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Mamme di Talento L’impatto della maternità sul lavoro femminile Rapporto di ricerca Milano, 18 aprile 2013

Rapporto di ricerca mamme di talento - 18 aprile 2013

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Page 1: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

Mamme di Talento L’impatto della maternità sul lavoro femminile

Rapporto di ricerca

Milano, 18 aprile 2013

Page 2: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

2 Obiettivi e metodologia

In occasione del festeggiamento dei suoi 50 anni nel 2013, Prénatal ha predisposto un’indagine, qui presentata,

coinvolgendo le madri lavoratrici con figli nati a partire dal 2000 sui temi della conciliazione dei tempi di cura e lavoro e sul

ruolo delle mamme lavoratrici.

Per rispondere alle domande di ricerca, sono state indagate le seguenti aree tematiche:

• Situazione lavorativa al tempo della gravidanza;

• Motivazioni e strategie del rientro al lavoro o dell’abbandono del lavoro dopo la maternità;

• Valutazione e utilizzo di alcuni strumenti di conciliazione;

• Esperienze e motivazioni per reinventarsi sul lavoro;

• Il web come lavoro.

È stata realizzata un’inchiesta ad hoc tramite interviste via web (sistema CAWI) su un campione di 505 mamme italiane

con almeno un figlio nato a partire dal 2000. Il campione, casuale e di tipo qualitativo, è rappresentativo delle donne

italiane madri di almeno un figlio nato a partire dal 2000 iscritte al panel. A tutte le intervistate è stato somministrato un

questionario di tipo strutturato. Tutta l’attività è stata svolta nel pieno rispetto della normativa vigente e della privacy delle

intervistate: non sarà mai possibile risalire alle risposte delle singole intervistate e i dati saranno trattati in forma anonima

e forniti al Committente solo a livello aggregato. I dati sono stati elaborati attraverso l’utilizzo di pacchetti informatici

statistici appositamente predisposti per questo tipo di ricerche, come SPSS.

Page 3: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

3

Cap. 1

Genitorialità e condizione

occupazionale

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4

11

5

38

12

13

4

11

6

Dipendente nel settore

pubblico a tempo

indeterminato

Dipendente nel settore

pubblico non a tempo

indeterminato

Dipendente nel settore

privato a tempo

indeterminato

Dipendente nel settore

privato non a tempo

indeterminato

Libera professionista /

lavoratrice autonoma /

imprenditrice

Lavoratrice in impresa

famigliare

Studentessa

Casalinga

“Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?“

TESTO DELLA DOMANDA: “Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?”. Valori percentuali.

Otto donne su dieci affermano che prima di avere figli lavoravano (cinque su dieci occupate nel settore privato e cinque su dieci con contratto a tempo indeterminato).

16

50

17

17

Occupata Settore

pubblico

Occupata Settore

privato

Occupata in proprio

Non occupata

49

17

17

17

Occupata contr. Indeter.

Occupata contr. Deter.

Occupata autonoma

Non occupata

Page 5: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

5

“Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?“

TESTO DELLA DOMANDA: “Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?”. Valori percentuali.

Il maggior tasso di occupazione dichiarato prima della maternità si registra nel Centro mentre al Sud e Isole circa tre donne su di dieci dicono che non lavoravano prima di diventare mamme, confermando i dati oggettivi sui bassi tassi di occupazione femminile al Sud.

49

17 17

58

1316

53

18 16

51

2219

40

1518

Dipendente a tempoindeterminato

Dipendente a tempo nonindeterminato

Autonoma

83

17

87

13

86

14

92

8

73

27

OCCUPATA NON OCCUPATA

TOTALE CAMPIONE NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE

Accentuazioni per Area geografica di residenza

Page 6: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

6

“Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?“

TESTO DELLA DOMANDA: “Prima di avere dei figli quale occupazione svolgeva?”. Valori percentuali.

Confrontando lo stato occupazionale dichiarato prima della maternità con quello di oggi? Erano in otto su dieci a dichiararsi occupate, ora sono sei su dieci. Nel Sud la situazione è più “grave”, il Nord-ovest e il Centro hanno percentuali simili di non occupate “oggi”, il Nord-est non registra cambiamenti tra prima e dopo.

