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di Morbin Francesco e C. Sede legale Via S. Francesco, 6 – 35010 Curtarolo (PD) C.F. e P. I.V.A. 03769050281 R.E.A. 335843 Sede operativa Via Busiago, 106/2 – 35010 Campo San Martino Tel: 049 9620033 – Fax: 049 7350216 e-mail: [email protected] www.servizigeologici.it REGIONE VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CAMPO SAN MARTINO PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA: APP 3A PROGETTO DI UNA PIAZZA E RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELLAREA CENTRO DI BUSIAGO VECCHIO RELAZIONE GEOLOGICA, GEOMORFOLOGICA ED IDROGEOLOGICA – L.R. n.11/04 Committente Finco Dr. Aristide & C. S.a.s. Via VIII Settembre, 1/A, Campo San Martino (PD) Ubicazione Via Risare e Via Finco Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD) Data 10 Maggio 2016 Dott. Geol. Francesco Morbin Rif. ID Commessa: C3414_LR11

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di Morbin Francesco e C.

Sede legale

Via S. Francesco, 6 – 35010 Curtarolo (PD)

C.F. e P. I.V.A. 03769050281

R.E.A. 335843

Sede operativa

Via Busiago, 106/2 – 35010 Campo San Martino

Tel: 049 9620033 – Fax: 049 7350216

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RREEGGIIOONNEE VVEENNEETTOO PPRROOVVIINNCCIIAA DDII PPAADDOOVVAA

CCOOMMUUNNEE DDII CCAAMMPPOO SSAANN MMAARRTTIINNOO

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA: APP 3A

PROGETTO DI UNA PIAZZA E RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’AREA

CENTRO DI BUSIAGO VECCHIO

RREELLAAZZIIOONNEE GGEEOOLLOOGGIICCAA,, GGEEOOMMOORRFFOOLLOOGGIICCAA EEDD

IIDDRROOGGEEOOLLOOGGIICCAA –– LL..RR.. nn..1111//0044

Committente Finco Dr. Aristide & C. S.a.s.

Via VIII Settembre, 1/A, Campo San Martino (PD)

Ubicazione Via Risare e Via Finco

Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD)

Data 10 Maggio 2016

Dott. Geol. Francesco Morbin

Rif. ID Commessa: C3414_LR11

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 2 di 28

SOMMARIO

PREMESSA ........................................................................................................................................ 3

INQUADRAMENTO DELL’AREA ....................................................................................................... 4

Inquadramento geologico e geomorfologico .................................................................................. 4

Inquadramento idrogeologico generale .......................................................................................... 6

Inquadramento di dettaglio ............................................................................................................. 8

INDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITO ............................................................................................. 16

Sondaggi geognostici ................................................................................................................... 17

CLASSIFICAZIONE SISMICA .......................................................................................................... 21

Azione sismica.............................................................................................................................. 24

Scelta della strategia di progettazione ......................................................................................... 25

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE .................................................................................................. 27

Allegati

Allegato 1: Prove penetrometriche statiche CPT d’archivio

Allegato 2: Carotaggio di tipo continuo d’archivio

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 3 di 28

PREMESSA

Per incarico dei Committenti è stato condotto uno studio geologico, geomorfologico ed

idrogeologico al fine di determinare le caratteristiche generali dell’area in cui è prevista la

realizzazione del Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata: APP 3A Progetto di una

piazza e riqualificazione urbanistica dell’area centro di Busiago Vecchio in Comune di

Campo San Martino (PD).

In particolare tale studio ha lo scopo di verificare la compatibilità geologica, geomorfologica e

idrogeologica dell’intervento come richiesto dalla L.R. 11/04 “Norme per il governo del

territorio”.

La ricostruzione dei caratteri litostratigrafici, idrogeologici e geomorfologici dell’area in esame

è stata eseguita mediante l’analisi delle seguenti indagini d’archivio:

• n. 5 prove d’archivio realizzate dagli scriventi in aree limitrofe a quella d’interesse, è

stato utilizzato un Penetrometro Statico PAGANI modello TG63-200 cingolato, attrezzato

con punta Begemann;

• n. 1 sondaggio a carotaggio continuo, realizzato dagli scriventi in un’area limitrofa, spinto

alla profondità di 18,00 m da p.c. eseguito tramite sonda a rotazione COMACCHIO MP

450P, cingolata;

• rilievo della falda freatica;

• raccolta di documentazione bibliografica di dettaglio, al fine anche di evidenziare

eventuali situazioni di pericolosità geologica – idrogeologica locali.

Il lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dalle vigenti normative in materia:

Legge Regionale Veneto N.11 del 23.04.2004 - NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO.

D.M. 14.01.08 – NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI.

Circ. Min. LL.PP. 2 febbraio 2009, n. 617 - ISTRUZIONI PER L’APPLICAZIONE DELLE “NUOVE NORME

TECNICHE PER LE COSTRUZIONI” DI CUI AL D.M. 14 GENNAIO 2008.

ORDINANZA n° 3274 del 20.03.03 – PRIMI ELEMENTI IN MATERIA DI CRITERI GENERALI PER LA

CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE E DI NORMATIVE TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN

ZONA SISMICA.

ORDINANZA DEL P.C.M. 28 APRILE 2006 N. 3519 – CRITERI GENERALI PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE

SISMICHE E PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO DEGLI ELENCHI DELLE MEDESIME ZONE;

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE VENETO N. 96/CR DEL 7 AGOSTO 2006 – PROPOSTA DI

ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI CUI ALLA SUDDETTA O.P.C.M. N. 3519/06.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 4 di 28

INQUADRAMENTO DELL’AREA

L’area in esame si trova nel settore nord orientale del Comune di Campo San Martino (PD),

in un’area prevalentemente agricola in cui si nota la presenza di fabbricati esclusivamente a

ridosso delle fasce adiacenti alle aste viarie principali.

Il territorio risulta essere sub-pianeggiante, con quote che variano fra 26 e 27 m s.l.m. nei

pressi dell’intervento in progetto.

