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Relazione sui risultati delle attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico e sui finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati anno 2012 (ai sensi dell’art. 3 quater del D.L. 10 novembre 2008, n. 180 convertito in L. 9 gennaio 2009, n. 1 “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”)

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Relazione sui risultati delle attività di ricerca, di formazione e di 

trasferimento tecnologico e sui finanziamenti ottenuti da soggetti 

pubblici e privati ‐ anno 2012 

(ai sensi dell’art. 3 ‐ quater del D.L. 10 novembre 2008, n. 180 ‐ convertito in L. 9 

gennaio 2009, n. 1 “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del 

merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”) 

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Sommario  

Premessa 

1. Le attività di ricerca  1.1 ‐ Le strutture, il personale addetto alla ricerca scientifica  1.2 ‐ Finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati finalizzate alla ricerca scientifica 2012 1.3 ‐ Finanziamenti ricerca di Ateneo  1.4 ‐ I risultati conseguiti nei PRIN 2010‐2011 1.5 ‐ I fondi di ricerca ripartiti dalla Commissione Ricerca Scientifica di Sapienza 1.6 ‐ Il catalogo delle pubblicazioni scientifiche UGOV Ricerca 1.7 ‐ Internazionalizzazione della ricerca  2. Le attività di formazione  2.1 ‐ Le strutture, il personale addetto alla formazione 2.2 ‐ L’Offerta formativa 2.3 ‐ La popolazione studentesca  2.4 ‐ Internazionalizzazione della didattica 2.4.1 ‐ Mobilità extra UE per accordi bilaterali 2.4.2 ‐ Gli accordi internazionali 2.4.3 ‐ La cooperazione allo sviluppo  3. L’attività contrattuale, brevettuale e trasferimento tecnologico 3.1 ‐ L’attività contrattuale 3.2 ‐ L’attività brevettuale 3.3 ‐ Il trasferimento tecnologico  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Premessa 

La Legge 1/2009, art. 3‐quater, dispone che “con periodicità annuale, in sede di approvazione 

del  conto  consuntivo  relativo  all'esercizio  precedente,  il  Rettore  presenta  al  Consiglio  di 

Amministrazione  e  al  Senato Accademico  un'apposita  relazione  concernente  i  risultati  delle 

attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico nonché i finanziamenti ottenuti 

da soggetti pubblici e privati”. La relazione deve essere pubblicata sul sito internet dell'Ateneo 

e  trasmessa  al  Ministero  dell'Istruzione,  dell'Università  e  della  Ricerca.  In  base  a  quanto 

stabilito dalla suddetta legge “la mancata pubblicazione e trasmissione sono valutate anche ai 

fini della attribuzione delle risorse finanziarie a valere sul Fondo di finanziamento ordinario di 

cui  all'articolo  5  della  legge  24  dicembre  1993,  n.  537,  e  sul  Fondo  straordinario  di  cui 

all'articolo 2, comma 428, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”. 

La  vocazione  internazionale  della  Sapienza  richiede  che  la  stessa  si  confronti  sul mercato 

globale non solo sul piano dei compiti istituzionali tradizionali ma anche su quello della ricerca 

e  delle  innovazioni  tecnologico‐scientifiche,  in  un  regime  di  interscambio  col  mondo 

produttivo, funzionale, peraltro, al rilancio del Paese in un momento di particolare sfavorevole 

congiuntura finanziaria. Tali  istanze sono state recepite anche dal nuovo Statuto dell’Ateneo, 

entrato  in  vigore  l’8  novembre  2012,  e  dal  recente  Documento  di  Riorganizzazione  della 

Struttura Tecnico – Amministrativa Centrale (D.D. n. 2475 del 26.07.2012), che ha imposto un 

adeguamento  di  macro  e  micro‐organizzazione  dell’intero  Ateneo  nelle  sue  distinte 

articolazioni organizzative, nel quadro di un processo organico e integrato che possa realizzare 

al meglio le strategie politiche e operative elaborate dagli organi di governo della Sapienza. 

