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AREA bUSINESS6
A cura di Francesco Manicardi ([email protected]) responsabile Uff. Stampa
Una misura precisa per miliardi di gasCPL CONCORDIA STA REALIZZANDO UN GRUPPO DI MISURA DEL GAS PROVENIENTE DALRIGASSIFICATORE EDISON DI PORTO TOLLE
CPL Concordia sta realizzando a Minerbio (BO) un gruppo di misura gas - più precisamente
un package di filtrazione e un packa-ge di misura - in un’area di circa 160 metri per 70 che si trova all’interno del complesso di smistamento di SNAM Rete Gas, gestore della rete di traspor-to nazionale. Per maggiori dettagli abbiamo intervistato Silvano Tromba, responsabile del Settore Impianti Tecnologici, e Ivan Marazzi, responsa-bile di Commessa Edison a Minerbio.
Quali erano le necessità di Edison?Marazzi: Edison deve dare continuità territoriale al gas che arriva via mare
in Adriatico e deve essere immesso nella rete di trasporto nazionale per poi essere venduto. A partire dal rigassificatore di Porto Tolle (Rovigo) l’azienda milanese sta ultimando un metanodotto - che comprende un trat-to a mare (sealine) e un tratto a terra - che penetra fino alla zona limitrofa a Minerbio (BO) e termina con un tratto di ricezione. A Minerbio c’è il punto di collegamento di tutto il gas a livello nazionale che proviene dall’Al-geria, dall’Olanda (Passo Greis), dalla Russia, ecc.
Perché è determinante misurare oltre la quanti-tà anche la qualità del gas?Tromba: Le diverse provenienze della materia prima rendono indispensabile misurare la qualità del gas immesso
o prelevato, dato che il potere calori-fico del gas può oscillare fra le 8.200 e le 10.000 calorie al metro cubo. L’obbligo di legge prevede di vendere il gas al valore calorifico standard di 9100 calorie a metro cubo, quindi stabilire l’esatta “qualità” calorica del gas è fondamentale per Edison che magari potrebbe trovarsi a cederlo a SNAM (a Minerbio) a 10.000 calorie e riprelevarlo a Foggia a 9.000 calorie: è un gap calorico (e quindi di prezzo) notevolissimo sui grossi volumi. Da qui la necessità di misure qualitative e quantitative precise.
CPL Concordia come si posiziona rispetto a que-sto appalto?Marazzi: Questo è uno degli impianti più grandi che CPL abbia mai realiz-zato in questo ambito. Si tratta di un
progetto – del valore di 2,8 milioni di Euro - che comprende collettori da 36 pollici interrati e linee di misura da 20 pollici con un sistema di misura nuovo: contatori a ultrasuoni che sono stati da poco autorizzati fiscal-mente dall’Ufficio Metrico e vengono utilizzati in alte pressioni e per i grossi diametri. A Minerbio faremo la prima installazione di questi contatori per impianti di queste dimensioni in Italia. Per dare un’idea dei volumi, in questo sistema si registra un flusso di combustibile di un milione e 125mila metri cubi/ora; dopo la filtrazione ini-ziale il gas passa nel package di misu-ra: si tratta di 3 linee, 2 in funzione in contemporanea e una di riserva che si trova normalmente in stand by.
Come procedono i lavori attualmente?Marazzi: CPL sta progettando e rea-lizzando l’opera con risorse interne: ovviamente stiamo agendo anche con il supporto di officine e gruppi installa-tori esterni, perché la fornitura non termina con la costruzione dei package ma prosegui-rà con la gestione di tutta la parte elettro-strumentale e della parte gestionale, sele-zionando un sistema di misura secondo le norme della Delibera 185 del 2005 e succes-sive intergazioni, che integra i misura-tori di portata volumetrici ad ultrasuo-ni e i relativi Flow Computer con una serie di analizzatori di tutte le possibili caratteristiche del prodotto gas (Potere
calorifico, Indice di Wobbe, CO2, O2,
H2S, Mercaptani, Zolfo Totale, Densità
relativa, Punto di rugiada acqua,
Punto di rugiada idrocarburi). Questi
dati sono poi convogliati in un siste-
ma di controllo
generale con RTU
(Unità Perifica di
Controllo), Server
e stazioni opera-
tore per il con-
trollo, la registra-
zione e le stampe
delle varie misu-
re (misura volu-
metrica, analisi
di misura ecc.).
Questo sistema ripete i dati ai vari
sistemi di monitoraggio di entrambe le
società interessate al traffico, Edison e
SNAM Rete Gas.
