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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 7 GIUGNO 2009
QUESTA VOLTA, FACCIAMO VINCERE FOLLONICA
Programma elettorale di
Simone Turini
candidato Sindaco per la città di Follonica
PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
Il 6 e 7 giugno la città di Follonica vivrà un appuntamento con il voto, che per tutti noi ha il significato della
sfida per una storica svolta. Usciamo, infatti, da altri cinque anni difficili per questa nostra città, segnati da
un’Amministrazione pubblica confusa, divisa, lenta, refrattaria al nuovo, chiusa in se stessa.
Facciamo vincere Follonica con Simone Turini Sindaco Programma elettorale
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E’ il crepuscolo l’immagine che viene alla mente ripensando al presente e al recente passato di Follonica: il
crepuscolo della buona politica.
Ho combattuto la mia battaglia dai banchi della minoranza, provando sulla mia pelle che un sistema di
potere ormai consolidato, dopo decenni di ininterrotta esperienza di governo, non era più in grado di offrire
risposte generose, lungimiranti e ispirate al buon senso, che invece dovrebbero guidare ogni
Amministrazione pubblica.
E’ fallito un disegno di governo, ma sarebbe illusorio non ammettere che questi cinque anni hanno certificato
anche il fallimento di un progetto e la fine di una stagione politica. Il partito democratico, erede
principalmente della evoluzione del Pci-Pds-Ds, è il punto nevralgico di questa crisi, che purtroppo ha
investito un territorio intero, che ha dovuto subire gli effetti di un logoramento che viene da lontano e che
negli ultimi tempi è semplicemente esploso in tutta la sua evidenza.
Bastano queste circostanze per poter dire che si deve cambiare?
Ci potremmo accontentare di rispondere sì, ma a noi non interessa sostituire un blocco di potere con un
altro. Ci interessa restituire la parola a Follonica, alla gente che la abita, che vi lavora, che vi investe, che vi
mette su famiglia.
Per questo sentiamo su di noi la responsabilità e l’onore di interpretare al meglio un nuovo progetto di
governo, che lasci da parte le vecchie contrapposizioni ideologiche, a causa delle quali questa città è rimasta
paralizzata rispetto alle necessarie dinamiche dell’alternanza; che dia risposte serie, fattibili, concrete,
ragionevoli, di buon senso alla diffusa e latente creatività del fare, che c’è a Follonica.
Un governo che rimetta in moto questa nostra città, le restituisca un’identità che possa segnarne il proprio
futuro nello sviluppo, nell’occupazione sana e stabile; che fornisca nuovi indirizzi e nuove forme di crescita
economica, umana e sociale; che liberi energie per riversarle in un turismo che si faccia davvero impresa
della ricettività e della buona accoglienza e con esso il commercio, la piccola impresa, un artigianato che
possa trarre dal turismo nuovi ambiti di sviluppo.
Il nostro governo rimetterà al centro il futuro e quindi i nostri giovani, perché sia data loro non soltanto la
possibilità, ma anche l’orgoglio di sognare e costruirsi un avvenire sotto il cielo della loro città, vicini agli
affetti, vicini ai propri luoghi.
Un governo di donne e uomini nuovi, che si distingua dalle pastoie di una classe dirigente chiusa e che ha
già dimostrato tutta l’incapacità e l’inadeguatezza di rispondere alle aspettative reali delle persone.
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Un governo che parli il linguaggio delle opportunità per tutti, libero da condizionamenti e compromessi al
ribasso, chiaro negli indirizzi e nelle scelte, amico della sua città piuttosto che interessato a conservare fragili
equilibri di potere.
Un governo libero, forte, giusto, capace di rendere Follonica la città delle opportunità e non degli
opportunismi, delle convinzioni e non delle convenienze, la città di tutta la popolazione e non di una fazione.
Tutto questo richiede un passo nuovo.
E’ tempo di una nuova classe di governo, di un nuovo stile di amministrazione, più dinamico, più orgoglioso,
più coraggioso, più condiviso, più innovativo, più capace di costruire tra la gente il futuro di tutti.
Per questo ho accettato di candidarmi, mettendomi a disposizione della mia città e della mia gente. Lo faccio
con umiltà e abnegazione, ben sapendo della responsabilità di ogni impegno assunto e di ogni parola detta
in campagna elettorale.
Sono qui per cambiare.
Mi guida un sogno. Lo stesso sogno che accompagna tanti giovani della mia terra, che desiderano con
orgoglio costruirsi un avvenire sotto il cielo di Maremma.
Il sogno è di aggiungere il mio contributo civico, politico e umano per dare a Follonica ciò che merita e che le
spetta. Un nuovo protagonismo, un nuovo e più chiaro percorso di benessere e di crescita sociale, culturale,
civile.
Perché questo sogno si realizzi metterò tutto me stesso. Sono un imprenditore che quotidianamente, nella
sua attività, si lascia condurre da un criterio di fondo: ogni giorno come il primo.
Prometto solennemente lo stesso impegno, la stessa passione, che da tempo sto mettendo nella mia attività
d’impresa, anche nell’esercitare il mandato di sindaco. Lo farò assicurando fin da adesso la mia ferma
intenzione di occuparmi in via esclusiva di questo servizio, sacrificando ogni energia e ogni minuto alla
nostra città.
Non sono solo in questa straordinaria avventura per il cambiamento positivo di Follonica.
Non potrei esserlo. La mia esperienza di imprenditore mi ha insegnato, infatti, che da soli non si costruisce.
Questa città non ha bisogno più di solisti, ma di una squadra coesa, coerente, unita nell’impegno di ben
governare.
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Con moderazione, ma altrettanta chiarezza posso dire di aver già dimostrato, nel lavoro, di possedere le
capacità per costruire anche per Follonica la squadra di cui c’è bisogno per incarnare la diffusa richiesta di
cambiamento che sento. Già adesso ho la soddisfazione di avere con me donne e uomini liberi, innamorati
della loro terra nella quale sono nati o dalla quale sono stati generosamente accolti arrivando da luoghi
diversi del nostro Paese e che con me stanno immaginando un sogno: far vincere Follonica.
Già adesso dico pure che volendo costruire davvero la città di tutti, lavoreremo per l’inclusione e la
valorizzazione di ogni risorsa e di ogni intelligenza di cui dispone Follonica. Se necessario chiedendo anche
la collaborazione di chi oggi non sta con noi, ma ha compiuto scelte diverse. Il nostro unico interesse, infatti,
è far vincere la città.
I nostri unici criteri che faranno da bussola alle scelte saranno quelli del merito e delle capacità da
condividere, dell’impegno leale ad un progetto comune e non certamente dell’appartenenza come deferenza
a una fazione.
Questa rivoluzione la realizzeremo anche e soprattutto insieme a voi. La nostra, infatti, non è una battaglia
contro qualcuno, ma per costruire la città che desideriamo; una città che prima di tutto senta e viva la
coesione come valore aggiunto per il suo sviluppo; una città che non si sottragga più alla responsabilità e,
anzi, rivendichi di essere il secondo centro della provincia di Grosseto; una città più aperta, perché non
impaurita dal nuovo e dall’ignoto; una città generosa, inclusiva, che faccia della crescita condivisa e
armonica il suo punto d’orgoglio e della trasparenza il suo metodo.
Ecco perché cambiare. L’alternanza, in democrazia, è un valore perché crea fermento, dinamismo, sana
concorrenza tra progetti di governo alternativi. La democrazia non può essere rassegnazione all’esistente,
ma deve diventare occasione per tutti.
Oggi percepiamo una città stanca, che vuol ritrovare fiducia nella politica e nelle istituzioni locali, che vuol
partecipare alla sua stessa crescita e al suo rinnovamento, che vuol essere artefice del proprio destino.
Per farlo, però, serve la svolta. Essenzialmente sul piano politico e amministrativo.
Noi crediamo di poter rappresentare la svolta che tutti insieme andiamo cercando.
La mia candidatura a sindaco è supportata da una alleanza, che raccoglie il fermento per una stagione nuova
e mette insieme i filoni dell’autonomismo territoriale, della cultura cristiana legata alla Dottrina sociale della
Chiesa, la tradizione liberale e quella nazionale e del socialismo riformista, nonché un movimento civico che
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si richiama a precise esigenze di Follonica: il Popolo della Libertà, la Lega Nord Toscana, l’Alleanza di Centro
per la libertà, la lista civica Umans, l’ Unione di Centro.
Una squadra di donne e uomini entusiasti; una squadra coesa e unita per vincere e per governare con
passione e positività. Mentre gli altri si dividono, noi siamo uniti e inclusivi, con un programma chiaro e non
barattabile sulle cose da fare e sullo stile con cui farle.
Stavolta ad aver paura dell’esito di queste elezioni sono gli altri; coloro che temono che possa vincere
davvero Follonica.
Noi guardiamo al voto con la fiducia di chi dalla sua ha la forza delle idee, della coerenza politica e
programmatica e che non si è trovato costretto a fare accordi al ribasso.
Ci presentiamo per quello che siamo, certi che anche voi come noi sentite che è arrivato il momento che
Follonica torni protagonista, grazie ad una politica sana, non litigiosa, lungimirante, attenta, innovativa,
scrupolosa e ad un governo che abbia nella moralità del fare e del fare bene il suo pungolo quotidiano.
UN NUOVO METODO
Delineare un programma di governo per una città grande, complessa, articolata quale è oggi Follonica
significa prima di tutto compiere un grande sforzo di ascolto umile ed operoso di quanto si muove al suo
interno, tenendo conto di visioni diverse e delle differenze che ci sono e che possono essere valorizzate. Ma
significa anche tenere conto, prima di tutto, di quanto unisce.
Follonica oggi è unita da tanti fattori che l’hanno fatta crescere, ne hanno consolidato il passato e che sono
diventati i suoi punti di forza. L’ambiente, il clima, il golfo, la sua identità legata al ferro.
Oggi, però, non è più rinviabile la risposta ad una domanda diffusa e trasversale: che cosa vorrà essere
Follonica nell’immediato futuro?