Inquadramento geologico e geomorfologico

Dal punto di vista geologico e geomorfologico il sito di interesse si colloca all’interno del

sistema deposizionale della Pianura Veneta; essa si è formata in tempi geologicamente

recenti, dalla deposizione di materiali prevalentemente detritici di origine fluviale e fluvio-

glaciale. La deposizione di tali materiali sciolti si deve principalmente all’attività dei fiumi che

hanno interessato questa porzione di territorio come il Brenta. L’azione di questi corsi

d’acqua iniziò contemporaneamente con le prime fasi orogeniche alpine. I fiumi veneti in

uscita dalle valli montane hanno depositato, durante il Pleistocene e l’Olocene, i detriti

trasportati creando grandi conoidi legate le une alle altre: tra di esse non esistono linee di

separazione nette poiché durante la loro formazione si sono più volte incrociate,

sovrapposte, anastomizzate a causa del mutare frequente del corso dei fiumi. Occorre far

presente che gli antichi fiumi di pianura, non costretti come ora a scorrere entro argini

artificiali, in occasione delle piene stagionali uscivano dal loro percorso depositando le

proprie alluvioni nel territorio circostante.

La tipologia del materiale depositato dipendeva dalla capacità di trasporto della corrente per

cui, in prossimità del corso d'acqua si trovavano i materiali più grossolani (ghiaie e sabbie),

più lontano quelli intermedi (limi) ed infine, nei catini interfluviali, quelli più fini (argille e

torbe). Nel caso in questione il terreno risulta costituito da sedimenti formati da depositi

alluvionali olocenici del Sistema del Brenta (con apporti del Bacchiglione) caratterizzati da

sedimenti moderatamente calcarei.

Dal punto di vista stratigrafico è perciò presente una notevole variabilità di materiali, legata ai

vari cicli di deposizione ed alle diverse correnti dominanti. In termini generali quindi il

sottosuolo è contraddistinto da un’alternanza di livelli a carattere prevalentemente sabbioso

e limoso-argilloso per i primi 5 – 6 m dal piano campagna locale, mentre i livelli successivi

acquisiscono un carattere sabbioso – ghiaioso proprio di ambienti ad elevata energia di

trasporto (fonte: indagini in sito). Testimonianza dell’attività deposizionale di questi fiumi è

data dalle tracce dei paleoalvei principalmente identificabili attraverso la particolare

morfologia che li contraddistingue (incisioni o dossi) o seguendo l’andamento di alcuni

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 5 di 28

particolari depositi prevalentemente sabbiosi. La morfologia dell’area, oltre alle forme di

origine fluviale e quelle a carattere antropico, presenta in generale il classico andamento

subpianeggiante con una tendenza generale a degradare verso sud-est.

Estratto dalla Carta Geomorfologica della Regione Veneto

Dal punto di vista geologico i terreni presenti nel territorio di Campo San Martino, inserito

nella medio-bassa pianura veneta, sono di tipo alluvionale e derivano dalla deposizione di

sedimenti in ambiente prevalentemente fluviale, nel caso di sabbie e sabbie limose, e da

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 6 di 28

ambienti palustri o lagunari nel caso di argille e limi. La genesi e tipologia dei sedimenti

presenti nel sottosuolo, comporta molto spesso una certa variabilità laterale dei depositi, che

tendono ad interdigitarsi e sovrapporsi gli uni agli altri. Le sequenze stratigrafiche che

vengono individuate possono pertanto risultare abbastanza differenti anche su aree di ridotta

estensione.

I processi geomorfologici che coinvolgono tali tipologie di terreni sono da suddividere in:

o processi esogeni (ovvero modifiche prodotte da fenomeni indotti dal contesto

ambientale);

o processi endogeni (ovvero modifiche prodotte da instabilità intrinseca dei terreni).

Nel primo caso le modifiche geomorfologiche sono principalmente dovute a fenomeni

alluvionali di natura ciclica e tempi di ritorno variabili; nel secondo caso i terreni in questione

sono da considerarsi stabili in riferimento a fenomeni gravitativi, ma esposti a fenomeni di

liquefazione in caso di sisma.

Inquadramento idrogeologico generale

La costituzione litostratigrafica del sottosuolo della Pianura Veneta determina l’esistenza di

differenti situazioni idrogeologiche. Il materasso ghiaioso grossolano nella zona

pedemontana (alta pianura), riconducibile alle attività dei principali fiumi, è sede di un

acquifero freatico indifferenziato, intensamente sfruttato a scopo idropotabile. Tale falda

presenta continuità laterale determinata dal contatto diretto tra i materiali grossolani

permeabili delle varie conoidi alluvionali. La profondità della superficie della falda è massima

a ridosso dei rilievi prealpini, dove si trova compresa tra i 50 e i 150 metri sotto il piano di

campagna. La velocità di deflusso è stata mediamente stimata in qualche metro al giorno. La

ricarica dell’acquifero indifferenziato è determinata essenzialmente dalla dispersione in alveo

che si verifica allo sbocco in pianura dei principali corsi d’acqua.

Il passaggio tra l’alta e la media pianura e cioè tra l’acquifero freatico indifferenziato a nord

ed il sistema multifalde in pressione a sud avviene in modo graduale attraverso una zona di

transizione che coincide arealmente con la fascia di restituzione dei fontanili, o “zona delle

risorgive”, in corrispondenza della quale la falda freatica del sistema indifferenziato affiora

spontaneamente nei punti più depressi, dopo un percorso sotterraneo di 10÷40 km. In

corrispondenza della fascia delle risorgive, che definisce la media pianura, nei primi 60÷100

m di sottosuolo prevalgono ancora le ghiaie grossolane, tuttavia compaiono i primi livelli

impermeabili limoso-argillosi che sono in genere poco potenti (raramente superano i 10÷15

m di spessore) e molto discontinui.

Tale situazione litostratigrafica determina la presenza di un sistema multifalde, costituito da

un acquifero freatico a debole profondità (non sempre presente) e da più falde in pressione.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 7 di 28

Anche nella fascia meridionale della Pianura Veneta (bassa pianura), si riscontrano falde in

pressione entro acquiferi prevalentemente sabbiosi.

Estratto dalla Carta Idrogeologica del PRAC della Regione Veneto

Dall’analisi della Carta idrogeologica della pianura veneta (P.R.A.C. - Regione Veneto) la

zona si pone a monte dell’isofreatica 20 m s.l.m..

In particolare la falda freatica presente nel territorio in esame è posta a debole profondità (da

0 a 3 metri dal piano campagna) e presenta oscillazioni stagionali contenute.