Centrale di smistamento di Minerbio in cui viene eseguita l’interconnessione fra il metanodotto Edison e la rete SNAM
Particolare della posa di condotte a 36 pollici tra il rigassificatore di Cavarzere (RO) e la centrale di Minerbio
Modello realizzativo dei tre pacchi di filtrazione (colore azzurro) e dei tre circuiti di misura volu-metrica (colore giallo) con contatori di ultima generazione ad ultrasuoni
Misuratore ad ultrasuoni
“A Minerbio c’è il punto di collegamentodi tutto il gas
italiano”
segue a pag. 7
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Quali sono le difficoltà maggiori?Marazzi: Le difficoltà di questo lavo-ro sono date dalle particolarità dei materiali che sono tutti a richiesta specifica SNAM Rete Gas; inoltre i tempi di realizzazione richiesti sono strettissimi, dato che la consegna dell’impianto “chiavi in mano” è fis-sata per il 31 agosto 2007. Abbiamo incominciato ad essere operativi sulla commessa prima di Natale con i preordini degli items critici. L’urgenza è derivata dal fatto che Edison deve coordinare vari appalti e ha previ-sto che l’impianto sia funzionante per l’inizio della prossima stagione termica a settembre/ottobre. SNAM Progetti si occupa invece del controllo e della verifica della progettazione, e della corrispondenza del materiale delle forniture alle specifiche di Snam Rete Gas.
Ci può parlare dei sistemi di controllo informati-ci connessi alle sonde a ultrasuoni?Tromba: Oltre ai contatori a ultra-suoni ci sono dei flow computer che ricevono il segnale di portata del gas dato dal contatore, e insieme agli altri classici sensori (a pressione e a temperatura) elaborano il segnale di portata corretta di standard metro cubo. Questi contatori a ultrasuoni non vengono normalmente utilizzati negli impianti tradizionali per il costo elevato e per il fatto che i sensori che li caratterizzano lavorano bene ad una pressione superiore ai 5 bar: in questo caso lavoriamo ad una pres-sione compresa tra i 50 e i 75 bar. Nelle grosse cabine ci sono invece dei gascromatografi che analizzano i gas in un modo più semplice – e infatti costano anche un decimo di questi impianti – e forniscono fiscalmente il potere calorifico del gas, e sono già un punto di riferimento che SNAM vuole usare per catalogare e determinare il gas che viene distribuito in una data zona.
Chi è impegnato nella commessa Edison di Minerbio e quali sono le prospettive future?Tromba: Nello staff di CPL, oltre a Marazzi in qualità di Project Manager, lavorano al progetto Elena Pancaldi, Giorgio Oca e Paolo Mambrini. Le prospettive sono di partecipare ad altre gare per progetti che sono in avviamento sempre in relazione ai rigassificatori (i terminal di Livorno, Porto Torres, Trieste e un’altra decina di progetti). La nostra attenzione è rivolta anche ai punti di intercon-nessione tra i diversi metanodotti nei quali è richiesta questa tecnologia di analisi dei diversi gas. Ci aspettiamo richieste anche dall’estero, perchè più si va avanti e più i grandi player vogliono misurare l’energia – effettiva più dei volumi - che immettono e pre-levano dalla rete. A proposito di paesi esteri, in Algeria abbiamo in corso una gara per fornire quattro gascro-matografi, sistemi di analisi in grado di fornire un parametro sul potere
calorifico del gas.
Prof. Sapelli, i rigassificatori rappre-sentano veramente un rimedio effi-cace alla crescente “fame di energia” dell’economia italiana?Sono l’unica via reale per far diventare il gas una commodi-ty, cioè un bene a larga distri-buzione. Fino a quando il gas viene trasportato tramite pipe-lines e sottoposto a condizioni di attraversamento (soprattut-to in Italia) di un territorio ecologicamente molto compli-cato, costruire altre pipelines è molto difficile. Il rigassifica-tore consente di far arrivare il gas da luoghi dove ci sono dei giants [grandi giacimenti] rile-vanti o dove ci sono sbocchi in territori con meno vincoli “ipo-condriaci” rispetto all’ambiente come in Italia. I rigassificatori consentono di far arrivare il gas liquefatto in condi-zioni di sicurezza a territori strategici dove possano essere distribuiti senza passare per la costruzione sempre più complicata dei gasdotti. Naturalmente, vista la cultura nazionale secondo me sbagliata che teme qualsiasi rapporto tecnologico che medi con la natura, anche la costruzione di rigassificatori è problematica. Se però non lo fac-ciamo andiamo verso una situazione di short edge [penuria] di gas dram-matico, perchè il tetto all’importazio-ne imposto all’ENI dal gasdotto TAG impedisce l’ingresso di altra materia prima dall’estero.
