5
1 Conferenza del 4/05/2006 (VARESE) Introduzione Avevo undici anni. Mia cugina di pochi anni più giovane, accusava un forte mal di pancia, mi dispiaceva molto vederla soffrire, piegata in due dal dolore, così, quasi istintivamente, allungai una mano e la poggiai sul suo stomaco, dopo pochi minuti mia cugina mi guardò... e sorrise... non aveva più alcun dolore. Mi chiamo Roberto Curreri e ho 32 anni. Sono nato in un paesino della Sicilia da famiglia benestante e ho conseguito studi tecnici e specialistici seguendo il cammino di mio padre ingegnere. Una sorta di scontentezza e di malumori dovuti a problemi di comunicazione familiare e sociale nonché una estrema sensibilità mi hanno spinto a studi di tipo spirituale ed esoterico e nel corso degli anni mi hanno portato a comprendere i principi delle religioni e delle culture spirituali in genere. I miei studi si sono incentrati prima sullo sciamanesimo occidentale per poi rivolgersi subito a quello più antico delle popolazioni precolombiane e da lì sono proseguiti in indagini sulle culture e religioni orientali. Tra tutti ho apprezzato molto le tecniche tibetane poiché in modo quasi innaturale mi resi conto di comprendere e conoscere già alcune tecniche senza averne mai sentito parlare. Queste tecniche che apprendevo le mettevo in pratica e le riconoscevo mie in ogni loro forma. La loro validità mi ha spinto a ricercare nuovi sistemi e "guide" per affrontare e comprendere l'energia universale e per mettere a punto nuovi schemi di comprensione. Intrapresi un’avventura alla ricerca di una chiave che spieghi il mondo, una chiave che permetta agli esseri umani di comprendere ogni cosa e divenire padroni di essa, una chiave universale in grado di aprire ogni porta e renderla accessibile alla nostra specie. Studiando il buddismo occidentale e quello orientale, il Tantra di Osho e i mantra utilizzati dagli sciamani orientali per far vibrare l'energia che ci attraversa, frequentai alcuni gruppi Gnosis che predicano l'arte della consapevolezza universale e basano gran parte dei loro studi sul mondo onirico, seguii la medianità ma me ne allontanai quasi subito poiché non condividevo i sistemi e l'assoluta incoscienza di molti praticanti. Conobbi degli induisti e seguii il loro pensiero, poi toccai il Reiki e vi dedicai molto tempo poiché attraverso quella disciplina integrai i miei studi e perfezionai molte delle tecniche a cui stavo lavorando integrando pensieri filosofici orientali a intuizioni e deduzioni personali. “Il Reiki è un insieme di tecniche che permettono di utilizzare l’energia universale per l’auto- guarigione e il trattamento ad altri esseri viventi”. Seguendo due gruppi Reiki di ricerca cominciai a perfezionare le mie tecniche di meditazione ed attraverso l’approfondimento di esse scoprii di conoscere anticipatamente metodologie antiche sconosciute in occidente. Col tempo mi accorsi di aver perfezionato delle doti che non sapevo neppure di avere e che avevo già usato tante volte senza averle mai studiate. Questo mi spinse ad indagare e a scoprire le ragioni per cui era accaduto tutto ciò.

Relazione per la conferenza new

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Relazione per la conferenza new

1

Conferenza del 4/05/2006 (VARESE)

Introduzione

Avevo undici anni. Mia cugina di pochi anni più giovane, accusava un forte mal di pancia, mi

dispiaceva molto vederla soffrire, piegata in due dal dolore, così, quasi istintivamente, allungai una

mano e la poggiai sul suo stomaco, dopo pochi minuti mia cugina mi guardò... e sorrise... non aveva

più alcun dolore.

Mi chiamo Roberto Curreri e ho 32 anni. Sono nato in un paesino della Sicilia da famiglia benestante e

ho conseguito studi tecnici e specialistici seguendo il cammino di mio padre ingegnere.

Una sorta di scontentezza e di malumori dovuti a problemi di comunicazione familiare e sociale nonché

una estrema sensibilità mi hanno spinto a studi di tipo spirituale ed esoterico e nel corso degli anni mi

hanno portato a comprendere i principi delle religioni e delle culture spirituali in genere.

I miei studi si sono incentrati prima sullo sciamanesimo occidentale per poi rivolgersi subito a quello

più antico delle popolazioni precolombiane e da lì sono proseguiti in indagini sulle culture e religioni

orientali.

Tra tutti ho apprezzato molto le tecniche tibetane poiché in modo quasi innaturale mi resi conto di

comprendere e conoscere già alcune tecniche senza averne mai sentito parlare.