Per rispondere bene, crediamo che sia indispensabile delineare tutti insieme l’identità che vogliamo dare alla
città. Terminata la fase legata soprattutto all’economia dell’industria siderurgica, chimica e mineraria,
Follonica è come se fosse rimasta sospesa in un limbo, incerta su che cosa essere e che cosa diventare.
Follonica assomiglia ad una crisalide che non riesce a trasformarsi in farfalla.
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Noi crediamo che sia venuto il tempo di imprimere una svolta decisa, perché questa città ritrovi il gusto di
immaginare il proprio domani e la consapevolezza della propria vocazione.
Follonica può compiere questo cammino solo se accetta la sfida di individuare una nuova classe dirigente, in
grado di offrire uno sguardo diverso su ambiti inesplorati della città. Follonica ha bisogno di immaginarsi in
modo nitido e chiaro e può farlo restituendo protagonismo a se stessa e non alle cordate politiche che
hanno finito solo per imbalsamarla, vanificando anche quello che di buono, nel tempo, era stato pensato e
realizzato.
Abbiamo la presunzione di credere che solo noi possiamo essere il motore di questo cambiamento, perché
non siamo compromessi con quel passato e perché abbiamo un progetto chiaro di governo.
Crediamo in una democrazia che sia partecipazione della collettività alle scelte generali, ma che allo stesso
tempo sia anche democrazia governante, che decida, si lasci giudicare e non cada né nell’errore di seguire il
consenso immediato, perchè sinceramente impegnata a costruire il futuro; né nell’errore di chiudersi in se
stessa, di gestire il potere e di apparire ed essere percepita come un nuovo potentato.
Dalla nostra abbiamo una garanzia da offrire ai follonichesi: siamo idealmente una forza di governo solo
momentaneamente all’opposizione e non una forza di opposizione temporaneamente al governo. Lo abbiamo
dimostrato in più di una occasione dai banchi della minoranza consiliare, quando non abbiamo esitato a
schierarci a favore di provvedimenti e scelte della maggioranza, che ritenevamo giusto contribuire a varare
nell’interesse esclusivo di questa città.
Adesso vogliamo riappropriare la buona politica del ruolo che deve competerle all’interno di una comunità
civile. La buona politica capace di determinare il cambiamento, dare indirizzi chiari, certi, innovativi e
coraggiosi, orientare il futuro.
Ci impegniamo agli occhi di tutti e solennemente ad assicurare uno stile di Amministrazione rinnovato,
aperto, trasparente, misurabile, verificabile, di tutti.
Lo faremo individuando all’interno della nuova giunta comunale una specifica delega ai Processi di
partecipazione, ai rapporti con la minoranza, con le associazioni di cittadini, perché chiunque possa vagliare
davvero il nostro operato e possa giudicarlo nella trasparenza.
Vogliamo fare del palazzo comunale una casa di vetro, trasparente, specchiata, assolutamente capace di
farsi guardare e di sostenere lo sguardo dinanzi ai propri cittadini.
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1. LA CITTA’ DELLO SVILUPPO ECONOMICO E DEL LAVORO
LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CITTA’
1.1. Una nuova anima
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Follonica ha bisogno di ripensare se stessa, di darsi una nuova e più convinta identità, per valorizzare i suoi
punti di forza e spazzare via debolezze e incertezze.
Una recente indagine condotta tra numerose aziende della città conferma che chi ha scelto di fare impresa
a Follonica, rischiando in proprio e assicurando un benessere condiviso, individua nella conformazione
territoriale, nell’ambiente e nel clima buono, nel golfo e nel mare le risorse e le ricchezze su cui costruire.
Ci sono, però, ancora troppi freni ad una crescita vera. Per gli imprenditori hanno nomi precisi: traffico,
pinete che muoiono, strutture spesso insufficienti o obsolete. E soprattutto: una mancanza di identità chiara
e una politica che decide e si muove come fosse un grande moloch burocratico e autoreferenziale.
Dobbiamo invertire necessariamente questa tendenza, che porta al declino e all’assenza di prospettive,
perché limita la creatività e non rende partecipe la città alla costruzione del proprio futuro.
Alla politica, il sistema locale delle imprese chiede più ascolto, più coinvolgimento, più semplificazione, ma
anche un nuovo posizionamento economico, una capacità più solida di comunicare il territorio, un nuovo
turismo.
Il nostro programma di governo vuol partire proprio da queste esigenze, che condividiamo, che sentiamo
nostre. Follonica, infatti, vive una situazione di sostanziale benessere, derivato da quell’asse economico-
industriale che dagli anni ’60 ha garantito lavoro stabile e diffuso.
Questo stesso asse ha perso, ormai, la sua spinta propulsiva, non è più in grado di creare nuova
occupazione, né sviluppo. Basti pensare che negli ultimi anni sono stati persi circa 10 mila posti di lavoro nei
comparti industriali, nel chimico-minerario e nel siderurgico-metallurgico.
1.2. Tanta libertà quanta è possibile
Facciamo nostro uno dei capisaldi della dottrina sociale della Chiesa, secondo cui è virtuosa “tanta libertà
quanto è possibile, tanto Stato quanto è necessario”.
Crediamo che solo un vero e concreto principio di sussidiarietà orizzontale, possa liberare nuove risorse ed
energie, trasformando potenzialità inespresse in strumenti di crescita.
Crediamo, altresì, in uno sviluppo a tutto campo, rispettoso dell’ambiente.
Lo sviluppo economico e il buon lavoro sono le priorità delle priorità: sono la vera emergenza di Follonica e
la risposta alla diffusa richiesta di nuova socialità che sapremo offrire a tutti. Soprattutto ai giovani.
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1.3. Il turismo delle strutture alberghiere
Immaginiamo per Follonica un futuro che parli, senza più tentennamenti, in via definitiva e strutturale il
linguaggio del Turismo, come nuova impresa di qualità, che apra ad una nuova stagione di lavoro stabile,
sempre più qualificato e dinamico. Una vera e propria industria del turismo, legata a sinergiche attività.
Creeremo un sistema-turismo, incentrato sulla realizzazione di strutture alberghiere di primo livello, con
servizi importanti ed in grado, già da soli, di aprire ad una clientela nuova e di destagionalizzare le
presenze.
Tali strutture potranno, naturalmente, integrare la ricettività basata sulle seconde case, che ha
rappresentato senza dubbio anch’essa una forma di economia, ma pagata a caro prezzo. Questa città si è
urbanisticamente sviluppata in modo caotico e nient’affatto ameno, con un uso del territorio disarmonico, a
discapito di una parte importante della fisionomia cittadina.
L’Aurelia non può né deve più rappresentare un limite alla crescita dell’offerta turistico-ricettiva, tanto più
oggi che è divenuta la vera tangenziale di Follonica. Per questo è necessaria la revisione del Piano
Strutturale là dove nega questa opportunità.
La città ha, inoltre, il diritto di crescere e svilupparsi sia nell’attuale tessuto cittadino che nelle sue aree più
amene e panoramiche.
Compito della nostra Amministrazione sarà di incentivare la trasformazione di strutture residenziali in
alberghiere, frenando il processo inverso, che ha portato varie strutture alberghiere a convertirsi in Rta, Cav
e mini appartamenti.
1.4. La Colonia a servizio dell’economia turistica
Un esempio tipico di come l’Amministrazione pubblica deve saper rispondere agli impulsi che giungono da chi
fa impresa sul territorio sarà il recupero della Colonia marina.
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La nuova Amministrazione lavorerà in una direzione precisa: riportare quella struttura, situata all’interno
della fascia pinetata e prospiciente al mare, alla sua naturale funzione turistica. Ipotizziamo di dare vita ad
un bando europeo attraverso il quale individuare il soggetto privato, anche nella forma giuridica di
cooperativa, che saprà investire su questo storico immobile per farne una struttura ricettiva di primo livello.
Quanto l’Amministrazione comunale incasserà da questa trasparente e lineare operazione di valorizzazione
del proprio patrimonio oggi sottoutilizzato, verrà reinvestito nel sociale realizzando, in particolare, in altre
zone della città, una struttura moderna e funzionale, a servizio del vasto mondo dell’associazionismo locale.
Le attività per i bambini oggi svolte, nel periodo estivo, all’interno della colonia verranno realizzate in
strutture che saranno date in concessione alle società cooperative che attualmente svolgono questo servizio.
La colonia, dunque, manterrà una sua valenza sociale, perché consentirà ai giovani di essere impiegati in
occupazione buona e stabile.
Follonica deve fare di questo nuovo sistema l’asse portante della sua economia trovando finalmente in esso
la chiave di una nuova crescita duratura e persistente, come accaduto per altre realtà toscane e italiane.
Investire nella grande ricettività di qualità e far entrare la città nella rete delle catene nazionali e
internazionali significa favorire un’economia di più turismi, creare occupazione più stabile e più qualificata,
dare una prospettiva a molti giovani.
1.5. Nautica e portualità: una nuova economia del mare
“Arma la prora e salpa verso il mondo” è il motto che, sin dalla sua costituzione, caratterizza il Comune di
Follonica, il quale ha nel suo stemma proprio la prora di una barca che prova a prendere il mare aperto.
Tutto questo ci dice quanto Follonica sia stata considerata fin dal suo nascere una realtà che dal mare e nel
mare doveva trarre la ragione fondamentale del suo sviluppo. Invece, chi ha governato non ha mai investito
come si poteva e doveva su questo settore.
Fare del turismo l’asse del futuro sviluppo di Follonica significa dunque investire anche sulla nautica e sulla
portualità in genere, come vocazioni determinanti, dopo che già altre località che si affacciano sul Golfo
l’hanno fatto.
Follonica possiede in tal senso una potenzialità naturale assolutamente non sfruttata.
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Il turismo estivo, infatti, non può più permettersi di ruotare solo attorno alla componente spiaggia. Questo
utilizzo economico e produttivo del nostro clima e del nostro ambiente, ovvio per una certa fase, è diventato
riduttivo rispetto alle possibilità che il golfo con le sue cale e i suoi isolotti può ancora offrire. Abbiamo avuto
per anni una risorsa immensa, che non è stata governata a dovere.