Secondo Lei il consenso sui rigassificatori in Italia è ancora alto o si registra uno stand by a favore di altre fonti energetiche? In quale direzione si stanno muovendo il Governo e il Ministero delle Attività Produttive?E’ difficile capire cos’ha in testa que-sto governo. La prova più drammatica di questo è la situazione al limiti del-l’illegalità in cui versa l’Authority, che dovrebbe avere tre componenti e da anni ne ha solo due: ciò significa che non c’è l’attenzione governativa che ci dovrebbe essere. Circa il consenso per i rigassificatori, ufficialmente tutti i governi sono stati favorevoli, ma se scendiamo a livello dell’applicazione concreta nessuno vuole assumerse-ne gli oneri. Il rigassificatore, come le altre infrastrutture, deve essere fatto comprendere alla popolazione non solo come fonte di occupazione diretta e d’indotto, ma nei termini di soddisfazione del bisogno simbolico - che le comunità hanno sempre di
Il parere dell’Esperto Giulio SapelliSUI RIGASSIFICATORI E SULLE QUESTIONI APERTE DEL MERCATO ENERGETICO AbbIAMO POSTO ALCUNE DOMANDE AL PROF. GIULIO SAPELLI, ECONOMISTA, Ex PRESIDENTE DI META MODENA, RICERCATORE EMERITO PRESSO LA FONDAZIONE ENI “ENRICO MATTEI” DI MILANO
più - di vedere insieme all’intervento tecnologico anche una ricostruzione ambientale (esempio tipico dell’ENI in Val d’Agri, con pozzi camuffati da colline). E’ una strada lunga, perchè in Italia, dal centrodestra al centrosi-nistra, prevale una cultura lobbystica secondo cui qualsiasi sindaco può opporsi alla costruzione di un’infra-struttura. La cosa si complica perchè
ora siamo tutti convinti che, oltre a riprendere l’uso del carbone per la produzione elettrica, nel nostro gover-no si facciano strada idee favorevoli al ritorno del nucleare. Ricordiamo che negli Anni ‘50 e ‘60 eravamo fra le prime potenze mondiali come tecno-logia dell’atomo. Nonostante le noti-zie che vengono dalla Finlandia, che riducono a 5/6 anni e non più a 12/15 anni i tempi di costruzione di una cen-trale, ciò richiede molti investimenti e l’avvento del private equity o degli edge found, investitori internazionali capaci di sostenere questi costi. La via vera credo sia questa: più gas e ritorno al nucleare.
Come si concilia oggi e nel prossimo futuro l’ac-cresciuto approvvigionamento di metano da
parte di grandi player in Italia e il fatto che la Rete di Trasporti Nazionali è detenuta dall’ex monopolista ENI?Parlo facendo una certa auto-critica: nei 7 anni in cui sono stato nel CdA dell’Eni mi sono battuto per la liberalizzazione del gas e devo dire che adesso un po’ mi pento, perchè noi eravamo convinti che favo-rendo l’unbundling, favoren-do la politica di liberalizza-zione del trasporto nascessero degli operatori dal giacimento al consumatore finale, quindi in grado di costruire altre reti. Purtroppo ci accorgiamo che i capitalisti italiani si orientano
solo sulla speculazione del trading, non c’è nessuno che voglia farsi cari-co della costruzione di nuove reti. L’unica via ora sono le municipaliz-zate: io auspico (e modestamente lavoro) perchè le municipalizzate più importanti si aggreghino, non tanto fondendosi tra loro ma creando delle comuni società di vendita e di tra-sporto, e soprattutto di stoccaggio. Occorre però farlo con i possessori degli assets, trovando accordi con Gazprom, con Sonatrach, con chi fornisce il gas per reperire i mezzi finanziari sul mercato internazionale (meno caro) e costruire ove possibile nuove reti. Poi naturalmente è essenziale che l’Authority si decida a lavorare come tale, non mortificata come ora. Mi spiace dirlo ma i commissari attuali – con tutto il rispetto per le perso-ne – sono del tutto incompetenti. E’ molto importante ridare autore-volezza all’authority per l’Energia, nominare dei commissari competenti e soprattutto indipendenti - indipen-denti non tanto dall’Eni ma da quelli che vorrebbero entrare - e garantire a tutti con un sistema di gare di poter fruire della rete SNAM. Un altro errore è stato privatizzare SNAM Rete Gas, che doveva rima-nere in mano pubblica (o all’ENI, ma divisa societariamente) e garan-tire tramite l’authority anche ad altri operatori il passaggio. Abbiamo in Alberto Meomartini un presidente di SNAM di grande buon senso, ma è necessario ridare oserei dire “dignità” all’Authority.
A cura di Fr. Ma.
