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A.s 2006/2007
P R O G E T T O
NELLE
RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE
A cura del Servizio Fe.n.ice – Associazione S.O.S Donna di Faenza
Premessa
Durante l’anno scolastico 2006/07 sono state coinvolte nel Progetto “Educare nelle differenze” 14
classi III° di Scuole Medie Inferiori del comprensorio faentino: Scuola Media “Cova – Lanzoni” (4
classi), Scuola Media “Bendandi” e sede di Granarolo (3 classi), Scuola Media “Europa” (3 classi
II° invece che III° su richiesta dell’Istituto), Scuola Media Strocchi e sede di Reda (4 classi).
La relazione che segue esplicita i dati raccolti durante gli incontri con le classi attraverso il
questionario di valutazione distribuito al temine di ogni incontro e valuta l’efficacia degli interventi
attraverso una loro analisi statistica, qualitativa e quantitativa (con l’ausilio del programma
informatico statistico SPSS).
Si è cercato, inoltre, di mettere in luce opinioni, pensieri e vissuti di ragazze/i emersi durante gli
interventi delle operatrici per avere una, seppur parziale, visione della percezione che hanno i
preadolescenti rispetto alle caratteristiche del proprio sesso e di quello opposto.
Il progetto
Il Progetto “Educare nelle differenze” si pone come uno dei maggiori strumenti utilizzati dal
Servizio Fe.ni.ce - Associazione SOS Donna per contrastare il fenomeno della violenza di genere
realizzando un intervento di prevenzione.
“Educare nelle differenze” viene attuato, senza alcuna spesa per gli Istituti, nelle Scuole Medie
Inferiori del territorio faentino attraverso interventi psicoeducazionali che si propongono di aprire
una discussione con i ragazzi e le ragazze sulle differenze culturali di genere tra maschi e femmine,
avviando, attraverso modalità ludico-interattive e uno scambio all’interno del gruppo classe e con le
operatrici del Centro, un percorso di riflessione partecipata.
Tra le principali finalità che il Centro Antiviolenza si pone, al fine di contrastare la violenza alle
donne, rientra in primo luogo, la realizzazione di iniziative ed attività, (in particolare gli interventi
psicoeducazionali a scuola) in grado di apportare un cambiamento culturale.
Senza produrre modifiche in questo senso, agendo sul pensiero comune e sul modo di considerare
uomini, donne e loro rapporti, diventa difficile ridurre in maniera significativa il fenomeno della
violenza di genere: per raggiungere tale obiettivo, infatti, è necessaria un’approfondita conoscenza e
una comprensione delle differenze ma anche dei punti di contatto esistenti tra i due generi e l’azione
sarà tanto più efficace quanto più verranno coinvolti i giovani, più ricettivi ed aperti.
Il gruppo di lavoro, composto da alcune volontarie dell’Associazione e da una tirocinante della
facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna, con la conduzione e il coordinamento
della Psicologa-Psicoterapeuta, dott.sa Monica Marchini, ha cercato di mettere in luce, con l’aiuto
degli studenti, le caratteristiche dei due generi per prenderne maggiore coscienza e giungere ad una
più approfondita conoscenza di tali aspetti.
E’ stato importante evidenziare i principali stereotipi e pregiudizi riguardanti maschi e femmine,
cercando di discuterne con la classe scardinando tali aspetti o comunque cercando di ridefinirli,
sempre nel totale rispetto delle opinioni personali di ognuno.
Attraverso gli incontri si è anche fatto conoscere il Servizio Fe.ni.ce – Associazione SOS Donna e
le attività proposte al suo interno: questo momento è risultato uno degli aspetti più interessanti che
ha dato vita a domande e curiosità da parte dei ragazzi riguardo il lavoro all’interno del Centro,
l’utenza e il percorso per diventare volontaria.
Metodologia
Ogni intervento con il gruppo classe è stato della durata di circa 1,5-2 ore e strutturato in tre fasi:
- Attività in piccolo gruppo (preceduto da una breve presentazione delle operatrici e della
tipologia di incontro che si andava a svolgere);
- Discussione e confronto tra e con gli studenti in merito ai dati emersi;
- Presentazione del servizio Fe.ni.ce - Associazione SOS Donna;
- Distribuzione del questionario di valutazione dell’intervento.
