12
1 REGOLAMENTO Disciplina per l’installazione di strutture temporanee quali chioschi, gazebo, tettoie e delimitazioni degli spazi per le attività commerciali e per l’erogazione di servizi Art. 1 Finalità del regolamento 1. Il regolamento disciplina l’occupazione temporanea di suolo pubblico, o privato soggetto ad uso pubblico o privato, con strutture precarie destinate allo svolgimento di attività economiche autonome od a servizio di esercizi commerciali esistenti, limitatamente agli aspetti connessi al corretto inserimento delle strutture materiali nel contesto territoriale e paesaggistico del Comune di Radda in Chianti. 2. I titoli abilitativi di cui agli articoli successivi, sono sempre subordinati all’ottenimento dell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico, se dovuta, ed al pagamento del canone previsto dal regolamento COSAP. PARTE PRIMA I - NORME GENERALI Art. 2 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento costituiscono riferimento per gli interventi le definizioni tecniche di cui ai successivi commi del presente articolo. 2. Per concessione per l’occupazione si intende il nullaosta con cui l’ufficio tecnico comunale autorizza la struttura precaria temporanea che si vuole installare, limitatamente agli aspetti connessi al corretto inserimento delle strutture materiali nel contesto territoriale e paesaggistico del Comune di Radda in Chianti. 3. Per chiosco si intende il manufatto isolato, prefabbricato, temporaneo se pure strutturalmente durevole, atto alla vendita di generi diversi o per la somministrazione di alimenti e bevande nel quale è escluso l’accesso al pubblico. I chioschi possono essere:

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1

REGOLAMENTO

Disciplina per l ’ instal lazione di st rut ture temporanee quali

chioschi, gazebo, tettoie e delimitazioni degli spazi per le att iv ità

commercial i e per l ’erogazione di servizi

Art. 1 Finali tà del regolamento

1. I l regolamento discipl ina l ’occupazione temporanea di suolo

pubblico, o privato soggetto ad uso pubbl ico o privato, con

strutture precarie destinate al lo svolgimento di att ivi tà

economiche autonome od a servizio di eserciz i commerciali

esi stenti , l imitatamente agli aspetti connessi al corretto

inser imento del le strutture mater ial i nel contesto terr i tor iale e

paesaggist ico del Comune di Radda in Chianti .

2. I t i to l i abi l i tativ i di cui agl i art icoli successiv i , sono sempre

subordinati al l ’ottenimento del l ’autor izzazione al l ’occupazione

del suolo pubblico, se dovuta, ed al pagamento del canone

previsto dal regolamento COSAP.

PARTE PRIMA I - NORME GENERALI

Art. 2 Definizioni

1. Ai f in i del presente Regolamento costitu i scono r i ferimento per

gl i interventi le defin izioni tecniche di cui ai success ivi commi del

presente art icolo.

2. Per concessione per l ’occupazione s i intende i l nul laosta con

cui l ’uff icio tecnico comunale autorizza la struttura precaria

temporanea che si vuole instal lare, l imitatamente agl i aspetti

connessi al corretto inser imento delle strutture mater ial i nel

contesto terr i toriale e paesaggist ico del Comune di Radda in

Chianti .

3. Per chiosco s i intende i l manufatto i solato, prefabbr icato,

temporaneo se pure strutturalmente durevole, atto al la vendita

di gener i diversi o per la somministrazione di al imenti e bevande

nel quale è escluso l ’accesso al pubbl ico.

I chioschi possono essere:

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2

- di i nteresse pubblico : quel l i instal lati dal Comune o da al tr i Enti

per scopi di interesse col lett ivo qual i , a solo t i to lo di esempio,

punto informazioni tur i st iche;

- di interesse pri vato : quell i instal lati da soggetti pr ivati ed aventi

come scopo lo svolgimento di att iv i tà commerciali pr ivate. Per

essi sono consenti te le seguenti categor ie merceologiche:

vendita e somministrazione di al imenti e bevande, vendita di

prodotti al imentar i preconfezionati , frutta e verdura , vendita di

f iori , vendita di giornal i , prodotti tip ici local i , souveni r .

