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l’evento. La novità il 27 maggio. Il vescovo Ruzza: avvicinare i giovani della movida La «Notte Sacra» con la preghiera e la musica doc DI ROBERTA PUMPO arà una notte di speranza». Con queste parole monsignor Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare della diocesi per il settore Centro, annuncia la “Notte Sacra”, che si svolgerà a Roma a partire dalle 18.30 di sabato 27 maggio fino alle 9 circa di domenica 28. Nel cuore della Capitale i romani potranno vivere una notte di preghiera e raccoglimento con un pellegrinaggio attraverso i luoghi in cui hanno vissuto santi come Filippo Neri e Ignazio di Loyola. I partecipanti saranno guidati in otto eventi che prevedono, tra l’altro, la musica di Angelo Branduardi e il jazz di Paolo Fresu. Voluta da monsignor Marco Frisina, maestro della Cappella musicale Lateranense, l’iniziativa si svolgerà per la prima volta a Roma in collaborazione con la diocesi e grazie all’Opera romana pellegrinaggi. L’idea nasce a Cortona dove, da 13 anni, si svolge il Festival di musica sacra di cui Frisina è direttore artistico. Con il compositore Marcello Bronzetti e la violinista Tina Vasaturo, dell’associazione Cortona Cristiana, hanno deciso di trasferire l’evento a Roma, «un santuario a cielo aperto che i romani devono riscoprire come luogo di santità. Per una notte l’anima, lo spirito, la preghiera e il cuore saranno messi al centro per vivere, attraverso la bellezza della musica, ogni mistero della nostra fede», afferma Frisina. Filo conduttore della “Notte sacra” è la gioia, sottolineano gli organizzatori. Che non a caso hanno scelto come data il 27 maggio, giorno successivo alla festa di san Filippo Neri, santo della gioia, e che quest’anno precede la solennità dell’Ascensione. «Un S « momento pasquale molto particolare che ricorda l’esultanza della chiesa con Cristo», spiega Frisina. «È nostra intenzione – aggiunge monsignor Ruzza – avvicinare i giovani nel cuore della “movida” romana per dimostrare loro che la notte si può vivere guardando alla vita, alla bellezza, all’arte, ascoltando la musica e pregando, senza fermarsi ad un divertimento fine a se stesso». Entrambi sperano che la proposta richiami l’attenzione di molti ragazzi e per questo invitano i parroci a pubblicizzarla. La “Notte Sacra” si aprirà, alle 18.30, con la recita dei vespri solenni della vigilia dell’Ascensione nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini dove, alle 20, si terrà il concerto di Angelo Branduardi. Alle 21.45 nella basilica di Sant’Andrea della Valle si svolgerà un incontro con padre Maurizio Botta e a seguire il Coro della Diocesi di Roma e l’Orchestra Fideles et Amati, diretti da monsignor Frisina, eseguiranno l’oratorio sacro “Paradiso, Paradiso”, ispirato alla vita di san Filippo. All’una nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola ci sarà il concerto “Altissima luce. Il laudario di Cortona” secondo Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura. Alle 2.30 il coro gospel Soul Singers si esibirà nel Palazzo del Vicariato vecchio dove l’attore Sebastiano Somma leggerà testi di Evangelii gaudium. Alle 4, nella chiesa delle Stimmate a largo Argentina, è in programma un incontro con don Fabio Rosini. Alle 5.30 nella basilica di Santa Maria sopra Minerva si esibirà il gruppo musicale a cappella Minuscolo Spazio Vocale diretto da Dodo Versino, alle 6.30 l’attrice Maddalena Crippa leggerà gli scritti di santa Caterina da Siena scelti da don Paolo Ricciardi, parroco a San Carlo da Sezze. La lunga notte di preghiera si concluderà alle 8 con la recita delle lodi e la celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Ruzza nella chiesa del Gesù. Inoltre, sempre alle Stimmate, sarà possibile fermarsi per l’adorazione eucaristica dalle 20 alle 4, mentre a Santa Maria in Vallicella sarà possibile confessarsi dalle 20 alle 24. «La proposta artistica della Notte Sacra – conclude Bronzetti – ricerca la varietà dell’arte rivolta a Dio e incontra ciò che rende l’opera di ogni artista unica e alta quando l’ispirazione diviene preghiera». urerà circa un’ora il concerto che Angelo Branduardi terrà nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini. Il cantautore ha preparato per l’occasione una scaletta inedita, un repertorio adatto a un contesto sacro che prevede l’esecuzione di una decina di brani tratti, per lo più, dall’album L’infinitamente piccolo, pubblicato nel 2000, nel quale D mette in musica la vita di san Francesco d’Assisi. Tra i brani scelti non poteva mancare l’omaggio a san Filippo Neri, compatrono di Roma, infatti, Branduardi canterà il brano “Vanità di vanità”, inserito nella colonna sonora del film State buoni se potete del 1983, mentre altro brano di profondo significato spirituale sarà “Il dono del cervo”. Il jazz di Paolo Fresu sarà protagonista, per circa novanta minuti, nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio con “Altissima luce”. Il trombettista sardo presenterà ai romani 13 brani orchestrati del Laudario di Cortona riletto in chiave jazz. Si tratta di un codice musicale manoscritto rinvenuto nel 1876 nella chiesa di San Francesco di Cortona contenente 66 laude, tra le quali 16 mariane. Risalente, probabilmente, alla fine del Duecento, per gli studiosi si tratta della più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare e rappresenta un’importante testimonianza di devozione popolare medievale che affonda le radici nella tradizione della religiosità umbra. Il concerto offrirà agli spettatori un inedito viaggio tra antico e moderno. Gli arrangiamenti originali, liberamente ispirati al Laudario, sono di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura con Marco Bardoscia al contrabbasso e Michele Rabbia alle percussioni. Il quartetto jazz sarà accompagnato dall’Orchestra da camera di Perugia ed il coro Armonioso Incanto. Roberta Pumpo Gospel dei Soul Singers e un coro a cappella ll’interno della “Notte sacra”, pre- sentata dalla giornalista France- sca Fialdini, accanto a nomi di fama nazionale, trovano spazio anche grup- pi musicali romani come i Soul Singers e il Minuscolo Spazio Vocale. «Il nostro desiderio è quello di dar vita ad una lunga meditazione notturna attraver- so la musica e la preghiera – eviden- zia monsignor Frisina –. Per questo abbiamo voluto evitare gli aspetti più paludati e favorire quelli più trasver- sali, più originali e particolari in mo- do tale da accontentare più fruitori possibili, dagli amanti del classico a quelli del gospel e del jazz». I Soul Sin- gers sono un coro polifonico compo- sto da 50 elementi e una piccola band, hanno in repertorio canti che esalta- no il tema della gioia e della speran- za. Il Minuscolo Spazio Vocale, com- posto da sei uomini e sei donne che cantano a cappella, proporrà una sca- letta variegata che parte dal Rinasci- mento per arrivare alle canzoni del celebre musical “Sister Act”. (R. P.) A Il Branduardi «francescano» e il jazz di Paolo Fresu L’autore dell’«Infinitamente piccolo” sarà a San Giovanni dei Fiorentini A Sant’Ignazio di Loyola il trombettista con 13 brani del “Laudario di Cortona” la scheda www.romasette.it facebook.com/romasette twitter.com/romasette ROMA SETTE Otto iniziative nel cuore della città: una no–stop tra concerti, letture e catechesi. Frisina: «Roma è un santuario a cielo aperto da vivere come luogo di santità» Paolo Fresu Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo Zema Coordinamento redazionale: Giulia Rocchi Sede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a 00184 Roma; [email protected] Tel. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491 Abbonamento annuo euro 62,00 C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza 11/B 00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209 Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871 Anno XLIV – Numero 18 Domenica 7 maggio 2017 Il maestro Frisina dirige il Coro della diocesi di Roma (foto Gennari) edicato al tema dell’educazione dei figli adolescenti il prossimo Convegno diocesano annuale, che si aprirà il 19 giugno alle 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Lo annuncia il cardinale vicario Agostino Vallini in una lettera a parroci, vice parroci e sacerdoti della diocesi di Roma, datata 1° maggio. Le modalità organizzative, spiega, saranno quelle «già sperimentate con successo in questi ultimi anni». Il tema invece è frutto della riflessione del Consiglio dei prefetti, che ha proposto di mantenere l’attenzione puntata sulla famiglia, «con lo sguardo rivolto al compito educativo dei genitori con figli adolescenti». I lavori, riferisce il cardinale, avranno inizio con il discorso introduttivo di Papa Francesco; «seguirà la presentazione dei laboratori che si svolgeranno nelle prefetture il giorno dopo, martedì 20 giugno, alla stessa ora». A fare da filo conduttore, il tema “Rafforzare le famiglie nell’educazione dei figli adolescenti (Amoris laetitia, cap. 7)”. La giornata conclusiva è in programma per lunedì 18 settembre, sempre nella basilica lateranense, con una duplice convocazione: al mattino per i sacerdoti, la sera invece per gli operatori pastorali laici. «La segreteria organizzativa – assicura il cardinale Vallini – invierà a breve le indicazioni per la partecipazione». Alla vigilia del Convegno, domenica 18 giugno, la diocesi di Roma celebrerà per la prima volta di domenica la solennità del Corpus Domini. È il secondo appuntamento sul quale si sofferma il vicario del Papa nella sua lettera ai presbiteri romani. «L’aver uniformato la celebrazione al calendario di tutte le altre Chiese particolari – si legge nel testo – è l’occasione per potenziare la partecipazione dei fedeli a questo solenne atto pubblico di adorazione della Santissima Eucaristia di tutta la Chiesa di Roma». La celebrazione avrà inizio alle ore 19, sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano, da dove al termine, percorrendo via Merulana, partirà la processione eucaristica fino alla basilica di Santa Maria Maggiore, presieduta dal pontefice. «Vi invito a partecipare voi stessi con i fedeli delle vostre comunità alla Santa Messa e alla processione diocesana – conclude il cardinale Vallini – , anticipando o posticipando le processioni locali». D Convegno diocesano, l’apertura lunedì 19 giugno Corpus Domini, la processione sarà di domenica Scoprire l’arte con «Rome by night» n viaggio nella storia di Roma, avvolti dal fascino della notte, per riscoprirne le bellezze attraverso l’arte, la cultura e la fede. Questo l’obiettivo della prima edizione di “Rome by night – Quanto sei bella Roma quanno è sera”, un ciclo di tre incontri, in altrettanti venerdì, organizzati dall’Ufficio catechistico diocesano. Venerdì prossimo, 12 maggio, il primo appuntamento nella chiesa di Sant’Agostino in Campo Marzio (piazza Sant’Agostino), dove si potrà U ammirare la bellissima “Madonna dei pellegrini”, un dipinto a olio su tela di Caravaggio realizzato tra il 1604 e il 1606, custodito nella Cappella Cavalletti. Secondo appuntamento il 19 maggio a Santa Maria della Pace (via della Pace, nei pressi di piazza Navona), la cui facciata fu realizzata, nel 1657, da Pietro da Cortona, per commentare l’affresco di Raffaello Sanzio “Sibille e angeli” databile presumibilmente al 1514. Venerdì 26 maggio il terzo e ultimo appuntamento nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere (piazza omonima) per apprezzarne gli antichi mosaici di inestimabile valore. L’ingresso è gratuito (per informazioni contattare lo 06.69886301, al mattino, o consultare i siti internet www.gliscritti.it e www.ucroma.it). Ogni incontro durerà circa quarantacinque minuti, quello in lingua italiana inizierà alle 20.30 e sarà tenuto da monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico; quello in lingua inglese, affidato ad una guida madrelingua, inizierà alle 21.15. Per questa prima edizione sono state scelte queste tre chiese perché ubicate in luoghi nevralgici della “movida” romana. «È nostro scopo – afferma don Andrea – andare incontro alle esigenze di tutti, in particolare di chi, per vari motivi, durante la giornata non può ammirare questi capolavori come Santa Maria della Pace, un gioiello del barocco romano, o Santa Cecilia a Trastevere, una meraviglia del Medioevo con il suo mosaico alto medioevale». L’iniziativa è stata accolta con gioia dai parroci e dai rettori delle chiese che hanno accettato di prolungarne l’orario di apertura «proprio per dare un segno di straordinarietà. «“Rome by night” nasce con il preciso intento di affermare che la Chiesa di Roma accoglie sempre tutti anche quando la sera passeggiano per il centro – prosegue don Andrea –. E vuole gratuitamente mostrare i tesori della nostra città facendo parlare direttamente le opere. Inoltre vogliamo offrire la possibilità di scoprire i luoghi in cui hanno vissuto i santi». (Ro. Pu.) Proposta notturna dell’Ufficio catechistico diocesano tra fede e cultura per residenti e turisti in tre chiese del centro storico: Sant’Agostino, Santa Maria della Pace e Santa Cecilia Sessualità e pornografia Incontro al Maggiore con due esperti Usa essualità e pornografia» è il titolo dell’incontro promosso dal Centro diocesano per la pastorale familiare che si terrà mercoledì 17, alle 19, al Seminario Maggiore. È rivolto a giovani, genitori, educatori, insegnanti, animatori, operatori pastorali, sacerdoti, psicologi, medici. Introdurrà il vescovo Giuseppe Marciante, ausiliare per il Settore Est. Intervengono due esperti statunitensi, Peter Kleponis (Pennsylvania) e don Sean Kilcawley (Nebraska). Modera e conclude monsignor Andrea Manto, incaricato del Centro per la pastorale familiare. Kleponis e Kilcawley, specialisti del settore, saranno in Italia dall’11 al 21 maggio per iniziativa della neonata associazione “Puri di cuore” e parteciperanno anche ad altri appuntamenti a Roma, Milano, Verona, Como, Palermo e Perugia. S « educazione Santa Cecilia in Trastevere di notte

