7
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna Stampa Martedì 19 marzo 2013

RASSEGNA - ATS Brescia · natore Giovanni Zaninetta, re sponsabile dell'unità operati va Cure palliative della Do mus Salutis. «La rete delle cure palliative è complessa e ricca

  • Upload
    vukien

  • View
    213

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Rassegna Stampa realizzata da SIFA SrlServizi Integrati Finalizzati alle Aziende 

20129 Milano – Via Mameli, 11  Tel.  0243990431 – Fax 0245409587

Rassegna Stampa Martedì 19 marzo 2013

Rassegna del 19 marzo 2013

ASL BRESCIA

Il Giornale Di Brescia 18 CURE PALLIATIVE; L'ASL DI BRESCIA FA RETE PER MALATI E FAMIGLIE Wilda Nervi 1

Il GiornoBergamo_brescia

11 ONLUS OFFRE 340MILA EURO Fp 3

Bresciaoggi 12 CRESCE LA RETE VICINA A CHI SOFFRE PER SEMPRE Lisa Cesco 4

3JJX'[tinnii Hi

Cure palliative; l;Asl di Brescia fa rete per malati e famiglie Dalla Fondazione Berlucchi 340mila € per il progetto che affianca il nuovo Comitato interaziendale

Carmelo Scarcella - per rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze dei malati e delle famiglie. La vera sfida sarà integrare tutte le componenti coinvolte nella realizza­zione delle cure palliative, in partico­lare colmare il distacco ancora molto netto fra la gestione ospedaliera e i servizi sul territorio». Attualmente gli hospice ospedalieri sono alla Domus, a Gavardo e Orzi-nuovi con 54 posti letto in totale, mentre hospice di tipo socio-sanita­rio sono presenti a Nozza, Gussago, Pontevico e Lonato per 42 letti. Non solo, viene stabilita da un protocollo tra Asl e tutti gli hospice la tipologia elettiva dei destinatari (più di 2400 lo scorso anno), i criteri e le modalità di accesso per le diverse unità di offer­ta. «Nel piano formativo 2013 - ha ag­giunto Fulvio Lo nati, direttore del Di­partimento cure primarie dellAsl -coinvolgeremo i medici di medicina generale, gli operatori e l'equipe del­la guardia medica. Il buon funziona­mento di tali servizi è favorito da un'ampia rete di strutture che si pos­sono far carico della cura e del moni­toraggio del percorso dei malati e del­le loro famiglie».

Nominato coordinatore del Comita­to per le cure palliative bresciano, Giovanni Zaninetta, responsabile dell'hospice della Domus salutis ha insistito sulla «necessità di offrire li­velli assistenziali adeguati alle neces­sità del paziente, mutevoli anche in modo rapido e imprevedibile, per da­re la migliore risposta possibile a chi più ne ha bisogno. Come dire curare meglio i malati e allocare meglio le risorse disponibili». Per realizzare tutto questo la Fonda­zione Berlucchi ha stanziato - come detto - 340 mila euro; 120mila già elargiti, il resto nel 2013 e 2014. «La Fondazione ha sempre coniuga­to il finanziamento alla ricerca onco­logica con iniziative di risposta ai bi­sogni dei pazienti - ha commentato

L'AsI in viale Duca degli Abruzzi

• La rete assistenziale per le cure palliative non è una novità per il no­stro territorio. Il percorso riservato ai malati oncologici e cronici gravi ha già superato fasi organizzative e at-tuative. L'Asl di Brescia ha investito da tempo nella complessa e delicata assistenza al malato terminale apren­do un progetto sperimentale, finan­ziato dalla Fondazione Berlucchi con 340mila euro, che affianca ora l'attivazione del Comitato interazien­dale delle cure palliative in rispetto al decreto regionale dello scorso 28 di­cembre. L'Asl assume il ruolo di promotore della rete e diventa punto di riferi­mento organizzativo per tutta l'ag­gregazione funzionale e integrata dei servizi distrettuali e ospedalieri, sanitari e sociali, che si articola in as­sistenza ambulatoriale, domiciliare integrata, domiciliare specialistica, ricovero ospedaliero ordinario o day hospital, assistenza nei centri resi­denziali di cure palliative. «È un percorso di rinnovamento or­ganizzativo e metodologico - ha spe­cificato il direttore generale dell'Asl,