Ci definiscono e ci definiamo la Città del Golfo, ma il mare non è mai diventato davvero elemento essenziale
del sistema economico locale. Follonica è carente di attracchi protetti, attrezzature per la nautica, scivoli di
alaggio. Le uniche modeste realtà presenti sul territorio sono frutto della buona volontà e dell’impegno di
associazioni private.
Vicino a noi, al Puntone di Scarlino, è nato da pochi anni un nuovo porto turistico, che dimostra quanto forte
sia la richiesta in tal senso. La portualità ha sviluppato anche una cantieristica che annualmente muove
milioni di euro, un indotto per la componentistica nautica e della pesca, iniziative legate al mare, che
abbiamo l’obbligo morale e civico di non poter più trascurare.
Il porto di Scarlino non può rimanere l’unica struttura di approdo per la nautica cittadina, caratterizzata dalla
presenza essenzialmente di piccole imbarcazioni (la cosiddetta nautica minore).
La nuova Amministrazione si incaricherà nei primi cento giorni, di concerto con la Provincia, di avviare uno
studio di fattibilità e la progettazione di un pontile da cui possano salpare e arrivare natanti di piccole
dimensioni, per favorire il turismo nautico e costiero verso le bellissime cale del Golfo di Follonica, l'Isola
d'Elba, Castiglione della Pescaia, Populonia e Baratti e gli isolotti minori, ma anche a fini di ricerca e
didattica.
Immaginiamo la collocazione del pontile in una zona centrale di Follonica, ad esempio nei pressi della foce
del Petraia e lavoreremo perché l’intervento trovi posto anche nel progetto Piuss che il Comune, dopo anni di
insistenti richieste da parte del centrodestra, ha finalmente ha varato, anche col voto favorevole della
minoranza, seppure in scadenza di legislatura.
Il pontile rappresenterà la prosecuzione naturale della passeggiata a mare e nelle nostre intenzioni potrà
diventare altresì uno strumento di mobilità utilissimo anche per le attività di ricerca legate al corso
universitario in Biologia marina attivo (almeno per il momento) a Follonica.
Lavoreremo anche per un intervento sul fosso Cervia e alla foce del Petraia per veri e propri poli nautici con
la presenza di posti barca per la nautica minore, con la prevalenza per quelli da realizzare in acqua.
Con questi progetti la nuova Amministrazione sarà in grado di dare una risposta in tempi rapidi alla
necessità di dotare questa città di infrastrutture vere a servizio della nautica e del tempo libero legato a
questo determinante segmento dell’economia turistica locale, compreso anche il mercato esistente delle
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seconde case, che è nostra ferma volontà non incrementare ulteriormente, ma neppure mortificare nella sua
forma attuale.
Rendere possibili questi interventi significa anche rilanciare definitivamente una politica a tutela della costa,
contro l’erosione che sta letteralmente divorando il nostro litorale. L’Amministrazione comunale dovrà agire
con più forza e autorevolezza presso la Provincia e la Regione Toscana, perché si sblocchino i finanziamenti
necessari (circa 9 milioni di euro) ad un’opera duratura di messa in sicurezza della costa con la posa di
scogliere frangiflutti e di interventi di ripascimento, fermi per i ritardi accumulati in modo ingiustificato dalla
Provincia, e capaci tra l’altro di creare nuove opportunità di lavoro.
Immaginiamo un turismo che faccia leva anche su particolari attività sportive, quali la subacquea, la pesca
sportiva, il pescaturismo, la vela.
Manterremo e rafforzeremo l’assessorato all’Economia del Mare, che svolga un effettivo ruolo di raccordo,
coordinamento e sintesi fra tutti i comparti che insistono su questo ampio settore, per definirne le strategie
complessive in un’ottica di competenze e professionalità da mettere a sistema.
1.6. Una vera politica per l’ospitalità
Una vasta e articolata opera di rilancio dei turismi assicurerà a Follonica una nuova, buona occupazione.
Immaginiamo anche pacchetti da vendere, capaci di mettere a sistema luoghi, strutture, percorsi che i turisti
potranno sperimentare nel loro soggiorno, favorendo così un circuito di servizi che qualifichino il livello di
accoglienza e creino un virtuoso meccanismo di produzione di benessere per tutti.
Individueremo una moderna ed attrezzata area di sosta per campers in modo da fornire risposta a quanti,
sempre più, fanno turismo itinerante evitando così soste selvagge su tutto il territorio comunale provocando
anche problemi di ordine igienico sanitario.
1.7 Nuove vie per il turismo ambientale
Non meno importanti saranno i progetti legati al turismo ambientale. Follonica dispone di un entroterra
ancora tutto da utilizzare in tale senso, a partire dal cicloturismo, dal trekking e dalle attività ludico-sportive
legate all’ippica.
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La nuova Amministrazione realizzerà percorsi-benessere, punti di sosta e rifugi attrezzati, per dare ai turisti
l’opportunità di visitare, attraverso sentieri di diverso grado di difficoltà, le colline, l’entroterra di macchia
mediterranea, la spiaggia.
1.8 Un patto per il commercio
Follonica saprà puntare anche sull’economia legata al commercio. L’attuale difficilissima crisi economica
mondiale sta fiaccando in modo preoccupante i consumi. Di fronte a una situazione che è mondiale, i poteri
che un Comune può esercitare sono pochi. Tuttavia, ci sono alcune leve da poter muovere, per restituire
anche al commercio lo spazio che merita in un’ottica di complessivo sostegno all’economia locale.
La prima leva riguarda lo sviluppo della grande viabilità, in particolare il completamento, ad opera del
Governo nazionale, della Statale Grosseto-Siena e l’avvio dell’Autostrada Tirrenica, che potranno
opportunamente legarsi ad un’area logistica della “Botte” del Casone di Scarlino.
La nuova Amministrazione si impegnerà, prima di tutto, a rendere sempre più qualificati ed efficienti i servizi
del Suap (Sportello Unico Attività produttive), nell’ambito di una complessiva opera di snellimento
burocratico e semplificazione amministrativa, che facciano spendere meno in termini di tempo e di denaro e
rendano la macchina pubblica più rispondente alle attese di chi fa impresa.
La nuova Amministrazione si impegnerà a favorire la volontà di intrapresa che esiste all’interno del sistema
del commercio follonichese, istituendo una commissione di confronto (Consulta per le attività economiche)
con le associazioni di categoria riconosciute dalla Camera di commercio, al fine di ridefinire il regolamento
per la concessione del suolo pubblico e il potenziamento e miglioramento dei servizi all’aperto offerti da bar,
ristoranti, pizzerie. Inoltre, attraverso la commissione permanente, sarà possibile individuare i criteri
attraverso i quali assecondare la legittima richiesta degli operatori del commercio di arricchire la propria
offerta (sopratutto in estate) con musica dal vivo, intrattenimenti e piccoli spettacoli, e l’altrettanto legittimo
bisogno di riposo per quei privati che vivono in prossimità dei locali aperti anche nelle ore notturne.
Corre l’obbligo in tal posizione di chiarire il nostro punto di vista sull’inquinamento acustico ed
elettromagnetico.
Sul primo punto è indispensabile per una città che si rivolge al turismo quale asse fondamentale del proprio
sviluppo, attivare un’azione di informazione e formazione dei cittadini circa l’importanza della tolleranza verso
spettacoli ed eventi volti a promuovere l’offerta turistica specie nei confronti dei giovani. Supportare il
turismo significa anche educare i cittadini ad un nuovo modello della città. D’altro canto tutti gli operatori
che intendano promuovere iniziative che possono ledere il diritto al riposo e la quiete, devono impegnarsi ad
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adottare tutte le misure necessarie, nessuna esclusa, volte a garantire il rispetto di quei diritti fondamentali
dei cittadini.
La nuova amministrazione comunale dovrà essere garante di questo processo, essendo super-partes e
cercando di mediare inevitabili contrasti. Il concetto di fondo che ispirerà quella azione, sarà quello che la
libertà di ogni individuo termina là dove comincia quella di un altro.
Sotto il profilo dell’inquinamento elettromagnetico la nuova amministrazione adotterà tutte quelle misure
volte a garantire la salute pubblica ed il decoro della città.
La nuova Amministrazione si impegnerà, di concerto con le associazioni di categoria, a promuovere iniziative,
eventi, occasioni di aggregazione in tutte le zone della città, che movimentino presenze non solo nel periodo
estivo, ma anche in tempi di bassa stagione e che si leghino alle più tipiche caratteristiche di Follonica
(mare, ambiente, diportismo).
La nuova Amministrazione si impegnerà a premiare con una riduzione sulla tassa per il suolo pubblico, tutti
quegli esercizi che assicureranno i servizi anche in periodi di bassa stagione.
La nuova Amministrazione si impegnerà a promuovere, anche attraverso il Suap, il reperimento di fondi
regionali ed europei, nonché ad effettuare ricerche di mercato volte a individuare i settori nei quali poter
meglio investire.
La nuova Amministrazione si impegnerà ad intervenire sul tema della sosta per rimediare ai danni di un
Piano del traffico scellerato anche per l’economia del centro cittadino. Tanti esercizi si sono ormai trasferiti
nella zona artigianale, divenuta ormai zona commerciale, e dal centro stanno venendo a mancare alcuni
servizi essenziali.
La nuova Amministrazione si impegnerà a contrastare ogni forma di abusivismo su strada e sulla spiaggia, a
tutela di un commercio sano, realmente concorrenziale, in regola.
La nuova Amministrazione si impegnerà ad accelerare, attraverso la concertazione, la riorganizzazione del
mercato settimanale in una nuova area, ipotizzando l’eventuale prolungamento dell’orario alle ore serali,
almeno una volta al mese, secondo esperienze già consolidate in altre città italiane.
1.10 Patto per l’artigianato e il manifatturiero
Crediamo che a Follonica ci siano ancora ampi margini per una crescita più strutturata dell’impresa artigiana.
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La nuova Amministrazione si impegnerà, come detto, a promuovere una più qualificata economia del mare,
legata alla nautica e al diportismo, che potranno muovere un indotto importante, capace di dare nuovo
impulso ad attività artigiane legate alla piccola cantieristica, al rimessaggio, alla componentistica ecc… .
