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Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXVI N. 8 4 - 18 GIUGNO 2020 COPIA OMAGGIO QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo - Direttore Bruno Jorillo Il bilancio di questi mesi di pandemia con i medici del Pronto Soccorso della clinica Casa di Cura Città di Aprilia TANTISSIMI TAMPONI EFFETTUATI, SOLO UNA QUARANTINA I POSITIVI

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA ... · scendo al contempo la necessità di un contesto differente per potersi esprimere. Per lavoro e altro mi trasferii

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Page 1: QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA ... · scendo al contempo la necessità di un contesto differente per potersi esprimere. Per lavoro e altro mi trasferii

Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXVI N. 8 4 - 18 GIUGNO 2020COPIA

OMAGGIO

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO

Fondato nel 1984 da Ben Jorillo - Direttore Bruno Jorillo

Il bilancio di questi mesi di pandemia con i medici del Pronto Soccorso della clinica Casa di Cura Città di Aprilia

TANTISSIMI TAMPONI EFFETTUATI,SOLO UNA QUARANTINA I POSITIVI

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di Gianfranco Compagno

Adriano Reggiani avrebbe com-piuto 90 anni il prossimo 19luglio. Il suo nome rimane nellamemoria di pochissimi apriliani.Tra questi Giacomo Stradaioli,il cui padre Mario è stato suocompagno di partito e collega inconsiglio comunale. Reggiani èstato indubbiamente uno deiprotagonisti della politica apri-liana tra la fine degli Anni ’50 einizi ’60. Leader indiscussodella sinistra apriliana. Nonaveva compiuto 26 anni quandoporto alla vittoria la coalizionesocial - comunista (PCI- PSI)alle elezione amministrative del27 maggio 1956. ConquistareAprilia dal punto di vista politi-co era un’impresa impensabileal tempo. Adriano Reggiani eranato a Mirandola in provincia diModena il 19 luglio 1930, com-

ponente di una numerosissimafamiglia Il papà si chiamavaOtello, reduce di Spagna (1936-1938), la mamma si chiamavaBruna. La famiglia si trasferì inLibia,. Nel 1940, alla dichiara-zione di guerra, Adriano e tresorelline rientrarono in Italia.Nel 1942 rientrano anche i geni-tori con altri 3 figli. Nel frat-tempo si sposa a Latina (1951),aveva 21 anni con CarminaSemente e arriva la prima figliaAnna (1951). Nell’ottobre 1952emigrò in Brasile per lavoro.Ritornò a Latina, senza casa,disoccupato, fu ospitato dinuovo al campo profughi. ALatina nasce il suo secondofiglio Otello (21.7.1954). “Permia fortuna dopo due mesi tro-vaì una nuova sistemazione nelcomune di Aprilia (abitava inpiazza Marconi) e un lavoropresso l’impresa locale dicostruzioni impegnata nella rea-lizzazione di piccole casermeper conto dell’Aviazione Milita-re”. Frequentò un corso di poli-tica sindacale. Iniziò così la suacarriera nella CGIL. Diventò

componente della camera con-federale del lavoro nel settoreedile. Approdò alla segreteriaprovinciale e alla direzione delsettore bracciantile. “Apriliaricordo che era un paesino pic-colo, aveva 7/ 8.000 abitanti,bisognava creare qualcosa oltreche sindacalmente anche politi-camente. Era uno dei pochicomuni, anzi penso che fossel’unico comune della provinciadi Latina amministrato daifascisti. Pensavo alle elezioniamministrative del mio comunedi residenza, Aprilia, che sisarebbe tenuto in quello stessoanno era il 1956”. Inizio cosìl’intervista nel 2007. Il primoscontro con il sindaco Andreonilo ebbe a causa di una licenzanegata a Mario Stradaiol, padredi Giacomo, che voleva aprireuna “fiaschetteria” per vendereun po’ di vino. In una riunionecongiunta delle sezioni PCI e

PSI, fu proposto Reggiani comecapolista della coalizione.Un’impresa difficile. Ma eranotutti motivati. Negli anni prece-dente ci fu una forte immigra-zione di marchigiani, contadiniagricoltori e mezzadri che malsopportavano i “padroni”, i lati-fondisti e i proprietari terrieri.“Nei primi giorni del febbraio,Bruno Callegaro, segretario delpartito socialista, e Gino Presut-ti, del Partito Comunista, micomunicarono ufficialmente ladecisione: accettai. Mi rimane-vano cinque mesi per organizza-re ed affrontare la campagnaelettorale. Trovammo 16 candi-dati, sette appartenenti al PartitoComunista due indipendenti egli altri socialisti. Tra gli indi-pendenti scelti nomi illustri, perpresentare una lista formata dapersone con titolo, sempreimportanti e di sicuro effettoagli occhi dei molti. Con affettoricordo Antonio Rossetti, lau-reato in scienze politiche eimpiegato alla Banca d’Italia.Con un’autotassazione, acqui-starono un “Fiat Topolino C”

usata e due altoparlanti marca“Geloso”, per battere l’interoterritorio apriliano e organizzarepiccoli comizi nelle borgate ecampagne. Al comizio di chiu-sura l’ospite d’onore fu Giulia-no Pajetta che, introdotto daAdriano Reggiani “Si dimostròun grande oratore, capace di fartremare tutto l’uditorio dalcuoio capelluto alla punta deglialluci”. Il risultato fu inequivo-cabile. La coalizione (PCI/PSI)guidata da Reggiani ottenne il38,37%, la DC 31,44% e il MSI,che stava al governo il 30,19%.Si votava con il sistema maggio-ritario. La consiliatura duravaquattro anni. Fu proprio Reggia-ni a presiedere il primo consi-glio comunale, tenutosi alle ore10.00 del 1° luglio 1956 pressoil vecchio palazzo comunale dipiazza Roma. Il sindaco di Apri-lia per il quadriennio 1956-60indicato dagli apriliani doveva

essere lui, Adriano Reggiani,con i suoi 26 anni, sarebbe statoil sindaco più giovane nella sto-ria amministrativa di Aprilia.Gli fu preferito Antonio Rosset-ti, 39 anni, laureato in scienzepolitiche e di impiegato allaBanca d’Italia, iscritto alla listasocialista, su indicazioni dellesegreterie provinciali. A Reggia-ni fu assegnata la carica di vice-sindaco, con delega: finanze tri-buti, polizia municipale e per-sonale. Di fatto esercitava lefunzioni di sindaco. AdrianoReggiani celebrò il primo matri-monio civile in municipio il 22dicembre 1956 tra Edvige Baga-glia, ancora diciottenne e DuilioSciamanna, 25 anni, aderentialla “Chiesa di Cristo”, nata dapoco ad Aprilia, che aveva giàsubito attentati (gennaio 1956).Si sollevò la protesta della chie-sa cattolica locale. Intervennerole forze dell’ordine. Dopo lacerimonia civile, il corteo sceselo scalone del Comune che davasulla piazza per dirigersi a piedilungo via dei Lauri dove c’era illocale della chiesa di Cristo per

la cerimonia religiosa. In testa alcorteo gli sposi e il prosindacodi Aprilia Adriano Reggiani contanto di fascia tricolore. Lasignora Edvige ricorda quellagiornata. Anche la parte piace-vole. Un rinfresco presso il “BarMantovani” e pranzo nuzialepresso il podere Bagaglia. Perquella cerimonia il Prefetto dilatina sospese Reggiani per tremesi dalla carica e dalla firmaistituzionale. Erano i tempi che i“comunisti” erano scomunicatie non potevano tenere i bambinia battesino. Ad Aprilia, nel 1957nasce Giancarlo il terzo figlio.Ricordo un altro episodio “spia-cevole” accadde il 1° maggio1960 in occasione dell’inaugu-razione del monumento ai cadu-ti il parroco di “San MicheleArcangelo” si rifiutò di benedirel’opera altamente simbolica.L’Amministrazione Rossetti-Reggiani, fu riconfermata alleelezione del 6 novembre 1960,con un risultato ancora più ecla-tante del precedente (PCI/PSI44,38%), grande il recuperodella DC (39,78%), crollo delMSI (15,84%). Quell’Ammini-strazione comunale ad oggidetiene il record di durata (8anni e 6 mesi). “Il Comune di

Aprilia Mi appariva ormai privodi interessi di sbocchi. Appenatrentenne vedevo stringersiintorno a me barriere e pareti diinsormontabile altezza che,come giganteschi uomini neri,ricoprivano i miei sogni con unombra fredda e sterile mentre glistessi continuavano ad ingigan-tirsi a richiedere calore, accre-scendo al contempo la necessitàdi un contesto differente perpotersi esprimere. Per lavoro ealtro mi trasferii a Carpi, dinuovo in provincia di Modenaove tutt’ora risiedo” A marzodel 1962 Reggiani lasciò Apri-lia, era ancora consiglierecomunale in carica. Nel 1964 aModena nasce il quarto ed ulti-mo figlio Ivan. Adriano Reg-giani è morto a Carpi il 10 giu-gno 2014. Ci sarebbe moltoaltro da scrivere sull’attivitàpolitica / amministrativa diAdriano Reggiani. Mi fermoqui, Per il momento, per proble-mi di spazio. Adriano reggiani èuno dei tanti personaggi aprilia-ni che andrebbero valorizzati.

Foto di Gianfranco Compa-gno e famiglia Sciamanna/Bagaglia (foto d’epoca)

4 - 18 GIUGNO 2020pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina)

Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected]

sito: www.giornaledellazio.itDIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo

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Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)

La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore.La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono

LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

Un combattente per i diritti civili, sindacalista degli edili e dei braccianti

ADRIANO REGGIANI, PROSINDACO DI APRILIA 1956-60Leader della sinistra apriliana, portò alla vittoria la coalizione social comunista, sconfiggendo la Destra

Adriano Reggiani (Carpi 13.2.2007)

Aprilia, primo matrimonio civile Sciamanna- Bagaglia (22.12.1956)

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista al presidente della commissione ambiente della provincia di Latina Domenico Vulcano

“LA POLITICA DEVE METTERCI LA FACCIA E DECIDERE”Sul tavolo: l’ampliamento dell’area di stoccaggio della Rida e l’istituzione del consorzio pubblico per la gestione dei rifiuti

di Riccardo Toffoli

Il no all’ampliamento dell’area di stoccag-gio della Rida Ambiente arriva anche dallaProvincia di Latina. La commissioneambiente della provincia di Latina presie-duta dall’apriliano Domenico Vulcano il18 maggio scorso ha espresso contrarietàal progetto dell’impianto di trattamentodei rifiuti. Intanto il 21 maggio vieneapprovato il protocollo di intesa che segnal’avvio della costituzione del Consorziotra i Comuni della Provincia per la gestio-ne del ciclo dei rifiuti. Il documento siispira esplicitamente ai principi dell’Eco-nomia Circolare: tra i suoi obiettivi, non viè solo l’individuazione concertata di areeda dedicare allo stoccaggio dei rifiuti, maanche attività condivise di informazionedella cittadinanza sulle buone pratiche,incentivi per raggiungere gli obiettivi postidall’UE in tema di rifiuti, la condivisionedi best practices sulla raccolta differenzia-ta, sulla tariffa puntuale e sui centri di rac-colta, la bonifica e il recupero di ex disca-riche e cave dismesse, la costruzione diimpianti di trattamento dei materiali diriciclo e di centri del riuso, le attività dicontrollo sugli impianti capaci di garantireun ritorno economico per le comunitàlocali. Ogni Comune si impegnerà a forni-re i dati relativi alla produzione di rifiuti ealla raccolta differenziata sul proprio terri-torio, così come a segnalare l’impiantisticapubblica già esistente o riattivabile e acondividere le competenze maturate neglianni all’interno delle proprie aziende digestione dei rifiuti. Il lavoro di mediazioneviene portato avanti dal presidente dellaprovincia Carlo Medici che è anche sinda-co di Pontinia. Abbiamo voluto fare ilpunto di tutto quello che sta avvenendo inquesti giorni sul tema dei rifiuti con il pre-sidente della commissione ambiente dellaprovincia di Latina Domenico Vulcano.Presidente, lei ha convocato una com-missione provinciale sulla proposta di

ampliamento dell’area di stoccaggiodella Rida. Perché?“Tutto nasce da un’’ordinanza del presi-dente della Regione Lazio del 1 aprile chedava la possibilità ai titolari delle aziendeche trattano i rifiuti, di implementare le

proprie aree di stoccaggio del 30%. Il 10aprile Rida Ambiente, in virtù di questaordinanza, presenta un progetto che preve-de la pavimentazione di un’area di circa 3ettari per poter stoccare i rifiuti. Successi-vamente si attivano le procedure di rito.Arrivano le missive al Comune di Apriliache attraverso i suoi uffici di competenza,fa delle valutazioni. Viene convocata unacommissione ambiente dove sono emersele prime perplessità al progetto. Ci hamolto colpito l’impatto del progetto sull’a-rea. Abbiamo sviscerato con i tecnici tuttala problematica nei dettagli. Anche io horitenuto di non esonerarmi da questo per-corso. Ho voluto metterci la faccia, e quin-

di ho convocato la commissione provin-ciale. Anche la provincia ha fatto un lavoromolto certosino e con l’ausilio dei tecniciè emerso un quadro che abbiamo portatoin discussione nella commissione ambien-te della provincia”.Che avete deciso?“Non c’è attualmente a nostro avviso lanecessità di ampliare l’attuale area di stoc-caggio. L’ordinanza del presidente dellaRegione Lazio è datata 1 aprile in pienaemergenza Covid-19. Ed era necessariaper evitare che scoppiasse anche unaemergenza rifiuti nella regione. Aprilia èsempre in prima linea. Questa emergenzaora non c’è più. Il parere di contrarietàdella Provincia si basa anche su alcuneproblematiche di carattere urbanistico”.Se l’intervento urgente è stato stoppato,comunque in Regione il progetto è anco-ra in fase di valutazione su altri binari.Chi deve decidere?“L’organo che dovrà valutare è la regioneLazio. In questi giorni, c’è stata una fittacorrispondenza degli uffici comunali eprovinciali per i rispettivi pareri di compe-tenza. Abbiamo inviato anche il nostroparere che appunto è contrario”.Ci siamo trovati anche questa volta difronte ad un “asse” tra provincia eComune di Aprilia che pare abbia avutoper ora successo. Lo stesso asse chevenne costituito sul “no” alla discaricadi Casalazzara.“Io mi sono insediato come presidentedella commissione ambiente della provin-cia l’11 settembre scorso. Mi sono trovatodentro a queste tematiche in manierapiena. Non mi sono tirato indietro e ci homesso la faccia. Credo che in questo con-testo la politica deve dare un netto segnalee penso di averlo dato”.Un nuovo asse tra provincia e comuneora si sta costruendo per il consorziopubblico che dovrà gestire i rifiuti. Fun-zionerà? “Per quanto riguarda il consorzio pubblico

che gestirà il ciclo dei rifiuti, faccio primadi tutto presente che ai 33 Comuni dellaprovincia di Latina si dovranno aggiunge-re Anzio e Nettuno che fanno parte dell’A-to. Mettere d’accordo 35 persone è diffici-le. Ma dobbiamo correre altrimenti ledecisioni saranno assunte dalla regione.Bisogna decidere. Bisogna metterci la fac-cia per decidere. Attualmente sono 7 iComuni che hanno firmato il protocollod’intesa”.Ciò che manca nella provincia è una dis-carica di servizio. E questa deve essereindividuata altrimenti lo farà la Regio-ne. Lei crede che possa esserci l’ipotesidi Aprilia?“Io credo che Aprilia abbia dato nel corsodegli anni. La presenza in territorio comu-nale degli impianti che trattano i rifiuti èabbondantemente superiore al fabbisognoattuale. Personalmente non voglio ulterioriimpianti sul territorio apriliano. La miaposizione in provincia è e sarà di nettacontrarietà”. Che ruolo avrà la provincia di Latina inquesto nuovo consorzio?Il presidente della provincia Carlo Mediciè anche sindaco di Pontinia. Quindi è partein causa. Si è utilizzato come strumento didiscussione la conferenza dei sindaci che èun organo provinciale. Stiamo valutandose far partecipare l’ente provinciale in que-sto consorzio di Comuni, almeno in unsecondo momento”.Torniamo al locale. Situazione Tari,stanno arrivando le bollette. Si potevafare di più per venire incontro alle fami-glie e alle imprese?“Lo scorso anno ho inviato una serie dicomunicati sugli aumenti della Tari. Riten-go però, ora che non sia il periodo di farpolemiche. Sempre si può fare qualcosa emeglio. Non entro nel merito delle deci-sioni assunte dall’amministrazione comu-nale, i cittadini sono talmente intelligentida poter valutare la situazione”.

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 4 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il bilancio di questi mesi di pandemia con i medici del Pronto Soccorso della clinica Casa di Cura Città di Aprilia

TANTISSIMI TAMPONI EFFETTUATI,SOLO UNA QUARANTINA I POSITIVI

Ma l’emergenza non è finita e non si deve abbassare la guardia. Il focus sulle nuove misure di sicurezza adottate

di Riccardo Toffoli

70 tamponi effettuati, circa40 i positivi trasferiti al SantaMaria Goretti di Latina. Ilbilancio di questi tre mesi dilockdown alla Clinica Casa diCura Città di Aprilia ha evi-denziato sicuramente dellepercentuali basse rispetto adaltre realtà d’Italia, ma l’e-mergenza non è terminata.Siamo tornati al Pronto Soc-corso della clinica Casa diCura Città di Aprilia peravere un bilancio di questimesi di pandemia e per capirequali sono ora le proceduresanitarie da rispettare. Erava-mo andati nel giorno in cuisono state montate le tendeper il “pre-triage”, ossia illuogo esterno ai locali delPronto Soccorso dove ilpaziente viene ricevuto inattesa di una diagnosi chepossa escludere l’infezioneda coronavirus. Ci hannoaccolto nuovamente il dottorDanilo Palermo direttoresanitario della Clinica Casa diCura Città di Aprilia, il dottorMauro Parotto caposala del

Pronto Soccorso e i dottoriAntonio Vissicchio e BrunoAmati Buonaccorsi vicecapo-sala del Pronto Soccorso. L’e-

mergenza Covid-19 non èfinita e tutti i medici conti-nuano ad essere in primalinea nella lotta al virus, con

la consapevolezza di nonabbassare la guardia non-ostante le riaperture e non-ostante l’afflusso al Pronto

Soccorso sia tornato ai livelliprecedenti il lockdown. Inprevisione del caldo dell’e-state, il pre-triage della clini-ca è stato coperto da qualchegiorno da una tenda parasoleper evitare appunto che l’in-terno si surriscaldi troppo.Anche perché, se il medico diturno decide di effettuare iltampone ad un paziente, ilpaziente deve stare ben ungiorno intero all’interno dellatenda in completo isolamentoin attesa dell’esito. “Abbiamofatto tutto quello che il Mini-stero della Salute e la Regio-ne Lazio ci hanno detto dimettere in opera –ci spiega ildottor Parotto- e abbiamoseguito scrupolosamente lelinee guida. Abbiamo fatto inostri protocolli di accesso alPronto Soccorso in base aquello che è stato stilato subase regionale. Attualmente èancora in piedi il percorsoche i pazienti affrontanoprima di entrare in prontosoccorso, almeno per i casiche presentano problemirespiratori”.”In questi mesi –continua il dottor Palermo- i

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 5IL GIORNALE DEL LAZIO

tamponi effettuati sono stati tantissimi. Le richieste,soprattutto nel primo periodo, sono state tante. Itamponi positivi però, si aggirano intorno alla qua-rantina. I positivi sono stati trasferiti presso il Deadi riferimento che per noi è il Santa Maria Gorettidi Latina. La percentuale dei tamponi positivi èbassa fortunatamente rispetto a quello che abbiamovisto in altre realtà. Siamo riusciti a contenere ilcontagio. Lo dico con un pizzico di orgoglio: nes-suno degli operatori si è contagiato. È un datoimportante. I percorsi sono stati fatti e seguiti allalettera e questi sono i risultati ad oggi”. Ma se unabattaglia seppur importante è stata vinta, la guerranon è finita. “Non bisogna abbassare la guardia –dice il dottor Palermo- questo ce lo diciamo tutte lemattine. Tutte le mattine, con tutto il personale fac-ciamo un briefing di circa un’ora per capire comemuoverci rispetto alla situazione attuale. È chiaroche rispetto a prima è tornato ad essere quasi nor-male il flusso al Pronto Soccorso con un conse-guente aumento di richiesta del servizio da parte deicittadini di Aprilia. La tenda pre-triage ha una suarecettività che non può essere quella dell’internodel Pronto Soccorso. Anche in questo caso stiamorivedendo e abbiamo già rivisto una serie di percor-si per mantenere alta la guardia. Non abbiamodebellato il coronavirus, lo sappiamo bene, ma cer-chiamo di lavorare sempre per garantire il massimodell’assistenza”. Ora il problema principale, infatti,è cercare di eliminare i rischi da contagio nonostan-te il flusso al Pronto Soccorso sia tornato ai livelliprecedenti il lockdown. Molta gente si reca al Pron-to Soccorso e la frenesia di dare risposte tempesti-ve, può portare a trascurare delle norme di sicurez-za di prevenzione del contagio. E questo, purtrop-po, è un rischio che ad oggi nessuno può correre. Lapreoccupazione maggiore va ai cosiddetti “asinto-matici”, ossia quelle persone che pur infette, nonpresentano sintomi o hanno sintomi lievi. Qualcunomagari si reca al Pronto Soccorso perché è caduto esi è procurato una frattura di un piede. Non sa diessere infetto perché non presenta sintomi, e se nonsi seguono i protocolli, in quel momento il pazientepuò infettare tutto il pronto soccorso. Non sono ipo-tesi remote. È quanto è successo in questi mesi inmolti ospedali del Nord Italia che non erano prepa-rati all’emergenza Covid-19. “Dal 18 maggio in poi–riprende il dottor Parotto- non sono stati apertisolo i negozi, la gente si è sentita autorizzata a tor-nare al Pronto Soccorso ed è giusto che sia così sesi sta male. L’attenzione di tutti gli operatori sanita-ri che viene rivolta alle persone che presentano pro-blematiche respiratorie è molto alta. L’operatore ègià preparato ad affrontare la situazione. Il proble-ma, invece, riguarda quelle persone che sono asin-tomatiche o presentano sintomi lievi e che potreb-bero, se non stiamo attenti, essere sottovalutate.Penso ad un caso tipico di un operatore che abbassala mascherina di fronte a chi non presenta sintomi,ma non è detto che non abbia la malattia”. “Dobbia-mo tutti pensare di essere potenzialmente positivi. –dice il dottor Palermo- questo invito è rivolto a tuttii cittadini, ai più giovani che in questi giorni abbia-mo visto affollare locali, piazze e strade. Anche tranoi che lavoriamo insieme e ci conosciamo da tantianni, usiamo sempre la mascherina. Tutti lo dobbia-mo fare”.

IL PERCORSO DEL PRE-TRIAGEÈ il dottor Antonio Vissicchio che ci accompagnanel pre-triage del Pronto Soccorso della clinicaCasa di Cura Città di Aprilia. Le ambulanze, chiviene accompagnato in macchina, passano attraver-so questa tenda dotata di due camere. La primacamera con cui il paziente viene subito in contatto,è stata attrezzata come “sala rossa”. È una vera epropria sala di emergenza dove vengono presi iparametri fondamentali di ossigeno e temperatura.In servizio c’è un medico di turno e un infermiere.Il turno dura circa 5 o 6 ore. Il paziente viene visi-tato dal medico di tenda che fa una prima diagnosi.Se il medico ritiene di dover effettuare il tampone,il paziente passa nella seconda camera di degenzaimmediatamente adiacente dove aspetta l’esito. Larisposta può arrivare dopo un giorno. Il pazienterimane quindi, qui in isolamento preventivo in atte-sa della risposta. Purtroppo il tampone è attualmen-te l’unico esame scientificamente certo che permet-te di stabilire se il paziente è positivo o negativo alCovid-19.

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista all’assessore alle finanze Lanfranco Principi

TARI E TOSAP: ECCO LE AGEVOLAZIONITutte le misure a sostegno di famiglie e imprese che sono state deliberate dall’amministrazione comunale

di Riccardo Toffoli

Tari agevolazioni fino al 25%e Tosap gratis fino al 31 otto-bre. Sono alcune delle misureper venire incontro alleimprese e alle famiglie dopol’emergenza Covid-19 che hacostretto molte persone arimanere a casa e tante attivi-tà ad abbassare le serrandeper tre mesi. La prima rataTari è slittata al 16 maggioper le utenze non domesti-che. Ma spiega l’assessore:“vista la particolare situazio-ne, sono tollerati alcuni gior-ni di ritardo nei pagamenti”.Scadenza per il 16 giugnoprossimo per chi invece, haintenzione di pagare l’accon-

to Tari in un’unica soluzione.Per le imprese la scadenzaslitta al 16 luglio, ma perquella data dovranno essereversate sia la prima sia laseconda rata. Sul saldo finaledi dicembre c’è la possibilitàper le imprese che sono rima-ste inattive durante il lock-down di avere uno scontopari al 25% dell’intero dovu-to. Per le attività commercialiè stata deliberata la possibili-tà di allargare lo spazio divendita esterno fino a 25mq,in maniera gratuita e fino al31 ottobre anche in derogaagli stalli riservati ai par-cheggi delle vetture. Nienteshopping day e San Michelema al via le chiusure del cen-tro per le passeggiate serali.Un portale online per l’uffi-cio tributi dove è possibilepresentare le istanze e verifi-care le posizioni contributivesenza recarsi agli sportelli.Tutti i casi, le novità, le sca-denze, le agevolazioni conl’assessore alle finanze delComune di Aprilia Lanfranco

Principi.Assessore iniziamo con laTari? Quali sono le nuovescadenze?“L’acconto Tari da qualchesettimana a questa parte èarrivato ai cittadini. La sca-denza della prima rata è stataposticipata per le utenzedomestiche al 16 maggio.Capisco che le bollette sonostate recapitate in manieramolto ravvicinata alla sca-denza, quindi non ci sonoproblemi se il pagamentoavverrà con qualche giornodi ritardo. Gli uffici nonapplicheranno alcuna sanzio-ne. Siamo consapevoli delperiodo in cui sono arrivate eper questo avremo dei margi-

ni di flessibilità. Ci sarà tolle-ranza”.Per chi paga in un’unicasoluzione?“La scadenza è del 16 giu-gno. Mentre la scadenzaviene fissata al 16 luglio perle utenze non domestiche main questo caso chiediamo ilpagamento della prima edella seconda rata”.Quali saranno le agevola-zioni? Specie per quelleattività che sono statecostrette alla chiusura conil lockdown?“Per le attività che hannosubito sia la chiusura forzatasia la chiusura volontaria eper quelle attività che nonsono rimaste aperte per tuttoil periodo del lockdownimposto dal decreto emer-genziale, noi applicheremo lenorme nazionali con la possi-bilità dell’abbattimento dellaparte variabile per il periododi chiusura che, fatti i dovuticalcoli, si aggirerà intorno al25%”. Si dovrà presentare una

istanza?“Assolutamente sì. È neces-saria l’istanza. Il decretoimponeva la chiusura dell’at-tività, ma l’attività stessa suistanza prodotta al prefetto,poteva chiedere di mantenereattiva la produzione perché,ad esempio, questa era legataa servizi di pubblica utilità.In questo caso non sarà appli-cato lo sgravio fiscale.Ugualmente ci potrebberoessere delle imprese che, purpotendo rimanere aperte perdecreto, hanno deciso dichiudere a tutela della salutedei dipendenti. In questocaso verrà applicato lo sgra-vio. Per questo è necessariopresentare l’istanza di modo

che gli uffici possano effet-tuare tutte le verifiche delcaso. Comunque, l’agevola-zione non potrà superare unmassimo del 25%.”Per le famiglie?“Ci sono le riduzioni già pre-viste dal regolamento. Io vor-rei ribadire l’invito a tutti icittadini di presentare istanzadi riduzione della Tari per chiha diritto. Spesso non è chia-ro per i cittadini e molti sitrovano a dover pagare anchedi più di ciò che devono.Invito i cittadini a leggere ilregolamento e, chi si ritrovanei casi previsti, a presentareistanza di riduzione entro il30 giugno. La riduzionevoglio ancora ricordarlo, nonè automatica. Bisogna pre-sentare istanza. E c’è la pos-sibilità di abbattimento dellaTari fino al 100% . Facciodegli esempi: famiglie in cuici sono pensionati all’internodel nucleo familiare che nonsuperano un determinato red-dito o famiglie con invalidi,hanno diritto a riduzioni fino

al 100%. L’ufficio tributi è adisposizione di tutti i cittadi-ni per chiarimenti o informa-zioni”.Ci sono novità anche per laTosap?“In giunta abbiamo delibera-to una iniziativa moltoimportante. Si concede lapossibilità a tutte le attivitàcommerciali ove gli spazi loconsentano e comunque perun tempo limitato fino al 31ottobre, di poter allargare l’a-rea di vendita esterna fino a25 mq senza pagare la Tosap.Questa misura si applica siaper coloro che attualmentehanno già un’area di venditaesterna, sia per coloro chenon la hanno. Anche in que-sto caso, è necessario produr-re un’istanza all’ufficio com-mercio per valutare l’idonei-tà della richiesta e che non cisiano problemi di viabilità”.Ci si può allargare ancheoltre il marciapiede? Suglistalli destinati alla sosta deiveicoli?“Sì. È possibile richiedere,ove possibile chiaramente,un allargamento sui parcheg-gi. Abbiamo deciso di sacrifi-care qualche parcheggio perdare la possibilità all’attivitàcommerciale di utilizzarequeste aree”.Il primo pensiero va alleattività del centro e allapossibilità di occupare iparcheggi di via delle Mar-gherite e via dei Lauri“Stiamo valutando proprioper evitare che il sacrificiodei parcheggi sia eccessivo enon sostenibile, più che per-mettere alle attività commer-ciali di allargarsi sui parcheg-gi, realizzare degli eventi conchiusura al traffico del centrocittadino. Pensiamo tre giornisettimanali, a ridosso del

weekend, di chiusura al traf-fico e permettere così alleattività commerciali di rea-lizzare le aree di venditaesterne e creare una passeg-giata per il centro. Stiamomettendo in campo delle ini-ziative a favore di tutte leattività commerciali e vorreisottolinearlo, non solo quelledel centro. Ovviamente biso-gna evitare gli assembramen-ti, avere degli ingressi con-tingenti, non bisogna supera-re un numero di cittadini chepossono transitare. Insommatutte quelle norme di sicurez-za che devono essere rispet-tate”. Quindi conferma nientefeste di quartiere e festa diSan Michele?“Purtroppo sì. Temo che arri-veremo a non fare la festivitàdel San Michele. Forse saràfatta solo la funzione religio-sa in modo ridotto o si puòanche ipotizzare la chiusuraal traffico come per le serateestive. Mi auguro che da quia settembre possa terminareil pericolo pandemia. È unaugurio che ci facciamo tutti.Oggi però devo ragionare suidati attuali e, così, non saràpossibile fare la festa di SanMichele come gli anni passa-ti”.Lo sportello online dell’uf-ficio tributi. Un’iniziativache mette Aprilia all’avan-guardia tra i Comuni d’Ita-lia.“Lo sportello online è attivoda pochi giorni. È una tecno-logia avanzatissima che per-mette al cittadino di svolgeretutte le azioni che prima face-va direttamente agli sportelli,comodamente da casa. Puòaccedere alla sua situazionecreditoria e debitoria sempreaggiornata tramite un click”.

