9
Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 1 QUADERNI DI SPECULAZIONE DI BORSA A cura della redazione di LombardReport.com Venerdì 8 Settembre 2000 Numero 2 Settimanale di tecnica di speculazione di Borsa Direttore responsabile Dott. Emilio Tomasini, in attesa di autorizzazione dal Tribunale di Modena Redazione Via Pascoli 7 41057 Spilamberto – MO fax 059 785974 Informazioni: [email protected] LA “CONCORRENZA” CHE FA BENE ALLA SALUTE di Emilio Tomasini Il settore della finanza on line e dei servizi di informazione ad esso connessi è un vulcano di opportunità. Ci sono colossi, nani, ballerine, bucanieri e tagliagole. Eroi, fenomeni mancati, mecenati e saltimbanchi. C’è di tutto e il contrario di tutto. L’unica certezza è che ci sono pochi siti seri. Siccome sono stato accusato di avere fatto i Quaderni come una pubblicazione Lombard pro domo sua oggi voglio parlare di un mio “concorrente”. Anzi voglio parlare di un “concorrente” che non è un concorrente. O meglio è uno che fa il mio mestiere e che invece di vendere i servizi di informazione li regala. E’ Luca Locarini, l’ormai noto gestore del sito www.laborsadeipiccoli.com . I lettori debbono sapere che Luca Locarini è un ragazzo di 23 anni che la bellezza di due anni or sono si è fatto un sito dove pubblicava le operazioni di Borsa che lui faceva con tanto di grafico. Il servizio è gratuito e ci si può iscrivere mandando una email. Morale della favola il nostro Locarini, sia per la qualità del servizio, sia per la sua semplicità d’uso, sia perché c’azzeccava, è arrivato ad avere la bellezza di 28.000 iscritti alla sua mailing list. Per fare i confronti LombardReport, che rispetto a Locarini in termini di fatturato è un elefante visto che penso che Locarini manco ha la partita IVA, dispone di una mailing list di 10.000 persone. Insomma Locarini ha messo in piedi un sito che vale un pacco di soldi, è bravo, ha capito tutto di Internet quando ha esposto operazione per operazione quanto avrebbe reso seguirlo negli ultimi mesi. Ma questa non vuole essere una guerra tra poveri all’incontrario. Anzi. La cigliegina viene ora: il Mondo di venerdì scorso ha pubblicato una tabellina di OneTOne Research che riproduciamo di seguito con le statistiche dei principali siti finanziari italiani. Consiglio a tutti di comprare il Mondo perché il solo articolo de quo vale le 5.000 lire. Per farla breve salta fuori che al luglio 2000 Locarini è il 13° sito italiano per visitatori (24.000) : poco sopra c’è il colosso di MilanoFinanza.it con 28.000 visitatori e SpyStocks con 31.000 visitatori. Non cito tutti gli altri siti inclusi nella lista ma voglio solo ricordare che io all’età di Locarini ancora pensavo ai soldatini. Per capire il fenomeno Locarini, che da sabato sera mi ha assillato, sono andato a rivoltarmi il suo sito come un guanto per tutta domenica scorsa insieme a SpyStocks e SoldiOnLine e LombardReport. La risposta è solo una: Locarini è bravo e ha capito tutto prima degli altri. Punto e a capo. Caro Locarini, io ho sottoscritto il tuo servizio. Sono quindi un tuo umilissimo cliente se così si può definire uno che ha un servizio gratis. Di gente sveglia come te questo settore ha bisogno. La tua è una concorrenza sana. E quando la gente intelligente come te ha successo è una cosa che fa sempre piacere. POS SITO WEB REACH UTENTI PAGINE VISTE PAGINE VISTE MEDIA TEMPO SPESO (%) (MIGLIAIA) (MIGLIAIA) PER UTENTE PER UTENTE (MIN.) 1 ILSOLE24ORE.IT 9,4 397 15965 40,2 59 2 FINECO.IT 2,7 115 14849 129,3 102 3 SOLDIONLINE.IT 1,5 65 3888 60,1 49 4 BANCA121.IT 1,3 55 1555 28,2 15 5 BORSAITALIA.IT 1,3 54 4202 78,4 31 6 MPS.IT 1,2 50 2618 52,7 88 7 BANCAMEDIOLANUM.IT 1 43 5587 129,9 105 8 SELLA.IT 0,8 32 895 28,1 25 9 SPYSTOCKS.COM 0,7 31 964 31,2 11 10 INTESTATRADE.IT 0,7 29 1357 47,1 32 11 BPM.IT 0,7 28 1234 43,7 11 12 MILANOFINANZA.IT 0,6 24 411 17,4 9 13 LABORSADEIPICCOLI.IT 0,6 24 411 17,4 9 14 ONBANCA.IT 0,6 24 582 24,7 19

Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Embed Size (px)

DESCRIPTION

parte 2

Citation preview

Page 1: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 1

QQUUAADDEERRNNII DDII SSPPEECCUULLAAZZIIOONNEE DDII BBOORRSSAA AA ccuurraa ddeellllaa rreeddaazziioonnee ddii LLoommbbaarrddRReeppoorrtt..ccoomm

VVeenneerrddìì 88 SSeetttteemmbbrree 22000000 NNuummeerroo 22 Settimanale di tecnica di speculazione di Borsa

Direttore responsabile Dott. Emilio Tomasini, in attesa di autorizzazione dal Tribunale di Modena

Redazione Via Pascoli 7 41057 Spilamberto – MO fax 059 785974 Informazioni: [email protected]

LA “CONCORRENZA” CHE FA BENE ALLA SALUTE di Emilio Tomasini

Il settore della finanza on line e dei servizi di

informazione ad esso connessi è un vulcano di opportunità. Ci sono colossi, nani, ballerine, bucanieri e tagliagole. Eroi, fenomeni mancati, mecenati e saltimbanchi. C’è di tutto e il contrario di tutto. L’unica certezza è che ci sono pochi siti seri. Siccome sono stato accusato di avere fatto i Quaderni come una pubblicazione Lombard pro domo sua oggi voglio parlare di un mio “concorrente”. Anzi voglio parlare di un “concorrente” che non è un concorrente. O meglio è uno che fa il mio mestiere e che invece di vendere i servizi di informazione li regala. E’ Luca Locarini, l’ormai noto gestore del sito www.laborsadeipiccoli.com. I lettori debbono sapere che Luca Locarini è un ragazzo di 23 anni che la bellezza di due anni or sono si è fatto un sito dove pubblicava le operazioni di Borsa che lui faceva con tanto di grafico. Il servizio è gratuito e ci si può iscrivere mandando una email. Morale della favola il nostro Locarini, sia per la qualità del servizio, sia per la sua semplicità d’uso, sia perché c’azzeccava, è arrivato ad avere la bellezza di 28.000 iscritti alla sua mailing list. Per fare i confronti LombardReport, che rispetto a Locarini in termini di fatturato è un elefante visto che penso che Locarini manco ha la partita IVA, dispone di una mailing list di 10.000 persone. Insomma Locarini ha messo in piedi un sito che vale un pacco di soldi, è bravo, ha capito tutto di

Internet quando ha esposto operazione per operazione quanto avrebbe reso seguirlo negli ultimi mesi. Ma questa non vuole essere una guerra tra poveri all’incontrario. Anzi. La cigliegina viene ora: il Mondo di venerdì scorso ha pubblicato una tabellina di OneTOne Research che riproduciamo di seguito con le statistiche dei principali siti finanziari italiani. Consiglio a tutti di comprare il Mondo perché il solo articolo de quo vale le 5.000 lire. Per farla breve salta fuori che al luglio 2000 Locarini è il 13° sito italiano per visitatori (24.000) : poco sopra c’è il colosso di MilanoFinanza.it con 28.000 visitatori e SpyStocks con 31.000 visitatori. Non cito tutti gli altri siti inclusi nella lista ma voglio solo ricordare che io all’età di Locarini ancora pensavo ai soldatini. Per capire il fenomeno Locarini, che da sabato sera mi ha assillato, sono andato a rivoltarmi il suo sito come un guanto per tutta domenica scorsa insieme a SpyStocks e SoldiOnLine e LombardReport. La risposta è solo una: Locarini è bravo e ha capito tutto prima degli altri. Punto e a capo. Caro Locarini, io ho sottoscritto il tuo servizio. Sono quindi un tuo umilissimo cliente se così si può definire uno che ha un servizio gratis. Di gente sveglia come te questo settore ha bisogno. La tua è una concorrenza sana. E quando la gente intelligente come te ha successo è una cosa che fa sempre piacere.

