110
Centro Funzionale Regione Emilia Romagna RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 A cura di: Area Centro Funzionale e Sala Operativa Meteo Area Modellistica e Radarmeteorologia Area Idrologia In copertina: la piena del fiume Trebbia dal Ponte Gobbo di Bobbio

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

1

RAPPORTO SULL’EVENTO

METEO IDRO GEOLOGICO

DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

A cura di: Area Centro Funzionale e Sala Operativa Meteo

Area Modellistica e Radarmeteorologia

Area Idrologia In copertina: la piena del fiume Trebbia dal Ponte Gobbo di Bobbio

Page 2: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

2

INDICE 1. INTRODUZIONE..........................................................................................................................8

2. ANALISI METEOROLOGICA ........................................................................................................9

2.1. Analisi sinottica ...............................................................................................................9 2.2. Analisi pluviometrica e nivometrica a scala regionale .................................................10

3. LA PIENA DEL FIUME RENO .....................................................................................................17

3.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................18 3.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua ......................................................26 3.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..........................................30

4. LA PIENA DEL FIUME PANARO.................................................................................................31

4.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................32 4.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua ......................................................37 4.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..........................................41

5. LA PIENA DEL FIUME SECCHIA ................................................................................................42

5.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................43 5.2. La propagazione della piena lungo il corso d’acqua ....................................................51 5.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..........................................56

6. LA PIENA DEL FIUME ENZA .....................................................................................................57

6.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................58 6.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua ......................................................65 6.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..........................................69

7. LA PIENA DEL TORRENTE PARMA ............................................................................................70

7.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................71 7.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua ......................................................77 7.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..........................................79

8. LA PIENA DEL FIUME TARO .....................................................................................................80

8.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................80 8.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua ......................................................86 8.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ..Errore. Il segnalibro non è definito.

9. LA PIENA DEL FIUME TREBBIA ................................................................................................91

9.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino.........................................................................92 9.2. La propagazione della piena lungo il corso d’acqua ....................................................99 9.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena ........................................102

10. I DISSESTI IDROGEOLOGICI OSSERVATI ..................................................................................103

11. LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE............................107

11.1. La previsione dell’evento meteo e della criticità idrogeologica..............................107 11.2. Il monitoraggio dell’evento sulle zone di allertamento ...........................................107 11.3. Avvisi e bollettini emessi ..........................................................................................108

Page 3: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

3

INDICE DELLE TABELLE Tabella 1: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi

storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano del Reno. ...............................18 Tabella 2: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Reno. ................24 Tabella 3: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in

tabella 2 ......................................................................................................................................24 Tabella 4: Scheda di archiviazione della piena del fiume Reno ........................................................29 Tabella 5: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più

significative del bacino montano del Panaro. ............................................................................33 Tabella 6: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Panaro...............36 Tabella 7: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in

tabella 6 ......................................................................................................................................36 Tabella 8: Scheda di archiviazione della piena del fiume Panaro......................................................40 Tabella 9: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più

significative del bacino montano del Secchia. ..........................................................................43 Tabella 10: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Secchia. ............49 Tabella 11: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in

tabella 10....................................................................................................................................49 Tabella 12: Scheda di archiviazione della piena del fiume Secchia ..................................................55 Tabella 13: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi

storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano dell’Enza. ..............................58 Tabella 14: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Enza..................64 Tabella 15: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in

tabella 14....................................................................................................................................64 Tabella 16: Scheda di archiviazione della piena del fiume Enza.......................................................68 Tabella 17: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi

storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano del Parma ..............................71 Tabella 18: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Enza..................76 Tabella 19: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in

tabella 18....................................................................................................................................76 Tabella 20: Scheda di archiviazione della piena del torrente Parma .................................................79 Tabella 21: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più

significative del bacino del Taro e dei suoi affluenti ................................................................80 Tabella 22: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore

registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano e pedecollinare del fiume Taro. ...........................................................................................................................................85

Tabella 23: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 22,misurate dal stazioni per le quali è stato possibile calcolare i tempi di ritorno.........85

Tabella 24: Scheda di archiviazione della piena del Taro .................................................................89 Tabella 25: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi

storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni più significative del bacino montano del Trebbia. 92

Page 4: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

4

Tabella 26: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Trebbia. ............98

Tabella 27: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 26....................................................................................................................................98

Tabella 28: Scheda di archiviazione della piena del fiume Trebbia ................................................102 Tabella 29: Numero di dissesti occorsi inseguito all’evento del 20-21 gennaio 2009., stimati in base

alle segnalazioni pervenute all’Agenzia di Protezione Civile Regionale e Servizio di Protezione Civile della Provincia di Modena. (numero indicativo)........................................104

Tabella 30: misure (mm) registrate dai pluviometri nelle località più colpite dai dissesti; sono riportate la pioggia di evento, cumulate dal 29 novembre al 1 dicembre, e la pioggia cumulata nei 30 giorni precedenti l’inizio evento. Sono riportati il Tempo di Ritorno per l’evento e la pioggia antecedente normalizzata alla media annua di precipitazione del pluviometro..........106

INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 500 hPa (circa 5000 metri) del 17 e 18

gennaio. I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata, le linee nere all’altezza di geopotenziale a 500 hPa...............................................................................................................9

Figura 2: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1400 metri) del 17 e 18 gennaio. I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata, le linee nere all’altezza di geopotenziale a 850 hPa.............................................................................................................10

Figura 3: Mappa di riflettività del 19/01/2009 alle18:00 UTC (alto a sinistra), delle 20:00 UTC (alto a destra), delle 22:00 UTC (basso a sinistra) e delle 23:00 UTC (basso a destra).....................11

Figura 4: Mappa di riflettività del 20/01/2009 alle01:00 UTC (alto a sinistra), delle 02:00 UTC (alto a destra), delle 04:30 UTC (basso a sinistra) e delle 06:00 UTC (basso a destra).....................11

Figura 5: Mappa di riflettività del 20/01/2009 alle10:00 UTC (alto a sinistra), delle 12:00 UTC (alto a destra), delle 14:00 UTC (basso a sinistra) e delle 19:00 UTC (basso a destra).....................12

Figura 6: Precipitazione cumulata dal 18 al 21 gennaio ....................................................................13 Figura 7: Stima del contenuto equivalente in acqua (mm) del manto nevoso al suolo , il 17 gennaio

2009............................................................................................................................................13 Figura 8: Stima del contenuto equivalente in acqua (mm) del manto nevoso al suolo , il 20 gennaio

2009............................................................................................................................................14 Figura 9: Contributo di pioggia equivalente (mm) dato dallo scioglimento del manto nevoso, nel

periodo dal 18 al 20 gennaio 2009............................................................................................14 Figura 10: Andamento dell’altezza del manto nevoso, registrato dai nivometri della rete automatica

regionale.....................................................................................................................................15 Figura 11: Precipitazione cumulata nei due mesi precedenti l’evento, dal 17 novembre 2008 al 17

gennaio 2009..............................................................................................................................16 Figura 12: Bacino idrografico del fiume Reno e dei suoi principali affluenti con ubicazione delle

stazioni di misura .......................................................................................................................17 Figura 13: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Reno

....................................................................................................................................................20 Figura 14: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con

l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Cottede, bacino del fiume Reno ...............................................................................................................21

Page 5: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

5

Figura 15: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Treppio, bacino del fiume Reno ...............................................................................................................22

Figura 16: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Pracchia, bacino del fiume Reno................................................................................................23

Figura 17: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino nelle stazioni pluviometriche più significative del bacino montano del fiume Reno ............................................................................................................25

Figura 18: Propagazione della piena lungo le sezioni montane del fiume Reno ...............................27 Figura 19: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Reno ..................................28 Figura 20: Bacino idrografico del fiume Panaro con ubicazione delle stazioni di misura ................31 Figura 21: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del

Panaro.........................................................................................................................................32 Figura 22: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con

l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Pievepelago, bacino del fiume Panaro .......................................................................................34

Figura 23: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Sestola, bacino del fiume Panaro.............................................................................................................35

Figura 24: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino nelle stazioni del fiume Panaro ........................................36

Figura 25: sezione idrometrica di Bomporto sul fiume Panaro .........................................................38 Figura 26: Propagazione della piena lungo le sezioni del corso principale del fiume Panaro...........39 Figura 27: Bacino idrografico del fiume Secchia e dei suoi affluenti con ubicazione delle stazioni di

misura.........................................................................................................................................42 Figura 28: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del

Secchia .......................................................................................................................................44 Figura 29: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con

l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Febbio, bacino del fiume Secchia ...........................................................................................................46

Figura 30: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Ligonchio C.le, bacino del fiume Secchia .................................................................................47

Figura 31: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Ospitaletto, bacino del fiume Secchia........................................................................................48

Figura 32: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino montano del fiume Secchia ..............................................50

Figura 33: sezione idrometrica di Ponte Bacchello sul fiume Secchia ..............................................52 Figura 34: Propagazione della piena lungo le sezioni montane del fiume Secchia ...........................53 Figura 35: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Secchia ..............................54 Figura 36: Bacino idrografico del fiume Enza e dei suoi principali affluenti con ubicazione delle

stazioni di misura .......................................................................................................................57 Figura 37: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni del bacino montano......................................59

Page 6: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

6

Figura 38: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Lago Ballano, bacino del fiume Enza .................................................................................................61

Figura 39: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Succiso, bacino del fiume Enza................................................................................................................62

Figura 40: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Isola di Palanzano, bacino del fiume Enza .............................................................................................63

Figura 41 Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni del fiume Enza ..............................................................................................................65

Figura 42: sezione idrometrica di Sorbolo sul fiume Enza................................................................66 Figura 43: Propagazione della piena lungo le sezioni più significative del fiume Enza ...................67 Figura 44: Bacino idrografico dei fiumi Taro e Parma e dei loro principali affluenti, con ubicazione

delle stazioni di misura ..............................................................................................................70 Figura 45: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del

Parma .........................................................................................................................................72 Figura 46: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con

l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Bosco di Corniglio, bacino del fiume Parma ............................................................................................74

Figura 47: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Marra, bacino del fiume Parma..............................................................................................................75

Figura 48 Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni di Bosco di Corniglio e Marra ......................................................................................77

Figura 49: Propagazione della piena lungo le sezioni più significative del Parma e del suo affluente Baganza......................................................................................................................................78

Figura 50: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Taro....................................................................................................................................................81

Figura 51: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino del Ceno e dello Stirane ........................................................................................................................................82

Figura 52: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Montegroppo, bacino del fiume Taro ........................................................................................83

Figura 53: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Bedonia, bacino del fiume Taro ................................................................................................................84

Figura 54: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni di Montegroppo e Bedonia ...........................................................................................86

Figura 55: Propagazione della piena lungo le sezioni principali del fiume Taro ..............................87 Figura 56: Propagazione della piena lungo le sezioni dei principali affluenti del Taro ....................88 Figura 57: Bacino idrografico del fiume Trebbia e dei suoi affluenti con ubicazione delle stazioni di

misura.........................................................................................................................................91 Figura 58: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni del bacino montano del Trebbia...................93

Page 7: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

7

Figura 59: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di S. Stefano d’Aveto, bacino del fiume Trebbia ...............................................................................95

Figura 60: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Cabanne, bacino del fiume Trebbia ...........................................................................................96

Figura 61: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Diga del Brugneto, bacino del fiume Trebbia ..........................................................................................97

Figura 62: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni di S.Stefano d’Aveto, Cabanne e Diga del Brugneto ..................................................99

Figura 63: sezioni idrometriche di Valsigiara e Cabanne sul fiume Trebbia e affluente.................100 Figura 64: Propagazione della piena lungo le sezioni del fiume Trebbia e dei suoi affluenti .........101 Figura 65; Comune di Guiglia dissesto della strada provinciale SP623 in seguito all’attivazione

della frana.................................................................................................................................105 Figura 66: localizzazione dei tratti della SP623 interessati dall’attivazione delle frane quiescenti

(pallini gialli) e sovrapposizione della carta del dissesto della Regione Emilia-Romagna (SGSS) .....................................................................................................................................105

Page 8: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

8

1. INTRODUZIONE Tra il 18 e 20 gennaio 2009, il territorio della Regione Emilia Romagna è stato interessato da un evento meteorologico che ha determinato numerose criticità di natura idrogeologica e idraulica..

L’evento meteorologico che ha generato la piena è occorso dopo due mesi caratterizzati da piogge superiori alla media con accumulo di neve alle quote più elevate, che avevano generato condizioni di quasi totale saturazione dei terreni ed un regime fluviale di morbida nel corso d’acqua. A partire da questa situazione iniziale, le piogge intense e persistenti cadute sulla parte montana del bacino, accompagnate da un parziale scioglimento del manto nevoso, hanno generato piene nei fiumi Reno, Panaro, Secchia, Enza, Parma, Taro e Trebbia.

Il bacino del fiume Reno è stato interessato da un fenomeno di piena che ha coinvolto esclusivamente il corso d’acqua principale, mentre gli affluenti di destra e sinistra hanno registrato solo scarsi incrementi dei livelli idrometrici. Lo scarso apporto idrico degli affluenti ha contribuito alla laminazione dell’onda di piena nel tratto vallivo del fiume Reno mantenendo il livello sopra la guardia.

Le piene dei fiumi Panaro e Secchia hanno superato i livelli di preallarme nelle sezioni di pianura del corso d’acqua. Invece i livelli idrometrici dei colmi di piena di fiumi Enza, Panaro e Taro si sono mantenuti al di sotto del livello di preallarme.

L’evento meteorologico del 20-21 gennaio 2009 ha innescato numerosi movimenti franosi nel settore centro occidentale dell’Appennino Settentrionale e le province che hanno registrato più danni sono Modena, Reggio Emilia e Parma e in particolare il comune di Neviano degli Arduini (provincia di Parma). I danni maggiori si sono registrati nel comune di Guglia dove si sono riattivate due frane causando lesioni e cedimenti della strada provinciale SP623 in diversi tratti e in località Cà del Balloni un edificio è stato evacuato.

Il Centro Funzionale ha svolto le consuete attività di previsione dell’evento, con l’emissione di due Avvisi di Criticità idrogeologica a partire dal giorno 19 gennaio. Il monitoraggio è stato garantito per tutta la durata dell’evento, con servizio ininterrotto ed emissione di 10 bollettini di monitoraggio, nei quali sono state fornite in tempo reale indicazioni sull’evoluzione delle piene nei tratti montani dei bacini interessati, nonché previsioni sulla propagazione delle piene nei tratti vallivi nei tratti critici.

Page 9: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

9

2. ANALISI METEOROLOGICA

2.1. Analisi sinottica La seconda metà del mese di gennaio, è stata caratterizzata dal progressivo avvicinamento e approfondimento di una depressione a scala continentale, con un nuovo impulso perturbato interessa il bacino centrale del Mediterraneo.

La fase iniziale di tale fenomenologia ha visto l’indebolimento del campo barico ed il rapido passaggio di una debole depressione, con le prime deboli precipitazioni nella giornata del 18 gennaio. Il successivo approfondimento del sistema sinottico ha portato allo sviluppo di una depressione localizzata nei bassi strati atmosferici sul golfo del Leone e sul golfo ligure che, unitamente all’onda sinottica presente in quota, ha determinato nelle giornate di lunedì 19 e martedì 20 gennaio, un persistente flusso da sud-ovest sulla nostra regione, responsabile di intense e continue precipitazioni sulle zone di crinale appenninico centro occidentale (vedi Figura 1).

Come si evince dalle mappe sinottiche a 850hPa (vedi Figura 2), l’aria caldo umida che fluisce direttamente dalle coste Algerine, determina un rapido innalzamento dello zero termico a quote attorno ai 1500 metri, con nevicate che interessano pertanto solo le cime più alte dell’Appennino.