[email protected] La «Notte Sacra» con la preghiera e la … · 2017-05-09 · C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza

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Page 1: redazione@romasette.it La «Notte Sacra» con la preghiera e la … · 2017-05-09 · C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza

l’evento.La novità il 27 maggio. Il vescovo Ruzza: avvicinare i giovani della movida

La «Notte Sacra»con la preghierae la musica docDI ROBERTA PUMPO

arà una notte di speranza».Con queste parolemonsignor Gianrico Ruzza,

vescovo ausiliare della diocesi per ilsettore Centro, annuncia la “NotteSacra”, che si svolgerà a Roma apartire dalle 18.30 di sabato 27maggio fino alle 9 circa didomenica 28. Nel cuore dellaCapitale i romani potranno vivereuna notte di preghiera eraccoglimento con unpellegrinaggio attraverso i luoghi incui hanno vissuto santi comeFilippo Neri e Ignazio di Loyola. Ipartecipanti saranno guidati in ottoeventi che prevedono, tra l’altro, lamusica di Angelo Branduardi e iljazz di Paolo Fresu. Voluta damonsignor Marco Frisina, maestrodella Cappella musicaleLateranense, l’iniziativa si svolgeràper la prima volta a Roma incollaborazione con la diocesi egrazie all’Opera romanapellegrinaggi. L’idea nasce aCortona dove, da 13 anni, si svolgeil Festival di musica sacra di cuiFrisina è direttore artistico. Con ilcompositore Marcello Bronzetti ela violinista Tina Vasaturo,dell’associazione CortonaCristiana, hanno deciso di trasferirel’evento a Roma, «un santuario acielo aperto che i romani devonoriscoprire come luogo di santità.Per una notte l’anima, lo spirito, lapreghiera e il cuore saranno messial centro per vivere, attraverso labellezza della musica, ogni misterodella nostra fede», afferma Frisina.Filo conduttore della “Notte sacra”è la gioia, sottolineano gliorganizzatori. Che non a casohanno scelto come data il 27maggio, giorno successivo alla festadi san Filippo Neri, santo dellagioia, e che quest’anno precede lasolennità dell’Ascensione. «Un

S«momento pasquale moltoparticolare che ricorda l’esultanzadella chiesa con Cristo», spiegaFrisina. «È nostra intenzione –aggiunge monsignor Ruzza –avvicinare i giovani nel cuore della“movida” romana per dimostrareloro che la notte si può vivereguardando alla vita, alla bellezza,all’arte, ascoltando la musica epregando, senza fermarsi ad undivertimento fine a se stesso».Entrambi sperano che la propostarichiami l’attenzione di moltiragazzi e per questo invitano iparroci a pubblicizzarla. La “NotteSacra” si aprirà, alle 18.30, con larecita dei vespri solenni della vigiliadell’Ascensione nella basilica di SanGiovanni Battista dei Fiorentinidove, alle 20, si terrà il concerto diAngelo Branduardi. Alle 21.45 nellabasilica di Sant’Andrea della Valle sisvolgerà un incontro conpadre Maurizio Botta e aseguire il Coro della Diocesidi Roma e l’OrchestraFideles et Amati, diretti damonsignor Frisina,eseguiranno l’oratorio sacro“Paradiso, Paradiso”,ispirato alla vita di sanFilippo. All’una nella chiesadi Sant’Ignazio di Loyola cisarà il concerto “Altissimaluce. Il laudario di Cortona”secondo Paolo Fresu eDaniele di Bonaventura.Alle 2.30 il coro gospel SoulSingers si esibirà nelPalazzo del Vicariatovecchio dove l’attoreSebastiano Somma leggeràtesti di Evangelii gaudium.Alle 4, nella chiesa delleStimmate a largo Argentina,è in programma unincontro con don FabioRosini. Alle 5.30 nellabasilica di Santa Mariasopra Minerva si esibirà il

gruppo musicale a cappellaMinuscolo Spazio Vocale diretto daDodo Versino, alle 6.30 l’attriceMaddalena Crippa leggerà gli scrittidi santa Caterina da Siena scelti dadon Paolo Ricciardi, parroco a SanCarlo da Sezze. La lunga notte dipreghiera si concluderà alle 8 conla recita delle lodi e la celebrazioneeucaristica, presieduta damonsignor Ruzza nella chiesa delGesù. Inoltre, sempre alleStimmate, sarà possibile fermarsiper l’adorazione eucaristica dalle20 alle 4, mentre a Santa Maria inVallicella sarà possibile confessarsidalle 20 alle 24. «La propostaartistica della Notte Sacra –conclude Bronzetti – ricerca lavarietà dell’arte rivolta a Dio eincontra ciò che rende l’opera diogni artista unica e alta quandol’ispirazione diviene preghiera».

urerà circa un’ora ilconcerto che AngeloBranduardi terrà nella

basilica di San Giovanni Battistadei Fiorentini. Il cantautore hapreparato per l’occasione unascaletta inedita, un repertorioadatto a un contesto sacro cheprevede l’esecuzione di una decinadi brani tratti, per lo più,dall’album L’infinitamente piccolo,pubblicato nel 2000, nel quale

D

mette in musica la vita di sanFrancesco d’Assisi. Tra i braniscelti non poteva mancarel’omaggio a san Filippo Neri,compatrono di Roma, infatti,Branduardi canterà il brano“Vanità di vanità”, inserito nellacolonna sonora del film Statebuoni se potete del 1983, mentrealtro brano di profondosignificato spirituale sarà “Il donodel cervo”. Il jazz di Paolo Fresusarà protagonista, per circanovanta minuti, nella chiesa diSant’Ignazio di Loyola in CampoMarzio con “Altissima luce”. Iltrombettista sardo presenterà airomani 13 brani orchestrati delLaudario di Cortona riletto in chiavejazz. Si tratta di un codicemusicale manoscritto rinvenutonel 1876 nella chiesa di SanFrancesco di Cortona contenente

66 laude, tra le quali 16 mariane.Risalente, probabilmente, alla finedel Duecento, per gli studiosi sitratta della più antica collezioneconosciuta di musica italiana inlingua volgare e rappresentaun’importante testimonianza didevozione popolare medievaleche affonda le radici nellatradizione della religiosità umbra.Il concerto offrirà agli spettatoriun inedito viaggio tra antico emoderno. Gli arrangiamentioriginali, liberamente ispirati alLaudario, sono di Paolo Fresu eDaniele di Bonaventura conMarco Bardoscia al contrabbasso eMichele Rabbia alle percussioni. Ilquartetto jazz sarà accompagnatodall’Orchestra da camera diPerugia ed il coro ArmoniosoIncanto.

