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1 di 44 RASSEGNA STAMPA 2015 Giornali Stampati (Pag.1) – Giornali Online (Pag.8) – Video (Pag.44) GIORNALI STAMPATI 06/15 Gazzetta del mezzogiorno: Alla cantina Valentina Passalacqua il premio “Diomede” del Rotary Foggia

Rassegna stampa 2015

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Rassegna Stampa Valentina Passalacqua

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RASSEGNA STAMPA 2015

Giornal i Stampati (Pag.1) – Giornal i Onl ine (Pag.8) – Video (Pag.44) GIORNALI STAMPATI 06/15 Gazzetta del mezzogiorno: Alla cantina Valentina Passalacqua il premio “Diomede” del Rotary Foggia

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07/15Gazzetta del mezzogiorno: “Non solo pietra e marmo” il confronto con Apricena

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10/15 La Gazzetta del lo Sport: Quel Nero di Troia fiore della Puglia di Luca Gardini

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10/15 F: I vini consigliati da Adua Villa

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11/15 L’attacco

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11/15 I l Sommelier: Nero di Troia della Daunia: tra spiritualità ed offerta enogastronomica del Gargano di Davide Biasco

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12/15 F: il Nostro vino ha qualcosa in più: la sensibilità tutta femminile di Francesca Galeazzi

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GIORNALI ONLINE 02/15 Percorsi d i v ino: Nero di Troia 2012 di Valent ina Passalaqua di Andrea Petr in i……..Pag.9 http://percorsidivino.blogspot.it/2015/03/nero-di-troia-2012-di-valentina.html 03/15 My food terroir : Valent ina Passalacqua v ince l ’ Internat ional Packaging competit ion di Gianni Ferramosca………………………………………………………………………………………Pag.11 http://myfoodterroir.blogspot.it/2015/03/valentina-passalacqua-vince.html 04/15 Patto socia le: I l Gargano ed i l Nero di Troia di Manuela Mancino……………………..Pag.15 http://www.ilpattosociale.it/news/3364/Il-Gargano-e-il-Nero-di-Troia.html 05/15 Spazio di v ino: Valent ina Passalacqua Litos 2012 Eleonora Scholes (Russia)………Pag.16 06/15 Luciano Pignattaro: I l Gargano, la v igna e la pietra: i l senso naturale dei v in i d i Valent ina Passalacqua ad Apricena di Gianni Ferramosca…………………………………………………..Pag.18 http://www.lucianopignataro.it/a/grande-notizia-vini-valentina-passalacqua-apricena-gargano/88633/ 10/15 My food terroir : Luca Gardin i: e' un f iore del la pugl ia, i l Nero di Troia prodotto da Valent ina Passalacqua di Gianni Ferramosca………………………………………………………Pag.28 http://myfoodterroir.blogspot.it/2015/10/luca-gardini-e-un-fiore-della-puglia-il.html 11/15 Scatt i d i Gusto: Vin i. 7 cant ine per bere i l migl iore Nero di Troia……………………..Pag.33 Http://www.scattidigusto.it/2015/11/04/vini-7-cantine-nero-troia/ 12/15 I l fatto del Gargano: Amore per i l Gargano, profumo di v ino, l ’ incontro con Valent ina Passalacqua di Gennaro Tedesco……………………………………………………………………Pag.41 http://www.ilfattodelgargano.it/territorio/item/2862-amore-per-il-gargano,-profumo-di-vino,-l%E2%80%99incontro-con-valentina-passalacqua.html Giornal i onl ine – EVENTI 07/15 Giornale di Trani: Trani ed Apricena gemel late fra pietra, c ibo e v ino: oggi, manifestazione a «I l vecchio e i l mare»………………………………………………………………..…Pag.43 http://www.ilgiornaleditrani.it/news/66142/trani/trani-ed-apricena-gemellate-fra-pietra-cibo-e-vino-oggi-manifestazione-a-il-vecchio-e-il-mare-

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16/2/2016 Percorsi di Vino: Nero di Troia 2012 di Valentina Passalaqua

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Il wine blog di Andrea Petrini

Percorsi di VinoNero di Troia 2012 di Valentina

PassalaquaTraslocare, a volte, ha anche dei lati positivi soprattutto se, come è successo alsottoscritto, lo spostare scatoloni ti fa scoprire l'esistenza di bottiglie dimenticateo, meglio, nascoste all'interno della propria cantina che col tempo sta assumendodimensioni non umane.

Il Nero di Troia di Valentina Passalacqua, donatomi dagli amici di Radici delSud nel 2013, stava in un angoletto sperduto con la sua bella etichetta biancasulla quale campeggiava la scritta "vino biologico a fermentazione spontaneada uve raccolte a mano".

Prendo il mio tablet e cerco di avere maggiori informazioni sulla vignaiola pugliesescoprendo con interesse che, dopo una laurea in Master in BusinessAdministration e essersi dedicata per qualche anno all'azienda ortofrutticola difamiglia, ha deciso di occuparsi di viticoltura attraverso la gestione di oltre 40ettari di vigneto che si estendono alle pendici del Parco Nazionale del Gargano acirca 180 metri s.l.m.

Il progetto, nato assieme all'agronomo Nazario Giagnorio e alla consulenzaenologica di Leone Cantarini e Mirco La Gatta (allievo di Lanotte e Moio) haprevisto la coltivazione in regime biologico, certificato Suolo e Salute dal 1999, divarietà come Bombino, Fiano Minutolo, Falanghina, Greco, Nero di Troia,Negroamaro, Primitivo, Montepulciano ed Aleatico che Valentina, così scrive, conil tempo ha imparato ad ascoltare, capire e lavorare seguendo le fasi lunari pertutte le lavorazioni senza tecniche invasive e con pochissimi solfiti aggiunti.

Incuriosito da tutto questo non mi rimane che stappare il Nero di Troia 2012 chemi affascina subito per la lucentezza del suo colore rosso rubino le cuitrasparenze, per quelli come me, sono carezze al cuore e all'anima.

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16/2/2016 Percorsi di Vino: Nero di Troia 2012 di Valentina Passalaqua

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Pubblicato da Andrea Petrini Percorsi di Vino Wine Blog

Le coccole il vino continua a fartele anche al naso dove regala accattivantiprofumi di fragoline di bosco, erbe aromatiche e fiori rossi del Mediterraneo. Nessuna pesantezza, nonostante i 14 gradi di alcol, ma tanta freschezza anche algusto che rimane morbido e suadente con tannino decisamente vellutato esapientemente intarsiato all'interno di una struttura decisamente in equilibrio checoncede un finale decisamente sapido e persistente.