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 7IL GIORNALE DEL LAZIO

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO

Con il Covid-19 nonni e familiari possono vedere i nuovi nati della famiglia solo in videochiamata

“CIAO! TI PRESENTO TUO NIPOTE”

di Riccardo Toffoli

Una videochiamata per presen-tare ai nonni i nuovi nipotini.La pandemia ha influito sul-l’affettività e sulla vita familia-re ma le coppie giovani non sisono perse d’animo. “I genitoridi fronte alla nascita del pro-prio figlio –ci dice il dottorGiovanni Testa direttore delreparto di ostetricia e ginecolo-gia della clinica Casa di CuraCittà di Aprilia- sono conten-tissimi nonostante tutto e tra-smettono questa gioia ai nonniche, anche se non possonovedere fisicamente i loro nipo-ti, li vedono dal cellulare conuna videochiamata”. Il dottorGiovanni Testa ci raccontacom’è cambiata in questi mesidi lockdown e di pandemia,l’affettività tra le famiglie ecome si vive la gioia di un

parto nonostante la difficilesituazione del momento.Dottor Testa, noi italianisiamo abituati alla famiglia“allargata”. Appena nasceun bimbo, tutti i parenti ven-gono al reparto a vederlo. Èancora così?“Guardi la situazione è cam-biata parecchio perché l’emer-genza ci ha portato a fare dellerestrizioni. Il problema dell’in-fezione da coronavirus pur-troppo ha imposto delle misuredi sicurezza, tra le quali sicura-mente il distanziamento socia-le, e alle quali anche gli ospe-dali si sono dovuti adeguare. Ilreparto di ostetricia è sicura-mente un reparto un po’ parti-colare perché tutti i familiarivorrebbero partecipare allanascita e assistere al parto.Purtroppo questo non è statopossibile e tuttora non è possi-bile. I protocolli di sicurezzahanno imposto la riduzionedelle visite. Quindi ora puòassistere al parto una sola per-sona, nella maggior parte deicasi è il padre e anche perquanto riguarda le visite alreparto è sempre e solo il papàche può entrare. Questocomunque, consente di mante-nere intatto l’ambiente familia-re. Ed è molto importante. I

genitori qui dentro imparano aconoscere il proprio bambinograzie all’ausilio dell’ostetricae delle puericultrici. Per chi èal secondo o terzo figlio è giàdiverso, ma chi è al primofiglio anche un pianto puòessere percepito dal genitore inmaniera drammatica e magarisi va al Pronto Soccorso inutil-mente. Invece attraverso l’aiu-to sia dell’ostetrica sia del per-sonale medico e del nido, igenitori riescono a capire cosavuole un bambino con un sem-plice pianto”. Per il nido valgono le stesserestrizioni?“Sì. Papà e mamma possonorimanere. Ed è fondamentaleper far conoscere i problemidel bambino. Non è cambiatonulla nella gestione del servi-zio, le uniche restrizioniriguardano gli altri parenti che

ovviamente non possono acce-dere”.Durante il periodo di lock-down sono aumentate lenascite in reparto. Com’èpossibile?Sono aumentate le nascite peruna organizzazione ospedalie-ra diversa. Sono stati identifi-cati degli ospedali Covid nella

fattispecie l’ospedale di Anzioe di Velletri. Tutto questo hafatto sì che un certo numero dipartorienti che erano seguiteda questi ospedali, si sono tro-vate da un giorno all’altroperse e non sapevano doveandare a partorire. Essendo noi

una realtà consolidata neglianni nella provincia pontina,grazie alla collaborazione ditutto il personale del reparto, leabbiamo accolte con un incre-mento notevole di parti. Sonopiù o meno una cinquantina inpiù rispetto all’anno scorso”.

Il parto è un momento digioia per le famiglie. La pan-demia ha influito moltopesantemente…..“Guardi, le visite fanno piace-re a tutti ma le posso confer-mare dall’esperienza di questimesi, che papà e mamma sonocontenti ugualmente. E attra-verso le videochiamate riesco-no a trasmettere questa gioiaanche ai nonni”. La clinica Casa di Cura Cittàdi Aprilia ha persino attrez-zato una sala parto nuova,completamente dedicata apazienti Covid. “Esattamente. Si tratta di unpercorso particolare per lepazienti. La paziente vieneseguita in tenda pre-triage delpronto soccorso per l’accessoalla struttura. Se dovesse pre-sentarsi una situazione partico-lare con una temperaturamagari alterata, si richiedonodelle accortezze particolari. La

paziente non accede diretta-mente al reparto, c’è un ingres-so separato, c’è una stanza diisolamento e qualora necessitadi un parto imminente abbia-mo attrezzato proprio una salaparto dedicata. Se, invece, nondovesse necessitare di un partoimminente, siamo costretti atrasferire la paziente ai centriCovid di riferimento che sonoil Policlinico Umberto I e ilpoliclinico Gemelli”.Gli ultimi sondaggi hannomesso in evidenza come illockdown abbia agevolatouna certa affettività di cop-pia. Ci aspettiamo tra novemesi un conseguente boomdelle nascite? “Come sostengono i colleghivirologi, ciò che è successo 15giorni fa si vede adesso. E cosìdiciamo noi: ciò che è succes-so in questo periodo di lock-down, lo vedremo tra otto onove mesi”.

Focus su com’è cambiata l’affettività con il dottor Giovanni Testa direttore del repartodi ostetricia e ginecologia della clinica Casa di Cura Città di Aprilia

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 9IL GIORNALE DEL LAZIO

LATINA VERSO LE AMMINISTRATIVE: CANDIDARE UNA SQUADRA DI GOVERNO. LA PROPOSTA DI NICOLA TAVOLETTA

Il nocciolo della questione di questoarticolo, escludendo ogni introduzione opreambolo, riguarda il Sindaco dellaLatina del 2021.Le introduzione e i preamboli sonoimportanti, a me piacciono tanto, comepiacquero tantissimo ad Antonio DeCurtis in un simpatico”Totò a Colori” ead Arnaldo Forlani nel Governo del1970. Oggi non piacciono più alla impa-zienza elettorale e quindi scriverò daSpartano, forzando il mio essere Atenie-se e arrivo al sodo.Tra un anno voteremo alle elezioniamministrative a Latina e il tema, nean-che troppo appassionante per i cittadini,è quello della individuazione dei candi-dati alla carica di Sindaco. Nei confron-ti, pochi, si brancola nel buio delle con-traddizioni politiche, ma soprattutto inun panorama dove gli “infortuni” ammi-nistrativi hanno indebolito tante donne etanti uomini nelle aspirazioni, aprendoquestioni importanti sulla legalità e lalegittimità.Intanto la mia opinione sui tre sindacisuccessivi alla introduzione dell’elezio-ne diretta non è negativa e mi riferisco aFinestra, Zaccheo e Di Giorgi. È negati-va la mia opinione, altamente negativa,sulle loro maggioranze consiliari e inalcuni casi sulle giunte.Infatti sono stati tre sindaci che, perqualche demerito personale, ma soprat-tutto per incoscienza politica della clas-se dirigente hanno visto incompiuti iloro mandati. Zaccheo e Di Giorgi addi-rittura sfiduciati, mentre Finestra non èriuscito a far approvare l’atto più impor-tante: il nuovo piano regolatore. Tre Sin-daci rimasti soli, probabilmente, comedetto, per qualche demerito personale,ma soprattutto per strategie speculari

autolesioniste di consiglieri ed assessorispesso inadeguati per formazione politi-ca, preparazione amministrativa ed alcu-ne volte, purtroppo, per statura morale.Troppi “mercanti” nel tempio.La cacciata de “mercanti” dal tempio èavvenuta nel 2016 per volere popolare.A questo episodio, però, non è consegui-

ta l’amministrazione del “culto”, cioè unesercizio amministrativo normale eregolare, rischiando che la strutturafosse avvolta dai rovi e dall’erba alta perincuria.La mia idea è che non siano mancati iSindaci, ma i governi, le squadre, unnucleo di politici che facessero e faccia-no politica.Donne e uomini che abbiano una strate-gia, senza rimanere nella palude dellatattica come unico orizzonte quotidiano.Sicuramente il tema principale è quellodell’indebolimento dei partiti, strumenticostituzionalmente fondamentali per la

democrazia.Ora come risolvere?Una proposta provo a farla: alle prossi-me elezioni non candidiamo solo l’aspi-rante sindaco, ma una squadra di gover-no, una candidatura collegiale, perché leresponsabilità siano diffuse e l’equili-brio da subito sancito dalla democrazia.

Non puntiamo sul carisma elettorale delsingolo, ma affiancamo al Sindaco lasua squadra.Proponiamo che il candidato a Sindacoscelga subito la compagine di governo eche siano insieme sottoposti al giudizioelettorale e all’eventuale fiducia consi-liare.Nella prima Repubblica la stabilità poli-tica era garantita, non quella ammini-strativa, ma per una Italia che veniva dalFascismo e che aveva da temere il peri-colo Comunista era, comunque, unaottima cosa.Ora i pericoli non sono ideologici, sem-

mai di povertà ideale o carenze proget-tuali.È inutile appassionarsi al candidato aSindaco, quando lo mandiamo a rosolar-si fino a bruciarsi. Per questo sforzo verso un salto di qua-lità politico ed amministrativo, nella dif-ficoltà dei partiti, è bene che riflettanosulle proprie responsabilità le nostreorganizzazioni sociali, i corpi intermedie le rappresentanze.Abbiamo il necessario dovere di farcomprendere agli aspiranti amministra-tori come il consenso elettorale sia unaforma di partecipazione al servizio pub-blico per il bene comune. Abbiamo ilcompito di dire che la burocrazia non èun mostro, ma è semplicemente l’ uffi-cio del governo da guidare e che la mag-gioranza dei dipendenti pubblici è for-mata da grandi lavoratori e vanno rispet-tati. Dobbiamo sfidare i luoghi comunidel disfattismo e riaprire il tempio allafatica della democrazia e della media-zione. Il compromesso è uno strumentonobile della democrazia. Abbiamo dasvolgere non solo una campagna eletto-rale, ma una stagione di pedagogiapopolare.In questi giorni le Acli hanno sottolinea-to la ricorrenza del cinquantenario dellaintroduzione dello Statuto dei Lavorato-ri: Carlo Danat Cattin disse “abbiamoportata la Costituzione nelle fabbriche”.Quella fu una grande rivoluzione demo-cratica.Oggi abbiamo l’impegno di riportare laCostituzione nella politica e nell’ammi-nistrazione, cioè nel suo tempio laico.

Nicola TavolettaRfsa-Direttore Acli provinciali diLatina

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 10 IL GIORNALE DEL LAZIO

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Liliana Ranieri D’Ovidio direttore tecnico dell’Elkalab

TEST SIEROLOGICI –COSA SONO E A CHI MAGGIORMENTE SONO INDICATIFocus sui “falsi positivi” e “falsi negativi”. Chi ha contratto la Sars potrebbe essere più protetto

di RICCARDO TOFFOLI

Cosa sono i test sierologici? Acosa servono? Chi sono i sog-getti più indicati e quale attendi-bilità hanno? Nella cosiddettafase 2, è diventato importantecapire chi è venuto in contattocol Covid-19 e cercare di preve-nirne la diffusione. La maggioreincognita, infatti, è rivolta aicosiddetti “asintomatici”.Sarebbero quelle persone chepur essendo venute a contattocon il virus, non hanno avutosintomi o questi erano talmentelievi che l’infezione è pratica-mente passata da sola. Secondoi virologi, sarebbe questa ora lamaggiore preoccupazione pro-prio perché un “asintomatico”può diffondere il virus senzaneanche accorgersene. Allora itest sierologici sono importantida una parte per capire se siamovenuti a contatto con il virus e alivello generale, per creare unafotografia più o meno generalesulla diffusione del virus tra lapopolazione. Ne abbiamo parla-to con la dottoressa LilianaRanieri D’Ovidio direttore tec-nico dell’Elkalab di Aprilia chesta adottando le due metodolo-gie Clia ed Elisa per i test siero-logici. Si tratta di uno dei labo-ratori privati convenzionati diAprilia, attivo sul territorio dal1987 e attualmente in via delleRegioni. Questa è l’unica sede.Non ci sono succursali in via deiLauri. La struttura è stata sele-zionata dalla Regione Lazio pereseguire indagini sierologiche

per il Covid-19. Con 50 euro èpossibile effettuare il test trami-te un prelievo di sangue. Nel-l’arco di poche ore, viene invia-ta la risposta nella mail indicatadal paziente.Dottoressa, ci spieghi cosasono i test sierologici?“ Sono test che vanno alla ricer-ca degli anticorpi prodotti dalnostro organismo contro ilCovid-19. Sono sierologici,quindi vanno a cercare l’anticor-po Igg o Igm con due tipi dimetodiche. La metodica Cliache è eseguita su un apparecchioautomatico e la metodica Elisache è semiquantitativa”. Si parla di attendibilità diquesti test. Si può essere sicu-ri? “Attualmente possiamo dire cheabbiamo un’attendibilità cheoscilla tra il 95 e il 98%. Ci pos-sono essere delle interferenzeche non sono sempre dovute almacchinario e che ritroviamo

anche su altre infezioni virali.Può capitare ad esempio che unpaziente che si è vaccinato perl’epatite B, si ritrova negativoalla ricerca anticorpale perchénon ha sviluppato anticorpioppure, questi non vengonovisti. Inoltre può succedere chegli anticorpi si affievoliscononel tempo. Può capitare adesempio a chi ha contratto larosolia. Nel corso degli anni, lapresenza si affievolisce marimane nell’organismo la cosid-detta memoria immunologica,cioè la capacità dell’organismodi ricordare un precedente con-tatto e di reagire ad un secondocontatto più prontamente e contempestività”.Si tratta dei casi cosiddetti“falsi negativi” e “falsi positi-vi”? “Esattamente. Il falso negativo èquel soggetto che, pur venendoin contatto con il virus, all’ana-lisi non risultano sviluppate

difese immunitarie puressendo invece presentinella memoria immunologi-ca”.E il “falso positivo”?“Questo caso merita un dis-corso a parte e più approfon-dito. All’indagine un pazien-te può risultare positivoanche se non ha avuto con-tatti con il virus. Infatti ilpaziente che risulta positivo,dovrà effettuare il tamponee da questo test che è attual-mente l’unico strumentoscientifico a dichiarare lapositività certa, risulta nega-tivo. Perché avviene questo?

Perché il paziente evidentemen-te negli anni passati è venuto incontatto con dei virus influenza-li o con la stessa Sars che hannodelle forme basi di virus Rnasimili al Covid-19. Ciò significache hanno sviluppato degli anti-corpi con delle similarità”.Quindi il “falso positivo” saràpiù protetto in caso di infezio-ne?“La situazione è in continuo stu-dio e aggiornamento e certedomande non hanno rispostescientificamente appurate.Diciamo che un falso positivopotrebbe essere più protettorispetto ad un negativo”.Lo stesso discorso vale ancheper chi ha avuto contatti convirus influenzali?“Diciamo che potrebbero esserepiù protette quelle persone chehanno avuto contatti in passatocon virus influenzali con formesimili al Covid-19, come ad

esempio la Sars perché hannosviluppato già delle difeseimmunitarie simili”.Chi, secondo lei, dovrebbefare il test e qual è il percorsoche il cittadino deve fare?“La Regione Lazio ha datoampia libertà ai cittadini dieffettuare i test sierologici nellestrutture private, avocando allastruttura pubblica i positivi. Semi spinge a dare un consiglio,posso dire che forse un test delgenere è più indicato per chisvolge un lavoro a contatto conil pubblico perché è più espostoalla diffusione del virus. Pereffettuare il test è necessario cheil medico di base faccia unarichiesta con una impegnativa esi rivolga nelle strutture autoriz-zate. Fissa l’appuntamento, unavolta fatto il prelievo, entro 48ore saranno consegnati per maili risultati”.Nel caso in cui il pazienterisulti positivo? Che succede?“Va fatta comunicazione almedico di base e alla Asl chedovrà effettuare il tampone sulpaziente. A quel punto si segueil protocollo per i positivi. Mipermetto però, di dire che chi fail test e risulta positivo non deveassolutamente abbassare laguardia. Abbiamo, infatti, dettoche si sta ancora studiando enon ci sono evidenze scientifi-che. Quindi anche chi è entratoin contatto con il virus e ha svi-luppato degli anticorpi, non èdetto che non possa più essereinfettato o appunto che nonpossa diffondere il virus”.

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 12 IL GIORNALE DEL LAZIO

Ernesto Cassetta è stato eletto nuovo presidente del comitato di quartiere Grattacielo

APRILIA - “TUTTI INSIEME UNITI PER UNQUARTIERE BELLO E VIVIBILE”Tante le novità e i programmi per tutte le età. Aperta l’area giochi per i bambini

di Riccardo Toffoli

“La forza per fare cose belle èessere uniti. Tante mani fannouna grande forza”. Questo è lospirito di Ernesto Cassetta,nuovo presidente del comitatodi quartiere Grattacielo.“Abito nel quartiere Grattacie-lo da quando sono nato, cioèda 40 anni. –ci dice- Mi sonocandidato e sono stato elettopresidente perché credo siaimportante far intervenireall’interno della comunità, per-sone che hanno la mia età.Finora il comitato è stato vis-

suto da persone di un’altra età,ma ritengo sia importante cheanche noi diamo il nostro con-tributo all’interno del quartie-re”. La sua è una presidenza

quindi “giovane” che ha datouna marcia in più all’attivitàdel comitato. Il quartiere Grat-tacielo si trova a ridosso delcentro. Prende il nome dalgrande palazzo, Grattacielo,che forse è ancora oggi il piùalto di Aprilia. Il nome farebbepensare ad un quartiere dipalazzi alti e invece di “gratta-cieli” ce ne sono pochissimi.Dietro c’è il parco del comitatodi quartiere, con la casetta delcomitato, l’area giochi per ibambini, il percorso pedonale

per le passeggiate, la statua diPadre Pio. Dall’altro lato dellastrada si trova il Parco deiMille oggi dedicato allamemoria dei magistrati vittimedella mafia, Falcone e Borsel-lino. Insomma un quartiere chedel “Grattacielo” ha solo ilsimbolo e che funziona moltobene su modello dei comitatiFriuli e Toscanini. “Sonomodelli di quartiere che fun-zionano –spiega Cassetta- per-ché abbiamo continuato atenere le usanze e le tradizioniche da anni ci sono all’internodel quartiere e perché ritenia-

mo che tutti debbano vivere ilquartiere. Quindi gli spazipubblici sono attrezzati dimodo da essere fruibili daibambini alle persone di una

certa età”. Da una settimana èstata aperta l’area bimbi, com-pletamente rinnovata in basealle misure anticontagio. I gio-chi dei bimbi sono stati sanifi-cati, l’erba è stata tagliata etutta l’area è stata delimitata daun recinto. “L’area bimbi èsicuramente un fiore all’oc-chiello. –ci mostra con soddi-sfazione- La preesistente èstata giustamente recintata perpermettere un accesso sicuro.Prima di tutto per le mammeche così possono essere tran-

quille che il loro bimbo giochiin sicurezza. Il recinto, infatti,impedisce ai più intraprendentidi andare sulla strada. Inoltreconsente di contingentare leentrate. Stiamo in attesa chel’amministrazione dia dellelinee guida per accedere a que-ste aree. Abbiamo creato unvarco d’accesso con un cancel-letto pedonale. Attualmentenoi garantiamo il contingenta-mento ma ci serve un regola-mento a cui attenerci anche perla durata di stazionamento”. I

bambini sono tornati a vivere ilparco e questo è importantissi-mo perché con i loro sorrisihanno ridato vita al quartiere.Giocano nelle giostre comple-tamente sanificate mentre igenitori aspettano nelle duepanchine poste sul lato internodel parco. “Sono venuti tantibambini e frequentano tutti igiorni il parco. –Continua Cas-setta- di questo siamo moltocontenti perché significa che iresidenti hanno fiducia inquello che stiamo facendo.Faremo anche altre cose per ibambini e per i più grandi.Abbiamo deciso di investire suquegli sport sui quali può esse-re mantenuta la distanza disicurezza. E allora abbiamopensato ad un calcio balilla ead un ping pong. Questo per-mette di divertirsi e socializza-re mantenendo il distanzia-mento imposto dalla normati-va vigente”. La casetta del

comitato di quartiere, invece,riprende le attività, anche seattualmente non sono molte.“La sede è stata completamen-te sanificata –continua Casset-ta- è stata collocata una pianta-na con l’igienizzante. Per orale attività sono fortementelimitate per via delle restrizio-ni. Io però, vorrei comunicareun’importante novità: abbiamoavuto in dotazione quattro Pcche permetteranno di farelezioni e di far imparare allepersone che hanno carenze, irudimenti dell’informatica”.Quest’anno niente festa diquartiere, come purtroppocapiterà ovunque. Ma il comi-tato è pronto ad organizzarealtre forme di socializzazioneappena sarà possibile. “Perquanto riguarda la festa diquartiere –ci conferma Casset-ta- come ha già anticipatol’amministrazione, non potràessere fatta. Se verranno datedelle linee guida sulla possibi-

lità di fare degli incontri alter-nativi, noi ovviamente saremopronti a recepire la sfida. Quel-lo che abbiamo intenzione difare è lavorare per progettazio-ne per rendere più bello e vivi-bile il quartiere”. La progetta-zione riguarderà il parco deiMille che negli anni ’80 e ’90era pieno di attività, specienella stagione estiva e che orasi trova in stato di abbandono.“Vogliamo arredare il parcoBorsellino e Falcone e farlovivere non solo dai residentidel quartiere –continua- pernoi è un valore aggiunto. Lanostra proposta, previa proget-tazione, prevede la suddivisio-ne del parco in aree tematiche.Il parco ha grandi dimensioni eserve pertanto un investimentoimportante di modo da poterdiversificare le attività o peretà o per esigenze. In questomodo potrà essere usufruito datutti”. Appena sarà possibile, ilpresidente Cassetta convoche-rà un’assemblea pubblica doveverranno presentate e confer-mate le persone del direttivo.Cassetta vuole lavorare alquartiere con impegno e pas-sione ma sa che da solo nonpuò andare molto lontano. “Lacosa più importante perché cisiano dei risultati –dice- è chesiamo tutti uniti. Bisogna aiu-tarsi tutti per raggiungere gliobiettivi che permetteranno alquartiere di vivere meglio.Tutti devono vivere il quartieree nessuno si deve sentire esclu-so. Tante mani fanno una gran-de forza. È questo il momentogiusto per dare un senso allecose belle del quartiere”.

Il presidente Ernesto Cassetta

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 14 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il discorso tenuto dal Sindaco di Aprilia Antonio Terra, presso il piazzale della Stazione di Campoleone, in occasione della celebrazione per il 76simo anniversario della Battaglia di Aprilia

Buongiorno a tutti,ci incontriamo oggi, dopoquasi tre mesi di isolamento edi totale assenza di eventi emomenti pubblici. Lo faccia-mo, ovviamente, con tutte leprecauzioni possibili, dato chel’emergenza che il nostroPaese sta affrontando non ècerto finita. Siamo ancora chia-mati ad atteggiamenti e com-portamenti improntati allamassima responsabilità e nes-suno di noi vuole certo tirarsiindietro.È comunque bello riprenderead incontrarci proprio in occa-sione della ricorrenza dellaBattaglia di Aprilia. Un eventosicuramente doloroso per ilnostro territorio, ma che ci

riporta subito alla fine dellaguerra che la nostra Città e ilnostro Paese festeggiaronoappena qualche mese dopo, nel1945, 75 anni fa.La commemorazione dellaBattaglia di Aprilia è l’ultimoevento annuale del circuitodella memoria dello SbarcoAlleato, che ogni anno condivi-diamo con le Città e i territorilimitrofi. La storia di quellagrande tragedia che fu la

Seconda Guerra mondiale, hain effetti molte caratteristichesimili al momento storico chestiamo vivendo. Non tanto perle morti, che di certo oggi sonodecisamente meno delle vitesacrificate durante la guerra.Quanto per la capacità di unirepersone, territori, persinonazionalità differenti.La guerra fu un grande eventocollettivo, che risucchiò unintero continente in lotte fratri-cide e insensate, con un costoenorme in termini di viteumane, di distruzione, povertà,miseria. Ma da quell’eventocollettivo, l’Italia seppe riparti-re. Persino mettendo da parte ledivisioni che da sempre carat-terizzano il dibattito nel nostro

Paese. Ed impegnandosi afavore del bene comune e dellaricostruzione.Allo stesso modo, credo cheoggi siamo chiamati ad unanuova stagione di impegno. Unimpegno che nasce proprio daqui, dai nostri territori, dallaprovincia, dalla periferia. Unimpegno capace di esser tra-sversale alle diverse generazio-ni, alle diverse sensibilità eappartenenze.