Il prof. Giulio Sapelli, economista e ricercartore presso la fondazione “Enrico Mattei” di Milano
“Occorre tro-vare accordi con Gazprom e Sonatrach per costruire nuove reti”
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CPL “raddoppia” la cabina gas di PalermoNEL CAPOLUOGO SICILIANO CPL hA REALIZZATO PER AMG ENERGIA UNA DELLE CAbINE DI REGOLAZIONE E MISURA GAS PIù GRANDI D’ITALIA, CAPACE DI SERVIRE 170MILA UTENZE. INTERVISTA A MASSIMO bELLUZZI, PROjECT MANAGER DEL SETTORE IMPIANTI TECNOLOGICI DI CPL
Belluzzi, ci può illustrare di
che impianto si tratta?
Parliamo di una nuova cabina
di decompressione e misura gas meta-
no a servizio della città
di Palermo. L’impianto
è stato realizzato in
località Bellolampo a
supporto della cabina
preesistente per far
fronte all’incremen-
to di portata richiesto
dalle utenze. La cabina
è predisposta per rice-
vere il gas dalla rete di
trasporto di proprietà
Snam Rete Gas ad una
pressione variabile compresa tra i 12
e i 75 bar. In ingresso arriva una con-
dotta con diametro nominale DN 300
(ovvero 324 mm di diametro esterno).
In uscita invece esce una condotta
della stessa dimensione ma con una
pressione di 5 bar verso la rete di
distribuzione cittadina.
Cosa succede all’interno della
cabina?
La cabina, come tutti i sistemi di
monitoraggio e supervisione
delle apparecchiature, è stata
interamente progettata e
costruita da CPL Concordia.
All’interno il gas viene filtra-
to (cioè pulito) da un gruppo
di filtraggio in doppia linea,
diametro dn 300 e subito
misurato attra-
verso tradizio-
nali contatori a
turbina G4000
che verificano
la quantità di
gas in ingresso
(circa 81.000
Stm3/h) In
questa fase
a b b i a m o
effettuato, su
richiesta dell’AMG ENERGIA
SpA di Palermo, la predi-
sposizione dell’impianto
per accogliere in futuro un
turbo-espansore che servirà parallela-
mente a ridurre pressione e produrre
energia elettrica con un cogeneratore.
CPL Concordia ha installato ed attiva-
to anche il telecontrollo dell’impian-
to. Attraverso una linea GSM/GPRS
infatti, ogni parametro viene costan-
temente monitorato presso il Centro
a cura di Francesco Manicardi ([email protected]), Resp. Ufficio Stampa
rimanente è valorizzata e venduta al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) mediante il meccanismo dei Certificati Verdi. La parte di calore che non viene utilizzata per il riscaldamento dei digestori difficilmente viene valoriz-zata ulteriormente in loco, vista la sua natura energetica “povera”, quindi si prevede la possibilità di impiegarla per il riscaldamento in serre dedicate alla coltivazione di orticole da seme.L’imprenditore Agricolo, oltre a pro-durre l’energia necessaria a sostenere i propri consumi aziendali, riesce ad ottenere anche vantaggi agronomici e di impatto ambientale, poiché il trat-tamento dei reflui porta ad ottenere una matrice in uscita al processo total-mente inerte, stabilizzata, mineraliz-zata: un ottimo ammendante agricolo (compost).Si tratta quindi di ottimi esempi di come, attraverso l’appropriato tratta-mento dei reflui zootecnici, l’Azienda agricola possa produrre energia, parte-cipare attivamente alla riduzione delle emissioni di CO2 che derivano dal
di Telegestione dell’AMG di Palermo.
Com’è strutturato il sistema?
6 grossi riduttori dn 150 (tre di servizio
e 3 d’emergenza), ovvero le apparec-
chiature di riduzione della pressione,
costituiscono il cuore dell’impianto. A
valle dei riduttori è stato applicato un
sistema pneumatico di controllo della
pressione e della portata d’uscita di
ciascuna linea. A seguito della forte
riduzione di pressione (65 bar) il gas
metano si raffredda di oltre 26° C ed
è quindi necessario riscaldarlo (per
garantire il corretto funzionamento
delle apparecchiature). Il sistema di
preriscaldo ad acqua calda è costi-
tuito da 12 caldaie con bruciatore
consumo dei combustibili fos-sili e, non per ultimo, produrre direttamente anche le materie prime: le essenze forestali, le colture oleaginose e zucche-rine e i residui zootecnici. Si delineano dunque nuove pro-spettive per le Aziende, dato che la disponibilità e il costo dell’energia è un fattore sempre più critico, cresce la sensibilità ambientale e questa diversifica-zione delle fonti di reddito può rappresentare una “variante” strategica per molte realtà pro-duttive agricole.Oltre al ruolo di progettazione e realizzazione impianti, le due Aziende piacentine hanno affi-dato a CPL Concordia anche la gestione dei sistemi di coge-nerazione: del resto l’azien-da modenese da oltre 20 anni si occupa di manutenzione (a chiamata e full service) e attualmente ha in carico circa 200 impianti in tutta Italia.
