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25 Aprile 1° Maggio per la democrazia per il lavoro 29 aprile 1922 la copertina del periodico Cuore, giornale per le giovani generazioni Valle Camonica - Sebino Numero 2 Aprile 2013 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it I valori del 25 Aprile e 1° Maggio A pagina 2 L’emergenza è governare A pagina 3 Regione Lombardia Opposizione rigorosa, ma costruttiva A pagina 3 Le necessarie risposte alla crisi abitativa A pagina 4 Diamo asilo alla speranza A pagina 4 8 marzo 2013 nel segno del Rispetto A pagina 8 Viaggio nelle leghe Valsaviore A pagina 8 Manutenzione caldaie Nuove regole A pagina 8 L’umiltà e l’etica esemplare… di Domenico Ghirardi – Segretario generale Spi Valle Camonica Sebino Gli ultimi anni sono stati, in particolare, segnati da fe- nomeni di malcostume, da politici corrotti, da gente che – pur di avere qualche spizzico di visibilità o di tor- naconto personale – non ha disdegnato di tradire la pro- pria appartenenza politi- ca, per la quale aveva ri- cevuto il consenso dagli elettori. Così per un po’ di dena- ri in molti hanno cam- biato casacca, fino al punto di prestarsi a gio- chetti politici finalizzati a sovvertire la maggio- ranza di governo alla quale avevano dichiara- to appartenere. Questi è altri fenomeni, hanno finito per alimen- tare nel Paese il qualun- quismo (“tutti i politici sono uguali…”) accre- scendo il disagio sociale e politico tra la gente e accrescendo l’antipoliti- ca – ritirasi nel privato o esprimere la protesta dan- do il voto a chi la spara più grossa. Intanto il Paese è sprofon- dato nella crisi e la Politica, quella con la P maiuscola che doveva dare risposte ai problemi della gente, si è persa in divisioni e sterili polemiche. Si è permesso a chi aveva e ha forti responsabilità sulla cause che hanno generato la crisi, di ritornare in cam- po e, con una faccia tosta fuori dal comune, di conti- nuare a spendere le mirabo- lanti promesse che già in passato si sono dimostrate poco realizzabili. Nonostante le promesse non mantenute in passato, Berlusconi è stato ancora capace di suscitare consen- so e attrattiva su una buona parte di elettora- to, abituato più a ragio- nare con la pancia piut- tosto che sul merito dei problemi. L’espressione di voto, uscita dalle urne, ci con- segna ancora una volta un’Italia divisa e sempre più ingovernabile, inca- pace di assumere e di realizzare con determi- nazione e serietà, le ri- forme che occorrerebbe realizzare. Sono deluso da questo risultato, in tanti lo sia- mo, ma da questo modo di fare politica, in un mo- do o nell’altro, bisognerà (Continua a pagina 2)

Aprile 2013 1° Maggiospicgillombardia.it/wp-content/uploads/2013/01/... · scendo il disagio sociale e politico tra la gente e accrescendo l’antipoliti-ca – ritirasi nel privato

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25 Aprile1° Maggioper lademocraziaper illavoro

29 aprile 1922 la copertina del periodico Cuore,

giornale per le giovani generazioni

Valle Camonica - Sebino

Numero 2Aprile 2013

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

I valori del 25 Aprilee 1° Maggio

A pagina 2

L’emergenzaè governare

A pagina 3

Regione LombardiaOpposizionerigorosa,ma costruttiva

A pagina 3

Le necessarierispostealla crisi abitativa

A pagina 4

Diamo asiloalla speranza

A pagina 4

8 marzo 2013 nel segno del Rispetto

A pagina 8

Viaggio nelle legheValsaviore

A pagina 8

ManutenzionecaldaieNuove regole

A pagina 8

L’umiltà e l’etica esemplare… di Domenico Ghirardi – Segretario generale Spi Valle Camonica Sebino

Gli ultimi anni sono stati, inparticolare, segnati da fe-nomeni di malcostume, dapolitici corrotti, da genteche – pur di avere qualchespizzico di visibilità o di tor-naconto personale – non hadisdegnato di tradire la pro-pria appartenenza politi-ca, per la quale aveva ri-cevuto il consenso daglielettori. Così per un po’ di dena-

ri in molti hanno cam-biato casacca, fino alpunto di prestarsi a gio-chetti politici finalizzatia sovvertire la maggio-ranza di governo allaquale avevano dichiara-to appartenere.Questi è altri fenomeni,hanno finito per alimen-tare nel Paese il qualun-quismo (“tutti i politicisono uguali…”) accre-scendo il disagio socialee politico tra la gente eaccrescendo l’antipoliti-ca – ritirasi nel privato o

esprimere la protesta dan-do il voto a chi la spara piùgrossa. Intanto il Paese è sprofon-dato nella crisi e la Politica,quella con la P maiuscolache doveva dare risposte aiproblemi della gente, si è

persa in divisioni e sterilipolemiche.Si è permesso a chi aveva eha forti responsabilità sullacause che hanno generatola crisi, di ritornare in cam-po e, con una faccia tostafuori dal comune, di conti-

nuare a spendere le mirabo-lanti promesse che già inpassato si sono dimostratepoco realizzabili. Nonostante le promessenon mantenute in passato,Berlusconi è stato ancoracapace di suscitare consen-

so e attrattiva su unabuona parte di elettora-to, abituato più a ragio-nare con la pancia piut-tosto che sul merito deiproblemi.L’espressione di voto,uscita dalle urne, ci con-segna ancora una voltaun’Italia divisa e semprepiù ingovernabile, inca-pace di assumere e direalizzare con determi-nazione e serietà, le ri-forme che occorrerebberealizzare.Sono deluso da questorisultato, in tanti lo sia-mo, ma da questo mododi fare politica, in un mo-do o nell’altro, bisognerà

(Continua a pagina 2)

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Dalla primaL’umiltà e l’etica esemplare…

2Valle Camonica - Sebino

In una settimana abbiamodue date importanti per lanostra storia, date che de-vono assolutamente far par-te del nostro essere cittadi-ni italiani: il 25 aprile e il 1°maggio.Sono appuntamenti che ainostri giorni hanno signifi-cati sempre attuali: il 25aprile 1945 è nata la storiacontemporanea italiana conla Liberazione e successi-vamente la Repubblica.E il 1° gennaio del 1948 è en-trata in vigore la Costitu-

zione Italiana che al primoarticolo proclama: L’ Italia è una Repubblicademocratica, fondata sullavoro.Concetti fondamentali chelegano la democrazia al la-voro, non possono esserci lalibertà e la democrazia se lapersona non può vivere gra-zie a un lavoro dignitoso;ecco perché come Cgil rite-niamo necessario rimettereal centro il lavoro; un temaquanto mai impellente daaffrontare in questo periodo

di crisi economica ed occu-pazionale.In Valcamonica e sul Sebinosi svolgono iniziative pervalorizzare quelle date e in-vitiamo i pensionati, i gio-vani e tutti i cittadini a par-tecipare alle manifestazioni.Nel prossimo numero avre-mo l’occasione di racconta-re come si sono svolti glieventi commemorativi.In preparazione di quei mo-menti vorrei riportare unpassaggio del racconto fattoda Giuseppe Brighenti – par-

tigiano della 53a

Brigata Garibaldi –sul 1° maggio del1945 a Lovere.“La manifestazio-

ne del 1° maggio

fu il primo incon-

tro politico dei

partigiani con il

popolo e del popo-

lo con i partigia-

ni. Vi prese parte

una folla immen-

sa proveniente an-

che dai paesi vici-

ni, essendo Lovere

il capoluogo della

zona occidentale

del lago d’Iseo. Al

canto dell’Interna-

zionale, di Bandiera Rossa

e delle canzoni partigiane,

compresa la canzone della

Malgalunga che avevamo

scritto a ricordo di Giorgio

Paglia e degli altri caduti,

il corteo percorse le vie in-

terne del paese e la via cen-

trale del porto fra l’entu-

siasmo della popolazione.

