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Programma Sarro Lab 3 2012_13

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“Nei luoghi dell’accoglienza”Obiettivi dell’insegnamentoIl laboratorio si configura come un percorso esperienziale-conoscitivo che riassume la molteplicità delle problematiche teorico-pratiche connesse al progetto di architettura. L’intento è quello di stimolare la comprensione e la riappropriazione del sistema dei luoghi che configurano i nuovi paesaggi della contemporaneità, connettendo la logica della modificazione architettonica alla storia ed alle direzioni dello sviluppo urbano. La ricerca vuole entrare nel merito di una questione attuale e ineludibile: l’accoglienza. Essa è oggi, strettamente connessa al fenomeno dell’immigrazione (resosi drammaticamente evidente negli ultimi anni) che riguarda molto da vicino quelle collettività che devono fare i conti con nuove forme di convivenza e, soprattutto, le istituzioni che devono ancora del tutto comprendere come pervenire ad un nuovo equilibrio sociale, culturale ed economico che appare ancora lontano. Anche la realtà fisica e i luoghi sono interessati dal fenomeno che, fino adesso, ha solo provocato: scompensi nei contesti paesaggistici e spaziali nei quali si manifestano; disagi nell’uso e nell’approntamento delle infrastrutture necessarie ad assecondare l’arrivo di un numero sempre crescente di persone; indifferenza (e a volte superficialità) nelle istituzioni che si trovano a fronteggiare la scelta di siti idonei ad insediare i centri di prima accoglienza e, in generale, le strutture di permanenza temporanea il cui senso architettonico non è ancora stato indagato a sufficienza. In realtà la scelta dei siti non viene quasi mai effettuata sulla scorta di indagini sulla potenzialità dei luoghi e sulla opportunità di trasformarli secondo le più idonee necessità spaziali e funzionali: essa è spesso frutto di una difficilissima concertazione tra Stato e comunità locali, le quali da parte loro tentano, per quanto possibile, di salvaguardare i propri territori da possibili sconvolgimenti legati ad iniziative di accoglienza. Naturalmente tale scelta è effettuata secondo parametri che guardano eminentemente alla logistica, alla sicurezza e, soprattutto alle potenziali relazioni infrastrutturali. Mai è stato fatto, fino ad ora, un ragionamento connesso alla costruzione di un luogo con tutte le prerogative in ordine alle qualità spaziali e paesaggistiche, né tantomeno una compiuta indagine sulla complessità (architettonica, funzionale, tipologica, contestuale) delle strutture di accoglienza.

Il Laboratorio si prefigge di adoperare il progetto di architettura per comprendere meglio il nuovo senso dell’abitare ed il carattere dei luoghi, alla luce delle problematiche che si aprono intorno al tema dell’accoglienza. Il luogo, pertanto, nella sua accezione più estensiva e inclusiva costituisce il primo ambito della ricerca, in quanto estrinseca il legame autentico con la terra e, soprattutto, favorisce la relazione tra gli individui. Comprendere, interpretare e riqualificare i luoghi e i contesti è operazione imprescindibile rispetto a qualsiasi modificazione di tipo puntuale. Lo studio del rapporto tra luogo e artificio, laddove esso risulta compromesso dalle trasformazioni incoerenti (anche attraverso la individuazione delle infrastrutture necessarie) consente di costruire un dialogo dell’architettura con l’esistente e la riqualificazione del paesaggio urbano e naturalistico. Non c’è dubbio che il tema dell’accoglienza, di per sé, costituisca una delle più importanti finalità dell’architettura, tuttavia è interessante comprendere come esso possa rendersi esplicito nell’articolazione di edifici funzionalmente e spazialmente dedicati a questo scopo. Si intendono perciò studiare le tipologie e le configurazioni spaziali più idonee ai centri di accoglienza, riportando i criteri di bellezza, relazione, armonia all’interno di un’articolazione compatibile con le esigenze funzionali.

