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RELAZIONE GEOTECNICA
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INDICE
1. PREMESSE............................................................................................................................................................ 2
2. PROBLEMATICHE GEOTECNICHE............................................................................................................... 3
3. NORMATIVA DI RIFERIMENTO..................................................................................................................... 4
4. CARATTERI GEOLOGICI ED UNITÀ LITOTECNICHE............................................................................. 4
5. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA ........................................................................................................ 5
6. MODELLO SISMICO DEL SITO....................................................................................................................... 5
7. MODELLI GEOTECNICI DI SOTTOSUOLO E METODI DI ANALISI: .................................................... 9
8. VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI: IDENTIFICAZIONE DEI RELATIVI STATI LIMITE ................................................................................................................................................................ 9
9. VERIFICHE GEO: APPROCCI PROGETTUALI E VALORI DI PROGETTO DEI PARAMETRI GEOTECNICI. ............................................................................................................................................................... 10
10. VERIFICHE GEO: CALCOLO DEL VALORE DI PROGETTO DELLA RESISTENZA DEL TERRENO ...................................................................................................................................................................... 12
11. VALORE DI PROGETTO DELLA PRESSIONE SUL TERRENO:............................................................. 16
12. VERIFICHE NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE)...................................... 18
13. CONCLUSIONI................................................................................................................................................... 21
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1. Premesse
L’Ammnistrazione comunale di Acireale ha inteso realizzare, con il presente
progetto, la riqualificazione della Villa Belvedere prevedendo una serie di opere
che riguardano sia il giardino, che gli edifici annessi. Di questi si prevedono opere
di ristrutturazione per il “Caffè Eden”, ed opere di demolizione e ricostruzione per
il fatiscente edificio Angolo di Paradiso.
Dal punto di vista geotecnico, i lavori di ristrutturazione non produrranno
alterazioni dello stato tensionale nel sottosuolo, così come le opere interrate, quali
pozzetti e vasche di raccolta acque le quali una volta ul timate con il loro peso
compenseranno il peso del terreno asportato. Per la realizzazione dei nuovi
manufatti ad ogni modo bisognerà accertarsi che il piano di posa coinvolga un
volume di terreno stabile, soprattutto in prossimità dei versanti, al fine di non
compromettere le condizioni di esercizio dell’opere stesse. Altra fase da
attenzionare sarà quella relativa all’apertura degli scavi, dove possono sorgere
problemi di stabili tà delle pareti e del fondo scavo e problemi relativi agli
spostamenti indotti nelle zone adiacenti allo scavo stesso.
Una parte del presente studio si propone di individuare le caratteristiche
geotecniche dei terreni interessati dalle opere attraverso gl i studi geolologici già
in possesso dell’Amministrazione redatti in lavori precedenti nella stessa area.
Attraverso questi studi è stato possibile definire la stratigrafia dei terreni in posto,
dettagliando i t ipi li tologici rinvenuti, la loro storia geologica, la composizione e
la struttura.
Individuate le stratigrafie di progetto ed i parametri meccanici dei vari strati si
sono analizzati i problemi geotecnici presenti nel sito, che in qualche maniera
possono interferire con la realizzazione delle opere previste nel progetto.
Successivamente si sono eseguite le verifiche geotecniche delle fondazione dei
manufatti di progetto.
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2. Problematiche geotecniche
In questa fase è stata organizzata una ricognizione dell’intera area interessata
dalle opere al fine di poter individuare le problematiche geotecniche presenti nel
territorio che in qualche maniera possano interferire con la costruzione delle opere
previste nel progetto.
In linea generale si osserva che le opere interessano un’area già sede di un
edificio, nel contesto di un’area prevalentemente pianeggiante o subpianeggiante.
L’analisi dei dissesti presenti nelle area di intervento non fa rilevare fenomeni
franosi in atto, infatti le costruzioni presenti non evidenziano segni di dissesto
strut turale, inoltre anche la rete viaria risulta ben stabile senza fessure.
Il dimensionamento e le verifiche di tutti manufatti sono stati condotti nel
rispetto del decreto 14 gennaio 2008 di approvazione delle nuove "Norme tecniche
per le costruzioni" e degli EuroCodici.
L’edifico in particolare dal punto di vista strutturale risulta composto da
diversi corpi di fabbrica, alcuni presentano un piano interrato, mentre altr i
presentano una sola elevazione.
