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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 25.09.2012 Pagina 1 di 52

Rassegna 26.09.2012

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Rassegna 26.09.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

25.09.2012

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Regionale

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

INDICE

Inceneritore, riunione a porte chiuse. La Regione trova l’accordo con Hera e Iren26/09/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Fondi ai partiti, ecco il piano Errani-Richetti26/09/12 Corriere di Bologna 5

Venturi: Nanni e Batman stesso spregio dell'etica26/09/12 Corriere di Bologna 6

Fui ospite di Nanni a cena. Vi racconto26/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 7

Ospitate tv. L'ex dipietrista Riva sentito dai finanzieri26/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 8

Spese in Regione, oggi i tagli e le fatture online26/09/12 La Repubblica Bologna 9

Mazzoni si difende “Soldi pubblici spesi in tv? Responsabilità dei politici”26/09/12 La Repubblica Bologna 10

L’assessore Freda alle multiutility “Chiuderemo tutti gli inceneritori”26/09/12 La Repubblica Bologna 12

Dehors, nuove regole al via licenze tutte da confermare26/09/12 La Repubblica Bologna 13

Grillo battitore libero, Di Pietro senza sponda26/09/12 Libertà 14

Contro il referendum e la resa a Parma aboliamo tutte le Province26/09/12 Libertà 15

L’Idv a fianco dell’assessore dimissionario26/09/12 Gazzetta di Reggio 16

Prelazioni e socnti per il politica che va a teatro26/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 17

La paghetta dei partiti va tutta in telefonini, calendari e volantini26/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 18

"Metterò in rete gli scontrini Ormai non c'è altra strada"26/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 21

Da Comune e Provincia di Modena un appello per l'unione con Reggio26/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 23

"Berciotti è stato coraggioso Le sue sono dimissioni politiche"26/09/12 Il Resto del Carlino Reggio 24

«Solo l’inizio, il dopo Delmonte è vicino»26/09/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 25

La Regione: «Rifiuti Tutti gli inceneritori dovranno chiudere»26/09/12 Gazzetta di Modena 27

«Cispadana? Usate i soldi per ricostruire»26/09/12 Gazzetta di Modena 28

Ecco i rimborsi ai gruppi26/09/12 Il Resto del Carlino Modena 29

«Pd, noi non saniamo il deficit con le nomine»26/09/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 30

La svolta della Regione: «Inceneritori da chiudere»26/09/12 Modena Qui 32

La geotermia? Grande opportunità26/09/12 Il Resto del Carlino Ferrara 33

Fisica della sobrietà ... ne basta la metà26/09/12 Il Resto del Carlino Ferrara 34

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Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

VinyLoop, plastica amica dell’ambiente e del lavoro26/09/12 La Nuova Ferrara 35

Vigili di Masi e Voghiera insieme a Ferrara26/09/12 La Nuova Ferrara 37

«Con la geotermia bis Ferrara sarà all’avanguardia»26/09/12 La Nuova Ferrara 38

Finanziamenti ai Gruppi la Provincia “paperona”26/09/12 La Nuova Ferrara 40

Due incontri fra sobrietà e Antonioni26/09/12 La Nuova Ferrara 41

Più sicurezza sulle strade e in centro26/09/12 Corriere Romagna Ravenna 42

“E se invece delle provincie abolissimo tutte le regioni?”26/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 43

Hera-Acegas, Sel contraria La Morigi non firma atto fusione26/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 44

“La cultura sostenibile del fare”26/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 45

In 2 anni Da 20 a 6 milioni d’euro Tracollo di entrate per il Comune26/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 46

«Circo, un’ordinanza vieti certi spettacoli»26/09/12 Il Resto del Carlino Forlì 47

Basta con inceneritori e discariche26/09/12 La Voce di Romagna forlì 48

Hera-Acegas L’Idv boccia la maxi fusione26/09/12 La Voce di Romagna forlì 49

«Alcol vietato in strade, parchi, spiagge»26/09/12 Corriere Romagna di Rimini 50

I “grillini” polemici sull’assemblea26/09/12 La Voce di Romagna Rimini 51

La capogruppo Idv, Liana Barbati26/09/12 Il Resto del Carlino 52

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26/09/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Inceneritore, riunione a porte chiuse. La Regione trova l'accordo con Hera e Iren

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L'annuncio è di quelli importanti. "Stop alla costruzione di nuovi inceneritori in Emilia Romagna e chiusura graduale di quelli esistenti, a partire dai più vecchi". A dirlo, dopo un incontro con i vertici di Hera e Iren, è l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda. "Ci tengo a specificarlo, la linea è quella di tutta la giunta e le due multiutility si atterrano al piano". Il piano di cui parla l'assessore è in lavorazione, ma è già disponibile un primo documento di indirizzo, approvato in estate.

L'obiettivo è dunque già chiaro, ed è la riduzione graduale di discariche e inceneritori fino a passare ad un ciclo dei rifiuti basato esclusivamente su "poli provinciali di recupero".

Un obiettivo non certo facile, visto che nel 2010 i rifiuti urbani hanno superato le tre milioni di tonnellate, con un aumento che non hai mai visto rallentamenti ad eccezioni del 2009. Le percentuali parlano chiaro: dal 2001 al 2010 la produzione totale è aumentata del 22% mentre la popolazione solo del 9%. Le linee di indirizzo approvate dalla giunta invece puntano in primo luogo a prevenire la produzione dei rifiuti, prolungando quindi la vita utile dei beni. Da qui l'idea di una rete regionale di "poli di recupero", per rimettere in circolo quello che altrimenti sarebbe destinato all'incenerimento o comunque alla discarica. Per fare questo, ha spiegato l'assessore, "servirà un patto con le aziende e il sistema produttivo, in modo che tutto quello che si produce sia riutilizzato il più possibile".

"Impossibile per il momento dare delle date", spiega Freda, che sottolinea come il prossimo nuovo Piano regionale dei rifiuti scadrà nel 2018, "e quindi le verifiche awerranno ogni sei anni". Detto questo le linee guida sono ormai tracciate: chiusura delle discariche, stop alla costruzione di nuovi inceneritori e utilizzo di quelli già in funzione "per lo smaltimento finale dei rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale nel rispetto del principio di prossimità". Poi, con la graduale apertura dei centri di recupero, chiusura di tutti gli inceneritori presenti in Emilia Romagna. L'esempio da prendere è quello di Reggio Emilia. "Quando hanno fermato il loro inceneritore — ragiona l'assessore all'ambiente — si sono fatti carico dei propri rifiuti attraverso un sistema misto discarica-trattamento a freddo mediante procedimenti meccanici-biologico".

Domani Freda sarà a Parma per discutere con l'assessore all'ambiente Gabriele Folli del termovalorizzatore che Iren vuole attivare e che invece il sindaco Federico Pizzarotti ha promesso di chiudere. "Ripeterò quello che ho già dichiarato pubblicamente: non far partire il termovalorizzatore rientra nelle linee guida già condivise dalla giunta regionale. Quello che Parma dovrà fare però — conclude Freda — è prendersi carico dei propri rifiuti. Altrimenti il sistema non potrà che collassare".

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26/09/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Costi delta politica La svolta di Bersani chiude il derby democratico tra i due presidenti di viale Aldo Moro: «Nessuna diversità di opinione»

Fondi ai partiti, ecco il piano Errani-Richelli Budget unico e ridotto del 20-30%, controlli alla Corte dei conti, spese dettagliate on line

Lo scandalo che ha travolto il Pdl del Lazio e la giunta di Renata Polverini ha spinto Pier Luigi Bersani ad affronta-re di petto il tema delle spese dei gruppi consiliari regiona-li. «E necessario prendere un'iniziativa urgente sui costi delle Regioni. Da subito biso-gna ridurre e riformare i costi e mettere ordine tutte le spe-se», ha detto ieri il segretario del Pd ai governatori e ai capi-gruppo del suo partito riuniti a Roma. E la decisa svolta di Bersani è nel senso delle pro-- poste che Vasco Errani e Mat-teo Richetti, presidente della. Regione Emilia-Romagna e della relativa Assemblea legi-slativa, discutono in questi giorni resi caldissimi dal caso Lazio ma anche dalle inchie-ste bolognesi che scuotono viale Aldo Moro, quelle per pe-culato aperte sull'ex consiglie-re regionale ed ex Idv Paolo Nannì e sulle famigerate inter-viste a pagamento dei politici sulle tv locali.

Così stamattina. il renziano Richetti e il bersaniano Errani si presenteranno, a Bologna e a Roma, con lo stesso pacchet-

lo di misure. Il primo ne parle-rà ai capigruppo dell'Assem-blea che presiede, il secondo nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni ai suoi colleghi governatori di tutta Italia. Si tratta di un fon-do unico per tutti i gruppi consiliari, che prenderà il po-sto dei budget assegnati ai sin-goli partiti, con la modifica dei criteri di assegnazione e una riduzione dell'attuale am-montare che potrebbe essere dell'ordine del 20-30 per cen-to; dell'attribuzione dà con-trollo e verifica dei bilanci a un ente pubblico che potreb-be essere la Banca d'Italia e la Corte dei conti al posto degli odierni revisori; della pubbli-cazione on line di voci di spe-sa più dettagliate rispetto alle 16 attuali «macrovoci», che consentono di sapere ciò che ciascun gruppo ha destinato all'attività politica o alla co-municazione ma non quanti soldi sono stati spesi in mani-festi e volantini quanti in ce-ne, trasporti o altro.

Sono, con tutta evidenza, le proposte su cui il «rottamato - re» Richetti insiste da tempo

con i capigruppo dell'Assem-blea regionale, dai quali fino-ra non ha ottenuto il via libe-ra. Lo stesso Pd è sempre sta-to contrario alla pubblicazio-ne dei cosiddetti «scontrini». Non è un caso che nei giorni scorsi Richetti abbia detto ai suoi che è pronto a dimettersi se passasse la proposta di met-tere on line il dettaglio delle spese. E ora anche il governa-tore Errarti getta il suo peso, rafforzato dall'impegno di Bersani, proponendo ai gover-natori il modello emiliano -ro-magnolo. E il risultato di quel-lo che nei giorni scorsi era. sembrato un derby tra i due presidenti di viale Aldo Moro, membri dello stesso partito ma su sponde opposte in vi-sta delle primarie del centrosi-nistra.

Ieri Errani e Richetti hanno diffuso una nota per dire che non sono mai stati più uniti: «Fra di noi non esistono diver-sità di opinioni: la riduzione dei costi, la razionalizzazione

della spesa e la trasparenza adottate sono il risultato di un lavoro comune. E l'ulterio-re riforma del finanziamento dell'Assemblea la stiamo por-tando avanti insieme a tutti i gruppi consiliaii, con il prota-gonismo di tutta l'Assem-blea», si legge nel comunica-to, che fa esplicito riferimen.- lo ad «alcune ricostruzioni giornalistiche», ovvero quelle del Corriere di Bologna di ieri sul derby in corso. «Peraltro

aggiungono i due presiden-ti è sbagliato anche evoca-re le primarie del centrosini-stra, che nulla c'entrano». Og-gi Errani punta a strappare un impegno di massima agli altri governatori. Per Richetti, la sfida ai capigruppo è senz'al-tro più impegnativa: dovran-no mandar giù una riduzione consistente delle risorse a di - sposizion.e e un controllo pe-netrante sul loro utilizzo.

Alessandro Mantovani [email protected]

Le ínchleste Due Procure al lavoro La pNntn3 achnitria (per pectila to) e quella della Corte dei Conti nir danno erariairn inciagano stille peso dat «a capogruppo dell'Idv in viale Aldo Moro, Paolo Nanni. L'ipotesi è che abbia usato per questioni iyarsoi Ai sudi riel gruppo consillare Magistrati al lavoro sulle stesse ipotesi anche sulle interviste a pagamento dei politici sulle W locali

Le norme Trasparenza solo a metà

Nei :inni scorsi il presidente dell'Assemblea regionale ucnsth canna va, ha promosso

una riforma dei finanzia:periti a: gruppi e dei loto controlli ma Pd e Pdi hanno bloccato la pubblicazione on ire delle fatture relative alle singole spesa Oggi la trasparenza si ferrea seri macrovoci da cui non

noss , i)iiP iirntrtlii - e il reale iMpiego delle risorse

Le proposte Oualtro punti per cambiare H governatore bersaniana Errani e H presidente renziano dell'Assemblea regionale Panetti, hanno concordato un piano «benedetto» anche dal segretario del Pd Bersani: budget urina per i gruppi consilittri, taglio lato risorse, controlli sta Corte dei conti e dettaglio dote spese on line. Fin qui Richetti non era riuscito a far passare le sue proposte

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26/09/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

L'affondo sull'ex ldv

Venturi: «Nanni e Ba ti stesso spregio dell'etica»

L'accostamento colpisce, tanto più che Paolo Nanni (da due giorni ex dipietrista) fin qui ha fatto parte della sua maggioran-za a Palazzo Malvezzi: «Lo spregio e lo scempio delle regole e dell'etica — ha scritto ieri il vicepresidente della. Provincia, Gia-como Venturi, su Facebook ---- è stato un processo più profondo che va dai "Batman" del Lazio, ai Nanni di Bologna, fino a chi non raccoglie la cacca del proprio cane» Nanni è indagato per peculato per le presunte opacità nella gestione dei 450 mila euro assegnati nel 2005-2010 al gruppo Idv della Regione, ma a suo carico non sono emerse situazioni paragonabili a quelle che han-no 'turbato la carriera del capogruppo Pdl nel Lazio, Franco Bat -man Fiorito. L'inchiesta prosegue, la. Finanza studia le carte. Pro-segue anche l'indagine sulle interviste a pagamento in tv: dopo altri capigruppo è stato sentito, come teste, Clan Guido Naldi di Sel: «Credo di aver chiarito tutto», ha detto. RPRODUZIONE R,SEWATA

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11. sonno detta Regione Aria bassa nei consigli regionali: Lazio, Campania, Lombardia. Ed

Emilia Romagna, ahinoi. La 'Pisana alla bolognese', su cui

indaga il pm Antonella Scandellari (a destra), è

incentrata su Paolo Nanni (a

«Fui ospite di Nonni a cena. Vi racconto»

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BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

26/09/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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«Fui ospite di Nanni a cena. Vi racconto» L'ex sindaco di Loiano e Monghidoro, ora dell'Idv• «Non si parlò di politica»

di GILBERTO DONDI

«A TAVOLA si parlò del più e del meno. Di tutto, tranne che di politica». Arnaldo Naldi, ex sinda-co di Loiano e Monghidoro, 'vec-chio' militante di Pci e Pd prima di approdare all'Idv, ricorda così la cena organizzata da Paolo Nan-ni a cui fu invitato. Nanni, consi-gliere unico dell'Idv in Regione fra il 2005 e il 010, oggi è indaga-to per peculato dal pm Antonella Scandellari che vuole far luce sui fondi, circa 450mila euro, elargiti dalla Regione al gruppo Idv nel quinquennio. Una delle anomalie emerse finora dalle indagini ri-guarda le tante cene, alcuna ddirit-tura simultanee, pagate da Nanni con i fondi regionali. A una di queste avrebbe partecipato appun-

ARNALDO NALDI «Mangiammo al Golf club, si discusse del più e del meno ma mai del partito»

to Naldi, che nel 2005 si candidò alle regionali per l'Idv, ma non fu eletto.