83

17

62

38

Occupata

Non

occupata

Stato occupazionale dichiarato prima di avere figli Vs Stato occupazionale dichiarato oggi

Prima di avere figli Oggi

OCCUPATE

1713 14

8

27

38

2116

21

42

TOTALECAMPIONE

NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE

IERI OGGI

Page 7: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

7

“Dopo aver avuto il suo ultimo figlio lei è rientrata/rientrerà al lavoro?“

Sette donne su dieci hanno dichiarato di essere rientrate al lavoro dopo l’ultima maternità: il 56% nello stesso posto e il 16% in uno diverso. Quasi due donne su dieci invece dicono di non averlo fatto.

TESTO DELLA DOMANDA: “Dopo aver avuto il suo ultimo figlio lei è rientrata/rientrerà al lavoro?”. Valori percentuali.

Si, sono rientrata/rientrerò nello stesso posto di lavoro 56%

Si, sono rientrata/rientrerò in un diverso posto di lavoro 16%

No, non sono rientrata/rientrerò 18%

No, ero già uscita dal mondo del lavoro dopo il primo/primi figlio/i 10%

SOLO MAMME CHE

LAVORAVANO PRIMA

DELL’ULTIMA GRAVIDANZA

Non sono rientrata / non rientrerò

28%

Sono rientrata/ Rientrerò

72%

Page 8: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

8

“Dopo aver avuto il suo ultimo figlio lei è rientrata/rientrerà al lavoro?“

Il rientro nello stesso posto di lavoro appare possibile soprattutto per le dipendenti con contratto a tempo indeterminato mentre a dire di aver cambiato lavoro o di non essere rientrate nel mondo del lavoro appaiono per lo più dipendenti con contratto a termine.

TESTO DELLA DOMANDA: “Dopo aver avuto il suo ultimo figlio lei è rientrata/rientrerà al lavoro?”. Valori percentuali.

SOLO MAMME CHE

LAVORAVANO PRIMA

DELL’ULTIMA GRAVIDANZA

56

16 18

10

65

1115

9

30 31 29

11

58

16 17

9

Si, sono

rientrata/rientrerò nello

stesso posto di lavoro

Si, sono

rientrata/rientrerò in un

diverso posto di lavoro

No, non sono

rientrata/rientrerò

No, ero già uscita dal

mondo del lavoro dopo il

primo/primi figlio/i

TOTALE CAMPIONE Dipendente a tempo indeterminato Dipendente a tempo non indeterminato Autonoma

Accentuazioni per tipologia di contratto

Page 9: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

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“E mi può dire il motivo principale per cui lei non ha più continuato la sua precedente occupazione?“

La difficoltà di conciliare lavoro e famiglia e le singole situazioni aziendali (soprattutto al Sud e per le dipendenti non fisse) appaiono i due motivi principali per cui le mamme non hanno ripreso il lavoro. Sintetizzando le motivazioni il campione appare spaccato pur con una maggioranza di donne che affermano di essersi ritirate per motivi non personali (soprattutto giovani neo mamme).

TESTO DELLA DOMANDA: “E mi può dire il motivo principale per cui lei non ha più continuato la sua precedente occupazione?”. Valori percentuali.

31

28

18

9

6

4

3

1

La difficoltà di conciliare lavoro e cura del figlio

Ragioni legate all’azienda/settore, ad es. crisi,

ristrutturazioni, ecc.

Dopo essere diventata mamma le mie priorità sono

cambiate e ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alla

professione di mammma

L’ostilità dei capi

L’assegnazione di mansioni diverse/inferiori a quelle

svolte prima della maternità

Era una decisione pianificata da tempo

Il clima di ostilità generale sul lavoro

L’ostilità dei colleghi

SOLO MAMME CHE LAVORAVANO PRIMA

DELL’ULTIMA GRAVIDANZA E NON SONO RIENTRATE O HANNO CAMBIATO

LAVORO 35-44enni 37% Chi ha avuto l’ultimo figlio tra il 2000 e 2006 36%

Residente nel Sud e Isole 39% 25-34enni 35% Dipendente a tempo determinato (maternità) 34%

22

47

31

Scelta

personale

M otivi non

personali

Diffico ltà

conciliazione

18-34enni 51% Chi ha più di un figlio 51% Chi ha avuto l’ultimo figlio tra il 2010 e il 2013 51%

Domanda a risposta singola

Page 10: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

10

“Quali sono state/saranno le principali strutture di appoggio e i servizi a cui si è affidata/si affiderà?“

Il welfare famigliare appare la principale rete per le mamme italiane lavoratrici, nonni in primis.