Tematiche e contenuti dell’insegnamento

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA LM-4 anno accademico 2012|13Laboratorio 3 progettazione ArchitettonicaProf. Adriana Sarro codice materia 124251 SSD ICAR/14 cfu 10 ore 100+50 Collaboratori Archh.: Giovanni Cucchiara, Paolo Norata

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In linea con il profilo didattico dei Laboratori del terzo anno, la ricerca ha tema il progetto delle architetture e dei luoghi per l’accoglienza a Lampedusa: isola importante dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, insediativo e turistico, ma che costituisce, proprio in virtù della sua posizione strategica nel Mediterraneo, l’approdo privilegiato dei flussi migratori provenienti dalle coste nordafricane. Alla luce delle molte complessità e delle cogenti contraddizioni (all’interno delle quali, si ritrovano tematiche e questioni di grande attualità per la città contemporanea) presenti nell’isola, si propone di indagare il valore spaziale e linguistico dell’insediamento, nonché le potenzialità dell’abitare. Infatti, da una Lampedusa rappresenta un sito (improprio e inadeguato) deputato ad accogliere e governare la straripante presenza di immigrati; dall’altra una méta turistica di grande valore, le cui potenzialità devono essere ancora del tutto esplorate. Il corso vuole entrare nel merito delle cause e degli effetti del fenomeno migratorio e interpretare al meglio la vocazione naturalistica dell’isola, ricercando la misura, i caratteri estetici e funzionali tali da verificare la compatibilità con la storia e le qualità formali del sito. Vuole elaborare, così, una strategia di intervento che rimetta in gioco l’architettura ed abbia come fine l’uomo e le necessità dell’abitare e, quindi, la riqualificazione architettonica. Del resto, le nuove forme di coabitazione etnica possono, sicuramente, costituire una forte sollecitazione per coniugare i caratteri dei luoghi antropizzati, del paesaggio con gli spazi collettivi che oggi si rendono necessari. Essi, possono divenire l’espressione di una nuova condizione urbana alla quale può essere affidato un ruolo significativo per la nuova immagine e la nuova identità dell’isola. L’attenzione a Lampedusa, rappresenta l’occasione per costruire nuove forma dell’abitare e del costruire. A partire dai temi, questioni e tematiche individuate, il laboratorio intende definire le aree di progetto in un ambito più vasto di relazioni che potranno essere significative per la risoluzione delle tematiche generali. Le aree coinvolte sono state scelte a partire da un attenta lettura dei luoghi e dalle numerose questioni individuate. A partire dal tema individuato, il laboratorio attraverso la riqualificazione degli spazi dell’isola, intende ricondurre ed assegnare allo spazio della città un ruolo portante del disegno urbano e della sua funzione.

Il progetto dovrà prevedere la riconfigurazione di spazi ad uso pubblico e privato, per migliorare l’accoglienza nell’isola. Sarà necessario dare particolare attenzione al progetto nell’esistente in riferimento alla complessità architettonica e paesaggistica dell’intera area. Si tratta di definire strutture di servizio non particolarmente complesse, che comunque affrontino il tema del rapporto con il contesto urbano di appartenenza. I laboratori, con la scelta del tema comune, attuano momenti di scambio e di confronto dei risultati, sviluppando un dispositivo didattico che tende all'arricchimento dell'esperienza personale e specifica dello studente. Sono previste esercitazioni da sviluppare quali prove in itinere, intese come progressivo avvicinamento alla definizione delle tematiche di progetto. Alla fine del percorso didattico, lo studente dovrà saper eseguire il progetto di un organismo architettonico, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, controllandone il processo di definizione formale in rapporto alle tecniche e ai materiali adottati e al programma funzionale assegnato; dovrà saper eseguire il progetto di un insieme o sistema di architetture secondo un riconoscibile principio di insediamento, controllando lo spazio di relazione fra gli edifici progettati e il contesto di appartenenza.