«DOPO la sua elezione, quindi dopo il 2005, fui invitato a una ce-na organizzata da lui — racconta Naldi —. Eravamo una decina di persone e la serata si tenne al Golf club di Castenaso. Io andai con-vinto che si parlasse di politica e si mettessero a punto le strategie del partito. Nulla di tutto ciò. Si mangiò, si parlò del più e del me-no e poi tutto finì lì. Ricordo che

a un certo punto dissi che volevo affrontare alcune questioni politi-che, ma il mio invito cadde nel vuoto». La delibera regionale che disciplina l'assegnazione dei fon-di regionali prevede che i consi-glieri possano spendere i soldi per iniziative istituzionali sul territo-rio. Tradotto: va bene la cena, pur-ché sia fatta per mantenere i con-tatti con gli elettori o i dirigenti; ergo, la politica, cioè l'attività isti-tuzionale del partito, deve esserne la ratio. Stando al racconto di Nal-di, in quel caso non fu così. «La cena fu organizzata da Nanni, gli inviti li fece lui», spiega. Poi attac-ca: «Quel che sta uscendo è vergo-gnoso, noi siamo arrabbiati. Io chiedo che il segretario regionale Silvana Mura provveda alla radia-zione di Nanni dal partito (Nan-ni, l'altro giorno, si è dimesso

dall'Idv; ndr)». Per Naldi, inoltre, durante la campagna elettorale del 2005 non tutto filò liscio: «Nanni si prese tutti gli spazi asse-gnati all'Idv per affiggere i manife-sti. Protestammo, ma non accad-de nulla. Nell'Idv è necessaria una gestione più democratica e meritocratica. Lo dico io che non ho più velleità elettorali».

IERI, intanto, sul caso di Nanni è intervenuto il vicepresidente del-la Provincia Giacomo Venturi, che ha fatto un parallelo con il ca-so del laziale Franco Fiorito, det-to Batman. «In questi anni lo scempio delle regole e dell'etica — ha scritto su Facebook — è sta-to un processo più profondo che va dai Batman' del Lazio ai Nan-ni di Bologna, fino a chi non rac-coglie la cacca del proprio cane».

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Periodicità: Quotidiano

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«Fui ospite di Narrai a cena. Vi racconto»

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Aizzolil siffende -Soldi pubblici Tesi in? RopongibilitAci

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Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Spese in Regione, oggi i tagli e le fatture online Bersani con Errani e Richetti: subito la riduzione dei fondi e la trasparenza

BEPPE PERSICHELLA

OGGI sarà un giorno cruciale per la riforma del finanziamen-to all'Assemblea legislativa. Già in giornata potrebbe essere presentata la bozza concreta che dovrà avere entro la fine an-no l' ok dell'aula. Controllo dei bilanci da parte di un ente terzo (Bankitalia, Corte dei Conti o

una società privata), riduzione dei costi e maggiore trasparen-za sui conti. Su quest'ultimo punto la distanza tra i partiti e il presidente del consiglio Mat-teo Richetti pare essere venuta meno e la sua proposta di met-tere tutto on line, da fatture a scontrini, dovrebbe avere il sì anche dei capigruppo, che oggi si vedranno da soli e poi con Ri-

chetti e l'Ufficio di presidenza per dare il definitivo via libera.

Contemporaneamente a Roma Vasco Errani, quale pre-sidente della Conferenza Stato Regioni, giocherà la sua perso-nale partita.

L'obiettivo anche qui è di av-viare una riforma nazionale che miri agli stessi tre punti (meno soldi, razionalizzazione delle

spese e trasparenza). Nessuna sfida a distanza insomma tra Richetti e Errani, tanto che ieri hanno smentito con una nota congiunta «diversità di opinio-ni» sulla riforma in Regio ne. «La stiamo portando avanti insie-me a tutti i gruppi consiliari - si legge - con il protagonismo di tutta l'Assemblea». A dare loro manforte e a dimostrare che il

Pd non è diviso, da Roma arriva Pierluigi Bersani: «Da subito bi-sogna ridurre i costi e mettere online tutte le spese».

A viale Aldo Moro intanto l'Idv, dopo le indagini sul suo ex capogruppo Paolo Nanni, ha depositato una proposta di leg-ge per far pubblicare online fat-ture e scontrini dei gruppi.

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Pagina 5 Spese inite,Oone, og0 i tagli e le fatture onlme

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DIRETTORE Giovanni Mazzoni direttore di È-tv

Non ho mai chiesto denaro per interviste né le ho mai ordinate, lo voglio chiarire in maniera inequivocabile

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Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Il direttore di È-tv: "Non si devono confondere i livelli"

Mazzoni si difende "Soldi pubblici spesi in tv? Responsabilità dei politici" GIOVANNI Mazzoni si difen-de in video dal sospetto che la sua emittente abbia fatto in-terviste tv a pagamento ai con-siglieri regionali. Il direttore di E-tv ha organizzato un tg spe-ciale, andato in onda ieri sera, per discutere del caos sulle spese dei gruppi consiliari in Regione, dal Lazio al caso -Idv in Emilia Romagna e delle au-tosospensioni nel Pdl. Uno spazio nel quale si è riservato però di fare «un doveroso commento e una valutazio-ne» anche sulle dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali che affermano di aver pagato con fondi di viale Aldo Moro per "ospitate" a pagamento a E-tv, esibendo anche, in un caso, una fattura di pagamen-to da 1200 euro, pubblicata nei giorni scorsi da Repubblica.

«Non ho mai fatto, né ho mai fatto fare alcuna intervista a pagamento» ha detto Maz-zoni in video, distinguendo anche tra le responsabilità dei politici e quelle dei giornalisti. «Vorrei che non si confondes-sero i livelli» spiega il direttore di E-tv: «Se sulla vicenda delle interviste tv a pagamento c'è stato un uso distorto del dena-ro pubblico, questo riguarda chi aveva la disponibilità di

quel denaro, e non l'emitten-te. Faccio un esempio: se un politico usa fondi pubblici per pagare al ristorante, la colpa non è del ristorante». In se-condo luogo, per quello che ri-guarda le tv, il problema può semmai essere deontologico: «È una distinzione importan-te, perché una cosa è discute-re di un problema etico e mo-rale, altra cosa è l'uso distorto del denaro dei cittadini».

A scanso di equivoci, co-munque, Mazzoni conclude

così: «Chiarisco in maniera inequivocabile che io non ho mai fatto né fatto fare intervi-ste a pagamento». «Forzata», secondo il direttore di È- tv an-che l'interpretazione data del-la fattura da 1200 euro per "au-diovisivi redazionali" legati a un contratto con "Buongior-no Emilia Romagna" (tra-smissione del mattino che ospita spesso consiglieri re-gionali). «La fattura esiste -conclude Mazzoni in video -ma in alcuni articoli si dà una

SILVIA BIGNAMI

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26/09/2012 press unE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

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LE INCHIESTE La procura ha aperto due indagini per peculato, interviste tv a pagamento e fondi dei gruppi politici

LE PROPOSTE Il presidente del consiglio regionale Matteo Richetti vuole mettere online tutte le spese

IL VERTICE Oggi la proposta verrà discussa in un vertice tra Richetti e i capigruppo in Regione

interpretazione che non cor-risponde a quel che c'è scritto in quella ricevuta».

La contestazione nasce dal fatto che la ricevuta di t-tv (sulla quale non è indicato se l'intestatario sia il consigliere regionale o il gruppo) è relati-va appunto ad "audiovisivi re-dazionali" e non a "ospitate", come invece era chiaramente indicato nella ricevuta di 7 Gold esibita qualche settima-na fa dal Pdl Galeazzo Bigna-mi. Ciò nonostante, molti

consiglieri regionali, dall'Udc Silvia Noè al leghista Manes Bernardini, hanno ripetuta-mente dichiarato di aver ac-quistato "comparsate" anche a E-tv. Una questione sulla quale la magistratura, che ha aperto una inchiesta per pe-culato a carico di ignoti e che sta analizzando i documenti prelevati da 54 tra emittenti e radio locali e quelli prelevati da viale Aldo Moro, sta cer-cando di fare luce.

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ASSESSORE Sabrina Freda guida l'assessorato dell'Ambiente in Regione

26/09/2012 press LinE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

La Regione prevede anche il graduale superamento delle discariche

L'assessore Freda alle multiutility "Chiuderemo tutti gli inceneritori"

BEATRICE CERASA

IERI l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda ha incontrato le multiutility e i gestori de-gli impianti, annunciando l'obiettivo della Re-gione: chiudere gradualmente tutti gli inceneri-tori e le discariche e riconvertirli in poli di recu-pero. Immediato il dissenso delle multiutility, soprattutto per quanto riguarda la chiusura dei termovalorizzatori; i rappresentanti presenti - Confservizi, Hera, Iren e le altre concessionarie - si sono impegnati a presentare un documento condiviso nella prossima riunione del 9 ottobre. Le utility, che chiedono gradualità, condividono tuttavia il piano regionale di gestione dei rifiuti, perché «supera i confini provinciali e permette di razionalizzare i flussi». L'assessore ha sottoli-neato come la regione debba puntare all'auto-sufficienza, se vuole essere all' avanguardia. L' o-biettivo è stringere un nuovo patto con le azien-de, dando la priorità al riutilizzo dei rifiuti e non allo smaltimento, anche per evitare che le altre regioni catalizzino in Emilia-Romagna. L'asses-sore ha quindi ribadito il no della giunta regio-nale alla realizzazione di nuovi inceneritori.

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26/09/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Tavolini all'aperto in centro

In ottobre la proroga delle concessioni fino a fine anno

Dehors, nuove regole al via licenze tutte da confermare

LA GIUNTA havarato il nuovo regolamen-to per i dehors che entrerà in vigore a par-tire dall'anno prossimo, stabilendo anche i termini per rinnovare le attuali conces-sioni in scadenza a fine settembre. Per es-se sarà necessario un rinnovo entro la metà di ottobre al fine di ottenere la con-cessione fino al 31 dicembre. L'assessore al commercio Nadia Monti ha scritto a questo proposito a tutti i gestori affinché si rechino allo sportello del cittadino del lo-ro quartiere. Il nuovo regolamento avrà durata quinquennale e stabilisce regole precise per ogni zona della città. Nelle piazze monumentali, dove la Soprinten-denza aveva vietato l'uso degli ombrello-ni, sarà discussa in modo specifico l'appli-cazione delle norme sui dehors che co-munque prevede regole ferree su estetica e colori delle verande. L'assessore all'Ur-banistica Patrizia Gab ellini ha chiarito che su un centinaio di dehors risultati irregola-ri, una ventina erano privi di autorizzazio-ne e il resto presentavano varie difformità.

Pagina 9 Per SonPetronio gli Stadio in piazza unconcerto nclriconio di Dalla

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNSSTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

26/09/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Grillo battitore libero, Di Pietro senza sponda

PIERLUIGI MAGNASCEI

nche se i principali istituti demoscopici italiani gli at-ribuiscono già il 15 per

cento delle intenzioni di voto, il movimento 5Stelle di Beppe Gril-lo resta ancora un specie di Ufo, di oggetto sconosciuto e, in par-te, anche misterioso.

Adesso ha provato a spiegare cos'esso è, un cattedratico di filo-sofia del diritto presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Genova, il professor Paolo Bec-chi, in un lungo discorso sul blog del movimento.

SEGUE A PAGINA 7 »

E Di Pietro resta senza sponda

D ico che ha tentato perchéil suo intervento, non solonon è stato certamente esaustivo,

ma è anche stato espresso con una prosa complicata e, alle volte, anche ammiccante e volutamente confusio-nista. Alla Vendola, per intenderci. Un aspetto però l'ha messo in rilievo, il professor Becchi. E questo aspetto, non solo è politicamente significativo ma è anche concretamente deflagran-te. Si tratta dell'assoluta indisponibi-lità del movimento 5Stelle di fare al-leanze con qualsiasi altro partito, per-ché, ha spiegato il professor Becchi "i movimenti sono a senso unico: non possono perdersi per strada, non pos-sono scegliere di girare a destra o a si-nistra. Per questo, essi non si possono compromettere con nessuno':

U professor Becchi aggiunge inoltre che"5Stelle deve rimanere movimen-to,deve essere sempre in divenire, non deve fermarsi mai e,qualunque sia il ri-sultato elettorale delle elezioni politi-che del marzo prossimo, non potrà es-sere una forza di opposizione o di maggioranza. 5Stelle infatti svolgerà un ruolo di opposizione che, tuttavia, questo è il punto, non sarà mai di op-posizione istituzionale". 5Stelle quindi resterà un battitore libero perché è un movimento rifugge dalle logiche del-

la "democrazia parlamentare che ten-de, per sua stessa natura,a1 negoziato, al compromesso, alle manovre': Il 5Stelle invece, sempre in base alle af-fermazioni del prof.Becchi, non dovrà mai perdere"la sua carica intransigen-te anti-sistema':

Da questo programma,deriva subi-to una conseguenza. E cioè 5Stelle non si alleerà mai, non solo con il Pcl, ma nemmeno con il Sel di Vendola o l'Iclv di Di Pietro che invece speravano si farsi trainare elettoralmente e politi-camente dal, per il momento, esube-rante movimento di Grillo.Questi ulti-mi due partiti quindi, adesso, si trova-no senza alleati che non sia il Pd (che peraltro, pur dicendosi disponibile ad allearsi con Vendoia, ha già detto che, dell'alleanza con l'Iciv, non vuol nem-meno sentirne parlare).Lassoluta indi-sponibilita di 5Stelle ad entrare in cor-date politiche, terremota panorama dei partiti a sinistra del Pd che adesso perdono una sponda ed un traino sui quali contavano molto, anche per po-tere tenere sulle braci il Pd di Bersani che invece, a seguito della posizione di 5Stelle, adesso così precisata, ha fi-nito per veder relativamente rafforza-ta la sua leadership a sinistra, pur nel-la bufera politica di questi giorni.