Considerate le proprietà meccaniche dei strati affioranti (ad esclusione del
terreno vegetale), si sono previste fondazioni di tipo diretto. Il progetto delle
fondazioni pertanto è stato differenziato secondo la tipologia del corpo di fabbrica
stesso, in particolare quelli aventi un piano interrato presentano fondazioni a
piastra, mentre quelli che prevedono un piano terra, o al più un piano rialzato
presentano fondazioni costituite da un graticcio di travi rovesce.
Il progetto per la realizzazione dell’edificio prevede che le fondazioni siano
interrate ad una profondità dal piano campagna variabile da 1,50 a 3,50 metri
(piani cantinati). Queste verranno eseguite dopo uno scavo necessario per
raggiungere il piano di posa di progetto, scavo che si presume possa effettuarsi
con pareti quasi verticali e ciò osservando le pareti naturali esistenti in zona.
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3. Normativa di riferimento
Il presente documento è stato redatto in conformità e nel rispetto delle
normative vigenti:
• Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321)
Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato,
normale e precompresso ed a struttura metallica
• Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76)
Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone
sismiche”.
• Decreto ministeriale (infrastrutture) del 14 gennaio 2008
Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni;
• Circolare del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 617 del 2
febbraio 2009
Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni”
di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008;
4. Caratteri geologici ed unità litotecniche
Nella ricerca di una rappresentazione sintetica, ma sufficientemente
approssimata, della natura e delle caratteristiche del sottosuolo, si è individuata
sinteticamente una sola unità litologica fondamentale, di natura vulcanica per uno
spessore superiore ai 100 m, appartenenti ad una fase di transizione tra il
“Mongibello antico” ed il “Mongibello recente”.
L’edifico interesserà le lave di S. Cosmo costituito da scorie saldate con
elementi di dimensioni grossolane, estremamente friabili , sebbene aventi un alto
grado di attrito interno in quanto riescono a formare pareti sub-verticali. Verso i l
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basso a 3-4 m dal p.c. si ha un graduale passaggio verso i banchi di lava i quali,
presentano nella parte alta un elevato grado di fessurazione. Sotto queste banco
riaffiorano le scorie precedentemente descritte e con spessori superiori a 2 m.
5. Caratterizzazione geotecnica
Dal paragrafo precedente emerge che le lave interessate possono essere
rappresentate da una sola unità litotecnica che dal punto di vista meccanico viene
caratterizzato dai seguenti parametri (sicuramente cautelativi)
• Peso di volume apparente γ = 19.00 KN/m3
• Coesione drenata C’ = 0 KN/m2
• Angolo di attrito interno φ’ = 35°
6. Modello sismico del sito
L’azione sismica di progetto in base alla quale valutare il rispetto dei diversi
stati l imite presi in considerazione viene definita partendo dalla “pericolosità di
base “ del si to di costruzione, che è l’elemento essenziale di conoscenza per la
determinazione dell’azione sismica.
La pericolosità sismica è intesa come accelerazione massima orizzontale ag in
condizioni di campo libero su suolo rigido (Vs 3 0>800 m/s), con superficie
topografica orizzontale (di categoria di sottosuolo A; NTC, ξ 3.2.2), ma è definita
anche in termini di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad
essa corrispondente Se (T), con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza
nel periodo di riferimento PVR, come definite nelle NTC nel periodo di
riferimento VR . In alternativa è consentito l’uso di accelerogrammi, purchè
congruenti con la pericolosità sismica del sito.
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Con l 'entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008, infatti , la stima della
pericolosità sismica viene definita mediante un approccio “si to dipendente” e non
più tramite un criterio “zona dipendente”.
La stima dei parametri spettrali necessari per la definizione dell’azione sismica
di progetto viene effettuata calcolandoli direttamente per il sito in esame,
utilizzando come riferimento le informazioni disponibili nel reticolo di riferimento
(v. tabella 1 nell’Allegato B del D.M. 14 gennaio 2008).
Le forme spettrali vengono definite, per c iascuna delle probabilità di eccedenza
nel periodo di riferimento PVR, partendo dai valori dei seguenti parametri su s ito
di riferimento rigido orizzontale:
ag accelerazione orizzontale massima al sito;
F0 valore massimo del fattore di amplif icazione dello spettro in accelerazione
orizzontale
T*C periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in
accelerazione orizzontale.
Il progetto ricade nel terri torio comunale di Acireale classif icato come sismico
in zona 2 così come riportato nella D.G.R. n.408 del 19/12/2003 “Individuazione,
formazione ed aggiornamento dell 'elenco delle zone sismiche ed adempimenti
connessi al recepimento ed attuazione dell'ordinanza del Presidente del Consiglio
dei Ministri 20/03/2003, n. 3274”.
