comunica avvenuta apertura sala operativa C.O.R. alla Provincia e Prefettura di Verbania. Comunica, per le vie brevi, l’apertura al presidio logistico regionale di Verbania
posti comando REALE
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34 19/04/13 13.00 20/04/13 20.20
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Viene simulato uno scenario di rischio con il lago a quota 196.5. Questa quota verrà raggiunta dal lago intorno alle ore 09.00 del 22/04/13 e vengono così individuati i seguenti punti critici: A - Campeggio Isolino e area di Piano Grande (Fondotoce). FENOMENO: allagamento significativo delle aree interne al campeggio non riquotate, con profondità di esondazione che superano in alcune aree i 50 cm. Nelle zone prossime alla costa del lago l'intensità del fenomeno è ancor più marcata. EFFETTI: strutture principali del campeggio non allagate e ancora raggiungibili dalla strada di accesso. Allagamento consistente di gran parte delle aree predisposte per i campeggiatori. Completo allagamento della viabilità secondaria sul Piano Grande. NOTA: la strada di accesso al campeggio Isolino è stata recentemente rialzata a quota
posti comando REALE
VERBANIA FONDOTOCE,
INTRA E PALLANZA
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
197,5, con interventi di consolidamento della scarpata lato fiume Toce, pertanto rimane operativa allo stato attuale e simulato. Anche parte delle aree interne al villaggio, definite di “attesa e ammassamento” nel P.P.C. del campeggio approvato con D.C.C. Comune di Verbania n. 140/2002., sono riquotate a 197,5, quindi in sicurezza rispetto alla situazione attuale e simulata. B - Cascina Lunardon (Fondotoce) FENOMENO: il cascinale è stato riquotato recentemente a quote prossime all’adiacente S.S. 34. Le acque lacustri e di falda invadono principalmente il terreno circostante al rilevato di imposta della cascina, con un altezza relativa media che raggiunge alcuni decimetri. La strada di accesso è operativa. EFFETTI: nessun effetto negativo previsto sulla struttura che rimane ai margini dell'allagamento. Aree circostanti raggiunte dalle acque lacustri senza che il fenomeno possa determinare particolari situazioni di criticità C – Piazza Garibaldi (Pallanza) FENOMENO: altezza relativa della lama d'acqua che raggiunge e può superare il mezzo metro nelle
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
aree più esposte al fenomeno. EFFETTI: viabilità lungo lago interrotta. Iniziali disagi e danni agli edifici ed alle attività più vulnerabili presenti sulla piazza
35 19/04/13 13.15 20/04/13 20.30
Servizi provinciali di protezione
civile e difesa del suolo
Comunicano a C.O.C., C.O.R. e Prefettura di Verbania le informazioni relative allo scenario d’evento ipotizzato dal modello (mappe ed effetti previsti), le quote previste per l’avvio delle attività di contenimento danni e relativi provvedimenti cautela
posti comando REALE
VERBANIA ---
36 19/04/13 13.20 20/04/13 20.45 Acque Nord S.r.l.
L’esondazione del Lago Maggiore determina il progressivo allagamento delle stazioni di sollevamento e rilancio delle acque reflue che sono site sulla strada costiera del Lago Maggiore, nel territorio del Comune di Verbania e sulla sponda del fiume Toce in prossimità della foce. Comunica al Comune di Verbania il possibile, pertanto, allagamento di 5 impianti di sollevamento. Da questo momento la situazione è costantemente monitorata dalla centrale di telerilevamento della Società
posti comando REALE
VERBANIA ---
37 19/04/13 13.30 20/04/13 20.30-24.00
Il Sindaco del Comune di Verbania
Dispone i servizi relativi alla sorveglianza e messa in sicurezza delle aree dei lungo laghi allagati o in fase di esondazione (Pallanza Intra e Suna), tenendo conto delle
azione REALE
VERBANIA ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
previsioni di scenario comunicate dalla Provincia. I servizi sono attuati dalla Polizia Locale e dai Volontari del Gruppo Comunale
38 19/04/13 13.40 20/04/13 20.50 Regione Piemonte
Protezione Civile
Comunica alla Sala Operativa Provinciale (S.O.P.). e Prefettura di Verbania, la disponibilità, se richiesta, di uomini e mezzi per supporto alle attività condotte da dette Amministrazioni
posti comando REALE
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39 19/04/13 13.45 20/04/13 21.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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40 19/04/13 13.45-FINE
EVENTO 20/04/13
21.15 - FINE EVENTO
Regione Piemonte
Protezione Civile
Aggiorna costantemente la situazione in atto e prevista con periodici brevi comunicati tecnici che vengono pubblicati sul sito web e contestualmente trasmessi agli uffici della giunta per l’emissione di comunicati stampa
posti comando REALE
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41 19/04/13 14.00 20/04/13 21.30 Comune di Verbania
Richiede (dalla sede del C.O.C.) al Servizio Provinciale della Protezione civile di Verbania supporto in termini di volontari e materiali e mezzi relativamente ad interventi di contenimento danni/provvedimenti cautelari da adottare sulle criticità individuate dalla Sala Operativa della