Credo che possono essere tregli elementi da cui ripartire,mutuati proprio dall’esperienzastorica della guerra e – soprat-tutto – del dopoguerra. Il primoè lo sguardo fisso sulle nostreCittà e i nostri territori.Abbiamo bisogno di impegnoconcreto: un impegno comune,ciascuno nel proprio ruolo,speso nella nostra vita quoti-diana, proprio lì dove siamo,dove abitiamo: il nostro quar-tiere, l’associazione di cui fac-ciamo parte, il gruppo divolontariato, l’azienda nellaquale lavoriamo, la famiglia, lapolitica cittadina. C’è bisognodi concretezza, di confrontocon i problemi reali che le per-sone devono affrontare giorno

dopo giorno.Il secondo elemento è la visio-ne ampia. Dopo la guerra chesconvolse l’intero continente, inostri padri scelsero l’Europacome casa comune, costruen-done le basi proprio lì dove sierano annidati gli odi e le recri-minazioni di cui si era nutrito ilconflitto mondiale. Se c’è unacaratteristica comune tra laguerra e l’epidemia che stiamovivendo è proprio l’assenza di

confini, la visione globale. Seil problema che abbiamo difronte non conosce confini,anche la risposta che siamochiamati a creare deve saperandare oltre la nostra Città, lanostra Regione, la nostranazione. Servono alleanze digrande respiro: l’Europa ogginon è più soltanto uno stru-mento o – peggio ancora – unlegaccio, un limite: è il luogodove si costruisce il futuro. Manoi dobbiamo imparare saperinfluenzare la strada che tuttal’Europa sceglierà.Infine, ultimo elemento utile aripartire è l’originalità, lacreatività. All’inizio di questapandemia, spesso ci ripeteva-mo che “nulla sarebbe stato piùcome prima”. Adesso dobbia-mo fronteggiare la tentazione aripetere tutto esattamente comeprima, con le sue storture e lesue inadeguatezze. Quando finìla guerra, l’Italia capì chedoveva voltare pagina. E lofece mettendo in gioco le sueenergie migliori per dotare ilPaese di sistemi nuovi, in

grado di governare una nuovastagione.Io credo che anche oggi siamodi fronte ad un bivio: possiamoriprendere a fare quello chefacevamo prima, esattamentecome lo facevamo prima. Opossiamo impegnarci per unanuova spinta riformatrice ecostituente. Che parta dalleCittà e dai territori. Si nutra divisione alta, capace di valicarepersino i confini delle Regionie degli Stati. Ed utilizzi le ener-gie migliori, per definire formenuove, risposte nuove a proble-mi nuovi.Questo, in fondo, è ciò che l’e-sperienza della Guerra ha inse-gnato al nostro territorio. AdAprilia, a Lanuvio, ad Anzio eNettuno. E ai tanti luoghi cheseppero rialzarsi dopo i bom-bardamenti, i morti, le mine.Se sapremo far tesoro di questaesperienza, quella storia nonsarà stata inutile e quelle morti(di ieri e di oggi) non sarannovane. Oggi, forse un po’ più diieri, ne siamo consapevoli.Grazie e a tutti.

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 15IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista al professor Fabio Rcci, direttore clinico LA BREAST UNIT DI LATINA NON SI È FERMATA

GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA IL “GORETTI” E L’ICOTdi Nicola Gilardi

Grazie alla collaborazione tra Icot“Marco Pasquali” e Ospedale“Santa Maria Goretti” la BreastUnit ha potuto continuare a segui-re le donne affette da tumore alseno. Una partnership importanteche ha garantito un servizio ancorpiù importante che non potevaessere bloccato, anche in un perio-do difficile come questo. Per que-sto abbiamo intervistato il diretto-re del reparto Breast Unit, il pro-fessor Fabio Ricci, che ci ha spie-gato come ha lavorato la sua unitàe quali sono stati i rischi in questoperiodo. «Un indagine di “Seno-network” che raccoglie dati seno-logici italiani, alla quale hannorisposto 100 centri su 130, ha fattouna fotografia della situaizone ita-liana. C’è stata una pesante dimi-nuzione diagnostica, parliamo dal10% al 50%. Questo è dipeso daregione a regione. Anche lo scree-ning per il tumore al seno ha subi-to una frenata». Questa brusca fre-nata è stata dettata dalla creazionedi centri covid nelle strutture sani-tarie, che hanno dovuto occuparegli spazi dedicati ad altro. «Alcuniospedali che sono diventati centricovid – conferma il prof. Ricci -,hanno subito una riduzione degliinterventi chirurgici attorno al50%. La popolazione, però, si èdimostrata molto civile, ci sono

state pochissime lamentele e lamaggior parte delle persone hacapito la situazione emergenziale.C’è stato anche chi ha rifiutato dipresentarsi a causa della paura delcontagio da Covid. Comunquesono state garantite le visite diurgenza». La Breast Unit perònon si è fermata, grazie alla colla-borazione dell’Icot, che ha messoa disposizione spazi e personaleper continuare a lavorare: «Lanostra attività chirurgica è stataspostata all’Icot – racconta il Prof-. Questo perché essendo diventa-to il Goretti divenuto centroCovid, tutte le attività elettive deireparti di chirurgia sono state spo-state all’Icot, anche per garantire iposti in rianimazione. Chiaramen-

te gravando tutto sull’Icot le sedu-te operatorie si sono dimezzate,ma posso dire che si è trattata diuna esperienza positiva, abbiamotrovato grande collaborazionedalla dirigenza fino al personaleinfermieristico. C’è stata grandeorganizzazione, si è spostato soloil personale medico, mentre quelloinfermieristico è stato quellodell’Icot. Il personale è stato estre-mamente qualificato». Oggi l’unità del dottor Ricci è“tornata all’ovile”, riprendendopossesso degi spazi dedicati e tor-nando a seguire tutte le pazientiche hanno bisogno. «La BreastUnit è stata la prima chirurgia arientrare al Goretti, grazie all’im-pegno personale del direttore

generale dottor Gior-gio Casati e del diret-tore sanitario azien-dale dottor GiuseppeVisconti – ha spiega-to il prof Ricci -.Seguiamo la tecnicadel linfonodo senti-nella, che necessitadella medicinanucleare, che non puòessere fatta all’Icot.Per spostare troppo in avanti lediagnosi abbiamo deciso di rien-trare. Sono ricominciati gli inter-venti e le pazienti sono ricoveratepreso il nostro reparto». Questeunità hanno un’importanza fonda-mentale per un tumore che haun’incidenza devastante sullapopolazione. «Le Breast Unitsono nati per l’esigenza causatadal tumore al seno, che è il primotumore in assoluto. Il nostro per-corso garantisce il 20% di soprav-vivenza in più alla paziente, cheviene accompagnata dalla diagno-si alla terapia che viene decisa,con un approccio multidisciplina-re.L’appello è sempre quello dirivolgersi a noi. Le pazienti ven-gono seguite anche dopo la guari-gione con un follow up che va dai5 ai 10 anni». Una difficoltà checoinvolge anche la sfera affettivae sociale, con le donne che devonoconfrontarsi con il richio dell’am-putazione. «L’asportazione del

seno è come un martirio da partedi una donna, si va toccare l’iden-tità corporea della donna stessa –ha spiegato il dottor Ricci -. Que-sto tumore può essere superatograzie al supporto psicoterapicodella Breast Unit». Al di la delle entità sanitarie, inol-tre, c’è il grande lavoro dell’asso-ciazionismo, che fa parte integran-de di queste unità. «Non possiamofare a meno delle associazioni –ha detto il dottore -. Abbiamo cer-cato di coinvolgere tutte le asso-ciazioni sul territorio, che fannoparte della nostra Breast Unit eche portano le istanze delle donne.Queste svolgono il compitoimportante di fare educazionesanitarie ed indirizzare verso i per-corsi giusti». Foto di Gianfranco CompagnoVIDEO INTERRVISTA GFChttps://www.facebook.com/1479924775623819/posts/2692819061001045/

Prof Fabio Ricci, direttore clinico Breast Unit Latina

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 16 IL GIORNALE DEL LAZIO

La cooperativa Jolly Italia presenta la sua ultima creazione: un giardino per le api

GIORNATA DELLE API ALL’ORTO DI VIA GIUSTINIANOÈ stata l’occasione per far conoscere uno spettacolare “giardino” naturale al centro di Aprilia

di Riccardo Toffoli

Una “giornata mondiale delleapi” tutta particolare alla serrafotovoltaica di via Giustiniano.Il 20 maggio la cooperativaJolly Italia in occasione dellaricorrenza voluta dalle NazioniUnite per sensibilizzare l’opi-nione pubblica sull’importanzadelle api e in genere degliimpollinatori nell’ecosistema,ha deciso di predisporre un pic-colo momento di condivisionedel lavoro svolto all’interno del-l’orto e di conoscenza dellaserra fotovoltaicadi via Giustinia-no che la stessac o o p e r a t i v agestisce. Ung r a n d i s s i m olavoro effettuatoin questi anni datutto il personaledella cooperativache ha dato occu-pazione agliutenti del diparti-mento di salutementale di Apri-lia nella gestionee nella curadell’orto. È statal’occasione pervisitare gli ortiterapeutici di via Giustiniano,un vero fiore all’occhiello diAprilia praticamente in pienocentro storico. Hanno condivisoquesto percorso l’associazioneMontagna Libera che nei suoipercorsi a piedi ha fatto “tappa”alla serra fotovoltaica di viaGiustiniano e l’associazioneDonne Fuori Tempo che hacolorato l’orto con delle instal-lazioni di bellissimi filati libera-mente ispirati alla natura e almondo dell’ape. L’orto di viaGiustiniano è strutturato comeun perfetto ecosistema. Le colti-vazioni presenti permettono dichiudere il cerchio naturalesenza l’utilizzo di pesticidi, dis-erbanti o altri prodotti chimici.Alcune piante come la borragi-ne, attirano le api e facilitanol’impollinazione. “Abbiamo

scoperto –ci spiega l’educatriceprofessionale Alessandra dellacooperativa Jolly Italia- che cisono alcuni allevamenti moltovicini di api. Questo perché tra ifiori ci sono api che risultano diallevamento e sappiamo che leapi non si allontano mai troppichilometri dal loro alveare. Perquesto è importante non usaredelle sostanze chimiche chepossano danneggiare il sistemanervoso delle api”. E infatti,tutta la produzione dell’’orto divia Giustiniano è completamen-te naturale. Gli afidi o gli insetti

che causano danni alle piante,vengono eliminati naturalmentecon delle piante che li attirano eche salvaguardano così la pro-duzione di quelle che invece,sono destinate al consumoumano. Alcune piante servonoper attirare gli insetti impollina-tori ed è attivo, già dall’annoscorso, un giardino delle farfalleche permette alle farfalle diriprodursi e di nutrirsi in sereni-tà. Il progetto “Ape Job” ha per-messo di realizzare un giardinodedicato al mondo dell’ape peril ruolo imprescindibile degliinsetti nell’equilibrio ambienta-le. Ma non è questa l’unicanovità. “Quest’anno abbiamoavviato un progetto molto parti-colare per il quale chiediamo ilsostegno di tutti i cittadini –cispiega Filippo Guerrasi della

cooperativa Jolly Italia- voglia-mo permettere di poter accedereall’orto terapia, anche a chi sitrova in difficoltà di piegarsi e,quindi, non può lavorare laterra. Chi ha questi problemifisici, non ha potuto finora lavo-rare nei nostri progetti. E alloraabbiamo pensato a delle struttu-re in legno che permettono dicoltivare piante in maniera rial-zata dal terreno. Queste strutturehanno un costo e abbiamo biso-gno del contributo dei cittadiniper poterle realizzare”. Per que-sto è stato attivato un link dove

è possibile effettuare donazionial progetto: http://www.ilmio-dono.it/content/ilmiodono/it/organizzazioni/lazio/jolly_italia_societacooperativasocialeintegra-ta.html A questo link è possibileeffettuare le donazioni grazieanche alla grande disponibilitàdimostrata da Unicredit Banca.Inoltre è possibile recarsi allasede di via Giustiniano e aiutareil progetto acquistando i prodot-ti dell’orto. Sono meravigliosele fragole, un gusto straordina-rio come quelle di un tempo.Attualmente all’orto e alla serrafotovoltaica sono impegnati 6ragazzi del dipartimento di salu-te mentale di Aprilia. “E’ unimpegno importante per loroche svolgono con grande pas-sione –ci dice l’educatrice Ales-sandra- ognuno ha il suo compi-

to, ma per noi è importante chesiano costanti per questo li spro-niamo con qualunque mezzo,per poter venire a stare qui connoi e lavorare insieme a noi”.L’orto è strutturato anche comepercorso didattico dedicato allescuole. I bambini infatti, effet-tuano una visita guidata all’in-terno delle coltivazioni e posso-no leggere il nome delle piante eanche il nome della fauna disolito presente. “Il 20 maggio è,per il mondo, la giornata inter-nazionale delle api –continuaAlessandra- oggi è la campagnadi sensibilizzazione per ilriequilibrio dell’ecosistema chesolamente le api ci donano”.“Questo orto –spiega l’assesso-re all’ambiente Michela BiolcatiRinaldi- è una dimostrazione dicome si può produrre senza con-taminare. È importantissimosostenere la giornata delle apiperché queste, con il loro lavo-ro, ci garantiscono la presenzadel 70% del mondo vegetale e il30% di cibo. Per questo vannopreservate in tutti i modi”. “ConFilippo e tutti ragazzi ci siamoconosciuti tre anni fa –diceDomenico Petricca di MontagnaLibera- il nostro contributo èstato quello di far conoscerequesta realtà alla cittadinanza diAprilia. Abbiamo inserito l’ortodi via Giustiniano nel percorsodella giornata del camminareche facciamo ad ottobre, proprioper divulgare il lavoro che svol-

gono Filippo, i collaboratori e iragazzi”. La pandemia e l’emer-genza Covid-19 ha sicuramentearrestato il progetto ma il lavororiprenderà molto presto. “Inquesto momento i ragazzi sonobloccati –afferma Filippo- lacooperativa fa solo manutenzio-ne dell’orto in previsione diriprendere le attività. Abbiamointenzione di ampliare questoorto. Qui si potrebbero faremille cose ma abbiamo bisognodi interventi per migliorare lacapacità recettive. L’idea deibancali rialzati di 90 cm permet-terebbe agli anziani di potersvolgere il lavoro in piedi oanche seduti”. “Viviamo unmomento molto particolare –continua l’assessore ai servizisociali Francesca Barbaliscia-ma con i dipartimenti di salutementale stiamo prevedendo lacommissione per l’esame dialcuni progetti nei quali inserirenuovi utenti. L’orto di via Giu-stiniano permette di svilupparela socializzazione e consente airagazzi di sentirsi utili in unlavoro di comunità. Questo èimportantissimo”. Ad arricchirela giornata, le installazioni diDonne Fuori Tempo. “Noi cidedichiamo al lavoro di uncinet-to –ci dice Carla- e ci piaceregalare dei punti di colore allacittà. Con i nostri colori, abbia-mo voluto dare una nota diamore verso la natura”.

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 17IL GIORNALE DEL LAZIO

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il vecchio leone “socialista” Domenico Guidi, sindaco di Bassiano contesta il protocollo di intesa “REALIZZAZIONE IN UNA GESTIONE VIRTUOSA DEL CICLO DEI RIFIUTI”

Definisce “poco lucido” l’atteggiamento del sindaco di Aprilia Antonio Terra che lo ha sottoscritto

di Gianfranco Compagno

Il vecchio leone “socialista” sin-daco di Bassiano Domenico Guidispara a zero contro il protocollod’intesa stipulato da un grupporistretto di sindaci dei comunidella Provincia di Latina sullagestione dei rifiuti e arriva a defi-nire come “poco lucido” l’atteg-giamento del sindaco di ApriliaAntonio Terra, anch’egli si defini-sce “socialista”, con il quale hacondiviso la linea e molte batta-glie rispetto alla gestione del ser-vizio idrico, ma che in questa faseha sposato una linea diametral-mente opposta. Il 21 maggio scor-so infatti, attraverso una notastampa la Provincia di Latina hareso nota la stipula di un protocol-lo d’intesa per la realizzazione diuna gestione virtuosa del ciclo deirifiuti, firmato dai sindaci di Apri-lia, Latina, Maenza, Norma,Lenola e Terracina. Un passaggiopreliminare alla costituzione futu-ra di un consorzio per la gestionedel ciclo dei rifiuti e per la futurarealizzazione di un impiantogestito dalla parte pubblica a con-trastare il monopolio privato delsettore. Un documento che non haconvinto Domenico Guidi, per seivolte sindaco del piccolo comunedi Bassiano (1508 abitanti -31.12.2018) a partire dal 1985,eletto per la prima volta consiglie-re comunale all’età di 26 anni nel1980. Forte della sua incrollabilefede socialista e di una esperienzapolitica e amministrativa consoli-data, Guidi ha prodotto una notadi 16 pagine in cui evidenzia tuttii limiti del nascituro consorzio,preannunciato proprio dal proto-

collo d’intesa di recente stipula. Ilprimo limite, come sottolineato inoccasione della videointervistarilasciata, proprio l’assenza diquella partecipazione necessaria alegittimare una operazione tantoimportante. Un tema caldo affron-tato proprio nei giorni in cui laRegione ha bocciato la richiesta diampliamento presentato dal TMBRida Ambiente sul territorio diAprilia. “Si tratta di una vicendaarticolata – ha spiegato il sindacodi Bassiano – e come ho ben spie-gato nel compendio di note da meprodotte, sarebbe stato necessariocercare un maggiore coinvolgi-mento per tutelare gli interessicollettivi, mentre non ci sarebbestata alcuna necessità di correreper realizzare un consorzio che in

questa fase non serve. In primoluogo ci si è dimenticati che del-l’ambito provinciale fanno parteanche i comuni di Anzio e Nettu-no, quindi occorre interfacciarsinon con 33 (provincia Latina),macon 35 comuni (+2 provincia diroma). Poi questo consorzio e ilprotocollo d’intesa appena siglatoserve più per individuare aree ido-nee alla realizzazione di unimpianto dove conferire gli scarti,già presente nella delibera regio-nale del 2 agosto 2019 e ricom-prese nel piano licenziato nel2018 dalla provincia. Al di fuoriperimetro industriale, la Regioneha già individuato aree idonee perrealizzare una discarica al di fuoridell’ambito privato. Quella che isindaci stanno seguendo è una

procedura anomala. Abbiamoperso del tempo, fino ad ora forsenon c’è stata la volontà o la possi-bilità di individuare le aree. Oraperò mi chiedo quanto ci costanoe chi sosterrà le spese delle misureinserite all’interno del protocollo.Visto l’incremento dei costi diconferimento, passati da 80 a 140euro a tonnellata, credo sia giustostrutturare un modello pubblico digestione, ma nelle forme dovutoper non rischiare di creare pasticcicome avvenuto per la conferenzadei sindaci del servizio idrico.Anche se si asserisce che sonod’accordo 31 comuni su 33 (35includendo Anzio e Nettuno) lecose stanno diversamente e ilprincipale problema è di tipo pro-cedurale. Non bisogna dimentica-re che la Provincia è un ente disecondo grado e che per questotipo di decisione deve rapportarsicon i sindaci e con i consiglicomunali eletti. Ritengo chedurante i consigli comunali tutti idubbi che ho sollevato si riapri-ranno a pieno. Ci si porrà doman-de su questa accelerazione suitempi che mi lascia perplesso, sulmancato coinvolgimento, maanche sulle modalità individuateper risanare le vecchie discariche.Cosa si intende per vecchie disca-riche? Io sono favorevole adesempio a risanare Borgo Montel-lo, ma con le somme che il privatoavrebbe dovuto accantonare.Ponendo così la questione sembrache a pagare debbano essere i cit-tadini della provincia”. Questo ilpensiero di Domenico Guidi,“socialista e di famiglia proletaria,come ama definirsi e sindaco diun comune piccolo come Bassia-

no, che grazia alla differenziataspinta, adottando il modello sve-dese e investendo su una compo-stiera di comunità anche benefi-ciando dei fondi erogati dallaRegione Lazio, ha risolto il pro-blema almeno per quanto riguardail conferimento dell’umido eridotto la porzione di indifferen-ziata da inviare per il trattamentoalla Rida Ambiente. Una espe-rienza alla luce della quale, comeha tenuto a precisare, può smenti-re quanti sostengono che il porta aporta comporti costi più elevati”. Proprio sul tema dei rifiuti Guidinon ha taciuto la netta contrappo-sizione alla linea sposata dal sin-daco Antonio Terra. “I nostri rap-porti – ha dichiarato – sono sem-pre stato corretti e rispettosi, main questa fase credo sia meno luci-do rispetto ad altre volte. Non sose è condizionato dalla pressionedi voler cercare una soluzioneimmediata ed evitare altre servitùsul territorio di Aprilia, soluzioneche peraltro mi trova d’accordoperché Aprilia ha pagato un duroprezzo e infatti ho indicato altrisiti in altri territori anche inne-scando polemiche. Di sicuro nonavrei mai pensato che avrebbeagito in questo modo, dopo chesulla gestione del servizio idricoci siamo battuti insieme per faredella conferenza dei sindaci unsoggetto giuridico. Voglio peròricordare che nel 2018 la Provin-cia non ha accolto tutta la propo-sta per preservare il territorio diAprilia, ha solo accolto la perime-trazione di aree agricoli e zoneabusive. Forse questo aspetto gli èsfuggito”.

Domenico Guidi, sindaco di Bassiano

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 19IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista al professor Francesco Versaci, direttore della UOC - UTIC, emodinamica e cardiologia

OSPEDALE “GORETTI”, LA CARDIOLOGIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUSLa gestione dell’emergenza covid non ferma la rete. I numeri lo accreditano come N. 1 In Italia Per il trattamento dell’infarto

di Nicola Gilardi

In un periodo complicato comequello del Coronavirus ci sichiede spesso come lavori lamacchina della sanità, soprattut-to quella legata alle emergenzecardiologiche. Per fare chiarezzasulla questione abbiamo intervi-stato il professor Francesco Ver-saci direttore della UOC UTICdell’Ospedale Santa MariaGoretti, divenuto negli anni unaeccellenza a livello nazionale,con la rete per l’infarto che èdivenuta una realtà salvavitamolto importante. «Quandosono arrivato qui nel 2016, larete funzionava già bene – rac-conta il prof Versaci -. I nostririsultati sono migliorati anno peranno. Oggi siamo il primo cen-tro della regione per la curadell’infarto e secondo i numeriquest’anno saremo il primo cen-tro italiano». La cosa miglioreda fare, in caso di sospetto infar-to, è quello di affidarsi all’Infar-to.net, un sistema di soccorsoche abbatte drasticamente le per-dite di tempo e permette alpaziente di avere una diagnosiimmediata da casa. «Bisognachiamare il numero magico cheè il 112 – spiega il dottore -, nonmettersi in macchina da soli orecarsi presso il proprio medicodi base. Il tempo è fondamenta-le. Il nostro sistema delle emer-genze funziona molto bene. Ilpersonale che interviene effettuaun elettrocardiogramma sulposto e ci invia i dati e la terapiapuò cominciare già a casa del

paziente». Il Professore ha poisnocciolato i dati che permetto-no alla rete per l’infarto di fun-zionare così bene ed in tempocosi veloci: «Abbiamo 23 automediche e l’elicottero che ci per-mette di raggiungere le zone piùremote. Ad esempio da Ponza unpaziente può raggiungere l’emo-

dinamica in 22 minuti. È impor-tante in questa fase non perderel’abitudine ad utilizzare il siste-ma delle emergenze. Il virus hachiuso molte strade, ma la reteper l’infarto ha continuato a fun-zionare». Con l’emergenzaCovid, però, è emersa la pauradei pazienti a rivolgersi allestrutture sanitarie, con una per-dita di tempo che ha comportatoun grosso innalzamento dirischio di mortalità. «Purtroppoè successo che le persone abbia-no scelto di non rivolgersi alle

strutture sanitarie – ha spiegatoil dottor Versaci - . Ovunque si èregistrato un calo del 50% deiricoveri per infarto. I pazientiarrivati hanno aspettato deltempo a casa e questo ha aumen-tato del 30% della mortalità».Eppure l’Ospedale Santa MariaGoretti ha utilizzato tutte le pre-

cauzioni del caso, tanto che neivari reparti non ci sono stati con-tagi. «Nel nostro reparto non cisono stati contagi, siamo unreparto protetto – ha spiegato ilProfessore -. Abbiamo forte-mente voluto questa protezioneavviando dei percorsi con laRegione Lazio che prevedonouna via preferenziale per le per-sone a basso rischio covid. Irisultati registrati anche per lacura del Covid sono stati eccel-lenti, c’è stato il tasso di morta-lità più basso. Questo grazie

anche a dei provvedimenticoraggiosi, come la chiusura diFondi che era diventato un clu-ster importante. Ora si sta ritor-nando lentamente alla normali-tà». Oggi si è tornati ad una nor-malità quasi completa, con ipazienti che sono tornati ad affi-darsi alla struttura e con un uti-lizzo sempre più importantedella medicina da remoto. «Dasettimane abbiamo il reparto diCardiologia pieno. Utilizziamodispositivi di monitoraggio diultima generazione che possonotrasmettere dati importanti supazienti che hanno subito unoperazione di pacemaker.Seguendo delle strategie azien-dali le cure verranno portatedirettamente a casa dei pazienti.Stiamo avviando una piattafor-ma di telemedicina, con stru-mentazioni esterne che permet-

tono di ricevere dati importanti».Quanto emerge è che la corsa delGoretti non si ferma e alza sem-pre di più l’asticella dei serviziofferti ai pazienti. Ne gode lapopolazione che ormai puòavere un centro di alto livellodiagnostico paragonabile a quel-li della Capitale: «L’OspedaleSanta Maria Goretti di Latina stainvertendo la tendenza – confer-ma il dottor Versaci -, con lenuove strumentazioni di alta tec-nologia i pazienti non devonopiù rivolgersi alle strutture diRoma, ma possono avere dia-gnosi di alta qualità anche qui danoi». Foto di Gianfranco Compagno

VIDEOINTERVISTA GFChttps://www.facebook.com/1479924775623819/posts/2687986008151017/

Ospedale Santa Maria Goretti di Latina

Prof. Francesco Versaci, direttore della UOC - UTIC, emodinamica e cardiologia

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO

Lo studio è stato realizzato da Rosalba Rizzuto, Giovanni Battistuzzi e Alessandro Rinaldi. 3a parte - fine

“IL MURO - RIFLESSIONI A MARGINE DI CITTADINI INDIGNATI”AL MOMENTO NON C’È STATO ALCUN DIBATTITO PUBBLICO. I COMMENTI RIGOROSAMENTE ANONIMI

Con la Fase 2 di questo incre-dibile lockdown planetario,riprendono gradualmente leprincipali attività, fra cuianche il cantiere del nostroMuro apriliano. Con questaedizione del Giornale delLazio, termina la nostra rifles-sione su tale argomento, avvia-ta sul n. 6 del 29/04/2020 eproseguita sul n. 7 del21/05/2020 di questo quindici-nale. Dopo aver espresso lenostre opinioni generali sullamodalità di governo del terri-torio, e le specificità rispettoalla prassi urbanistica, quisaranno riportate le intervisterilasciate da alcuni nostri con-cittadini, rispettandone l’ano-nimato.5 – IL DIRITTO DI ESSEREASCOLTATI. Ho ritenutourgente avere, con alcuni con-cittadini, un confronto. Ripor-to, in sintesi, quanto emerso da

chi ha avuto il coraggio diesprimersi, rispettandone l’a-nonimato, essendo l’iniziativapartita da me. Faccio notareche i più si sono soffermatisull’impatto paesaggistico,ignorando i retroscena.ARCHITETTO 1. Il Muro èsolo un dettaglio dell’insiemeurbano in cui si colloca. Sof-fermarci solo sul Muro fa per-dere di vista l’insieme dellacittà, che è fuori controllo.Manca un piano armonico euna filosofia di spazi comuniurbani per il centro. PiazzaRoma ad esempio cosa èdiventata? Una spianata per lafinanza. Chiuse le banche, fini-sce la vita. Cosa c’è di attratti-vo? Non è pensata per le per-sone. Ritornando alla piazzet-ta, che ne è della sicurezza peri bambini che circoleranno intale piazza in presenza di tuttiquegli spigoli vivi? E dellepersone che dovranno esibirsisu quel pericoloso palchetto? Edel danno prodotto ai residentialle spalle del Muro? ARCHI-TETTO 2. Quello che più col-pisce è la mancanza di ascolto.Quell’area è catalogata comecentro storico, soggetta a tuteladi beni storico-culturali. Ogniintervento dovrebbe “essere

approfondito e valutato, inmaniera organica e globale,per capire le ripercussioni chepossono derivare sulla città,sul patrimonio storico, sociale,edilizio”. Non si è tenuto mini-mamente in considerazionequanto espresso dall’Assi-narch a più riprese. ARCHI-TETTO 3. Personalmente nonconosco l’iter progettuale e lemotivazioni che hanno portatoalle scelte del progettista e,soprattutto, della committenza.A mio avviso, non vedo unacoerenza logico-stilistica con ilcontesto nel quale si cala l’in-tervento, considerato che siinserisce in un centro storicopurtroppo già devastato dacostruzioni e interventi nonconsoni, realizzati negli anni.Sono favorevole agli interventicreativi e modernissimi anchein contesti antichi, purchéabbiano uno stile e siano pro-

porzionati agli spazi. Cosa chenon accade per il Muro que-stione, veramente sovradimen-sionato. ARCHITETTO 4.Un solo commento: inguarda-bile. GEOMETRA 1. Unobbrobrio! ARTISTA 1. Sipuò dire che vivo ad Apriliadalla fondazione. So come era,ho visto la trasfigurazione sub-ita, senza poter mai far nienteper impedirla, e ora mi trovo difronte all’ennesimo danno, dinuovo in una posizione diesclusione coatta. Non è statoconsentito alla cittadinanza dipartecipare ad una decisione(l’ennesima) che impatterà sul-l’intera comunità. ARTISTA 2. L’operazione daprogetto mi pare esteticamentepositiva. L’unico errore è avercominciato dal Muro, sarebbestato meglio dal portico, libe-randolo dalle tamponature. Sidenota una funzione estetica,anche grazie alle opere decora-tive di alleggerimento delMuro. Sembra quasi valorizza-re la ex caserma dei Carabinie-ri. Secondo me, rappresenta ilprimo tentativo di architetturaestetica ad Aprilia. Un giudiziopiù preciso, comunque, sareb-be preferibile darlo a lavoriultimati.