La velocità media delle onde di taglio nei primi trenta metri dovrebbe risultare
molto elevata. Il sito in esame ricade, precauzionalmente, nella categoria di
sottosuolo C secondo la tab. 3.2.II delle NTC 2008, coincidendo le potenze delle
successioni litologiche ai dettami della citata tabella.
Per ciò si sono definiti i seguenti valori:
Latitudine: 37,620000
Longitudine: 15,169000
Tipo opera: 2
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Vita nominale: 50,0 [anni]
Classe d'uso: Classe III
Coeff. d’uso : 1,50
Vita di riferimento: 75,0 [anni]
Parametri sismici
Categoria sottosuolo: C
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Parametri di pericolosità sismica
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7. Modelli geotecnici di sottosuolo e metodi di analisi:
Nel modello strutturale di calcolo l’interazione suolo-struttura è stata
considerato schematizzando il terreno come un letto di molle elastiche
indipendenti (modello alla Winkler).
La costante di sottofondo per questa litologia è compresa tra 1 e 8 daN/cm³, nei
calcoli strutturali è stata posta pari a 1 daN/cm³.
Le interazione terreno-struttura sono state contemplate nel modello di calcolo
strut turale mediante elementi f initi specif ici costituiti da travi ed elementi piani a
quattro nodi (piastre) su suolo elastico.
I risul tati delle analisi sono riportati nella relazione di calcolo mentre nelle
pagine seguenti si rappresenteranno i valori più significativi da mettere a
confronto con i valori di calcolo per le opportune verif iche.
8. Verifiche della sicurezza e delle prestazioni: identificazione dei relativi stati
limite
Le verif iche della sicurezza in fondazione sono condotte nei r iguardi dello stato
limite ultimo e dello stato limite di esercizio.
Le verif iche nei riguardi dello stato limite ultimo (SLU) previste dalla
Normativa sono:
EQU - perdita di equilibrio della struttura, del terreno o dell’insieme terreno-
strut tura, considerati come corpi rigidi;
STR - raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali, compresi gl i
elementi di fondazione;
GEO - raggiungimento della resistenza del terreno interagente con la struttura
con sviluppo di meccanismi di collasso dell’insieme terreno-
strut tura;
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ULP - perdita di equilibrio della struttura o del terreno, dovuta alla sottospinta
dell’acqua (galleggiamento);
HYD - erosione e sifonamento del terreno dovuta a gradienti idraulici.
Verifiche EQU: l ’edificio è soggetto ad azioni di tipo verticale e di tipo
orizzontale. Come si evince dai tabulat i di calcolo le pressioni sul terreno di
fondazione sono tutte di compressione, pertanto, sicuramente non si hanno
fenomeni di perdita di equilibrio della struttura.
Verifiche STR: le verif iche di resistenza degli elementi strut turali di
fondazione sono state eseguite contestualmente alla verifica degli elementi
strut turali in elevazione. Le relative verifiche sono riportate nella relazione di
calcolo.
Verifiche GEO : le verifiche di resistenza del terreno interagente con la
strut tura sono condotte confrontando i valori di resistenza con quelli di progetto,
secondo l’Approccio 2, come riportato nelle pagine seguenti.
Verifiche UPL e HYD : poiché nel terreno di fondazione non vi è la presenza
della falda non si hanno fenomeni di galleggiamento o di sifonamento.
9. Verifiche GEO: approcci progettuali e valori di progetto dei parametri
geotecnici.
La verifica di resistenza del terreno interagente con la struttura viene condotta
con l’Approccio 2 con la Combinazione (A1 + M1 + R3), nella quale i coefficienti
A1 sono gli stessi delle verifiche strutturali, i coefficienti M1 sono tutti unitari ed
il coefficiente R3 per la verif ica della capacità portante γR=2,3.
Valori estrapolati dalle tabelle di norma che di seguito si riportano
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Il l ivello di base delle fondazioni è compreso tra le quote -1,50m e -3,50m,
tutte le fondazioni poggiano sull’unico strato di materiale lavico.