posti comando REALE --- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Provincia (Modello che individua lo scenario incidentale)
42 19/04/13 14.15 20/04/13 21.45 Servizio
provinciale di protezione civile
Autorizza formalmente la richiesta del Comune di Verbania e contestualmente ne dà conoscenza alla Prefettura di Verbania e richiede materiali e mezzi non in disponibilità al C.O.R., della Regione Piemonte (la richiesta specifica chiaramente la necessità di barriere antiinondazione). Informa il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione civile
posti comando REALE --- ---
43 19/04/13 14.15 20/04/13 22.00 Regione Piemonte
Protezione Civile
Conferma l’invio dei materiali richiesti (barriere anti inondazione, in particolare) e specifica tutti gli aspetti logistici necessari
posti comando REALE
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44 19/04/13 14.15 21/04/13 09.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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45 19/04/13 14.30 21/04/13 13.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino Meteorologico contenente livello di criticità ELEVATA (COD.3) sulla Zona di Allerta A. Emette Bollettino revisionale delle piene
posti comando REALE
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46 19/04/13 14.35 21/04/13 13.05 Regione Piemonte
Riceve e trasmette il bollettino a Provincia e Prefettura del VCO con
posti comando REALE
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Protezione Civile verifica avvenuta ricezione, come da Disciplinare del Sistema di Allertamento. Informa il Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione civile della situazione
47 19/04/13 14.40 21/04/13 13.10-13.30
Prefettura di Verbania
Riceve il bollettino mettendo in allarme le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le imprese concessionarie erogazione dei servizi pubblici sulla situazione in atto e prevista. Raccoglie eventuali segnalazioni da detti soggetti, informando di cio’ il C.O.R. della Regione Piemonte, la S.O.P. della Provincia di Verbania ed il Comune di Verbania
posti comando REALE
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48 19/04/13 14.40 21/04/13 13.15-13.30
Servizio provinciale di
protezione civile
Riceve e trasmette il bollettino ai Sindaci e al Coordinamento Provinciale del volontariato di Protezione civile secondo le procedure già codificate (WCM e SMS come da mansionari reperibilità)
posti comando REALE
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49 19/04/13 15.00 21/04/13 14.00 Servizio
provinciale di protezione civile
Emette il I comunicato Stampa posti comando
REALE --- ---
50 19/04/13 15.10 21/04/13 14.15 Regione Piemonte
Protezione Civile Emette il I comunicato Stampa
posti comando REALE
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51 19/04/13 15.30-16.00 21/04/13 14.00
Regione Piemonte
Protezione Civile
Test massivo WCM – avvio verso tutti i contatti e attraverso tutti i canali di un avviso di esercitazione in atto
posti comando REALE --- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
52 19/04/13 16.00 21/04/13 14.15 Presidente della
Provincia
Dispone l’immediata attivazione dell’Unità di Crisi Provinciale, comunicandolo alla Regione Piemonte, alla Prefettura di Verbania ed al Comune di Verbania
posti comando REALE
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53 19/04/2013 16.15 21/04/13 18.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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54 19/04/2013 16.20 21/04/13 24.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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55 19/04/2013 16.25 22/04/13 06.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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56 22/04/13 08.00-09.30 22/04/13 08.00-09.30
Comune di Verbania
Costruisce, con il supporto dei volontari del Coordinamento Provinciale dei Volontari, una barriera provvisionale (barriere
azione REALE VERBANIA PALLANZA
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
gonfiabili “NOAQ”) in Piazza Garibaldi a protezione della sede comunale di Verbania
57 22/04/13 08.30-10.00
22/04/13 08.30-10.00
Comune di Verbania
Provvede, con il supporto della P.L. e dei volontari del Gruppo Comunale e se necessario del Coordinamento provinciale (con apposita richiesta alla S.O.P.), alle attività di monitoraggio e sorveglianza della situazione del/i campeggi
azione REALE
VERBANIA INTRA
58 22/04/13 09.00-10.00 22/04/13
09.00-10.00 I centri operativi
Tutti i centri operativi attivati o in via di prossima attivazione nell’ambito dell’esercitazione seguono (o in sito o da remoto) lo sviluppo delle attività. Nell’arco temporale considerato il C.O.R., in particolare, testa alcune possibili inefficienze/risposte della propria sala in relazione al malfunzionamento della rete elettrica, dati e telefonica.