Roberta Pumpo

Gospel dei Soul Singerse un coro a cappella

ll’interno della “Notte sacra”, pre-sentata dalla giornalista France-

sca Fialdini, accanto a nomi di famanazionale, trovano spazio anche grup-pi musicali romani come i Soul Singerse il Minuscolo Spazio Vocale. «Il nostrodesiderio è quello di dar vita ad unalunga meditazione notturna attraver-so la musica e la preghiera – eviden-zia monsignor Frisina –. Per questoabbiamo voluto evitare gli aspetti piùpaludati e favorire quelli più trasver-sali, più originali e particolari in mo-do tale da accontentare più fruitoripossibili, dagli amanti del classico aquelli del gospel e del jazz». I Soul Sin-gers sono un coro polifonico compo-sto da 50 elementi e una piccola band,hanno in repertorio canti che esalta-no il tema della gioia e della speran-za. Il Minuscolo Spazio Vocale, com-posto da sei uomini e sei donne checantano a cappella, proporrà una sca-letta variegata che parte dal Rinasci-mento per arrivare alle canzoni delcelebre musical “Sister Act”. (R. P.)

A

Il Branduardi «francescano» e il jazz di Paolo FresuL’autore dell’«Infinitamentepiccolo” sarà a SanGiovanni dei FiorentiniA Sant’Ignazio di Loyolail trombettista con 13 branidel “Laudario di Cortona”

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ROMA SETTE

Otto iniziative nel cuoredella città: una no–stoptra concerti, letturee catechesi. Frisina:«Roma è un santuarioa cielo aperto da viverecome luogo di santità»

Paolo Fresu

Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo ZemaCoordinamento redazionale: Giulia RocchiSede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a00184 Roma; [email protected]. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491

Abbonamento annuo euro 62,00C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei SpaDirezione vendite - Piazza Indipendenza 11/B00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871

Anno XLIV – Numero 18 Domenica 7 maggio 2017

Il maestro Frisina dirige il Coro della diocesi di Roma (foto Gennari)

edicato al tema dell’educazione deifigli adolescenti il prossimoConvegno diocesano annuale, che si

aprirà il 19 giugno alle 19 nella basilica diSan Giovanni in Laterano. Lo annuncia ilcardinale vicario Agostino Vallini in unalettera a parroci, vice parroci e sacerdotidella diocesi di Roma, datata 1° maggio. Lemodalità organizzative, spiega, sarannoquelle «già sperimentate con successo inquesti ultimi anni». Il tema invece è fruttodella riflessione del Consiglio dei prefetti,che ha proposto di mantenere l’attenzionepuntata sulla famiglia, «con lo sguardo rivolto al compitoeducativo dei genitori con figli adolescenti». I lavori,riferisce il cardinale, avranno inizio con il discorsointroduttivo di Papa Francesco; «seguirà la presentazionedei laboratori che si svolgeranno nelle prefetture il giornodopo, martedì 20 giugno, alla stessa ora». A fare da filoconduttore, il tema “Rafforzare le famiglie nell’educazionedei figli adolescenti (Amoris laetitia, cap. 7)”. La giornataconclusiva è in programma per lunedì 18 settembre,sempre nella basilica lateranense, con una dupliceconvocazione: al mattino per i sacerdoti, la sera invece per

gli operatori pastorali laici. «La segreteriaorganizzativa – assicura il cardinaleVallini – invierà a breve le indicazioni perla partecipazione».Alla vigilia del Convegno, domenica 18giugno, la diocesi di Roma celebrerà perla prima volta di domenica la solennitàdel Corpus Domini. È il secondoappuntamento sul quale si sofferma ilvicario del Papa nella sua lettera aipresbiteri romani. «L’aver uniformato lacelebrazione al calendario di tutte lealtre Chiese particolari – si legge nel testo

– è l’occasione per potenziare la partecipazione dei fedeli aquesto solenne atto pubblico di adorazione dellaSantissima Eucaristia di tutta la Chiesa di Roma». Lacelebrazione avrà inizio alle ore 19, sul sagrato dellabasilica di San Giovanni in Laterano, da dove al termine,percorrendo via Merulana, partirà la processioneeucaristica fino alla basilica di Santa Maria Maggiore,presieduta dal pontefice. «Vi invito a partecipare voi stessicon i fedeli delle vostre comunità alla Santa Messa e allaprocessione diocesana – conclude il cardinale Vallini – ,anticipando o posticipando le processioni locali».

D

Convegno diocesano, l’apertura lunedì 19 giugnoCorpus Domini, la processione sarà di domenica

Scoprire l’arte con «Rome by night»

n viaggio nella storia di Roma,avvolti dal fascino della notte,per riscoprirne le bellezze

attraverso l’arte, la cultura e la fede.Questo l’obiettivo della primaedizione di “Rome by night –Quanto sei bella Roma quanno èsera”, un ciclo di tre incontri, inaltrettanti venerdì, organizzatidall’Ufficio catechistico diocesano.Venerdì prossimo, 12 maggio, ilprimo appuntamento nella chiesa diSant’Agostino in Campo Marzio(piazza Sant’Agostino), dove si potrà

U

ammirare la bellissima “Madonna deipellegrini”, un dipinto a olio su teladi Caravaggio realizzato tra il 1604 eil 1606, custodito nella CappellaCavalletti. Secondo appuntamento il19 maggio a Santa Maria della Pace(via della Pace, nei pressi di piazzaNavona), la cui facciata fu realizzata,nel 1657, da Pietro da Cortona, percommentare l’affresco di RaffaelloSanzio “Sibille e angeli” databilepresumibilmente al 1514. Venerdì 26maggio il terzo e ultimoappuntamento nella basilica di SantaCecilia in Trastevere (piazzaomonima) per apprezzarne gliantichi mosaici di inestimabilevalore. L’ingresso è gratuito (perinformazioni contattare lo06.69886301, al mattino, oconsultare i siti internetwww.gliscritti.it e www.ucroma.it). Ogniincontro durerà circa quarantacinqueminuti, quello in lingua italianainizierà alle 20.30 e sarà tenuto damonsignor Andrea Lonardo, direttoredell’Ufficio catechistico; quello inlingua inglese, affidato ad una guidamadrelingua, inizierà alle 21.15. Per

questa prima edizione sono statescelte queste tre chiese perché ubicatein luoghi nevralgici della “movida”romana. «È nostro scopo – affermadon Andrea – andare incontro alleesigenze di tutti, in particolare di chi,per vari motivi, durante la giornatanon può ammirare questi capolavoricome Santa Maria della Pace, ungioiello del barocco romano, o SantaCecilia a Trastevere, una meravigliadel Medioevo con il suo mosaico altomedioevale». L’iniziativa è stataaccolta con gioia dai parroci e dairettori delle chiese che hannoaccettato di prolungarne l’orario diapertura «proprio per dare un segnodi straordinarietà. «“Rome by night”nasce con il preciso intento diaffermare che la Chiesa di Romaaccoglie sempre tutti anche quando lasera passeggiano per il centro –prosegue don Andrea –. E vuolegratuitamente mostrare i tesori dellanostra città facendo parlaredirettamente le opere. Inoltrevogliamo offrire la possibilità discoprire i luoghi in cui hanno vissutoi santi». (Ro. Pu.)

Proposta notturna dell’Ufficiocatechistico diocesano tra fedee cultura per residenti e turistiin tre chiese del centro storico:Sant’Agostino, Santa Mariadella Pace e Santa Cecilia

Sessualità e pornografiaIncontro al Maggiorecon due esperti Usa

essualità e pornografia» è iltitolo dell’incontro promosso

dal Centro diocesano per la pastoralefamiliare che si terrà mercoledì 17,alle 19, al Seminario Maggiore. Èrivolto a giovani, genitori, educatori,insegnanti, animatori, operatoripastorali, sacerdoti, psicologi, medici.Introdurrà il vescovo GiuseppeMarciante, ausiliare per il Settore Est.Intervengono due esperti statunitensi,Peter Kleponis (Pennsylvania) e donSean Kilcawley (Nebraska). Modera econclude monsignor Andrea Manto,incaricato del Centro per la pastoralefamiliare. Kleponis e Kilcawley,specialisti del settore, saranno in Italiadall’11 al 21 maggio per iniziativadella neonata associazione “Puri dicuore” e parteciperanno anche adaltri appuntamenti a Roma, Milano,Verona, Como, Palermo e Perugia.

educazione

Santa Cecilia in Trastevere di notte

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i Tribunali del Vicariato – persviscerare e approfondire«l’attuazione della riforma delprocesso matrimonialecanonico», sottolinea don LucaSansalone, vicario giudiziale delTribunale di prima istanza.«Abbiamo affrontato inparticolare le sfide che questariforma ha portato per iTribunali – spiega il sacerdote –,come ad esempio la riflessioneinerente la possibilità delprocesso più breve, che primanon esisteva in quanto tale». Laricchezza degli incontri «è statadeterminata anche da apporticritici di diverse scuole chequalificano maggiormente lariflessione».Il corso, in continuità con altreiniziative di formazione giàrealizzate dai Tribunali –

a partecipato il cardinaleFrancesco Coccopalmerio,presidente del Pontificio

Consiglio per l’interpretazionedei testi legislativi, all’ultimoincontro del corso proposto dalTribunale di prima istanza e dalTribunale di appello delVicariato di Roma sul tema“Prassi e sfide dopo l’entrata invigore del M. p. Mitis IudexDominus Iesus e del Rescriptumex audientia del 7 dicembre2015”, mercoledì scorso,esprimendo il suoapprezzamento per il percorsoformativo degli incontri.Quattro appuntamenti, iniziati il18 gennaio e organizzati incollaborazione con il CoetusAdvocatorum – che riunisce gliavvocati e i procuratori ammessia patrocinare stabilmente presso

H riconosciuto anche dall’Ordinedegli avvocati – ha avuto unparticolare successo, per latematica affrontata, per l’altoprofilo dei relatori, come ancheper l’alta partecipazione: più di100 persone a ciascun incontro,provenienti da diverse Universitàpontificie, da vari Tribunali italianie da Tribunali di altri Paesi.Gli incontri, per volontà delcardinale vicario, sono statiospitati al primo piano delPalazzo del Vicariato, nella Saladegli Imperatori, adiacenteall’Aula della Conciliazione.«In autunno – conclude il vicariogiudiziale del Tribunale – èprevista la pubblicazione degliatti del corso e sarà reso noto ilcalendario degli incontri previstoper il prossimo anno».

