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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 01.11.2012 Pagina 1 di 36

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rassegna 01.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del01.11.2012

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Bologna

Parma

Modena

Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

La Provincia di Bologna alle celebrazioni del 2 e 4 novembre01/11/12 Bologna2000.com 4Commemorazione defunti a Bologna: le cerimonie01/11/12 Bologna2000.com 5Regione, scure Monti sui partiti: fondi ai gruppi tagliati dell'80%01/11/12 Corriere di Bologna 9Spese IDV, nuova guerra: l'ex Baldi ricorre al Tar01/11/12 Corriere di Bologna 11Consulta estero, la Bartolini: "Mi cercherò un lavoro"01/11/12 Corriere di Bologna 12Spese in Regione ex Idv va al Tar01/11/12 La Repubblica Bologna 13

Giunta provinciale addio Sarà sciolta il primo gennaio01/11/12 Gazzetta di Parma 14

Borghetti (idv) si dimette da coordinatore01/11/12 Gazzetta di Modena 15Drusiani torna all’attacco: dieci domande sul Prg01/11/12 Gazzetta di Modena 16Si è dimesso il coordinatore Borghetti01/11/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 17Idv, Borghetti si dimette da coordinatore Era stato il «nemico» di Eugenia Rossi01/11/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 18

Morotti (Lega): «Sulla Montanara la sicurezza è diminuita»01/11/12 Il Resto del Carlino Imola 19

«Gas velenosi nei pozzi geotermici di Casaglia»01/11/12 Il Resto del Carlino Ferrara 20A Ferrara niente abbonamenti bus scontati01/11/12 Il Resto del Carlino Ferrara 22

«Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura»01/11/12 Corriere Romagna Ravenna 23«Verremo assediati dalle polveri Così ci rovinate»01/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 24«Nessun pericolo per la salute pubblica»01/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 25“Sulla perdita di stirene alla Versalis zero danni alla salute”01/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 26Pavaglione, la Rocca vuol vederci chiaro01/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 27“Tutti in consiglio” Arriva l’invito dei grillini01/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 28

L’Imu prima casa resta invariata01/11/12 Corriere Romagna Cesena 29

Idv in subbuglio: Di Pietro dimettiti01/11/12 Corriere Romagna di Rimini 31

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Nazionale

Ecco il comitato pro Bersani01/11/12 Corriere Romagna di Rimini 32«Tonino ha dato tanto alla nostra democrazia, per ora non vedo nessuno scandalo»01/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 33In rivolta i fedelissimi di Di Pietro: «Se non si dimette lasciamo il partito»01/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 34Anche Rimini ha i nervi a fior di pelle, domani la resa dei conti01/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 35

Di Pietro piega i dissidenti01/11/12 Il Resto del Carlino 36

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01/11/2012 press unE BOLOGNA

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Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

La Provincia di Bologna alle celebrazioni del 2 e 4 novembre

Annunci Google Cerimonia Boloc 113 Gomme He'..e Monumenti Dì

Venerdì 2 novembre alle ore 9 nella Basilica di S Petronio il vice presidente Giacomo Venturi rappresenterà la Provincia alle celebrazioni per il suffragio di tutti i Caduti in pace e in guerra che proseguirà alle 10.15 in Piazza Nettuno con la deposizione delle corone al sacrario e alle 11 nella Cripta del Cimitero della Certosa — Lapidario dei caduti bolognesi della Il Guerra mondiale

Sabato 3 novembre alle ore 1 O Stefano Caliandro sarà in Piazza Maggiore per le Celebrazioni del Giorno dell - Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate'

Domenica 4 novembre 94 anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e Giornata dell unità nazionale e delle Forze armate la presidente della Provincia_ Beatrice Dradhetti accompagnata dal Gonfalone rappresenterà la Provincia di Bologna alle iniziative commemorative_ A partire dalle ore 9 15_ in Piazza tvlaggiore si svolgerà la cerimonia militare con schieramento dei reparti in armi. delle associazioni combattentistiche dei Gonfaloni e della Bandiera di guerra. Sarà presente anche Stefano Caliandro presidente del Consiglio provinciale che parteciperà alle cerimonie di commemorazione che proseguiranno alle 11 30 al giardino Klemlen di via Azzo Gardino con la deposizione di fiorì al cippo della Palazzina del Comando in occasione delt325" Anniversario della Battaglia di Porta Lame e alle 12 30 in Piazza 7 Novembre 1944. con la deposizione di corone

Al Citi" Anniversario della Battaglia di Porta Lame che si terrà alle 12 30 in piazza 7 novembre 1944 con la deposizione di corone. parteciperà I assessore Giuseppe De Biasi accompagnato dal Gonfalone della Provincia_

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Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Commemorazione defunti a Bologna: le cerimonie

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Venerdì 2 novembre, giornata della commemorazione dei defunti_ si svoloerà una cerimonia religiosa nella Basilica di San Petronio e la deposizione di corone nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano cui seguiranno cerimonie alla presenza di autorità civili e militari in Piazza Nettuno ai cimiteri militari di San Lazzaro e all - Ossario della Certosa Monumentale

C Lie sco i prociramtna delle ce/ebrazioni

alle ore $ 30 all - interno del Chiostro della Basilica di Santa Stefano sarà deposta una corona alla lapide che ricorda i bolognesi caduti durante la prima guerra mondiale In rappresentanza dell - Amministrazione comunale sarà presente I assessore Nadia Monti In rappresentanza del Consiolio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca Scarano

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Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

alle ore 9 sarà celebrata la Santa Messa in suffragio di tutti i caduti nella Basilica di San Petronio Sarà presente la vicesindaco Silvia Giannini In rappresentanza del Consiglio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca `corano

alle ore 9 30. deposizione delle corone al Cimitero di guerra britannico e polacco Sarà presente I assessore Riccardo Malagoli

alle ore 10 15_ deposizione di corone al Sacrario dei caduti di Piazza Nettuno_ alla presenza della vi cesindaco Silvia Giannini e delle autorità civili e militari In rappresentanza del Consiglio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca Scaturì°

alle ore 11 all Ossario dei Caduti della Grande guerra Certosa Monumentale sarà deposta una corona sarà presente I assessore Nadia Monti

Alle cerimonie sarà presente il Gonfalone del Comune di Bologna

IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEI DEFUNTI, RIAPRONO LE SALE OTTOCENTESCHE DELLA CERTOSA

Domani. in occasione della ricorrenza della festività dei defunti. verranno rese nuovamente accessibili al pubblico diverse sale e logge ottocentesche dopo gli impegnativi interventi di rifacimento dei tetti I diversi cantieri avviati nel 2012 hanno reso fruibili il Loggiato delle Tombe la Sala delle Tombe la Sala Catacombe il Recinto Monache e Cappuccini il Chiostro IX e gli interrati dei Chiostri VIII e IX

A causa dei lavori in corso non sono al momento accessibili la Galleria Tre Navate e la Galleria annessa al Chiostro Vill II Chiostro VIII pur oggetto di intervento verrà reso agibile nell area del campo Al termine di questi lavori previsti entro la fine del 2013 nella sostanza verrà reso nuovamente agibile gran parte dell area monumentale della Certosa

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Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Rimangono chiusi al pubblico. a causa dei danni derivati dai recenti eventi sismici il Pantheon e la zona di portico prospiciente e il portico ovest (ed emiciclo nord) del Chiostro P,Iaggiore Nella Certosa sono inoltre presenti altre transennature minori oltre alla chiusura del portico ovest del Chiostro VI e il Braccio locali del viale di accesso al Campo Ospedali_ manufatti per cui é comunque previsto lavvio dell intervento di recupero nel corso del 2013

Nel cimitero di Borgo Panigale resta interdetto lo spigolo nord-est del cortile d ingresso e parte del braccio nord-ovest del cortile mentre proprio oggi é stato inaugurato il Nuovo Polo Crematorio con annessa la Sala dei Riti per le cerimonie funebri

Con questi interventi il Comune di Bologna intende dare un forte segnale alla cittadinanza sul proprio impegno affinché nel corso dei prossimi anni i cimiteri bolognesi raggiungano la piena accessibilità e siano oggetto di costanti interventi che consentano la funzionalità degli impianti e la conservazione dell imponente patrimonio d arte e storia contenuto.