ARTISTA 3. A mio avviso,l’urbanistica della città riflettela popolazione che ci vive. Ame non piace quel rifacimento,così come il resto delle politi-che urbanistiche messe incampo. È la riprova che non èla società che vorrei. E non

posso farci nulla! Per me ilcentro di Aprilia è martoriato,come il resto della città, delcomune. Forse anche meno delresto: sotto casa da decenni houn mercato che mi intossica,mi mette in quarantena, miriempie di plastica e altraimmondizia, mi impedisce diavere alberi e verde perché inquegli spazi devono parcheg-giare i furgoni degli ambulanti.Per non parlare della discaricaabusiva dietro un altro Muro,quello del parcheggio dellaDogana, che l’amministrazio-ne fa finta di ignorare: un’e-mergenza sanitaria…. Siste-mare le cose serie, anche peg-gio di queste, dovrebbe esserela priorità di chi governa lacittà. Gli orpelli dopo, semmai.ARTISTA 4. Questo interven-to nasce già datato, vecchio,con l’impianto tipico deglianni ’70, dove gli elementicostitutivi non hanno alcunafamiliarità e nesso con l’esi-stente. Sembra il risultato di unesercizio accademico di stu-denti degli anni ‘70-‘80…neho visti a centinaia di studisimili. Si capisce che mancaun respiro di grande esperienzae osservazione. Un interventocosì invasivo, spropositato,inoltre, e in area vincolata,doveva quantomeno essereoggetto di decisione collegiale,consultazione pubblica e sotto-posto a parere dei Beni Cultu-rali. Neanche i materiali utilizzatihanno un minimo di attinenzacon l’esistente. Quel corten èormai inflazionato e fuori con-testo: non siamo tra castelli

medioevali o sotto i fumi fer-rosi dell’ILVA, grazie a Dio!Ma poi, perché non cominciarecol restituire il portico all’ori-ginale aspetto?ARCHEOLOGO 1. Credoche l’intervento di riqualifica-zione sia, complessivamente,

dettato da un obiettivo costrut-tivo per un’area tristementelasciata alla sola funzione mer-catale e che, con la crescitadella città, merita di essere nontanto “defunzionalizzata”rispetto al valore originario,ma integrata in un contesto cheha cambiato le sue prerogativerispetto alle esigenze di fruibi-lità e condivisione degli spazi.Il vero elemento interlocutorioè proprio quello del Muro, che– da quel che sembra – è innal-zato a quinta scenica, chiuden-do la visuale al/dell’esistente.Un azzardo? Sarà la storia adirlo. Mi pare invece interes-sante valutare la possibilità difruire dello spazio interno perpiccole installazioni intornoalla fontana di mostre, gallerie,esposizioni, cosa che ho pro-vato a suggerire senza che siastato possibile fare finora…Insomma, si può fare moltoper offrire spazi culturali, mabisogna lasciare spazio a crea-tività e identità della cittadi-nanza. Non solo progettualitàistituzionale, ma concorso diidee e vero coinvolgimento deicittadini.ARCHEOLOGO 2. Quelmuro è una firma architettoni-ca sicuramente di un certoimpatto. Molto protagonista,ma non mi disturba. Certo lecase proprio a ridosso ne esco-no penalizzate… Il giudizio,comunque, mi riservo di darload opera ultimata. 6 - IL DOVUTO. Alla luce di

quanto esposto, - opinioni cheprobabilmente a chi ammini-stra non è mai passato per lamente di conoscere, come di

prenderle in considerazionenel corso di questi 8 anni -,sono dell’avviso che a tutto c’èrimedio, se per una volta siriconosca di aver seguìto unastrada assolutamente insoste-nibile, nel metodo e nel merito.Prima è necessario dotarsi di

strumenti urbanistici sovraor-dinati ai mille progetti che sistanno subdolamente realiz-zando, non eludendo le dispo-sizioni di legge (VAS e VIA);gran parte dei cittadini, noninterpellati, non accetta questoMuro, come non accetta lamiriade di brutture con cui sista deturpando la città. Lavolontà degli elettori va ascol-tata. Diversamente, si stannoapplicando modalità che nientehanno a che fare con la Demo-crazia, la Buona Politica, leBuone Pratiche, la Sostenibili-tà e la Governance, in viola-zione della norma e della costi-tuzionalità. Quanto al merito,d’ora in avanti richiediamo(come di fatto impone lalegge): - più Partecipazionepubblica nella gestione dellaRES PUBLICA; - anche se la Regione non l’haritenuto necessario, la VASdella variante al PRG per larealizzazione del mercato setti-manale, scambiato con palazzida 550 appartamenti, laddoveandrebbe lasciato il VERDEPUBBLICO; - che finisca unavolta per tutte la strategia dellospezzatino e si renda obbliga-toria la VAS per ogni varianteal PRG, come ad esempioquella per l’ex Ghira, progettodi megastore che non rispetta ilrapporto tra gli indici edifica-bilità/parcheggi/area aVERDE PUBBLICO. Rosalba Rizzuto, GiovanniBattistuzzi, Alessandro Rinaldi

(Pagina a cura di GianfrancoCompagno) – FINE (TERZAE ULTIMA PARTE)

Alessandro Rinaldi, Giovanni Battistuzzi, Rosalba Rizzuto (10.5.2020)

Piazza del mercato “il Muro” lavori ripresi (26.5.2020)

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 22 IL GIORNALE DEL LAZIO

PROLOCO DI PONZA, UFFICIO CHIUSO PER INFO CONTATARE IL COMUNE 0771.80108

La chiusura non vuole essere un segno di protesta, come ha specificato Aprea, ma è dettato dalla difficoltà che riscontrano gli stessi dipendenti nel non sapere cosa riferire ai turisti

.di Noemi Reali

Il 2020 sarà un anno che nessunodi noi potrà mai dimenticare.Nonostante l’inizio della fase 2 edi convivenza con il virus, nontutti i settori hanno ripreso allostesso modo. Uno dei più colpitiè sicuramente quello del turismo.Lo sa bene la ProLoco di Ponzache ha deciso di chiudere fino ache il Comune della stessa nonsarà in grado di adottare dellepolitiche economiche chepermettano di ospitare i turisti.“Siamo costretti a doverrimanere fermi a guardare.Finché l’Amministrazionecomunale non adotterà degli attiadeguati per la popolazione diPonza, la Proloco resterà chiusa.Il sito internet è comunque attivoper eventuali informazioni” haspiegato Emilio Aprea,Presidente della Proloco diPonza durante la videointervistacon il collega GianfrancoCompagno, in diretta dallalocalità Giancos, con vistapanoramica, a dieci minuti dalporto. Si tratta di una situazionemolto delicata che stastravolgendo certezze edaspettative, modificandosensibilmente le priorità deisingoli, della collettività e,inevitabilmente della Proloco diPonza. La chiusura diquest’ultima non è un segno diprotesta, come ha specificato

Aprea, ma è dettato dalladifficoltà che riscontrano glistessi dipendenti nel non saperecosa riferire ai turisti. “Loscenario che abbiamo davanti neiprossimi mesi, ci obbliga anavigare a vista, ma al tempostesso ci rende più consapevoli esereni sulle scelte che il

Consiglio di Amministrazioneattuerà, a partire dal rinnovodelle quote sociali, che,quest’anno avrà un costosimbolico di 10 euro anziché 100euro (solo per i soci iscritti nel2019 ed in regola con ipagamenti, restano invariati icontributi pubblicitari) anchegrazie alla gestione efficiente edefficace degli ultimi anni che cihanno permesso di fare delleeconomie.”La Proloco di Ponza èabbandonata a sé stessa; si tratta

di qualcosa di davveroparadossale, poiché solitamentela Proloco è il prolungamentooperativo di una attenta edoculata squadra amministrativa.“Considerate che al momentol’isola può ricevere circa 600persone, 280 posti per la mattinae 280 per il pomeriggio. Ponza è

un’isola che vive per il 95% diturismo e che offre una capienzadi 26mila posti letto presso levarie strutture alberghiere. Il fattoche in questo periodo ci sipotesse spostare solo all’internodella propria regione potevaessere utilizzato quale punto diforza, intensificando i traghettida Anzio ad esempio. Invece citroviamo alla vigilia del pontedel 2 giugno senza poter farnulla”, ha continuato Aprea. L’Associazione Proloco in questianni ha gestito e assunto

regolarmente in contemporaneaun totale di 10 dipendenti isolanigenerando posti di lavoro eservizi indispensabili per Ponza,poco appetibili alla parteimprenditoriale dell’isola inquanto non remunerativi. LaProloco di Ponza ci tiene aprecisare che il Comune di Ponzanon ha mai versato contributi perle spese di funzionamentodell’ufficio nonostante sia divitale importanza perl’accoglienza e la gestione deituristi sull’isola. “Oggi citroviamo a prendere unadecisione importante epurtroppo, nostro malgrado,contro ogni logica dello spiritoassociativo: prendere inconsiderazione la chiusuradell’ufficio della ProLoco pertutta l’estate 2020 fino a data dadestinare. Abbiamo meditato piùvolte in maniera personale, cisiamo riuniti continuamente online, abbiamo ascoltato varipareri da parte di soci più attivi esiamo giunti a questa drammaticaconclusione pensando, cheseppur in un grande periodo dicrisi sociale ed economica, dovei servizi alla popolazione sonoindispensabili, non possiamo farealtrimenti.” Questa decisione,così sofferta, è stata adottatadopo un elenco di azioni chehanno creato un malcontentonella gestione della cosapubblico a partire dal degrado.

Si consiglia a chi volesseprenotare a Ponza o in generale,di rivolgersi direttamente allestrutture alberghiere senzausufruire degli appositi siti diprenotazione per aiutare il piùpossibile l’Italia in questomomento così difficile.Video intervista di GinafrancoCompagnohttps://www.facebook.com/1479924775623819/posts/269193702

Emilio Aprea, presidenteProloco di Ponca

XXXIX CORSO DI ARCHEOLOGIA E STORIA ANTICA: “IMPERATORI A PALAZZO, IMPERATORI IN VILLA”

Tutti i mercoledì su facebook alle ore 17 per seguire le videoconferenzedi Noemi Reali

La cultura riparte con l’ aperturadei musei il 18 maggio 2020. IlMuseo Civico di Albano Lazialeè pronto a ripartire, anche se inrealtà non è mai stato fermonemmeno nel periodo dellockdown, adattandosi allasituazione ed organizzando deicorsi online. Mercoledì 20maggio si è svolta, sempre inmodalità online, la conferenzadel “XXXIX Corso diArcheologia e Storia antica delMuseo Civico di Albano Laziale,quest’anno intitolato “Imperatoria Palazzo, Imperatori in Villa”.Il Corso, curato dal direttore delMuseo prof. MassimilianoValenti, è articolato in 11 incontridi cui solo i primi due sono statisvolti in maniera tradizionale,nella sala conferenze del Museo,prima che vi fosse l’interruzionedelle attività per il covid-19.Tramite questi corsi saràpossibile intraprendere unviaggio affascinante in alcunedelle più note residenze delpotere imperiale romano: dalmonumentale Palazzo sulPalatino alla spettacolare DomusAurea di Nerone, dalla massicciaVilla di Tiberio a Capri alla villadi Posillipo, dalla proprietàdiffusa nell’antico territoriotuscolano e incentratasull’odierna Frascati alla vastavilla di Domiziano a Castel

Gandolfo, dalla meravigliosaVilla di Adriano a Tivoli fino almassiccio Palazzo di Dioclezianoa Spalato e alla residenza diCostantinopoli. Si tratta di uncorso di altro livello che ha vistocoinvolti i massimi esperti delsettore, tutti raffinati oratori, diformazione non soloarcheologica ma anche storica, inrappresentanza di alcune dellepiù importanti istituzioniculturali italiane.

L’appuntamento è ognimercoledì alle ore 17:00 sullapagina facebook “Museo CivicoAlbano Laziale”ove saràpossibile assistere a dellevideoconferenze in diretta.“Abbiamo cercato diorganizzarci e sopperire allasituazione nel quale ci siamotrovati per mantenere

ugualmente in questi mesi ilcontatto con i visitatori deimusei.” ha spiegato incollegamento da remoto, il prof.Massimiliano Valenti. Il museocivico di Albano offre molteattività. Sul territorio sonopresenti musei comunali, alcunistatali e qualche museo privatoper i quali esiste un comitatoscientifico composto dai direttoridelle singole realtà museali.Coordinatrice è la dottoressa

Monica Di Gregorio, direttricedel museo di Valmontone e diOlevano Romano. “In questoperiodo con i vari direttori cisiamo riuniti online per stabilirei progetti da promuovere e qualipiccole pillole pubblicare sul sitoe sui social. Ciascun direttore hainfatti selezionato un reperto,eccellenza dei nostri musei, per

fare oggetto di conferenza,incuriosendo i visitatori.” hacontinuato il prof. Valenti.Quest’ultimo ha presentato eraccontato di una testina dimarmo, la quale è stata rinvenutapresso una residenza extraurbananel territorio dell’ antica Albano.La particolarità di tale repertosono gli occhi incavati e nonscolpiti nel marmo; una tecnicaper rendere migliore il bulbodell’occhio. Affascinante è laproblematica inerenteall’identificazione dell’eventualepersonaggio. Il Museo civico diAlbano ha sempre promosso icosiddetti “salotti del thè” doveera possibile parlare diarchitettura, storia del cinema earcheologia. Motivo per cui nonsi sono arresi nemmeno nelperiodo di chiusura del Paese,cercando di rimanere attivi sulle

piattaforme online. I musei sonoripartiti aprendo poco per volta esi sta già pensando di poterorganizzare delle visite dal vivo.“I locali del museo sono piccoli,motivo per cui potremmoallestire una proiezioneall’esterno del museo perpromuovere le attività dellostesso”. Per chiunque fosseinteressato, ricordiamo che tutti imercoledì alle ore 17.00potranno assistere allevideoconferenze sulla paginafacebook del museo eprossimamente sarà anchepossibile interagire con i relatorialla fine delle conferenze online.Collegandosi alla pagina siriceverà un link che permetteràl’accesso alla videoconferenza,già registrata e che sarannooggetto di una pubblicazione.Foto di Gianfranco Compagno

Prof Massimiliano Valenti, direttore del Museo civico Albano

Albano Laziale sede del Museo civico “Mario Antonacci”

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Si tratta della rassegna organizzata dal Miur a cui hanno partecipato circa mille500 scuole d’Italia

APRILIA - L’IC MATTEOTTI SI PRESENTA ALLA SETTIMANA DELLA MUSICA CON 5 VIDEOTutto il lavoro della sezione ad indirizzo musicale dell’Istituto tra coro, orchestra e musica d’insieme

Finisce con Azzurro propostodalla prima A dell’indirizzomusicale, con “L’Italiano”della seconda A ad indirizzomusicale e con “Un quadro dipace” proposto da Luca Cap-petta al piano e MartinaGavillucci della III E, l’im-pegno della sezione ad indi-rizzo musicale della scuolasecondaria di primo gradoMatteotti di Aprilia. È unquadro bellissimo, quello cheemerge dai lavori della sezio-ne ad indirizzo musicaledella Matteotti di Aprilia,realizzato dai ragazzi non-ostante tutto, nonostante ledifficoltà della didattica adistanza e nonostante questabruttissima pandemia. Ed èun lavoro che dà veramente

tanta speranza perché tuttaquesta situazione possa esse-re superata il più presto pos-sibile. “Azzurro” è la versio-

ne corale su base realizzatadai docenti di strumentomusicale: Bruno Soscia alclarinetto, Francesco Deanto-ni al violino e Riccardo Tof-foli al pianoforte sotto ladirezione corale della profes-soressa Gabriella Vescovi. Illaboratorio corale è curatodai professori GabriellaVescovi e Riccardo Toffoli.Sulla canzone, la prof.ssaLucia Gnerre di arte hacostruito un laboratorio arti-stico “Azzurro….come ilcielo”. I bellissimi disegnidei ragazzi sono inseriti nelvideo. “L’Italiano”, grandesuccesso di Toto Cutugno, èrealizzato dalla classe II Acon le stesse modalità diAzzurro. “Un quadro di

pace” è invece, il prodottofinale di un laboratorio ini-ziato a gennaio dopo la parte-cipazione degli alunni al

viaggio della memoria. Ècomposto dalla elaborazioneal pianoforte, suonata daLuca Cappetta della III E,

della colonna sonora diSchindler’s List di Williamse della Vita è Bella, musica diPiovani, con voce solistaMartina Gavillucci della IIIE. Accompagnano questemusiche, le riflessioni sulviaggio della memoria ealcune poesie scritte per nondimenticare e per un mondodi pace, da cui il titolo dellavoro. “Azzurro”, “L’Italia-no” e “Un quadro di pace”insieme ai brani già diffusi inprecedenza come “Inno diMameli” e “Nessun Dorma”realizzato con l’OrchestraMatteotti sotto la bacchetta diBruno Soscia, sono tutti ilavori dell’indirizzo musicaleche sono stati inviati al Miurper la partecipazione allaXXXI Rassegna Nazionaledelle Istituzioni scolastichedi ogni ordine e grado “Lamusica unisce la scuola” pro-

mossa da Indire in collabora-zione con il Comitato Nazio-nale per l’apprendimentopratico della Musica dal tito-lo “La musica unisce la scuo-la”. La rassegna si svolgeràdal 25 al 30 maggio 2020sulla piattaforma INDIRE inoccasione della settimanadella musica. Essi rappresen-tano il prodotto finale dellavoro di didattica a distanzamentre i brani scelti puntanosulla nostra identità di italia-ni, in un periodo difficilissi-mo per la nostra Italia. Illavoro di coordinamento èstato portato avanti dalla diri-gente scolastica RaffaelaFedele che supporta ogni ini-ziativa della sezione ad indi-rizzo musicale con tanta pas-sione. Un grazie va ai genito-ri e agli alunni, i veri prota-gonisti di tutto questo.

Sono arrivati tra i 60 finalistiGaia Munno e Davide Braccidella III B dell’Ic Matteotti diAprilia al più grande contestmondiale di arte sviluppatocon un calcolatore grafico-matematico. Su 4 mila elabo-rati provenienti da tutto ilmondo, quelli di Gaia Munnoe di Davide Bracci sono risul-tati vincenti. Davide Bracci harealizzato il volto cristallizzatodi una donna Marilyn Monroementre Gaia Munno delle far-falle che si posano sui fiori.Contentissimi entrambi iragazzi, l’insegnante di mate-matica Rita Scanga, tutto ilteam dell’istituto Matteottinonché il dirigente scolasticoRaffaela Fedele per questo bel-lissimo risultato raggiunto. Inperiodo di pandemia Covid-19, con la didattica a distanza,lo studio della matematicadiventa ancora più difficile eallora i docenti e gli studentidell’Istituto Comprensivo“Matteotti” si sono avvicinatiall’uso di Desmos, un grandecalcolatore matematico digita-

le, che ne rende più stimolantel’apprendimento. La missionedi Desmos è quella di aiutaregli studenti ad amare la mate-matica attraverso una serie diattività digitali che incoraggia-no tutti gli studenti a creareidee e condividerle tra loro. Il“Global Math Art Contest” acui hanno aderito circa 100paesi di tutto il mondo, è unadi queste: viene sfruttato uncalcolatore grafico-matemati-co e i ragazzi, tramite cono-scenze matematiche comeequazioni, piano cartesiano epoligoni, hanno potuto realiz-zare dei disegni in base alleproprie ispirazioni. I finalistisono stati premiati per lapadronanza delle conoscenzematematiche, l’impegno, l’ori-ginalità e l’ingegnosità nonchéil valore artistico dei loro ela-borati. I disegni di GaiaMunno e Davide Bracci sonofrutto di grande impegno ecapacità di tradurre la matema-tica in arte.

“Ci sono pochissime classiche hanno più di 1 studente

vincente in questo concorsomolto competitivo.  Congratu-lazioni!” sono le parole scrittenella lettera che Desmos hainviato alla prof.ssa Rita Scan-ga orgogliosa ovviamente deisuoi alunni. “Vorrei compli-mentarmi con Gaia e Davide

per il grandissimo risultatoraggiunto –dice la dirigentescolastica Raffaela Fedele-sono iniziative che dimostranocome anche la matematica, chepuò sembrare agli occhi deipiù una disciplina di calcoli eprocedimenti, possa essere uti-

lizzata e insegnata in formeinnovative che vanno a stimo-lare attivamente idee e creati-vità nell’alunno. I risultati rag-giunti sono sorprendenti. Un

grazie va anche a tutti gli inse-gnanti che stanno dimostrandoun grande impegno anche conla didattica a distanza”. Le opere sono visibili alseguente indirizzohttps://www.desmos.com/art

È il più grande contest mondiale di arte sviluppato con un calcolatore matematicoIC MATTEOTTI FINALISTA AL “GLOBAL MATH ART CONTEST” DI DESMOS!

Gaia Munno e Davide Bracci della III B sono stati selezionati su 4mila elaborati

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 27IL GIORNALE DEL LAZIO

Poichè in ottemperanza al Decreto dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri

relativo al CORONAVIRUS sono statisospesi tutti gli spettacoli, si comunica chegli eventi saranno posticipati a nuova data,non appena ci sarà la riapartura dei Teatri.

I BIGLIETTI ACQUISTATIRIMANGONO VALIDI QUELLI

GIA’ IN POSSESSO

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 29IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29

La velocità con cui si sonoverificati in Italia sia l’eventoepidemia, sia l’adozione dimisure stringenti ,che hannolimitano la libertà individuale,ha creato nella maggior partedelle persone una profondaconfusione. Al pari di altrieventi che impattano forte-mente sulla qualità di vita, senon addirittura sulla possibili-tà di sopravvivenza, cherichiedono delle fasi di elabo-razione e metabolizzazioneprima di giungere all’accetta-zione, richiede il passaggioattraverso vari step: primanegazione e incredulità, poirabbia e aggressività per lelimitazioni imposte, quindi lacontrattazione e infine la ras-segnazione, l’adattamento el’accettazione. Ci sono momenti segnatidall’angoscia e dalla mancan-za di armonia. Ci è difficileuscire dall’oscurità perché

non comprendiamo quello checi accade o non sappiamogestirlo. Sono istanti in cuiregna il caos emotivo. Cimanca la terra sotto i piedi enon sappiamo cosa fare. Civiene da gridare: basta! Ma unpo’ per la confusione, un po’per l’imprevedibilità del futu-ro o per gli errori del passato,continuiamo a rimanere nellastessa situazione. In queimomenti, sembra esistanosolo le ombre, che ci portiamodietro sotto forma di frustra-zioni e di altri disagi. Tuttavia,esiste un modo per gestirequesto caos emotivo. Riguarda anche i momenti incui non si sa cosa ci succede.Si potrebbero provare emo-zioni diverse, ma non si sannoriconoscere o tradurre a paro-le. Il caos emotivo consisteanche nel non saper gestire glieventi, anche se si è in gradodi fare una analisi correttadella situazione. Saper gestire le emozioni èuna delle competenze piùimportanti che si possa acqui-sire nella vita. Non sapereintervenire sul proprio statoemotivo significa essere inbalia di forze interne conrisultati dannosi o limitantisulla nostra vita. Prima di tutto è pero impor-tante sapere quali sono glierrori classici in cui le persone

s’imbattono quando si tro-vano a fronteggiare un’e-mozione negativa: EVI-TARLA, OPPORGLIRESISTENZA, IDENTII-CARSI CON ESSA.Come dissolvere un’emo-zione negativa:Ecco un’efficace procedu-ra per trasformare un’e-mozione negativa in unapositiva. È una delle tec-niche “Bandleriane” .

1) Localizza l’emozionenel tuo corpo. Pensa a una situazione cheevoca in te un’emozionenegativa e localizza nel tuocorpo dove senti quest’emo-zione (per familiarizzare conl’esercizio inizia con unasituazione che non provochiin te un disagio emotivo trop-po intenso). Essendo energiain movimento le sensazionitendono a iniziare in un puntoe a spostarsi verso un altro.Nota quindi il movimento e ladirezione attraverso la qualela sensazione si sposta. Ad esempio, potresti avvertirel’emozione avere origine nelpetto e scendere verso l’om-belico oppure iniziare nellafronte e scendere nelle brac-cia.

2) Estrai l’emozione.Nota a questo punto se lungo

la sua direzione l’emozione simuove in senso orario oppurein senso antiorario visualiz-zando delle frecce rosse chepuntano nella direzione dirotazione.Ora usando la tua immagina-

zione portala fuori dal tuocorpo e visualizzala ruotare difronte a te.

3) Assegna un colore einverti. Richiama alla mente un coloreper te rilassante e invertendola direzione di rotazione del-l’emozione assegna alle frec-ce che indicano il verso didirezione questo nuovo colo-re.4) Riporta dentro e ruota al

contrario. Riporta la sensa-zione nel tuo corpo facendolaruotare nella direzione contra-

ria. Mentre continui a ruotarela sensazione sempre piùvelocemente nella direzioneopposta nota come la nuovasensazione rilassante si dif-fonde nel tuo corpo.

Ripensa alla situazione inizia-le mantenendo dentro di te larotazione e il colore dellanuova sensazione.Le emozioni sono la nostrapiù grande forza interna, quel-la che ci separa dalle macchi-ne e che ci permette di sogna-re, di sperare, di amare.Come tutte le grandi forzeperò devono essere gestite nelmodo più utile. Chi non con-trolla le proprie emozionidistruttive è infatti da lorocontrollato, con tutto quelloche ne consegue.