I parametri di resis tenza del terreno di base delle fondazioni, con l’applicazione
dei coefficienti del gruppo M1 risultano:
Litotipo γ C’ φ’
Lave di S. Cosmo 19.00 0 35
con
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• Peso di volume apparente γ in KN/m3
• Coesione drenata C’ = 0 in KN/m2
• Angolo di attrito interno φ’ in °
10. Verifiche GEO: calcolo del valore di progetto della resistenza del terreno
Si adotta per il calcolo del carico limite in fondazione il metodo di MEYERHOF.
L'espressione del carico ultimo è data dalla relazione:
Qu = c Nc dc ic + q Nq dq iq + 0.5 γ B Nγ dγ iγ
In questa espressione:
c coesione del terreno in fondazione;
φ angolo di attrito del terreno in fondazione;
γ peso di volume del terreno in fondazione;
B larghezza della fondazione;
D profondità del piano di posa;
q pressione geostatica alla quota del piano di posa.
I vari fattori che compaiono nella formula sono dati da:
A = eπ tg φ
Nq = A tg2(45°+φ/2)
Nc = (Nq - 1) ctg φ
Nγ = (Nq - 1) tg (1.4φ)
Indichiamo con Kp il coefficiente di spinta passiva espresso da:
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Kp = tg2(45°+φ/2)
I fattori d e i che compaiono nella formula sono rispettivamente i fattori di
profondità ed i fattori di inclinazione del carico espressi dalle seguenti relazioni:
Fattori di profondità
dq = 1 + 0.2 ( D / B ) √Kp
dq = dγ = 1 per φ = 0
dq = dγ = 1 + 0.1 ( D / B ) √Kp per φ > 0
Fattori di inclinazione
Indicando con θ l 'angolo che la risultante dei carichi forma con la verticale (
espresso in gradi ) e con φ l 'angolo d'attri to del terreno di posa abbiamo:
ic = iq = (1 - θ°/90)2
iγ = [1 - ( θ° / φ° ) ]2 per φ > 0
iγ = 0 per φ = 0
FONDAZIONE SU TRAVI ROVESCE Geometria della fondazione
Simbologia adottata
Descrizione Destrizione della fondazione
Forma Forma della fondazione (N=Nastriforme, R=Rettangolare, C=Circolare)
X Ascissa del baricentro della fondazione espressa in [m]
Y Ordinata del baricentro della fondazione espressa in [m]
B Base/Diametro della fondazione espressa in [m]
L Lunghezza della fondazione espressa in [m]
D Profondità del piano di posa in [m]
α Inclinazione del piano di posa espressa in [°]
ω Inclinazione del piano campagna espressa in [°]
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Descrizione Forma X Y B L D αααα ωωωω Fondazione (R) 0,00 0,00 1,10 3,30 1,00 0,00 0,00
Descrizione terreni e falda Caratteristiche fisico-meccaniche
Simbologia adottata
Descrizione Descrizione terreno
γ Peso di volume del terreno espresso in [daN/mc]
γsat Peso di volume saturo del terreno espresso in [daN/mc]
φ Angolo di attrito interno del terreno espresso in gradi
δ Angolo di attrito palo-terreno espresso in gradi
c Coesione del terreno espressa in [daN/cmq]
ca Adesione del terreno espressa in [daN/cmq]
Descrizione γγγγ γγγγsat φφφφ δδδδ c ca Terreno 1900,0 2000,0 35,00 0,00 0,000 0,000
Descrizione stratigrafia
Simbologia adottata
n° Identificativo strato
Z1 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°1 espressa in [m]
Z2 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°2 espressa in [m]
Z3 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°3 espressa in [m]
Terreno Terreno dello strato
Punto di sondaggio n° 1: X = 0,0 [m] Y = 0,0 [m]
Punto di sondaggio n° 2: X = 3,0 [m] Y = 0,0 [m]
Punto di sondaggio n° 3: X = 0,0 [m] Y = 3,0 [m]
N Z1 Z2 Z3 Terreno 1 -30,0 -30,0 -30,0 Terreno
Analisi in condizioni drenate
Coefficienti di capacità portante e fattori correttivi del carico limite.