Il laboratorio prevede una serie di elaborazioni il cui obiettivo principale è la consapevolezza dei processi di composizione dello spazio e la ricerca di un appropriato e moderno linguaggio architettonico. Esse sono concepite per approfondire i diversi momenti dell’iter progettuale. La lettura e l’interpretazione critica della realtà fisica, nonché la modificazione della stessa in termini architettonici, costituiranno la fase del rilevamento e restituzione dell’ambiente fisico e quella della sintesi della forma e strutturazione dello spazio. Gli esercizi, condotti attraverso schizzi, disegni, ricerche comparative, costituiranno parte integrante del processo di progressiva approssimazione alla definitiva soluzione progettuale. Essi riguarderanno principalmente:- la lettura orientata dello stato di fatto e dei dati oggettivi del sito (storia delle trasformazioni e implicazioni

spaziali e linguistiche), per mezzo del sopralluogo e del rilevamento;

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- l’indagine, il riconoscimento e la raffigurazione dei fatti formali (l’ambiente fisico e le sue emergenze significative);

- la determinazione dei materiali e dei rimandi attraverso lo studio e l’analisi critica di progetti ed opere della contemporaneità;

- la sintesi della forma e la definizione del progetto per mezzo delle tecniche di rappresentazione appropriate ad una descrizione architettonica della soluzione.

Scale di approfondimento del progetto ed elaborati di accompagnamento La rappresentazione del progetto è sviluppata alle scale 1/2000, 1/200 e 1/50, con alcuni approfondimenti specifici richiesti dalla specifica elaborazione individuale.

Modi di erogazione della didattica L’elaborazione sarà introdotta ed accompagnata, in ogni sua parte, da un congruo numero di lezioni teoriche propedeutiche al progetto, in grado di fornire adeguate informazioni e strumentazioni tecnico-critiche. Esse saranno ricondotte soprattutto alla ricerca architettonica contemporanea con riferimento all’analisi ed alla critica di opere e progetti particolarmente significativi, alla storia dell’architettura ed alle implicazioni tipologiche, sociali, e culturali. In tal modo, l’elaborazione progettuale potrà essere consapevole della storia e della propria storicità. La redazione del progetto (nell’intero corso della sua elaborazione) sarà scandita da verifiche e discussioni individuali e collettive, nonché da eventuali contributi esterni.Il Laboratorio, nel corso del suo svolgimento prevede:- Lezioni frontali; - Attività di Laboratorio;- Applicazioni ed esercitazioni in aula; - Seminari tematici di approfondimento.

Modalità di verifica La verifica finale del profitto è attuata sulla produzione individuale dello studente e sulle competenze che avrà personalmente acquisito.Le occasioni di verifica sono le seguenti - Verifiche in itinere - Colloquio sugli elaborati finali di progetto e sulla bibliografia di riferimento

Prerequisiti di conoscenza È necessario aver frequentato il Laboratorio 2° di progettazione architettonica e averne acquisito la certificazione di frequenza.

Obblighi È obbligatoria la frequenza del Laboratorio per poter essere ammessi all’esame finale.

Calendario Il Laboratorio 3° di progettazione architettonica ha durata semestrale, con collocazione nel 1° Semestre. Ai fini dello svolgimento delle attività coordinate, le attività dei diversi laboratori accesi nell’annualità si realizzano negli stessi giorni (Venerdì) e con orario coincidente (dalle ore 8,30 alle ore 18,30).

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Logistica Le attività del Laboratorio si svolgeranno negli spazi 4.9, mentre le attività coordinate si svolgeranno nelle aule di capienza adeguata al numero degli studenti iscritti.

Coordinamento Il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica svolgerà la sua didattica in coordinamento con gli altri Laboratori del 3° anno.

Bibliografia essenziale

I. Calvino: Lezioni Americane sei proposte per il prossimo millennio, Garzanti, Milano 1988P. Culotta A. Sciascia: Architettura per la città interetnica Abitazioni per stranieri nel centro storico di Palermo, L’Epos, Palermo 2005. V. Gregotti: Dentro l’architettura, Bollati Boringhieri, Torino 1991.A. Sarro: La muticulturalità nella città del mediterraneo, ricerche e progetti per la città di Tunisi, Kairouan, Touzeur e

Nefta, Ed. Grafill Palermo 2005 G.F. Tuzzolino: La misura e lo sguardo. L’architettura nel paesaggio delle differenze. Coll. Mosaico, 47, Lìbria, Melfi 2008.