Nella seconda metà della giornata del 20 gennaio le precipitazioni si sono estese anche alla pianura padana, mentre a partire dal 21 gennaio l’indebolimento della depressione e il suo spostamento verso est ha causato una progressiva diminuzione delle precipitazioni, i cui massimi si sono localizzati nelle regioni nord-orientali e meridionali.

Figura 1: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 500 hPa (circa 5000 metri) del 17 e 18 gennaio. I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata, le linee nere all’altezza di geopotenziale a 500 hPa.

Page 10: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

10

Figura 2: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1400 metri) del 17 e 18 gennaio. I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata, le linee nere all’altezza di geopotenziale a 850 hPa.

2.2. Analisi pluviometrica e nivometrica a scala regionale Il territorio dell’Emilia-Romagna è stato interessato, anche se non in maniera continuativa, da precipitazioni per tutto il periodo tra il 18 ed il 20 gennaio.

I fenomeni più intensi, di cui riportiamo le immagini radar, si sono sviluppati a partire dal tardo pomeriggio di lunedì 19 gennaio, prevalentemente sulla fascia appenninica tra le province di Piacenza e Parma ed in misura via via minore verso le province di Modena e Bologna. Questi fenomeni persistono per tutto il corso della serata e della prima parte della notte (vedi Figura 3). La seconda parte della notte e le prime ore di martedì 20 gennaio vedono il progressivo intensificarsi delle precipitazioni in atto ed il coinvolgimento delle zone di pianura delle province di Piacenza e Parma (vedi Figura 4).

A partire dalla seconda metà della giornata del 20 gennaio, il sistema interessa in modo continuo il territorio regionale (dal crinale appenninico al suo confine settentrionale) estendendosi progressivamente anche alle province centrali e orientali dalla regione (vedi Figura 5).

Page 11: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

11

Figura 3: Mappa di riflettività del 19/01/2009 alle18:00 UTC (alto a sinistra), delle 20:00 UTC (alto a destra), delle 22:00 UTC (basso a sinistra) e delle 23:00 UTC (basso a destra).

Figura 4: Mappa di riflettività del 20/01/2009 alle01:00 UTC (alto a sinistra), delle 02:00 UTC (alto a destra), delle 04:30 UTC (basso a sinistra) e delle 06:00 UTC (basso a destra).

Page 12: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

12

Figura 5: Mappa di riflettività del 20/01/2009 alle10:00 UTC (alto a sinistra), delle 12:00 UTC (alto a destra), delle 14:00 UTC (basso a sinistra) e delle 19:00 UTC (basso a destra).

L’evento nel suo complesso è stato caratterizzato da ingenti quantitativi di pioggia, che nella zona di crinale appenninico occidentale, tra Piacenza e Bologna, hanno ovunque superato i 200 mm in 3 giorni (vedi Figura 6), con punte di 423 mm/3 giorni a Lago Ballano (bacino dell’Enza), 394 mm/3 giorni a Lagdei (bacino del Parma), 312 mm/3 giorni a Cerreto Laghi (bacino del Secchia), 279 mm/3 giorni a S. Maria di Taro (bacino del Taro).

La concomitanza di piogge intense ed aumento della temperatura, ha causato già a partire dal 18 gennaio una parziale fusione del manto nevoso presente alle quote più basse. Per stimare il contenuto equivalente in acqua della neve è stato utilizzato il modello di Brooks et alii, che simula nel tempo l’accumulo d’acqua nel manto nevoso (Snow Water Equivalent, in millimetri) partendo dai dati orari di temperatura, precipitazione, umidità relativa e radiazione, misurati dalla rete regionale.

Page 13: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

13

0 25 50 100 150 200 250 300 350 400

Figura 6: Precipitazione cumulata dal 18 al 21 gennaio

Figura 7: Stima del contenuto equivalente in acqua (mm) del manto nevoso al suolo , il 17 gennaio 2009

Page 14: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

14

Figura 8: Stima del contenuto equivalente in acqua (mm) del manto nevoso al suolo , il 20 gennaio 2009

Dal confronto tra le mappe dello Snow Water Equivalent, illustrate in Figura 7 e in Figura 8, che si riferiscono rispettivamente al 17 gennaio alle ore 00:00, ed al 20 gennaio alle ore 00:00, è possibile dedurre il contributo in termini di afflusso dato dallo scioglimento della neve nella zona pedecollinare, in misura maggiore nei bacini del Trebbia, Taro, Parma, Enza e Secchia. Da un punto di vista quantitativo, la riduzione del manto nevoso può essere stimabile in circa 30-80 mm di acqua equivalente, come media su gran parte dei rilievi appenninici, con punte di oltre 80 mm sull’appennino compreso tra Piacenza e Reggio Emilia come è possibile osservare nella Figura 9.

Figura 9: Contributo di pioggia equivalente (mm) dato dallo scioglimento del manto nevoso, nel periodo dal 18 al 20 gennaio 2009

Page 15: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

15

Anche dalla misura dei nivometri è possibile stimare lo scioglimento della neve quale contributo idrico per le aree appenniniche: in soli due giorni, si ha la completa fusione del manto nevoso, per tutte le aree appenniniche poste a quote inferiori ai 900 metri; a quote superiori ai 1000 metri lo scioglimento nevoso arriva a toccare anche i 40 cm (vedi Figura 10).

Figura 10: Andamento dell’altezza del manto nevoso, registrato dai nivometri della rete automatica regionale

Si sottolinea inoltre che l’evento meteorologico in esame è occorso al termine di una stagione autunnale particolarmente piovosa, caratterizzata da eventi di piena che hanno interessato i medesimi bacini idrografici. Nella mappa riportata in Figura 11 è possibile osservare come nella zona di crinale la precipitazione degli ultimi 2 mesi antecedenti l’evento abbia fatto registrare precipitazioni elevate, soprattutto nella parte occidentale della Regione, con cumulate che nel settore appenninico occidentale hanno superato i 300 mm, con punte di 800 mm nella zona di crinale. Tali circostanze hanno determinato condizioni iniziali di parziale saturazione dei terreni, nonché la presenza di un consistente manto nevoso in quota, entrambi responsabili delle condizioni di “impermeabilità” dei bacini idrografici.

Page 16: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

16

100 200 300 400 500 600 700 800

Figura 11: Precipitazione cumulata nei due mesi precedenti l’evento, dal 17 novembre 2008 al 17 gennaio 2009

Page 17: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

17

3. LA PIENA DEL FIUME RENO Nei giorni dal 20 al 23 gennaio 2009, il bacino del fiume Reno è stato interessato da un fenomeno di piena che ha interessato esclusivamente il corso d’acqua principale, mentre gli affluenti di destra e sinistra hanno registrato solo scarsi incrementi dei livelli idrometrici. Nella Figura 12 è illustrato il bacino del Reno con i suoi affluenti e l’ubicazione delle stazioni idrometriche e pluviometriche in telemisura.

L’evento meteorologico che ha generato la piena è occorso al termine di due mesi caratterizzati da piogge superiori alla media con accumulo di neve alle quote più elevate, che avevano generato condizioni di quasi totale saturazione dei terreni ed un regime fluviale di morbida nel corso d’acqua. A partire da questa situazione iniziale, le piogge intense e persistenti cadute sulla parte montana del bacino, accompagnate da un parziale scioglimento del manto nevoso, hanno generato una piena di notevole volume, che nel tratto vallivo si è esaurita solo nella giornata del 23 gennaio.

Figura 12: Bacino idrografico del fiume Reno e dei suoi principali affluenti con ubicazione delle stazioni di misura

Page 18: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

18

3.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino

Come già ampiamente descritto nei precedenti paragrafi, l’evento pluviometrico in esame si è concentrato soprattutto nella parte montana del fiume Reno, dove ha avuto inizio nella seconda metà della giornata del 19 gennaio e si è esaurito nelle prime ore del 21 gennaio, con due picchi di intensità nella notte tra il 19 ed il 20, e in quella tra il 20 ed il 21. Nel corso della mattina del 19 gennaio si è registrato un rapido aumento della temperatura, da valori intorno a 0°C, a valori mediamente intorno ai 5 - 6 °C già a partire dai 900 metri di quota, che si sono mantenute fino alla fine dell’evento. Nella Figura 13 è illustrato l’andamento orario della pioggia e della temperatura nelle stazioni più significative del bacino montano del Reno, nonché l’andamento dell’altezza della copertura nevosa nell’unica stazione nivometrica di Monteacuto delle Alpi, posta alla quota più elevata tra quelle del bacino.

Dall’andamento delle tre grandezze nella stazione di Monteacuto delle Alpi, è possibile osservare come lo scioglimento del manto nevoso, passato da 32 a 12 cm, sia stato causato dalla contemporaneità dell’evento di pioggia di maggiore intensità e durata con l’innalzamento delle temperature, da 0° C a circa 7° C medi giornalieri. Con una stima di carattere speditivo, è possibile valutare in circa 20 mm il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nella stazione in esame, avvenuto tra il 20 e 21 dicembre. L’andamento del tutto simile di pioggia e temperatura nelle altre stazioni del bacino, poste tutte ad una quota inferiore a quella di Monteacuto, e l’osservazione della mappa di figura 9, fa supporre un analogo contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento, sebbene sia difficile, in assenza di misure nivometriche, quantificare con esattezza la pioggia equivalente in millimetri.

I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, al netto del contributo della neve, sono stati registrati nelle stazioni di Pracchia (251,2 mm/48 ore), Monteacuto delle Alpi (172 mm/48 ore), Treppio (171,4 mm/48 ore), mentre le massime intensità orarie si sono registrate nelle stazioni di Pracchia, con 15,4 mm/ora, di Monteacuto delle Alpi, con 10 mm/ora, e di Cottede con 9,8 mm/ora. Nella Tabella 1 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 20 e 21 gennaio, nelle stazioni più significative, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. Confrontando la pioggia dell’evento con i valori di precipitazione massimi e medi di durata 1 e 2 giorni consecutivi, relativi alla serie storica 1921-2004, è possibile osservare come in tutte le stazioni, con la sola eccezione di Porretta, la pioggia totale dell’evento è superiore alla pioggia media di durata 2 giorni, sebbene inferiore al valore massimo.

Tabella 1: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano del Reno.

STAZIONE QUOTA Tot eventoReno m.s.l.m. 20 21 2 gg 1 gg 2 gg 1 gg 2 ggMontacuto delle Alpi 900 67.6 104.4 172.0 240.0 348.6 113.7 157.9Cottede 794 66.8 70.2 137.0 200.8 233.0 87.9 118.0Treppio 650 79.8 91.6 171.4 282.2 325.4 112.7 149.4Pracchia 620 100.6 150.6 251.2 213.0 315.8 116.1 156.5Porretta 352 34.8 45 79.8 242.0 242.0 77.0 103.1

media giorn. 1921-2004Prec. giornaliera 9-9 max giorn. 1921-2004

Page 19: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

19

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Reno con il modello probabilistico GEV; in figure 14, 15 e 16 viene presentato il risultato di tale studio per alcune stazioni in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 2 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 3 si leggono i valori del periodo di ritorno per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga ai fini del calcolo statistico.

Page 20: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

20

MONTEACUTO DELLE ALPI (900 m.s.l.m.)

0

5

10

15

20

25

30

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

8.00

19/12 20/12 21/12

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

2

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

COTTEDE (794 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

19/12 20/12 21/12

Pioggia (mm/h)

0

1

2

3

4

5

6

7Temperatura °C

PioggiaTemperatura

TREPPIO (650 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

29/11 30/11 1/12

Pioggia (mm/h)

0

2

4

6

8

10Temperatura °C

PioggiaTemperatura

PRACCHIA (620 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

7.00

15.0

0

23.0

0

7.00

15.0

0

23.0

0

7.00

19/12 20/12 21/12

Pioggia (mm/h)

-3

-1

1

3

5

7

Temperatura °C

PioggiaTemperatura

PORRETTA (352 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

19/12 20/12

Pioggia (mm/h)

-3

-1

1

3

5

7

9

Temperatura °C

PioggiaTemperatura

Figura 13: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Reno

Page 21: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

21

COTTEDE Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

COTTEDEPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

COTTEDEPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

COTTEDEPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

COTTEDEPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 14: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Cottede, bacino del fiume Reno

Page 22: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

22

TREPPIO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

TREPPIOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

TREPPIOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

TREPPIOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

TREPPIOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 15: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Treppio, bacino del fiume Reno

Page 23: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

23

PRACCHIA Piogge massime di 1 ora

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PRACCHIAPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PRACCHIAPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PRACCHIAPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PRACCHIAPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 16: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Pracchia, bacino del fiume Reno

Page 24: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

24

Tabella 2: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Reno.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Monteacuto delle Alpi 10.0 27.2 51.2 97.6 148

Cottede 9.8 25.8 45.6 64.6 123.2 Treppio 8.8 25.2 45.0 82.2 154.0 Pracchia 15.4 38.8 71.6 136.2 222.0 Porretta 4.4 11.2 20.0 37.8 67.8

Tabella 3: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 2

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Cottede 1 1 2 2 5 Treppio 1 1 1 2 7 Pracchia 1 1 2 11 54 Porretta 1 1 1 1 1

Da quanto riportato in tabella 3 si evince che l’evento pluviometrico è complessivamente caratterizzato da tempi di ritorno piuttosto bassi, compresi tra 1 e 2 anni, per le durate che vanno da 1 a 6 ore. I tempi di ritorno maggiori si sono avuti nelle stazioni di Pracchia, dove le precipitazioni di durata 12 ore e 24 ore sono caratterizzate rispettivamente da un tempo di ritorno superiore a 10 e 50 anni.

In Figura 17 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente a tre delle stazioni analizzate; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

Page 25: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

25

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di PRACCHIA

0

30

60

90

120

150

180

210

240

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di TREPPIO

0

50

100

150

200

250

300

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di COTTEDE

0

30

60

90

120

150

180

210

240

0 3 6 9 12 15 18 21 24

t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 17: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino nelle

stazioni pluviometriche più significative del bacino montano del fiume Reno

Considerando che il tempo di risposta del bacino montano del fiume Reno chiuso a Casalecchio è di circa 12 ore , si può desumere che l’evento di pioggia in esame ha generato una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici nel tratto montano sia per valori localmente rilevanti di intensità oraria, così come risulta dal calcolo dei tempi di ritorno e sia per l’ulteriore contributo all’afflusso dovuto allo scioglimento della neve, nonché le condizioni iniziali di saturazione dei suoli.

Page 26: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

26

3.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua L’evento di piena in esame ha interessato l’asta principale del fiume Reno ed in particolar modo le sezioni montane, dove i primi innalzamenti dei livelli idrometrici sono stati registrati il 20 gennaio, con onde di notevole volume che si sono mantenute al di sopra dei livelli di guardia per parecchie ore. Dagli idrogrammi di piena illustrati nella Figura 18 è possibile osservare che:

- nella sezione di Porretta un lungo colmo di piena è transitato il 20 gennaio, raggiungendo il valore massimo di 11,52 metri alle ore 19:10, 4° caso critico registrato dal 1981;

- nella sezione di Vergato, dove al contributo del fiume Reno si è sommato quello non trascurabile del torrente Silla, il colmo è stato raggiunto alle ore 20:10 del 20 gennaio, con un’altezza di 3,77 metri, mantenendosi al di sopra del livello di guardia per oltre 18 ore;

- nella sezione di Sasso Marconi sul torrente Setta, il massimo livello è stato raggiunto da una prima onda di piena, con un valore di 1,91 metri alle ore 9:20 del 20 gennaio, seguito da una seconda onda che ha comunque superato la guardia alla fine della stessa giornata;

- nella sezione di Casalecchio Chiusa, la somma dell’onda di piena del Reno con quella proveniente dal Setta, ha generato un colmo di piena di 1,80 metri, transitato alle ore 3:00 del 21 gennaio.