Nc = 46,12 Nq = 33,30 Nγ = 37,15
sc = 1,25 sq = 1,12 sγ = 1,12
ic = 1,00 iq = 1,00 iγ = 1,00
dc = 1,35 dq = 1,17 dγ = 1,17
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Il valore della capacità portante è dato da:
qu = 0,00 + 8,35 + 5,12 = 13,47 [daN/cmq]
Rd = 13,47/2,30 = 5,86 daN/cm²
FONDAZIONE SU PIASTRA
Geometria della fondazione
Simbologia adottata
Descrizione Destrizione della fondazione
Forma Forma della fondazione (N=Nastriforme, R=Rettangolare, C=Circolare)
X Ascissa del baricentro della fondazione espressa in [m]
Y Ordinata del baricentro della fondazione espressa in [m]
B Base/Diametro della fondazione espressa in [m]
L Lunghezza della fondazione espressa in [m]
D Profondità del piano di posa in [m]
α Inclinazione del piano di posa espressa in [°]
ω Inclinazione del piano campagna espressa in [°]
Descrizione Forma X Y B L D αααα ωωωω Fondazione su piastra (R) 0,00 0,00 10,00 11,70 5,50 0,00 0,00
Descrizione terreni e falda
Caratteristiche fisico-meccaniche
Simbologia adottata
Descrizione Descrizione terreno
γ Peso di volume del terreno espresso in [daN/mc]
γsat Peso di volume saturo del terreno espresso in [daN/mc]
φ Angolo di attrito interno del terreno espresso in gradi
δ Angolo di attrito palo-terreno espresso in gradi
c Coesione del terreno espressa in [daN/cmq]
ca Adesione del terreno espressa in [daN/cmq]
Descrizione γγγγ γγγγsat φφφφ δδδδ c ca Terreno 1900,0 2000,0 35,00 0,00 0,000 0,000
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Descrizione stratigrafia
Simbologia adottata
n° Identificativo strato
Z1 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°1 espressa in [m]
Z2 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°2 espressa in [m]
Z3 Quota dello strato in corrispondenza del punto di sondaggio n°3 espressa in [m]
Terreno Terreno dello strato
Punto di sondaggio n° 1: X = 0,0 [m] Y = 0,0 [m]
Punto di sondaggio n° 2: X = 3,0 [m] Y = 0,0 [m]
Punto di sondaggio n° 3: X = 0,0 [m] Y = 3,0 [m]
N Z1 Z2 Z3 Terreno 1 -30,0 -30,0 -30,0 Terreno
Analisi in condizioni drenate
Coefficienti di capacità portante e fattori correttivi del carico limite.
Nc = 46,12 Nq = 33,30 Nγ = 37,15
sc = 1,63 sq = 1,32 sγ = 1,32
ic = 1,00 iq = 1,00 iγ = 1,00
dc = 1,13 dq = 1,07 dγ = 1,07
Il valore della capacità portante è dato da:
qu = 0,00 + 31,08 + 49,55 = 80,63 [kg/cmq]
Rd = 80,63/2,30 = 35,06 daN/cm²
11. Valore di progetto della pressione sul terreno:
Le pressioni sul terreno derivano dalle azioni agenti sulla struttura fattorizzate con
i coefficienti A1 secondo la combinazione:
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con γG1 = 1,30; γG2 = 1,50; γP = 1,30; γQ = 1,50;
I Coeff. di combinazione adoperati nel calcolo dei corpi di fabbrica a quelli
riportati nelle terza riga della tabella 2.5.I delle NTC sopra riportati
Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento Ψ0= 0,70 Ψ1= 0,50 Ψ2= 0,60
Dalla relazione di calcolo della struttura si evince che la pressione massima sul
terreno per le travi rovesce è di:
Ed = 1,60 daN/cm²
Verifica: Rd > Ed ( verificato)
Mentre per la piastra di fondazione risulta:
Ed = 1,60 daN/cm²
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Verifica: Rd > Ed ( verificato)
12. Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE)
Gli stati l imite di esercizio si riferiscono al raggiungimento di valori critici dei
cedimenti che possono compromettere la funzionalità dell’opera.
I cedimenti sono calcolati con il metodo edometrico.
Il metodo edometrico è il classico procedimento per il calcolo dei cedimenti in
terreni a grana fina, proposto da Terzaghi negli anni '20.
L'ipotesi edometrica è verif icata con approssimazione tanto migliore quanto più
ridotto è il valore del rapporto tra lo spessore dello strato compressibile e la
dimensione in pianta della fondazione.
Tuttavia il metodo risulta dotato di ott ima approssimazione anche nei casi di
strati deformabili di grande spessore.
L'implementazione del metodo è espressa secondo la seguente espressione:
n ∆σi
∆H = Σ ––––––– ∆zi
i=1 Eed,i
dove:
∆σ è la tensione indotta nel terreno, alla profondità z, dalla pressione di contatto
della fondazione;
Eed è il modulo elastico determinato attraverso la prova edometrica e relativa allo
strato i-esimo;
∆z rappresenta lo spessore dello strato i-esimo in cui è stato suddiviso lo strato
compressibile e per il quale si conosce il modulo elastico.