C’erano tutti quelli che, na-

turalmente, non avevano

indossato la divisa fascista

o che non si erano compro-

messi palesemente con la

Repubblica di Salò. C’erano

anche quelli che erano sta-

ti alla finestra a guardare

pure uscirne.Non possiamo fare a menodella politica, dobbiamo,nonostante tutto, fare ilpossibile per fare vivere lapartecipazione e la demo-crazia, ridando vita a unaPolitica che si fondi sull’eti-ca, intesa come spirito diservizio in favore della col-lettività e non come stru-mento per realizzare esclu-sivamente il proprio torna-conto personale.Nei mesi scorsi abbiamopotuto assistere a un altroevento, di dimensioni mon-diali, che ha coinvolto laChiesa con le dimissioni diPapa Benedetto XVI e l’ele-zione in pochissimi giornidi Papa Francesco I.Per essere un tantino pro-vocatorio e ironico, arrivo asostenere che la Chiesa -con il suo grande potereuniversale e, nonostante, ledifferenze di governo pre-senti nelle diverse e com-plesse congregazioni reli-giose rappresentate nelConclave – ha saputo dareuna risposta condivisa ri-

solvendo il vuoto di poterelasciato da Papa BenedettoXVI eleggendo, in pochigiorni, il suo successore algoverno della Chiesa.Viene voglia di dire che an-che ai nostri parlamentariitaliani servirebbe un ‘con-clave’ e che li lasciamo alchiuso e, magari, a dieta –finché non hanno saputotrovare la soluzione ade-guata per dare un governoresponsabile al Paese e unvalore etico alla politica.Questi eventi, che hannocatalizzato l’opinione pub-blica a livello mondiale,rappresentano un esempioda seguire, sono atti di con-sapevolezza, di umiltà, ca-paci di suscitare quella par-tecipazione collettiva che èindispensabile per affronta-re i grandi problemi che at-tanagliano il Paese e permettersi all’altezza di darerisposte capaci di offrire unorizzonte di speranza e disviluppo per un mondoequo e solidale.Come ha detto con sempli-cità Papa Francesco, biso-

gna aprirsi alle diverse reli-gioni del mondo, saper ac-cogliere e integrarsi comecittadini del mondo, c’è bi-sogno di guardare alle per-sone più bisognose, di esse-re misericordiosi con gli al-tri come lo siamo con i no-stri cari.Papa Francesco ha già di-mostrato di saper abbando-nare gli orpelli di un poterelussuoso, con la sua sempli-cità sta testimoniando, concoerenza cristiana, il carat-tere umile e pastorale difarsi vicino agli ultimi.Non so come andranno a fi-nire le vicende per la forma-zione del nostro governo,mi sto convincendo che setutti i parlamentari vecchi enuovi seguissero un po’l’esempio dato dalla Chiesa,al di là dall’essere cattolici elaici, forse creeremmo lecondizioni giuste per ritro-vare la bussola e realizzarela coesione sociale e politi-ca indispensabile per unPaese che deve rimettere alcentro il lavoro, lo sviluppoe l’uscita dalla crisi. ■

e che, solo nei discorsi, at-

testavano la loro fede anti-

fascista e giustificavano

per cautela il loro assentei-

smo. Fu una giornata di

grande entusiasmo. La gen-

te ballava sulle piazze e

sulle strade. Sembrava che

in un solo colpo tutto fosse

stato dimenticato: la guer-

ra ed i suoi disastri, la

fame, il lavoro, i morti, la

lotta.”

Vorremmo che in questopaese dove facilmente ci siscorda del passato, anche re-cente, tutto ciò non venissedimenticato o cancellato. ■

Come cambianole cose!!!

Fino a qualche tempo fa, giorno più giorno meno, i

poveri del mondo – poveri di risorse economiche, non

certo di valori né di sentimenti – erano accomuna-

ti, oltre che dalle precarie condizioni, da una consa-

pevolezza che li portava alla conclusione, per cui i ric-

chi con i loro denari, non compravano solo beni mo-

bili e immobili, ma anche la salute, vista la possi-

bilità di beneficiare, in caso di necessità, delle cure

più sofisticate, più all’avanguardia e più costose.

Era un sentito, entrato piano piano a far parte del-

l’immaginario collettivo, e per quanto contrastato ide-

almente, veniva e viene vissuto come un dato incon-

trastabile. Se non fosse che tutte le cose, non sono mai

davvero immutabili in eterno.

Fiorella Mannoia, pensa certamente alle donne,

quando interpreta uno dei suoi maggiori successi ca-

nori Come si cambia, riferendosi infatti alle donne,

che per amore (nobilissimo sentimento) cambiano.

Ma non sono le sole a cambiare, anche i ricchi, lo fan-

no quando gli conviene (condizione molto meno nobile).

Il più recente caso che lo conferma, ce l’ha fornito un

ricco signore, che dopo aver utilizzato tutti gli espe-

dienti possibili per sottrarsi al giudizio dei giudici,

che devono appurare eventuali suoi coinvolgimenti

in casi non propriamente legali, ha pensato bene di

“………” una malattia (una congiuntivite o qualco-

sa di simile), che l’ha costretto a letto e quindi di-

spensato dal rispondere alla convocazione disposta dal

tribunale.

Quando si dice che “con i soldi si …… tutto”. ■ L.D.