La  Sapienza  attualmente è  composta da 11  Facoltà;  il numero dei Dipartimenti alla  fine del 

2012 è di 63 unità (4 unità in meno rispetto allo scorso anno), 22 unità per i centri di ricerca e 2 

per i centri di servizio. 

Alla Sapienza alla fine del 2012 sono in servizio poco più di 4.000 docenti, distinti tra professori 

di  prima  e  seconda  fascia  (51,9%)  e  ricercatori  (48,1%  comprensivi  di  quelli  a  tempo 

determinato). La composizione dei docenti per aree CUN vede una netta prevalenza dell’area 6 

(Scienze mediche) con  il 30,1% del personale  impegnato, seguita dalle aree 10 e 11  (Scienze 

dell'antichità,  filologiche‐letterarie,  storiche‐artistiche  e  Scienze  storiche,  filosofiche, 

pedagogiche e psicologiche) che totalizzano insieme circa il 17,0%. 

Sul versante del personale TAB, nel 2012 alla Sapienza lavorano circa 4.200 unità, di cui 1.171 

nell’area  tecnica,  tecnico‐scientifica  ed  elaborazione  dati  (27,4%),  1.648  nell’area 

amministrativa (38,6%) e 1.094 nell’area socio sanitaria (25,6%). 

Per  la  stesura  del  presente  documento  sono  state  utilizzate  come  fonti:  la  Relazione  sulle 

attività  realizzate  nel  2012  in  connessione  con  le  risorse  realizzate/utilizzate  su  fondi  del 

Bilancio 2012 dell’Area per  il  supporto alla  ricerca;  la Relazione  sui Progetti di avvio, FARI e 

Progetti  di  Ricerca  2012  della  Commissione  Ricerca  Scientifica;  la  Relazione  sulle  Attività  e 

iniziative  2012  della  Ripartizione  IX  ‐  Relazioni  Internazionali  dell’Area  per 

l’internazionalizzazione. 

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1 Le attività di ricerca 

1.1 Le strutture, il personale addetto alla ricerca scientifica  Nell’ambito della riorganizzazione della Struttura Tecnico – Amministrativa Centrale avvenuta 

nel 2012, di cui si è già fatto cenno nella Premessa,  l’Area per  il supporto alla ricerca è stata 

configurata quale struttura dirigenziale composta da due Uffici e sei settori che si identificano 

nei  sei  passi  della  filiera  che  conduce  dalla  ricerca  curiosity  driven  fino  al  trasferimento 

tecnologico  del  “prodotto”  e  dei  risultati  della  ricerca. Un Ufficio  (Progetti  e  Fund  Raising) 

detiene  tutte  le competenze  legate alla valorizzazione e competitività della ricerca e assume 

un ruolo chiave nel supporto consulenziale a tutte le strutture – Dipartimenti, Facoltà, Centri ‐ 

che hanno necessità di gestire progetti di ricerca di varia tipologia e portata. Ciò nell’ottica di 

aumento della competitività anche in ambito extranazionale e attrazione di specifiche fonti di 

finanziamento. La struttura ha, inoltre, compiti chiave nell’identificazione e nel reperimento di 

grants, coordinando il patrimonio di conoscenze della Sapienza anche a sostegno delle attività 

di brevettazione e di trasferimento tecnologico. Tra  le altre competenze di particolare rilievo 

figura  la  gestione  e/o  coordinamento  dell’attività  contrattuale  universitaria  in  materia  di 

ricerca scientifica,  formazione professionale e sperimentazioni clinico/farmacologiche. L’altro 

Ufficio  (Valorizzazione  e  Trasferimento  tecnologico)  presidia,  in  particolare,  il  processo  di 

valutazione, gestione e valorizzazione dei brevetti, l’istruttoria sulle iniziative di spin‐off e start‐

up, l’individuazione di possibili canali di finanziamento pubblico e/o privato per lo sviluppo dei 

brevetti di proprietà universitaria, per l’attivazione diretta e/o indiretta di spin‐off, per lo start‐

up  di  piccole  imprese  ad  alto  impatto  tecnologico,  la  valorizzazione  della  proprietà 

intellettuale,  le  tecnologie  e  i  prodotti  dell’Ateneo  nonché  il  supporto  al  trasferimento 

tecnologico,  ivi  incluse  analisi  di  opportunità  per  operazioni  venture  capital,  nell’ottica  di 

sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali ad alto valore aggiunto (spin‐off). 