4. Per gazebo s i intende una struttura temporanea coperta,

f i s icamente indipendente su ogni lato, posta a servi z io di esercizi

commerciali esi stenti att i al la somministrazione di al imenti e

bevande, nella quale è consenti to l ’accesso al pubbl ico.

5. Per tet toia s i intende una struttura temporanea coperta,

contigua ad un edi ficio, posta a serv izio di un eserciz io

commerciale per la somministrazione di al imenti e bevande,

nel la quale è consenti to l ’accesso al pubblico. Tale struttura

appoggiata, almeno su di un lato, al l ’edi f icio che ospi ta l ’att iv i tà

commerciale serv i ta, può essere dotata di elementi vert ical i di

sostegno sul fronte opposto.

6. Per spazio per la somminist raz ione all ’aperto s i intende

un’area scoperta posta a serv izio di eserciz i commerciali att i al la

somministrazione di al imenti e bevande, nel la quale è consenti to

l ’accesso al pubblico ed al l ’interno della quale possono inser i rs i

elementi di arredo quali tavol i e relative sedie, f ioriere di

del imitazione laterale, ombrelloni e pedane.

Art. 3 Procedure per i l r i lascio dei ti to l i abi l i tati vi

1. Gl i interventi di nuova real i zzazione di chioschi , gazebo,

tettoie e spazi per la somministrazione al l ’aperto, sono oggetto

di procedura sempli f icata SCIA soggetta a parere preventivo

del la Commissione Comunale del Paesaggio, e devono essere

real izzati nel r i spetto del Ti tolo I I , capo I , del D.Lgs. 30 apr i le

1992, n. 285, “Nuovo codice della strada” e ss .mm.; del T i to lo I I ,

capo I , D.P.R. 16 dicembre 1992, n . 495, “Regolamento di

esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” e

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3

ss.mm.; del le normative regionali ; degl i strumenti urbanist ici di

piani f icazione e di gestione del terr i tor io v igenti .

2. Gl i interventi devono, inol tre, essere eseguit i nel r i spetto delle

leggi sani tar ie e del Regolamento di igiene in materia di

al imenti -bevande e strutture r icett ive approvato con delibera

C.C. del 13 maggio 2006, n. 24.

3. Nel caso di intervento in zona soggetta a vincolo ai sensi del

D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni cul tural i e del

paesaggio” e ss.mm., i progetti dovranno ottenere la preventiva

autorizzazione da parte del la Sopr intendenza ai Beni

Archi tettonici e del Paesaggio competente per terr i tor io.

4. Sono oggetto di sola comunicazione, da inviarsi al Sindaco

almeno 20 gg. pr ima dell ’esecuzione, i lavori di manutenzione

ordinar ia e straordinar ia del le strutture e dei s ingol i elementi ,

eseguit i seguendo le prescr iz ioni del presente Regolamento,

senza cambiamento dei material i precedentemente autor izzati .

5. Non potrà essere accettata la SCIA ove si manifestasse

incompatibi l i tà con le norme di tutela e valorizzazione del

patr imonio archi tettonico e paesaggist ico, contrasto con la

legislazione inerente la v iabi l i tà, la s icurezza, i l regolamento di

igiene, le norme ambiental i , tecnico-struttural i e di decoro

urbano.

6. L’ ineff icacia del la SCIA dovrà essere comunicata e

adeguatamente motivata.