posti comando REALE --- ---
59 22/04/13 09.00 22/04/13 09.00 Regione Piemonte
Protezione Civile
Suddivisione funzionale della rete radio EMERCOM NET
posti comando REALE
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60 22/04/13 09.15 22/04/13 09.15 Servizio
provinciale di protezione civile
Effettua una prova dei collegamenti radio con le sale operative attive sul territorio (C.O.R., C.O.C., Prefettura e Coordinamento Provinciale del Volontariato)
posti comando REALE --- ---
61 22/04/13 09.30 22/04/13 09.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Prova di collegamento radio con sala operativa provinciale per via diretta senza il collegamento con
posti comando REALE
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
dorsale
62 22/04/13 09.40 22/04/13 09.40 Regione Piemonte
Protezione Civile
Prova di collegamento radio funzionari Regione Piemonte sul territorio
posti comando REALE
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63 22/04/13 09.45-10.00
22/04/13 09.45-10.00
Regione Piemonte
Protezione Civile Dispiegamento unità mobile
posti comando REALE
TORINO CORSO MARCHE
64 22/04/13 09.45-10.00
22/04/13 09.45-10.00
Comune di Verbania
Comunica la conclusione degli interventi di contenimento danni in P.zza Garibaldi e i risultati dell’attività di monitoraggio e sorveglianza dei campeggi
posti comando REALE
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65 22/04/13 10.00 22/04/13 10.00 Servizio
provinciale di protezione civile
Da’ comunicazione degli avvenuti interventi di messa in sicurezza e salvaguardia sulle criticità alla Prefettura di Verbania e alla Regione Piemonte
posti comando REALE
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66 22/04/13 10.05 22/04/13 10.05 Regione Piemonte
Protezione Civile
Riceve la segnalazione dal Servizio Provinciale degli avvenuti interventi di contenimento danni ed attuazione di misure di salvaguardia
posti comando REALE
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67 22/04/13 10.15 22/04/13 10.15 Servizio
Provinciale Difesa del Suolo
Monitora la crescita del livello del lago all’idrometro di Pallanza mediante accesso ai servizi web del C.F.R. Comunica che Il livello delle acque del Lago Maggiore ha raggiunto quota di 196.5 m s.l.m. Con il tasso di crescita in corso valuta che il Lago raggiungerà quota 197.1 intorno alle 0re 02.00 del 23/04/13. Viene simulato lo scenario di esondazione e di
posti comando REALE
VERBANIA INTRA,
PALLANZA
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
rischio a 197.1 e segnala, pertanto, le seguenti criticità territoriali: A - Campeggio Isolino e zona Piano Grande. FENOMENO: altezza relativa della lama d'acqua che non supera il metro di altezza nelle aree più vulnerabili ed esposte al fenomeno. EFFETTI: allagamento consistente delle strutture e della viabilità secondaria necessaria per il raggiungimento degli elementi allagati. La viabilità di accesso al Camping Isolino e l’area interna di attesa e ammassamento, ubicate a quota 197,5, rimangono in sicurezza e operative. B - Cascina Lunardon (Fondotoce) FENOMENO: altezza relativa della lama d'acqua raggiunge i 30 cm. EFFETTI: allagamento della struttura e delle aree circostanti. Primi disagi per raggiungere la struttura e iniziali danni possibili a materiali ed animali contenuti all’interno della cascina C – Piazza Garibaldi (Pallanza) FENOMENO: l’intensità del fenomeno porta ad un aumento
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
delle criticità presenti. Altezza della lama d'acqua può superare il metro nelle aree residenziali, ricettive e commerciali più esposte. EFFETTI: allagamento totale della piazza raggiungibile solo con attrezzature adeguate (gommoni/imbarcazioni). Danni e disagi alle strutture civili (abitazioni, negozi, alberghi), alle infrastrutture idriche (fognature, canali di scolo, stazioni di sollevamento) e alle attività turistico-commerciali D - Statale n. 34 in loc. Canottieri Intra. FENOMENO: altezza relativa della lama d'acqua che raggiunge i 20 cm massimi sul piano viario, in corrispondenza della depressione del rilevato stradale antistante al porticciolo. EFFETTI: Primi disagi causati alla viabilità da e verso la svizzera (e dall’ospedale di Verbania verso la svizzera). E - Viabilità tra Fondotoce e Pallanza (punti ove si possono avere disagi per fuoriuscita lago) FENOMENO: allagamento della SS34, via delle Nazioni Unite, nel
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
tratto precedente l’innesto con via Troubetzkoy (loc. Tre Ponti). EFFETTI: parziale interessamento della viabilità nella corsia sud della carreggiata, potrebbe richiedere sensi unici alternati F - Agglomerato edifici fronte lago in destra idrografica T. San Bernardino con caserma dei Carabinieri, a sud di Via Vittorio Veneto – Intra. FENOMENO: altezza di esondazione che può raggiungere i 40 cm all'interno degli edifici prossimi alla costa. EFFETTI: disagi per raggiungere ed usufruire della caserma
68 22/04/13 10.30 22/04/13 10.30 Servizio
provinciale di protezione civile
Comunica a C.O.C., C.O.R. e Prefettura di Verbania le informazioni relative allo scenario d’evento ipotizzato dal modello, le quote previste per la prosecuzione delle attività di contenimento danni e relativi provvedimenti cautelari
posti comando REALE
VERBANIA ---
69 22/04/13 10.30 22/04/13 10.30 Polizia
Provinciale
Dispone, sulla base delle indicazioni della Sala Operativa Provinciale e in collegamento radio con la stessa, 4 squadre della Polizia Provinciale, associate a 4 gruppi di tecnici della Regione dotati di device mobili per il web mapping, vengono inviate in ricognizioni per attività di
posti comando REALE
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
sorveglianza e monitoraggio dei livelli idrometrici nei punti critici indicati