Particolare dei dispersori del calore prodotto dai moduli di cogenerazione nell’impianto dell’AGT
Linee di riduzione all’interno della cabina di Bellolampo: su richiesta della committenza di AMG Energia Spa CPL ha effettuato la predisposizione per accogliere in futuro un turbo-espansore capace di produrre energia elettrica attraverso un cogeneratore
“Attraverso una linea GSM/GPRS ogni parametro
viene monitorato dal centro di telegestione”
AREA bUSINESS8
INTERVISTA A ENRICO FIDUCCIA, RESPONSAbILE DI AMG ENERGIA SPA DI PALERMO
Chi è AMG?Amg Energia è una società per azioni partecipata dal Comune di Palermo, che si occupa di energia, distribu-zione di metano e illuminazione pubblica, impegnata su più fronti: l’evoluzione tecnologica e nello stesso tempo il rispetto dell’ambiente. Un vero e proprio cantiere di studi e di progetti che da oltre 100 anni aiuta i cittadini palermitani a vivere meglio, facendo di sicurezza ed efficienza una tradizione ormai consolidata, e che vuole assicurare con moderni criteri gestionali un servizio di alta qualità, nella consapevolezza che gas ed elettricità rappresentano servizi primari e irrinunciabili.
Come siete entrati in contatto con CPL?CPL Concordia è nostra partner da circa vent’anni per quanto riguarda la fornitura di odorizzante e di servizi. Circa la realizzazione di questo impianto REMI, 2° Punto di consegna SNAM dedicato alla città di Palermo, CPL si è aggiudicata la gara d’appalto dei lavori che AMG ENERGIA ha bandito nel novembre 2004.
Com’è nata l’esigenza di realizzare una seconda cabina?L’esigenza di realizzare la seconda cabina a servizio della rete di distribuzione della città di Palermo è nata insieme al programma di ampliamento degli impianti e di estensione e completamento delle reti di distri-buzione iniziato negli anni Novanta. Questa permetterà di coprire l’incremento di portata richiesta dalle 136mila utenze attualmente servite, con l’obiettivo nel medio termine di raggiungere 170mila utenze nel solo territorio comunale di Palermo.
Che vantaggi offre il nuovo impianto di CPL in termini di sicurezza?Il nuovo impianto permetterà maggiore sicurezza e flessibilità nell’erogazione del servizio. La cabina REMI infatti è stata dimensionata per una portata di erogazione che ne permette l’utilizzo in alternativa alla cabina attualmente in servizio: inoltre, essendo le due cabine alimentate da due diversi metanodotti di trasporto, si potrà garantire al meglio la sicurezza e la continuità di esercizio.
Quali gli sviluppi futuri?Nel medio termine si prevede, essendo stata già predisposta in progetto, l’installazione di un impianto di tur-boespansione cogenerativa che recupera l’energia posseduta dal gas metano sottoforma di pressione, trasformandola in energia meccanica e quindi in energia elettrica nella fase di riduzione della pressione che si rende necessaria per immettere il metano nelle reti di distribuzione cittadine.
Come Giudica il lavoro di CPL Concordia?CPL Concordia, con la propria struttura tecnica attenta e dinamica, composta da risorse umane che hanno dimostrato di possedere competenza, esperienza e professionalità, ha realizzato con puntualità un impianto di ottima qualità, considerata la dimensione e la complessità di quella che, lo ricordo, è una fra le più grandi cabine REMI d’Italia.
atmosferico da 2700 KW. In cabina il
gas metano (che in natura è inodore)
viene odorizzato per garantire la sicu-
rezza nel suo utilizzo. L’impianto di
odorizzazione è costituito da 2 serba-
toi interconnessi (uno di stoccaggio e
l’altro di servizio) da 265 litri e da un
sistema automatico ad iniezione elet-
tronica brevettato da CPL. Due impor-
tanti apparecchiature di soccorso com-
pletano la dotazione della cabina: un
gruppo elettrogeno a gasolio provvede
a garantire il funzionamento continuo
dell’impianto, e un gruppo di conti-
nuità che alimenta le apparecchiature
elettroniche.