Gli incontri si sono svolti alla presenza dell’intero gruppo classe, invitando gli insegnanti ad uscire
dall’aula per consentire agli studenti una maggiore apertura e creare un’atmosfera svincolata da
ogni forma di giudizio.
Si è cercato di creare un clima accogliente ed adatto ad instaurare un confronto, un dialogo aperto e
spontaneo, per far emergere e condividere opinioni e vissuti personali.
Lo scopo dell’incontro è stata la sensibilizzazione e la riflessione degli alunni circa la parità tra
uomo e donna, oltre alla raccolta d’informazioni riguardanti le rappresentazioni (che possono
generare stereotipi e pregiudizi, spesso fortemente interiorizzati) dei preadolescenti rispetto ai
coetanei del proprio genere e di quello opposto.
L’intervento è stato strutturato in due momenti distinti: inizialmente gli studenti sono stati divisi in
due gruppi, uno maschile e l’altro femminile, ed è stato chiesto loro di svolgere un’attività di
gruppo attraverso la quale sviluppare, successivamente, la discussione sulle differenze di genere.
Dopo la breve presentazione delle operatrici, dell’incontro, delle sue finalità e della classe, è iniziata
l’attività di gruppo che consisteva nel far sì che il gruppo maschile e quello femminile assegnassero
alcuni aggettivi e mestieri rispettivamente a uno dei due generi o ad entrambi.
A seguito di una discussione nei gruppi, un rappresentante di entrambi è stato incaricato di attaccare
ad un cartellone azzurro con la sagoma maschile o ad uno rosa con la sagoma femminile, a seconda
del genere ritenuto più adatto, dei cartoncini adesivi con su scritti gli aggettivi e i mestieri oggetto
della precedente riflessione con i compagni.
Successivamente gli alunni sono stati chiamati ad esporre e motivare le proprie scelte a tutta la
classe aprendo così una discussione sulle differenze di genere e la percezione che maschi e femmine
hanno. La Psicologa ha avuto principalmente il ruolo di conduttrice: ha proposto temi di confronto
tra cui, in special modo, l’espressione delle emozioni, le differenze fisiche e biologiche tra i due
generi, le diverse modalità di relazione e comunicazione, il differente trattamento sul posto di
lavoro. E’ stato introdotto anche il tema della violenza e dell’utilizzo della forza da parte dell’uomo
sulla donna, collegandosi, per lo più, al tema del potere e del predominio che sembra caratterizzare,
nella visione degli alunni, il genere maschile.
Rispetto a quest’ultimo aspetto sono stati forniti cenni storico-giuridici riguardo l’emancipazione
femminile e le varie tappe che hanno portato le donne ad accedere a diritti un tempo negati loro;
sono stati, inoltre, raccontati esempi tratti dall’esperienza delle volontarie all’interno del Centro
Antiviolenza ed è stata stimolata la riflessione degli alunni riguardo questi fenomeni e la percezione
che hanno della loro diffusione.
Al termine della discussione, la Psicologa ha restituito alla classe una sintesi lasciando un ulteriore
spazio per riflettere insieme ai ragazzi su quanto emerso dai gruppi di lavoro e, in particolare, sul
significato delle differenze di genere, sottolineando quanto questi aspetti siano importanti e vadano
considerati, non un limite nel rapporto uomo-donna, quanto una risorsa fondamentale.
Prima di consegnare i questionari le volontarie hanno raccontato la storia dell’Associazione e i
servizi offerti alle utenti, argomenti che hanno suscitato la curiosità dei ragazzi e portato a numerose
domande e richieste di approfondimento rispetto al Servizio Fe.ni.ce.
A conclusione dell’incontro sono stati distribuiti i questionari anonimi di valutazione, il materiale
informativo (un opuscolo realizzato ad hoc per le scuole con alcune informazioni riguardo le
principali forme di violenza, consigli utili e recapiti di alcuni importanti servizi al fine di garantire
maggiore prevenzione e sicurezza, oltre che diversi spunti di riflessione su stereotipi e pregiudizi
inerenti il tema della violenza di genere) e alcuni gadgets (penna e segnalibro).
ANALISI QUESTIONARI CLASSI II E III MEDIA
EDUCARE ALLE DIFFERENZE
Il campione è composto da 154 studenti, sia maschi che femmine, di età compresa tra i 12 e i 14
anni.