Pierluigi Magnaschi

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«Da soli non possiamo fare tutto»

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Un momento della riunione del Consiglio Provinciale: i banchi dell'opposizione

1.5": Per i] pacchetto doppio" è diffidenza bipardsan

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

26/09/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Contro il referendum e la resa a Parma aboliamo tutte le Pro e N on deve essere parso vero

al PD vedersi consegnare sul piatto d'argento di un

ordine del giorno la resa incon-dizionata della maggioranza di centrodestra all'unione con Par-ma. Lopzione di area vasta sulla quale il PD era attestato da tem- p. o. Le chiacchiere di mesi e le di-chiarazioni tonitruanti ridotte a zero. Appena il tempo di riaversi dallo stupore e il capogruppo Bergonzi si è affrettato ad appor-re anche la propria firma in calce alla clamorosa inversione ad U.

Un "atto di responsabilità e di concreto realismo", ha definito la scelta il presidente Trespid.i, già dimentico degli strali e delle in-vocate dimissioni per la presi-dente del CAL, Zappaterra, che qualche giorno prima aveva a-vanzato la stessa ipotesi, o dei piccati distinguo rispetto all'in-vito del Coordinamento regiona-le PDL a procedere rapidamente con la "fusione" tra Parma e Pia-cenza stante la "convinta contra-rietà al mantenimento delle at-tuali Province in quanto enti inu-tili".

Per non farsi mancare nulla gli strateghi del centrodestra, nel mentre davano mandato al Presi-dente per trattare la resa con Par-ma, hanno imboccato anche la direzione opposta, confezionan-do in fretta e furia una richiesta di referendum consultivo per tra-sferire la provincia in Lombardia.

A parte ogni considerazione sull'opportunità di spendere qualche centinaia di migliaia di giuro della collettività per dare e-secuzione a norme che si pro-pongono di ridurre i costi della politica, all'evidenza si tratta di -un pannicello caldo dall'impro-babile esito utile a serrare le fila, tacitare i maldipancia interni al-la maggioranza sulla prima pro-posta e giocare allo scaricabarile con i cittadini chiamati in nome della democrazia a pronunciarsi (peraltro in modo non vincolan-te) su scelte politiche che il cen-trodestra non è in grado di assu-m.ere.

A dire degli stessi strateghi il referendum non è la proposta forte del centrodestra ma solo la spada di Damocle che penderà minacciosa sulla testa di quanti dovranno trattare con Trespidi le condizioni dell'annessione, pronta ad essere impugnata se non saranno soddisfacenti. Dif-ficile immaginare che a Bologna una tale minaccia possa far tre-

mare i polsi a qualcuno anche perché potrebbe trasformarsi in un boomerang qualora gli inter-locutori si avvedessero di aver di fronte un generale senza truppe.

Su entrambi i provvedimenti dei Valori ha espresso una

motivata contrarietà, ribadendo la necessità dell'abolizione di tutte le province. In proposito non suonano di conforto sem-mai di presa in giro, non tanto per noi quanto per i cittadini, le dichiarazioni di quanti, alla luce dei fatti, ritengono solo ora che sarebbe stato meglio l'elimina-zione totale.

A tal fine sarebbe bastato che nel luglio 2011 l'allora maggio- ranza,

luglio l'astensione determi-

nante del PD, avesse votato un e-mendamento ldV per l'abolizio-ne delle province o si fosse dato seguito alla proposta di legge co-stituzionale di iniziativa popola-re avente lo stesso scopo sotto-scritta nell'autunno scorso anche da alcune migliaia di piacentini.

Non ci convince l'idea di area vasta, dalla quale per quanto ri-guarda i trasporti, il servizio idri-co, i rifiuti non abbiamo dimo-strazioni di grande efficacia, sen-za pensare a cosa potrebbe acca-dere per la sanità e alle conse-guenze in termini di disservizi per i cittadini che potrebbe ave-re la desertificazione istituziona-le prodotta dallo smantellamen-to della presenza dello Stato nel territorio.

Crediamo che quella in corso sia una discussione di retroguar-

dia. L'ennesimo esempio di una politica in ritardo rispetto ai bi-sogni delle persone. Mentre si di-scute (dum Romae consulitur...) il colore della tappezzeria del quartier generale (la provincia) la trincea della prima linea (i comu-ni) viene travolta: dei comuni che non ce la fanno più, specie quel-li di collina e di montagna che non hanno risorse, e sorso i primi interlocutori dei cittadini biso-gnerebbe occuparsi e pensare ad una loro riorganizzazione in tal senso intendendo il termine "riordino" previsto dalla legge.

Proprio perché non ci interes- sa la protesta fine a se stessa e ab-biamo un'idea della politica co-me motore di cambiamento, che per essere tale non può limitarsi a fotografare la realtà ma deve prefigurarne una diversa, abbia-mo avanzato una proposta— non presa in considerazione dalla po-litica ufficiale quanto apprezzata da vari amministratori - che vuo-le essere di stimolo a pensare dal basso, in modo sperimentale ed in deroga ai criteri prefissati una diversa organizzazione degli en-ti territoriali e delle loro finzioni a partire dall'individuazione di ambiti ottimali, in una prospet-tiva idonea a garantire ai piacen-tini una politica vicina ai bisogni ed alle loro aspettative, che sap-pia dare risposte immediate e che sia soggetta al controllo di-retto e immediato del cittadino elettore.

Italia dei Valori Piacenza Segreteria Provinciale

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L'Fdn flano ■Grore JUnks,onario

Squallida esibizione davami olia zidisis

Investilo bimbo di IC am

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

26/09/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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L'Idv a fianco dell'assessore ssion o Cavriago, Barbati: «Lo capisco. Anche per noi meglio un consigliere che un posto in giunta»

CAVRIAGO

«Anche all'Idv interessa di più avere un posto in consiglio co-munale che una poltrona da assessore», così Liana Barbati, consigliere regionale e coordi-natore provinciale dell'Italia dei valori sulle dimissioni di Gian Luca Berciotti dalla squa-dra di governo di Cavriago

La dichiarazione arriva il giorno dopo l'annuncio, dello stesso Berciotti, con un comu-nicato diffuso via e-mail e pub-blicato sul proprio profilo Fa-cebook, delle dimissioni da as-sessore ai giovani, sport, -tem-po libero e partecipazione.

Un gesto «sofferto», «dovuto principalmente al fatto che,

per diversi motivi, non sussi-stono più le condizioni che ri-tengo giuste per proseguire il mi© lavoro in tutti i settori a me delegati e all'interno della Giunta stessa», motiva il 32en-ne, studente lavoratore di Giu-risprudenza all'università di Parma, dal 2009 dentro la squadra del sindaco Vincenzo Delmonte.

Un'attività amministrativa, la sua, ricca di ottimi risultati —a partire dal lavoro fatto per il-nuovo centro culturale Multi-plo, che attira centinaia di visi-tatori e fruitori. Ma nella qua-le, evidentemente, il giovane, che in più occasioni si è dimo-strato in disaccordo con le li-nee della sua maggioranza, ha

cominciato a sentirsi "stretto". Meglio dunque avere maggio-re libertà (l'azione mantenendo la carica di consi-gliere comunale. Come ha fat-to Berciotti che rinuncia an-che al gettone di presenza.

«Mi aveva comunicato la sue decisione che è maturata dopo una lunga riflessione. In-tendo rispettarla e anche per questo sono orientata a non fornire a Delmonte una rosa di candidati per sostituire Gian. Luca. Capisco le sue difficoltà nell'amministrare: le vivo io stessa ogni giorno. Ne parlerò comunque al coordinamen-to.». C:osì la Barbati che è già stata contattata dal sindaco Delmonte per saggiare

un'eventuale disponibilità dell' idv a rientrare in Giunta.

«Queste dimissioni non so-no da attribuire a un motti© specifico. Ma solo alla volontà di essere più attivo politica-mente sul territorio», precisa la Barbati, rispondendo a chi inette in risalto invece dissidi

sindaco e posizioni di--vergenti in seno alla giunta.

Tra questi i consiglieri della lista civica "Cavriago Comu-ne" che trova l'occasione per riproporre la sua battaglia con-tro il progetto dei parcheggi nell'ex sede Cmc: difficile che le «clamorose» dimissioni, di-cono, non siano collegate alle scelte della maggioranza. (m.f.)

OPIPPOD1RIONF RIS:RVAT

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pressunE ii Resto del Carlino 26/09/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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PICCOLI PRIVILEGI DUE BIGLIETTI A SPETTACOLO CON UNA RIDUZIONE DEL 30% PER CENTO

Prelazioni e sconti per il politico che va a teatro A TEATRO con lo sconto e con la possibilità di comprare i biglietti prima degli altri. Un privilegio per i consiglie-ri comunali? «No, è come per le azien-de. Come per i circoli. Una possibilità collegata alla presenza del Comune tra i soci dei Teatri - dice Emanuela Caselli, presidente del consiglio provin-ciale -. Non è una cosa riservata ai con-siglieri, il diritto agli sconti c'è anche per altri organismi». I consiglieri comunali, come altri com-ponenti in carica degli enti fondatori della Fondazione I Teatri, hanno la possibilità di acquistare i biglietti pri-ma degli altri (senza escludere acquisti successivi). Ognuno di loro può com-prare due biglietti a spettacolo con lo sconto del 30 per cento rispetto al prez-zo intero. Devono ritirare direttamente i biglietti al botteghino, anche se pare difficile poi controllare se siano utiliz-zati da altri.

Non è un piccolo regalo ai politici? «Dovremmo guardare altre cose - dice la Caselli -. A Reggio abbiamo cercato di ottimizzare i costi della politica, cer-cando di fare in modo coerente il no-

LA PRESIDENTE «Qui vedo persone che amano la città, siamo lontani anni luce da realtà come la Regione»

stro lavoro, non facendo mancare mai il numero legale a parte una volta quando non fu responsabilità della maggioranza. Con consigli comunali che hanno una durata significativa, la-vorando duramente nelle commissio-ni... Penso che sia più importante que-sto, a volte si guardano certe cose con occhi troppo rigorosi ed esagerati». Ma se togliessimo tutti questi favori ai

politici? Perchè devono poter compra-re biglietti con lo sconto e prima degli altri? «Credo ci sia anche una respon-sabilità per poter valutare le attività te-atrgli - prosegue la presidente Caselli -. E come quando compri dei libri scon-tati perchè fai parte di un circolo, è un modo di galvanizzare l'appartenenza a un gruppo. Questo vale per tutte le aggregazioni, mi sembra che si voglia criticare una cosa positiva legata alla cultura e che consente di apprezzare il teatro e valutarne il livello». La Caselli non ci sta: «Si vogliono mettere gli occhiali neri, mentre io vedo persone che amano la propria città. Si rischia di demotivare con questo clima la gemte che lavora duramente. Noi ab-biamo un contatto e un controllo co-stante dei cittadini, ci possono vedere anche via web. In Comune siamo in un mondo lontano anni luce da realtà come la Regione».

p.p.

PRESIDENTE Emanuela Caselli

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il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

26/09/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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La paghetta ai partiti va tutta in telefonini, calendari e volantini Sala Tricolore, così i gruppi consiliari usano i fondi a loro disposizione Chi spende di più è la Lega Nord

di SIMONE RUSSO

TRENTAMILA EURO in pro-vincia, l8mila nel Comune di Reg-gio. Sono i soldi che vengono gesti-ti dai gruppi consigliar' delle due istituzioni. In Comune le cifre spe-se nel 2011 oscillano per tutti i gruppi tra i 700 e i 1.900 euro, tran-ne che per la Lega Nord: il gruppo ha messo in campo 2.600 euro, giu-stificati con spese per calendari e iniziative varie. Su quest'ultima ci-fra, però, è scoppiato un piccolo giallo: agli uffici del Municipio ri-sulta una spesa più che doppia, 5900 euro. Ma dalla Lega replicano che si tratta di un errore: il budget a disposizione del Carroccio sareb-be sensibilmente più basso.

SI TRATTA DI SOMME, in ogni caso, in calo rispetto agli anni precedenti, lontane da certi budget principeschi utilizzati, ad esempio, dalle Regioni. Alle nostre latitudi-ni sarebbe materialmente impossi-bile una vicenda come quella dell'ormai arcinoto Franco "Er Batman" Fiorito, il consigliere re-gionale del Lazio che si autoconfe-

riva assegni per centinaia di miglia-ia di euro a partire dai generosi fon-di a disposizione del suo gruppo. A Palazzo Allende e in Municipio sono più sobri. Partiamo dal Muni-cipio, istituzione che ha messo a di-sposizione del il Resto del Carlino i rendiconti che ogni gruppo fa delle proprie spese. Il Pd (21 membri nel gruppo) spende 1.700 euro: so-no soldi che vanno in buona parte in ricariche telefoniche. Il Pdl (6

IN PROVINCIA I partiti hanno 30mila euro ma da gennaio a oggi ne sono stati liquidati solo 4mila

consiglieri) spende appena più del Pd, 1.851 euro: 711 vanno in acqui-sti di libri e giornali, 496 in iniziati-ve promozionali, 644 in acquisti di beni strumentali. La Lega (6 consi-glieri) ha speso molto del suo bud-get in questa voce, che comprende cellulari, ricariche, materiale di cancelleria e la fornitura di buste e carta intestata. Sel suddivide la sua spesa, 748 euro, in iniziative pro-

mozionali e acquisti di beni e servi-zi strumentali. Dei 1.935 euro im-piegati dall'Udc (un componente), 225 vanno in libri e giornali. L'Idv (aveva un consigliere, ora nel gruppo misto) è stato l'uni-co gruppo a spendere per una consulenza: 1.210 euro dati ad un esperto per studiare i bilanci delle società parteci- pate del Comune di Reggio.

VENENDO ALLA provin- cia, disponiamo di dati ag-giornati al 2012: da inizio an- no ad oggi i gruppi hanno spe-so solo 4mila e 50 euro dei 30mila complessivi a disposizio- ne. Si tratta di un dato che fa rife-rimento solo alle cifre effettivamen-te liquidate ai gruppi, cui vanno ag-giunte informazioni di contorno. Il primo è che il presidente del Consiglio perovinciale non dispone di una sua dotazione. Il secondo è il confronto tra fondi a disposizio-ne nel 2011 e quelli attuali: sono ca-lati di 17mila euro. Anche il Comu-ne, da questo punto di vista, può mettere sul tavolo un trend in ridu-zione: nel 2012 e nel 2011 i fondi a

Delrio: 'Le Regioni? Ostacolo per i fondi Ue' «LE REGIONI sono diventate un ostacolo insormontabile all'utilizzo dei fondi Ue, motti progetti giacciono per anni nei cassetti degli uffici, mentre le amministrazioni locali non hanno risorse per i servizi e te attivita' che i cittadini ci chiedono per valorizzare i territori». Lo ha denunciato il presidente dell'Anci e sindaco di Reggio Graziano Delrio, che, concludendo i lavori del consiglio nazionale dell'Anci che si è svolto a Lamezia Terme, ha rivendicato un ruolo centrale dei Comuni nella gestione ed utilizzo delle risorse comunitarie. «Non possiamo più rimpallarci questo problema - ha aggiunto - dobbiamo capire se la responsabilità del mancato utilizzo delle risorse è degli enti locali o delle burocrazie regionali. E' necessario che il governo intervenga 'svincolando' dal patto di stabilità le spese di co-finanziamento nazionale e regionale, e le quote di co-finanziamento richieste ai Comuni per la realizzazione degli interventi». Graziano Delrio

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26/09/2012 pressunE

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disposizione dei gruppi ammonta-vano a 18.329 euro, nel 2010 erano 37mila. Nel 2004 la cifra era ancora più cospicua: 67mila euro.