A valle di Casalecchio l’onda di piena si è in parte laminata nella zona di Bonconvento, per poi propagarsi verso valle con livelli superiori alla guardia e di poco inferiori ai valori di preallarme (vedi Figura 19). Nella sezione di Bagnetto il colmo di piena è transitato alle ore 13:00 del 21 gennaio, con un livello di 26,93 metri, 4° caso storico registrato dal 1981, mentre a Cento ha raggiunto un’altezza di 8,11 metri alle 14:40 dello stesso giorno, 7° caso storico registrato. A valle dell’Opera Reno l’onda di piena si è propagata comunque con livelli elevati, raggiungendo nella sezione del Gallo un livello di 13,17 metri alle 6:30 del 22 dicembre, e nella sezione di Gandazzolo un livello di 16,63 metri alle 9:00 della stessa giornata, entrambi corrispondenti al 3° caso storico registrato nelle sezioni in questione dal 1981.

La mancanza di apporti significativi da parte degli affluenti di destra ha fatto registrare nella sezione di Bastia un colmo di 8,98 metri alle 14:30 del 2 dicembre, inferiore al livello di preallarme. Gli elevati volumi defluenti hanno prolungato la fase di esaurimento della piena nel tratto vallivo a tutta la giornata del 23 gennaio.

Nella Tabella 4 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Reno e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda e sulle relative velocità.

Page 27: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

27

Porretta

8

9

10

11

12

0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.0020/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Vergato

0

1

2

3

4

0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.0020/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Sasso Marconi

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.0020/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Casalecchio Chiusa

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.00 18.00 0.00 6.00 12.0020/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Figura 18: Propagazione della piena lungo le sezioni montane del fiume Reno

Page 28: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

28

Bagnetto

18

20

22

24

26

28

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/09 24/1/09

m

Cento

0

2

4

6

8

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/08 24/1/09

m

Gallo

5

7

9

11

13

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0020/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/09 24/1/09

m

Gandazzolo

9

11

13

15

17

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/0 24/1/09

m

Figura 19: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Reno

Page 29: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

29

Tabella 4: Scheda di archiviazione della piena del fiume Reno

P01a09

Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20-21-22 GENNAIO 2009

Fiume RENO Denominazione Attenzione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0PRACCHIA 12.4 12.4 100 1.51 20 18.30 - 0.00PORRETTA 13.5 25.9 970 11.52 20 19.10 0.40 0.40 -confluenza Silla 3.0 28.9VERGATO 17.1 46.0 110 3.77 20 23.10 4.00 4.40 1.84PANICO 1 Reno 14.2 60.2 75 1.96 21 0.20 1.10 5.50 -PANICO 2 canale 0.0 60.2confluenza Setta 5.4 65.6CASALECCHIO CH. 11.8 77.4 80 1.80 21 3.00 2.40 8.30 2.36CASALECCHIO TV. 1.2 78.6 70 2.91 21 3.10 0.10 8.40 -BONCONVENTO 16.8 95.4 490 11.08 21 8.00 4.50 13.30 -SOSTEGNO 8.1 103.5 2391 28.57 21 12.00 4.00 17.30 0.58BAGNETTO 2.4 105.9 2290 26.93 21 13.00 1.00 18.30 -confluenza Samoggia 0.1 106.0CENTO 5.1 111.1 550 8.11 21 14.40 1.40 20.10 0.33DOSSO 6.5 117.6 830 10.67 21 23.00 8.20 27.50 -OPERA RENO 2.3 119.9 2000 21.94 22 0.00 1.00 28.50GALLO 15.9 135.8 930 13.17 22 6.30 6.30 35.20 0.68confluenza Navile 4.0 139.8GANDAZZOLO 4.6 144.4 1250 16.63 22 9.00 2.30 37.50 -BECCARA N. 21.3 165.7 850 10.05 22 16.00 7.00 44.50 0.71conflenza Idice-Sillaro 2.8 168.5BASTIA 0.3 168.8 830 8.98 22 18.30 2.30 22.50 -confluenza Santerno 6.9 175.7confluenza Senio 11.4 187.1VOLTA SCIROCCO monte 11.6 198.7 200 - - - livelli indefinibiliVOLTA SCIROCCO valle 0.0 198.7 100 - - - livelli indefinibilisbocco in mare 6.3 205.0

Torrente SILLADenominazione Attenzione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0SILLA 17.0 17.0 60 1.32 20 21.30sbocco in Reno 0.9 17.9

Denominazione Attenzione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0SAMBRO 5.8 5.8 65 0.85 20 21.30 - 0.00INVASO 0.8 6.6 - 5.12 21 0.30 3.00 3.00sbocco in Setta 6.0 12.6

Torrente SETTADenominazione Attenzione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0confluenza Sambro 26.5 26.5SASSO MARCONI 15.0 41.5 100 1.91 20 9.20sbocco in Reno 0.5 42.0

Distanze Tempi

Distanze Tempi

Torr. SAMBRO (affluente di Setta)Distanze Tempi

AREA RETI - BOLOGNA

BACINO DEL RENOTABELLA delle PUNTE MASSIME

Distanze Tempi

Page 30: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

30

3.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del fiume Reno occorsa dal 20 al 22 gennaio ha generato danni di limitata estensione sul reticolo idrografico minore più che in corrispondenza del reticolo idraulico principale, dove sia le arginature che le opere idrauliche di difesa hanno avuto una buona tenuta.

In particolare sono stati segnalati fenomeni di intensa erosione torrentizia nel territori comunali di Camugnano e Sasso Marconi, mentre a Castiglione dè Pepoli si sono verificati problemi di insufficienza idraulica dei fossi tombati, con conseguenti allagamenti localizzati in zone abitate.

Page 31: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

31

4. LA PIENA DEL FIUME PANARO Nei giorni che vanno dal 20 al 22 gennaio 2008, il bacino del fiume Panaro è stato anch’esso interessato da un importante fenomeno di piena, che nella zona valliva è transitato con livelli idrometrici superiori ai valori di preallarme. Nella Figura 20 è illustrato il bacino del Panaro con i suoi affluenti e l’ubicazione delle stazioni idrometriche e pluviometriche in telemisura.

Figura 20: Bacino idrografico del fiume Panaro con ubicazione delle stazioni di misura

L’evento meteorologico che ha generato la piena è occorso al termine di due mesi caratterizzati da piogge superiori alla media, con accumulo di neve alle quote più elevate, che avevano generato condizioni di quasi totale saturazione dei terreni ed un regime fluviale di morbida nel corso d’acqua.

Page 32: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

32

A partire da questa situazione iniziale, le piogge intense e persistenti cadute sulla parte montana del bacino, accompagnate da un parziale scioglimento del manto nevoso, hanno generato una piena di notevole volume, che nel tratto vallivo si è esaurita solo nella giornata del 23 gennaio.

4.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino Come è possibile osservare dalle mappe riportate nel § 2.2., l’evento pluviometrico che ha generato la piena si è concentrato nella zona montana del bacino del Panaro, dove ha avuto inizio nella giornata del 19 gennaio e si è esaurito nelle prime ore del 21 gennaio, con intensità sostenute e due picchi di intensità nella notte tra il 19 ed il 20, e in quella tra il 20 ed il 21. Le temperature si sono mantenute elevate, mediamente intorno ai 3 - 4 °C, già dai 900 metri di quota in giù. Nella Figura 21 è illustrato l’andamento orario della pioggia e della temperatura nelle quattro stazioni più significative del bacino montano del Panaro, nonché l’andamento dell’altezza della copertura nevosa a Lago Pratignano e Doccia di Fiumalbo, entrambe ad una quota di circa 900 metri.

LAGO PRATIGNANO(900 m.s.l.m.)

0

20

40

60

80

100

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

19/12 20/12 21/12

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

0

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperature

DOCCIA DI FIUMALBO(900 m.s.l.m.)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

10.0

0

18.0

0

2.00

10.0

0

18.0

0

2.00

19/12 20/12 21/12

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

0

1

2

3

4Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

PIEVEPELAGO (1083 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8Temperatura °C

PioggiaTemperatura

SASSOSTORNO (971 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8Temperatura °C

PioggiaTemperatura

Figura 21: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Panaro

Page 33: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

33

Dall’andamento delle tre grandezze in esame, è possibile osservare come lo scioglimento del manto nevoso di circa 25-30 centimetri, sia stato causato dalla contemporaneità dell’evento di pioggia di maggiore intensità e durata con l’aumento delle temperature, da 0° C a circa 7° C medi giornalieri. Con una stima di carattere speditivo, è possibile valutare in circa 25-30 mm il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nelle due stazioni in esame, concentrato dal punto di vista temporale durante le giornate del 20 e 21 dicembre. L’andamento del tutto simile di pioggia e temperatura nelle altre stazioni del bacino, poste tutte ad una quota inferiore, e l’osservazione della mappa di figura 9, fa supporre un analogo, se non addirittura maggiore, contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento, sebbene sia difficile, in assenza di misure nivometriche, quantificare con esattezza la pioggia equivalente in millimetri.

Tabella 5: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più significative del bacino montano del Panaro.

STAZIONE QUOTA Tot eventoPanaro m.s.l.m. 20 21 2 ggLago Pratignano 1319 67.6 104.4 172.0Doccia di Fiumalbo 1371 22.2 43.4 65.6Pievepelago 1083 90.2 109.6 199.8Sassostorno 971 17.2 37.6 54.8

Prec. giornaliera 9-9

I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, al netto del contributo della neve, sono stati registrati nelle stazioni di e Lago Pratignano (166,8 mm/48 ore), e nelle stesse stazioni si sono registrate le massime intensità orarie: Pievepelago (13,2 mm/ora) e Lago Pratignano (7,6 mm/ora). Nella Tabella 5 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 20 e 21 gennaio, nelle stazioni più significative, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo.

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Panaro con il modello probabilistico GEV; in figure 22 e 23 viene presentato il risultato di tale studio per le stazioni per cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 6 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 7 si leggono i valori del periodo di ritorno per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga ai fini del calcolo statistico.

Page 34: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

34

PIEVEPELAGO Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PIEVEPELAGOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PIEVEPELAGOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 20 40 60 80 100 120

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PIEVEPELAGOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

PIEVEPELAGOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 22: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Pievepelago, bacino del fiume Panaro

Page 35: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

35

SESTOLA Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SESTOLAPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SESTOLAPiogge massime di 6 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SESTOLAPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SESTOLAPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 23: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Sestola, bacino del fiume Panaro

Page 36: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

36

Tabella 6: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Panaro.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Lago Patrignano 7.6 22.4 41.4 73.2 120.6

Doccia di Fiumalbo 4.4 12.2 23.2 44.0 60.6 Sassostorno 5.8 14.4 24.2 40.2 49.0 Pievepelago 13.2 37.0 65.4 119.8 185.2

Sestola 3.4 8.4 15.2 29.4 41.4

Tabella 7: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 6

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Pievepelago 1 3 5 30 50

Sestola 1 1 1 1 1

Da quanto riportato in tabella 7 si evince che, limitatamente alle stazioni per cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga tale da essere utilizzata in un’analisi statistica, l’evento pluviometrico risulta di maggiore rilievo nella stazione di Pievepelago, nella quale alle altezze di pioggia registrate si associano valori del tempo di ritorno compresi tra 1 e 5 anni per le durate che vanno da 1 a 6 ore, mentre le precipitazioni di durata 12 ore e 24 ore sono caratterizzate rispettivamente da un tempo di ritorno pari a 30 e a 50 anni.

In Figura 33 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente alle stazioni analizzate; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di PIEVEPELAGO

0

50

100

150

200

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di SESTOLA

0

50

100

150

200

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 24: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino nelle

stazioni del fiume Panaro

Page 37: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

37

Sulla base della suddetta analisi pluviometrica e considerando il bacino del fiume Panaro chiuso a Spilamberto, con un tempo di risposta compreso tra 6 e 12 ore, si può desumere che l’evento di pioggia in esame ha generato una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici nel tratto montano sia per valori localmente rilevanti di intensità oraria, così come risulta dal calcolo dei tempi di ritorno e sia per l’ulteriore contributo all’afflusso dovuto allo scioglimento della neve, nonché le condizioni iniziali di saturazione dei suoli.

4.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua L’evento di piena in esame ha interessato in particolar modo l’asta principale del fiume Panaro, gli affluenti pedecollinari (Tiepido e Canale Naviglio) infatti, non interessati dall’evento pluviometrico, non hanno apportato alcun contributo, né registrato innalzamenti idrometrici.

Nelle sezioni montane del Panaro i primi innalzamenti dei livelli sono stati registrati il 20 gennaio, con il superamento dei livelli di preallarme in molte sezioni, ed onde di notevole volume. Dall’osservazione degli idrogrammi in Figura 26 è possibile dedurre la propagazione dell’onda di piena:

- nella sezione di Ponte Samone il colmo di piena è transitato alle ore 20:00 del 20 gennaio, con un’altezza di 1,72 metri corrispondente ad un valore di portata pari a circa 460 m3/sec;

- nella sezione di Spilamberto, il colmo è stato raggiunto circa alle ore 21:00 del 20 gennaio con un’altezza di 2,40 metri, appena inferiore al valore di preallarme, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 550 m3/sec;

- nella sezione di Navicello, il colmo di piena è transitato intorno alle 8:30 del 21 gennaio, con un livello di 9,43 metri, mantenendosi al di sopra del valore di preallarme per quasi 36 ore consecutive, risentendo dell’effetto di rallentamento della corrente prodotto dalla cassa di espansione;

- nella sezione di Bomporto il colmo è stato raggiunto alle ore 12:00 del 21 gennaio, con un’altezza idrometrica di 9,90 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 350 m3/sec avente periodo di ritorno pari a circa 2 anni. In figura 34 viene presentato il risultato dello studio statistico applicato alla sezione idrometrica di Bomporto, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle portate al colmo nella sezione in esame, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; sul grafico è riportato il valore del colmo di piena registrato nell’evento in esame ed il corrispondente valore del tempo di ritorno.

Page 38: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

38

PANARO A BOMPORTOportate al colmo

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

100 300 500 700 900

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 25: sezione idrometrica di Bomporto sul fiume Panaro

La fase di esaurimento dell’onda nelle sezioni di valle si è prolungata a tutta la giornata del 22 gennaio. Nella

Tabella 8 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Panaro e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda e sulle relative velocità.