POS SITO WEB REACH UTENTI PAGINE VISTE PAGINE VISTE MEDIA TEMPO SPESO (%) (MIGLIAIA) (MIGLIAIA) PER UTENTE PER UTENTE (MIN.) 1 ILSOLE24ORE.IT 9,4 397 15965 40,2 59 2 FINECO.IT 2,7 115 14849 129,3 102 3 SOLDIONLINE.IT 1,5 65 3888 60,1 49 4 BANCA121.IT 1,3 55 1555 28,2 15 5 BORSAITALIA.IT 1,3 54 4202 78,4 31 6 MPS.IT 1,2 50 2618 52,7 88 7 BANCAMEDIOLANUM.IT 1 43 5587 129,9 105 8 SELLA.IT 0,8 32 895 28,1 25 9 SPYSTOCKS.COM 0,7 31 964 31,2 11 10 INTESTATRADE.IT 0,7 29 1357 47,1 32 11 BPM.IT 0,7 28 1234 43,7 11 12 MILANOFINANZA.IT 0,6 24 411 17,4 9 13 LABORSADEIPICCOLI.IT 0,6 24 411 17,4 9 14 ONBANCA.IT 0,6 24 582 24,7 19

Page 2: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 2

IL SEQUENTIAL DI THOMAS DEMARK di Remo Mariani - 2° parte ENTRATA SUL MERCATO Esistono quattro tipi di entrata sul mercato raccomandati da DeMark contraddistinti da un differente grado di rischio:

1) In chiusura del 13° giorno di countdown. E’ chiaramente l’ingresso più rischioso, ma anche l’unico in grado di comprare nel giorno del minimo o di vendere nel giorno di massimo (Fig. 5).

2) Dopo la 13° barra di countdown il primo giorno che si verifichi una barra con chiusura > apertura in caso di buy countdown o una barra con chiusura < apertura in caso di sellcountdown (Fig. 6).

3) Dopo la 13° barra di countdown il primo giorno che si verifichi una barra con chiusura >

alla chiusura di 4 giorni prima in caso di buy countdown o una barra con chiusura < alla chiusura di 4 giorni prima in caso di sell countdown (Fig.7)

Page 3: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 3

4) Dopo la 13° barra di countdown il primo giorno che si verifichi una barra con chiusura > al

Massimo di 2 giorni prima in caso di buy countdown o una barra con chiusura < al Minimo di 2 giorni prima in caso di sell countdown (Fig. 8).

STOP-LOSS Per quanto riguarda la determinazione dello stop-loss De Mark suggerisce innanzitutto di prendere SEMPRE in esame la barra in cui si verifica il minimo durante un BUY countdown o il massimo in un SELL countdown. Una volta fatto questo consiglia due metodi per il calcolo dello stop-loss: 1) STOP-LOSS (BUY C.D.) = MINIMO – TRUE RANGE della

barra contenente il minimo. True range = (il massimo di quel giorno o la chiusura del giorno precedente quale delle due sia la superiore) – MINIMO (Fig.9)

Page 4: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 4

STOP-LOSS (SELL C.D.) = MASSIMO + TRUE RANGE della barra contenente il massimo. True range = Massimo – (il minimo di quel giorno o la chiusura del giorno precedente quale delle due sia l’inferiore) (Fig. 10)

2) STOP-LOSS (BUY C.D.) = MINIMO – (CHIUSURA – MINIMO) (della barra dove si è formato il minimo del buy countdown)

STOP-LOSS (SELL C.D.) = MASSIMO + (MASSIMO –

CHIUSURA) (della barra dove si è formato il massimo del sell countdown). Entrambi questi metodi di determinazione dello stop-loss si basano sull’assunto che il mercato, nel giorno in cui si forma il minimo o il massimo, ha espresso un certo grado di pessimismo (nel caso in un BUY countdown) o di ottimismo (nel caso di un SELL countdown) e pertanto qualora vada a chiudere (importante l’applicazione dello stop-loss in chiusura)

