25
BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 11 RAVENNA_______________________________________pag. 12 - 14 PARMA__________________________________________pag. 15 - 16 REGGIO E._______________________________________pag. 17 - 19 MODENA________________________________________pag. 20 PIACENZA_______________________________________pag. 21 AGENZIE________________________________________pag. 22 - 25 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 7-12-2011

rassegna del 7-12-2011

Embed Size (px)

DESCRIPTION

rassegna del 7-12-2011

Citation preview

Page 1: rassegna del 7-12-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 11

RAVENNA_______________________________________pag. 12 - 14

PARMA__________________________________________pag. 15 - 16

REGGIO E._______________________________________pag. 17 - 19

MODENA________________________________________pag. 20

PIACENZA_______________________________________pag. 21

AGENZIE________________________________________pag. 22 - 25

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 7-12-2011

Page 2: rassegna del 7-12-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Corriere 7-12-2011

5CronacaCorriere di Bologna Mercoledì 7 Dicembre 2011

BO

I costi della politica Tutti contrari all’ipotesi del governo. Borsari (San Donato): «Queste spese non dissestano i conti pubblici»

Lo spettro del taglio della retribuzione fa infuriare consiglieri e presidenti: «Noi lavoriamo»

Presidente Matteo Richetti.Quest’anno i gruppi consiliariche siedono nell’assemblea le-gislativa hanno avuto a disposi-zione un budget di quasi 5 mi-lioni di euro. Le domande sonodue. Come li spendono e chicontrolla?

«Per quanto riguarda il perso-nale il gruppo non accede diret-tamente alle risorse, ma attivadei rapporti di lavoro attraversol’ufficio di presidenza. Per il suofunzionamento, invece, ognigruppo è responsabile delle pro-prie risorse per le attività istitu-zionali e politiche. Su questofronte oggi ogni singolo grupposi relaziona con il collegio deisindaci revisori dell’assemblea,che certifica congruenza e am-missibilità delle spese».

Il dettaglio delle spese, però,non viene pubblicato né diffu-so.

«La pubblicazione che il rego-lamento prevede va per sommicapi: entrate, uscite e saldo an-nuale. Il principio da cui si parteè che ogni gruppo è responsabi-le delle spese che effettua, la cer-tezza della congruità di questespese arriva attraverso la certifi-cazione da parte dei revisori diogni singola spesa. Dai convegniai pranzi, dalle pubblicazioni al-le iniziative politiche».

Quindi i revisori sono gli uni-ci a vedere nel dettaglio le spe-se dei gruppi?

«Si, ma il legale responsabileresta il presidente del gruppoconsiliare. Il sindaco revisore cer-tifica e valuta la singola spesa diun bilancio che comunque finoa oggi è rimasto esclusivamentein capo al gruppo».

Perché non si è creato primaun meccanismo più trasparen-te?

«Si è ritenuto sufficiente il

controllo dei sindaci revisori,composto da tre membri indica-ti dall’assemblea».

Quello che vi abbiamo chie-sto, con la nostra lettera, è ren-dere disponibili le spese. Sipuò fare?

«Quando all’inizio di questalegislatura i capigruppo hannocondiviso un taglio complessivodi circa 700 mila euro rispetto alpassato si era posto già il tema.Adesso che si conclude il 2011,grazie anche alle vostre sollecita-zioni, stiamo lavorando a unmeccanismo che vada al di là del-l’approvazione dei sindaci revi-

sori in modo che l’ufficio di pre-sidenza assuma il dettaglio dellespese sostenute».

Come verrà costruito questodettaglio?

«Siamo ancora nell’ambitodelle bozze, certamente possia-mo dire che verrà costruito su15 voci. Tra cui ci saranno sicura-mente missioni, convegni e ini-ziative politiche, libri e stampa,attività del gruppo e del singoloconsigliere».

E le consulenze?«Anche quelle. Oggi non sap-

piamo quali sono. Restano nel-l’ambito del rapporto con i sinda-

ci revisori. Dalla fine di quest’an-no invece tutti i gruppi dovran-no compilare un rendiconto det-tagliato voce per voce. La secon-da t, quella della trasparenza, do-po la t dei tagli. La terza sarà latecnologia: dobbiamo portareavanti una grande battaglia perridurre l’uso della carta: giorna-li, rassegna stampa e documenta-zione dell’aula. Usare meno lacarta e più il digitale».

Il Movimento cinque stelle èl’unico che ha messo sul web ildettaglio delle spese. Farete lostesso per tutti i gruppi?

«Sì, l’idea è che questo nuovo

lavoro venga reso disponibilesul nostro sito, gruppo per grup-po. Ho già ricevuto la disponibili-tà dei capigruppo in questo sen-so. Il percorso partirà con la chiu-sura del 2011, le 15 voci verran-no compilate a gennaio in mododa avere il dettaglio delle spesedisponibili all’inizio del prossi-mo anno. E creeremo un va-demecum, per fare in modo chela stessa tipologia di spesa fini-sca nella stessa voce. Così evite-remo che magari un pranzo fini-sca in una spesa di rappresentan-za da una parte e nelle attività diun consigliere dall’altra».

Farete lo stesso con le spesedell’ufficio di presidenza del-l’assemblea?

«Sì, varrà lo stesso. Anche se imembri dell’ufficio di presiden-za e i presidenti di commissionehanno tra 6 e 10mila euro all’an-no che sono vincolate alle spesedi rappresentanza. C’è meno di-screzionalità. Di certo non bastaessere virtuosi, bisogna dire co-me vengono spese le risorse. I 5milioni per i gruppi sono una vo-ce importante del nostro bilan-cio di 34 milioni di euro, è giu-sto spiegare a cosa servono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Regione, i partiti e le spese «oscure»Richetti: «Dichiarino voce per voce»La promessa: «Non basterà più solo l’approvazione dei revisori»

4,9 mlnQualcuno lo ha già fatto, gli altri

saranno obbligati a farlo presto. Dagennaio prossimo i partiti che siedononell’assemblea regionale dovrannopubblicare il dettaglio delle spese difunzionamento dei gruppi consiliari.Tutt’altro che briciole, se si considerache nel 2011 si è trattato di 4,9 milioni dieuro, assegnati ai gruppi in proporzioneal numero di eletti: Pd (1,9 milioni dieuro); Pdl (982 mila euro), Idv e LegaNord (438 mila euro a testa); Fds eSel-Verdi (312 mila euro a testa);Movimento cinque stelle (307 milaeuro) e Udc (229 mila euro). Finora

soltanto il Movimento cinque stelleaveva pubblicato il dettaglio delleproprie spese riferito al 2010. Perquesto noi del Corriere di Bolognaabbiamo chiesto con una lettera a tutti ipartiti che siedono in Regione di fare lostesso, rendendo pubblici i bilanci deiloro gruppi. La richiesta ha acceleratoun processo che, come spieganell’intervista qui sotto il presidentedell’aula Matteo Richetti, porterà suInternet il dettaglio delle spese deigruppi, suddivise in 15 voci. Una bellanotizia, che aspettiamo di leggereanche noi.

di FRANCESCO ROSANO

Indignati bipartisan

Quartieri, indennità e gettoni ora sono a rischio

Quest’anno la Regioneha stanziato quasi 5 milionidi euro per le spese deigruppi consiliari, attribuiti inbase al numero di consiglieri

Giorgetti: «Così la politicadiventi roba da privilegiati».Ara: «Non ci possono chiederedi diventare dei volontari»

Da destra a sinistra, dal ricco San-to Stefano al popolare San Donato,s’alza un coro di protesta contro la(possibile) abolizione dell’indennitàdei presidenti di Quartiere e del get-tone di presenza dei consiglieri. «I co-sti della politica non sono i nostri,noi siamo amministratori, lavorato-ri. Non possiamo diventare volonta-ri»: è il commento pressocché unani-me dei presidenti.Lo spettro del taglio netto della re-

tribuzione dei più piccoli ammini-stratori cittadini ha iniziato ad aggi-rarsi nella mattinata di ieri. E nel po-meriggio, dopo una fitta corrispon-denza fra presidenti e assessore di ri-ferimento, quest’ultimo, l’assessorecomunale con delega al coordina-mento dei Quartieri Riccardo Mala-goli, ha dato voce ai sentimenti deipresidenti con un comunicato stam-pa. «Fare il presidente di Quartiere

vuol dire impegnarsi in un lavoro atempo pieno, con riunioni e incontriche spesso occupano anche la sera-ta», ha scritto Malagoli, che presi-dente di Quartiere lo è stato, in dife-sa degli ex colleghi. Poi l’assessoreha spiegato quali cifre verrebbero ta-gliate: «È utile ricordare che un presi-dente di Quartiere percepisce un’in-dennità lorda di 3.736 euro (che sidimezza se la persona non è in aspet-tativa e ha dunque un altro lavoro);mentre il consigliere può far contosolo su un gettone di presenza di36,48 euro lordi».

«Non sono certo cifre con cui ci siarricchisce e non sono certo questi isoldi che vanno a dissestare i contipubblici— gli fa eco Simone Borsari,numero uno del San Donato—. A in-cidere sono, ad esempio, i membri dicerti cda o i manager che prendonobuonuscite da capogiro». «La gente

deve sapere che noi lavoriamo alacre-mente e per il bene della comunità.Io, ad esempio, sono avvocato e seesercitassi a tempo pieno guadagne-rei certamente di più...», conclude.

Ilaria Giorgetti, presidente del San-to Stefano, si dice preoccupata so-prattutto in prospettiva: «Il rischio èche così la politica diventi unmestie-re per privilegiati, solo per chi puòpermettersi di lavorare senza uncompenso. Mentre al centro della po-litica deve restare la passione». Una«esterrefatta» Milena Naldi invita

chi vuole tagliare a lei e ai suoi colle-ghi l’indennità a «trascorrere unagiornata» insieme a un presidente diQuartiere. «È un lavoro intenso. Cosìsi negherebbe il nostro ruolo, che ècentrale nell’ottica del decentramen-to. Spero che almeno le città metro-politane vengano risparmiate da que-sta mannaia», auspica. E se così nonfosse? «Faremo di necessità virtù», èl’opinione del presidente del Navile,Daniele Ara. «Ma sia chiaro— avver-te— non ci possono chiedere di con-tinuare a fare lo stesso lavoro da vo-lontari. Io, ad esempio, dovrei torna-re a dedicare più tempo alla mia pro-fessione di agronomo e comeme tut-ti gli altri piccoli amministratori chenon sono né pensionati né ricchi difamiglia».

Amelia [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Svolta Il presidente del consiglio regionale Matteo Richetti

Santo Stefano Ilaria Giorgetti

Il caso Il «Corriere» chiede conto ai gruppi consiliari di come abbiano usato i 5 milioni ricevuti. Solo i grillini hanno pubblicato il dettaglio

Codice cliente: 211252

Page 3: rassegna del 7-12-2011

3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Corriere 7-12-2011

7CronacaCorriere di Bologna Mercoledì 7 Dicembre 2011

BO

Il caso Alla prima riunione addio polemico di 13 associazioni contro la presenza di due realtà omosessuali

Famiglia, l’anti-Consulta dei cattolici

Concorsopoli,l’Ateneorestaparte civile

La frase

Matteo LeporeApriamoun precedenteimportantea livellonazionale,nessun costoper il «dat»

❜❜

Il testamento biologico di-venta realtà. Da ieri i 382.452cittadini residenti a Bolognapossono andare dal notaio ecompilare una dichiarazione an-ticipata di trattamento (dat),per affermare o meno la volon-tà di essere sottoposti a tratta-menti sanitari che comportinol’uso di macchine o sistemi arti-ficiali. «Apriamo un precedenteimportante a livello nazionale»,rivendica il coordinatore digiunta Matteo Lepore. Anchese, come sottolineano i notai,resta da colmare «un vuoto legi-slativo nazionale».

Spetta alla breve amministra-zione Delbono il merito, o il de-merito secondo alcuni, di averimpegnato il Comune a istitui-re il registro dei biotestamenti.Un impegno assunto con unodg nonostante le critiche dellaCuria, finito in soffitta duranteil commissariamento Cancellie-ri. L’amministrazione Merolaha ripreso in mano la partita,senza temere eventuali contrac-colpi con via Altabella. E dopoil via libera in giunta da ieri ilbiotestamento è una possibilitàper tutti i residenti a Bologna,primo capoluogo regionale aistituirlo. Grazie anche a unaconvenzione con l’ordine deinotai che garantirà maggioreautorevolezza alle dichiarazionidi trattamento raccolte in città.

Il meccanismo è semplice.Per un costomassimo di 100 eu-ro, che l’amministrazione sti-ma in media sui 60, i bolognesipossono recarsi da uno dei ses-santa notai che partecipano allaconvenzione (una cifra destina-ta a crescere, ndr.) per sottoscri-vere due documenti. Il primo èil biotestamento vero e pro-prio, con il quale si potrannoautorizzare o meno trattamentiinvasivi in caso di malattie cro-niche. Il secondo è un docu-mento che registra data e luogodella dichiarazione e nominaun fiduciario, anche lo stessonotaio, che garantisca il reperi-mento del biotestamento «inqualsiasi momento e in qualsia-si luogo».

Il registro di Palazzo d’Accur-sio terrà conto soltanto dell’esi-stenza dei biotestamenti, cheverranno però custoditi dai no-tai. La ragione è duplice: rispar-mio e rischio ricorsi. «Con oltre380 mila abitanti i costi di ge-stione rischiavano di lievitare

troppo— spiega l’assessore Le-pore — e inoltre, in mancanzadi una normativa nazionale,eventuali spese di gestione sa-rebbero state passibili di un ri-corso alla Corte dei Conti, vistoche non rientrano nei compitiassegnati per legge alle ammini-strazioni». Soddisfatti anche inotai, che sperano però in unanormativa nazionale. «Il fai date può portare ad adempimentifolcloristici — spiega il presi-dente del consiglio notarile, Fa-brizio Sertori — quello che fac-ciamo qui è il massimo che sipossa fare nell’ambito di unvuoto normativo, ma è auspica-bile che una legge nazionale ar-rivi davvero».

Francesco [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Feste Da domani in piazza Santo Stefano un ricco calendario di appuntamenti per grandi e bambini

Magnisi difende il prof Corinaldesi: ma il rettore parlò di stima ai colleghi

Noè: «Basta con i "finti" genitori soli»

Prima hanno risposto all’appel-lo, tra mugugni e polemiche. Poi irappresentanti delle associazionicattoliche si sono alzati in piedi ehanno abbandonato la Consulta del-la famiglia, ieri nella prima seduta aPalazzo d’Accursio, contro la deci-sione del Comune di ammettere lesigle del mondo omosessuale Age-do e Famiglie Arcobaleno.

«Presentiamo formali dimissionida quest’organismo», ha detto Fa-bio Battistini, di Club giovani, cheha letto un comunicato firmato da12 sigle, tra cui Acli e Mcl. Così, altermine della riunione che ha elet-

to il nuovo presidente della Consul-ta (Fulvio Ramponi, dell’associazio-ne Fuori dal banco, con 8 voti su 9),il presidente pro-tempore, il consi-gliere Idv Pasquale Caviano, delusoda questo finale: «Ho fatto il possi-bile. Il cardinale Carlo Caffarra, conquell’articolo su Avvenire, ha quasiintimato loro di uscire. Se la chiesate lo chiede, tu lo fai», ha affermatoriferendosi all’editoriale di domeni-ca scorsa su Bologna Sette.

«A oggi non sono stati chiariti inodi interpretativi e sono statecompiute evidenti forzature», hadetto Battistini, ipotizzando la crea-

zione di una contro-consulta alter-nativa per le associazioni del mon-do cattolico: «Un’authority sotto laquale riunirci per vigilare sui prov-vedimenti del Comune».

Un’idea ribadita da FrancescoMurro, numero uno delle Acli:«Non andiamo sull’Aventino», hadetto parlando di una consulta al-ternativa che sia «pungolo e osser-vatorio sulle politiche sulla fami-glia». La polemica, ieri, è stata tenu-ta sul versante delle procedure edei regolamenti: «Lo statuto preve-deva che fosse l’assemblea dellaConsulta a valutare i nuovi ingres-si, in base alla finalità delle associa-zioni che ne facevano richiesta. IlComune ha fatto un sopruso, peruna presa di posizione politica, frut-to di uno scontro tra il sindaco Me-rola e l’assessore Frascaroli». L’Udc,nei giorni scorsi, ha minacciato il ri-corso al Tar, mentre l’opposizione aPalazzo d’Accursio si è schieratacon le associazioni cattoliche.

Valentina Castaldini, del Pdl, par-la di una «Consulta finta, perchémancano le 13 associazioni chel’hanno fondata». La Lega chiedeche non sia riconosciuta. E se lamaggioranza del Pd fa quadrato sul-la scelta del Comune, qualcunomu-gugna. Il consigliere DemocraticoTommaso Petrella parla di una«Consulta azzerata»: «Bisognava an-dare fino in fondo nella mediazio-ne». Mediazione la cui soluzione,che sarebbe andata bene ai cattoli-ci, prevedeva l’ingresso di Agedo,associazione di coppie etero con fi-gli omosessuali, e l’esclusione di Fa-miglie Arcobaleno. «Il fallimento èdelle istituzioni— ha detto il consi-gliere Pd —. Quindi del consiglio,presieduto da Simona Lembi, e del-la giunta, rappresentata da AmeliaFrascaroli». Ma per Lembi il Comu-ne è stato trasparente: «Se ci sonoquestione politiche, sia la politica afarsi avanti senza nascondersi die-tro a una critica alle regole».

