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Auguri DALLA iig I.C. ARCHIMEDE-PRIVITERA Partinico Proverbio cinese: «Il segreto per vivere a lungo: mangiare la metà, camminare il doppio, sorridere il triplo, amare senza misura!»

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Auguri DALLA iig

I.C. ARCHIMEDE-PRIVITERA Partinico

Proverbio cinese:

«Il segreto per vivere a lungo: mangiare la

metà, camminare il doppio, sorridere il

triplo, amare senza misura!»

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La cucina siciliana è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Sicilia fin

dall'antichità e tramandata di generazione in generazione.

Alcuni dei cibi più noti, diffusi non solo a livello regionale ma addirittura

mondiale, sono la cassata siciliana, il cannolo siciliano, la granita e le arancine.

Grazie al suo clima mite, l'isola è ricca di spezie e piante aromatiche come

origano, menta, rosmarino, fanno quotidianamente parte dei condimenti siculi.

INGREDIENTI PER LA “SCORCIA” (L’INVOLUCRO) (con questi ingredienti si ottengono circa 40 scorcie)

400 grammi di farina 00

75 grammi di strutto

40 grammi di zucchero semolato

2 uova

1 albume

un pizzico di sale

15 grammi di cacao amaro

60 grammi di Marsala secco

60 grammi di aceto bianco

Olio di semi di girasole per friggere

PER LA CREMA DI RICOTTA

1 chilo di ricotta di pecora freschissima

600 grammi di zucchero

un pizzico di cannella in polvere (meglio il contenuto di una

stecca di vaniglia)

150 grammi di cioccolato fondente a gocce

ciliegie candite ( 2 per cannolo)

scorzette di arance candite (1 per cannolo)

PREPARIAMO LE “SCORCIE” Mescolare farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungere lo strutto e farlo ben amalgamare, unire le uova, farle

assorbire e continuare a lavorare aggiungendo il Marsala e l’aceto fino ad ottenere un impasto consistente.

Formare una palla, avvolgerla in pellicola da cucina e riporre in frigo per almeno un’ora. Spianare l’impasto ad

uno spessore sottile. Quando avrete raggiunto lo spessore desiderato, ricavate dei dischetti dal diametro di circa

10 cm. Avvolgere i dischetti nelle cannelle unte d’olio, congiungendo i bordi spennellandoli con l’albume

battuto. Friggere in abbondante olio ben caldo, due-tre per volta. Non appena la pasta sarà di un bel dorato

scuro scolare e mettere a raffreddare su carta assorbente da cucina.

PREPARIAMO LA CREMA DI RICOTTA

Se la ricotta è molto umida, come dovrebbe essere, farla sgocciolare per bene per un paio di giorni in modo da

eliminare il siero. Amalgamare bene la ricotta con lo zucchero e sgocciolarla ancora. Lasciare riposare per un’ora

e quindi setacciarla e sbatterla con uno sbattitore elettrico. Unire il cioccolato fondente a pezzetti.

CONFEZIONIAMO I CANNOLI

Riempire le scorze con la crema e spianare le parti estreme aiutandovi con un coltello, posare una ciliegia

candita alle estremità, mettere in un vassoio e spolverizzare con zucchero a velo (con cannella o vaniglia) e

infine adagiare sul bordo la scorzetta di arancia candita.

LA CUCINA SICILIANA

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Crepes Ingredienti per 4-6 crepes :

100g di farina 00

100g di latte

1 uovo

burro per imburrare la padella

Preparazione: Mescolare bene in una ciotola gli ingredienti.

Preparare le crepes mettendo in una padellina, calda e

imburrata, un mestolo di composto alla volta. Capovolgere e

fare cuocere da entrambi i lati.

Per la farcitura

250 ml di panna da montare

100 ml di sherry

1 limone

350 g di fragole

1,5 cucchiai di albume d’uovo 1 cucchiaio di cognac

Zucchero

Frullate 100 gr. di fragole e aggiungete la panna, l’albume, lo sherry, il cognac e 30 gr. di zucchero. Montate questo

composto fino a che diventerà gonfio e spumoso. Trasferitelo

in una ciotola e lasciate riposare in frigorifero per 5 ore.

