4
L a quasi totalità degli archi com- pound presenti sul mercato è di provenienza americana, così come le innovazioni tecnologiche per miglio- rare sempre più le prestazioni dell’at- trezzatura. In un settore ormai maturo l’evoluzione è fatta di piccoli passi, e in Italia le marche di riferimento sono quelle che più di altre hanno saputo mantenere vivacità di prodotto e d’immagine. Ecco perché Centroid farà parlare di sé: l’aspet- to innovativo è evidente e il marchio, per il nostro mercato, è nuovo. O almeno lo è per il settore specifico degli archi, ma andiamo con ordine. Grace Engineering nasce nel 1966 in Michigan ad opera di Louis Grace; si specializza nella costruzio- ne di particolari meccanici di precisione per stampanti per computer, allargando poi la propria sfera d’azione in altri settori quali il medicale, l’idraulica, l’aeromodel- lismo. La maniacale passione per la mec- canica porta l’azienda a farsi apprezzare per precisione e affidabilità, ma è solo con la terza generazione, nel 2000, dopo anni di ricerca e sviluppo, che compare il mar- chio G5 nel settore dell’arcieria, con la proposta di accessori per il tiro sportivo e per la caccia. In Europa i cacciatori hanno imparato ad apprezzare i mirini e le punte realizzate con un procedimento brevet- tato: le Montec SC e le lame meccaniche T3. Da sette anni G5 ha iniziato la produ- zione di archi completi, dapprima con il marchio Quest, e poi Prime. Un modello innovativo Con il modello Prime Centroid, G5 arriva sul mercato con un arco assolutamente Con il modello Prime Centroid, G5 arriva sul mercato con un arco assolutamente all’avanguardia, che conferma la vocazione all’innovazione dell’azienda statunitense G5 PRIME CENTROID La magia della di Emilio Petricci e Luca Marchi 182 182-185_Test_arcoG5 (4).indd 182 28/12/11 17:36

Red primecentroid 2011

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

La quasi totalità degli archi com-pound presenti sul mercato è di provenienza americana, così come

le innovazioni tecnologiche per miglio-rare sempre più le prestazioni dell’at-trezzatura. In un settore ormai maturo l’evoluzione è fatta di piccoli passi, e in Italia le marche di riferimento sono quelle che più di altre hanno saputo mantenere vivacità di prodotto e d’immagine. Ecco perché Centroid farà parlare di sé: l’aspet-to innovativo è evidente e il marchio, per il nostro mercato, è nuovo. O almeno lo è per il settore specifico degli archi, ma andiamo con ordine. Grace Engineering nasce nel 1966 in Michigan ad opera di Louis Grace; si specializza nella costruzio-ne di particolari meccanici di precisione per stampanti per computer, allargando poi la propria sfera d’azione in altri settori quali il medicale, l’idraulica, l’aeromodel-lismo. La maniacale passione per la mec-canica porta l’azienda a farsi apprezzare per precisione e affidabilità, ma è solo con la terza generazione, nel 2000, dopo anni di ricerca e sviluppo, che compare il mar-chio G5 nel settore dell’arcieria, con la proposta di accessori per il tiro sportivo e per la caccia. In Europa i cacciatori hanno imparato ad apprezzare i mirini e le punte realizzate con un procedimento brevet-tato: le Montec SC e le lame meccaniche T3. Da sette anni G5 ha iniziato la produ-zione di archi completi, dapprima con il marchio Quest, e poi Prime.

Un modello innovativoCon il modello Prime Centroid, G5 arriva sul mercato con un arco assolutamente

Con il modello Prime Centroid, G5 arriva sul mercato con un arco assolutamente all’avanguardia, che conferma la vocazione all’innovazione dell’azienda statunitense