I valori del 25 Aprile e 1° Maggioquanto mai attuali e da rilanciare

di Tersillo Moretti - Segreteria Spi Valle Camonica Sebino

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3Lombardia

A più di un mese dall’esito delle elezioni anticipate il nostropaese non è ancora in grado di avere un governo stabile e coe-so, capace di affrontare i gravi problemi che ci attanagliano.Viviamo una profonda incertezza anche perché l’esito elet-torale ci consegna tre grandi blocchi politici di analoga con-sistenza. Il centro-sinistra, guidato da Bersani, ha ottenuto il29,53%, rispetto le precedenti elezioni del 2008 perde il 9% deivoti, il centro destra ottiene il 29,13%, e perde ben il 17,8% deivoti rispetto la precedente tornata elettorale, il Movimento5 Stelle ottiene il 25,55% dei voti e il centro guidato da Mon-ti il 10,54%. I numeri parlano da soli, siamo di fronte a un Par-lamento che rappresenta il mosaico infranto della nostra so-cietà, non ancora in grado di realizzare una sintesi tra le va-rie forze lì rappresentate. Alla Camera dei deputati il cen-trosinistra ha ottenuto, grazie al premio di coalizione, una so-lida maggioranza, così non è avvenuto al Senato, dove di fat-to nessuna forza politica o coalizione ha ottenuto una mag-gioranza in grado di ottenere la fiducia per la formazione diun governo. Il Presidente Napolitano, ormai prossimo alla scadenza delsuo settennato, ha dichiarato che un governo in carica esi-ste, è quello Monti, e ha così deciso di conferire l’incarico adieci saggi per costruire proposte concrete in merito alla ri-forma della legge elettorale e ai provvedimenti di carattereeconomico più urgenti. Certo non possiamo che esprimereun giudizio negativo sul comportamento del Movimento 5 Stel-le perché, con la sua posizione intransigente, sta di fatto ren-dendo impossibile la costituzione di un governo. Nel contempoil Partito democratico non intende aderire alla proposta di rea-lizzare un governo con il centro destra di Berlusconi, perchéquello analogo di Monti è fallito, la vera condizione per su-perare questa difficile situazione sta nella possibilità di con-vincere i parlamentari del Movimento 5 Stelle a condividerecon il Partito democratico alcuni punti programmatici e ri-forme capaci di portare il paese fuori dalla crisi. L’alternati-va è tornare alle urne. Il giudizio della Cgil è che serve un governo subito, ma nonpossiamo accontentarci di un governo qualsiasi. I partiti, leistituzioni, noi stessi, dobbiamo essere capaci di ascoltareil disagio profondo che vivono i lavoratori, le donne, i pen-sionati, i giovani, che la crisi ha messo in ginocchio perchéil costo del risanamento e del rigore sono stati messi solosulle loro spalle.A giugno si dovrà pagare l’Imu, sarà introdotta la Tares, la nuo-va tassa che sostituirà la vecchia Tarsu, e il governo Montiaveva già deciso l’incremento di un punto dell’Iva che do-vrebbe scattare a luglio, se a questo aggiungiamo il non ade-guamento da due anni delle prestazioni pensionistiche ai ti-tolari di una pensione di mille e duecento euro, possiamo ave-re coscienza di quanto è urgente avere un governo nella pie-nezza dei poteri, in grado di portarci fuori della crisi con unamaggiore equità e giustizia sociale. Meno sprechi e privilegi,basta usare le istitu-zioni per avere l’im-munità e sfuggire cosìalla giustizia, serve piùequità nella distribu-zione dei sacrifici, èimpellente la neces-sità di diminuire lapressione fiscale af-finchè le famiglie pos-sano riprendere fiato, esoprattutto serve inve-stire per far riprenderel’economia e realizza-re così nuovi posti dilavoro, unica vera con-dizione per dare un fu-turo al nostro paese. ■

L’emergenzaè governare

... ma non con un governoqualsiasi

di Anna Bonanomi – Segretario generale Spi Cgil Lombardia Non si è riusciti a con-quistare la RegioneLombardia e avviarecosì una profonda in-novazione. Perché? Chelettura dà del voto deicittadini?In effetti in questa tor-nata elettorale abbia-mo perso la grande op-portunità di creare unaeffettiva discontinuitàin Lombardia. Ho dettoabbiamo perso sin dalprimo momento, quan-do pure emergeva undato non del tutto ne-gativo. Ma bisogna sa-per guardare in faccia larealtà, per poter fareanalisi veritiere e pre-disporre strategie coe-renti. Trovo pessimacosa, e lo dicevo anco-ra in campagna eletto-rale, lo sconfittismo; cosìcome anche le immancabilielucubrazioni dei guru diqualche ristretto circolo,sempre alla ricerca del “col-pevole” su cui scaricare ogniresponsabilità. Abbiamo cer-to commesso errori. Ed ioper primo. Ma in una visio-ne più distaccata del voto sidevono valutare, senza falsiimbarazzi, anche i dati po-sitivi. Tre anni fa oltre un mi-lione e duecentomila voti di-stanziavano i due schiera-menti. Un abisso, come èstato detto, di 23 punti per-centuali. Oggi questi si sonoridotti a 4!! Segno che qual-cosa si è comunque impa-rato e un grande lavoro èstato compiuto con entu-siasmo, nonostante gli errorie il non favorevole contestonazionale. Abbiamo, otte-nuto con la nostra coalizio-ne, 2 milioni e 198 mila voti,contro i 2 milioni e 448 milavoti di Maroni. Una diffe-renza minima, in quantità, di240mila voti. Ma ancora piùrilevante la qualità della no-stra affermazione: abbiamovinto in tutti i capoluoghi diprovincia, ad accezione diVarese. E i voti della nostracoalizione hanno superatodi oltre 200mila voti il ri-sultato che i partiti di sini-stra hanno ottenuto alle po-litiche. Cosa ci è mancato al-lora? Soprattutto un’inizia-tiva più costante e più dif-fusa nei piccoli centri peri-ferici, sia montani che dellapianura, per l’estrema rapi-dità della campagna. È que-

sto radicamento che dob-biamo recuperare. E saràl’oggetto dei nostri prossimisforzi.A questo punto quali sonole priorità da affrontare?Come sapete, il mio osses-sivo slogan elettorale è sta-to lavoro, lavoro, lavoro. Equesto ancora il punto piùimportante. Per questo hovoluto prendere per buonol’impegno preso da Maronidi mettere subito il lavoro alcentro dell’attività della nuo-va Giunta. Al nuovo presi-dente abbiamo chiesto dinon perdere giorni preziosi.C’è un disagio enorme nellefamiglie e nelle imprese. Leproposte le abbiamo già in-dicate: dal reddito di auto-nomia, alla riduzione del-l’Irap, alla regionalizzazionedel Patto di stabilità. Altrepossono aggiungersene pur-ché siano a effetto il piùimmediato possibile. Ne ab-biamo discusso, proprio nelprimo giorno che abbiamomesso piede al Pirellone,con i rappresentanti dei treprincipali sindacati regio-nali, Baseotto per la Cgil,Petteni per la Cisl, Galbu-sera per la Uil. Abbiamotutti convenuto che dob-biamo far giungere più ri-sorse alla Lombardia per fi-nanziare gli ammortizzatorisociali. Ma siamo anche con-sapevoli che questa deveessere l’ultima battaglia sul-le emergenze. Infatti il nuo-vo Consiglio, appena inse-diato, dovrà dare indirizziimmediati e individuare stra-

tegie per creare svilup-po e dare lavoro, oltrea quanti vivono il dram-ma della mobilità, so-prattutto a giovani edonne. Dobbiamo rida-re un futuro alle giova-ni generazioni senzaprospettive di lavoro.Su questo siamo prontia dare a Maroni massi-ma apertura e leale col-laborazione, purché ar-rivino presto risultativisibili.Che tipo di opposi-zione è possibile e conquali politiche?Faremo una opposizio-ne rigorosa, ma co-struttiva e senza pre-giudizi. Abbiamo ungrande patrimonio nonsolo elettorale ma po-litico: da ogni parte

continuano ad arrivarmi sol-lecitazioni per una presen-za e richieste di qualche ri-ferimento stabile. Sono con-sapevole che tutto ciò va va-lorizzato facendosene cari-co, assumendosi tutta la re-sponsabilità. E anche daquesta consapevolezza ènata la mia determinazionedi restare in Consiglio econtinuare nei prossimianni l’impegno per una op-posizione costruttiva: farepolitica non è amministrareil presente, bensì costruireil futuro, ciò che si fa anchese in posizione di minoran-za. Ma allo stesso tempoho deciso di mantenere ilmio impegno sul territorio,tenendo insieme tutti colo-ro che con me vogliono con-tinuare ad impegnarsi per-ché sanno che la democra-zia si costruisce giorno pergiorno, non solo al momen-to delle elezioni. In conclu-sione non so se davvero,come dicono gli analisti, cisia un fattore Ambrosoli.Ma so che tutte le analisi finqui fatte, ci dicono che lanostra proposta, la nostrapresenza, è stata in granparte percepita come unarealtà al di sopra del siste-ma dei partiti convenzio-nali, capace di farsi inter-prete e punto di sintesi diuna pluralità di aspettative,bisogni e disagi che hannotrovato un elemento unifi-cante nella richiesta di le-galità, e nel rispetto e nellavalorizzazione del bene co-mune. ■

