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Dipartimento di Ingegneria Civile
Via S. Marta n. 3 ‐ 50139 Firenze
CONVENZIONE DI RICERCA TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E IL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE DELL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE PER LA PROGRAMMAZIONE, L'ESECUZIONE E L'INTERPRETAZIONE DI PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO SU CAMPIONI PRELEVATI NEL TERRITORIO RIMINESE E FORLIVESE FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELLA CARTA DEL RISCHIO GEO-AMBIENTALE - PROGETTO DI RICERCA SULLA MICROZONAZIONE SISMICA
RELAZIONE GENERALE, DESCRITTIVA DEI CRITERI SEGUITI NELLA PROGRAMMAZIONE E NELL'ESECUZIONE DELLE PROVE GEOTECNICHE DINAMICHE EFFETTUATE IN LABORATORIO E IN SITO, E CONTENENTE I RISULTATI DELL'ATTIVITÀ DI RICERCA SVOLTA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI IN CAMPO STATICO E DINAMICO
RAPPORTO FINALE
RESPONSABILE DELLA CONVENZIONE
Prof. Ing. Teresa Crespellani
COLLABORATORI
Prof. Ing. Claudia Madiai, Prof. Ing. Giovanni Vannucchi Dott. Ing. Johann Facciorusso, Dott. Ing. Giacomo Simoni
Ing. Roberto Bardotti
Dicembre 2004
tel. 39‐055‐4796…. ‐ fax 39‐055‐ 495333 www.dicea.unifi.it
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Ingegneria Civile
1. INTRODUZIONE
Con delibera della G.R. n. 245 del 22.02.2000 e specifica convenzione attuativa, la Regione
Emilia-Romagna, ha affidato al Dipartimento di Ingegneria Civile (DIC) dell'Università di
Firenze l’incarico della programmazione, esecuzione e interpretazione di prove geotecniche di
laboratorio su campioni di terreno prelevati nel territorio riminese e forlivese, finalizzate alla
realizzazione della carta del rischio geo-ambientale - progetto di ricerca sulla microzonazione
sismica.
Nell'art. 2 della suddetta convenzione, oltre a un programma di massima delle prove
geotecniche statiche e dinamiche da eseguirsi nel Laboratorio Geotecnico del DIC, si specifica
che i campioni che la Regione Emilia-Romagna invierà al DIC, saranno complessivamente in
numero di 15, che essi verranno estratti nel corso di due campagne di indagine e che per ogni
gruppo di campioni il DIC dovrà fornire:
1) un certificato del Laboratorio geotecnico contenente i dati generali e i risultati delle prove
di laboratorio condotte sui campioni esaminati;
2) una relazione generale, descrittiva dei criteri seguiti nella programmazione e
nell'esecuzione delle prove, e contenente i risultati dell'attività di ricerca svolta per la
caratterizzazione dei terreni in campo statico e dinamico.
Dopo l’invio di N. 9 campioni relativi alla prima campagna di indagine, la Regione Emilia-
Romagna, nella persona del Dott. Luca Martelli, ha chiesto che nella seconda campagna di
indagini al posto dell’esecuzione di prove di tipo dinamico in laboratorio sui restanti N. 6
campioni, previsti in Convenzione, il DIC eseguisse N. 6 prove dinamiche in sito del tipo
downhole.
A seguito di tali accordi il DIC ha perciò eseguito nei tempi concordati con l’Amministrazione
le suddette prove in sito nelle seguenti località fino alle profondità h di seguito indicate:
Giardini di S. Mauro (Cesena) 7 Febbraio 2004 h = 51m Sondaggio FO255S10
Casa Guarini (Forlì) 8 Febbraio 2004 h = 40 m Sondaggio FO240S10
Faenza 14 Aprile 2004 h = 52m Sondaggio RA239S1
Forlì 15 Aprile 2004 h = 55m Sondaggio FO255S8
Cavola (Reggio Emilia) 18 Ottobre 2004 h = 40m Sondaggio S1
Spinello (Forlì Cesena) 19 Ottobre 2004 h =36m Sondaggio S2-D
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Con riferimento all’art. 5, che prevede una relazione sullo stato di avanzamento delle ricerche
per il 50% dell’attività svolta, nel luglio 2001 il DIC ha inviato alla Regione Emilia-Romagna
un rapporto (denominato Rapporto N.1) in cui sono stati riportati i risultati e i criteri seguiti
nella programmazione ed esecuzione delle prove effettuate sui N. 9 campioni estratti dai
sondaggi FO 240 S9 e FO 240 S10 relativi alla campagna di indagine condotta nelle località di
Pieve Acquedotto (FO) e di Gatteo a Mare (FO). Alla relazione sono stati allegati i certificati
delle prove geotecniche di laboratorio eseguite dall’ISMES (Allegato 1) e dal DIC (Allegato 2).
Con lettera del 30 marzo 2004 sono stati trasmessi i risultati delle prove down-hole eseguite in
data 6 e 7 /2/ 2004 nei fori dei sondaggi N. FO255S10 (Giardini di S. Mauro Cesena) e N. FO
240S10 (Casa Guarini-Forlì).
I risultati delle altre prove sono stati invece consegnati manualmente e per via informatica al
Dott. Luca Martelli.
Nella seguente relazione si riportano tutti i risultati delle prove effettuate.
Per la descrizione dei criteri seguiti nella programmazione delle prove di laboratorio e per la
descrizione puntuale dei risultati ottenuti si rimanda al Rapporto N1.
2. RISULTATI DELLE PROVE DI LABORATORIO
A) CAMPIONI DI PIEVE ACQUEDOTTO (FO)
Dal sondaggio FO 240 S9 ( profondità 50 m), effettuato nel sito di Pieve Acquedotto (FO),
sono stati inviati al DIC due campioni indisturbati su cui sono state effettuate le prove indicate
nella Tabella 1.
I due campioni sono stati estratti alle profondità di 10,5 m (campione n. 1) e di 15,5 m
(campione n. 2) da p.c. Secondo la stratigrafia fornitaci dal Servizio Sistemi Informativi
Geografici della Regione Emilia-Romagna (SSIGREM) essi sono rappresentativi
rispettivamente delle unità stratigrafiche D (alternanze di limi sabbiosi e sabbie limose, o
sabbie finissime, talora con resti vegetali) ed E (sabbie prevalenti, generalmente fini e
finissime, limose), e dell'unità stratigrafica B (argille limose o limi argillosi o alternanza di
argille limose e limi argillosi, talora con resti vegetali).
I risultati delle prove effettuate dal DIC (riportati nell’Allegato1 e descritti in dettaglio nel
Rapporto N1) possono essere così sintetizzati.
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a) Campione n. 1 - Il campione, costituito da sabbia grigia limosa poco addensata, appartiene
all’unità stratigrafica D.
Su due provini, rappresentativi delle parti più alta e più bassa del campione, sono state eseguite
analisi granulometriche per setacciatura i cui risultati sono riportati nella Figura 1. In entrambi
i casi il 60% in peso circa è costituito da sabbia fine ed il restante 40% da limi. I limiti di
Atterberg, eseguiti sul passante al vaglio n. 40 della serie ASTM, sono risultati pari a wL =
22%, IP = 9% mentre il contenuto naturale in acqua è risultato essere w = 26%. Si tratta dunque
di un terreno classificato SC nel sistema USCS, sabbia fine limo argillosa poco addensata, la
cui matrice a grana fine ha consistenza fluida (Ic = -0.4).
La natura sabbiosa e la bassa consistenza del terreno non hanno consentito la formazione al
tornio di provini indisturbati per l'esecuzione di prove di compressione triassiale o di colonna
risonante.
Tabella 1: Prove di laboratorio eseguite su campioni indisturbati prelevati dal sondaggio
FO 240 S9 in località Pieve Acquedotto (FO)
Campione
N.