Page 5: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 5

oltre lo stop-loss ciò costituisce un’anomalia rispetto al movimento di prezzo che ci attendiamo dal mercato e questo mette a repentaglio la validità del segnale. Ecco perché DeMark consiglia di utilizzare questo stop-loss non come semplice uscita dal mercato bensì come stop-and-reverse rovesciando immediatamente la propria posizione (se si è lunghi andare corti e viceversa) in quanto significa che la tendenza sottostante è talmente forte che quello che avrebbe dovuto essere il minimo (o il massimo) diventa invece un trampolino per un ulteriore crollo (o crescita) del prezzo. 9 + 13 + 9 Un segnale a cui DeMark attribuisce particolare importanza è il 9+13+9 ossia il verificarsi di un BUY setup seguito da un BUY countdown a sua volta seguito da un altro BUY setup in quanto consente l’ingresso sul mercato con un rischio molto basso e ottime probabilità di guadagno (Fig. 11)

DeMark consiglia anche di verificare se esiste una conferma di un’eventuale BUY o SELL countdown su diversi intervalli di tempo (per esempio sul daily e sul weekly) in quanto se questo accadesse sarebbe testimonianza di un segnale ancora più forte.

BIBLIOGRAFIA

• “The new science of Technical Analysis”, 1994, John Wiley & Sons Il primo libro di Thomas Demark, sicuramente il più accessibile ed il più interessante • “New Market Timing Techniques: Innovative Studies in Market Rhythm & Price

Exhaustion”, 1997, John Wiley & Sons Il libro approfondisce gli aspetti tracciati nel primo testo pubblicato ed è destinato esclusivamente ad un pubblico professionale che già utilizza in pieno gli indicatori di DeMark. I TESTI DI THOMAS DEMARK POSSONO ESSERE ACQUISTATI PER SEMPLICE CONTRASSEGNO IN ITALIA PRESSO WWW.TRADINGLIBRARY.COM

LA PENA DI COSTRUIRE UN TRADING SYSTEM CHE NON HO MAI SCOPERTO di Emilio Tomasini

Se c’è una cosa che vorrei evitare è quella di essere uno che ama salire sul palco per fare il fenomeno.

Quindi quando si parla di trading systems non è che io sia un fenomeno. Se mi debbo definire sono uno che ha preso tutte quelle fregature che gli permettono di discriminare il buono dal cattivo. Non sono mai stato un

Page 6: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 6

programmatore in Easy Language di Omega Tradestation e faccio fatica a programmare le cose più semplici. Per questo mi servo di terzi ai quali scrivo di cosa ho bisogno e loro provvedono. Io mi limito e leggere i codici per verificare se ciò che hanno codificato corrisponde ai miei desideri e a provare e testare il sistema. Diciamo quindi che la ideazione rimane a me e la codifica ad altri. Come viene l’idea ? In genere non ci sono mai grandi invenzioni e l’idea la si copia dagli altri. Esistono alcuni ottimi libri sui trading system e sul trading nel complesso dai quali si può attingere molto. Nelle prossime edizioni cercherò anche di commentare questi libri consigliando quelli che mi sembrano più interessanti. Esistono inoltre dei sistemi commerciali che sono stati monitorati da Futures Truth e che costituiscono un buon punto da cui partire. Questi sistemi commerciali di solito sono stati craccati e rivenduti all’infinito su Internet. A questo punto penso che anche l’ultimo trader italiano possa procurarsi questo software pirata senza spendere una lira. Ma questo non basta: infatti difficilmente una formula presa pari pari da Internet o dall’amico di turno con cui si fa turpe commercio di software craccato può funzionare se applicata a una serie storica. E’ solo un punto di partenza sul quale costruire.