L importo complessivo dei cantieri di restauro è stato di 2300 000 euro sia con stanziamenti di Hera spa che del Comune di Bologna e per i prossimi cantieri é previsto un importo di 1.000 000 di euro

Oui di seguito alcune notizie storico artistiche sulle sale ottocentesche che verranno riaperte_

Le prime notizie del Loggiato delle tombe risalgono al 1822_ mentre Coriolano Monti nel 18C0 apporta una modifica nel fondo con I apertura verso la Sala Gemma L impostazione è neoclassica con trabeazione sorretta da lesene e la copertura a volta con cassettoni nei sottarchi La loggia ha due varchi verso due ex celle monacali riutiliziate quali spazi cimiteriali Nel suo interno sono collocate la scultura di donna piangente sopra I - urna di Innocenza Giungi (Cella Prima 1824) la tomba monumentale della Famiglia Bentìvoglio (Cella Seconda) ed infine una serie di statue e rilievi eseguiti da Alessandro Franceschi tra cui il monumento Badini (1821 c.a.) capolavoro che sviluppa in maniera innovativo il tema neoclassico del compianto verso il defunto_

Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link: http - certosa cup2000 itchiostroluoghi phpAD=1978

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La Sala delle Tombe fu progettata da Angelo Venturoli nel 18113: ma il cantiere venne seguito

da Luigi Marchesini già incaricato di progettare altri spazi all interno della Certosa Larchitettura è composta da un vestibolo a quattro colonne ioniche che ne enfatizza l'ingresso alla sala assieme all - abside aperto anch esso a quattro colonne trabeazione classica e volta ellittica Sulle pareti sono visibili decorazioni ottenute con grandiosi cippi di uguale disegno Strutturalmente il corpo della sala si svolge a guisa di quei colombari antichi entro cui si riponevano le ceneri del defunto NJell abside è custodito il vero punto di forza della sala_ un magnifico leone colossale_ opera del bolognese Carlo Monari ivi collocato in memoria dei caduti per l'Indipendenza d'Italia La figura del leone recentemente restaurato. viene ritratto ferito e ruggente nell atto di difendere i resti della propria barricata celebrando così la figura dei caduti. Il monumento fu commissionato dal Comune di Bologna. e qui collocato dopo il 1873

Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link_ http certosa cup2000 itchiostraluoghi php?ID=1978

La Sala delle Catacombe già esistente nel 1827 subì nel corso degli anni diversi interventi ad opera dell architetto Luigi Marchesini e poi successivamente dell ingegner Coriolano Monti L ampio spazio chiuso per la caduta del coperto dal 2000 al 2012. è tra gli spazi più seducenti della Certosa_ e tra le architetture più raffinate della Bologna ottocentesca Alle due estremità sopra un piano elevato sono situati due vestiboli a pianta quadrata. mentre lungo la sala vi sono nicchie centinate separate da colonne e da lesene doriche. Al suo interno la sala conserva la stele verticale dedicata a G B. Giacomelli 1;1822') di Alessandro

Franceschi raffigurante una donna appoggiata ad un busto commemorativo derivato Ball iconografia del monumento a Giovanni Volpato del Canova oltre a marmi di Stefano

Galletti e Cincinnato Baruzzi

Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link http . certosa cup2000 it chiostro:luoghi php2ID=1078

Il Recinto Monache e Cappuccini è un area ad est del Chiostro Terzo composta da quattro stanze unite da in loggiato con volta a crociera e rimane la testimonianza più significativa dell antica struttura a celle della Certosa anche se completamente svuotate per I uso

cimiteriale Per un certo periodo vi furono collocati avanzi funerari provenienti dai cimiteri urbani di smessi come viene ricordato anche da Lord Bvron All interno si conservano poche

ma significative opere neoclassiche il monumento a Giuseppe Vogli di Giacomo De Maria

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CORRIERE DI BOLOGNA

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Regione, s 'e Monti sui partiti: fondi ai gruppi tagliati dell'80% Spese di funzionamento: si passerà da 2,3 milioni a 250mila euro fanno Ridotti anche gli stipendi. Richetti: «Peseremo 7 euro su ogni cittadino»

La scure è stata imposta da. Roma. E anche l'Emilia-Ronta-gna si è dovuta adeguare. L'uf-ficio di presidenza dell'Assem-blea legislativa ha approvato ie-ri il bilancio di previsione 2013 che recepisce le direttive del governo Monti sulla cura dima-grante imposta ai consigli re-gionali. Il taglio dei costi per il Parlamentino di viale Aldo Mo-ro assume dimensioni epocali.

Le spese di funzionamento dei gruppi consiliari — al cui interno sono compresi conve-gni, cene, consulenze, rimbor-si vari e spesso misteriosi — passerà dagli attuali 2 milioni 333mila euro a 25omila euro, con un risparmio dell' 8n%. In-somma, ogni gruppo avrà a di-sposizione 5mila euro a consi-gliere. Non finisce qui. Lo sti-pendio massimo di un consi-gliere dovrà fermarsi a 6,200 euro netti al mese, mentre fino-ra, in alcuni casi, superava in scioltezza gli 8 mila, tra inden-nità base (5.348 euro), rimbor-si chilometrici (per qualcuno oltre 2 mila euro al mese), più indennità di funzione per pre-sidenti e vice delle commissio-ni, capigruppo, etc. Lo stipen-dio del presidente dell'assem-blea regionale sarà di 7.400 eu-ro, mentre attualmente, il no-stro Matteo Richetti percepiva. 7.224 curo di indennità a cui andavano ad aggiungersi altri benefit. Il risultato finale è che il costo del consiglio regionale nel 2013 sarà di 34 milioni e 252mila euro: tre milioni in meno rispetto al 2012. La cifra resta comunque alta, ma la ri-forma è importante visto che proprio nel budget per il fun-zionarn.ento dei gruppi consi-liari si sono annidate negli an-ni le presunte spese allegre adesso al vaglio della Procura di Bologna. Milioni di euro sot-tratti per anni al controllo del-l'opinione pubblica e alla su.- pervisione di un revisore ester-no, dal momento che l'unico dominus a cui spettava decide-. re se una spesa fosse giustifica.- ta o meno era il capogruppo. Per il momento non sono state ritoccate le spese per il perso-nale in carico ai partiti (oltre 2 milioni e mezzo di euro nel

2012), ma non sono escluse in futuro alcune modifiche al ri-basso su questa voce.

Il presidente dell'Assemblea Matteo Richetti ha commenta-to così la riforma: «Sulla ridu-zione dei costi ci eravamo mos-si per tempo, su alcune voci an-ticipando quelle che sono poi state le misure del governo. Pe-seremo su ogni cittadino emi-liano-romagnolo per 7 euro l'anno». Richetti ricorda come, dal 2010 a oggi, il bilancio del-l'Assemblea sia stato tagliato di 5 milioni di curo e auspica «che si possa creare una unifor-mità a livello nazionale, con l'eliminazione di distorsioni e voci di spesa non più giustifica-

5000 Ogd niconsIgNere

budget dei jou) ecioivarr a questa ).n

ma per il totale dei membri

6z200 Stipendio netto Sarà il tetto massimo per l'indeta di un consigliere (inclusi rimborsi chilonietrici)

7.400 Paga dei preeldente Sarà la retribuzione mensile (inclusi bene6l) del numero Lino dell'Assenibiea

3 trliliorii Risparmio Quanti, di meno kier ra spet.so coi pl essi va rnente per l'Assemblea a partire dairailno prossinio

bili;.;.. Queste nuove cifre sono il risultato della riunione che si è svolta due giorni fa a Ro-ma tra i capigruppo di tutte le Regioni, ai quali è stato chie-sto di rispettare il decreto del governo sulla finanza e il fun-zionamento degli enti territo-riali. Il premier Mario Monti era stato chiaro: decidete voi come e dove tagliare e adegua-tevi in fretta, altrimenti le san-zioni saranno pesantissime. L'incontro è durato diverse ore. Alla fine tra diverse resi-stenze — i presidenti delle as-semblee hanno deciso di para-metrare le nuove voci sul-- l'esempio delle Regioni più vir-tuose. Per gli stipendi dei con-siglieri il modello di riferimen-to è stata l'Emilia-Romagna do-ve già prima gli. stipendi erano più bassi che altrove ma, come abbiamo visto, tra una voce e l'altra potevano comunque sfo - rare l'attuale tetto fissato a quo-ta 6.200 euro. Per i budget ai gruppi consiliari il modello è stato l'Abruzzo; per l'indennità del presidente dell'assemblea, l'Umbria.

Le proposte dei presidenti delle assemblee dovranno ora essere rigirate al governo e poi andare in Parlamento. Si parte nel 2013. L'ufficio di presiden-za della Regione, mettendole già a bilancio per l'anno prossi-mo, ha voluto dare un segnale politico: come a dire, noi sia-mo pronti. il ventaglio delle ri-forme in agenda è ancora am-pio. Si attende ancora la pubbli-cazione delle spese on line so-stenute dai consiglieri, e l'inter-vento della Corte dei conti co-me ente di certificazione ester-no delle spese. La riduzione dei fondi ai gruppi, però,, è già un segnale di garanzia. E evi-dente Che se Paolo Nanni, l'ex capogruppo Idv indagato per peculato, avesse avuto nella propria disponibilità 5 mila eu-ro all'anno invece di 90 mila (come invece è accaduto), pro-babilmente la Procura, piutto-sto che su cene, eventi e conve-gni fantasmi, ora si troverebbe a indagare su qualche aperiti-vo.

Pierpaolo Velorià RIPRODUZIONE RSERVAT4

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scure Munti sui Krtit fondi ai gruppi ivip;liali.dell'8,0,;:,

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S )e se idv, nuova guerra: l'ex Baldi. ricorre al Tar La guerra tra ex dipietristi e Italia dei valori arriva anche al 'l'ar. Dopo l'inchiesta aperta dalla Procura, a seguito di un esposto di Domenico borace, che ha visto l'iscrizione nel registro degli indagati per l'ex consigliere regionale Paolo Nonni (con l'accusa di peculato), un altro «cacciato» dal partito, il reggiano Roberto Baldi, ha depositato martedì un ricorso al Tribunale amministrativo di Bologna per chiedere le «spese dettagliate» del gruppo regionale dal 2010 al 2012, estratto conto della carta di credito compreso. «Nessuna accusa preventiva chiarisce Baldi ma qualche dubbio c'è», Il riferimento è in particolare alla campagna referendaria, per cui l'Italia dei valori di viale Aldo Moro, nel rendiconto pubblicato on line, dice di aver speso 22 mila curo. Campagna che Io stesso Baldi sostiene di aver fatto, senza costi per i banchetti e senza rimborsi spese per i militanti. CI sarebbe poi un elemento temporale insospettire, «la campagna referendaria si è conclusa il 20 giugno dél 2010, il gruppo Idv in Regione si è costituito l'i giugno dello stesso anno, possibile che in neanche un mese siano stati spesi tutti quei soldi?», si chiede Baldi.