Per quanto riguarda l’idrografia, ad ovest del territorio di Campo San Martino scorre il fiume

Brenta con andamento meandriforme, classico degli ambienti di media – bassa pianura

alluvionale.

E’ inoltre presente nel territorio comunale una rete di scoli e canali artificiali principalmente

con la funzione di raccolta e regimazione delle acque meteoriche.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 8 di 28

Inquadramento di dettaglio

Il sito in esame si colloca a nord - est del centro di Campo San Martino, nella località di

Busiago Vecchio. La zona è complessivamente pianeggiante con quote di circa 26 m e 27 m

m s.l.m. in corrispondenza dell’intervento in progetto.

Estratto CTR

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 9 di 28

Caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche di dettaglio

Per inquadrare dal punto di vista geologico e geomorfologico l’area d’interesse si prende in

considerazione la cartografia allegata al PATI Alta Padovana al cui interno ricade anche il

comune di Campo San Martino.

Estratto dalla Carta Litologica del PATI – Alta Padovana

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 10 di 28

Estratto dalla Carta Geomorfologica del PATI – Alta Padovana

Dall’osservazione della carta litologica e geomorfologica di del PATI Alta Padovana si nota

che l’area si pone in un’area interessata da materiali alluvionali a tessitura prevalentemente

sabbiosa da mediamente a poco permeabili, mentre, dal punto di vista geomorfologico, non

sono rilevate forme superficiali rilevanti.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 11 di 28

Estratto dalla Carta Idrogeologica del PATI – Alta Padovana

Dall’analisi della carta idrogeologica estratta dal PATI Alta Padovana, risulta che l’area si

pone in una zona in cui la falda è superficiale (tra 0,00 e -1,50 m da p.c.) a ridosso

dell’isofreatica 25 m s.l.m. e in un’area soggetta a inondazioni periodiche. Queste aree sono

state individuate tramite l’utilizzo della bibliografia derivante da studi effettuati da enti locali di

tutela del territorio e verificate in funzione delle altimetrie e dell’idrografia locale.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 12 di 28

Carta dei vincoli del PATI Alta Padovana

Nell’area interessata non sono presenti vincoli di alcun tipo.

Estratto dalla Carta dei vincoli del PATI Alta Padovana

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 13 di 28

Carta delle Invarianti del PATI Alta Padovana

L’area di studio non è interessata da invarianti paesaggistiche, ambientali o storico –

monumentali.

Estratto dalla Carta delle Invarianti del PATI Alta Padovana

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 14 di 28

Carta Piano Assetto Idrogeologico del Fiume Brenta

Secondo il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del Fiume Brenta,

l’area non risulta classificata come pericolosa.

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 15 di 28

Carta della fragilità del PATI Alta Padovana

Secondo la carta delle fragilità l’area si pone in Zona G, ossia, con mediocri caratteristiche

geotecniche dei terreni e ristagni idrici per frequenti fenomeni di esondazione per

insufficienza della rete di bonifica.

Art.46 - aree idonee a condizione di specifiche norme

Estratto dalla Carta delle fragilità del PATI Alta Padovana

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Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 16 di 28

INDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITO

Prova Penetrometrica Statica (CPT)

La prova C.P.T. consiste nell’infiggere nel terreno, ad una velocità costante

pari a 2 cm/s, una punta conica standard (Tipo Begeman) 1) sormontata da

un manicotto di attrito laterale 2)

La spinta necessaria viene trasmessa alla punta da un gruppo a pistoni

idraulici che sviluppa una forza massima di 20 t, mediante una batteria di

tubi ed aste.

Ogni 20 cm di avanzamento vengono misurati, mediante cella di carico a

trasduzione digitale, i seguenti valori:

Rp resistenza di punta espressa in Kg/cm2

Rt resistenza totale (resistenza di punta e resistenza laterale)

espressa in Kg/cm2

L’elaborazione di questi dati permette di individuare la sequenza stratigrafica dei terreni

attraversati e grazie a formule empiriche e correlazioni grafiche (Schmertmann) si possono

ottenere con sufficiente attendibilità i parametri geotecnici necessari alla determinazione

delle caratteristiche geomeccaniche dei terreni.

A causa della distanza intercorrente fra il manicotto laterale e la punta conica del

penetrometro, la resistenza laterale viene correlata, in fase di elaborazione con la

corrispondente profondità di rilievo della Rp. L’intervallo di lettura può comportare talvolta, nel

caso di terreni aventi stratificazione inferiore a 20 cm, la mancata individuazione di orizzonti

potenzialmente rilevanti.

1)

2)

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Sondaggi geognostici

Si considera un sondaggio geognostico eseguito in prossimità dell’area indagata e

denominato BH1, spinto fino alla profondità di 18,0 m, eseguito con perforazione a

carotaggio continuo utilizzando una sonda a rotazione con un carotiere semplice del

diametro 101 mm, munito di corona in widia e rivestimenti provvisori metallici di diametro 127

mm.

Per l’esecuzione dei sondaggi è stata impiegata una sonda COMACCHIO modello MC450 P

a rotazione, cingolata, le cui caratteristiche tecniche sono riassunte di seguito:

ALLESTIMENTO COMACCHIO MC 450 P

SottoCarro cingolato allargabile, azionato da 2 motori idraulici con riduttori.

CARATTERISTICHE TECNICHE

TESTA DI ROTAZIONE COPPIA Coppia max. 820/80 daNm a giri max. 48/500 min.

DATI TECNICI Peso complessivo daN8200

ARGANO DI SERVIZIO Cabestano oleodinamico Tiro max=2000 daN

POMPA PER FLUIDO

Da fango a pistoni 80 lt/min a 30 bar max. azionata

da motore idraulico.

Popa a vite modello CMO da 370 l/m a 20 bar max

FORZA MOTRICE

Motore diesel Deutz tipo BF AM 2012

Potenza 70 KW – 2300 giri/1’

Avviamento elettrico

MORSA Doppia – diametro 45-220 mm

Sondaggio a carotaggio continuo BH1

Dopo l’estrazione, le carote sono state riposte in apposite cassette catalogatrici, ognuna in

grado di contenere 5 m lineari di sondaggio.

Ciascuna cassetta è stata poi fotografata per documentare le caratteristiche dei terreni

attraversati. L’esame delle carote recuperate dai sondaggi ha permesso l’identificazione di

intervalli della successione stratigrafica macroscopicamente omogenei (strati), costituiti cioè

o da un tipo di terreno predominante o da alternanze più o meno regolari di terreni differenti.