Davvero interessante questo Nero di Troia che rappresenta un vitignodecisamente interessante e di personalità se vinificato in modo leggero come hafatto Valentina Passalacqua la cui gamma di vini sarà oggetto di approfondimentofuturo su Percorsi di Vino.

Ultima postilla per i più tecnici: il vino proviene da un vigneto di circa 3 ettariallevato a tendone con una densità di 2.500 ceppi per ettaro. Vinificazione inacciaio e affinamento sulle fecce nobili per circa 6 mesi all'interno di botti di rovereda 50 hl.

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17/2/2016 My Terroir : VALENTINA PASSALACQUA VINCE L'INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION

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m a r t e d ì 2 4 m a r z o 2 0 1 5

VALENTINA PASSALACQUA VINCE

L'INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION

di Gianni Ferramosca

Le Cave di Apricena (Fg)

Mentre era alla ricerca dell'etichetta giusta per il suo vino, ha guardato al suo territorio, cosicome fa da sempre quando pensa ad un suo vino, e questo le ha portato fortuna, difatti,Valentina Passalacqua di Azienda Agricola Valentina Passalacqua di Apricena (Fg), ha vintoall'International Packagin Competition 2015, presso il Vinitaly a Verona, il Premio Speciale"Packaging 2015" con l'esclusiva etichetta del suo Aleatico di Puglia Doc Naturale "Litos"2012.

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17/2/2016 My Terroir : VALENTINA PASSALACQUA VINCE L'INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION

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Aleatico di Puglia Doc Dolce Naturale "Litos" 2012

Qui il comunicato stampa ufficiale: http://www.vinitaly.com/areaEspositori/risultati-concorso-packaging/

Sono davvero felice, ha dichiarato Valentina Passalacqua, perché con questoriconoscimento non sono premiate solo le etichette ma tutto il lavoro che vi è dietro, unlavoro lungo più di dieci anni, che parte dalle vigne e si compie nelle bottiglie, vestite inmodo cosi delicato e raffinato dall'amico Mario di Paolo, che ha saputo trasferire nelleetichette la mia personalità, quella dei vini ed il nostro magnifico territorio. E' un premioche vince anche la mia Città, Apricena: l'etichetta di Litos ne rappresenta l'essenza.

La ricerca del gusto è una costante nel lavoro svolto in Cantina da Valentina Passalacqua,ecco alcuni scatti che ho realizzato poche settimane fa, nella sua Azienda.

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17/2/2016 My Terroir : VALENTINA PASSALACQUA VINCE L'INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION

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17/2/2016 My Terroir : VALENTINA PASSALACQUA VINCE L'INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION

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Una parete della Cantina Passalacqua ricavata interamente dalla Pietra di Apricena

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08-04-2015

Il Gargano e il Nero di Troia

Un vitigno di antiche tradizioni, la leggenda narra che sia giunto nella regione per opera di Diomede

08/04/15Il sole caldo di mezzogiorno illumina il promontorio del Gargano, lo stesso che poi saluta facendovi capolino al tramonto. Quellamontagna ove trovano dimora vitigni autoctoni che dalla terra traggono quell’unicum di sapori, saperi e grinta, successivamente racchiuso in uncalice. Uve da sempre avvezze a un terroir, aspro e assieme sorprendente, nel quale il rapporto con la cultura contadina si perde e si accavallaa vetusti locali destinati alla vinificazione.Una regione costretta negli anni ad una posizione da “gregario”, altruista nell’offrire mosti capaci didonare struttura e corpo a più esili vini settentrionali o d’Oltralpe. Avvolto da un piacevole velo fiabesco, il fenomeno dei trani narra, infatti, itrascorsi di una Puglia “madre” di vitigni antichi, il cui animo sembra riflettere appieno il caleidoscopio di veemenza e di operosità delle gentilocali. Tra questi, il Nero di Troia ha conquistato il ruolo di protagonista, con quella fitta trama tannica che addirittura cinge i delicati profumi dibacche selvatiche del Gargano e di piccoli frutti rossi. Sono incerte le vicissitudini di questo vitigno, che la leggenda vuole sia giunto nellaregione per opera di Diomede, il quale, dopo la guerra di Troia e portando con sé un ceppo di vite, approdò nei pressi dell’Ofanto, al termine diun lungo peregrinare nelle acque dell’Adriatico. Altre fonti, invece, rifacendosi all’assonanza tra Troia e l’albanese Kruja o Cruja, mettono inevidenza tutt’altra provenienza del Nero. Ma la sua eleganza, la sua stretta appartenenza al terroir è un dato ormai certo per chiunque abbiaavuto il desiderio e il modo di approfondire i trascorsi del vitigno, oppure di perdersi nella profondità di un rubino impenetrabile dei vini figli delNero di Troia.È un vitigno complicato, dalla buccia spessa e soda, che richiede pratiche di vinificazione scrupolose per smussare la prepotenzadel tannino, in passato responsabile di calici “rustici” e di difficile bevibilità. Va amato e compreso per rispettarne i tempi di maturazione (inizi diottobre) e i ritmi scanditi dalla quasi mistica ciclicità delle stagioni a ridosso del promontorio del Gargano, che veglia e culla i filari sulle suependici. Quelle pendici dalle quali Valentina Passalacqua ha attinto la grinta necessaria ad un’inversione di tendenza e, al presente, trae linfavitale indispensabile per proseguire la sua attività di viticoltrice. È stato, infatti, l’amore a segnare il cammino di Valentina, un amore natodapprima come sussulto o come ricordo di un’infanzia trascorsa tra i campi, e poi divenuto una passione irrefrenabile. Laureata inGiurisprudenza e all’inizio impegnata nella gestione dell’azienda estrattiva di famiglia (ad Apricena), era alla ricerca di stimoli differenti, che lepermettessero di esprimersi appieno. Ma esprimersi per lei significava e significa tutt’ora non fermarsi a canoni precostituiti, quanto cercare unapropria identità, spontanea e autentica. Sembra allora aver ritrovato in questo lembo di Altopiano Garganico, ricco di minerali e sassi, il proprioessere, quell’indole materna che la spinge a preservare l’ambiente per lasciarlo in eredità alle future generazioni. La nascita della prima figlia,Giulia, la riporta alla fanciullezza passata a stretto contatto con la natura, le fa rivivere il ricordo del vento caldo, dei colori, dei profumi…unpatrimonio che la giovane wine-maker decide di salvare dall’oblio. E così, prende forma il suo progetto di oasi biologica, interpretata non comel’ennesima moda del momento, destinata – dopo il periodo d’oro – ad un inevitabile tramonto, ma come alba e rinascita del terreno e delterroir.Trattamenti ridotti al limite (esclusivamente zolfo e rame), utilizzo dei soli lieviti indigeni capaci – senza l’ausilio di “compagni” selezionati– di innestare la fermentazione, uve sane e favorevoli condizioni pedoclimatiche sono diretta espressione della filosofia aziendale e il ritrattofedele di Valentina. Il suo progetto è fare dei propri vini la chiara trasposizione dei vitigni autoctoni, gli unici che, adusi ad affondare le radicinella profondità delle rocce, sanno da queste prendere in prestito il meglio, per poi restituirlo nel bicchiere: Bombino, Minutolo, Greco,Falanghina, Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro sono, dunque, le varietà presenti, assieme al Montepulciano, connesso alla zona dai tratturiche univano l’Abruzzo alla regione. È una dedica a questo lembo di Puglia e alfiere del territorio il Nero di Troia Passalacqua: forte e deciso,richiama alla mente la brezza del vicino mare, la sapidità del suolo sciolto ed asciutto, e la freschezza dei 250 metri di altitudine. È anchefotografia dell’indole di Valentina questa etichetta che, non a caso, titola “Così sono”; un vino capace di incarnare la forte personalità dellaviticoltrice e le sfaccettature di un territorio non semplice. Le altre etichette sono quintessenza del terroir e sembrano imitare quella montagna,tanto cara a Valentina, che abbraccia e protegge, a mo’ di culla, i suoi figli…quei vigneti così generosi nel donare il proprio nettare.