«SONO DUE I DATI da sottoli-neare - afferma il capogruppo Pd in Consiglio comunale Luca Vec-chi. Non c'è confronto con le spese che vengono fatte ad altri livelli o con i costi generali della politica na-zionale. Siamo di fronte ad un im-pegno pressochè gratuito: la politi-ca a questo livello si fa quasi come forma di volontariato». E Paolo Croci, capogruppo del Pd in Provincia, spiega: «Spendiamo i soldi del gruppo in affitti di sale, ri-cariche del cellulare e nell'acquisto di spazi a pagamento su una tv loca-le. Si tratta di approfondimenti, fat-ti da consiglieri, su temi specifici: ad esempio il bilancio o su opere pubbliche di particolare importan-za».

111 CONSIGLIO COMUNALE: I SOLDI AI PARTITI (201 I) l ega Nord Cittadinanza Fattala attica Tipologia di spesa PD

PDL

• Acguisto libri, (1)

giornali, riviste, abbonamenti, ecc.

• lniziative (2)

promozionali, convegni, tavole rotonde, ecc.

• Partecipazione a corsi o convegni

• Acquisto beni e (3)

servizi strumentali • Incarichi

professionali e di consulenza TOTALE

1 00 00 (1) nella voce pubblicazioni e spese postali è compreso l'acquisto di francobolli - (2) nella voce iniziative promozionali eè compresa la stampa di manifesti o volantini - (3) nella voce acquisto beni e servizi sono compresi gli acquisti di telefoni cellulari, le schede di ricarica telefonica, la stampa di biglietti da visita, l'acquisto di materiale di cancelleria, la fornitura di buste e carta intestata

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press LinE il Resto del Carlino 26/09/2012

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PIGRUPPO Luca Vecchi (Pd) e Giacomo Giovannini (Lega)

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calendari e volantli (Ti d più, la lzga

Menerò In rete gh scontlit Onnqi non c'è altragrau.,

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Mettelò in rete zh Ormai non c'è ahr,trada

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«Metterò in rete gli scontrini Ormai. non c'è altra strada»

Regtone, Barbati (1c1v): «Ma oggi c'è un clima esagerato» «L'AVEVO detto e oggi l'ho depositata - dice Liana Barbati, reggiana e capo-gruppo Idv in Regione -: la nostra proposta di legge sui bilanci dei gruppi politici». Tema del giorno, visto lo scandalo della Regione Lazio. «Proprio così. È urgente far-lo». Volete far pubblicare ren-diconti dettagliati e scon-tri delle spese. Ma sul vo-stro sito non li mettete. «Intanto sono accorpati per voci di spesa». Come fanno quasi tutti. «Ma un po' si intravvede, capisci quanta politica fai, le spese di consulenza, an-che se sono macroaree». Si capisce poco: nel 2011 avete speso oltre 144mila euro per iniziative pubbli-che Idv, 31mila per consu-lenze professionali, oltre 22mila per spese di rappre-sentanza, 7.750 per rimbor-si spese ai consiglieri... Ma quali iniziative, quali consulenze? «Infatti io sono orientata a pubblicare tutto, anche se ho qualche piccola perples-sità. Comunque è già tutto controllato dai revisori del-la Regione». Ma che controllo è? Non valutano il tipo di spesa, ma solo se è "regolare" la richiesta di rimborso. «Proprio per questo la no-stra proposta chiede di affi-darsi alla consulenza di una società esterna per la revi-sione dei bilanci.

PROPOSTA DI LEGGE «Chiediamo che siano pubblicati i rendiconti dettagliati delle spese»

Perchè non mettete sem-plicemente on line tutti i giustificativi di spesa e fa-re valutare ai cittadini? «Io voglio metterle in rete. Datemi un attimo di tem-po, sono 15 chili di carta. E poi adesso siamo giusta-mente al punto per cui se faccio un'iniziativa sul ma-

trimonio tra gay metà del popolo dice: guarda dove spendono i soldi. Se un poli-tico dice che ha mangiato un panino con la mortadel-la, c'è chi dice che doveva mangiarlo con la cipolla...» La gente si scandalizza per altro, come aragoste e finte cene. «Datemi un attimo di tem-po, vi dico. La mia preoccu-pazione è che in questo mo-mento la sensibilità delle persone è molto alta. Le spese della politica, anche quelle corrette, sono sem-pre molto contestabili». I grillini gli scontrini li mettono già. «Io vado molto d'accordo con loro. Del resto ormai non c'è un'altra strada». Domani (oggi, ndr) su que-sto si riunisce l'ufficio di presidenza della Regione. «Ci vado armata del mio progetto. Il presidente Mat-teo Richetti presenta la sua proposta, vediamo se sarà si-mile alla nostra o se dobbia-mo andare avanti». All'epoca non spiegò per-chè nel giugno 2011 anda-ste in otto dell'Idv a Ro-ma, con albergo a quattro stelle e ristorante. In due giorni spendeste 1500 eu-ro. «Abbiamo fatto un incon-tro con altri consiglieri re-gionali, c'era anche il no-stro addetto stampa. Que-sto è stato l'incontro, certo non ricordo di cosa abbia-mo parlato. Ma ditemi qual è il problema...».

Paolo Patria

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MIzsyz. calendari e volantli

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TRASPARENZA Liana Barbati (Idv) presenta oggi una proposta di legge in Regione per rendere trasparenti i bilanci dei gruppi politici. I grillini diffondono già in rete le singole spese

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Da Comune e Provincia di Modena un appello per L'unione con Reggio LA PROVINCIA e il Comune di Reggio «concorrano insieme a noi a sostenere presso la Regione la nascita di un ambito territoriale frutto della fusione delle nostre due Province». E' l'invito che il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e il sindaco di Modena Giorgio Pighi hanno rivolto ai loro omologhi reggiani, rispettivamente Sonia Masini e Graziano Delrio, in vista della decisione che la Conferenza autonomie locali dovrà assumere nei prossimi giorni in merito al riordino degli enti locali.

IN una letterà inviata ai colleghi, Sabattini e Pighi osservano che «il processo di riforma porta in sè

alcuni limiti e obbliga i nostri territori, una delle aree italiane ed europee più dinamiche e sviluppate, a fare scelte che avrebbero meritato qualche tempo ulteriore per una più meditata riflessione».

SABATTINI e Pighi si sono poi detti convinti dunque che la nuova provincia debba nascere dall'unione di Modena e Reggio. Un territorio quindi dai confini dunque non troppo vasti. Secondo gli amministratori modenesi quella appena descritta può e deve essere «una prima tappa, non conclusiva, ma l'avvio di un processo nuovo che può essere ricompreso dentro ad una prospettiva che guarda ad un ambito emiliano».

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CAVRIAGO IL GESTO DELL'ORMAI EX ASSESSORE FA DISCUTERE

«Berciotti è stato coraggioso Le sue sono dimissioni politiche»

— CAVRIAGO -

LE DIMISSIONI dell'assessore Idv Gian Luca Berciotti, hanno suscitato clamore e polemiche fra i cittadini e le stesse forze politiche. La dichiarazione dell'ormai ex assessore «non sussistono più le condizioni che ritengo giuste per proseguire il mio lavoro in tutti i settori a me delegati e all'interno della Giunta stessa» lascia intendere seri dissapori con il resto della giunta. Ovvio che, il giorno dopo, mentre Berciotti preferi-sce evitare ulteriori commenti, sulle di-missioni ci siano prese di posizioni di vario genere. A cominciare dai rappresentanti della li-sta civica «Cavriago Comune» da sem-pre estremamente critici nei confronti dell'attuale amministrazione comunale. «Le dimissioni dell'assessore Gian Lu-ca Berciotti si inseriscono in un conte-sto caratterizzato da un ampio dibattito in paese sul tema ex sede Cooperativa Muratori - si legge in una nota del grup-po - e ci risulta difficile pensare che l'at-to dell'esponente dell'Italia dei Valori non sia collegato alla scelta della mag-

gioranza di acquisire quell'area al fine di realizzare 26 posti auto per un costo complessivo di 510.000 euro. Non di-mentichiamo infatti che nei mesi scorsi Berciotti aveva prima condiviso e vota-to in Consiglio comunale la nostra mo-zione che proponeva di coinvolgere l'in-tera cittadinanza nella scelta di acquisto attraverso l'indizione di un referendum consultivo; successivamente si era di-stinto dagli altri colleghi di maggioran-za non sottoscrivendo la nota querela nei confronti di Davide Farella; aveva poi promosso a mezzo stampa un appel-lo al sindaco - caduto nel vuoto - per con-vocare un Consiglio comunale aperto a tutti i cittadini sempre sul tema ex Coo-perativa Muratori. Le sue dimissioni, coraggiose perché apertamente politi-che, certificano l'incompatibilità tra i va-lori partecipativi e democratici di Ber-ciotti e quelli meno inclini al confronto con i propri cittadini del sindaco di Ca-vriago. Cittadini che in oltre 500 hanno già firmato la petizione per chiedere di sospendere la scelta di realizzare il nuo-vo parcheggio e di essere coinvolti nella decisione attraverso un referendum».

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Pagina 19 VAL D'ENZA

Bimbo investito da imituto: è gravissimo

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Davide Farella

Vincenzo Delmonte

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

26/09/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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12,E\A A CAISO@ Opposizione scatenata dopo le dimissioni dell'assessore Gian Luca Berciotti

«Solo l'inizio, il dopo Delmonte è vicino ► Farella (Scelta legata all'acquisizione dell'area ex Coop Muratori»

'7 anno discutere a. Ca- vriago le dimissioni

dell'assessore allo Sport e ai Giovani Gian Luca Ber-ciotti, che non ha nascosto il fatto che alla base della sua scelta ci siano motiva-zioni politiche. Viste le pre-messe, c'è da scommettere che quella di domani sarà u-na seduta consiliare infuo-cata.

Intanto sulla scelta del-l'ormai ex assessore Ber-ciotti sono intervenuti ieri i consiglieri della lista civica "Cavriago Comune", Davi-de Farella e Luca. Ficarelli, secondo cui le dimissioni «si inseriscono in un conte-sto caratterizzato da un am-pio dibattito in paese sul te-ma ex sede Cooperativa Mu-ratori. E ci risulta difficile pensare che l'atto di ieri. dell'esponente dell'Italia dei Valori non sia collegato alla scelta della maggioran-za di acquisire quell'area al fine di realizzare 26 posti auto per un costo comples-sivo di 510.000 euro».

Il gruppo d'opposizione ricorda infatti «che nei me-

si scorsi Berciotti aveva pri-ma condiviso e votato in Consiglio comunale la no-stra mozione che propone-va di coinvolgere l'intera cittadinanza nella scelta di acquisto attraverso l'indi-zione di un referendum consultivo; successivamen-te si era distinto dagli altri colleghi di maggioranza non sottoscrivendo la nota

querela nei confronti di Da-vide Farella; aveva poi pro-mosso a mezzo stampa un appello al sindaco - caduto nel vuoto - per convocare un Consiglio comunale aperto a tutti i cittadini sempre sul tema ex Cooperativa Mura-tori; infine, lo scorso 13 set-tembre aveva risposto in questo modo ad un post su Facebook che trattava il te-

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Gian Luca Berciotti

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

26/09/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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ma della mancata perizia e quindi dell'effettivo valore dell'immobile in oggetto: "La risposta arriverà e sarà esaustiva. Un giorno in più o in meno non cambia le co-se o i fatti". Risposta che a-vrebbero dovuto fornire i

colleghi della maggioranza chiamati direttamente in causa e che però, clamoro-samente, non hanno mai fornito».

«Le dimissioni di ieri, co-raggiose perché aperta-mente politiche, certifica-

no quindi chiaramente l'in-compatibilità tra i valori partecipativi e democratici di Berciotti e quelli meno inclini al confronto con i propri cittadini del sindaco di Cavriago. Cittadini che in oltre 500 hanno già firma-to la petizione per chiedere di sospendere la scelta di realizzare il nuovo parcheg-gio e di essere coinvolti nel-la decisione attraverso un referendum. Le dichiara-zioni di Delmonte che cer-cano di minimizzare l'acca-duto non contano niente: il fatto - concludono Farella e Ficarelli - è clamoroso e l'e-ternità in politica non esi-ste. A questo punto si tratta di capire cosa intendono fa-re gli altri componenti della maggioranza che governa Cavriago. il "dopo Delmon-te" è vicino e la frana è tutta da arginare».

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La Regione: ,,Rifiut Tddli grd inceneritor dovranno chìuderey,

26/09/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

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I a Regione: «Rifiuti Tutti gli inceneritori dovr o chiudere» L'assessore all'Ambiente Freda ha confermato la sua linea «Via anche le discariche, solo poli per il recupero e il riciclo»

«Chiusura progressiva di tutte le discariche e di tutti gli ince-neritori In Emilia Romagna, con gli attuali cenni di sm Ali-mento che saranno converthl in poli di recupero dei rifiuti». L'assessore regionale all'Am-biente, Sa brina Preda, ha riba-dito la sua linea ieri durante l'incontro con le multiutility e i gestori degli impianti. i quali hanno mostrato non poche re-sistenze all'idea di chiudere so-prattutto i termovalarizzatori, perché, dicono, «in questi an-ni abbiamo fatto molti investi-menti. Quindi serve un passag-gio progressivo». Preda ha in-tenzione di tenere duro e ha in-nanzi tutto ribadito il no della Giunta regionale alla «realizza-zione di nuovi inceneritori» (il riferimento è a Parma) e ha sottolineato che, nei prossimi anni, «si andrà alla disrnissio-ne progressiva prima delle di-scariche e poi dei termovalo-rizzatori». «L'obiettivo - spiega - è stringere un nuovo patto con le aziende, perché la mio--

L'assessore Sabrina Freda

rità sia il riutilizzo dei rifiuti e non lo smaltimento». Dal can-to loro, le utility «hanno condi-viso il piano regionale di ge-stione dei rifiuti - riferisce l'as-sessore - perché supera i confi-ni provinciali e quindi permet-te di razionalizzare i flussi e non creare ridondanze». «La parte meno condivisa è la con-versione del core business», ammette Preda, ovvero la chiu-sura di inceneritori e discari-che. «Non è un passaggio istantaneo ma ci arriveremo», assicura l'assessore. L'idea del-la Regione è «riconvertire gli

attuali centri di smaltimento in poli di recupero spiega Fre-dadobbiamo tornare ad esse-re di nuovo all'avanguardia, perché ora sul riciclo rischia-mo di essere il fanalino di co-da». All'incontro di ieri erano presenti i rappresentanti di Confservizi, Etera, Iren e delle altre concessionarie della ge-stione dei rifiuti, che si sono impegnati a presentare un do-cumento condiviso in occasio-ne della prossima riunione, il 9 ottobre, quando :Preda incon-trerà gli imprenditori impe-gnati in Emilia Romagna nel ri-ciclo dei rifiuti. Motivo di attri-to tra multiutility e assessore è stato anche il rapporto con le altre regioni italiane, Da parte dei gestori, infatti, è stato mo-strato un certo interesse a cata-lizzare In Emilia Romagna an-che il conferimento di rifiuti da altre parti del Paese. Forte-mente contraria invece Freda: «Dobbiamo puntare all'auto-sufficienza».