70 22/04/2013 10.30 22/04/13 12.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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71 22/04/13 10.35 22/04/13 13.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette nuovo Bollettino Meteorologico contenente livello di criticità ELEVATA (COD.3) sulla Zona di Allerta A. Emette Bollettino revisionale delle piene
posti comando REALE
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72 22/04/13 10.35 22/04/13 13.05 Regione Piemonte
Protezione Civile
Riceve e trasmette il bollettino a Provincia e Prefettura del VCO con verifica avvenuta ricezione, come da Disciplinare del Sistema di Allertamento
posti comando REALE
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73 22/04/13 10.40 22/04/13 13.10-13.30
Prefettura di Verbania
Riceve il bollettino mantenendo in allarme le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le imprese concessionarie erogazione dei servizi pubblici sulla situazione in atto e prevista. Raccoglie eventuali segnalazioni da detti soggetti, informando di cio’ il C.O.R. della Regione Piemonte, la S.O.P. della Provincia di Verbania ed il Comune di Verbania
posti comando REALE --- ---
74 22/04/13 10.40 22/04/13 13.15-13.30
Servizio provinciale di
Riceve e trasmette il bollettino ai Sindaci secondo le procedure già
posti comando REALE
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
protezione civile codificate (WCM e SMS come da mansionari reperibilità)
75 22/04/13 10.30-11.30 22/04/13 13.30-15.00
Comune di Verbania
Provvede, con il supporto della P.L. e dei volontari del Gruppo Comunale e se necessario del Coordinamento provinciale (con apposita richiesta alla S.O.P.), alle attività di monitoraggio della situazione degli edifici fronte lago in destra idrografica T. San Bernardino
azione REALE VERBANIA INTRA
76 22/04/13 10.30-11.30 22/04/13 13.30-15.00
Comune di Verbania
Provvede, con il supporto della P.L. e dei volontari del Gruppo Comunale e se necessario del Coordinamento provinciale (con apposita richiesta alla S.O.P.), alle attività di monitoraggio e sorveglianza e limitazione parziale del transito lungo la Statale n.34 in loc. Canottieri
azione REALE VERBANIA INTRA
77 22/04/13 10.30-11.30
22/04/13 13.30-15.00
Prefettura di Verbania
Organizza, in via cautelare, dandone comunicazione formale a C.O.C., l’evacuazione preventiva della caserma dei carabinieri posta in zona allagabile
azione SIMULATA
VERBANIA INTRA
78 22/04/13 10.40 22/04/13 15.00 Il Prefetto del VCO/Presidente
del VCO
Convoca, sentito il Presidente della Provincia, il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) e, congiuntamente, valutata la gravità della situazione: - dichiarano lo stato d’allarme - dispongono l’apertura del COM di Verbania. Dispongono, con proprio Decreto, l’attivazione del COM di
posti comando REALE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Verbania e individua i Componenti delle Funzioni di Supporto ed i relativi referenti. Comunica il tutto al C.O.R. e al C.O.C. di Verbania
79 22/04/13 10.45 22/04/13 15.10 C.C.S. Emette II comunicato stampa posti comando
REALE
80 22/04/13 10.50 22/04/13 15.20 Servizio
provinciale di protezione civile
Emette il II Comunicato Stampa Provinciale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Provincia di Verbania nell’ambito dell’Emergenza in corso. Gestisce comunicazioni attraverso l’uso dei social media
posti comando REALE
81 22/04/13 10.55 22/04/13 15.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Emette il II comunicato stampa Regionale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Regione Piemonte nell’ambito dell’Emergenza in corso
posti comando REALE --- ---
82 22/04/13 11.00 22/04/13 18.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
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83 22/04/13 11.00 22/04/13 24.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di
posti comando REALE
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REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del Lago Maggiore
84 22/04/13 11.00 23/04/13 03.00 Servizi0
provinciale di difesa del suolo
Verifica che il livello delle acque del Lago Maggiore ha raggiunto la quota di 197.1 m s.l.m., stima che con questi tassi di crescita il Lago raggiungerà quota 197.9 intorno alle 0re 23.00 del 23/04/13. Viene simulato lo scenario di esondazione per quota 197,9, pari a quella dell’evento 2000, e si prevedono le seguenti criticità territoriali: A - Campeggio Isolino. FENOMENO: altezza relativa della lama d'acqua che raggiunge i 2 metri di altezza nelle aree più vulnerabili ed esposte al fenomeno. EFFETTI: poiché il modello prevede il superamento della quota della viabilità di accesso al campeggio e delle aree di attesa e ammassamento (197,5), sarà impossibile usufruire ed accedere alle strutture ed ai contenuti delle strutture B - Cascina Lunardon (Fondotoce) FENOMENO: altezza di esondazione relativa che può superare i 50 cm rispetto alla quota del rilevato di imposta.
posti comando REALE
VERBANIA INTRA,
PALLANZA
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
EFFETTI: allagamento della cascina e dell'area circostante. Interruzione della viabilità di accesso alla struttura C – Piazza Garibaldi (Pallanza) Sono previsti peggioramenti del fenomeno e degli effetti già descritti per lo scenario di 197,1. Altezza della lama d'acqua può superare 1,5 – 2 metri nelle aree residenziali, ricettive e commerciali fronte lago. D - Statale n. 34 in loc. Canottieri Intra. FENOMENO: Allagamento della SS34 con altezza relativa della lama d'acqua compresa tra mezzo metro e un metro e mezzo. EFFETTI: Blocco della viabilità con conseguenti disagi in particolare per il traffico verso la frontiera svizzera
E - Viabilità S.S. 34 tra Fondotoce e Pallanza (punti ove si possono avere disagi per fuoriuscita lago)
FENOMENO: allagamento in due aree di via quarantadue martiri: ca. 300 m a est della rotonda di Fondotoce e in località Canton Magistris. Allagamento di via Troubetzkoy in corrispondenza dell’immissione del vicolo Esperia.