Art. 4 E laborati tecnici uti l i da allegare al la SCIA

1. Per gl i interventi oggetto di SCIA al l ’atto del la presentazione

del progetto, o l tre a quanto richiesto dal Regolamento Edil iz io,

sono r ichiesti i seguenti documenti :

- planimetr ia ubicativa, scala 1/2000;

- inquadramento stato attuale e stato di progetto, con

distanze dai fabbr icati ci rcostanti e del la viabi l i tà con

segnalazione di eventuali opere signi f icative i spezionabi l i

qual i sportel l i o pozzetti ( l inee elettr iche,

telecomunicazioni , gasdotti , fognatura, acquedotto ecc.) ,

segnaletica, marciapiedi , pubbl ica i l luminazione, piante e

aiuole, scala 1/100;

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4

- pianta ingombro a terra, pianta copertura, prospetti e

sezioni del l ’opera in scala 1/50 o 1/25 con indicazione

del le eventual i dotazioni tecnologiche interne;

- particolar i esecutivi in scala adeguata;

- documentazione fotografica a colori del lo stato attuale;

- elaborato particolareggiato a colori del lo stato di

progetto, per la valutazione dell ’inser imento ambientale in

rapporto al le caratter i st iche di colore e morfologiche della

zona ci rcostante (prospettive, render fotoreal i st ico ecc.)

- relazione i l lustrativa delle forme, dimensioni , mater ial i e

color i dell ’ intervento di progetto;

- presentazione di campionatura di tutt i i mater ial i e color i

del l ’intervento;

- indicazione delle utenze di cui s i intende dotare la

struttura (forni tura elettr ica, idr ica, scarico in fognatura)

con relative documentazioni e cert i f icazioni di legge.

Art. 5 Fine Lavori

1. Al la f ine dei lavor i è obbligo che gli intestatar i del la SCIA

inv i ino dichiarazione di f ine lavor i completa di idonea

documentazione fotografica che servi rà al Comune per gl i

opportuni control l i .

2. I lavori male eseguit i o di fformi dal le prescr iz ioni dovranno

essere r i fatt i entro un congruo termine a spese del propr ietario.

3. Decorso inuti lmente i l tempo stabi l i to senza che siano stati

eseguit i gl i interventi r ichiesti , verrà ordinata la r imozione della

struttura.

4. Qualora gli elementi già esi stenti (decorativi , tecnologici ,

archi tettonici ) presentino un aspetto degradato e comunque non

decoroso, ne verrà ordinato i l r ipr i st ino, da esegui rs i secondo la

discipl ina del presente Regolamento, f i ssando un congruo

termine per l ’esecuzione, pena la rimozione del medesimo.

Art. 6 Durata del la concessione per l ’occupazione - Incedibi l i tà

1. La concessione per l ’occupazione del le aree pubbliche,

pr ivate soggette ad uso pubblico o pr ivate, da uti l i zzare per

l ’ instal lazione di chioschi , gazebo, tettoie e spazi per

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5

somministrazione all ’aperto è a tempo determinato, r innovabile e

può essere del t ipo:

- annuale quando v iene autor izzata per uno o più anni , ma

non ol tre la durata massima prevista al successivo comma

2;

- temporanea ricorrente quando viene autorizzata per un

per iodo di almeno 60 giorni e un massimo di 240 giorni ,

r icorrente negl i anni successiv i e a condizione che conservi

le stesse caratter i st iche e, in particolare, la t ipologia i l

per iodo e la superf icie;

- temporanea quando viene autorizzata per un periodo

occasionale infer iore al l ’anno e non r ientrante nel la

fatt i specie di cui sopra.

2. La concessione per l ’occupazione di cui al comma 1 del

presente art icolo può avere durata massima di 5 anni .

3. La concessione per l ’occupazione non è cedibile a terz i .

Art. 7 Rimozione e ricol locazione delle strutture

1. Al termine del per iodo di val idi tà del la concessione per

l ’occupazione, l ’ intestatario procede a dare comunicazione

del l ’avvenuta defini t iva r imozione del le strutture autorizzate con

le modali tà di cui al successivo art.11.