TESTO DELLA DOMANDA: “Quali sono state/saranno le principali strutture di appoggio e i servizi a cui si è affidata/si affiderà per il rientro al lavoro? Mi dica la prima ed eventualmente la seconda in ordine di importanza?". Valori percentuali.

43

26

18

7

4

1

1

66

41

30

12

12

1

1

Nonni/parenti

Asilo pubblico

Asilo privato

Aiuto del partner

Baby sitter

Aiuto di

amiche/vicine di

casa

Altro

Prima risposta Totale risposte

SOLO MAMME CHE LAVORAVANO PRIMA

DELL’ULTIMA GRAVIDANZA E

HANNO CONTINUATO A

LAVORARE

Residente nel Sud e Isole 73% Chi ha avuto l’ultimo figlio tra il 2007 e 2013 73% 25-34enni 72%

35-44enni 46% Residente nel Nord Est 45% Chi ha più di un figlio 45%

Ordinamento decrescente per prima risposta (possibili più risposte)

Laureate 18% Chi ha avuto figli tra il 2000 e 2006 18%

Residente nel Centro 40%

55

26

18

Welfare

famigliare

Welfare

pubblico

Welfare

privato

Per prima risposta

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Cap. 2

Mamme al lavoro: come

conciliare tutto?

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Ordinamento decrescente per Molto d’accordo

La quasi totalità delle mamme concorda (molto+abbastanza) sul fatto che il lavoro sia una necessità economica nell’Italia odierna e nove su dieci sottolineano la mancanza di sistemi di sostegno adeguati per le mamme lavoratrici. La gratificazione sul lavoro appare importante (molto+abbastanza) per la propria autostima per oltre nove mamme su dieci mentre sono quasi otto mamme su dieci ad affermare che la realizzazione lavorativa renda il rapporto con il bambino più positivo.

87

65

60

38

12

32

31

39

8

20

3

3

… nell’Italia di oggi lavorare è

una necessità economica

… è importante fare un lavoro

gratificante per sè e per la

propria autostima

… è molto difficile lavorare

perché in Italia mancano

sistemi di sostegno adeguati

(esempio, gli asili nido)

… realizzarsi sul lavoro facilita

un rapporto più positivo con il

bambino/i

Molto Abbastanza Poco Per nulla

TESTO DELLA DOMANDA: “Pensi in generale alle mamme lavoratrici con figli piccoli. Mi può dire, per ciascuna delle opinioni sotto riportate quanto è d’accordo? Se molto, abbastanza, poco o per niente.”. Valori percentuali.

“Per le mamme che lavorano e hanno figli piccoli…“

1

1

99

97

91

77

Page 13: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

13

Alcune accentuazioni per Molto d’accordo

L’importanza della gratificazione personale sul lavoro appare accentuata soprattutto tra le giovanissime (18-24enni) e tra le mamme del Sud Italia. La realizzazione lavorativa come fattore positivo nella relazione con i figli e la difficoltà di lavorare per la mancanza di sistemi di sostegno sembrano più avvertite tra le mamme 35-44enni e tra le più istruite.

TESTO DELLA DOMANDA: “Pensi in generale alle mamme lavoratrici con figli piccoli. Mi può dire, per ciascuna delle opinioni sotto riportate quanto è d’accordo? Se molto, abbastanza, poco o per niente”. Valori percentuali.

“Per le mamme che lavorano e hanno figli piccoli…“

… è importante fare un lavoro gratificante per sé e per la propria autostima

65

70

66

64

63

55

68

64

63

64

57

72

TOTALE CAMPIONE

18-24enni

25-34enni

35-44enni

45-54enni

Licenza media

Diploma

Laurea

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud e Isole

… è molto difficile lavorare perché in Italia mancano sistemi di sostegno adeguati (esempio, gli asili nido)

60

44

55

72

63

55

59

65

60

56

65

60

TOTALE CAMPIONE

18-24enni

25-34enni

35-44enni

45-54enni

Licenza media

Diploma

Laurea

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud e Isole

… realizzarsi sul lavoro facilita un rapporto più positivo con il bambino/i

38

35

34

47

33

32

36

44

42

34

29

43

TOTALE CAMPIONE

18-24enni

25-34enni

35-44enni

45-54enni

Licenza media

Diploma

Laurea

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud e Isole

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14

23

21

20

16

10

5

4

1

42

62

55

43

44

19

28

8

Telelavoro (lavoro da casa o da postazioni

mobili)

