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Recensione di Massimo Onofri Avvenire (24/05/2012) - "Pascoli - poesia e biografia" AA.VV. Mucchi Ed, 2012

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Recensione di Massimo Onofri Avvenire (24/05/2012) - "Pascoli - poesia e biografia" AA.VV. a cura di Elisabetta Graziosi. Collana Il VaglioMucchi Ed, 2012

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Page 1: Recensione di Massimo Onofri Avvenire (24/05/2012) - "Pascoli - poesia e biografia" AA.VV. Mucchi Ed, 2012

Avvenire 05/24/2012 Page : A29

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scemando anche in questi Stati. Enegli ultimi cinque anni sono stati5 i governi locali che l’hannodefinitivamente abolita: nel 2007lo stato di New York, nel 2008 ilNew Jersey, nel 2009 il NewMexico, 2010 l’Illinois e di recenteil Connecticut: in totale, 17 Stati aoggi hanno detto no al boia. E altriquattro o cinque, tra i quali ilKansas e il New Hampshire, sono

vicini alla cancellazione di questapratica». Dunque, anche la politica siassocia al cambiamento volutodalla gente?«Il sostegno popolare alla pena dimorte sta decisamentediminuendo. Attualmente inCalifornia ci sono 720 persone (dicui 19 donne) che aspettano lacondanna nel braccio della morte.Finora la pena di morte negli Stati

Uniti è costata la cifra pazzesca di4 miliardi di dollari, 185 milioniall’anno: è la denuncia di DonHeller, un magistratorepubblicano pentitosi del suoappoggio alla morte di Stato. Lagente si sta chiedendo perché cosìtanti soldi vengono investiti nelsopprimere la vita di moltepersone invece che devoluti aprogrammi di educazione e di

prevenzionedel crimine. Ilpopoloamericano hacapito che lapena dimorte non èunasoluzione».Dal 2000sono stati 31gli Stati chehannocambiatodirezionerispetto alleesecuzioni

capitali; l’ultima, la Mongolia.Globalmente siamo sulla stradagiusta?«A livello mondiale assistiamo aun trend abolizionistico.Cinquant’anni fa solo pochi Paesial mondo non prevedevano nelloro codice la pena di morte, oggila situazione si è rovesciata: lamaggioranza degli Stati non hapiù questa odiosa pratica.Ricordiamo anche quel che papa

Benedetto XVI ha detto di recente,quando ha invitato i cattolici aimpegnarsi a livello legislativo perabolire la pena di morte. Talepartecipazione dei credenti èmolto forte negli Stati Uniti ealtrove: basti pensare al lavorodella Comunità di Sant’Egidio! Lagente nota che sono proprio icattolici i più attivi su questofronte: i 65 milioni di cattoliciamericani, soprattutto i giovani,stanno in prima linea nelmovimento anti-pena di morte.Ricordiamo che fu Giovanni PaoloII, durante una visita a St. Louis,nel Missouri (era il 1999), ainserire tra gli argomenti pro life laquestione della pena capitale». La prossima partita per la CasaBianca tra il presidente BarackObama e lo sfidante repubblicanoMitt Romney riguarderà anche leuccisioni di Stato?«No, assolutamente. I duecandidati non toccheranno laquestione, che sta molto in fondoalla loro agenda politica. Obamanon l’ha mai citata e non lo farà.Tutto ciò nonostante siaincontrovertibile il cambiamentopopolare su questo argomento. Èproprio la gente che staspingendo, con i referendum, lapolitica e l’ambiente legislativo arivedere le leggi. Questo è unmotivo di speranza: significa che èla gente e non la politica, a farcambiare in meglio le cose.

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AGORÀ

SE IN PASCOLIEMERGE L’ITALICA

IMMATURITÀMASSIMO ONOFRI

ra le iniziative promosseper celebrare il centenariodella morte di Giovanni

pascoli, segnalo il volume editoda Mucchi intitolato, all’antica,"Pascoli. Poesia e biografia",che recupera, integrandoli, gliinterventi non solo di studiosi(tra i quali: Pantaleo Palmieri,Gian Luigi Zucchini, ElisabettaGraziosi, Alice Cencetti,Massimo Castoldi, CarlaChiummo, Patrizia Paradisi)maturati in un incontro del2007. Si tratta, com’è noto,d’una delle più vessatequestioni che hanno investitoda subito la storia di questogrande: per quel repertorio difigure e simboli (la cavallinastorna, il nido infranto, lamadre morta e gli altri defunti,il povero orfanello, la siepe, lanebbia), che Bàrberi Squarottistudiò nel 1966 in quel libroche, forse, resta il suo migliore,a sottolineare, del poeta, laradicale inadeguatezza alcomune mondo dei sentimentie al rapporto con gli altri.L’hanno investita da subito perresponsabilità dello stessoPascoli, che infoltì l’opera dirichiami a una vita che poidefinì, in una lettera del 1897 aUgo Brilli, «forzatamente castae orribilmente mesta». E che sipremurò di nominare la sacrasorella Mariù sua agiografa,