1.2 Finanziamenti  ottenuti  da  soggetti  pubblici  e  privati  finalizzate  alla  ricerca  scientifica 

2012 

Le entrate  finalizzate alla  ricerca  scientifica hanno  registrato per  l’anno  finanziario 2012 una 

lieve  flessione dovuta principalmente a una  riduzione della quota delle entrate  trasferite dal 

Miur che si è ridotta di circa il 50%. Il totale delle entrate risulta essere pari a 64.810 migliaia di 

euro  rispetto  a  79.791 migliaia  di  euro  del  2011  (‐19%).  In  particolare  la  quota  di  entrate 

trasferita dalla Sapienza è pari al 16.2%, dagli Enti pubblici di ricerca italiani il 6,9%, il 29,3% da 

parte della UE, il 17,9% dal MIUR.   2011 2012 

Fonte  Importi (in migliaia di euro) 

Importi (in migliaia di euro) 

U.E.  19.056 23,9% 18.966   29,3%

Altre Istituz.pubbliche estere  1.538 1,9% 1.650  2,5%

MIUR  24.347 30,5% 11.582   17,9%

Altre ammin. pubbl.italiane  12.642 15,8% 12.141   18,7%

Enti pubbl.ricerca italiani  3.301 4,1% 4.467   6,9%

Imprese italiane  5.669 7,1% 5.366   8,3%

Imprese/sogg.privati estero  165 0,2% 131  0,2%

Sapienza  13.073 16,4% 10.507   16,2%

Totale Entrate  79.791 100,0% 64.810  100,0%

Entrate finalizzate alla ricerca per l’anno  2012 in migliaia di euro (Fonte Nuclei 2013) 

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Le  uscite  finalizzate  alla  ricerca  scientifica  nell’anno  finanziario  2012  risultano  essere  pari  a 

65.975 migliaia di euro.  In particolare  la quota di  spese di parte  corrente è pari al 84,5% e 

quella in conto capitale è pari al 15,5%. 

 Importi 

(in migliaia di euro) % 

Totale Spese Correnti  65.975   84,5% 

Totale spese conto capitale  12.113  15,5% 

Totale Spese  78.088  

Uscite finalizzate alla ricerca per l’anno 2011 in migliaia di euro (Fonte Nuclei 2013) 

 

1.3 Finanziamenti ricerca di Ateneo   

Durante  l’esercizio  finanziario  2012  il  Settore  Progetti  nazionali  e  iniziative  scientifiche  e 

culturali (ex Rip. I Affari Generali oggi afferente all’Area dirigenziale per il supporto alla ricerca) 

ha gestito le risorse assegnate per il finanziamento di Progetti di Ricerca di Ateneo, Fari, Grandi 

Scavi Archeologici, Grandi Attrezzature  scientifiche, progetti  di Avvio  alla  ricerca, Congressi, 

Convegni e Seminari nonché iniziative scientifiche diverse  dell’Università. 

In particolare le risorse assegnate sono state così utilizzate: 

1) conto AC. 13.05.070.010 ‐ Contributi di Ateneo per la Ricerca Scientifica 

a.  una  quota  di  7.710.000  euro  è  stata  destinata  a  Progetti  di  Ricerca  proposti  da 

docenti/ricercatori della Sapienza (sono stati finanziati 591    progetti, all’interno dei quali sono 

stati assegnati  57 assegni di ricerca); 

b.  una  quota  di  420.000  euro  è  stata  destinata  a  31  progetti  Fari  –    studi  di  fattibilità  per 

progetti di ricerca   e  innovazione per  la partecipazione a progetti dell’Unione europea o altri 