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Ne,,n è un carromone

Regione, scure Munti sui Krtit fondi ai gruppi Lu•liali dell'81b,

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L'addio La riforma cell'organismo per gli emiliano-romagnoli all'estero le toglierà la presidenza

Consulta estero, la Bari:ani: «Mi cercherò un aN oro» Per 32 anni Silvia Bartolini ha vissu-

to di politica. Dal 198o al 1995 consi-gliere comunale, con due parentesi da assessore; poi la sconfitta alle Comuna-li del '99 contro GUAZZai0Ca e, fino al 2005, la carica di consigliere regionale. Dal eoo6, presidente della Consulta de-gli emiliano-romagnoli nel mondo. Ora che una proposta dì legge condivi-sa intende affidare la guida della Con-sulta a un consigliere regionale senza compensi aggiuntivi, la Bartolini intra-vede la fine del suo mandato, ricom-pensato con 45 mila euro a l'anno.

«questo è ['unico lavoro che facevo — ha detto in un'intervista a Telecen-tro — ne troverò un altro: con tutta la crisi che c'è questo non deve essere un problema da parte di nessuno». Non ci sta però, Silvia. Bartolini, a finire nella polemica sui costi della politica. Prima difende il ruolo della Consulta: «Non è un carrozzone. Siamo finiti nella pole-

mica ma mai in nessuna inchiesta o in nessun polverone». Poi prende le di-stanze dal consiglio regionale. «Una co-sa sono 1 dibattiti sui consigli regiona-li e sui consiglieri che hanno pagato le trasmissioni, un'altra cosa siamo noi e io in particolare, che svolgo un lavoro sulla base di una legge , con un bilan-cio che viene votato ogni anno dall'As-semblea», Bartolini ne ha anche ve-latamente — per la giunta che non

E tn dipíace che il ri9ultAk) Wùo dibanlio suí sìa suùa relinúnazínne

l'avrebbe difesa a sufficienza: «La cosa strana è che a luglio è stato respinto un emendamento di legge a firma M5s e ldv» per la chiusura immediata di bit-ta la Consulta. «Dal 2 ottobre in poi, nell'arco di 15 giorni, si è invece deci-so di tagliarla... Mi dispiace che di tut-to il tema dei tagli, l'unica cosa che è emersa è stato il taglio della mia presi-denza esterna»,

Bartolini attacca la capogruppo Idv in regione liana Barbati che premeva per la chiusura dell'ente. «Forse dove-va essere lei a preoccuparsi di chiama-re per sapere cosa fa la consulta. Inve-ce da subito il giudizio è stato: è un or-ganismo obsoleto». Invece sul M5s: «Non sono d'accordo con le loro posi-zioni, ma hanno avuto una certa coe-renza: fin dall'inizio hanno detto di vo-ler chiudere Lutto».

12 , V. C PPRODUZME R,SERVAU

Ex candidata Silvia Bartolini ò stata consigliere comunale a Bologna dal 1980 al 1995 (con due parentesi da assessore). Nel '99, candidata a sindaco, fu sconfitta per un pugno di voti da Giorgio Guazzaloca. Poi andò in Regione

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01/11/2012 press LinE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Spese in Regione ex Idv va al Tar

TRA ex di pietristi e Italia dei Valori si apre l'enne-simo fronte di scontro, davanti al Tar. A lancia-re l'ultima offensiva è l'ex militante reggiano Roberto Baldi: ha chie-sto al Tribunale ammini-strativo di disporre che la Regione gli fornisca i rendiconti dettagliati delle spese di Italia dei Valori dal 2010 a oggi, l'elenco gli addebiti sul-la carta di credito in uso ai consiglieri e pure i movimenti sui conti in banca.«Mi sono dovuto rivolgere al Tar — spie-ga — perché viale Aldo Moro mi ha negato que-sta documentazione».

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01/11/2012 press unE GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

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LOZAL: LA RIFORMA VARATA DAL GOVERNO: FASE DI TRANSIZIONE LUNGA UN ANNO

Giunta provinciale addio Sara sciolta il primo gennaio Restano solo presidente e consiglio con competenze ridotte

Dal prossimo primo gennaio la giunta provinciale sarà sciolta e resterà in carica soltanto il pre-sidente Vincenzo Bernazzoli (che ieri, interpellato, ha preferito trin-cerarsi dietro a un «no comment» sugli aspetti della riforma) assie-me al consiglio provinciale, per il quale lo scioglimento è stato in-vece posticipato a fine 2013.

E' questa la novità più eclatante uscita dal decreto legge deciso dal Governo sul riordino delle provin-ce, che ha sancito definitivamente la riduzione da 86 a 51 delle pro-vince delle 15 regioni a statuto or-dinario (mielle a statuto speciale avranno invece altri 6 mesi di tem-po per definire la riforma), com-prendendo anche le 10 città me-tropolitane che sostituiranno le province dei capoluoghi più po-polosi.

I punti principali della riforma A partire dal primo gennaio le

giunte saranno ufficialmente sop-presse e dunque gli assessori (che non potevano per legge avere an-che E doppio radio di consiglieri) decadranno dal proprio incarico e dalle deleghe ricevute a suo tempo dal presidente. Presidente (per Parma Vincenzo Bernazzoli) potrà comunque delegare l'esercizio di alcune funzioni a non più di 3 con-siglieri provinciali in carica. Eef-tettivo riordino delle Province (e quindi l'eventuale accorpamento tra Parma e Piacenza in attesa del-l'esito del referendum per ll'annes-Anne alla Lombardia indetto nel Piacentino) partirà invece con il primo gennaio del 2014•, data in cui

diverrà effettivo il riordino sia ter-ritoriale Che di funzioni. La Pro-vincia diventerà così un ente di se-condo livello, con il Presidente e il consiglio come unici organismi «superstiti». Le elezioni peri nuovi organismi dovranno tenersi a no-vembre del 2013 e, se non verranno effettuati da parte dei presidenti tutti gli adempimenti necessari en-tro quella data, il Governo potrà nominare un «commissario ad ac-ta» per arrivare al completamento della riforma. Il commissario non sarà però un obbligo, ma una fa-

Inoltre gli organi politici do-vranno avere sede esclusivamente nella città capoluogo della nuova

provincia, che nel caso del nostro territorio sarà Panna. Da ricordare infine che il decreto legge prevede anche il divieto di cumulo di erno-hunenti fra cariche nei comuni e nelle province.

Il ricorso alla Consulta Suila riforma appena varata si è

scatenata una vera e propria tem-pesta di polemiche «bipartisan» da parte di tutte le province, so-prattutto di quelle «tagliate», ma pende ancora un'incognita che po-trebbe riportare tutto al punto di partenza. Martedì prossimo, infat-ti, è in calendario la riunione della Corte costituzionale che discuterà

del ricorso presentato dalle Regio-ni sul sistema elettorale previsto per le nuove province. In caso di suo accoglimento, il decreto legge dovrebbe essere rivisto. Inoltre, non è escluso che le tensioni a li-vello locale si ripercuotano anche sul Parlamento al momento della conversione del decreto in legge.

Cosa accade a Parma Ijunica cosa certa, a questo pun-

to, è che piazza della Pace rimarrà. sede della Provincia, che potrebbe essere solo di Parma (che aveva le caratteristiche richieste dal Go-verno per rimanere sede autono-ma) oppure di Parma e Piacenza. Dal primo gennaio, inoltre, lasce-ranno ]a loro carica il vicepresi-dente Pierluigi Ferrari e i 9 asses-sori Man uela Amoretti, Giancarlo Castellani, Francesco Castria, Ugo Danni, Andrea R.-111M, Agostino Pdaggiali, Giuseppe Romanini, Marcella Saccani e Roberto Zan-noni. Assieme a loro decadrà an-che il delegato (o agente) allo Sport Walter Antonini Toccherà al pre-sidente Vincenzo Bernazzoli, uni-co a mantenere la carica del go-verno provinciale, scegliere even-tualmente 3 consiglieri ai quali af-fidare eventualmente alcune delle deleghe fino a oggi distribuite fra gli 11 esponenti della giunta.

Il problema delle competenze A margine di tutto questo c'è il

problema delle competenze: alle province dovrebbero restare solo quelle su scuole e strade, main que-sto caso non è ben chiaro cosa av- verrà da qui a fine anno. 't: g.