Per un maggior dettaglio si rimanda alla stratigrafia contenute nell’Allegato 2.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 18 di 28

Planimetria di progetto ed ubicazione indagini

Al fine di ricostruire la situazione stratigrafica locale, vengono considerate le prove

penetrometriche statiche eseguite in aree limitrofe a quella in oggetto. Nello specifico:

• Prove CPT1 e CPT2 eseguite nel gennaio 1998 in Via Risare

• Prova CPT3 eseguita nel Giugno 2014 in Via Risare

• Prove CPT1 e CPT2 eseguite nel Luglio 2014 in Via Finco

• Sondaggio BH1 eseguito nel Novembre 2011

CPT1

CPT2

CPT1

CPT3

CPT2

Prove eseguite in Via Risare

Prove eseguite in Via Finco

BH1

Carotaggio continuo Via Risare

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 19 di 28

Ricostruzione stratigrafica

Le tabelle che seguono riportano l’interpretazione litologica ed i parametri geotecnici stimati

dalle prove eseguite in sito. I parametri geotecnici forniti sono da considerarsi come dati

medi, stimati sulla base delle elaborazioni eseguite e sulle conoscenze dei terreni dell’area.

Per un maggior dettaglio si rimanda alle elaborazioni fornite in allegato 1.

CPT1 – Via Risare

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

Angolo

d’attrito (φ)

[GRADI]

Coesione non drenata (Cu)

[kg/cm2]

0,00 – 0,80 Argilla limosa - 0,6

0,80 – 2,60 Sabbia moderatamente addensata 30 -

2,60 – 3,60 Argilla - 0,3

3,60 – 4,20 Sabbia moderatamente addensata 30 -

4,20 – 4,60 Argilla - 0,5

4,60 – 8,20 Sabbia addensata 33 -

CPT2 – Via Risare

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

Angolo

d’attrito (φ)

[GRADI]

Coesione non drenata (Cu)

[kg/cm2]

0,00 – 0,40 Terreno superficiale - -

0,40 – 1,00 Argilla - 0,4

1,00 – 2,80 Sabbia moderatamente addensata 31 -

2,80 – 3,60 Argilla - 0,3

3,60 – 4,20 Sabbia limosa 29 -

4,20 – 4,60 Argilla - 0,6

4,60 – 10,00 Sabbia addensata 34 -

Al termine delle prove è stata rilevata la presenza di acqua nel foro d’indagine, tramite l’uso

di una sonda freatimetrica, alla profondità di -1,00 m da piano campagna locale.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 20 di 28

CPT3 – Via Risare

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

Angolo

d’attrito (φ)

[GRADI]

Coesione non drenata (Cu)

[kg/cm2]

0,00 – 0,60 Terreno superficiale - -

0,60 – 1,40 Limo argilloso - 1,1

1,40 – 2,80 Sabbia moderatamente addensata 31 -

2,80 – 3,80 Argilla - 0,3

3,80 – 4,60 Sabbia moderatamente addensata 31 -

4,60 – 7,00 Alternanza di sabbia ed argilla 30 0,5

7,00 – 10,00 Sabbia addensata 34 -

Al termine della prova penetrometrica è stata rilevata la presenza d’acqua in foro, tramite

l’uso di una sonda freatimetriche, ad una profondità di -1,60 m da p.c..

CPT1 – Via Finco

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

Angolo

d’attrito (φ)

[GRADI]

Coesione non drenata (Cu)

[kg/cm2]

0,00 – 0,80 Argilla - 0,6

0,80 – 2,20 Sabbia limosa 29 -

2,20 – 3,40 Argilla molle - 0,3

3,40 – 6,20 Alternanza di sabbia ed argilla 28 0,5

6,20 – 10,00 Sabbia addensata 34 -

CPT2 – Via Finco

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

Angolo

d’attrito (φ)

[GRADI]

Coesione non drenata (Cu)

[kg/cm2]

0,00 – 1,20 Argilla limosa - 0,7

1,20 – 2,20 Sabbia limosa 27 -

2,20 – 3,60 Argilla molle - 0,3

3,60 – 6,20 Alternanza di sabbia ed argilla 27 0,5

6,20 – 10,00 Sabbia addensata 34 -

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 21 di 28

Al termine delle prove penetrometriche è stata rilevata l’acqua in foro di indagine, mediante

una sonda freatimetrica; la soggiacenza risulta a -1,40 m dal piano campagna locale.

Sondaggio BH1 – Via Risare

Profondità da p.c.

[m]

Litologia

0,00 – 1,10 Terreno agricolo di natura limo – sabbioso, di colore marrone chiaro

1,10 – 1,80 Argilla limosa compatta di colore grigio chiaro con striature

1,80 – 3,40 Sabbia di granulometria fine di colore ocra

3,40 – 4,00 Argilla debolmente limosa

4,00 – 4,90 Sabbia fine di colore grigio con frazione limosa

4,90 – 5,30 Argilla debolmente limosa di colore grigio con torba

5,30 – 6,30 Sabbia fine di colore grigio con frazione limosa

6,30 – 12,00 Sabbia di granulometria media grossolana di colore grigio

12,00 – 13,00 Argilla debolmente limosa di colore grigio

13,00 – 13,30 Argilla di colore grigio con intercalazioni torbose e lignite

13,30 – 17,70 Sabbia di granulometria grossolana e colore grigio

17,70 – 18,00 Sabbia limo – argillosa di colore grigio

Al termine delle prove penetrometriche è stata rilevata l’acqua in foro di sondaggio, mediante

una sonda freatimetrica; la soggiacenza risulta a -2,05 m dal piano campagna locale.

CLASSIFICAZIONE SISMICA

Ai fini della definizione dell’azione sismica di progetto (come riportato nel vigente D.M. 14

gennaio 2008), si rende necessario valutare l’effetto della risposta sismica locale mediante

specifiche analisi. In mancanza di tali analisi, si può fare riferimento ad un approccio

semplificato che si basa sull’individuazione di categorie di sottosuolo di riferimento.

Ai fini della identificazione della categoria di sottosuolo, la classificazione si effettua in base

ai valori della velocità equivalente Vs,30 di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30

m di profondità.

