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RASSEGNA STAMPA Mercoledì 15 aprile 2015 Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 6 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 9 Prime Pagine 13 Sommario:

RASSEGNA STAMPA - noidellafidas.com · Inoltre sono stati nominati come revisori dei conti Fabrizio Peressin, Damiano Sdrigotti e ... alcuni giovani per dare una prospettiva di continuità

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RASSEGNA STAMPA

Mercoledì 15 aprile 2015

Rassegna Associativa 2

Rassegna Sangue e Emoderivati 6

Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 9

Prime Pagine 13

Sommario:

Rassegna associativa FIDAS

IL PICCOLO (ed. Gorizia)

Advs, Moschion alla guida della sezione

di Villesse

VILLESSE Nicola Moschion è il nuovo presidente dei donatori di sangue di Villesse. È stato eletto

in occasione dell'assemblea per il rinnovo delle cariche sociali e prende il posto di Livio Tolloi

che lascia dopo dodici anni la guida del gruppo di volontariato. Ad affiancare il presidente Mo-

schion nel nuovo direttivo ci saranno il vicepresidente Maurizio Vecchi e il segretario Stefano

Viotto. Inoltre sono stati nominati come revisori dei conti Fabrizio Peressin, Damiano Sdrigotti e

Livio Tolloi quali membri effettivi; Ameris Fonzari e Marino Modonut quali membri supplenti.

Consigliere aggiunto Lorella Franzot. Fanno inoltre parte del Direttivo i consiglieri Daniele Ca-

bass, con delega a consigliere mandamentale, Lorena Tomasin, Pietro Peressin, Emanuele Viot-

to, Alessandro Zilli e i giovani Thomas Cabass, Mattia Maieron e Luca Montanari, con delega alle

attività sportive. Un direttivo formato da gente nuova che potrà contribuire con entusiasmo e

impegno alla crescita dell'associazione con l'obiettivo di avvicinare i giovani al dono del sangue.

«Un sentito ringraziamento- ha sottolineato Moschion nella prima riunione - va a tutti i consi-

glieri uscenti e ai collaboratori che hanno sostenuto l'associazione nelle varie attività svolte ne-

gli ultimi anni. L'obiettivo è di dare continuità al lavoro che è stato fatto cercando di migliorare i

risultati ottenuti nell'ultimo anno che ha visto un aumento, rispetto agli anni precedenti, del nu-

mero dei donatori e del numero di donazioni, oltre 200 tra sangue intero e plasma. Un risultato

positivo in controtendenza rispetto quello di altre realtà vicine. Organizzeremo eventi e manife-

stazioni allo scopo di favorire la diffusione della cultura della solidarietà e stimolare la sensibilità

dei compaesani verso il dono del sangue. Sarà quindi essenziale proseguire la collaborazione

con la scuola primaria e con tutte le associazioni del paese». La prima iniziativa promossa dal

neo eletto gruppo sarà l'organizzazione del torneo di calcio a sei tra le squadre giovanili delle

sezioni Advs che si svolgerà venerdì 29 maggio nel campo sportivo di Villesse. Marco Silvestri

MESSAGGERO VENETO (ed. Pordenone)

Afds di Tamai, Santarossa confermato alla presidenza BRUGNERA Rinnovato il consiglio direttivo dell’Afds Tamai: alla presidenza confermato Pier Giorgio Santarossa. Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci della sezione di Tamai ha eletto il nuovo di-rettivo che rimarrà in carica per il prossimo triennio. L’ottimo la-voro sinora portato avanti dalla sezione è stato riconosciuto con la conferma sostanziale dei componenti del direttivo e l’innesto di alcuni giovani per dare una prospettiva di continuità anche in fu-turo al gruppo. Oltre al presidente Santarossa, sono stati eletti: i due vicepresidenti Franco Zanardo e Igor Moras; il rappresentan-te dei donatori Alessio Moras, il revisore dei conti Gelindo Pillot e il segretario Fabio Ragagnin. I consiglieri sono: Antonio Bortolin, Fabio Carbonera, Franco Santarossa, Roberto Santarossa, Miche-le Verardo e Fabio Zanardo. I collaboratori nominati sono: Fer-nando Bertacco, Giordano De Antoni, Massimo Donadel, Michele Ragagnin e Valter Rossitto. Fondata nel 1965, la sezione dell’Afds di Tamai vanta un numero di soci in rapporto alla popolazione molto alto: oltre un cittadino su 4 è un donatore di sangue. (c.st.)