La mia storia di programmatore è molto umile: circa 7 anni fa mi ero messo in testa di fondare una società di consulenza di analisi tecnica a Praga. Non chiedetemi perché a Praga e non a Modena perché oggi come oggi non saprei darvi una risposta logica. Sta di fatto che io ed altri due matti di cui non faccio i nomi perché ormai sono diventate persone dabbene (quelli della finanza in giacca e cravatta per intenderci) abbiamo iniziato a lavorare su una newsletters sul mercato ceco che io, girando come un piazzista di tegami tra i presidenti e gli amministratori delegati di un centinaio di banche e sim di Praga, riuscii addirittura a vendere in due copie per la incredibile cifra di 1.000 marchi cadauna (all’anno ovviamente). I soldi non furono però mai incassati e la newsletter mai prodotta. Io passai un mese a Praga e tornai a casa mesto mesto. Si sa che i giovani cambiano idea in fretta e tosto anche noi ci improvvisammo in altri mestieri. Ebbene fu in quella occasione che io mi fissai coi trading systems: “come faccio a presentarmi a una banca proponendo un servizio di analisi tecnica senza avere neppure un sistema ?” mi chiedevo quasi che avere un sistema fosse per un analista tecnico come avere per uno qualsiasi di noi, che ne so, le scarpe ai piedi. Allora per un paio di anni a tempo pieno mi misi di buzzo buono a programmare in Metastock un sistema che funzionasse sulle azioni italiane. Visto che non avevo buone idee (non avevo ancora letto buoni libri allora) e nessuno me le istillava procedetti per prima cosa per combinazione. Questo approccio è tipico dei neofiti che si limitano a combinare indicatori ed oscillatori ottimizzandoli in mille modi. Anch’io mi buttai tra stocastici ed RSI, Macd e diverse medie mobili. Per fortuna avevo qualche nozione di statistica e avevo casualmente comprato il Pardo (Design, Testing, and Optimization of Trading Systems, Robert Pardo, 1992 disponibile su Trading Library) per cui avevo in mente alcuni concetti che spesso ai neofiti sfuggono. Ovvero la robustezza, la significatività del campione, i gradi di libertà. Concetti che vedremo in seguito. Sapevo che ogni media mobile (che sia RSI o MACD) è vittima della ottimizzazione e quindi provai a sfuggire. Quali furono i risultati concreti ? I risultati furono pessimi. Di tutti gli indicatori della libreria Metastock non riuscii a trovare niente che avesse un minimo valore statistico eccetto due indicatori che spesso non vengono considerati:

DEMAND INDEX MONEY FLOW

In seguito valutai che questi due indicatori avevano dei risultati superiori a quelli degli altri indicatori di prezzo o di volumi semplicemente perché combinavano due serie storiche di mercato (volumi e prezzi) e non una sola. A quel punto iniziai a pensare che il sistema di trading che mi avrebbe fatto diventare ricco sarebbe dovuto essere composto di: 1) indicatore di tendenza (ADX, MASS INDEX, CSI, etc etc) 2) poi se il mercato era in tendenza a quel punto si sarebbe dovuto utilizzare un MACD 3) se il mercato era invece in congestione un bello STOCASTICO 4) il tutto condito da filtri di volumi e di volatilità.

Purtroppo combinando tutti gli indicatori e gli oscillatori si arriva sempre al medesimo risultato: vale di più

una doppia media mobile su MONEY FLOW o DEMAND INDEX, o addirittura un MACD sia sui volumi che sul prezzo, che un qualsiasi altro poltiglio di indicatori.

Come proseguire ? Un neofita che si trova in questa situazione è inoltre davanti a un grossissimo problema: il sistema deve funzionare solo su una azione oppure su tutte le azioni ? Il mio approccio allora fu quello di sposare un sistema con una azione. Ad esempio su SIRTI funzionava benissimo un accrocchio di stocastici mentre su SIP era ottimo il MACD doppio (prezzo e volumi). Mi ci è voluto un po’ per capire che questa era un macro – ottimizzazione. Se il titolo era in congestione si applicava lo stocastico se era in tendenza il MACD. Poiché la mia esperienza di mercato era ancora bassa non avevo capito che il gioco è tutto lì: quando inizia la tendenza ? Quando finisce la congestione ? E’ chiaro che con il senno del poi lo STOCASTICO funziona in congestione e il MACD in tendenza. Ma c’è un indicatore che ad un certo momento diventa rosso se arriva la congestione e verde se arriva la tendenza ? No, non c’è. E allora ?