Enti/Organismi preferibilmente in ambito europeo; 

c.  una  quota  di  1.600.000  euro  è  stata  destinata  all’acquisizione  di  Grandi  Attrezzature 

scientifiche, attribuite a 31 progetti, finalizzati a favorire il ricambio e/o al potenziamento delle 

apparecchiature scientifiche in dotazione ai Dipartimenti; 

d. una quota di 450.000 euro è stata destinata al finanziamento di 13  Grandi scavi archeologici 

che  rappresentano un’eccellenza a  livello  internazionale;  tutti con  trasferimento dei  fondi ai 

Dipartimenti di afferenza dei richiedenti. 

e.  una  quota  di  240.000  euro  è  stata  destinata  al  finanziamento  per  progetti  di  Avvio  alla 

ricerca destinati esclusivamente ad assegnisti e dottorandi  della Sapienza. Sono stati finanziati 

n. 151 progetti presentati da dottorandi e assegnisti. 

2) conto A.C. 13.05.070.040 CONTRIBUTO DI ATENEO PER CONGRESSI, CONVEGNI E SEMINARI 

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L’importo disponibile di 150.000 euro è stato totalmente utilizzato per  il finanziamento di 69 

tra Congressi e Convegni ed è  stato  trasferito ai Dipartimenti per consentire  la  realizzazione 

delle iniziative attraverso le quali si favorisce la diffusione della cultura scientifica. 

3) conto A.C. 13.05.070,040  ‐ INIZIATIVE SCIENTIFICHE DIVERSE  

L’importo disponibile di 80.000 euro è stato  totalmente utilizzato per  finanziare 35  iniziative 

attraverso  le quali  è  stata data maggiore  visibilità  a  iniziative meritorie promosse presso  la 

nostra Università. Anche, in questo caso, gli importi sono stati trasferiti ai Dipartimenti. 

1.4 I risultati conseguiti nei PRIN 2010‐2011 

Il 23 ottobre 2012  il Ministero dell’istruzione, dell’università e della  ricerca ha pubblicato  le 

graduatorie del bando Prin 2010‐2011, che dispone  i  finanziamenti per progetti di  ricerca di 

rilevante interesse nazionale. 

La Sapienza ha ottenuto un ottimo risultato nel 2012, con  l’approvazione di 24 progetti su 52 

presentati,  il  numero  più  alto  riscontrato  nella  graduatoria  tra  le  università  italiane  e 

percentualmente la migliore performance tra i grandi atenei. I dati definitivi inoltre dimostrano 

che  i  progetti  coordinati  dalla  Sapienza  hanno  ottenuto  il  9%  del  totale  del  finanziamento 

messo a disposizione per i progetti, oltre 15 milioni di euro, l'importo più elevato in assoluto a 

livello nazionale. 

Al  successo  delle  proposte  presentate  dalla  Sapienza  hanno  contribuito  l’attenta  selezione 

operata  all’interno  dell’Università  e  le  iniziative  promosse  per  informare  la  comunità 

accademica  sulla partecipazione al bando.  I Prin prevedono proposte di  ricerca attinenti agli 

obiettivi di Horizon 2020. Obiettivo del programma è  il  rafforzamento delle basi  scientifiche 

nazionali, anche  in  vista di una più efficace partecipazione alle  iniziative europee  relative ai 

Programmi quadro dell'Unione europea. 

A metà ottobre 2012 il Miur aveva comunicato anche i risultati della preselezione per il bando 

Firb "Futuro in ricerca 2012". Nove progetti della Sapienza, su un totale di 20 presentati, sono 

stati  ammessi  alle  audizioni orali. Particolarmente  lusinghiera è  la performance dei progetti 

della Linea di intervento 1, riservata a giovani studiosi non strutturati di età inferiore a 32 anni: 

per questa categoria sono stati approvati 3 progetti su 5 proposti, un risultato superiore alla 

media nazionale. 