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I valori dei moduli edometrici considerati nel calcolo sono:
Litotipo spessore Ed
Lave di S. Cosmo 30.00 160
con
• spessore in m
• modulo edometrico daN/cm2
Il calcolo dei cedimenti è stato eseguito in combinazione di esercizio rara
Dai calcoli riportati nelle tabelle seguenti si evince che i cedimenti massimi
che si hanno in corrispondenza del punto con pressione massima sul terreno sono
stati stimati pari a circa 1,26 cm in combinazione rara.
L’entità di questi cedimenti è compatibile con la funzionalità dell’opera.
Cedimento complessivo Simbologia adottata
wf cedimento finale espresso in [cm]
H spessore strato compressibile espresso in [m]
X coordinata X punto di calcolo cedimento espressa in [m]
Y coordinata Y punto di calcolo cedimento espressa in [m]
Fondazione
wf H X Y 1,27 6,60 0,00 0,00
0,52 6,60 -0,55 -1,65
0,52 6,60 0,55 -1,65
0,52 6,60 0,55 1,65
0,52 6,60 -0,55 1,65
Cedimento dei singoli strati
Simbologia adottata
Strato Identificativo dello strato
Terreno Terreno dello strato
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∆H Spessore dello strato espresso in [m]
∆w Cedimento dello strato espresso in [cm]
Fondazione (Combinazione n° 1)
Strato Terreno ∆∆∆∆H ∆∆∆∆w 1 Terreno 5,60 1,2660 Totale 5,60 1,2660
Dettagli sui cedimenti dei singoli strati
Simbologia adottata
n° numero d'ordine dell'i-esimo strato
z quota media dell'i-esimo strato espresso in [m]
∆H spessore dello strato i-esimo espresso in [m]
∆σv incremento di tensione verticale dell'i-esimo strato espresso in [kg/cmq]
Eed modulo edometrico dell'i-esimo strato espresso in [kg/cmq]
∆w cedimento dell'i-esimo strato espresso in [cm]
Fondazione (Combinazione n° 1)
n° z ∆∆∆∆H ∆σ∆σ∆σ∆σv Eed ∆∆∆∆w 1 -1,19 0,37 1,20 160,00 0,2805
2 -1,56 0,37 0,99 160,00 0,2299
3 -1,93 0,37 0,73 160,00 0,1708
4 -2,31 0,37 0,55 160,00 0,1275
5 -2,68 0,37 0,42 160,00 0,0970
6 -3,05 0,37 0,32 160,00 0,0754
7 -3,43 0,37 0,26 160,00 0,0597
8 -3,80 0,37 0,21 160,00 0,0481
9 -4,17 0,37 0,17 160,00 0,0395
10 -4,55 0,37 0,14 160,00 0,0328
11 -4,92 0,37 0,12 160,00 0,0277
12 -5,29 0,37 0,10 160,00 0,0236
13 -5,67 0,37 0,09 160,00 0,0203
14 -6,04 0,37 0,08 160,00 0,0177
15 -6,41 0,37 0,07 160,00 0,0155 Totale 5,60 1,2660
Si sono individuati due classi di problemi a cui dare una risposta.
Rev. Data
00
Progetto definitivo
RELAZIONE GEOTECNICA
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13. Conclusioni Sulla base delle verifiche geologiche e geotecniche effettuate, si può dare un giudizio positivo
sulla fattibilità dell’opera; dai calcoli effettuati, in base alle conoscenze ad oggi acquisite, si sono
ottenuti infatti dei coefficienti di sicurezza sempre superiori ai minimi previsti dalla normativa
vigente.
Si vuole ad ogni modo evidenziare che durante le operazioni di scavo, bisogna procedere con
cautela, laddove le caratteristiche meccaniche dei terreni, le condizioni geometriche e di carico al
contorno non assicurano la stabilità delle scavi, si dovrà prevede la realizzazione di opportune opere
provvisionali che hanno lo scopo di proteggere gli operai durante le lavorazione e di limitare i
cedimenti dei manufatti limitrofi.
Si prescrive che:
- in corso d’opera si deve riscontrare la rispondenza della caratterizzazione geotecnica assunta
in progetto e la situazione reale.
- la sistemazione esterna dovrà evitare infiltrazioni di acqua tale da variare le caratteristiche
geomeccaniche del terreno di fondazione.