Queste tecniche che apprendevo le mettevo in pratica e le riconoscevo mie in ogni loro forma. La loro

validità mi ha spinto a ricercare nuovi sistemi e "guide" per affrontare e comprendere l'energia

universale e per mettere a punto nuovi schemi di comprensione.

Intrapresi un’avventura alla ricerca di una chiave che spieghi il mondo, una chiave che permetta agli

esseri umani di comprendere ogni cosa e divenire padroni di essa, una chiave universale in grado di

aprire ogni porta e renderla accessibile alla nostra specie.

Studiando il buddismo occidentale e quello orientale, il Tantra di Osho e i mantra utilizzati dagli

sciamani orientali per far vibrare l'energia che ci attraversa, frequentai alcuni gruppi Gnosis che

predicano l'arte della consapevolezza universale e basano gran parte dei loro studi sul mondo onirico,

seguii la medianità ma me ne allontanai quasi subito poiché non condividevo i sistemi e l'assoluta

incoscienza di molti praticanti. Conobbi degli induisti e seguii il loro pensiero, poi toccai il Reiki e vi

dedicai molto tempo poiché attraverso quella disciplina integrai i miei studi e perfezionai molte delle

tecniche a cui stavo lavorando integrando pensieri filosofici orientali a intuizioni e deduzioni personali.

“Il Reiki è un insieme di tecniche che permettono di utilizzare l’energia universale per l’auto-

guarigione e il trattamento ad altri esseri viventi”.

Seguendo due gruppi Reiki di ricerca cominciai a perfezionare le mie tecniche di meditazione ed

attraverso l’approfondimento di esse scoprii di conoscere anticipatamente metodologie antiche

sconosciute in occidente.

Col tempo mi accorsi di aver perfezionato delle doti che non sapevo neppure di avere e che

avevo già usato tante volte senza averle mai studiate. Questo mi spinse ad indagare e a scoprire le

ragioni per cui era accaduto tutto ciò.

Page 2: Relazione per la conferenza new

2

Mi bastava pormi delle domande per trovare istantaneamente delle risposte e mi bastava testare le

risposte per rendermi conto della loro validità.

Leggevo la mano... interpretavo i sogni e dal momento stesso in cui un individuo mi poneva un quesito

venivo messo a conoscenza di una valida soluzione.

Scoprii che i miei chakra, ovvero i punti di energia focale propri di ogni essere vivente, si erano

sviluppati ed emanavano una sorta di energia quasi palpabile. Compresi che il loro sviluppo aveva

potenziato il mio grado di percezione e di intuizione permettendomi così di comprendere attraverso

schemi e visioni non solo i miei quesiti ma anche quelli di coloro che me li ponevano.

Circa 6 anni fa ho cominciato a praticare più spesso le mie tecniche sugli altri. Fino ad allora tutto ciò

che era stato fonte delle mie certezze, a parte qualche eccezione, derivava dalla mia analisi personale.

I risultati che derivarono dai miei trattamenti furono talmente positivi che molta gente cominciò a

richiedere sempre più frequentemente il mio lavoro e i miei insegnamenti.

Il Corpo Eterico

Alla base dell'equilibrio del nostro corpo fisico vi è la colonna vertebrale.

Se la nostra colonna è diritta anche il nostro corpo riesce a mantenere un certo equilibrio ma se la

colonna, in base alle posizioni che assumiamo o a incidenti che ne hanno compromesso la sua struttura,

perde la sua originale staticità possono insorgere problemi che rallentano il nostro lavoro e il nostro

modo di affrontare determinate situazioni fisiche e, nei casi più gravi addirittura portare dolori alla

muscolatura e problemi vascolari.

Il corpo eterico invece fonda il suo equilibrio su 7 punti focali che poniamo lungo la linea della colonna

vertebrale. Questi punti prendono il nome di Chakra.

L'equilibrio del corpo eterico è dato dall'intensità di ogni singolo chakra.

L'incapacità di concentrazione, lo sviluppo di certi schemi mentali a cui non riusciamo a sottrarci,

l'impossibilità di pensieri costanti e illuminanti e persino l'inadeguatezza di certi comportamenti

derivano da una mancanza di equilibrio del corpo eterico.

Questi problemi possono sfociare nella tendenza a sviluppare dipendenze malsane, ad avere una

comprensione degli eventi fuorviata e spesso procurano all'uomo una disperata necessità di

comprensione da parte degli altri, o comunque della loro attenzione, e possono portare a malattie come

la depressione.

Tramite l'energia canalizzata attraverso pensieri focali e mantra e tecniche orientali molto antiche è

possibile riequilibrare i chakra e portare ogni soggetto ad una più soddisfacente comprensione di se

stesso e delle tecniche per migliorare la propria condizione di vita.