Dott.ssa

Anna De Santis(Psicologa - Psicoterapeuta)

LA PSICOLOGA RISPONDECONFUSIONE EMOTIVA DA COVID 19

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 30 IL GIORNALE DEL LAZIO

IL RICORDO DELLA BATTAGLIA DI APRILIA 7 anni fa istituita la giornata commemorativa del 28 maggio ed inaugurata l’esposizione “Un ricordo per la pace” che giace in oblio al “Meucci”. Quando una sede definitiva?

di Elisa Bonacini [email protected]

La giornata del ricordo “28Maggio 1944: la Battaglia diAprilia - in memoria dei caduti”è stata istituita con deliberazionedel Consiglio Comunale diAprilia il 31 gennaio 2013 .Promotrice dell’iniziatival’Associazione “Un ricordo perla Pace” con l’adesione delleAssociazioni Combattentistiche ed’Arma di Aprilia ed altreAssociazioni locali tra cui laCroce Rossa Italiana. Per l’A.N.C. di Aprilia appose lafirma il 25 aprile 2012 ilpresidente Roberto Airoli,scomparso pochi giorni dopo neltragico incidente sulla A13 checostò la vita ad altre 4 personedell’Associazione Carabinieri diAprilia.La richiesta inoltrata al Comunedi Aprilia nel maggio 2012 eraquella di istituzionalizzare unadata nella quale ricordare i tragicieventi bellici che devastarono ilterritorio mietendo migliaia divittime e che terminaronointorno al 28 maggio 1944, datain cui si completò la Liberazionedell’Agro Pontino. La petizionesi avvaleva delle seguentimotivazioni:“A seguito dello Sbarco degliAlleati ad Anzio il 22 gennaio1944 la nostra Città divenne per4 mesi cruento teatro di battagliatra l’esercito tedesco e quelloanglo-americano nel camminoverso la liberazione di Roma

avvenuta il 4 giugno 1944;immani furono le sofferenze chedovette subire la popolazione delterritorio costretta adabbandonare le proprieabitazioni e ad affrontare aguerra finita la gravosa opera

della ricostruzione; nel ricordodi tutte le vittime militari e civilidel conflitto e dell’eroica operadi bonifica dei terreni da mine edordigni effettuata a costo dellapropria vita dagli “sminatori” diAprilia. Motivazioni queste delconferimento ad Aprilia in data8 febbraio 2001 della Medagliadi bronzo al merito civile”.Pochi mesi dopo questaimportante tappa nella crescitaculturale della Città di Aprilia giàinserita nel circuitocommemorativo dello SbarcoAlleato, il 24 aprile 2013 venne

inaugurata presso l’auditoriumdell’I.I.S. “C e N. Rosselli”l’esposizione “APRILIA INGUERRA: LA BATTAGLIA DIAPRILIA”. La mostra a curadell’Associazione “Un ricordoper la pace” con patrocinio dal

Comune di Aprilia accoglie oltre300 pezzi della raccolta storica diOstilio Bonacini, deceduto nelmaggio 1999. Sono esposteanche alcune donazioni dicittadini apriliani nonché diveterani della seconda guerramondiale. Il progetto nacquepochi giorni dopo la scomparsadi Ostilio: la famiglia decise diaffidare gratuitamente alComune di Aprilia per finalitàespositive la collezioneconsistente in divise estrumentazioni relative aglieserciti che hanno combattuto nel

1944 in territorio apriliano. Ireperti sono stati accettati inaffidamento perenne e gratuitocon delibera n°163 del 12 giugno2012 nella quale il Comuneesprimeva anche l’intenzione diimpegnarsi nel reperire locali nelcentro di Aprilia per trasferiredefinitivamente la mostra.L’esposizione “APRILIA INGUERRA: LA BATTAGLIA DIAPRILIA” è costata al Comunedi Aprilia circa 19.000 euro (parial costo di teche e manichini). Ilprogetto espositivo vennerealizzato nel 2013 gratuitamentedall’architetto Otello Lazzari.Consulenti storici il GeneraleProf. Massimo Coltrinari ed ilGenerale Luigi Marsibilio. Si andò ad arricchire con unnuovo imponente allestimento lapiccola mostra di 35 pezzi dellacollezione Bonacini presente nelmedesimo locale dal 2008 eproveniente a sua volta dall’l.C.“Giovanni Pascoli” dove nel2002 era nato un centro didocumentazione storica dellaCittà di Aprilia dismesso poi peresigenze scolastiche. Causatrasferimento del “Rosselli” nellanuova sede, l’auditorium daqualche anno è divenuto dicompetenza del Liceo “A.Meucci” che nel 2016 ha chiestoinaspettatamente la rimozionedella mostra per esigenze dispazi. Da quella data la mostraivi giace oscurata e transennataper presunti motivi di sicurezza. La speranza è che il Comuneprovveda a breve ad unasistemazione permanente

dell’esposizione, valutando conestrema attenzione la concretapossibilità di inserirla nel centrodi Aprilia, desiderio espresso dacentinaia di cittadini ecommercianti in varie petizioniindirizzate al Sindaco Terra apartire dal 2017. Alcuni locali delComune di piazza Roma causatrasferimento degli uffici alpubblico in piazza Bersaglieripotrebbero accoglierel’esposizione, rendendolamaggiormente fruibile dacittadini e turisti. Un piccoloimpulso a dare nuova vita alcentro di Aprilia, aumentandonele potenzialità attrattivo-turistiche. Un altro 28 maggio è trascorsocon la mostra dedicata allaBattaglia di Aprilia oscurata etransennata. Buio sulle divise dichi ha combattuto per la nostralibertà. Forse il virus maledettotra tanta sofferenza ci hainsegnato qualcosa. Ripartiamoda qui più forti ed uniti in unprogetto di memoria condiviso abeneficio della collettività! ForzaAprilia!

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 31IL GIORNALE DEL LAZIO

In questa pagina dedicata aibambini, ho voluto dare voce adue educatrici, Federica Fio-relli e Cinzia Cottini che hannofatto della loro passione, il lorolavoro. Gli educatori, profes-sionisti dell’infanzia che l’e-mergenza Covid si è portatovia, rendendoli invisibili,dimenticati e ridotti a merioperatori alla conduzione deibambini e dei ragazzi. Sviliti,svalutati e messi da parte. Pro-prio loro che con amore tengo-no in braccio la parte più bellae più preziosa dell’umanità.Ma anche una riflessionesociale più ampia. “Quanto sta accadendo da due

mesi a questa parte, ci induce avoler aprire più di una rifles-sione su tutto un mondo di pro-blematiche che stanno inve-stendo indistintamente tutti,ma che conducono ad effettidannosi sia da un punto divista etico che culturale, spe-cialmente in alcuni ambitisociali. Parliamo del delicatissimo maimportantissimo mondo del-l’infanzia ed inevitabilmentedel mondo declinato al femmi-nile.Se da una parte è vero che ibambini rappresentano ilnostro vero perno della società

, futuri uomini e donne dellapolitica, del lavoro e di tuttociò che è alla base di un viverecivile, oggi alla luce di questostato emergenziale , sonoanche vittime di una realeimpreparazione della nostranazione che si è trovata adadottare urgentemente e fintroppo velocemente dellemisure di restrizione inevitabi-

li. Da un fare spontaneo è manmano nato un fare consapevoleche comunque ha saputo attin-gere ad una deontologia pro-fessionale ed alle competenzedelle operatrici del settore, purnon potendo beneficiare dialcun tipo di regolamentazioneo manuale di educazione adistanza, né tantomeno di stru-menti. Si è assistito invece alla nasci-ta di veri e propri progetti pen-sati e basati su una evidenteprofessionalità nati sì per casoma affinati in itinere, devenecessariamente portarci aragionare sulle possibilità dicambiamenti o integrazioni intermini di volontà ad investiresu un settore che si è dimostra-to responsabile, preparato epiù pronto di quanto non lofosse la nostra cara politica. Se volgiamo uno sguardo alpassato e alla conseguente

acquisizione di diritti inaliena-bili per il principio di pariopportunità, non possiamo farealtro che menzionare questacategoria che si è messa ingioco per mantenere in esserecon diligenza e responsabilità,la relazione con i protagonistidi questa fascia di età, in unarealtà quella attuale che in que-sti due mesi ha evidenziato una

dura verità: il mancato investi-mento sullo 0/6, come nel pas-sato così oggi! Un’ interacategoria lasciata sola a fron-teggiare una situazione a dirpoco imprevedibile e ricca diinsidie e difficoltà.Se è vero dunque che la fase

emergenziale dovrebbe esserein discesa, è altrettanto veroche è arrivato il momento diiniziare a lavorare seriamentesull’ infanzia e chi vi opera,sfruttando ciò che, nonostan-te il drammatico momentostorico , è emerso in termini dicapacità , operatività e com-petenza . È altresì importante porre l’ac-cento su questo ritorno al pas-sato, dove la donna è colei chepiù di tutti si sta sottoponendoa rischi e rinunce in nome diun ruolo biologico, quello diessere madre. E già, perché le agenzie educa-tive chiuse, aprono il dilemma

dei bambini che non possonostare di certi soli, e la realtà èche la donna fruendo o menodi istituti contrattuali ( sempremeno e talvolta non retribuiti)è quella che si trova costretta arinunciare al lavoro. Stare a casa mentre l’Italiariparte, stare a casa per colma-re un vuoto dato dalla chiusuradelle scuole, ma come? Comesi intende aprire uno spiragliodi luce rispetto ad un tema cosìdelicato e pieno di sfaccettatu-re che in questi anni ci ha vistein un fronte comune e solidaledi battaglia per la parità didiritti?A livello mediatico lo abbia-

mo compreso, certamente: maiuna donna seduta accanto aigrandi uomini dei  vertici pergestire  l’emergenza. Ci chiediamo allora comepoterci eleggere a portavoce ein rappresentanza di tutto ilgenere femminile?  Basta dav-vero una emergenza per spaz-zare via una larga fetta delmondo lavorativo femminile?La prima fase di questo perio-do è stata affidata alle donne inqualità di educatrici, in qualità

di insegnanti e non ultimo, inqualità di madri pertanto ciperdonerete se è difficile pen-sare che rispetto all’emergenzae alla ripartenza sia la stessacategoria  l’ ultima a tornare allavoro! Siamo davvero andando avantio tornando indietro? Bel salto, un deja vu cherischia di spazzare via tutti ipassi da gigante fatti fino adoggi e che hanno restituitodignità alle donne e al concettodi infanzia. Diventa doveroso, pertanto,oggi vederci tutti coinvolti adaffrontare seriamente temati-che cruciali, quali : investire sul nostro futuro, ibambini e tutto il mondo edu-cativo che gravita intorno altema dell’ infanzia; il mondo occupazionale voltoalle donne e la previsione dimaggiori garanzie , e non solodifronte ad una pandemia! Dobbiamo forse dire grazie alCovid-19, perché ci ha sve-gliate da un torpore, perché èbastata una emergenza seppuremondiale a dirci che forse eratutto un bel sogno?

Dott.ssa Cinzia De Angelis

Dot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

Diario Di Un’educatriceIl senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.

D. Bonhoeffer

di Antonella Bonaffini

E come auspicato la ripartenzaè avvenuta ma non si è verifi-cata lentamente. E’ stata bat-tezzata da un entusiasmo dimassa, che sembra aver disco-nosciuto ogni ammonimento.E mentre molti si scagliano suquello che è stato il comporta-mento irresponsabile delleregioni più colpite, bastaseguire i notiziari e le immagi-ni che quest’ultimi trasmetto-no, per rendersi conto che   lamovida è stata tutta fuorchèsolo Lombarda, Veneta o Pie-montese. In tutta Italia, al vialibera, la gente ha voluto river-sarsi nelle strade come se nonci fosse un domani. E se i datidel contagio sembra voglianorenderci speranzosi, la racco-mandazione che gli esperti cirimandano, oggi come ieri,

appare essere sempre la stessa.Non bisogna abbassare laguardia, stiamo combattendo,forse soltanto tentando didifenderci, ma la partita non èancora vinta. Abbiamo piùtempo adesso, per cercare dicomprendere cosa in realtà siaaccaduto, provare ad isolare ilfenomeno epidemico e tentaredi trovare un vaccino che in

tempi celeri, riesca a mettercifinalmente al sicuro. Comples-sivamente i casi dall’iniziodell’emergenza sono 230.555di cui 144.658 identificaticome guariti, 52.942 comepositivi, 32.955 come decedutima quest’ultimo di dato è daconsiderarsi come approssima-tivo, poiché sarà l’istitutoSuperiore di Sanità a dover

stabilire la causa effettiva deldecesso. Ed è in discesa iltrend generale tanto dei deces-si che dei contagi, con unincremento dei nuovi positivipari a 397 ma se questodovrebbe farci essere più otti-misti e guardare al futuro conritrovata speranza, basta guar-darsi intorno per percepire unacondizione di disagio che havisto molte saracinescheabbassarsi per non rialzarsipiù. Il commercio è in affannoe nessuno sembra poter farqualcosa. Non in questomomento. Gli aiuti promessidal governo e che sembranoaver accontentato soltantoalcuni, non sono purtroppostati sufficienti. A gran voce,gli imprenditori richiedono aipolitici od alle associazioni dicategoria, un intervento con-creto che li aiuti a rimanere inpiedi ma tutto sembra lontanodal potersi concretizzare, in

tempi che possano configurarsicome accettabili e che siano ingrado di dare a chi di commer-cio vive un pò di respiro. Ed èquesto il grande rimpianto cheil nostro Paese adesso si trovaa dover digerire. Quello didover assistere alla fine di tuttociò che nel mondo aveva resola nostra Italia Grande. Manonostante tutto bisogna conti-nuare a crederci, sino in fondoe tentar di ripartire. Siamo aterra e probabilmente nessunoverrà a rialzarci ma bisogneràtrovare la forza di rimetterci inpiedi ed aspettar che il ventocambi. Lo dobbiamo fare, lodobbiamo fare assolutamente,nel rispetto di chi in questomomento il virus ha purtropposaputo vincere. Quelle morti inassoluta solitudine dovrannoavere un senso. Seppur irrazio-nale ma maledizione lodovranno avere!

TIMOR MORTIS MORTE PEJOR

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO

Salve dott Grech mi chiamoGreta ho 30 anni e praticosport da molti anni. Ultima-mente ho problemi cervicali elombari. Sono stata dall'osteo-pata e mi ha consigliato unavisita per controllare l' ATM.Mi ha parlato di un macchina-rio in particolare, l'Elettro-miografo. So che Lei lo utilizzada diversi anni. La miadomanda è: in cosa consiste?

Cos’è l’elettromiografo mandi-bolare?È UN ESAME CHE MISURAL’ATTIVITA’ ELETTRICA DEIMUSCOLI MASTICATORI INCONTRAZIONE. E’ DISUPERFICIE PERCHE’ INQUESTO CASO SI UTILIZZA-NO SPECIFICI ELETTRODICHE VENGONO APPLICATISULLA CUTE. I MUSCOLIANALIZZATI SONO IL MAS-SETERE, IL TEMPORALEANTERIORE E SE RICHIESTOLO STERNOCLEIDOMASTOI-DEO.A COSA SERVE?Serve per valutare l’attività neu-romuscolare dei muscoli mastica-tori che per svariati motivi puòessere alterata (malocclusioni,riabilitazioni protesiche o orto-dontiche incongrue, parafunzio-ni, disordini cronio – cervico-mandibolari, disfunzioni ATM,traumi e mancanza di denti). L’e-lettromiografo tramite l’analisistatica e dinamica dell’attivitàmuscolare dei muscoli masticato-ri, fornisce preziose informazioniper pianificare interventi odon-toiatrici, al fine di poter ripristi-nare il giusto equilibrio neuromu-scolare e valutarne l’efficacia.Come si svolge l’esame?E’ un esame assolutamente indo-lore, non invasivo e non prevedel’uso di radiazioni. Il pazienteviene fatto sedere in posizioneeretta e gli vengono applicatidegli elettrodi adesivi sulla cutedel viso. L’esame prevede alcune

prove di serramento di 5 secondi(con l’interposizione di rulli dicotone tra le arcate). La cute deveessere senza trucco e senza barba.COSA PUO’ VALUTARE ECORREGGERE?Questo macchinario di cui il miostudio dispone è uno strumentodi misurazione completo per larealizzazione di un bite “equili-brato”.La malocclusione dentale alteral’equilibrio del corpo, con com-parsa di sindromi dolorose in par-ticolare alle articolazioni, ridu-zione delle performance sportive,aumento del rischio di infortuni. L’origine di molti disturbi algici,spesso invalidanti, come la cefa-lea, la cervicalgia e la lombalgiapuò risiedere nell’apparato sto-matognatico.In particolare, un disallineamentotra arcata superiore e arcata infe-riore, influenza negativamentel’atteggiamento posturale, conalterazioni del sistema muscolaree scheletrico.Nelle attività sportive, le maloc-clusioni impediscono agli atleti diesprimere il loro massimo poten-ziale, aumentando la probabilitàdi danni muscolari e articolari. Il bite o altri dispositivi (in baseal caso ) può corregge le altera-zioni dell’occlusione dentale,migliorando la postura e la coor-dinazione motoria, incrementan-do la flessibilità e la forza musco-lare. Per essere efficace però, un bitedeve essere perfettamente confor-

mato alle caratteristiche morfolo-giche e funzionali della persona.In odontoiatria questo è un esamerapidissimo, permette di valutareil bilanciamento muscolare pre epost riabilitazione del paziente.In modo facile, ripetibile edaffidabile è possibile valutareasimmetrie e sbilanciamenti deimuscoli masticatori, per prescri-vere un bite registrarlo ed equili-brarlo con il sistema occlusale.Grazie a questo sistema possiamovalutare : un piano di trattamento ortodon-tico Protesi classica e implantoprote-

si

Diagnosi e trattamento dei disor-dini cranio-cervico-mandibolari Regolazione di bite sportivi

Valutazione dell’efficacia di undispositivo tipo bite Posturologia Valutazioni medico-legali Documentazione di casi clinici.

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Dott Giuseppe Grech Perfezionato in chirurgia orale,

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citologia del cavo orale (malattiaparodontale ) per assistente di

studio odontoiatrico (ASO)presso A.N.S.I di Fondi.

Master di 2 livello in ChirurgiaOrale, Parodontologia,Consevativa ed estetica.

Perfezionato in OdontoiatriaForense, Odontoiatria dello SportMaster di 2 livello in Estetica in

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dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected]

INFO 06.9276800 - 333.3949769

La Didattica a Distanza delProf. Ricercatore FrancescoGuadagnuolo é riuscita a rea-lizzare la 19ª Edizione 2020 di“Arte in Classe” sul tema“Coronavirus”, applicando laforma dell’ARTE fatta divideo, immagini, suoni, traccevocali e audio, effetti di luce,al periodo storico che stiamovivendo ed a quanto le nostrevite si sono tristemente abitua-te in questi ultimi mesi. Si trat-ta della Video-Arte-Reportagedell’allievo del Prof. Guada-gnuolo Mattia Vessecchia lacui voce narrante ci guidaattraverso gli avvenimenti cheormai sono impressi nellanostra memoria, l’uso di alcu-ne immagini, ci accompagna-no e ci consentono di ripercor-rere la nostra vita in questimesi. E come uno storico,lascia i suoi studi, i suoi scritti,le sue ricerche, così l’“Arte inClasse” di oggi attraverso laVideo-Arte si consegna allastoria come binomio Arte +Storia. Un documento storicoche lascia la traccia attuale etecnologica dei suoi studi, adimostrazione della forza chele immagini assumono nel vei-colare un messaggio cosìimportante per il futuro dellegenerazioni. Il salto della

modernità di “Arte in classe”,come didattica a distanza, pre-sentata il 22 Maggio 2020 sul

Sito dell’Istituto “G.Matteot-ti” di Aprilia (LT) dove è visi-bile la Video-Arte a dimostra-

zione come la tecnologia e lastoria si sposano con l’arte e necrea una forma attuale e con-temporanea, perché usa stru-menti che sono propri delnostro tempo. Anche la sceltadel brano di sottofondo è fruttodi una ricerca mirata.

Per vedere la Video-Arte:https://youtu.be/O_cuHf99P2YYOUTUBE.COM

https://www.youtube.com/watch?v=O_cuHf99P2Y&feature=youtu.beArte in Classe di F. Guadagnuolo - 19maEdizioneClonna sonora:Fix You (Traduzione) - Coldplay - MTVTesti e p://testicanzoni.mtv.it/testi-Cold-play_1039/traduzione-Fix-You-300283#.XsV-yc1cNBg.whatsapp

Arte in Classe 19ª Edizione 2020 diventa didattica a distanza per l’emergenza Coronavirus

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 33IL GIORNALE DEL LAZIO

Gentile Avvocato,purtroppo poche settimane fa èmancato mio marito ed io stofacendo le pratiche per ottene-re la pensione di reversibilità.Mi hanno detto che, siccomelui era già divorziato da unaprecedente moglie, a questaspetta una parte della pensio-ne. Non mi sembra giusto vistoche con me è stato sposatomolto più tempo che con l’al-tra ed io mi sono presa cura dimio marito nei lunghi annidella malattia ce lo ha portatoalla morte. E’ vero quanto mi èstato detto? Come funziona?Grazie Annarosa

Cara Annarosa, anche se si parla spessodi  pensione di reversibilità,bisognerebbe più propriamen-te dire pensione ai superstiti.Si tratta di un trattamento pen-sionistico che viene ricono-sciuto dall’Inps, a determinatecondizioni, in favore deglieredi di un lavoratore o di unpensionato.In caso di decessodel pensionato si parla di pen-sione di reversibilità; in caso didecesso del lavoratore si parladi pensione indiretta. Se ildefunto, nel corso della pro-pria vita, si è risposato, unaquota di tale assegno deveessere riconosciuta all’ex

coniuge. A spiegare come sicalcoli questa quota è unarecente sentenza della Cassa-zione  [Cass. ord. n. 8263/20del 28.04.2020.]. Vediamodunque quali sono i criteridi ripartizione della pensionedi reversibilità col coniugedivorziato. Ma prima ancoraoccorre fare delle premesse dicarattere generale. Se il defun-to percepiva già la pensione almomento della morte, i suoifamiliari hanno diritto a chie-dere all’Inps la pensione direversibilità. La normativa di riferimento èla  legge 898/1970, che disci-plina i casi di scioglimento delmatrimonio; in particolare,l’art. 9 c. 3. Che prevede :«Qualora esista un coniugesuperstite avente i requisiti perla  pensione di reversibilità,una quota della pensione edegli altri assegni a questispettanti è attribuita dal tribu-nale,  tenendo  conto  delladurata del rapporto, al coniu-ge rispetto al quale è stata pro-nunciata la sentenza di sciogli-mento o di cessazione deglieffetti civili del matrimonio eche sia titolare dell’assegno dicui all’art. 5. Se in tale condi-zione si trovano più persone, iltribunale provvede a ripartirefra tutti la pensione e gli altriassegni, nonché a ripartire trai restanti le quote attribuite achi sia successivamente mortoo passato a nuove nozze». Viene in rilievo anche l’art. 5c. 6 in relazione all’assegnodivorzile, in quanto, come

vedremo, da tale norma si trag-gono ulteriori criteri di valuta-zione: «Con la sentenza chepronuncia lo scioglimento o lacessazione degli effetti civilidel matrimonio, il tribunale,tenuto contodelle  condizioni  dei coniugi,delle ragioni della decisione,del  contributo  personale edeconomico dato da ciascunoalla conduzione familiare edalla formazione del patrimo-nio di ciascuno o di quellocomune, del reddito di entram-bi, e valutati tutti i suddetti ele-menti anche in rapporto alladurata del matrimonio, dispo-ne l’obbligo per un coniuge disomministrare periodicamentea favore dell’altro un assegnoquando quest’ultimo non hamezzi adeguati o comunquenon può procurarseli perragioni oggettive»La ripartizione del tratta-mento di reversibilità, in casodi concorso fra coniuge divor-ziato e coniuge superstite, vaeffettuata innanzitutto sullabase della durata dei rispetti-vi matrimoni.Vanno poi individuati ulteriorielementi - così come chiaritodalla Corte Costituzionale conla sent. n. 419/1999 – qualil’entità dell’assegno di mante-nimento riconosciuto all’exconiuge, le condizioni econo-miche dei due, la durata dellerispettive convivenze prema-trimoniali.Non tutti tali elementi, peral-tro, devono necessariamenteconcorrere né essere valutati in

egual misura, rientrando nel-l’ambito del prudente apprez-zamento del giudice di meritola determinazione della lororilevanza in concreto. Di solito, al coniuge superstiteviene riconosciuto il 60% dellapensione di reversibilità, men-tre al coniuge divorziato solo il40%. Ma questo criterio, comedetto, non è automatico e devetenere conto di una serie dicorrettivi per garantire la mas-sima equità nella ripartizionedelle somme.Secondo la Corte Costituzio-nale, infatti, la mancata consi-derazione di qualsiasi corretti-vo nell’applicazione del crite-rio matematico di ripartizionesarebbe iniquo, poiché rende-rebbe possibile, paradossal-mente, che il coniuge supersti-te consegua una quota di pen-sione del tutto inadeguata allepiù elementari esigenze di vita,mentre l’ex coniuge potrebbeconseguire una quota di pen-sione del tutto sproporzionataall’assegno in precedenzagoduto.A tal fine, il tribunale deve

tenere conto di altri criteri perricondurre ad equità la situa-zione. La Cassazione ricorda,infatti, che il criterio delladurata dei rispettivi rapportimatrimoniali non può arrestar-si ad una semplice valutazioneletterale di tale dato e, anche segli può essere dato un valorepreponderante, non può diven-tare l’unico.Pertanto, in caso di concorsofra coniugedivorziato  e coniuge super-stite, aventi entrambi i requisi-ti per la relativa pensione, laripartizione tra gli stessi deveessere effettuata, oltre chesulla base del criterio delladurata dei rispettivi matrimoni,anche ponderando ulteriorielementi correlati alla finalitàsolidaristica che presiede altrattamento di reversibilità, daindividuare facendo riferimen-to all’entità dell’assegno dimantenimento riconosciutoall’ex coniuge ed alle condi-zioni economiche dei due,nonché alla durata delle rispet-tive convivenze prematrimo-niali.

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

LA RIPARTIZIONE DELLA PENSIONE DI REVERSIBILITA’TRA IL CONIUGE SUPERSTITE ED IL CONIUGE DIVORZIATO

L’AVVOCATO RISPONDE

Il Comune di Aprilia, in qua-lità di capofila del Distrettosocio-sanitario LT/1, e glialtri Comuni ad esso afferenti(Cisterna di Latina, Cori eRocca Massima) hanno pub-blicato l’avviso pubblicoper la predisposizione diprogetti di autonomia infavore di persone con han-dicap grave, ai sensi dellalegge n. 162/1998.L’Avviso si propone di pro-gettare ed attuare interventi asostegno ed a tutela delle per-sone disabili e delle lorofamiglie. I destinatari sono icittadini con grave disabilità(in possesso della certifica-zione di gravità ai sensidell’art. 3, comma 3 dellalegge 104/92) residenti neiComuni del Distretto, di età

compresa tra i 3 e i 64 annicompiuti, e con una limita-zione dell’autonomia perso-nale tale da rendere necessa-rio un intervento assistenzia-le permanente, continuativo eglobale nella sfera individua-le e relazionale.Sono esclusi dal beneficio:i soggetti stabilmente ricove-rati in strutture residenziali;i disabili inseriti nel mondodel lavoro;i percettori di indennità diaccompagnamento;i soggetti la cui disabilità, aisensi della legge n. 104/1992,è “revisionabile”;i beneficiari degli interventiper la disabilità gravissima,di cui all’art. 3 del D.M.26/09/2016.Per accedere al sostegno

occorre presentare appositadomanda indirizzata alServizio Sociale del Comu-ne di residenza. La presta-zione sarà erogata medianteun “Buono servizio” utileall’acquisto di prestazionipresso un soggetto accredita-to o al riconoscimento dispese per attività.L’importo massimo eroga-bile a ciascun utente è di4mila euro. In sede di valu-tazione delle domande per-venute, si terrà conto dell’I-SEE socio-sanitario delnucleo familiare del richie-dente.La scadenza per la presen-tazione delle richieste è il 30dicembre 2020.“Si tratta della prima voltache il Distretto pubblica un

Avviso per la disabilità graveai sensi della legge 162/2008– commentano i Sindaci deiComuni del Distretto LT1 –attraverso questa azione,contiamo di comprendereancora meglio il bisogno deicittadini con disabilitàgrave del nostro territorio edelle loro famiglie. Inoltre,vista la delicata situazioneche stiamo vivendo per l’epi-

demia da Covid-19, abbiamodeciso di non prevedere nelbando l’obbligo di comparte-cipazione delle spese da partedei cittadini: i progettipotranno dunque esser finan-ziati esclusivamente daifondi del Distretto”.

Il testo del bando e i modulisono disponibili sul sito webdel Comune di Aprilia.