Page 39: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

39

Ponte Samone

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00

19/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Spilamberto

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00

19/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Navicello

1

3

5

7

9

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

20/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Bomporto

2

4

6

8

10

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

20/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Figura 26: Propagazione della piena lungo le sezioni del corso principale del fiume Panaro

Page 40: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

40

Tabella 8: Scheda di archiviazione della piena del fiume Panaro

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 GENNAIO 2009

Fiume PANARODenominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0FIUMALBO ACQUICCIOLA 7.1 7.1 2.15 1.37 20 16.00 - 0.00PIEVEPELAGO 6.3 13.4 3.60 3.38 20 17.00 1.00 1.00PONTE VAL DI SASSO 23.0 36.4 - - fuori usoconfluenza Leo 4.1 40.5PONTE SAMONE 12.9 53.4 1.00 1.72 20 20.00 3.00 4.00 -SPILAMBERTO 26.6 80.0 1.65 2.40 20 21.30 1.30 5.30 1.50S. CESARIO SIAP 11.2 91.2 5.50 6.31 21 3.00 5.30 11.00 -confluenza Tiepido 3.9 95.1NAVICELLO 7.1 102.2 7.50 9.43 21 8.30 5.30 16.30 -BOMPORTO 9.4 111.6 8.00 9.90 21 12.00 3.30 20.00 0.86confluenza canale Naviglio 0.3 111.9CAMPOSANTO 10.5 122.4 8.00 8.80 21 15.00 3.00 23.00 -FOSCAGLIA 15.6 138.0 - 16.31 21 19.00 4.00 27.00 1.03BONDENO 12.2 150.2 - 11.77 21 22.30 3.30 30.30 -sbocco in Po 7.9 158.1

Torrente LEODenominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0FANANO 9.7 9.7 1.45 1.11 20 16.00sbocco in Panaro 10.8 20.5

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0GORZANO 14.0 14.0 1.50 0.45 - - - 0.00 livello medioS. DONNINO 11.8 25.8 - 0.33 - - - 0.00 livello mediosbocco in Panaro 5.8 31.6

canale NAVIGLIODenominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0MODENA NAVIGLIO 18.8 18.8 2.00 0.22 - - - 0.00 livello mediosbocco in Panaro 11.9 30.7

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DEL SECCHIA, PANAROENZA E CROSTOLO

TABELLA delle PUNTE MASSIME

Distanze Tempi

Distanze Tempi

Torrente TIEPIDODistanze Tempi

Distanze Tempi

Page 41: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

41

4.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena Dal punto di vista idraulico la piena del fiume Panaro è defluita senza generate danni di particolare rilievo in corrispondenza del reticolo idraulico principale: le arginature hanno avuto infatti una buona tenuta, sebbene i livelli idrometrici raggiunti siano stati elevati. Anche le opere di difesa idraulica hanno funzionato senza particolari inconvenienti, ad eccezione dei portoni vinciani a Bomporto, la cui tenuta idraulica parziale ha causato un parziale rigurgito della piena del Panaro sul Canale Naviglio.

Numerose danni localizzati sono invece stati segnalati sul reticolo idrografico minore: a Fiumalbo si sono verificati smottamenti ed erosioni spondali, con conseguenti cedimenti di murature, occlusioni di alvei ed allagamenti nei territori adiacenti..

Page 42: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

42

5. LA PIENA DEL FIUME SECCHIA L’evento di piena che ha interessato il fiume Secchia, come per i fiumi Reno ed il Panaro, è stato generato da un evento meteorologico intenso concentrato nella parte montana del bacino, cui ha fortemente contribuito anche lo scioglimento del manto nevoso presente, nonché le condizioni di iniziale saturazione dei terreni, causate dalle piogge dei mesi precedenti. Nella Figura 27 è illustrato il bacino del fiume Secchia, con l’ubicazione delle stazioni in telemisura.

Figura 27: Bacino idrografico del fiume Secchia e dei suoi affluenti con ubicazione delle stazioni di misura

Page 43: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

43

5.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L’evento meteorologico che ha generato la piena sul bacino del Secchia si è sviluppato soprattutto nella zona di crinale appenninico, dalle prime ore del 19 gennaio, per svilupparsi con le intensità maggiori durante tutta la giornata del 20 gennaio, ed esaurirsi già nelle prime ore dei 21. Dalla prima parte della giornata del 19 gennaio è stato registrato un brusco innalzamento delle temperature, che si sono mantenute al di sopra dei 2 – 4°C fino alla fine dell’evento, anche alle quote più alte. Nella Figura 28 è illustrato l’andamento orario della pioggia, della temperatura e dell’altezza del manto nevoso nelle stazioni montane maggiormente interessate dall’evento.

Nelle stazioni di Febbio e Civago, a quote superiori ai 1000 metri s.l.m., si è registrato uno scioglimento del manto nevoso con una perdita di circa 30 cm di copertura; analoga a quella registrata nella stazione di Ligonchio, a quota 900 metri. Con una stima di carattere speditivo, è possibile valutare in circa 30 mm complessivi il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nelle stazioni considerate, distribuite da un punto di vista temporale prevalentemente nelle giornate del 19 e 20 gennaio. L’andamento del tutto simile di pioggia e temperatura nelle stazioni del bacino del Secchia non dotate di nivometri, insieme all’osservazione della Figura 9, fa supporre un analogo contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento, con punte stimate superiori agli 80 mm, sebbene sia difficile, in assenza di misure nivometriche, quantificare la pioggia equivalente.

Nella Tabella 9 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 20 e 21 gennaio, nelle stazioni più significative del bacino montano del Secchia, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. Confrontando la sola pioggia dell’evento con i valori di precipitazione massimi di durata 1 e 2 giorni consecutivi, relativi alla serie storica 1951-2001, si osserva che nelle stazioni di Passo Radici e Ospitaletto, i valori di pioggia cumulata registrata nei 2 giorni sono superiori ai massimi storici.

I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, al netto del contributo della neve, sono stati registrati nelle stazioni di Civago (231,2 mm/2 giorni), Ospitaletto (230,8 mm/2 giorni), Passo radici (208,0 mm/2 giorni). Le massime intensità orarie si sono registrate nelle stazioni di Febbio, con 17,2 mm/ora, di Ligonchio con 14,4 mm/ora e di Collagna con 14,2 mm/h.

Tabella 9: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più significative del bacino montano del Secchia.

STAZIONE QUOTA Tot eventoSecchia m.s.l.m. 20 21 2 gg 1 gg 2 ggFebbio 1148 79 80.6 159.6 169.2 219.4Civago 1051 115.8 115.4 231.2 216.0 320.8Ligonchio 900 101.8 95 196.8 155.6 284.8Collagna 832 100.8 58.8 159.6 301.0 327.0Passo Radici 754 120.2 87.8 208.0 122.0 181.0Ospitaletto 703 125 105.8 230.8 114.4 172.6

Prec. giornaliera 9-9 max giorn. 1951-2002

Page 44: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

44

PASSO RADICI (1535 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

0.00

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

0.00

8.00

16.0

0

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

0

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

PioggiaTemperatura

OSPITALETTO (1150 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

0

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

PioggiaTemperatura

FEBBIO (1148 m.s.l.m.)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1.00

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

-6

-4

-2

0

2

4

6

Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

CIVAGO (1051 m.s.l.m.)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

LIGONCHIO (900 m.s.l.m.)

0

10

20

30

40

50

5.00

13.0

0

21.0

0

5.00

13.0

0

21.0

0

5.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

-2

0

2

4

6

8

10Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

COLLAGNA (832 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

10.0

0

18.0

0

2.00

10.0

0

18.0

0

2.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

2

4

6

8

Temperatura °C

PioggiaTemperatura

Figura 28: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Secchia

Page 45: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

45

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Panaro con il modello probabilistico GEV; in figure 38, 39 e 40 viene presentato il risultato di tale studio in alcune delle stazioni prese in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 10 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 11 si leggono i valori del periodo di ritorno per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga ai fini del calcolo statistico.

Page 46: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

46

FEBBIO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

FEBBIOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

FEBBIOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

FEBBIOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

FEBBIOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 29: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Febbio, bacino del fiume Secchia

Page 47: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

47

LIGONCHIO C.LE Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LIGONCHIO C.LEPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LIGONCHIO C.LEPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LIGONCHIO C.LEPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LIGONCHIO C.LEPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 30: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Ligonchio C.le, bacino del fiume Secchia

Page 48: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

48

OSPITALETTO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

OSPITALETTOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

OSPITALETTOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

OSPITALETTOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

OSPITALETTOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 31: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Ospitaletto, bacino del fiume Secchia

Page 49: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

49

Tabella 10: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Secchia.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Febbio 10.8 29.2 54.6 96.6 135.6

Piandelagotti 10.8 30.0 55.6 100.0 145.2 Civago 16.0 44.8 77.6 137.6 206.8

Ligonchio 15.4 41.4 72.8 118.8 163.0 Collagna 11 24.6 40.0 74.6 122.2

Ospitaletto 13.6 36.4 68.0 119.8 177.8 Cerreto Laghi 5.8 11.6 16 31.4 38.4

Tabella 11: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 10

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Febbio 1 1 2 5 8

Piandelagotti 1 1 2 3 4 Ligonchio 1 2 5 8 11 Ospitaletto 1 1 2 4 8

Da quanto riportato in tabella 11 si evince che l’evento pluviometrico è complessivamente caratterizzato da tempi di ritorno crescenti al crescere della durata, per le stazioni ove l’evento è stato più significativo. Maggiori valori del tempo di ritorno si associano alle piogge cadute nella stazione di Ligonchio, che fa registrare un valore pari a 11 anni sulle 24 ore.

In Figura 41 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente a quattro delle stazioni ricadenti nel bacino montano del fiume Secchia; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

Page 50: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

50

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di PIANDELAGOTTI

0

50

100

150

200

250

300

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di FEBBIO

0

50

100

150

200

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di LIGONCHIO

0

50

100

150

200

250

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di OSPITALETTO

0

50

100

150

200

250

300

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 32: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24

ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni più significative del bacino montano del fiume Secchia

Sulla base della suddetta analisi pluviometrica e considerando il bacino del Secchia chiuso a Rubiera, con un tempo di risposta di circa 9 ore, si può desumere che l’evento di pioggia in esame non presenta valori di intensità oraria particolarmente elevati, così come risulta dal calcolo dei tempi di ritorno, generando comunque una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici nel tratto montano, sia per il contributo dato dallo scioglimento della neve che per le condizioni iniziali di saturazione dei terreni.

Page 51: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

51

5.2. La propagazione della piena lungo il corso d’acqua L’evento di piena in esame ha interessato in particolar modo l’asta principale del fiume Secchia, con apporti pluviometrici provenienti soprattutto dalla zona di crinale. Nelle sezioni montane i primi innalzamenti dei livelli idrometrici sono stati registrati nella mattina del 20 gennaio, con il superamento dei livelli di guardia in tutte le sezioni ed un’onda dal colmo prolungato, con elevati volumi d’acqua defluenti. Dagli idrogrammi illustrati nella Figura 34, è possibile osservare la propagazione della piena nel tratto montano del corso d’acqua:

- nella sezione di Lugo il colmo di piena è transitato alle ore 19:00 del 20 gennaio, con un’altezza di 2,61 metri, superiore al livello di preallarme, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 290 m3/sec;

- nella sezione di Ponte Veggia è stata raggiunta la massima altezza di 11,91 metri, alle 20:30 del 20 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 250 m3/sec;

- a Rubiera SS9, all’ingresso della cassa di espansione, il colmo è stato raggiunto alle 21:30 del 21 gennaio, con un’altezza di 1,94 metri, di poco inferiore al livello di preallarme, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 700 m3/sec.

A valle di Rubiera SS9, nonostante l’effetto di laminazione delle casse di espansione, si è registrato a Ponte Alto un colmo di piena di 9,49 metri, alle ore 6:00 del 21 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 640 m3/sec, mentre a Ponte Bacchello il colmo di piena ha raggiunto 10,35 metri intorno alle12:00 della stessa giornata, con una portata stimata di circa 520 m3/sec, cui corrisponde un tempo di ritorno di circa 5 anni. A Pioppa infine, nonostante l’ampiezza delle golene abbia avuto un ulteriore effetto di laminazione della piena, è stato raggiunto un livello di 10,61 metri intorno alle 0:30 del 21 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 350 m3/sec, con livelli che si sono mantenuti al di sopra dei valori di guardia per quasi tre giorni consecutivi. E’ bene precisare che la stazione di Pioppa può essere soggetta a fenomeni di rigurgito indotti dal fiume Po.

In figura 33 viene presentato il risultato dello studio statistico applicato alla sezione idrometrica di Ponte Bacchello, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle portate al colmo nella sezione in esame evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; sul grafico è riportato il valore del colmo di piena registrato nell’evento in esame ed il corrispondente valore del tempo di ritorno.

Page 52: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

52

SECCHIA A PONTE BACCHELLO

portate al colmo

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

100 300 500 700 900

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 33: sezione idrometrica di Ponte Bacchello sul fiume Secchia

Nella Tabella 12 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Secchia e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda e sulle relative velocità.

Page 53: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

53

Ponte Cavola

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Lugo

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Ponte Veggia

10.5

11.0

11.5

12.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Rubiera SS9

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/12/09

m

Figura 34: Propagazione della piena lungo le sezioni montane del fiume Secchia

Page 54: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

54

Rubiera Casse monte

0

2

4

6

8

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/09

m

Ponte Alto

0

2

4

6

8

10

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/09

m

Ponte Bacchello

3

5

7

9

11

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09 23/1/09 24/1/09

m

Pioppa

3

5

7

9

11

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

19/1/09 20/1/09 21/1/09 23/1/09 24/1/09

m

Figura 35: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Secchia

Page 55: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

55

Tabella 12: Scheda di archiviazione della piena del fiume Secchia

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 GENNAIO 2009

Denominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0GATTA 28.7 28.7 1.80 1.58 20 15.00 - 0.00confluenza Secchiello 1.7 30.4PONTE CAVOLA 4.1 34.4 0.50 1.65 20 17.00 2.00 2.00 -confluenza Dolo 9.5 43.9LUGO 4.3 48.2 1.20 2.61 20 19.00 2.00 4.00 2.52confluenza Rossenna 0.5 48.7PONTE VEGGIA 17.5 66.2 11.15 11.91 20 20.30 1.30 5.30 -confluenza Tresinaro 13.0 79.2RUBIERA SS9 0.3 79.5 1.30 1.94 20 21.30 1.00 6.30 0.75RUBIERA CASSE 2.0 81.5 6.50 8.03 20 22.00 0.30 7.00PONTE ALTO 10.5 92.0 5.00 9.49 21 6.00 8.00 15.00 -PONTE BACCHELLO 13.8 105.7 8.00 10.35 21 12.00 6.00 21.00 1.06PIOPPA 18.8 124.5 7.80 10.61 22 0.30 12.30 33.30 -sbocco in Po 41.7 166.2

Torrente SECCHIELLODenominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0GATTA SECCHIELLO 19.1 19.1 2.2 1.61 20 19.00sbocco in Secchia 1.3 20.4

Denominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0PONTE DOLO 30.7 30.7 3.00 3.54 20 17.30sbocco in Secchia 4.4 35.1

Torrente ROSSENNADenominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0ROSSENNA 31.4 31.4 2.45 1.10 20 20.30sbocco in Secchia 0.8 32.2

Denominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0CA' DE CAROLI 65.7 65.7 1.30 0.84 20 21.30 - 0.00RUBIERA TRESINARO 12.6 78.3 2.00 3.20 20 21.30 0.00 0.00 rigurgutata sbocco in Secchia 0.4 78.7

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DEL SECCHIA, PANAROENZA E CROSTOLO

TABELLA delle PUNTE MASSIME

FIUME SECCHIADistanze (km) Tempi

Distanze Tempi

Torrente DOLODistanze Tempi

Distanze Tempi

Torrente TRESINARODistanze Tempi

Page 56: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

56

5.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del fiume Secchia, per gli elevati volumi defluenti ed i livelli raggiunti, ha provocato effetti nelle zone limitrofe al reticolo idrografico sia nel tratto montano che in quello vallivo.

Nel tratto montano si sono verificate esondazioni, con conseguenti allagamenti, nel territorio comunale di Palagano, lungo alcuni fossi affluenti al torrente Dolo, mentre a Villa Minozzo è stata segnalata una erosione in sponda sinistra del Torrente Gatta, con conseguente interruzione al traffico delle pista Gatta-Pianello. Ulteriori fenomeni di erosione spondale sono stati rilevati a Montefiorino e a Pavullo nel Frignano, dove i dissesti in alveo, con danni a manufatti idraulici e interessamento delle pendici, sono stati più rilevanti.

Nel tratto vallivo, durante il transito della piena, sono stati monitorati gli argini e le principali opere idrauliche e di attraversamento, con l’attivazione progressiva della fase di preallarme per tutti i comuni attraversati dal corso d’acqua. E’ stata inoltre predisposta la chiusura della viabilità sui ponti, durante il transito del colmo di piena.

Il località Lesignana, nel territorio comunale di Campogalliano, si sono verificati allagamenti localizzati in prossimità delle casse di espansione: sono state evacuate alcune case ed il deflusso è stato tenuto sotto controllo dai tecnici AIPO.