2. Nel caso di occupazioni r icorrenti , e durante i l per iodo di

val idi tà del la concessione per l ’occupazione, al termine del

per iodo di validi tà stagionale del t i to lo abil i tativo temporaneo

r icorrente, l ’ intestatar io procede a dare comunicazione

al l’uff icio tecnico comunale dell ’avvenuta r imozione del le

strutture autor izzate.

3. Al l ’ in iz io del la nuova stagione, almeno 10 giorni pr ima del

montaggio del le strutture, l ’ intestatar io provvede a r ichiedere

nuovamente l ’occupazione di suolo pubblico, se dovuta, e a

dare comunicazione al l ’uff icio tecnico comunale circa

l ’ intenzione di procedere al la r icollocazione della struttura

temporanea, già oggetto di SCIA, dichiarando che ne rimangono

immutate tutte le caratter i st iche relative a forma, dimensioni e

mater ial i .

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6

Art. 8 Subingresso

1. In caso di cessione del l ’azienda, la concessione per

l ’occupazione potrà essere trasfer i ta al subentrante unicamente

per la durata residua e prev ia vol tura del la concessione stessa.

Art. 9 Canone

Le tar i ffe da versare per l ’occupazione degl i spazi e del le aree

pubbliche interessate, se dovute, saranno calcolate su l la base

del regolamento COSAP v igente e dovranno essere pagate prima

del montaggio delle strutture temporanee, o al la scadenza

stabi l i ta nel l’atto per le autor izzazioni annuali , pena la

decadenza delle autorizzazioni .

2. L’ intestatar io del la SCIA è tenuto al pagamento della TARSU

sul le aree occupate come da Regolamento.

Art. 10 Recesso uni laterale

1. Salvo quanto previsto dall ’art. 3 , comma 5, del presente

Regolamento, i l Comune per giust i f icati motiv i di interesse

pubblico potrà in qualsiasi momento revocare la concessione o

comunque recedere uni lateralmente dagl i obbl ighi assunti con i l

so lo onere di noti f icare all ’intestatar io i l recesso o la revoca ed i

motivi giust i f icativi .

2. Salvo ragioni di part icolare urgenza i l recesso o la revoca va

comunicato all ’intestatar io con preavviso di almeno sei mesi .

3. L’ intestatar io ha facoltà di recedere in qualsiasi momento,

previa comunicazione al Comune da inviarsi almeno tre mesi

pr ima, previo pagamento degli oner i prev ist i dal l ’art. 11 del

regolamento COSAP, se dovuti .

Art. 11 Ripri stini a f ine contratto

1. Al la scadenza del la concessione al l’occupazione, in caso di

mancato r innovo, i l suolo dovrà essere reso l ibero da ogni

struttura, che sarà r imossa a cura e spese del l ’ intestatar io, e

r ipr i st inato nel lo stato ex-ante.

Art. 12 Danni

1. Qualsiasi danno arrecato a persone o a cose, conseguente

al l’uti l i zzazione degl i spazi per le finali tà di cui al presente

Regolamento, dovrà essere r i sarci to dal l’ intestatario dei t i to l i

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abil i tativi che, al r iguardo, è obbl igato a st ipulare apposi ta e

idonea pol izza assicurativa.

2. Per i danni arrecati al la segnaletica stradale or izzontale,

vert icale e luminosa, al la pavimentazione del l ’area pubbl ica

concessa, al le alberature o ad al tro patrimonio verde, ad

elementi di arredo urbano, i competenti organi tecnici comunali

provvederanno a determinare i l valore del danno subìto ed a

r ichiedere i l r i sarcimento economico, o l tre ad appl icare le

sanzioni previste dalla normativa vigente.