Profondità
[m]
Prove eseguite
1 10.5 - 11.0 w, LL.AA., Gr, γ, Gs, EdoNS
2 15.5 -16.0 P.P., T.V., w, LL.AA., Gr, γ, Gs, EdoNS, RCG0, TTC
Legenda:
P.P. = Determinazione della resistenza con penetrometro tascabile
T.V. = Determinazione della resistenza scissometro tascabile
w = Determinazione del contenuto d'acqua naturale
LL.AA. = Determinazione dei limiti di Atterberg
Gr = Analisi granulometrica
γ = Determinazione del peso di volume
Gs = Determinazione del peso specifico dei costituenti solidi
EdoNS = Prova edometrica non standard
RCG0 = Prova di colonna risonante per la misura di G0
TTC = Prova di taglio torsionale ciclico
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È stata eseguita una prova di compressione edometrica con tre cicli di carico e scarico (Figura
2) che ha dato i seguenti risultati:
Indice di compressione: Cc = 0.203
Indice di rigonfiamento (e di ricompressione): Cs = 0.030
Pressione di consolidazione: σ'p = 125 kPa
Grado di sovraconsolidazione: OCR = 1
e, nell'intervallo di pressione da 99 a 198 kPa,:
Coefficiente di compressibilità: mv = 2.22 10-4 kPa-1
Coefficiente di consolidazione verticale: cv = 7.5 10-7 m2/s
Coefficiente di permeabilità: k = 1.6 10-9 m/s
a) Campione n. 2- Il campione n. 2, estratto "indisturbato" alla profondità di 15.5 m da p.c., è
risultato essere costituito da un limo argilloso di colore grigio scuro, moderatamente
consistente e debolmente sovraconsolidato ed è da considerare rappresentativo dell'Unità
stratigrafica B. I limiti di Atterberg (wL = 40%, IP = 19%) portano a classificare il terreno nel
sistema USCS come CL, argilla inorganica di medio-bassa plasticità. Il contenuto naturale
d'acqua è w = 26.1%, e quindi la consistenza è plastica (Ic = 0.71) e la resistenza al taglio in
condizioni non drenate, stimata in laboratorio con penetrometro e scissometro tascabili, è cu =
40-50 kPa.
La prova di compressione edometrica (Figura 3) ha dato i seguenti risultati:
Indice di compressione: Cc = 0.266
Indice di rigonfiamento (e di ricompressione): Cs = 0.032
Pressione di consolidazione: σ'p = 300 kPa
Grado di sovraconsolidazione: OCR = 1.7
e, nell'intervallo di pressione da 198 a 396 kPa:
Coefficiente di compressibilità: mv = 1.48 10-4 kPa-1
Coefficiente di consolidazione verticale: cv = 1.15 10-7 m2/s
Coefficiente di permeabilità: k = 1.67 10-10 m/s
Per la determinazione sperimentale delle leggi di variazione del modulo di taglio e del rapporto
di smorzamento del terreno costituente l'Unità stratigrafica B, su un provino ricavato dal
campione n. 2 sono state eseguite due misure di rigidezza a differenti pressioni di confinamento
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con l'apparecchio di colonna risonante e la prova di taglio torsionale ciclico (TTC) alla
pressione media efficace di confinamento σ'mc = 200 kPa, corrispondente circa alla pressione
media efficace litostatica.
I valori misurati del modulo di taglio iniziale, G0, sono i seguenti:
pressione media efficace di confinamento: σ'm,c (kPa) = 35 200
indice dei vuoti: e = 0.788 0.745
modulo di taglio iniziale: G0 (MPa) = 51.2 116.8
La prova di taglio torsionale ciclico è stata eseguita sottoponendo il provino a 29 cicli di
torsione ad ampiezza di deformazione costante per 7 differenti valori dell'ampiezza di
deformazione. Durante la prova sono misurati il modulo di taglio, G, il rapporto di
smorzamento, D, e l'incremento di pressione neutra, ∆u. Dall'esame del certificato della prova
di taglio torsionale ciclico si possono fare le seguenti osservazioni:
Modulo di taglio, G
1. Il valore del modulo di taglio iniziale, G0 (TTC) = 112 MPa, è leggermente inferiore al
corrispondente valore determinato in prova di colonna risonante, G0 (RC) = 117 MPa;
2. Tenuto conto della precisione e della accuratezza della strumentazione di misura, la
riduzione di rigidezza al crescere del numero di cicli si manifesta per deformazioni di taglio
superiori a γ = 0.01% (Figure 4 e 5). Per l'ampiezza di deformazione γ = 0.129% si è
registrato un comportamento anomalo, in quanto la riduzione di rigidezza al crescere del
numero di cicli è stata marcatamente più forte che per l'ampiezza di deformazione
superiore, γ = 0.163%. Per ciascuno dei sette valori di ampiezza di deformazione di taglio,
in figura 4 sono rappresentate le curve di variazione del rapporto fra modulo di taglio al
ciclo N e modulo di taglio al ciclo 1, G/G1, e in figura 5 i valori del rapporto fra il modulo
di taglio al ciclo 25 e il modulo di taglio al ciclo 1, G25/G1.
3. In figura 6 sono rappresentati, in funzione dell'ampiezza di deformazione di taglio, i valori
del rapporto G/G0 per differente numerosità di cicli. Il valore di G0 è stato assunto pari al
valore misurato per la minore ampiezza di deformazione di taglio, γ = 0.002%, sebbene alla
deformazione γ = 0,004% il valore misurato di G sia sempre risultato lievemente maggiore
di G0 per qualunque numero di cicli. La soglia di deformazione elastica lineare,
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convenzionalmente assunta come la deformazione di taglio per la quale il rapporto G/G0 è
0.95, è risultata γl = 0.013%.
4. In figura 6 è anche rappresentata la curva del modello di Yokota et al. (1981), ottenuta per
regressione sui valori medi dei punti sperimentali. Essa ha equazione:
( )320.10 72.151
1γ⋅+
=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛GG
Rapporto di smorzamento e incremento della pressione neutra
Il rapporto di smorzamento non sembra avere sistematiche variazioni con il numero di cicli
(Figure 7 ed 8) ma dipende esclusivamente dall'ampiezza di deformazione. La curva
rappresentata in figura 8, ottenuta per regressione sui valori medi dei punti sperimentali, ha
equazione:
)GG576.3exp(95.53D
0
⋅−⋅=
La soglia di deformazione volumetrica, in corrispondenza della quale ha inizio l'incremento di
pressione neutra è risultata: γv = 0,01%. Tale incremento ha raggiunto il valore massimo del
9.35% della pressione efficace di confinamento (Figura 9).
B) CAMPIONI DI GATTEO A MARE (FO)
Dal foro di sondaggio FO 240 S10, della profondità di 30.6 m, sono pervenuti al DIC sette
campioni. Su di essi cinque sono stati analizzati nel Laboratorio del DIC e due sono stati
inviati al Laboratorio di Geotecnica dell'Ismes. I risultati delle prove effettuate sono riportati
negli Allegati 1 e 2. Le prove condotte nei due laboratori sono descritte nella Tabella 2.
In base alla profondità di estrazione ed alla colonna stratigrafica fornita dal SSIGRER, i
campioni indisturbati prelevati dal foro di sondaggio FO 240 S10 sarebbero rappresentativi:
- campioni n. 1 (prof. 3.0-3.6 m) e n. 2 (prof. 6.5-7.1 m) dell'Unità stratigrafica G (sabbie da
fini a grossolane, pulite),
- campione n. 3 (prof. 9.5-10.1 m) dell'Unità stratigrafica D (alternanze di limi sabbiosi e
sabbie limose, o sabbie finissime, talora con resti vegetali),
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Tabella 2: Prove di laboratorio eseguite su campioni indisturbati prelevati dal sondaggio
FO 240 S10 in località Gatteo a Mare (FO)
Campione
N.