Il responsabile di AMG Energia Enrico Fiduccia all’interno della cabina (non in attività), durante le riprese per il video - case history girato su Bellolampo e visibile sul portale www.cpl.it
Particolare del gruppo di intercettazione esterna del gas: il combustibile arriva dalla rete di trasporto di Snam Rete Gas ad una pressione che raggiunge anche i 75 bar
Veduta esterna della cabina di Bellolampo, realizzata secondo i più moderni standard di sicurezza interni ed esterni: l’impianto serve attualmente 136mila utenze palermitane, ma l’AMG conta di arrivare nel medio termine a quota 170mila
In primo piano i 3 scambiatori di pressione, dei quali due in funzione e uno di riserva: la prassi costruttiva di CPL prevede numerosi sistemi di ridondanza che fungono da ulteriore sicurezza e garanzia di continuità nell’erogazione del servizio gas
AREA BUSINESS 9
durante la messa in gas. Il 12 ottobre scorso la prima turbina è partita, e di conseguenza anche la nostra centrale; in quel frangente il pensiero è andato ai colleghi impegnati nelle varie man-sioni: Cristian Barbi, Andrea Golinelli (ordini materiali e sviluppo particolari progetto), Claudio Bagatin (capo squa-dra e saldatore), Samuele Tortonesi (saldatore e montatore) e Marco Ro-versi (montatore processista).Possiamo affermare che con Algeciras CPL CONCORDIA consolida un tipo di forniture tecnologiche per i grandi im-pianti di produzione energetica: negli anni scorsi infatti lavori simili erano stati eseguiti (sempre per conto di ENEL) a Priolo Gargallo (SR), a Ponti sul Mincio (MN). In questo momento siamo in fase di commissioning in due centrali EDF per conto di EDISON in Francia.
termica ecc. Al termine dei montaggi è iniziata la lunga fase di collaudo, divi-sa per tronchi con pressioni differenti: naturalmente i collaudi sono stati ese-guiti rispettando le normative spagno-le e sotto l’osservazione e approvazio-
ne di un ente certificatore locale.Una volta terminati i collaudi mecca-nici ed elettrici, l’impianto è passato di “proprietà”, dalla responsabili-tà del reparto costruzione al reparto commissioning sempre facente parte dello staff di ENEL. Le attività di com-missioning hanno coinvolto tutti gli apparati dell’impianto (meccanico, elettrico e strumentale), un incrociarsi di prove di funzionamento e di rego-lazione per interfacciarsi al sistema di controllo principale di ENEL: questa attività è durata un mese intero per evitare il minor numero di problemi
(qui sopra e a fianco del titolo) Operazioni di scarico del filtro a cicloni della stazione gas
La parte d’impianto che cura la ricezione e primo filtraggio del metano: di particolare importanza l’attività di recupero e collaudo di parte delle apparecchiature preesistenti, eseguita sotto l’osservazione di un ente certificatore spagnolo
Interno della stazione di riduzione gas. CPL ha costruito ed installato anche un sistema antin-cendio per i 3 locali: la stazione, il locale riduzione e la centrale termica con sensori metano e il locale quadri elettrici con sensori di fumo
La gru da 500 tonnellate per il posizio-namento della parte sommitale delle ciminiere della centrale turbogas: CPL ha già in fase di commissioning in Francia due centrali turbogas di EDF per conto di Edison
di Paolo Mambrini ([email protected]), Settore Impianti Tecnologici
Algeciras è una città spagnola di circa 110.000 abitanti nella provincia di Cadice, in Anda-
lusia. La città sorge su una piccola baia all’estremo meridionale della pe-nisola iberica, sullo stretto di Gibilter-ra. In questo territorio agli inizi degli anni ’70 era sorta una centrale ad olio combustibile, poi chiusa nel 2007 per dar via ai lavori per la conversione a ciclo combinato: la realizzazione del-la nuova centrale a ciclo combinato è gestita da ENEL Produzione SpA per conto della tedesca E.ON, fra i massimi player dell’energia a livello mondiale.Il contratto di CPL prevedeva la forni-
tura della stazione di filtrazione e ridu-zione gas metano per l’alimentazione dei due turbogas. La nostra azienda ha inoltre progettato, costruito e installa-
Le stazioni (gas) di CPL fanno tappa in AndalusiaPER LA CENTRALE TURBOGAS A CICLO COMBINATO (800 MW) DI ENEL AD ALGECIRAS (SPAGNA) CPL hA PROGETTATO E REALIZZATO UNA STAZIONE DI FILTRAZIONE E RIDUZIONE GAS. UNA COMPLESSA ATTIVITà DI COLLAUDI hA PRECEDUTO L’AVVIO DELLA PRODUZIONE ELETTRICA INIZIATA LO SCORSO OTTOBRE
to un sistema antincendio per i 3 lo-cali (la stazione, il locale riduzione e la centrale termica con sensori metano e il locale quadri elettrici con sensori fumo). Tutta l’automazione viene ge-stita dalla sala comandi ENEL che è in grado di monitorare le linee in funzio-ne, la pressione istantanea di ingres-so e uscita, la temperatura e portata istantanea, e provvede ad accendere o spegnere le caldaie e chiudere o aprire il gas della centrale.La stazione gas, progettata interamen-te da CPL su specifiche ENEL, è stata pre-costruita in un’officina di Bonde-no di Ferrara; sono stati fatti i collau-di alla presenza di personale addetto della committente, quindi nell’aprile del 2009 il complesso è partito per il