non dicoufficiale,ma unica:cosìsollevandolamorbosità,nel secolochesarebbestato diFreud, aprivilegiata

categoria critica. Devo diredell’importanza, anche intermini documentali, dei saggidi Graziosi (sulla gioventùbolognese) e Paradisi (sulPascoli professore).Aggiungendo che, proprio daquesta pagine sul rapportopieno di ombre tra Pascoli eCarducci, Cencetti è forsepartita per allestire la notevole"biografia critica" del 2009, incui si sottopongono a unastrategia del sospetto (e delrispetto) tutte le impreseprecedenti, a partire da quellefondative di Mariù e AugustoVicinelli, di verità mistificata.Non mancano poi spuntiantibiografistici: come nel casodi Castoldi, che, nota Palmieri,«si chiede se la presenza dellesorelle (…) sia un’ossessionedel poeta o piuttosto deicritici», per puntaresull’autonomia dei testi,sempre prioritari sulla vita:seguìto anche da Chiummo.Assolto l’obbligod’informazione, vorrei darconto del motivo per cuisegnalo questa ennesimaindagine sul nesso tra biografiae poesia in Pascoli. È statoGarboli, qui largamente citato,a dimostrare come la vita siaaltamente infettiva nei suoiversi, e come i versi, a lorovolta, inscenino un complicatogiuoco di occultamento erivelazione. Garboli era sicuroche bisognasse far saltare lacostruzione pascoliana fondatasulla morte del padre, perravvisare nel matrimonio di Idail trauma vero. È allora chePascoli si risarcirà con quelgesto ipocrita attraverso cui,reinventandosi come poetavate, arriverà amonumentalizzare,cambiandola di segno, lapropria puerilità. Oggi èsempre più chiaro che il poetastava intercettando i processiprofondi della nuova Italia:sicché quella puerilità, di lì apoco, sarebbe diventatal’immaturità irresponsabile ditutti, e in maggior modo dellaclasse dirigente. Biografia, sì:ma anche della nazione.

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◆ Un primo bilancio deiromanzieri emersi nel primodecennio del XXI secolo: èquesto l’obiettivo del corposonumero monografico dellarivista «L’Illuminista» curato daAndrea Cortellessa e dedicato ai«Narratori degli Anni Zero»(Edizioni Ponte Sisto, pagine704, euro 30,00). Come ricordanella prefazione il direttoreWalter Pedullà, l’iniziativaprosegue nella direzionedell’indagine critica che lostesso trimestrale aveva giàavviato nel numero precedente,nel quale figurava unacombattiva ricognizione –compiuta da Vincenzo Ostuni –tra i poeti esordienti nelperiodo 2000-2009.Un’antologia che aveva fattodiscutere, così come ora sipresta a un confronto ancheserrato la selezione operata daCortellessa, da cui traspare unanetta predilezione per lacontinuità tra i nuovi autori ealcune esperienze centrali dellascrittura novecentesca.Per informazioni e prenotazioniwww.pontesisto.it.

■ L’anteprimaPietro Barcellona:la speranzavince sul nulla

PAGINA 30

■ TendenzeRinasce a Parigila stazionedi Saint-Lazare

PAGINA 31

■ CinemaA Cannes arrivail controverso«On the Road»

PAGINA 33

■ PallanuotoScudetto a duepiazze a Recco:uomini e donne

PAGINA 36

GIOVEDÌ24 MAGGIO 2012

E D I TO R I A L E

«In California si votail referendum con le presidenziali.La Chiesa cattolicasi è posta alla guidadi un movimentoche nasce dal bassoe vede i giovani in prima linea»

INTERVISTA. Nel disinteresse dei candidati alla Casa Bianca si registra un trend abolizionistico inarrestabile. Parla la leader suor Helen Prejan