 

Fonte: Servizio di Comunicazione e Informazione C.UN – Comunicare UNiversità 

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1.5 I fondi di ricerca ripartiti dalla Commissione Ricerca Scientifica di Sapienza 

Il presente paragrafo  illustra  i criteri e  le modalità che sono stati adottati dalla Commissione 

Ricerca Scientifica di Sapienza per valutare  i progetti di avvio alla  ricerca,  i progetti FARI e  i 

progetti  di  ricerca  presentati  in  risposta  al  Bando  2012  e  per  formulare  le  proposte  di 

finanziamento. 

Il bando per la presentazione dei progetti FARI e dei progetti di ricerca 2012 ha presentato una 

struttura sostanzialmente simile a quella del Bando 2011 ma con alcune importanti novità.  

1)  La  principale  novità  ha  riguardato  l’istituzione  di  un  bando  per  il  finanziamento  di  120 

progetti di avvio alla ricerca (dell’entità di 2000 euro l’uno) di cui 100 destinati a dottorandi e 

20 ad assegnisti. 

2) Il numero di FARI previsti è stato ridotto a 65 (rispetto ai 70 del 2011). 

3) Sulla base delle domande presentate nelle varie fasce nel 2010 e nel 2011 e per tener conto 

della  riduzione  del  finanziamento  per  progetti  di  ricerca  sono  stati modificati  il  numero  di 

progetti previsti nelle varie fasce dimensionali e la dimensione delle fasce. In particolare: 

‐ sono stati ridotti a 250 i progetti previsti nella fascia 2.000 ‐ 5.000 

‐  sono  stati  ridotti  a  140  i  progetti  previsti  nella  fascia  8.000  ‐  10.000  (ampliata  a  7.000  ‐ 

10.000) 

‐ sono stati aumentati a 140 i progetti previsti nella fascia 12.000 ‐ 15.000 

‐ sono stati aumentati a 40 i progetti previsti nella fascia 40.000 ‐ 50.000 

‐  sono  stati mantenuti 10 progetti nella  fascia più  alta  che però è  stata  ridotta da 80.000  ‐ 

100.000 euro a 60.000 ‐ 75.000 euro. 

 FASCIA  PREV.  PRES.    MA A  MA B  MA C  MA D    MA E  MA F   

                     

2000‐

5000 

250  129+134R 

263 

  19+18R  22+21R  13+18R  32+32R    19+21R  24+24R   

                     

7000‐

10.000 

140  135+109R 

244 

  25+26R  34+26R  10+12R  25+28R    20+5R  21+12R   

                     

12000‐

15000 

140  186+111R 

297 

  35+23R  42+27R  26+17R  44+26R    18+7R  21+11R   

40000‐

50000 

40  61+23R 

84 

  15+9R  17+5R  15+2R  9+3R    2+0R  3+4R 

60000‐

75000 

10  9+1R 

10 

  4+1R  3+0R  0+0R  2+0R    0+0R  0+0R 

                     

Totale  706  520+378R    98+77R  118+79R  64+49R  112+89R    59+33R    69+51R 

                       

2012    898    175  197  113  201    92    120 

2011    908    167  197  116  197    105    126 

             

Progetti di ricerca previsti e presentati in risposta al Bando 2012. 

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Come si evince nella tabella seguente il numero di FARI presentati, 40, è stato molto inferire a 

quanto previsto dal bando, 65. Prima di procedere alla valutazione la Commissione ha stabilito 

la  soglia di  finanziabilità dei progetti pari  ad un  voto di 14/20  (la  stessa  soglia  adottata nel 

2011). In particolare la Commissione ha posto particolare attenzione al fatto che i progetti da 

finanziare  fossero  effettivamente  coerenti  con  lo  spirito  con  cui  i  progetti  FARI  sono  stati 

concepiti verificando che  i progetti stessi  indicassero chiaramente  il bando (o,  in subordine,  i 

bandi) nazionale o  internazionale  a  cui  il proponente  si  intendeva presentare  e  in  vista  dei 

quali aveva richiesto  il finanziamento FARI. E’ stato altresì ribadito che  in nessun modo  i FARI 

potessero essere considerati finanziamenti per semplici collaborazioni internazionali. 