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Tragitto cam-Conúgtio: Fr fOte spese in Provincia

01/11/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Direttore Responsabile: Enrico Grazioli Diffusione: 10.513

Borghetti (idv) si dimette da coordinatore

Alessandro Borghetti si è dimesso dal ruolo di Coordinatore Provinciale ldv di Modena a giorni sarà sostituito da un sostituto protempore in attesa dei congresso. «Ho fatto questa scelta esclusivamente per motivi personali. Quello del Coordinatore Provinciale, è un impegno molto gravoso e stressante che costringe per chi vuole farlo al meglio- fare grandi rinunce in termini di vita personale. Per landa storia non posso né voglio permettermi di influire negativamente in un momento così cruciale a ridesse delle elezioni politiche. Preferisco quindi farmi da parte adesso in modo da avere il tempo per passare H testimone al mio successore ed aiutarlo fino a che non sarà completamente autosufficiente in tempo per la campagna elettorale. A scanso di equivoci voglio che sia chiaro che nessuno in vita mia mi ha mai chiesto di dimettermi né dall'alto né dal basso e che non ho nessuna intenzione di lasciare lelv»

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municipio Forrnigine: Drusiani torna all'attacco sul Prg

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01/11/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

Drusi, torna all'attacco dieci domande sul Prg Formigine. Dopo l'esposto in Procura il consigliere interroga la giunta: «È vero che c'è chi ha ottenuto previsioni di ecificabilità su propri terreni?» h FORMIG1NE

Torna all'attacco il consigliere comunale d'opposizione Ro-mano Drusiani sulla questio-ne delle scelte urbanistiche portate avanti dall'ammini-strazione. E propone dieci do-mande, alle quali chiede una risposta da pane del sindaco e della sua Giunta. «È vero che alcuni consiglieri comunali hanno ottenuto una previsio-ne di edificabilità su loro terre-ni, loro società o di loro stretti parenti?» esordisce il consiglie-re con primo quesito. E poi prosegue: «E vero che detti consiglieri comunali con il lo-ro voto hanno concorso a deli-berare In loro favore questa trasformazione? È vero che in Italia esiste una legge che vieta agli amministratori l'approva-zione di propri vantaggi? E ve-ro che sono stati effettuati di-versi frazionamenti i di -terreni allo scopo di ot tenere an'edift-cabilità che altrimenti le nuo-ve nonne avrebbe impedito? vero che questi frazionamenti, eseguiti alla vigilia dell'adozio-ne del nuovo Prg, sono stati controllati e vistati dal Comu-

ne? È vero che in Italia esiste il reato di lottizzazione e frazio-namento abusivo? E vero che il consigliere comunale deve ap-provare solo decisioni impron-tate all'interesse generale? E giusto che un consigliere co-munale che ha avuto questi vantaggi continui a stare in consiglio comunale? É giusto approvare un nuovo Prg che conferma questi vantaggi? A

parte il Pd, che s'è già espres-so, cosa ne pensano gli altri partiti di maggioranza di que-ste modalità che ai phi appaio-no scandalose?».

Drusiani resta quindi in atte-sa delle risposte alle dieci do-mande avanzate all'ammini-strazione. Resta per Drusiani il cruccio per il fatto che l'Idv ha preso le distanze da lui che aveva aderito al partito,

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01/11/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Si è dimesso il coordinatore

Borghetti lessandro Borghetti non è più il coordina-

tore dell'Idv. Si è dimesso ieri e la decisione è stata presa per «motivi perso-nali». Era stato il «nemi-co» di Eugenia Rossi.

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PRIMA PAGINA '1' Province, Onte abolite a gennaio

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01/11/2012 presa unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Resto del Carlino IMOLA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

01/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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BORGO TOSSIGNANO

Morotti (Lega): «Sulla Montanara la sicurezza è diminuita»

— BORGO TOSSIGNANO

PROVINCIALE. Montanara sot-to la lente anche nel consiglio di martedì a Borgo Tossignano. Ne ha parlato il leghista Fabio Morot-

«Ritengo inadeguati e pericolo-si molti degli interventi di questi mesi — spiega —: autocarri, auto-bus e mezzi spazzaneve, causa re- stringimento delle co.tie, passa- no e passeranno con gravi difficol-tà. Inoltre, pulsanti deisemafori, posti lato strada, sono assoluta-mente inadeguati per soggetti di-sabili. Queste considerazioni so-no perfettamente verifica bili con-sultando le linee guida di Aci e Cnr su internet. Mi chiedo come la Provincia non abbia potuto es-serne a conoscenza». Replica il sindaco Stefania Dazzani: «I lavo-ri non sono ancora conclusi. Veri-ficheremo che siano in linea con gli originari scopi di sicurezza. Per rendere consapevoli le fami-glie dei cambiamenti sulla strada faremo girare una nota, anche per spiegare taluna segnaletica oriz-zontale che forse certuni non han-no ben chiara», Passa la modifica al regolamento Imu (voto contra-rio di Morotti e della Gulmanelli di Vallata Libera); dalla prossima seduta prenderà parte al consiglio Maria Teresa Sanfilippo di Idv, al posto di Michela Santi. Sull'inter-rogazione della capogruppo azzur-ra Matilde Clelia Gulmanelli, sull'utilizzo di mezzi pubblici per la festa estiva del Pd il sindaco ri-sponde: «Ammetto l'episodio, che però rientra in un clima di condivisione e generale collabora-zione. Alcune strutture del parti-to erano state utilizzate per altre feste ([user a Tossignano, San Bartolomeo a Borgo), così i mezzi sono serviti per gli spostamenti, per favorire tutte le associazioni».

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«Od- ,elelnsi n& [CU! 2,03W ,11, , C1 CaSaglia»

press LinE il Resto del Carlino 01 /11/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

«Gas velenosi nei pozzi geotermici di Casaglia» , il comitato 'No alle centrali m atta lancia l'allarme. L' Atm: «Nessuna segnalazione»

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ACIDO SOLFIDRICO

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SE NON CI FOSSE PERICOLO , NON METEREBBERO — IL CARTELLO, à OW10

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ENRICO DROONETTI, "COMITATO NO CENTRALI IN CITTÀ'

PONTE 3EL 3AVO:.0 Gli Usa vogliono

l nostro sottosuolo FEBBRAIO 2009 è .sta-

rito con decreto mi- 101;conte2 nistcriale il permesso di ri- cerca di idrocarburi anneLni:arpetraePzioaxateiedneleThaana z;oli/002 annaResources« La zona si estende per 200 kmz e va dal-le mura cittadine a gnans, verso est. Il maggio-re giacimento di gas della pianura, assieme a Corte dei Signori, Codigoro.

Ji DANIELE MODICA

UN CARTELLO che mette in guardia dal pericolo di emissione del cosiddetto acido solfidrico, an-che noto come idrogeno solforato (H2S), davanti alla stazione geo-termica di Casaglia. Un veleno. Un gas altamente tossico e poten-zialmente mortale, che sembra te-nere sotto tiro' interi quartieri della città. A basse dosi, questo composto «può causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci, e potrebbe essere collega-lo ad una maggiore incombenza di aborti spontanei nelle donne. A volte questi danni sono irrever-sibili». Ad affermarlo, una relazio-ne della California State Universi-ty di Los Angeles, curato dall'ita-liana Maria Rita D'Orsogna e da Thomas Chou. Il rischio per i bambini è doppiamente maggio-re di quello degli adulti dato che respirano più velocemente. Il co-mitato No centrali in città, formato dai cittadini contrari alla costru-zione del nuovo impianto geoter-mico a Pontegradella, continua la sua opera «a difesa di tutti i ferra-resi» e sempre più contro Hera.

OVVIAMENTE, il cartello in questione c'è da tempo. Ma ha su-scitato preoccupazioni, a quanto pare, solo di recente. «Non ero mai stato a Casaglia — racconta Silvano Malaguti, del Comitato

ma quando ho visto il cartello mi sono allarmato». La scritta, con tanto di triangolo con te-schio, mette in guardia dall'even-tuale pericolo della presenza del gas. L'idrogeno solforato è incolo-re a temperatura ambiente, si di-stingue per l'odore di uova marce. Si produce per la decomposizione

delle proteine contenenti zolfo da parte dei batteri. Si trova nelle pa-ludi, nel petrolio greggio e nel gas naturale. «L'evidenza medico-scientifica mostra come anche un contatto quotidiano con basse do-si. di I-12S possa essere di alta tossicità sia per la salute umana che per quella animale e vegeta-le». Interrogati sulla questione, i responsabili di Arpa, l'agenzia re-gionale prevenzione e ambiente, sembrano non conoscere la que-stione. «Non sono presenti segna-lazioni da parte dei cittadini — ha spiegato Sabina Bellodi Non c'è una legge o una normati-va della qualità dell'aria che indi-chi un limite per l'idrogeno solfo-

>11z, alta sab te In grandi quantità, l'idrogeno solforato provoca la morte. A piccole dosi danni respiratori, neurologici, alla vista e alla pelle. I più a rischio sono i bambini

§:s. .:5• ■•■••■■:',S.

Gli effetti tossici dell'H25 sono presenti anche sugli animali, che risultano storditi, aggressivi, con infezioni uterine e al latte. Effetti dimostrati anche da studi canadesi

rato». Quindi per fare controlli l'agenzia devo essere «attivata da terzi».

LA SANITÀ PUBBLICA preci-sa che neanche loro non hanno ri-cevuto segnalazioni sulla questio-ne, ma che Arpa dovrebbe saper-lo. Peccato che mettersi in comu-nicazione con i dirigenti di Arpa sia un'impresa. «Non rispondono al telefono — dice Dal Buono, un tecnico bisogna mandare una richiesta scritta». «Se il pericolo non ci fosse — afferma Enrico Droghetti, referente del Comitato tinti-centrale —, non sarebbero stati costretti a mettere il cartello. Mi sembra logico».