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Manuela Mancino

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16/2/2016 (138) Апулия: DOC Aleatico di Puglia

http://www.spaziovino.com/articles/project_doc365/138_doc_aleaticodipuglia_valentinapassalacqua_litos2012/ 1/3

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(138) АПУЛИЯ: DOC ALEATICO DI PUGLIA

18 Мая 2015

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Историческое десертное красное вино Апулии; Valentina Passalacqua Litos 2012

Текст: Элеонора СкоулзФото: Enoteca Regionale Puglia, spaziovino.com, google.com

В заключительном обзоре по Апулии будет представлено вино, которое объединяет весьрегион. Это историческое десертное красное вино из сорта Алеатико. За нимзакреплена винная зона DOC Aleatico di Puglia.

Культивирование Алеатико в Италии восходит к античным временам, из-за чегоисследователи до сих пор не могут точно установить, откуда происходит этот сорт и гдеего впервые стали использовать для производства вина. Согласно общепринятойверсии Алеатико попал в Италию через Апулию, а привезли его древние греки.Название Алеатико напоминает название Лиатико, что растет на острове Крит, однакомежду двумя сортами нет общих генетических связей. Также возможно, что грекиокультурили местный апулийский виноград, назвав его в честь месяца июля (отгреческого iouliatico), когда сорт меняет цвет и начинает поспевать.

Сейчас Алеатико превратился в редкий сорт. Его посадки во всей Апулии занимают

ПРОЕКТ DOC 365

(346) Пьемонт: DOCG Dogliani

Престижная зона красных вин из Дольчетто;

Chionetti Briccolero 2014

(272) Тоскана: DOCG Elba Aleatico Passito

Сладкое красное вино из Алеатико на Эльбе

(342) Пьемонт: DOCG Barbaresco

Выдающаяся зона красных вин из Неббиоло;

Produttori del Barbaresco Barbaresco 2011

(86) Эмилия­Романья: DOC Colli di Rimini

Белые и красные вина Римини; Podere Vecciano

VignalaGinestra 2013

(186) Сардиния: DOC Cagliari

Мальвазия, Москато, Верментино и Моника в

большой южной зоне; Cantine di Dolianova

Moscato di Cagliari 2011

Все материалы "Проект DOC 365"

(354) ПЬЕМОНТ: DOC BOCA

Неббиоло на редких порфирных почвах в

Верхнем Пьемонте; Barbaglia Boca 2011

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16/2/2016 (138) Апулия: DOC Aleatico di Puglia

http://www.spaziovino.com/articles/project_doc365/138_doc_aleaticodipuglia_valentinapassalacqua_litos2012/ 2/3

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всего несколько десятков гектаров (общая площадь виноградников Алеатико в Италиисоставляет около 200 гектаров). Исторически этот красный ароматный сортиспользовали для десертных вин. В наши дни такие вина непопулярны, поэтому сортпочти исчез.

Контролируемая винная зона DOC Aleatico di Puglia – одна из старейших в Апулии. Онабыла создана в 1973 году. Это единственная зона, которая распространяется на все пятьпровинций Апулии (Фоджиа, Бари, Бриндизи, Лечче и Таранто). Регион, в целом,характеризуется средиземноморским климатом, с длинным, сухим теплым периодом икороткой мягкой зимой. В остальном природные условия и почвы зависят отместности, будь то равнина Таволиере, возвышенность Мурдже, полуостров Салентоили прибрежные зоны.

Вино Aleatico di Puglia включает минимум 85% Алеатико, к которому можно добавлятьдо 15% таких сортов, как Негро Амаро, Мальвазия Нера и Примитиво. Вино выпускаютв двух вариантах – Dolce Naturale и Liquoroso Dolce Naturale. Второе являетсякрепленым. Для обоих разрешено частичное заизюмливание винограда на лозе илипосле сбора урожая. В остальном правила не дают предписаний относительнопроизводства. Aleatico di Puglia можно продавать с весны на следующий за урожаем год.