A Caviano non resta che prende-re atto dello strappo: il consigliereieri pomeriggio ha citato BenedettoCroce, Goethe e l’articolo 3 della Co-stituzione per invitare al dialogo edifendere «un percorso tecnico cheha tenuto conto dei regolamenti estabilito l’entrata a pieno titolo diAgedo e Famiglie Arcobaleno».

Queste due associazioni si dico-no «dispiaciute». Agedo non«avrebbe mai accettato l’ipotesi dientrare a scapito di Famiglia Arco-baleno»: «La verità è che quando sisenta la parola omosessuale nasco-no ancora pregiudizi», ha detto laresponsabile Fulvia Madaschi.

R. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Si firma dal notaio: ma serve una legge nazionale

Il clou

Palazzo IsolaniSyusy Blady cural’evento «DanzeNomadi» che ci saràil 21 dicembre

L’intervento

Corte Isolani apre le portealla città e ai turisti. In occasio-ne delle festività natalizie, dadomani fino al 24 dicembre, èin programma un calendariodi eventi che permetterà a tut-ti di conoscere i gioielli nasco-sti di questo antico e unicocomplesso, facendo esperien-za anche della passione di chiall’interno della Corte lavora.«È importante che il centro

si riesca ad animare, anchecon iniziative come questeche uniscono cultura e com-mercio», ha dichiarato SyusyBlady che cura l’evento «Dan-ze Nomadi» in programma il21 dicembre. Di Corte Isolani«presto verranno rivelate duesorprese, scoperte di recente,una di arte antica e una di ar-te contemporanea», ha conti-nuato.Nel frattempo si parte do-

mani con gli appuntamenti.

Alle 11 si potrà partecipare aun excursus sull’abbigliamen-to delle feste a cura di France-sca Sforza, mentre dalle 16 lacompagnia teatrale Fantatea-tro animerà il pomeriggio diadulti e bambini. Venerdì (dal-le 15 alle 19) verrà insegnatal'arte dei biscotti natalizi all’in-terno di «Uova e Farina». Saba-to sarà inaugurato il Presepioe, a partire dalle 18, si potran-no ascoltare i più classici can-ti di Natale. Domenica (ore10) da Zucchelli si terrà una le-zione su «Punzoni e Shef-field». Lunedì prossimo si con-

tinuerà con un’esibizione dipilates (alle 10) e con i consi-gli di Branchini per conserva-re con le lucidature giuste lescarpe più preziose. Il 14 si im-parerà a confezionare elegantipacchi regalo, il 15 si scopriràcome affrontare gli ipercalori-ci pranzi delle feste, il 16 co-me massaggiare il partner, e il17 e il 18 toccherà all’arte deinodi. Sempre il 17 si terrà unmusical nel cortile della corte,il 19 verrà spiegato come com-porre i centrotavola, il 20 ci sa-rà una sfilata, il 21 sarà il mo-mento delle danze nomadi egiovedì 22 una personal shop-per aiuterà a scegliere gli ulti-mi regali.Il tutto finirà il 23 e il 24

con i Babbo Natale che acco-glieranno e saluteranno chipasserà in Corte Isolani.

F. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Balli, mestieri e pilates: il Natale alla Corte

Definire per legge i«genitori soli» e cosìarginare i «furbetti» deiservizi comunali, prima ditutto sul versante nidi. Èl’iniziativa targata Udc dellaconsigliera regionale SilviaNoè che ieri ha presentatoin Assemblea legislativa unprogetto di legge sul qualesi augura «la convergenza ditutte le forze politiche». Lasostanza è semplice, siprevede di far rientrare ladefinizione di genitore soloin quattro casi: vedovanza;abbandono da parte delconiuge; mancatoriconoscimento delfiglio; affidamento esclusivodel minore. In tutti gli altricasi, per l'accesso ai serviziviene comunque presa inconsiderazione la situazioneeconomica di entrambi igenitori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DILEMMIDI FINE VITA

Il Comune «sperimenta»il testamento biologico

Da un lato il Rettore Ivano Dionigi, il5 luglio scorso, aveva parlato di unavicenda processuale «che, seppuretardivamente, ha restituito l’onore ela dignità non solo ai colleghiinteressati, ma a tutta l’AlmaMater»; dall’altra, ieri l’avvocaturadello Stato ha mantenuto la richiestadi risarcimento di otto milioni perconto dell’Università per i danni diimmagine. Stiamo parlando delprocesso Concorsopoli: a luglio unasentenza predibattimentale aveva

annullato tutto, lasciando in piedisolo le posizioni di quattro imputati.È a questa sentenza che aveva fattoseguito la dichiarazione di Dionigi.Ieri l’avvocato Guido Magnisi,difensore del professor RobertoCorinaldesi, l’ha prodotta in aula,commentando: «Come può esserepossibile fare una dichiarazione diquesto tenore e al contempochiedere, quando il processo èormai sfrondato, otto milioni?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’interno di Corte Isolani dove da domani al 24dicembre si susseguirà una serie diappuntamenti legati alle feste del Natale

Abbandono Murru della Acli se ne va

Nidi pubblici,l’Udc: una leggecontro i furbidelle tariffe

SEGUE DALLA PRIMA

Il codice penale attualmentevigente, che risale addirittura al1930, muove dal presupposto chela vita dei cittadini appartengaallo Stato. Così, quando fuemanato, prevedeva la pena dimorte e non contemplava alcunaattenuante nei confrontidell’omicidio per motivi di pietà. Ilmagistero cattolico afferma che lavita appartiene a Dio: taleposizione, se da un latocontribuisce allo splendidoprimato italiano nella battagliaper l’abolizione universale dellapena di morte, dall’altro nonfavorisce una modifica dellenorme vetuste e draconiane delcodice penale in tema di omicidiodel consenziente. In questocontesto soccorre il dettato dellanostra Costituzione, frutto di unailluminata fusione dei valoriliberali, cattolici e socialisti, i cuiprincipi oggi possono aiutarci arisolvere anche alcuni dilemmi difine vita. L’art. 32 dellaCostituzione, nel sancire ilfondamentale diritto alla salute,statuisce l’intangibilità della sferacorporea. Consente dunque diaffermare con chiarezza che unpaziente informato e competenteha diritto a rinunciare a untrattamento sanitario, anchesalvavita. A potersi sottrarre alpotere tecnocratico, al dominiodella macchina sul proprio corpo.Non si tratta di sancire un«diritto a morire», ma un dirittoall’habeas corpus, che dev’esserericonosciuto anche sel’interruzione del sostegno vitaleconduce alla morte, come neldrammatico caso di PiergiorgioWelby. Dai valori della nostraCostituzione non si desume alcun«diritto a morire». Il suicidiorappresenta una scelta che nondeve essere condannata négiudicata, ma non costituisce undiritto. Altrimenti, nederiverebbero conseguenze innetto contrasto con i principisolidaristici della nostra culturagiuridica e civile: dovremmo, adesempio, incriminare per violenzaprivata chi impedisceall’aspirante suicida di gettarsi daun ponte. In un moderno Paeseeuropeo dovrebbe essere vissutocome un obiettivo difondamentale importanza lariforma delle norme del codicepenale, caratterizzate daun’assurda severità sanzionatoriadettata dall’asprezza ideologicadell’epoca in cui furono concepite.Altrettanto importante apparel’obiettivo di una sempre piùampia valorizzazione e attuazionedella medicina palliativa, chenella realtà bolognese conoscecentri di assoluta eccellenza, mache in altre aree del Paese stentaancora a trovare una diffusionecapillare e radicata nel territorio.Ma non invochiamo leggi cheliberalizzino l’eutanasia attiva,norme che rendano lecital’apertura di cliniche analoghe aquella svizzera, dove iltrattamento che di recente è statosomministrato a un notoesponente della vita culturale epolitica italiana, affetto da unagrave forma di depressione, non èstata una psicoterapia, né unacura farmacologica, bensì lamorte.

Stefano Canestrari© RIPRODUZIONE RISERVATA

Diritti Un modulo on line e 60 euro per indicare come «non sopravvivere»

Codice cliente: 211252

Page 4: rassegna del 7-12-2011

4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 7-12-2011••5BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

LITI INFAMIGLIA PALAZZOD’ACCURSIO LACURIAOKALL’INGRESSODI AGEDOEFAMIGLIEARCOBALENO,DELMONDOOMOSESSUALE

HAPARLATODI «GRAVEOFFESA»E, PER I FEDELI,DEL«DOVEREDIUSCIRNE»

UN ADDIO annunciato. Tredici associa-zioni cattoliche si sono dimesse dalla Con-sulta comunale per la famiglia. Una sceltadi protesta contro la decisione della segre-teria generale del Comune di ammetterenella Consulta due associazioni del mon-do gay: ‘Famiglie arcobaleno’ (che riuni-sce genitori omosessuali) e ‘Agedo’ (geni-tori con figli gay). Secondo Fabio Battisti-ni, portavoce dei frondisti, «è stato calpe-

stato il diritto» della Consulta uscen-te «di vagliare i nuovi associati».

Si è «ignorato» l’articolo 29 del-la Costituzione (che tutela lafamiglia fondata sul matri-monio) «bypassando di fat-to il diritto di autodetermi-nazione della Consulta».

FULVIO Ramponi, neopre-sidente della Consulta, eletto

— con otto voti — dalle associa-zioni superstiti, rilancia subito «la speran-

za di riaprire il dialogo, senza pregiudizi»,con i cattolici fuoriusciti. Battistini an-nuncia la formazione «di un’authority sot-to la quale riunirci per vigilare sui provve-dimenti del Comune». E non esclude unricorso al Tar. Per Francesco Murru, pre-sidente delle Acli, «se cambiano il nome ela mission di questa Consulta, se si occupad’altro, siamo pronti a dare il nostro con-tributo». La proposta è quella di una Con-

sulta «contro le discriminazioni. Noi sia-mo contro le discriminazioni e potremmodare il nostro contributo. Ma la famigliano».

PASQUALE Caviano (Idv), presidentedella commissione politiche sociali, assi-cura di avere cercato una mediazione finoalla fine. Pare che fino all’ultimo si puntas-se a escludere solo le Famiglie Arcobale-no, accettando Agedo. «Io ho solo lavora-

to perché tutti rimanessero — afferma Ca-viano —, ma credo sia stato determinantel’intervento della Curia». Domenica, Avve-nire invitava le associazioni cattoliche auscire dalla Consulta. «E se la Chiesa te lochiede — afferma Caviano —, tu lo fai».Nel Pd le posizioni sono diverse. L’uscitadall’aula delle associazioni guidate dalleAcli «è stata una scena tra il pietoso e l’im-barazzante», afferma Francesco Critelli.Per Tommaso Petrella «da oggi non esistepiù la Consulta per la famiglia. Ci sono so-lo macerie». Si punta il dito contro chi

«non ha saputo mediare con sufficienteforza». Chiamata in causa, Simona Lem-bi, presidente del consiglio comunale, re-plica secca: il comportamento del Comu-ne «è stato limpido, trasparente e rigoro-sissimo». Sempre nel Pd, Benedetto Zac-chiroli si scaglia contro chi ha abbandona-to l’aula: «Facevano così i farisei che guar-davano alle regole e non entravano nel me-rito delle questioni».

SECONDO Maria Cristina Marri (Udc),«la Consulta è morta in in un mix di forza-ture ideologiche e mancato rispetto regola-mentare». Mentre Valentina Castaldini(Pdl), parla di «una Consulta finta, privadelle 13 associazioni che l’hanno fondata»e «formalmente non regolare». La Leganord, con Lucia Borgonzoni, chiede loscioglimento di una Consulta «svuotata dichi rappresenta l’unica vera famiglia, quel-la fondata sul matrimonio tra uomo e don-na». Per la leghista Francesca Scarano leazioni «di chi vuole snaturare la Consultasono ignobili, noi la difenderemo a oltran-za». Amareggiata Flavia Madaschi (Age-do): «Veniamo discriminati proprio daicattolici, con cui non c’è stata possibilitàdi dialogo. Purtroppo, l’unica ragione è laparola omosessuale. Come sentono questaparola, nascono ancora pregiudizi e a prio-ri noi veniamo cancellati».

Luca Orsi

La Consulta ai minimi termini«Abbiamo subito un sopruso»L’abbandono delle 13 associazioni cattoliche dopo il sì ai gay

ROTTURA Fabio Battistini e Francesco Murru(Acli) lasciano l’aula; nel tondo, Fulvio Ramponi,neopresidente della Consulta per la famiglia

BATTISTINI (CLUB GIOVANI)«Continueremo serenamentea fare volontariato attraversoun’authority che vigili sul Comune»

Su tutte le vetture a stock immatricolate entro il 31/12/2011 IN OMAGGIO KIT COMPLETO RUOTE INVERNALI

Page 5: rassegna del 7-12-2011

5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Informazione 7-12-2011L’INFORMAZIONE il Domani MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011 3

Grandi opereNei prossimi giorni la proposta delle istituzioni bolognesi al ministro

Passera salva i 267 milioni del metròGli enti locali festeggiano il risultato

«Ora dirottiamo i fondi su Sfm e filovia»

I fondi del metrò rischiavano di “decadere” il 31 dicembre: questo il termine fissatodal Governo per la messa a gara dei progetti approvati dal Cipe. La decisione di ieri,

invece, “congela” lo stanziamento e permette al Comune, che ha definitivamenteabbandonato l’idea di realizzare la metropolitana, di decidere in quale opera investire

Dopo la “maz zata” d ellamanovra Monti arriva, fi-

nalmente, una buona notizia:Bologna non perderà i 267 mi-lioni del metrò anche se que-sta opera non rientra più neipiani del Comune. È di ieri ladecisione del Cipe, nella pri-ma riunione dopo l’ins edia-mento del nuovo governo edel ministro Corrado Passera,di “c o n ge l a re ” il finanziamen-to che sarebbe decaduto il 31dicembre, permettendo cosìall’amministrazione di portareavanti la richiesta di dirottare ifondi sul completamento delServizio ferroviaio metropoli-tano.

Secondo quanto riferito dalCipe, il progetto bolognese èstato inserito in seconda po-sizione di priorità nella gra-duatoria dei 17 principali pro-getti di trasporto pubblico dimassa da finanziaria.

Senza più la spada di Damo-cle di una scadenza così rav-vicinata, le istituzioni bolo-gnesi accolgono con esultanzail «passaggio decisivo, fruttodell’impegno delle scorse set-timane a cui ora potrà fare se-guito una definitiva rimodula-zione dei fondi in favore delprogetto alternativo di com-pletamento del servizio ferro-viario metropolitano e di po-tenziamento della rete filovia-ria urbana, presentato al Mini-stero dei trasporti da Comune,Provincia e Regione».

Secondo i tre assessori aiTrasporti Andrea Colombo(Comune), Giacomo Venturi(Provincia) e Alfredo Peri (Re-gione), infatti, «aver messo insalvo i finanziamenti statali giàassegnati è un risultato fonda-mentale, convinti che il mi-glioramento delle infrastruttu-re di mobilità pubblica sia fon-damentale per la competitivi-tà del nostro territorio».

Nei prossimi giorni, dunque,gli amministratori locali inten-dono intensificare il confron-to tecnico e politico col Mi-nistro Corrado Passera, «perarrivare al più presto alla de-cisione definitiva di dirottare ifondi confermati oggi a Sfm efi l ov i e » .

Il risultato ottenuto dalle i-stituzioni bolognesi arriva altermine di lunghe settimanedi trattativa avviate con l’a l l o raministro alle Infrastrutture del

Il ministro alleInfras trutture,

Corrado PasseraSotto un treno delServizio ferroviario

metropolit anoNella foto piccola

l’assessorecomunale alla

Mobilità, AndreaColombo

Governo Berlusconi, AlteroMatteoli che aveva assicuratoil supporto tecnico dei funzio-nari ministeriali per valutare lapossibilità di utilizzare i fondiper un progetto diverso daquello presentato. L’aggravar sidella situazione finanziaria delPaese e la caduta dell’e s e c u t i-vo Berlusconi, avevano fattotemere il peggio. Ossia chenon fosse più possibile salvareper tempo quei 267 milionidestinati ai trasporti bologne-si. Ieri, invece, è arrivata labuona notizia: i fondi ci sonoancora e possono essere dirot-tati sull’opera trasportistica

che gli enti locali riterrannopiù idonea. Sfm e filovia, ap-punto.

Con gli enti locali festeggiaanche l’Idv. «Ottima notizia,che fa ben sperare per il fu-turo», afferma in una nota ilcoordinatore bolognese San-dro Mandini. «Adesso diventarealizzabile l'obiettivo di recu-perare quelle risorse e desti-narle al completamento e po-tenziamento del Sistema ferro-viario metropolitano, comeavvenuto per la città di Parma,obiettivo per il quale l'Italiadei Valori è stata la prima amobilitar si».