cantiere spagnolo di Algeciras.Prima di iniziare i montaggi è stato ne-cessario collaudare le parti esistenti da re-cuperare (ad es. i filtri a cartuccia e gli scam-biatori ad acqua) al fine di riqualificare tali apparecchiature per la futura messa in servizio. Termina-te queste attività si è proceduto ai mon-taggi - durati circa 80 giorni - e alla prote-zione catodica della tubazione del meta-no, da ultimo si è pas-
sati alle finiture: i collegamenti delle valvole regolatrici, la costruzione del-le tubazioni d’acqua calda, un nuovo tubo d’alimentazione per la centrale
COME FUNZIONA LA STAZIONE CPL DI ALGECIRASLa stazione di filtrazione e riduzione gas me-tano è composta da un filtro a cicloni, 2 filtri a cartuccia e tre linee di riduzione progettate per erogare ognuna una portata di 60000 mc/h. Il gas in questa zona arriva con una pressione di 76 bar e viene ridotto a 32 bar per il corretto funzionamento delle turbine le quali, a mas-simo regime, richiedono circa 120000 mc/h di gas. L’impianto quindi è previsto che funzioni con 2 linee e una di riserva. Ogni linea è dotata di un sistema di limitazione di portata tarato sui 60000mc/h e al raggiungimento di que-sto picco entra automaticamente in funzione l’altra linea. Gran parte dell’impianto è dotato di sensori di temperatura, pressione e allarmi predisposti per intervenire in caso di blocco di alcuni apparati sensibili e per alti livelli di con-densa nei rispettivi serbatoi di raccolta.
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CPL Concordia si è aggiudicata l’appalto da 1,8 Milioni di Euro per la realizzazione “chiavi in
mano” della nuova cabina di filtra-zione, misura e regolazione del gas naturale per la rete di distribuzio-ne della città di Brescia denominata “Lamarmora”. La nuova cabina meta-no sorge all’interno della proprietà del Gruppo ASM Brescia nel Comune di Brescia, in un’area destinata ad uso tecnologico prospiciente la Centrale di Teleriscaldamento Lamarmora, limi-trofa all’autostrada Milano-Venezia.Il sistema di supervisione, controllo e gestione dell’impianto effettua il controllo antintrusione e antincendio; oltre a monitorare lo stato funzionale dell’impianto permette la gestione a distanza (automatica e manuale) di
Nuova tecnologia nella distribuzione Gas a BresciaENTRO AGOSTO CPL REALIZZERà PER A2A LA CABINA GAS “LAMARMORA” CHE PREVEDE, PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, L’APPLICAZIONE DI VALVOLE MOTORIZZATE PER L’INSERIMENTO SEqUENZIALE DELLE LINEE GAS IN FUNZIONE DELLA PORTATA
di Ivan Marazzi ([email protected]) Servizio Tecnico - Impianti gas e Services
tutte le funzioni operative (regolazio-ne, comando, misura, segnalazione, allarme, storicità, contabilizzazione consumi istantanei e/o per fasce ora-rie, ecc.) dell’intera cabina e dei suoi sistemi e componenti ausiliari. In par-ticolare l’automazione si spinge sulla regolazione della pressione di uscita, con limitazione e ripartizione della portata delle varie linee in servizio e con limitazione della portata comples-siva della cabina, e alla variazione dei set di riferimento (pressione/portata): il tutto finalizzato alla massima conti-nuità di servizio anche in caso di gua-sto di uno dei componenti del sistema medesimo.Il progetto esecutivo è stato realizzato dal Servizio Tecnico interno di CPL; il Settore Impianti (con i colleghi Galavotti e Mambrini) si occupa della costruzione, ormai a buon punto per quanto riguarda le opere civili. La pre-fabbricazione del piping è già iniziata, si prevede l’inizio dei montaggi a metà giugno con attivazione dell’impianto entro il 10 agosto.
I PARTICOLARI TECNICI DELL’IMPIANTO
L’impianto, della portata di 125.000 Sm3/h, riceve il gas dalla rete di trasporto di proprietà Snam Rete Gas alla pressione variabile da 6 a 12 bar, tramite una condotta DN 500, filtrato e successivamente misurato tramite 3 linee DN 400 più una linea DN 200 per le portate estive. Su ogni linea di misura è inserita, a valle dei misuratori di portata a turbina, una valvola a farfalla motorizzata gestita dal sistema di controllo che consente l’inserimento sequenziale delle linee stesse in funzione della portata dell’impianto. Tale soluzione, già da tempo utilizzata all’estero con successo, viene applicata per la prima volta anche sul mercato italiano. Il gruppo di riduzione è composto da 4 linee con regolatori di pressione DN 150 e un sistema di controllo e regolazione a distanza della portata e della pressione regolata di valle (4,5 bar di base). Il collettore di valle DN 600 ad anello, dopo l’odorizzazione con doppia pompa ad iniezione, si ridistribuisce in quattro linee di uscita DN 400 di cui tre alla rete di distribuzione, una ai gruppi G1, G2 e G3 di produzione combinata energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento della città di Brescia.