Come si apprende dal sopra citato D.M., la misura diretta della velocità di propagazione delle

onde di taglio (Vs) è fortemente raccomandata, tuttavia la classificazione può essere

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 22 di 28

effettuata in base ai valori del numero equivalente di colpi nella prova penetrometrica

dinamica NSPT30 nei terreni prevalentemente a grana grossa e della resistenza non drenata

equivalente Cu30 nei terreni prevalentemente a grana fine secondo le formule di seguito

riportate.

La velocità equivalente delle onde di taglio Vs,30 è definita dall’espressione:

[ ]sm

V

hV

n

i s

i

s /30

1 1,

30,

∑=

=

La resistenza penetrometrica dinamica equivalente NSPT,30 è definita dall’espressione:

=

==M

i ispt

i

M

i

i

spt

N

h

h

N

1 ,

1

30,

La coesione non drenata equivalente cu,30 è definita dall’espressione:

=

==K

i iu

i

K

i

i

u

c

h

h

c

1 ,

1

30,

Nelle precedenti espressioni si indica con:

hi spessore (in metri) dell’i-esimo strato compreso nei primi 30 m di profondità

Vs,i velocità delle onde di taglio nell’i-esimo strato

NSPT,i numero di colpi NSPT nell’i-esimo strato

Cu,i resistenza non drenata nell’i-esimo strato

N numero di strati compresi nei primi 30 m di profondità

M numero di strati di terreni a grana grossa compresi nei primi 30 m di profondità

K numero di strati di terreni a grana fina compresi nei primi 30 m di profondità

Nel caso di sottosuoli costituiti da stratificazioni di terreni a grana grossa e a grana fine, con

spessori confrontabili nei primi 30 m di profondità, non disponendo di misure dirette della

velocità delle onde di taglio (Vs), si può procedere come segue:

• Determinare NSPT,30 limitatamente agli spessori di terreno a grana grossa.

• Determinare Cu,30 limitatamente ai terreni a grana fine.

• Individuare le categorie di sottosuolo corrispondenti singolarmente ai parametri

NSPT,30 e Cu,30.

• Riferire il sottosuolo alla categoria peggiore tra quelle individuate

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 23 di 28

Ai fini della definizione dell’azione sismica di progetto, così come richiesto dalla recente

normativa, è stata pertanto assegnata al suolo di fondazione la categoria sismica C.

A tale categoria appartengono depositi dei terreni a grana grossa mediamente addensati o

terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da

un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30

compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15< Nspt,30<50 nei terreni a grana grossa e

70<cu,30<250 kPa nei terreni a grana fina).

Sulla base dell’Ordinanza PCM del 20 Marzo 2003 n. 3274 “Primi elementi in materia di

criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di Normative per le

costruzioni in zona sismica”, il Comune di Campo San Martino (PD) ricade in zona sismica

3.

Sulla base dell’Ordinanza PCM del 28 aprile 2006 n. 3519 l’area in esame è caratterizzata

da valori di accelerazione massima al suolo ag, (con probabilità di superamento del 10% in

50 anni, riferita a suoli rigidi caratterizzati da valori di Vs30 > di 800 m/s) compresi fra 0,125

e 0,150 m/s.

Estratto mappa sismica (OPCM 3519/2006)

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 24 di 28

La Regione del Veneto, con D.G.R. 71 del 22/01/2008, pur confermando per gli aspetti

amministrativi la classificazione dei Comuni del Veneto di cui all’allegato I della D.C.R. 67/03,

recepisce quanto stabilito dalla O.P.C.M. 3519/06 riguardo le calcolazioni, riferiti alle Norme

Tecniche previgenti all’entrata in vigore del D.M. 14/01/2008.

Azione sismica

Nel D.M. 14/01/2008 l’obiettivo nei riguardi dell’azione sismica è il controllo del livello di

danneggiamento della costruzione a fronte dei terremoti che possono verificarsi nel sito di

costruzione.

Le azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite

considerati, si definiscono a partire dalla “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione.

La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa ag in

condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale

(di categoria A) ed in termini di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad

essa corrispondente Se (T), con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PVR , come

definite nella successiva tabella, nel periodo di riferimento VR.

Il periodo di riferimento VR si ricava per ciascun tipo di costruzione, moltiplicando la vita

nominale VN per il coefficiente d’uso CU definito, al variare della classe d’uso.

La vita nominale VN relativa al presente intervento di progetto è di 50 anni (tipo di costruzione

2 “Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di

importanza normale”).

La classe d’uso utilizzata è:

Classe II: “Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per

l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attività non

pericolose per l’ambiente...”

A tale classe corrisponde un coefficiente d’uso CU pari a 1,0.

In questo modo si ottiene un periodo di riferimento VR di 50 anni.

Le forme degli spettri di risposta ai sensi delle NTC 2008 sono definite, per ciascuna delle

probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR , a partire dai valori dei seguenti

parametri su sito di riferimento rigido orizzontale:

ag : accelerazione orizzontale massima al sito;

Fo : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;

TC*: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 25 di 28

Nota la vita di riferimento della costruzione VR e la probabilità di superamento nella vita di

riferimento PVR associate a ciascuno degli stati limite considerati, a partire dai dati di

pericolosità sismica disponibili è possibile ricavare le corrispondenti azioni sismiche. Il

periodo di ritorno dell’azione sismica TR, espresso in anni rappresenta il parametro

caratterizzante la pericolosità sismica.

Esso è legato a PVR e VR dalla:

( )RV

RR

P

VT

−−=

1ln

Il sito di interesse ricade nel Comune di Campo San Martino (PD) e presenta le seguenti

coordinate:

Coordinate Datum ED50

Latitudine 45,562206

Longitudine 11,852277

In base a tali valori si ottengono i valori dei parametri precedentemente citati rappresentati

nella successiva tabella per i vari periodi di ritorno.

TR (anni)

ag

(g) F0

(-) Tc (s)

30 0,036 2,606 0,235

50 0,049 2,475 0,263

72 0,058 2,499 0,271

101 0,069 2,462 0,281

140 0,080 2,429 0,289

201 0,094 2,425 0,297

475 0,132 2,454 0,311

975 0,174 2,458 0,322

2475 0,244 2,468 0,334

Valori ag, F0, TC* per vari periodi di ritorno TR

Scelta della strategia di progettazione

Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, sia di esercizio che ultimi, sono individuati

riferendosi alle prestazioni della costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi

strutturali, quelli non strutturali e gli impianti.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 26 di 28

Gli stati limite di esercizio sono:

o Stato Limite di Operatività (SLO).

o Stato Limite di Danno (SLD).