La nuova Amministrazione, oltre che per il commercio, istituirà una commissione permanente anche con le
associazioni dell’artigianato, per individuare insieme nuovi percorsi e nuovi sbocchi da poter intraprendere in
questa direzione, favorendo anche attraverso appositi incentivi l’insediamento di nuove attività
imprenditoriali, che potenzino comparti importanti legati alle più specifiche vocazioni economiche di
Follonica, ma anche a settori in forte espansione (ad esempio l’elettronica).
La nuova Amministrazione si impegnerà a collaborare con la Provincia perché anche la formazione
professionale sia orientata a promuovere figure qualificate da avviare ad attività più organicamente legate
all’economia del mare e del turismo.
La nuova Amministrazione si impegnerà a valorizzare e riqualificare l’attuale zona artigianale, dotandola di
servizi necessari; questa area di fatto, oramai, rappresenta il cuore dell’offerta cittadina non solo dal punto di
vista della piccola e media impresa di tipo industriale e/o artigianale, ma un vero e proprio centro per
l’offerta commerciale. Sarà necessario, di conseguenza, anche dal punto di vista normativo adeguare lo
strumento urbanistico e quelli affini, affinché nel rispetto delle disposizioni in materia, si favorisca lo sviluppo
di ogni iniziativa che possa determinare occasioni di creazione di occupazione lavorativa.
Come avvenuto nelle principali città, dove le aree c.d. “industriali” si sono trasformate in formidabili volani
dell’offerta commerciale, anche a Follonica importanti catene di rivendita commerciale nazionali ed
internazionali, potrebbero così più facilmente decidere di aprire importanti punti vendita. Da ricordare che lo
svincolo autostradale di Follonica est, che tra pochi anni sarà realtà, potrà rappresentare un incentivo di
enorme valore per l’area in questione distante pochi chilometri. Come già menzionato, la combinata
realizzazione del corridoio tirrenico e della Grosseto-Fano che grazie al Governo in carica, stanno finalmente
vedendo la realtà, aprono nuovi orizzonti per tutto il comparto economico della Maremma e Follonica deve
farsi trovare pronta per cogliere ogni opportunità.
1.11 L’inceneritore in contrasto con lo sviluppo
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Per fare, infine, del turismo l’asse portante dell’economia e dello sviluppo di Follonica è necessario che, a
monte, l’Amministrazione sappia interrompere la pratica di scelte ostative, che bloccano ogni possibilità di
sviluppo in questo settore.
Per questo ribadiamo il nostro No all’inceneritore di Scarlino e ci impegniamo, con la nuova Provincia, a
un’altra politica dei rifiuti.
Su questo tema, particolarmente sentito, intendiamo dire una parola di chiarezza, per presentarci al giudizio
dei cittadini nella massima trasparenza di posizioni e unità di intenti.
Questa coalizione, insieme alla Provincia, è pronta a ridiscutere in modo limpido e partecipato le scelte
assunte sino ad oggi, partendo da alcuni presupposti essenziali.
- Più coerenza, no ambiguità
Il Piano provinciale dei rifiuti è uno strumento obsoleto, avviato nel 1995 e approvato nel 2002, che va
assolutamente rivisto. Di questa revisione dovrà farsene garante la nuova Provincia: sappiamo che così sarà
se il futuro presidente sarà Alessandro Antichi; diversamente intravediamo già il pericolo incombente di una
nuova stagione di contraddizioni e confusione, come lo è l’attuale, con il centrosinistra che governa la
Provincia e che si candida a sostituire se stesso intransigentemente votato al sì senza se e senza ma a quel
cogeneratore e la linea del no sostenuta strumentalmente e ambiguamente dai sindaci di Follonica e
Scarlino, costretti a ricorrere al Tar a tutela dei loro territori contro gli atti prodotti dalla Provincia e che
danno il sostanziale e definitivo via libera all’attivazione dell’inceneritore.
Ambiguità non possiamo permettercele più. Né conflitti politici la cui risoluzione venga affidata alla
magistratura. Questo sta accadendo perché la politica di uno stesso partito è entrata in collisione con se
stessa, perché sono venuti a mancare dialogo tra istituzioni, tra istituzioni e cittadini, confronto,
partecipazione.
- Sì al referendum istituzionale
La nuova Amministrazione comunale saprà e vorrà coinvolgere gli attori locali: comitati, cittadini, realtà
economiche e produttive, recuperando a quanto fatto sinora dalla politica. La Provincia ha calato dall’alto
ogni scelta e i Comuni non hanno affrontato con risolutezza, stando dalla parte dei loro amministrati, questa
scelta penalizzante e deleteria.
Nella prima seduta del Consiglio comunale, successiva a quella di insediamento, approveremo la modifica al
regolamento comunale per rendere possibile l’effettuazione di un referendum istituzionale tra i residenti di
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Follonica, attraverso il quale conoscere la volontà popolare su questo tema e che, nei limiti delle proprie
competenze, impegnerà l’amministrazione comunale.
- No ai rifiuti degli altri
La nuova Giunta riaffermerà con determinazione il principio della autosufficienza nelle politiche di
smaltimento rifiuti. Un principio sacrosanto, che dovrà spingere coerentemente la Provincia alla
individuazione di soluzioni che guardino alle effettive esigenze dimensionali di questo territorio.
Infatti, non possiamo permetterci assolutamente impianti o pratiche di recupero dei rifiuti che non siano
commisurati alle necessità locale.
- Subito la moratoria del cogeneratore
La nuova Amministrazione comunale si impegnerà a proporre fin da subito una moratoria complessiva sul
cogeneratore, per ascoltare la tecnologia, sempre più avanzata in questo settore, rispetto a soluzioni che
potranno risultare più idonee e confacenti. Pensiamo che la politica non possa né debba sostituirsi alla
tecnica; in un quadro di obiettivi di vera governance territoriale, riaffermiamo la responsabilità di scegliere
nell’interesse locale.
- Più efficienza al Coseca per una migliore raccolta differenziata
La nuova Amministrazione lavorerà per restituire maggiore efficienza al Coseca, di cui il Comune di Follonica
è il secondo socio. Anche negli ultimi cinque anni il rifinanziamento dell’azienda partecipata dai territori della
Maremma ha suscitato problemi nella stessa maggioranza di centrosinistra, che poi ha obbedito tacendo.
Serve una svolta anche nelle relazioni con una società oggi impegnata a concorrere, insieme ad aziende
“gemelle” delle province di Siena e Arezzo, a divenire il gestore unico del ciclo dei rifiuti per l’area vasta della
Toscana meridionale, riunita da poco tempo in un unico Ato Rifiuti.
Crediamo che sia giunto il momento per il Coseca di imboccare un cammino deciso verso una sostanziale
privatizzazione, attraverso l’apertura a realtà locali, per apportare quel necessario bagaglio di nuove
conoscenze industriali che garantiscano un più efficiente servizio, soprattutto sul fronte della raccolta
differenziata e della selezione. Anche in questo caso, Follonica è stata pioniera in provincia di Grosseto del
sistema “porta a porta”, con risultati non sempre all’altezza, sopratutto rispetto all’impegno giornaliero
richiesto alle famiglie.
Apporteremo tempestivamente le necessarie modifiche al metodo di raccolta della differenziata, affinché i
cittadini non subiscano i forti disagi che oggi sono costretti a patire anche sotto l’aspetto igenico sanitario.
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La nuova Amministrazione farà in modo che si arrivi in tempi certi al raggiungimento della raccolta
differenziata porta a porta in tutte le zone della città, con l’applicazione di tariffe finalmente premianti e la
qualificazione dei rifiuti.
2. LA CITTA’ DEL TERRITORIO
IL TERRITORIO DELLA CITTA’
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2.1. Follonica, grande incompiuta
Follonica oggi è una grande incompiuta, sospesa com’è tra il presente e un futuro incerto, come incerte sono
state le scelte politico-amministrative assunte in questi anni dal centrosinistra.
Arriviamo al voto senza che l’Amministrazione in carica e la sua maggioranza siano finalmente riuscite a
dotare la città del Regolamento Urbanistico. Che cosa sia accaduto, soprattutto in questi ultimi mesi, è storia
nota. La maggioranza non è stata politicamente in grado di affrontare e risolvere il problema della propria
autosufficienza e non avendo la certezza di poter disporre dei voti necessari alla approvazione di quella che
era stata addirittura definita la “delibera delle delibere” , l’ha riposta in un cassetto, in attesa di tempi
migliori.
Questa grave scelta, segno evidente di una resa alle ragioni della cattiva politica e della cattiva
amministrazione, sta significando ancora oggi la paralisi di Follonica.
Langue l’edilizia, languono i grandi progetti di infrastrutturazione e rilancio della città.
Noi crediamo che da questa difficile situazione nella quale Follonica è stata costretta a trovarsi, dobbiamo
ricavare il meglio per il nostro futuro, rimettendo mano a scelte che non possono essere assolutamente
convincenti, ma portando a compimento con rapidità i processi che, invece, ci vedono convinti, perché
Follonica non può attardarsi ancora nell’indecisione.
La nuova Amministrazione si preoccuperà di delineare una città-territorio, che si sviluppi e cresca in modo
più armonico, più logico, più strategico.
Staremo dalla parte del bello e della qualità.
2.2. Nuovo impulso all’edilizia: fare bene e presto
Per dare nuovo impulso all’edilizia saremo combattuti tra lo scrupolo del far bene e l’assillo del far presto.
Il momento è particolare, perché ridisegnare la città deve necessariamente coincidere con la ridefinizione del
suo asse economico. Non vogliamo perdere questa straordinaria occasione.
Per ridare impulso all’economia edilizia lavoreremo a fasi.
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Il primo passo sarà quello di utilizzare quelle occasioni ancora offerte dal Piano regolatore vigente e le
opportunità messe in campo dal Governo nazionale attraverso il Piano casa.
Il secondo passo sarà l’impegno ad approvare a stralci quelle parti del regolamento urbanistico che ci
convincono.