Profondità
[m]
Prove eseguite
Laboratorio
1 3.0-3.5 w, Gr, γ, Gs, ID, TXC-CIU ISMES
2 6.5-7.1 w, Gr, γ, Gs, ID, TXC-CIU ISMES
3 9.5-10.1 P.P., T.V., w, LL.AA., Gr, γ, Gs, ELL, Edo, RC, TTC DIC
4 15.5-16.1 P.P., T.V., w, LL.AA., γ, Gs, ELL, Edo, RC, TTC DIC
5 20.0-20.6 P.P., T.V., w, LL.AA., γ, Gs, ELL, Edo, RC, TTC DIC
6 25.5-26.1 P.P., T.V., w, LL.AA., Gr, γ, Gs, EdoNS, RC, TTC DIC
7 30.0-30.6 P.P., T.V., w, LL.AA., γ, Gs, ELL, EdoNS, RCG0, TTC DIC
Legenda:
P.P. = Determinazione della resistenza con penetrometro tascabile
T.V. = Determinazione della resistenza scissometro tascabile
w = Determinazione del contenuto d'acqua naturale
LL.AA. = Determinazione dei limiti di Atterberg
Gr = Analisi granulometrica
γ = Determinazione del peso di volume
Gs = Determinazione del peso specifico dei costituenti solidi
ID = Determinazione del peso di volume minimo e massimo
ELL = Prova di compressione con espansione laterale libera
Edo = Prova edometrica
EdoNS = Prova edometrica non standard
RC = Prova di colonna risonante
RCG0 = Prova di colonna risonante per la misura di G0
TTC = Prova di taglio torsionale ciclico
TXC-CIU = Prova triassiale ciclica con consolidazione isotropa non drenata
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- campione n. 4 (prof. 15.5-16.1 m), n. 6 (prof. 25.5-26.1 m) e n. 7 (prof. 30.0-30.6 m)
dell'Unità stratigrafica B (argille limose o limi argillosi o alternanza di argille limose e limi
argillosi, talora con resti vegetali),
- campione n. 5 (prof. 20.0-20.6 m) dell'Unità stratigrafica B/D.
Tuttavia, la descrizione e le prove di classificazione di laboratorio non sempre hanno
confermato tale appartenenza. In particolare, i campioni 1 e 2 sono effettivamente
rappresentativi dell’Unità stratigrafica G, mentre i campioni n. 4, 5 e 7 sembrano piuttosto
appartenere all’Unità stratigrafica B, ed i campioni 3 e 6 all’Unità stratigrafica intermedia B/D
(Figura 10).
a) Campioni 1 e 2 (Unità stratigrafica G) - La descrizione di laboratorio dei campioni n. 1 e 2
ne conferma l'appartenenza all'unità G. In entrambi i campioni la frazione fine è inferiore al
10% ed il materiale è risultato fortemente reagente all'acido cloridrico, a testimonianza della
presenza del calcare di cui sono costituiti i gusci rinvenuti nel terreno. Dalla curva
granulometrica si desumono i coefficienti di uniformità e di curvatura, rispettivamente: U =
4.53 e C = 1.25 per il campione 1 e U = 5.40 e C = 4.92 per il campione 2. Il terreno
costituente i campioni appartenenti all’Unità stratigrafica G è dunque una sabbia poco graduata.
Data la natura incoerente del terreno, e le finalità generali della ricerca (microzonazione
sismica), allo scopo di verificare la suscettibilità alla liquefazione dell’Unità stratigrafica G,
sono state eseguite prove triassiali cicliche in condizioni non drenate su provini di entrambi i
campioni, consolidati isotropicamente. Poiché si è giudicato (prudenzialmente) che le
operazioni di campionamento avessero potuto alterare ed aumentare lo stato di addensamento
del terreno in sito, tre provini del campione n. 1 sono stati ricostruiti mediante compattazione
umida alla densità relativa del 40% circa e consolidati alla pressione media efficace di 40 kPa
circa, e tre provini del campione 2 sono stati ricostruiti alla densità relativa del 30% circa e
consolidati alla pressione media efficace di 75 kPa circa. La prova è stata eseguita anche su un
provino del campione 2, virtualmente indisturbato, ottenuto per fustellazione meccanica, avente
densità relativa del 50% circa, e consolidato alla pressione media efficace di 115 kPa.
I risultati salienti della sperimentazione sono rappresentati in Figura 11: in ascissa è riportato il
numero di cicli ad ampiezza di sforzo costante, N100, per il quale l’incremento di pressione
neutra diviene pari al 95% della tensione media efficace di consolidazione, in ordinata è
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riportato il valore del rapporto fra la tensione deviatorica media in singola ampiezza e la
tensione media efficace di consolidazione, SRm. In Figura 11 sono riportate le curve
interpolanti i risultati relativi alle due serie di tre provini preparati alla densità relativa
rispettivamente del 30% e del 40%, ed il valore singolo del provino “indisturbato” avente
densità relativa del 50%. Si osserva che modeste variazioni del rapporto di sforzo medio SRm
possono comportare variazioni molto sensibili del numero di cicli che porta alla liquefazione:
ad esempio per densità relativa DR = 30% e occorrono 97 cicli di carico con rapporto di sforzo
medio SRm = 0.12 per portare a liquefazione il provino, mentre ne bastano 12 per un rapporto
di sforzo medio SRm = 0.15 e addirittura solo 2 per un rapporto di sforzo medio SRm = 0.18. Le
curve di figura 11 rappresentano la resistenza alla liquefazione in laboratorio del terreno
costituente l’Unità stratigrafica G. La resistenza del terreno in sito è differente, a causa delle
diverse condizioni al contorno, ma può essere stimata dai risultati delle prove di laboratorio
applicando opportuni coefficienti correttivi.
b) Campione n.3 (Unità D)- Più che all’Unità stratigrafica D il campione n. 3 è sembrato
piuttosto appartenere all’Unità stratigrafica intermedia B/D. Pertanto verrà descritto
successivamente insieme al campione n. 6.
c) Campioni n.4, 5 e 7- ( Unità stratigrafica B)
I campioni indisturbati n. 4, 5 e 7, sono stati estratti dal sondaggio FO 240 S10 rispettivamente
alle profondità di 15.5m, 20.0m e 30.0m da p.c.
In Figura 10 sono indicati i punti rappresentativi dei campioni estratti nella carta di plasticità di
Casagrande: si tratta di un’argilla limosa di colore grigio scuro ad elevata plasticità (CH) e di
consistenza medio alta (Ic = 0.8-0.95). Talvolta, probabilmente a causa di un camp-ionamento
non perfetto, la parte superiore del campione è apparsa alterata e molle.
La resistenza al taglio in condizioni non drenate è stata determinata in laboratorio con gli
strumenti tascabili, penetrometro e scissometro, e con prove di compressione ad espansione
laterale libera. Essa appare non correlata con la profondità di estrazione ed ha valori più
frequenti nel campo cu = 70–85 kPa.
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Le prove di compressione edometrica (Figura 12) hanno dato i seguenti risultati:
Camp. 4 Camp. 5 Camp. 7
Indice di compressione, Cc 0.326 0.246 0.266
Indice di rigonfiamento, Cs 0.093 0.068 0.090
Pressione di consolidazione, σ'p (kPa) 220 390 360
Grado di sovraconsolidazione, OCR 1.3 1.9 1.2
e, nell'intervallo di pressione da 198 a 396 kPa,:
Coefficiente di compressibilità, mv (kPa-1) 1.74 10-4 1.35 10-4 1.41 10-4
Coefficiente di consolidazione verticale, cv (m2/s) 1.72 10-8 1.97 10-8 1.66 10-8
Coefficiente di permeabilità, k (m/s) 2.92 10-11 2.61 10-11 2.2910-11
Il quadro generale risultante è di un terreno debolmente sovraconsolidato, di media
compressibilità e molto poco permeabile.