Opposizione rigorosama costruttiva

Intervista con Umberto Ambrosoli

dopo le elezioni regionali

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4Lombardia

Le necessarie rispostealla crisi abitativa

di Giancarlo Saccoman – Segreteria Spi Lombardia

Nonostante che in Italia laproprietà dell’abitazione siamolto più diffusa che negli al-tri paesi, per molti cittadini epensionati la casa è tornata aessere una vera e propriaemergenza, tanto che molti te-mono possa sfociare in unproblema di ordine pubbli-co, come è già avvenuto inSpagna e negli Stati Uniti.Questo problema è stato datempo dimenticato dalla po-litica che, con l’abbandono delPiano casa nazionale, dopol’ultima riforma, l’ha delegatointeramente alle regioni, chedenunciano una scarsità di ri-sorse. Ormai anche fasce dipopolazione tradizionalmen-te garantite di ceto medio,che superano il limite di red-dito per accedere all’ediliziapubblica o sociale, sono mi-nacciate dalla esclusione abi-tativa, a causa della precarie-tà lavorativa (licenziamenti ein cassa integrazione), dallapovertà delle pensioni e dalmutamento demografico cheha assottigliato la composi-zione familiare e richiede-rebbe la possibilità di trovareabitazioni più piccola, impe-dita dalla scomparsa del mer-

2012: crescela negoziazioneNegoziazione sociale 2012 in Lombardia: 431 accordi

e protocolli sottoscritti, con un incremento del 14,8

per cento rispetto al 2011.

Un dato che dice che non solo la negoziazione ha retto, maaddirittura è cresciuta nonostante le condizioni avverse:crisi economica fortissima e tagli dei trasferimenti delle ri-sorse da parte dello Stato nei confronti di Comuni, Provin-ce, Regioni.La negoziazione svolta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil inLombardia ha riguardato 4milioni e 758mila abitanti. Da ricordare che nella nostra regione gli anziani over75 so-no 975.275 (il 9,7 per cento della popolazione) e non auto-sufficienti 450mila. “Nel 2012 è stato coinvolto un Comunelombardo su quattro, un ottimo risultato che nel 2013 potràessere migliorato – spiega Claudio Dossi, segretario Spi

Lombardia – se la negoziazione si concentrerà sulla scalasovra comunale (unione di comuni, comunità montana, pia-ni di zona). Un passaggio che diventa importante poiché nel 2013 lefunzioni fondamentali riguardanti i servizi sociali devonoessere esercitate dai comuni in forma associata. La leva fi-scale e il sostegno alla legalità devono diventare punti por-tanti”. Per questo il documento unitario dei sindacati deipensionati relativo alle linee guida per il 2013 pone l’accen-to sul premere con i Comuni per la firma di patti antieva-sione con l’Agenzia delle entrate, con l’impegno a destinareparte delle risorse recuperate in progetti che abbattano ildisagio sociale. “E crescente – continua Dossi – deve essere l’impegno nelnegoziare su tributi, tariffe, su condizioni agevolate di ac-cesso alle prestazioni sociali (Isee); interventi mirati di so-stegno al reddito, azioni contro la povertà estrema, contri-buti sull’affitto e così via. Altro obiettivo è aumentare il nu-mero di accordi sperimentali atti a promuovere una mag-giore qualità della vita delle persone e delle città (svilupposostenibile, consumi energetici)”. ■

cato degli affitti. Nel 2012l’accesso al Fondo SostegnoAffitti (Fsa) è stato precluso atutti i pensionati con redditoal di sopra dei 4.500 euro an-nui, ma con tale cifra nessunopotrebbe pagare un affitto,sia pur basso, per cui il suouso è stato essenzialmenteriservato a categorie di evasorifiscali. La crescente diffusio-ne della vendita della nudaproprietà da parte dei pen-sionati testimonia la loro cre-scente situazione di difficoltàeconomica, mentre per effet-to dei tagli operati dalle fi-nanziarie l’edilizia residen-ziale pubblica (Erp) è inade-guata a rispondere alla do-manda abitativa dei cittadinipiù svantaggiati. Il costo ele-vato per l’acquisto e la diffi-coltà di accedere a un mutuorende difficile tale percorso,mentre chi perde il lavoro ènell’impossibilità di conti-nuare a pagare le rate con unconseguente record di sfrattispecie in Lombardia. Anchel’applicazione distorta del-l’Imu grava anche sull’ediliziaresidenziale pubblica e suquella sociale. Si rendono perciò necessari

alcuni interventi legislativiche prevedano un rifinanzia-mento dell’edilizia residen-ziale pubblica per risponderealle domande inevase e alle fa-miglie sotto sfratto per mo-rosità incolpevole, un fondoregionale per il rilancio del-l’edilizia popolare, una pena-lizzazione fiscale dello sfittoper consentire una riaperturadel mercato degli affitti aprezzi accessibili. Particolar-mente importante è una ri-forma dell’Aler che consentauna riduzione della morositàe dell’abusivismo, la riqualifi-cazione (energetica, funzio-nale, sociale ed estetica) degliimmobili, la riforma della ge-stione per renderla più effi-cace ed economica, il portie-rato sociale e la revisione dicriteri di accesso per favorireun indispensabile mix socia-le, prevedendo una progres-sività dei canoni rispetto alreddito familiare. Lo Spi intende promuovere,assieme alla Cgil, una cam-pagna di mobilitazione perchél’emergenza-casa divenga unodei temi centrali che il futurogoverno e le regioni dovrannoaffrontare. ■

Costruire un asilo nido nel co-mune di San Giovanni del

Dosso dopo il grave terre-moto del maggio 2012, è que-sto l’obiettivo della raccolta difondi che lo Spi Lombardia edi Mantova hanno lanciato ealla quale vi invitiamo ad ade-rire. Delle motivazioni delprogetto e del punto a cui siè arrivati ne parliamo col sin-daco di San Giovanni delDosso, Angela Zibordi.Come è nata l’idea di questacollaborazione con lo Spiper costruire l’asilo?Una sera della scorsa estate aRivalta partecipammo a unainiziativa – organizzata dallalega Spi Virgiliana – per rac-cogliere fondi per i paesi ter-remotati. Raccontammo cosaera successo e quali erano inostri progetti consideratoche il sisma aveva provocatogravi danni al nostro patri-monio edilizio. Abbiamo vis-suto quei primi giorni a stret-to contatto con la popolazio-ne in un campo autogestito einsieme, fra persone sfollatee gente impaurita, abbiamomaturato l’esigenza di avereun luogo di aggregazione pervincere il trauma del terre-