Giulia Rocchi

«Ospedale da campo»Al centro l’allarme droga

emergenza della droga è una dellepreoccupazioni al centro delle nuove proposte

del progetto “Ospedale da campo” lanciato da donGiovanni Carpentieri e dedicato al disagio giovanile.«A Roma – afferma il sacerdote – ci sono ormai13enni in preda a sostanze chimiche». Un appello èrivolto non solo a sacerdoti e a laici concompetenze professionali ma soprattutto a genitori«che hanno vissuto o stanno vivendo questa piaga»(info: [email protected]) per farpartire un “tavolo” che si occupi concretamente delproblema. La realtà del disagio giovanile è diffusain tutta la città, e l’attenzione del progetto“Ospedale da campo” si sviluppa in diversedirezioni, dall’impegno nel “discorso di strada” sulfronte della prostituzione a quello accanto aigiovani che si ritrovano nelle piazze (l’ultimaproposta riguarda la zona dell’Eur con un invito aoperatori che possano “scendere in campo” peraccostarli). E se l’aggregazione è una preziosaopportunità, ecco allora l’idea di «eventi simpatici»nel centro storico con la ricerca di locali adeguati.

’L

Concluso il corso del Tribunale per gli avvocati

on sarò maicapace di renderegrazie al Signore

per il dono del sacerdozio edell’episcopato. Tesoripreziosi in un vaso di creta,che conosco impastato ditanti difetti. Non sarò maiabbastanza riconoscente alSignore di avermi chiamato edi avermi mandato». Parolecontenute nel testamentospirituale di monsignorDiego Natale Bona, ricordatemartedì dal vescovo diPorto–Santa Rufina GinoReali al funerale celebratonella cattedrale della ChiesaPortuense. Monsignor Bona èmorto il 29 aprileall’ospedale San Carlo diNancy, aveva 90 anni.

Lasciato il governo dellaChiesa di Saluzzo, eratornato a Roma, nella sededel Movimento Fac, sulla viaPortuense, dove è vissuto perpiù di 14 anni. Originario diCastiglione Tinellanell’Albese, dopol’ordinazione sacerdotale sitrasferisce insieme al fratellomaggiore Alfredo (canonicoa San Giovanni in Laterano)nella capitale, rispondendoall’appello di Pio XII cheaveva chiesto alle diocesiitaliane più fornite di clero diinviare sacerdoti per ilservizio pastorale. La primadestinazione fu Pietralata. Funominato poi parroco diSanta Maria Stella Maris adOstia e nel 1974 parroco di

San Francesco Saverio allaGarbatella. Nel 1985 lanomina a vescovo di Porto–Santa Rufina, dieci anni dopoassunse l’incarico di vescovodi Saluzzo. «Don Diego cidava serenità per la suacapacità di ascolto e per lasua dolcezza – ha ricordatomonsignor Reali –. Condiscrezione e disponibilitànon ha mai fatto mancare lasua paterna vicinanza.Ringraziamo il Signore per labella testimonianza di questopastore attraverso la quale hasaputo trasmettere una fedeforte e generosa». A livellonazionale, monsignor Bonaha raccolto l’eredità di donTonino Bello a cui èsubentrato (dal 1994 al

2002) come presidente diPax Christi. Per monsignorNatalino Zagotto, canonicolateranense che lo conobbesin da quando si trasferì aRoma, «era un uomo digrande preghiera e di grandemodernità. Uno spiritolibero, proprio di chi hagrandi orizzonti, pienamenteincarnato nel tempo delConcilio Vaticano II; unsacerdote in grado dicomunicare il Vangelo perchélo ha vissuto pienamentesulla propria carne». Dopo leesequie a La Storta, la salma èstata trasferita nel duomo diSaluzzo dove è avvenuta latumulazione nella tomba deivescovi.

Christian Giorgio

N«Il vescovo Bona, «fede forte e generosa»

Celebrati martedì nella cattedraledi Porto-Santa Rufina i funeralidel presule nato in PiemonteFu parroco in diocesi fino all’85

Sabato alle 16 la celebrazionedel cardinale vicario Vallinia San Giovanni in LateranoAlle ore 21 il Rosario animato

dai giovani nella basilicadi Santa Maria Maggiorein collegamento con quattroSantuari mariani nel mondo

I 100 anni di FatimaLa preghiera di Roma

l mio Cuore Immacolatosarà il tuo rifugio e ilcammino che ti condurrà a

Dio»: è il tema scelto dall’Operaromana pellegrinaggi per la XIIIGiornata nazionale del pellegrinoorganizzata in collaborazione congli Uffici per la pastorale giovanile,universitaria e del Servizio per levocazioni della diocesi di Roma.L’evento si celebrerà sabato 13maggio, centesimo anniversariodelle apparizioni a Fatima dellaVergine Maria, in concomitanzacon la visita diPapa Francesconel santuarioportoghese. Lecelebrazioniavranno inizioalle 14 nellabasilica di SantaCroce inGerusalemmecon il saluto dimonsignorLiberioAndreatta, vice presidente eamministratore delegato dell’Orp.A seguire i fedeli, recitando ilRosario, raggiungeranno inprocessione la basilica di SanGiovanni in Laterano dove èprevisto l’arrivo della statuapellegrina della Vergine di Fatima.Alle 16 il cardinale vicario AgostinoVallini presiederà la solennecelebrazione eucaristica. La statuasarà poi trasferita, in forma privata,nella basilica di Santa MariaMaggiore dove, dalle 21, i giovanianimeranno una veglia dipreghiera, presieduta dal cardinaleVallini, in collegamento conquattro santuari mariani nelmondo: Basilicadell’Annunciazione a Nazareth(Terra Santa), santuario NostraSignora di Fatima, santuario dellaMadonna Nera a Czestochowa(Polonia) e santuario NuestraSeñora de Lujàn a Buenos Aires(Argentina). A mezzanotte partirà,da piazza Capena, il pellegrinaggionotturno verso il santuario della

I« Madonna del Divino Amore, dovealle 5 sarà celebrata la Messapresieduta dal vescovo LorenzoLeuzzi, direttore dell’Ufficio per lapastorale universitaria. «LaGiornata del pellegrino – spiegamonsignor Andreatta – è per noiormai una ricorrenza tradizionaleintrodotta circa 50 anni fa. È unmomento molto bello a cuipartecipano di solito tanti gruppiche arrivano da tutta Italia e che poidurante l’anno prendono parte ainostri pellegrinaggi. Quest’anno

poi con laricorrenza delcentenario delleapparizioni,prende per tuttinoi unsignificatoancora piùprofondo esentito». Mentreil vescovo Leuzzisi sofferma inparticolare sulla

recita del Rosario: «Vuole essere unmomento di riflessione e preghiera– sottolinea – in continuità con iltema della prossima Giornatamondiale della gioventù che saràispirato proprio a Maria e alleparole che rivolse all’Angelo: “Eccosono la serva del Signore; avvengaper me secondo la tua parola”.Questi giovani infatti si ritrovano acondividere con Maria ladisponibilità ad essere protagonistinella storia, accogliendo così comefece lei il progetto che Dio ha perognuno di loro». Il primocollegamento che aprirà il Rosariosarà proprio con Nazareth;seguiranno poi quelli con Fatima eCzestochowa, e infine con ilsantuario della Vergine di Lujàn inArgentina. In ognuno dei quattrosantuari collegati verrà recitata unadecina del Rosario, mentre daRoma saranno introdotti i cinquemisteri gloriosi con le letture delVangelo. «Per questi ragazzi –continua monsignor Leuzzi –recitare il Rosario insieme a loro

coetanei che vivono lontani ma chehanno in realtà i loro stessiproblemi, le medesime attese esogni è un esperienza importante,perché è un occasione propizia peruscire dalle loro comunità ecclesialie vivere la fede in una dimensioneuniversale e di missionarietà». Allafine della celebrazione, come detto,il pellegrinaggio notturno al DivinoAmore. Ad accompagnarli ci saràanche la statua della MadonnaPellegrina. «A Roma – sottolineamonsignore Andreatta – la

tradizione mariana è molto forte, equesto pellegrinaggio notturno è lasua testimonianza più bella. Portarela statua della Madonna di Fatimanelle strade silenziose nel cuoredella notte, vuol dire affidare Romae i suoi abitanti alla Vergine, ed è ladimensione della fede del popoloche sente fortemente la presenza diMaria sulla città eterna, e cheattraverso questo pellegrinaggiovuole affidarsi totalmente alla suaprotezione».Roberta Pumpo–Marina Tomarro