Per la determinazione sperimentale delle leggi di variazione del modulo di taglio e del rapporto
di smorzamento del terreno costituente l’Unità stratigrafica B di Gatteo a Mare sono state
eseguite prove di colonna risonante (RC) e di taglio torsionale ciclico (TTC) su provini ricavati
dai tre campioni indisturbati estratti dal sondaggio FO 240 S10 rispettivamente alle profondità
di 15.5m, 20.0m e 30.0m da p.c. In particolare sono stati prima determinati i valori di G0 per
differenti valori della pressione media efficace di confinamento, poi è stata eseguita la prova
RC, ed infine la prova TTC.
In Figura 13 sono riportati i valori normalizzati rispetto alla pressione atmosferica del modulo
di taglio iniziale misurato in prova RC al variare della pressione media efficace di
confinamento. Indipendentemente dal campione di provenienza i valori sperimentali sono ben
riprodotti dall’equazione: 4783.0
a
c
a
0
p'
17.435pG
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ σ⋅=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
Nelle Figure 14 e 15 sono rappresentati i risultati delle prove RC, rispettivamente in termini di
rapporto di decadimento del modulo di taglio e di rapporto di smorzamento, e le corrispondenti
curve di regressione secondo il modello di Yokota:
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( )384.10 392.221
1GG
γ⋅+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
)GG308.2exp(51.24D
0
⋅−⋅=
La soglia di deformazione elastica lineare è risultata pari a γl = 0.012%.
Sugli stessi tre provini indisturbati, ricavati dai campioni n. 4, 5 e 7, ed alle stesse pressioni
medie efficaci di confinamento, dopo l’esecuzione della prova di colonna risonante sono state
eseguite le prove di taglio torsionale ciclico, con le modalità già illustrate nelle pagine
precedenti.
Il rapporto tra i valori misurati del modulo di taglio iniziale in prova di taglio torsionale ciclico
ed in prova di colonna risonante, G0(TTC)/G0(RC), è compreso tra 0.93 e 0.98.
La riduzione di rigidezza al crescere del numero di cicli si manifesta per deformazioni di taglio
superiori a γ = 0.01% (Figura 16).
Le prove di taglio torsionale ciclico portano a stimare una minore riduzione di rigidezza ed un
minore smorzamento al crescere della deformazione di taglio rispetto a quanto si stima con
prova di colonna risonante.
Nelle Figure 17 e 19 sono rappresentati i valori sperimentali del rapporto G/G0 e del rapporto di
smorzamento D ottenuti al ciclo n. 1 delle prove TTC sui tre campioni, e le relative curve di
regressione del modello di Yokota. Esse hanno equazione:
( )392.10 729.81
1GG
γ⋅+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
)GG597.2exp(62.29D
0
⋅−⋅=
La soglia di deformazione elastica lineare è risultata pari a γl = 0.025%, ovvero oltre il doppio
di quella risultante dalla prova RC.
Nelle Figure 18 e 20 sono messe a confronto le curve di regressione del modello di Yokota
relative agli stessi provini sottoposti prima a prova RC e poi a prova TTC.
In Figura 21 sono mostrati i valori dell’incremento di pressione neutra normalizzato rispetto
alla pressione media efficace di confinamento misurati al ciclo n. 1 delle prove TTC sui tre
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provini: tale incremento è stato nullo per il campione 4 e comunque molto basso, mai superiore
al 1.5% anche per gli altri due campioni.
c) Campionie n.3 e 6 (Unità stratigrafica B/D)
I due campioni indisturbati n. 3, e 6 sono stati estratti dal sondaggio FO 240 S10
rispettivamente alle profondità di 9.5m e 25.5m da p.c.
In Figura 10 sono indicati i punti rappresentativi dei campioni estratti nella carta di plasticità di
Casagrande: si tratta di una miscela di argilla e limo localmente anche sabbiosa, di colore
olivastro con venature grigie di media plasticità (CL) e di consistenza media (Ic = 0.7-0.8),
debolmente sovraconsolidato.
La resistenza al taglio in condizioni non drenate è stata stimata in laboratorio con gli strumenti
tascabili, penetrometro e scissometro, e con una prova di compressione ad espansione laterale
libera. Essa ha valori dell’ordine di cu = 30–40 kPa per il campione estratto alla profondità di
9.5m da p.c. e di cu = 50–75 kPa per il campione estratto alla profondità di 25.5m da p.c.
Le prove di compressione edometrica (Figura 22) hanno dato i seguenti risultati:
Camp. 3 Camp. 6
Indice di compressione, Cc 0.269 0.259
Indice di rigonfiamento, Cs 0.037 0.038
Pressione di consolidazione, σ'p (kPa) 190 290
Grado di sovraconsolidazione, OCR 1.8 1.1
Per la determinazione sperimentale delle leggi di variazione del modulo di taglio e del rapporto
di smorzamento del terreno costituente l’Unità stratigrafica B/D di Gatteo a Mare sono state
eseguite prove di colonna risonante (RC) e di taglio torsionale ciclico (TTC) su provini ricavati
dai due campioni indisturbati estratti dal sondaggio FO 240 S10 rispettivamente alle profondità
di 9.5m e 25.5m da p.c. In particolare sono stati prima determinati i valori di G0 per differenti
valori della pressione media efficace di confinamento, poi è stata eseguita la prova RC, ed
infine la prova TTC.
In Figura 23 sono riportati i valori normalizzati rispetto alla pressione atmosferica del modulo
di taglio iniziale misurato in prova RC al variare della pressione media efficace di
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confinamento. Indipendentemente dal campione di provenienza i valori sperimentali sono ben
riprodotti dall’equazione:
5029.0
a
c
a
0
p'
24.578pG
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ σ⋅=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
Nelle Figure 24 e 25 sono rappresentati i risultati delle prove RC, rispettivamente in termini di
rapporto di decadimento del modulo di taglio e di rapporto di smorzamento, e le corrispondenti
curve di regressione secondo il modello di Yokota:
( )5306.10 962.871
1GG
γ⋅+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
)GG683.2exp(43.28D
0
⋅−⋅=
La soglia di deformazione elastica lineare è risultata pari a γl = 0.008%.
Sugli stessi tre provini indisturbati, ricavati dai campioni n. 3 e 6, ed alle stesse pressioni medie
efficaci di confinamento, dopo l’esecuzione della prova di colonna risonante sono state eseguite
le prove di taglio torsionale ciclico, con le modalità già illustrate nelle pagine precedenti.
Il rapporto tra i valori misurati del modulo di taglio iniziale in prova di taglio torsionale ciclico
ed in prova di colonna risonante, G0(TTC)/G0(RC), è compreso tra 0.94 e 0.96.
La riduzione di rigidezza al crescere del numero di cicli si manifesta per deformazioni di taglio
superiori a γ = 0.005% (Figura 26).
Le prove di taglio torsionale ciclico portano a stimare una minore riduzione di rigidezza
rispetto a quanto si stima con prova di colonna risonante. Relativamente al rapporto di
smorzamento le due curve sono intrecciate, ovvero per deformazioni di taglio inferiori a
0.025% il valore determinato con prova di colonna risonante è inferiore al valore determinato
con prova di taglio torsionale ciclico, mentre per deformazioni di taglio superiori a tale soglia il
risultato sperimentale è opposto.
Nelle Figure 27 e 29 sono rappresentati i valori sperimentali del rapporto G/G0 e del rapporto di
smorzamento D ottenuti al ciclo n. 1 delle prove TTC sui tre campioni, e le relative curve di
regressione del modello di Yokota. Esse hanno equazione:
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( )5012.10 832.331
1GG
γ⋅+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
)GG939.2exp(38.49D
0
⋅−⋅=
La soglia di deformazione elastica lineare è risultata pari a γl = 0.014%, ovvero quasi il doppio
di quella risultante dalla prova RC.