Il campione risulta così distribuito:
• S. Media Europa 42 studenti
• S. Media Lanzoni 64 studenti
• S. Media di Reda 13 studenti
• S. Media di Granarolo 17 studenti
• S. Media Carchidio-Strocchi 18 studenti
Le risposte degli alunni al questionario sono risultate le seguenti:
1) Cosa di questo incontro ti ha maggiormente colpito?
a. I temi di cui abbiamo parlato 35,07%
b. La libertà di espressione 57,95%
c. La storia dell’associazione 6,30%
d. Altro 2,05%
Alla domanda ha risposto il 97,23% degli studenti, contro il restante 2,07%.
COSA TI HA MAGGIORMENTE COLPITO?
Altro
2,05%
Storia
associazione
6,30%
Libertà di espressione
57,95%
Temi trattati
35,07%1
2
3
4
2) Ritieni che questo incontro possa essere stato utile?
SI 88,95%
NO 10,31%
Alla domanda ha risposto il 99,26% degli studenti, contro il restante 0,74%.
PENSI CHE L'INCONTRO POSSA ESSERE STATO UTILE?
SI
88,96%
NO
10,31%
1
2
Perchè?
Per la varietà di risposte ottenute in questa domanda aperta, sono state create delle categorie
alle quali ricondurre le risposte degli studenti.
1. Esprimere il proprio parere ed ascoltare il pensiero degli altri 12,07%
2. Conoscere l’associazione 6,14%
3. Troppo rivolta alle femmine 2,87%
4. Vedere e ragionare sulle differenze tra maschi e femmine 33,59%
5. Sapevo già queste cose 2,09%
6. Ho imparato cose nuove 14,59%
7. Per non essere violenti perchè la violenza è ovunque 6,25%
8. Abbiamo trattato di temi adolescenziali e argomenti attuali 0,54%
9. Potrebbe aver cambiato le idee di qualcuno 1,35%
10. Non mi interessa 1,02%
11. Capire il perchè della violenza contro le donne 0,96%
12. Da soli non possiamo cambiare questo problema 0,69%
13. Per capire i problemi delle persone 1,39%
14. Sensibilizzare 0,48%
15. Per non avere pregiudizi 0,48%
16. Interessante 3,63%
17. cose delle quali non si parla spesso 3,24%
Alla domanda ha risposto il 91,97% degli studenti, contro il restante 8,03%.
UTILE PERCHE'?
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categorie
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Serie1
3) Ritieni che le differenze di ruolo e gli stereotipi sull’essere maschio o
femmina siano presenti ancora oggi?
SI 79,53%
NO 17,01%
Alla domanda ha risposto il 96,53% degli studenti, contro il restante 3,47%.
CI SONO ANCORA DIFFERENZE DI RUOLO E STEREOTIPI?
NO
17,01%
SI
79,53%
1
2
4) L’incontro ti ha portato a fare considerazioni nuove rispetto a quello che
pensavi prima?
SI 65,96%
NO 31,49%
Alla domanda ha risposto il 98,02% degli studenti, contro il restante 1,98%.
HAI FATTO NUOVE CONSIDERAZIONI RISPETTO AL TUO PENSIERO
PRIMA DELL'INCONTRO?
SI
65,96%
NO
31,49%
1
2
5) Cosa ne pensi della parità tra uomo e donna?
Anche per questa domanda aperta sono state create delle categorie nelle quali comprendere le
varie risposte dati dagli studenti.
1. Non c’è 19,6%
2. E’ giusto che ci sia 44,22%
3. I maschi si sentono superiori 1,18%
4. Maschi e Femmine sono uguali 13,12%
5. La parità dovrebbe giungere anche negli altri paesi 1,99%
6. Ci sono ancora degli stereotipi 2,40%
7. Non so 0,69%
8. I maschi e le femmine sono diversi 5,16%
9. E’ giusto così 0,48%
10. Il maschio è superiore 2,50%
11. La donna è inferiore 2,17%
Alla domanda ha risposto il 91,17% degli studenti, contro il restante 8,83%.
COSA NE PENSI DELLA PARITA' TRA UOMO E DONNA?
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Serie1
6) Avresti dei suggerimenti o delle proposte?
a. No, l’incontro ha toccato tutte le tematiche che mi interessavano 27,64%
b. Fare più incontri durante l’anno 59,15%
c. Parlare di altri argomenti (specificare quali) 5,95% - Violenza negli stadi, pedofilia,
violenza assistita, corsi di autodifesa.-
d. Parlare con gli insegnanti di queste tematiche 19,48%
e. Altro 2,78%
Alla domanda ha risposto il 97,71% degli studenti, contro il restante 2,29%.