Что попробовать

Valentina Passalacqua Litos 2012, DOP Aleatico di Puglia

Валентина Пассалаква, юрист по образованию, выбрала для себя карьеру виноградаряи винодела. Ее небольшое хозяйство, что находится у подножья Национального паркаГаргано, с 1999 года имеет органическую сертификацию. Некоторые работы ведутся всоответствии с астральными циклами. Здесь растут только автохтонные сорта, включаямаленький участок, всего 1,4 гектара, Алеатико. Litos – это 100% Алеатико. Урожайсобирают во второй половине августа и оставляют заизюмливаться примерно на двамесяца. Брожение вина проходит в стальных чанах, а выдержка – в неновых дубовыхбочках, в течение одного года.

Темно-вишневый цвет. Сфокусированные, выраженные и элегантные ароматы пьянойвишни в шоколаде и приятные нюансы древесных специй (ванильная коробочка игвоздика) и бальзамика. Свежий, льющийся, отлично сбалансированный вкус среднейплотности. Сладкие и легкие на восприятие конфитюрные красные фрукты и лесныеягоды, шоколад. Легкие танины, очищающие рецепторы. В объемном, стойкомпослевкусии пряные и древесные ноты. Сухое окончание вина. Подавать к мяснымблюдам с ягодным соусом, к выдержанным твердым сырам. 4 звезды – выборSpazioVino

По-итальянски и по-русски: Aleatico di Puglia – Алеатико ди Пулья Valentina Passalacqua – Валентина Пассалаква Litos – Литос

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Новость ПРОЕКТ DOC 365

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Giro di vite

Il Gargano, la vigna e la pietra: il senso naturale dei vini diValentina Passalacqua ad Apricena8 giugno 2015

Valentina passalacqua

di Gianni Ferramosca

“Un paesaggio lunare unico, nessuno scatto riesce ad imprigionare la bellezza, la dimensione e ladrammaticità di questi posti, se non l’emozione diretta della vista di questi posti.” GabrieleBasilico

Il paesaggio circostante è quello lunare ed imponente legato all’attività estrattiva della famosaPietra di Apricena (Gargano), il principale motore economico della cittadina pugliese, luogo in cuipersino i maestosi cumuli di pietra bianca, edificati a colpi di risulta, faticano a nascondere neglispazi lasciati liberi, tra una cava e l’altra, i tratti ben leggibili della propria straordinaria vocazioneagricola, incoraggiata com’é, da un gradevole microclima offerto dal promontorio garganico che,proprio da qui si solleva verso l’alto.

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17/2/2016 Il Gargano, la vigna e la pietra: il senso naturale dei vini di Valentina Passalacqua ad Apricena - Luciano Pignataro Wineblog

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Apricena, cave di petra

Distante dalla zona interessata dalle attività di estrazione, in una dimensione ancora incantataposta ai piedi della rocca medievale di Castelpagano, completamente immersi in una campagnacapace di conquistare il cuore e la mente ogni volta che la si guarda, perché circondata da unaluce impastata di verde che solo il Gargano sa concedere, prendono vita gli storici vigneti diValentina Passalacqua, giovane e rivoluzionaria donna del vino di questa regione.

Gli storici vigneti di Valentina Passalacqua

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17/2/2016 Il Gargano, la vigna e la pietra: il senso naturale dei vini di Valentina Passalacqua ad Apricena - Luciano Pignataro Wineblog

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Vigneti Passalacqua, la Pergola Garganica

Si tratta di un primo nucleo di vigneti legati a questa proprietà, convertita da sempre ai sistemi dicoltivazione biologica. Questi vigneti furono impiantati nel 1999 e da allora vengono allevati aforma di Pergola del Gargano, una scelta giustificata dal clima particolarmente soleggiato dellazona, che permette di proteggere i grappoli dai raggi perpendicolari e di esporli, invece, a quelli piùobliqui. Gli impianti viticoli, distribuiti su quaranta ettari di terreno, sono situati alle pendici delGargano, all’interno dello stesso Parco Nazionale del Gargano, a circa 200 metri sul livello delmare, da dove traggono linfa ed anima da un terreno pietroso e ricco di minerali, caratterizzato daun ottimo microclima e da una ventilazione costante che produce, anche nelle annate più calde,importanti escursioni termiche. Una condizione più che ottimale per agevolare l’estrazionearomatica delle varietà allevate.

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17/2/2016 Il Gargano, la vigna e la pietra: il senso naturale dei vini di Valentina Passalacqua ad Apricena - Luciano Pignataro Wineblog

http://www.lucianopignataro.it/a/grande-notizia-vini-valentina-passalacqua-apricena-gargano/88633/ 4/11

La campagna Pedegarganica

In questo arcaico e suggestivo angolo di Gargano, tutto ebbe inizio grazie all’opera testarda dellaproprietaria dell’azienda che, con estrema lungimiranza ed una sensibilità imprenditoriale di raraportata, seppe intravvedere in questi terreni pietrosi, un tempo considerati poco produttivi, estremi,esclusivamente vocati al mondo della pastorizia – il terroir ideale – per dar vita al suo visionario enaturale progetto vitivinicolo.

Ribaltando i classici canoni appartenuti al passato, fu proprio la presenza di cosi tante pietrebianche nel terreno ad attrarre l’attenzione di Valentina Passalacqua, in esse intravide un’autenticaminiera su cui poggiare le basi della sua coraggiosa scommessa. Per essere chiari, parliamo diuna tale quantità di materia pietrosa, da confondersi addirittura con quella utilizzata per costruire lapiccola linea ferroviaria che scorre accanto al vigneto, su cui immagino, nessuno di noi, avrebbemai scommesso un euro.

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Passalacqua, il terreno dei vigneti

Passalacqua, il terreno

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La ferrovia accanto al vigneto

Cosi, una volta impiantate le vigne, cercando d’intervenire il meno possibile, lasciò semplicementeche il sole di primavera riscaldasse quelle pietre e di conseguenza, lo strato superficiale delleradici, allontanando cosi da esse l’umidità, in modo tale da sollecitarle a spingersi più in profonditàper esplorare meglio le caratteristiche e gli umori di quel terreno, con l’evidente risultato diesaltarne al massimo la forza espressiva e la loro unicità territoriale. Fu una scommessa vinta amani basse per Valentina, a tal punto, che oggi è davvero impossibile non cogliere in questi vini, ilforte carattere minerale formatosi attorno all’ancestrale e ricca “vena di pietra” che distingue daglialtri, questi terreni.