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26/09/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

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«Cispadana? Usate i soldi per ricost e» Le reazioni copo Io spot pro autostrada al concertone: «I giovani sapranno giudicare». Prc attacca

Una bassezza. Così Silvano Ta- portavoce del

"Coordinamento Cispadano No autostrada" boccialo spot" pro-autostrada Cispadana pro-mosso da Pattuzzi (Presidente di Arc, Autostrada Regionale Ci-spadana) nell'ambito della con-ferenza stampa di presentazio-ne del concerto pro-terremota-ti che si è tenuto ai Campovolo di Reggio, prima del concerto-ne. «Non credo di dire nulla di eclatante se definisco questa operazione di una bassezza che qualifica di per sè l'atto, e chi lo ha promosso - commenta Ta- gliavini, raccogliendo le prote-ste che viaggiano nella "rete" - A questo devo aggiungere che mi ritorna difficile pensare che

gli stessi artisti che hanno pre-sentato l'iniziativa siano stati re-si pienamente consapevoli di questo aspetto».

«Gli slogan inneggianti alla costruzione di questa autostra-da - commenta ancora Tagliavi-ni - sono oramai datati e mai, di-co mai, chi li diari cia ha il buon gusto e la buona educazione, se non la correttezza politica, di portare una qualsiasi documen-tazione attestante l'utilità dell' opera per i territori attraversati, tantomeno ora che ben di altro abbiamo bisogno. Solo parole per imbonire i cittadini sulle speranze di un rilancio econo-mico nell'ambito di un progres-so sostenibile (green-e.conomv è la parola magica di cui si abu-

sa frequentemente). Parole che poi nei fatti cozzano anche con la stessa impostazione del Prit regionale e che il nostro Coordi-namento da anni denuncia, portando debite argomentazio-ni. Credo che proprio i cittadi-ni, in particolare i giovani, san-no e sapranno giudicare questi "pifferai" sul cosa è veramente bene e giusto per il loro futuro».

Nella discussa nota distribui-ta ai giornalisti di tutta Italia nel corso della conferenza di pre-sentazione del concertone, Pat-tuzzi parlava tra l'altro di "missione" dell'autostrada de-stinata a "facilitare gli scambi tra le popolazioni colpite dal si-sma, l'Italia e l'Europa".

«La cispadana al servizio dei.

terremotati? Ma per piacere...», replicano in corso, mediando Toni, Nando Mainardi, segreta-rio Prc Emilia-Romagna, Irene Bregola - segretaria Prc di Ferra-ra, Stefano Lugli - segretario Prc di Modena e Alberto Ferrigno, segretario di Reggio.

«Nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto pro terremotati del Campovolo, è stata consegnata dagli organizzatori alla stampa una cartella in cui c'era un mes-saggio promozionale a favore dell'autostrada Cispadana, de-scritta come un'opera merito-mia e vantaggiosa per la popola-zione colpita dal sisma. Alle cit-tadine e ai cittadini colpiti dal sisma servono i fondi per la ri-costruzione, non la Cispadana. Per questo ribadiamo la nostra proposta di abbandonare la rea-lizzazione di quell'autostrada, e di utilizzare quelle risorse pub-bliche stanziate per la ricostru-zi o ne », dicono lir coro.

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Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

26/09/2012 press unE

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26/09/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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INTERTSU II segretario provinciale Baruffi interviene sul problema del rapporto tra dipendenti e amministratori

«Pd, noi non saniamo il deficit con le nomine» «Pensionarnenti e inviti a trovare un altro lavoro. La cassa integrazione? Un'ipotesi» di GIUSEPPE LEONELLI

• ifende la filosofia «diver- li che anima il Pd, ri- vendica una discontinuità ri-spetto al modello di partito del passato e assicura che i cda de-gli enti pubblici non servono a risolvere i problemi economi-ci del Pd stesso. Così il segre-tario provinciale Davide Ba-ruffi interviene nel dibattito sulla squadra di dipendenti as-sunti dal Pd. Una squadra che egli afferma non essere di 52 e-lementi, ma che è stata ridotta negli ultimi tempi a 41 perso-ne. «Ma è vero - dice Baruffi - che il numero deve calare an-cora, fermo restando che ci im-pegneremo a non lasciare nes-suno sulla strada».

Segretario, dal suo inse-diamento una sorta di spen-ding review interna il Pd l'ha provata a mettere in campo, ma 52 dipendenti non sono ancora troppi? Servono oggettivamente al partito?

«Partiamo da un presuppo-sto: il Pd è un partito nuovo che si è dato un tipo di reclutamen-to diverso. Il vecchio modello non esiste più. A differenza di altri non pensiamo a un parti-to di proprietà di una persona (Idv, Pdl, M5S), il partito deve avere un ruolo, ma deve essere diverso rispetto al passato. De-ve essere una struttura fonda-ta sul volontariato, sul prota-gonismo degli amministratori e su un impegno a tempo nella politica che non può essere vissuta come una professione. Da questo punto di vista la di-scontinuità è evidente. Non abbiamo più fatto assunzion i a tempo indeterminato: la mia segreteria provinciale rispon-de a questi criteri, io ho un contratto a progetto e tutti gli altri membri hanno un altro lavoro a meno che non siano amministratori».

Eppure resta una squadra di dipendenti a dir poco nu-merosa.

«Siamo un partito nuovo, ma non veniamo da niente. Gli

ex Ds avevano una mole di per-sonale importante a Modena. che nel 2008 costava un milio-ne di euro all'anno. In tre anni abbiamo agito su tutti i centri di costo riducendo la spesa a 650mila euro e il processo deve continuare. Il dato di :52 dipen-denti comunque è di qualche anno fa: oggi il Pd ha 41 dipen-denti più 2 contratti a tempo determinato, il mio è quello di Dalle Ave. Di questi 41 dipen-denti 20 sono direttamente a li-bro paga e 4 sono part time, 8 sono distaccati presso altri en-ti (ad esempio il partito regio-nale, nel caso di Stefano Bo-naccini.) o in distacco sindaca-le. Infine 13 sono in aspettativa con carica amministrativa e-lettiva. La spesa è di 650 mila euro, ma il monte salario è di 567mila euro: questo significa che in inedia lo stipendio netto mensile di un dipendente è di. 1390 euro».

il problema sono proprio i dipendenti in aspettativa. Due le critiche: la prima che godono di scarsa libertà e la seconda è che una volta sca-duto il mandato verranno ricollocati per non essere pagati dal partito. Come ri-sponde?

«Buona parte dei dipenden-

ti-amministratori sono lì per-chè eletti dai cittadini. Canape-delli e Canovi non sono sinda-ci perchè dipendenti Pd, ma perchè icittadinilì hanno scel-ti. La libertà delle persone di-

pende dalla loro forza di essere libere dentro, non c'entra la condizione in cui si trovano. La forza di un amministratore non nasce da un contratto, ma viceversa è l'amministratore

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26/09/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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che dà forza al partito in base al consenso che è capace di rac-cogliere. Il Pd vive della credi-bilità delle persone che ne fan-no parte e le primarie servono politicamente al partito per a-vere legittimazione».

E a chi dice che il Pd po-trebbe usare gli enti a nomi-na diretta o indiretta per sfoltire i propri dipendenti a libro paga, come ribatte?

«Negli enti pubblici o con-trollati è capitato sicuramente che sia presente qualche di-pendente Pd. Ma oggi se si fa u-na panoramica nei cda delle multiutility del territorio, da Acer alla Fondazione, i casi so-no rarissimi. E' vero Mau-rizio Maletti è dipendente e amministra-tore di Amo, ma non basta trovare un ca-so, giustifica-to da criteri di merito e ca- pacità, per arrivare a un assio-ma. Gli amministratori Pd vengono selezionati in base al merito e al consenso. Non ci sarà mai nessun assalto agli incarichi pubblici perchè il Pd, più di ogni altro partito, ha lavorato per sfrondare enti e ridurre i cda (Amo, Seta, Fiera lo dimostrano). Noi stiamo fa-cendo le primarie su tutto, non mi pare che Pdl e Lega dove go-vernano si stiano comportan-do allo stesso modo».

Ma i conti del partito non consentono di mantenere u-na struttura simile. Come vi regolerete quando molti di-pendenti smonteranno da-gli incarichi pubblici?

«Una parte del personale an-drà in pensione, anche se su questo la riforma non ci ha aiutato. Potrà capitare certo che qualcuno venga eletto in qualche altro ente perchè ne ha la competenze e le capacità. politiche. I più dovranno tro-vare un'altra soluzione, il Pd come ogni azienda con respon-sabilità sociale proverà a dare una mano perchè, pur essendo cambiato il modello di partito, non vogliamo lasciare sulla. strada nessuno».

C'è la possibilità di utiliz- zare la cassa integrazione?

«A giugno l'ipotesi era con- creta, ma dopo la Festa di Pon-

te Alto sono più ottimista. il Pd modene- se nei primi due anni di vita ha accu- mulato un de- bito pari a 1,3 milioni. Lo scorso anno, dopo aver

chiuso il bilancio in pareggio, abbiamo ridotto il buco a 900mila. curo. La previsione e-ra di ridurre il debito di altri 220mila euro nel 2012, ma il ter-remoto ha compromesso tutto. Molte feste non sono state fatte e spesso i fondi sono andati in-teramente alla ricostruzione. Temevamo di dover chiudere il bilancio con un disavanzo di 245mila euro, ma nell'ultimo mese grazie alla ripresa del tesseramento, alla Festa e all'autofinanziamento, i conti sono migliorati e potremmo arrivare al pareggio. Se così fosse la cassa integrazione per il personale sarà una ipotesi remota».

«Ma come ogni azienda con responsabilità sociale faremo in modo di non lasciare nessuno sulla strada»

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La svolta della Regione: «Inceneritori da chiudere»

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Cartrai

pressunE en.a • 26/09/2012

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Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

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La rivoluzione dei rifiuti ti

La svolta della Regione: «Inceneritori da chiudere» Per l'assessore Freda: «Sono da convertire» BOLOGNA - Ci vuole coraggio. Quel-lo che ha dimostrato ieri, se alle parole seguiranno i fatti, l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda che davan-ti ai manager delle multiutility e ai ge-stori degli inceneritori emiliano-roma-gnoli ha annunciato la dismissione e la rottamazione degli impianti. Non sarà domani e neanche dopo, ma «la pro-spettiva è avere progressivamente solo impianti di recupero dei rifiuti». Se Freda non sembra chiara con queste parole, la frase seguente non lascia dubbi: «Anche i gestori capiscono che non è più la stagione degli incenerito-ri». Il 'sol dell'avvenire' economico ha una forma diversa e il nuovo l'orizzonte è «riconvertire gli attuali centri di smalti-mento in poli di recupero, dobbiamo tornare ad essere di nuovo all'avan-guardia, perchè ora sul riciclo rischia-mo di essere il fanalino di coda». In altri termini siamo troppo bravi a incenerire i rifiuti, ma il mondo sta camminando in un'altra direzione. Il ragionamento fila per gli ambientalisti e chi ha fede nella 'green economy' (l'economia basata sulla valorizzazio-ne dell'ambiente), ma l'uditorio di ieri era scettico e preoccupato. E non sen-za ragioni (economiche): «In questi an-ni abbiamo fatto molti investimenti. Quindi serve un passaggio progressi-vo», hanno risposto in coro i rappre-sentanti di Confservizi, Hera, Iren e delle altre concessionarie della gestio-ne dei rifiuti. Disposti a cambiare, ma con il passo sintonizzato sulla remunerazione del capitale investito perchè non c'è un eu-ro da perdere. Anzi, bisogna aumenta-re il lavoro perchè gli emiliani sono di-ventati così bravi nella gestione dei ri-fiuti che sono preparati e ben disposti ad accogliere quelli delle altre regioni. La spazzatura che diventa oro, ma l'as-sessore su questo punto non vuole sen-

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biamo puntare al riciclo e all'autosuffi-cienza- sostiene Freda - non possiamo certo diventare il punto di riferimento per lo smaltimento dei rifiuti dalle al-

tre regioni solo perchè in quei territori non si attrezzano gli impianti». Ad oguno il suo rusco predica la Freda che, nonostante le intenzioni, deve fa-

re i conti con un'industria forte che non è facile convertire al nuovo verbo ambientale.