Diamo asilo alla speranzamoto. Per la comunità di SanGiovanni del Dosso è stato te-rapeutico incontrarsi, tro-vando rifugio nella gente stes-sa e nel calore umano.Durante quella serata rac-contai che a San Giovanni eracrollata internamente la chie-sa, che non era possibile uti-lizzare l’oratorio e che pos-sediamo un edificio destina-to a sala polivalente che nonha subito gravi dannima, che è utilizzato‘provvisoriamente’ dalmicro nido. Tutte le no-stre manifestazioni ven-gono svolte esclusiva-mente in polivalente chepurtroppo è occupataper oltre un terzo dalmicro nido (incluso tut-ti i servizi igienici e duesalette). Risultava quin-di indispensabile libe-rarla e per far ciò oc-corre realizzare una nuo-va struttura per il nidoche, per un paese pic-colo come il nostro,vuol dire richiamare gio-vani famiglie e ridarevita alla comunità. Daquella serata in poi èstato un contagio, in

quanto la segretaria dello Spidi Mantova Antonella Casta-gna ha riportato prima insede provinciale le nostre dif-ficoltà di comune piccolo,con poca visibilità, per poipresentare il nostro progettoin sede regionale. A che punto è il progetto?Vorrei precisare che il nido omicro nido, trattandosi diservizio sociale e non scola-

stico, non ha potuto benefi-ciare dei finanziamenti ero-gati da Regione Lombardia afavore della riapertura dellescuole e per tale motivo nonsiamo stati in grado al mo-mento di recuperare le som-me necessarie.Il progetto è allo stato di stu-dio di fattibilità con propostaa firma degli architetti osti-gliesi Genta - Zambonini. Sia-

mo alla ricerca di finan-ziamenti e alcuni sog-getti privati ci hanno fat-to una promessa di do-nazione, mentre alcunedonazioni le abbiamoaccantonate per crearequella somma che cidarà la possibilità di in-tervenire. Siamo in atte-sa anche di una rispostada parte di RegioneLombardia quale trami-te per la gestione deiFondi di solidarietà del-l’Unione Europea chepotrebbe contribuire alfinanziamento dell’ope-ra anche se non saràmolto semplice far ac-cettare la nostra propo-sta. Avremo molto dafare e per questo non ci

perdiamo d’animo, abbiamocontattato diversi enti, fon-dazioni, istituzioni ed asso-ciazioni. Anche i comuni cihanno dimostrato molta soli-darietà.Ci sono altri progetti di co-struzione o ricostruzione e al-tre collaborazioni oppure sie-te stati lasciati “soli”?Sinceramente noi paesi pic-coli siamo davvero lasciatisoli, abbiamo grandi diffi-coltà nel rapportarci anchecon gli stessi paesi che ci cir-condano, siamo in un lembodi territorio che confina contre regioni e ognuna ha rea-gito diversamente e con mez-zi e opportunità diverse. L’im-portante è non rassegnarsi,ma mantenere l’interesse sul-la vicenda richiamando l’at-tenzione anche su queste pic-cole comunità. Vorrei rin-graziare lo Spi anche perchésono certa che persone conalle spalle un’esperienza divita come quella degli asso-ciati Spi, sappiano quantosia importante l’attenzionerivolta a un bambino che,curato e amato da piccolo,potrà essere un adulto mi-gliore. ■

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5Lombardia

Nullaosta per la pensione di vecchiaia con i 15 anni di contribuzione

Risultato positivo dopo le proteste del sindacato dei pensionatiAnche dopo il 2011 è pos-

sibile accedere al pensio-

namento di vecchiaia con

15 anni di contribuzione,

così come previsto dal de-

creto legislativo 503/1992,grazie al forte impegno delsindacato dei pensionati checontestato l’interpretazionerestrittiva formulata dall’Inps,avallata dal ministero del La-voro e del Tesoro. Finalmente a gennaio il mi-nistero del Lavoro e dellepolitiche sociali ha dato il‘via libera’ a una circolaredell’Inps per il mantenimen-to del diritto alla pensione divecchiaia con 15 anni di con-tribuzione, così come previ-sto da un decreto legislativodel 1992, in deroga alla normagenerale che richiede 20 annidi contribuzione.Così l’Inps,con una circolare, ha chiari-to che, dopo approfondimentieffettuati con i ministeri vi-gilanti (Lavoro e Tesoro), ledisposizioni in deroga ope-rano anche dopo il 2011 inquanto non espressamenteabrogate dalla legge Monti-Fornero.

Chi è interessatoQuesto significa che il requi-sito contributivo minimo di 15anni, previsto dal decreto le-gislativo del 1992 per l’ac-cesso alla pensione di vec-

chiaia, si continua ad appli-care ai lavoratori:• dipendenti e autonomi cheavevano già raggiunto 15 annidi contribuzione al 31.12.1992; • dipendenti e autonomi au-torizzati alla prosecuzionevolontaria prima del31.12.1992;• dipendenti ‘discontinui’ conalmeno 25 anni di assicura-zione (un contributo versatoalmeno 25 anni fa) e occupatiper almeno 10 anni, anchenon consecutivi, per periodiinferiori a 52 settimane nel-l’anno solare; • dipendenti in possesso al31.12.1992 di un’anzianità as-sicurativa e contributiva taleche, anche se incrementatadei periodi intercorrenti tral’1.1.1993 e la fine del mese dicompimento dell’età pensio-nabile, non consentirebbe diconseguire i nuovi requisiticontributivi richiesti dallalegge del 1992 nell’anno dicompimento dell’età (c.d. re-quisito personalizzato; puòvalere ancora solo per colo-ro che hanno già compiutol’età pensionabile entro il 31dicembre 2012).Inoltre, i requisiti di assicu-razione e di contribuzioneper il diritto a pensione di vec-chiaia in vigore alla data del31.12.1992 continuano a tro-vare applicazione nei con-

fronti dei lavoratori non ve-denti:• dalla nascita o da data an-teriore all'inizio dell’assicu-razione o che comunque pos-sano far valere almeno 10anni di assicurazione e con-tribuzione dopo l’insorgen-za dello stato di cecità, restafermo il requisito di 10 anni dicontributi • non vedenti, che non si tro-vino nelle anzidette condi-zioni, resta fermo il requisitodi 15 anni di contribuzione ri-chiesto in via generale al31.12.1992.