Tagliate le restanti fragole a pezzettoni in una ciotola.

Aggiungete il succo di un limone e 2 cucchiai di zucchero.

Mescolate bene e lasciate macerare per circa 30 minuti.

Prelevate quindi le fragole dal loro liquido e distribuitene un

po’ al centro di ogni crepe. Servite accompagnando con la ciotola della crema di fragole

così ogni ospite potrà aggiungere sulla sua crepe la quantità di

crema desiderata.

LA CUCINA FRANCESE

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LA CUCINA RUMENA

poftă bună

CIORBA ('ʧor.bə; dal turco çorba pron. ciorba) è un gruppo di minestre acide realizzate con carne, ortaggi vari o

funghi, diffusa in Asia centrale e in alcune aree balcaniche. Il termine deriva forse dall'arabo ربة , che significa bere.

• Taglia in piccoli pezzettini il pomodoro, il prezzemolo, il peperone, la carota, il sedano, mezza cipolla

(l'altra mezza la usi dopo), aggiungi due cucchiai di concentrato di pomodoro e soffriggi il tutto per un po’ in una padella grande. In una terrina metti la carne macinata, due o tre bicchieri di acqua e mescola.

• Dopo aver mescolato aggiungi il sale, il pepe, il pangrattato q.b. e l'altra mezza cipolla che nel frattempo

avrai fatto rosolare in un'altra padellina, mescola il tutto ed amalgama bene. Dopo aver creato l'impasto,

comincia a prepararci delle polpette grandi come una noce (ne verranno parecchie).

• Riprendi la padella grande dove avevi soffritto le verdure tagliate e coprile con un bicchiere e mezzo di

acqua, fai bollire il tutto e quindi aggiungi le polpettine una alla volta molto delicatamente facendo

attenzione a non romperle e lasciale cuocere per un po’, poi metti lo yogurt, la manciata di riso, la panna e

lascia cuocere finché il preparato non si sia asciugato un po’, quindi aggiungi sale e pepe.

La cucina rumena (bucătăria românească) è molto

semplice, basata su piatti saporiti e facili da preparare,

quasi tutti a base di carne, verdure o pesce. La cucina

romena ha avuto molte influenze delle cucine dei paesi

limitrofi, soprattutto turche.

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Il Fish and Chips, ovvero pesce e

patatine, è uno dei piatti più gustosi e

conosciuti della gastronomia

anglosassone, sia come cibo "take away"

che come pietanza principale nei pub. Già

nel XIX secolo veniva servito in fogli da

giornale già pronto da mangiare.

Si tratta di pesce, in genere filetti di

merluzzo, immerso in una pastella molto

densa e successivamente fritto. Viene

servito con l’accompagnamento di chips, le patate fritte tagliate a bastoncino e con

una purea di piselli aromatizzata alla

menta. La particolarità di questo piatto sta

soprattutto nella pastella: ogni regione ha

le sue regole e i suoi segreti tramandati

da generazioni. C'è anche chi utilizza tra

gli ingredienti la birra per dare alla pastella

maggior croccantezza e un colore più

intenso!

LA CUCINA INGLESE

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LA CUCINA GIAPPONESE Il sushi (寿司 / 鮨 / 鮓 sushi?) È un piatto tipico della cucina giapponese a base di riso insieme ad altri ingredienti come pesce, alghe, vegetali o uova. Il ripieno può essere crudo, cotto o marinato e può essere servito appoggiato sul riso, arrotolato in una striscia di alga, disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu.

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ingredienti per 8 involtini

- 70 g di maizena

- 2 pizzichi di sale

- 125 g di farina

- 350 ml di acqua

Per il ripieno:

150 g carne di suino

100g germogli di soia

2 cipollotti

1 carota

90 g cavoli verza

1 cucch. Olio di semi più q.b. per friggere

1 costa di sedano

2 cucchi salsa di soia

Setacciare la farina e la maizena in una ciotola, aggiungere due pizzichi abbondanti di sale e l'acqua a filo,

mescolando fino ad ottenere una pastella senza grumi. Lasciate riposare il composto per almeno mezz'ora.