G 5 P R I M E C E N T R O I D

La magia della perfezione

di Emilio Petricci e Luca Marchi

182

182-185_Test_arcoG5 (4).indd 182 28/12/11 17:36

A r c i E r i A

183

La ricarica con la 41AE

La magia della perfezioneghezza asse/asse 34,25”). Ma la qualità non è solo nel disegno: anche i materiali contano. Il riser è forgiato in allu-minio 7000, una lega di derivazione aeronautica, leggera e più resistente di quelle normalmente usate nel settore. I flettenti sono in car-bonio stratificato C1, per una resistenza senza pari e un’immediata restituzione dell’energia. I flettenti sdoppiati sono l’attuale tendenza del mercato ma, dopo accurati studi, G5 ha rilevato che l’ener-gia viene immagazzinata in modo diso-mogeneo dai flettenti doppi a causa del disassamento dello sforzo sulle camme; questo si traduce in un maggiore stress su un semi-flettente rispetto all’altro e, quindi, non solo in un rischio di rottura (che accade...), ma anche una restituzio-ne dell’energia non perfettamente omo-genea, quindi: dispersione di energia, minor rendimento e irregolarità nella resa. Ma ciò che è più evidente a una prima occhiata è l’esclusivo disegno delle camme. Questo brevetto G5 prevede che ogni camme sia raddoppiata e si presenta con due binari paralleli. Il motivo è che in questo modo la distribuzione della forza sull’asse di rotazione della camme è perfettamente omogenea e non s’in-staura nessuna torsione che verrebbe tra-smessa ai flettenti. Questa innovazione aggiunge fluidità, resa e resistenza a tutta la macchina, consentendo una trazione fluida e una restituzione dell’energia ottimizzata. In una parola, un equilibrio meccanico e dinamico sempre più vicino alla perfezione.

corda e separa-caviDi conseguenza, anche la corda è stata riprogettata. Realizzata in Gore BCY 452X assicura resistenza e minime vi-brazioni, e il suo disegno prevede alle estremità la divisione in due rami per essere alloggiata nei due binari della “Bi-nary cam”. Il sistema utilizza un anello

all’avanguardia, che conferma la voca-zione all’innovazione dell’azienda oggi gestita da Lou e Nate Grace. Il design di Centroid rivela subito l’adeguatezza del modello alle recenti tendenze tecnolo-giche, ma svela anche numerose novità. Spicca subito il lungo riser, attrezzato con due flettenti molto corti e decisamente paralleli: quanto di meglio per ridurre le vibrazioni e aumentare la velocità (lun-

L’arco in prova è at-trezzato con acces-sori di qualità pro-dotti dalla stessa G5, come la faretra con aggancio a calamita e fermo di sicurezza

Parallel cam, brevetto di G5

costruttore: Prime Bowhuntiong, Memphis, Usa, www.g5prime.comDistributore: Bignami Spatel. 0471 803.000, www.bignami.itModello: Prime CentroidLunghezza asse/asse: 34,25”Altezza brace: 7”Peso: 1,8 kgAllungo: 27/31”carico: 50 – 60 – 70 #Velocità (iBO): 332 fpsPrezzo: 1.100 euro

Diamo i numeri

182-185_Test_arcoG5 (4).indd 183 28/12/11 17:36

184

G 5 P R I M E C E N T R O I D

in alluminio che assolve la funzione delle “ancorine” che gli arcieri di vecchia data ricorderanno sui primi compound... Certo, in quanto a innovazione potrebbe bastare così, ma la G5 non si è fermata e la ricerca dell’equilibrio perfetto è in-tervenuta anche sul separa-cavi. Anche questo elemento, per quanto utile, crea delle dispersioni di energia, costringendo i cavi ad un percorso innaturale per non toccare le alette della freccia al momento dello sgancio. Il sistema TI-Glide prevede un esclusivo separa-cavi in titanio mon-tato su un supporto “elastico”. Lo scopo è consentire ai cavi di scorrere per il mag-gior tempo possibile in asse rispetto alle camme, così da ridurre gli attriti in gene-rale e le torsioni delle camme in particolare, aumentando

invisibili difetti dei materiali. L’allungo è regolabile da 27” a 31”, ma per farlo non sono disponibili moduli per le camme: si lavora di pressa e spostamenti dell’attacco della corda; un lavoro che ovviamente si fa solo una prima volta. Fatte le misure sul fisico di Emilio, e regolata la forza a 65 libbre, si può procedere al primo tiro. La sensazione alla trazione è eccellente: uno sforzo ben distribuito senza picchi troppo impegnativi e una valle solida che consente un assetto ben preciso (let-off 60%). Emilio ha scelto di settare l’arco con mezzo pollice di sotto-allungo, e questo aiuta ancora di più a mantenere l’arco in trazione per parecchio tempo senza entrare in stress, cosa che a caccia è davvero ideale. Ma la sorpresa avviene allo sgancio: l’assenza di vibrazioni è im-

Un arco perfetta-mente equilibrato e ben costruito

T-Glide, una so-luzione esclusiva per il separacavi

l’efficienza dell’intero sistema. TI-Glide guida il percorso dei cavi, avvicinandoli alla mezzeria dell’arco per quasi tutto il tempo della trazione ed allontanandoli da questa posizione solo il tempo necessario perché non tocchino le alette al momento del loro passaggio prima che la freccia esca dalla finestra dell’arco. Un paio di altri det-tagli degni di nota sono il ferma-cavi in alluminio, ancora per ridurre vibrazioni e quindi dispersioni, e la “chicca” dello Shield-grip, l’impugnatura in un materia-le che consente un contatto caldo, per evi-tare la spiacevole sensazione del metallo gelato, specialmente in inverno.