■ Gian Basilio Nieddu

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press unE il Resto del Carlino

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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,bn.,‘ L'IMPIANTO PREVISTO ENTRO IL 2017. FERRARESI: «VANTAGGI AMBIENTALI E ECONOMICI»

«La geote a? Grande opportunità» Commissione gremita per il progetto Polo Energie Rinnovabili «L'IMPIANTO geolermico che dovrebbe na-scere entro 11 2017 nella zona Est, tra Ponteg,ra-della e Focomorto, rappresenterà una grande opportunità ambientale ed economica per la città». Fausto Ferraresi, dirigente di Hera, ha sintetizzato così ieri in Commissione consilia-re (gremita all'inverosimile anche da cittadini del Comitato), il progetto della nuova centra-le. Assieme all'assessore all'Ambiente Rossel-la Zadro, a quello alle Attività Produttive De-anna Marescotti e esponenti dell'Università — che in serata hanno partecipato all'assem-blea di via del Melo —, Ferraresi ha presenta-to i vantaggi che, per l'azienda di via Diana, sarebbero garantiti dall'impianto. «Una gran-de chance per consolidarsi fra le eccellenze ita-liane ed europee nel riscaldamento 'green'»,

l'affermazione di Ferraresi. Il dirigente del ser-vizio Geotermia ha declinato poi i dati: «L'atti-vazione del nuovo Polo consentirà infatti di servire con il tele riscaldamento il 40% degli appartamenti della città (37.500 alloggi equiva-lenti e alimentare il 91% del teleriscaldamento cittadino). Il risparmio — ha aggiunto — è pa-ri a 34,64 milioni di metri cubi annui di gas metano». Non sono mancati gli interventi cri-tici, in particolare dagli esponenti dell'opposi-zione (Francesco Rendine di Fli e il civico Va-lentino Tavolazzi tra i più incalzanti), così co-me le richieste di chiarimenti sulle tariffe del-la geotermia. In merito a questo punto, l'asses-sore Zadro ha annunciato l'intenzione di orga-nizzare una seduta specifica della Commissio-ne sul tema delle 'bollette' del tele riscaldarne n-to. Sul fronte del rumore uno dei cardini

della protesta dei cittadini , Ferraresi ha ras- sicurato: «La prima fase di perforazione esplo-rativa durerà 50 giorni ad una profondità mas-sima di 3mila metri, in una delle .3 aree coin-volte, per testare la reale consistenza delle fon-ti geo termiche. Le simulazioni di cantiere già effettuate, indicano valori per le abitazioni più prossime (ubicate a circa 150 metri.) compresi fra 40 e 50 decibel, paragonabili al ronzio. del frigorifero». La centrale che dovrà comunque ottenere l'ok da parte della Regione in merito al rischio sismico, costerà 50 milioni di euro. Per quanto riguarda i tempi, dall'ottenimento dell'autorizzazione, la perforazione esplorati-va complessiva durerà circa 5 mesi. Serviran-no quindi altri dodici mesi per la valutazione d'impatto ambientale, e altri due anni per la realizzazione del polo.

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press unE il Resto del Carlino 26/09/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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FELTRINLL1

Fisica della sobrietà ne basta la metà

'LA FISICA della sobrietà. Ne basta la metà o ancora meno'. Del libro di Giovanni Vittorio Pallottino (Edizioni Dedalo) ne parleranno oggi con l'autore l'assessore comunale Rossella Zadro e il giornalista Samuele Govoni. L'appuntamento è alle 18 alla libreria Feltrinelli.

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5 Un'altraveduta dello stabilimento con un tecnico

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ilmtuop, plastica amica dell'ambiente e del lavoro

26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

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VinyLoop, plastica ca dell' !mente e del lavoro Decimo anniversario dell'impianto sorto nel sito dell'ex Solvay «Senza investimenti nelle industrie sostenibili si faranno passi indietro»

Vinyloop Ferrara S.p.a. ha in-vitato ieri a festeggiare il suo decimo anniversario di presen-za nella nostra città, i rappre-sentanti delle istituzioni, di en-ti e associazioni di categoria per far loro conoscere il primo impianto al mondo per la rige-nerazione del Pvc ( polivinile cloruro) contenuto in prodotti a fine vita. Da Roma il senatore Francesco Ferrante di Legam-biente, ha subito lodato que-sta esperienza definendola «una concreta attualità». «Se vogliamo pensare a un futuro della chimica - ha proseguito -lo dobbiamo fare solo in modo :innovativo come sta facendo

_yloop che è riuscita perfi-no a mantenere in città la pre-senza di una multinazionale». Dall'Osservatorio chimico na-zionale del Ministero dello Svi-luppo Economico Miran Auri-gemma si è invece soffermata sull'importanza dell'industria manifatturiera che fu la base del nostro benessere sul quale vivemmo di rendita fino agli anni '80. «Ora se non ci sarà un recupero in questo senso inve-stendo per esempio in indu-strie sostenibili - ha concluso -anche se con nuove e moder-

ne modalità, faremo notevoli passi indietro». Dieci anni so-no già un bel traguardo che hanno garantito all'azienda, un'esperienza tale da poter af-frontare il mondo :imprendito-riale. «VinyLoop - ha dichiara-to la presidente della Provin-cia Marcella Zappaterra - ha un prodotto che conferma il successo a cui è pervenuta do-po un percorso non sempre fa-cile. costato 12 milioni di curo. Qui siamo nel cuore di un' azienda sostenibile e il suo im-pano sull'ambiente è all'avan-guardia poiché aderisce all'ac-cordo di programma e i nostri controlli, l'hanno sempre tro-vata corretta: è quindi un' azienda seria che non depau-pera il radicamento locale e la storia gloriosa della chimica ferrarese trova in lei una decli-nazione moderna». Anche per l'assessore del Comune Rossel-la questa impresa è un esempio per la ricerca e l'inno-vazione applicate all'indu-stria. li procedimento di disso-luzione selettiva che tratta scarti di natura complessa (compositi) di bassa qualità, destinati alla discarica o alla termovalatizzazione è stato

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Nel 2012 Solvay industriale, met Sc Iva ondato

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26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

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poi illustrato dati' Amministra-tore delegato Paolo Groppi che inizialmente ha voluto ri-cordare come l'idea innovati-va nel riciclo del Pvc sia nata fin dal 1998 quando si cercò di continuare l'attività produtti-va a Ferrara consentendo a

tante persone di non perdere il. lavoro.

Il progetto "Comunichiamo sostenibilità" è stato quindi il-lustrato da Enrico Eerraris re-sponsabile Marketing che ha anche annunciato un concor-so a premi riservato alle scuole

superiori del Ferrarese dalle quali si aspetta suggerimenti sull' utilizzo delle risorse, men-tre è entrato nel vivo del proce-dimento tecnologico il diretto-re dello stabilimento France-sco '.farantino che ha eviden-ziato attraverso una serie di

immagini, I iter che il materia-le percorre prima di rilasciare attraverso vari procedimenti, ma soprattutto grazie a un se-gretissimo tipo di solveni -.e, il. Pvc; tutto nel più completo spetto dell'ambiente. Al diret-tore nazionale Marco Colatar-ci il compito di chiudere gli in-terventi celebrando con dati e notizie il centenario di Solvay in Italia. «Preniesso che siamo aperti a ogni forma di dialogo in un'arena che sia però sere-na e propositiva desidero solo ricordare che VinyLoop ha un programma ambizioso che punta a raddoppiare il fattura-to creando valore per la terra e che sta quindi crescendo note-volmente nonostante sia la se-conda azienda chimica in Ita-lia,'.

Margherita Goberti

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VinyUop, plastica amica dell'ambiente e del lavoro

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Primi di.vileti: niente ateo( ja bollite& di vetro

26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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NUOVO CORPO DI AGENTI «TERRE EMERSE»

Vigili di Masi e Voghiera insieme a Ferrara Si chiama Corpo di polizia mu-nic:ipale "Terre Estensi" e dall'i ottobre gestirà in forma unificata i servizi nei Comuni di Ferrara, Masi Torcilo e Vo-ghiera. La convenzione di du-rata quinquennale è stata ap-provata dai tre consigli comu-nali. Ad avere la necessità di as-sociarsi erano Masi Torcilo e Voghiera: una legge del 2011 di fatto obbliga Comuni sotto i 5.000 abitanti ad associarsi per questo genere di servizi, in ca-so contrario dal 2013 lo Stato azzererebbe i trasferimenti ai Comuni. Masi e Voghiera ben-ché con giunte di colore diver-so da quella di Ferrara (centro destra a Masi retto da Man uela

Rescazzi, governo civico a Vo-ghiera con sindaco Claudio Fioresi) hanno chiesto ospitali-tà a Ferrara. La convenzione stabilisce che il comandante sia quello del Comune capofi-la, che è ovviamente Ferrara; anche per quanto riguarda le armi ci si adegua al regolamen-to di Ferrara, in base al quale i vigili urbani svolgono disarma-ti i loro servizi.

La convenzione stabilisce anche la ripartizione delle mul- te relative

ripartizione tratto di raccordo

autostradale A13 (Superstrada Ferrara-mare) che cade nel ter-ritorio dei 'tre Comuni: ii 50% andrà all'Anas, proprietario del raccordo, il 41,25% a Ferra-

ra, il 4,75% a Voghiera, 1'8% a Masi Torcilo. Il giorno in cui Anas dovesse installare i tutor verrà a cadere questa voce. In ogni caso Tagliarli ha detto che non è intenzione del Comune di Ferrara «fare cassa» con le multa della superstrada: nel tratto che cade nel territorio del Comune di Ferrara i vigili urbani della città non hanno mai utilizzato l'autovelox.

La delibera, presentata dall'assessore Luciano Masie-ri, è stata approvata con 31 voti a favore (gruppi Pd, Psi/Pri, Iciv, Misto, Io amo Ferrara, Le-ga nord, FU, Rif. com Italiani, PdL) e due astensioni Ppf e Li-beri e forti.

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4-

<4:onla geotennia bis Ferrara Nirà all'avang-trarilia»

26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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«Con la geote a bis Ferrara sarà all'avanguardia» L'ingegnere Ferraresi ieri in commissione salute-ambiente «Ecco i nostro progetto per sviluppare il teleriscaldamento»

Se il progetto del Polo delle ener-gie rinnovabili diventerà realtà F.'errara avrà dei benfici straor-

dinan dal punto di vista ambien-tale e sarà fra le città europee più all'avanguardia». L'ingegnere Fausto Ferraresi, direttore del settore Teleriscaldamento di He-ra, ha concluso con queste paro-le l'illustrazione del progetto ge-°tennis:o di Pontegraclella ca-vanti alla cornmiss ione salute e ambiente del Comune. Ad ascol-tarlo c'erano anche alcuni rap-presentanti del Comitato No centrali in città. Oggi - ha spiega-to il dirigente di Hera - il teleri-scaldamento che raggiunge 22 mila appartamenti della città viene alimentato da un 43% di geotermia (acqua calda d Cassa-na), un 41% di termo valorizzato-re hecupero di calore) e un 17% di metano. E' una combinazio-ne già (particolarmente \h:ario-sa», nessuna altra città italiana che sfrutta il teleriscaldamento ha la fortuna di disporre di un apporto geotermico così alto.

doppieranno se si farà il bis geo-termico a Pontegraciella: si po-tranno allacciare al Tir1140% de-gli appartamenti della città (-37.500 abitanti equivalenti), la componente geotermica salireb-be a:156%, la quota del termova-lorizzatore scenderebbe al 34%, il solare termico installato a Pon-tegradella contribuirebbe con 1'1% e il metano fornirebbe il re-stante 9% con annessi vantaggi ambientali ( meno Co2, meno ossidi di azoto) ed economici (sconti fiscali per chi usa il Th). Rispondendo a una specifica do-manda di Tavolazzi (Ppf) Ferra-resi ha detto che il progetto di Hera prevede che l'apporto del termovalorizzatore in termini T:militativi rimarrà identico a oggi, il che vuoi dire che non brucerà di più, ma nemmeno di. meno. E stato il passaggio che l'assessore all'ambiente Rossel-la Zadro sembra aver apprezza-to dimeno.

Gli studi di Università e Regio-ne hanno individuato potenziali

lzi superstrada) e in via Comac-chio (sotto la Città del Ragazzo), ma è quello situato 2-3 km sotto via Pomposa e via Prinella a fare gola. L'acqua calda non è pro-prio sotto la campagna di Ponte-gradelia: qui il terreno verrà tri-vellato per un km, poi si andrà di traverso verso Pomposa-Prinel-la per andare a vedere quanta ac-qua calda c'è. Le perforazioni, se saranno autorizzate, si faranno nel 2013, dureranno 50 giorni in tutto e il rumore che produrran-no sarà di 40-50 decibel, poco pih dei ronzio di un frigorifero, ha garantito Fenaresi. Poi se l'acqua avrà le caratteristiche at-tese Hera presenterà il progetto definitivo, si passerà alla Valuta-zione d'impatto ambientale (Via) e alla costruzione del Polo ene rgetico 1-50 milioni di investi-mento pagati tutti da Hera) che dovrebbe entrare in produzione nel 2017-2018. «Perchè solo oggi ci spiegate tutto»? ha chiesto Brandani «Perchè negli an-ni precedenti c'era solo un'ipo-

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Affollata assemblea al Centro Melo

o pozz d Nera che sui rischio sismico»

4:05 iS geotenrda bis Ferrara .rA all'avanp,mardiap

26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

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I oprimbittoV ntddii.ibertàeiCoati SO AriaChiarae Gli Altri hanno;partec€pasto ierisera con u a

egazione l'incontro al ce n tro €l t}€elosul p dellaaonàdi P egradei la- mcommrto, I rappresentaati contestana €era la mancaiza di adeguate e i ne. .a delegazioraeeraco sposta^lathia , n , au

sari, EF'irdco Fraci, s n g s Pierpaoli, ranceseoRendine, Paola t osse€Ii, #-u ciano Rubbn R albertinai agliecabrie la arn I ( . . indi pe a e i produca un ut i d en i fine di rassicurar i terrarese venga risvegliata da ve l

an ,Ac ua Az u a

otre delranc h ttàdi e la ffaglia doni del s t uolbi

gettogeoteai

il progetto». Sollecitato dal presi-dente della commissione Enzo Durante, Ferraresi ha aggiunto che Hera e il Comune avrebbero preferito che la Via fosse conte- „ - stuale allo screening (perforazio-ne), ma che la Regione poi ha cambiato idea, il che ha fatto slit-tare la domanda di Fiera, da feb-

braio a luglio, E' stato toccato anche il tema sismicità: 20 anni di monitoraggi a Casaglia non hanno rilevato connesioni tra sfruttamento geotermico e si-smicità. A Est il monitoraggio sa-rà fatto fin dal primo giorno del-le trivellazioni.