Il terzo passo sarà quello di rivedere, nel contempo, le previsioni del Piano strutturale che ad oggi
impediscono la realizzazione di qualsivoglia insediamento. Ci riferiamo, in particolare, a quelle aree a nord
dell’Aurelia e secondariamente anche a quelle aree potenzialmente accettabili, ma difficilmente realizzabili
per effetto di un uso eccessivo della perequazione relativa ai costi di urbanizzazione.
2.3. Ippodromo
Un posto centrale in questo modo di procedere sarà l’esito della vicenda legata al nuovo ippodromo.
Stiamo parlando dell’incompiuta delle incompiute, perché anche qualora si arrivi al completamento
dell’opera, è quanto mai necessario che la struttura possa attivarsi validamente, senza ulteriori
problematiche.
Tuttavia, sino a quando quest’opera – divenuta ormai un vero e proprio caso – non verrà terminata, nulla di
tutto ciò che è stato previsto dall’attuale Amministrazione nell’area di Fontetonda, nella fattispecie il parco
centrale, potrà seriamente e concretamente prendere forma.
Il problema non è di facile soluzione, ma toccherà a noi individuare il percorso più idoneo.
Da un lato la città di Follonica deve poter rientrare dalle ingenti somme di denaro relative agli oneri sul costo
di costruzione dell’impianto e, dall’altro, seppure solo parzialmente, a quelle relative allo scomputo sugli
oneri di urbanizzazione.
Toccherà a noi, inoltre, permettere l’utilizzo di quel patrimonio immobiliare altrimenti destinato a rimanere
un’altra cattedrale nel deserto. Sarà indispensabile trovare un punto di mediazione e di incontro con tutti gli
attori, che dal 1997 sono stati, a vario titolo, coinvolti in questa vicenda.
Il comparto ippico è certamente una straordinaria risorsa per Follonica, verso la quale questa nostra alleanza
guarda con fiducia e grande attenzione, la stessa che riserveremo al nuovo ippodromo, la cui realizzazione
mai abbiamo avversato, salvo denunciare gli errori, i ritardi, le incoerenze, i cedimenti delle Amministrazioni
che si sono succedute negli ultimi anni. Per questo non mancheremo di rivolgere le dovute attenzioni a
questo ambito importante per l’economia cittadina.
2.4 Parco centrale
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La nuova Amministrazione dirà sì al progetto del Parco Centrale, l’unica novità vera e spendibile della
pianificazione urbanistica degli ultimi anni e che anche i gruppi di centrodestra, dall’opposizione, hanno
sostenuto e votato in Consiglio comunale dopo averlo chiesto dal 1985 dimostrando, anche in questo ambito,
una lungimiranza nel delineare lo sviluppo e l’assetto urbanistico realmente possibile di Follonica.
Rispetto al progetto presentato dall’Amministrazione uscente, lavoreremo ad alcune strategiche modifiche.
- Campus scolastico
Porteremo a compimento l’idea di un Campus scolastico all’interno del futuro parco cittadino, non
necessariamente per tutte le strutture relative alle scuole elementari e medie inferiori di Follonica.
Pensiamo, infatti, che nel Campus possano trovare nuova sede le scuole Medie oggi presenti all’ex Ilva e in
via Gorizia, mentre per le scuole elementari intendiamo avviare un serio confronto con la città e con tutti gli
attori educativi (dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie) per verificare l’opportunità e la fattibilità di un loro
accorpamento all’interno del futuro Campus.
Le ragioni che richiedono e giustificano un approfondimento sono più d’una.
In primo luogo, pensiamo che gli edifici delle scuole elementari lasciati in prossimità del centro cittadino
continueranno ad arricchire quelle stesse zone di luoghi che sono anche aggregazioni sociali e culturali e che
costituiscono una ricchezza, anche economica, per i singoli quartieri.
C’è, poi, un secondo motivo di riflessione: trasferire scuole elementari e medie (oggi distribuite su sei spazi
differenti) in quell’unica zona congestionerebbe in modo pericoloso il traffico lungo un asse viario già
sufficientemente trafficato.
Infine, la presenza di istituti di scuola primaria dislocati in punti diversi della città può assolvere meglio la
funzione pedagogica. Riteniamo, infatti, che l’età della scuola elementare sia particolarmente delicata per
ogni bambino, soprattutto nelle prime classi. L’ingresso nel mondo della scuola segna un ulteriore distacco e
passaggio dalla fanciullezza, che necessita di ambienti in cui lo stesso bambino possa riconoscersi con
maggior facilità. Trasferire tutte le scuole “dell’obbligo” all’interno di un’unica grande struttura, per quanto
efficiente, potrebbe disorientare maggiormente i più piccoli.
- mercato settimanale
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Rappresenta un’importante opportunità sia dal punto di vista economico, per le imprese direttamente
coinvolte, che per i turisti. Riteniamo che la sua collocazione all’interno del parco centrale possa essere la più
idonea anche per poterne caratterizzare l’offerta con servizi migliori, tanto per i clienti che per gli operatori
del commercio.
- arena all’aperto
Rappresenta un elemento essenziale di cui ancora oggi la città è priva, e che potrà essere dedicata ad eventi
culturali e di intrattenimento, soprattutto nel periodo estivo.
- pista ciclabile e trekking
Sarà possibile realizzare in tutta l’area del parco centrale e le zone limitrofe una grande e funzionale pista
ciclabile, con percorsi di trekking e di footing.
- area ex Ilva
Una volta che l’area, nel cuore della città, sarà definitivamente nella disponibilità del Comune, dovrà
diventare la sede di tutti i maggiori servizi da offrire ai residenti e ai turisti. Immaginiamo, ad esempio, il
trasferimento della scuola di musica da Pratoranieri, recuperando risorse dalla vendita di cubature di pregio e
collocando la scuola stessa in un’area centrale e più congeniale alle sue funzioni.
- parcheggi
Nell’area ex Ilva dovranno trovare realizzazione parcheggi interrati, a servizio della città e di tutte le attività
commerciali che insistono sul centro e che oggi soffrono della carenza di posti auto, che scoraggia i clienti
spingendoli inevitabilmente verso i centri commerciali periferici, adeguatamente attrezzati anche in tal senso.
2.5 La rivoluzione della mobilità
Follonica ha bisogno di darsi un volto nuovo intervenendo principalmente sul Piano del traffico e della
mobilità urbana. La nuova Amministrazione concentrerà il suo impegno nella realizzazione di parcheggi
multipiani interrati, come se ne vedono in località dimensionalmente e urbanisticamente simili.
Prevediamo apposite aree sosta di questo tipo, oltre che all’ex Ilva, anche nelle piazze Istria e XXIV Maggio.
Un’altra area di sosta da realizzare sarà al confine tra il parco Pietraia e via Portogallo.
Quest’ultima, unitamente ad una particolare attenzione del flusso di traffico in ingresso da sud della città,
farà parte fin da subito del progetto di riqualificazione dell’area cittadina del quartiere di Senzuno; gli
interventi alla foce del Petraia sopra descritti e quelli relativi al piano del traffico arricchiranno quest’area
cittadina che non può più essere considerata “al di là del ponte”.
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La nuova Amministrazione valuterà la possibilità di realizzare parcheggi interrati anche in altre zone non
centrali, ma ad alta densità di insediamenti turistici (zona nuova).
Realizzeremo i parcheggi coperti ricorrendo allo strumento del progetto di finanza. Una volta realizzati, i
posti coperti potranno essere in parte venduti e in parte utilizzati per la sosta pubblica.
I parcheggi così pensati e realizzati consentiranno nell’arco di pochi anni di liberare ampie zone della città
dalla sosta a cielo aperto, che costringe gli automobilisti a girare spesso a vuoto alla ricerca di posti che non
ci sono, e di creare una mobilità alternativa, a basso o nullo impatto acustico e ambientale.
Immaginiamo, in particolare, di fare di Follonica la città della bicicletta. La sua tradizione in questo ambito è
nota a tutti e va assolutamente recuperata. Gli spazi cittadini liberati dalla sosta delle auto potranno
agevolmente essere riconvertiti in piste ciclabili, attraverso le quali muoversi in tutta tranquillità all’interno
del centro urbano, oggi congestionato dal traffico veicolare e dai parcheggi.
2.6 Una società comunale per gestire la sosta
L’Amministrazione comunale studierà l’ipotesi di una apposita società mista pubblico-privata, così come
realizzata in altre città, per la gestione in concessione pluriennale di tutti i punti sosta della città e della cura
del servizio di segnaletica orizzontale e verticale. Vanno riviste anche quantità e caratteristiche dei parcheggi
blu, anche in funzione delle esigenze delle attività commerciali presenti nel centro cittadino.
2.7. E’ ora di un vero trasporto pubblico urbano
Investiremo anche su un nuovo modello di mobilità pubblica, che tenendo conto delle caratteristiche di
Follonica, consenta l’attivazione di linee di bus “pollicino”, che assicureranno un servizio di trasporto locale
efficiente, non inquinante, comodo, poco dispendioso.
Queste misure consentiranno di riordinare il carico antropico sul tessuto cittadino, oggi particolarmente
impattante.
2.8. Un Piano per le giovani famiglie e per quelle in difficoltà
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Una nuova città-territorio non può dimenticare quelle fasce della popolazione che restano indietro. La nuova
Amministrazione dovrà dare impulso ad una nuova stagione di edilizia popolare e approntare soluzioni
idonee all’emergenza casa di molte famiglie. Ad oggi, infatti, il Comune di Follonica, dopo 64 anni, ha solo
due appartamenti di proprietà da dedicare all’accoglienza di nuclei familiari senza più una casa.
Le soluzioni a cui fare ricorso possono essere diverse e differenziate.
Individueremo modalità anche innovative, ma già sperimentate altrove, per favorire la realizzazione di
alloggi-prime case a prezzi calmierati.
La nuova Amministrazione si impegnerà, inoltre, a reinvestire gli oneri che incasserà per i costi di costruzione
e di urbanizzazione non ancora terminata del nuovo Ippodromo, a sostegno dell’edilizia pubblica e di specifici
alloggi per fronteggiare l’emergenza, perché nel terzo millennio non accada più che nella civilissima Toscana
e in una città dalle forti tradizioni solidaristiche quale è Follonica vi siano cittadini costretti a dormire
all’aperto, per le risposte tardive, lente, generiche, confuse dell’Amministrazione pubblica.