Nelle Figure 28 e 30 sono messe a confronto le curve di regressione del modello di Yokota
relative agli stessi provini sottoposti prima a prova RC e poi a prova TTC.
In Figura 31 sono mostrati i valori dell’incremento di pressione neutra normalizzato rispetto
alla pressione media efficace di confinamento misurati al ciclo n. 1 delle prove TTC sui due
provini: la soglia di deformazione volumetrica è risultata: γv = 0,01%.
3. ANALISI DEL RISCHIO DI LIQUEFAZIONE
Al fine di verificare il livello di conservatorismo dei risultati ottenuti con il metodo
semplificato di Robertson e Wride (1997) (R&W) e riportati nel Rapporto Finale (2000), è stato
condotto uno studio del terzo livello sul rischio di liquefazione nell’area di Gatteo a Mare. A tal
fine sono stati utilizzati i risultati delle prove triassiali cicliche con consolidazione isotropa in
condizioni non drenate (TXC-CIU), effettuate dall'ISMES sui campioni n.1 e n.2 riassunti
nella Figura 11.
Lo studio è consistito innanzitutto nel verificare le stime del contenuto di fini (FC) e della
resistenza normalizzata alla liquefazione ottenute con la procedura di R&W, nella verticale
dove è stata eseguita la prova CPT108, adiacente al foro FO 240 S10, e nel confrontare i valori
del fattore di resistenza alla liquefazione (FSL) ottenuti nei due casi. Nell'ambito di una tesi di
laurea (Tesista: Barbara Rossi; Relatori: Teresa Crespellani, Claudia Madiai, Luca Martelli) è
stato inoltre condotto uno studio del rischio di liquefazione utilizzando il codice di calcolo
DESRAMOD (che esegue l'analisi della risposta sismica locale in termini di pressioni effettive
e quindi utilizza la legge u(N) determinata con le prove triassiali cicliche), i cui risultati sono
stati confrontati con quelli ottenuti attraverso un'analisi disaccoppiata, utilizzando i risultati di
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un’analisi della risposta sismica locale condotta con il codice SHAKE e i valori della resistenza
alla liquefazione desunti da prove CPT.
I risultati di tali studi, descritti in dettaglio nella tesi sopramenzionata, si possono così
riassumere:
a) i valori puntuali di FC ottenuti sui campioni esaminati in laboratorio sono praticamente gli
stessi stimati con il metodo di R&W e in entrambi i casi inferiori al 10%;
b) i valori del rapporto di sforzo ciclico valutati attraverso le prove triassiali (pari a 0.16 nel
campione n.1 e a 0.14 nel campione n.2) sono del tutto confrontabili con i valori ottenuti
con R&W alle stesse quote (rispettivamente 0.15 e 0.12);
c) le analisi del rischio di liquefazione con i metodi approfonditi inclusivi della risposta
sismica locale confermano che nell'Unità G esiste rischio di liquefazione, benché il livello
di rischio risulti nell'analisi accoppiata più basso e in quella disaccoppiata più alto del
livello di rischio ottenuto con il metodo di R&W.
4 PROVE IN SITO
Come specificato nell’introduzione sono state effettuate N.6 prove downhole nelle seguenti
località:
Giardini di S. Mauro (Cesena) 7 Febbraio 2004 h = 51m Sondaggio FO255S10
Casa Guarini (Forlì) 8 Febbraio 2004 h = 40 m Sondaggio FO240S10
Faenza 14 Aprile 2004 h = 52m Sondaggio RA239S1
Forlì 15 Aprile 2004 h = 55m Sondaggio FO255S8
Cavola (Reggio Emilia) 18 Ottobre 2004 h = 40m Sondaggio S1
Spinello (Forlì Cesena) 19 Ottobre 2004 h =36m Sondaggio S2-D
Per l’esecuzione delle prove è stata utilizzata l’apparecchiatura in dotazione del Laboratorio
Geotecnico del DIC, che ha le seguenti caratteristiche:
- il sistema di ricezione è costituito da due geofoni da foro 3D (Geostuff, mod. BHG-2 a
10Hz) accoppiati e orientabili dalla superficie mediante un sistema di aste rigide fino ad
una profondità di 50m;
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- la sorgente di onde S è realizzata tramite un pendolo, che consente di controllare
l’energia di battuta, e da una trave in legno e alluminio forgiata in modo da garantire la
perfetta aderenza al terreno;
- il sistema di acquisizione è costituito da un sismografo modulare Geometrics modello
Geode a 12 canali, al quale è collegato un dispositivo di trigger.
Sono state effettuate misure di velocità delle onde P ed S ad ogni metro. Per ogni
determinazione di velocità delle onde S sono state effettuate una battuta destra e una battuta
sinistra. Le onde P sono state generate tramite la battuta verticale di un martello su una piastra
di acciaio.
L’interpretazione delle misure, ai fini della determinazione del profilo della velocità delle onde
S e delle onde P, è stata effettuata con il metodo dell’intervallo a partire da un’analisi visuale
dei dati e dallo studio delle funzioni di cross-correlazione.
Le registrazioni effettuate sono riportate nel CD-ROM allegato.
Dalla lettura e interpretazione dei sismogrammi ottenuti sono stati determinati per ogni metro
di profondità, i valori delle velocità delle onde S, VS, riportati nella Tabelle 3, 4, 5, 6, 7, 8 e
nelle Figure 32, 33, 34, 35, 36.
I risultati mostrano per lo più una buona corrispondenza con la stratigrafia fornita
dall’Amministrazione Regionale.
5. CONCLUSIONI
Il lavoro svolto ha riguardato essenzialmente:
1. l’esecuzione di prove di laboratorio su N. 9 campioni indisturbati prelevati nelle aree di
Pieve Acquedotto e Gatteo a Mare nella Provincia di Forlì finalizzate alla
caratterizzazione in campo statico e dinamico dei principali litotipi presenti in tali are;
2. lo studio del rischio di liquefazione con un’analisi del III livello in un sito di Gatteo a
mare e nel confronto di tali risultati con quelli dell’analisi del II livello precedentemente
condotta dal DIC per conto della Regione Emilia-Romagna (Rapporto Finale, 2000)
3. l’esecuzione di N.6 prove downhole nei siti indicati dall’Amministrazione Regionale
per la determinazione dei profili della velocità delle onde S e delle onde P.
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Relativamente al punto 2, si è potuto verificare che esiste una buona corrispondenza tra i valori
del rischio di liquefazione ottenuti a Gatteo con la procedura semplificata di Robertson e Wride
(1997) e quelli ottenuti con la metodologia basata su prove triassiali cicliche condotte su
provini ricostruiti in laboratorio in condizioni simulanti da vicino quelle in sito durante il
terremoto di progetto. Dati i costi molto elevati delle prove triassiali cicliche tale risultato
conferma che nel caso di grandi aree il ricorso alle prove CPT per la valutazione del rischio di
liquefazione permette di ottimizzare affidabilità dei risultati e costi.
6. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Robertson, P.K., Wride (Fear), C.E. (1997) “Cyclic liquefaction and its evaluation based on
SPT and CPT”, Final Contribution to the Proc. of the 1996 NCEER Workshop on
Evaluation of Liquefaction Resistance, Salt Lake City, Utah
Rapporto Finale (2000) - Studio per la valutazione del rischio di liquefazione in un'area del
territorio riminese e forlivese ricadente nel foglio 256 della Carta Tecnica Regionale
(Comuni di Gatteo, Savignano sul Rubicone, S. Mauro Pascoli), Dipartimento Ingegneria
Civile, Università di Firenze, Maggio 2000.
Rossi Barbara (2001) - Stima del potenziale di liquefazione in termini di pressioni efficaci con
applicazione allo studio di un sito sulla costa romagnola, Tesi di laurea, Facoltà di
Ingegneria, Università di Firenze.