Flessibilità oraria in uscita e in entrata

(possibilità di modellare l’orario di lavoro)

Nidi e asili aziendali

Part time orizzontale (meno ore al giorno)

Convenzioni con nidi vicini al posto di lavoro o

baby-sitting aziendale

Part time verticale (meno giorni alla

settimana)

Congedi parentali

Job sharing (divisione di un’unica prestazione

lavorativa in due dipendenti)

Prima risposta Totale risposte

I MIGLIORI STRUMENTI DI CONCILIAZIONE

Telelavoro, flessibilità e nidi aziendali: questi gli strumenti preferiti dalle mamme lavoratrici italiane.

Ordinamento decrescente per prima risposta (max 3 risposte)

TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco alcuni strumenti che possono essere utilizzati per facilitare le lavoratrici con figli piccoli. Indichi per favore quale secondo la sua opinione appare lo strumento migliore, che vorrebbe avere, poi il secondo e infine il terzo”. Valori percentuali.

35-44enni 21% Chi ha più di un figlio 21% Residenti nel Nord Est 20%

Operaie similare (oggi) 36% 45-54enni 27% Dipendenti nel settore privato (maternità) 26% Residenti nel Nord Est 25%

45-54enni 33% Residenti nel Centro 29% Dipendenti nel settore pubblico (maternità) 28% Residenti nel Nord Ovest 27%

35-44enni 21%

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15

23

18

17

8

8

4

4

3

47

Congedi parentali

Part time orizzontale (meno ore al giorno)

Flessibilità oraria in uscita e in entrata (possibilità di

modellare l’orario di lavoro)

Telelavoro (lavoro da casa o da postazioni mobili)

Part time verticale (meno giorni alla settimana)

Nidi e asili aziendali

Convenzioni con nidi vicini al posto di lavoro o baby-

sitting aziendale

Job sharing (divisione di un’unica prestazione

lavorativa in due dipendenti)

No, non ho usufruito di nessuno di questi servizi

GLI STRUMENTI DI CONCILIAZIONE UTILIZZATI

La metà delle mamme afferma di aver usufruito di almeno uno strumento di conciliazione: i più utilizzati sono i congedi parentali, il part time orizzontale e la flessibilità in entrata/uscita. A dire di aver utilizzato questi tre strumenti sono soprattutto le più istruite e coloro che oggi sono insegnanti o svolgono occupazioni impiegatizie

Ordinamento decrescente (possibili più risposte)

TESTO DELLA DOMANDA: “Lei ha avuto modo o ha modo di usufruire di uno o più di uno di questi servizi?”. Valori percentuali.

Ha utilizzato almeno uno strumento

53%

Tra queste mamme…

Il 55% ha usato 1 strumento Il 32% ha usato 2 strumenti Il 13% ha usato 3-4 strumenti

Dipendenti nel settore pubblico (maternità) 42% Impiegate/insegnanti (oggi) 37% Chi ha più di un figlio 30% 35-44enni 30% Al crescere del titolo di studio, laureate 30%

Impiegate/insegnanti (oggi) 27% Residenti nel Nord Est 27% Al crescere del titolo di studio, laureate 23%

Impiegate/insegnanti (oggi) 24% Al crescere del titolo di studio, laureate 22%

Meno istruite 70%

SOLO MAMME CHE AFFERMANO DI AVER LAVORATO (ESCLUSO

CHI NON HA MAI LAVORATO)

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16

Cap. 3

Se il capo fosse una donna?

Page 17: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

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“Un responsabile donna anziché uomo faciliterebbe le lavoratrici con figli piccoli?“

Sette mamme su dieci pensano che un responsabile donna possa facilitare le neo mamme, mentre per quasi tre mamme su dieci questo non cambierebbe le cose.

TESTO DELLA DOMANDA: “E pensa che avere donne anziché uomini in posizioni dirigenziali (suo capo diretto, direttori, consiglio di amministrazione) possa migliorare la condizione delle lavoratrici con figli piccoli?”. Valori percentuali.