ASL BRESCIA Pag. 1

il presidente Alessandro Paterlini, af­fiancato da Augusto Preti e Nini Fer­rari che fanno parte del Cda -. Nostro nuovo obiettivo è migliorare la quali­tà di vita residua dei pazienti oncolo­gici e rendere, per quanto possibile, più sopportabile la fase finale della malattia. Una scommessa ardua e onerosa, ma è nei momenti diffìcili che bisogna osare, essere un esem­pio e stimolo per le altre fondazioni e i privati a proseguire con azioni e do­nazioni».

Wilda Nervi

ASL BRESCIA Pag. 2

S A N I T À NUOVE RISORSE PER CURE PALLIATIVE

Onlus offre 340mila euro - BRESCIA -

DOPO LA SUA istituzione, avve­nuta con il decreto dell'Asl di Bre­scia del 21 febbraio, il Dipartimen­to interaziendale funzionale per le cure palliative inizia a muovere i primi passi. Primo atto, l'insediamento avvenu­to il 14 marzo del Comitato intera­ziendale, che dovrà operare per mi­gliorare le risposte alle famiglie che vivono la condizione di terminalità dei loro cari. «Nel terri­torio dell'Asl - ha detto il direttore generale Carmelo Scarcella - è atti­va un rete complessa e sviluppata, sia sul versante dell'assistenza do­miciliare che su quella residenzia­le». Nel 2012 l'Asl ha avuto in carico 2.400 malati; ad oggi sono 240 i percorsi attivabili di ospedalizza­zione domiciliare. Attraverso il Comitato, braccio operativo del Dipartimento, sarà possibile migliorare l'organizzazio­ne. Un passo reso possibile anche grazie alla Fondazione Guido Ber-lucchi Onlus, che erogherà 340mi-la euro per tre anni.

UNA REALTA, quella della Fon­dazione, che già opera per contra­stare i tumori attraverso la ricerca e con cui la Asl ha avviato da tem­po una partnership per la cura dei malati terminali. «Siamo felici di aver contribuito a questo percorso

FORZE IN CAMPO Ad oggi è possibile attivare 240 percorsi di assistenza domiciliare

così importante - commenta il pre­sidente della Fondazione Alessan­dro Paterlini - che consentirà di ri­spondere nel modo più appropria­to ed efficace alle esigenze di mala­ti e famiglie». Come coordinatore del Comitato è stato scelto Giovanni Zaninetta, re­sponsabile dell'Unità operativa cu­re palliative Casa di Cura Domus Salutis. «Primo obiettivo è fornire buone cure palliative indipendentemente dalla zona di residenza, interpellan­do medici di medicina generale, equipe specialistiche, a seconda dei bisogni specifici dei malati». F. P.

ASL BRESCIA Pag. 3

SANITÀ/2. Nelle scorse settimane è stato istituito un Dipartimento

Cresce la rete vicina a chi soffre per sempre La rete delle cure palliative 2 . 4 0 0 i malati oncologici terminali assistiti nel 2012

3 . 2 0 0 i morti ogni anno per tumore (il 75% viene seguito dalla rete cure palliat

I servizi sul terr i tor io

H 3 unità operative ospedaliere Cure palliative (a Orzinuovi, Gavardo e alla Domus di Brescia)

H 5 4 posti di degenza complessivi

H 4 Hospice socio-sanitari (a Gussago-Richiedei, Nozza di Vestone, Pontevico, Lonato)

H 3 0 0 percorsi accreditati di ospedalizzazione domiciliare per le cure palliative

Dei 2.400 malati assistiti nel 2012.. 37% sono stati segu i t i—J^^kT 21% con Assistenza da Unità operative ^r ^^ i—i Domiciliare Integrata ospedaliere %^ M 5% con ospedalizzazione 37% da Hospice socio-- domiciliare sanitari