Il caso dei QuartieriI gettoni e i francobolliLe spese inutili e i tagliche non piacciono

LA “CASTA”

Gli assessori«Passaggio

fondamentaleper rilanciare

la competitività delnostro territorio»

Il progettoParte

del finanziamentoservirà

a completarele stazioni dell’Sfm

Ci sono i tagli e i francobolli. I tagli sonoquelli del governo Monti alle Province e aigettoni di presidenti e consiglieri di quartiere,un manovra simbolica che colpisce i soggettipiù deboli senza produrre risparmio vero, tral’altro intervenendo prima della fine del man-dato che gli elettori hanno democraticamen-te dato; insomma una concessione al po-pulismo anti casta che tocca poco. Quei taglinon piacciono: il presidente Vasco Errani hachiesto chiarimenti mentre l’assessore co-munale ai Quartieri Riccardo Malagoli hacondannato l’eventuale taglio dello stipendiodei presidenti di Quartiere («è un lavoro, non

volontariato»), informando che il sindacoMerola prenderà un’iniziativa con i sindacidelle grandi città, quelle dove ci sono i quar-tieri e i municipi. I francobolli, invece, sonoquelli usati dai gruppi in consiglio comunaleper inviare comunicazioni, auguri di natale emessaggi vari. I conti li hanno resi noti igrillini (il capogruppo Massimo Bugani, i-ronicamente, ha inviato il comunicato, comeal solito per mail, comprensivo di auguri diNatale). Dal 2002 al 2007 i gruppi consiliarihanno speso 318 mila euro di francobolli. Ilgruppo più spendaccione è stato La Tua Bo-logna: 80 mila euro in cinque anni.

PRIMO PIANO

Page 6: rassegna del 7-12-2011

6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Informazione 7-12-2011

4 MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

Infrastrutture e mobilitàIl Comune, che aveva bocciato l’ipotesi, dice sì al confronto ma in sede di Piano strategico

Non c’è pace per il People MoverLa Regione accelera: «Arrivi fino alla Fiera, è più economico dell’Sfm»

La navetta delle polemicheNella foto una navetta del People Mover, la monorotaia che il Comune vuole realizzare percollegare l’aeroporto Marconi alla stazione ferroviaria. A gennaio saranno pronti il pro g et to

esecutivo e il piano finanziario dell’opera e l’apertura dei cantieri è prevista tra la fine digennaio e l’inizio di gennaio. A realizzare l’intervento sarà la società Marconi Express di cui

fanno parte il Consorzio Costruttori e Atc. L’azienda di trasporti, ora in minoranza,acquisirà la maggioranza delle quote societarie nella fase di gestione

L’I N T E RV E N T O Il coordinatore provinciale Sandro Mandini contro la decisione di bocciare l’istruttoria pubblica

«Il Comune ascolti i cittadini sulle scelte per la città»L’Italia dei Valori mette in guardia l’amministrazione: ripristinare il rapporto di fiducia

Sandro Mandini,coordinatore provinciale dell’Idv

A scoltare i cittadini non è mai unaperdita di tempo, e lo è ancor

meno quando si tratta di scelte cheriguardano il futuro della città. Sem-mai è un utile esercizio democratico,al quale le istituzioni non dovrebberomai sottrarsi. E il dibattito sul PeopleMover non fa eccezioni. La politica -soprattutto in tempi di crisi della rap-presentanza - deve tenere le orecchiesul terreno ed ascoltare gli umori deicittadini; se su determinate scelte piùche certezze avanzano dubbi, vuol di-re che al di là dei dettagli tecnici ci sirende conto che c’è qualcosa che nontorna. Del resto, sul tema della mo-bilità ciò che manca è la fiducia deicittadini: sul progetto, sulle modalitàdi realizzazione, sulla reale corrispon-denza alle esigenze della città piut-tosto che ai bisogni del sistema delleimprese, e soprattutto sulla compa-tibilità finanziaria a medio e a lungotermine. E a mio giudizio il Comunecommetterebbe un errore se si chiu-desse al confronto con i cittadini, ri-schiando di compromettere ulterior-mente quel rapporto di fiducia senza

la quale non si va lontano.Gli ultimi dieci anni, del resto, non

hanno propriamente scritto le pa-gine più memorabili della storiadel l’amministrazione bolognese,soprattutto per quanto riguarda iltema delle infrastrutture. Come nonricordare il buco sotto la collina diGuazzaloca, antesignano delle“grandi opere” in salsa bolognese?Ed il suo erede, il Metrò, finanziatodal governo ma per il quale non si ègiunti a posare la prima pietra? E ilCivis, sepolto sotto la sua inadegua-tezza tecnologica oltre che dal so-spetto di corruttele? Aggiungo, percompletezza, anche la Variante diValico: la frana di Ripoli mette inpericolo residenti e la stessa galleria,ed oggi apprendiamo che il proget-tista – l’ex ministro Lunardi - prendele distanze dalla sua stessa opera,invitando ad interrompere i lavori,per evitare ulteriori guai.

Di fronte a tale curriculum c’è lanecessità di ripristinare un rappor-to di fiducia con una cittadinanzache invece di project financing (conle annesse clausole che farebberoricadere i rischi d’impresa sulle spal-le dei bolognesi) vorrebbe sentirparlare di come un progetto come lacittà metropolitana possa essere in-nervato da un sistema integrato dimobilità urbana che permetta allacollettività di spostarsi da e per ilcapoluogo. E vorrebbe anche com-prendere per quale ragione un pro-getto certamente importante comeil collegamento Aeroporto-StazioneCentrale possa diventare esecutivomentre ancora si nutrono seri dubbisulla sua compatibilità dal punto divista finanziario: non solo sul me-dio periodo, ma oltre il quadrienniosuccessivo all’entrata in funzionedelle navette, quando la gestionericadrà prevalentemente sulle casse

comunali. Non bisogna dimentica-re che la crisi drammatica che at-traversa il nostro paese, con la ne-cessità di ridurre drasticamente ildebito pubblico, imporrà sacrificiper molti anni. Ritengo che con gliopportuni chiarimenti - che auspicopossano essere forniti in tempi brevi– si possa arrivare ad un giudizioobiettivo e consapevole, basato sudati certi, e questo sarebbe un con-tributo importante per riconquista-re la fiducia dei cittadini.

Resta intanto sullo sfondo il de-stino delle risorse destinate al Metròbolognese, che ci auguriamo pos-sano essere recuperate ed utilizzateper Servizio Ferroviario Metropoli-tano. Riuscire ad ottenerle e utiliz-zarle rappresenterebbe per Bologna– quella sì - una “grande opera”.

Sandro MandiniVice Presidente Assemblea Legislativa

Segretario IDV Bologna

Se il tema delle infrastrutturebolognesi per la mobilità

non fosse tremendamente se-rio, verrebbe quasi da sorrideren el l ’assistere al balletto di di-chiarazioni che con frequenzaquasi quotidiana rimettono indiscussione i punti fissati ilgiorno prima, facendo assomi-gliare la questione alla miticatela di Penelope, tessuta di gior-no e disfatta la notte. È il casodel People Mover. Giusto l’a l t roieri, al termine di settimane dipolemiche che hanno rischiatodi spaccare la maggioranza diPalazzo d’Accursio, il Comuneha respinto la richiesta di istrut-toria pubblica fatta dai cittadiniperchè non si può ridiscutereun’opera ormai in fase avanza-ta. E il sindaco Virginio Merolaha messo una pietra sopra lecritiche: la discussione è giàstata fatta, ha detto, e la decisio-ne è presa. Dunque, via libera aicantieri a gennaio per realizza-re la monorotaia che dovrà col-legare aeroporto e stazione.

Ma a riaprire il dibattito arri-va, nemmeno 24 ore dopo, laRegione che fa sapere di star la-vorando, assieme a Comune eProvincia, alla verifica di unprolungamento della monoro-taia fino alla Fiera. Una ipotesiche l’ente di viale Aldo Moro

giudica più vantaggiosa dalpunto di vista economico ri-spetto all’ipotesi, sponsorizza-ta da Comune e Provincia, di unnuovo braccio ferroviariodell’Sfm che unisca, seguendola cintura già esistente, stazio-ne e Fiera.

A rispolverare l’ipotesi, chesembrava ormai superata o perlo meno “c o n ge l a t a ”, è l’asses -sore regionale ai Trasporti, Al-fredo Peri. “Sollecitato” da unainterrogazione di Sel-Verdi, Pe-ri fa sapere che gli enti localistanno valutando quale sia ilcollegamento migliore tra sta-zione e Fiera, se il People Mo-ver o l’Sfm. Meglio il primo, so-stiene Peri, perchè è meno one-roso dal punto di vista econo-mico. «Un chilometro di trenocosta 13 euro - spiega - mentreun km di autobus ne costa 3 e lavalutazione del People Mover è

di 4-5 euro al km». Elementi dibase che l’assessore giudica«abbastanza vincolanti sulla de-cisione finale». Anche perchè«l’estensione dell’Sfm con unanuova linea alla fiera, ed even-tualmente anche al Caab, sa-rebbe un’ulteriore tecnologiache si andrebbe ad aggiungereall’Sfm attuale e al People Mo-ve r » .

Insomma, viale Aldo Morospinge l’acceleratore sul pro-lungamento del People Mover,(giudicato in grado di autofi-nanziarsi) fino alla fiera. Una“t ra t t a ” bocciata a più ripresedal sindaco Merola e dall’asses -sore comunale alla Mobilità An-drea Colombo nonostante le“p re s s i o n i ” del mondo econo-mico (dalla Fiera alla Camera diCommercio e alla Cna passan-do per Confcooperative e Lega-coop), sindacale (la Cisl) e po-

litico (lo chiedono anche Udc eFli).

Merola, spalleggiato dallaProvincia, ha sempre difeso ilcollegamento tramite Sfm el’assessore Colombo avevamesso in guardia dai rischi di u-na modifica al progetto del Peo-ple Mover. «I fondi del metròvogliamo dirottarli sull’Sf mperchè quella è la spina dorsaledella mobilità cittadina - avevareplicato l’assessore lo scorsoottobre a Confcooperative chechiedeva di utilizzare il finan-ziamento per prolungare la mo-norotaia - Allungare il PeopleMover alla Fiera, invece, signi-fica dover fermare il progetto e-secutivo (che sarà pronto agennaio assieme al piano eco-nomico finanziario, ndr) per ri-fare da capo la pianificazioneurbanistica e la Conferenza deiser vizi».

E oggi? La discussione rico-mincia. Nel rispondere a Peri,Colombo fa sapere che «non e-siste ancora una scelta pianifi-catoria definita e approvata» eche le varie ipotesi in campo(«potenziamento della lineaferroviaria di cintura e prolun-gamento del People Mover»)potranno essere affrontate nelPiano strategico metropolita-no. «Nel tavolo infrastrutture -spiega Colombo - sarà possibileapprofondire e confrontarequeste e anche altre soluzioni,dal punto di vista sia trasporti-stico che economico, con tuttele istituzioni e categorie so-cio-economiche della città, perarrivare ad un progetto il piùpossibile condiviso e competi-tivo» per fare un collegamentoveloce tra stazione e fiera. E ladiscussione ricomincia.

(jessica de agostino)

L’assessore regionaleai Trasporti,Alfredo Peri

I numeri«Un km di treno costa

13 euro, un km diautobus ne costa 3mentre la “n avet t a ”

ne costa 4-5»

PRIMO

Page 7: rassegna del 7-12-2011

7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 7-12-2011

BOLOGNA

CRONACA� IX

@MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.carabinieri.itwww.comune.bologna.it/garantedetenuti

“Troppi detenuti in attesa di processotroviamo un’alternativa al carcere”Morti in cella, l’allarme della direttrice della Dozza

DIETRO

LE SBARRE

Un’immaginedel carcere

della Dozza,dopo la

morte di duedetenuti in

attesa digiudizio, si

moltiplicanole polemiche

sullecondizioni dei

penitenziari

LORENZA PLEUTERI

SAID, il detenuto morto dome-nica sera alla Dozza, il secondo inquindici giorni, era stato visitatoalmeno cinque volte dai mediciAusl interni e pure da uno psi-chiatria. Aveva detto di esserecocainomane. All’inizio era sta-to messo nel reparto con i tossi-codipendenti, più seguiti dei“comuni”. Poi era stato spostatoin una cella di un raggio ordina-rio, sezione giudiziaria, terzopiano. Qui, per sballare, ha snif-

fato il gas di un fornelletto. E ci harimesso la vita. Anche la direttri-ce dell’istituto, Ione Toccafondi,fa propria questa ipotesi. «L’ideache mi sono fatta io — ha detto ie-ri, a margine della presentazionedell’attività di apicoltura avviatain istituto — è che non sia statoun tentativo di suicidio». Ma sa-rebbe impossibile a suo parere,togliere le bombolette dalle cel-le, come ha chiesto il sindacato dipolizia penitenziaria Sappe. «Idetenuti — ha ricordato la diret-trice — hanno bisogno di un mi-nimo di autonomia per cucinarequalcosa o semplicemente pre-pararsi un caffè in cella. Purtrop-po l’impianto interno è troppovecchio per permettere l’instal-lazione di piastre elettriche». Ca-renze strutturali. Sovraffolla-mento e organici inadeguati. Ta-gli di budget. Alta percentuale ditossicodipendenti e di detenutiin attesa di giudizio o di chiusuraindagini, lo status degli ultimidue morti. Come uscirne? Chefare? La dottoressa Toccafondiconcorda con le risposte che ar-rivano da più voci, da fuori. «Ser-vono una depenalizzazione, unmaggiore ricorso alle misure al-ternative e un minore uso dellacustodia cautelare».

Che la Dozza sia in perenneemergenza, oltre i limiti dell’u-manità e della legalità, tornano adenunciarlo gli avvocati dellaCamera penale. «A quante mortidovremo ancora assistere —chiede la presidente, ElisabettaD’Errico — prima che la politicaappronti un progetto organicovolto, da un lato, a diminuire ilnumero delle persone detenuteattraverso la rimozione di normenocive ed inutili anche sul pianodella prevenzione e, dall’altro, arendere civili le condizioni di vi-ta nei penitenziari?». Ce n’è an-

che per la magistratura, invitataa tradurre nella realtà il principiodella carcerazione preventivacome extrema ratio e la conces-sione diffusa di semilibertà, affi-damenti in prova, permessi.

Dei troppi morti di carcere e incarcere parla anche Vito Totire,medico del lavoro e portavocedel circolo Chico Mendes. Va giùduro, esige misure estreme, sug-gerisce di imitare la California,dove è stata una sentenza dellaCorte suprema a ridurre la popo-lazione detenuta. «La Dozza —

accusa Totire, alludendo ai cibiconservati e lavati nei bagni del-le celle — è inagibile dal punto divista igienico sanitario. Dovreb-be essere chiusa subito».

Per verificare lo stato delle co-se, stigmatizzato a parole, oggi iconsiglieri regionali Idv FrancoGrillini e Sandro Mallini visite-ranno l’istituto. Contempora-neamente, all’obitorio, l’auto-psia disposta dal pm MorenaPlazzi dirà perché Said domeni-ca sera è morto in cella.

QUESTIONE di centimetri. Odi una frazione di secondi. Sa-rebbe tutto finito come spessosuccede, per strada, quandoper un soffio si sfiora un inci-dente. Una frenata brusca. Loscontro mancato. Il cuore chebatte a mille. Qualche insulto.Poi tutti a casa. Invece, ieri po-meriggio alle 16.30, al traffica-to incrocio tra via MassimoD’Azeglio e via Carbonesi so-no entrate in collisione unaClio grigia e una moto da En-duro. E la due ruote, in scivo-lata, ha colpito e abbattuto co-me birilli nove tra scooter emotorini in sosta a bordo stra-da. Il conducente della vetturanon si è fatto un graffio. Il cen-tauro, un ragazzo veneto di 33anni, è rimasto ferito ed è fini-to in ospedale con l’ambulan-za inviata dalla centrale ope-rativa del 118. Un «codicedue», quello che si assegna aipazienti soccorsi per le lesionidi gravità media. Destinazio-ne, pronto soccorso dell’o-spedale Maggiore.

I vigili urbani hanno dovutochiudere al traffico la strada e,in base alle testimonianze rac-colte e ai primi rilievi, hannoricostruito la catena delloschianto. La moto stava per-correndo via Farini direttaverso piazza Malpighi. Da viaD’Azeglio è sbucata la mac-china, che ha svoltato a sini-stra per imboccare via Carbo-nesi. Il conducente non si è ac-corto della moto in arrivo oforse ha creduto di avere iltempo di completare la ma-novra. L’uomo in sella all’En-

duro si è trovato l’ostacolo da-vanti. Ha frenato. Ha sterzato.Ma non è riuscito a evitare ditoccare il retro della vettura eha perso il controllo della dueruote, schizzata a destra, versoil bordo della via e altre motoin sosta, tessere di un domino,cadute una dopo l’altra. Nelblocco della circolazione, intilt in tutta la zona circostante,sono rimasti impantanati an-che i bus dell’Atc. Per limitarei disservizi agli utenti dei mez-zi pubblici, i percorsi delle li-nee 11,13, 20 e 30 sono stati de-viati. Quaranta minuti di iti-nerari alternativi. Poi, dalle17.14, il ritorno alla normalità.

Il caso

Strada chiusa per un’ora, il motociclista è ricoverato al Maggiore

Schianto in via Carbonesicentauro abbatte 9 scooter

L’incidente in via Carbonesi

L’incidenteall’incrocio con viaD’Azeglio, trafficoin tilt, deviateanche le linee Atc

L’inchiesta

UN OPERAIO sordomuto di 21 anni, incensurato, è finito agli ar-resti domiciliari per una storia di inganni, disamore e sfruttamen-to: è accusato di aver indotto una ragazza di 22 anni, con la sua stes-sa disabilità, a vendersi sui marciapiedi di periferia e a consegnar-gli metà degli incassi. I due, lui residente in città e lei di origine ve-neta, si erano conosciuti in una chat e avevano deciso di vivere in-sieme sotto le Due Torri. La giovane donna per due mesi ha fatto lavita, «minacciata e malmenata». Poi, scappata da casa e ripresa, siè decisa ad andare dai carabinieri e a denunciare il compagno. E’partita una indagine, coordinata dal pm Lorenzo Gestri e sfociatain una ordinanza di custodia. Per l’avvocato dell’operaio, LauraAsti, «gli episodi contestati al ragazzo si ridimensioneranno».

