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PSICOTERAPIA DI COMUNITA’ENABLING ENVIRONMENTS
MATERA 2014 CONGRESSO AIRSAMRAFFAELE BARONE
WWW.RAFFAELEBARONE.IT
SALUTE MENTALE BENE COMUNE: UNA CULTURA CHE
CAMBIA IN EUROPA E NEL MONDO
L’individuo nei gruppi naturali
Soltanto studiando e trattando l’individuo nei gruppi naturali, in primis nella famiglia e nei gruppi spontanei, è possibile scoprire che le difficoltà psichiche di ciascun paziente sono soltanto un aspetto di un problema gruppale-comunitario più complesso che si ramifica orizzontalmente, tra le condizioni materiali del mondo circostante, e verticalmente, dall’eredità del passato allo sviluppo durante la vita (Foulkes)
La mente sociale
Le neuroscienze e la psicologia sono lentamente arrivate a capire che non è possibile considerare il comportamento di un singolo cervello. E’ stato scoperto che l’attività cerebrale di chi ascolta rispecchia quella di chi parla, e che alcune aree del cervello mostrano anche risposte anticipatorie predittive.
Il gruppo sociale limita il comportamento individuale e il comportamento individuale dà forma al tipo di gruppo sociale che si evolve. Questo ci rimanda all’idea che il comportamento individuale non sia soltanto il prodotto di un cervello isolato e deterministico, ma sia influenzato dal gruppo sociale.
Psicoterapia di Comunità Psychotherapy Community-Focused
Laboratorio di Gruppoanalisi &
Associazione Italiana Residenze/Risorse per la Salute Mentale
La Psicoterapia Analitica di Gruppo applicata nella Comunità SocialeLe Residenze pe la Salute Mentale come Risorse per la Comunità Locale
La Comunità Terapeutica come sostegno alle Politiche di salute mentale ed allo Sviluppo locale democratico
Processi terapeutici – evolutivi – trasformativi dentro la CT e fuori dalla CT
La Psicoterapia di Comunità
Una pratica clinica, Metodologicamente, filosoficamente e
storicamente fondata sul dispositivo del gruppo psicodinamico, volta alla cura della grave patologia mentale nelle comunità urbane contemporanee.
Indicata per la presa in carico clinico-sociale (Libro Verde, Com, 2005) delle classiche manifestazioni sintomatologiche
psichiatriche del grave disagio psico-sociale ad esse correlate.
La Psicoterapia di Comunità
Definiamo i contesti di vita/cura dispositivi terapeutici comunitari.Cioè contesti nei quali il paziente vive, lavora, si cura e si relaziona, abitati da gruppi di persone (operatori, familiari, pazienti, committenti) che condividono la titolarità e la responsabilità di un progetto terapeutico personalizzato costruito sui bisogni e sui desideri del paziente
Un contesto di vita/cura può essere definito dispositivo terapeu tico comunitario in presenza di:
una teoria di riferimento e un linguaggio condiviso tra clinici, ope ra tori sociali, pazienti, familiari e committenti;
un’organizzazione del lavoro che dia spazio alla narrazione collet ti va della storia clinico-sociale del paziente e alla riflessione sulle relazioni tra tutti i soggetti coinvolti;
una metodologia improntata alla condivisione democratica del po tere decisionale sul trattamento nel suo complesso, sui progetti specifici e sulle attività quotidiane;
un progetto inter-culturale, pluri-istituzionale e multimodale, in grado di incidere contemporaneamente sul nucleo familiare e sul contesto comunitario di riferimento del paziente;
l’intenzione clinica di costruire un campo mentale comunitario che funzioni come campo gruppale, per agire in senso terapeutico piuttosto che antiterapeutico.
Lavoro nella comunità locale
Partecipazione alla comunità locale attraverso il lavoro terapeutico
Il DSM Comunitario come luogo che favorisce l’inclusione sociale
La comunità locale come rete vitale di interconnessione e valorizzazione delle risorse personali e sociali
Lavoro clinico attraverso le narrazioni delle storie degli utenti e degli operatori
Lettura e pratica antropologica e gruppoanalitica nel contesto locale
Il DSM Comunitario come s/nodo della comunità locale
Sviluppo della cultura locale (stigma, inclusione, prevenzione e promozione della salute mentale di comunità)
Attivazione di una cultura del lavoro di rete al servizio dello sviluppo delle agenzie della comunità locale e dei processi di convivenza civile della popolazione (di cui il paziente e gli operatori fanno parte)
Sviluppare il Capitale Sociale della comunità locale promuovendo gruppalità e progettualità sociale al servizio delle innovazioni terapeutiche e culturali.
Valutazione tra pari (e tra dispari) e comunità di apprendimento
Il visiting come processo comunitario di Accreditamento scientifico-professionale delle Comunità Terapeutiche, attraverso: L’attivazione di reti sociali e di sostegno all’abitare La formazione degli operatori e degli utenti L’accreditamento dei servizi e delle buone pratiche L’empowerment degli utenti e dei familiari La concertazione con gli stakeholder locali La connessione con la comunità glocale
Al quale partecipano alla pari oltre ai ricercatori, i tre principali stakeholder dei servizi sanitari: Operatori, Utenti e Familiari
Fattori sociali del lavoro di comunità
Promuovere la partecipazione degli utenti alla comunità sociale
Sviluppare la democrazia nelle comunità e nei gruppi
Sostenere lo sviluppo di capitale sociale e “beni comuni”
Attivare pratiche d’inclusione sociale e Lavorativa a partire dalla comunità terapeutica
Riconoscere e valorizzare la risorsa positiva della famiglia
Promuovere lo scambio di pratiche e il confronto di esperienze come formazione permanente
Gruppi e inclusione sociale
Ci riferiamo, ad esempio, ai gruppi psicoterapeutici, ai gruppi di auto-mutuo-aiuto, ai gruppi multifamiliari, ai gruppi di microcredito, ai gruppi psico-educazionali, ai gruppi di conversazione nei reparti SPDC, ai gruppi per uditori di voci e ai gruppi di espressione artistica e culturale. Ciò presuppone un cambiamento culturale nei servizi che, senza trascurare le cure farmacologiche e il trattamento psicoterapeutico, metta al centro le scelte dei pazienti, il sostegno all’empowerment ed i processi di recovery.