Dalla Fondazione Berlucchi all'Asl, in tre anni, andranno 340 mila euro destinati a migliorare i servizi

Lisa Cesco

Quando non c'è più niente da fare c'è ancora tutto da fare: evitare al malato terminale l'angoscia dell'abbandono, al­leviargli le sofferenze fisiche

quotidiane, accompagnarlo con competenza verso la con­clusione della vita. Un compi­to non facile e delicatissimo, per gestire il quale l'Asl di Bre­scia con l'appoggio della Fon­dazione Berlucchi sta muoven­do passi importanti.

Da poche settimane la rete lo­cale di cure palliative può con­tare su un Dipartimento inte­raziendale dedicato, istituito dall'Asl in linea con la recente normativa regionale e guidato da un Comitato di cui è coordi­

natore Giovanni Zaninetta, re­sponsabile dell'unità operati­va Cure palliative della Do­mus Salutis.

«La rete delle cure palliative è complessa e ricca di risorse, essendo composta di hospice sanitari, hospice socio-sanita­ri, ospedalizzazione domicilia­re e varie tipologie di assisten­za a casa del malato: la sfida, grazie al lavoro del Comitato, è organizzarla per elaborare strategie di risposta sempre migliori ai problemi di malati e famiglie», dice il direttore ge­nerale dell'Asl di Brescia Car­melo Scarcella, ricordando che sono stati circa 2400 i pa­zienti terminali presi in carico dalla rete nel 2012. Le cure palliative hanno mol­

teplici valenze nelle malattie inguaribili ed evolutive - prin­cipalmente quelle oncologi­che (che assorbono il 90 per cento dei casi di terminalità) -perché sono determinanti non solo per controllare il do­lore, ma anche l'insieme dei problemi fisici, psicosociali e spirituali cui il paziente va in­contro. «Nella fase terminale, infatti, bisogna passare dalla cura "della malattia" alla cura "della persona", con tutti gli aspetti che entrano in gioco -spiega Zaninetta -. Una delle priorità del Comitato sarà quella di identificare con pre­cisione degli indicatori per ca­pire l'intensità con cui ciascun malato va assistito, e indivi­duare i casi cui vanno dedica­te maggiori risposte». L'obiet­tivo a lungo termine è riuscire a prevedere profili chiari di as-

ASL BRESCIA Pag. 4

sistenza anche per la termina-lità non oncologica, ovvero ma­lati neurologici, cardiopatici, nefropatici, pneumopatici.

LA RETE LOCALE delle cure pal­liative intanto sta crescendo, grazie al sostegno della Fonda­zione Berlucchi che si è impe­gnata a versare all'Asl 340 mi­la euro in un triennio per mi­gliorare l'offerta di servizi a fa­vore dei malati. Sono state in­serite due psicologhe esperte di cure palliative nelle équipe dei distretti di Brescia e hinter­

land, per offrire sostegno a fa­miglie e malati, individuate guardie mediche con compe­tenze specifiche sulla palpazio­ne da destinare alla postazio­ne di Brescia città, identificati medici di base esperti in mate­ria che possono offrire consu­lenze ai colleghi, mentre nel piano di formazione 2013 Asl sono previste iniziative specifi­che sulle cure palliative. E' sta­to siglato anche un protocollo aggiornato per le dimissioni e ammissioni protette fra ospe­dale e territorio e acquistate

due autovetture per le cure do­miciliari da assegnare ai di­stretti di Brescia e Rezzato.

«La scorsa settimana siamo stati chiamati a portare la no­stra esperienza a Roma, al Mi­nistero della salute - ricorda Alessandro Paterlini, presi­dente della Fondazione Guido Berlucchi Onlus -. In sanità i bisogni stanno aumentando e le risorse diminuendo: è per coprire queste carenze che in­terveniamo noi come fonda­zione, orgogliosi di farlo an­che per il futuro». •

ASL BRESCIA Pag. 5