Yokota, K., Imai, T., Konno, M. (1981) - Dynamic Deformation Characteristics of Soil
Determined by Laboratory Tests. OYO Technical Report, n. 3.
Firenze, Dicembre 2004
Il Responsabile della Convenzione
Prof. Ing. Teresa Crespellani
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Figura 1: Curve granulometriche delle Unità Stratigrafiche D ed E di Pieve Acquedotto (FO)
0
20
40
60
80
100
0,001 0,01 0,1 1 10 100
d (mm)
% p
assa
nte
Figura 2: Compressione edometrica del campione di terreno estratto dal foro di sondaggio FO240S9 alla profondità di 10,5 m e appartenente alle Unità Stratigrafiche D ed E di Pieve Acquedotto (FO) - Curva sperimentale e schema geotecnico
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
e
Figura 3: Compressione edometrica del campione di terreno estratto dal
foro di sondaggio FO240S9 alla profondità di 15,5 m e appartenente all'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO) - Curva sperimentale e schema geotecnico
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
e
Figura 4: Rapporto di riduzione del modulo di taglio con il numero di cicli per l'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO)
0,85
0,9
0,95
1
1,05
0 5 10 15 20 25 30
numero di cicli
G/G
1
gamma = 0,002%
gamma = 0,004%
gamma = 0,008%
gamma = 0,017%
gamma = 0,041%
gamma = 0,129%
gamma = 0,163%
Figura 5: Rapporto G25/G1 per l'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0,85
0,9
0,95
1
1,05
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G25
/ G
1
Figura 6: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e del numero di cicli e curva di regressione del modello di Yokota
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
ciclo n. 1
ciclo n. 5
ciclo n. 10
ciclo n. 15
ciclo n. 20
ciclo n. 25
modello di Yokota
Figura 7: Rapporto di variazione di D con il numero di cicli per l'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO)
0,6
1
1,4
1,8
2,2
2,6
0 5 10 15 20 25 30
numero di cicli
D/D 1
gamma = 0,002%
gamma = 0,004%
gamma = 0,008%
gamma = 0,017%
gamma = 0,041%
gamma = 0,129%
gamma = 0,163%
Figura 8: Variazione del rapporto di smorzamento D per l'Unità
Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e del numero di cicli e curva di regressione del modello
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D
ciclo n. 1
ciclo n. 5
ciclo n. 10
ciclo n. 15
ciclo n. 20
ciclo n. 25
regressione
Figura 9: Incremento del rapporto di pressione neutra al ciclo n. 1 per
l'Unità Stratigrafica B di Pieve Acquedotto (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0
2
4
6
8
10
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
u /
' c (%
)
Figura 10: Carta di plasticità dei campioni di terreno coesivo estratti dal sondaggio FO240S100 di Gatteo a Mare (FO)
0
10
20
30
40
50
60
70
0 20 40 60 80 100
w L (%)
I P (%
)
camp. 3
camp. 4
camp. 5
camp. 6
camp. 7
Figura 11: Resistenza alla liquefazione del terreno costituente l'Unità stratigrafica G di Gatteo a Mare (FO) in prove TXC-CIU
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
1 10 100
Numero di cicli a liquefazione, N100
Rapp
orto
di s
forz
o m
edio
, SR m
DR = 40%
DR = 30%
DR = 50%
Figura 12: Compressione edometrica dei campioni di terreno appartenenti alla Unità stratigrafica B di Gatteo a Mare
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
e
camp. 4, prof. 15.5 m
camp. 5, prof. 20.0 m
camp. 7, prof. 30.0 m
Figura 13: Variazione di G0 con la pressione di confinamento in prova R.C. per l'Unità stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO)
(G0/pa) = 435,17(σ'c/pa)0,4783
R2 = 0,9822
100
1000
0,1 1 10
(σ'c/pa)
(G0/p
a)
camp. 4 - prof. 15.5m
camp. 5 - prof. 20.0m
camp. 7 - prof. 30.0m
Figura 14: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e curva di regressione del modello di Yokota
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-04 1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
camp. 4
camp. 5
Modello di Yokota
Figura 15: Variazione del rapporto di smorzamento D per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello in prova RC
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-04 1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D camp. 4
camp. 5
modello
Figura 16: Rapporto G25/G1 per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0,9
0,95
1
1,05
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01
γ (%)
G25
/ G
1
camp. 4
camp. 5
Figura 17: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare da prova TTC al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello di Yokota (ciclo 1)
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
camp. 4
camp. 5
camp. 7
modello di Yokota
Figura 18: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e in prova TTC al ciclo 1 (curve di regressione del modello di Yokota)
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
RC
TTC
Figura 19: Variazione del rapporto di smorzamento D per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello in prova TTC al ciclo 1
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D camp. 5
camp. 4
camp. 7
modello
Figura 20: Rapporto di smorzamento D per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e in prova TTC al ciclo 1 (curve di regressione)
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D
TTC
RC
Figura 21: Incremento del rapporto di pressione neutra al ciclo n. 1 per l'Unità Stratigrafica B di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0
0,5
1
1,5
2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
u /
' c (%
) camp. 4
camp. 5
camp. 7
Figura 22: Compressione edometrica dei campioni di terreno appartenenti alla Unità stratigrafica B/D di Gatteo a Mare
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
e
camp. 3, prof. 9.5 m
camp. 6, prof. 25.5 m
Figura 23: Variazione di G0 con la pressione di confinamento in prova R.C. per l'Unità stratigrafica B/D di Gatteo a Mare (FO)
(G0/pa) = 578,24(σ'c/pa)0,5029
R2 = 0,9886
100
1000
0,1 1 10
(σ'c/pa)
(G0/p
a)camp. 3 - prof. 9.5m
camp. 6 - prof. 25,5m
Figura 24: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B/D di Gatteo a
Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e curva di regressione del modello di Yokota
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-05 1,0E-04 1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
camp. 3
camp. 6
Modello di Yokota
Figura 25: Variazione del rapporto di smorzamento D per l'Unità
Stratigrafica B/D di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello in prova RC
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-05 1,0E-04 1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D
camp. 3
camp. 6
modello
Figura 26: Rapporto G25/G1 per l'Unità Stratigrafica B/D
di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0,9