Art. 13 Perdi ta di eff icacia della SCIA e della concessione

per l ’occupazione

1. La SCI A, nonché la concessione per l’occupazione, perdono

eff icacia nei seguenti casi :

- in caso di morosi tà perdurante ol tre tre mesi dal la

scadenza del canone, se dovuto;

- in caso di mancato r innovo del la concessione di suolo

pubblico alla scadenza della stessa, se dovuto;

- nel caso in cui , a seguito di r i l iev i effettuati sui luoghi dal

personale del l’Uff icio Tecnico Comunale competente,

fossero accertate di fformità ri spetto a quanto

rappresentato in elaborato grafico;

- qualora la mancata manutenzione comporti nocumento

e/o per icolo per le persone e/o per le cose;

- qualora nell ’area occupata venga svol ta un’attiv i tà per la

quale sia stata accertata la rei terata v io lazione della

normativa in materia di inquinamento acustico;

- qualora nel l’area occupata venga svol ta un’attivi tà

diversa da quel la or iginariamente oggetto di concessione

per l ’occupazione e di SCIA;

- qualora venga verbal izzata per più di una volta

l ’eccedenza di occupazione di suolo rispetto a quanto

previsto nei progetti autorizzati , o s iano emessi

provvedimenti sanzionatori previst i dalle normative

igienico-sanitarie v igenti ;

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8

- qualora nel le aree verdi l’ intestatario ometta di curare e

puli re l ’area e i l verde che del imita lo spazio in

concessione.

PARTE I I - NORME TECNICHE

Art.14 Caratteri stiche dei chioschi

1. I l chiosco deve essere costi tu i to da struttura coperta e

del imitata da pareti per imetral i , su pianta pol igonale (quadrata,

rettangolare, esagonale o ottagonale).

2. La struttura deve essere faci lmente smontabi le e amovibile e

non può essere ancorata a terra.

3. I chioschi non possono avere superficie uti le lorda super iore a

20,00 mq.

4. L’al tezza minima interna uti le non deve essere infer iore a 2,70

m, con al tezza media interna uti le non infer iore a 3,00 m.

5. L’al tezza massima all ’estradosso del colmo non deve superare

4,00 m. Non è ammessa la copertura piana.

6. L’aggetto di gronda non può eccedere 0,60 m ad eccezione

per i f ronti aperti verso l ’esterno su cui può essere estesa a 1,20

m. La copertura deve consentire lo smalt imento delle acque

piovane per mezzo di canalette e pluvial i integrati nel la struttura

(non in v i sta) sfocianti direttamente sul la pavimentazione

stradale.

7. L’ intera struttura portante dei chioschi , nonché la

tamponatura dei prospetti chiusi , dovrà essere real i zzata in

carpenter ia in legno o metal l ica, con piano di calpestio

sopraelevato ri spetto al piano stradale.

8. I l chiosco può avere i lati non aperti al pubblico chiusi con

vetr ine esposi tive vetrate, dotate di vetro antinfortunist ico

apribi l i ad anta con cerniera vert icale o con meccanismo

scorrevole.

9. La struttura real izzata in metal lo dovrà essere trattata con

bagni , vernici ed interventi meccanici (satinatura, spazzolatura),

con color i da campionatura.

10. Non è ammessa la real i zzazione con l ’uti l izzo di al luminio

anodizzato di qualsiasi colore.

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9

11. La struttura quando è real i zzata in legno dovrà essere

eseguita con essenza da campionatura, trattato con sola vernice

trasparente o colorata che lasci le venature in vi sta, oppure

spazzolato e mordenzato.

Art. 15 Caratteri stiche dei gazebo

1. La struttura del gazebo deve essere formata da elementi

mobil i faci lmente smontabile reali zzata in carpenter ia di legno o

metal l ica, composta da elementi discreti assemblati tra l oro,

poggiata a terra o su pedana opportunamente zavorrata.

2. I l gazebo non può essere ancorato a terra.

3. I l gazebo deve poggiare a terra mediante elementi che

consentano i l normale deflusso del le acque piovane.

4. La copertura può essere reali zzata con material i r igidi o tel i

impermeabi l i ed igni fughi ancorati al la struttura portante

vert icale ed or izzontale. Ai f in i di un migl iore deflusso delle

acque piovane, i l mater iale di copertura potrà essere

opportunamente prolungato sui bordi perimetral i con mantovane

vert ical i . Potranno inol tre essere real i zzate canalette di raccolta

col legate a pluv ial i integrati al la struttura con scarico

di rettamente sul la pavimentazione stradale.