Page 7: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 7

In secundis il vero problema mi accorsi che era un altro: in un mercato che scoppia tutti i titoli salgono e anche la nonna guadagna. Quando il mercato non va da nessuna parte tutti i sistemi perdono. Quindi per costruire un sistema occorreva avere 2 serie storiche: indice di mercato e prezzo del titolo. Ma questo Metastock 4.0 non lo permetteva e ho dovuto aspettare fino al 1996 per scoprire Superchart e per fare un ulteriore passo in avanti.

SITTING TIGHT O SOLO SITTING ?

Da un lettore riceviamo e volentieri pubblichiamo: Dissento sulla interpretazione della frase di Livermore - Nothing made me money like my sitting... - data nella presentazione dei quaderni di speculazione; Sitting tight è una espressione che tradotta in italiano potrebbe essere testualmente rimanere immobili. Sia in How to trade in stocks che in Reminiscences of a Stock Operator, livermore spiega al lettore l'importanza di sitting tight riferita sia; al non farsi influenzare dal mercato quando ci gira contro e quindi non deviare dal proprio piano, che al lasciar correre i profitti, sostanzialmente parla di pazienza!! Risponde Emilio Tomasini: io la frase l’ho presa da William O’Neil “How to make money in stocks” che rimane sempre il mio mentore. Su una cosa le due versioni concordano: che non bisogna sperare troppo nel thinking ...

Euro debole = borse deboli ?????? @&$$$£&&@@@@ !!! di Lorenzo Iori Leggendo sui quotidiani cose del tipo "non sarà l'Euro ad innescare un ribasso borsistico" mi sento in dovere di dire la mia. Da analista tecnico devo dire che anche un principiante di intermarket analysis si renderebbe conto, come ha saggiamente suggerito il collega Mariani, che esiste una forte correlazione tra debolezza dell'Euro (o del Marco e della Lira ai vecchi tempi) e FORZA (non debolezza) delle borse continentali. E questa è una cosa che, anche senza conoscere l'intermarket analysis, sanno bene tutti i vecchi marpioni di borsa, ma evidentemente non tutti i giornalisti. Se proprio vogliamo una spiegazione, pensiamo a quante società quotate hanno una forte componente export (e ad Euro debole corrisponde un boom della domanda estera, che molte aziende tedesche, italiane, francesi... stanno sperimentando da diversi trimestri, ma la cui crescita continua ad accelerare)

e a quante società quotate hanno costi in Euro e buona parte dei ricavi in Dollari (con conseguente manna per gli utili anche a parità di domanda). In altre parole, da che mondo è mondo una svalutazione è una manna per le borse locali (ricordo un +30% del Bovespa il giorno della svalutazione del Real) a meno che non si innestino altri problemi. In questo senso la preoccupazione non è certo l'Euro debole ma la paura che ciò, sommandosi alla forza del petrolio, causi una reazione esagerata di Duisenberg e soci, con aumento dei tassi oltre ogni logica (tipo verso il 6%), che farebbe nuovamente morire sul nascere la ripresa economica europea (negli anni novanta la Bundesbank è stata la suprema maestra in questa nobile arte, quasi come se l'obiettivo di politica monetaria fosse mantenere la disoccupazione sopra il 10%).