Come accederePer l’accesso alla pensione divecchiaia, le lavoratrici/i la-voratori devono perfezionare

la nuova età anagrafica pre-vista a decorrere dal 1° gen-naio 2012 dalla legge Forne-ro/Monti, adeguata, dal 2013,agli incrementi della speran-za di vita (per il 2013 62 annie 3 mesi per le lavoratrici di-pendenti e 63 anni e 9 mesiper le lavoratrici autonome). La precedente minore etàanagrafica prevista per l'ac-cesso alla pensione di vec-chiaia dal decreto legislativodel 1992 e il regime delle de-correnze continuano ad ap-plicarsi ai dipendenti privati:• non vedenti da data ante-riore all'inizio dell'assicura-zione o con almeno 10 anni diassicurazione e contribuzio-ne dopo l'insorgenza dellacecità (50 anni di età per le

donne e 55 anni per gli uo-mini);• non vedenti negli altri casi(55 anni per le donne e 60anni per gli uomini);• invalidi in misura non infe-riore all'80% (55 anni per ledonne e 60 anni per gli uo-mini).Anche a questi lavoratori,anche se non esplicitamenteprecisato in nessuna circo-lare, l’Inps applica l’adegua-mento legato all’aspettativa divita (3 mesi di incremento neltriennio 2013-2015).

Iscritti all’ex InpdapI lavoratori iscritti all’ex In-pdap possono continuare,dopo il 2011, ad usufruiredelle deroghe per contribu-zione solo se hanno matura-to 15 anni di contribuzione al31.12.1992 oppure, cos’ìcome per gli iscritti al FondoPoste, con il requisito c.d.personalizzato. L’età pensio-nabile per le dipendenti pub-bliche, nel 2013, è pari a 66anni e 3 mesi.

Domande di pensione giàpresentateL’Inps definirà le domande dipensione di vecchiaia con inuovi criteri e riesamineràtutte le domande respinte,salvo sia intervenuta senten-za passata in giudicato. ■

Il Cud (certificato unico delreddito) e l’ObisM (certifi-cato di pensione) non arri-vano più nelle case dei pen-sionati. Da quest’anno,infatti, Inps e Inpdap hannoassunto la decisione di noninviare i modelli Cud eObisM al domicilio dei pen-sionati e lavoratori coin-volti. È stata una scelta dovuta aitagli imposti dall’ultimalegge di stabilità, che ha in-dotto gli istituti a rispar-miare i soldi delle spese po-stali. Una scelta, però, cheha messo in seria difficoltàmilioni di pensionati. I mo-delli si possono scaricareonline, ma questo non mi-gliora la situazione: moltepersone non hanno il com-

I modelli Cud e ObisM gratuiti allo Spi, al Caaf e al patronato Inca

puter oppure hanno scarsadimestichezza con le nuovetecnologie.Per questo Spi, Caaf Cgil

e patronato Inca sono acompleta disposizione perprocurare il Cud e ObisM inmodo assolutamente gra-tuito. Oltre al vantaggio dinon pagare nulla, nelle no-stre sedi si può fare la di-chiarazione dei redditi (Mo-dello 730 e Unico) eaccedere ad altri servizi.Presso l’Inca, invece, si tro-vano azioni di tutela previ-denziale e assistenziale, dalcontrollo dei contributi allepensioni, dai congedi permaternità agli infortuni.Resta molto grave la

scelta di non inviare i mo-delli a domicilio. In questo

senso, la Cgil ribadisce ilgiudizio negativo, perché ladecisione “crea una situa-zione di forte disagio in fa-sce della popolazione che,nella stragrande maggio-ranza dei casi, non hannol’oggettiva possibilità disfruttare strumenti più avan-zati di informazione cosìcome preteso dall’Istitutoprevidenziale”. Inoltre, ag-giunge la Confederazione,“tutto ciò è maturato contempi che costringono ad af-frontare tale situazione conuna modalità necessaria-mente emergenziale”. Il sin-dacato rinnova l’invito perlavoratori e pensionati a re-carsi presso le sedi Spi eCgil per ottenere i certificatifiscali. ■

Pagina a cura di Gianbattista Ricci – patronato Inca Lombardia

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, LiliaDomenighini, Lorenzo Gaini, OsvaldoGalli, Grazia Longhi Meazzi, PierluigiZenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

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Burraco: vi aspettiamoper una grande gara

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tutti i pensionati over 55 finoal completamento dei postidisponibili; in premio, per lacoppia vincitrice, un buonodel valore del 50% di scontosul soggiorno alle finali re-gionali dei Giochi, mentre atutti i partecipanti verrà of-ferto un omaggio. Il regola-mento prevede le coppie fis-se durante il torneo, il cam-

bio dei tavoli a ogni partita.Il numero dei tavoli sarà de-ciso ad iscrizioni chiuse. Per le iscrizioni e informa-zioni più dettagliate potete ri-volgervi a Simona, pressoSpi Lombardia, tel.02.28858342Dal 10 al 13 settembre sonoinvece previste le finali re-gionali dei Giochi di Libe-

retà, giunti quest’anno alladiciannovesima edizione. Lacornice sarà quella del-l’Aprica, che già ci ha ospi-tato nel 2012, e tante sono lenovità che si profilano al-l’orizzonte: più spazio dedi-cato a mostre, proiezione difilmati che investono aspet-ti particolari della storia ita-liana, iniziative di intratteni-mento si accompagnerannoalle gite, alle serate danzan-ti. Sul prossimo numero diSpi Insieme troverete in-formazioni più specifiche sulprogramma. ■

Movimento 5 Stelle, l’esaltazione della rete fatta BeppeGrillo e Gianroberto Casaleggio, la democrazia dei cittadi-ni, la rivoluzione in Parlamento… Cosa ci sarà dietro tuttoquesto? Forse, andando al di là dei luoghi comuni, che ab-biamo sentito tante volte dal giorno dopo le elezioni, sta-volta sarebbe meglio capire cosa si nasconde dietro l’M5Se non liquidarlo come si fece con la Lega Lombarda allasua nascita, che certo non è stata quel fenomeno folklori-stico che si dipingeva, se dopo oltre vent’anni è alla guidadi tre importanti Regioni del nord.Per cercare di fare conoscenza con Grillo, col suo guru Ca-saleggio e col suo popolo vi invito alla lettura di tre diver-si libri. Siamo in guerra edizioni Chiarelettere euro 14scritto proprio da Grillo e Casaleggio, è un po’ il manife-sto del Movimento, dove gli autori affermano: “la rete èun’opportunità unica per creare un’intelligenza collettivache possa affrontare i problemi della società permettendoa ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano”. Di contro Federico Mello in Il lato oscuro delle stelle Im-primatur editore euro 16, ci spiega come in realtà la rete sipresti ad abusi e manomissioni e come Grillo e Casaleggioabbiano usato tecniche manipolatorie per creare un movi-mento che risulta chiuso e rigidamente verticale, esatta-mente il contrario di quanto decantano di fare. Di Roberto Biorcio e Paolo Natale è invece l’interes-sante analisi sia sociologica che politica di questo movi-mento, riportata in Politica a 5 stelle, Feltrinelli euro 14.Buona lettura! ■ Er. Ard.

M5S: proviamoa conoscerlo

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Valle Camonica - Sebino7

8 marzo 2013, nel segno del “Rispetto”di Lilia Domenighini

“Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

che i capelli diventano bianchi,

che i giorni si trasformano in anni,

ma ciò che è importante non cambia.