Gli stati limite ultimi sono:

o Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV).

o Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC).

Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR, cui riferirsi per individuare

l’azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati, sono riportate nella

successiva tabella.

Stati Limite PVR : Probabilità di superamento nel periodo di riferimento VR

TR (anni)

Stati limite di esercizio SLO 81% 30

SLD 63% 50

Stati limite ultimi SLV 10% 475

SLC 5% 975

Probabilità di superamento PVR e periodo di ritorno TR

I parametri ag, Fo, TC* per i periodi di riferimento corrispondenti agli stati limite considerati

sono di seguito riportati in forma tabulare.

STATO LIMITE

TR (anni)

ag

(g) F0

(-) Tc* (s)

SLO 30 0,036 2,605 0,235

SLD 50 0,049 2,475 0,263

SLV 475 0,132 2,454 0,311

SLC 975 0,174 2,458 0,322

Valori ag, F0,TC* per i diversi stati limite

La scelta dello stato limite da utilizzare dipenderà dalle verifiche che il progettista intenderà

eseguire.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 27 di 28

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Considerazioni ai fini geotecnici

Dalle indagini d’archivio considerate per ricostruire la situazione stratigrafica dell’area in

oggetto, si riscontra che la situazione è piuttosto omogenea salvo qualche variazione locale,

normale in questo contesto deposizionale.

Le prove penetrometriche statiche d’archivio considerate, evidenziano un’alternanza di strati

coesivi e incoerenti nei primi 5/6 m di suolo e sottosuolo aventi caratteristiche geotecniche

da buone a scadenti; dopo di queste alternanze si nota il passaggio ad uno strato sabbioso

addensato che si estende fino a fine prova (circa -10 m da p.c.) con buone caratteristiche

geotecniche. In tutte le prove si riscontra un livello coesivo a profondità compresa tra -2,60 m

e -3,80 m in Via Risare (ad ovest del sito in oggetto), e a profondità compresa tra -2,20 m e -

3,60 m in Via Finco (ad est del sito in oggetto), questo livello argilloso presenta

caratteristiche geotecniche scadenti (cu = 0,3 kg/cm2).

In particolare, ai fini geotecnici, questo orizzonte coesivo mediamente poco consistente

rappresenta il livello maggiormente limitante.

La situazione stratigrafica descritta dalle prove penetrometriche è confermata dal sondaggio

BH1 eseguito in Via Risare, salvo qualche variazione dovuta al dettaglio dell’interpretazione

visiva effettuata in sito sulle carote di terreno.

In merito alla realizzazione delle opere di urbanizzazione si ritiene che i valori di resistenza

alla punta ottenuti dalle indagini in sito per i terreni superficiali siano indicativi di terreni con

buone e discrete caratteristiche meccaniche come base per la posa del pacchetto stradale.

Per quanto riguarda le operazioni per la posa dei sottoservizi si evidenzia la necessità di

sostenere le pareti di scavo per profondità superiori a 1,0 m.

Considerazioni sulla falda

Le misure del livello della falda eseguite all’interno dei fori di prova hanno messo in evidenza

una soggiacenza di -1,00 m per le prove eseguite nel Gennaio 1998 e -1,40/-1,60 m per le

prove eseguite in Giugno e Luglio 2014. La profondità di falda misurata nel foro di sondaggio

BH1 risulta di -2,05 m da p.c. nel Novembre 2011.

Nel caso in cui le opere in progetto richiedano l’esecuzione di scavi, si consiglia di verificare

la profondità della falda prima della fase esecutiva al fine di verificare l’eventuale necessità di

predisporre opportuni sistemi di drenaggio.

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RELAZIONE GEOLOGICA E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Dott Geol. Morbin Francesco Pagina 28 di 28

In fase di progetto definitivo sarà opportuno valutare tutti gli aspetti relativi le prescrizioni

delle NTA del PATI e del Piano Interventi comunale di Campo San Martino.

Sulla base dei dati elaborati e raccolti si può affermare che l’intervento in progetto sia

compatibile con il contesto geologico, geomorfologico ed idrogeologico in cui si inserisce.

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–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Allegato 1

Prove penetrometriche statiche d’archivio

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Certificato n°: Pagina:

Data emissione: Tot. Pagine:

COMMITTENTE: Spolaore Adone, Spolaore Nerone, Valotto Elena UBICAZIONE PUNTO DI INDAGINE: -

CANTIERE: Via Risare QUOTA P.C.: COORDINATE GEOGRAFICHE Lat. N Long. E

LOCALITA': Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD) QUOTA FALDA: INFORMAZIONI SULLA PROVA Preforo m Prof. Finale

RESPONSABILE DI SITO: Dr. Geol. Francesco Morbin DIRETTORE DI LABORATORIO: Dott. Francesco Morbin OPERATORE:

ATTREZZATURA: TG 63-200 con punta Begemann DATA INIZIO: DATA FINE:

Massimiliano Mengato

1

1

- -

- 10,0

m s.l.m.

m da p.c.1,60

30/06/2014 30/06/2014

PROVA PENETROMETRICA STATICA

MECCANICA

ANOMALIE RISCONTRATE ED EVENTUALI NOTE:

@se

rviz

ige

olo

gic

i.it

Rif.

MQ

7.5

.1 -

re

v.0

de

l 1

5/1

2/2

01

0

0229/14

15/07/2014

Prova n°

CPT3-

0

1

2

3

4

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200

Rp (Kg/cm2)

0

1

2

3

4

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

Rl (Kg/cm2)

0

1

2

3

4

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

FR (%)

S

erv

izi G

eo

log

ici s

.a.s

. -

Via

Bu

sia

go

, 1

06

/2 M

ars

an

go

di C

am

po

Sa

n M

art

ino

(P

D)

- T

el.

04

9 9

62

00

33

- in

fo@

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

Pro

fon

dit

à (

m)

5

6

7

8

9

10

11

12

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14

15

Pro

fon

dit

à (

m)

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

Pro

fon

dit

à (

m)

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Servizi Geologici s.a.s.