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press unE il Resto del Carlino 01/11/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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L'assessore Zadro:

«Situazione sotto controllo» SOLERTE nella risposta, l'assessore all'ambiente Rossella Zadro, tranquillizza i cittadini: «L'acido solfidrico c'è, ma è all'interno del circuito chiuso nelle tubature dell'impianto, insieme all'acqua calda. Da quando esiste l'impianto di Casaglia, non c'è memoria di fuoriuscite». La proprietà del pozzo è di. Enel Eni, che dà calore ai tubi di Fiera, «Nel dopo terremoto c'è stato un tavolo di lavoro a cui hanno partecipato anche Eni ed Enel. Ci furono sopralluoghi e relazioni. Non fu riscontrala nessuna scalfitura, ma furono comunque fatti lavori di consolidamento. Il luogo è assicurato contro ogni terremoto, le tubature non si possono rompere. Ogni anno vengono fatte verifiche e, per di più, ci sono rilevatori che bloccano tutto in caso di fuoriuscita». Ribatte Droghetti del comitato di Pontegradella: «A livello mondiale gli incidenti negli impianti sono stimati al 7%. E poi il gas arriva nelle case tramite le condutture»,

L'IMPIANTO di Casaglia non è di l'era. Della Multiutility sono invece le tubature che prelevano il calore. Ma i responsabili tengo-no a precisare: «Per quanto riguar-da l'idrogeno solforato precisia-mo che si tratta di un gas normal-mente presente in tutte le aree ter-mali caratterizzate dall'utilizzo te-rapeutico di acqua calda geotermi-ca. Nella progettazione di un im-pianto geotermico vengono utiliz-zati criteri di sicurezza che impe-discono che si verifichino emissio-ni in aria del gas».

A PONTEGRADELLA, «il po-lo geotermico non s'ha da fare», di-ce l'ex direttore del dipartimento affari istituzionali del Comune di Ferrara, passato ora, dopo la pen-

sione, a componente del Comita-to anticentrale geotermica. Un passo importante, ma per lui, Lu-ca Tortora, non incoerente. «Io ho trovato i finanziamenti per

GARANZIE «I criteri di sicurezza riescono ad impedire emissioni di gas nell'aria e nel sottosuolo»

l'impianto di Castiglia • racconta —. Ma ci tengo a precisare che non sono contro il Comune, che è mediatore e difende soprattutto diritti dei cittadini». All'inizio, quando era stato comunicato il progetto nell'area est, ha provato «rabbia e stupore». Ora si dice in

attesa di vedere come si evolve la situazioni.

MOSTRA il pollice al sindaco Tagliarli, come gli imperatori ro-mani, in attesa di alzarlo o abbas-sarlo. Lui che ha sostenuto il polo di Casaglia si giustifica dicendo che prima non si conosceva la na-tura sismica del territorio. «E poi nel caso della zona est, l'impianto è troppo vicino alle case, compor-ta problemi di viabilità e di espan-sione edilizia, oltre all'inquina-mento uditivo». Per lui, la geoter-mia sarebbe superata. «Il pozzo a Casaglia venne fatto da Eni ed Enel, non da Ilera, nè dal Comu-ne. Ma ci devono dimostrare la si-curezza dai. gas prodotti»,

HER IL POZZO NON É DI PROPRIETÀ DELLAZIENDA, CHE SFRU I I A SOLO IL CALORE

«Il polo è sicuro, il gas è chiuso nei tubi»

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il Resto del Carlino FERRARA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

01/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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NE G=M ENVAUTO TPER NON HA ADERITO ALL'INTESA

A Ferrara niente abbonamenti bus scontati L'ABBONAMENTO dell'autobus sarà a prezzi scontati nei giorni di blocco del traffico. Ma non a Bologna e Ferrara, dal momento che Tper non ha aderito all'iniziativa della Regione. Da domenica prossima, 4 novembre, tino al 31 marzo 2013, esclu-sa la pausa natalizia dall'i dicembre al 6 gennaio, in tutte le altre citta' dell'Emilia-Romagna sarà dunque in vendita un abbonamento da 20 curo che potra' es-sere utilizzato nei giovedi' senz'auto, nelle domeni-che ecologiche e nelle eventuali domeniche di ulte-riore blocco nel caso di periodi prolungali di inqui-namento, «Si tratta dunque in tutto di almeno 20 giornate — sottolinea la Regione — in cui sarà possi-

bile circolare sui mezzi pubblici senza limiti di corse giornaliere al costo di un curo al giorno». La Regio-ne ha trovato l'accordo con le Aziende di trasporto pubblico «per ora ad eccezione di Tper». Si tratta di un «provvedimento a sostegno dell'Accordo per la qualità dell'aria firmato lo scorso luglio — sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda — che per la prima volta avrà durata triennale e che pre-vede misure nei vari settori. Un approccio trasversa-le che sarà' alla base anche del nuovo Piano regiona-le di quali& dell'aria, che dovra' sempre di piu' vede-re azioni integrate ed il coin -volgimento di tutti per centrare gli obiettivi di risanamento».

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Direttore responsabile: Pietro Caricato

01/11/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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«Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura»

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«Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura» L'assessore Guerrieri: «Potenziati

i controlli nello stabilimento» RAVENNA. «Dalla perdita di stirene alla Versalis

nessuna conseguenza sulla salute pubblica, ma i meccanismi di sicurezza nello stabilimento saran-no comunque potenziati».

Lo ha reso noto ieri l'as-sessore all'Ambiente Gui-do Guerrieri rispondendo all'interrogazione "Sver-samento di stirolo, quali conseguenze?", relativa a una perdita di sostanza tossica verificatasi allo stabilimento Versalis il 25 giugno e rivelata pochi giorni dopo i fatti grazie a un articolo del Corriere Romagna.

«E' stato compiuto un errore umano, che fortu-natamente - ha dichiarato Guerrieri - non ha prodot-to conseguenze dannose per le persone e per l'am-biente, grazie al sistema di controlli collegato all'atti-vità del depuratore, e che comunque tale evento non è stato sottovalutato. Inol-tre, a seguito dell'analisi sull'evento e delle relative azioni correttive, Versalis ha attuato modifiche alle apparecchiature per inse-

rire ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri impianti dell'azienda».

Ma cosa successe quel giorno? Questa la rico-struzione fatta dall'asses-sorato all'Ambiente, in base a quanto appreso da Arpa, Versalis ed Heram-biente. «Il 25 giugno nello stabilimento Versalis si è verificata una perdita di stirene da una valvola di spurgo, causata da un er-rore di manovra, consi-stente nella mancata chiu-sura della valvola stessa -scrive Guerrieri -. Non ap-pena individuato il pro-blema, Versalis ha infor-mato (anche in obbligo dell'Autorizzazione inte-grata ambientale in suo possesso) la Provincia e Arpa dell'accaduto con u-na prima relazione, dalla quale è emerso che lo sver-samento è avvenuto nella

condotta fognaria, senza interessare direttamente il terreno. Dal sistema fo-gnario al depuratore di Herambiente, a servizio dello stabilimento, sono arrivate acque reflue con maggiore concentrazione di stirene rispetto a quan-to previsto, ed Heram-

biente ha adottato una se-rie di misure necessarie per mantenere pienamen-te efficace ed efficiente l'attività del depuratore consortile, evitando pro-blemi allo scarico finale (sia le analisi di Heram-biente che quelle di Arpa hanno fornito risultati in

linea con le previsioni normative). Versalis - con-clude Guerrieri - conse-guentemente all'accadu-to, risulta avere attuato modifiche alle apparec-chiature per inserire ulte-riori meccanismi di sicu-rezza (ad esempio valvole munite di dispositivi di ri- torno automatici)». Sulla mancata informazione da-ta dal Comune ai cittadini Guerrieri ricorda invece le dichiarazioni rese sem-pre al Corriere dall'asses-sore provinciale Roncuz-zi. Parole ritenute suffi-cienti a ricostruire l'acca-duto.

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01/11/2012 press unE il Resto del Carlino RAVENNA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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«Verremo assediati dalle polveri

Così ci rovinate»

A POCO sono servite le rassicurazioni della Cinc, perché il coro unanime dEi residenti di Porto Fuori è stato: «No al bitumificio. L'impianto di via Trieste va chiuso, non spostato». Ad aprire il `fuoco' è Roberto Siciliano: «Sono un ingegnere e che si cerchi di far passare che questo non è bitumificio, è un'offesa alla mia pro-fessione. E si fa fatica a pensare che un impianto di questo tipo, con tutto il carico di polveri sottili e gas che si porta dietro, possa

bene alla salute». Pietro d'andini, consigliere Movimento 5 Stelle, lancia l'idea di un nionitoraggio su matrice biologica della zona interessata adesso e fra qualche tempo, per vedere se davve-ro la costruzione dell'impianto sarà impattante o meno. Per Ser-gio Tramonti del Comitato 'Vitalaccia Dura' «l'errore delle varie amministrazioni è stato il voler far convivere in modo forzoso at-tività troppo diverse fra loro: la chimica, ii porto, l'agricoltura, il turismo. Questo impianto mal si concilia con l'agricoltura o con la promozione dei turismo balneare. Occorre fare delle scelte».

UN PUNTO, quest'ultimo, sul quale Mauro Cavallucci, proprie-tario di una tenuta proprio al centro del compatto 3 di Cmc, ha le idee chiare. «Quando sono andato a colloquio con il sindaco —dice —, mi è stato subito chiara una cosa: guai a chi tocca la Cmc». E denuncia: «Mi avete rovinato la vita. Le Bassette sono vuote e volete farci credere che, con questi chiari di luna, c'è dav- vero bisogno di nuovi terreni per la logistica?». «Qui si lamen- ta Ricci nessuno può dire di essere stato adeguatamente infor- mato. L'unica certezza è che il valore dei nostri terreni e immobi-li sarà presto dimezzato, per non parlare poi dei risvolti legati alla salute. Questo stabilimento (il bitumificio; tidr) trasformerà il no-stro paese in un immondezzaio». Porta la sua testimonianza Iva-no Mazzani, residente in via Maramotti, che nel 2006 raccolse .300 firme per evidenziare le problematiche dell'impianto nel cuo-re della Darsena. «La situazione è seria e delicata — evidenzia L'odore che produce è acre e, anche di notte, c'è sempre la sensa-zione di un camino che brucia. Molti hanno cambiato casa per questo». (roobe.)