Per il ripieno: tagliare a listarelle molto fini e lunghe circa 6 cm il sedano, i cipollotti, le carote, il cavolo verza a

listerelle e ridurre le fettine di maiale in cubetti molto piccoli. Fare rosolare per qualche minuto il maiale in olio di

arachide, aggiungere le carote, il sedano e i cipollotti. Condire con la salsa di soia e cuocere il tutto ancora per

qualche minuto finché le verdure risulteranno cotte, ma abbastanza croccanti.

Aggiungere i germogli di soia e il cavolo verza a listarelle che dovranno saltare solo qualche secondo; lasciare

intiepidire il ripieno. Ungere con poco olio di arachide una padellina e versarvi un mestolo di pastella per preparare

delle crepes più possibili sottili e dal diametro di circa 18 cm, in modo che vengano delle crepes quasi trasparenti.

Preparare gli involtini ponendo un cucchiaio di ripieno nella metà bassa di ogni foglio, coprire con la pasta il

ripieno, ripiegare i lati destro e sinistro verso il centro e arrotolare dal basso verso l'alto.

Sigillare bene l'involtino con un pennello intinto in acqua e farina (1 cucchiaio + 1 cucchiaio). Procedere così con tutte le crespelle e fino a terminare il ripieno. Friggere gli involtini in abbondante olio di semi di arachidi a 180°C,

facendo attenzione a farli dorare su entrambi i lati. Quando gli involtini primavera saranno ben dorati, estrarli

dall'olio e poggiarli su della carta assorbente. Servire gli involtini primavera ben caldi accompagnandoli con della

salsa di soia o della salsa agrodolce!

LA CUCINA CINESE La Cina ha una storia millenaria ed un territorio molto esteso, e tali

caratteristiche si riflettono sull'enorme varietà delle sue tradizioni

culinarie, che variano da regione a regione. Inoltre la cucina rappresenta

un elemento fondamentale nella cultura cinese, le cui pietanze sono note,

oltre che per i sapori, per la cura prestata ai colori e all'aspetto estetico

della portata. Alcuni piatti tipici divenuti oramai i simboli delle tradizioni

cinesi sono gli involtini primavera che si trovano in tutti i grandi ristoranti

in Cina ed oramai nel mondo.

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Kebab

Il kebab è una delle specialità turche più conosciute al mondo. Ne esistono infinite

varianti, ma quella più diffusa è sicuramente il döner kebab (kebab che gira), con

riferimento allo spiedo verticale nel quale la carne viene infilzata e fatta abbrustolire,

facendola roteare sull'asse del girarrosto. La carne può essere di agnello, manzo o pollo e,

una volta cotta, può essere inserita in pane, durum (pane arabo) o servita direttamente su

un piatto e accompagnata da yogurt, salsa di pomodoro e burro fuso.

La cucina turca, erede di quella ottomana, è una delle più

famose e apprezzate in tutto il mondo.

LA CUCINA TURCA!!!

Ingredienti:

4 Fettine Di Agnello tagliate nella coscia piuttosto spesse

(Sostituibili Comunque Da Vitello)

2 Cipolle 1 Peperone Rosso 1 Pomodoro 8 Foglie Di Lattuga

2 Foglie Di Menta

4 Panini Arabi Rotondi (Chiamati Pita)

200 Gr Di Yogurt Greco Intero

2 O 3 Rametti Di Prezzemolo

3 Cucchiai Da Minestra Di Olio D’oliva

Sale e Pepe q.b.

Ricetta per preparare facilmente in casa un panino il cui sapore è

esattamente quello dei miglior kebab turchi, ma che non richiede

l'uso dello speciale spiedo, e neppure di dover cuocere diversi

chili di carne tutti assieme

Pulite e lavate le cipolle ed il peperone, poi affettate sottilmente le prime e tagliate a striscioline il secondo; quindi rosolateli

in due cucchiai di olio d’oliva per qualche minuto. Salate e pepate leggermente.