Sì, ne sono sicura 27%

Forse potrebbe portare miglioramenti 45%

Credo di no, non cambierebbe molto 24%

Assolutamente no 4%

Al crescere del titolo di studio, laureate 33% 18-24enni 32%

Dipendente nel settore pubblico (maternità) 32% 45-54enni 30%

Sì, ne sono sicura + Forse potrebbe portare miglioramenti

72 %

Credo di no, non cambierebbe molto + Assolutamente no

28%

72%

28%

Lavoratrice autonoma (oggi) 64%

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18

“Un responsabile donna anziché uomo faciliterebbe le lavoratrici con figli piccoli?“

La preferenza di un responsabile donna appare più marcata soprattutto tra le mamme più giovani e meno tra le più mature.

TESTO DELLA DOMANDA: “E pensa che avere donne anziché uomini in posizioni dirigenziali (suo capo diretto, direttori, consiglio di amministrazione) possa migliorare la condizione delle lavoratrici con figli piccoli?”. Valori percentuali.

72

28

76

24

74

26

72

28

67

33

Sì, ne sono sicura + Forse potrebbe portare

miglioramenti

Credo di no, non cambierebbe molto +

Assolutamente no

TOTALE CAMPIONE 18-24enni 25-34enni 35-44enni 45-54enni

Accentuazioni per classi di età

Page 19: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

19

“Un responsabile donna anziché uomo faciliterebbe le lavoratrici con figli piccoli?“

In particolare invece si nota che soprattutto le mamme del Centro Italia sono convinte che una responsabile donna sia più di aiuto mentre risultano più critiche le madri del Nord Ovest.

TESTO DELLA DOMANDA: “E pensa che avere donne anziché uomini in posizioni dirigenziali (suo capo diretto, direttori, consiglio di amministrazione) possa migliorare la condizione delle lavoratrici con figli piccoli?”. Valori percentuali.

Accentuazioni per are geografica di residenza

27

45

24

4

28

42

29

2

21

48

26

5

32

44

18

6

26

48

24

3

Sì ne sono sicura Forse potrebbe

portare miglioramenti

Credo di no, non

cambierebbe molto

Assolutamente no

TOTALE CAMPIONE NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD E ISOLE

Page 20: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

20

Cap. 4

Reinventarsi dopo la maternità

Page 21: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

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“Le è capitato, dopo la maternità, di reinventarsi lavorativamente per meglio conciliare figli e lavoro?“

No, non ci ho

mai pensato

25%

Sì, ci sto

pensando

36%

Sì, ci ho

pensato ma

poi non ci

sono riuscita

26%

Sì, ci ho

pensato e ci

sono riuscita

13%

Molte le mamme, soprattutto giovanissime, che hanno pensato (39%) o stanno pensando di reinventarsi dopo la maternità (36%). Una mamma su dieci (13%) dice di essere riuscita a portare a termine il progetto mentre quasi tre su dieci (26%) di non averlo concretizzato.

TESTO DELLA DOMANDA: “Alcune mamme intervistate hanno raccontato di aver provato e altre di essere riuscite a reinventarsi lavorativamente dopo la maternità, ad esempio avviando un’attività, un progetto così da conciliare figli e lavoro. Lei personalmente ci ha mai pensato?”. Valori percentuali.

Ci ho pensato/ ci sto pensando

75%

Lavora in proprio (oggi) 52%

Chi ha più di un figlio 32%

18-34enni 44% Ha avuto l’ultimo figlio tra il 2010 e il 2013 41%

Dipendente nel settore pubblico (maternità) 33%

7580

71 7075 73

70

77 78

2520

29 3025 27

30

23 22

TOTALE 18-34 anni 35-54 anni Meno istruiti Più istruiti Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole

Non ci ho mai pensato 25%

Page 22: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

22

“In ogni caso, quali sono gli ostacoli che può incontrare una mamma per reinventarsi?“

A differenza del totale campione, le mamme che hanno detto di averci pensato e di non esserci riuscite hanno affermato che oltre al denaro (-6 p.p.) e alle politiche imprenditoriali il terzo ostacolo per loro non sarebbe il tempo ma la formazione personale.

TESTO DELLA DOMANDA: “In ogni caso (ossia se non ci ha mai pensato, se ci ha fatto solo un pensiero, se ci ha pensato e lo ha realizzato) quali sono a suo avviso, tra i seguenti, i principali ostacoli, che può incontrare una mamma con figli piccoli che vuole reinventarsi il lavoro, avviare una nuova attività lavorativa? Indichi in ordine di importanza i primi tre ostacoli…”. Valori percentuali.