Susan Sarandone Sean Penn nel film

«Dead Man Walking»(1995), diretto

da Tim Robbinse ispirato alla vicendadi suor Helen Prejan

DI LORENZO FAZZINI

l cambiamento arriva dalbasso, «dalla gente, non dallapolitica. E nelle campagne

contro la pena di morte, negliStates i cattolici sono decisamenteleader». Parla con cognizione dicausa suor Helen Prejean, lareligiosa americana che ispirònegli anni Novanta il celeberrimoDead Man Walking, il film chevinse 4 premi Oscar: un’intensaSusan Sarandon interpretava lasister assistente spirituale di unSean Penn destinato al patibolo.Suor Prejean arriva al "FestivalBiblico di Vicenza" domani perportare la sua testimonianza(raccolta anche in La morte degliinnocenti, Edizioni San Paolo) in

tre incontri: domani, venerdì 25maggio, al liceo cittadino "Quadri"con gli studenti delle scuolesuperiori; alla sera (20.30, palazzoOpere sociali) per presentare ilfilm che l’ha resa famosa nelmondo. Quindi, sabato 26 unasosta nella casa circondarialecittadina e il dialogo con unacinquantina di detenuti. Primadella sua partenza da NewOrleans, dove abita,l’abbiamo raggiunta perfare il punto sulla sua lottacontro le esecuzioni diStato.A novembre, insieme allepresidenziali, in uno Stato-faro come la California sivoterà per la pena dimorte. Come vi stateavvicinando a questoappuntamento?«In California stiamolavorando molto condiverse forze sociali, primadi tutte la Chiesa cattolicache detiene realmente unaleadership nel movimentoabolizionista. Del resto negli StatiUniti abbiamo visto, negli ultimidieci anni, una forte diminuzionedell’appoggio alla pena capitale.Questo sta avvenendo anche inquegli Stati che vengono chiamatila Death Belt, cioè la "cintura dellamorte", ovvero Texas, Oklahoma,Alabama, Mississippi, SouthCarolina, Missouri e Georgia. Ilsostegno alla pena capitale sta

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La narrativaricominciadagli Anni Zero

◆ A Pavia oggi alle ore 15.00, alCollegio Ghislieri convegno su«San Pio V nella storia» inoccasione del terzo centenariodella canonizazione del papa.Dopo i saluti e l’introduzione alconvegno tenuta da CarloBernasconi, presidente delCollegio Ghislieri, è previstol’intervento di Giovanni Ricci(la politica internazionale dipapa Pio V), seguito dallarelazione di Simona Negruzzo(il progetto educativo di San PioV testimoniato dallafondazione, nel 1567, delCollegio Ghislieri). Seguiràl’intervento del vescovo diPavia, Giovanni Giudici (Pio Vnel difficile momento che laChiesa Cattolica stavaaffrontando dopo la RiformaProtestante e il rinnovamentoche impersonò negli anni cheseguirono il Concilio di Trento).Quindi Massimo Firpo, FabioGasti, Maria Teresa MazzilliSavini. Alle ore 21.00, si terràpresso la Basilica di SanMichele il concerto «Palestrina,Missa l’Homme Armè». (Info:www.ghislieri.it)

Pavia, al Ghislieriincontro su Pio Vnella storia

◆ Archelogi israeliani hannorinvenuto un sigillo di argillache riporta la più anticamenzione di Betlemme maitrovata. Il reperto risale a3mila anni prima di Cristo,ovvero al periodo del primotempio biblico. «La Bibbiaparla di Betlemme, ora vi è laprova che questa città alloraesisteva», ha dichiarato EliShukron, archeologodell’Autorità israeliana per leantichità. Il sigillo, dellagrandezza di 1,5 centimetri, èstato rinvenuto nallacosiddetta Città di Davide, unagrande sito archeologicoall’esterno dalle mura diGerusalemme dove si ritieneche re Davide avesse costruitoil suo palazzo. SecondoShukton servivaprobabilmente a marcare lamerce che veniva inviata aGerusalemme dalla città dovetremila anni dopo nacqueGesù Cristo. Vi è ancheun’iscrizione che si riferisce alsettimo anno di regno di un re,ma non è chiaro se si parli diEzekiah, Manasseh o Josiah.

Betlemmeesisteva già 3.000anni avanti Cristo

Suor Helen Prejan

G. Pascoli

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Usa: la fine lenta della morte di Stato