Lavate la lattuga e tagliatela a striscioline, lavate anche il pomodoro e tagliatelo a dadini, mescolate e mettete da parte.

Preparate una salsina sbattendo lo yogurt greco con la menta e il prezzemolo tritati, del sale e del pepe.

Preparate una salsina sbattendo lo yogurt greco con la menta e il prezzemolo tritati, del sale e del pepe.

Tagliate l’agnello a striscioline sottili e fatelo cuocere a fuoco vivo in una padella con un cucchiaio di olio e un po’ di sale per

pochi minuti. Riscaldate i panini arabi nel forno a bassa temperatura, poi tagliateli lungo un lato (in modo da ricavare delle

tasche). Distribuire dentro ciascuno di essi: cipolle e peperoni, la carne e la lattuga con i pomodori. Terminate con la salsa

preparata in precedenza. Servite immediatamente.

Lo sapevi che:

Il kebab In Grecia

prende il nome dighyros,

in arabo shawama e negli

Stati Uniti shish kebab

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Ingredienti

per 4 tortillas: 190 gr di farina ’00′, 75 ml di acqua circa, un pizzico di sale, 2 cucchiai di olio evo, mezza bustina di lievito per torte salate.

per il ripieno:350 gr di carne trita di manzo, 200 gr di fagioli lessati, 1 cucchiaio colmo di spezie miste(paprica dolce, peperoncino, origano), un cucchiaio di concentrato di pomodoro, una cipolla bianca, uno spicchio d’aglio, quattro cucchiai di olio evo, sale e pepe q.b.

Preparazione

Per preparare le tortillas impastare (a mano o con la planetaria) farina, lievito e sale con acqua e olio. Lavorate l’impasto fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo. Dividete in 4 palline e lasciatele riposare per almeno 30 minuti. Stendete le palline con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile e di forma circolare il più possibile, cuocete in una padella antiaderente facendole dorare su entrambi i lati, coprire con una campana di vetro per farle rimanere morbide. Versare nella padella l’olio unite l’aglio, la cipolla tritata e fate soffriggere leggermente, aggiungete la carne e lasciate rosolare a fuoco vivo. Abbassate la fiamma, mescolate bene ed unite i fagioli e le spezie. Proseguite la cottura per altri 5 minuti, unite il concentrato sciolto in un bicchiere di acqua calda, continuate la cottura fino a quando l’acqua non sarà evaporata. Regolate di sale e lasciate riposare per qualche minuto. Farcite ogni tortillas con il ripieno di carne e servire

Disfrutar de su comida

LA CUCINA MESSICANA!!!

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Il couscous è il piatto più popolare

in Marocco e nel Nord Africa, ma

diffuso in tutto il mondo. Alcuni

ritengono che il couscous, come la

pasta, sia stata creato in Cina,

mentre altri sono sicuri della sua

origine dall’Africa dell’est.

Ingredienti

COUSCOUS 500 gr PESCE MISTO calamari, cozze, gamberetti, polpo, orata, rana pescato - 600 gr OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 200 ml CIPOLLE 2 CONCENTRATO DI POMODORO 100 gr SEMI DI CUMINO 2 cucchiai da tè PEPERONCINO IN POLVERE 1 cucchiaio da tè SALE

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LA CUCINA ARABA !!!

Versate nella parte bassa della couscoussiera l'olio e fate dorare le cipolle.

Nel frattempo, pulite il pesce misto ed unitelo al soffritto a piacere, in grossi pezzi, a filetti o addirittura interi. Se avete scelto un pesce dalla carne

particolarmente delicata e dalla cottura molto rapida (cozze, gamberetti e orata) unitelo in un secondo momento al sugo. Aggiungete 100 g di

concentrato di pomodoro e mezzo bicchiere d'acqua e lasciate cuocere il composto per qualche minuto. Unite, quindi, le spezie: il cumino in polvere ed

il peperoncino in polvere; regolate di sale. Aggiungete 1/2 l d'acqua in modo tale che le spezie si amalgamino bene al resto.