Page 57: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

57

6. LA PIENA DEL FIUME ENZA Nei giorni che vanno dal 30 novembre al 2 dicembre, il fiume Enza è stato interessato da un fenomeno di piena non trascurabile, sebbene di entità inferiore rispetto agli altri fiumi, che ha fatto raggiungere elevati livelli idrometrici soprattutto nel tratto arginato di valle. Nella Figura 36 è illustrato il bacino dell’Enza con i suoi affluenti e l’ubicazione delle stazioni idrometriche e pluviometriche in telemisura.

Figura 36: Bacino idrografico del fiume Enza e dei suoi principali affluenti con ubicazione delle stazioni di misura

Page 58: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

58

6.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L’evento pluviometrico che ha generato la piena si è concentrato nella parte montana del bacino del fiume Enza, con inizio nella mattina del 19 gennaio e termine alla fine della giornata del 20, senza significative interruzioni; le massime intensità si sono registrate nelle prime ore del 20 gennaio. Già dal 19 si è inoltre registrato un deciso aumento della temperatura, che si è mantenuta mediamente al di sopra dei 4-5 °C già al di sopra dei 1100 metri di quota. Nella Figura 37 sono illustrati i diagrammi di pioggia e temperatura oraria nelle stazioni del bacino montano più significative per l’evento in esame, nonché l’altezza della copertura nevosa nell’unica stazione nivometrica di Lago Paduli.

Dall’andamento delle tre grandezze a Lago Paduli, è possibile osservare come lo scioglimento del manto nevoso, passato da 60 a 0 cm, sia stato causato dalla contemporaneità dell’evento di pioggia di maggiore intensità e durata con l’innalzamento delle temperature, da 2° C a circa 5° C medi giornalieri. Con una stima di carattere speditivo, è possibile valutare in circa 60 mm il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nella stazione in esame, concentrato dal punto di vista temporale durante le giornate del 19 e 20 novembre. L’andamento del tutto simile di pioggia e temperatura nelle altre stazioni (vedi Figura 37), poste per la maggior parte ad una quota inferiore a quella di Lago Paduli, e la mappa di scioglimento nevoso illustrata nella Figura 9, fa supporre un analogo, se non superiore, contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento su gran parte del bacino montano, sebbene sia difficile, in assenza di ulteriori misure nivometriche, quantificare con esattezza la pioggia equivalente.

I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, al netto del contributo della neve, sono stati registrati nelle stazioni di Lago Ballano (345,2 mm/2 giorni), Succiso (307,6 mm/2 giorni), Lago Paduli (194,4 mm/2 giorni); cumulate più modeste i sono registrate nelle stazioni a quota più bassa (vedi Tabella 13). Le massime intensità orarie si sono registrate nelle stazioni di Succiso, con 18,8 mm/ora e di Lago Ballano, con 19,4 mm/ora.

Nella Tabella 13 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 19 e 20 gennaio, nelle stazioni più significative del bacino montano dell’Enza, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. Confrontando la pioggia dell’evento con i valori di precipitazione massimi di durata 1 e 2 giorni consecutivi, relativi alla serie storica 1951-2002, risulta che in tutte le stazioni la pioggia dell’evento è inferiore alla massima pioggia di 2 giorni consecutivi, eccetto che nella stazione di Lago Ballano, dove la cumulata dell’evento di durata 2 giorni è stata la massima storica registrata dal 1951, e nella stazione di Lago Paduli, dove la cumulata dell’evento si avvicina molto ai valori massimi.

Tabella 13: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano dell’Enza.

STAZIONE QUOTA Tot eventoEnza m.s.l.m. 19 20 2 gg 1 gg 2 ggLago Ballano 1339 207.4 137.8 345.2 231.6 265Lago Paduli 1151 111.4 83 194.4 191.2 196Succiso 998 171 136.6 307.6 376.0 429.0Ramiseto 798 41.4 50 91.4 102.0 138.0Isola Palanzano 597 64.8 55.6 120.4 135.6 202.8Castelnovo ne' monti 729 26.2 22.2 48.4 163.4 215.4

Prec. giornaliera 9-9 max giorn. 1951-2002

Page 59: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

59

LAGO BALLANO (1339 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

PioggiaTemperatura

LAGO PADULI(1152 m.s.l.m.)

0

10

20

30

40

50

60

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

2

3

4

5

6Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

SUCCISO (998 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

8.00

14.0

0

20.0

0

2.00

8.00

14.0

0

20.0

0

2.00

19/01 20/01

Intensità (mm/h)

0

30

60

90

120

150

180

210

240

270

300

Cumulata (mm)

CASTELNOVO NE' MONTI (729 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

16.0

0

22.0

0

4.00

10.0

0

16.0

0

19/01 20/01

Intensità (mm/h)

0

10

20

30

40

50Cumulata (mm)

RAMISETO (798 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

14.0

0

20.0

0

2.00

8.00

14.0

0

20.0

0

2.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

2

4

6

8

10Temperatura °C

PioggiaTemperatura

ISOLA PALANZANO (597 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

9.00

15.0

0

21.0

0

3.00

9.00

15.0

0

21.0

0

19/11 20/11

Pioggia (mm/h)

2

4

6

8

10Temperatura °C

PioggiaTemperatura

Figura 37: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni del bacino montano

Page 60: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

60

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Enza con il modello probabilistico GEV; nelle figure 38, 39 e 40 viene presentato il risultato di tale studio per alcune stazioni in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 14 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 15 si leggono i corrispondenti valori del periodo di ritorno, calcolati per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga.

Page 61: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

61

LAGO BALLANO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LAGO BALLANOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LAGO BALLANOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LAGO BALLANOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

LAGO BALLANOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 38: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Lago Ballano, bacino del fiume Enza

Page 62: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

62

SUCCISO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SUCCISOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SUCCISOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300 350

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SUCCISOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

SUCCISOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 100 200 300 400 500

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 39: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Succiso, bacino del fiume Enza

Page 63: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

63

ISOLA DI PALANZANO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

ISOLA DI PALANZANOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

ISOLA DI PALANZANOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 20 40 60 80 100 120

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

ISOLA DI PALANZANOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

ISOLA DI PALANZANOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 40: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Isola di Palanzano, bacino del fiume Enza

Page 64: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

64

Tabella 14: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Enza.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore

Lago Ballano 19.4 52.0 93.6 178.2 284.6 Lago Paduli 11.2 31.2 57.4 100.4 153.8

Succiso 18.8 55.0 103.2 173.0 250.4 Isola di Palanzano 11.8 29.0 52.4 82.6 109.8 Castelnuovo nei

Monti 5.8 11.6 16.2 28.6 45.4

Tabella 15: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 14

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Lago Ballano 1 1 2 7 38 Lago Paduli 1 1 1 2 3

Succiso 1 2 4 8 13 Isola di Palanzano 1 1 3 7 7 Castelnuovo nei

Monti 1 1 1 1 1

Da quanto riportato in tabella 15 si evince che i tempi di ritorno maggiori si ottengono per le stazioni montane di Lago Ballano, Succiso e Isola di Palanzano, con valori crescenti all’aumentare della durata. In Figura 41 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente a tre delle stazioni analizzate; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

I valori più significativi si osservano per le piogge di durata maggiore o uguale a 12 ore. Il valore di tempo di ritorno massimo si ottiene per la stazione di Lago Ballano, nella quale si calcola sulle 24 ore un tempo di ritorno prossimo ai 40 anni. Nelle altre stazioni il periodo di ritorno oscilla tra 1 anno e 3 anni.

Considerando il bacino montano dell’ Enza chiuso a Currada, con un tempo di risposta prossimo a 6 ore, si osserva come le caratteristiche di moderata criticità assunte dalla piena nel tratto vallivo siano state causate anche dal contributo all’afflusso dato dallo scioglimento della neve.

Page 65: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

65

Curve di Probabilità Pluviometrica

stazione di LAGO BALLANO

0

50

100

150

200

250

300

350

400

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di SUCCISO

0

100

200

300

400

500

600

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di ISOLA PALANZANO

0

50

100

150

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t

)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 41 Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni del fiume Enza

6.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua Nelle sezioni montane del fiume Enza i primi innalzamenti dei livelli idrometrici sono stati registrati nella seconda metà della giornata del 19 gennaio; il giorno successivo sono stati superati i livelli di guardia e raggiunti i valori al colmo. Dagli idrogrammi illustrati nella Figura 43 è possibile osservare che:

- nella sezione di Vetto il colmo di piena è transitato alle ore 15:00 del 20 gennaio, con un livello di 2,77 metri, poco superiore al livello di guardia, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 290 m3/sec;

- a Currada il colmo è transitato alle ore 15:30 del 20 gennaio, con un’altezza di 2,92 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 380 m3/sec. I livelli si sono mantenuti al di sopra del valore di guardia per quasi 24 ore;

Page 66: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

66

- nella sezione di Sorbolo, il colmo è stato raggiunto alle ore 21:00 del 20 gennaio, con un’altezza di 11,57 metri, superiore al livello di preallarme (valore corretto rispetto alla lettura in tempo reale, starata per difetto di 16 cm). All’altezza di 11,57 metri corrisponde un valore di portata pari a circa 520 m3/sec avente periodo di ritorno pari a circa 9 anni. E’ bene precisare che la stazione di Sorbolo può essere soggetta a fenomeni di rigurgito indotti dal fiume Po.

In figura 42 viene presentato il risultato dello studio statistico applicato alla sezione idrometrica di Sorbolo, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle portate al colmo nella sezione in esame evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; sul grafico è riportato il valore del colmo di piena registrato nell’evento in esame ed il corrispondente valore del tempo di ritorno.

ENZA A SORBOLOportate al colmo

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

100 200 300 400 500 600 700

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 42: sezione idrometrica di Sorbolo sul fiume Enza

Nella Tabella 16 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Enza, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda e sulle relative velocità.

Page 67: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

67

Vetto

0.0

1.0

2.0

3.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Currada

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Casse di Espansione SIAP

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

19/01/09 20/01/09 21/01/09

m

Sorbolo

3

5

7

9

11

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09 22/1/09

m

Figura 43: Propagazione della piena lungo le sezioni più significative del fiume Enza

Page 68: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

68

Tabella 16: Scheda di archiviazione della piena del fiume Enza

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 GENNAIO 2009

Denominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0SELVANIZZA ENZA 15.9 15.9 3.20 2.43 20 14.30confluenza Cedra 0.3 16.2confluenza Lonza 9.3 25.5VETTO 2.1 27.6 2.50 2.77 20 15.00 - 0.00confluenza Tassobbio 5.4 33.0CURRADA 3.8 36.8 2.00 2.92 20 15.30 0.30 0.30CASSE DI ESP. ENZA 23.9 60.7 3.50 20 17.30 2.00 2.30SORBOLO 16.9 77.6 7.80 11.57 20 21.00 3.30 6.00sbocco in Po 19.6 97.2

Denominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0SELVANIZZA 17.7 17.7 2.70 3.00 20 14.00sbocco in Enza 0.4 18.1

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0LONZA 11.7 11.7 2.40 1.65 20 21.30 max = 2^ puntasbocco in Enza 1.34 13.0

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0COMPIANO 17.3 17.3 2.50 1.62 20 13.00sbocco in Enza 0.8 18.1

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DEL SECCHIA, PANAROENZA E CROSTOLO

TABELLA delle PUNTE MASSIME

Fiume ENZADistanze Tempi

Torrente CEDRADistanze Tempi

Torrente LONZADistanze Tempi

Torrente TASSOBBIODistanze Tempi

Page 69: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

69

6.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del 20-21 gennaio 2009 è stata per il fiume Enza la più gravosa tra gli eventi della stagione autunnale 2008, sia in termini di livelli idrometrici raggiunti nel tratto di pianura, sia di effetti sui territori limitrofi al reticolo idrografico principale e secondario.

Nel tratto montano sono stati segnalate esondazioni nel territorio comunale di Canossa, che hanno interessato la Strada Provinciale fondovalle Enza, con temporanea interruzione della viabilità. A Ramiseto invece un’erosione spondale in sinistra idraulica del Rio Nabussaro ha causato l’evacuazione di una casa con due famiglie.

A valle tutti i ponti di attraversamento sono stati interrotti e tenuti sotto stretto controllo durante il passaggio del colmo di piena: si segnala in particolare che nella sezione di Sorbolo è stato superato di oltre 50 centimetri l’intradosso del ponte stradale.

Page 70: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

70

7. LA PIENA DEL TORRENTE PARMA Anche il torrente Parma è stato interessato tra il 20 ed il 21 gennaio 2009 dal un evento di piena significativo, sia in termini di livelli idrometrici raggiunti, sia di volumi d’acqua defluenti, con numerosi effetti sul territorio segnalati soprattutto nel bacino montano, dove si sono concentrate le piogge di maggiore intensità. L’evento meteorologico è occorso al termine di un autunno particolarmente piovoso, che aveva generato condizioni iniziali di saturazione dei terreni e presenza di un consistente manto nevoso in quota.

Nella Figura 44 è illustrato il bacino del torrente Parma e del suo affluente Baganza, con l’ubicazione delle stazioni pluviometriche ed idrometriche in telemisura.

Figura 44: Bacino idrografico dei fiumi Taro e Parma e dei loro principali affluenti, con ubicazione delle stazioni di misura

Page 71: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

71

7.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L’evento meteorologico che ha generato la piena si è sviluppato principalmente nella zona montana del bacino, con inizio alla mattina del 19 gennaio e definitivo esaurimento nelle prime ore del 21 gennaio 2009, con due picchi di intensità nella notte tra il 19 ed il 20 gennaio, e nella seconda metà della giornata del 20. Le temperature hanno registrato un rapido innalzamento nella giornata del 19 gennaio, mantenendosi al di sopra dei 3-4 °C per tutta la durata dell’evento, anche alle quote più alte. Nella Figura 45 sono riportati i grafici orari di pioggia, temperatura nelle stazioni più significative del bacino montano, nonché l’altezza del manto nevoso nell’unica stazione presente nel bacino del Parma.

Dal grafico di pioggia, temperatura e neve della stazione di Lagdei, a 1252 metri s.l.m., è possibile osservare un consistente scioglimento del manto nevoso presente, passato da 114 ad 85 cm, a causa della contemporaneità dell’evento di pioggia di maggiore intensità e durata con l’innalzamento delle temperature, da 2° C a circa 4° C gradi centigradi medi giornalieri. E’ possibile stimare in circa 30 m il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nella stazione in esame, concentrato dal punto di vista temporale durante le giornate del 19 e 20 gennaio. L’andamento del tutto simile della pioggia e della temperatura nelle altre stazioni del bacino (vedi Figura 45), poste tutte ad una quota inferiore a quella di Lagdei, insieme alla mappa dello scioglimento del manto nevoso da modello, riportata in Figura 9, fa supporre un analogo, se non maggiore contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento nella parte montana del bacino, sebbene sia difficile, in assenza di misure nivometriche, quantificare con precisione la pioggia equivalente.

I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, al netto del contributo della neve, sono stati registrati nelle stazioni di Lagdei (311,6 mm/48 ore) e Bosco di Corniglio (283,8 mm/48 ore), e le massime intensità orarie si sono registrate nelle stesse stazioni: a Lagdei e a Bosco di Corniglio. Nella Tabella 17 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 20 e 21 gennaio nelle stazioni più significative del bacino montano, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. Confrontando la pioggia dell’evento con i valori di precipitazione massimi di durata 1 e 2 giorni consecutivi, relativi alla serie storica 1951-2002, è possibile osservare come nella sola stazione di Lagdei la pioggia totale dell’evento è superiore alla pioggia massima di durata 2 giorni , mentre nelle stazioni rimanenti le cumulate di pioggia sono lontane dai valori massimi.