2.9 Investiamo nella prima infanzia
Allo stesso tempo la nuova Amministrazione si impegnerà per investire nella educazione della prima infanzia,
potenziando il servizio di asilo nido, oggi insufficiente a far fronte a tutte le richieste, lavorando per innalzare
il numero dei posti disponibili, mediante la convenzione con strutture private accreditate, assicurando un
contributo economico alle famiglie.
2.10 Orti, una soluzione alla portata
Inutile negarlo: il problema degli orti esiste e va governato. Non ci attarderemo sulle ragioni per cui l’attuale
maggioranza si è dimostrata sorda e indifferente rispetto a questo tema, costringendo i cittadini a costituirsi
in comitato e perfino a scendere in campo con una loro lista per questa competizione elettorale.
La nuova Amministrazione attuerà quella soluzione di cui dai banchi dell’opposizione il centrodestra da
tempo ormai si fa sostenitore. Consentirà la realizzazione di piccoli annessi dagli 8 ai 15 metri, pienamente
inseriti nel contesto ambientale e paesaggistico, a servizio esclusivo di un’attività sociale e ricreativa, che non
va spenta, ma assecondata e valorizzata.
Al tempo stesso saranno individuate aree per la realizzazione di orti sociali dotati di servizi. Tali orti saranno
resi disponibili per coloro che, pur non possedendo alcun fondo, vogliono però dedicarsi a questa attività.
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2.11 Ex Florida
La nuova Amministrazione cercherà di dare soluzione all’annosa situazione dell’area ex Florida, situata al
centro della passeggiata a mare in viale Italia, dal potenziale elevato dal punto di vista dell’immagine e
dell’offerta turistica. Sarà indispensabile porre fine alle diatribe coi privati nell’esclusivo interesse pubblico.
3. LA CITTA’ DEL DECORO E DELLA SICUREZZA
IL DECORO E LA SICUREZZA DELLA CITTA’
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Decoro e sicurezza urbana sono due facce della medesima medaglia e non possono essere disgiunte l’una
dall’altra. Il decoro cittadino dà sicurezza; viceversa il degrado e la trascuratezza anche ai dettagli spingono
alla micro criminalità, agli atti di vandalismo e di bullismo, al calo generale di attenzione ai beni pubblici.
Anche la sicurezza contribuisce al decoro, all’ordine, alla pulizia.
La nuova Amministrazione investirà su questi principi, sul decoro e sull’arredo urbano.
In questi anni è mancata un’organica politica di pianificazione di interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria, eccettuati pochi interventi (ad esempio il completamento di viale Italia), che restituissero
decoro ad ampie zone del centro e a quartieri esterni, sempre più lasciati a se stessi.
3.1 Cura al verde pubblico
La nuova Amministrazione si impegnerà a dedicare una cura costante al verde pubblico e affiderà
un’apposita delega alla Manutenzione della città, da separare dagli investimenti dedicati più specificamente
alle opere strutturali.
La nuova Amministrazione si impegnerà, così, a dedicare apposite risorse finanziarie, politiche e professionali
per la cura giornaliera della città.
La nuova Amministrazione stilerà, nell’ambito del Piano delle opere pubbliche, una programmazione puntuale
per l’avvio di una stagione di riqualificazione urbana di Follonica, mediante il rifacimento di marciapiedi,
strade, rafforzamento dell’illuminazione pubblica e rivisitazione dell’arredo urbano (panchine, cestini per
l’immondizia ecc…) ben distribuiti in tutti i quartieri cittadini e della stessa buona qualità ovunque.
Particolare cura sarà dedicata anche alle pinete di ponente e di levante, patrimonio ambientale fondamentale
per la città. Lavoreremo per un dialogo più stringente e costruttivo col Demanio statale, affinché queste
aree, oltre al ruolo ambientale assolvano anche a strumenti di promozione turistica e di attrazione a scopo
ludico-ricreativo
La nuova Amministrazione si impegnerà perché una città come Follonica, che intende fare dell’economia del
turismo la sua principale fonte di reddito e di benessere sia elegante, pulita, accogliente, gioiosa.
Amplieremo la piantumazione di nuove essenze vegetali e di fiori negli spazi a verde pubblico.
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Incentiveremo i privati, anche attraverso piccoli sgravi fiscali (da stabilire), alla riqualificazione esterna degli
edifici di proprietà, mediante la ritinteggitura delle facciate e simili.
La nuova Amministrazione si impegnerà per aumentare gli spazi verdi fruibili e curati, a partire dalla
realizzazione di un nuovo parco attrezzato nell’area del Petraia, predisponendo la bonifica dell’area dell’ex
depuratore, teatro di squallide e tristi storie di vita e segno eloquente di un degrado che non dovrà più
appartenere alla città di Follonica, dalle solide e consolidate tradizionali solidaristiche.
Follonica in questi anni ha visto, purtroppo, crescere episodi di criminalità più o meno grande. I cittadini
chiedono sicurezza, chiedono prevenzione.
Noi crediamo fermamente che il decoro costante della città, il potenziamento della pubblica illuminazione, il
dare impulso alla vita sociale e all’aggregazione rappresenti già un primo deterrente.
Sappiamo però che da sole queste misure non sono sufficienti.
Occorre un più deciso impegno dell’Amministrazione comunale nei riguardi di serie politiche sulla sicurezza,
che affianchino l’opera encomiabile già svolta da tutte le forze dell’ordine.
Gli strumenti ci sono.
Attingeremo alle competenze, alle funzioni e ai mezzi offerti agli enti locali dalle nuove disposizioni sulla
sicurezza già approvate dal Senato e attualmente in discussione alla Camera dei deputati.
In particolare attingendo alle competenze per fronteggiare tutte le forme di danneggiamento del patrimonio
pubblico, il deturpamento e l’imbrattamento di strade, di indebita occupazione del suolo pubblico, rispetto al
quale i sindaci oggi possono, per ragioni di sicurezza, ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a
spese degli occupanti e, se si tratta i occupazione a fine di commercio, la chiusura dell’esercizio.
Attingeremo anche alla possibilità di utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al
pubblico per la tutela della sicurezza urbana.
Individueremo aree di verde pubblico nelle quali facilitare e permettere ai proprietari dei nostri amici a
quattro zampe di effettuare passeggiate quotidiane con i relativi “annessi e connessi”, garantendo così
decoro e igiene pubblica, nonché sicurezza, soprattutto nei confronti dei bambini. Eguale attenzione sarà
rivolta nei confronti di tutti gli animali domestici, per i quali sarà opportuno, sulla scorta di quanto già attuato
in molte città, individuare un’ area nella quale essere collocati anche dopo la loro morte.
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La nuova Amministrazione lavorerà per istituire anche a Follonica i vigili di quartiere, al fine di rendere
presente e visibile la presenza delle Istituzioni.
Saranno valorizzati, inoltre, il ruolo e la presenza dei nonni volontari, che supportano l’azione della Polizia
Municipale nell’attività di assistenza e sorveglianza dei bambini fuori dalle scuole, ma anche di vigilanza al
decoro di spazi pubblici quali giardini e aree a verde, attraverso riconoscimenti più visibili.
La nuova Amministrazione, infine, si impegna a mettere fine all’annosa questione della realizzazione di un
nuovo edificio per la Tenenza dei Carabinieri.
Siamo forza di governo e pertanto abbiamo gli strumenti per dare definitiva concretezza al progetto, facendo
leva sui forti legami che potremo instaurare con la rappresentanza parlamentare della Maremma e della
Toscana e sul forte collegamento con i rappresentanti del Governo nazionale.
4. LA CITTA’ DA VIVERE
VIVERE LA CITTA’
Immaginiamo la città dello sport e del tempo libero; la città degli spazi di aggregazione, la città della
cultura.
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4.1. Cultura: ripartire daccapo
In questo settore c’è ancora la possibilità di fare passi in avanti importanti, innanzitutto legando la cultura
alla promozione umana e del territorio, alla creatività, alla conoscenza diffusa.
Il combinato disposto sole-mare-pineta non può funzionare più; la biblioteca, la pinacoteca, il museo del
ferro devono poter disporre di attività istituzionali di adeguata promozione, ma dovranno anche essere lo
strumento attraverso il quale rilanciare il nome di Follonica all’estero. Siamo o no nel distretto archeologico
ed etrusco? Ci sarà bisogno di dotare finalmente questa città di strutture per la convegnistica, che
movimentino persone e idee.
4.2 La promozione come metodo
La nuova Amministrazione si impegnerà per un rilancio nell’organizzazione di eventi espositivi, con iniziative
all’estero, in collaborazione con la Provincia e il sistema imprenditoriale.
Il Gray Cat in questi anni ha praticamente monopolizzato l’attività culturale di Follonica. Crediamo che
occorra cambiare. Il Gray Cat dovrà rimanere come iniziativa e come marchio, ma potrà essere affiancato da
una struttura di valutazione che favorisca l’accesso a nuovi canali artistici, a nuovi eventi, a nuove sensibilità
culturali.
4.3 E’ l’ora di un teatro anche a Follonica
Follonica merita un teatro. Per noi questo è un punto irrinunciabile. Premesso che dovrà essere valutato il
risultato degli interventi effettuati nella fonderia numero 1, che l’attuale amministrazione comunale ha
pensato di poter utilizzare anche come teatro, riteniamo che la riapertura di un teatro rappresenti
concretamente la reale inversione di tendenza nel porre lo spettacolo, la musica dal vivo, la danza, la
recitazione per giovani talenti del nostro territorio.
La nuova Amministrazione accelererà il completamento dell’ex cinema Tirreno, che è ancora un cantiere
“infagottato” e circondato da troppo tempo da gru e mezzi pesanti. Il progetto di ristrutturazione della
storica struttura è noto: l’edificio avrà un piano in più rispetto al vecchio “Tirreno” e all’interno dello stabile
troveranno posto uffici, negozi e garage per le auto.
