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Direzione artistica e organizzazioneFabio Galadini
CIVITA CASTELLANAFORTE SANGALLO
DETRITIKAMI SALAKInnaugurazione mostra6 luglio ore 11.45Forte Sangallo
Mostra dal 6 al 22 lugliogli orari di visita della mostra rispetteranno gli orari di visita del Museo dell'Agro FaliscoTEATRI
SORATTE
in terra falisca
Non importa quale sia l’obiettivo utilizzato, non importa quale sia la velocità della pellicola, non importa come si sviluppa, non importa come si stampa, non si può dire di più di quanto si può vedere.
Paul Strand
Il problema del fotografo è vedere chiaramente i limiti e, allo stesso tempo, le qualità potenziali del suo mezzo, in questo consiste l’onestà e l’intensità della visione. Questo signi�ca un rispetto vero per gli oggetti e i soggetti che si trovano di fronte a lui. E’ nell’organizzazione di questa oggettività che il punto di vista del fotografo subentra, in una concezione formale che nasce dall’emozione e dall’intelletto prima che la foto venga scattata. Il lavoro di Kami Salak a�onda le radici nella migliore tradizione della fotogra�ca realista. La sua visione è potenzialmente aperta ad una indagine globale dell’esistenza. Il suo lavoro è puro, è diretto, non si a�da a trucchi nel processo. Usa l’analogico, ri�uta il digitale. In qualunque cosa lei faccia c’è intelligenza applicata. Il lavoro è brutalmente diretto, privo di qualsiasi inganno, privo di ogni manipolazione e di qualsiasi “ismo”. Il “progetto” è catturare quella naturale condizione, quella ostinata necessità di vivere che si porta dietro i DETRITI della propria esistenza. Una sopravvivenza ravvisabile in zone della sottocultura suburbana e in ciò che la �ne della modernità ci ha consegnato. Il cattivo gusto , la pacchianeria, il Kitsch sono elementi costitutivi della personalità di Kami Salak che però vengono declinati e usati per una lettura grezza, primitiva e diretta della vita di individui chiusi nel breve ambito della loro esistenza. C’è una lettura aggressiva del mondo e della vita (ravvisabile anche nei gra� che l’autrice imprime sulla foto sviluppata) collocata però in un immaginario intellettualmente ra�nato: un tentativo di ricondurre le persone al proprio gruppo d’appartenenza, alla loro cifra identitaria, a quella “purezza” incontaminata così poeticamente narrata da Pasolini.
Fabio Galadini
Kami Salak è nata a Roma. All'età di 19 anni, ha lasciato il suo paese per frequentare corsi di studi cinematogra�ci presso l'Università Sorbona di Parigi. Ha diretto video musicali e �lmati corti. Ha sempre scattato fotogra�e. Sta sempre cercando qualcosa di grezzo e forte nella fotogra�a, sia attraverso la
moda, il ritratto, e i documentari.