Lasciate cuocere per circa 15 minuti, quindi aggiungetevi anche le cozze, i gamberetti, l'orata (unite a questo punto i pesci dalla cottura veloce che avete

scelto) e circa 800 ml d'acqua che servirà per far cuocere la semola (cous cous) al vapore.

In una ciotola capiente versate 1/2 kg di cous cous, unite un cucchiaio d'olio, 50 ml d'acqua e un cucchiaino di sale, mescolatelo bene.

Trasferite la semola nella parte alta della couscoussiera affinché possa cuocere con il vapore proveniente dalla sezione bassa contenente il sugo di pesce.

Lasciate cuocere il cous cous per circa 30 minuti, controllando di tanto in tanto che il sugo non necessiti di altra acqua. Al termine della cottura, togliete

la semola dalla couscoussiera e trasferitelo in una ciotola capiente. Prelevate due o tre mestoli della parte più liquida del sugo e condite con questa la

semola. Controllate il grado di cottura del pesce e, non appena cotto, terminate di condire con questo il cous cous in un piatto da portata o in piatti

individuali.

La parte più importante per la preparazione del cous cous tradizionale e cucinato di sana pianta, è la parte soprannominata

"incocciatura", ovvero della preparazione del chicco. Prendete un piatto da portata molto grande e con i bordi leggermente alti. Versate

quattro o cinque pugni di semola di grano duro nel piatto e versate a poco a poco un pò di acqua, abbastanza abbondante da bagnare

tutta la farina ma non tanta da "annegarla". Cominciate a mescolare semola ed acqua con la mano, prima fate in modo che si

inumidisca tutta la semola, poi, continuate a lavorarla con il palmo della mano aperto: massaggiate la semola in rotazione oraria, fino a

che non si realizzeranno i chicchi singoli di circa due millimetri di diametro. Non appena avrete raggiunto la grandezza del chicco

dovrete fare la stessa operazione anche con il resto della semola. Incocciatela alla stessa maniera, quindi versatela nel piattone insieme

all'altra. A questo punto, non vi resta che continuare a mescolare con le mani e aggiungere sale, pepe e moltissimo olio. Continuate a

mescolare con le mani tutta la quantità della semola da incocciare, ed ecco fatto!

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LA CUCINA

AMERICANA

Ingredienti

Quantità: 12 pancakes

150g di farina

1/2 cucchiaino di sale

1 bustina di lievito

1 cucchiaino di zucchero

225ml di latte

1 uovo

1 noce di burro sciolto

olio di semi o burro q.b.

Preparazione

Preparazione: 10minuti › Cottura: 15minuti › Pronta in:25minuti Setacciare la farina, il sale, il lievito e lo zucchero in una ciotola. Fare un buco al centro e versarvi il latte.

Mischiare e poi amalgamarvi l'uovo ed il burro sciolto. Battere con una frusta finché il composto risulta

liscio ed omogeneo.

Scaldare una padella a fuoco medio ed ungerla con un po' di olio di semi o burro. Per testare se la padella

è abbastanza calda , tirarci 1 o 2 gocce d'acqua. Se sfrigola, è pronta. Versarvi qualche cucchiaiata di

composto.

Cuocere i pancake finché appaiono bollicine sulla superficie e i bordi sono appena asciutti. Capovolgere le

frittelle e cucinarle fino a che non sono dorate da entrambe i lati.

Servire ben calde, guarnite a piacere da sciroppo d’acero per pancake e frutti di bosco. Buon appetito!

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4 persone

300 g riso parboiled

3 fusi di pollo

300 g lonza di maiale

300 g cozze

2 calamari

300 g gamberoni o scampi

150 g piselli

3 peperoni rossi, gialli e verdi

100 g fagiolina

20 g olio extravergine di oliva

Sale e pepe

½ cipolla

un cucchiaio di salsa

LA CUCINA SPAGNOLA

PA

ELLA

La prima, vera, Paella nasce a Valencia ed è frutto della fantasia

popolare dei contadini che, all'ora di pranzo, si riunivano e

preparavano questo piatto con tutto ciò che avevavo a disposizione:

riso, anatra, coniglio, fagiolini, pomodoro, zafferano e, se se ne

trovavano in giro, lumache.