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Passalacqua, i vigneti

Un rapporto profondo, più intimo, quello generato da questa pratica agricola, tra prodotto eterritorio, tra ambiente e vigna, che Valentina Passalacqua sottolinea con una sensibilità tuttafemminile, anche sulle sue bottiglie, riproducendo nella parte superiore dell’etichetta lo stessoskyline del Gargano che si ammira dal suo splendido vigneto, conservandone cosi intatta l’idea,sino al calice.

i vini di Valentina Passalacqua

Si tratta di suggestioni private, personali, che il vino restituisce con tutte le sue piccole imprecisioniagli appassionati (perché non è filtrato né chiarificato e né stabilizzato), mostrandosi nudo con lapropria anima, un semplice e sincero “Cosi sono”, come una delle etichette proposte da ValentinaPassalacqua, che nei suoi vini, non cerca la perfezione, ma profondità, spontaneità e veritàterritoriale.

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Cantina Passalacqua, particolare della parete in pietra di Apricena

Dopo aver terminato la costruzione della nuova cantina, fornita di locali sotterranei ricavatiinteramente nella nuda roccia per l’affinamento in barrique ed un’importante zona eventi, l’aziendaPassalacqua di Apricena, oggi, è tra le più rilevanti e dinamiche realtà produttive di Puglia, arteficecom’è stata, di una svolta produttiva e qualitativa, che ha pochi precedenti da queste parti.

Passalacqua, i nuovi vigneti

Durante gli scorsi anni, la proprietà si è dedicata anche alla piantumazione di nuovi vigneti aspalliera, coltivati sempre in regime biologico, un lavoro questo, che ha ampliato ulteriormente lagià ricca proposta dei vitigni allevati in precedenza, che, a tutt’oggi, comprende: Bombino, FianoMinutolo, Falanghina, Greco, Nero di Troia, Negroamaro, Primitivo, Montepulciano, Aleatico, pinotgrigio e chardonnay. Le uve prodotte sono tutte lavorate in proprio nel massimo rispetto dellequalità naturali dell’uva, senza tecniche invasive e con pochissimi solfiti, da cui si ricavano noveetichette: Terra rara, Cosicomè, Cosìsono, Falangina, Nero di troia, Terra minuta, Rosa terra,Terra sasso e il “Litos”, a cui quest’anno è stato assegnato, durante l’International PackaginCompetition 2015, il primo come miglior “Packaging 2015″.

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Alcune bottigllie di Passalacqua e l’etichetta di Litos

Passalacqua, i vigneti e un particolare

Davvero impossibile descrivervi qui tutte le etichette prodotte da questa importante aziendavitivinicola pugliese, mi limito in questa occasione, a presentarvi uno dei suoi vini piùrappresentativi, il “Nero di Troia”.

Nero di Troia IGP Valentina Passalacqua 2013

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Colore rosso rubino intenso, venato da decisi riflessi violacei, ha un naso in cui si rincorronosfumature complesse ed accattivanti, profumi di fragoline di bosco, more

e mirtilli, ma anche erbe aromatiche seguite da una parvenza fruttata di prugne mature e daspeziati tocchi di noce moscata.

Non mostra nessuna pesantezza nonostante i suoi 14 gradi di alcool, il sorso rimane comunquemorbido, fresco, elegante, persistente e corposo, con un gradevole tannino vellutato,sapientemente incastonato all’interno di una struttura decisamente in equilibrio, che sfuma con tonisapidi verso un finale persistente, ricco di mineralità e segnato da un chiaro ricordo di macchiamediterranea.

Caratteristiche:

Tipo di suolo: medio impasto ricco di scheletro.

Terroir: altopiano sulle pendici del Parco Nazionale del Gargano a 180 m slm.

Uve: Nero di Troia 100%

Estensione vigneto: 2.9 ha

Tipo di impianto: Pergola

Densità ceppi per ettaro: 2500

Produzione per ettaro: 70/80 q

Viticoltura: i vigneti sono certificati biologici dal 1999 e lavoriamo seguendo

i cicli astrali che regolano i ritmi della natura per rendere il terreno vitale e

soffice, aiutando le viti a raggiungere i nutrienti minerali nel profondo della roccia

garganica che donano ai vini forza e mineralità.

Vendemmia: raccolta manuale, tra metà e fine ottobre.

Gradazione: 14,5% vol

Vinificazione: l’uva diraspata e pigiata fermenta con i lieviti presenti sulle bucce

in serbatoi di acciaio per circa 20­25 giorni. Affina sulle fecce nobili in botti di

rovere da 50 hl per 6 mesi. Per tutte le lavorazioni di cantina seguiamo le varie

fasi lunari e prima di essere imbottigliato il vino viene leggermente filtrato.

Abbinamenti: primi piatti saporiti con sughi rossi, carne alla brace, spiedini di capretto, formaggisemistagionati e stagionati.

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Temperatura di servizio: ambiente, a 16­18°C

Le Cantine Valentina Passalacqua sono in Località Posta Nuova 71010 Apricena (Fg) – Tel.0882.642290 Fax. 0882.640141 – www.valentinapassalacqua.it

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17/2/2016 My Terroir : LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA PASSALACQUA

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v e n e r d ì 2 3 o t t o b r e 2 0 1 5

LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL

NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA

PASSALACQUA

di Gianni Ferramosca

Luca Gardini, il famoso sommelier campione del mondo, lo aveva

degustato ed apprezzato due settimane fa ad Orsara di Puglia, quel

Nero di Troia prodotto da Valentina Passalacqua, di cui parla oggi

nella rubrica "Gazza Golosa" all'interno della Gazzetta dello Sport.

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17/2/2016 My Terroir : LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA PASSALACQUA

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Infatti, Luca Gardini si trovava ad Orsara di Puglia perché ospite

della "XX Edizione di Appuntamento con la Daunia", l'importante

manifestazione di cultura identitaria, organizzata ogni anno dallo

chef Peppe Zullo che, quest'anno, proponeva un ricco spazio di

approfondimento, dedicato proprio al vino Nero di Troia prodotto in

provincia di Foggia.