La Giornata del pellegrino:apertura con Andreattaa Santa Croce. Alle 24partenza verso il Santuariodel Divino Amore, doveil vescovo ausiliare Leuzzi celebrerà la Messa all’alba

DI VANESSA RICCIARDI

ngaggiamo i rifugiati,permettetegli diaccogliere chi sbarca in

questo Paese, permettetegli diabbracciarli, loro lo sannocome ci si sente. Fate in modoche chi arriva venga accolto daqualcuno come loro». Questol’invito di ClemantineWamariya, storyteller eattivista per i diritti umani,lanciato davanti ai rifugiati diRoma. Lei stessa è statacostretta a fuggire dalla guerracivile in Ruanda salvandosidal genocidio ad appena 6anni. Dopo aver trascorso 8anni nei campi profughiafricani, adesso vive negli StatiUniti ed è diventata famosanel 2006 per aver raccontatola sua storia alla conduttricetelevisiva Oprah Winfrey.Giovedì è intervenuta allaLumsa di fronte agli studenti ead alcune decine di ragazzirifugiati accolti dalla CroceRossa, che ha organizzatol’evento insieme all’ateneo eall’Ambasciata statunitense.«No please», “no per favore”,dice Clemantine ai fotografiche che le bloccano la visualementre parla: «Siete la plateapiù bella che io abbia maiavuto», dice ancora guardandoi rifugiati. Il viceprefettoRoberto Leone, intervenendodopo il rettore FrancescoBonini e la presidente dellaCri di Roma Debora Diodati,ha fornito alcuni dati: «Sono 9mila i ragazzi rifugiati presentinella provincia di Roma».Clemantine adesso ha 29 annima ricorda i drammi della suainfanzia. «Christine, Claire,Justine»: tre donne, ha

raccontato, le hannopermesso di sopravvivere, suamadre, sua sorella e la suaseconda madre. «Avevo 6 annie una famiglia fantasticaquando sono dovuta fuggire.Non sapevo nulla della guerrae mi sono ritrovata in uncampo profughi con miasorella, Claire, con pioggia,freddo e terremoti». Suasorella ha continuato a darleforza: «Ogni giornocontinuava a urlare che non sipoteva vivere così. Raccoglievai morti e li portava in unafossa, vicino ai bagni. Non c’ènulla di giusto in tuttoquesto». Con lei riuscì afuggire in Congo doveconobbe Justine, la suaseconda madre: «Si svegliava epregava ogni giorno, pregavaper ogni persona nel mondo,ogni singolo giorno». Ma lì lecolse di nuovo la guerra.Diodati ha proiettato alcuneinterviste a donne eritree neicentri di accoglienza. Durantei viaggi sono state vendute piùvolte: «Siamo vittime diviolenza. Spesso tagliamo inostri capelli per essere menoattraenti» racconta una diloro. «Rispettiamo le donne! –ha ribadito con forzaClemantine – Dovunque.Loro tengono in grembo ifigli, fanno crescere questomondo». Christian, unragazzo scappato dalla SierraLeone, ha voluto ringraziarla:«Rifletti ciò che noi abbiamovissuto nei nostri Paesi», hadetto, e l’ha esortata:«Continua a ispirare le donne,continua a ispirare lepersone». La speranza, harisposto Clementine, «è unduro lavoro».

Clemantine: «Coinvolgiamoi rifugiati nell’accoglienza»

La statua pellegrina della Madonna di Fatima

Il vescovo Diego Bona

Clemantine Wamariya (foto Gennari)

2 Domenica7 maggio 2017

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Giornata Comunicazioni socialiIncontro diocesano il 15 giugnocon Calabresi, Maggioni e Viganò

redo ci sia bisogno di spezzare il circo-lo vizioso dell’angoscia e arginare la spi-rale della paura, frutto dell’abitudine a

fissare l’attenzione sulle “cattive notizie”. Certo, nonsi tratta di promuovere una disinformazione in cuisarebbe ignorato il dramma della sofferenza, né discadere in un ottimismo ingenuo che non si lasciatoccare dallo scandalo del male.(…) Vorrei dunqueoffrire un contributo alla ricerca di uno stile comu-nicativo aperto e creativo, che non sia mai dispostoa concedere al male un ruolo da protagonista, macerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispi-rando un approccio propositivo e responsabile nel-le persone a cui si comunica la notizia».Le riflessioni di Papa Francesco nel suo Messag-gio per la 51esima Giornata delle comunicazionisociali sono «una provocazione per tutti coloroche lavorano nel mondo dell’informazione». Losottolinea don Walter Insero, incaricato dell’Uffi-cio diocesano per le comunicazioni sociali, pre-sentando l’incontro organizzato per il 15 maggioalle 18.30, “Comunicare speranza e fiducia nelnostro tempo”. Nella basilica di Santa Maria inMontesanto – di cui don Insero è rettore – dialo-gheranno due personalità di spicco del mondodell’informazione italiana: Monica Maggioni, pre-sidente della Rai, e Mario Calabresi, direttore diRepubblica. A presentare i contenuti del Messaggiopapale sarà invece monsignor Dario Edoardo Vi-ganò, prefetto della Segreteria della Comunica-zione della Santa Sede; modererà Vincenzo Cor-rado, direttore dell’agenzia di stampa Sir.«Sarà una tavola rotonda, una conversazione – an-

ticipa don Walter –, non unconvegno. Non cedere alla lo-gica delle “brutte notizie”, macercare di dare quelle cheinfondono speranza, è utopiao è possibile?». Senz’altro èpossibile, come dimostra ilPremio Paoline Comunica-zione e cultura onlus che, inoccasione dell’incontro, verràconsegnato a Beppe Fiorello.«Il Premio – spiega suor Tere-sa Braccio, del Segretariato in-ternazionale di comunicazio-ne delle Paoline – viene con-

ferito, con cadenza annuale, a operatori dei me-dia, registi, giornalisti, scrittori, artisti, cantanti,sacerdoti o associazioni culturali che si segnalanoper aver dato la migliore espressione concreta, conun’opera o una attività, al messaggio del Papa perla Giornata». Per il 2017 sarà assegnato a BeppeFiorello, che sul piccolo schermo ha dato il voltoa Salvo D’Acquisto, Giuseppe Moscati, Domeni-co Modugno, Paolo Borsellino solo per citare al-cuni dei suoi successi. «Come produttore e attore– sottolinea suor Teresa – ha fatto una scelta eticanelle storie da raccontare. Attraverso la sua arte harappresentato i grandi cittadini del nostro tempo,uomini comuni che hanno vissuto un forte im-pegno civile e religioso. Si batte per la verità schie-randosi sempre dalla parte degli ultimi».

Giulia Rocchi

Parrocchia Santa Rita, al via l’ospitalità per l’emergenzaA Tor Bella Monaca nasce l’Ostello del SamaritanoDI LORENA LEONARDI

ui mancano moltissime cose, lepersone non ce la fanno, lefamiglie si sfasciano. La povertà simoltiplica, la violenza è verbale,

fisica e soprattutto affettiva. Per questoaccogliamo, accogliamo a più non posso».L’agostiniano padre Pietro Bellini è parroco aSanta Rita a Torre Angela, dove qualchegiorno fa il vescovo ausiliare per il settore EstGiuseppe Marciante ha celebrato le cresime ebenedetto l’Ostello del Samaritano, unanuova struttura interna alla parrocchiapensata per dare ospitalità a chi si trova insituazioni di emergenza. L’idea, spiega padrePietro, nasce da quanto accaduto lo scorsoinverno: «Complici le rigide temperature,molte persone che non sapevano dove andareci chiedevano ospitalità. Ora ci siamoattrezzati, abbiamo allestito due stanze conbagno autonomo, fino a otto posti letto.

L’intenzione è fare accoglienza al massimoper tre sere consecutive, così da tamponarel’emergenza e consentire a chi ha bisogno diriorganizzarsi». La parrocchia, che dal nomesembrerebbe trovarsi a Torre Angela, in realtàè a Tor Bella Monaca: «Solo che – sottolineapadre Pietro – quando nell’85 venneinaugurata, il quartiere come lo intendiamooggi non esisteva. All’inizio c’era solo lachiesa, poi è nato l’oratorio, insieme alle saledel catechismo e al grande salone per 500persone. Adesso finalmente c’è anche lasacrestia, semicircolare come la chiesa e lacappella feriale». Santa Rita è la piazza, l’unicadi un territorio di 25mila abitanti con untasso di arresti domiciliari altissimo, in unquartiere dove ogni mese c’è una retata e sipaga il prezzo della politica edilizia degli anni‘90 che ha prodotto veri e propri ghetti.«Facciamo il possibile, creando quello chemanca», racconta il parroco descrivendo ilnuovo Spazio Infanzia, un asilo per bambini

che non hanno trovato posto nelle strutturecomunali. Nato grazie all’AssociazioneApurimac, la onlus degli agostiniani, loSpazio Infanzia è al suo primo anno eaccoglie quattordici bambini dai 3 ai 5 anniprovenienti da tutti i continenti. «Diamoanche una mano ai loro genitori. Abbiamocirca 250 collaboratori parrocchiali»,annuncia orgoglioso padre Pietrosnocciolando le realtà gravitanti inparrocchia, dai numerosi scout ai membri delRinnovamento nello Spirito, fino ai volontariCaritas e a quelli del patronato. «Nonabbiamo paura», dichiara padre Pietroaccennando all’episodio di aggressione subitoqualche anno fa: «Andiamo da tutte le parti,anche quando ci dicono “Questa non è zonaper voi”. Tanti ragazzi iniziano a spacciare dapiccolissimi, troppi ci sfuggono. Il futuro èsempre incerto: di sogni qui ce ne sonopochi, ma non smettiamo di sperare che lecose vadano meglio».