IL RETTORE Ivano Dionigi, il 5 luglio, aveva parlato di una vi-cenda processuale «che, seppure tardivamente, ha restituitol’onore e la dignità non solo ai colleghi interessati ma a tutta l’Al-ma Mater». Ieri, a sorpresa, l’avvocatura dello Stato ha tenutouna linea diversa, in direzione opposta: per conto dell’Univer-sità ha riproposto la richiesta di otto milioni di risarcimento. Èla situazione del processo Concorsopoli, dove sono rimasti so-lo quattro imputati — tra cui i gastroenterologi Roberto Cori-naldesi e Bernardino Vaira — e residue imputazioni modeste. Adifesa degli assistiti, l’avvocato Guido Magnisi in aula ha pro-dotto le dichiarazioni estive del rettore, chiedendo come possa-no essere conciliabili con la richiesta di pagamento dei danni.

IL COPERNICO si risveglia con cattedre e banchi buttati giùdalle scale, arredi e aule rovinate. Dopo lo sgombero attuatodagli studenti, con i docenti, che volevano fare lezione, gli oc-cupanti hanno dormito l’ultima notte dentro al liceo conl’accordo di lasciarlo ieri mattina. Ma all’apertura della scuo-la, la sorpresa: nuove barricate di banchi, poi smontate dai bi-delli e dagli studenti non occupanti mentre gli altri erano incorteo contro la Provincia. «Un atto vandalico ingiustificato— dice la preside — i danni sono ingenti, studieremo formedi risarcimento. L’occupazione è finita. Ma i collettivi si ri-trovano oggi al Sabin (ore 14.30) per nuove proteste. (il. ve.)

Aggancia una sordomuta via chate la fa prostituire: è ai domiciliari

L’udienza

Concorsopoli, restano solo quattro imputatil’Alma Mater vuole 8 milioni di risarcimento

L’occupazione

Ancora tensione al liceo Copernicol’ira della preside: chiederemo i danni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli avvocatipenalisti: “Neipenitenziariitaliani condizionidi vita incivili”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 8: rassegna del 7-12-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

BOLOGNA - Unità 7-12-2011

Un passo avanti e uno, ametà, indietro. Da ieri Bo-logna può vantare il Regi-stro comunale bologne-

se dei biotestamenti, «una novitàanche politica - rivendica il coordi-natore della giunta Matteo Lepore -e un precedente importante a livel-lo nazionale, siamo il primo comu-ne così grande a istituirlo», solo Udi-ne ha fatto altrettanto, Firenze haun registro dal funzionamento di-verso. Nello stesso giorno però lacronaca registra un altro capitombo-lo per la Consulta comunale dellaFamiglia: seguendo l’imposizionedella Curia, le 12 associazioni catto-liche che ne fanno parte ieri se nesono andate in apertura di sedutaper l’ingresso delle due sigle legateal mondo Lgbt. Anche se poi è arri-vata la parziale retromarcia delleAcli, «non saliremo sull’Aventinoné faremo ricorso al Tar - dice il pre-sidente Francesco Murru -. Anzi po-tremmo rientrare se la Consulta di-venta “contro le discriminazioni”».

La giornata si apre con la novitàdel registro per le Dat, Dichiarazio-ni anticipate di trattamento, riserva-to a tutti i residenti a Bologna (an-che di origine straniera) con un’ope-

razione che dovrebbe costare «50-60euro, massimo 100» per l’autenticadella firma e la conservazione del bio-testamento. Un traguardo importan-te, a due anni dalla prima approvazio-ne di un ordine del giorno sul tema.Palazzo d’Accursio non conserverà inproprio i bio-testamenti, ma indiche-rà nel Registro conservato all’Anagra-fe il nome di chi ha redatto una Dat,associato a un numero progressivo,accanto a quello del notaio che la cu-stodisce (o di un altro fiduciario, sequesto non corrisponde a uno studio

notarile).

È proprio la collaborazionecon il Consiglio notarile, l’ultimotassello aggiunto ieri con la firma diuna convenzione con il Comune, ilpunto di forza che per Lepore rende«inattaccabile» l’iniziativa di palaz-zo d’Accursio. Perché scegliere dinon ricevere direttamente dai citta-dini i biotestamenti evita «un possi-bile esposto alla Corte dei conti con-tro il Comune», in quel caso infattisi farebbe carico di spese «che nonrientrano nei compiti assegnati aiComuni». In ogni caso, i costi di ge-stione viste le difficoltà di bilancio«sarebbero difficilmente sostenibi-li». Altro vantaggio, la «tracciabilitàeterna» assicurata dalla collabora-zione con i 60 studi disponibili a ri-cevere i biotestamenti (l’elenco sul

sito del Comune, da cui si può an-che scaricare un modulo Dat):«Una copia andrà nell’archivio nota-rile distrettuale», spiega infatti il no-taio Rita Morone.

Il fronte Consulta si accende inve-ce nel pomeriggio. E divide anchela maggioranza. Quando le 5 siglerimaste eleggono il presidente, il PdTommaso Petrella accusa di «erro-ri» chi «presiede commissione (l’IdvCaviano, ndr) e Consiglio» per la ge-stione della vicenda, che ha vistoprima lo stop poi il via libera ad Age-do e Famiglie Arcobaleno. Replicala presidente dell’aula, pure Pd, Si-mona Lembi: «Il comportamentodel Comune è stato limpido e rigoro-so, la politica si faccia avanti senzanascondersi dietro a una critica del-le regole». Pdl e Lega stanno con ifuoriusciti, nel Pd Francesco Critellili critica duramente, «ma vi rendeteconto che siete nel 2011?».❖

Morti in carcere, protesta dei penalisti:«Servonomisure sostitutive alla prigione»

www.unita.it

Lepore: «Un esempionazionale». I notai:tracciabilità assicurata

Autenticare la dichiarazione costerà dai 50 ai 100 euro. Consulta dellafamiglia, se ne vanno le associazioni cattoliche. Retromarcia Acli sul Tar

«Allarma, addolora e indi-gna che, nel giro di 15 giorni, duepersone custodite nel carcere citta-dino abbiano preferito togliersi lavita piuttosto che continuare a sop-portare condizioni di vita inuma-ne ed illegali. Si tratta di due perso-ne entrambe in attesa di primo giu-dizio, e quindi costituzionalmente

presunti non colpevoli». A prendereduramente posizione dopo la mortedi un detenuto marocchino l'altro ie-ri al carcere della Dozza, è la Came-ra penale «Franco Bricola» di Bolo-gna, che riunisce gli avvocati penali-sti. La Camera penale, attraversouna nota firmata dal presidente Eli-sabetta D'Errico, denuncia (e assicu-

ra che continuerà a farlo) «l'uso ec-cessivo e pressoché esclusivo dellacustodia cautelare estrema, così co-me continuerà a denunciare l'ecces-sivo rigore nell'applicazione dellemisure alternative e nella concessio-ne dei permessi premio». L'auguriodi D'Errico è che anche il Consigliodell'Ordine degli avvocati «faccia

sentire la propria voce su questodelicato tema», su cui la Camerapenale decide di intervenire difronte a «situazioni di denegatagiustizia». Per la Camera penale,che annuncia battaglia su questotema, è giusto che «i cittadini bolo-gnesi comprendano che il carcerenon è quasi mai la miglior rispostaalle esigenze di tutela della colletti-vità». Prima del marocchino di 34anni morto domenica sera dopoaver sniffato la bomboletta delgas, il 18 novembre si era impicca-to in cella un detenuto spagnolo diorigini colombiane.❖

COMUNEEDIRITTIBio-testamenti, c’è il RegistroI documenti li terrà il notaio

La giunta dà il via ai Dichiarazione di fine vita

ADRIANA [email protected]

LO SPILLO«La strada sceltagarantisce la massimatutela nell’attuale vuotonormativo, auspichiamoche arrivi una leggenazionale».F. SARTORI, Collegio Notarile

Bologna

Dat e tracciabilità

IVMERCOLEDÌ7 DICEMBRE2011

Page 9: rassegna del 7-12-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

FORLI’ - Carlino 7-12-2011

Page 10: rassegna del 7-12-2011

10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

FORLI’ - Voce 7-12-2011

Page 11: rassegna del 7-12-2011

11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

FORLI’ - Voce 7-12-2011

Page 12: rassegna del 7-12-2011

12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 7-12-2011

••9RAVENNACRONACAMERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

I grillini: ‘Materiali con odore di petrolio scaricati in via Vitalaccia’. La giunta: «Verificheremo»

NON si esclude nessuna pista ma quellaanarchica, dietro al pacco incendiariorecapitato sabato notte davanti alla filialeUnicredit di via Circonvallazione PiazzaD’Armi, sembra essere quella più accreditatadagli uomini della Digos. L’ordigno era statoreso inoffensivo dall’intervento di alcuniagenti della polstrada, attirati da unafiammata sprigionata da un congegnorealizzato con gommapiuma imbevuta diliquido incendiabile. Una tecnica che ricordale scorribande di gruppi anarchici che inpassato colpirono soprattutto a Bologna. Inquesto caso l’attentato incendiario non èstato rivendicato. La polizia ‘politica’ stainoltre visionando le immagini dell’impiantodi videosorveglianza della filiale.

E’ STATO chiesto il giudizioimmediato per il secondoravennate ritenuto coinvoltonella ‘gambizzazione’ di unultras avvenuta a maggio nelparcheggio del Pala De Andrè.Christian Bracci, 40 anni, era incompagnia di Mirko Sirotti, il37enne che con una 7,65 fecefuoco sull’ultras, ferendolo auna gamba, e che per questo hagià patteggiato un anno e 8mesi. Proprio Sirotti si eraassunto la piena responsabilità,affermando che Bracci avevaanche tentato di dissuaderlo.Ora a Bracci — che è difesodall’avvocato FrancescoFurnari — è stata notificatauna richiesta di giudizioimmediato per lesionipersonali aggravate e anche peril possesso dell’arma da fuoco.Ora il quarantenne devedecidere se avvalersi di un ritoalternativo, oppure affrontare ilprocesso con rito ordinario.In base agli accertamenticondotti a suo tempo dallaPolizia, l’ultras sarebbe stato‘gambizzato’ per un vecchiodebito che, a dire di Sirotti, nonavrebbe mai onorato. L’ultras,dal canto suo, ha semprenegato di avere contrattoqualsivoglia debito.

IL MOVIMENTO 5 stelle ha segnalato il «crescendocontinuo» di disagi per i residenti più vicini alla zona divia Vitalaccia — la stradina fra via Trieste (a fianco delcavalcavia) e la Classicana — in particolare a un’area «diproprietà Sapir». «Si assiste ultimamente — hanno det-to i ‘grillini’ — a un’altra occupazione di territorio agri-colo, questa volta nella parte sud dello stradello, versovia Baronessa e la strada per Punta Marina». «Nei giorni

scorsi sul terreno sono stati sparsi materiali con forteodore di petrolio» e «lo scarico di materiale da parte dimezzi con cassone è proseguito incessante». Il Movimen-to 5 stelle ha ricostruito in un video le fasi dell’operazio-ne. Uno dei responsabili ha anche ripreso un camionche, dopo avere ‘scaricato’, raggiungeva la Baiona ed en-trava nello stabilimento Marcegaglia. A questo proposi-to abbiamo contattato l’azienda, che ha ritenuto di non

rilasciare dichiarazioni.«Dato che si parla di terreno che avrebbe forte odore dipetrolio — ha affermato l’assessore all’Ambiente, GuidoGuerrieri — faremo doverosamente tutte le verifiche delcaso. Devo però dire che il documento del Movimento 5stelle mi sembra ben poco circostanziato e credo che que-sto ‘clima’ di illazione, di insinuazioni, non faccia bene anessuno».

SAN MICHELE ROGO ALL’EX CIRCOLO DEL PASSATORE, SUL POSTO VIGILI DEL FUOCO E ARPA

Veranda in fiamme, bruciato il tetto in eternit

La pista anarchicadietro al pacco incendiario

ULTRAS GAMBIZZATO

A giudizioil quarantenneche si trovavacon lo sparatore

UN VIOLENTO incendio è di-vampato, l’altra notte, all’internodella Casa del Passatore, sulla viaFaentina all’altezza della rotondadi San Michele. L’edificio, di pro-prietà privata, è così definito inquanto un tempo ospitava il circo-lo del Passatore, mentre oggi vie-ne utilizzato soprattutto per festee cene.

I VIGILI del fuoco di Ravenna so-no intervenuti intorno alle 5 el’opera di spegnimento è durataun paio d’ore. Le fiamme, divam-pate probabilmente a causa di uncorto circuito all’impianto elettri-co, hanno intaccato il tetto di unaveranda esterna alla costruzione,

provocando danni anche interna-mente. Sul posto è stato inoltrechiesto l’intervento di Arpa inquanto su una parte della copertu-ra erano presenti onduline di ce-mento amianto. I tecnicidell’Agenzia regionale per la pre-venzione e l’ambiente hanno effet-tuato alcuni campionamenti e di-sposto la rimozione dell’eternit invirtù della sua pericolosità.

LA STESSA Arpa a giorni do-vrebbe rendere noto l’esito delleanalisi sulle sostanze sprigionatedal grosso incendio avvenuto lasettimana scorsa all’interno diuna discarica privata di via Baio-na.DANNI La veranda della Casa del Passatore danneggiata dall’incendio

Page 13: rassegna del 7-12-2011

13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 7-12-2011

••5RAVENNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

POCHE illusioni. Sono i dati peg-giori degli ultimi cinque anni.L’aria della nostra provincia si fasempre più irrespirabile e, in uninverno già flagellato dalla crisiidrica, le previsioni meteo promet-tono poco di buono. Verrebbe dadire ‘non piove, governo ladro’,oppure anche un bel ‘si stava me-glio quando si stava peggio’. E ineffetti pare proprio essere così:«La situazione — ha spiegato Li-cia Rubbi, direttore provincialedi Arpa — era effettivamente mi-gliorata negli ultimi anni, anchein forza dei provvedimenti presidalle amministrazioni locali, e ilnumero di sforamenti era andatoprogressivamente diminuendo. Iltutto, almeno, fino a pochi mesifa, quando invece la tendenza haripreso a farsi negativa».

NELLA GIORNATA di ieri, adesempio, in tre delle sette centrali-ne di rilevamento dell’inquina-mento atmosferico dislocate sulterritorio provinciale, è stato supe-rato il limite di 50 microgrammiper metro quadrato di Pm10; e inaltre due ci si è andati vicinissimocon 50 microgrammi ai Giardinipubblici di Ravenna, e con 49 mi-crogrammi in viale Marconi a Fa-enza. Il quadro della situazione alivello di numero di sforamenti ètutt’altro che roseo. Quelli consen-titi su base annua sono 35. In via-

le Marconi a Faenza (48), in viaCaorle (52), alla Rocca Brancaleo-ne (52) e in via Zalamella (48) aRavenna si è già abbondantemen-te oltrepassata la soglia. Ai Giardi-ni pubblici di Ravenna (34) e invia Jelenia Gora a Milano Maritti-ma (31) è facile prevedere che si

sforerà, mentre l’unico sito che po-trebbe rientrare nei parametri è ilparco Bucci a Faenza (27).

«QUANDO ci si ritrova in situa-zioni meteorologiche di questo ti-po, ovvero con totale assenza diprecipitazioni per un tempo pro-

lungato — ha aggiunto Licia Rub-bi — è normale che i numeri nonsiano confortanti. Siamo tornati apicchi che avevamo dimenticato,come quelli dell’ottobre 2007. Inquel caso, anche Ridracoli andòin sofferenza, salvo poi tornare en-tro i limiti con un inverno piovo-so. Oggi le previsioni dicono che,almeno fino a Natale, non piove-rà. E nemmeno il vento, per dire-zione ed intensità, sembra desti-nato a cambiare».

C’È TUTTAVIA chi si sforza divedere positivo: «Negli ultimi tregiorni — ha commentato GuidoGuerrieri, assessore all’ambientedel Comune di Ravenna — c’è sta-to un notevole abbassamento dellivello delle polveri sottili, passa-to dagli oltre 70 microgrammi disabato ai 50 microgrammi di ieri.Il blocco del traffico? In questomomento è da escludere, ancheperché è già programmato quellodi gennaio». L’assessore Guerrie-ri ne ha approfittato per l’ennesi-mo appello: «Quella del traffico èla nostra croce. Forse non ci ren-diamo conto della gravità del pro-blema, ma finché non faremo unsalto di qualità in tal senso, nonne usciremo fuori. Io ad esempiovado in ufficio in bicicletta. Loso, è una goccia nel mare, ma senon si comincia da qualche par-te...».

Roberto Romin

SMOG:ALLARMEROSSO

L’ariapeggioredegliultimi5anniSono stati superati in molte centraline gli sforamenti massimi consentiti

“ARISCHIO

“ Siamo tornati, a causadell’assenza di precipitazioni,ai picchi dell’ottobre2007

Alla Rocca Brancaleonee in via Caorle

gli sforamenti sono stati52; in via Zalamella 48.

La soglia è fissatain unmassimo di 35all’anno. Ai Giardini

pubblici sono stati 34

Le previsioni

Alla Rocca

La totale assenzadi precipitazioni

per un tempo prolungatoha fatto sì che i numeri

dell’inquinamentopeggiorassero.