Tabella 17: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni del bacino montano del Parma

STAZIONE QUOTA Tot eventoSecchia m.s.l.m. 20 21 2 gg 1 gg 2 ggLagdei 1252 175.8 135.8 311.6 224.8 243.2Grammatica 980 72 50.4 122.4 166 244Bosco di Corniglio 902 174 109.8 283.8 329.6 445.4Casaselvatica 834 42.2 31.2 73.4 112.4 154.4Berceto 758 85.6 53.6 139.2 180 220Marra 618 80 53.2 133.2 206.8 296.6

Prec. giornaliera 9-9 max giorn. 1951-2002

Page 72: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

72

LAGDEI (1252 m.s.l.m.)

0

20

40

60

80

100

1.00

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

1.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

0

1

2

3

4

5

6Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

GRAMMATICA (980 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

1.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8Temperatura °C

BOSCO DI CORNIGLIO(902 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

1.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

CASASELVATICA (834 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9.00

17.0

0

1.00

9.00

17.0

0

1.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

BERCETO (758 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

10.0

0

18.0

0

2.00

10.0

0

18.0

0

2.00

29/11 30/11

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8

9

10Temperatura °C

MARRA (618 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

9.00

15.0

0

21.0

0

3.00

9.00

15.0

0

21.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

0

20

40

60

80

100

120

140Cumulata (mm)

Figura 45: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Parma

Page 73: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

73

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Enza con il modello probabilistico GEV; nelle figure 46 e 47 viene presentato il risultato di tale studio per due stazioni in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 18 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 19 si leggono i corrispondenti valori del periodo di ritorno, calcolati per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga.

Page 74: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

74

BOSCO

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BOSCOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BOSCOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BOSCOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BOSCOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 46: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Bosco di Corniglio, bacino del fiume Parma

Page 75: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

75

MARRA

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MARRAPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MARRAPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MARRAPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MARRAPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 47: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Marra, bacino del fiume Parma

Page 76: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

76

Tabella 18: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Enza.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Lagdei 20.8 59.2 97.0 168.0 265.6

Grammatica 9.2 21.8 42.4 73.6 108.6 Bosco di Corniglio 19.4 50.6 95.8 173.4 258.0

Casaselvatica 6.2 15.6 30.0 51.0 68.8 Berceto 9.8 24.4 47.4 85.2 129.8 Marra 10.0 25.8 50.4 90.2 124.8

Campora di Sasso 7.2 15.6 29.2 40.2 52.0

Tabella 19: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 18

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Bosco di Corniglio 1 2 4 17 30

Berceto 1 1 2 4 6 Marra 1 1 2 4 5

Campora di Sasso 1 1 1 1 1

Da quanto riportato in tabella 19 si evince che i tempi di ritorno risultano crescenti all’aumentare della durata. In particolare i tempi di ritorno maggiori si ottengono per la stazione montana di Bosco di Corniglio, nella quale si calcolano valori compresi tra 1 anno e 4 anni per le durate comprese tra 1 ora e 6 ore, mentre si osservano valori pari a 17 anni e 30 anni per le durate rispettivamente di 12 e 24 ore. Nelle altre stazioni il periodo di ritorno oscilla tra 1 anno e 6 anni.

In Figura 48 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente alle stazioni di Bosco di Corniglio e Marra; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

Considerando il bacino del Parma-Baganza chiuso a Ponte Verdi con un tempo di risposta compreso tra 6 e 12 ore, si può desumere che l’evento di pioggia ha generato una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici, anche per il contributo dato dallo scioglimento della neve e per le condizioni iniziali di saturazione dei suoli.

Page 77: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

77

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di MARRA

0

50

100

150

200

250

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di BOSCO DI CORNIGLIO

0

50

100

150

200

250

300

350

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 48 Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni di Bosco di Corniglio e Marra

7.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua La piena del torrente Parma si è sviluppata con un contributo notevole del suo affluente Baganza, sebbene alcuni problemi di lettura idrometrica nelle sezioni di monte del torrente Parma, possano aver falsato l’andamento degli idrogrammi. Nella Figura 49 sono illustrati gli idrogrammi di piena in tre sezioni del torrente Baganza e nella sezione di Parma Ponte Verdi.

Sul torrente Baganza i primi innalzamenti dei livelli idrometrici nelle sezioni montane di Berceto e Marzolara sono state registrate già nella prima metà della giornata del 20 gennaio, con superamento dei livelli di guardia ed un idrogramma di notevole volume. Nella sezione di Parma Ponte Nuovo, immediatamente prima della confluenza in Parma, il colmo di piena è transitato alle ore 17.30 del 20 gennaio, con un’altezza di 3,05 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 300 m3/sec, che ha superato il livello di guardia e sfiorato quello di preallarme.

Page 78: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

78

Berceto

0.0

0.5

1.0

1.5

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Marzolara

0.5

1.0

1.5

2.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Parma Ponte Nuovo

0

1

2

3

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/01/09 20/01/09 21/01/09

m

Parma Ponte Verdi

0

1

2

3

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Figura 49: Propagazione della piena lungo le sezioni più significative del Parma e del suo affluente Baganza

Page 79: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

79

Sul torrente Parma, nella sezione di Ponte Verdi, il colmo di piena è transitato alle ore 15:00 del 20 gennaio, con un’altezza di 2,62 metri, superiore al livello di preallarme e massimo livello registrato nella stazione dal 2002. Tale altezza corrisponde ad un valore di portata pari a circa 590 m3/sec. Gli elevati volumi defluenti hanno causato un lento esaurimento della piena, che a Ponte Verdi si è mantenuta in prossimità della guardia fino alla sera del 21 gennaio.

Nella Tabella 20 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Parma e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda.

Tabella 20: Scheda di archiviazione della piena del torrente Parma

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 gennaio 2009

FIUME PARMADenominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0CORNIGLIO 16.8 16.8 3.00 2.98 20 14.30 - 0.00LANGHIRANO 22.2 39.0 2.20 1.77 20 15.30 1.00 1.00confluenza Baganza 24.8 63.8PARMA PONTE VERDI 1.3 65.1 1.70 2.62 20 15.00 - - max livello dal 2002PARMA PONTE BOTTEGO 0.4 65.5 - - - - - - fuori usosbocco in Po 39.1 104.6

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0BERCETO 8.9 8.9 1.20 1.41 20 14.00 - 0.00MARZOLARA 24.9 33.8 1.80 1.86 20 14.00 0.00 0.00PARMA PONTE NUOVO 23.5 57.3 1.70 3.05 20 17.30 3.30 3.30sbocco in Taro 0.6 57.9

Torrente BAGANZADistanze Tempi

Distanze Tempi

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DI TIDONE, TREBBIA, NURE, CHIAVENNA, ARDA, TARO E PARMA

TABELLA delle PUNTE MASSIME

7.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del torrente Parma ha prodotto dissesti in prossimità del corso d’acqua soprattutto nel tratto montano: sono state segnalate erosioni del torrente Baganza nel territorio comunale di Calestano, sulla sponda destra in località Canaletto, sulla sponda sinistra in località Ariana. Sempre nel comune di Calestano sono inoltre stati segnalati allagamenti localizzati di alcune abitazioni, probabilmente dovuti all’incapacità di drenaggio del reticolo idrografico minore.

Il deflusso della piena nel tratto arginato fino alla confluenza in Po non ha generato particolari problemi, e le arginature hanno dimostrato una buona tenuta nonostante i livelli idrometrici si siano mantenuti elevati per parecchi giorni.

Page 80: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

80

8. LA PIENA DEL FIUME TARO Anche la piena del fiume Taro è stata generata dalla concomitanza di un evento di pioggia di notevole intensità e durata, con parziale scioglimento del manto nevoso, occorso al termine di un autunno particolarmente piovoso che aveva generato condizioni di saturazione dei terreni ed un regime fluviale di morbida nei corsi d’acqua.

Nella Figura 44 è illustrato, insieme al bacino del torrente Parma, il bacino del Taro e dei suoi affluenti, con l’ubicazione delle stazioni pluviometriche ed idrometriche in telemisura.

8.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L’evento pluviometrico ha interessato sia la parte montana che quella pedecollinare del bacino, con inizio nella giornata del 19 gennaio, ed esaurimento alla fine del giorno successivo; le massime intensità sono state registrate durante la mattina del 20 gennaio, mentre già dalle prime ore del 19 le temperature subivano un rapido aumento, per mantenersi mediamente al di sopra dei 7 °C per tutta la durata dell’evento. Nelle Figura 50 sono illustrati gli andamenti orari di pioggia, temperatura e altezza del manto nevoso ove disponibile, nelle stazioni più significative del bacino del Taro, mentre nella Figura 51 sono illustrate le stesse grandezze nelle stazioni più significative degli affluenti Ceno e Stirone.

Dall’andamento delle tre grandezze nella stazione di Montegroppo, posta a 656 metri di quota, è possibile osservare come lo scioglimento del manto nevoso, passato da 30 a 0 cm, sia stato causato dalla contemporaneità dell’evento di pioggia di maggiore intensità e durata con l’innalzamento delle temperature, da 6° C a circa 10° C medi giornalieri. Con una stima di carattere speditivo, è possibile valutare in circa 30 mm il contributo in termini di pioggia dovuto allo scioglimento della neve nella stazione in esame, concentrato dal punto di vista temporale durante le giornate del 19 e 20 novembre. L’andamento del tutto simile di pioggia e temperatura nelle altre stazioni montane e pedecollinari (vedi Figura 50 e Figura 51), e la mappa di scioglimento nevoso illustrata nella Figura 9, fa supporre un analogo, se non superiore, contributo dello scioglimento della neve alla cumulata di pioggia dell’evento su gran parte del bacino montano, sebbene sia difficile, in assenza di ulteriori misure nivometriche, quantificare con esattezza la pioggia equivalente.

Tabella 21: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, nelle stazioni più significative del bacino del Taro e dei suoi affluenti

STAZIONE QUOTA Tot eventoTaro m.s.l.m. 20 21 2 ggS. Maria di Taro 853 188.6 76.6 265.2Tarsogno 852 128.8 72.4 201.2Valdena 762 95.4 56 151.4Montegroppo 656 73.4 92 165.4Bedonia 521 104.2 38.4 142.6Albareto 495 113.2 42.4 155.6

Ceno m.s.l.m. 20 21 2 ggCasalporino 925 115.4 48.4 163.8Frassineto 824 64.6 29 93.6

Stirone m.s.l.m. 20 21 2 ggPellegrino 434 24 18.6 42.6Pieve di Cusignano 227 20 18.8 38.8

Prec. giornaliera 9-9

Page 81: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

81

S. MARIA DI TARO (853 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

12.0

0

20.0

0

4.00

12.0

0

20.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

MONTEGROPPO(656 m.s.l.m.)

0

5

10

15

20

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h) Neve (cm)

3

4

5

6

7

8

9

10

11Temperatura °C

Pioggia

Neve

Temperatura

TARSOGNO(852 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

VALDENA (762 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

2.00

8.00

14.0

0

20.0

0

2.00

8.00

14.0

0

20.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

BEDONIA (521 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9

10

11Temperatura °C

ALBARETO (495 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

29/11 30/11

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9

10

11Temperatura °C

Figura 50: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino montano del Taro

Page 82: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

82

CASALPORINO (925 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

FRASSINETO(824 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8

9Temperatura °C

PELLEGRINO (434 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45Cumulata mm

PIEVE DI CUSIGNANO (227 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

18.0

0

0.00

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

0

10

20

30

40Cumulata (mm)

Figura 51: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni più significative del bacino del Ceno e dello Stirane

Nella Tabella 21 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 19 e 20 gennaio nelle stazioni più significative del bacino del Taro e dei suoi affluenti, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. I valori di pioggia cumulata massimi per l’intero evento, sono stati registrati nelle stazioni di S. Maria di Taro (265,2 mm/2 giorni), Tarsogno (201,2 mm/2 giorni), Montegroppo (165,4 mm/2 giorni); cumulate più modeste i sono registrate nelle stazioni dei bacini affluenti, a quota più bassa. Le massime intensità orarie si sono registrate nelle stazioni di S. Maria di Taro, con 18 mm/ora, e di Tarsogno, con 14,8 mm/ora.

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino del fiume Taro con il modello probabilistico GEV; nelle figure 52 e 53 viene presentato il risultato di tale studio per due stazioni in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati

Page 83: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

83

nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 22 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 23 si leggono i corrispondenti valori del periodo di ritorno, calcolati per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga.

MONTEGROPPO Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.001

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MONTEGROPPOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.001

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MONTEGROPPOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.001

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MONTEGROPPOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.001

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300 350

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

MONTEGROPPOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.001

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 52: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Montegroppo, bacino del fiume Taro

Page 84: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

84

BEDONIA

Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BEDONIAPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BEDONIAPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BEDONIAPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

BEDONIAPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 53: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Bedonia, bacino del fiume Taro

Page 85: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

85

Tabella 22: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano e pedecollinare del fiume Taro.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore S.Maria di Taro 18 49.8 93.0 164.4 255.0

Tarsogno 14.8 37.2 68.0 105.0 175.6 Valdena 11.8 33.4 64.6 102.0 143.8

Montegroppo 12.4 35.0 61.8 113.8 177.0 Bedonia 12.8 31.4 51.8 86.0 134.2 Albareto 10.8 28.4 49.4 95.6 146.2

Casalporino 11.2 30.6 58.0 96.8 153.8 Frassineto 6.4 17.8 32.8 52.4 84.2

Farfano 8.2 15.6 28.4 51.8 85.2 Pione 5.8 15.6 28.6 47.8 79.2

Noveglia 6.0 13.6 24.4 39.8 68.6 Pessola 9.2 21.4 36.4 58.0 78.8 Bardi 7.4 15.6 26.6 42.2 68.8 Bore 9.6 22.0 33.8 46.0 70.8

Tabella 23: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 22,misurate dal stazioni per le quali è stato possibile calcolare i tempi di ritorno.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Montegroppo 1 1 1 2 3

Bedonia 1 1 2 4 10

Da quanto riportato in tabella 23 si evince che i tempi di ritorno risultano crescere all’aumentare della durata. L’evento pluviometrico in esame è complessivamente caratterizzato da tempi di ritorno minori o uguali a 3 anni nella stazione di Montegroppo; nella stazione di Bedonia si calcolano valori compresi tra 1 anno e 2 anni per le durate comprese tra 1 e 6 ore; valori maggiori si ottengono sulle durate pari a 12 e 24 ore, con valori pari a 4 e 10 anni.

In Figura 54 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente alle stazioni di Montegroppo e Bedonia; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve.

Sulla base della suddetta analisi pluviometrica e considerando il bacino del Taro chiuso a Fornovo, con un tempo di risposta compreso tra 6 e 12 ore, si può desumere che l’evento di pioggia ha generato una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici, anche a causa e del contributo dato dallo scioglimento della neve e delle condizioni iniziali di saturazione dei suoli.