Emilio Petricci prende con-fidenza con il nuovo model-lo importato da Bignami

La prova sul campoCon tutte queste pre-messe ci siamo avvicinati con soggezione a questo attrezzo, che incute un po’ di rispetto. Il primo impatto conferma la sensazione del prodotto decisamente cu-rato, con finiture eccellenti e un insieme compatto, maneggevole e perfettamente bilanciato una volta impugnato. Siamo consci di non dover perdere troppo tem-po nel set-up iniziale, anche perché Prime consegna l’arco con la garanzia di un test di base; attenzione, non si tratta di un ar-co “usato”, bensì testato meccanicamente con 100 cicli completi, per verificare il perfetto centraggio di tutti i componenti

e la resistenza meccanica delle parti a scanso di eventuali

182-185_Test_arcoG5 (4).indd 184 28/12/11 17:36

185

SM

A r c i E r i A

con le lame da caccia la rosata si è legger-mente aperta, ma rimanendo comunque entro un standard eccellente. Ma l’aspetto che piace di più è la dolcezza durante tutto il ciclo del tiro, che porta anche a sotto-valutare il fatto che 65 libbre sono pur sempre un discreto carico, e se l’arco non ne risente, le spalle dell’arciere sono un po’ più sensibili... Nelle prove di tiro abbiamo testato due tipi di aste ambedue con alette Blaser da 2 pollici e su tutte e due abbiamo montato inserti filettati per poter avvitare sia punte da tiro sia da caccia. Le punte da tiro usate sono le Combo da 100 grs (vedi tabella nella pagina). Si tratta di test fatti in assetto da caccia, quindi con aste molto pesanti e improponibili in gara. Per questo non ci siamo avvicinati alla velocità dichia-rata di 325 fps IBO. Una prestazione ottima ma che non fa gridare al miracolo; bisogna però riconoscere che comfort di tiro, affida-bilità meccanica e resa dell’intero sistema, valgono certamente un prezzo d’acquisto che non è propriamente da entry-level. Del resto quelle espresse sono caratteristiche da intenditori, e possono essere apprezzate ap-pieno soprattutto da utenti smaliziati: dopo aver usato il Centroid, è difficile acconten-tarsi di qualcosa di meno!

pressionante, la freccia sparisce lasciando stupefatti con il dubbio di aver veramente azionato il grilletto dello sgancio meccani-co. Eppure tutto è avvenuto perfettamente, con una naturalezza e una fluidità che lasciano modo all’arciere di concentrarsi sull’azione piuttosto che sul gesto atletico che avviene quasi da solo.L’assenza di vibrazioni ha fatto supporre che lo stabilizzatore potesse non essere indispensabile, infatti dopo aver fatto varie prove con stabilizzatori di tutte le misure compresi quelli da tiro, abbiamo verificato che si può davvero farne a meno perché sia la sensazione alla sgancio sia le rosate ottenute sono prati-camente identiche.Per la ricerca del

Asta Peso totale Velocità di uscita

Easton A.C.C. 3-60/340 422,90 grs 265 fps

Carbon express Maxima hunter 250

379,68 grs 282 fps

La prova di tiro è anche avvenuta in simulazione di caccia

giusto assetto arco-arciere-freccia il tempo richiesto è stato davvero minimo, e dopo pochi tiri le frecce erano già splendida-mente raggruppate, tanto che Emilio non ha ritenuto necessario passare a una fase di “fine tuning”. Con le frecce equipaggiate

La sensazione al tiro è particolar-mente piacevole, con vibrazioni praticamente annullate

il grafico di tra-zione alle 60 libbre indica un rapido aumento del carico fino ai 14” per poi stabilizzarsi a lungo e scen-dere rapida-mente creando una valle molto stretta, il che rileva l’impor-tanza di una pre-cisa regolazione dell’allungo

182-185_Test_arcoG5 (4).indd 185 28/12/11 17:36