E le previsioni dicono chefino a Natale non pioverà

L’ASSESSOREGUERRIERI

LICIARUBBI (Direttore provinciale Arpa)

BLOCCODELTRAFFICO? INQUESTOMOMENTOLOESCLUDOANCHEPERCHÉÈPREVISTOAGENNAIO

CON LA MASCHERINA Aria irrespirabile

Page 14: rassegna del 7-12-2011

14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 7-12-2011

••• 8 RAVENNASPORT il Resto del Carlino MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011

· RavennaCURIOSITÀ, euforia, tensione e appren-sione. I sentimenti che ruotano attornoall’attesissimo derby di domani pome-riggio al ‘Benelli’ contro il Forlì sonotanti e anche molto distanti fra loro. Ie-ri, al termine dell’allenamento, nellospogliatoio giallorosso hanno fatto capo-lino gli emissari dell’Assocalciatori, chehanno spiegato una situazione nota: «IlRavenna attende i crediti dalla Lega».Oggi, tanto per cominciare, scade il ter-mine fissato dal patron Sergio Aletti peril pagamento di rimborsi spese e fatturearretrate promesse (e rinviate) da tem-po. Fra i creditori c’è anche il FossoGhiaia, che affitta al Ravenna i campiper l’attività giovanile. In tal senso, l’in-casso del derby garantirà certamenteuna boccata d’ossigeno in grado di tam-ponare qualche falla.

DA PREPARARE c’è tuttavia la gara, emister Giorgetti (nella foto) sarà co-stretto sempre più a dover fronteggiarela diaspora. Alla lista dei partenti si po-trebbero aggiungere Egbedi (non convo-cato domenica scorsa a Rosignano, matrasferibile solo all’estero), Gambino esoprattutto Giorgi. Nel gioco delle partiè evidente che il comportamento dellasocietà nei confronti di questi giocatori(e anche di quelli che hanno già levatole tente, ovvero Rossi, Frediani e Varo-li) costituisca un implicito invito a cam-biare aria. Ne è consapevole anche Gior-gi — uno dei giocatori più rappresentati-vi, ovvero uno dei baluardi della difesa— che, in linea con il comportamentodei propri colleghi timorosi delle ritor-sioni della società, non ha voluto com-mentare la propria situazione. Giorgi,che avrebbe pure recuperato la condizio-ne fisica dall’infortunio muscolare, eche dunque sarebbe disponibile per lagara di domani, ha giustamente preferi-to chiamarsi fuori e non rischiare una ri-caduta che gli pregiudicherebbe il pro-sieguo della stagione (che sarà ovvia-mente lontano da Ravenna). Per quantoriguarda Menegatti, il ct della rappresen-

tativa di serie D, Giancarlo Magrini, haconvocato il portiere giallorosso per unraduno che si terrà lunedì a Castiglionedi Ravenna (mercoledì test con la Prima-vera del Cesena). La rappresentativa diserie D disputerà il torneo di Viareggio.

INTANTO, l’osservatorio nazionale sullemanifestazioni sportive ha ritenuto cheil match fra Ravenna e Forlì sia conside-rato a rischio e meriti specifiche misureorganizzative. Il prefetto Bruno Cordaha dunque disposto, fra le altre cose, chela vendita dei biglietti per il settore ospi-ti termini stasera alle 19, e che, nello stes-so settore ospiti, siano impiegati volon-tari del Forlì riconoscibili con una casac-ca simile a quella degli steward.

È POI cominciata la prevendita dei bi-glietti per il derby. Oggi allo store dipiazza Kennedy (dalle 9 alle 12 e dalle16 alle 19) sarà possibile acquistare i ta-gliandi, così come anche domani dalle10 alle biglietterie dello stadio. Questi iprezzi: tribuna 15 euro (ridotti 10), par-terre 13 euro (10), distinti 10 euro (8),curva 7 euro (5).

«NONOSTANTE l’ottimocomportamento dell’allenatoree dei giocatori, che hanno dimo-strato professionalità e serietàin una situazione drammatica,il Ravenna corre seri rischi: senon verranno mantenuti gli im-pegni economici con i tesseratialtri giocatori potrebbero abban-donare la società e il derby colForlì potrebbe essere a rischio».Alberto Mambelli, vicepresi-dente vicario della Lega Dilet-tanti, non è andato per il sottilel’altra sera alla festa delle socie-tà di calcio dilettanti del comita-to di Ravenna. «Figc e Lega di-lettanti hanno fatto l’impossibi-le per salvare il Ravenna e iscri-verlo alla D. Ora la situazioneè pesantissima. Mi auguro chele promesse fatte sui giornalivengano mantenute. È comun-que assurdo che la squadra gio-chi senza che i dirigenti sianopresenti. La dirigenza non c’è evorrei tanto che si facesse vi-va». È intervenuto anche l’as-sessore comunale allo sport Gui-do Guerrieri: «Lo scenario è de-licato e c’è forte preoccupazio-ne. Anche l’amministrazionecomunale sta ricevendo forti sol-lecitazioni. A stretto giro farò ilpunto della situazione con ilsindaco Matteucci. Intanto fac-cio i complimenti a giocatori etecnico per l’impegno e i risulta-ti straordinari».

Giorgetti fa la contadei giocatori

L’ALFONSINE fa le prove di fuga in Eccellenza (oraha 4 quattro punti di vantaggio sulla coppia Sant’An-tonio-Savignanese)? «Diciamo che siamo in buon mo-mento — commenta l’allenatore biancazzurro Stefa-no Evangelisti — abbiamo centrato quattro vittorieconsecutive, su campi non semplici, come l’ultimo aCastel San Pietro, dove abbiamo giocato 75’ in dieci.L’Alfonsine sta bene, è in buone condizioni psicologi-che, cerca sempre la vittoria, non abbiamo assilli equesto ci permette di gestire le partite senza pressio-ni». L’obiettivo è «naturalmente cercare di stare il piùin alto possibile, più il periodo si allunga più stiamobene. In questo momento guardiamo partita per parti-ta»; tre gol di Salomone, 14 reti fino ad ora, «è moltobravo nelle conclusioni, ma tutta la squadra sta giran-do bene».Da sottolineare anche la prima vittoria casalinga del-la Ribelle, finalmente, a spese del Romagna Centroche era terzo: «una vittoria importante con una presta-zione importante della Ribelle — commenta il presi-dente Missiroli — questo ci conforta. Anche perchèvenivamo da un buon pareggio sul campo della Savi-gnanese che era prima, due risultati che sono un’inie-zione di fiducia, di autostima. Però per risalire dob-biamo continuare a far punti, concentrati, umili e pe-dalare». La Ribelle ha trattative per l’arrivo di EnricoBuonocore, l’ex centrocampista del Ravenna, e si po-trebbero concludere nelle prossime ore.Continua la serie del Massa Lombarda: con il suc-cesso nel derby di Sant’Agata fanno quattro vittorie edue pareggi nelle ultime sei partite, mentre, di con-tro, la Santagatese deve cercare di reagire per mi-gliorarsi in classifica.Sorride il Russi, che ha saputo conquistare, domeni-ca scorsa, tre punti davvero importanti a spese di unasquadra difficile quale la Sampierana. Aveva fatto labocca al successo pieno il Faenza, avanti per 2-0 a 7’dalla fine sul campo di uno squadrone quale l’Imole-se, ma nel finale è stata raggiunto, un vero peccato. Edomani si torna in campo, si gioca la 17ª giornata,con incontri importanti: Santagatese-Ribelle, Alfon-sine-Imolese, Cervia-Tropical Coriano, Faenza-Savi-gnanese, Romagna Centro-Russi; turno di riposo peril Massa Lombarda.

Augusto Mari

C’è attesa per la sfida domani al ‘Benelli’ controil Forlì, ma il tecnico ravennate si ritrova con un

organico ridotto. Oggi intanto il patron Alettidovrebbe pagare i rimborsi spese arretratiDERBY -1

Ravenna caos

Mambelli:«Icalciatoriscappanoeilderbyarischio»

EccellenzaBene ancheRibelle eMassa

L’Alfonsineè in fuga,mavive allagiornata

Page 15: rassegna del 7-12-2011

15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

PARMA - Gazzetta 7-12-2011

MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 201134 PROVINCIA

PIANO ALLE FASCE DEBOLI BUONI SPESA PER UN MASSIMO DI DUECENTO EURO

Aiuti alle famiglie in difficoltà:arriva un bando del ComuneFONTEVIVO

La domandadi ammissionein graduatoria entroil 15 dicembreII Arriva dall’Amministrazionecomunale un aiuto concreto perle famiglie in difficoltà. Nei gior-ni scorsi è stato attivato un ban-do che permetterà alle fasce piùdeboli della popolazione localedi ricevere buoni spesa per unmassimo di 200 euro da utiliz-zare nei negozi del territorio chehanno aderito all’iniziativa. De-stinatari del bando sono i cit-tadini residenti nel comune diFontevivo da almeno un anno insituazione di particolare ed im-prevista difficoltà economica,con reddito Isee basso e con unasituazione lavorativa critica (la-

voratori in cassa integrazioneordinaria e straordinaria, i lavo-ratori in mobilità, i disoccupatiper licenziamento o cessazionedi contratto a tempo determi-nato, i lavoratori con contrattodi solidarietà) ed i nuclei fami-liari in disagiate condizioni eco-nomiche.

«Con questa iniziativa - hacommentato l’assessore ai Ser-vizi sociali Paola Zilli - cerchia-mo di venire incontro alle cri-ticità sempre più spesso segna-late dalle fasce sociali più deboli.Sarà un contributo concreto allaspesa di famiglie e anziani. I buo-ni spesa consisteranno in ticket

del valore di 10 euro ciascunospendibili, nell'arco di sei mesi,nelle farmacie ed esercizi com-merciali che hanno aderitoall’iniziativa». La domanda diammissione alla graduatoria, re-datta su apposito modulo pre-stampato e corredata di docu-mentazione attestante la situa-zione dichiarata, la cittadinanzaitaliana o il permesso di soggior-no e la residenza nel comune,dovrà essere consegnata a manoallo sportello Servizi sociali delComune entro il 15 dicembre.Ogni nucleo familiare potrà par-tecipare all’assegnazione conuna sola domanda, anche se adesso appartengono più personein possesso dei requisiti neces-sari per l’accesso ai contributi. Ilmodulo e il bando sono dispo-nibili in Comune ma scaricabilianche dal sito web www.comu-ne.fontevivo.pr.it. �

Comune Un bando per aiutare le famiglie in difficoltà.

INIZIATIVA LE NATIVITA' SARANNO ESPOSTE NELL'ABBAZIA

«Presepe povero», concorsoaperto anche agli adultiFONTEVIVO

II Il «Presepe povero» prevede-rà, da quest’anno, anche un pre-mio per gli adulti. Tradizional-mente dedicato ai lavori deglialunni delle scuole del territorio,il concorso organizzato dal Co-mune apre anche agli «over 14»,affiancando un premio ai cinquegià previsti per i bambini. «L’in -tento è quello di coinvolgere gliadulti e impegnarli in questa ga-ra fatta di inventiva e un pizzicodi ironia, che riscopre la Nativitàanche nella semplicità delle im-magini e degli oggetti utilizzati acui affidare un messaggio cosìforte - spiega l’assessore allaPubblica Istruzione, Raffaella

Pini -. La mostra e il concorsohanno avuto un tale successo inquesti anni che abbiamo volutoaprire quest’ultimo anche agliadulti in un dialogo virtuale chenon potrà che essere di vantag-gio per tutti. Già nel 2010 ab-biamo avuto un partecipantefuori concorso, che ha realizzatoun presepe meraviglioso con lapasta alimentare: segno che lavoglia di cimentarsi è forte an-che negli adulti». Carta, cartone,tappi di sughero, bottoni, guscidi noce, sassolini, stracci, con-chiglie, bottiglie, pasta e riso, pa-ne saranno alcuni dei i materialicon cui realizzare la «Natività».Originalità dei materiali, fanta-sia compositiva e capacità rea-lizzativa saranno alcuni dei cri-teri adottati dalla commissionenella selezione. Tutti i lavori sa-ranno esposti in Abbazia finoall’8 gennaio alle 15,30 quando lagiuria decreterà il vincitoredell’edizione 2011. Per regola-mento e termini di partecipazio-ne sul sito del Comune (www.co-mune.fontevivo.pr.it). �Presepi I vincitori del concorso dello scorso anno.

COMUNE IL SINDACO GRASSI: «PIU' CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE NELLE ULTIME SETTIMANE»

Sicurezza sul territorio:l'allarme arriva in ConsiglioConfronto tra maggioranza e opposizione sulle iniziative da prendere

FONTEVIVO

Chiara De Carli

II «Riteniamo che l’interesse col-lettivo imponga a noi tutti il su-peramento delle posizioni indivi-duali per affrontare in modo uni-tario e propositivo la problema-tica» ha affermato il consigliere diopposizione Giuseppe Carra, ca-pogruppo di «Cambiamo Fonte-vivo» in consiglio comunale, ri-ferendosi ai recenti fatti di cro-naca nera. «Alla luce di quantoaccaduto negli ultimi mesi nel no-stro territorio - ha detto - , conriferimento sia alla sicurezza stra-dale sia alla sicurezza personaledei cittadini, chiediamo a questaamministrazione se non sia il casodi riconsiderare i piani di inve-stimento programmati in virtùdelle evoluzioni avvenute. Rite-niamo che, mai come ora, si ren-dano prioritarie opere atte a ri-pristinare le condizioni di tutelapersonale degli abitanti».

Sull'argomento sicurezza an-che un’interrogazione presentatadal leghista Fabio Rainieri che hachiesto «quali siano i passi che

l’amministrazione intende fareper aumentare concretamentel’effettiva sicurezza dei cittadini diFontevivo» e «se porterà l’argo -mento al consiglio delle Terre Ver-diane per progettare una diversautilizzazione degli agenti della po-lizia municipale».

«Premesso che la polizia localenon ha per legge il ruolo dell’or -dine pubblico - ha commentato il

sindaco Massimiliano Grassi -, og-gi non siamo in grado di far svol-gere servizi di straordinario agliagenti della municipale e, pur es-sendo sotto i parametri previstidalla legge, non possiamo incre-mentare l’organico a causa dellalimitazione del turnover dei di-pendenti. Eravamo arrivati ad unottimo grado di copertura delle 24ore ma oggi è quasi inattuato e

riconosco anch’io che questo rap-presenta un problema. Le teleca-mere che abbiamo sono tutte fun-zionanti e sono un supporto an-che se non compiono un miracolo.Grazie all’aiuto dei carabinieri edella Prefettura, nelle ultime set-timane la presenza sul territoriodelle forze dell’ordine è diventatapiù assidua».

«Si potrebbe lavorare sugli ora-ri prevedendo i vigili sul territorioin orari più “sensibili” ma anchechiedere l’aiuto di Terre Verdianefacendo spostare risorse di bilan-cio sul capitolo della sicurezza» haproposto ancora il leghista Rai-nieri.

«Sulla base delle disponibilitàfinanziarie, c'è la piena disponi-bilità a confrontarsi su questo te-ma fatta salva la premessa che po-tremmo avere i soldi ma non po-terli utilizzare a causa del rispettodei parametri imposti – ha ag-giunto il sindaco Grassi -. Sullasicurezza stradale, argomento ri-marcato da Carra, abbiamo giàsvolto un po' di manutenzionedelle strade e abbiamo previsto dicompletare la segnaletica e posi-zionare alcuni dossi».�

Opposizione Da sinistra i consiglieri Carra, Bocchi e Rainieri.

FontevivoPONTETARO L'ASSESSORE: «LAVORI RALLENTATI DAL PATTO DI STABILITA'»

Guareschi: «Palestra,proroga di otto mesi»FONTEVIVO

II La palestra di Pontetaro nonsarà pronta entro la fine dell’an -no, come era stato anticipatoqualche mese fa, ma per utiliz-zare la struttura si dovrà atten-dere la prossima primavera senon addirittura l’inizio dell’esta -te. Lo ha anticipato durante l’ul -tima seduta di consiglio comu-nale l’assessore ai Lavori pub-blici Daniele Guareschi, solleci-tato sull'argomento dai consi-glieri di opposizione. «Passandosi vede che i serramenti non sonoancora montati - aveva sottoli-neato Fabio Rainieri -. Mi au-guro che questi vengano ultima-ti velocemente vista la stagione acui andiamo incontro».

Patto di stabilità «A rallentare itempi sono state le problema-tiche legate al patto di stabilità enon motivi dipendenti dalla no-stra volontà o dalla professiona-lità dell’impresa appaltante - hapuntualizzato l'assessore Guare-schi -. in questo scenario abbia-mo fatto un accordo con il con-sorzio d’imprese Pegaso, che hain appalto la realizzazionedell’edificio, arrivando ad unaproroga dei lavori per un tempomassimo di otto mesi. Nei giorni

scorsi abbiamo fatto un sopral-luogo e ci sono due squadre dioperai che stanno montando iserramenti. Terminati quellipasseranno alle pavimentazionie alle rifiniture. Gli impianti so-no terminati ed entro la finedell’anno sarà montato l’ascen -sore».

La nuova struttura è compo-sta di un’area mensa e un’areaper le attività sportive: la pale-stra, di 422 metri quadrati, è ilcorpo centrale, composto dalcampo e dalle tribune, a cui sonoannesse due sale sovrapposte ,

ciascuna di 132 metri quadrati,collegate da ascensore e dotatedi spogliatoi dedicati da adibiread attività sportive di vario ge-nere. A completamento dei ser-vizi, sono previsti anche spaziper gli uffici e un ambulatorioper l’eventuale prestazione diprime cure.