0,95
1
1,05
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01
γ (%)
G25
/ G
1
camp. 3
Figura 27: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B/D di Gatteo a
Mare da prova TTC al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello di Yokota (ciclo 1)
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
modello di Yokota
camp. 3
camp. 6
Figura 28: Rapporto G/G0 per l'Unità Stratigrafica B/D di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e in prova TTC al ciclo 1 (curve di regressione del modello di Yokota)
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
G /
G0
RC
TTC
Figura 29: Variazione del rapporto di smorzamento D per l'Unità Stratigrafica B/D di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione e curva di regressione del modello in prova TTC al ciclo 1
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D modello
camp. 3
camp. 6
Figura 30: Rapporto di smorzamento D per l'Unità Stratigrafica B/D di
Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione in prova RC e in prova TTC al ciclo 1 (curve di regressione)
0
2
4
6
8
10
12
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
D
TTC
RC
Figura 31: Incremento del rapporto di pressione neutra al ciclo n. 1 per l'Unità Stratigrafica B/D di Gatteo a Mare (FO) al variare dell'ampiezza di deformazione
0
0,5
1
1,5
2
1,0E-03 1,0E-02 1,0E-01 1,0E+00
γ (%)
u /
' c (%
)
camp. 3
camp. 6
Figura 32 – Stratigrafia e profilo della velocità delle onde P e S relativi al sondaggio FO255S10 (Giardini di S.Mauro – Cesena)
Velocità delle onde S
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
0 200 400 600 800 1000
Velocità (m/s)
Pro
fond
ità (m
)
Velocità delle onde P
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
0 400 800 1200 1600
Velocità (m/s)
Pro
fond
ità (m
)
Limo sabbioso, sabbia limosa e sabbia molto fine
Ghiaie medie
Limo sabbioso
Ghiaia media
Sabbia limosa, sabbia molto fine e limo argilloso
Limo sabbioso
Sabbia fine e mediaGhiaia mediaLimo sabbioso e sabbia limosaArgilla limosa e limo argilloso
Ghiaia media
Sabbia molto fine
Argilla limosa
Figura 33 – Stratigrafia e profilo della velocità delle onde P e S relativi al sondaggio F0240S10 (Casa Guarini –Forlì)
Velocità delle onde S
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 200 400 600
Velocità (m/s)
Prof
ondi
tà (m
)
Sabbia limosa e sabbia molto fine
Limo sabbioso e limo argilloso
Limo sabbioso e sabbia fine
Ghiaia media
Limo,limo sabbioso e sabbia fine
Argilla limosa
Limo argilloso e limo sabbioso
Argilla limosa e limo argilloso
Limo e limo sabbioso
Velocità delle onde P
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 400 800 1200 1600
Velocità (m/s)
Prof
ondi
tà (m
)
Figura 34 – Stratigrafia, profilo della velocità delle onde P e S e del coefficiente di Poisson relativi al sondaggio RA239S1 (Faenza)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
0 400 800 1200 1600Vp, Vs [m/s]
z [m
]
Vs
Vp
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
0.000 0.100 0.200 0.300 0.400 0.500ν
z [m
]
Sabbia e limo
Sabbia
Argilla e limo
Sabbia
Limo e argilla
Ghiaia
Ghiaia
Sabbia
Ghiaia
Limo
Sabbia
Limo
Figura 35 – Stratigrafia, profilo della velocità delle onde P e S e del coefficiente di Poisson relativi al sondaggio FO255S8 (Forlì)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
0 400 800 1200 1600Vs, Vp [m/s]
z [m
]
VsVp
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5ν
z [m
]
Ghiaia media
Argilla limosa
Limo sabbioso
Limo argilloso e sabbia fine e molto fine
Limo sabbioso e ghiaia media
Ghiaia media
Ghiaia media
Sabbia limosa e sabbia molto fine
Limo sabbioso
Sabbia molto fine e limo argilloso
Ghiaia media e sabbia grossa
Figura 36 – Stratigrafia, profilo della velocità delle onde P e S e del coefficiente di Poisson relativi al sondaggio S1 (Cavola)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 400 800 1200 1600Vs, Vp [m/s]
z [m
]
VsVp
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5ν
z [m
]
Limo con sabbia
Limo debolmente argilloso sabbioso
Marna marrone
Limo argilloso alternato a limo sabbioso
Terreno vegetale
Limo debolmente sabbioso
Limo debolmente argilloso debolmente sabbiosoLimo debolmente sabbioso
Limo sabbioso debolmente argilloso Limo sabbioso
Marna grigia
Marna grigia fratturata
Marna grigia compatta
Figura 37 – Stratigrafia, profilo della velocità delle onde P e S e del coefficiente di Poisson relativi al sondaggio S1 (Spinello)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 400 800 1200 1600Vs, Vp [m/s]
z [m
]
VsVp
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5ν
z [m
]
Detrito di frana costituito da argille, marne e livelli arenitici
Detrito di frana costituto da strati millimetrici e decimetrici di marne e strati decimetrici e centimetrici di arenarie alterate. La struttura è caotica e la matrice è argillosa.
Marne fittamente stratificate alternate a strati di arenaria
Detrito di frana costituito da limi sabbiosi e sabbie limose con frazione sabbiosa grossolana crescente verso il basso.
Terreno vegetale
Tabella 3 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio FO255S10 (Giardini di S. Mauro – Cesena)
Profondità
[m] Velocità onde S
[m/s] Velocità onde P
[ms] 26.0 442.4 1512.8 27.0 442.4 1512.8 27.0 388.5 1512.8 28.0 388.5 1512.8 28.0 412.0 1512.8 29.0 412.0 1512.8 29.0 511.8 1512.8 30.0 511.8 1512.8 30.0 608.4 1512.8 31.0 608.4 1512.8 31.0 687.0 1512.8 32.0 687.0 1512.8 32.0 697.5 1512.8 33.0 697.5 1512.8 33.0 714.5 1512.8 34.0 714.5 1512.8 34.0 687.8 1512.8 35.0 687.8 1512.8 35.0 637.9 1512.8 36.0 637.9 1512.8 36.0 557.0 1512.8 37.0 557.0 1512.8 37.0 495.9 1512.8 38.0 495.9 1512.8 38.0 438.8 1512.8 39.0 438.8 1512.8 39.0 416.0 1512.8 40.0 416.0 1512.8 40.0 480.8 1512.8 41.0 480.8 1512.8 41.0 529.5 1512.8 42.0 529.5 1512.8 42.0 653.1 1512.8
43.0 653.1 1512.8 43.0 643.4 1512.8 44.0 643.4 1512.8 44.0 670.3 1512.8 45.0 670.3 1512.8 45.0 684.1 1512.8
46.0 684.1 1512.8 46.0 753.3 1512.8 47.0 753.3 1512.8 47.0 816.1 1512.8 48.0 816.1 1512.8 48.0 800.0 1512.8 49.0 800.0 1512.8 49.0 789.4 1512.8 50.0 789.4 1512.8 50.0 781.6 1512.8 51.0 781.6 1512.8
Profondità [m]
Velocità onde S [m/s]
Velocità onde P[ms]
.0 125.9 411.4
1.0 125.9 411.4 1.0 125.9 411.4 2.0 125.9 411.4 2.0 210.6 562.3 3.0 210.6 562.3 3.0 243.4 700.4 4.0 243.4 700.4 4.0 261.9 809.8 5.0 261.9 809.8 5.0 218.5 848.3 6.0 218.5 848.3 6.0 166.3 781.2 7.0 166.3 781.2 7.0 225.0 904.1
8.0 225.0 904.1 8.0 276.0 1062.5 9.0 276.0 1062.5 9.0 338.1 1303.7
10.0 338.1 1303.7 10.0 378.3 1314.7 11.0 378.3 1314.7 11.0 344.6 1300.7 12.0 344.6 1300.7 12.0 340.1 1276.0 13.0 340.1 1276.0 13.0 349.5 1429.0 14.0 349.5 1429.0 14.0 485.2 1461.2