8xmille, una firma vitaleper la "Chiesa in uscita"

i avvicinano le scadenze fiscali, etorna anche l’appuntamento conla sensibilizzazione sulla scelta

della destinazione dell’8xmille Irpef,l’imposta sul reddito sulle personefisiche. Oggi in oltre 200 parrocchieromane vengono allestiti tavoliinformativi con depliant e locandineper sottolineare l’importanza dellafirma a favore della Chiesa cattolica.«Durante le Messe ci sarà un breve eincisivo messaggio disensibilizzazione sull’importanza difirmare. I fondi dell’ 8xmille sonoinfatti vitali per la missione di caritàe di amore alla persona della ChiesaItaliana e per garantire gli stipendidei sacerdoti». A spiegarlo è PierluigiProietti, incaricato diocesano del“Sovvenire”, che da qualche annolavora per creare una rete dianimatori parrocchiali e sostenere illavoro informativo sull’argomento.Lo Stato, com’è noto, destinal’8xmille del gettito Irpef a varisoggetti, fra cui la Chiesa cattolica, inproporzione alle firme di scelta deicontribuenti. «Dal 2005 al 2012 –afferma Proietti – le firme alla Chiesacattolica sono diminuite del 10%. Èuna parte delle nostre tasse giàpagate, quindi firmare l’8xmille noncosta nulla». E «la Chiesa utilizzaquesti fondi per il “bene comune”.Dal 2008 ha effettuato solo a Romaoltre 90 grandi interventi: costruite17 chiese, ristrutturate 35 parrocchie,avviati 29 nuovi servizi di carità eassistenza per donne, poveri,immigrati, minori e molto altro». Ifondi, spiega il Servizio del“Sovvenire”, «sono destinati ainterventi di carattereumanitario/sociale (mense edormitori della Caritas, volontariatosociale, centri recuperotossicodipendenti), interventi nelSud del mondo; iniziative dipastorale, di aiuto alle famiglie e disupporto alla generazione di nuoviposti di lavoro; conservazione delgrande patrimonio di arte e storiacostituito dalle nostre chiese ecostruzione di nuove Chiese nelleperiferie; contributo parziale alsostentamento dei nostri sacerdoti

S

(che non prendono lo stipendiodallo Stato – un tempo c’era lacongrua – e tanto meno dalVaticano)». La distribuzione dei fondiassegnati alla diocesi di Roma/Ostiaper il 2016 – quasi otto milioni dieuro – è stata pubblicata sul numerodi Roma Sette del 2 aprile: si tratta di4.113.999,62 euro per l’ambito“Esigenze di culto e pastorale” (tracui appunto nuove parrocchie erestauro di chiese) e 3.837.095,22euro per l’ambito “interventicaritativi”. Un contributo,quest’ultimo, ripartito tra famigliebisognose (da parte delle parrocchieindicate dai vescovi ausiliari),realizzazione di progetti caritativi

diocesani e sostegno delle attivitàdella Caritas; associazioni impegnateaccanto agli emarginati o nella difesadella vita; progetti per le missioni eper i migranti. La firma dell’8xmille,quindi, è davvero importante per lamissione della Chiesa. «Molti –sottolinea Proietti – potrebberopensare: “Non è la mia firma checambia le cose!”. Ma siamo tuttichiamati alla partecipazione e allacorresponsabilità. E oltre la metà deicontribuenti “dimentica” di firmare.Abbiamo un’opportunità per dire ”ioci sono!”, attraverso una firma che,ripeto, non ci costa nulla». DalServizio del “Sovvenire” nonmancano i consigli pratici: per chi si

La sensibilizzazione in oltre200 comunità parrocchiali Tavoli informativi con depliant

e locandine. I fondi finalizzatia interventi caritativi, all’attivitàpastorale, al restauro di chiese

Malattie rareIl PremiogiornalisticoAlessandra Bisceglia

«Ricordare la forza e lasensibilità nel trattaretemi difficili dellagiovane giornalistalucana, scomparsa a 28anni, per una grave patologia legata a unamalformazione vascolare». E incoraggiare isuoi coetanei a fare come lei, non fermarsidavanti alle difficoltà della vita. Questo ilduplice obiettivo del Premio giornalistico“Alessandra Bisceglia per la comunicazionesociale”, promosso dalla Fondazione “WAle” onlus con la Lumsa di Roma, doveAlessandra (nella foto) aveva studiato. C’ètempo fino al 15 giugno per presentare ilavori, che dovranno avere al centro il temadelle malattie rare; la premiazione avverràinvece il 30 ottobre a Roma. A scegliere i trevincitori, una giuria composta daprofessionisti della comunicazione eprofessori universitari; verrà assegnato unriconoscimento anche alla testata che

maggiormente si è distinta per solidarietàalle persone affette da malattie pococonosciute. Possono partecipare al bando igiornalisti pubblicisti o professionisti iscrittiall’Ordine dei giornalisti, di età nonsuperiore ai 35 anni, e gli studenti dellescuole di giornalismo, riconosciutedall’Ordine. Il Premio è patrocinatodall’Ordine nazionale dei giornalisti, dalVicariato di Roma, dall’Istituto superiore disanità e dalla Regione Basilicata, doveAlessandra era nata. «Alessandra ha saputocolmare con tenacia e ottimismo i vuoticreati dalla sua malattia – dice RaffaellaRestaino, presidente di “W Ale” onlus –insegnandoci che nella vita non esistonolimiti o barriere se si riesce ad essere felici».

cultura

rivolge a un Caf o a uncommercialista per la dichiarazionedei redditi, è bene comunicare diinserire la preferenza sulladestinazione 8xmille alla ChiesaCattolica; per i lavoratori dipendenti,la scheda dell’8xmille dellaCertifcazione Unica (CU), compilatae firmata, può essere consegnata, perpraticità, all’ufficio parrocchiale cheprovvederà a farlo avere in Vicariato;infine, per i pensionati, va ricordatoche l’Inps non invia più la CU a casa,ma in parrocchia è possibile trovarela scheda dell’8xmille, portare undocumento insieme al codice fiscalee apporre le firme per la destinazionedell’8xmille. (R. S.)

DI FILIPPO PASSANTINO

i discute tanto di confini e diassetti futuri a Gerusalemme. Noinon entriamo in questo dibattito

politico ma come cristiani siamo parte diquella terra. Quindi, quando se ne dovràdiscutere, bisognerà considerare la nostrapresenza e le nostre attese». L’arcivescovoPierbattista Pizzaballa, amministratoreapostolico del Patriarcato latino diGerusalemme, da Roma chiede allacomunità internazionale che la voce deicristiani in Terra Santa venga ascoltata, in

occasione della ridefinizione dei confinidella città. Un tema di attualità, dopo chegli israeliani hanno pianificato un’ulterioreespansione dei propri insediamenti nellazona che dovrebbe fare parte del futuroStato palestinese. L’occasione per lanciarel’appello è stata la presentazione, giovedì,della “Guida francescana per pellegrini eviaggiatori” (Edizioni Terra Santa), curatada fra Heinrich Fürst e fra Gregor Geiger,nella sede romana della delegazione dellaCustodia di Terra Santa. Proprio una guida,secondo monsignor Pizzaballa, può essere«uno strumento per esprimere la nostrapresenza, per manifestare che in queiluoghi c’è anche la nostra identità. La TerraSanta è anche nostra non in senso politico,ma in senso storico, spirituale, teologico. Èmolto importante come noi oggi laleggiamo, vediamo e consideriamo, perchévi apparteniamo non meno di tanti altri». Il

progetto originario della guida,riconosciuta dalla Custodia, risale agli anni’60, quando si cominciò a delineare lapossibilità di realizzare uno strumento disupporto per viaggiatori e pellegrini. Unprogetto che, però, non aveva mai visto laluce fino a oggi. L’amministratoreapostolico del Patriarcato ne svela iretroscena. «Quando divenni custode unodei tanti progetti che presentai fu quello dielaborare una guida in lingua italiana –racconta monsignor Pizzaballa –. All’iniziosi pensava a una revisione di un testo giàscritto, poi si reputò opportuno prepararneuno ex novo, perché la situazione nelfrattempo era totalmente cambiata. Siaffidò l’incarico a diverse persone,soprattutto a uno studio biblico, manessun progetto andò a buon fine o perchéil responsabile andò via o perché morì.Quando uscì questa guida in lingua tedesca

si pensò di prenderla come riferimento. Ecosì cominciò il lavoro», oggi racchiuso in800 pagine. Sono 32 le pagine a colori conle mappe delle principali città e dei sitiarcheologici; più di 200 i luoghi descritti.Per ogni località sono ricordati i riferimentibiblici, con oltre 180 brani riportatiintegralmente. Un lavoro che fra GregorGeiger, docente allo Studium BiblicumFranciscanum di Gerusalemme, ha ripresoe aggiornato dai testi che fra Heinrich Fürst,morto nel 2014, gli aveva affidato. «Miconsegnò il file del testo in un vecchiofloppy disk – racconta Geiger –. Visitando iluoghi ho notato che qualcosa nel tempoera cambiata. Così ho aggiornato i testi eho aggiunto al titolo della guida la parola“francescana”, perché ho ricordato la visitadi Francesco in Terra Santa e ne ho datouna lettura francescana anche grazie ai varicontributi di studiosi della Custodia».