5. I l gazebo deve essere del imitato lungo i l propr io per imetro con

f ioriere le cui caratter i st iche saranno defin i te in funzione del le

t ipologie di arredo presenti o da instal lare. Non sono ammessi

contenitor i in plastica o cementiz i . I n al ternativa possono essere

real izzate chiusure lateral i parzial i con elementi metal l ici e vetro

aventi un’al tezza massima par i a 1,60 m.

6. Può essere consenti ta l ’ instal lazione di disposi tivi per la

chiusura per imetrale reversibi le, costi tu i ta da tel i che non

pregiudichino le condiz ioni di aerazione e d’ i l luminazione e da

usare solo in presenza di condiz ioni meteorologiche avverse.

7. La pavimentazione può essere costi tu i ta da tel i o da pedana

r igida in legno di copertura del manto stradale o del piano di

campagna. In entrambi i casi dovrà essere mantenuta l ’agevole

accessibi l i tà a caditoie e pozzett i di i spezione di sottostrutture

impianti st iche presenti .

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10

8. La struttura real izzata in metal lo dovrà essere trattata con

bagni , vernici ed interventi meccanici (satinatura, spazzolatura),

con color i da campionatura.

9. Non è ammessa la real i zzazione con l ’uti l izzo di al luminio

anodizzato di qualsiasi colore.

10. La struttura quando è real i zzata in legno dovrà essere

eseguita con essenza da campionatura, trattato con sola vernice

trasparente o colorata che lasci le venature in vi sta, oppure

spazzolato e mordenzato.

11. Ai f in i del la normativa inerente l ’abbattimento del le barr iere

archi tettoniche, i l gazebo deve essere accessibi le in ogni sua

parte e non dovrà presentare impedimenti al la ci rcolazione di

soggetti con ridotta capacità motoria.

Art. 16 Caratteri stiche del le tettoie

1. La struttura portante del la tettoia si compone di elementi

or i zzontali e subor izzontali ancorati , almeno su di un lato,

al l’edi f icio che ospi ta l ’att ivi tà commerciale serv i ta e

completata con pilastrin i vert icali di rettamente appoggiati a

terra, opportunamente zavorrata e comunque munita di idonei

disposi t iv i che ne assicurino la stabi l i tà.

2. La struttura deve essere faci lmente smontabi le e amovibile e

non può essere ancorata a terra.

3. La copertura potrà essere real i zzata con pannel l i r igidi o tel i

impermeabi l i ed igni fughi , collegati agli elementi struttural i . Ai

f in i di un migl iore deflusso delle acque piovane, i l materiale di

copertura potrà essere opportunamente prolungato sui bordi

per imetrali con mantovane vert ical i . Potranno inol tre essere

real izzate canalette di raccolta col legate a pluv ial i integrati al la

struttura con scarico di rettamente sul la pavimentazione stradale.

4. L’al tezza del colmo non potrà superare quella del l’ intradosso

del solaio di copertura dei local i a cui è contiguo. Ove ciò non

fosse possibi le, e per problematiche tecniche legate al corretto

deflusso del le acque piovane la falda dovesse superare tale

l imite dovrà essere prodotto atto di assenso da parte del la

propr ietà del le porzioni di immobi l i soprastanti al piano che

ospita l ’att ivi tà.

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11

5. Lo sv i luppo in or izzontale della tettoia, dovrà generalmente

fronteggiare i l prospetto dell ’eserciz io commerciale di cui è

pert inenza senza andare a sovrapporsi ai prospetti di terzi . Ove si

rendesse necessar io ol trepassare tale l imite dovrà essere

prodotto atto di assenso da parte del la o del le propr ietà delle

porzioni di immobil i interessate.