15.0 485.2 1461.2 15.0 548.2 1512.8 16.0 548.2 1512.8 16.0 571.4 1512.8 17.0 571.4 1512.8 17.0 544.5 1512.8 18.0 544.5 1512.8 18.0 572.0 1512.8 19.0 572.0 1512.8 19.0 595.3 1512.8 20.0 595.3 1512.8 20.0 633.5 1512.8 21.0 633.5 1512.8 21.0 569.9 1512.8
22.0 569.9 1512.8 22.0 480.5 1512.8 23.0 480.5 1512.8 23.0 391.7 1512.8 24.0 391.7 1512.8 24.0 463.7 1512.8
25.0 463.7 1512.8 25.0 477.5 1512.8 26.0 477.5 1512.8
Tabella 4 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio FO240S10 (Casa Guarini – Forlì)
Profondità
[m] Velocità onde P
[m/s] Velocità onde S
[m/s] 26 1496.0 459.9 27 1496.0 459.9 27 1496.0 414.3 28 1496.0 414.3 28 1496.0 368.7 29 1496.0 368.7 29 1496.0 354.6 30 1496.0 354.6 30 1496.0 340.4 31 1496.0 340.4 31 1496.0 311.7 32 1496.0 311.7 32 1496.0 306.2 33 1496.0 306.2 33 1496.0 306.2 34 1496.0 306.2 34 1496.0 329.5 35 1496.0 329.5 35 1496.0 298.8 36 1496.0 298.8 36 1496.0 268.2 37 1496.0 268.2 37 1496.0 258.4 38 1496.0 258.4 38 1496.0 248.7 39 1496.0 248.7 39 1496.0 248.7 40 1496.0 248.7
Profondità [m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
0 713.0 166.9 1 713.0 166.9 1 713.0 166.9 2 713.0 166.9 2 713.0 186.5 3 713.0 186.5 3 713.0 173.2 4 713.0 173.2 4 713.0 172.5 5 713.0 172.5 5 1496.0 179.2 6 1496.0 179.2 6 1496.0 155.8 7 1496.0 155.8 7 1496.0 194.4 8 1496.0 194.4 8 1496.0 162.7 9 1496.0 162.7 9 1496.0 164.2
10 1496.0 164.2 10 1496.0 165.8 11 1496.0 165.8 11 1496.0 257.8 12 1496.0 257.8 12 1496.0 349.7 13 1496.0 349.7 13 1496.0 299.6 14 1496.0 299.6 14 1496.0 249.5 15 1496.0 249.5 15 1496.0 336.9 16 1496.0 336.9 16 1496.0 336.9 17 1496.0 336.9 17 1496.0 424.2 18 1496.0 424.2 18 1496.0 424.2 19 1496.0 424.2 19 1496.0 460.6 20 1496.0 460.6 20 1496.0 460.6 21 1496.0 460.6 21 1496.0 460.6 22 1496.0 460.6 22 1496.0 437.7 23 1496.0 437.7 23 1496.0 437.7 24 1496.0 437.7 24 1496.0 448.6 25 1496.0 448.6 25 1496.0 459.9 26 1496.0 459.9
Tabella 5 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio RA239S1 (Faenza)
Profondità
[m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
29 620 1333 29 628 1381 30 628 1381 30 689 1333 31 689 1333 31 718 1432 32 718 1432 32 645 1394 33 645 1394 33 594 1213 34 594 1213 34 665 1213 35 665 1213 35 822 1339 36 822 1339 36 930 1483 37 930 1483 37 943 1603 38 943 1603 38 798 1574 39 798 1574 39 810 1554 40 810 1554 40 940 1626 41 940 1626 41 964 1607 42 964 1607 42 872 1488 43 872 1488 43 734 1409 44 734 1409 44 724 1303 45 724 1303 45 626 1302 46 626 1302 46 500 1379 47 500 1379 47 457 1264 48 457 1264 48 642 1308 49 642 1308 49 779 1394 50 779 1394 50 674 1314 51 674 1314 51 645 1258 52
Profondità [m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
3 252 604 4 252 604 4 242 613 5 242 613 5 191 547 6 191 547 6 180 583 7 180 583 7 224 596 8 224 596 8 259 599 9 259 599 9 284 685 10 284 685 10 256 690 11 256 690 11 234 623 12 234 623 12 225 713 13 225 713 13 228 870 14 228 870 14 231 823 15 231 823 15 288 704 16 288 704 16 328 852 17 328 852 17 394 1000 18 394 1000 18 360 911 19 360 911 19 273 1000 20 273 1000 20 297 1056 21 297 1056 21 446 1111 22 446 1111 22 523 1095 23 523 1095 23 469 897 24 469 897 24 466 948 25 466 948 25 525 1156 26 525 1156 26 540 1250 27 540 1250 27 564 1292 28 564 1292 28 620 1333
645 1258
Tabella 6 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio S255S8 (Forlì)
Profondità
[m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
29 743 1362 30 743 1362 30 690 1331 31 690 1331 31 619 1270 32 619 1270 32 659 1244 33 659 1244 33 774 1342 34 774 1342 34 830 1525 35 830 1525 35 801 1496 36 801 1496 36 746 1336 37 746 1336 37 722 1293 38 722 1293 38 758 1320 39 758 1320 39 811 1333 40 811 1333 40 807 1333 41 807 1333 41 719 1292 42 719 1292 42 656 1250 43 656 1250 43 582 1292 44 582 1292 44 500 1386 45 500 1386 45 585 1243 46 585 1243 46 674 1219 47 674 1219 47 623 1391 48 623 1391 48 616 1245 49 616 1245 49 565 1030 50 565 1030 50 420 938 51 420 938 51 350 1050 52 350 1050 52 378 1167 53 378 1167 53 416 1146 54 416 1146 54 418 1143 55 418 1143
Profondità [m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
3 342 629 4 342 629 4 351 667 5 351 667 5 326 713 6 326 713 6 279 769 7 279 769 7 272 822 8 272 822 8 352 981 9 352 981 9 473 1148 10 473 1148 10 416 1108 11 416 1108 11 295 1050 12 295 1050 12 285 1069 13 285 1069 13 242 1049 14 242 1049 14 209 1043 15 209 1043 15 185 1042 16 185 1042 16 282 1024 17 282 1024 17 393 1038 18 393 1038 18 455 1075 19 455 1075 19 453 1112 20 453 1112 20 448 1149 21 448 1149 21 469 1130 22 469 1130 22 509 1076 23 509 1076 23 538 1073 24 538 1073 24 518 1219 25 518 1219 25 535 1231 26 535 1231 26 531 1322 27 531 1322 27 501 1399 28 501 1399 28 629 1308
Tabella 7 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio S1 (Cavola)
Profondità
[m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
27 675 1040 27 624 1092 28 624 1092 28 599 1042 29 599 1042 29 557 1042 30 557 1042 30 545 1143 31 545 1143 31 613 1105 32 613 1105 32 737 1149 33 737 1149 33 728 1282 34 728 1282 34 593 1238 35 593 1238 35 543 1238 36 543 1238 36 617 1394 37 617 1394 37 738 1455 38 738 1455
Profondità [m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
1 333 689 2 333 689 2 334 802 3 334 802 3 321 866 4 321 866 4 348 866 5 348 866 5 356 842 6 356 842 6 351 802 7 351 802 7 340 762 8 340 762 8 401 802 9 401 802 9 417 842
10 417 842 10 331 821 11 331 821 11 310 845 12 310 845 12 384 808 13 384 808 13 434 727 14 434 727 14 393 727 15 393 727 15 419 821 16 419 821 16 471 867 17 471 867 17 424 867 18 424 867 18 439 934 19 439 934 19 427 1004 20 427 1004 20 398 946 21 398 946 21 469 975 22 469 975 22 426 1022 23 426 1022 23 411 1032 24 411 1032 24 487 1067 25 487 1067 25 612 1054 26 612 1054 26 675 1040
Tabella 8 – Valori della velocità delle onde P e S misurati con la profondità in corrispondenza del sondaggio S2-D (Spinello)
Profondità
[m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
28 662 1083.5 29 662 1083.5 29 622 1020.5 30 622 1020.5 30 677 1137 31 677 1137 31 633 1200 32 633 1200 32 650 1200 33 650 1200 33 838 1394 34 838 1394 34 900 1455 35 900 1455 35 923 1455 36 923 1455
Profondità [m]
Velocità onde P [m/s]
Velocità onde S[m/s]
2 489 1016 3 489 1016 3 546 1143 4 546 1143 4 438 935 5 438 935 5 318 808 6 318 808 6 363 978 7 363 978 7 444 978 8 444 978 8 529 889 9 529 889 9 581 889
10 581 889 10 568 889 11 568 889 11 529 944.5 12 529 944.5 12 548 1000 13 548 1000 13 629 954.5 14 629 954.5 14 646 1149 15 646 1149 15 606 1187 16 606 1187 16 564 1143 17 564 1143 17 612 1071.5 18 612 1071.5 18 551 1033.5 19 551 1033.5 19 368 1004 20 368 1004 20 436 1042 21 436 1042 21 561 1143 22 561 1143 22 576 1105 23 576 1105 23 492 1105 24 492 1105 24 456 1105 25 456 1105 25 457 1067 26 457 1067 26 425 1067 27 425 1067 27 557 1067 28 557 1067