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Fondazione Besso di Roma
PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE
Riconoscere e potenziare il proprio stile comunicativo e relazionale; caratteristiche e applicazione di alcune strategie comunicative e relazionali nel processo di insegnamento/apprendimento con gli alunni con Disturbi del Comportamento quali «l’ascolto attivo», «il messaggio io», «il metodo
senza perdenti», ecc..
dott.ssa Fabiola TrojaniPsicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Giuridica
METODO INTEGRATO
EDUCAZIONE SOCIO- AFFETTIVA
LA PSICOLOGIA SCOLASTICA
propone un
Per migliorare nello studente le capacità di comprensione dei propri
vissuti, sentimenti e stili di apprendimento vengono utilizzate
strategie comunicative come «l’ascolto attivo» e il «messaggio Io»,
che mirano a sviluppare la capacità di entrare in contatto e riconoscere
le proprie emozioni e la «capacità metacognitiva» di riflettere,
monitorare e modificare il proprio stile di apprendimento.
METODO INTEGRATO
L’utilizzo dell’Ascolto Attivo e del Messaggio Io significa…
centrare l’attenzione sulla nostrasensazione più che sul giudiziosull’alunno.
Esempio: «sono preoccupato perché consegni sempreper ultimo il compito» piuttosto che «sbrigati, seisempre l’ultimo a consegnare il compito!»
L’utilizzo dell’Ascolto Attivo e del Messaggio Io significa…
riequilibrare lo «stile attributivo»dell’alunno: gli alunni tendono, infatti, adattribuire i successi scolastici a fattori esternie gli insuccessi alle proprie difficoltà.
Esempio: di fronte ad un voto positivo sottolineare l’importanzadell’impegno e spronare l’alunno a riflettere in maniera «metacognitiva»sull’efficacia del metodo di studio utilizzato.
ASCOLTO ATTIVO
E’ una tecnica che offre la possibilità di entrare in comunicazione empatica con l’altra
persona.
E’ un tipo di comunicazione che evita tutti quei comportamenti che costituiscono
barriere comunicative.
BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE
ORDINARE
AVVERTIRE, MINACCIARE
ESORTARE, MORALEGGIARE
CONSIGLIARE, SUGGERIRE SOLUZIONI
PERSUADERE CON ARGOMENTAZIONI LOGICHE
GIUDICARE ,CRITICARE
COMPLIMENTARE, APPROVARE - quando i
complimenti non sono meritati
UMILIARE, RIDICOLIZZARE
INTERPRETARE
INFORMARSI
SCHIVARE, DEVIARE, BEFFARSI
FASI DELL’ASCOLTO ATTIVO
ASCOLTO PASSIVO: ascoltare senza interrompere
MESSAGGI DI ACCOGLIMENTO: verbali o non verbali
ASCOLTO ATTIVO (FEED-BACK): riformulazione
INVITI CALOROSI: inviti ad approfondire senza giudizi
Le microtecniche dell’Ascolto Attivo
Osservare e ascoltare l’emozione che passa, oltre il
contenuto
Dare tempo e segnali di assenso e di
incoraggiamento
Fare domande aperte
UN ESEMPIO…
Alunno: «Sono stanco di andare a scuola! Odio i compitie le lezioni!»
“Tanto lo sai che devi andarci perché c’è l’obbligo scolastico!”
“Ti rendi conto che non imparerai mai niente con questo atteggiamento negativo?”
“Mi sembra di aver capito che ultimamente sei stanco di andare a scuola. Come mai? Che succede?”
Messaggio Ioo comunicazione in prima persona
e’ una modalità di comunicazione assertiva che permette di esprimere critiche in
modo costruttivo invece di :
RIDICOLIZZARE
UMILIARE RIMPROVERARE
COLPEVOLIZZARE
IL MESSAGGIO IO
Descrive il comportamento
Descrive lo stato d’animo dell’adulto in messaggi in prima persona
Descrive le conseguenze concrete
Offre opportunità e alternative
FASI DEL MESSAGGIO IO
Descrizione del comportamento:
“quando tu fai …”
Descrizione dello stato d’animo
“io mi sento …”
Descrizione delle conseguenze concrete
“perché …”
MESSAGGIO TUInsegnante: “sei il solito disordinato! Rimetti subito a posto i libri!!!”