Page 86: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

86

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di MONTEGROPPO

0

50

100

150

200

250

300

350

400

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di BEDONIA

0

50

100

150

200

250

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 54: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24

ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni nelle stazioni di Montegroppo e Bedonia

8.2. La propagazione della piena lungo i corsi d’acqua La piena del fiume Taro si è sviluppata con onde di piena di notevole volume, che si sono sviluppate sia nel corso d’acqua principale, sia sugli affluenti montani (Ceno) e pedecollinari (Stirone, Rovacchia). Nella Figura 55 sono illustrati gli idrogrammi di piena nelle sezioni più significative del fiume Taro, mentre la Figura 56 riporta gli idrogrammi nelle principali sezioni del Ceno (Ponte Lamberti, Varano), del Rovacchia (Tocalmatto) e dello Stirone (Fidenza SIAP)

Nelle sezioni più a monte di Taro e Ceno, i primi innalzamenti dei livelli idrometrici sono stati registrati già nel pomeriggio del 19 gennaio, ed i massimi valori sono stati raggiunti nella giornata del 20:

- sul Taro a Solignano il colmo di piena è transitato alle ore 14:30 del 20 gennaio, con un’altezza di 3,18 metri, superiore al livello di preallarme e massimo valore storico registrato dal 2002, anno di installazione del sensore. All’altezza di 3,18 metri corrisponde una portata prossima ai 1000 m3/sec;

- sul Ceno a Varano il colmo di piena è transitato alle ore 14:00 del 20 gennaio, con un livello di 2,49 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 240 m3/sec. L’altezza di 2,49 metri è di poco superiore al valore di guardia ma comunque corrispondente al massimo storico registrato nella stazione dal 2002;

- sul Taro a Fornovo la somma delle due onde provenienti dal Ceno e dal Taro, ha generato un colmo di piena di 2,01 metri alle 15:30 del 20 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 1200 m3/sec, che ha toccato il livello di preallarme.

Nel tratto vallivo tale onda è poi defluita regolarmente, nonostante il lento esaurimento della piena ha fatto mantenere i livelli idrometrici al di sopra del livello di guardia in molti tratti per oltre 24 ore. Sugli affluenti pedecollinari sia la pioggia che lo scioglimento della neve hanno generato un’onda di piena che ha fatto superare i livelli di guardia: a Fidenza SIAP il colmo di piena è transitato alle ore 16:00 del 20 gennaio, con un livello di 1,47 metri.

Page 87: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

87

Pradella

0

1

2

3

4

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Solignano

-1

0

1

2

3

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.00

19/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Fornovo

0.5

1.0

1.5

2.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

S.Secondo

2

4

6

8

10

12

14

16

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/01/09 20/1/09 21/1/09

m

Figura 55: Propagazione della piena lungo le sezioni principali del fiume Taro

Page 88: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

88

Ponte Lamberti

1.0

2.0

3.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Varano

0

1

2

3

0.00 12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Tocalmatto

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Fidenza SIAP

0.0

0.5

1.0

1.5

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Figura 56: Propagazione della piena lungo le sezioni dei principali affluenti del Taro

Page 89: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

89

Nella tabella 24 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Taro e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda.

8.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del fiume Taro ha fatto registrare effetti nelle zone limitrofe ai corsi d’acqua soprattutto nella zona montana, dove i fenomeni di erosione e trasporto solido legati alla velocità della corrente sono stati più significativi, pur senza creare danni rilevanti alla popolazione o alle infrastrutture.

L’unica segnalazione di rilievo pervenuta riguarda l’evacuazione di un nucleo familiare nel territorio comunale di Bardi, a causa di una esondazione localizzata del torrente Ceno.

Page 90: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

90

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 gennaio 2009

Fiume TARODenominazione Livelli rif. Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0TORNOLO 27.6 27.6 3.00 3.99 20 13.30 - 0.00PRADELLA 11.1 38.7 2.10 3.75 20 13.30 0.00 0.00BORGOTARO 10.1 48.8 3.00 3.93 20 14.00 0.30 0.30 max livello dal 2002SOLIGNANO 19.8 68.6 1.35 3.18 20 14.30 0.30 1.00 max livello dal 2002FORNOVO 14.1 82.7 1.30 2.01 20 15.30 1.00 2.00confluenza Ceno 0.3 83.0PARMA OVEST 20.1 103.1 - 2.58 20 17.00 1.30 3.30 max livello dal 2002confluenza Recchio 4.8 108.0S. SECONDO 9.2 117.2 - 13.90 20 19.30 2.30 6.00 max livello dal 2002sbocco in Po 22.3 139.5

Torrente CENODenominazione Livelli rif. Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0PONTECENO 12.5 12.5 - 1.72 20 11.30 - 0.00PONTE LAMBERTI 28.2 40.7 2.50 2.88 20 13.30 2.00 2.00VARANO 9.9 50.6 2.00 2.49 20 14.00 0.30 2.30 max livello dal 2002sbocco in Taro 17.6 68.2

Torrente STIRONEDenominazione Livelli rif. Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0VIGOLENO 21.8 21.8 2.00 2.72 20 14.00 - 0.00 max livello dal 2002confluenza Ghiara 10.4 32.2FIDENZA SIAP 3.6 35.8 0.50 1.47 20 16.00 2.00 2.00CASTELLINA DI SORAGNA 10.9 46.7 - 3.44 20 18.30confluenza Rovacchia 11.5 58.2sbocco in Taro 3.4 61.6

Denominazione Livelli rif. Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0SALSOMAGGIORE 11.0 11.0 2.00 1.40 20 14.00 - 0.00sbocco in Stirone 7.1 18.1

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0TOCALMATTO 21.5 21.5 2.50 3.62 20 18.30 - 0.00sbocco in Stirone 15.0 36.5

Denominazione Punta max registrata Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0NOCETO 29.3 29.3 - 0.27 20 16.30 - 0.00sbocco in Taro 11.7 41.0

Distanze Tempi

Torrente ROVACCHIADistanze Tempi

Torrente RECCHIO

Distanze Tempi

Distanze Tempi

Punta max registrata

Punta max registrata

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DI TIDONE, TREBBIA, NURE, CHIAVENNA, ARDA, TARO E PARMA

TABELLA delle PUNTE MASSIME

Distanze Tempi

Torrente GHIARADistanze TempiPunta max registrata

Tabella 24: Scheda di archiviazione della piena del Taro

Page 91: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

91

9. LA PIENA DEL FIUME TREBBIA Il 20 e 21 gennaio il fiume Trebbia è stato interessato da un fenomeno di piena generato da piogge intense, accompagnate dal contemporaneo scioglimento del manto nevoso presente, che insieme alle notevoli piogge cadute nel mese precedente, aveva determinato condizioni di quasi totale saturazione dei terreni.

Nella Figura 57 è illustrato il bacino del Trebbia e del suo affluente Aveto, con l’ubicazione delle stazioni pluviometriche ed idrometriche in telemisura.

Figura 57: Bacino idrografico del fiume Trebbia e dei suoi affluenti con ubicazione delle stazioni di misura

Page 92: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

92

9.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L’evento pluviometrico in esame si è concentrato nella parte montana del bacino del Trebbia, con inizio nella seconda metà della giornata del 19 gennaio, ed intensità via via crescenti, che hanno raggiunto il loro massimo nella mattina del 20 gennaio; su gran parte del territorio la pioggia si è esaurita nella seconda metà della stessa giornata, facendo registrare precipitazioni cumulate superiori a 150 mm/2 giorni, con punte di oltre 370 mm. Le temperature hanno subito un progressivo innalzamento a partire dalla seconda metà del 19 gennaio, passando mediamente da 4-5°C a circa 7-8°C, raggiungendo i valori massimi proprio in corrispondenza delle massime intensità di pioggia. Nella Figura 58 sono illustrati i diagrammi orari di pioggia e temperatura nelle stazioni più significative del bacino montano del Trebbia.

In assenza di stazioni nivometriche sul bacino del Trebbia, risulta difficile stimare quantitativamente il contributo all’afflusso complessivo dato dallo scioglimento della neve. Dall’osservazione della mappa illustrata in Figura 9, è possibile stimare – attraverso modello – un contributo medio sul bacino di circa 30-50 mm di pioggia equivalente.

Nella Tabella 25 sono riassunti i valori giornalieri di precipitazione 9-9 dei giorni 20 e 21 gennaio, nelle stazioni più significative del bacino del Trebbia, al netto del contributo dello scioglimento della neve all’afflusso complessivo. I valori di cumulata massimi per l’intero evento e le massime intensità orarie sono stati registrate nel bacino dell’Aveto, nelle stazioni di Cabanne (377,6 mm/2 giorni e 27,2 mm/ora) e di Barbagelata (224 mm/2 giorni e 21,6 mm/ora). Confrontando la pioggia dell’evento con i valori di precipitazione massimi e medi di durata 1 e 2 giorni consecutivi, relativi alla serie storica 1951-2002, è possibile osservare come nella stazione di Cabanne la cumulata nei 2 giorni è superiore alla massima storica registrata, mentre nelle rimanenti stazioni le cumulate, sebbene elevate, risultano inferiori alle massime storiche.

Tabella 25: Precipitazione giornaliera 9-9 e cumulata totale dell’evento, a confronto con i massimi storici di durata 1 e 2 giorni, nelle stazioni più significative del bacino montano del Trebbia.

STAZIONE QUOTA Tot eventoTrebbia m.s.l.m. 20 21 2 gg 1 gg 2 ggBarbagelata 1116 193 31 224.0 180.0 290.0S. Stefano d'Aveto 1007 98.4 44.4 142.8 162.4 216.0Alpe Gorreto 849 142.2 14.4 156.6 251.2 382.2Cabanne 848 293.6 84 377.6 293.0 322.0Torriglia 769 195.8 18.8 214.6 197.2 298.0Diga del Brugneto 744 179.4 21 200.4 - -

Prec. giornaliera 9-9 max giorn. 1951-2002

Page 93: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

93

BARBAGELATA(1116 m.s.l.m.)

0

4

8

12

16

20

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7Temperatura °C

S.STEFANO D'AVETO(1007 m.s.l.m.)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

11.0

0

17.0

0

23.0

0

5.00

11.0

0

17.0

0

23.0

0

19/01 20/01 21/01

Pioggia (mm/h)

3

4

5

6

7

8Temperatura °C

ALPE GORRETO (849 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

5

6

7

8

9Temperatura °C

CABANNE(848 m.s.l.m.)

0

4

8

12

16

20

24

28

6.00

14.0

0

22.0

0

6.00

14.0

0

22.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

2

3

4

5

6

7

8

9

10Temperatura °C

TORRIGLIA (769 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

12.0

0

20.0

0

4.00

12.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

5

6

7

8

9

10Temperatura °C

DIGA DEL BRUGNETO (744 m.s.l.m.)

0

2

4

6

8

10

12

14

12.0

0

18.0

0

0.00

6.00

12.0

0

19/01 20/01

Pioggia (mm/h)

5

6

7

8

9Temperatura °C

Figura 58: Pioggia e temperatura oraria nelle stazioni del bacino montano del Trebbia

Page 94: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

94

E’ stata effettuata l’analisi statistica delle precipitazioni intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore per le stazioni pluviometriche del bacino montano del fiume Trebbia con il modello probabilistico GEV; nelle figure 68, 69 e 70 viene presentato il risultato di tale studio per tre stazioni in esame, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle massime altezze annuali di pioggia per brevi durate, evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; i grafici riportano i valori massimi di precipitazione per le specifiche durate registrati nell’evento in esame ed i corrispondenti valori del tempo di ritorno. A tale riguardo, in tabella 26 vengono presentate le massime precipitazioni di breve durata registrate durante l’evento in esame relativamente a tutte le stazioni analizzate, in tabella 27 si leggono i corrispondenti valori del periodo di ritorno, calcolati per le stazioni in cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga.

Page 95: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

95

S. STEFANO D'AVETO Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

S. STEFANO D'AVETOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

S. STEFANO D'AVETOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

S. STEFANO D'AVETOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

S. STEFANO D'AVETOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 59: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di S. Stefano d’Aveto, bacino del fiume Trebbia

Page 96: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

96

CABANNE Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

CABANNEPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

CABANNEPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

CABANNEPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

CABANNEPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 60: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Cabanne, bacino del fiume Trebbia

Page 97: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

97

DIGA DEL BRUGNETO Piogge massime di 1 ora

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

DIGA DEL BRUGNETOPiogge massime di 3 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 20 40 60 80 100 120 140

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

DIGA DEL BRUGNETOPiogge massime di 6 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

DIGA DEL BRUGNETOPiogge massime di 12 ore

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

DIGA DEL BRUGNETOPiogge massime di 24 ore

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 61: Confronto dei valori di precipitazione massima registrati durante l’evento in esame con l’analisi statistica delle piogge intense, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, stazione di Diga del Brugneto, bacino del fiume Trebbia

Page 98: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

98

Tabella 26: Precipitazione cumulata massima, espressa in mm, per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrata nell’evento in esame, nelle stazioni del bacino montano del fiume Trebbia.

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore

Barbagelata 21.6 51.0 81.2 158.2 219.0 S.Stefano d’Aveto 7.6 22.0 42.0 76.4 130.0

Alpe di Gorreto 14.0 34.8 59.8 104.0 153.8 Cabanne 27.2 69.4 138.4 242.7 363.6 Torriglia 16.6 47.0 86.0 153.0 212.4

Diga del Brugneto 14.6 38.4 71.6 134.8 196.4

Tabella 27: Valori del periodo di ritorno, espresso in anni, per le precipitazioni cumulate indicate in tabella 26

Stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore S.Stefano d’Aveto 1 1 1 2 5

Cabanne 1 3 13 45 107 Diga del Brugneto 1 1 2 6 11

Da quanto riportato in tabella 27 si osserva come i valori del tempo di ritorno crescano all’aumentare della durata. I valori maggiori si calcolano per la stazione di Cabanne, nella quale si hanno valori superiori a 40 anni a partire da 12 ore. Nelle altre stazioni il periodo di ritorno è compreso tra 1 anno e 11 anni.

In Figura 62 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica, per tempi di ritorno da 2 a 100 anni, relativamente alle stazioni per cui si dispone di serie storica sufficientemente lunga ai fini dell’analisi statistica; si può osservare come si collocano le altezze massime di pioggia registrate durante l’intero evento rispetto alle suddette curve. Sulla base della suddetta analisi pluviometrica e considerando il bacino montano del Trebbia chiuso a Bobbio, con un tempo di risposta pari a circa 7 ore, si può desumere che l’evento di pioggia in esame ha generato una piena di moderata criticità in termini di deflussi idrici anche per il contributo dato dallo scioglimento della neve e per le condizioni iniziali di saturazione dei suoli.

Page 99: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

99

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di S. STEFANO D'AVETO

0

50

100

150

200

0 3 6 9 12 15 18 21 24t

h (t

)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di CABANNE

0

50

100

150

200

250

300

350

400

0 3 6 9 12 15 18 21 24

th

(t)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Curve di Probabilità Pluviometrica stazione di DIGA DEL BRUGNETO

0

50

100

150

200

250

300

0 3 6 9 12 15 18 21 24

t

h (t

)

T=2

T=5

T=10

T=20

T=50

T=100

EVENTO

Figura 62: Confronto tra le massime altezze, in millimetri, di pioggia dell’evento h(t) per le durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore(t) e le relative curve di probabilità pluviometrica, da 2 a 100 anni, nelle stazioni di S.Stefano d’Aveto, Cabanne

e Diga del Brugneto

9.2. La propagazione della piena lungo il corso d’acqua La piena si è sviluppata soprattutto nella zona montana del bacino, con un significativo apporto proveniente dal torrente Aveto, sul cui bacino sono cadute le precipitazioni più ingenti. Nella Figura 64 è possibile osservare gli idrogrammi di piena nelle sezioni più significative del Trebbia e del torrente Aveto, da monte verso valle.

Nelle sezioni montane i primi innalzamenti dei livelli idrometrici sono stati registrati nella notte tra il 19 ed il 20 di gennaio: sull’Aveto a Cabanne il colmo di piena è stato raggiunto alle 9:30 del 20 gennaio, con un livello di 2,35 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 230 m3/sec avente periodo di ritorno pari a circa 17 anni, mentre a Salsominore il colmo è transitato due ore dopo, con un livello di 5,85 metri; entrambi i livelli risultano superiori ai valori di preallarme. Sull’alto Trebbia l’onda di piena ha raggiunto livelli più modesti, con un colmo che nella sezione di

Page 100: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

100

Trebbia a Valsigiara ha raggiunto 2,68 metri alle 10:00 del 20 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 400 m3/sec e superiore di poco al livello di guardia. La portata di 400 m3/sec ha un tempo di ritorno pari a circa 2 anni.