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Allagamento di via delle Nazioni Unite nel tratto precedente l’innesco con via Paola Troubetzkoy.
EFFETTI: interessamento della viabilità a causa di una quota di esondazione relativa che può superare localmente il metro in via delle Nazioni Unite. Sulle restanti tre aree individuate l’allagamento risulta essere inferiore al mezzo metro, nell’ordine di qualche decimetro. F - Agglomerato edifici fronte lago in destra idrografica T. San Bernardino con caserma dei Carabinieri, a sud di Via Vittorio Veneto – Intra. FENOMENO: altezza di esondazione che può superare il metro di altezza all'interno degli edifici prossimi alla costa. EFFETTI: Impossibilità di usufruire ed accedere alle strutture ed ai contenuti delle strutture. Blocco della viabilità secondaria necessaria per raggiungere gli elementi esposti. G - Agglomerato di edifici residenziali e commerciali nella zona del vecchio imbarcadero di Intra, a nord di corso Goffredo Mameli.FENOMENO: altezza di
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
esondazione che può superare il mezzo metro di altezza all'interno degli edifici prossimi alla costa. EFFETTI: impossibilità di usufruire ed accedere alle strutture ed ai contenuti delle strutture. La viabilità statale è completamente interrotta per presenza di lame d’acqua sulla carreggiata che possono superare i 50 cm
85 22/04/13 11.05 23/04/13 03.15 Servizio
provinciale di protezione civile
Comunica a C.O.C., C.O.R. e Prefettura di Verbania le informazioni relative allo scenario d’evento ipotizzato dal modello, le quote previste per la prosecuzione delle attività di contenimento danni e relativi provvedimenti cautelari
posti comando REALE
VERBANIA INTRA,
PALLANZA
86 22/04/13 11.10 23/04/13 04.00 C.C.S.
Decide l’immediata evacuazione dei campeggi dandone comunicazione per gli adempimenti operativi, relativi alla pianificazione locale, al Comune di Verbania. Inoltra comunicazione ufficiale anche al C.O.R. della Regione Piemonte
posti comando REALE
“” “”
87 22/04/13 11.20 23/04/13 04.15 Sindaco
Comune di Verbania
Ordina, sulla base della previsione di scenario (superamento quota 197,5), evacuazione campeggio Isolino ed attiva le procedure tramite le funzioni di supporto
posti comando REALE
VERBANIA INTRA
88 22/04/13 11.25 23/04/13 4.30 Acque Nord S.r.l Continua l’azione di monitoraggio dalla centrale del telerilevamento della Società. Comunica al
posti comando REALE
VERBANIA ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Comune di Verbania che dopo l’allagamento dei primi 5 impianti si prevede, con i tassi di crescita del Lago, il possibile allagamento di ulteriori 6 impianti di sollevamento. La situazione è quindi in fase di marcato peggioramento. Se le acque del lago continuano nella costante crescita oltre la soglia di 197.94 si presume allagamento di altri 2 impianti di sollevamento oltre un impianto del civico acquedotto
89 22/04/13 11.30 23/04/13 04.30-05.00
VV.F. Volontari di P.C. e volontari CRI
Provvedono all’ evacuazione campeggio Isolino
posti comando + azione
REALE/SIMULATA VERBANIA INTRA
90 22/04/13 11.20 23/04/13 05.00 C.C.S. Emette III comunicato stampa posti comando
REALE
91 22/04/13 11.25 23/04/13 05.15 Servizio
provinciale di protezione civile
Emette il III Comunicato Stampa Provinciale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Provincia di Verbania nell’ambito dell’Emergenza in corso. Gestisce comunicazioni attraverso l’uso dei social media
posti comando REALE
92 22/04/13 11.30 23/04/13 05.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Emette il III comunicato stampa Regionale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Regione Piemonte nell’ambito dell’Emergenza in corso
posti comando REALE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
93 22/04/13 11.30 23/04/13 06.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
--- ---
94 22/04/13 11.30 23/04/13 05.00-08.00
C.O.C. di Verbania
Intensifica le attività di monitoraggio e sorveglianza su tutte le criticità segnalate dal Servizio provinciale di protezione civile
azione REALE
VERBANIA
95 22/04/13 11.30 23/04/13 05.00 ANAS
Provvede, con propria ordinanza, all’interdizione del traffico stradale della S.S. 34 dal Km….. al Km………. nel comune di Intra (tratto all’altezza della Società Canottieri), rendendo pertanto difficili i collegamenti del tratto verso Ghiffa con l’ospedale di Pallanza. L’unica alternativa per il raggiungimento dell’ospedale è attraverso viabilità secondaria (strade comunali) nei Comuni di Verbania e Griffa. Comunica il tutto al C.O.R. ed al C.O.C. di Verbania
posti comando REALE
VERBANIA INTRA
96 22/04/13 11.30 23/04/13 06.00 Comune di Cannero
Comunicazione al C.O.M. di Verbania del cedimento franoso sul territorio del comune di Cannero che interrompe la viabilità con la Svizzera sulla statale n. 34 (n. 1.000 frontalieri
posti comando REALE
CANNERO S.S. 34
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
in Svizzera)
97 22/04/13 11.30 23/04/13 06.30 C.O.M.