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01/11/2012 press une il Resto del Carlino RAVENNA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

:'ZRDZTA ALLA VERSAL1S «Nessun pericolo per la salute pubblica» «DALLA perdita di stirene alla Versalis nessuna conseguenza sulla salute pubblica». A dichiarano è l'assessore all'ambiente Guido Guerrieri, in risposta ad un'interrogazione relativa allo sversamento del 25 giugno. E ha aggiunto: «E stato compiuto un errore umano, che, però, non ha prodotto conseguenze dannose per le persone e per l'ambiente, grazie al sistema di controlli collegato all'attività del depuratone». A seguito dell'evento, ha concluso Guerrieri, Versalis ha attuato alcune modifiche alle apparecchiature per inserire ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri impianti dell'azienda.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

01/11/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

L'assessore Guerrieri: "Per fortuna l'errore umano non ha avuto conseguenze"

"Sulla perdita di stirene alla Versalis zero danni alla salute" Sulla perdita di stirene alla Ver-

salis nessuna conseguenza sul-la salute pubblica': Lo ribadisce l'assessore all'Ambiente Guido

Guerrieri che, rispondendo all'interro-gazione di Alvaro Ancisi (LpRa) relativa alla perdita di stirene verificatasi a Ra-venna il 25 giugno scorso, annuncia anche il "potenziamento dei meccani-smi di sicurezza nello stabilimento".

"E' stato compiuto un errore umano - scrive Guerrieri - che fortunatamente non ha prodotto conseguenze danno-se per le persone e per l'ambiente, gra-zie al sistema di controlli collegato al-l'attività del depuratore. Dopo l'analisi sull'evento, Versalis ha attuato modifi-che alle apparecchiature per inserire

"Nel frattempo poten-ziata la sicurezza nello stabilimento"

ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri im-pianti dell'azienda".

Prima di scendere nel dettaglio, l'as-sessore ci tiene poi a precisare che "il Comune, informato daVersalis, ha se-guito gli eventi in stretto contatto con la Provincia, attendendo gli esiti tecnici

svolti da Arpa. Avendo quest'ultima va-lutata la situazione nel suo complesso, non ravvisando la necessità di emis-sione di atti specifici da parte del Co-mune, questa amministrazione non ha ritenuto di fare ulteriori comunicazioni che nulla avrebbero aggiunto a quanto già dichiarato. Oggi, ultimata l'analisi della documentazione, si è ritenuto di poter rispondere in maniera esaustiva all'interrogazione del Consigliere An-cisi".

L'assessore all'Ambiente Guido Guerrieri

Pagina 16 RAVENNA

"Non tutti i fanghi vengono per nuocen, n n: 1,n1 • ,,MMJ.Z

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

01/11/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Paraglione, la Rocca vuoi vedeni chiaro

Pavaglione, la Rocca vuoi vederci chiaro CONCORSO L'architetto che ha vinto il bando per la ristrutturazione è collega di università di un membro della giuria. Il sindaco sul caso sollevato dalla Voce: stiamo facendo le verifiche sul pieno rispetto della procedura. Politici unanimi: se ci sono dubbi vanno chiariti

tiamo facendo delle verifiche". Strin- gata ma chiara la posizione del sin- daco di Lugo sul caso del concorso di riqualificazione del Pavaglione sollevato ieri da La Voce. Un concor-

so, indetto dal Comune, al quale ha partecipato una professionista - che si è poi aggiudicata il bando su 24 partecipanti - collega di università di uno dei cinque membri della giuria chiama-ta a scegliere il progetto migliore. "Prima del conferimento dell'incarico per i lavori - sotto-linea Raffaele Cortesi - saranno avviate, come sempre, le procedure di verifica sulla corretta applicazione del bando". Sui tempi necessari il sindaco non si esprime - "compete agli uffici" - ma è comunque determinato a realizzare un intervento al Pavaglione entro il 2013.

Nessuno mette in dubbio la piena regolarità delle procedure di selezione svolte per un ban-do indetto dall'Unione per un concorso che at-tinge a fondi pubblici (70mila quelli concessi - ma utilizzati solo in parte - dalla Regione), e che, con 650mi1a euro di intervento, porterà alla riqualificazione del piazzale del Pavaglione. Nessuno dubita, anche perché i progetti par-tecipanti - come previsto esplicitamente dal

bando - sono giunti alla commissione giudica-trice in forma anonima. Le identità dei concor-renti sono state associate ai loro progetti solo quando questi ultimi erano già stati giudicati. Ma sull'opportunità che a giudicare il progetto migliore ci fosse anche un docente, collega nel-la stessa facoltà di Agraria dell'Università di Bo-logna di un concorrente, suscita interrogativi nella politica locale.

Il capogruppo del Pd in Rocca, Giacomo Baldini, non ne fa una questione di opportu-nità ma di applicazione della norma: "Non ho approfondito la questione", ammette "ma in li-nea generale, in questo come in tutti i casi oc-corre l'applicazione rigorosa della norma, an-che per evitare che l'amministrazione si trovi a dover affrontare contenziosi". Sempre dal centrosinistra, Beniamino Tirone, capogruppo Idv, invoca "la massima trasparenza".

Entra più nel merito il capogruppo Udc, Gio-vanni Minguzzi: "Nessuno vuole aprire un pro-cesso e voglio pensare che i passaggi siano stati seguiti con regolarità. Tuttavia mi auguro che il Comune spieghi bene i criteri che sono stati utilizzati nelle procedure del concorso e sia da-to conto della correttezza". Costellato di punti

interrogativi l'intervento di Laura Baldinini, capogruppo del Pdl: "Leggerezza? Superficia-lità?". "La decisione di ammettere al concorso una professionista legata da rapporti di colla-borazione professionale, più o meno continua-tiva, con un membro della giuria chiamata a designare il vincitore del concorso stesso mi sembra inopportuno e incomprensibile". "Se, infatti, un articolo del bando di gara stabiliva come preclusiva questa condizione - incalza -è davvero difficile capire le ragioni che possono aver portato il personale deputato a vagliare le domande di ammissione a disattenderlo". Dubbi di leggerezza che Baldinini confida sia-no fugati al più presto.

Anche per una "svista": perché il Comune ha fornito alla stampa con esattezza i nomi e le qualifiche dei cinque membri della giuria, ma ha divulgato un curriculum parziale dell'archi-tetto vincitore? Un testo identico, dalla prima all'ultima parola, a quello pubblicato sul sito dell'Università di Bologna. Eccetto che per due righe, mancanti. Le sole che fanno riferimento alla docenza dell'architetto presso la Facoltà di Agraria. La stessa Facoltà dove insegna un membro della giuria.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE 01/11/2012

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Il I'd ha deciso "Non salvate il soldato Ercole"

MOVIMENTO 5 STELLE L'AFFONDO SUL DIRETTORE GENERALE, SUL CONSIGLIERE IDV E SU NUOVE NOMINE

"Tutti in consiglio" Arriva l'invito dei grillini "Tutti al consiglio comunale". Questa la nuova pagina di Facebook, creata dal Movimento 5 Stelle, per invitare i cittadini al consiglio comunale in programma giovedì 8 novembre. Nel volantino allegato ci sono poi le richieste del Movimento 5 Stel-le: "Noi chiediamo che il direttore generale Maurizio Rossi (uomo da 90mila euro), relazioni sui risultati ottenuti. E ancora che il con-sigliere dell'IdV, Gianni Bosi, prenda una posizione sulla nomina del direttore senza laurea, in virtù della sua appartenenza al partito della legalità - continuano i grillini - Inoltre che sempre il consi-gliere Bosi prenda una posizione in merito al progetto Cervia d'A-mare, in virtù della sua appartenenza al partito della trasparenza". Infine il Movimento 5 Stelle interviene sulla nuova nomina del pre-sidente del consiglio comunale e chiede "che non vengano buttati i nostri soldi nell'ennesima nomina partitica in un ruolo comple-tamente inutile. Noi diciamo no ad un altro presidente del consi-glio comunale"

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ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

01/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Lo comunicano sindaco e vice. Ieri ultimo giorno per decidere. Resta però l'incertezza per il bilancio 2013

L'Imu prima casa resta invariata Ridotti i valori delle aree edificabili: il calo è del 20 per cento CESENA. Imu invariata e rivisti i valori delle a-

ree fabbricabili. La diminuzione è del 20 per cento. Lo annunciano sindaco e vice nel giorno in cui scade il termine per decidere eventuali aumenti della tassazione.

«A quel che ci risulta -scrivono Lucchi e Batti-stini - la maggior parte delle amministrazioni co-munali ha atteso l'ultimo momento per assumere questo provvedimento: solo pochi giorni fa appe-na 1.500 Comuni su 8000 a-vevano già dato indicazio-ni al riguardo».

Cesena, che ha confer-mato l'impostazione ap-provata: mantenere allo 0,40 (livello più basso) l'a-liquota per la prima casa e fissare all'1,06°/0 l'aliquo-ta ordinaria, quella per gli affitti a canone libero e per le seconde case.