Via Busiago 106/2 - Marsango di Campo San Martino (PD)

Tel/Fax: 049 9620033 - Email: [email protected]

PROVA PENETROMETRICA STATICA

Committente: Spolaore Adone, Spolaore Nerone, Valotto Elena Prova n.o: CPT3

Cantiere: Via Risare Certificato N°: 0229/14

Località: Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD)

Data: 30/06/2014 Operatore: Massimiliano Mengato

Penetrometro statico tipo PAGANI da 12 t (con anello allargatore) attrezzato con punta meccanica tipo "Begemann"

Diametro = 35,7 mm; Angolo apertura: 60o; Ap= 10 cm

2; At= 20 cm

2; Am= 150 cm

2;

Velocità di avanzamento= 2 cm/s

LETTURE STRUMENTALI

Prof. (m) Rp (kg/cm2) Rtot (kg/cm

2) Rp (kg/cm

2) Rl (kg/cm

2) Rp/Rl FR (%)

0,2 - - - 0,33 - -0,4 75,00 80,00 75,00 0,93 80,36 1,240,6 42,00 56,00 42,00 1,13 37,06 2,700,8 34,00 51,00 34,00 0,93 36,43 2,751 20,00 34,00 20,00 0,87 23,08 4,33

1,2 26,00 39,00 26,00 1,53 16,96 5,901,4 33,00 56,00 33,00 1,47 22,50 4,441,6 41,00 63,00 41,00 1,73 23,65 4,231,8 38,00 64,00 38,00 1,53 24,78 4,042 51,00 74,00 51,00 1,20 42,50 2,35

2,2 67,00 85,00 67,00 1,13 59,12 1,692,4 61,00 78,00 61,00 1,07 57,19 1,752,6 62,00 78,00 62,00 0,87 71,54 1,402,8 67,00 80,00 67,00 0,73 91,36 1,093 18,00 29,00 18,00 0,53 33,75 2,96

3,2 6,00 14,00 6,00 0,27 22,50 4,443,4 7,00 11,00 7,00 0,33 21,00 4,763,6 7,00 12,00 7,00 0,33 21,00 4,763,8 6,00 11,00 6,00 0,40 15,00 6,674 27,00 33,00 27,00 1,00 27,00 3,70

4,2 50,00 65,00 50,00 1,60 31,25 3,204,4 45,00 69,00 45,00 1,53 29,35 3,414,6 56,00 79,00 56,00 0,87 64,62 1,554,8 10,00 23,00 10,00 0,47 21,43 4,675 9,00 16,00 9,00 0,40 22,50 4,44

5,2 12,00 18,00 12,00 0,20 60,00 1,675,4 29,00 32,00 29,00 1,00 29,00 3,455,6 41,00 56,00 41,00 0,73 55,91 1,795,8 34,00 45,00 34,00 0,27 127,50 0,786 16,00 20,00 16,00 0,40 40,00 2,50

6,2 17,00 23,00 17,00 0,60 28,33 3,536,4 8,00 17,00 8,00 0,53 15,00 6,676,6 43,00 51,00 43,00 0,47 92,14 1,096,8 60,00 67,00 60,00 1,87 32,14 3,117 12,00 40,00 12,00 1,67 7,20 13,89

7,2 119,00 144,00 119,00 2,80 42,50 2,357,4 132,00 174,00 132,00 2,07 63,87 1,577,6 132,00 163,00 132,00 1,80 73,33 1,367,8 127,00 154,00 127,00 2,07 61,45 1,638 125,00 156,00 125,00 1,27 98,68 1,01

8,2 125,00 144,00 125,00 1,00 125,00 0,808,4 100,00 115,00 100,00 1,67 60,00 1,678,6 66,00 91,00 66,00 0,40 165,00 0,618,8 55,00 61,00 55,00 0,80 68,75 1,459 107,00 119,00 107,00 1,07 100,31 1,00

9,2 109,00 125,00 109,00 3,13 34,79 2,879,4 219,00 266,00 219,00 2,93 74,66 1,349,6 122,00 166,00 122,00 3,13 38,94 2,579,8 123,00 170,00 123,00 3,20 38,44 2,6010 125,00 173,00 125,00 3,20 39,06 2,56

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Certificato n°: Pagina:

Data emissione: Tot. Pagine:

COMMITTENTE: 0 UBICAZIONE PUNTO DI INDAGINE: -

CANTIERE: Via Finco QUOTA P.C.: COORDINATE GEOGRAFICHE Lat. N Long. E

LOCALITA': Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD) QUOTA FALDA: INFORMAZIONI SULLA PROVA Preforo m Prof. Finale

RESPONSABILE DI SITO: Dr. Geol. Francesco Morbin DIRETTORE DI LABORATORIO: Dott. Francesco Morbin OPERATORE:

ATTREZZATURA: TG 63-200 con punta Begemann DATA INIZIO: DATA FINE:

Massimiliano Mengato

1

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- 10,0

m s.l.m.

m da p.c.-

14/07/2014 14/07/2014

PROVA PENETROMETRICA STATICA

MECCANICA

ANOMALIE RISCONTRATE ED EVENTUALI NOTE:

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Prova n°

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Rp (Kg/cm2)

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Servizi Geologici s.a.s.

Via Busiago 106/2 - Marsango di Campo San Martino (PD)

Tel/Fax: 049 9620033 - Email: [email protected]

PROVA PENETROMETRICA STATICA

Committente: 0 Prova n.o: CPT1

Cantiere: Via Finco Certificato N°: 0244/14

Località: Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD)

Data: 14/07/2014 Operatore: Massimiliano Mengato

Penetrometro statico tipo PAGANI da 12 t (con anello allargatore) attrezzato con punta meccanica tipo "Begemann"

Diametro = 35,7 mm; Angolo apertura: 60o; Ap= 10 cm

2; At= 20 cm

2; Am= 150 cm

2;

Velocità di avanzamento= 2 cm/s

LETTURE STRUMENTALI

Prof. (m) Rp (kg/cm2) Rtot (kg/cm

2) Rp (kg/cm

2) Rl (kg/cm

2) Rp/Rl FR (%)

0,2 - - - 0,40 - -0,4 38,00 44,00 38,00 0,60 63,33 1,580,6 11,00 20,00 11,00 0,47 23,57 4,240,8 11,00 18,00 11,00 0,60 18,33 5,451 19,00 28,00 19,00 0,40 47,50 2,11