Uno tra gli aspetti di quel progetto che ci stanno più a cuore è quello della saletta polivalente da circa 250
posti, un’opera pubblica, che in quanto tale diventerà proprietà comunale e sarà gestita dall’ufficio
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Patrimonio. Non è più possibile, infatti, ipotizzare manifestazioni e convegni da tenersi esclusivamente alla
pinacoteca e al casello idraulico, spesso indisponibili e poco adatti a convegni od incontri.
4.4 Lo sport
Noi crediamo che una parte del successo di un’Amministrazione sia nel riuscire ad aumentare, fino
all’utopistico 100%, la partecipazione ad una pratica sportiva dei ragazzi da 5 a 18 anni con un progetto che
deve vedere coinvolti l’Amministrazione, le famiglie, la scuola , le società sportive partendo dal presupposto
che ogni bambino deve praticare attività fisica e deve seguire diete che permettano di godere di una migliore
salute.
Il Ministero del Welfare ha ufficialmente ringraziato il Coni per questa specificità che permette, appunto, di
prevenire in età infantile ed adolescenziale, patologie anche gravi. L’unico altro momento in cui questo
accadeva, era la visita di idoneità al servizio militare (oggi non più obbligatorio).
Lo sport rappresenta un momento importante di insegnamento di regole, di rapporti di convivenza anche
multirazziale, di solidarietà, di rispetto civile, di accettazione della sconfitta evitando la frustrazione, di
educazione in generale, di avvicinamento ad un sano interesse con serietà, impegno, rigore, tutti fattori
necessari per il raggiungimento di obiettivi di successo in ogni attività.
Il contributo dell’Amministrazione deve essere rivolto allo sviluppo di queste attività e di progetti volti a
raggiungere gli obiettivi indicati.
In particolare, appare evidente che in seguito alla riforma Gelmini le direzioni scolastiche dovranno attivarsi
per consentire ai bambini della scuola primaria di avere una adeguata formazione di base sportiva.
Proprio dal concetto di “formazione di base sportiva” riteniamo fondamentale che l’Amministrazione possa
organizzare o dotarsi di “laboratori sportivi” con personale qualificato, che permetta ai bambini dai 6 ai 10
anni di partecipare a corsi di formazione di base.
In questo percorso formativo i bambini potranno partecipare a stage organizzati dalle società sportive che
faranno così conoscere le varie discipline.
A Follonica esistono numerose strutture pubbliche il cui utilizzo non è ottimizzato (due palazzetti , palestre
scolastiche, campo di atletica), che possono essere meglio organizzate a questi scopi. L’Amministrazione, di
concerto con la Provincia, lavorerà affinché possa essere progettata e realizzata una nuova palestra nell’area
dell’attuale scuola media superiore Ipsia affinché oltre a permettere a quegli studenti di poter godere di tale
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agognato impianto, nelle ore extrascolastiche sia possibile ampliare l’offerta degli spazi attrezzati per le
discipline sportive che spesso restano non soddisfatte dall’offerta delle attuali strutture.
La nuova Amministrazione, al fine di reperire finanziamenti da dedicare allo sport, dovrà valutare con più
attenzione la effettiva necessità di alcuni impianti e la loro eventuale redditività per l’utilizzo a fini ludici e di
spettacolo, ipotizzando anche la conversione di strutture già esistenti in impianti polivalenti, da dare in
concessione a privati dietro pagamento di canoni da reinvestire nel settore dello sport.
Inoltre sarà importante valutare quali investimenti effettuare per consentire l’utilizzo di importanti strutture
(ad esempio l’acustica nel Palagolfo “Raul Micheli”) per attività culturali e spettacoli a pagamento, il cui
ricavato possa andare a vantaggio dello sport cittadino.
Pensiamo anche alla possibilità di elaborare un progetto sportivo per gli anziani, utilizzando proprio le
strutture comunali ed il personale qualificato impiegato nei “laboratori” abbattendo così i costi di gestione e
favorendo l’offerta di corsi a bassissimo prezzo.
Infine sport e turismo, ovvero una promozione turistica estiva, ma anche nelle altre stagioni, da effettuarsi in
vari luoghi lungo il nostro litorale: gazebi all’aperto attrezzati per offrire corsi, ai turisti e cittadini, per varie
discipline di fitness, yoga, pilates, nordic walking, free climbing (pareti attrezzate), senza dimenticare la
possibilità dei corsi di nuoto in mare nei tratti di spiaggia libera, nelle pinete e nelle aree verdi.
4.5 Il Parco di Montoni
L’area a verde più significativa della città, è rappresentata oltre che dalle pinete, dalla vegetazione
mediterranea del parco di Montoni. Questo prezioso polmone di oltre 6.500 ettari, posto a cavallo tra i bacini
dei fiumi Cornia e Pecora, è rimasto praticamente inutilizzato per molti dei fini per i quali è stato istituito.
Non solo non vi si effettuano attività di natura sportiva, tranne quelle poche gite in mountain-bike o tracking,
ma anche i percorsi turistici hanno visto esclusivamente soldi gettati al vento relativamente ad alcuni acquisti
di beni strumentali. E’ stata evidente la mancanza di promozione e organizzazione, di cui avrebbe dovuto
farsi principalmente carico l’amministrazione comunale di Follonica, per lo meno per quella parte del parco
che insiste sul nostro territorio comunale. La nostra amministrazione porrà rimedio a tale carenza investendo
nella promozione ed il coordinamento di tutti gli enti e realtà potenzialmente interessate all’utilizzo di questa
enorme risorsa; dalla scuola alle associazioni sportive, ambientali, culturali, oltre a quelle turistiche che
possono integrare nei loro pacchetti di offerta gite, od altre iniziative di vario genere, organizzate in uno dei
luoghi più panoramici dal quale ammirare le bellezze del nostro golfo ed altresì le meravigliose caratteristiche
della macchia mediterranea.
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4.6 L’ ambiente
La qualità dell’aria e dell’acqua rappresentano fattori determinanti per vivere la città. La nuova
amministrazione si farà carico di monitorare ed eventualmente intervenire affinché i parametri ad esse
riferibili rimangano sempre a livelli ottimali.
Relativamente alle emissioni atmosferiche sarà particolarmente fatta attenzione non solo a quelle di natura
industriale (provenienti da Scarlino o da Piombino) ma altresì da quelle di natura civile. Ci riferiamo
essenzialmente alle emissioni provenienti da scarichi e principalmente dal trattamento delle acque del
depuratore di Campo Cangino; il depuratore dopo alcuni interventi di manutenzione appare ancora lontano
dall’aver risolto tali problematiche e specie nel periodo estivo rende praticamente irrespirabile l’aria in alcune
zone cittadine. limitrofe e non.
La nuova amministrazione sarà più rigorosa nel valutare permessi ad allacciamenti alla rete fognaria da
depurare per insediamenti produttivi non situati all’interno del territorio comunale e nel contempo si attiverà
nei confronti dell’Acquedotto del Fiora affinché siano valutate le performance indispensabili del depuratore in
relazione al numero degli abitanti equivalenti della città durante tutto l’arco dell’anno.
Altro tema che vede Acquedotto del Fiora spa erogatore di servizi per la città è quello della quantità e qualità
dell’acqua. Nel concetto di sviluppo sostenibile l’approvvigionamento delle risorse idriche è tema centrale per
permettere lo sviluppo di ulteriori insediamenti abitativi e nuove attività produttive.
Acquedotto del Fiora dovrà porre la massima attenzione alle richieste provenienti dal Comune, in
considerazione di tutti i piani di sviluppo ed interventi produttivi indicati nel presente programma elettorale;
essere il secondo centro della provincia di Grosseto significa anche rivendicare un ruolo determinante nelle
scelte e negli investimenti delle società partecipate.
I cittadini se da un lato sono tenuti a pagare i costi per una corretta gestione del sistema idrico integrato,
sono dall’altro legittimati a pretendere servizi corrispondenti. La tariffa per tali servizi ha raggiunto livelli
considerevoli e pertanto non è più tollerabile che la città resti priva di quei servizi fondamentali per il suo
sviluppo.
Oltre che sul piano degli investimenti relativo allo sviluppo sostenibile, sarà data massima attenzione ad una
corretta manutenzione volta a contenere le perdite della rete evitando così di disperdere un così prezioso e
“costoso” bene per la città.
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5. LA CITTA’ DELLE OPPORTUNITA’
LE OPPORTUNITA’ DELLA CITTA’
La nuova Amministrazione sarà impegnata nel costruire una città veramente coesa, che non faccia più figli e
figliastri, che non sia più schiava di una politica clientelare, che promette e dà solo agli amici.
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Immaginiamo e ci impegniamo per una città delle opportunità e non degli opportunismi; per una città delle
convinzioni e non delle convenienze, per una città della libertà, soprattutto per i giovani, che qui hanno
diritto di potersi costruire un avvenire.
Solo noi, che abbiamo vissuto da anni l’opposizione spesso come marginalizzazione, sapremo assicurare
un’Amministrazione aperta, di tutti, perché sappiamo che cosa voglia dire stare sempre dalla parte di chi non
conta e non viene fatto contare.
5.1. Più partecipazione
Esistono degli strumenti a cui attingere per assicurare una vera e piena partecipazione dei cittadini, delle
rappresentanze di categoria e dei corpi intermedi alla vita della città e alle scelte di interesse generale.
Applicheremo la legge regionale sulla partecipazione, sostenuta anche dai gruppi del centrodestra nel
Parlamento toscano, perché i temi che più di altri interpellano l’interesse collettivo siano esaminati, discussi,
dibattuti e sia fornita all’Amministrazione una consapevolezza più chiara di quale è la sensibilità del territorio,
per metterla poi nelle condizioni di decidere e governare, sottoponendosi così ad un chiaro giudizio da parte
di tutti, senza ansie, senza paure.
5.2 Meno filtri tra cittadino e Comune
Rafforzeremo tutti gli strumenti con cui l’ente pubblico può interfacciarsi coi cittadini: l’Ufficio relazioni con il
pubblico, il sito internet, la comunicazione istituzionale, il difensore civico, ipotizzando anche la figura dei city
manager.
Ma faremo anche di più.