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17/2/2016 My Terroir : LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA PASSALACQUA

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Un esperienza, quella vissuta sui Monti Dauni, che deve aver toccato

Peppe Zullo e Luca Gardini

Il forum sul Nero di Troia organizzato da Peppe Zullo durante "Appuntamento con la Daunia"

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17/2/2016 My Terroir : LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA PASSALACQUA

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non poco la sensibilità del sommelier romagnolo, vista l'attenzioneche questa mattina ha dedicato al vino di Valentina Passalacqua,all'interno della sua rubrica "sorseggiando", sulle pagine dellapopolare rivista sportiva.

“È un gran momento per i vitigni autoctoni, quelli che pertradizione sono legati ad uno specifico territorio. Tra questi c’è ilNero di Troia, che offre l’uva caratterizzante della provincia diFoggia, la più ricca della Puglia per ettari vitati e bottiglieprodotte. Valentina Passalacqua, personaggio di picco dell’enologiapugliese, coltiva e coccola quest’uva nel Parco del Gargano per poiprodurre nella cantina di Apricena un ottimo Nero di Troia. Ci èparticolarmente piaciuta l’annata 2013 che si presenta con un belcolor rubino vico e luminoso. Al naso arrivano diretti e pulitiprofumi ricchi di ciliegie, fiori rossi con richiamo di rabarbaro ementa. Il gusto è avvolgente e fresco e riconduce al sapore di cacaoamaro con tocchi salini di grande persistenza.”

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17/2/2016 My Terroir : LUCA GARDINI: E' UN FIORE DELLA PUGLIA, IL NERO DI TROIA PRODOTTO DA VALENTINA PASSALACQUA

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Durante la degustazione fatta da Gardini presso la postazione dei

vini di Valentina Passalacqua ad Orsara di Puglia, tra i molti vini

prodotti da questa famosa azienda garganica, il "Re" dei sommelier,

si è soffermato sopratutto sul Nero di Troia, ed in particolare, su di

un'altro interessante vino, che uscirà dalle cantine di Apricena tra

pochi giorni. Tranquilli, vi terrò informati!

Del Nero di Troia prodotto da Valentina Passalacqua, ne avevo già

scritto non molto tempo fa, sulle pagine di Luciano Pignataro Wine

Blog, qui il testo.

Brava Valentina!

Un particolare della postazione dei vini di Valentina Passalacqua ad Orsara di Puglia durante la "XX Edizione di Appuntamento con la Daunia"

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16/2/2016 Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia

http://www.scattidigusto.it/2015/11/04/vini-7-cantine-nero-troia/ 1/9

di Giulia Nekorkina - In Vino - mercoledì, 4 novembre 2015 | ore 7:54

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Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero

di Troia

Cosa realmente sappiamo del Nero di Troia?

E’ la terza varietà autoctona pugliese a bacca nera per ettari coltivati e per importanza

commerciale dopo il Primitivo e il Negroamaro. Il territorio della coltivazione e della

maggiore diffusione è la Daunia, ovvero, l’intera provincia di Foggia, e il nord della

provincia di Bari.

Sicuramente il nome del vitigno suscita molte curiosità, ed esistono almeno 4 versioni

riguardo le sue origini. La prima narra dell’origine greca: sarebbe l’eroe della guerra di

Troia, Diomede, amico di Ulisse, che portò in Puglia questo vitigno. La seconda ipotesi

propone di non sottovalutare il grado di civiltà dei Dauni, raggiunta ancora prima della

colonizzazione ellenica, e allora questa sarebbe un’antica varietà locale. La terza versione

vuole il Nero di Troia originario dell’omonimo comune in provincia di Foggia, Troia, fondato

dai greci. Infine la quarta ipotesi suggerisce la provenienza del vitigno dalle vicine coste

albanesi, esattamente dal piccolo borgo di Cruja, che in vernacolo si chiamava Troia. Quali

che siano le origini del vitigno, nei documenti ufficiali il Nero di Troia compare solo nel

1875.

Una delle caratteristiche del Nero di Troia è un’elevata presenza di tannini. Per questo

fino ad una quindicina di anni fa lo si mescolava con altre varietà, sopratutto con il

Montepulciano, per rimediare a una certa spigolosità. Negli ultimi anni però si è iniziato a

produrre il Nero di Troia in purezza e personalmente sono rimasta molto piacevolmente

colpita dal risultati. Mi aspettavo un vino forte, imponente, poco raffinato e invece, con

mia grande sorpresa, i Nero di Troia che ho assaggiato vantano la delicatezza e

l’eleganza di alcuni Amarone o Barolo.

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premiate nel 2015 (2)

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16/2/2016 Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia

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Non mi resta che suggerirvi qualche cantina dove andare a curiosare, virtualmente e non,riguardo al Nero di Troia e ciò che può diventare.

1. D’Alfonso del Sordo

E’ una cantina antica, nasce nel 1800 a San Severo, dalla famiglia di agricoltori, mal’azienda vera e propria viene fondata nel 1957, e le prime riserve presenti nell’aziendasono del 1962, veri pezzi da museo. Il 70% di 250.000 bottiglie prodotte va all’estero, perla gran parte in America e in Giappone, dove, a quanto pare, il Nero di Troia è moltoapprezzato. Il Casteldrione è il Nero di Troia in purezza, affinato brevemente nelle bottidi rovere francese, seguito da un lungo affinamento in bottiglia nelle cantine dell’azienda.

D’Alfonso del Sordo Km. 5 Strada Statale 89, San Severo, FG 71016, tel. 0882 221444

2. Valentina Passalacqua

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16/2/2016 Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia

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E’ una cantina, convertita in bio dal 2008. 600 ettari di terreni intorno, sonocompletamente bio anche essi, ma solo 52 sono vigneti, su 80 ettari si coltiva l’uva datavola e il resto è dedicato all’agricoltura. Valentina ha fatto una serie di scelte, come dicelei, semplici e, forse, discutibili, ma che partono dal bisogno di lei stessa di vivere a contattocon la natura e con le emozioni vere, cose che le aveva insegnato la nonna Giulia. Tra le 9etichette prodotte non poteva mancare il Nero di Troia in purezza, classico e vinificato inrosé. Rosa Terra ha note floreali e fruttate e una marcata sapidità del terreno minerale.