«La scelta di non tocca-re l'aliquota per la prima casa - aggiungono - è mol-to impegnativa in un mo-mento di estrema difficol-tà dei Comuni, che ormai hanno ben pochi margini di manovra per il reperi-mento delle risorse neces-sarie alle loro attività. In Emilia - Romagna, Cese-na risulta essere la sola, fra le città maggiori, in-sieme a Bologna, a non a-ver introdotto aumenti

per la prima casa». Analogamente, Cesena

è la città emiliano - roma-gnola che applica 1' addi-zionale Irpef più bassa, pari allo 0,4%, dopo Rimi-ni (0,3). A Forlì è dello 0,49, a Reggio Emilia 0,50, a Piacenza 0,52, a Raven-na 0,60, Bologna 0,70%, a Modena da 0,50 a 0,80 a se-conda degli scaglioni di reddito.

Questo per il 2012, ma per il 2013?

«Pur con la prospettiva di un bilancio pressato da nuovi tagli e nuovi vinco-li, stiamo lavorando con la massima attenzione per non aumentare la pressione fiscale. Anzi, laddove è possibile, stia-mo cercando di dare ri-sposte più coerenti rispet-to all'andamento della crisi. In questo quadro si inserisce la decisione di rivedere i valori venali delle aree edificabili, ri-spondendo così positiva-mente all'ordine del gior-no approvato nell'ottobre scorso dal Consiglio Co-munale con il voto favore-

vole di PD, Italia dei Va-lori, Sinistra per Cesena e PRI, con il quale si è im-pegnato il sindaco a dare corso ad una riduzione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili ai fini Imu».

Nello specifico, grazie al lavoro svolto dall'Asses-sore alle Politiche di qua-lificazione urbana, la giunta è arrivata a defini-re una riduzione genera-lizzata dei valori pari al 20%, a decorrere già dal 2012, tenendo conto sia dell'allungamento dei tempi medi di realizzazio-ne dei fabbricati, sia degli effetti della crisi economi-ca in atto, in particolare nel settore edile. «Allo stesso tempo, però, accen-

tueremo i controlli, attra-verso modalità innovati-ve, per evitare che qualcu-no approfitti della situa-zione per fare il furbet-to».

Tornando poi al bilan-cio 2013 Lucchi e Battisti-ni precisano che la com-pilazione «sarà ancora più complessa e difficolto-sa rispetto agli anni scor-

si (che pure ci sono costati già grandi sacrifici): sap-piamo che occorreranno ancora più fatica e impe-gno, e che dovremo dare prova di tutte le nostre ca-pacità di razionalizzazio-ne e innovazione, ma la-voreremo senza tregua per non chiedere ulteriori sforzi ai cesenati».

Davide Buratti

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ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

01/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Per l'operazione sulle aree la spinta era arrivata dal Consiglio comunale CESENA. L'indicazio-

ne di ridurre i valori di riferimento dei terreni e-dificabili ai fini Imu è stata data di recente dal consiglio comunale. A stimolare l'operazione sono stati i tre gruppi della maggioranza (Pd, Sinistra per Cesena e Idv), con Fabrizio Landi in prima linea. Al mo-mento del voto, hanno ot-tenuto l'appoggio del Pri. Si sono invece e-spressi contro l'Udc e 5 Stelle. Astenuta la Lega nord ed assente dall' au-la il Pdl.

Il ragionamento fatto, anche in seguito ad invi-ti ricevuti da più parti, è

Carlo Battistini

semplice. Nel 2009 il Co- mune adottò dei valori di riferimento per le aree

fabbricabili, sulla base dei quali conteggiare l'I-ci. Quei valori furono pe-rò calcolati dall'Agenzia del Territorio basandosi sugli atti di compraven-dita che erano stati sti-pulati nel biennio 2007-2008. Il problema è che nell'ultimo quin-quennio la crisi ha stra-volto il mercato immobi-liare, come testimonia il crollo da record del com-parto dell'edilizia. La si-tuazione non è perfetta-mente uniforme, ma me-diamente si è stimato che il valore dei terreni edificabili sia diminuito di circa il 20 per cento. Perciò si è deciso di pren-

dere atto di questo cam-biamento, riducendo più o meno in egual misura le quote su cui viene ap-plicata l'Imu. Le solleci-tazioni del Consiglio co-munale hanno tenuto conto anche del fatto che, sempre a causa della per-durante crisi, molti pro-getti immobiliari stanno tardando a decollare. Con la conseguenza di dovere continuare a pa-gare per più anni impo-ste pesanti, senza riusci-re a monetizzare il pro-prio patrimonio, in un momento in cui diversi immobiliaristi hanno già l'acqua alla gola. Gian Paolo Castagnoli

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

01/11/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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pressunE

Antonio Di Pietro Il segretario dell'Idv nel mirino dei suoi iscritti riccionesi

Uv

hlumade 190.

Report scatena le proteste nel partito. Il vicesindaco Francolini e la consigliera Mariotti però manterrebbero le rispettive cariche

Idv in subbuglio: Di Pietro dimettiti I riccionesí pronti a restituire le tessere e formare una lista civica locale

di Emer Sani

RICCIONE. Il consiglio direttivo riccionese dell'Italia dei Valori (Idv) chiede le dimissioni di Antonio Di Pietro, altri-menti «siamo pronti a re-stituire le tessere e uscire dal partito per dare vita a una lista civica locale». La decisione è stata presa nell'assemblea di martedì sera, convocata dopo gli ultimi accadimento che hanno coinvolto Di Pietro e la sua famiglia, riguar-do la gestione delle pro-prietà personali, il bilan-cio del partito e i rimborsi elettorali.

Le vicende sono state portate alla luce dalla tra-smissione televisiva Re-port in onda su Rai3 nella puntata del 28 ottobre 2012. «In seguito anche al risultato conseguito alle elezioni regionali sicilia-ne - proseguo dal direttivo - chiediamo le dimissioni di Di Pietro e il conse-guente azzeramento di tutti gli organi dirigenti del partito a livello nazio-nale e l'immediata indi-zione di un congresso straordinario, come pe-raltro richiesto dal capo gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, dal qua-le dovrà uscire una rinno-vata segreteria capace di indicare una nuova linea

politica, veramente ispi-rata a principi di legalità, trasparenza ed autentica democrazia partecipati-va». L'alternativa sarà confluire in una lista ci-vica, «ispirata ai principi ed ai valori in cui sino ad ora hanno creduto e per i

quali si sono battuti, che inizierà a lavorare imme-diatamente in funzione delle prossime elezioni amministrative della pri-mavera del 2014. Qualora dovesse configurarsi que-sto scenario è comunque intenzione del consiglie-

re comunale Sonia Ma-riotti e del vice sindaco Lanfranco Francolini mantenere le proprie ca-riche elettive, garanten-do piena lealtà e sostegno alla maggioranza che go-verna la città». I fatti e-mersi per il momento non

hanno rilevato reati, «pe-rò non possiamo accetta-re una difesa come quella del presidente che si basa sul non c'è niente di penal-mente rilevante, pensando che vada tutto bene - spie-ga il segretario Giovanni Morri -, si tratta di oppor-tunità e buon senso, che in questo caso ci sembra siano venuti a meno, co-me la moralità di chi si er-ge a moralizzatore della politica. Noi che ci impe-gniamo gratuitamente sulla base di determinati valori, abbiamo l'impres-sione che un gruppo ri-stretto a mo' di cerchio magico leghista decida la strategia del partito senza passare da una consulta-zione».

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ldvin subbuglio: Di Pieho dimettiti

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

01/11/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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pressunE

FornitureeseniialBekyBav il consiglio ripianail"buco"

Fotovoltaico targato Olmo

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pro Bersani SANTARCANGE-

LO. E' nato il comi-tato Santarcangelo per Bersani a soste-gno della candidatu-ra di Pier Luigi Ber-sani alle prossime primarie del cen-tro-sinistra del 25 novembre. L'idea del comitato parte soprattutto dalla forte convinzione nel progetto di Ber-sani pronto per esse-re proposto alle ele-zioni politiche del 2013. Cogliendo l'oc-casione della pre-senza del segretario Bersani domenica a Rimini, a Santar-cangelo verrà orga-nizzato un pranzo di sostegno alla candi-datura, al centro an-ziani (parcheggio Francolini), a parti-re dalle 12.30. Chiun-que voglia aderire al comitato può scrive-re alla mail [email protected] op-pure tramite face-book "santarcange-lo per Bersani".

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il Resto del Carlino 01/11/2012 press LinE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

ULLETT

«Tonino ha dato tanto alla nostra democrazia,

per ora non vedo nessuno scandalo»

«REPORT ha fatto un gran taglia e cuci, e intervistato solo ex delusi dell'IdV — attacca il coordinatore provinciale Carlo Bulletti —. Poi sappiamo che a volte Di Pietro nel-le interviste si... inceppa. Detto ciò, tutto quanto è già stato setac-ciato più volte, dalle procure ai ser-vizi segreti. Ma se emergono nuo-vi fatti penalmente rilevanti, chi ha sbagliato paghi».

E la donazione? «Se non hai ancora un partito, la donazione te la tieni, così ha fatto. Quanto l'ha creato, quei soldi li ha girati allo stesso, mettendoli in contabilità. Dov'è lo scandalo?»

Secondo lei? «Si avvicinano le elezioni, si punta a un grande centrosinistra, e qual-cuno vuole spuntare i rami non al-lineati al tronco, Ma...»

Dico. «Si ricordi il contributo alla demo-crazia compiuta che ha dato Di Pietro negli ultimi 20 anni».

A Riccione non lo vedono co-sì: ne hanno chiesto le dimis-sioni.

«Ne hanno facoltà, anche se forse dovevano confrontarsi col provin-ciale e il regionale. Se hanno ele-menti dettagliati, buon per loro. Se hanno agito emotivamente, se i fatti gli daranno torto, mi attendo che lascino le poltrone kW».