PREVISTI  PRESENTATI  MA A  MA B  MA C  MA D  MA E  MA F 

65  40  4  14  0  9  12  1 

Progetti FARI previsti e presentati in risposta al Bando 2012 

La  successiva contiene una  sintesi dei progetti esclusi, approvati e non approvati dalle varie 

macroaree e  l’entità complessiva del  finanziamento proposto.  In base a quanto deliberato  la 

Commissione ha  constatato  che a  fronte di 420.000 euro disponibili per  i  FARI ne  venivano 

assegnati solo 208.000 ed ha provveduto a chiedere al Senato Accademico l’autorizzazione ad 

utilizzare il residuo determinatosi come segue: 

‐ 161.000 euro per 7 assegni di ricerca da aggiungere ai 50 previsti per i progetti mediopiccoli 

‐ 51.000 euro da destinare ai progetti di avvio alla ricerca. 

Macroarea  Presentati  Esclusi  Non approvati  Approvati  Finanziamento assegnato 

A  4      4  28.000 

B  14  1    13  85.000 

C  0      0  0 

D  9  2    7  47.500 

E  12  1  4  7  47.500 

F  1    1  0  0 

TOTALE  40  4  5  31  208.000 

Progetti  FARI  presentati,  esclusi  dal  finanziamento  per  irregolarità  formali,  approvati  e  non  approvati  e 

finanziamento totale assegnato per ogni macroarea. 

La Commissione ha poi stabilito di distribuire i 57 assegni complessivi in modo analogo a quello 

in  cui  sono  stati  ripartiti  50  assegni  nel  2011.  La  Tabella  seguente  riporta  le  assegnazioni 

risultanti. 

 

 

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Macroarea Assegni 2011 

Assegni 2012 

A  13  15 

B  11  12 

C  6  7 

D  12  13 

E  3  4 

F  5  6 

TOTALE  50  57 

Ripartizione degli assegni di  ricerca  tra  le macroaree  (50 assegni previsti dal bando + 7 assegni 

derivanti da residui FARI) 

La  risposta al bando per  i Progetti di Avvio alla Ricerca è  stata molto consistente  (i progetti 

presentati  sono  stati  oltre  3,5  volte  quelli  previsti  dal  bando).  Prima  di  procedere  alla 

valutazione dei progetti di avvio  la Commissione Ricerca ha definito  i  criteri da adottare.  In 

particolare ha stabilito che la scheda di valutazione consistesse di 3 voci: 

‐ Innovatività del progetto (fino a 6 punti); 

‐ Qualità della presentazione (fino a 6 punti); 

‐ Curriculum del proponente (fino ad 8 punti). 

La  soglia  per  l’ammissione  al  finanziamento  è  stata  fissata  a  14/20.  La  valutazione  del 

curriculum è stata  lasciata alla decisione delle Macroaree. La Commissione ha stabilito che  il 

budget disponibile  (inclusa  la quota di 51.000 euro derivante dal  residuo FARI, per un  totale 

quindi di 191.000  euro)  fosse  ripartito  tra  le macroaree  in  funzione del numero di progetti 

presentati. Tale decisione è derivata dalla mancanza di esperienza  rispetto a progetti di  tale 

natura  sia  da  parte  dei  giovani  che  hanno  presentato  i  progetti  stessi  sia  da  parte  della 

Commissione che  li doveva valutare.  Inoltre è stato tenuto  in conto  il fatto che  in progetti di 

questa natura  i costi della ricerca non si differenziano tra  i diversi settori. La discussione e  la 

selezione dei Progetti di Avvio,  sulla base delle valutazioni date dalle Macroaree,  si è  svolta 

nelle riunioni della Commissione durante le quali si è proceduto prima a deliberare la scelta di 

progetti  prioritari  (in  ragione  del  90%  del  budget  disponibile)  e  successivamente  sono  stati 

individuati i progetti da finanziare in seconda priorità con il 10% residuo. 