Distretto LT1. Avviso pubblico per progetti di autonomiain favore di persone con handicap grave, ai sensi della

legge n. 162/1998

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 34 IL GIORNALE DEL LAZIO

Cari amici lettori, dopo la tem-pesta… il sole ed il sereno! Può essere questa l’immagineche esprime i pensieri, i ragio-namenti e le aspettative di tantiapriliani che abitano questacittà ferita dal Covid 19. Tutti dicevamo che andrà tuttobene, tutti avevamo messo,fuori dai nostri balconi, ban-diere tricolori e arcobaleno. Ilsindaco Terra ci rassicuravasulla tenuta della città e cosìhanno fatto vigili, forze del-l’ordine, volontari, assistentivari, infermieri, medici, matutto questo c’è bastato perriprendere nuovamente unavita cittadina serena, tranquil-la, organizzata, dopo la pande-mia?Cari amici, l’Aprilia del futurosi è fermata, bloccata, ma nellostesso tempo ci stimolava acercare e trovare vie di uscitedal labirinto. Cari amici, riascoltiamo lefrasi fatte, che derivano daesperienze storiche collettive epersonali degli apriliani, tipo“ci siamo sempre rialzati, cel’abbiam fatta in altre situazio-ni difficili, ce la faremo ancheora”. La memoria del passato diven-ta motivazione per il futuro. Ecosì la speranza non viene ali-mentata per la delusione, bensìper la reazione ed il supera-mento. Cari amici, ogni fallimento,ogni crisi, ogni ferita fa rien-trare in sé stessi, la ripresa postpandemica che dobbiamo spe-rare è una ripresa sociale, per-meata da valori forti che pos-sano imprimere nelle coscien-ze di tutti nuovi stili di vita,cominciando a pensare aglialtri, partendo dal proprio con-dominio, allargandosi al quar-tiere, alla città. Una stretta vianella quale dobbiamo avere lacapacità di infilarci tutti, pen-sando agli ultimi.Gli ultimi in tutto, senza giudi-care le loro vite, i loro compor-tamenti, attraendoli attraversogiusti pensieri ad una giustavia. Penso ai ceti meno abbien-ti, prima di tutto, ai giovaniprecari, a quelli fuori sede, aisacrifici delle loro famiglie, aquelli costretti al lavoro nero,ai senza casa e costretti all’af-fitto, penso ai disoccupati e a

quelli che hanno avuto attivitàcommerciali chiuse da mesi epiù. Penso a loro perché, pensoche senza di loro non andremoda nessuna parte, ci chiude-remmo di nuovo in noi stessi,lasciando lacerare le bandieresui nostri balconi. Cari amici, penso a loro, per-ché so, che quelli che hannocospicui conti in banca, attivitàsuper navigate, imprese, pro-fessionisti consolidati, per loroe le proprie famiglie andràtutto bene di sicuro. Per loro,so che è stata una breve vacan-za e che appena potrannoriprenderanno la propria vitasenza alcun problema, conti-nuando a sfruttare, a depreda-re, a lanciare odi verso gli altri. Ma gli altri !? l’idraulico, l’o-peraio edile, il contadino, lacasalinga, il piccolo B&B, ilgiovane studente e disoccupa-to, l’immigrato senza permes-so di soggiorno che lavora innero nell’agricoltura, l’operaioin cassa integrazione, il picco-lo commerciante, e tanti altri,questi come potranno ricomin-ciare !? Cari amici, guai se chiudiamogli occhi! Gli errori vannoguardati in profondità per tro-vare vie di rinascita. Anche sediciamo: che c’entriamo noicon questo virus? Ci sarà certamente qualcosache non ha funzionato nellerelazioni tra gli apriliani e tra ilaziali, ma per aprire gli occhial futuro con le ali della spe-ranza vorrà dire, per ognuno dinoi, ha il bisogno e la necessitàdi “progettare” e “pensare ingrande”, ricercando le radicidell’armonia nel sistema Apri-lia. Si chiamerà rispetto dell’am-biente, equilibrata distribuzio-ne della ricchezza, uso razio-nale e solidale della salute, pri-mato della persona e subordi-nazione della tecnica al benecomune. In sostanza c’è da fare un saltodi qualità per il superamentodell’egoismo a beneficio delbene comune e del bene del-l’Europa. Già L’Europa, fatta di terra, diacqua, di aria, di cielo, di florae fauna, di stelle ma soprattut-to di intelligenze umane capacidi tenere bene i fili di questo

meccanismo semplice, maspesso reso complicato daigiochi del potere economico,politico e mass-mediale. Cari amici, la lotta al Covid 19apre ad una lotta ancora piùampia, la cui vittoria o sconfit-ta può determinare le sorti diquesta Europa. Il futuro ènell’intelligenza e nel cuoredegli italiani che continuamen-te si lasciano animare e soste-nere dalla speranza che, dopo

la notte, verrà il giorno e dopola tempesta splenderà il sole. Ma chi può curare la malattiadel potere e dell’onnipotenzadi chi ci governa?! Non certo altri politici. Sonoanch’essi limitati e fallibili egiocano alla logica del preva-lere degli uni sugli altri. La risposta sta nell’umiltà chesi esprime nell’azione sostenu-ta dalla presenza civica, cisaranno ancora uomini, ci

saranno le stelle, il sole, ilmare, i fiumi, le montagne, isogni, le lotte con le sconfitte,ma soprattutto con le vittorie. Cari amici lettori, se ci incam-miniamo verso questi valoriveri abbiamo la possibilità divivere in una città migliore, inun mondo migliore, altrimentiil sacrificio di migliaia di dece-duti per la pandemia e le con-seguenti restrizioni subite nonsaranno servite a nulla.

di Salvatore Lonoce

Aprilia ferita dal Covid 19

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di Lorenzo LauretaniQuando mercoledì 27 Maggio Ursula Von der Leyen è salitasullo scranno oratorio del Parlamento Europeo, erano dapoco passate le una del pomeriggio. Ma, a dispetto dell’ora,stava per sorgere il sole su una nuova Europa. Ci voleva unevento tragico e traumatico come la pandemia da Coronavi-rus, perché il Vecchio Continente si destasse da un torporeche rischiava di sopire per sempre il sogno di un’istituzionesovranazionale garante di pace e diritti per un continentestoricamente dilaniato da guerre e distruzione. Il piano dellaCommissione, non ancora approvato in via definitiva, pre-vedrebbe per l’Italia risorse per 82 miliardi in aiuti e 91 increditi.E’ così che il premier, Giuseppe Conte, ha potuto promettereai sindaci e agli amministratori degli enti locali ulteriori tremiliari di euro per i conti e per aiutare cultura, turismo,mobilità, welfare. Le risorse verranno stanziate non attraverso il Dl. “Rilan-cio” che in parlamento potrà aggiungere forse un miliardoscarso ai 55 già stanziati. Le nuove risorse arriveranno coni prossimi provvedimenti del governo, finanziati appuntoattraverso il Recovery Fund europeo. I nuovi contributi agli enti locali (2,5 miliardi ai comuni e500 milioni alle province) andranno a compensare le ulte-riori perdite che inevitabilmente si produrranno nei bilancilocali nei prossimi mesi. Ma finanzieranno anche il ruolodelle autonomie nella Fase 2, riconoscendo risorse diretteper cultura, turismo, mobilità e welfare. A rassicurare i sindaci è stato il presidente del consiglio Giu-seppe Conte nell’ incontro di ieri con i primi cittadini delle13 città metropolitane (Roma, Milano, Bari, Genova, Firen-ze, Napoli, Torino, Catania, Reggio Calabria, Bologna,Palermo, Cagliari, Venezia) a cui hanno partecipato anche ilministro degli affari regionali, Francesco Boccia, e la vice-ministra dell’Economia, Laura Castelli. «Non permetterò ilvostro dissesto», ha assicurato il premier al presidentedell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. «Ci può essereinsoddisfazione e anche preoccupazione da parte vostra», haaggiunto, «ma dovete darci atto che non c’ è stata mai unasottovalutazione sul grande ruolo che hanno concretamenteespletato comuni e sindaci in questa emergenza». Aprilia, in particolare, per effetto del Dl “Rilancio” ha appe-na beneficiato di un trasferimento di 746.471,47 euro. Nel frattempo Conte ha promesso presto correttivi contabiliper rendere più flessibili i vincoli finanziari, adeguandolialla realtà emergenziale della pandemia da Covid 19. Saran-no infatti previste norme straordinarie per la gestione deglisquilibri di bilancio per il 2020 e saranno sospesi i piani dirientro per tutti i comuni per il 2020, unitamente allasospensione dei procedimenti riguardanti la verifica deipiani di riequilibrio pluriennali. Tra le richieste dell’Anci, parzialmente accolte dal Presi-dente del Consiglio anche un ulteriore e più ampio allenta-mento dei vincoli, in particolare per quanto concerne gliavanzi «destinati», la liberalizzazione dell’ uso della cassavincolata e il libero utilizzo di altre entrate vincolate (alie-nazioni, multe, vincoli minori). Infine, i sindaci hannoincassato l’ impegno del governo a riconoscere loro «potericommissariali» per la semplificazione nella realizzazione diopere «prioritarie e urgenti».La grande quantità di denaro, insieme all’allentamento deivincoli di legge in materia di Codice degli Appalti pubblicicomporta una riflessione più ampia, non solo sulla necessitàdei controlli ma anche sulla capacità degli amministratorilocali di proporre una visione strategica dei territori, chegiustifichi tempi e modalità d’impiego di risorse così copio-se.Che fare dunque? Oltre a vigilare che gli appetiti della mala-vita rimangano tali, è necessario far tesoro delle raccoman-dazioni del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco,contenute nelle sue “Considerazioni finali” dello scorso 29Maggio.Il piano di Visco si articola in sette punti.Primo: digitalizzazione in particolare dei servizi offerti dallaPubblica Amministrazione. E’ di pochi giorni fa l’annunciodell’Assessore al Bilancio del Comune di Aprilia, LanfrancoPrincipi, dell’implementazione dei servizi tributari digitaliattraverso il portale. Qualora le promesse venissero mante-nute, saremmo già a buon punto per rendere maggiormenteappetibile il territorio per i cittadini e gli imprenditori nonsolo locali.Secondo: le infrastrutture rappresentano un volano necessa-rio per dare gambe a un’economia come quella pontina chevive di agroalimentare e di export.Terzo: Scuola e università. Il territorio tra Aprilia e Pomeziada sempre ospita un polo chimico farmaceutico di eccellen-za. Lo testimonia il fatto che proprio da queste parti si stalavorando con maggiore efficacia per vincere il Coronavi-rus. L’attività di questo distretto deve essere necessariamen-te alimentata da un sistema scolastico e accademico tale dagarantire un apporto in termini di capitale umano qualificatoall’altezza delle richieste del mercato del lavoro.Quarto: La ricerca è condizione necessaria e conseguenzaindifferibile di quanto evidenziato al punto precedente.Occorrerà colmare quel gap di almeno un punto percentualetra la percentuale di PIL investita dall’Italia in ricerca equella media impiegata dai paesi OCSE.

Quinto: Supporto alle imprese negli investimenti in nuovetecnologie. Il piano per l’industria 4.0 che il Ministro delloSviluppo Economico Patuanelli vuole riproporre sulla scor-ta di quanto fatto dall’allora ministro Calenda nel GovernoGentiloni sarà necessario anche perché le aziende italiane siaprano a pratiche e a capitali esterni.Sesto: Patrimonio naturale e artistico tanto decantato e tantobistrattato accanto all’accresciuta attenzione per l’ambiente.Settimo: Lotta all’evasione fiscale. Oramai è sotto gli occhidi tutti che chi evade le tasse non è solo un furbetto ma unassassino. Maggiori entrate possono garantire i serviziessenziali come ad esempio il finanziamento del SistemaSanitario. In particolare Aprilia è notoriamente deficitariaanche sotto questo punto di vista. La digitalizzazione deiservizi tributari non consente solo uno snellimento dei tempidi evasione delle istanze presentate dai cittadini e dalleimprese ma rappresenta allo stesso tempo uno strumentoformidabile di contrasto all’evasione. La città di Aprilia nonpotrà permettersi di continuare a perdere gettito.A fare la differenza dunque non sarà quanti ma come verran-no spesi quei soldi tanto agognati,

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Perché la strada da Bruxelles ad Aprilia è sempre più breveL’ALBA DI UNA NUOVA EUROPA SORGE ANCHE SU APRILIA E SUL SUO TERRITORIONelle casse del Comune lo Stato ha già trasferito circa 750.000 euro oltre alle risorse per i buoni-pasto

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO

Miei cari lettori, Questa primavera 2020 è statauna primavera insolita. I fiorisbocciavano mentre per le stra-de del nostro centro cittadino, inegozi erano chiusi, le perso-ne, poche, con mascherine eguanti, dai bar non si sentival’odore del caffè e dai ristoran-ti non si sentiva il suono dellerisate dei commensali. Questaprimavera ha parlato di bambi-ni rinchiusi in casa, di banchiscolastici pieni di polvere, difile chilometriche ai supermer-cati e di strade deserte. La pri-mavera quest’anno ha germo-gliato mentre noi eravamo rin-chiusi in casa, molti di noi conla preoccupazione del domani.Il 2020 è arrivato come ilvento e ha gettato all’aria tuttii progetti che avevamo fatto e,improvvisamente, ci siamoritrovati a vivere in un periododavvero strano, di quelli chenon avremo mai creduto chesarebbe potuto capitare. Miricordo ancora di quando erobambina e immaginavo il futu-ro. Sognavo in grande, contutta la potenza dei sogni deibambini. Il 2020, che allorasembrava lontanissimo, me loimmaginavo con macchinevolanti, grattacieli altissimi erobot. Non avrei mai creduto

che invece avrebbe avuto ilprofumo dell’amuchina, cheavremo girato con le mascheri-ne, che avremo tenuto unadistanza di un metro dai nostricari, che un colpo di tosse ciavrebbe fatto sobbalzare e chealcool o guanti sarebberodiventati materiali introvabili.Di sicuro non avrei mai imma-ginato che una emergenzasanitaria avrebbe avuto ancheripercussioni sulla economia. Icommercianti italiani sonostati due mesi con le serrandedelle loro imprese chiuse.Molti hanno avuto paura dinon aprire, altri hanno chiusole serrande dei loro negozi conla consapevolezza che non liavrebbero più aperti. Le attivi-tà chiuse non hanno avuto con-seguenze solo sugli imprendi-tori ma anche sui loro dipen-denti, che sono finiti in cassaintegrazione, che per moltiancora non è arrivata, e cheancora non sanno quandopotranno nuovamente tornarea svolgere le loro mansioni. L’Italia si trova in ginocchio esiamo noi cittadini, che laviviamo e amiamo ogni gior-no, ad avere il compito di farlarialzare. Questo è il momentodi spendere nei negozi locali edi non comprare online. Dinon mangiare solo alle grandicatene ma di andare anche alletrattorie e ai ristorantini dipaese, di ordinare a domicilionelle attività apriliane. Salvia-mo Aprilia. Salvando tutte leattività locali, salveremo noi

stessi. Quando compriamo unatorta da un pasticcere non stia-mo solo sfamando lui e la suafamiglia, ma gli stiamo dandola possibilità di assumere equindi creiamo anche nuoviposti di lavoro. Ogni volta cheandiamo da una parrucchiera,le diamo la possibilità e il biso-gno di assumere altre collabo-ratrici. Torniamo a vivere lanostra città, facciamola ripren-dere economicamente. Predia-mo un profumo dalla Profume-ria Priori, fermiamoci per uncaffè da Pinder’s e riprendia-mo tutte le nostre abitudini.Ma facciamolo con responsa-bilità. La mascherina serve perproteggere gli altri e noi stessi.Secondo l’OMS il modo piùefficace di proteggerci dalvirus è quello di lavare fre-quentemente le mani, dicoprire la bocca e il naso conl’interno del gomito e soprat-tutto di mantenere almeno

un metro di distanza dallealtre persone. Per questo sonoscioccanti le immagini da“movida” che riempiono igiornali e i Social in questigiorni. Tutti quei giovani e nonche nei locali fanno “assem-bramenti”, tutti vicini, spessocon la birra in mano, ancorapiù spesso senza una mascheri-na a coprire il viso. Hannoquella espressione di sfida,tipica dell’adolescenza, chesembra sfidare il mondo e direbasta allo stare a casa, al nonvedere gli amici e a rivendica-re con orgoglio la proprialibertà. Ma la propria libertànon deve mai limitare quelladegli altri, soprattutto quandoqueste “trasgressioni” rischia-no non solo di fare del male achi le regole non le rispetta maanche a chi le rispetta. Bisognaavere e trovare un senso civi-co. Sì alle mascherine e aiguanti, ma senza gettarli poi a

terra. Le strade sono nostre:abbiamone cure. Sì al vedersicon gli amici ma rispettando ilmetro di sicurezza e indossan-do una mascherina. Sì, all’an-dare nei negozi ma igienizzan-do le nostre mani, mantenendole distanze e indossando lamascherina. Cerchiamo dicomportarci in modo tale chese a ottobre ci sarà “un nuovopicco”, sarà comunque picco-lo, misero e facile da controlla-re. Questo è un invito rivoltoa tutti: comportiamoci conresponsabilità. Facciamorifiorire Aprilia, il Lazio, l’Ita-lia ma facciamolo senza mette-re il nostro Paese in pericolo. Cerchiamo di attenerci a que-ste semplici regole, nel rispettoper noi stessi, per i commer-cianti, per chi è più debole eappartenente a una categoria arischio, per gli operatori sani-tari che hanno lavorato per noi.Cerchiamo di riprendere inmano l’economia in modoresponsabile, per non rischiareuna nuova chiusura dei negozie per permettere a tutti quantinoi di riprendere in mano lenostre vite, i nostri progetti e inostri sogni. I ragazzi e i bam-bini devono tornare a scuola, igiovani devono progettare iloro matrimoni e noi tutti dob-biamo ricominciare a lavorare,a credere che potremo andarein ferie e che potremo proget-tare analisi e visite mediche incompleta sicurezza. Dobbiamotutti tornare ad essere padronidella nostra vita.

a cura di Sihem Zrelli

Facciamo rifiorire la nostra Aprilia con responsabilità“Con la ripresa morale e civile coincide anche quella economica di cui c’è bisogno”

Con una delibera approvata inGiunta e pubblicata questamattina sull’Albo pretorio, ilComune di Aprilia ha approva-to una serie di misure semplifi-cate per bar, ristoranti e attivitàartigianali abilitate alla som-ministrazione di cibo e bevan-de (come ad esempio pasticce-rie o gelaterie).In esecuzione all’art. 181 delD.L. 34/2020, il provvedimen-to prevede infatti, dal 1° mag-gio fino al 31 ottobre 2020,l’esenzione della TOSAP perl’occupazione temporanea disuolo pubblico. Le attivitàcommerciali potranno usufrui-re di una procedura semplifi-cata ai fini del rilascio delleconcessioni, presentandodomanda all’ufficio SUAP tra-mite PEC all’[email protected] il modulo disponi-bile sul sito dell’Ente.Il SUAP provvederà a rilascia-re l’autorizzazione – previonulla osta della Polizia Localee dell’ufficio Verde Pubblicose l’occupazione ricade inun’area verde – entro settegiorni lavorativi dalla rice-

zione delladomanda. Ladelibera prevedeanche un mecca-nismo di silenzioassenso, con ilsuperamento dei 7giorni lavorativi.La procedura sem-plificata si applicaa condizione chele nuove conces-sioni – per struttu-re rigorosamenteamovibili e tem-poranee – riguar-dino un’area finoa 25mq oppure,se si tratta di unampliamento diconcessioni esi-stenti, che nonsuperiori del50% la superficiegià autorizzata.Sarà anche possibile richiederel’occupazione di strade epiazze chiuse al traffico,fermo restando l’obbligo dilasciare uno spazio minimo di3,50m per il passaggio dimezzi di soccorso e di emer-genza.

La delibera approvata ieri dallaGiunta ribadisce gli obblighie le prescrizioni in materia disicurezza, incluso il divieto dicollocare erogatori di bevan-de alla spina o banchi per lasomministrazione di alimentie bevande all’esterno dei loca-

li.“La delibera approvata ieri èuna prima misura varata afavore di esercizi commer-ciali rimasti chiusi in questimesi – commenta l’Assessorealle Attività Produttive Gian-franco Caracciolo – pensate

proprio per consentire loro diriprendere la propria attività,sfruttando al massimo lepotenzialità del nostro territo-rio. L’iter semplificato con-sentirà di essere operativi pra-ticamente in poco più di unasettimana”.

Emergenza Coronavirus. Aprilia, occupazione suolo pubblico gratuitafino al 31 ottobre 2020 con iter semplificato per imprese cittadine

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 37IL GIORNALE DEL LAZIO

Care lettrici e lettori,il premio Nobel per la Pace,fondatore della GrameenBank ed ideatore di un sistemadi micro-credito come stru-mento per la lotta alla povertà,Muhammad Yunus ha lanciatoa tutti noi, in una lezione instreaming trasmessa dalla Pon-tificia Università Lateranensedal titolo: “No Going Back.The World Economy afterCovid-19 Pandemic”, un veroe proprio messaggio profetico. Al centro del suo discorso, itemi della condivisione, delsocial business, della lotta allapovertà e della centralità del-l’uomo e della vita umana. Yunus ci invita a ripensare,riprogettare la vita senza torna-re indietro allo stato delle coseprecedente la pandemia. Nella sua visione, la ripresadel post Covid-19, è fatta dinuove opportunità, ma passasolo attraverso una nuova con-sapevolezza sociale ed

ambientale, ed un impiego del-l’economia non come merascienza utile a massimizzare iprofitti, piuttosto come unostrumento per arrivare allamassima felicità possibile deisingoli e della collettività,quella stessa collettività cheoggi soffre le conseguenzedrammatiche dei lockdownimposti per limitare il contagiodel virus, in primis la disoccu-pazione e la distruzione defini-tiva delle relazioni sociali. Per fare questo, afferma il pre-mio Nobel, è necessario rimet-tere al centro l’uomo e lavora-re insieme per ricostruire ildomani, guardando al futuro enon più al passato.“Per creare un nuovo mondo –afferma Yunus - servono lea-dership morali e religiose forticapaci di superare il tribali-smo. Bisogna interrompere ilciclo ordinario delle cose edandare verso nuove direzioni,nuove strade, percorrendolecon nuovi motori”. “Il Covid-19 – continua Yunus - ha fattoemergere tanti problemi, maanche tante opportunità perchéha spinto il mondo a spegneretutto, a distruggere tutto, inpoco tempo ha raso al suoloogni cosa. Ora la domanda è: dobbiamoricostruire gli stessi pilastri?Prima del gennaio 2020 il

riscaldamento globale ci stavadistruggendo, i danni dei cam-biamenti climatici erano inar-restabili, ma ora sembra chenon esistano più i problemi diprima. Oggi infatti abbiamomigliorato la qualità della vita,persino l’aria è migliorata, imari sono meno inquinati”.

I governi devono ripensare illoro ruolo pur continuando adoccuparsi dei più poveri conprogrammi di assistenza perindigenti, disoccupati e fami-glie, ma uno dei loro principaliobiettivi sarà quello di assicu-rarsi che non si torni indietrosu modelli di produzione vec-chi e sbagliati per la continua-zione della vita umana. Yunus ribadisce la supremaziadella vita ed invoca la via della

giustizia sociale per la salva-guardia di quest’ultima .Nel nuovo mondo post-Covidci sarà posto per la condivisio-ne, per la lotta alla povertàattraverso sistemi sociali intel-ligenti, per imprese sociali enon convenzionali, per la crea-tività umana, per un sistema di

educazione e di istruzione chesappia puntare sul talentoincentivando il potenziale diciascuno ed aprendosi a varieforme di imprenditoria, peristituti finanziari, infine chesiano pro-persona e non pro-profitto. Occorre adesso progettare ecreare sistemi socio-economicinuovi in cui nessuno è esclusoe tutti sono considerati al paridi altri, in cui al centro si

rimette il valore dell’ uomo,come essere dotato di coscien-za e non solo conoscenza opeggio ancora come prodottousa e getta per il mondo consu-mistico. Oggi è anche il quinto anniver-sario dell’enciclica LaudatoSi’, con la quale la Chiesa cat-tolica ha cercato di richiamarel’attenzione al grido dellaTerra e dei poveri, come ci haricordato papa Francesco il 25maggio 2020, dopo la suaprima apparizione pubblicapost-covid.Grazie all’iniziativa del Dica-stero per il Servizio dello Svi-luppo umano integrale la setti-mana Laudato Si’, che abbianoappena celebrato, sboccerà inun Anno speciale di anniversa-rio della Laudato Si’, un annospeciale per riflettere sull’enci-clica, dal 24 maggio di que-st’anno fino al 24 maggio delprossimo anno.Raccogliamo dunque l’appellodel Papa che invita tutte le per-sone di buona volontà ad ade-rire per prenderci cura dellanostra casa comune e dei nostrifratelli e sorelle più fragili.Se Papa Francesco dice unasola parola: ‘noi non vogliamotornare indietro’, tutto ilmondo lo ascolterà ed è quelloche da lui oggi vogliamo senti-re.”

A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione

sociale. Per scrivermi:[email protected]

Dopo la pandemia non bisogna tornare indietro,ma insieme creiamo un mondo migliore

1. Per le attività commerciali aldettaglio in sede fissa, compresicentri commerciali e outlet, ilimiti orari di apertura al pubbli-co sono fissati dalle ore 7.30 alleore 21.30 per tutti giorni dellasettimana compresi domenichee festivi;2. Per le attività di ristorazione(esercizi di somministrazione dialimenti e bevande e attivitàartigianali quali, a titolo esem-plificativo, bar, pub, ristoranti,rosticcerie, friggitorie, gelaterie,pasticcerie, pizzerie al taglio,paninoteche, yogurterie, piadi-nerie), sia per la somministra-zione sul posto che per l’aspor-

to, i limiti di apertura al pubbli-co sono dalle 5.30 alle 01.00 delgiorno successivo, tutti i giornidella settimana compresi ledomeniche e i festivi;3. Nell’ambito dei limiti suddet-ti ogni esercente determina ilproprio orario di apertura alpubblico;I suddetti limiti non siapplicano a farmacie, parafar-macie e aree di servizio, esercizicommerciali di vicinato di pro-dotti alimentari, attività com-merciali su area pubblica di pro-dotti alimentari;Link al testo completo dell’ordi-nanza: https://dgegovpa.it/Apri-lia/albo/dati/20200142O.PDF

Impianti termici e caldaie. Comune diAprilia ricorda obbligo di manutenzione e

procedura online per bollino verdeCon la ripartenza delle atti-vità, il Comune di Apriliaricorda ai cittadini che, pergli obblighi di manutenzio-

ne di caldaie e impianti ter-mici, dallo scorso dicembreè stato attivato un nuovo ser-vizio online all’interno delloSportello Ecologia, Energiae Ambiente.Il portale consente ai tecniciabilitati di acquistare i bolli-ni verdi e di gestire/presen-tare i rapporti di efficienzaenergetica, mentre il cittadi-no potrà verificare la regola-

rità delle pratiche e le sca-denze.Lo sportello online è attual-mente l’unica modalità

attraverso la quale ilComune accetta rapportidi efficienza energetica.Procedure presentate inmodo difforme rispetto aquella telematica, non ven-gono pertanto accettate cosìcome non possono esseraccettati bollini verdi acqui-stati in modo difforme dalPAGOPA.Il Comune di Aprilia infor-

ma, inoltre, che a partiredal 30/12/2020 sono previ-ste ispezioni onerose e san-zioni per chi non avrà

adempiuto a quanto previ-sto dalla legge (e dal Rego-lamento comunale) perquel che attiene la manu-tenzione ordinaria degliimpianti.Maggiori informazioni sonodisponibili sulla paginaAccertamenti e ispezionisugli impianti termici, all’in-terno del sito web dell’Ente.

Aprilia, nuova ordinanza del Sindaco.Aggiornamenti sugli orari di chiusuraper le attività e ulteriori misure per

l’emergenza Covid-19

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 38 IL GIORNALE DEL LAZIO

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 39IL GIORNALE DEL LAZIO

dallaRegionedi Bruno Jorillo

CON ACCORDO REGIONE-CDP: LE RISORSE PER LEIMPRESE ARRIVANO A 375 MILIONI DI EURO

Presentato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente,Nicola Zingaretti, il vicepresidente, Daniele Leodori, all'assessore al Bilancio, Ales-sandra Sartore, e all'assessore alle Attività produttive, Paolo Orneli l’accordo da 375milioni di euro per soddisfare tutte le domande idonee sulle 42mila inviate dalle pmidel Lazio per il bando Pronto Cassa, che "offre" 10mila euro di liquidità a tasso zeroLa Regione Lazio ha chiuso a inizio settimana l'accordo con Cassa Depositi e Prestitiche consente così di dare una prima risposta al grido di dolore delle aziende che sonostate costrette dal lockdown per l'emergenza coronavirus a restare chiuse per due mesi.L’accordo è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno par-tecipato il presidente, Nicola Zingaretti, il vicepresidente, Daniele Leodori, all'assesso-re al Bilancio, Alessandra Sartore, e all'assessore alle Attività produttive, Paolo Ornelil’accordo da 375 milioni di euro per soddisfare tutte le domande idonee sulle 42milainviate dalle pmi del Lazio per il bando Pronto Cassa, che "offre" 10mila euro di liqui-dità a tasso zero. Con Pronto Cassa la Regione dà liquidità a imprese e partite Iva con prestiti a tassozero di 10.000 euro. Una misura elaborata già a metà di marzo di concerto con il tes-suto produttivo e lanciata il 20 aprile con una grandissima risposta da parte delle impre-se e dei professionisti del Lazio. Il successo dell’intervento è stato tale che sono arri-vate circa 42.000 domande.L’accordo con CDP. Inizialmente erano stati stanziati 51 milioni recuperati dai fondiregionali ed europei. Con questo accordo arriviamo a circa 375mln, che ci permette-ranno di istruire tutte le 42.000 domande pervenute. Il Lazio mette in campo una dellepiù importanti azioni sul credito alle imprese in tutto il Paese.Fattore velocità. Ora l’impegno è quello di velocizzare il più possibile le pratiche e fararrivare quanto prima le risorse alle imprese e ai professionisti.“È un'operazione imponente, siamo la prima regione italiana che vara una misura diquesto tipo perché non vogliamo lasciare solo nessuno, visto l'incredibile numero didomande che sono arrivate – così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha voluto "rin-graziare gli imprenditori, gli artigiani e gli esercenti che stanno alzando le saracine-sche, dimostrando coraggio e passione in una situazione che resta difficile. A loro devearrivare il segnale che non devono sentirsi soli e non lo sono. Ho scritto ad Artigian-cassa, invitandola, come ho fatto con l'Inps a proposito della Cigd, ad accelerare almassimo i tempi per l'erogazione: 3.500 già possono ottenere le risorse economiche einvito i partecipanti a verificare sul sito di Artigiancassa la presenza della loro pratica.Correremo perché in pochi giorni si arrivi a soddisfare tutte le richieste”- ha dettoancora Zingaretti. "Grazie ai 120 milioni garantiti dalla Regione e ai 255 di Cdp arriviamo a servire l'in-tera platea dei richiedenti, al netto di quel 10% circa di domande, che in sede di istrut-toria hanno dimostrato di non avere i requisiti per accedere al finanziamento" – cosìPaolo Orneli, assessore allo sviluppo economico.