CHI è A2A
A2A è nata il 1 gennaio 2008 dalla fusione di ASM Brescia e AEM Milano e si inquadra nel contesto evolutivo del settore delle local utilities italiane che, a fronte della progressiva apertura alla concorrenza, ha avviato un processo di consolidamento che sta portando alla formazione di un ristretto numero di operatori di dimensioni maggiori. I numeri di A2A sono di rilevanza europea: ricavi a 9,4 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 1,8 miliardi di euro e una capitalizzazione di Borsa pari a circa 10 miliardi di euro.
A2A opera:
• nella produzione elettrica, con una potenza installata al 2006 di proprietà o in gestione diretta pari a circa 3,7 GW.
• nella vendita di elettricità e gas, che al 2006, includendo il contributo di AMSA, di Ecodeco e il 50% delle attività di Edison, hanno rispettivamente raggiunto circa 52 miliardi di KWh e quasi 4,5 miliardi di metri cubi, escludendo gli usi termoelettri-ci di gruppo.
• nella distribuzione di elettricità e gas, con 12,1 miliardi di KWh di elettricità e circa 2,2 miliardi di metri cubi di gas (incluso il 50% di Edison) distribuiti nel 2006, ben posizionandosi alle spalle di ENI e ENEL
• nei servizi ambientali, in cui A2A ha un ruolo di leadership a livello nazionale, con 2,9 milioni di tonnellate di rifiuti trattati/smaltiti nel 2006 (inclusa AMSA) e una significativa dotazione impiantistica
• nel teleriscaldamento, con oltre 1,5 TWht di calore venduto, posizionandosi salda-mente al primo posto nel settore teleriscal-damento in Italia.
Nella progettazione si è tenuto parti-colarmente in considerazione l’aspet-to di inserimento nel contesto locale, con l’adozione di soluzioni per la limi-tazione dell’inquinamento acustico/luminoso e ambientale. L’impianto è realizzato all’aperto mentre è presente un fabbricato di dimensioni contenute per l’alloggiamento dei servizi ausi-liari.
catodica, a prelievi gas metano e
telecontrolli) e nella realizzazione e
gestione di software di pubblicazione
web di dati provenienti da impianti.
Consci delle esigenze tecnologiche
necessarie per la realizzazione di que-
sto tipo di sistemi, e tenuto conto delle
nuove tecnologie elettroniche e infor-
matiche oggi disponibili, ci siamo fatti
carico di sviluppare quanto richiesto
nel capitolato di gara per arrivare a
definire le specifiche funzionali, sulla
base delle quali la nostra consocia-
ta Teclab S.r.l. di La Spezia (che da
anni collabora con noi fornendoci
apparecchiature per il rilievo di dati
di impianti) provvederà a sviluppare
e produrre le periferiche necessarie.
Abbiamo scelto di sviluppare interna-
mente il centro di controllo in quanto
riteniamo che sia la parte strategica
di tutto il sistema, e grazie all’elevata
competenza dei nostri colleghi ci sono
tutti i presupposti per ottenere un pro-
dotto all’avanguardia nel mondo dei
servizi web-oriented.
Da monitorare 44 concessionari in probabile crescitaAttualmente la Provincia di Lecco
dispone di 44 concessionari presso i
quali è necessario attivare il sistema
di rilievo e pubblicazione dei dati
entro l’anno in corso, ma nel corso dei
successivi 3 anni di servizio potranno
aumentare. Il numero di concessionari
da monitorare non è elevato, ma è
importante sottolineare la scalabilità
del sistema verso ordini di grandezza
superiori perché potrà darci visibilità
anche presso altre Province ed Enti di
gestione che oggi si trovano nella con-
dizione di dover effettuare un moni-
toraggio senza trovare sul mercato le
risposte attese. E’ nostro compito far
sì che venga colmato a breve anche
questo “vuoto” di mercato.
Le fondamenta della Cabina in costru-zione: Lamarmora serve tre linee di uscita alla rete di distribuzione gas e una quarta ai gruppi di produzione combinata energia elettrica e acqua calda per il teleriscalda-mento della città di Brescia
Nella progettazione della cabina si è tenuto particolarmente in considerazione l’inserimento nel contesto locale, con l’adozione di soluzioni per la limitazione dell’inquinamento acustico/luminoso e ambientale
Chi realizza un’opera di presa in un corso d’acqua super ficiale deve garantire la conser vazione dell’habitat delle specie viventi nell’alveo fluviale