Valentina Passalacqua Località Posta Nuova, 71010 Apricena – Foggia, tel. 0882642290

3. Cantine le Grotte

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La cantina è molto recente, nasce nel 2014 attraverso un percorso di recupero di una lungatradizione vitivinicola del territorio di Fondo Grotte, dell’azienda agricola del GruppoFranco dell’Erba (Industria di Estrazione marmi). Gli attuali 40 ettari di vigneti, situatiall’interno del Parco Nazionale del Gargano, danno vita a ben 9 etichette, tra le quali ilNero di Troia. Sull’etichetta della sua bottiglia è rappresentato un antico denarolongobardo riferibile alla prima metà del IX secolo, ritrovato in zona. Intenso, speziato,elegante, è il Nero di Troia che fa la sua bella figura sul tavolo, anche se è imbottigliatosoltanto nel 2013, prima nella nascita ufficiale della cantina stessa.

Cantine le Grotte S.P. Apricena- San Nazario km 4.00 Contrada “Le Grotte”, Apricena(Foggia). Tel. 0882 642321

4. Agricola Paglione

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Agricoltori da 4 generazioni, dal 1994 abbracciano i metodi dell’agricoltura biologica. Dal2012 l’azienda si dota della cantina propria ed inizia la lavorazione delle proprie uve,dando vita a Caporale e Perazzelle, una DOC Cacc’e Mmitte di Lucera, riconosciutanel 1975.

Curiosità: Cacc’e Mmitte è il nome dialettale che rispecchia il tradizionale metodo divinificazione. I proprietari di palmenti, le masserie provviste di vasche per la pigiaturadell’uva, davano in affitto le attrezzature a chi non ne aveva. Le operazioni dovevanoterminare entro la giornata, per questo l’affittuario di turno toglieva il mosto appenaprodotto dalle vasche del palmento (“cacce”) per portarlo via, e il nuovo affittuario versavanelle stesse vasche (“mmitte”) la propria uva da pigiare.

Cacc’e Mmitte è una miscela di uve, tra le quali sono ammesse il Nero di Troia (da 35 a60%), Montepulciano, Sangiovese e Malvasia Nera di Brindisi (da soli o insieme, da 25 a35%), Trebbiano Toscano, Bombino Bianco e Malvasia del Chianti (da soli o insieme dal 15a 30%)

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Color rosso rubino, al naso pulito e fruttato. E’ di facile beva, fresco e gradevole.

Agricola Paglione SP 116 km 9,8 Lucera (Fg), tel 366 9907771

5. Alberto Longo

Chi l’avrebbe detto 10 anni fa che il Nero di Troia sia così versatile e trasformista? AlbertoLongo, titolare dell’azienda vinicola di Lucera che è stata fondata dai suoi genitori nel1968, lo ha fatto spumantizzare, ed ecco il risultato: Rosé della Quercia extra dry,prodotto con il metodo charmat. E’ perfetto per un aperitivo pomeridiano pocoimpegnativo.

Alberto Longo S. Provinciale 5 – Lucera-Pietramontecorvino Km 4, Lucera (FG) tel. 0881539057

6. Cantine Teanum

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16/2/2016 Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia

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Le Cantine Teanum si trovano sul territorio tra il Gargano e l’Appennino Dauno, nel comuneSan Paolo di Civitate. Attive dal 2003, attualmente producono 6 etichette. Una inparticolare che ho apprezzato è ALTA Nero di Troia in purezza. Bellissima l’etichetta cherappresenta il dio Eolo che, soffiando, crea il vortice diVino. Piacente al naso, con sentori difrutti rossi e richiamo alla confettura.

Cantine Teanum Via Croce Santa, 48, San severo FG tel. 0882 336332

7. D’Arapri

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16/2/2016 Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia

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Ma la vera sorpresa è stata la cantina D’Araprì, nata nel 1979 “per scherzo”, comeaffermano i tre titolari, amici da sempre, appassionati di vino e della musica. Qui, inun’antica cantina da far invidia a chiunque, nel centro storico di San Severo, si produceunicamente Spumante di alta qualità con il Metodo Classico. Attualmente ci sono 7etichette in produzione, ma tra 3 anni arriverà l’ottava: il Nero di Troia vinificato in rosé. Hoassaggiato in anteprima ciò che diventerà una bollicina di gran classe, ovvero, il succod’uva, e già riesco ad immaginarlo. Non vedo l’ora che passino questi 3 anni, ho voglia difare un brindisi spumeggiante con il Nero di Troia a suon di musica nelle cantine D’Araprì!

D’Arapri Via Zannotti, San Severo, tel. 0882 227643

Vi consiglio tenerlo d’occhio, questo Nero di Troia!

Un commento su “Vini. 7 cantine per bere il migliore Nero di Troia”

Vittorio 7 novembre 2015 alle 20:55

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16/2/2016 Amore per il Gargano, profumo di vino, l’incontro con Valentina Passalacqua - Il fatto del gargano

http://www.ilfattodelgargano.it/territorio/item/2862-amore-per-il-gargano,-profumo-di-vino,-l%E2%80%99incontro-con-valentina-passalacqua.html?tmpl=comp… 1/3

Sabato, 19 Dicembre 2015 12:26

Scritto da Gennaro Tedesco

Valentina Passalacqua

Amore per il Gargano, profumo di vino,l’incontro con Valentina Passalacqua

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Il legame con la terra e le vigne, il ricordo della nonna materna e le sfide vinte.Una visita polisensoriale nella cantina ai piedi del Gargano.

Sono in anticipo di dieci minuti, mi trovo nelle campagne di Apricena, le storiche cave sono allemie spalle e riesco a vederle dallo specchietto retrovisore dell’auto. Incontro un primo gruppo di case,una cisterna per l’acqua da poco ristrutturata, da dove emerge un pozzo in pietra. Sarò arrivato? C’èsolo un gruppo di cani che si aggira intorno alla mia auto e alcuni operai che ergono muretti a secco,decido di non disturbarli e di chiamare al numero fisso dell’azienda. La voce dall’altra parte è di unagiovane donna che mi spiega che sono già nella tenuta, devo andare oltre e girare dopo un viale di ulivie entrare ad un primo grande cancello. Dopo poco appare una costruzione importante che ha ai latidue guardiole tipiche delle masserie fortificate del Gargano. Alle spalle della struttura gli uffici dellaCantina Passalacqua. Mi accoglie una ragazza alla reception, la stessa che ha risposto al telefonoqualche minuto prima. Al primo piano incontro Valentina Passalacqua, dopo tanto scriverciper concordare questo appuntamento ci incontriamo per parlare dei suoi vini, della sua passione per ilbiologico, del Nero di Troia, dei vitigni autoctoni.