Dietro ogni arrivo, c’è una linea di partenza,

dietro ogni successo, può esserci una delusione,

ma fino a quando sei viva, sentiti viva,

se ti manca ciò che facevi, torna a farlo,

non vivere di foto ingiallite,

insisti, anche quando tutti si aspettano che abbandoni.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino

rispetto;

e quando a causa degli anni non potrai più correre,

cammina veloce,

quando non potrai più camminare veloce, cammina;

quando non potrai camminare, usa il bastone;

però non trattenerti mai”

È cominciata così, con la let-tura di queste splendide pa-role di Madre Teresa di Cal-cutta, la Festa delle donne, or-ganizzata dallo Spi compren-soriale, l’8 marzo scorso alleTerme di Boario.Delle infinite testimonianze,che questa piccola grandedonna ha lasciato in eredità, almondo intero, questo vero eproprio inno al rispetto, ri-volto alle donne, perché viva-no il passare degli anni non

come fatto ineludibile, ma

come arricchimento; è sem-brato quello più appropriatoper cominciare una giornata,che voleva essere di festa maanche di riflessione su untema, vecchio come il mondo,ma tremendamente attuale.La vita è un lungo percorso,composto da tante fasi, tutte

egualmente importanti e

degne di essere pienamentevissute con dignità e rispetto,perché solo rispettando noistesse, possiamo e dobbiamopretenderlo dagli altri. Questo il senso delle parole,con cui Madre Teresa esorta-va le donne meno giovani adaccettare gli inevitabili segnidel tempo con serenità, consaggezza, e con rispetto.Rispetto era la parola d’ordi-ne che campeggiava sui ma-nifesti promozionali, dellagiornata, ed è stato il filo con-duttore di tutte le attività pro-mosse dalla Cgil per questo 8marzo 2013, e rispetto, è sta-to il tema del filmato propostoalle numerose pensionate epensionati giunti da tutto ilcomprensorio, per vivere unaricorrenza che rinnova ogni

anno un impegno civile e digrande socialità.Se l’avanzata età anagraficadelle partecipanti, legittima egiustifica la voglia di serenitàe leggerezza, quale può dareuna sana festa, non di meno,organizzatori e partecipanti,non si sottraggono mai aduna doverosa riflessione im-posta dall’essere parte im-portante della società.E la riflessione fatta insieme,è stata: come tante donne,giovani e meno giovani

(contrariamente a quanto sol-lecitava Madre Teresa), nonrispettandosi, usano il propriocorpo o non ne accettano i se-gni del tempo, per raggiun-gere un successo che quasisempre è effimero, super-

ficiale, senza valore.Comportamenti quelli de-nunciati dal filmato, che noncoinvolgevano direttamentele partecipanti, ma in quantomamme e nonne, con figlie enipoti, hanno maturato l’idea,che da una loro riflessione po-tesse nascere uno stimolo inpiù per sensibilizzare le pro-prie figlie le proprie nipoti, suirischi, di comportamenti su-perficiali, e far si che a lorovolta, figlie e nipoti, potesse-ro diventare per le loro coe-tanee, esempi positivi.Gradita ospite della festa,Anna Bonanomi, segretariagenerale dello Spi Lombardia,

che dopo la visione del fil-mato, non si è sottratta da unabreve ma puntuale analisi sul-le cause che hanno portato eportano tante giovani donnea mercificare il proprio corpo,e quelle meno giovani a ri-correre a interventi correttivi,che spesso, dopo poco tempo,modificando i tratti caratteri-stici individuali, produconotrasformazioni che sono peg-giori dei naturali segni deltempo.Cosi come non si èsottratta da una analisi sullarealtà, che vede i pensionatisempre più colpiti da condi-zioni di difficoltà, spessoestreme, e dall’impegno pro-fuso dallo Spi, nel rivendica-re azioni positive in difesa e atutela di quella parte di società(i pensionati appunto), chedopo aver contribuito allacrescita del Paese, sono sem-

pre più spesso, dimenticatidalle scelte sociali e politiche.La mattinata è stata chiusa dalsaluto del segretario com-prensoriale dello Spi Cgil,Domenico Ghirardi.Conclusa la parte di riflessio-ne, pensionate e pensionati,hanno raggiunto la sala risto-rante per il pranzo, che ha datoil via alla festa. I due bravi eprofessionali musicisti: Luca eAllison hanno suonato perl’intero pomeriggio, il loro re-pertorio di lisco, che ha per-messo alle più atletiche discatenarsi nei balli e di smal-tire un po’ di calorie; Bibi Ber-telli del Centro Culturale Tea-tro Camuno, ha contribuito adanimare la giornata, coinvol-gendo i partecipanti in giochied esibizioni. Non è mancatala tradizionale estrazione deigraditi premi, composti da ce-sti alimentari, carichi di buo-ni prodotti, e da piante floreali,destinate a rallegrare le resi-denze di quante possedevanoi biglietti fortunati. Infine, prima del commiato, èstato distribuito a tutte le par-tecipanti, un piccolo omaggiofloreale.Verso le diciotto, stanche maserene (insieme a quanti ognianno si aggregano all’altrametà del cielo), dandosi ap-puntamento al prossimo 8marzo, si sono avviate ai pul-lman che le hanno riportatenei rispettivi luoghi di resi-denza. ■

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8Valle Camonica - Sebino

Con l’approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio di Ministri del 15/2 (in attuazione del D.L.g.s. 195/2005 e della Direttiva Europea sul rendimento ener-getico in edilizia 2002/91/CE), finalmente anche l’Italia, riparando alla procedura d'infrazione per il “non completo recepimento”, si uniforma alle norme euro-pee sulla cadenza dei controlli sull’efficienza energetica negli impianti termici. Viene introdotto, inoltre, il limite minimo per il fresco d’estate. Un grande passoavanti nella promozione della cultura del risparmio energetico. Tale normativa comporterà sicuramente una rivoluzione per le abitudini e le scadenze di milio-ni di famiglie in possesso caldaie autonome, nonché un risparmio certo per i bilanci delle famiglie, fermo restando la sicurezza degli impianti. Con l’entrata invigore del Regolamento approvato, la cadenza dei controlli sull’efficienza energetica (salvo prescrizioni diverse dell’installatore o manutentore ricavabili nel li-bretto d’uso della caldaia) sarà:• Ogni 2 anni per gli impianti termici combustibile liquido o solido;

• Ogni 4 anni per gli impianti a gas metano o gpl

Se la potenza termica della caldaia è maggiore o uguale a 100 Kw i tempi si dimezzano.

Di fatto, questo rappresenta un cambiamento radicale se si considera che gli impianti inferiori a 100 Kw sono la grande maggioranza nell’anagrafe italiana dellecaldaie. Fino ad adesso la normativa vigente (DPR 412/93, 59/2009, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 Kw, controlli:• annuali se il combustibile è liquido o solido;• biennale se l’impianto è a gas a focolare aperto (tipo B) all’interno dei locali o se la caldaia installata ha più di otto anni;• quadriennale se l’impianto è a gas a tenuta stagna (tipo C).Ora, invece, per tutti gli impianti a combustibile liquido o solido si passa da uno a due anni e per tutti gli impianti a gas si passa a quattro anni senza distinzione

a seconda del tipo di caldaia o dell’anzianità della stessa (naturalmente per quelle inferiori o uguali a 100 Kw di potenza). I cambia-menti nella tempistica della manutenzione sono legati all’evoluzione tecnologica delle pompe di calore, così come è avvenuto nel set-tore delle automobili, dove i tagliandi sono sempre più diluiti nel tempo.Grazie a questa nuova tempistica si potranno risparmiare dai 60 agli 80 euro annui a famiglia.