Alla fine del XIX secolo, da ricetta popolare, la Paella iniziò ad essere

proposta anche nei menù delle osterie e nei chioschi sulle spiaggie di

Valencia ed Alicante da dove si diffuse in tutta la Spagna e poi in tutto

il mondo grazie ai turisti.

Oggi la Paella è uno dei piatti più amati e conosciuti in tutto il mondo.

Etimologicamente la parola "Paella", deriva dal latino "patella" da cui

deriva anche l'italiano padella e indica, appunto, una padella in ferro

molto larga e poco profonda munita di due impugnature opposte, che

veniva utilizzato soprattutto dai Valenciani per cucinare piatti a base di

riso.

Inizialmente la paella veniva chiamata "arròs a la paella" ovvero riso in

padella, ma col tempo si è affermato l'uso di indicare col termine

paella, la ricetta, mentre la padella in se stessa viene

chiamata "paellera".

Soffriggere la cipolla, e uno per

volta prima il pesce, poi la

carne e infine le verdure.

Togliere di volta in volta. Riunire

tutti gli ingredienti soffritti

tranne i gamberoni. Aggiungere

il riso e mescolare con la salsa.

Versare tre parti di acqua,

salare, pepare e sistemare

bene i gamberoni. Lasciare

cuocere fino a quando tutta

l’acqua si sarà assorbita. Coprire 2 minuti e servire.

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PER LA PASTA

900 g di farina (1/2 tipo 00)

30 g di lievito di birra

5 dl d'acqua

10 g di sale

PER IL CONDIMENTO

8 cl di olio extravergine di oliva

450 g di mozzarella

foglie di basilico q.b.

450 g di polpa di pomodoro

sale q.b.

Condimenti a piacere

LA CUCINA ITALIANA La cucina Italiana si è sviluppata attraverso secoli di cambiamenti

politici e sociali, con radici che risalgono al IV secolo a.C. Essa è stata

influenzata dalla cucina dell'antica Grecia, dell'antica Roma, Bizantina,

Ebraica e Araba e normanna. Importanti mutamenti si ebbero con la

scoperta del Nuovo Mondo e l'introduzione di nuovi ingredienti come

patate, pomodori, peperoni e il mais, ora fondamentali nella cucina

ma introdotti in quantità solo nel XVIII secolo. La cucina italiana è

conosciuta per la propria diversità a livello regionale, abbondanza nel

gusto e nei condimenti, è inoltre ritenuta la più famosa nel mondo, con

influenze a livello internazionale, tanto che l'emittente televisiva

statunitense CNN la colloca al primo posto tra le cucine più apprezzate

a livello globale.

Dulcis in fundo:

Impastare tutti gli ingredienti e fare lievitare

almeno un paio d’ore. Fare dei panetti di 200g e fare lievitare altre 2 ore. Allargare con le mani

e condire prima con la salsa, poi la mozzarella

e poi secondo i propri gusti

La caratteristica principale della cucina Italiana è la sua estrema

semplicità, con molti piatti composti da 4 fino ad 8 ingredienti. I

cuochi Italiani fanno affidamento alla qualità degli ingredienti

piuttosto che alla complessità di preparazione. I piatti e le ricette

sono spesso state creati dalle nonne più che da chef, per questo

molte ricette sono adatte alla cucina casalinga. Molti piatti che

una volta erano conosciuti solo nelle regioni, si sono diffusi in

tutta la nazione. Il formaggio e il vino sono una parte importante

della cucina, con molte variazioni e una tutela legale specifica, la

Denominazione di origine controllata (DOC). Anche il caffè,

specialmente l'espresso, è divenuto importante nella cucina. La pizza!!!