Marcello Pradarelli

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ai Gruppi la Pro Imperona"

26/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

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Fin enti ai Gruppi la Provincia "paperona" 35.000 euro la spesa per il Castello nel 2011, contro i 5000 euro cel Comune Ma i consiglieri provinciali cevono pagare anche la carta e le telefonate Le cifre sui finanziamenti ai gruppi consiliari in Provincia che oggi la Nuova pubblica non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di alcuni Consigli regionali nell'occhio del ciclone, anche se salta all'oc-chio la differenza con l'analoga spesa sostenuta dal Comune: 5.000 curo nel 2011 Palazzo Mu-nicipale (di cui 3.000 spesi), 35mila lo stesso anno il Catello, quasi tutti spesi. La spiegazione della discrepanza la fornisce il presidente del Consiglio Giovan-ni Trombi:ai; a differenza che nell'altro ente, «i gruppi in Pro-vincia devono sostenere tutte le proprie spese, ad esempio quel-le per la carta e per le utenze tele-foniche». Prima di richiamare nel dettaglio le cifre, è opportu- no ricordare che in giugno, «alla ricerca di fondi per far fronte alle spese causate dal terremoto --- prosegue Trombini snazione provinciale, in accor-do con i gruppi, ha tra l'altro in-camerato le cifre non ancora spese»: 21mila euro circa, di cui però 5.760 già impegnati per spese relative alla linea Adsl. I gruppi hanno insomma ridato alle casse dell'ente 15mila euro,

Pd

Prc

idv

Pd

Lef

Lega Nord

Per Noi

TOTALE

ritrovandosi senza stanziamenti per il resto dell'anno. Tra 112011 e 112012 si può notare una legge-ra discesa dello stanziamento to-tale (da 35mila a 34mila curo), con il Partito democratico che, forte dei suoi sedici consiglieri su trenta, aveva diritto a 12.200 io scorso anno (speso 1'86%) e a 11.500 quest'anno, di cui ne ha avanzato 180%. Il secondo grup- po per consistenza, e dunque -per finanziamento, è quello Pdl,

che pure ha visto calare conside-revolmente la somma dai 7.580 euro del 2011 (quasi tutti spesi) ai 5.260 di quest'anno (la metà spesi), a causa dell'addio di tre consiglieri Liberi e forti. Questi ultimi ne hanno avuti a disposi-zione 4.130 e ne hanno avanzato il 56%, Uguale la somma stanzia-ta nel 2012 a favore della Lega nord, di cui ne ha spesi i due ter-zi, mentre lo scorso anno consu-mò tutti 14.600 a sua disposi:zio-

ne. Uguale infine lo stanziamen-to in favore di Rifondazione co-munista, Italia dei valori e Per noi, tre gruppi che contano un consigliere ciascuno: 3,500 euro nel 2011, 3mila cfues t' a tmo. Nel 2011 Rifondazione li spese prati-camente tutti, Per noi ne avanzò una quindicina e i dipietristi 230; quest'anno comunisti e Per noi ne hanno spesi un po' meno della metà, l'Idv circa un terzo.

Gabriele Rasconi

— STANZI.AMENTO PER GRUPPI COWLIAM IN PROVMM

GRUPPO 7N,e1Paìz j7-)Prek

12.249,93 10.549,48 1.700,45 11.495,14 2.211,59 9.283,55

3.499,98 3.490,22 9,76 2.995,24 1.219,32 1.775,92

3.499,98 3.265,21 234,77 2.995,24 986,18 2.009,06

7.583,29 7.560,82 22,47 1 5.261,88 2.599,47 2.662,411

- 4.128,56 1.791,46 2.3371

4.666,64 4.640,68 25,96 1 4.128,56 2.761,12 1.367,44

3.499,98 3.485,37 14,61 2.995,24 1.441,18 1.554,06

34.999,80 32.991,78 2.008,02 i 33.999,86 13.010,32 20.989,541

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Pagina 17 Fhlanziamenti

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26/09/2012 press unE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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LIBRERIA FELTRINELLI

Due incontri fra sobrietà e Antonioni Oggi è ospite Pallottino e venerdì la Agostinis parla cel maestro

FERRARA

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dalla crescita co-stante e inarresl abile dei con-sumi di beni materiali e di energia. Oggi è giunto il mo-mento di far inversione di rot-ta e impostare, partendo dal quotidiano, una nuova cresci-ta basata sul risparmio. Gio-vanni. Vittorio Pallottino, au-tore de "La fisica della sobrie-. tà" (Edizioni Dedalo 2012), og-gi pometiggio alle 18 è ospite alla Libreria Feltrinelli can. Rossella Zadro, assessore all'ambiente di Ferrara, per presentare il suo libro e spie-gare come è possibile vivere, in maniera migliore, consu-mando la metà di quanto oggi si fa normalmente. La corsa verso lo spreco, spiegala nelle pagine di Pallotlino, non può più proseguire sia per il rispet-to dell'ambiente che per le ge-nerazioni future, che rischia-no di trovarsi in un mondo irri-mediabilmente contaminato.

Venerdì 28, invece, alla vigi-lia del centenario dalla nascita di Michelangelo Antonioni, sempre la Eeltrinelli ospita la presentazione di "Swinging ci-ty" (edizioni. Feltrinelli 2012). alle 17.30 l'autrice, Valentina Agostinis, incontrerà il pubbli-co per raccontare di quando Londra era il centro del mon-do. Con lei ne parleranno Do-ris Cardinali, dottoranda in studi umanistici e sociali, e Maria Cristina Nascosi, pub-

Il libro della Agostinis

blicista e critico. li 1966 è un anno decisivo per la città in-glese che, a partire dal '63, era diventata il fulcro di innova-zioni stilistiche, artistiche, cul-turali, musicali e cinematogra-fiche. In soli tre anni la SW111- ging city riesce a toccare l'im-maginazione di tutto il mon-do. Michelangelo Antonioni arriva a Londra nel gennaio del '66 per preparare il nuovo film che, inizialmente, avreb-be dovuto essere un lavoro in-centrato sulla Beatlesmania, il delirio collettivo per questo nuovo fenomeno musicale e tutta la cornice che faceva di Londra la patria della moda ri-voluzionaria. L'idea venne poi modificata, ampliata, sconvol-ta e ne uscì uno dei più impor-tanti lungometraggi mai rea-lizzati nella sua carriera e nella storia del cinema, "Blow up".

E.A.

Al primo posto nella narrativa troviamo "L'inverno del Mondo" (Mondadori) di Follett seguito dal primo e dal terzo libro della trilogia "Cinquanta sfumature" della James (Mondadori). Nella saggistica Rampini con "Non ci possiamo più permettere uno stato sociale falso!" (Laterza) è il più venduto, seguito da Zingales "Manifesto capitalista" (Rizzali), mentre nella varia troviamo "Open" di Agassi (Einaudi), seguito da Stroud "Niceville" (Longalesi),

Quando comincia le riprese, a fine aprile, il regista ferrarese ben consapevole di stare im-mortalando una rivoluzione in atto; una rivoluzione che av-viene grazie al gioco, le idee, la creatività, la spudoratezza di persone geniali, libere da vin-coli di classe e inibizioni cultu-rali. Dopo quella Londra e do-po quel film, il mondo non sa-rebbe più stato lo stesso.

La presentazione rientra nel ciclo di eventi organizzati in memoria del maestro Anto-nioni (1912-2007). R cineasta nel '70 riuscì a registrare un'al-tra grande rivoluzione in atto, "Zabriskie Point" (la cui colon-na sonora fu affidata pure ai Pink Floyd), considerato uno dei film che meglio incarna la ricerca della libertà nell'Ame-rica di fine anni sessanta.

Samuele Govoni

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Riccardo Isola

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Pi n sicurezza sulle strade e in centro

.5> i\ L\O 26/09/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

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Più sicurezza sulle strade e in centro Aiuti a famiglie, minori, stranieri. Rifiuti, si amplia la raccolta porta a porta

FAENZA. Presentata la relazione so-ciale del Comune di Faenza. Un docu-mento che, ad avviso del sindaco Gio-vanni Malpezzi, «rappresenta una sor-ta di bilancio sociale ridotto che però mantiene fede all'impegno di trasparen-za e partecipazione che abbiamo adot-tato nelle linee guida dell'azione ammi-nistrativa».

I dati su internet. Questo strumento «realizzato utilizzando risorse interne alla macchina comunale» è in questi giorni pubblicato sul sito internet del Comune (www. comune .faenza.ra. it). Un'azione di trasparenza perché, come ha ricordato Malpezzi, «informare è u-na necessità imprescindibile per rende-re concreta e propositiva una parteci-pazione civile».

Il documento. Per quanto riguarda l'organizzazione del documento, questo è spiegato dall'assessore al Bilancio, Claudia Zivieri. «La struttura è stata suddivisa in macro aree tematiche al fi-ne di rendere più semplice e immediata la lettura e la comprensione da parte dei cittadini». In concreto queste sono quel-le che fotografano lo stato dell'arte di welfare, istruzione, ambiente, sviluppo economico e sicurezza urbana a Faenza nell'anno appena trascorso.

Scuole e rete idrica. In ambito econo-mico sicuramente scarsi sono stati gli investimenti. «Dei 2,8 milioni di euro utilizzati - spiega Malpezzi - 800mi1a so-no andati per il fondo perequativo dell'Outlet, mentre i restanti li abbiamo utilizzati per la pista ciclo-pedonale di Granarolo, per il recupero di alcuni e-difici, per la messa in sicurezza della palestra della Graziola per la creazione di tre sezioni della materna Gulli e per l'estensione della rete idrica comuna-le».

La sicurezza. Un settore importante e-videnziato nel documento comunale è quello della sicurezza urbana e stradale. «Nell'aprile scorso - spiega Malpezzi -abbiamo attivato un distaccamento del-la polizia municipale nel centro storico con compiti limitati ma importanti. Sempre con la Pm abbiamo proseguito nell'esperienza di educazione alla lega-lità e della sicurezza stradale all'interno delle scuole». Infine «abbiamo voluto proseguire con l'attività dei nonni vigili e sicuramente nelle prossime settimane apriremo un bando per la selezione di nuovi assistenti civici».

Il welfare. Sul welfare i dati più signi-ficativi arrivano per il versante dei mi-nori. Nel 2011 sono stati effettuati ser-vizi per 1.490 minori e 832 famiglie. Per quanto concerne l'area delle dipenden-ze i servizi di sensibilizzazione e soste-gno sono state 2.691 di cui 645 di natura psicologica. Infine sull'area immigrati, povertà e salute mentale, ambito segui-to dal Centro servizi stranieri del Co-mune nel 2011 sono stati effettuati 6.222 accessi.

L'ambiente. Per quanto concerne l'ambiente, l'amministrazione ricorda come «nel 2011 l'andamento della rac-colta differenziata a Faenza ha raggiun-to il 53,8%. Un buon dato - evidenza la Zivieri - anche se rimane ancora sopra la media la quantità di rifiuti prodotti che raggiunge i 60 kg a persona men-sili». Sul futuro il sindaco ricorda come «dal 1° ottobre partiremo con la raccolta porta a porta anche per 400 famiglie di-slocate a Errano e Santa Lucia mentre più avanti questa prenderà il via nella zona industriale».

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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LA PROPOSTA DI VILLA (PDL)

"E se invece delle provincie abolissimo tutte le regioni?"

E se invece delle provincie abolissimo le regioni?". Se lo chiede Fran-cesco Villa, consigliere provinciale del Pdl che, prendendo spunto dagli "scandali seriali" che ammorbano sempre più consigli regionali italiani, snocciola alcune cifre che meritano una riflessione: "Anche

la nostra Regione - scrive Villa - una delle meno costose (ora alle prese coi rimborsi di 450mila euro del consigliere Idv Nanni), paga solo di spese varie al gruppo Pd la bella cifra di 1,3 milioni di euro (oltre 100mila euro tra foto-copie, telefoni e cancelleria). Qualcuno pensava che 'abolendo' le Provincie avremmo risolto i problemi nazionali, poi si scopre che altri organi elettivi ci costano molto di più e forse a livello politico quasi 'producono' meno. Ora, se andrà in porto l'abolizione delle Provincie, molte funzioni sembra verranno assegnate alle regioni, speriamo che non valga la regola più funzioni più soldi".

"Allora - si chiede Villa - non era meglio, sì riformare le Provincie, tagliando i costi inutili, ma lasciando intatte le funzioni e le deleghe varie, e magari a-bolire le regioni e il suo apparato politico e dirigenziale elefantiaco?".

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RAVEN.

.\\ lemanidalla bella

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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Hera-Acegas, Sel contraria La Morigi non firma atto fusione SCONTRO IN COMMISSIONE "Il partito e la sottoscritta non condividono questa operazione". Ma il sindaco Matteucci difende la delibera e la bontà del progetto finanziario

La discussa fusione tra Hera-Acegas, la multi-servizi che opera in Friuli-Venezia Giulia e

in Veneto, promette di regalare scintille anche a Ravenna. L'o-perazione finanziaria - che il Pd sta caldeggiando su scala regio-nale spingendo per un rapido via libera da parte dei Consigli comunali - trova infatti anche

dentro a Palazzo Merlato la re-sistenza di Sel e Idv - compagni di maggioranza dei Democratici - e dei Grillini, opposizione quanto mai schierata con i Co-mitati cittadini per l'acqua bene comune. Ieri, la delibera che do-vrebbe sancire il via libera alla fusione e quindi finire presto in Consiglio, è stata presentata in Commissione. Ma non dall'as-sessore al Bilancio Valentina Morigi (Sel) che non condivide l'atto come, d'altronde, non lo condivide il suo partito: "Ho già esposto la mia posizione e le mie perplessità in giunta - affer-ma la Morigi - non firmerò quella delibera perché autorizza una fusione a freddo che riguar-da il futuro della gestione dei servizi essenziali nei nostri ter-

ritori, con ricadute importantis-sime sulla qualità dei servizi stessi, sul loro radicamento ter-ritoriale e sulle tariffe". Per Sel, dunque, servirebbe una discus-sione pubblica più ampia e ar-ticolata. La pensa diversamente il sindaco Pd Fabrizio Matteuc-ci, che ieri ha fatto le veci della Morigi presentando l'atto in Commissione: "In passato mi sono battuto contro operazioni sbagliate - afferma - questa fu-sione, invece, rafforza dà punto di vista industriale Hera ed è condivisibile perché non andrà ad inficiare il livello dei servizi forniti à cittadino". Insomma, le posizioni, dentro la maggioran-za, sono ben distanti ed è facile immaginare che in Consiglio as-sisteremo a fuoco amico.

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RAVENNA

Sapir, routing pubblico apre nuovi sulari

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pressunE 26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

CONVEGNO

"La cultura sostenibile del fare" Oggi (ore 17), alla sala "Nullo Baldini" nel Palaz-zo della Provincia di via Guaccimanni, Cna e Con-fartigianato organizzano il convegno "Per una cul-tura sostenibile del fare. Dal Nimby (Not In My Back Yard) al Pimby (Please In My Backyard)". Si tratta del cosiddetto fenomeno del Nimby (Non nel mio cortile) -oggi di estrema attualità - che frequentemente ri-schia di bloccare anche gli investimenti legati alla costruzione di impianti per produrre energia rin-novabile. "L'atteggiamen-to - si legge in una nota -consiste nel riconoscere come necessari, o co-munque possibili, gli og-getti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel pro-prio territorio a causa delle eventuali controin-dicazioni sull'ambiente locale". Con questo con-vegno le due Associazio-ni dell'Artigianato si pon-gono l'obiettivo di af-frontare il fenomeno e provare a dare qualche soluzione operativa. L'iniziativa si inserisce all'interno della V° Festi-val dedicato ai temi della sostenibilità e dell'inno-vazione in campo am-bientale, "Fare i conti con l'ambiente - Raven-na2012".