SUGGERIMENTI
Altro
2,78%Parlarne con gli
insegnanti
19,48%
Parlare di altri
argomenti
5,95%
Fare più incontri
59,15%
No, l'incontro è stato
esauriente
27,64%
1
2
3
4
5
7) Quali critiche muoveresti?
a. Nessuna, l’incontro è stato di mio gradimento 57,38%
b. Troppo lungo 6,03%
c. Troppo breve 30,88%
d. Poco interessante 7,78%
e. Altro 0,54%
Alla domanda ha risposto il 97,52% degli studenti, contro il restante 2,48%.
CRITICHE
Troppo lungo
6,03%
Troppo breve 30,88%
Poco interessante
7,78%
Altro 0,54%
L'incontro è stato di
mio gradimento
57,38%
1
2
3
4
5
CELLE VUOTE
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2,61%
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1,40%
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9,70%
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1,64% D4
1,68%
D1
1,16%D2
0,72%
D3
14,25%
1
2
3
4
5
6
7
8
Considerazioni finali
Negli ultimi anni il Progetto “Educare alle differenze” ha riscontrato un interesse sempre crescente,
dimostrato dal maggior numero di Istituti e classi coinvolte oltre che dal pressoché totale
gradimento riportato da insegnanti e studenti che hanno partecipato.
Come da ogni esperienza, sono emersi punti di forza e punti di debolezza, con elementi da ridefinire
per poter offrire un servizio sempre migliore.
Uno degli aspetti principali riguarda sicuramente il coinvolgimento attivo dei docenti nella fase
organizzativa degli interventi: visto anche il target di riferimento del Progetto, è risultato
fondamentale rendere partecipi i referenti spiegando loro nel dettaglio quale attività si va a svolgere
con le classi; a seguito delle restituzioni, alla fine degli interventi, è emersa in molti di loro una
grande disponibilità e un desiderio di collaborare con le operatrici e la Psicologa in modo più
approfondito e continuativo, elaborando insieme un percorso che possa contestualizzare meglio
l’intervento inserendolo a pieno titolo all’interno del programma curricolare.
Per il prossimo anno si ritiene quindi opportuno, soprattutto laddove sono state effettuate richieste
specifiche, incontrare i referenti e gli insegnanti interessati all’inizio dell’anno scolastico per
realizzare una sorta di loro formazione prima di incontrare i ragazzi, oltre che per spiegare e
condividere le modalità di lavoro e il pensiero che ne è alla base.
In merito alla restituzione scritta attraverso la relazione di quanto emerso durante gli interventi con
le classi, si sottolinea l’importanza di tale strumento e la necessità di proseguire con il suo utilizzo a
fronte di una grande attenzione mostrata dai docenti rispetto al pensiero dei propri alunni e alle
modalità relazionali emerse durante gli incontri.
Si ritiene importante spiegare ai ragazzi che l’intervento non si propone obiettivi “propagandistici”
a favore delle donne e che non si vuole restituire un’immagine negativa dell’uomo, ma, al contrario,
tra le finalità del Progetto c’è proprio la volontà di sottolineare la ricchezza che deriva dalle
differenze e dallo scambio tra i due generi.
Data anche l’età degli alunni è fondamentale far comprendere l’importanza della parità tra uomo e
donna (percepita dai più come poco esistente all’interno della società attuale, pur essendo basilare)
anche per far sì che si verifichino sempre meno episodi di violenza alle donne.
Dai questionari finali di valutazione è emerso che quasi tutti i ragazzi hanno molto apprezzato le
modalità di conduzione degli interventi (in particolare la possibilità di affrontare, liberamente, di
argomenti che spesso non vengono trattati a scuola) e hanno sottolineato il bisogno di poter parlare
delle tematiche proposte anche con gli insegnanti o con le operatrici in un maggior numero di
incontri.
Creare una rete di collaborazione tra scuola e servizio Fe.ni.ce - Associazione SOS Donna diventa
un obiettivo importante dell’attività preventiva che può aiutare a raggiungere il cambiamento
culturale auspicato da quanti sono coinvolti nel Progetto e nelle iniziative del Centro Antiviolenza.