MESSAGGIO IOInsegnante: “quando lasci i libri in disordine io mi arrabbio perché poi faccio fatica a ritrovare quelli che mi servono. Potresti rimetterli a posto?”
Esempio:
Carlo non rimette a posto i libri che consulta
STILE COMUNICATIVO
Con gli alunni che presentano un Disturbo del Comportamento è
necessario adottare uno stile comunicativo quanto più possibile
ASSERTIVO.
STILE COMUNICATIVO
STILE AGGRESSIVO: io vinco/tu perdi
STILE PASSIVO: tu vinci/io perdo («darle tutte vinte»)
STILE ASSERTIVO: io vinco/tu vinci
ASSERTIVITA’ E GESTIONE DEI CONFLITTI
Ascolto Attivo, Messaggio Io ed Assertività sono
fondamentali per promuovere una comunicazione
efficace con e tra gli alunni e per gestire i conflitti
all’interno della classe.
CONFLITTO
SINTOMO, CAMPANELLO D’ALLARME, ESPRESSIONE DI UN DISAGIO.
LA DEFINIZIONE DI CONFLITTO
Psicologia Scolastica
stima
rispetto
autonomia
comprensione
Dietro ogni conflitto ci sono bisogni non soddisfatti:
PSICOLOGIA SCOLASTICA
PSICOLOGIA SCOLASTICA
Il conflitto va tirato fuori, esplicitato,
compreso ed elaborato.
LA GESTIONE DEL CONFLITTO
Promuove le «life skills», ossia le abilità cognitive, emotive e relazionali che
consentono agli alunni di operare con competenza sia sul piano individuale che su
quello sociale.
Potenziare la comunicazione efficace
Potenziare l’autostima
Potenziare l’assertività
Potenziare le abilità di «problem solving»
IL METODO SENZA PERDENTI
E’ una tecnica cooperativa per gestire i conflitti, sia tra insegnante e alunno, che tra due o più alunni, fino a
coinvolgere l’intero gruppo classe.
E’ una tecnica che permette di non lasciare “vincitori e vinti”.
Il metodo senza perdenti si svolge in sei fasi:
1. individuare il problema
2. proporre le possibili soluzioni
3. valutare le varie soluzioni
4. individuare la soluzione migliore
5. stabilire in che modo attuare la soluzione prescelta
6. accertarsi che la soluzione prescelta abbia effettivamente risolto il problema.
IL METODO SENZA PERDENTI
Rapporto tra i componenti del gruppo classe
Circle time
CIRCLE TIME
un piccolo gruppo di discussione su unargomento o problema in cui l’adulto hail compito di “facilitare” la discussionesenza nessuna funzione autoritaria, conl’obiettivo primario di creare un climacollaborativo e amichevole fra i ragazzi.
Il circle time promuove
conoscenza reciproca più approfondita
senso di appartenenza
sviluppo di rapporti interpersonali più gratificanti
coesione di gruppo
scambio di opinioni su argomenti
Il circle time, da un punto di vista tecnico, richiede:
La disposizione delle sedie in circolo: fondamentale
per garantire una comunicazione realmente
circolare
Criterio per decidere quale argomento sarà trattato
La durata della discussione: di circa 50 minuti
Rispetto di regole ( rispettare il turno di parola,
accettare il punto di vista dell’altro, rimanere nel
cerchio ecc.)
Bibliografia
Relazioni affettive. I sentimenti nel conflitto e nella mediazione, Ritagrazia Ardone e Claudia Chiarolanza, 2007, Il Mulino
Mediare i conflitti a scuola. Presupposti teorici e intervento psicosociale, Ritagrazia Ardone, 2003, Carocci Editore
I conflitti a scuola. La mediazione pedagogico-didattica, Elisabetta Nigris, 2002, Bruno Mondadori