La mensa potrà accogliere fi-no a duecento ragazzi, in un’areacomplessiva di 320 metri qua-drati, e sarà servita da una cu-cina per la preparazione o il ri-scaldamento dei pasti e da localidi servizio.�C.D.C.

In ritardo Continuano i lavori alla palestra di Pontetaro.

TORNEO AL CIRCOLO ANZIANI CON QUATTORDICI GIOCATORI

FONTEVIVO

II Aperture, inchiodature e ar-rocchi non hanno segreti per igiovani scacchisti che si sono af-frontati, a Pontetaro, nella terzaedizione di «Scacchi sotto il ca-stagno», torneo riservato ai ra-gazzi nati dopo il 1995. Quattor-dici giocatori, tra cui sette ra-

gazze, suddivisi in cinque turnida 15 minuti a testa con la for-mula «semilampo» e abbina-menti col sistema «italo-svizze-ro» sono stati la ricetta propostada Ottavio Stocchi per realizzareil tabellone delle gare che si sonosvolte nei locali del Circolo an-ziani, sotto la direzione dell’ar -bitro Marco Mantovani. Tutti i

partecipanti hanno ricevuto unamedaglia a tema, mentre sonostati premiati con coppa: GiuliaMartini (da Parma, punti 3 su 5,quarto posto), Livia Pezzoni (daFontevivo, punti 3,5 su 5, terzoposto), Annalisa Chiari (da Par-ma, 4/5, secondo posto) e primo,con punteggio pieno, il reggianoMarco Solimè.�

Festa.Con i bambini del nido comunale «Cucciolo»

Biblioteca, lettura con la «tata» Enrica�� Imbacuccati e coperti, i bambini del nido comunale «Cucciolo» di Fontevivo hanno raggiunto«tata» Enrica alla biblioteca «Vanda Negri». I bambini hanno avuto la gioia di ritrovarsi con l'exeducatrice per farsi leggere un racconto seduti sul tappeto della sala lettura. L’iniziativa «Faccio ilnido in biblioteca» è stata organizzata per festeggiare i 40 anni dalla promulgazione della legge1044 che istituiva gli asili nido in Italia ed è stata dedicata totalmente ai piccoli della struttura.

Pontetaro, sotto il castagnoscacco al re in tre mosse

Page 16: rassegna del 7-12-2011

16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

PARMA - Gazzetta 7-12-2011

MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 201110 CRONACA

AEROPORTO PER CHI HA PRENOTATO POSSIBILE IL RIMBORSO O IL CAMBIO CON ALTRI SCALI

Wind Jet sospende i volisulla tratta Parma-CataniaDall'11 gennaio stop ai collegamenti. Possibile la sostituzione con Air Vallée

Laura Ugolotti

II Wind Jet sospende i voli daParma per Catania e immedia-tamente si scatena il putiferio.Sono stati numerosi i viaggiatoriche ieri, alla notizia della can-cellazione del volo per la desti-nazione siciliana, hanno chia-mato l’aeroporto di Parma peravere chiarimenti. Lo staff delVerdi non ha potuto che con-fermare, tramite un comunicatostampa, la decisione presa daWind Jet di sospendere la trattaa partire all’11 gennaio 2012.

«Nell’ottica del contenimen-to dei costi - spiega il presidenteGuido Dalla Rosa Prati - l’aero -porto di Parma ha deciso di ri-durre gli investimenti con alcu-ne compagnie aeree operanti suParma. Evidentemente, di con-tro, la compagnia aerea ha de-ciso di ridurre i voli da Parma espostarsi verso altri aeroporti».

«Siamo davvero molto dispia-ciuti: per tutti i viaggiatori cheavevano già prenotato il volo eper la perdita di un collegamen-to che era uno dei più richiesti,nonché uno dei più importantiper lo scalo e per il territorio.D’altra parte sono scelte azien-dali di cui non possiamo fare al-tro, per ora, che prendere atto».Quel che è certo, però, è che ilVerdi non rimarrà sguarnito di

POLITICA LA PRESA DI POSIZIONE DELLA COORDINATRICE ZILLI

Alleanze allargate? L'Idvrichiama il centrosinistra«I nostri principie i nostri valorinon possono esseremessi in discussione»II «In vista delle prossime ele-zioni amministrative l'Italia deiValori ritiene importante chevengano ricordati i confini chedescrivono il centrosinistra dicui siamo parte. I principi e ivalori a cui ci si ispira quando sidice di appartenere al centrosi-nistra sono chiari e ancora di piùlo devono essere oggi dopo ilcrollo vergognoso del centrode-stra a livello locale e nazionale».Nel momento in cui il Pd parla diallargare l'alleanza in vista delleprossime amministrative a mo-vimenti civici e centristi, l'Italiadei valori prende posizione e ri-chiama tutti «all'ordine». Unalunga nota firmata dalla coor-dinatrice provinciale Paola Zilliper ribadire che «essere parteintegrante del centrosinistra si-gnifica abbracciare i principi diequità sociale e di solidarietà. Inquesto senso si inseriscono le po-litiche a difesa del lavoro e deldiritto dei lavoratori, a sostegnodi aziende virtuose e fortementecontrari a quei modelli di im-prenditoria malsana che conce-piscono i lavoratori come klee-nex usa e getta».

Un altro elemento, secondo laZilli, «è rappresentato dalla lai-cità dell'amministrazione. Cen-

trosinistra significa tolleranza emassima integrazione, per que-sto propendiamo per un serviziopubblico che sia efficiente e rag-giungibile da tutti, chi vuole po-trà rivolgersi al privato ma ilpubblico deve essere primo perqualità e utilità. Pensiamo alwelfare, alla scuola, ai trasportlocali o alla sanità».

«Parma ha bisogno di un fortee deciso cambio di rotta e di unsegnale di profonda discontinui-tà con la precedente ammini-strazione - continua la Zilli - chela metta sulla strada giusta perrinascere dopo anni di corruzio-ne, illegalità diffusa, trasparenzazero, scelte non condivise con lacittadinanza e uso della politicaper interessi personali»

POLEMICA INSEGNANTI DI RELIGIONE

«Basta polemiche controla comunità islamica»II Solidarietà alla comunità mu-sulmana di Parma da parte degliinsegnanti di religione.

Dopo lo spostamento della festadel sacrificio dal centro islamico divia Campanini alla bibioteca IlariaAlpi e dopo le polemiche per questo«trasloco», gli insegnanti che era-no presenti alla festa hanno diffusoun comunicato in cui si ricorda che«da troppo tempo il Centro isla-mico di via Campanini e la sua co-munità sono vittime di provoca-zioni da parte di privati cittadiniche non riconoscono ai nostri fra-telli musulmani la piena libertà diriunione e di culto. Purtroppo an-che dal punto di vista amministra-tivo la situazione resta confusa e ciògenera insicurezza. Esprimiamo lanostra deplorazione per ogni man-canza di rispetto che la Comunitàsubisce e l'auspicio che dal punto divista amministrativo si diano al piùpresto indispensabili certezze».

Dagli insegnanti «piena solida-rietà all’Imam Imad Moussolit e a

Farid Mansouri presidente dellaComunità Islamica parmense checon noi collaborano attivamenteincontrando i nostri ragazzi siapresso il Centro che nelle nostrescuole. Siamo infatti docenti di re-ligione cattolica impegnati in unprogetto sul dialogo interreligiosorivolto a tanti alunni dei nostri liceicittadini e desideriamo che la no-stra voce arrivasse alla cittadinanzae alle autorità cittadine competentiin materia, perchè l’annosa que-stione della presenza del Centroislamico nel quartiere artigianaleadiacente a via Mantova venga af-frontata e risolta. Ciò anche a te-stimonianza che vie di dialogo sipossono trovare solo se persone dibuona volontà se ne fanno seria-mente carico. Vorremmo che l'at-tuale situazione di conflitto avesseun esito positivo nel riconoscimen-to del pieno diritto dei nostri con-cittadini musulmani a ritrovarsi e aprofessare liberamente la propriafede religiosa».�

--

InBreveFINO ALL'8 GENNAIO

Renata Tebaldi:prorogata la mostra�� Prolungata fino all’8 gen-naio la mostra «Renata Te-baldi, profonda ed infinita»,prodotta dal Comitato Rena-ta Tebaldi, in collaborazionecon il Teatro Regio di Parmae il Comune. Inaugurata il 21ottobre, l’esposizione, che sitiene nella prestigiosa cor-nice di Palazzo del Gover-natore e presenta un intensoitinerario sulla vita di unodei miti del nostro tempo,sta ottenendo un notevolesuccesso. Per offrire un’ulte -riore opportunità ai visita-tori, viste le numerose ri-chieste, sono ora offerte alpubblico anche visite guida-te gratuite su prenotazione,che si terranno nei giorni 15,20, 29 dicembre e 4 gennaioalle 15. Per partecipare, oc-corre prenotarsi telefonandoal numero 0521/218726. Lamostra, a ingresso gratuito,è aperta dal martedì alla do-menica, dalle 10 alle 19.

PD INTERROGAZIONE SUL CASO FIDENZA

Motta rilanciasulla corte d'appelloII Uffici giudiziari. Carmen Mot-ta presenta un’interrogazioneper «salvare» la sezione del Tri-bunale di Fidenza e per l’istitu -zione della sezione di Corte d’Ap -pello a Parma.

«Con la manovra di agosto -sottolinea la parlamentare delPd - il Parlamento, con l’obiet -tivo di un contenimento dellespese e di una maggiore efficien-za, ha delegato il governo ad ap-prontare una riorganizzazionedella distribuzione sul territoriodegli ufficio giudiziari. Questariorganizzazione, ancorché ne-cessaria, rischia di portare allasoppressione della sezione di-staccata di Fidenza del Tribuna-le di Parma; una sezione chesvolge circa il trenta percentodell’intera attività giudiziariadella provincia di Parma e cheesercita la propria giurisdizionesu un bacino di quindici comunidell'area appenninica e dellabassa con una popolazione di

circa 104 mila abitanti».«La preoccupazione per la

soppressione della sezione di Fi-denza - ricorda la Motta - è stataespressa da più parti: dai Sindacidei comuni che ricadono nellacompetenza della sezione e dalconsigliere regionale GabrieleFerrari che ha proposto una ri-soluzione all’Assemblea Legisla-tiva Regionale. Sul problema -annuncia la Motta - ho presen-tato un’interrogazione al mini-stro della Giustizia, cogliendoanche l’occasione per sollecitare,sempre nell’ambito della riorga-nizzazione della geografia giu-diziaria, una valutazione defini-tiva sulla necessità di istituire aParma una sezione distaccatadella Corte d’Appello di Bologna,come richiesto in più occasionidalle istituzioni cittadine edall’ordine degli avvocati e per laquale ho, ad inizio legislatura,presentato una specifica propo-sta di legge».�

Italia del Valori Paola Zilli.

La Zilli conclude sottolinean-do che «noi dell'IdV porteremosempre avanti i nostri capisaldi, inostri valori e i nostri punti chia-ve. La legalità e la lotta alla cor-ruzione, la trasparenza e la con-divisione delle scelte politichecon i cittadini, facendo sì chequesti partecipino attivamentealla vita politica e sociale dellacittà, la giustizia sociale e la di-fesa delle fasce sociali più deboli,così come ci stiamo comportan-do in Parlamento contro unamanovra che, così com'è, non haalcuna traccia di equità. A quantipensano di ampliare la coalizio-ne e sfumarne i confini diciamodi fare attenzione perchè allearsicon qualcuno non significa soloprendere una manciata di voti inpiù ma rappresenta soprattuttola condivisione di un'idea, di unavisione della città».

«Non sono paletti ideologici,come qualcuno vorrebbe far cre-dere» , ci tiene a mettere in chia-ro la coordinatrice dei dipietristiparmigiani. «Ma - dice - sonoquestioni reali che vanno affron-tate concretamente per il benedei cittadini e della città. Noi del-l'IdV abbiamo deciso da anni difarlo con le altre forze di cen-trosinistra, con i movimenti, leassociazioni e i cittadini che con-dividono quegli ideali e queiprincipi di equità, laicità, soli-darietà, onestà e sviluppo soste-nibile che non sono e non po-tranno mai essere caratterizzan-ti del centrodestra».�

REGIONE PROPOSTA DEL CONSIGLIERE PD

Ferrari: «Una giornatadel cittadino solidale»II Il consigliere regionale Pd Ga-briele Ferrari è il primo firmatariodi una risoluzione presentata inassemblea legislativa che chiedealla Giunta regionale di istituireuna «giornata del cittadino soli-dale».

«Il 2011 che si sta chiudendo -afferma il consigliere Ferrari - èstato l’Anno europeo del volonta-riato, una delle dimensioni fonda-mentali nella quale cittadinanzaattiva e democrazia assumono for-ma concreta, per affermare valoriquali la solidarietà e la non discri-minazione che sono linfa vitale peruno sviluppo armonioso delle so-cietà europee. Tra i principaliobiettivi dell’anno europeo del vo-lontariato vi è stato quello di au-mentare la visibilità e la conoscen-za delle attività di volontariato, po-nendo al centro la comunità e ilterritorio, quali ambiti in cui si ac-crescono relazioni solidali e par-tecipative».

«Come dimostrato da tutte le ri-

cerche di settore - sottolinea Ferrari- il tessuto sociale dell’Emilia-Ro -magna è ricchissimo di un forte sen-so civico e di solidarietà: sono ben3mila le associazioni operanti in Re-gione, per un totale di 107mila vo-lontari, e sono 406 le associazionioperanti nella sola provincia di Par-ma. Questo spirito positivo che si ègenerato con l'anno del volontaria-to, tuttavia, rischia di disperdersi senon alimentato con iniziative chene favoriscano la convinzione di tut-ti i cittadini che donare parte delproprio tempo e della propria pro-fessionalità agli altri è cosa buonaper lo sviluppo e la crescita dellenostre comunità. Con la risoluzionepresentata in Assemblea chiediamoalla Giunta di istituire la giornatadel “cittadino solidale”. In questagiornata tutti i cittadini, singolar-mente o in forma associata, potreb-bero promuovere attività di volon-tariato a favore di istituzioni, entilocali, organizzazioni non lucrativedi utilità sociale o di vicinato».�

uno dei suoi collegamenti piùimportanti. Nel comunicato di-ramato ieri Sogeap infatti ci tie-ne a precisare che sono già «incorso trattative con diverse com-pagnie aeree interessate a su-bentrare alla uscente compa-gnia per poter dare continuità acollegamento». In cima alla listadelle compagnia c’è Air Vallée, lacompagnia aerea che proprionelle scorse settimane ha primatrasferito la sua sede operativa epoi anche quella legale proprioal Verdi, lanciando i nuovi voli

per Parigi.Il presidente di AirVallée, Michele Costantino, cosìcome l’amministratore delegatodi Sogeap Paul Whelan, avevanogià lasciato intendere nelle scor-se settimane che i voli verso l’ae -roporto Charles De Gaulle sareb-bero stati solo l’inizio e che lacompagnia avrebbe presto an-nunciato nuove tratte, nazionalie internazionali.

«Air Vallée - conferma GuidoDalla Rosa Prati - ha già dato lasua disponibile per ripristinareil collegamento con Catania e co-

sì anche altre compagnie. L’ae -roporto, naturalmente, valuteràtutte le offerte».