Pagina 16 RAVENNA

Sapir, routing pubblico apre nuovi sulari

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pressunE 26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

RENDICONTO 2011

In 2 anni Da 20 a 6 milioni d'euro Tracollo di entrate per il Comune FAENZA Il sindaco Malpezzi e l'assessore Zivieri hanno pre-sentato una 'relazione sociale' su spese e uscite del 2011 do-ve spiccano lo "zero" alla voce dei mutui o prestiti richiesti (per fare un raffronto: nel 2009 con Casadio i mutui furono di 2.960.000); e la cifra 6.333.998 sotto la voce 'entrate da contributi e trasferimenti correnti' fa rabbrividire al confron-to del 2009 quando 'entrarono' 20.498.471 euro. Di conse-guenza le "spese per investimenti' in due anni sono scese da 8.221.592 a 2.811.485 euro. Per la cronaca i 2.811.485 euro so-no usciti così: 800mila per l'outlet, 2 milioni tra pista ciclabi-le Granarolo, ripristino edifici, lavori a Graziola, estensione rete idrica. Sempre dal 2009 al 2011: da un totale entrate di 94.869.129 a 71.515.322; e da un totale spese di 96.025.507 a 72.622.089. Domani il consiglio comunale sulle variazioni di bilancio 2012. Preoccupata Ridolfi (Pdl): "Temo che da qui a fine anno ci attendono ulteriori manovre per rientrare nei li-miti posti da patto di stabilità e spending review".

Il sindaco Malpezzi si distrae dai pensieri con la lettura

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

26/09/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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LETTERE &

«Circo, un'ordinanza vieti certi spettacoli» LA CITTÀ di Forlì ospita in questi giorni l'en-nesimo circo con animali, manifestazione anacro-nistica che implica la prigionia, lo sfruttamento e la costrizione di animali it:Alati segregati in con-- dizioni estranee alla loro natura. Giraffe, ippopo-tami, leoni e tanti altri costretti a vivere una vita alla catena e dentro a misere gabbie. A volte qual-cuno di loro prova a sottrarsi ai suoi carcerieri, come il cucciolo di giraffa che alcuni giorni fa ha intravisto una via di fuga ed è scappato dai suoi carcerieri correndo per le vie trafficate di Imola, dove però ha trovato la morte dopo poche ore. Ma non è la morte della giraffa a sollevare il no-stro grido di denuncia: è la misera esistenza che continuano a fare gli animali rimasti dentro le gabbie a indignarci. Come cittadini e come esponenti della Lega na-zionale per la difesa del cane ci chiediamo perché il Comune di Forlì non compia un atto di civiltà, mettendosi al pari di Amministrazioni limitrofe (come Faenza per citare una realtà a noi vicina) che hanno emanato un'ordinanza che preclude sul loro territorio l'attendamento di circhi con al seguito gli esemplari esotici o protetti contenuti in un apposito, dettagliato elenco. Emanare un regolamento simile non significa precludere ai fbrlivesi la possibilità di apprezzare l'arte circense, ma al contrario di fare vedere loro il meglio che essa può offrire. Perché esistono cir-

chi migliori: sono quelli senza animali che regala-no al pubblico spettacoli pieni di straordinaria bellezza, di eccitanti acrobazie e capaci di incan-tare i bambini con la loro 'magia', senza catene e senza sangue. Noi crediamo fermamente che i no-stri figli potranno diventare un generazione mi-gliore se la loro scala di valori includerà il rispet-to degli altri esseri viventi. Il segretario comunale del PRC, Bruno Renna ha lanciato pubblicamente un appello al sindaco per-ché anche la nostra città dica no al circo e solo qualche settimana fa il vicesixtdaco Biserna, inter-venendo sulla vicenda Greehill aveva invitato le istituzioni a impegnarsi «ognuno nei propri am-biti per leggi più giuste e etiche». Bene, oggi l'am-ministrazione ha l'opportunità di farlo. Cosa stia-mo aspettando?

Lega nazionale per la difesa del cane

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Pagina 3 ROMAGNA

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"Basta con incenerirmi e discariche"

26/09/2012 pressunE

L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

Periodicità: Quotidiano

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RIFIUTI Incontro tra l'assessore Freda e le multiutility. "La priorità è il riutilizzo e non lo smaltimento". E Hera mugugna

"Basta con inceneritori e discariche"

hiusura progressiva di tutte le discariche e di tutti gli inceneritori in Emilia-Ro- magna, con gli attuali cen- tri di smaltimento che sa-

ranno convertiti in poli di recupero dei rifiuti. L'assessore regionale all'Ambien- te, Sabrina Freda, ha ribadito la linea ieri durante l'incontro con le multiutility e i gestori degli impianti (linea già antici- pata da La Voce una settimana fa). I quali, però, hanno mostrato non poche resistenze all'idea di chiudere soprat- tutto i termovalorizzatori, perché, que- sto il ragionamento delle aziende, "in questi anni abbiamo fatto molti investi- menti. Quindi serve un passaggio pro- gressivo". Freda ha dunque ribadito il no della Giunta regionale alla "realizzazio- ne di nuovi inceneritori" (già espresso l'altro giorno con riferimento a Parma) e ha sottolineato che, nei prossimi anni, "si andrà alla dismissione progressiva prima delle discariche e poi dei termo- valorizzatori. L'obiettivo- spiega Freda- è stringere un nuovo patto con le azien- de, perché la priorità sia il riutilizzo dei rifiuti e non lo smaltimento". Dal canto loro, le utility "hanno condiviso il piano regionale di gestione dei rifiuti - riferisce l'assessore - perché supera i confini pro- vinciali e quindi permette di razionaliz-

zare i flussi e non creare ridondanze". I rappresentanti di Hera hanno stimato che, in questo momento, potrebbero ot-tenere un risparmio del 7% sui conferi-menti e, di conseguenza, anche sulle e-missioni. "La parte meno condivisa è la conversione del core business", ammet-te Freda, ovvero la chiusura di tutti gli inceneritori e delle discariche. "Non è un passaggio istantaneo ma ci arrivere-mo', assicura l'assessore. L'idea della Re-gione è "riconvertire gli attuali centri di smaltimento in poli di recupero - spiega Freda - dobbiamo tornare ad essere di nuovo all'avanguardia, perché ora sul riciclo rischiamo di essere il fanalino di coda". La prospettiva, dunque, "è avere progressivamente solo impianti di re-cupero" dei rifiuti. "Anche i gestori -continua l'assessore - capiscono che non è più la stagione degli inceneritori". All'incontro di ieri erano presenti i rap-presentanti di Confservizi, Hera, Iren e delle altre concessionarie della gestione dei rifiuti, che si sono impegnati a pre-sentare un documento condiviso in oc-casione della prossima riunione, il 9 ot-tobre, quando Freda incontrerà gli im-prenditori impegnati in Emilia-Roma-gna nel riciclo dei rifiuti (sono circa 200). Motivo di attrito tra multiutility e assessore è stato anche il rapporto con

le altre regioni italiane. Da parte dei ge-stori, infatti, è stato mostrato un certo interesse a catalizzare in Emilia-Roma-gna, eventualmente, anche il conferi-mento di rifiuti da altre parti del Paese. Fortemente contraria invece Freda. "Noi

dobbiamo puntare al riciclo e all'auto-sufficienza - sostiene l'assessore - non possiamo certo diventare il punto di ri-ferimento per lo smaltimento dei rifiuti dalle altre regioni solo perché in quei territori non si attrezzano gli impianti".

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FORLÌ

Fondazione Spuntail nome di Branca

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Hera-Acegas L'Idv boccia la maxi fusione Aziende pubbliche che si fondono senza che i consigli comu-nali vengano informati e diventano, di fatto, dei giganti nel loro settore che la politica non è più in grado di governare. E' il caso della fusione tra Hera e AcegasAps Holding che entra nel mirino dell'Italia dei Valori di Forlì-Cesena. La fusione tra le due Spa di luce, acqua e gas è stata approvata a luglio dai rispettivi con-sigli di amministrazione e ora deve essere ratificata dai consigli comunali dei comuni soci. Un percorso decisionale "al contra-rio" che non piace ai dipietristi. "Tutto è già stato deciso e scritto senza neppure consultare preventivamente i Comuni che, pure, rappresenterebbero la quota di maggioranza assoluta - dice Tommaso Montebello segretario proviniciale Idv che sottolinea anche come questa decisione disattenda, di fatto, l'esito del re-ferendum sull'acqua (che ha imposto che le risorse idriche re-stino in mano ad aziende pubbliche) -. Così si toglie il controllo della gestione ai consigli comunali, che vedono assottigliarsi sempre di più il loro potere decisionale in materia". Un con-corso di colpa però l'avrebbero anche i sindaci "che stanno in silenzio nella speranza di dare ossigeno alle casse comunali con un maggiore incasso proveniente dai dividendi del nuovo colosso. La nuova super-multiutility, con questa operazione, può anche mirare all'eliminazione di futuri possibili concorrenti nelle gare di affidamento dei servizi - gare divenute ormai im-prescindibili - in una situazione dove oltretutto si viene a de-terminare la peggiore commistione tra pubblico e privato, dove il controllato nomina il controllore. E' chiaro che questa ope-razione, dal punto di vista delle società che si apprestano alla fusione, è conveniente; e lo è anche per i comuni che possono incassare di più. Ma nel lungo termine il cittadino viene chia-mato a spendere di più in bolletta, mentre tutte le decisioni re-lative all'impiego di questi introiti passano sulla sua testa e su quella dei consigli comunali. Per questo diremo no alla fusione".

E intanto per il prossimo venerdì gli addetti di Hera si aster-ranno dal lavoro per lo sciopero nazionale proclamato nel set-tore ambientale. Saranno garantite le prestazioni minime ma potranno verificarsi dei disagi. Lo sciopero durerà tutta la gior-nata.

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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pressunE

«Alcol vietato in strade, parchi, spiagge» Quattordicenni in corna etilico, la Confcommercio vuole il pugno duro

RICCIONE. «Divieto di consu-mare alcolici in strade, parchi, piazze e spiagge». La proposta ar-riva dalla Confcommerico all'in-domani dell'ultimo episodio che ha visto protagoniste due ragazzi-ne di 14 anni finite all'ospedale al-le 19 di sabato dopo essersi ubria-cate in un parco. Attraverso un'or-dinanza comunale «si potrebbe proibire di bere alcolici nei luoghi pubblici all'aperto - prosegue A-lessandro Corazza presidente Fi-pe Confcommercio Riccione -, in modo che le bevande alcoliche

possano essere consumate solo nei luoghi dove c'è un professio-nista che controlla l'età del com-pratore». Per Corazza e anche ne-cessario «avviare una fase di sen-sibilizzare insieme a tutte le altre categorie economiche; una cam-pagna pubblicitaria informativa sugli effetti collaterali legati al consumo di alcol soprattutto sui giovani, e quindi anche inasprire le pene per chi vende a chi ha me-no di 16 anni».

La proposta è stata ribadita an-che al tavolo di confronto richie-

sto dalle categorie economiche, a cui hanno preso parte il sindaco Pironi e il vice Francolini, per lan-ciare un messaggio forte contro l'abuso di alcol e la cultura dello sballo. L'accaduto sottolinea an-cora una volta l'emergenza educa-tiva e culturale delle giovani ge-nerazioni. E di come sia troppo fa-cile reperire bevande alcoliche da parte dei ragazzini, nonostante l'ordinanza del sindaco emessa nel luglio scorso che vieta la ven-dita di alcolici ai minori di 16 an-ni.

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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

26/09/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

CARIM "Occorrevano 3 liste con diversi piani industriali". Intanto a Monza si rende nota la richiesta d'archiviazione per Mocchi

I "grillini" polemici sull'assemblea

omani pomeriggio l'at- tesa assemblea dei soci Carim, con il voto alle due liste per il consiglio d'amministrazione e il

collegio dei revisori. "Buona sparti-zione", augura beffardamente il Mo-vimento 5 Stelle ai partecipanti. Ma nell'occasione i "grillini" tornano a domandare alla Fondazione Carim quanto già chiesto di sapere mesi fa: "vorremmo i nomi e cognomi di quella dozzina (e oltre) di fortunati che riuscirono a vendere a prezzo pieno le proprie azioni, poche ore prima del commissariamento del 'no-stro' Istituto"; inoltre, "quanti piccoli azionisti, sui 7000, hanno scelto di svendere le proprie azioni? Quanti in-vece hanno firmato per il rilancio di Carim, sottoscrivendo altre azioni dal valore ridicolo?".

Secondo i 5 Stelle, "in un paese normale, visto la situazione della banca che definire critica è essere ot-timisti, buonsenso avrebbe voluto che all'assemblea degli azionisti fos-sero proposte almeno tre compagini diverse con tre piani industriali diver-si. In una banca come la Carim non servono persone riferibili «a», ma idee per come uscire «da» una situazione disperata. Serve un piano industriale efficiente, verificabile, confrontabile". M5S sottolinea poi "l'imposizione fino al 2020 da parte dei commissari u-scenti della società di revisione con-

tabile indicata in PriceWaterhouse-Coopers, come dire: fatevi pure il vo-stro consiglio di amministrazione ma chi vi controlla in ultima analisi lo de-cidiamo noi". Sul tema, dalla Fonda-zione si osserva che l'incarico viene conferito per nove esercizi in base a una precisa norma di legge. E' vero, si tratta dell'art. 17 del D.Lgs. 39/2010. Ma è anche vero che la decisione di togliere di mezzo i precedenti revisori e di affidare l'incarico a Pricewa-terhouseCoopers il 15 giugno 2011, è stata dei commissari nei loro pieni poteri. Incarico che "verrà comunque a scadere" con "la riconsegna della banca alla gestione ordinaria": lo af-ferma il Comitato di sorveglianza nel-la lettera agli azionisti, nella quale si spiega che il commissario Carollo ha ritenuto in autonomia di "non richie-dere ulteriori offerte ad altre società di revisione", aprendo così la strada all'incarico 2012/2020 "per esigenze di continuità dell'attività di controllo in una fase delicata della vita azien-dale".

Intanto, nei giorni scorsi la Procura di Monza ha ufficializzato la notizia data dalla Voce, della richiesta di ar-chiviazione per Alberto Mocchi, di-rettore generale Carim, nell'ambito dell'inchiesta sul Banco di Desio. De-ciderà prossimamente il gup Claudio Tranquillo, non ancora fissata la data dell'udienza preliminare.

p.f.

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il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano

26/09/2012

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press unE

LA CAPOGRUPPO IDV, LIANA BARBATI «Non solo scontrini e fatture: devono finire online anche tutti i movimenti finanziari di ogni gruppo politico in Regione»

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Romagna scocca l'ora dei tigli <<Un fondo unico per tutti i gruppi»

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