di Verbania
Avvisa ANAS del movimento franoso sulla Statale 34 nei pressi del Comune di Cannero
posti comando REALE
“” “”
98 22/04/13 11.35 23/04/13 06.50 C.O.M.
di Verbania
Informa la Provincia di Verbania e il C.O.R. della Regione Piemonte del movimento franoso sulla Statale 34 nei pressi del Comune di Cannero
posti comando REALE
“” “”
99 22/04/13 11.40 23/04/13 07.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Perdita collegamento voip/verifica ridondanze e procedure relative ai recapiti alternativi
posti comando REALE
100 22/04/13 11.45 23/04/13 08.00 Regione Piemonte
Protezione Civile
Procedure di back-up applicativi e strumenti di sala
posti comando REALE
101 22/04/13 11.50 23/04/13 08.30 ANAS
Provvede, con propria ordinanza, all’interdizione del traffico stradale dal Km….. al Km………. rendendo pertanto impossibili i collegamenti con la Svizzera
posti comando REALE
“” “”
102 22/04/13 11.55 23/04/13 09.00 ANAS
Informa il C.O.M. di Verbania (che provvede ad informare il C.O.C. ci Verbania) e la Regione Piemonte, dell’avvenuta all’interdizione del traffico stradale dal Km….. al Km………. che rende pertanto impossibili i collegamenti con la Svizzera
posti comando REALE
“” “”
103 22/04/13 12.00 23/04/13 09.15 Prefettura e Provincia del
V.C.O.
Vista la situazione in atto con l’attivazione di più scenari di evento gli Enti preposti stabiliscono di unificare C.C.S. e C.O.M. presso un’ unica sede al
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
fine di dare risposte più efficaci possibili, mantenendo comunque aperta la S.O.P.
104 22/04/13 12.00 23/04/13 09.30 C.C.S.
di Verbania
Informa la Regione Piemonte dell’unificazione funzionale avvenuta, comunicando eventuali cambiamenti relativamente ai riferimenti telefonici/fax
posti comando REALE
--- ---
105 22/04/13 12.05 23/04/13 10.00 C.C.S. di
Verbania
Effettua una verifica delle possibili alternative di collegamento ed avvia contatti con le Autorità Ticinesi informandoli circa la situazione in atto, in particolare per valutare la situazione dei Frontalieri
posti comando REALE
106 22/04/13 12.10 23/04/13 10.20 C.C.S. di
Verbania
Informa il Dipartimento della Protezione Civile (D.P.C.) dell’interlocuzione con le Autorità Svizzere (verificare cosa dice l’accordo di cooperazione bilaterale)
posti comando SIMULATA
107 22/04/13 12.10 23/04/13 10.20 C.O.M.
di Verbania
Inoltra richiesta alla Navigazione Lago Maggiore per effettuare corse supplementari al fine di agevolare il transito dei frontalieri
posti comando REALE
108 22/04/13 12.15 23/04/13 11.00
C.O.M. di
Verbania/Servizio di Difesa del Suolo della Provincia
Richiede formalmente alla Funzione “Censimento Danni (F9)” un sopralluogo in sito della frana mentre nel frattempo si reca sul posto il Geologo della Provincia del V.C.O. chiedendo comunque alla Sala operativa provinciale l’aggiornamento dei livelli e delle soglie (idro-pluviometriche).
posti comando REALE
CANNERO
RIVIERA S.S. 34
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Richiede il supporto della Regione Piemonte
109 22/04/13 12.20 23/04/13 11.45 Regione Piemonte
Protezione Civile
Mantiene i contatti con il funzionario decentrato OO.PP. di Verbania (gia’ in perlustrazione sull’area interessata dall’evento) e lo supporta per eventuali necessità
posti comando REALE
110 22/04/13 12.30 23/04/13 12.00
Regione Piemonte
OO.PP., Servizio di Difesa del suolo della
Provincia, ANAS
Effettua sopralluogo congiunto in sito con personale ANAS e redige apposita relazione che consegna al C.O.M. e trasmette al C.O.R. mediante device mobili
azione REALE
CANNERO
RIVIERA S.S. 34
111 22/04/13 12.30 23/04/13 12.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore
posti comando REALE
--- ---
111 22/04/13 12.30 23/04/13 12.00 118
Riceve segnalazione di trasporto urgente da CANNERO a VERBANIA. Prende in carico il trasporto (due persone di un volontario) ma comunica formalmente alla Provincia di Verbania la necessità di aprire provvisoriamente un varco e permettere il transito dell’ambulanza. Gli ostacoli sono quindi: l’accumulo detritico della frana (creazione di un varco temporaneo) e necessità di
azione REALE
“” “”
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
percorrere la viabilità secondaria (Verbania-Ghiffa) per l’impraticabilità della SS 34 in loc. Canottieri
113 22/04/13 12.35 23/04/13 12.15 Servizio
provinciale di protezione civile
Comunica ufficialmente al 118, al C.O.R. al C.C.S. l’invio di volontari A.I.B. per consentire il transito dell’ambulanza
azione REALE
“” “”
114 22/04/13 12.40 23/04/13 12.30-14.00
Servizio provinciale di
protezione civile
Comunica a C.C.S. e C.O.R. l’avvenuta apertura di un varco per l’ambulanza effettuato da opera dei volontari A.I.B. e da uomini della Polizia Provinciale
azione REALE
“” “”
115 22/04/13 12.40 23/04/13 13.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette un altro Bollettino Meteorologico contenente livello di criticità ELEVATA (COD.3) sulla Zona di Allerta A. Emette Bollettino previsione delle piene
posti comando REALE
--- ---
116 22/04/13 12.40 23/04/13 13.05 Regione Piemonte
Protezione Civile
Riceve e trasmette il bollettino a Provincia e Prefettura del VCO con verifica avvenuta ricezione, come da Disciplinare del Sistema di Allertamento
posti comando REALE
--- ---
117 22/04/13 12.45 23/04/13 13.10-13.30
Prefettura di Verbania
Riceve il bollettino mantenendo in allarme le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le imprese concessionarie erogazione dei servizi pubblici sulla situazione in atto e prevista. Tutte le attività sono ora concentrate presso il tavolo del C.C.S. che periodicamente si riunisce convocando tutti i soggetti del Sistema Regionale di Protezione
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
civile che possano permettere di delineare la situazione in atto e prevista nelle ore immediatamente successive
118 22/04/13 12.40 23/04/13 13.15-13.30
Servizio provinciale di
protezione civile
Riceve e trasmette il bollettino ai Sindaci secondo le procedure già codificate (WCM e SMS come da mansionari reperibilità)
posti comando REALE
--- ---
119 22/04/13 12.40 23/04/13 15.00 C.O.M.