Pizzaballa: Gerusalemme, ascoltare la voce dei cristianiL’appello dell’amministratoreapostolico del Patriarcato latinosul futuro della città. Presentatala nuova Guida per la Terra Santa

Monica Maggioni

Fra Geiger e monsignor Pizzaballa (foto Gennari)

Domenica7 maggio 2017 3

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4 Domenica7 maggio 2017

el novembre scorsoera stato presentatonella selezione

ufficiale della XI edizionedella Festa del cinema diRoma. Questa settimanaesce finalmente in sala: èSole cuore amore diretto daDaniele Vicari, film di fortedrammaticità e intensosottofondo civile. La storia siapre a Roma, in una zonaampia e vastissimacompresa tra la città, leperiferie e i sobborghi. Eli

(Isabella Ragonese, foto) ha quattro figli, un maritodisoccupato in cerca di lavoro, mentre le ha trovatooccupazione come dipendente di un bar dove serve albanco i numerosi clienti giornalieri. Ogni mattina, peressere puntuale sul posto di lavoro, Eli prende un autobusdalla cittadina sul litorale laziale dove risiede e poi unalinea della metropolitana che la lascia vicino al suo bar. Sisobbarca oltre un’ora di strada all’andata e una al ritorno,

e arriva a fine giornata quasi sempre stanchissima. EppureEli, quando serve le persone, è allegra e serena, pronta ascherzare con gli avventori abituali e con tutti quelli che leparlano. Tuttavia anche Eli accusa fatiche varie chedovrebbero consigliarle riposo e prudenza. Sa però chenon può permettersi di rinunciare a quell’ unico lavoro etiene duro, facendo finta di niente… Daniele Vicari, natonel 1967, ha esordito al cinema nel 2002 con Velocitàmassima, un film sulle corse clandestine nelle nottiromane; e poi ha girato altri tre film, L’orizzonte degli eventi(2005); Il passato è una terra straniera (2008); Diaz. Don’tclean up this blood (2012) sui tragici fatti di Genova. Sitratta dunque di un regista portato ad avere con la realtà ela cronaca un incontro diretto e frontale, lontano daretorica, da accomodamenti, da risvolti ideali. A propositodi questo film, Vicari dichiara: «Questo si è rivelato piùcomplicato da realizzare di quanto pensassi inizialmente.La quotidianità rischia di apparire insignificante o menointeressante della messa in scena di sparatorie,tossicodipendenze, violenze e degrado portateall’esasperazione spettacolare. Quando invece la veratragedia della nostra epoca risiede nel senso di impotenzagenerale che ci attanaglia e, per una sempre più larga

fascia della popolazione, nell’impossibilità di realizzareobiettivi minimi». Quello di Eli è personaggio destinato arestare a lungo nelle nostra memoria di spettatori, per ilsilenzioso dolente calvario che affronta ogni giorno, per lacapacità di chiudere gli occhi di fronte ai sacrificiquotidiani, trascurando le conseguenze e anzi trovandoanche la forza per prendere le difese di una collega allaquale veniva proibito da presentarsi ad un esame. Ma ilvero nodo centrale del copione, il tratto che lo distingue elo allontana da altri comunque validi esempi, è che Vicarinon fa denuncia, non urla, non sbraita, non affida i suoiprotagonisti alla rabbia. Eli accetta gli eventi conconsapevole accettazione, sa che una situazione non la sicambia con la rabbia di uno solo. Quando le forze non lareggeranno più, Eli si lascerà andare. Affidando a chi latrova l’eredità ingombrante e pesante di una ragazza senzacolpe, anzi colpevole solo di voler vivere con il marito e ifigli una vita semplice senza dare fastidio a nessuno.Affiancandosi in tal senso al recente ritratto che ci hannoregalato i fratelli Dardenne in Due giorni e una notte e KenLoach in Io Daniel Blake. Personaggi che soffrono eabitano il nostro mondo, con un cuore forte e mai domo.

Massimo Giraldi

N«Sole cuore amore», Vicari e la dura vita quotidianacinema

DOMANIAlle 10 al Santuario del Divino Amoreincontra i sacerdoti dal VI al X anno diordinazione.

MARTEDÌ 9Alle 10 al Santuario del Divino Amoreincontra i sacerdoti dal I al V anno diordinazione.

SABATO 13Alle 16 nella basilica di San Giovanni inLaterano presiede la solenneconcelebrazione in occasione della XIIIGiornata nazionale del pellegrino.Alle 21 nella basilica di Santa MariaMaggiore presiede il Santo Rosario animatodai giovani in occasione del centesimoanniversario delle apparizioni dellaSantissima Vergine Maria a Fatima.

Botero, cinquant’anni in mostra al Vittoriano

na carriera lunga ol-tre 50 anni, dal 1958

al 2016, quella di Fernan-do Botero: colori vivaci,forme piene e tondeg-gianti, immediatamentericonoscibili. Il Complessodel Vittoriano gli rende o-maggio nel suo ottanta-cinquesimo compleanno– è nato il 19 aprile 1932– con una mostra chia-mata semplicemente co-me l’artista di orgine co-lombiana. Esposti una cin-quantina di capolavori. Fi-no al 27 agosto.

U

arte

Centro missionario-Migrantes: incontro su migrazione e missione - Movimento Apostolico Sordi al Divino AmoreImmigrazione, convegno della XIX prefettura - Tavola rotonda su san Giovanni Paolo II al Sant’Anselmo

celebrazioniIL MOVIMENTO APOSTOLICO SORDICELEBRA FATIMA AL DIVINO AMORE. Inoccasione del centenario delleapparizioni della Madonna di Fatima,il Movimento apostolico sordi invita apartecipare alla celebrazioneeucaristica di sabato 13 al Santuariodel Divino Amore. Alle 16.30 previstele confessioni con sacerdoti checonoscono la Lingua italiana dei segni,alle 18 è in programma la Messa.

IL CARDINALE CORTI A SAN GIOVANNI APORTA LATINA. Domenica 14, alle11.30, il cardinale Renato Cortiprenderà possesso del titolo dellabasilica di San Giovanni a PortaLatina.

incontriI MARTEDÌ ALLE «BELLE ARTI» SULL’ARTESACRA. Ha avuto inizio martedì il ciclodi lezioni di arte sacra dedicato allafigura di Maria nella storia dell’arte.Organizzate dall’Ufficio diocesano perla pastorale universitaria e dallacappellania dell’Accademia di BelleArti, le conferenze sono tenute dalladirettrice, vicedirettrice e dai docentidell’Accademia. Prossimo incontromartedì 9. Appuntamento alle 17 allacappella dell’Accademia di Belle Arti invia di Ripetta, 62. Le conferenzesaranno accompagnate da musiche diBach. Al termine, la celebrazioneeucaristica presieduta dal vescovoausiliare Lorenzo Leuzzi.

XIX PREFETTURA: CONVEGNOSULL’IMMIGRAZIONE. Continuano gliincontri del centro culturale della XIXPrefettura. Al teatro della parrocchiaSan Giovanni Battista De Rossi, in viaCesare Baronio 127, martedì 9 alle20.30 si parlerà di «Immigrazione:risorsa o pericolo?». Al convegno,moderato da Michele Zanzucchi,direttore della rivista Città Nuova,interverranno il prefetto MarioMorcone, capo gabinetto del ministerodegli Interni; Franco Pittau, presidenteonorario Idos; Igiaba Scego, scrittricesomala. Videointervista al vescovoausiliare Guerino Di Tora, presidentedella Commissione Cei per lemigrazioni. Saluto finale del vescovoausiliare Giuseppe Marciante.

ALLA LATERANENSE SI PARLA DI ENERGIAE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. Si intitola«Energia e regole per un futurosostenibile» l’incontro organizzatodall’Institutum Utriusque Iuris dellaPontificia Università Lateranensemercoledì 10 maggio (piazza SanGiovanni in Laterano, 4). Alle 15,dopo il saluto del rettore, il vescovoEnrico Dal Covolo, Guido Pier PaoloBortoni – presidente dell’Autorità perl’energia elettrica, il gas e il sistemaidrico – terrà una lectio magistralis sultema dell’energia e dello svilupposostenibile. Interverranno inoltreMario Scino e Carlotta Maggioni, dellaLateranense.

ASSEMBLEA DEI SUPERIORI DELLECOMUNITÀ RELIGIOSE ROMANE. L’Ufficiodiocesano per la vita consacrataannuncia che l’assemblea dei superioridelle comunità di religiosi delladiocesi di Roma è convocata permercoledì 10 maggio alle 10 presso lasala del terzo piano del Vicariato(piazza San Giovanni in Laterano, 6)per l’elezione del nuovo segretariodella Cism.

FEMMINISMO E GENDER ALLA LUCEDELL’ANTROPOLOGIA DI EDITH STEIN.Mercoledì 10, alle 16.45, la PontificiaUniversità Lateranense (piazza di SanGiovanni in Laterano, 4) sarà la sededell’incontro organizzato dall’Areainternazionale di ricerca «Edith Stein ela filosofia contemporanea». Alseminario «Femminismo, genere,gender a confronto con l’antropologiadi Edith Stein» interverranno GiulioAlfano, Chiara Ariano e Anna MariaPezzella, docenti di Filosofia allaLateranense, e Flavia Marcacci, docentedi Storia del pensiero scientifico nellastessa università.

CENTRO MISSIONARIO E MIGRANTES: ALMAGGIORE SI PARLA DI MIGRAZIONE EMISSIONE. «Migrazione e missione.Come la migrazione interpella eprovoca la missione ad gentes» è iltema del prossimo incontro promossodal Centro missionario diocesano incollaborazione con l’Ufficio Migrantesdiocesano. Intervengono padre AldoSkoda, missionario scalabriniano, esuor Paola Vizzotto, missionariadell’Immacolata (Pime).Appuntamento sabato 13 alle 10 alSeminario Maggiore. Modera lagiornalista Federica Cifelli.

PADRE MAURIZIO BOTTA AL CENTROSTUDI SINDONE DEL CARAVITA. Sabato13 alle 17 l’ultimo incontro della serie«Sindone 2017» organizzato dalCentro studi sindone del Caravita (viadel Caravita, 7). Ospite speciale saràpadre Maurizio Botta, dellaCongregazione dell’Oratorio di SanFilippo Neri. Parlerà di «Predicazione.La lettera d’amore di Gesù scritta con ilsuo sangue».