PREVISTI  PRESENTATI  MA A  MA B  MA C  MA D  MA E  MA F 

120  413  91  99  19  102  48  54 

Progetti di avvio alla ricerca previsti e presentati in risposta al Bando 2012.   

La  seguente  riporta per ogni Macroarea  il numero di progetti approvati  in prima e  seconda 

priorità distinti tra progetti di dottorandi e progetti di assegnisti di ricerca. 

 

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10 

 

 

MA  Dom.  % 90% Budg. 

I Pr. Dott 

IPr. Ass 

Fin. (keuro) 

II Pr Dott 

IIPr. Ass. 

Fin. (keuro) 

Totale (keuro) 

A  91  22,0  58  23  6  57,5  4  1  7,5  65,0 

B  99  24,0  62  21  10  62  1  4  7,5  69,5 

C  19  4,6  12  4  2  12  1  0  1,5  13,5 

D  102  24,7  64  26  6  64  1  3  6,0  70,0 

E  48  11,7  30  12  3  30  2  1  4.5  34,5 

F  54  13,0  34  14  3  34  1  2  4.5  38,5 

TOT.  413  100,0  260  100  30  259,5  10  11  31,5  291,0 

Finanziamento di progetti di avvio in prima e seconda priorità 

Relativamente ai Progetti ‘GRANDI’ , il bando prevedeva 10 progetti nella fascia 60.000‐75.000 

e  40  progetti  nella  fascia  40.000‐50.000.  Si  ricorda  anche  che  tali  progetti  prevedono  un 

cofinanziamento del 10% e quindi  il contributo massimo assegnabile è di 67.500 euro per  la 

prima  fascia e di 45.000 euro per  la  seconda  fascia.  In  risposta al bando  sono pervenuti 10 

progetti nella prima  fascia e 84 progetti nella  seconda.  Il bando prevedeva  già  che uno dei 

revisori venisse scelto  in una rosa di cinque nomi proposti dal PI.  In particolare  le  linee guida 

hanno stabilito le condizioni in cui sarebbe stato possibile richiedere un terzo revisore, i tempi 

assegnati ai revisori e i criteri di selezione dei progetti dei senior rispetto ai progetti di junior e 

ricercatori. Inoltre la Commissione ha stabilito di approssimare i voti dati dai revisori al mezzo 

punto  in modo  da  non  discriminare  progetti  in  base  ai  decimi  di  punto  e  ha  previsto  di 

effettuare una valutazione comparativa per selezionare  i progetti da  finanziare  tra quelli che 

hanno  riportato  votazioni molto  simili  nel  caso  non  fossero  stati  tutti  finanziabili.  Infine  la 

Commissione ha riesaminato la lettera inviata dal CINECA ai revisori in modo da garantire che i 

revisori  stessi  avessero  una  precisa  cognizione  del  modo  in  cui  la  Commissione  avrebbe 

interpretato i loro giudizi. Per la valutazione dei 94 progetti (10 nella fascia 60.000‐75.000 e 84 

nella  fascia 40.000‐50.000) sono stati contattati circa 250 revisori. Nonostante  i  tempi stretti 

assegnati ai referee  in molti casi si è reso necessario attendere tempi più  lunghi e sostituire  i 

revisori inadempienti. Il processo di revisione esterna, iniziato alla fine di maggio si è concluso 

solo ai primi di settembre. 