Un modo alternativo per puntare sui titoli Internet di Lorenzo Iori

Per chi si è goduto il viaggio sul Nuovo mercato ed ora vuole guardare oltreoceano, segnalo un sistema molto interessante per puntare sui titoli statunitensi delle nuove tecnologie. Il mercato statunitense ha infatti l'interessante particolarità che esistono molti fondi quotati che consentono di investire diversificando su settori altrimenti difficili da raggiungere per il piccolo investitore. In precedenza ho lungamente parlato dei fondi paese, di cui a volte ho consigliato l'acquisto per puntare su alcuni mercti periferici (come India, Corea o Brasile). Oggi vorrei focalizzarmi invece sui cosiddetti index-linked exchange traded funds. Ovvero su fondi che in realtà non sono tali perchè gestiti passivamente in modo tale da replicare perfettamente determinati indici. Questi fondi presentano spese bassissime (tra lo 0.1 e lo 0.2%) e, grazie a caratteristiche tecniche che non sto a spiegare, si comportano sempre in modo parallelo all'indice che rappresentano (ovvero, è praticamente come comprare l'indice sottostante) e sono normalmente quotati sull'Amex. Esistono fondi di questo tipo su tutti i principali indici, anche esteri, ma soprattutto su alcuni settori molto di moda, come la banda larga (Broadband - simbolo BDH) oppure l'industria biotecnologica (simbolo BBH). Per oggi concentriamoci però su Internet in quanto sull'Amex sono quotati 5 fondi-indice sul comparto (che di norma presenta una fortissima stagionalità positiva negli ultimi anni dell'anno, quando torna di moda il tema delle vendite natalizie su Internet):

Page 8: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 8

IAH (Internet Architecture) è un'indice legato alle aziende che creano l'architettura di Internet e quindi abbastanza "old" per gli appassionati del settore (principali titoli Cisco, Ibm, Emc e Sun); IYV (Dow Jones Internet Index) si basa su un indice molto diversificato, con quote simili per tutti i principali titoli Internet (i più pesanti sono Verisign e Aol); HHH (Internet Holder) rispetto al precedente assegna un peso molto superiore ai grossi calibri (32% del paniere Yahoo e 22% Aol); IIH (Internet Infrastructure) è un sotto-indice in cui i pesi massimi sono aziende meno note come Verisign, Exodus, BroadVision e Portal Software; BHH (Internet B2B), per finire, è il mio preferito ma anche il più speculativo, puntando tutto sul Business to Business (che sta forse iniziando a riprendersi dopo la batosta primaverile), privilegiando titoli come Ariba, CommerceOne, Internet Capital Group e Vertical Net.

UNICREDITO RNC: VALE LA PENA DI TENTATE di Guido Bellosta Analisti nazionali ed internazionali rivaleggiano nel fissare target price sempre più elevati per Unicredito. L'azione sta sfiorando quota 6 euro, ma i target price sono superiori. Noi non puntiamo invece sulle ordinarie, ma preferiamo le risparmio., memori di quanto accaduto per Mondadori risp, Comit risp e Barletta risp, Saipem risp, Reno de Medici risp.. Le azioni Unicredito in circolazione sono : 4.857.299.256 ordinarie ( 99,6% ) 21.706.552 di risparmio.( 0,4% ) Le risparmio hanno diritto ad un dividendo superiore del 3% rispetto alle ordinarie, oltre alla solita prelazione del 5%. sul valore nominale. Le risparmio Unicredito ,nonostante rappresentino solo il 4 per mille ( ! ) delle azioni Unicredito sono trattate vivacemente in borsa Il controvalore supera i centomila pezzi per seduta. L 'attrattiva è offerta dal fortissimo sconto rispetto alle ordinarie. Una quotazione di poco superiore ai quattro euro contro i quasi 6 euro dell'ordinaria. Mondadori, Banca Commerciale Italiana, Cementeria di Barletta ( per citare solo gli ultimi casi ) in presenza di un flottante così limitato avevano optato per la conversione . Infatti una cifra così ridicola in circolazione( il 4 per mille rispetto al 996 per mille delle ordinarie ) obbliga a fare tutte le procedure contabili, burocratiche ed amministrative richieste per controvalori di risparmio ben più percentualmente consistenti. Se Unicredito dovesse optare per la conversione alla pari ( come fatto da Comit, Mondadori, Reno De Medici, Saipem, Barletta etc etc ) il possessore delle azioni di risparmio guadagnerebbe quasi il 50%. Uno sconto così accentuato, in presenza di tale eventualità, sorprende in quanto l'ascesa dei due valori è sempre lineare ed uguale ( dall'inizio dell'anno sono saliti entrambi del 20% ),ma la risparmio possiede quel pizzico di speculazione in più.

LA DOVE BATTE IL SEQUENTIAL

Page 9: Quaderno No. 02 - 9 p. Ita

Quaderni di Speculazione di Borsa Venerdì 08 Settembre 2000 9