Nel frattempo Wind Jet haprovveduto a comunicare ai pas-seggeri che avevano già preno-tato il volo per Catania, che po-tranno chiedere un rimborso o ilcambio volo in altri aeroporti,facendo richiesta direttamentealla compagnia. Per informazio-ni è possibile contattare il callcenter Wind Jet al numero89.20.20 oppure il sito ht-tp://w3.volawindjet.it. �

Page 17: rassegna del 7-12-2011

17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

REGGIO E. - 24Emilia 7-12-2011

Provincia RE: ''Valutare gestione del servizio acqua''

Il Consiglio provinciale di Reggio, presieduto da Gianluca Chierici, ha approvato un ordine del giorno sul tema dell'acqua (favorevoli Pd e Idv, contraria la Lega e astenuti Pdl e Udc). Il documento, presentato come correlato a un precedente ordine del giorno dell'Italia dei Valori, porta in calce la firma di Emanuele Magnani, capogruppo dell'Idv, e Paolo Croci, capogruppo del Partito Democratico. Il documento "impegna la presidente e l'assessore competente della Provincia di Reggio a rispettare la volontà popolare, emersa dall’esito referendario, e proporre ogni possibile soluzione che elimini il costo dovuto al gestore per l'acquisizione delle risorse necessarie per l'attuazione dei piani di investimento (remunerazione del capitale investito), riducendo di conseguenza anche le tariffe; a proporre, attraverso il proprio rappresentante in sede Ato, l’attivazione di un percorso trasparente, aperto ad una rappresentanza del Comitato Acqua Bene Comune, nel quale avviare un confronto ed un approfondimento (anche alla presenza dell’azienda affidataria del servizio) in cui valutare la gestione del servizio in tutta la sua complessità". In particolare vanno valutati "i risultati di altre esperienze italiane ed europee che hanno compiuto scelte di ri-pubblicizzazione del servizio, anche attraverso l’ascolto dei rappresentanti delle amministrazioni coinvolte o di esperti individuati da Ato, dal Comitato Acqua Bene Comune o da Iren; i bilanci del servizio idrico integrato del nostro territorio, allo scopo di comprendere, alla luce dell’esito referendario, quali possano essere altre possibili soluzioni di finanziamento degli investimenti da porre in essere per la gestione del sistema idrico provinciale, coinvolgendo anche l’intera cittadinanza, in virtù

Page 18: rassegna del 7-12-2011

18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

REGGIO E. - Gazzetta 7-12-2011

Page 19: rassegna del 7-12-2011

19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

REGGIO E. - Informazione 7-12-2011

Page 20: rassegna del 7-12-2011

20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

MODENA - Informazione 7-12-2011

8 MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI MODENAIL MANIFESTO Ventidue ‘eccellenti’ presentano un documento comune

«Diciamo no ai tagli alla cultura»Chiesto più impegno alla politica: «E’ la storia della città»

Allarme rosso per la culturamodenese. A lanciarlo è

un gruppo di 22 ‘eccellenti’ t racui Franco D'Aniello (ModenaCity Ramblers), Mirella Freni,Raina Kabaivanska e ValerioMassimo Manfredi che ha pre-sentato un documento perchiedre più attenzione alle isti-tuzioni e scongiurare eventualitagli. «Siamo allarmati da unaserie di voci che reclamano, inun prossimo futuro, tagli più omeno integrali al bilancio dellacultura modenese, cui già vie-ne attribuito soltanto il 5% delbilancio cittadino (percentua-le molto minore rispetto aquella di tutte le altre città ca-poluogo dell'Emilia Romagna)- scrivono nel documento i 22 -La cultura è un bene comuneche e ha costruito negli anni l'i-dentità profonda della nostracittà. Da due anni a questa par-te, le manifestazioni culturali

che sono state organizzate sulterritorio cittadino, hanno ri-scosso un'attenzione crescen-te da parte di un pubblico sem-pre più ampio e intergenera-zionale. Se c'è un merito del-l'attuale gestione cittadina inmateria di cultura è proprioquello di ricordare ogni giornoai modenesi che esiste una cit-tà viva, variegata, multilingue,che chiede spazio per l'espres-sione, il divertimento, la parte-cipazione intelligenti. Una cit-tà che dà spazio alle tante asso-ciazioni, che coinvolge le di-verse persone di talento che

Modena esprime, che sa offri-re, ai propri cittadini e non so-lo, attività e servizi di grandevalore per la crescita socialecollettiva. A partire dalle mol-teplici attività delle bibliote-che, dei musei, dei teatri e delcinema. E in tutti questi ambitila politica culturale deve esse-re esigente nelle scelte e severanel vaglio delle competenze, alriparo dalle ideologie e lontanadalle logiche di schieramentopartitico. In un contesto di cri-si drammatica per le risorsepubbliche, è evidente e giustoche vengano riconsiderate le

priorità generali e le scelte spe-cifiche dell’azione amministra-tiva. Quella che noi tutti respin-giamo è l’idea che esistano in-teri ambiti di quell’azione chesiano “dispensa bili” per pre-supposto più di altre. La storiastessa di questa città dimostrache investire in socializzazionedella cultura è investire in capi-tale sociale, ovvero una ric-chezza civica che è anche unaricchezza materiale, benchégli effetti di questo investimen-to non siano immediati, ma alunga scadenza. Il benessere diquesta città è anche il prodotto

delle sue biblioteche pubbli-che, dell’accesso allargato aiteatri, all’arte, allo spettacolo,all’animazione culturale, allacircolazione delle idee. Questaofferta, alla pari di tutti gli altriservizi della città, può e deveessere rimodulata tenendoconto delle condizioni e dellecostrizioni di bilancio, ma que-sto deve avvenire consideran-do singolarmente il valore e l’u-tilità dei progetti, e non in mo-

do meccanico, generale, arit-metico e già dato per scontatoa priori. Né si può pensareche si possa risanare un bilan-cio comunale con operazioniche possono generare un rapi-do degrado civile della città.

Sulla base di queste consi-derazioni, chiediamo dunquealle Autorità cittadine di salva-guardare l'impegno economi-co destinato alle attività cultu-ra l i » .

LACRIMEE SANGUE

BILANCIO La Provincia ferma l’iter di approvazione del bilancio preventivo del 2012 dopo le misure Monti

‘Senza Irpef stop agli investimenti’A rischio scuole e infrastrutture. Sabattini: «In attesa di capire»

La giunta provinciale ha de-ciso di sospendere l’iter per

l’approvazione del bilanciopreventivo 2012 e del pianotriennale degli investimenti,«stante l’incertezza sulle entra-te economiche a seguito dellamanovra del governo».

E’ stato il presidente EmilioSabattini a comunicarlo allaconferenza dei capigruppo,proponendo di sospendere i la-vori della commissione bilan-cio già previsti e in calendarioper la prossima settimana «in at-tesa di conoscere con precisio-ne – ha spiegato – l’impatto chele misure previste dalla mano-vra avranno sulle nostre entra-te».

In particolare suscita «grandepreoccupazione l’eliminazionedel trasferimento alle Provincedi una quota del gettito Irpefche doveva compensare le ri-sorse dell’addizionale sull’ener -gia elettrica trasferite a Roma,così come previsto dal decretosul federalismo fiscale. Se ven-gono a mancare queste risorse– ha aggiunto il presidente – sti -mate in diversi milioni di euro,noi non siamoin grado di pre-vedere alcuninvestime ntoper il 2012».

A questo siaggiunge «laforte incertez-za sul futurostesso della Provincia e dellesue funzioni, alla luce delle nor-me previste dalla manovra, chepure sono state modificate nel-le ultime ore» ha spiegato. Sa-battini ha aggiunto inoltre di a-ver contattato i presidenti dellaConferenza Stato-Regioni, Va-

sco Errani, e dell’Anci, Grazia-no Delrio, ai quali ha espresso«la preoccupazione per le mo-dalità e i tempi con cui si staprocedendo al superamento

delle Provin-ce, modalitàche rischianodi paralizzarel’attività e so-prattutto glii nve s t i m e n t i ,con ricadutepesanti sull’e-

conomia locale. Entrambi – haassicurato il presidente –hannocondiviso le mie preoccupazio-ni, impegnandosi a interveniresul governo per individuare unpercorso che porti al medesi-mo risultato senza ricadute perla collettività».

La sospensione dell’iter di ap-provazione del bilancio sarà alcentro di un incontro con i di-rigenti della Provincia che ilpresidente ha convocato perogg i.

E intanto forte preoccupazio-ne è stata espressa dal capo-gruppo del Pd Luca Gozzoli chenei prossimi giorni convocheràgruppo e delegazione di giuntaper discutere il problema. «Nonpossiamo nascondere la nostraforte preoccupazione - dice -per un mancato trasferimentodi risorse che, se confermato,metterebbe a rischio buonaparte del bilancio di previsionedella Provincia così come erastato approvato dalla giunta epresentato nell'ultimo Consi-glio».

«Non abbiamo ancora la cer-tezza della somma esatta -ag-giunge Gozzoli - ma dovrebbetrattarsi di circa dieci milioni dieuro. Una somma di grande ri-lievo, destinata quasi esclusiva-mente a investimenti, che sedovesse venire a mancare impe-direbbe di realizzare opere pub-bliche e lavori così come previ-sto dal piano triennale dellaProvincia. Buona parte dellepriorità già individuate – scuo -le, viabilità e prevenzione deidisastri ambientali – ver rebbe-ro rimesse in discussione. Conla conseguenza che gli investi-menti legati a quel trasferimen-to rimarranno fermi e non po-tranno contribuire al rilanciodell'economia modenese e al-l'occupazione».

L’aula del Consiglio provincialee il presidente Emilio Sabattini

E la Lega attacca: «Dov’è finita la sinistra?»«Ma la sinistra di Modena sta con Monti o con icittadini?». E’ la domanda che si pone la Legariguardo alla posizione di Pd, Sel e Idv sullamanovra presentata dal nuovo esecutivo. «Gra-diremmo sentire dalla voce dei rappresentantilocali della sinistra un parere su una manovra chesi compone solo di tasse che vanno a colpire iceti medi e bassi, che non limita in alcun modo iprivilegi della casta e che avrà effetti chiaramentedepressivi sull’economia - spiegano i vertici delCarroccio - Dove sono i difensori della costi-tuzione di fronte alla vergogna della rapina aidanni dei possessori della prima casa? Un tetto

sulla testa è un diritto garantito da quella cartacostituzionale che la sinistra, quando gli fa co-modo, difende in maniera passionale ma che poiè pronta a rinnegare e dimenticare con estremadisinvoltura quando la convenienza dice diver-samente. Come si comporterà il nostro Comunenel campo nel quale gli è consentito un minimo didiscrezionalità, ovvero sulla variazione delle a-liquote per l’Ici? Le aumenterà? E avrà il coraggiodi riconoscere di fronte ai modenesi che, conbuona pace del federalismo prontamente sep-pellito da Monti, quasi tutti questi soldi andrannoa Roma e ben poco resterà sul territorio?».

La stangata senza precedenti del governo Monti preoc-cupa il Pd. Ieri, infatti, il segretario provinciale Da-

vide Baruffi ha deciso di inviare una lettera ai segretari dicircolo della città e della provincia, per sollecitarli «a farsiparte attiva nel lavoro che ci aspetta nei prossimi giorni».«La manovra presentata tiene conto solo parzialmentedelle nostre indicazioni. L'entità risulta molto pesantema, a giudicare dalle prime reazioni dei mercati, adegua-ta a restituire credibilità al Paese. Per la prima volta dal-l'inizio della crisi compaiono provvedimenti reali tesi asostenere la crescita, il lavoro e l'impresa, ancorché inmisura ancora contenuta rispetto ad un quadro di reces-sione economica. - scrive Baruffi - Noi riteniamo che siaindispensabile approvare la manovra nelle dimensioniproposte dal Governo. Dovre-mo pertanto lavorare intensa-mente su tre diversi fronti:quello parlamentare (nel con-fronto col Governo e con le al-tre forze politiche) per assicu-rare, insieme al buon esito delprovvedimento, una più mar-cata equità dello stesso; quellosociale, aprendo un dialogocon le parti per dare forza aquesto lavoro di correzione,ma chiamando al tempo stes-so tutti ad un'assunzione di responsabilità; infine, ma co-sa altrettanto importante, nel rapporto coi cittadini perspiegare ai nostri iscritti e agli elettori poche cose moltochiare: perché e per colpa di chi si rende oggi necessarioun provvedimento tanto pesante: né il Pdl né la Lega pos-sono disimpegnarsi rispetto al disastro che hanno pro-vocato con la loro inutile e dannosa permanenza al go-verno. Qual è lo stato di necessità in cui versa il Paese equale assunzione di responsabilità nazionale siamo chia-mati ad assumerci come forza politica che si candida allaricostruzione del Paese. Quali sono le nostre proposte equali invece i limiti imposti dalle condizioni politiche ec-cezionali in cui ci troviamo ad operare. Per quest'ultima,imprescindibile, parte del lavoro abbiamo bisogno di u-no sforzo straordinario del nostro gruppo dirigente dif-fuso, dei nostri circoli, dei nostri amministratori. Solo senon si spezzerà il dialogo e il rapporto fiduciario con lanostra gente - conclude Baruffi - saremo capaci di salvarequesto Paese e di svolgere quel compito nazionale percui abbiamo scelto di fondare il Partito democratico».

Davide Baruffi

Il disegno diWainer Vaccariper il manifestodei 22 modenesieccellentiin difesadella cultura

«Senza queste entratenon saremo in grado

di prevederealcun impegno»

PARTITO DEMOCRATICO Lettera a presidenti

Manovra, Baruffi scrive ai circoli«Facciamo sentire la nostra voce»

Page 21: rassegna del 7-12-2011

21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 7-12-2011

Cronaca di Piacenza

Un esercito di 40 “ubriachi pentiti”al lavoro in Comune per riabilitarsi

■ Un piccolo esercito di 40 “u-briachi pentiti” al servizio delComune. Detto così può sem-brare brutto, in realtà è il positi-vo frutto dell’accordo triennalefirmato a inizio 2011 tra il tribu-nale di Piacenza e Palazzo Mer-canti. I cui uffici hanno accoltonell’anno in corso già una qua-rantina di persone che hannoscelto di commutare in lavori dipubblica utilità le sentenze cheli puniscono per le violazioni alcodice della strada, così comeprevisto dalle legge. La maggiorparte degli illeciti riguarda colo-ro che sono stati sorpresi alla

guida con un tasso di alcol nelsangue superiore al consentito eche quindi hanno subito unacondanna. La quale può preve-dere giorni di detenzione oppu-re una pena pecuniaria, solita-mente molto salata. Per evitarla,si può fare domanda al giudice eottenere di essere affidati ai ser-vizi di pubblica utilità in quegli

enti o associazioni che hanno incorso una specifica convenzionein materia con l’autorità giudi-ziaria.

Il Comune ha deciso di “esa-gerare” e in nove mesi (da feb-braio a novembre) ne ha accoltiun numero mai visto prima: fi-no al 2010, infatti, erano al mas-simo 5-6 quelli destinati all’am-

ministrazione comunale, un nu-mero in linea con gli altri enti lo-cali.

“Ma grazie allo straordinariolavoro fatto dall’ufficio del Per-sonale, magistralmente guidatodalla dirigente Laura Bossi, e da-gli altri dipendenti comunalicoinvolti – spiega l’assessore Lui-gi Gazzola – siamo riusciti a mol-

tiplicare questo numero, senzaandare in difficoltà, anzi trovan-do indubbi benefici per la mac-china comunale. I settori coin-volti sono molteplici, c’è chi èandato a dar manforte alla poli-zia municipale, chi è stato desti-nato al settore informatico, aiservizi sociali, persino ai musei.Proprio alcune strutture musea-li sono riuscite a far fronte agliultimi impegni sfruttando que-ste persone per gli allestimenti, ilfacchinaggio, le pulizie, persinoper le aperture nei fine settima-na”.

Per far funzionare il meccani-

smo, il Comune ha organizzatoun sistema che si sta rivelandomolto ben oliato e che altri cistanno copiando, come chiari-sce Gazzola: “Non ci limitiamo aricevere le ordinanze dal tribu-nale e ad accettare queste perso-ne, ma svolgiamo un serio lavo-ro preparatorio: analizziamo illoro curriculum, le incontriamopersonalmente, approfondiamole loro attitudini e individuiamoil settore migliore in cui collocar-le. In modo che possano essereutili a noi e possano compiereun’esperienza utile anche a loro”.

Michele Rancati

ACQUISTIAMOORO E ARGENTO USATI

VIA MANFREDI, 65/B

PAGAMENTO IN CONTANTI IMMEDIATOMASSIME VALUTAZIONI

NUOVO NEGOZIO A PIACENZA

Dal lun. al ven. 9.30/12 - 15.30/18.30 - Sabato 10/12

VIA TAVERNA, 225 - Tel. 0523.497094Dal lun. al ven. 10/12 - 15.30/18.30 - Sabato chiuso

PIACENZA

FIORENZUOLA D’ARDAVIA BRESSANI, 47/B

Dal lun. al ven. 9.30/12 - 15.30/18.30 - Sabato 10/12

CAFFETT

ERIA PASTICCERIA

PIACENZA - Via Manfredi, 23Tel. 0523 716901 - Chiuso il Lunedì

PIACENZA - Via Manfredi, 23Tel. 0523 716901 - Chiuso il Lunedì

p.07.12.11

A PASTICCERRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

-A -NZA - ,Via M , 3dii iiVia Manfredi, 23uso il 716901 - C66 oC9 L d6 iih ii0716901 - Chiuso il Lunedì

8 DICEMBREGiornata delGIANDUIOTTOVERRÀ OFFERTO A TUTTIIL NUOVO GIANDUIOTTO CAFFAREL

DOMANI MATTINA (ORE 9) CELEBRATA DAL VESCOVO

Madonna della Bomba,la messa apreil centenario della Casa per ciechi■ Con una messa presiedu-ta dal vescovo, domani, gior-no dell’Immacolata, alla “Ma-donna della Bomba” si apro-no le celebrazioni per il cente-nario della Casa di Provviden-za per i ciechi, ramo impor-tante dello storico istituto. Unconvegno ripercorrerà neiprossimi mesi la storia di que-sta realtà molto amata dai pia-centini. Inaugurata l’8 dicem-bre 1911, la Casa per i ciechi fuistituita da mons. Torta perproseguire l’opera che mons.Scalabrini iniziò nel 1878 conl’apertura dell’istituto sordo-mute e poi della Casa per sor-domuti. Da servizio nato perrispondere al bisogno, forte a-gli inizi del secolo scorso, diaccogliere bambini sordomu-ti e ciechi, la “Madonna della

Bomba”, a partire dagli anni‘60, inizia a rispondere a nuo-ve richieste d’aiuto. Nel ‘77, ledue case si fondono in OperaPia Madonna della Bomba,viene istituito il Centro Au-diofonetico. Primi anni ’80:l’attenzione si allarga ad altredisabilità con “Il Germoglio” eil Centro Diurno Assofa. Nel’95 diventa Istituto (privato)Madonna della Bomba-Scala-brini, apre la Casa Albergo pernon vedenti, non udenti e an-ziani autosufficienti, nel 2005il Reparto protetto, quindi ilCentro di socializzazione“Facsal”. Dal 2010 è Fondazio-ne. Alla messa di domani (alle9 nella cappella sul Facsal) so-no invitati i familiari degli o-spiti e le associazioni di nonvedenti e sordomuti.