Confronto totale campione e ”Sì, ci ho pensato ma poi non ci sono riuscita”

PRIMA RISPOSTA

1. Denaro e capitali 54%

2. Politiche/sostegni reali per avviare nuove imprese/ imprese femminili 13%

3. Tempo 8%

4. Supporto del partner (nei compiti familiari e di cura

e/o nel credere nel progetto) 6% 5. Fiducia nelle proprie capacità 6%

6. Informazioni/conoscenze su come potere avviare nuove imprese/imprese femminili 5%

7. Soci disponibili/ un team di lavoro adeguato 4% 8. Formazione 4%

1. Denaro e capitali 48%

2. Politiche/sostegni reali per avviare nuove imprese/ imprese femminili 13 %

3. Formazione 8%

4. Supporto del partner (nei compiti familiari e di cura

e/o nel credere nel progetto) 7% 5. Fiducia nelle proprie capacità 7%

6. Informazioni/conoscenze su come potere avviare nuove imprese/imprese femminili 6%

7. Tempo 6% 8. Soci disponibili/ un team di lavoro adeguato 5%

Totale campione ”Sì, ci ho pensato ma poi non ci sono riuscita”

Page 23: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

23

54

13

8

6

6

5

4

4

78

60

40

22

21

41

23

15

Denaro e capitali

Politiche/sostegni reali per avviare nuove

imprese/imprese femminili

Tempo

Supporto del partner (nei compiti familiari e di cura

e/o nel credere nel progetto)

Fiducia nelle proprie capacità

Informazioni/conoscenze su come potere avviare

nuove imprese/imprese femminili

Soci disponibili/ un team di lavoro adeguato

Formazione

Prima risposta Totale risposte

“In ogni caso, quali sono gli ostacoli che può incontrare una mamma per reinventarsi?“

L’investimento economico appare il principale ostacolo alla realizzazione dei progetti. Dal totale risposte si legge come anche la mancanza di reali politiche di sostegno, la carenza di informazioni e di tempo siano considerati forti ostacoli al reinventarsi.

TESTO DELLA DOMANDA: “In ogni caso (ossia se non ci ha mai pensato, se ci ha fatto solo un pensiero, se ci ha pensato e lo ha realizzato) quali sono a suo avviso, tra i seguenti, i principali ostacoli, che può incontrare una mamma con figli piccoli che vuole reinventarsi il lavoro, avviare una nuova attività lavorativa? Indichi in ordine di importanza i primi tre ostacoli…”. Valori percentuali.

Ordinamento decrescente per prima risposta (max 3 risposte)

Residenti al Sud e Isole 27%

18-24enni 87% Operaie e similari (oggi) 86% Residenti nel Nord Est 83% Ha avuto l’ultimo figlio tra il 2010 e il 2013 83%

25-34enni 65% Residenti al Centro 65%

Chi ha più di un figlio 28% Impiegate/ insegnanti (oggi) 27% Ha avuto l’ultimo figlio tra il 2000 e il 2006 27% Residenti nel Nord Ovest 26%

18-24enni 28% Residenti al Centro 28%

18-24enni 47%

Page 24: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

24

Cap. 5

Il web come lavoro

Page 25: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

25

“Conosce le opportunità offerte dal web come fonte di lavoro?“

Sette donne su dieci conoscono le opportunità offerte dal web; due sue dieci lo utilizzano per motivi professionali.

TESTO DELLA DOMANDA: “E per finire ha mai pensato al web come fonte di lavoro ed è a conoscenza degli strumenti e delle opportunità offerte dalla Rete per creare nuove dimensioni e percorsi professionali?”. Valori percentuali.

No, non conosco

le opportunità

professionali

offerte dalla Rete

29%

Sì, ne sono a

conoscenza ma

non saprei

utilizzare la Rete

come fonte di

lavoro

47%

Sì, ne sono a

conoscenza e sto

utilizzando la

Rete per motivi

professionali

24%

Sì 71% No

29%

Al crescere del titolo di studio, laureate 36% Residente nel Sud e Isole 32%

Al decrescere del titolo di studio, con licenza media 43% 45-54enni 36%

Residente nel Centro 57% Residente nel Nord Ovest 54%

Page 26: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

26

24

47

29

62

31

7

19

59

2221

46

33

15

4639

Sì, ne sono a conoscenza e sto

utilizzando la Rete per motivi

professionali

Sì, ne sono a conoscenza ma non

saprei utilizzare la Rete come

fonte di lavoro

No, non conosco le opportunità

professionali offerte dalla Rete

TOTALE CAMPIONE Sì, ci ho pensato e ci sono riuscitaSì, ci ho pensato ma poi non ci sono riuscita Sì, ci sto pensandoNo, non ci ho mai pensato

“Conosce le opportunità offerte dal web come fonte di lavoro?“

TESTO DELLA DOMANDA: “E per finire ha mai pensato al web come fonte di lavoro ed è a conoscenza degli strumenti e delle opportunità offerte dalla Rete per creare nuove dimensioni e percorsi professionali?”. Valori percentuali.