L'interpretazione dei sogni

Fin dai tempi antichi i sogni hanno rappresentato una parte integrante della vita stessa e del proprio

quieto vivere.

Gli egiziani, gli indigeni australiani e gli aztechi ritenevano il mondo dei sogni fondamentale per

comprendere al meglio il sentiero da compiere nella vita materiale.

Page 3: Relazione per la conferenza new

3

Attraverso i miei studi ho suddiviso il mondo dei sogni in tre categorie principali.

I sogni "di sfogo";

I sogni premonitori; I sogni astrali; I sogni "di sfogo" includono la maggior parte delle esperienze oniriche. Sono quei sogni che

rappresentano in modo simbolico il nostro modo di vivere attuale o ci fanno vivere in modo abbastanza

realistico situazioni che ci interessano o che attualmente ci mancano. Sono i sogni di natura sessuale o

generati dal desiderio di rivedere persone che da tempo non vediamo più, o ancora, che manifestano le

nostre paure più profonde.

I sogni premonitori invece portano il nostro corpo astrale a visionare eventi futuri (o passati) che ci

apparterranno o che accadranno ad altri e da cui comunque scaturiscono grossi quantitativi di energia.

Il nostro corpo nello stato REM attiva delle funzioni che da svegli assopisce e funge un po’ da antenna

per quelle energie che esplodono da un capo all’altro del mondo provocando una certa risonanza; così

facendo traduce quelle energie in immagini e suoni e rivive le esperienze. Un po’ come avviene con la

televisione che capta le onde elettromagnetiche traducendole in immagini e suoni.

I sogni astrali... sono viaggi attraverso i quali veniamo in contatto con spiriti di persone decedute o

entità che comunque vogliono comunicarci qualcosa di utile alla nostra esistenza.

Nel corso dei miei studi mi sono trovato spesso a dover interpretare sogni di questo tipo ed io stesso fui

la prima fonte di sogni astrali da interpretare.

Quando avevo circa 12 anni feci un sogno che apparentemente non aveva alcun senso.

“Un manto rosso copriva il tutto come mare di tessuto ondeggiante. Il cielo era limpido e azzurro e tra

le onde scorsi una statuetta d’oro e poco più in là la testa calva di un ragazzo giovane e sereno che

sbucava da questo mantello.”

Inutile dire che ho portato con me questo ricordo per anni e tutt’ora ho una visione chiara di

quell’evento.

Indagando, scoprii che il manto rosso che avvolgeva il pianeta era un simbolismo antico tibetano.

Interpretazione: Il cielo era limpido e le mie sensazioni, durante il sogno, erano di pace e serenità,

quindi il messaggio era positivo. Il simbolo tibetano del manto che ricopriva il tutto indicava il luogo

d’origine del messaggio. La testa del giovane monaco che avevo veduto rappresentava le mie origini in

un altra esistenza. La statuetta infine indicava il percorso che se seguito mi avrebbe portato alla

ricchezza, intesa ovviamente come ricchezza spirituale.

Ho fatto tanti sogni da ragazzo come questo ed ogni volta scoprivo simbolismi fondati da cui iniziare

delle ricerche.

Infine posso dedurre con certezza che il mondo onirico si basa su ambedue le chiavi “spirituale” e

“materiale” dell’essere umano e comprendendo accuratamente il senso dei simbolismi posso interagire

ed aiutare l’uomo a capire se stesso e ad affrontare alcuni dogmi interiori.

Page 4: Relazione per la conferenza new

4

La meditazione

Da anni ormai ricerco nuovi metodi di meditazione poiché sono pienamente convinto che attraverso

essa si possano raggiungere risultati estremamente validi in campo spirituale, fisico e persino

scientifico.

Mi sarò imbattuto tante volte in individui che alla domanda: “Pratichi la meditazione?” rispondono: “In

ogni momento della mia giornata!”

Tendo a sfatare queste convinzioni poiché probabilmente si è creata una visione alquanto

approssimativa del termine “meditazione”.

Molta gente è convinta che “meditare” e “pensare” siano due parole con un significato pressoché

identico ma non è così, o almeno non lo era quando la meditazione occupava un posto importante nella

vita di alcuni individui.

LA MEDITAZIONE E’ UN MODO EQUILIBRATO E REGOLATO DA TECNICHE PER

NUTRIRE ED INCANALARE IL PENSIERO UMANO.

E’ bene precisare che esistono varie metodologie e tecniche di meditazione studiate anticamente ma

anche recentemente da teologi, esoteristi e ricercatori.

Tra tutte possiamo discernere due tipologie base: La meditazione “dinamica” e quella “statica”.

La meditazione detta dinamica, come dice il termine stesso, comprende un utilizzo dei movimenti del

corpo fisico per stimolare e migliorare il flusso energetico del corpo eterico.