1,2 34,00 40,00 34,00 0,80 42,50 2,351,4 29,00 41,00 29,00 0,60 48,33 2,071,6 32,00 41,00 32,00 0,47 68,57 1,461,8 34,00 41,00 34,00 0,67 51,00 1,962 40,00 50,00 40,00 0,67 60,00 1,67

2,2 22,00 32,00 22,00 0,20 110,00 0,912,4 8,00 11,00 8,00 0,40 20,00 5,002,6 6,00 12,00 6,00 0,20 30,00 3,332,8 7,00 10,00 7,00 0,20 35,00 2,863 7,00 10,00 7,00 0,33 21,00 4,76

3,2 6,00 11,00 6,00 0,93 6,43 15,563,4 11,00 25,00 11,00 0,87 12,69 7,883,6 29,00 42,00 29,00 0,33 87,00 1,153,8 37,00 42,00 37,00 0,67 55,50 1,804 6,00 16,00 6,00 0,53 11,25 8,89

4,2 10,00 18,00 10,00 0,53 18,75 5,334,4 10,00 18,00 10,00 0,73 13,64 7,334,6 30,00 41,00 30,00 0,47 64,29 1,564,8 28,00 35,00 28,00 0,13 210,00 0,485 8,00 10,00 8,00 0,47 17,14 5,83

5,2 12,00 19,00 12,00 0,67 18,00 5,565,4 25,00 35,00 25,00 1,27 19,74 5,075,6 61,00 80,00 61,00 1,33 45,75 2,195,8 35,00 55,00 35,00 0,67 52,50 1,906 12,00 22,00 12,00 1,20 10,00 10,00

6,2 33,00 51,00 33,00 1,13 29,12 3,436,4 78,00 95,00 78,00 0,87 90,00 1,116,6 89,00 102,00 89,00 2,00 44,50 2,256,8 123,00 153,00 123,00 1,60 76,88 1,307 135,00 159,00 135,00 1,87 72,32 1,38

7,2 124,00 152,00 124,00 1,53 80,87 1,247,4 109,00 132,00 109,00 1,93 56,38 1,777,6 97,00 126,00 97,00 1,20 80,83 1,247,8 166,00 184,00 166,00 1,73 95,77 1,048 146,00 172,00 146,00 1,27 115,26 0,87

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Certificato n°: Pagina:

Data emissione: Tot. Pagine:

COMMITTENTE: 0 UBICAZIONE PUNTO DI INDAGINE: -

CANTIERE: Via Finco QUOTA P.C.: COORDINATE GEOGRAFICHE Lat. N Long. E

LOCALITA': Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD) QUOTA FALDA: INFORMAZIONI SULLA PROVA Preforo m Prof. Finale

RESPONSABILE DI SITO: Dr. Geol. Francesco Morbin DIRETTORE DI LABORATORIO: Dott. Francesco Morbin OPERATORE:

ATTREZZATURA: TG 63-200 con punta Begemann DATA INIZIO: DATA FINE:

Massimiliano Mengato

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m s.l.m.

m da p.c.-

14/07/2014 14/07/2014

PROVA PENETROMETRICA STATICA

MECCANICA

ANOMALIE RISCONTRATE ED EVENTUALI NOTE:

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Rp (Kg/cm2)

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0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

Rl (Kg/cm2)

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FR (%)

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Servizi Geologici s.a.s.

Via Busiago 106/2 - Marsango di Campo San Martino (PD)

Tel/Fax: 049 9620033 - Email: [email protected]

PROVA PENETROMETRICA STATICA

Committente: 0 Prova n.o: CPT2

Cantiere: Via Finco Certificato N°: 0245/14

Località: Campo San Martino loc. Busiago Vecchio (PD)

Data: 14/07/2014 Operatore: Massimiliano Mengato

Penetrometro statico tipo PAGANI da 12 t (con anello allargatore) attrezzato con punta meccanica tipo "Begemann"

Diametro = 35,7 mm; Angolo apertura: 60o; Ap= 10 cm

2; At= 20 cm

2; Am= 150 cm

2;

Velocità di avanzamento= 2 cm/s

LETTURE STRUMENTALI

Prof. (m) Rp (kg/cm2) Rtot (kg/cm

2) Rp (kg/cm

2) Rl (kg/cm

2) Rp/Rl FR (%)

0,2 - - - 0,00 - -0,4 0,00 0,00 0,00 0,27 0,00 #DIV/0!0,6 19,00 23,00 19,00 0,53 35,63 2,810,8 18,00 26,00 18,00 0,93 19,29 5,191 14,00 28,00 14,00 0,93 15,00 6,67

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2,2 29,00 38,00 29,00 0,53 54,38 1,842,4 12,00 20,00 12,00 0,33 36,00 2,782,6 9,00 14,00 9,00 0,40 22,50 4,442,8 5,00 11,00 5,00 0,40 12,50 8,003 5,00 11,00 5,00 0,47 10,71 9,33

3,2 9,00 16,00 9,00 0,40 22,50 4,443,4 6,00 12,00 6,00 0,33 18,00 5,563,6 8,00 13,00 8,00 0,53 15,00 6,673,8 29,00 37,00 29,00 0,47 62,14 1,614 18,00 25,00 18,00 0,73 24,55 4,07

4,2 8,00 19,00 8,00 0,20 40,00 2,504,4 9,00 12,00 9,00 0,27 33,75 2,964,6 9,00 13,00 9,00 0,40 22,50 4,444,8 8,00 14,00 8,00 0,60 13,33 7,505 34,00 43,00 34,00 0,87 39,23 2,55

5,2 32,00 45,00 32,00 0,47 68,57 1,465,4 23,00 30,00 23,00 0,87 26,54 3,775,6 16,00 29,00 16,00 0,93 17,14 5,835,8 12,00 26,00 12,00 0,53 22,50 4,446 15,00 23,00 15,00 1,07 14,06 7,11

6,2 14,00 30,00 14,00 1,13 12,35 8,106,4 98,00 115,00 98,00 1,73 56,54 1,776,6 122,00 148,00 122,00 2,27 53,82 1,866,8 135,00 169,00 135,00 1,87 72,32 1,387 101,00 129,00 101,00 1,53 65,87 1,52

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Allegato 2

Carotaggio di tipo continuo d’archivio

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