Accentuazioni per reinventarsi dopo la maternità

Il web per reinventarsi! Tra chi afferma di conoscere e utilizzare il web si notano soprattutto le mamme che sono riuscite ad avviare un’attività/un progetto mentre tra chi afferma di conoscere il web ma di non saper utilizzarlo le mamme che non ci sono riuscite. Infine tra le mamme off line spiccano coloro che non hanno mai pensato ad un altro modo di conciliare il lavoro e la cura dei figli.

Page 27: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

27

V. Ass. V. %

CLASSI DI ETÀ

-18-24 anni 71 14

-25-34 anni 152 30

-35-44 anni 154 31

-45-54 anni 128 25

TITOLO DI STUDIO

-Licenza media 47 9

-Diploma 301 60

-Laurea/Post laurea 157 31

V. Ass. V. %

PROFESSIONE ATTUALE

-Imprenditrice/Dirigente/Libera professionista

41 8

-Lavoratrice autonoma 44 9

-Impiegata/Insegnante 170 34

-Operaie e similari 58 12

-Casalinga 98 19

-Studentessa 22 4

-In cerca di occupazione 72 14

AREA GEOGRAFICA

-Nord Ovest 123 25

-Nord Est 103 20

-Centro 103 20

-Sud e Isole 176 35

TOTALE 505 100

Il campione intervistato

LEI HA FIGLI

Si, uno/a 334 66

Si, più di uno 171 34

QUANDO E’ NATO/A IL SUO ULTIMO FIGLIO/A?

-2000/2001 58 12

-2002/2006 148 29

-2007/2009 117 23

-2009/2013 182 36

Page 28: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

28 Il questionario

Page 29: Rapporto di ricerca   mamme di talento - 18 aprile 2013

29 Il questionario

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30 30

NOTA METODOLOGIA E INFORMATIVA (in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 256/10/CSP, allegato A, art. 5 del 9 dicembre 2010, pubblicato su G.U. 301 del 27/12/2010)

NOTA METODOLOGICA COMPLETA Titolo: Mamme e lavoro Soggetto realizzatore: ISPO Ricerche S.r.l.

Committente/Acquirente: Prenatal S.p.A. Periodo/Date di rilevazione: 11-15 marzo 2013 Tema: Società Tipo e oggetto dell’indagine: Inchiesta a livello nazionale

Popolazione di riferimento: Mamme con almeno un figlio nato a partire dal 2000 iscritte al panel

Estensione territoriale: Nazionale Metodo di campionamento: Campione qualitativo casuale su panel

Rappresentatività del campione: Campione qualitativo di mamme con almeno un figlio nato a partire dal 2000 iscritte al panel

Metodo di raccolta delle informazioni: CAWI (Computer Assisted Web Interview)

Consistenza numerica del campione: 505 casi Elaborazione dati: SPSS

NOTA METODOLOGICA PER I MEDIA

Sondaggio ISPO per Prenatal S.p.A. - Mamme con almeno un figlio nato a partire dal 2000 iscritte al panel - Estensione territoriale: nazionale - Casi: 505 Metodo: CAWI - Data di rilevazione: 11-15 marzo 2013

Indirizzo del sito dove sarà disponibile la documentazione completa in caso di diffusione: www.agcom.it. In caso di pubblicazione è obbligatorio riportare le informazioni della scheda indicata, a pena di gravi sanzioni. ISPO non si assume alcuna responsabilità in caso di inosservanza.

As an ESOMAR Member, Renato Mannheimer complies with the ICC/ESOMAR International Code on Market and Social Research and ESOMAR World Research Guidelines.

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ISPO Ricerche s.r.l. Viale di Porta Vercellina 8 20123 Milano T 02 48004104 | F 02 48008643 [email protected] | www.ispo.it