Rassegna sangue e emoderivati

REDATTORE SOCIALE.IT

La Francia ci ripensa: gli omosessuali potran-

no donare il sangue

L'emendamento è stato votato all'unanimità, rovesciando la situazione che dal

1983 prevedeva l’esclusione dei gay in quanto ritenuti gruppo ad alto rischio. Il

ministro della Salute: "Non sussistono più le condizioni per tale divieto". Contra-

ria l'Associazione francese degli emofilici

14 aprile 2015

ROMA - In Francia le persone omosessuali potranno essere donatrici di sangue.Questo l’emendamento votato nei primi giorni d’aprile, rove-sciando la situazione che dal 1983, in seguito al dramma delle trasfusioni contaminate dal virus Hiv, prevedeva l’esclusione dei gay in quanto ritenuti gruppo ad alto rischio. Tale decisione sorprendentemente votata all’unanimità, sebbene in contrasto con la posizione del Comitato etico, ha però sollevato alcu-ne polemiche soprattutto da parte dell’Associazione francese degli emofilici. “Il donare sangue non è un diritto - ha dichiarato Edmond-Luc Henry, presidente onorario dell’associazione -. In questo campo, il solo di-ritto che esiste è quello del ricevente di vedersi recapitare dei prodotti sicu-ri”. E prosegue: “Secondo me l’esclusione delle persone omosessuali dal donare sangue non è una discriminazione. Si tratta di una misura basata su dati scientifici. I dati epidemiologici mostrano come gli uomini che han-no relazioni con altri uomini hanno un rischio 200 volte maggiore di essere contaminati dall’Hiv”. Non è dello stesso parere il ministro degli Affari sociali e della salute, Marisol Touraine, che ha stimato non esserci più le condizioni per mantenere questo divieto. “Nessuno deve essere escluso semplicemen-te perché omosessuale e al tempo stesso, dobbiamo garantire la sicurezza assoluta di chi riceve sangue” riporta il giornale francese la Croix. Anche Yohann Roszéwitch, presidente dell’associazione Sos homophobie, sostiene la necessità di questo cambiamento. “Piuttosto che la nozione di gruppi a rischio, speriamo che si passi a quella di comportamenti a rischio. Oggi una persona che ha avuto una relazione omosessuale 10 anni fa si vede rifiutare l’atto civico di donare il sangue. Una discriminazio-ne flagrante che coinvolge anche gli omosessuali con una relazione stabi-le”. (hélène d’angelo)

IL SECOLO XIX.IT Sangue artificiale per mettere un freno al-la crisi di donazioni Genova - Nei pochi intervalli che il lavoro gli concede Attilio Converti si ferma, si guarda indietro, e si chiede se davvero ne sia valsa la pena. «Arrivato a cinquantot-to anni mi capita spesso di domandarmi - dice - a cosa tutta questa mia vita da scien-ziato sia servita». Il resto del suo tempo questo chimico di origine calabrese di stanza all’Università di Genova, dove insegna biotecnologie ambientali, lo passa a cercare di risolvere problemi. Un lavoro di ricerca che fa di lui uno dei migliori nel suo settore, con un indice H - l’indice di Hirsch che misura la qualità di uno scienzia-to - di 41, il doppio della media dei suoi colleghi.

L’ultimo cruccio di Converti è la soluzione di un’annosa questione, l’approvvigio-namento di sangue per le trasfusioni negli ospedali. Una questione non tanto italiana - l’Italia ha per ora un numero sufficiente di donatori - quanto internazionale: sono 75, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, i Paesi al mondo con meno di 10 donazioni ogni 10 mila abitanti. Di questi Paesi, 40 sono in Africa.

Converti sta cercando un’alternativa al sangue, un qualcosa che svolga lo stesso com-pito - il trasporto di ossigeno - e possa essere iniettato nel corpo umano senza alcuna controindicazione. Lo sta facendo insieme a un giovane collega, Marcos Knirsch, dottorando 33enne dell’Università di San Paolo in Brasile provvisoriamente imprestato all’Università di Genova.

I metodi non sono proprio i più ortodossi.

«Siamo andati al mattatoio di Molassana, a Genova, e ci siamo fatti dare un bel po’ di chili di sangue di vacche appena macellate», racconta Converti. «Poi in laboratorio abbiamo estratto dal sangue bovino l’emoglobina, e ora ne stiamo studiando le ca-ratteristiche, le dimensioni, l’equilibrio con l’ossigeno», con l’obiettivo ultimo di mo-dificarla per renderla compatibile con il corpo umano.

A quel punto l’emoglobina, che del sangue è la componente essenziale, quella che dà ai globuli il caratteristico colore rosso e che trasporta l’ossigeno, potrà essere disciol-ta in un liquido, banalmente in una soluzione di acqua e sale, e iniettata nell’organi-smo.

«Quando saremo pronti effettueremo i primi test sugli animali, in Brasile», dice Con-verti. Dei test sull’uomo è prematuro parlare, certo è però che la soluzione di Con-verti e Knirsch, se confermata dagli esperimenti, sarebbe una rivoluzione.

Rassegna medico-scientifica e

politica sanitaria

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