Metteremo tutti i cittadini nella condizione di poter, con serietà e buon senso, esprimersi in merito ai servizi
erogati dal Comune.
La nuova Amministrazione si impegnerà per sottoscrivere in tempi rapidi un protocollo d’intesa col
Dipartimento della Funzione Pubblica presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, per avviare anche a
Follonica la sperimentazione del progetto di customer satisfation “Mettiamoci la faccia”.
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Questo progetto consentirà di sottoporre alla valutazione dei cittadini tutti i servizi erogati dal Comune,
attraverso l’utilizzo di un sistema informatico semplice, diretto accessibile a tutti, basato su “faccine”
(emoticon) di diverso colore (verde, giallo e rosso) a cui corrisponda un giudizio da positivo a negativo.
Questo meccanismo non servirà a mettere sotto osservazione il personale del Comune, che anzi vogliamo
rendere sempre più coinvolto e partecipe degli obiettivi dell’Amministrazione, ma sarà solo uno strumento
per rilevare il gradimento sui servizi pubblici, consentendo così ai dirigenti responsabili di ciascun settore di
intervenire sulle carenze e gli aspetti da migliorare e poter qualificare sempre più e sempre meglio la
pubblica amministrazione, che concepiamo come mezzo che, se efficiente, può assicurare pari opportunità di
accesso a tutte le fasce della popolazione, soprattutto a quelle più deboli, che hanno nel pubblico l’unico e
possibile interlocutore per i loro bisogni.
5.3 Una scuola partecipata dalle istituzioni e dalle famiglie
L’Amministrazione lavorerà per dare vita ad un organismo che nell’ambito dello sviluppo della partecipazione
possa programmare incontri tra dirigenti delle scuole presenti nel territorio, il Comune con le sue figure
tecniche e politiche, la Asl e le forze dell’ordine pubblico.
All’interno di questo gruppo di lavoro, fondamentale sarà l’individuazione della figura di un “progettista” volta
a studiare ogni tipo di possibile reperimento di risorse economiche (incluse quelle comunitarie) con cui
incrementare le dotazioni per le scuole cittadine di competenza comunale.
Particolare cura ed attenzione sarà rivolta agli edifici scolastici soprattutto per quanto concerne la sicurezza,
l’igiene e la funzionalità; egualmente ai bisogni delle famiglie meno fortunate ed a tutti i soggetti
svantaggiati o diversamente abili, attraverso provvedimenti di sussidiarietà e solidarietà.
Collaborare con le dirigenze scolastiche per far conoscere meglio il nostro territorio e le nostre tradizioni e
favorire in ogni forma possibile l’integrazione di bambini provenienti da altre etnie incentivando così una
maggiore cultura dell’appartenenza e dell’accoglienza.
La coesione sociale andrà ricercata in ogni forma e direzione come valore aggiunto della nostra città e come
strumento per superare i momenti difficili come quello che stiamo vivendo.
L’organismo in premessa si occuperà della informazione, formazione e prevenzione in relazione alle cause del
disagio sociale con particolare riferimento a quelle poste in relazione ai fenomeni del c.d. bullismo, in ambito
scolastico.
5.4 Una città davvero per tutti.
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In premessa, abbiamo sottolineato come la nostra amministrazione voglia caratterizzare il proprio mandato
per realizzare una città più aperta e dell’accoglienza.
Con il metodo della partecipazione porremo l’attenzione su quegli aspetti e circostanze relative al disagio
sociale e particolarmente verso le fasce più deboli, a favore di chi è rimasto più indietro e per gli stranieri
che sono venuti a Follonica con il preciso intento di cercare un lavoro e di lasciarsi alle spalle povertà e
sfruttamento.
Attueremo una fattiva iniziativa per una concreta integrazione nei confronti dei diversamente abili, troppo
spesso sulla bocca di chi ha fino ad oggi governato la città e molto meno aiutati in realtà.
Le famiglie che purtroppo vivono quotidianamente questa condizione, troveranno nella nostra
amministrazione un ascolto puntuale e costante; non dovrà più accadere che fondamentali diritti vengano
non attuati. L’impianto normativo nazionale e regionale dovrà essere rispettato con prevalenza sui
regolamenti comunali che modificheremo ed integreremo.
La nostra amministrazione si farà carico di valutare “caso per caso” e con la massima attenzione, il servizio
di assistenza domiciliare nei confronti degli anziani non autosufficienti; saranno previsti sgravi fiscali ed aiuti
nei confronti di coloro che vivono ai limiti o sotto i limiti della povertà.
Guida e postulato della nostra azione verso queste categorie sarà il concetto del nucleo familiare, caro al
Governo attuale, in modo che l’azione di solidarietà e sussidiarietà reale e concreta, sia rivolta a chi
veramente ha bisogno.
Per quanto concerne le barriere architettoniche e quindi l’abbattimento di ogni discriminazione, il metodo
della partecipazione dovrà presiedere e condurre l’azione del governo cittadino, volto ad una analisi puntuale
di ogni situazione di possibile svantaggio.
Le tradizioni e la cultura italiana in tema di emigrazione guideranno l’azione amministrativa del nostro
governo, consci di quanto sofferto è l’abbandono della terra natale verso la speranza di una vita migliore.
Precisato questo concetto, la nostra amministrazione non potrà fare sconti alcuno a situazioni che possono
invece innescare fenomeni di disvalore sociale o addirittura di microcriminalità latente.
Non sarà tollerato nessun atteggiamento che possa mettere a repentaglio il vivere sociale, le tradizioni e la
cultura della nostra terra.
La multietnicità e l’integrazione del “diverso” per cultura , religione, razza o colore della pelle, rappresentano
valori di riferimento imprescindibili a cui corrisponderà un’azione di governo aperta, fattiva e senza
pregiudizi. Favoriremo l’individuazione e cureremo la comunicazione per tutti i casi di eccellenza
nell’integrazione , affinché il modello che funziona, possa rappresentare un ulteriore stimolo verso quegli
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stranieri che vengono nel nostro paese per apportare risorse e capacità, arricchendo la nostra società di
culture diverse ed altrettanto nobili quanto la nostra.
5.4 Per una salute più vicina ai cittadini.
La salute è un diritto costituzionalmente garantito, la cui funzione spetta allo Stato e alle Regioni che
operano mediante le aziende sanitarie locali. I Comuni, tuttavia, non sono soggetti passivi, in quanto
attraverso la Conferenza dei sindaci hanno il compito fondamentale di fornire gli indirizzi al managment della
Asl, approvare i Piano organizzativi ecc…
Crediamo, dunque, che l’Amministrazione comunale debba e possa fare di più e di meglio per assicurare a
Follonica, seconda città della Maremma, standard più qualificati di servizi territoriali. Follonica è priva da
tempo di un ospedale, a tutto vantaggio di Massa Marittima, che oggi non risulta assolutamente rispondente
ai bisogni di salute di questa vasta zona della provincia di Grosseto. Come si suol dire, molti treni sono stati
persi da chi ha amministrato negli anni, perché i sindaci che si sono succeduti non hanno saputo esercitare
sino in fondo il loro ruolo e lavorare perché i milioni di euro dirottati sull’ospedale Sant’Andrea venissero
investiti, almeno in parte, per strutture più prossime alla nostra città.
Come si può oggi rimediare ad una situazione che affonda le sue origini in scelte politiche di anni? Pensiamo,
ad esempio, che sia giunto il momento di incidere perché il servizio di radiologia, attivo nella struttura di
viale Europa, possa funzionare durante l’intero arco della giornata e non più solo sino alle 14,
implementando la pianta organica (medici, infermieri, tecnici di radiologia).
La nuova Amministrazione si impegnerà ad aprire un tavolo con la direzione generale della Asl 9 perché il
distretto di Follonica sia organizzato con medici specialisti (chirurghi ed anestesisti), in grado di eseguire
piccoli interventi a bassissimo impatto sull’organismo e perché, sempre con gli stessi medici, sia possibile
programmare esami endoscopici (gastroscopie, rettoscopie, colonoscopie ecc…) all’interno del distretto.
Lavoreremo con la Asl 9 anche per assicurare che nei giorni festivi, accanto al servizio di continuità
assistenziale (Guardia medica) , possa essere assicurato un servizio infermieristico in grado di svolgere alcuni
servizi quali, ad esempio, la sostituzione di cateteri vescicali e di medicazioni. Tutto questo per evitare che i
cittadini di Follonica siano costretti a continui spostamenti verso l’ospedale di Massa Marittima o a dover
attendere anche mesi per una visita specialistica.
Un capitolo a parte merita la Società della salute delle Colline Metallifere. Si tratta di un consorzio pubblico di
funzioni previsto dal Piano sanitario regionale della Toscana. Il nostro giudizio questo organismo sia nei fatti
diventato un’altra azienda sanitaria territoriale, con tanto di presidente (di nomina politica), direttore
sanitario, direttore amministrativo, impiegati, infermieri. Per la Regione Toscana la Società della salute è una
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“sintesi di competenze”, per noi un ulteriore carrozzone che poco o nulla ha migliorato la qualità e
l’organizzazione dei servizi sanitari a Follonica.
L’invecchiamento della popolazione, unito all’aumento delle patologie croniche richiedono, invece, il
potenziamento dei distretti territoriali, dotati di proprie risorse umane e finanziarie e di strutture confacenti.
In quest’ottica si muoverà anche la nuova Amministrazione, anche attraverso una presenza più incisiva e
forte all’interno della Conferenza dei sindaci, con l’unico obiettivo di rimettere al centro il dovere di liberare i
cittadini dal bisogno.
In questa stessa direzione punteremo anche a rendere più qualificati i servizi sociali. Molte proposte di
natura sociale le abbiamo inserite in punti specifici di questo programma di governo, convinti come siamo
che le politiche sociali non siano un compartimento stagno nella complessa organizzazione della macchina
comunale, ma interagiscano con altri ambiti, a partire dalle politiche abitative, per i giovani, per lo sviluppo e
l’occupazione. Concepiamo politiche sociali in una visione organica, convinti che ogni atto, ogni progetto,
ogni scelta che crea benessere diffuso, è una chiara scelta sociale.