TAVOLA ROTONDA SU GIOVANNI PAOLO II,PELLEGRINO DI PACE E UNITÀ. IlMovimento gruppi di preghiera deifigli spirituali di Giovanni Paolo IIorganizza una tavola rotonda, sabato13 alle 17 (Pontificio ateneoSant’Anselmo – piazza dei Cavalieri diMalta, 5) sul tema «Giovanni Paolo IIpellegrino di pace e unità». Aprirà gliinterventi l’arcivescovo Piero Marini,maestro delle celebrazioni pontificiecon Giovanni Paolo II. Seguiranno gliinterventi dei monsignori GiuseppeTonello, direttore dell’Ufficio diCancelleria del Vicariato, e GiangiulioRadivo, giornalista; padre Ciro Bova,vice decano della Facoltà teologicaall’Angelicum; padre Bernard Sawicki,coordinatore dell’Istituto monasticopontificio Anteneo Sant’Anselmo, epadre Antonio Cocolicchio, assistenteecclesiastico del Movimento.

«(S)LOTTIAMO CONTRO L’AZZARDO»:POLLO AL SANTISSIMO SACRAMENTO ATOR DE SCHIAVI. Mario Pollo, docentedi Pedagogia generale e sociale dellaLumsa di Roma, terrà un incontro –organizzato dalla Caritas diocesana –contro il gioco d’azzardo. Ad ospitarlo,domenica 14 maggio alle ore 19.30, laparrocchia del Santissimo Sacramentoa Tor de Schiavi (largo Agosta, 10).

formazioneL’UNIVERSITÀ EUROPEA FA SCUOLAD’INCLUSIONE E D’ACCOGLIENZA. Nuovocorso, di 60 crediti formativi,all’Università Europea di Roma, perl’acquisizione delle competenzedidattiche atte a favorire l’integrazionescolastica degli alunni diversamenteabili, dal titolo «La scuoladell’inclusione e dell’accoglienza». Alcorso possono iscriversi i docentiabilitanti all’insegnamento nellescuole. Ulteriori informazioni su:universitaeuropeadiroma.it.

culturaA SANTA CATERINA DA SIENA UNCONCERTO DI 12 AVE MARIA. Inpreparazione alla celebrazione del25mo anniversario di sacerdozio delparroco don Humberto GomezGiraldo, oggi alle 19.30 a SantaCaterina da Siena (via Populonia 44)saranno interpretate 12 “Ave Maria” dicompositori diversi (Schubert,Gounod, Verdi, Mascagni, Caccini),alcune delle quali inedite. Interpreti:Jaeryang Kim, soprano; Eun Hye Lee,soprano; Yiseul Kang, soprano;Antonio di Lorenzo, baritono.

PRESENTAZIONE LIBRO: «I GERMOGLIDELLA BUONA NOTIZIA». Saràpresentato martedì 9 maggio alle17.15 nella sede dell’UniversitàPontificia Salesiana (piazzadell’Ateneo Salesiano 1), il libro chenel titolo si ispira al tema indicato dalPapa per la Giornata delleComunicazioni sociali di quest’anno:«I germogli della buona notizia.Comunicare speranza e fiducia nelnostro tempo» (Las Roma). Il volumeè curato da docenti della facoltà diScienze della comunicazionedell’Università Salesiana: VittorioSammarco, docente di Giornalismo eComunicazione e politica; SimonettaBlasi, professore di Teoria e Tecnichedella Pubblicità; Anthony CliffordLobo, docente di Comunicazioneinternazionale e Teoria e tecniche diricerca; Maria Paola Piccini, docente diMetodologia della ricerca sociale.

solidarietàDONAZIONI DI SANGUE NELLEPARROCCHIE E AL SAN LEONE MAGNO.Sabato 13 e domenica 14 saràpossibile donare il sangue con l’Aviscomunale all’Istituto De Merode,Collegio San Giuseppe (via SanSebastianello, 1) e nelle parrocchieSantissimo Corpo e Sangue di Cristo(via Narni, 19); Sacro Cuore di Gesù aPonte Mammolo (via Casal de’ Pazzi,88) e Santa Maria Stelladell’Evangelizzazione (via Amsterdam,5). Negli stessi giorni, dalle 8.30 alle11, si potrà donare il sangue conEmatos (Fidas) all’Istituto San LeoneMagno in via di Santa Costanza, 62(info 06.85370439).

vverrà durante una celebrazioneecumenica in programma il 9 maggionella cattedrale di San Policarpo a

Smirne la consegna di una reliquiadell’apostolo Filippo di Bethsaidaproveniente dalla basilica romana dei SantiXII Apostoli al patriarca ecumenico diCostantinopoli Bartolomeo. A consegnarlasarà una nutrita delegazione italiana: ilparroco della basilica fra Agnello Stoia; fraSilvestro Bejan, del Sacro Convento diAssisi, delegato generale per l’Ecumenismoe il dialogo interreligioso; e fra MartinKmetec del Convento di Sant’Antonio aIstanbul e Custode d’Oriente. Si unirà alladelegazione anche un altro parrocoromano, padre Davide Carbonaro, che

guida la comunità di Santa Maria in Porticoin Campitelli, insieme ad alcuni fedeli. Tragli altri, parteciperà anche l’archeologoFrancesco D’Andria, professoreall’Università di Lecce, che nel 2008 hascoperto il sito dove l’apostolo è statocrocifisso e deposto a Hierapolis, in Frigia,l’odierna Pamukkale. All’originedell’iniziativa c’è la ricognizione degliapostoli Filippo e Giacomo minore che si èsvolta lo scorso anno proprio in questoperiodo (dal 3 al 15 maggio del 2016), inoccasione dell’Anno Santo dellaMisericordia, nella basilica dei Santi XIIApostoli, a Roma, dove sono custoditi iloro corpi dal VI secolo. Anchel’arcivescovo cattolico di Smirne, ildomenicano Lorenzo Piretto, è venuto avenerare le reliquie e ha consegnato alparroco fra Agnello la richiesta da partedella comunità cattolica e ortodossa localeche l’apostolo Filippo potesse “tornare acasa”. Lo stesso patriarca Bartolomeo poi èparticolarmente devoto a san Filippo.«Siamo felici di rinsaldare rapporti diamicizia e di comunione ecclesiale tra

Roma e Costantinopoli nel nome di sanFilippo e di san Francesco d’Assisi – ilcommento di fra Agnello Stoia –. Cisentiamo nell’abbraccio di Paolo VI e diAtenagora, di Papa Francesco e delpatriarca Bartolomeo».

Federica Cifelli

A

Proveniente dalla basilica deiSanti Apostoli, sarà consegnatamartedì in Turchia duranteuna celebrazione ecumenicacon due parroci romani

La ricognizione delle reliquie nel 2016

Il matrimonioresta un "baricentro"

on mi sposo più», così si intitola il rapportodel Censis diffuso pochi mesi fa, dal quale sievidenzia che, se il trend dei numeri prose-

guirà così, nel 2031 i matrimoni religiosi in Italia saran-no pari a zero! Ma la crisi non riguarda solo i matrimo-ni religiosi: la totalità dei matrimoni, che era pari a oltre400.000 nel 1974, si riduce a meno di 190.000 nel 2014,con una perdita secca del 52%. E a che età ci si sposa inmedia? A quasi 37 anni per gli uomini e a quasi 33 anniper le donne.Il direttore del Censis, nel commentare lo studio, ha det-to che «la verità è che il matrimonio ha smesso di essereil baricentro della vita sociale e delle esistenze delle per-sone»! Ma sbaglia. Da una indagine condotta nella regioneLazio sul processo di transizione al ruolo genitoriale neigiovani (processo sempre più faticoso e lento) condottadall’Itci è emerso che invece l’aspirazione ad un amorestabile, per sempre, generativo, progettuale batte ineso-rabilmente l’opzione di amori occasionali, ipersessualiz-zati, aprogettuali e non generativi. Insomma l’amore ro-mantico, quello del “per sempre”, in definitiva il matri-monio è ancora centrale nelle esistenze dei giovani.Ma, come rileva amaramente Papa Francesco nella Amo-ris laetitia al punto 40, «a costo di banalizzare, potremmodire che viviamo in una cultura che spinge i giovani a nonformare una famiglia, perché mancano loro possibilità peril futuro».Ecco il punto centrale: le generazioni di oggi hanno su-bito lo scippo del futuro e il furto della speranza. Per que-sto il direttore del Censis sbaglia: non sono i giovani anon desiderare il matrimonio, ma un sistema sociale che,anche sulla spinta di ideologie disumanizzanti, non con-sente la realizzazione di aspirazioni, speranze e aspetta-tive che sono nel cuore delle persone. Comunque, riper-correndo la appassionata pagina sulla «sfida della crisi»(AL 238 e successivi), ogni crisi è piuttosto una opportu-nità: assistiamo infatti ad un fiorire gioioso di iniziative,percorsi, animazioni promosso dalla pastorale familiarein Italia.Resta ancora una considerazione da fare rispetto ai nu-meri. Don Roberto Malpelo, in un ottimo sussidio pro-dotto dall’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della fa-miglia, dal titolo “Amoris laetitia: una Chiesa alla scuoladella famiglia”, rileva che sono circa 57.000 i matrimonireligiosi “falliti” in Italia nel 2014, ma solo 2.500 i libel-li per le cause di nullità introdotte nello stesso anno e sidomanda: e tutti gli altri? E suggerisce di utilizzare, pro-prio nella pastorale familiare, il ponte giuridico–pasto-rale proposto dal motu proprio di Francesco “Mitis Iu-dex Dominus Iesus”, che, nel restituire al vescovo il ser-vizio della giustizia, pone come fine supremo delle leggila salvezza delle anime e attribuisce al processo matri-moniale di nullità la giusta dimensione pastorale.

Pianeta famigliaa cura di Tonino Cantelmi

Reliquia di san Filippo da Roma a Smirne

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