È importante informare le famiglie: sono molte le omissioni informative o la scorretta informazione da parte degli operatori. Questiultimi, spesso, continuano a sostenere, in ogni caso, l’obbligo del controllo e/o della manutenzione ogni anno e il controllo combu-stione (fumi) ogni due anni. “Federconsumatori chiederà al Governo e alle associazioni imprenditoriali, alla luce delle novità legislative appena approvate, di pro-muovere una campagna informativa nazionale rivolta a tutti i cittadini. Una campagna condivisa, chiara e trasparente”, afferma Mau-ro Zanini, vice presidente Federconsumatori nazionale. ■

Manutenzione caldaie: nuove regole per i controlliOgni quattro anni quelli per caldaie a gas autonome

Negli anni novanta, ancoralavoratore dipendente del pub-blico impiego, mi sono iscrit-to alla Cgil, sono entrato nelsindacato sollecitato da LinoDo che svolgeva l’attività sin-dacale come delegato dellaCgil del Corpo forestale delloStato. La mia partecipazioneattiva al sindacato è però av-venuta dopo il pensionamen-to, con l’iscrizione allo Spi.In quel momento, dopo avercollaborato in particolare conil responsabile dello Spi per lalega dell’Alta Valle e da lui sol-lecitato, ho deciso di dedica-re parte del mio tempo liberoal sindacato dei pensionati, ga-rantendo, come collaboratorevolontario, l’attività nell’allorasede Spi, di Cedegolo.Determinante per questa miascelta, è stato il sostegno avu-to dall’allora segretario di lega,Tino Tiberti, figura storicacome delegato Cgil prima allaUcar Carbon di Forno Allione,poi come responsabile dellalega dello Spi in Valsaviore e intutta l’Alta Valle Camonica.Oggi, mi trovo ad avere la re-sponsabilità della lega Spi deicomuni della Valsaviore e svol-go l’attività nella nuova sededella Camera del Lavoro di Sel-lero, oltre a garantire la pre-senza nei recapiti comunali di

Cedegolo-Saviore, Cevo e Val-le. La nuova sede di Sellero,avuta in affitto dal Comune, èstata dotata della rete infor-matica e di tutti i mezzi di co-municazione moderni e percome è strutturata, può forni-re agli iscritti e a tutti i citta-dini, i servizi dello Spi, del Pa-tronato Inca, del Caaf oltre aessere punto di riferimento perle attività svolte dalle varie ca-tegorie dell’industria, dell’ar-tigianato e del pubblico im-piego. La sede è ubicata in unazona industriale e ben visibiledalla statale 42, in particolareorganizza l’attività sindacaleche si sviluppa sull’intero ter-ritorio dei sei comuni (Savio-re, Cevo, Berzo-Demo, Cede-golo, Sellero, Capo di Ponte),che compongono la lega SpiValsaviore, che conta circanovemila abitanti, di cui 604iscritti allo Spi. L’apertura del-la sede è garantita sei giorni susette grazie alla collaborazio-ne volontaria che svolgo conFranco Regazzoli, altro vo-lontario dei pensionati che hasvolto prima della pensione at-tività a tempo pieno per il sin-dacato degli edili della Cgil(Fillea), fino a poche setti-mana fa collaborava con noianche Alessandro Magrini diCevo, per problemi personali

ha interrotto la sua collabo-razione e stiamo ricercandol’opportuna soluzione. Negliorari di apertura della sede,nelle fasi di ricezione del pub-blico, verifichiamo i bisogni,annotiamo e dati anagrafici de-gli utenti, cerchiamo di met-tere in contatto gli iscritti a se-conda delle esigenze con le ca-tegorie e raccogliamo le pra-tiche con la compilazione ditutta modulistica necessariaad attivare le pratiche che sa-ranno poi evase e trasmesse invia telematica dai responsabilidell’Inca e dalle responsabilidel servizio fiscale Caaf. L’aper-tura della nuova sede Cgil nelComune di Sellero, a giudica-re dall’alto numero delle uten-ze riscontrate nell’anno 2012,ha fortemente contribuito arafforzare l’immagine dellaCgil e in particolare dello Spisull’intero territorio della val-le. Fondamentale per tutta laCgil è anche l’attività di inse-diamento e di filtro, che ga-rantiamo come volontari Spinei vari recapiti ubicati in tut-ti i comuni della lega.Compatibilmente all’entità del-le risorse economiche e uma-ne che già garantiscono un di-screto presidio del territorio,riteniamo sia opportuno in-centivare e formare altri vo-

lontari, considerando la sem-pre più forte domanda di as-sistenza e di tutela prove-niente dalle classi più deboli,questo per le caratteristichedella nostra lega, che opera inpiccoli comuni dislocati pre-valentemente in territoriomontano dove risulta diffi-coltoso spostarsi. L’attività delvolontario, non si esauriscenell’ambito degli orari di aper-tura della sede o dei recapiti,spesse volte l’attività prosegueal bar del paese che diventa unluogo per raccogliere le istan-ze di assistenza e di tutela deinostri iscritti. Con l’avventosempre più preponderantedell’informatica, nel nostrovivere quotidiano, si sono crea-te ulteriori difficoltà per i pen-sionati a rapportarsi con le isti-tuzioni. Sempre più gli entisono diventati esigenti nella ri-chiesta di dati, ne consegueche nei recapiti e nelle sedi bi-sogna porre sempre più at-tenzione all’organizzazione delsistema dei servizi (Caaf eInca). L’attività di patronato edel servizio fiscale è determi-nante per lo Spi e per la Cgil ,sia come immagine di effi-cienza del servizio prestato siaper fornire una ragione in piùper iscriversi e stare iscritti allaCgil. In questo particolare mo-

mento di crisi economica e delvenir meno della credibilità po-litica come funzione etica nelrispetto dei valori costituzio-nali, c’è sempre più bisogno disindacato, di un sindacatomoderno che sappia diventa-re punto di riferimento per tut-te quelle persone che oggisono investite da nuove pro-blematiche, sia di lavoro chedi pensione, o che semplice-mente sono sempre più sole ehanno solo bisogno di averequalche rassicurazione, discambiare quattro chiacchie-re, di avere un suggerimento oun consiglio da noi volontari eoperatori della Cgil e delloSpi. Questa è la ragione che ciha spinto a metterci a dispo-sizione del sindacato e la no-stra presenza sul territoriodovrebbe essere maggior-mente apprezzata da tutta laCgil e anche dalle istituzioni lo-cali. Occorre però fare di più,i bisogni delle persone e le loronecessità vanno intercettatie compatibilmente alle no-stre possibilità, dobbiamo daredelle risposte con tempestivi-tà. È attraverso l’insediamen-to territoriale che lo Spi saràin grado di fornire ai nostriiscritti e in generale ai cittadiniun servizio di qualità degno delnome. ■

Viaggio nelle leghe dello Spi: VALSAVIORE

“Il lavoro del volontarionon finisce nelle sedi della lega…”

di Aldo Boldini - Responsabile lega Spi Valsaviore

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