■ Quattro corse in più an-nunciate dal trasporto lom-bardo sulla Piacenza-Milano(«ma per noi pendolari pia-centini in orari del tutto inuti-li», da Piacenza alle 12.09 e al-le 10.09, da Milano Greco alle8.40 e alle 11.40, ndr.), duerientri pomeridiani da Milanocancellati con un colpo di spu-gna, ma soprattutto un diffusoclima di incertezza, «perchè, apochi giorni dal suo debutto,nel fine settimana, del nuovoorario a noi pendolari ancoranulla è stato comunicato, econtinuiamo ad attendere unincontro in Provincia con l’as-sessore regionale Peri che perora non c’è stato (ieri in seratala Regione ha emesso in unanota alcune anticipazioni ditale orario ma nulla che ri-

guardi Piacenza, ndr.) ».A parlare, pur in assenza an-

cora di un documento ufficia-le che, al di là degli annunci diRegione Lombardia e Trenord,definisca con precisione ilnuovo piano invernale dellerotte per i pendolari piacenti-ni è il presidente dell’Associa-zione Ettore Fittavolini. Primonel mirino, la questione di me-todo. «Nessuno ci ha ancoracomunicato nulla, l’incontrorichiesto in Provincia non èavvenuto perchè ci è stato rife-rito che l’assessore Peri finoranon aveva fornito una data. Ilnuovo orario - spiega Fittavo-lini - partirà sabato, e dal sitodi Trenitalia possiamo vederesolo Frecciarossa ed Eurostar,dove sono finiti invece i regio-nali? ». Nulla di fatto genererà

l’introduzione, annunciatadue giorni fa dalla RegioneLombardia, delle 4 corse da eper Milano, a vantaggio deipiacentini: «Ma quale vantag-gio, dico io: ma a chi servonoin quelle fasce orarie? », pro-testa il presidente dell’Asso-ciazione pendolari di Piacen-za. Ma c’è di più. Perchè tra lepoche notizie finora filtrate

sulle nuove rotte invernali pa-re certa la cancellazione didue treni, invece, assai utiliz-zati dai pendolari piacentini(non solo da loro, ovviamen-te): «Si tratta - chiarisce Fitta-volini - dell’Intercity delle17.45 per Terni, da MilanoCentrale, e dell’Eurostar perAncona delle 18.35. mi chie-do che fine abbiano fatto,

perchè non compaiono più.Quindi, quanti da Milano nelpomeriggio non riusciranno aripartire col Bologna delle18.15, occorrerà attendere fi-no alle 19.20, inaccettabileper chi ha trascorso tutta lagiornata al lavoro o in univer-sità. Senza contare a cosa ser-virà la carta Mi muovo, a que-sto punto. Aggiungo che allamattina l’Eurostar citydell’8.24 non fermerà più aRogoredo, stazione che servetantissimi pendolari».

Fittavolini non esita a par-lare di «peggioramento asso-luto, dietro l’angolo, il miogiudizio è pessimo. Perchè -afferma Fittavolini - c’è da te-nere in conto anche il fattoche Trenitalia ha abolito iconvogli di notte. Se un pia-centino vuole essere a Romaalle 8 del mattino dovrà perforza andarci il giorno prima.Se ti trovi a Milano alle 23 nontroverai più un treno per tor-nare a Piacenza fino alle 6 delmattino dopo».

Simona Segalinisimona. segalini@liberta. it

«Treni,così il nuovo orariosarà l’ennesimo disastro»Al via da domenica. Fittavolini (associazione pendolari): 4 corse in più sulla Piacenza-Milano? Per noi del tutto inutili

E’atteso per il finesettimana il nuovoorario ferroviario diTrenitalia

▼ DONAZIONE

I bancari Cislper la Casa di Iris■ In un periodo difficilecome quello attuale, la Fibadi Piacenza, cioè il sindacatobancari della Cisl, ha sceltodi dare un segnale di solida-rietà a favore di una realtàdel nostro territorio. «Abbia-mo discusso fra noi - dice lasegreteria territoriale dellaFiba, tramite il suo respon-sabile Giorgio Camoni - econcordato tutti insieme chenon è più tempo di futilità esprechi, ma di investire le ri-sorse che abbiamo a dispo-sizione a favore dei menofortunati». Così l’organizza-zione sindacale dei bancariha devoluto 600 euro a favo-re dell’Associazione “Insie-me per l’Hospice” Onlus

L’Hospice è un luogo chemerita attenzione perché de-stinato all’ospitalità dei ma-lati oncologici gravi. “La Ca-sa di Iris” si propone di daresollievo alla persona e allasua famiglia offrendosi comesoluzione residenziale tem-poranea per coloro che, perdiverse ragioni, non possonorestare al proprio domicilio.

Mentre le prestazioni sani-tarie sono assicurate dai me-dici specialisti dell’Ausl, leattività assistenziali che sisvolgono nella struttura, so-no garantite dal soggetto ge-store (“Consorzio Iris” aggiu-dicatario della gara di appal-to per la realizzazione e ge-stione della struttura) ed alla“Associazione Insieme perl’Hospice” O. n. l. u. s. è affi-dato il compito di garantireun costante controllo sullaqualità del servizio erogato,di formare e coordinare i vo-lontari e di assicurare la rac-colta dei fondi indispensabi-li perchè “ La Casa di Iris”mantenga nel tempo un al-tissimo livello nella assisten-za assicurata ai pazienti.

Chi volesse contribuirepersonalmente può farlo e-sclusivamente attraverso icanali istituzionali, median-te utilizzo del conto della As-sociazione “Insieme perl’Hospice” Onlus. Iban: IT13Q0515612611CC0520000514

■ Tutti schierati contro ilmarciapiede fra via Rimini e viaForlì. Hanno segnalato tutte lastessa situazione le tre piacenti-ne di Montale che ieri pomerig-gio si sono recate al SecurityPoint posto nel parcheggio an-tistante il centro commercialeMontale: «Abbiamo avuto tresegnalazioni che hanno riguar-dato tutte lo stesso marciapiede- ha spiegato l’ispettore caporesponsabile dei Servizi Territo-riali della Polizia MunicipaleMarco Cassinelli - quello fra viaRimini e via Forlì: le tre abitan-ti di Montale ci hanno segnala-to la presenza di buche e più ingenerale una situazione di dis-sesto che provvederemo subitoa verificare». Tutto tace invecesul fronte della bretella di “tan-genzialina” che di fatto ha eli-

minato il traffico veicolare di at-traversamento dal quartiere eche non poche polemiche ave-va suscitato qualche mese fa tra

i commercianti della zona:«Non abbiamo ricevuto segna-lazioni o lamentele per quellaquestione», ha spiegato Cassi-

nelli. Del resto i più scontentiapparivano proprio i commer-cianti del centro commerciale,“tagliati fuori” a detta loro daltraffico e dunque isolati anchedalla clientela; più soddisfatti sierano dichiarati invece i resi-denti per un provvedimentoche, come avevano detto in piùdi un’occasione, aveva ridottonotevolmente il traffico di at-traversamento a Montale.

Polemiche infuocate, quelledi qualche mese fa, che tuttavianon sono state riprese in occa-sione della tappa di ieri dell’u-nità mobile della Polizia Muni-cipale. Si ricorda infine che ilprossimo Security Point saràoggi dalle 10 alle 11 in vialeDante, alla rotatoria fra via Du-rante e via Porri.

Parab.

«Montale,quel marciapiede è da rifare»Tre segnalazioni al security point della municipale. Oggi agenti in viale Dante

Il security point ieri al Montale,davanti al centro commerciale (foto Cravedi)

▼ DA DOMANI

Presepi in mostraa Palazzo Farnese■ Parte domani a PalazzoFarnese la 12ª mostra deipresepi d’autore, rassegnanazionale di presepi e dio-rami. La mostra è organiz-zata dal Gruppo presepistiPiacenza in collaborazionecon il Comune e con il pa-trocinio della Provincia. Ri-marrà aperta dall’8 dicem-bre fino all’8 gennaio 2012con i seguenti orari: sabatodalle 14 e 30 alle 18 e 30,domenica e festivi dalle 9 e30 alle 12 e dalle 14 e 30 al-le 18 e 30, feriali (dal 23 di-cembre all’8 gennaio) dalle14 e 30 alle 18 e 30. Perinformazioni sulle visiteguidate di scuole e gruppiinformazioni ai numeri ditelefono 0523/380.730-338/986.892.

LIBERTÀMercoledì 7 dicembre 2011 13

Page 22: rassegna del 7-12-2011

22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

AGENZIE

(ER) HERA. DI MAIO (PD FORLI’): RIDURRE COMPENSI A PRESIDENTE-CDA“IN LINEA CON ALTRE QUOTATE, MA E’ SPA PUBBLICA.TUTTO OK CON IDV”

(DIRE) Forli’, 6 dic. - “Come politica e come istituzioni dovremochiedere ad Hera una riduzione seria dei compensi a livello diCda. Gli stipendi di presidente, ad e consiglieri sono in lineacon quelli di altre societa’ quotate, ma Hera e’ a maggioranzapubblica. Crepe nella maggioranza? Quello di ieri e’ stato unrisultato storico per Forli’: lo dico agli amici dell’Idv e agliavversari del centrodestra, che perdono i pezzi”. Marco Di Maio,segretario del Pd forlivese, dice che l’approvazione delledelibere sul patto di sindacato di Hera, ieri sera in Consigliocomunale, “rimette Forli’ al centro del dibattito romagnolo eregionale al netto di ogni operazione di simpatia o didemagogia”. Questo al prezzo della mediazione estenuante con i dipietristia seduta in corso, mediazione che non ha prodotto i fruttisperati e che ha fatto gridare Pdl e compagnia alla “crisi dimaggioranza”. Intanto, dopo una battaglia a suon di emendamenti,l’Idv si e’ astenuta. Il segretario provinciale di Forli’-Cesena,Tommaso Montebello, ne aveva presentati quattro. Il primo,approvato nella delibera sugli “indirizzi” al patto Hera, prevedeche il Comitato di sindacato debba presentare ai Consiglicomunali una proposta sulle deliberazioni da assumere in sede diassemblea straordinaria di Hera “prima di esprimersi in manieravincolante”. Il quarto emendamento, scritto per “vietare ad Heradi entrare in societa’ con soci nascosti dietro l’anonimato disocieta’ fiduciarie”, e’ stato trasformato in mozione “perpermetterne l’approvazione, in quanto diversamente il Pd non loavrebbe votato”, scandisce Montebello.

(ER) HERA. DI MAIO (PD FORLI’): RIDURRE COMPENSI A PRESIDENTE-CDA -2-

(DIRE) Forli’, 6 dic. - Gli altri due emendamenti chiedevano “ildimezzamento” dei membri del Cda di Hera e dei loro stipendi,cosi’ come “una parita’ di genere nelle nomine”: ebbene, “sonostati respinti, dimostrando la mancanza di volonta’nell’abbattere i costi della politica”, lamenta l’Idv motivandola sua astensione e ribadendo che il Cda di Hera costa duemilioni di euro all’anno, “finanziati attraverso le bollette”. Di Maio fa propria la ragione del sindaco Roberto Balzani:“Questa delibera va alla Consob, dato che Hera e’ quotata inborsa. Non possiamo averne una per Forli’, una per Cesena, una

Page 23: rassegna del 7-12-2011

23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

AGENZIE

per Rimini e cosi’ via. Non e’ che non abbiamo detto di si’all’Idv perche’ non siamo d’accordo sui compensi, ma perche’ nonsi poteva fare diversamente”. Se fosse passato l’ulteriore taglioai consiglieri, poi, il segretario Pd ricorda a tutti che “laRomagna avrebbe perso il suo rappresentante”. (SEGUE)

(ER) HERA. DI MAIO (PD FORLI’): RIDURRE COMPENSI A PRESIDENTE-CDA -3-

(DIRE) Forli’, 6 dic. - Di Maio, comunque, non vuole eludere ilproblema dei costi e concorda che “anche Hera, spa a maggioranzapubblica, deve tirare la cinghia di questi tempi: come Pdpossiamo fare la nostra, ma e’ in assemblea dei soci che sidecide”. Il segretario-consigliere ricostruisce poi l’iter consiliare enon risparmia frecciate agli alleati: “Se avessimo trasformatotutti e quattro gli emendamenti in mozioni sarebbero passati.Dopo i passaggi in commissione e nella capigruppo, in consigliosono cambiate le carte in tavola”. Infine, una stoccata alcentrodestra: “Con il nuovo capogruppo, il Pdl ha perso pezzi,dall’Udc alla Lega, che a sua volta accusa defezioni. Con l’Idvnon abbiamo problemi e la maggioranza e’ coesa”, conclude Di Maio.

(ER) REGIONE. SEMPLIFICAZIONE: SCONTRO CON PD, SOLO LEGA VOTA NO -2-

(DIRE) Bologna, 6 dic. - Stefano Bonaccini, segretario regionaledel Pd, aggiunge: “La differenza tra la Regione e Calderoli e’che la nostra legge sulla semplificazione ha la condivisionedelle parti sociali, mentre le norme leghiste sono considerateinutili”. Dal canto suo, Manfredini replica ricordando “lariduzione da 450.000 a 10.000 leggi” decisa dal ministro delCarroccio, “un’azione che ha dato servizi a cittadini e imprese,risparmiando 14 miliardi di euro all’anno”. Nel battibecco si inserisce Franco Grillini (Idv), chesottolinea come “nel famoso rogo, Calderoli ha infilato anche unalegge che faceva comodo alla Lega, quella che vietava leorganizzazioni paramilitari”. Si smarca dal Carroccio MarcoLombardi, consigliere regionale del Pdl e presidente dellacommissione Bilancio, secondo il quale si tratta di una “leggeregionale che non ha risvolti quotidiani, ma e’ una normativaquadro che ha prospettive importanti e la valuto in modo positivoallo stesso modo in cui valuto le leggi cornice a livello

Page 24: rassegna del 7-12-2011

24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

AGENZIE AGENZIE

nazionale”. Sulla semplificazione, del resto, “il Governoprecedente aveva realizzato alcune azioni”. Giovanni Faviadell’M5s precisa, dal canto suo, che “votiamo a favore perche’sono principi che condividiamo, ma nel concreto non c’e’ nulla”.La legge prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’analisicosti-benefici e della misurazione di nuovi oneri amministrativiper ogni nuova legge. (SEGUE)

(ER) METRO’ BOLOGNA. IDV CI CREDE: ORA INSIEME PER SALVARE FONDIMANDINI: OTTIMA NOTIZIA DAL CIPE, ADESSO SI PUO’ FARE L’SFM

(DIRE) Bologna, 6 dic. - L’Idv adesso ci spera davvero. “Ilcongelamento oltre la scadenza del 31 dicembre dei fondi per ilmetro’ deciso dal Cipe e’ un’ottima notizia, che fa ben sperareper il futuro”, afferma in una nota il coordinatore bolognese deidipietristi Sandro Mandini. “Adesso diventa realizzabilel’obiettivo di recuperare quelle risorse e destinarle alcompletamento e potenziamento del Sistema ferroviariometropolitano, come avvenuto per la citta’ di Parma, obiettivoper il quale l’Italia dei Valori e’ stata la prima a mobilitarsi”. Ma la palla adesso passa ai parlamentari, secondo Mandini.“Ora piu’ che mai e’ necessaria l’azione congiunta di tutte leforze politiche e sociali, e particolarmente dei parlamentaribolognesi per rendere perseguibile questo obiettivo, fondamentaleper lo sviluppo del sistema della mobilita’ metropolitano inun’ottica di sostenibilita’”.

(ER) CARCERE BOLOGNA. DOMANI GRILLINI E MANDINI (IDV) ‘DENTRO’

(DIRE) Bologna, 6 dic. - Domani mattina i consiglieri regionalidell’Idv, Franco Grillini e Sandro Mandini, entreranno in visitaal carcere della Dozza di Bologna. Il giro all’interno della casacircondariale bolognese, per i due consiglieri dell’Idv, siconcentrera’ soprattutto sui problemi legati al sovraffollamentoe sulle condizioni dei detenuti sieropositivi o affetti da Aids. Al termine della visita, alle 12.30, i consiglieri Idvincontreranno i giornalisti davanti all’ingresso del carcere.

12.30- Bologna (Dozza-esterni/via del Gomito 2)- Al termine dellavisita dei consiglieri Idv all’interno del carcere bolognese,conferenza stampa.

“Noi dell’Italia dei Valori riteniamo inaccettabili le maxi consulenze che la STT (Sviluppo Tecnologie Tele-

Page 25: rassegna del 7-12-2011

25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 12 - 2011

AGENZIE AGENZIE

matiche Avanzate S.R.L), holding del Comune di Parma continua a stipulare. La situazione - ha dichiarato in una nota la coordinatrice dell’IDV di Parma Paola Zilli è arrivata al limite della sopportazione e per questo chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire al più presto al fine di tamponare questa emorragia che da troppo tempo grava sulle spalle dei nostri cittadini. In questi giorni - ha proseguito la Zilli - stanno apparendo ovunque sui giornali cartacei e online cifre da capogiro che evidenziano uno spreco di denaro incredibile reso ancora più grave dalla situazione economica che il paese sta attraversando. Sembrerebbe infatti che la STT abbia pagato 516.716 euro per 6 mesi ad uno studio Commerciale, 83.600 euro per un parere legale preliminare (di cui 32.400 euro di rimborsi spese) e 80.000 euro di consulenza per supporto alla redazione del bilancio della società partecipata del Comune di Parma. Avrà quindi davvero parecchie cose su cui concentrare la propria attenzione la procura di Parma che ha posato il proprio sguardo su alcu-ne consulenze sospette della holding del Comune - ha concluso la Zilli - l’auspicio vengano quanto prima chiusi i rubinetti di quello che appare come uno spreco senza fine.”

Ufficio StampaIDV Parma