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16/2/2016 Amore per il Gargano, profumo di vino, l’incontro con Valentina Passalacqua - Il fatto del gargano

http://www.ilfattodelgargano.it/territorio/item/2862-amore-per-il-gargano,-profumo-di-vino,-l%E2%80%99incontro-con-valentina-passalacqua.html?tmpl=comp… 2/3

In realtà durante la lunga conversazione parleremo anche di design, di amore per il territorio,di figli,

di bioarchitettura e di archeobotanica. Perché nel progetto di Valentina c’è tutto questo, ci sono le

esperienze dei suoi quaranta anni di vita e in premessa, c’è l’azienda di famiglia,il papà che da

molti anni produce ortaggi e uva. Una sfida, quella della vulcanica imprenditrice, tra le quantità

prodotte negli anni dal papà e la sua ricerca di qualità. All’interno di questo quadro nascono i vini

biologici di Valentina, il suo lavoro.

Le differenze con la storica azienda familiare e la linea che porta il suo nome? «Mettiamola così- ci

racconta- da una parte c’è una vigna molto grande che produce buoni frutti e da cui si ottengono buoni

vini da bere tutti i giorni e dall’altra c’è un piccolo pezzo di terra, difficile da coltivare, con delle viti

coraggiose che necessitano di continue cure, ostinazione e dedizione, ma che alla fine producono

grandissimi vini. Ho scelto la sfida più ardua, avrei potuto cercare il massimo risultato

con il minimo sforzo e invece ho scelto di rincorrere solo il massimo risultato possibile

e questo indipendentemente dagli sforzi necessari per ottenerlo. La definirei “estrema

determinazione femminile”».

Nei suoi discorsi emerge fierezza, determinazione e qualche sofferenza che si è trasformata in

battaglia vinta, in gioia. I successi arrivano grazie alla tenacia e alla visione imprenditoriale, «una

industria a tre “A”: artigianale,agricola e artistica». L’elemento vincente è proprio la qualità dei

vini prodotti. «Ho scelto di consacrare la mia vita al vino dopo la grande emozione della nascita

della mia primogenita. Giulia ha risvegliato in me calde sensazioni del passato, il ricordo di mia nonna

contadina, un passato ricco di immagini bucoliche, autentiche. Ho capito che quelle stesse esperienze

non potevano essere un mio privilegio ma anche i miei figli dovevano avere il diritto di vivere una vita

a contatto con la natura. E poi c’è lui, il mio Gargano, difficile allontanarsi dai suoi profumi

e dal suo abbraccio. Mi rispecchia. Essenziale nella sua vegetazione, resiliente» - lo

definisce- cioè con capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare

positivamente la propria esistenza dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle

opportunità che la vita offre, senza alienare la propria identità.

Il progetto è in divenire, il sogno è quello di realizzare un’oasi biologica alle pendici del

Gargano, con ristorante, sette camere da letto per gli ospiti e sala eventi, oggi sporadicamente

utilizzati .«Mi occupo scrupolosamente di tutto quello che riguarda la mia tenuta: dalla cura della

vigna alla vinificazione fino alla commercializzazione delle bottiglie. Raggiungere questo risultato non

è stato facile- il tono della conversazione diventa più autentico e confidenziale, senza mai perdere

l'aplomb­ la mia formazione sul campo fatta di ascolto di contadini e vignaioli non è bastata, ho

dovuto conquistarmi la stima di una realtà circostante poco fiduciosa

nell’imprenditoria femminile, oggi posso dire che la qualità dei miei vini è riuscita a ripagare

mirabilmente gli sforzi fatti. Ho un rapporto molto stretto soprattutto con le donne di questo

territorio, con la quale condivido la voglia di fare squadra per far crescere e far conoscere la mia

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16/2/2016 Trani ed Apricena gemellate fra pietra, cibo e vino: oggi, manifestazione a «Il vecchio e il mare» - Radiobombo - Il Giornale di Trani

http://www.ilgiornaleditrani.it/news/66142/trani/trani-ed-apricena-gemellate-fra-pietra-cibo-e-vino-oggi-manifestazione-a-il-vecchio-e-il-mare- 1/5

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16/2/2016 Trani ed Apricena gemellate fra pietra, cibo e vino: oggi, manifestazione a «Il vecchio e il mare» - Radiobombo - Il Giornale di Trani

http://www.ilgiornaleditrani.it/news/66142/trani/trani-ed-apricena-gemellate-fra-pietra-cibo-e-vino-oggi-manifestazione-a-il-vecchio-e-il-mare- 2/5

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«Apricena, non solo pietra» è il titolodella serata che si terrà oggi, giovedì 23luglio, alle 20.30, presso “Il vecchio e ilmare”, sul molo Sant’Antonio.

Una bella iniziativa promossa esponsorizzata da due ambasciatricid’eccezione, Francesca de Leonardis,organizzatrice di eventi enogastronomici,

e l’apricenese Valentina Passalacqua, proprietaria di una nota azienda di vini biologicipremiata e riconosciuta anche negli Stati Uniti.

La manifestazione sarà caratterizzata dal trinomio pietra – cibo – vino. Nel corso dellaserata saranno abbinati vini, installazioni in pietra e cibo, tutti elementi che,simbolicamente, gemellano le due città protagoniste ed esaltano i loro prodotti.

Lo chef Francesco Di Terlizzi e il barman Marco Lorusso, de Il vecchio e il mare,daranno poi vita ad una presentazione di cocktail e pietanze a base di prodotti delterritorio.

Un mosaico di colori, gusti e sensazioni si comporrà sotto gli occhi dei presenti, il tutto inriva ad un mare che farà da cornice ad una serata dal gusto tutto italiano.

Redazione Il Giornale di Trani ©

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23 LUGLIO 2015

Trani ed Apricena gemellate fra pietra, cibo e vino: oggi, manifestazione a «Il

vecchio e il mare»

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VIDEO

07/15 Tele Norba: Tg Norba: servizio su evento Trani – Apricena Non solo pietra https://www.youtube.com/watch?v=q5gHePx56Ug&feature=youtu.be

10/15 Rai 2: EAT PARADE rubrica del Tg2 https://www.youtube.com/watch?v=lahP2jP1JsA