A valle della confluenza fra Trebbia e Aveto, la somma dei volumi provenienti da monte ha generato un’onda di piena molto ampia, che nella sezione di Bobbio ha fatto registrare un colmo di 4,06 metri alle 12:30 del 20 gennaio, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 870 m3/sec ed inferiore al livello di guardia. L’onda si è poi propagata molto rapidamente verso valle, dove nella sezione di Rivergaro è transitata alle ore 13:30 con un livello al colmo di 4,18 metri, corrispondente ad un valore di portata pari a circa 640 m3/sec e superiore al valore di guardia.

In figura 63 viene presentato il risultato dello studio statistico applicato alle sezioni idrometriche di Trebbia a Valsigiara e Aveto a Cabanne, in cui si mostra l’applicazione della distribuzione di probabilità GEV all’andamento delle portate al colmo nelle sezioni in esame evidenziandone le caratteristiche idrologiche in termini di tempo di ritorno; sui grafici è riportato il valore del colmo di piena registrato nell’evento in esame ed il corrispondente valore del tempo di ritorno.

TREBBIA A VALSIGIARAportate al colmo

0.995

0.98

0.95

0.9

0.8

0.5

0.1

0.99

0.999

0.998

2

500

200

100

50

20

1000

10

5

0 200 400 600 800 1000 1200 1400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

AVETO A CABANNEportate al colmo

0.998

0.999

0.99

0.1

0.5

0.8

0.9

0.95

0.98

0.995

5

10

1000

20

50

100

200

500

2

0 50 100 150 200 250 300 350 400

H [mm]

P T

Serie storicaGEVEvento 2009

Figura 63: sezioni idrometriche di Valsigiara e Cabanne sul fiume Trebbia e affluente

Nella Tabella 28 è riportata la scheda di archiviazione della piena in esame, con l’indicazione delle punte massime nelle sezioni montane e vallive dell’asta principale del fiume Trebbia e degli affluenti interessati dalla piena, insieme ad alcune informazioni ricavate sui tempi di propagazione dell’onda.

Page 101: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

101

Salsominore

1

2

3

4

5

6

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Trebbia Valsigiara

0

1

2

3

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Bobbio

0.5

1.5

2.5

3.5

4.5

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Rivergaro

0

1

2

3

4

12.00 0.00 12.00 0.00 12.00 0.0019/1/09 20/1/09 21/1/09

m

Figura 64: Propagazione della piena lungo le sezioni del fiume Trebbia e dei suoi affluenti

Page 102: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

102

Tabella 28: Scheda di archiviazione della piena del fiume Trebbia

P01a09Servizio Idro - Meteorologico

PIENA dei gg. 20 - 21 gennaio 2009

FIUME TREBBIADenominazione Livelli rif. Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0TREBBIA VALSIGIARA 37.2 37.2 2.50 2.68 20 10.00 - 0.00confluenza Aveto 14.8 52.0BOBBIO 13.9 66.0 4.50 4.06 20 12.30 2.30 2.30RIVERGARO 27.3 93.3 3.50 4.18 20 13.30 1.00 3.30sbocco in Po 27.2 120.5

Denominazione Livelli rif. Velocità Notedel SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec

origine 0.0 0.0CABANNE 13.3 13.3 0.90 2.35 20 9.30 - 0.00SALSOMINORE 25.5 38.8 2.60 5.85 20 11.30 2.00 2.00sbocco in Trebbia 9.6 48.4

Torrente AVETODistanze TempiPunta max registrata

AREA RETI - BOLOGNA

BACINI DI TIDONE, TREBBIA, NURE, CHIAVENNA, ARDA, TARO E PARMA

TABELLA delle PUNTE MASSIME

Distanze TempiPunta max registrata

9.3. Gli effetti sul territorio generati dal passaggio della piena La piena del fiume Trebbia non ha causato particolari danni alla popolazione e alle infrastrutture; sono avvenuti fenomeni di erosione e trasporto solido, dovuti alla velocità della corrente nel tratto montano del corso d’acqua principale e dell’affluente Aveto. Il deflusso della piena nel tratto arginato fino alla confluenza in Po non ha generato problemi e le arginature hanno dimostrato una buona tenuta per tutta la durata dell’evento.

Page 103: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

103

10. I DISSESTI IDROGEOLOGICI OSSERVATI L’evento meteorologico del 20-21 gennaio 2009 ha innescato numerosi movimenti franosi nel settore centro occidentale dell’Appennino Settentrionale e le province che hanno registrato più danni sono Modena, Reggio Emilia e Parma (tabella 29) e in particolare il comune di Neviano degli Arduini (provincia di Parma).

I dati riassuntivi sulle segnalazioni ricevute dai Comuni sono riportate in tabella 29 e vanno considerati solo come indicativi della gravità e della estensione areale dell’evento, in quanto vengono riportati solo i dissesti che hanno causato danni alla viabilità e agli edifici e di cui sono arrivate informazioni al Centro Funzionale dell’Emilia Romagna. Durante questo evento meteorologico si sono innescate soprattutto frane superficiali, di dimensioni minori o comunque dell’ordine delle decine di metri, che hanno coinvolto lo strato di alterazione superficiale del suolo. Inoltre si sono registrati numerosi smottamenti che hanno interessato strade provinciali e comunali, rimaste chiuse durante l’evento di pioggia ed oltre, fino alla rimozione dei materiali franati. Il termine smottamento indica fenomeni di limitate dimensioni e si riferisce sia a piccole colate di fango o “terriccio” franato e sia a crolli di massi da scarpate laterali alle strade. Inoltre si sono avuti numerosi cedimenti di piani stradali e di muri di sostegno con conseguente accumulo di materiali sulla carreggiata. Nel Bacino del fiume Reno, si sono verificati aggravamenti e riattivazioni di movimenti franosi innescati durante l’evento meteorologico di dicembre 2008.

Page 104: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

104

Tabella 29: Numero di dissesti occorsi inseguito all’evento del 20-21 gennaio 2009., stimati in base alle segnalazioni pervenute all’Agenzia di Protezione Civile Regionale e Servizio di Protezione Civile della Provincia di Modena.

(numero indicativo)

Zona di Allertamento

PROVINCIA COMUNE Numero Segnalazioni dissesti idrogeologici

C Bologna Castiglione dei Pepoli 4 C Bologna Castel d’aiano 2 C Bologna Gaggio Montano 1 C Bologna Granaglione 6 C Bologna Marzabotto 1 C Bologna Porretta Terme 4 C Bologna San Benedetto V.S 1 C Modena Zocca 1 E Bologna Lizzano in Belvedere 1 E Modena Montese 3 E Modena Fiumalbo 11 E Modena Frassinoro 7 E Modena Pavullo 11 E Modena Guiglia 1 E Modena Pievepelago 2 E Modena Sestola 1 E Modena Fanano 1 E Modena Lama Mocogno 1 E Reggio Emilia Castelnuovo nei Monti 5 E Reggio Emilia Cerreto 1 E Parma Langhirano 1 E Reggio Emilia Ligonchio 5 E Reggio Emilia Ramiseto 1 E Reggio Emilia Vetto 1 H Parma Palanzano 5 H Parma Calestano 5 H Parma Neviano degli Arduini 16 H Piacenza Morfasso 1 H Piacenza Bobbio 1

Nel comune di Guglia, si sono riattivate due frane che erano cartografate come quiescenti nella Carta del Dissesto della Regione Emilia-Romagna e nella Carta del dissesto del PTCP ( figura 66). Queste riattivazioni hanno causato lesioni e cedimenti della strada provinciale SP623 in diversi tratti (figura 65) e in località Cà del Balloni un edificio è stato evacuato. Queste due frane hanno superfici maggiore di 10 ettari e sono classificate come colamenti lenti, sviluppatesi in litologia argillosa (formazione delle Argille a Palombini). In questo evento si sono riattivati i lobi superiori.

Page 105: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

105

Figura 65; Comune di Guiglia dissesto della strada provinciale SP623 in seguito all’attivazione della frana.

Figura 66: localizzazione dei tratti della SP623 interessati dall’attivazione delle frane quiescenti (pallini gialli) e sovrapposizione della carta del dissesto della Regione Emilia-Romagna (SGSS)

Page 106: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

106

L’attivazione di queste due frane è avvenuta il 25 gennaio, dopo 4 giorni dalla fine delle precipitazioni e inoltre non è legata alle precipitazioni d’evento poiché il pluviometro di Guiglia ha registrato 4.2 mm di pioggia (tabella 30). È più probabile che le cause dell’attivazione siano dovute all’elevato grado di saturazione dei suoli a causa delle piogge avvenute da novembre alternate allo scioglimento della neve. Infatti in tutta la zone circostante si sono registrate numerose crepe, fratture e lesioni di edifici che testimoniano una continua attività della frana. Rispetto all’evento del 29 Novembre – 1 Dicembre 2008, nel settore occidentale dell’Appennino Emiliano, in particolare i bacini dei fiumi Trebbia, Taro, Parma ed Enza, si sono innescati numerosi dissesti sia a causa delle precipitazioni che sono state più elevate in questo settore e sia a causa dello scioglimento del manto nevoso (come già descritto nel paragrafo 2.2 “Analisi Meteorologica” (figure 8 e 9)) che ha incrementato il grado di saturazione dei suoli. Durante questo evento le precipitazioni sono state elevate a quote superiori i 600-700 metri e in diversi punti la pioggia del 20 gennaio cumulata in 24 ore ha raggiunto valori superiori ai 100 mm con tempi di ritorno tra i 5 e 10 anni (tabella 30). Alcuni dissesti o aggravamenti di frane già attive sono avvenuti anche in aree dove le precipitazioni dell’evento sono state basse inferiori ai 50 mm in 48 ore con tempi di ritorno inferiori ai 2 anni. Non è da sottovalutare il grado di saturazione del suolo al momento dell’inizio dell’evento meteorologico, dovuto sia alle precipitazioni dei mesi di novembre e dicembre e sia alla neve.

Tabella 30: misure (mm) registrate dai pluviometri nelle località più colpite dai dissesti; sono riportate la pioggia di evento, cumulate dal 29 novembre al 1 dicembre, e la pioggia cumulata nei 30 giorni precedenti l’inizio evento. Sono riportati il Tempo di Ritorno per l’evento e la pioggia antecedente normalizzata alla media annua di precipitazione

del pluviometro.

STAZIONE ZONA DI ALLERTAMENTO

DURATA EVENTO (GIORNI)

PIOGGIA EVENTO (19/1E 20/1) (MM)

PIOGGIA 20/1 (MM)

TR DEL 20/1 (ANNI)

PIOGGIA 30 GIORNI

ANTECEDENTI (MM)

COTTEDE C 2 133.6 110.6 5 62.6 MONTEACUTO NELLE

ALPI C 2 171.2 140.2 5 118.4

PORRETTA C 2 78.8 63.2 <2 83.4 CAMPORA DI SASSO E 2 99.2 92.8 5 59 CASTELNOVO NE'

MONTI E 2 48.2 39.6 <2 35.6

DOCCIA DI FIUMALBO E 2 64.8 59.6 <2 69.4 FRASSINORO E 2 52 59.4 <2 46.6

GUIGLIA E 1 4.2 4 <2 ISOLA PALANZANO E 2 120 101 5 88.6

LIGONCHIO E 2 196.2 150.2 10 138 OSPITALETTO E 2 231 163.8 10 190.6

PIANDELAGOTTI E 2 165.4 135.8 5 116.6 RAMISETO E 2 35.4 24 <2 57.4 SESTOLA E 2 44.4 38.6 <2 77 SUCCISO E 2 307.8 233.2 20\50 193.8

BOBBIO TREBBIA G 2 24.2 39.4 <2 37 CALESTANO G 2 53 48 <2 40 S. MICHELE G 2 136.8 135.6 50 58.6

TERUZZI G 2 61.8 44 44 SALSOMINORE G 2 239.4 135.8 10 9

Page 107: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

107

11. LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE

11.1. La previsione dell’evento meteo e della criticità idrogeologica Il giorno 19 Gennaio è stato emesso un Avviso Meteo per precipitazioni, con inizio validità 20 gennaio alle ore 0:00 UTC fino al 21 gennaio alle ore 12:00 UTC; per tale periodo erano previste precipitazioni a carattere temporalesco con valori locali superiori ai 100 mm/24 ore sulle zone di Allertamento G ed E. Sulla base della condizioni meteorologiche previste, delle precipitazioni cumulate dell’ultimo mese, anche a carattere nevoso, è stata valutata la criticità idrogeologica ed idraulica, con l’emissione di un Avviso di Criticità il giorno 19 gennaio, con inizio validità il 20 gennaio alle ore 0.00 UTC e fine validità alle ore 12:00 UTC del 21 gennaio.

Dal punto di vista idrogeologico, per le zone di allertamento E e G era stato previsto un livello di criticità moderata, per l’alta probabilità di innesco di frane e smottamenti, dovuta ai notevoli quantitativi di pioggia prevista su suoli già fortemente saturati, accompagnata da un probabile scioglimento del manto nevoso; per le zone di allertamento C ed H, interessate da piogge meno intense, era stato previsto un livello di criticità idrogeologica ordinario.

Dal punto di vista idraulico, nell’Avviso di Criticità del 19 gennaio era stato previsto un livello di criticità ordinaria per tutte le zone di allertamento. La mattina del 20 gennaio, durante il monitoraggio dell’evento in atto, livello di criticità idraulica per le zone di allertamento G, H, E, F, C e D è stato alzato a moderato, in considerazione delle intensità di pioggia superiori a quelle previste soprattutto sulle zone di crinale dell’Appennino centro-occidentale.

Il giorno 21 Gennaio, sulla base delle piene che si stavano ancora propagando nei tratti vallivi dei corsi d’acqua principali e sulla base delle segnalazioni di dissesti avvenuti tra il 20 e 21 gennaio, è stato emesso un nuovo Avviso di Criticità con inizio validità il 21 gennaio alle ore 12 e fine validità il 23 gennaio ore 12. Il livello di criticità idraulica è stato previsto moderato nelle zone di allertamento D e F per la propagazione delle piene dei fiumi Secchia e Reno nei tratti arginati di valle, ed assente nelle altre zone per l’assenza di ulteriori precipitazioni. Dal punto di vista idrogeologico il livello di criticità è stato mantenuto ordinario per la possibile occorrenza di frane.

11.2. Il monitoraggio dell’evento sulle zone di allertamento Il monitoraggio dell’evento meteo-idrologico è iniziato nella mattina del 20 Gennaio alle ore 9.00 UTC, con l’osservazione delle piogge registrate e degli innalzamenti dei livelli idrometrici nelle sezioni montane dei fiumi Trebbia, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panaro e Reno.

Sono stati emessi 10 Bollettini di monitoraggio, nei quali sono state fornite indicazioni sull’evoluzione dei fenomeni di piena nei fiumi sopra elencati, nonché informazioni sulle precipitazioni previste e osservate e l’aggiornamento del livello di criticità idrogeologico e idraulico.

Dal 21 gennaio alle ore 7:30 UTC il monitoraggio ha riguardato soltanto la propagazione delle piene nei tratti arginati di valle, poiché le precipitazioni erano già terminate. Il monitoraggio si è concluso giovedì 22 gennaio alle ore 14:30, quando i fiumi ancora coinvolti dalla piena erano il Reno con il colmo transitato a Gandazzolo e il Secchia con il colmo transitato nella sezione di Pioppa.

Page 108: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

108

11.3. Avvisi e bollettini emessi

Page 109: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

109

Page 110: RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20 E …...RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009 1 RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDRO GEOLOGICO DEL 20

Centro Funzionale Regione Emilia Romagna

RAPPORTO SULL’EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 20 E 21 GENNAIO 2009

110