La meditazione statica invece tende a lavorare solo mentalmente ed attraverso schemi ben precisi

utilizzando pensieri-forma o mantra o come nelle tecniche da me utilizzate ambedue le cose

relazionate.

Le mie prime esperienze di meditazione, come per la maggior parte di noi occidentali, sono da

attribuire al training autogeno, una tecnica maturata dagli studi sull’ipnosi di due studiosi francesi e

perfezionata da uno psichiatra tedesco intorno agli anni ’30.

E’ importante comprendere che alla base di ogni tipologia di meditazione statica è necessaria una

buona tecnica di rilassamento e il training autogeno è stato studiato per coloro che non hanno mai

praticato alcuna forma di rilassamento, quindi, si può facilmente dedurre che è basato su tecniche

semplici e di utilizzo comune.

Ho proseguito i miei studi con la meditazione buddista, la meditazione zen e quella yoga per giungere

infine a quella da me maturata.

La meditazione che io insegno parte da schemi molto semplici ma già adeguatamente efficaci sul

proprio corpo e porta ad una tecnica orientale molto antica che ho denominato “Tecnica dell’Energia

Superiore”.

Le guide spirituali

Ogni essere vivente viene “consigliato” da alcune entità sul modo più corretto di comprendere e

raggiungere determinati obiettivi nella propria esistenza. Queste entità ci accompagnano fin dalla

nascita ma spesso l’immagine di una vita materialista non ci permette di ascoltarle, e quando

accidentalmente ciò accade la nostra dimensione fisica tende ad oscurarle e ad attribuire loro una

Page 5: Relazione per la conferenza new

5

valenza fantasiosa.

La capacità di “ascoltare” come tante altre capacità esoteriche è legata allo sviluppo e all’evoluzione di

alcuni chakra, anche per questo è importante equilibrare il lato fisico e materiale con quello mentale e

spirituale.

Tecnica dell’Energia Superiore

Quanto sto per narrarvi l’ho vissuto in prima persona e solo per questo mi ritengo autorizzato a

raccontarlo.

Circa due anni fa ebbi un grave incidente che mi costrinse su un letto di ospedale per un mese e mezzo.

La notte prima dell’incidente un sogno mi spiegò accuratamente quanto sarebbe accaduto e le

motivazioni per cui avrei dovuto vivere quell’evento ma essendo “cifrato” ne compresi il senso solo

dopo l’avvenuto episodio.

Giunsi in ospedale dove mi ricoverarono subito con la prognosi di frattura scomposta della tibia,

trauma toracico e trauma cranio facciale.

Il ginocchio, dopo già le prime cure mediche, era gonfio a tal punto che il chirurgo, il quale avrebbe

dovuto operarmi, mi avvisò che sarebbe passata almeno una settimana e mezza prima che il ginocchio

si sgonfiasse e fino ad allora non potevo essere operato.

La notte decisi di entrare in meditazione e chiedere consiglio a quelle entità che ormai conosco da

diversi anni.

Mi venne svelato uno schema che attraverso pensieri forma molto complessi e mantra recitati

mentalmente con una valenza specifica mi avrebbe aiutato ad accelerare i tempi di guarigione.

Misi in pratica quello schema la notte stessa.

L’indomani mattina mi svegliai con il chirurgo che mi fissava incredulo... mi chiese cosa avessi fatto

durante la notte e mi chiese il motivo per il quale il ginocchio era perfettamente sgonfio come se nulla

fosse accaduto.

Ovviamente celai al medico i particolari appresi durante la notte.

Dopo l’operazione rimasi su una sedia a rotelle con una gamba ingessata per due settimane ed

altrettanto tempo lo impiegai per togliere il gesso. Mi dissero che per tre mesi avrei dovuto riabilitarmi

e che ci voleva pazienza poiché avrei ripreso le mie funzioni normali solo dopo un lungo periodo di

tempo.

Intrapresi il percorso di riabilitazione ed ogni giorno applicai le tecniche di meditazione che conoscevo.

Ogni giorno il fisioterapista mi guardava con aria incredula notando consistenti miglioramenti in

brevissimo tempo e dopo soli 2 mesi venni dimesso poiché del tutto riabilitato.

Mediante l’utilizzo di tecniche orientali, trattamenti al corpo eterico, l’interpretazione dei sogni,

la meditazione esoterica tibetana e metodi di divinazione sciamanica il mio scopo è quello di

riequilibrare gli scompensi psicofisici, armonizzando li dove l’energia diviene conflittuale ed

insegnando metodologie semplici o professionali per migliorare il proprio tenore di vita dal punto

di vista eterico, emotivo e spirituale.