SALDI: SÌ CONSIGLIO LAZIO A VENDITE PROMOZIONALIANCHE NEI 30 GIORNI PRIMA DEI SALDI

Il via libera del Consiglio Regionale alla possibilità di fare vendite promozionali anchenei trenta giorni che precedono l'inizio dei saldi estivi, che inizieranno il 1° agosto, è

una notizia di grande importanza per il settore commercio della nostra Regione. Si trat-ta di una decisione che permetterà di far ripartire gli acquisti in questo momento digrande difficoltà per gli esercenti e che li aiuterà a smaltire le scorte di magazzino chehanno accumulato in questi mesi di stop forzato dell’attività.“Voglio ringraziare le forze politiche del Consiglio Regionale che si sono mosse tutteinsieme e hanno approvato all’unanimità, sia in Commissione sia in Aula, questo prov-vedimento fondamentale per favorire la ripresa delle attività commerciali del nostro

territorio” - così l'assessore della Regione Lazio allo Sviluppo Economico, Commercioe Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli."Il Consiglio, con voto unanime che ho molto apprezzato, ha dato il via libera ad unalegge che è di fatto un altro strumento antivirus, anti-crisi utile a dare sostegno al set-tore del commercio a Roma e nel Lazio. Cade - spiega - il vincolo che impediva aicommercianti di poter fare vendite promozionali a ridosso dell'avvio dei saldi, dà mag-giore elasticità nella gestione del commercio con l'obiettivo di rilanciare gli acquisti.Stiamo mettendo in campo ogni energia e strumento per evitare che ci sia una pande-mia economica, e per essere vicini a chi alza la saracinesca ogni giorno. Grazie al Con-siglio, a tutte le forze politiche per la rapidità dei tempi con cui hanno discusso e appro-vato con grande unità d'intenti una legge che dà più forza al potere d'acquisto dei cit-tadini del Lazio" – così vice presidente, Daniele Leodori.

SCONFIGGERE IL VIRUS: LE SFIDE DELLA SANITA’DEL LAZIO NELLA NUOVA FASE

Il presidente, Nicola Zingaretti, ha illustrato insieme all’assessore alla sanità AlessioD’Amato e al direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito i datirelativi ai test sierologici effettuati nel territorio.Su una attività che riguarderà circa 300mila soggetti, ad oggi sono stati eseguiti 19.414

test sierologici: tra questi la presenza di anticorpi Igg è stata rilevata in 422 test. Unapercentuale del 2,17 %, ed era quello che attendevamo, un'incidenza intorno al 3%.Sottoposti a tampone, 9 di questi test sono risultati positivi e quindi identificati comeasintomatici.Nel corso dell’incontro è stato tracciato anche l’impegno per i prossimi mesi:- Rafforzamento dell’offerta sanitaria- Più assistenza e cure nel territorio- Modernizzazione e umanizzazione delle strutture- Utilizzo delle nuove tecnologie- Investimenti sul personale“Abbiamo dati positivi sulla curva epidemica e sono importanti ma va tenuta altissimal'attenzione sia sulle regole sociali che sulle indicazioni sanitarie. Dico grazie ai citta-dini del Lazio perché i risultati che stiamo ottenendo sono anche frutto di un compor-tamento responsabile dei cittadini che ora bisogna continuare ad avere. Ora inizia lafase più difficile, a ora c'è un bassissimo tasso di letalità e un'alta ospedalizzazioneoltre a un bassissimo ingresso del virus nel personale sanitario. È un patrimonio a ogginon figlio del caso ma di scelte fatte in politica sanitaria e comportamenti coerenti"-così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: faccio un appello: in quantoemerge dai dati che i nuovi cluster pericolosi stanno all'interno delle case e nei rapporticon gli amici. Invito tutti a non abbassare le difese in casa e negli incontri con gliamici”.“L'emergenza Covid-19 ci ha portato ad un potenziamento e ad una velocizzazionedella sanità digitale che dovrà essere un elemento importante sia per l'applicazione'DoctorCovid', a cui oggi ha aderito l'80% dei medici di famiglia e dei pediatri di liberascelta, ma soprattutto l'implementazione della televisita e del telemonitoraggio a domi-cilio. Noi chiederemo che la televisita entri nel Lea"- lo ha detto l'assessore alla Sanitàe Integrazione Socio Sanitaria, Alessio D'Amato.“Il test sierologico non è patente di immunità. Significa verificare se si è avuto un con-tatto con il virus e permetterne il tracciamento - lo ha detto il direttore scientifico del-l'Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, che ha aggiunto: nei test sierologicifin qui effettuati sono risultati 9 positivi al tampone, significa il 2,2 per cento-ha spie-gato- il sistema ha permesso quindi l'identificazione di persone che sono positive: voidirete che è una cifra piccola, ma rapportata su 5 milioni di abitanti del Lazio contri-buisce al sistema di tracciabilità del virus".

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 40 IL GIORNALE DEL LAZIO

CISTERNA Carturan: bene le ultime sedute del Consiglio comunale, maggioranza compatta.L’alternanza è importante ma la squadra amministrativa a me va bene anche così

All’indomani di un serrato girodi sedute di Consiglio comuna-le che hanno portato l’ammini-strazione comunale di Cisternaad approvare il Bilancio edaltri importanti punti prope-deutici alla realizzazione delleopere in programma, il Sinda-co interviene per tracciare unquadro generale della situazio-ne politica:“Sono molto soddisfatto dicome sono andate le ultimeadunate del Consiglio comuna-le – dice Mauro Carturan –. Lamaggioranza si è dimostrataancora una volta solida e com-patta su tutta la linea e questa èuna cosa che non bisogna maidare per scontata. Ci sarebbero da stigmatizzarealcuni atteggiamenti dell’op-posizione, sempre troppo incli-ne ad alzare i toni della discus-sione, ma non mi sento di farela morale a nessuno su questotema: io stesso, nell’impeto del

confronto tra le parti, spessomi lascio andare un po’ troppo. Ciò non toglie che da questopunto di vista dovremmomigliorare tutti, perché vabene fronteggiarci con ideediverse e da posizioni anchemolto lontane, ma la discussio-ne deve sempre avvenire in unclima sereno e rispettoso.Rispettoso soprattutto verso icittadini – specifica il Sindaco- che ormai ci guardano e ciriguardano in video.Quanto alla Giunta – continuaCarturan – ho annunciato giàqualche settimana fa che itempi cominciano ad esserematuri per un riassetto degliassessori. Dopo un certo perio-do, una rimodulazione dellasquadra di governo in teoria èsempre auspicabile, se nonaltro per la logica dell’alter-nanza virtuosa oltre che perfotografare e rappresentaremeglio i cambiamenti che ci

sono stati nei mesi scorsi neigruppi politici di maggioranza.Per questo ho dato mandato alcapogruppo della Lega,Andrea Nardi, di fare un girodi consultazioni con gli altricapigruppo di maggioranza perfar emergere, se lo troverannoutile, una rinnovata (o parzial-mente rinnovata) squadraamministrativa. Devo direperò che, allo stato attuale, ame non sembra ci sia bisognodi fare grossi cambiamenti.Anzi, sono piuttosto soddisfat-to della Giunta che ho. E’ovvio che si potrebbe faremolto di più ma questo valeanche per me. Dunque, purrispettando le eventuali propo-ste che arriveranno dai capi-gruppo, io posso dire già daoggi che gli assessori per mepossono rimanere anche quellidi adesso visto che godonoancora tutti della mia pienafiducia”.

COVID-19: EMERGENZA SUPERATALA FASE 2 DEGLI AIUTI

Con la forte riduzione dei casi di conta-gio da Covid-19 e la conseguente pro-gressiva riapertura delle attività econo-miche e produttive, anche Cisterna statornando ad una situazione di normalità.In gran parte, dunque, superata la fase diemergenza sociale che aveva investito lapopolazione soprattutto dal punto divista del sostentamento alimentare, per ilquale il Capo della Protezione Civilenazionale ha attivato un apposito Fondodi Solidarietà Alimentare assegnato aciascun Comune.Cisterna ha prontamente attivato tutti glistrumenti di aiuto straordinario somman-doli a quelli che già eroga normalmenteagli assistiti dal Servizio Sociale.Durante l’emergenza sono pervenute estate istruite migliaia di domande dellequali circa 1.200 hanno avuto diritto aiBuoni Spesa per quasi 300mila euro,invece sono state circa 400 le famiglieche hanno ricevuto i pacchi alimentaridistribuiti dal C.O.C. – Protezione CivileComunale.Una risposta tempestiva ad un bisognoimpellente il cui superamento risulta evi-dente anche dal fatto che ormai al C.O.C.giungono pochissime richieste di pacchialimentari. Per questo il punto allestitostraordinariamente all’interno del CentroPolivalente nel quartiere San Valentino eil numero telefonico 069696957 dal 1°giugno non saranno più attivi. Ma non proprio tutti, purtroppo, sonoancora usciti dalle difficoltà economichedovute al cosiddetto “lockdown”, ovverole misure restrittive stabilite dal Governoper il contenimento della diffusione delvirus.Appositamente per loro la giunta comu-nale ieri ha deliberato l’assegnazione delresiduo del Fondo di Solidarietà Alimen-tare.“L’Amministrazione – afferma l’assesso-

re ai Servizi Sociali e Welfare, FedericaFelicetti (nella foto) - intende proseguirecon gli interventi ad oggi attuati, qualiBuoni Spesa o Pacco Alimentare, fino adesaurimento delle risorse previste, indi-viduando tra i beneficiari che hanno giàprodotto domanda, quelle famiglie in cuipersiste lo stato di bisogno economicocausato dall’emergenza da virus Covid-19.Pertanto potranno usufruirne i residenti aCisterna il cui nucleo familiare sia incarico al Servizio Sociale, con minori intenera età i cui genitori non hanno ancorapotuto riprendere il lavoro, oppure condisabili, inoltre persone sole e/o ultra65enni. Fermo restando che per tutti glialtri casi è sempre possibile rivolgersi alServizio Sociale che, avvalendosi anchedella collaborazione del Terzo Settore,saprà ancora una volta rispondere ade-guatamente alle situazioni di bisogno”.

Dal 1° Giugno cessa la sede temporanea del COC nel Polivalente.Assistenza Sociale per chi ancora non può riprendere

il lavoro e con figli e/o anziani e/o disabili a carico

CANONI DI LOCAZIONE 2019 VERSO IL PAGAMENTO. COMUNICAZIONE CORDINATE

BANCARIE PER LIQUIDAZIONE

A seguito dell’accoglimentodel fabbisogno da parte dellaRegione Lazio, relativo aicanoni di locazione annualità2019, si richiede a tutti gliinteressati ammessi in gra-duatoria di fornire le coordi-nate bancarie necessarie allaliquidazione delle sommespettanti.I modelli compilabili per lacomunicazione delle coordi-nate bancarie sono disponibi-li sul sito internet del Comune, sezione “Servizi Sociali” o attraverso il banner“Sostegno alla locazione”, e presso l’atrio dell’ex sede comunale in Corso dellaRepubblica 186 nel punto di distribuzione modulistica dei Servizi Sociali(all’interno del desk degli operatori dei parcheggi a pagamento).Al modello di comunicazione delle coordinate bancarie deve essere allegata lacopia del documento d’identità in corso di validità. La documentazione deve essere consegnata tramite PEC:[email protected] oppure tramite Ufficio Protocollosito nel Palazzo Comunale in via Zanella n.2 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00alle 13.00.

PRIMA RATA IMU ENTRO 16 GIUGNOImporto corrispondente alla metà di quanto versato a titolo

di IMU e TASI per l’anno 2019

Il servizio Economico Finanziario del Comune di Cisterna di Latina avvisa che,a norma dell’art. 1 comma 762 della Legge nr. 160 del 27/12/2019, il versamen-to della prima rata dell’IMU per l’anno 2020 dovrà essere effettuato, entro ilprossimo 16 Giugno, per un importo corrispondente alla metà di quanto versatoa titolo di IMU e TASI per l’anno 2019.Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, da cor-rispondersi entro il 16 Dicembre, dovrà essere eseguito, a conguaglio, sullabase delle aliquote che verranno approvate dal Comune entro i termini prescrittidalla Legge. Si precisa che, secondo quanto previsto dall’art. 177 del D.L. nr. 34/2020 –Decreto Rilancio -, il versamento della prima rata dell’IMU (quota stato e quotacomune) non è dovuta per i possessori di immobili classificati nella categoriacatastale D/2 e per gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degliostelli della gioventù e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietarisiano anche gestori delle attività ivi esercitate. La stessa agevolazione si applica per gli stabilimenti balneari e termali.

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 41IL GIORNALE DEL LAZIO

ANZIO - NETTUNO ANZIO, UNICA LOCALITÀ DEL LITORALE ROMANOAD AVER CONQUISTATO LA BANDIERA BLU

Dal 29 maggio, ha aperto la stagione balneare sulle spiagge libere e su quelle sottoposte a concessione

La Città di Anzio, unica locali-tà del litorale romano ad averconquistato la Bandiera Blu laBandiera Verde per le spiaggea misura di bambino, dal 29maggio, ha aperto la stagionebalneare sulle spiagge libere esu quelle sottoposte a conces-sione. Misure per la prevenzione egestione dell’emergenza epi-demiologica da Covid-19 perle spiagge a libera fruizione L’accesso agli arenili a liberafruizione è consentito nelrispetto delle misure di preven-zione di seguito riportate:- E’ vietata qualsiasi forma diassembramento e dovrannoessere sempre rispettate ledistanze di almeno 1 metro trale persone, sia in acqua chenell’arenile;- I fruitori delle spiagge libere

dovranno recarsi presso gliarenili con mascherine, fino alraggiungimento della posta-zione scelta. Raggiunta l’areadi sosta, dovrà essere assicura-to un distanziamento tra gliombrelloni, ovvero asciuga-mani, borse etc., in modo dagarantire una superficie dialmeno 10,00 mq per ognizona. In tali zone potrannosostare max. 4 persone (mag-giorate a 6 solo se conviventi);- Sono vietate le attività ludi-co-sportive di gruppo che pos-sano dar luogo ad assembra-menti, nonché praticare qual-siasi gioco (ad esempio calcio,tennis da spiaggia, pallavolo,basket, bocce…..).L’Ordinanza del Sindaco diAnzio, Candido De Angelis,con le misure di prevenzioneanti Covid-19 per le spiagge a

libera fruizione e per gli stabi-limenti balneari, notificata alComando di Polizia Locale,alle Forze dell’Ordine, alResponsabile dell’8° S.C.Politiche del Demanio e Patri-monio ed al Responsabile delIV S.C. Ambiente e Sanità,

incaricati per istituto dellavigilanza sulla piena ottempe-ranza alla presente ordinanza. L’Ordinanza del Sindaco:https://trasparenza.comune.anzio.roma.it/archivio28_prov-ved imen t i - ammin i s t r a t i -vi_0_450910_725_1.html

Il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis,posticipa da mezzanotte all’una l’orariodi chiusura degli esercizi commerciali

“In seguito al positivo con-fronto con le categorie pro-duttive del territorio, impe-gnate nella ripresa dopomesi di lockdown, conapposita Ordinanza, l’ora-rio di chiusura delle attivi-tà commerciali è statoposticipato, sperimental-mente, da mezzanotte all’u-na. In caso di  non osser-vanza delle direttive anti-covid, che saranno comunquemonitorate dalla Polizia Localee dalle Forze dell’Ordine, inter-verremo nuovamente, zona perzona, sull’orario di chiusura esull’adozione di ulteriori atticonsequenziali. La stagione esti-va inizierà ufficialmente il 21giugno, evitiamo di compromet-terla con comportamenti chepotrebbero causare seri dannisanitari ed economici. Invitotutte le attività alla massima col-laborazione, con la rigida attivi-tà di prevenzione di ogni formadi assembramento all’interno ed

all’esterno dei locali”.Lo ha affermato il Sindaco diAnzio, Candido De Angelis, inriferimento all’integrazioneall’Ordinanza, rivolta alle cate-gorie produttive, che ha postici-pato, da mezzanotte all’una, l’o-rario per la chiusura notturnadegli esercizi di somministrazio-ne alimenti e bevande e delleattività artigianali con consuma-zione sul posto, come bar, risto-ranti, pizzerie, pub, gelaterie,con la permanenza del divietoassoluto di assembramento dipersone in luoghi pubblici oaperti al pubblico.

Online, sul sito comunale, l’Avviso Pubblico per laconcessione temporanea all’apertura dei Centri Estivi per i minori

E’ stato pubblicato, sul sitointernet comunale del Comunedi Anzio, l’avviso pubblicoper la concessione amministra-tiva temporanea all’aperturadei Centri Estivi, per minori eper bambini con disabilità tra i3 ed i 17 anni, secondo le lineeguida, per fronteggiare l’emer-genza Covid-19, istituite dalDipartimento per le Politichedella Famiglia.      L’istanza verrà presa in caricounicamente se, al momentodella presentazione, sarà corre-data da tutta la documentazio-ne amministrativa necessaria.Le domande dovranno essereinviate esclusivamente per viatelematica, all’indirizzo diposta elettronica “[email protected]”. “Gli uffici alle politiche socia-li, viste le complesse prescri-zioni Covid-19, - afferma l’As-sessore Velia Fontana (nellafoto) - sono a completa dispo-sizione per dare il massimo

supporto rispetto all’Avviso, inmodo da consentire agli Ope-ratori di presentare le istanzeper un servizio molto atteso datante famiglie del nostro terri-torio. L’importante servizioconsentirà ai bambini, rimastia casa per molto tempo, divivere la stagione estiva insicurezza, con attività socialied educative, a contatto con lanatura ed in riva al nostromare, premiato con la Bandie-ra Blu e la Bandiera Verde “.L’Avviso e il modulo delladomanda possono essere scari-cati dal sito comunalewww.comune.anzio.roma.ithttps://trasparenza.comune.anzio.roma.it/index.php?id_sezio-n e = 8 7 6 & i d _ c a t = 0Per qualsiasi informazionesarà inoltre possibile contatta-re, gli uffici al numero 06-98499409/475. E-mail: [email protected]

Emergenza Covid-19: stanziamento regionale afondo perduto a sostegno degli operatori turistici

L’avviso pubblico ha comebeneficiari le imprese e glioperatori turistici in attivita,nella forma di persona fisica ogiuridica, distinti per misure diintervento:- MISURA 1 – Strutture ricet-tive Alberghiere, Extralber-ghiere e all’Aria aperta, delLazio, gestite in formaimprenditoriale: Alberghi ohotel, Residenze TuristicoAlberghiere (RTA) o Residen-ce; Hostel o Ostelli, Affittaca-mere o Guest House, CountryHouse o Residenze di Campa-gna; Campeggi e Villaggi turi-stici;- MISURA 2 – Agenzie diviaggi e turismo del Lazio consede operativa principale atti-va nel territorio regionale;- MISURA 3 – Strutture ricet-tive Extralberghiere del Lazio,gestite in forma prevalente-mente non imprenditoriale:

Case e Appartamenti perVacanze, Bed & Breakfast,Ostelli per la gioventu, Caseper ferie, Rifugi montani,Rifugi escursionistici, Casedel Camminatore.A ciascun beneficiario e possi-bile concedere un importo finoa un massimo di:Misura 1 (strutture ricettiveturistiche gestite in formaimprenditoriale)- Alberghi o hotel 4 e 5 stelle -euro 8.000,00- Alberghi o hotel 3 stelle -euro 6.000,00- Alberghi o hotel 1-2 stelle -euro 4.000,00- Residenze Turistico Alber-ghiere (RTA) o Residence,Hostel o Ostelli, Campeggi eVillaggi turistici - euro3.000,00- Affittacamere o GuestHouse, Country House o Resi-denze di Campagna - euro

1.000,00Misura 2 - Agenzie di viaggi e turismo -euro 1.500,00Misura 3 (strutture ricettiveturistiche gestite in forma pre-valentemente non imprendito-riale)- Strutture ricettive Extralber-ghiere (Case e Appartamentiper Vacanze, Bed & Breakfast,Ostelli per la gioventu, Caseper ferie, Rifugi montani,Rifugi escursionistici, Casedel Camminatore) - euro600,00I link con la modulistica, l’av-viso pubblico e tutte le infor-mazioni per partecipare:https://www.regione.lazio.it/aiuticovidturismo/http://www.lazioeuropa.it/bandi/covid_19_misure_urgen-ti_a_sostegno_degli_operato-ri_del_settore_turistico-668/

Si informano i contribuenti che la Legge di Bilancio 2020 ha abolito, adecorrere dal corrente anno, la TASI e l’IMU della IUC, prevedendo l’ac-corpamento in un unico tributo.L’imposta, chiamata “nuova IMU”, in vigore dal 2020, mantiene in linea

generale gli stessi presupposti soggettivi e oggettivi, disciplinati dalla nor-mativa vigente nel 2019. Il pagamento dell’imposta avviene in due rate,ossia 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo.Il versamento della prima rata nuova IMU 2020 è pari alla metà di

quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019.Il versamento della rata a saldo nel mese di dicembre verrà eseguito a con-guaglio, sulla base delle aliquote che verranno approvate dall’Ente, entroil prossimo 31 luglio, insieme al nuovo Regolamento Comunale.Si precisa che, ai sensi dell’art. 184 del D.L. 34/2020 c.d. “Decreto Rilan-cio”, sono esentati dalla prima rata relativa all’anno 2020  1.gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali,nonché gli immobili degli stabilimenti termali;2.gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e gli immobili degliagriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi dimontagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevisoggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, deiresidence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari sianoanche gestori delle attività ivi esercitateL’ufficio Tributi rimane a disposizione dei contribuenti per ulteriori infor-mazioni utilizzando mail: [email protected] .Si informano i contribuenti che sul sito internet del Comune di Anzio

www.comune.anzio.roma.it <http://www.comune.anzio.roma.it>  è inseri-to un link “ANUTEL - Calcolo IMU” attraverso il quale il contribuentepotrà autonomamente provvedere al calcolo dell’IMU.Il Dirigente dell’Area Economico Finanziaria

Comune di Anzio, Avviso nuova IMU2020 - Acconto anno 2020

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 42 IL GIORNALE DEL LAZIO

ARDEA Ieri ed oggi la differenza. Cerimoniapaesana, lo sdegno della popolazione

Se questi sono gli amministra-tori che ci rappresentano e cheoggi hanno commemorato i 50anni e 25 giorni che Ardeadivenne comune autonomo il 6maggio 1970 giorno in cui l’al-lora Presidente della Repubbli-ca Giuseppe Saragat appose lafirma ed il sigillo reale suldecreto. Io non voglio essererappresentato da chi come loropartecipano deponendo unacorona senza un nastro tricolo-re. Vien da pensare che chidovendo rappresentare ilcomune indossare l’istituzio-nale fascia tricolore che lo

distinguerebbe come sindaco,gli schifo. Chi partecipa con lemano in tasca , chi infrangecome le quattro le ordinanzedel sindaco non indossandoall’esterno la mascherina. Masoprattutto il consigliere chegrazie a lui questa maggioran-za di incapaci, di poco patrioti,di arroganti, insensibili si man-tiene in piedi. Una maggioran-za che vorrebbe lasciare ilsegno del loro inutile passag-gio arrivando ad approvare lecontrattate. Vorrebbero risol-vere il problema consorzisenza scomodare presidenti ed

amici e consiglieri che in essiabitano, questo consigliere, sipresenta in “mutande”, panta-loncini corti, ciavattelle,maglietta a mezze maniche arappresentare l’intero paese enessuno dei presenti lo allonta-na da una foto istituzionale cheandrà su tutti i giornali. Un sin-daco che non ha il coraggio diallontanarlo dalla foto, un suoconsigliere, di non far tenere lemano in tasca ad un’altro suoconsigliere, a non imporrecome lui ha ordinato lamascherina,. Del resto neppurelui l’indossa. Un bell’esempio.Un bambino di sei anni chestava vedendo le foto mi hadetto: “scusi ma il sindaco fa leordinanze che per lui ed i suoinon valgono”? Forse dovreb-bero chiedere scusa alla citta-dinanza di quest’ennesima echiamiamola insensibilità.Bene hanno fatto gli altri con-siglieri di maggioranza a nonpartecipare e ancor più bene

hanno fatto i consiglieri diminoranza ad astenersi da que-sta mascheralata, ritenendoche l’amministrazione comu-nale non è dei consiglieri dimaggioranza di un partitoquale il M5S, non certo demo-cratico che vuole dividere l’as-sise consiliare pure nelle mani-festazioni pubbliche in gruppodi minoranza e maggioranza,tanto che alla minoranza erastato detto “mettetevi voi solicome minoranza e fate un salu-to” forse verranno accusati diessere nazionalisti? Ardea èuna ed unita del resto in aulaconsiliare se pur ideologica-mente lontani ma semprerivolti al bene del paese ed alrispetto dei cittadini. (almeno

così dovrebbe essere) Un pen-siero va al consigliere FabioNobili famoso ricercatore, unoscienziato insomma un’eccel-lenza, che non si allontana daquesto gruppo almeno per que-sta manifestazione e per que-sta, una foto che farà il giro delmondo facendo odiare se nonschifare il popolo di Ardea peri suoi rappresentanti. Una ceri-monia nella quale non era pre-sente neppure un agente dellaPolizia Municipale, una ceri-monia istituzionale dove non èstato fatto venire neppure nondico il comandante dellaTenenza Carabinieri, ma nep-pure un allievo carabiniere cherappresentasse lo Stato, quelloStato che spesso è assente adArdea. Non è nazionalismo

neppure anticonformismo que-sta è mancanza di rispettoverso il popolo di Ardea. Inpassato non si era ma visto unsindaco di qualsiasi estrazionepolitica fosse che recandosi adepositare fosse solo un fiore

in una cerimonia pubblica sulmonumento ai caduti di tutte leguerre senza la fascia tricolore,come non si era mai vistoprima un abbigliamento checerto non da lustro all’interopaese, un comportamento allimite del vilipendio. Per que-sto vengono riportate foto dialtri sindaci degli ultimi ventianni presenti in manifestazioniufficiali.

Luigi Centore

CERIMONIA 2020

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 43IL GIORNALE DEL LAZIO

ARDEA Caos in consiglio comunale : grida e minaccedal consigliere del M5S Sandro Caratelli

Si è svolto il consiglio comuna-le che ha portato all’approva-zione del bilancio per l’anno2021, fatta eccezione di duepunti ritirati a seguito di vota-zione unanime dal presidenteLucio Zito su richiesta dellaconsigliera ex M5S RobertaVirgili, in quanto non avevaavuto notificati i documenti deipunti all’O.d.G.La diatriba che ha portato all’in-qualificabile attacco verbalecontro la consigliera di Fratellid’Italia Raffaella Neocliti, si èverificata subito dopo che il pre-sidente aveva invitato l’assesso-re ai servizi sociali Morris Ora-kian ad andare all’esterno a spie-gare alle richiedenti i buonimensa il perché del ritardo.Mentre la Neocliti, una delle piùtranquille consigliere dell’interaassise, ma all’occasione nonmeno agguerrita, sciorinava ilsuo discorso, è stata interrottacon urla, grida e minacciata dalconsigliere del M5S SandroCaratelli , tanto che oggi, in uncomunicato, le esprimono soli-darietà anche i componenti della“La Sinistra di Ardea” che sde-gnati scrivono: “La Sinistra diArdea, esprime solidarietà allaconsigliera Raffaella Neocliti,che ieri è stata oggetto di deri-sioni e poi di parole aggressivee di minacce, durante il consi-glio comunale. Pur se lontana(precisano dalla Sezione dellaLa Sinistra di Ardea) dalle

nostre posizioni politiche nonpossiamo accettare tali lin-guaggi. Crediamo che da qual-siasi parte arrivino e sianodiretti, certi linguaggi siano dacondannare. Si è fatto tantoper il rispetto dei linguaggi e

delle donne, e assistere a unapratica tanto retrograda eminacciosa, ci fa sobbalzare dirabbia. Noi condanniamo talicomportamenti verso chiun-que, perché queste metodichenon prendano il sopravvento, efiniscano per essere considera-te normali. Se qualcuno credeche si possano tollerare certifatti, a seconda di chi li sub-isce, sbaglia di grosso. Controogni forma di sopraffazione.La Sinistra di Ardea”. Il presi-dente, riportato con fatica l’ordi-ne all’interno dell’assise, ha pro-

seguito dando la parola al consi-gliere Riccardo Iotti, sempre delpartito di Giorgia Meloni, ilquale nuovamente è stato inter-rotto e minacciato da SandroCaratelli che, abbandonando loscranno a lui assegnato, è uscito

dai banchi e, fermandosi di latoal banco ove siedeva Iotti e laNeocliti, gridando con fareminaccioso ha esclamato “cosadici? Esci fuori, forza ti aspettofuori e poi vediamo”, costrin-gendo il paziente presidente Zitoad interrompere nuovamente laseduta. A seduta interrotta, men-tre le due fazioni urlavano leproprie ragioni, dal pubblico ungiornalista continuava a fare lefoto a quell’assembramento dipersone che sembravano volerarrivare alla rissa, per fortunasfiorata. La cosa ha indispettito

di nuovo il Caratelli, che più cheun consigliere comunale daval’impressione di essere un butta-fuori protettore delle ragioni diuna maggioranza che ancora unavolta non riesce a tenere a frenoil turbolento grillino, che non haperso occasione per inveire con-tro il giornalista locale gridando-gli minaccioso di non fare lefoto nell’aula, ed è stato tratte-nuto dai suoi colleghi per evitareche potesse, perdendo il lumedella ragione, aggredire il gior-nalista, reo di svolgere comesempre il suo lavoro di cronista.Per dovere di cronaca, va ricor-dato come il consigliere delM5S, Sandro Caratelli, non sianuovo a questa irruenza nell’au-la consiliare, non solo con i suoicolleghi consiglieri o con i gior-nalisti. Per lui, aggressioni pre-

cedenti con accuse tutte da pro-vare sono ancora al vaglio dellamagistratura a seguito delladenuncia presentata da un citta-dino che assisteva ad una delleprime sedute consiliari. Intantoil consigliere Iotti sembra dispo-sto a presentare una denuncia inmerito e non è escluso che lofaccia anche la sua collega. Ilpresidente riportato l’ordine haproseguito con classe e profes-sionalità a condurre l’assise finoall’approvazione dell’ultimopunto. Il servizio d’ordine magi-stralmente sostenuto dal perso-nale del commissariato diAnzio-Nettuno e dagli agentidella Polizia Municipale diArdea hanno garantito che nonsi trascendesse dalle parole aifatti.