di Verbania
Segnala il forte incremento dell’attività torrentizia lungo il rio Lovich di Gravellona Toce (loc. Pedemonte) e richiede al C.O.R. un sopralluogo urgente nella zona di apice conoidale di detto rio per una valutazione del rischio nell’area
posti comando REALE
GRAVELLONA TOCE
RIO LOVICH
120 22/04/13 12.45 23/04/13 15.00-16.00
Regione Piemonte
OO.PP., Servizio di Difesa del Suolo della Provincia
Effettuano, dietro attivazione telefonica, sopralluogo congiunto in sito con personale della Provincia di Verbania oltre a volontari di supporto. Si effettua un monitoraggio qualitativo del livello idrometrico del Rio Lovich, comunicando gli elementi osservati con l’ausilio di apposite schede di monitoraggio e sorveglianza. Al termine dell’attività di monitoraggio redigono apposita relazione che consegna al C.O.M. Inviano le informazioni tramite device mobili
azione e posti di comando REALE
“” “”
121 22/04/13 12.40 23/04/13 15.30 Autostrade per
l’Italia
Segnala, sulla base di informazioni ricevute, possibili fenomeni localizzati di scivolamento di
posti comando/azione
REALE BAVENO CAVA LOCATELLI
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
materiale misto (acqua e detriti) lungo il versante a monte della sede viaria autostradale, in corrispondenza della Cava denominata “Localtelli”. La situazione si monitora attentamente e si valuta l’opportunità di provvedimenti cautelari quali la chiusura al traffico della carreggiata Sud e la chiusura dello svincolo autostradale di Baveno. Nel frattempo la Società provvede alla segnalazione del possibile pericolo per la viabilità mediante pannelli informativi
122 22/04/13 12.45 23/04/13 17.00 C.C.S.
di Verbania
Chiede alle Autorità Svizzere la possibilità di potere, eventualmente, farsi carico dell’ospitalità dei Frontalieri che non riescono a rientrare in Italia
posti comando REALE
--- ---
123 22/04/13 12.45 23/04/13 17.00-20.00
C.C.S./C.O.M. di
Verbania
Continua a monitorare la situazione in atto e dispone l’intervento di squadre di volontari a supporto dei vari organismi istituzionali intervenuti. L’attività di sala prevede anche la raccolta di eventuali segnalazioni da parte di tutto il territorio al fine di costruire uno scenario complessivo, da trasmettere, con continui aggiornamenti, anche al Centro Operativo Regionale (C.O.R.)
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
124 22/04/13 12.45-13.15
23/04/13 18.00-21.00
Regione Piemonte
Protezione Civile
Interruzione alimentazione principale impianto elettrico sala operativa
posti comando REALE
--- ---
125 22/04/13 12.45 23/04/13 18.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago maggiore. La situazione è segnalata in lieve miglioramento nell’arco delle successive 12 ore.
posti comando REALE
--- ---
126 22/04/13 12.45 23/04/13 18.00 Autorità Svizzere
Comunicano disponibilità ad ospitare, eventualmente, n. 1000 frontalieri per n. 3 giorni, specificandone le modalità
posti comando REALE
--- ---
127 22/04/13 12.50 23/04/13 18.05 C.O.C. di Verbania
Richiede alla Provincia di Verbania dell’intervento dei volontari afferenti al Coordinamento Provinciale a supporto della squadra comunale per le attività di messa in sicurezza e di salvaguardia da attuare in previsione del raggiungimento di quota 197.1 del livello delle acque del Lago Maggiore
posti comando REALE
--- ---
128 22/04/13 12.50 23/04/13 19.10 Sala Operativa provincia VCO
Informa tutti gli Enti interessati della potenziale progressiva inondazione dell’area di Fondotoce comprendente gli Uffici della Provincia ed il Presidio Regionale di Protezione Civile e del conseguente allagamento della
posti comando REALE
VERBANIA FONDOTOCE
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
viabilitàà secondaria che impescisce il raggiungimento degli uffici
129 22/04/13 12.55 23/04/13 19.30-21.30
Il Coordinamento Provinciale
Protezione civile VCO
Effettua, in via cautelativa, il parziale sgombero del Presidio trasferendo temporaneamente alcuni materiali e mezzi al Presidio di Vercelli
Azione SIMULATA
VERBANIA FONDOTOCE
130 22/04/13 13.00 23/04/13 20.00 C.C.S. di Verbania
Richiede al C.O.R. l’attivazione di un mezzo anfibio cingolato per recupero di alcune persone bloccate su un isolotto del Lago Maggiore e di un gommone
posti comando REALE
--- ---
131 22/04/13 13.00-13.50
23/04/13 19.30-21.30
Il Coordinamento Provinciale
Protezione civile VCO
Effettua attività operativa di recupero delle persone bloccate sull’isolotto del Lago Maggiore. Il recupero viene effettuato con mezzo speciale anfibio
Azione REALE
VERBANIA FONDOTOCE
132 22/04/13 13.00 23/04/13 19.30 S.O.P.