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A sinistra Antonio Di Pietro mentre tiene un improvvisato comizio in piazzale Boscovich e mentre balla in à una delle sue visite in città

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il Resto del Carlino 01/11/2012 pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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In rivolta, i fedeli ss di Di Pietro: «Se non si dimette lascio o il partito» L'Idv di Riccioiie scarica il leader: «Pronti per una lista civica»

o

«ADESSO basta. Di Pietro ha fat-to il suo tempo. Le dinastie non ci. piacciono. Si faccia da parte, altri-menti usciremo dal partito per fondare una lista civica». La pri-ma rottura nel riminese con il lea-der storico dell'Idv si consuma a Riccion.e dove il coordinatore Fa-bio Della Rosa, si è visto con i fe-delissimi del partito, in un a riu-nione alla quale non erano invita-ti membri del provinciale. Lo stes-so Bulletti è stato avvisato solo la mattina seguente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'inchiesta di Report, la trasmis-sione di RaiTre che ha sbattuto in tv l'imbarazzo di Di Pietro sul la-scito della vedova Maria Virginia Borletti alla metà degli anni No-vanta. Poco meno di un miliardo di lire dato al leader, allora mini-stro nel governo Prodi, per la sua attività politica, ma utilizzati da Di Pietro per acquistare apparta-menti, ha sentenziato il team del-la Gabanelli. Apriti cielo nella se-de riccionese dell'Idv dove l'in-chiesta di Report non ha fatto al-tro che alimentare «i malumori per la gestione 'romana' del parti-to», conferma Della Rosa. Le pac-che sulle spalle alla fine di settem-bre, quando di Pietro arrivò a Cat-tolica accerchiato dal calore di ol-tre 150 fedelissimi, inclusi i riccio-nesi, sono storia vecchia. «Chie-diamo le dimissioni di Antonio Di Pietro quale presidente e porta-voce dell'Italia dei Valori, con il conseguente azzeramento di tutti gli organi dirigenti del partito a li-vello nazionale e l'immediata indi-zione di un congresso straordina-rio, come peraltro richiesto dal ca-

po gruppo Idv alla Camera Massi-mo Donadi. Inoltre e' evidente che la gestione 'romana' del parti-to, che contestiamo, la si ritrova per ricaduta anche negli organi-smi locali». Il piccolo circolo pre-tende le dimissioni del leader sto-rico, il che è come chiedere la lu-na. Infitti, Della Rosa, assieme al

segretario Gianni. MOrri, il consigliere Sonia Mariotti, e il vice-sindaco Lanfranco Fran- colini, hanno già in mente dove andare a parare. «Se la no-stra richiesta dovesse cadere nel vuoto, i membri del consiglio di-rettivo riccionese dell'Idv rasse-gneranno le dimissioni, restiate n-do le tessere e uscendo dal partito per dare vita ad una lista civica lo-cale, ispirata ai principi ed ai valo-ri in cui sino ad ora hanno credu-to e per i quali si sono battuti, che inizierà a lavorare immediatame n-te in funzione delle prossime ele-

IL CASO TUTTO E' NATO DOPO UN'INTERVISTA TRASMESSA SU REPORT

LA DIFESA IL COORDINATORE PROVINCIALE BULLETTI RESTA AL SUO FIANCO

zioni amministrative della prima-vera del 2014». Insomma, nessu-no si straccerà le vesti ed anzi la Mariotti e Francolini, «manter-ranno le proprie cariche elettive e rappresentative, garantendo pie-na lealtà e sostegno alla maggio-ranza che governa la città».

Andrea Oliva

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il Resto del Carlino ~MI

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

01/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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MALUNOW IN PROGRAMMA IL COORDINAMENTO PROVINCIALE. IRINA IMOLA: «GRANDE AMAREZZA, ORA CONGRESSO ANTICIPATO»

Anche • ha i nervi a fior di pe e, doni la resa dei conti SE RICCIONE l'IdV parte in quarta nella crociata anti leader, l'Italia dei Valori di Rimini - con la sola eccezione del coordinatore provinciale Carlo Bulletti - ha i nervi a fior di pelle. I nodi verranno al pettine nel co-ordinamento provinciale di doma-ni sera. E ancora di più in quello regionale fissato per domenica, «Onestamente mi attendo una ri-sposta importante dal presidente Di Pietro — attacca irin.a Imola, assessore a Rimini —. Per quel che è apparso a Report provo mol-ta amarezza. E mi alleo con Massi-mo Donati, nostro capogruppo al-la Camera, nel chiedere a gran vo-ce il congresso anticipato. Diii do-vranno venire risposte effettive, con dati alla mano, non solo per i cittadini ma per noi eletti che

LÀ COOR.DMATRICE VITALE «Siamo sotto choc, dopo tanto impegno ora restiamo senza fiato»

ogni giorno ci mettiamo la faccia, con impegno e sacrificio. L'IdV deve ripartire». Fa il pesce in bari-le invece il consigliere comunale Stefano Murano Brunori, in gene-re combattivo e loquace: «Ci riu-niamo venerdì sera, si discuterà della campagna referendaria». E le accuse a Di Pietro? «Non sono all'ordine del giorno. Certo, fosse-ro confermate, sarebbe grave», si lascia sfiiggire Brunori. Visibil-mente provata Vittoria Vitale, co-ordinatrice Italia dei Valori nel co-

mune di Rimini: «Non nascondia-mo la testa sotto la sabbia — dice con un filo di voce — attendiamo notizie dirette dal coordinatore politico Bulletti. Siamo choccati dal punto di vista emozionale. Io, credo, forse più di tutti». Perché? «Ci ho messo tanto impegno, il partito l'abbiamo tirato su a Rimi-ni col volontariato, e accuse simili lasciano senza fiato». Sono da con-fermare... «Certamente, nessuna condanna preventiva, sino a pro-va contraria la mia fiducia in Di Pietro resta. Attend.iamo chiarifi-cazioni. Ceno che quando su una sola persona si concentrano enor-mi resonsabilità, può risultare dif-ficile tenere tutto sotto controllo. Magari ha seguito i consigli di qualche persona sbagliata».

Mario Gradara

BAGNO DI FOLLA Antonio Di Pietro in Piazza Cavour a Rirnini

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il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano

01/11/2012

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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247

pressunE

Di Pietro piega i dissidenti 'ex pm confermato leader dell'Idv ma il partita resta spaccata

Elena G. Petìnori. ROMA

PRIMA un'assemblea generale del partito. Poi, subito dopo, un congresso straordinario per rin-novare totalmente facce e offerta politica dell'Italia dei Valori. il «processo» ad Antonio Di Pie-tro, avviato dal capogruppo alla Camera Massimo Donadi (Pri-sma) dopo la vicenda del consi-gliere regionale Vincenzo Ma-ruccio (indagato per peculato) e i suoi presunti rapporti con Undrangheta, ma soprattutto in seguito alle rivelazioni di Report sui 56 appartamenti che il leader del partito si sarebbe comprato con i soldi dell'Idv, è finito con una sua nuova vittoria. Aveva chiesto lo scioglimento del parti-to, Di Pietro. Gli è stato risposto con la conferma all'unanimità del suo ruolo. Così ha potuto in-testarsi l'avvio della fase di rin-novamento che dovrà portare —

nelle intenzioni — al supera-mento del 5% alle prossime poli-tiche. Un obiettivo che ora appa-re quasi una chimera, visti gli esi-ti delle urne siciliane.

L'IDV, dunque, avvia una vera fa-se costituente del partito che sa-rà battezzata a dicembre, con l'assemblea generale che sfocerà (forse anche prima delle elezio-ni) in un congresso straordina-rio dove verranno scelti, uno a uno, «i nuovi volti e rapprensen-tanti del partito nelle istituzio-ni». La fronda interna, che avrebbe voluto processare il lea-der per portare in dote al Pd la spaccatura del partito in cambio — probabilmente — di qualche candidatura sicura tra i democra-tici, ora torna a essere minoran-za. Perché anche Luigi De Magi-stris, accusato da più parti di vo-ler scippare a Di Pietro lo zocco-lo duro del partito per coalizzar-si poi con il Pd, ha incontrato privatamente l'ex pm di Mani

Pulite assicurandogli la massi-ma lealtà. De Magistris sarà pro-babilmente a capo di una lista «arancione», fatta di sindaci e so-cietà civile che potrebbero for-mare, con l'Idv, Prc e il Pdci una mini-coalizione destinata a rap-presentare la frangia estrema di opposizione a sinistra. La costru-zione di questa compagine avver-rà sicuramente dopo l'assemblea di dicembre dove verranno an-

che riscritte le regole sulla tra-sparenza, sulle candidature, sull'incompatibilità e sul rilan-cio dei referendum; sicuramen-te «si andrà oltre l'Italia dei valo-ri verso un nuovo soggetto». Di Pietro, dunque, tiene le redi-ni del partito con la mano destra mentre con la sinistra si difende dalle accuse di essersi arricchito, a livello immobiliare, con i soldi dell'Idv. Sul sito del partito sta per essere pubblicata una monta-gna di carte dei registri catastali dove verrebbero smontate una per una le accuse portate da Re-port. «Lo facciamo per traspa-renza», dicono all'Idv sapendo di dover fare una faticosa opera di recupero di credibilità. «Ma comunque — dice il "dissiden-te" Francesco Barbato — l'Idv ormai superata; la decisione dell'ufficio di presidenza sem-bra accettare la linea Donadi sul congresso, ma lascia Di Pietro al-la guida. Il partito sta diventan-do sempre più come il Pd e l'Udc».

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