LUIGI CENTORE

Il consigliere Sandro Caratelli

I consiglieri Riccardo Iotti e Raffaella Neocliti

“Il Comune seguita nel cadere nelle contraddizioni”Riceviamo e pubblichiamo ilpensiero di Monica Fasoli, spinanel fianco dei consorzi del litorale,una donna che insieme alla suacollega Eliana Peperoni stannodando filo da torcere ai varipresidenti dei consorzi che voglionomantenere in piedi questeassociazioni di proprietari, moltidei quali sostengono le lotte che ledue signore stanno da anniportando avanti anche con giudizilegali, diffide al sindaco e così via.La Fasoli scrive:

Sono passati tre anni, dovepersonalmente ho potuto constatareche, la gestionedell’amministrazione è confusa edisordinata. Senza entrare inpolemica, come spesso accade suisocial “ quelli di prima”, “ quelli diadesso”, il risultato è sempre lostesso, non si è fatto nulla prima,non si fa nulla adesso, ma questoblocco nelle procedure o procedureamministrative “anomale”, creanonon pochi disagi ai cittadini, sia perla qualità della vita e sia per le lorotasche.Più volte ho sollevato dei problemi,facilmente affrontabili, ma mai presiin considerazione. Amministrare unComune non è facile, ma per farlobisogna avere una base diconoscenza economico-amministrativa che mai è statamessa in pratica, come una seriaprogettualità di sviluppoeconomico, ordine edilizio con unpiano regolatore e norme localicerte. Questa breve sintesiracchiude una mala gestione cheoltre a coinvolgere tutto il paese,penalizza ancora di più una fasciacittadina che ha proprietà all’internodei consorzi, argomento da meaffrontato più volte negli anni e mairisolto da nessuna amministrazionepoiché è sempre stato legato adinteressi sia economici che politici.

Senza tornare sempre sui stessiargomenti, che comunque verrannoripresi in sede della commissionespeciale dei consorzi, credo siaopportuno comunque chiarire unaspetto amministrativo a firma delDirigente dell’ufficio Ambiente Ing.Emanuele Calcagni, stessoDirigente al quale avevo sollevatoun anomalia sulla cessione dell’areadi espansione del Comprensorio diColle Romito, di fatto di proprietàComunale ma gestita dal Consorzio,quindi a carico dei soci, ma appuntodi proprietà Comunale. Questacontinua confusione econtraddizione, falsa ovviamente,seguita incessantemente al puntoche, il 18 maggio C.A è statoprotocollato un avviso pubblico perdare in gestione ai consorzi“riconosciuti” gli impianti dicompostaggio. Leggendoattentamente l’avviso, vienespontaneo mettere in evidenzal’ennesima anomalia del Comunepartendo da un primo principio:quali sono i consorzi riconosciuti?Se i consorzi sono stradali, nellaloro costituzione devono sono edesclusivamente attenersi al lororuolo costitutivo “ facoltà dicostituirsi in consorzio stradale perla manutenzione e ricostruzione

delle strade d.l.g.s. 1446/18”, chi glida il diritto di una gestione checompete a ditte specializzate? Ilraggiro sta proprio lì, il gentileComune assegna “gratuitamente”gli impianti ma, con la fornitura de6kw di corrente a carico deiconsorziati, fornitura idrica e ilcosto di un tecnico responsabile,poiché il consorzio non ha titolo perpoter gestire autonomamente,liberandosi dei costi di smaltimento,che ad oggi, sempre con giochini dipalazzo, lascia la raccolta alConsorzio, smaltendo il verderecuperato nelle piazzole “illegali”,riempite da giardinieri e altriconsorzi messi in carico sui bilanciannuali. Ora mi sorge un altradomanda: messe le macchine dicompostaggio, il compostrivendibile chi lo gestisce? Sarebbestato opportuno un disegno piùchiaro, chiedendo ai soci deiconsorzi se d’accordo con lagestione ed eventualmente unbeneficio e non l’ennesima spesa acarico. Infine, leggendo gli ultimiarticoli, proprio in questi giorni laconsigliera Passaretta ha preso ilruolo di Presidente dellacommissione speciale dei consorzi,che ricordo fu istituita proprio perchiarire i loro aspetti costitutivi,leggendo l’avviso pubblico noncapisco se la commissione èl’ennesima buffonata politica e nondi risoluzione o se il Comune hacomunque deciso in proprio che iconsorzi, nonostante la tantapartecipazione da parte delleassociazioni con copioso carteggio,siano riconosciuti per un interesse,ma se così fosse, perchè il Comunenon paga il contributo annuale per ilrifacimento delle strade come dadecreto?Risposte queste che esigerò incommissione, semmai ci sarà.

Monica Fasoli

DON ALDO ZAMPONILa foto del Parroco il buon Don Aldo che tanto ha fatto per Ardea,si vede sempre con piacere, parroci di altri tempi. Fu lui che vennea celebrare la prima Santa Messa alla Nuova Florida che si riempi-va sempre più di case e di cittadini. La prima Messa fu celebratanei locali di Viale Nuova Florida, 179 (ove ora ho lo studio tecni-co). Dopo qualche anno, la funzione religiosa veniva celebrata daFelicissimo, palazzo chiamato “il semaforo” dove c’era anche lascuola elementare, successivamente nell’ampio salone dell’alloraHotel dell’ingegner Petrichella. Don Aldo aveva sempre una paro-la buona per tutti, siaspettava la domenicapomeriggio per incon-trarlo con gioia. Ricordoche dopo la celebrazionedella Messa si fermavasotto un bellissimo elargo chiosco coperto acannucce, per giocare acarte, facendo coppia conun anziano di ArdeaIacoangeli Ercole, DonAldo spesso si innervosi-va perché pur facendoglisegno di gettare una cartane gettava un’altra,rischiando di perdere lapartita e lui non amavaperdere, che bello vedereun fare paesano e natura-le, e sempre con il sorrisosulle labbra. La data del27 maggio 1970 è la datache ha scritto la lettera ma che Ardea, mentre come comune auto-nomo staccatosi da Pomezia, è del 6 maggio 1970 quando all’oraPresidente della Repubblica Giuseppe Saragat firmò il decreto diArdea comune “Autonomo”. E non a caso dopo quaranta anni l’al-lora sindaco Prof. Carlo Eufemi pose la prima targa sulla paretedelle scale sotto il monumento ai caduti dove due consiglieri comu-nali Anna Maria Tarantino e Simone Centore hanno in occasionedella ricorrenza depositato un cesto di fiori.per tutti. Ricordo che dopo la celebrazione della Messa si fermavasotto un bellissimo e largo chiosco coperto a cannucce, per giocarea carte tra questi un anziano di Ardea Iacoangeli Ercole. (con ilquale spesso don Aldo lo richiamava perché non gli rispondeva conla carta per farlo vincere e viceversa, che bello) La data del 27maggio 1970 è la data che ha scritto la lettera ma che Ardea è statosancito come comune autonomo staccatosi da Pomezia, è del 6maggio 1970 quando all’ora Presidente della Repubblica GiuseppeSaragat firmò il decreto.

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 44 IL GIORNALE DEL LAZIO

POMEZIANumerosi i provvedimenti per evitare una pericolosa ricaduta

Civid-19, la città riparte adagio e con cautelaIn tutta Italia si è ripartiti dopoil lungo periodo di lockdown.A dire il vero, da più parti sisegnalano comportamenti nonappropriati per lo più da partedei più giovani o di chi crede,incoscientemente, che il tuttosia in realtà un “complottomondiale” e di conseguenzanon rispetta le sensate regoledel distanziamento sociale edelle mascherine e guanti. Equesto nonostante i 33miladecessi ricollegati al Covid-19.Comunque, nel complesso lapopolazione pometina starispettando le regole per evita-re che il tremendo virus possatornare a pesare come un maci-gno sulla vita di tutti. Che tutto– almeno per un lungo periododi tempo – non tornerà allanormalità è ormai assodato.Tuttavia si deve andare avanti.Ecco che, quindi, anche aPomezia si compiono i passinecessari perché ciò possaavvenire, seppure passo dopopasso. Facciamo una panora-mica.NegoziIl Sindaco di Pomezia AdrianoZuccalà ha firmato una ordi-nanza che disciplina gli oraridi apertura e chiusura deinegozi. Gli esercizi commer-ciali che possono alzare lesaracinesche: dalle 07,00 alle21,30 per gli esercizi di vicina-to, medie e grandi strutture divendita, centri commerciali,alimentare e non alimentareindicati nell’allegato 1 del

DPCM 26/04/2020 e nelleordinanze del Presidente dellaRegione Lazio; dalle 07,00alle 16,00 per le domeniche e ifestivi. Questi gli orari per leattività di asporto e consegna adomicilio di alimenti e bevan-de: dalle 07,00 alle 22,30 perl’asporto; dalle ore 06,30 alleore 23,30 per la consegna adomicilio.Mercato settimanaleNel momento in cui si scrive,si è in attesa di vedere comeandrà la riapertura sperimenta-le prevista per la sola giornatadi sabato 30 maggio, ma non èescluso che diventerà la normaper le volte successive e per ilmercato settimanale di Torva-janica. L’ingresso e l’uscitadall’area preposta avverràattraverso dei varchi segnalaticon senso unico di percorren-za, vigilati da personale incari-cato dagli operatori, munito diidoneo tesserino di riconosci-mento. Ogni cliente per acce-dere deve essere munito dimascherina, deve mantenere ladistanza interpersonale dialmeno 1 metro e deve altresìtrattenersi all’interno del mer-cato per il tempo strettamentenecessario agli acquisti; divie-to di ogni forma di consumodei generi alimentari sul posto;divieto di creare assembra-menti e affollamenti.Indagine sierologicaAnche a Pomezia ha presoavvio il 28 maggio l’indaginesierologica con i primi prelievi

sierologici per la ricerca dianticorpi Covid-19. Il DistrettoASL di Pomezia, in via dei

Castelli Romani, è stato attiva-to per i prelievi da effettuare aicittadini di Pomezia e Ardeache, una volta contattati,potranno scegliere se sottopor-si o meno al test, totalmentegratuito. La Croce Rossa Ita-liana, su incarico del Ministerodella Salute, sta contattando lepersone interessate. Per i citta-dini di Pomezia e Ardea laCroce Rossa di Pomezia, incollaborazione con quella diArdea, sta contattando telefo-nicamente i cittadini e forniràtutto il supporto logisticonecessario, incluso il trasporto

dei prelievi giornalieri effet-tuati presso i tre ospedali diriferimento: Spallanzani,Umberto I e Tor Vergata.Bonus affittiSono 943 le domande arrivateal Comune per il bonus affitti,fondo straordinario una tantumper il sostegno alla locazioneanno 2020. Le istanze acquisi-te sono state trasmesse allaRegione Lazio che provvederàa erogare i contributi da liqui-dare ai cittadini. Si procederà ainviare i contributi ai cittadiniche hanno fatto domanda per ilbonus affitti 2020 non appenala Regione Lazio finanzierà ilfondo all’ente locale pometi-no.Incontro con le associazionidel territorioDa circa un mese e mezzo ilComune sta organizzando unaserie di incontri con le realtàdel territorio per tastare ilpolso della situazione. Nelcorso dell’ultimo meeting, il25 maggio scorso, il SindacoAdriano Zuccalà e gli Assesso-ri Miriam Delvecchio, Giusep-pe Raspa e Giovanni Mattiashanno ascoltato le istanze diasili nido, ludoteche, associa-zioni sportive, parroci e asso-ciazioni del terzo settore. Alcentro dell’incontro le lineeguida per la gestione in sicu-rezza dei centri estivi. Neiprossimi giorni sarà pubblicatauna manifestazione di interes-se per tutte le realtà associativeche durante l’estate vogliono

organizzare i centri estivi perbambini e adolescenti dai 3 ai17 anni. Il Vomue ha precisatiche comunque ci si dovrà atte-nere alle linee guida delGoverno nazionale e rispettaretutte le prescrizioni in vigore.Commercio, suolo pubblicogratisUna buona notizia per gli eser-cizi commerciali colpiti dura-mente dall’Emergenza Coro-navirus: l’occupazione delsuolo pubblico per loro sarà acosto zero gratuito fino al 31ottobre. In pratica è stato con-cesso l’utilizzo di tutte le areedisponibili in corrisponden-za/prossimità dei locali delleattività di pubblico esercizio, oaltre aree disponibili, compresii parcheggi, al fine di destinar-le alle occupazioni con tavoli-ni, sedie, dehors e arredi mobi-li in genere. Inoltre, la proce-dura sarà semplificata fino auna superficie massima di 100metri quadrati e fino a un mas-simo di 2 parcheggi lineari o 3parcheggi a spina di pesce:basterà inviare una comunica-zione all’Ufficio preposto. Percoloro che intendano occuparestalli di sosta a pagamento, lacomunicazione deve pervenireentro il termine perentorio del05 giugno 2020. In caso dioccupazione di una superficiemaggiore a quella stabilita, siprocederà con regolare istanzadi concessione/autorizzazione.

Fosca [email protected]

Anche a Zoomarine sarà una stagione “in sicurezza”

Estate, i parchi permanenti italiani ai blocchi di partenzaLa stagione estiva è ormai alle porte e iparchi permanenti di tutta Italia si stannopreparando a riaccogliere i loro visitatori.Che si tratti di parchi dove ci si puòdivertire con i giochi acquatici, comeLeolandia, o dove si interagisce o si assi-ste a spettacoli con animali, come il del-finario di Zoomarine le aspettative sonole medesime: riaprire in sicurezza poten-do così ripartire. Anche in questo com-parto la crisi dettata dal Covid-19 si stafacendo sentire forte, considerato che disolito il periodo di chiusura è limitato aimesi più rigidi dell’anno e che con la pri-mavera tutto torna in attività.Ovviamente anche l’indotto ne risente equesto vale anche per Pomezia e il suolitorale considerata l’attrattiva di Zooma-rine non solo per i turisti che vengono daRoma e da altre Regioni, ma anche per lepersone del posto, soprattutto per i bam-bini che rimangono affascinati da quelloche possono vedere a poca distanza dadove vivono.Ma ancora ci sono ombre nere che desta-no una certa preoccupazione a livellonazionale. Il distanziamento sociale, iltimore di troppe persone che potrebberoaffollare queste strutture ludiche potreb-be frenare o rallentare il rilancio. Ma sivuole andare avanti con coraggio ecaparbietà, tant’è che Giuseppe Ira,(nella foto) presidente dell’Associazio-ne Parchi Permanenti Italiani ha dettoche si è “pronti a riaprire per portarefinalmente la nostra magia e la nostraallegria nella vita dei bambini e deiragazzi, fasce altamente penalizzate nelcorso degli ultimi mesi, che oggi hanno ildiritto di divertirsi in totale sicurezza” edha aggiunto: “Abbiamo sviluppato delleregole molto precise, che rispetteremoscrupolosamente a tutela degli ospiti edel personale, ma auspichiamo che

governo, virologi e media facciano laloro parte per sensibilizzare l’opinionepubblica sul corretto approccio da adot-tare rispetto al rischio effettivo di con-trarre l’infezione. Ci sono delle regole edevono essere seguite, ma assistiamoancora troppo spesso ad un ingiustificatoeccesso di allarmismo che rischia dicompromettere la ripresa e gli sforzi chelo stesso governo sta facendo, con conse-guenze disastrose per tutto il sistemaeconomico”.

Il comparto raggruppa oltre 230 realtà inItalia tra parchi a tema, parchi fauni-stici, parchi acquatici e parchi avven-tura per un totale di 25.000 posti di lavo-ro (10.000 fissi e 15.000 stagionali) ericavi per 450 milioni di euro nel 2019,cifre che salgono rispettivamente a60.000 occupati e 2 miliardi di euro diricavi considerando l’indotto compostoda hotel, ristorazione, merchandising,manutenzione e simili. Nel 2019 i parchidella Penisola hanno totalizzato oltre 20milioni di visitatori provenienti dall’Ita-lia, a cui si sommano 1,5 milioni di stra-nieri, per un totale di 1,1 milioni di per-nottamenti in hotel, segno che il compar-to sta assumendo un ruolo sempre piùrilevante nella composizione dell’offertaturistica del nostro Paese.

Tante le misure di sicurezza adottate, acominciare dal contingentamento degliingressi in funzione degli spazi disponi-bili per evitare ogni forma di assembra-mento, anche attraverso l’adozione disistemi di prenotazione online che avran-no il vantaggio di evitare le code allabiglietteria.Previste regole molto precise per lagestione dei flussi dei visitatori e dellelinee di coda, oltre a disposizioni specifi-che per l’accesso alle attrazioni e aglispettacoli. Il distanziamento minimo daosservare, anche sulle attrazioni, sarà di1 metro, salvo nei casi in cui si pratichiintensa attività fisica, come nei parchiavventura dove sarà di 2 metri, e si appli-cherà sulla base di nuclei familiari o con-viventi.Potrà essere rilevata la temperaturacorporea all’ingresso, si dovrà indossarela mascherina, ad eccezione dei parchiacquatici, e si dovrà utilizzare frequente-mente il gel disinfettante per le mani,soprattutto prima di accedere alle attra-zioni. Le aree comuni saranno costante-mente sanificate, così come i dispositivieventualmente noleggiati per l’accessoalle attrazioni, gonfiabili, armadietti, let-tini ed altre attrezzature. Negozi, hotel ealtre attività interne ai parchi, come ipunti ristoro, seguiranno pedissequamen-te le norme già previste per i rispettivisettori.Le decisioni in merito alle date spettanoalle regioni e, in subordine, ai singoliparchi, per questo le strutture non riapri-ranno tutte alla stessa data: alcuni parchifaunistici, ad esempio, sono già aperti. Ingenerale, però, è prevedibile che entro laseconda metà di giugno buona parte deiparchi sarà operativa.

Fosca [email protected]

ANTEPRIMA FESTIVAL 2020L’estate di Pomezia parte sul web:dal 28 maggio al 28 giugno teatro,

musica, cinema e museo in unclick

L’Estate 2020 di Pomezia parte sul web. Unmese di spettacoli teatrali, visite museali, cine-ma e musica comodamente a casa. Prosegue ilprogetto culturale virtuale del Comune che harisposto al lockdown e all’emergenza Coronavi-rus con lo slogan #laculturanonsiferma, accom-pagnando grandi e piccoli con appuntamenti online per mantenere viva la cultura in Città.“Siamo lieti di presentare un programma comeanteprima dell’estate vera e propria – spiega lavice Sindaco Simona Morcellini – E’ stato pos-sibile realizzarlo grazie alla generosità e all’en-tusiasmo del tessuto culturale e artistico cittadi-no che ha risposto in maniera positiva a questa‘nuova normalità’, che almeno per ora ci impe-disce i grandi eventi che avevamo messo a puntoper questa estate. Pomezia non si è mai fermata:per luglio e agosto stiamo lavorando alla ripro-grammazione degli eventi cittadini, nel rispettodelle nuove norme di sicurezza, consapevoli chei cittadini, i turisti e le realtà produttive meritinouna stagione di rivitalizzazione”. Gli appuntamenti dal 28 maggio al 28 giugno,programmati dal giovedì alla domenica, sarannodisponibili sul canale You Tube del Comune diPomezi:https://www.youtube.com/comunedipomezia“Voglio ringraziare il vice Sindaco e l’UfficioCultura per aver ripensato la cultura e gli eventicittadini fin da subito – conclude il SindacoAdriano Zuccalà – Un grazie speciale a tutte leassociazioni e agli artisti che hanno contribuitoin maniera totalmente gratuita al progetto#laculturanonsiferma e #anteprimaestate2020”.Si ringraziano: Ass. Cinemadamare, Ass. Par-terre Officine Sociali, Compagnia dell’Arca,Ass. Piccolo Palcoscenico, Ass. Il Cassetto nelsogno, Associazione Filarmonica “Città diArdea”, Ass. TEMA Hesperia, VJP Club, Ass.Studio Sinfonica, Ass. Culturale Attori percaso, Ass. Culturale La Bottega Teatrale, Ass.Culturale Per Ananke

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4 - 18 GIUGNO 2020 pagina 45IL GIORNALE DEL LAZIO

SPORTLa serie A ha avuto semaforo verde dal 20 giugno

L’Aprilia Racing conferma mister Fabio Fratena

Il Consiglio Federale ha sanci-to la conclusione definitivadella stagione 2019/20 tra idilettanti, una decisione checoinvolge di conseguenzaanche l’attività del settore gio-vanile mentre, a causa dellerestrizioni imposte dal Gover-no per contenere l’epidemia,anche l’attività della ScuolaCalcio è ferma da marzo. Unargomento che tocca diretta-mente Mario Guida che, oltread essere l’allenatore dellaprima squadra dell’Anzio, èanche il responsabile del setto-re giovanile e della ScuolaCalcio del club: «Le disposi-zioni governative rendono difatto impossibile riprendere

l’attività in questa stagione e,al momento, non lascianointravedere date certe a brevetermine. Seppur a malincuore,ci troviamo nella condizione didover dichiarare sostanzial-mente conclusa la stagione2019/20 ed è una situazionedavvero triste per chiunqueami il calcio e per il calcio haspeso una vita intera. A nomedella società, ci tengo comun-que a ringraziare tutte le fami-glie che hanno deciso di affi-dare i propri figli all’AnzioCalcio 1924, nell’ottica di unpercorso di crescita sportiva eumana: sono loro le fondamen-ta su cui si regge tutta l’impal-catura e che ha nella prima

squadra soltanto la punta di uniceberg dalla base vasta e soli-da. La pandemia e il DPCMdell’11 marzo, emanato perfronteggiare la difficile situa-zione sanitaria, hanno determi-nato l’impossibilità a svolgerel’attività sportiva nella ScuolaCalcio, con tutti i disagi checiò ha comportato per le fami-glie e i ragazzi, che da oltredue mesi non possono allenarsisui campi insieme ai nostriistruttori qualificati. Per questomotivo stiamo studiando lesoluzioni per venire incontro aitesserati della Scuola Calcio invista della prossima stagionecon l’obiettivo di tutelarli ilpiù possibile. Sicuramente

saranno disponibili dei vou-cher per tutti coloro che hannosaldato la retta annuale e dautilizzare nella stagione2020/21, inoltre – concludeGuida . altre iniziative sono alvaglio e verranno comunicatein via definitiva e ufficiale suc-cessivamente. L’auspicio di

tutti noi è quello di rivedercipresto sui campi di gioco a rin-correre un pallone perché nes-sun virus può spegnere la pas-sione di tanti ragazzi».

Nella foto Mario Guidafoto di Matteo Ferri

di Dario BattistiIl calcio riparte. L’ApriliaRacing no. In Italia la pallatornerà a scorrere sul mantoverde tra la seconda e la terzasettimana di giugno. Se lafinale della coppa Italia, dadisputare a Roma, è fissataper il 17 giugno le due semi-finali di ritorno Juventus-Milan e Napoli-Inter, nelmomento che andiamo instampa, sono ancora con unadata da definire. Il campiona-to di serie A invece ha avutosemaforo verde dal 20 giu-gno. Quel sabato si recupere-ranno quattro gare della 25°giornata Atalanta-Sassuolo,Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari.L’Aprilia Racing dal suocanto ha chiuso la stagionequalche settimana fa quandoil campionato nazionaledilettanti di serie D è statosospeso. La formazione pon-tina si presenterà alla parten-

za della prossima annatasportiva di nuovo ai nastridella serie D. Il presidenteAntonio Pezone e i suoi col-laboratori in questo periodonon sono stati con le mani inmano ma hanno iniziato acostruire la struttura tecnicodirigenziale del club bianco-celeste. Fabio Fratena, sub-

entrato alla guida tecnica del-l’undici pontino al posto diGiovanni Greco nel corsodello scorso campionato, èstato confermato sulla pan-china apriliana. Con lui ope-reranno ancora l’allenatore inseconda Stefano Pontis e il

preparatore atletico TizianoSiragusa.<<Mi ha fattomolto piacere essere ricon-fermato perché lavorare inquesta società è molto impor-tante. Mi sono trovato benis-simo. E’ una piazza di spes-sore e sicuramente insiemealla società abbiamo inten-zione di raggiungere traguar-

di che ci diano soddisfazioni– spiega il tecnico dell’Apri-lia Racing Fabio Fratena – Laserenità di programmare lecose dall’inizio è fondamen-tale. Entrare in corsa non èsemplice. Il tempo è poco equindi bisogna ragionare nel-

l’immediato e non nel futuro.Non sappiamo quando inizie-rà il campionato ma ci fare-mo trovare pronti. Questo èsicuro>>. Tiziano Siragusa,apriliano Doc, sono sei annidi cui quattro consecutivi checollabora con la società delpresidente Pezone.<<Sonomolto felice sia per la ricon-ferma che della fiducia che lasocietà in qualità del presi-dente Antonio Pezone riponein me, sia perché continueròa collaborare con la squadradella mia città. Programmia-mo la prossima stagione conl’entusiasmo e la voglia di farbene e magari veder tornarequalche tifoso in più allo sta-dio Quinto Ricci>>. Novitàassoluta è invece quella cherisponde al nome di MarcoBiancolatte che è stato ingag-giato per ricoprire il ruolo didirettore generale.<<Dopoaver conosciuto AntonioPezone mi sono subito accor-to delle tante potenzialità che

possiede l’Aprilia.Quando mi ha confe-rito l’incarico didirettore generaletotale della società hoprovato gratificazio-ne e tanta responsabi-lità per la stima ripo-sta nei miei confron-ti. Mi rendo contoche è un ruolo moltoambito e non mi faròtrovare impreparato –dichiara Marco Bian-colatte che l’annoscorso era nei ruolidella società sardaCastiadas – Sia il sot-toscritto che tutticoloro che lavoranoper l’Aprilia dovran-no dare un valoreenorme nel far parte diquesto progetto e diconseguenza essere animatida questo spirito di ricono-scenza tutti i giorni. Scuolacalcio e settore giovaniledovranno lavorare con unametodologia unica che saràtargata Aprilia>>. La confer-ma arriva anche per il profes-sore Arturo Zeppettela checoordinerà la preparazioneatletica dell’intero settoregiovanile e dell’attività dibase del club apriliano.<<Vorrei ringraziare il presi-

dente Antonio Pezone per lafiducia e per aver sposato l’i-dea di aver un coordinatorenel settore della preparazionefisica in quanto determinanteper la crescita dei più giovani– spiega il preparatore atleti-co della Juniores NazionaleArturo Zeppettella – ringra-ziamenti che vanno estesianche agli allenatori con cuicollaboro e ai dirigenti chehanno creduto nella mia figu-ra professionale>>.

ANZIO - Mario Guida: “Stiamo studiandosoluzioni per la Scuola Calcio”

Arturo Zeppettella preapratore atletico JunioresNazionale e di tutto il settore giovanile dell'Aprilia

Racing.

Marco Biancolatte direttore generaledell'Aprilia Racing

mister Fabio Fratena (foto Dario Battisti)

Il presidente Antonio Pezone(foto Dario Battisti)

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4 - 18 GIUGNO 2020pagina 46 IL GIORNALE DEL LAZIO

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