Segnala al C.O.M./C.C.S. e al C.O.R. l’opportunità del trasferimento della Sala Operativa Provinciale presso il C.O.M. di Verbania e comunica l'avvenuto salvataggio delle persone bloccate
posti comando REALE
--- ---
133 22/04/13 13.05 23/04/13 19.40 Comune di Verbania
Segnala al C.O.M./C.C.S. e C.O.R. una criticità in località “Piano Grande”. Un’azienda agricola che rischia di essere allagata
posti comando REALE
--- ---
134 22/04/13 13.10 23/04/13 20.00 Sindaco Comune di Verbania
Ordina evacuazione della stalla Lunardon ed attiva le procedure tramite le funzioni di supporto. Ne dà comunicazione al C.C.S. e al C.O.R., tenuto conto degli scenari di esondazione comunicati dalla
posti comando/azione
REALE --- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Provincia per la quota 197,9 m s.l.m.
135 22/04/13 13.15 23/04/13 20.30-22.00
VV.F. e
Volontari di P.C del Gruppor Comunale e Il Coordinamento Provinciale
Protezione civile VCO
Provedono a far evacuare le persone e gli animali
azione SIMULATA VERBANIA FONDOTOCE
136 22/04/13 13.20 23/04/13 24.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago maggiore. La situazione è segnalata in deciso miglioramento nell’arco delle successive 12 ore.
posti comando REALE
--- ---
137 22/04/13 13.30 24/04/13 06.00 Centro
Funzionale Regionale
Emette Bollettino di aggiornamento, secondo quanto previsto dal Disciplinare di Allertamento regionale, relativamente alla situazione in atto e prevista, con particolare riferimento al livello del lago Maggiore. La situazione si conferma in deciso miglioramento nell’arco delle successive 12 ore e in rientro nella normalità.
posti comando REALE --- ---
138 22/04/13 13.45 24/04/13 13.00 Centro
Funzionale Emette Bollettino Meteorologico contenente livello di situazione
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
Regionale ordinaria (COD.1) sulla Zona di Allerta A.
139 22/04/13 13.50 24/04/13 13.30 ANAS
Comunica a tutti i soggetti istituzionali che l’interruzione della SS 34 è stata risolta parzialmente con l’istituzione di un senso unico alternato con guardiania
posti comando REALE --- ---
140 22/04/13 13.55 24/04/13 14.00 C.C.S. di
Verbania
Comunica ad Autorità Svizzere la parziale soluzione del problema dei Frontalieri che non richiede il bisogno di ospitallità in territorio Svizzero
posti comando REALE
--- ---
141 22/04/13 14.00 24/04/13 15.00 C.C.S. di
Verbania
dichiara la chiusura dell’evento e comunica la chiusura del C.O.M. di Verbania
posti comando REALE
--- ---
142 22/04/13 14.10 24/04/13 15.10 C.C.S. Emette IV comunicato stampa di chiusura evento emergenziale
posti comando REALE
--- ---
143 22/04/13 14.10 24/04/13 15.20 Servizio
provinciale di protezione civile
Emette IV comunicato Stampa Provinciale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Provincia di Verbania nell’ambito dell’Emergenza e dichiara la chiusura dalla S.O.P.
posti comando REALE
--- ---
144 22/04/13 14.10 24/04/13 15.30 Regione Piemonte
Protezione Civile
Emette IV comunicato stampa Regionale che, nel richiamare i contenuti del Comunicato Stampa Emesso dal C.C.S., illustra le attività svolte dalla Provincia di Verbania nell’ambito dell’Emergenza e dichiara la chiusura del C.O.R.
posti comando REALE
--- ---
REGIONE PIEMONTE - PROTEZIONE CIVILE
TEMPO REALE TEMPO
SIMULATO N. DATA ORA DATA ORA
SOGGETTO
AZIONE/SEGNALAZIONE/EFFETTO MODALITA’ COMUNE LOCALITA’ VERIFICA
145 22/04/13 14.10 24/04/13 16.00 Comune di Verbania
Comunica a Provincia, Regione e Prefettura la chiusura del C.O.C.
posti comando REALE
--- ---
146 22/04/13 15.30-17.00
--- --- TUTTI DEBRIEFING PRESSO TECNOPARCO
DI VERBANIA – UFFICI DELLA PROVINCIA
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