6. La tettoia deve essere del imitata lungo i lati l iber i con f ioriere

le cui caratter i st iche saranno defin i te in funzione del le tipologie

di arredo presenti o da instal lare. Non sono ammessi contenitori

in plastica o cementizi . In al ternativa possono essere real i zzate

chiusure lateral i parzial i con elementi metal l ici e vetro aventi

un’al tezza massima par i a 1,60 m.

7. Può essere consenti ta l ’ instal lazione di disposi tivi per la

chiusura per imetrale reversibi le, costi tu i ta da tel i che non

pregiudichino le condiz ioni di aerazione e d’ i l luminazione e da

usare solo in presenza di condiz ioni meteorologiche avverse.

8. La pavimentazione può essere costi tu i ta da tel i o da pedana

r igida in legno di copertura del manto stradale o del piano di

campagna. In entrambi i casi dovrà essere mantenuta l ’agevole

accessibi l i tà a caditoie e pozzetti di i spezione di sottostrutture

impianti st iche presenti .

9. La struttura real izzata in metal lo dovrà essere trattata con

bagni , vernici ed interventi meccanici (satinatura, spazzolatura),

con color i da campionatura.

10. Non è ammessa la real i zzazione con l ’uti l izzo di al luminio

anodizzato di qualsiasi colore.

11. La struttura quando è real i zzata in legno dovrà essere

eseguita con essenza da campionatura, trattato con sola vernice

trasparente o colorata che lasci le venature in vi sta, oppure

spazzolato e mordenzato.

12. Ai f in i del la normativa inerente l ’abbattimento del le barr iere

archi tettoniche, i l gazebo deve essere accessibi le in ogni sua

parte e non dovrà presentare impedimenti al la ci rcolazione di

soggetti con ridotta capacità motoria.

Art. 17 Caratteri stiche degli spazi di sommini strazione

al l’aperto

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1. Le att iv i tà commercial i , compresi i chioschi che prevedono la

somministrazione di al imenti e bevande, possono r ichiedere

l ’occupazione di un’area pubbl ica, o gravata da uso pubblico

per la col locazione di tavol i e sedie.

2. Gl i spazi di somministrazione al l ’aperto dovranno essere

del imitati in modo omogeneo con f ioriere le cui caratter i st iche

saranno defini te in funzione delle t ipologie di arredo presenti o

da instal lare. Non sono ammessi contenitori in plastica o

cementiz i .

Al l ’ interno degl i spazi di somministrazione al l’aperto saranno

ammessi ombrel loni con tela grezza di t inta uni ta e di unica

tonal i tà per ogni eserciz io, priva di qualsiasi scr i tta o marchio

pubblici tar io e comunque installati unicamente su basi mobil i ,

opportunamente zavorrati , in modo da poter essere tol t i quando

non se prevede l ’uti l i zzo.

PARTE PRIMA I I I - NORME TRANSI TORIE E FINALI

Art. 18 Norme transi torie

1. Tutte le strutture di cui al l ’art. 2 già autorizzate per analoghe

f inal i tà nel biennio antecedente all ’entrata in v igore del

presente Regolamento, verranno tol lerate per i l successivo

biennio per quanto concerne le caratter i st iche t ipologiche e

costrutt ive incongrue con le presenti disposizioni . Le medesime

saranno in ogni momento sottoposte a rev is ione, applicando i

cr i ter i normativi del presente Regolamento, ogniqualvol ta

vengano effettuate modif iche o interventi di manutenzione

straordinar ia di s ingol i elementi che le compongono.

2. Le s trutture esi stenti e non dotate di espl ici ta concessione per

l ’occupazione dovranno conformarsi al presente Regolamento

dal 1 gennaio 2014.

Art. 19 Norme f inali

1. I l presente Regolamento decadrà qualora i l nuovo

Regolamento Edi l i z io, in corso di approvazione, dovesse

contenere diverse disposiz ioni sugl i stessi temi qui discipl inati .