Progetti da 60.000‐75.000 

Il  bando  prevedeva  10  progetti  in  questa  fascia  e  il  numero  di  progetti  presentati  è  stato 

esattamente dieci. La Commissione, pur tenendo conto del fatto che  il bando non prevedeva 

una graduatoria unica dei progetti da 60‐75 keuro e da 40‐50 keuro, ha ritenuto  inopportuno 

che venissero finanziati progetti della fascia 60‐75 keuro che avevano riportato un voto molto 

inferiore rispetto a progetti della fascia 40‐50 keuro che sarebbero comunque rimasti esclusi 

dal  finanziamento,  soprattutto  in  considerazione  del  fatto  che  i  referee  hanno  avuto  una 

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precisa informazione che una valutazione tra 45 e 43 avrebbe posto un progetto in alta priorità 

per il finanziamento, un voto fra 42 e 39 avrebbe posto un progetto in posizione intermedia e 

un  voto  inferiore  a  38  avrebbe  posto  un  progetto  in  bassa  priorità.  Per  tale  motivo,  la 

Commissione ha deliberato che fossero finanziati solo i primi 8 progetti della graduatoria (con 

votazione maggiore  o  uguale  a  39,5)  e  non  fossero  finanziati  i  due  progetti  che  avevano 

riportato la votazione di 36. Inoltre, per tener conto della qualità dei progetti riconosciuta dai 

referee, la Commissione ha stabilito di attribuire un finanziamento di 64.000 euro ai primi sei 

progetti  (con  voto maggiore di  42)  e  60.000  euro  ai  successivi due progetti  (con  voto  41  e 

39,5).  Poiché  la  disponibilità  di  finanziamento  per  i  progetti  della  fascia  60‐75  keuro 

corrisponde a 675.000 euro,  l’assegnazione suddetta ha  lasciato una disponibilità di 171.000 

euro  che  la  Commissione  ha  potuto  destinare  a  finanziare  in  soprannumero  progetti  della 

fascia 40‐50 keuro. 

Progetti da 40.000‐50.000 

La Commissione ha stabilito all’unanimità di approvare 40 progetti (cioè  il numero di progetti 

previsti  dal  bando)  con  un  finanziamento  di  40.000  euro  corrispondente  alla  soglia minima 

della fascia, così selezionati: 

‐ i primi 38 progetti in ordine di graduatoria (cioè tutti i progetti con voto approssimato ≥ 43) 

con  l’unica eccezione di   un progetto per  il quale era stato richiesto un contributo di 45.946 

euro e al quale viene attribuito un finanziamento di 39.000 euro; 

‐  i  primi  due  progetti  di  giovani/ricercatori  successivamente  presenti  in  graduatoria  e 

appartenenti a due diverse macroaree. 

Tale decisione ha determinato un residuo di euro 201.000 rispetto alla disponibilità prevista di 

euro 1.800.000 per  il finanziamento dei progetti da 40‐50 keuro. Tenuto conto del residuo di 

euro 171.000 determinato  in base  alle decisioni  assunte  relativamente  ai progetti da 60‐75 

keuro,  il  residuo  complessivo  è  risultato  di  euro  372.000.  La  Commissione  ha  stabilito  di 

destinare  tale  residuo  al  finanziamento  di  12  progetti  in  soprannumero  con  la  somma  di 

31.000 euro ciascuno (corrispondente all’attribuzione di un assegno di ricerca più 8.000 euro di 

finanziamento).  In  base  alle  valutazioni  delle  Macroaree  e  della  discussione  avvenuta  in 

Commissione, la Commissione stessa ha stabilito di finanziare con 31.000 euro: 

‐ tutti i rimanenti progetti non già finanziati con voto approssimato 42,5 (3 progetti)   

‐ tutti i progetti di giovani/ricercatori con voto approssimato 42 o 41,5 (3 progetti) 

‐ 4 progetti selezionati tra i progetti con voto approssimato 42 o 41,5 

‐ gli ulteriori 2 progetti di giovani/ricercatori con voto approssimato 41 e 40,5. 

Oltre  ai  finanziamenti  indicati  nella  Tabella  a  pag.8,  relativa  ai  Progetti  FARI  previsti  e 

presentati  in  risposta al Bando 2012‐ su proposta delle Macroaree C e D  la Commissione ha 

stabilito di  attribuire un  assegno di  ricerca  (tra quelli derivanti da  residui di  fondi  FARI non 

attribuiti) ai due progetti dell’Area C (voto 41,5) e dell’Area D (voto 40).  

Per  quanto  riguarda  gli  assegni  di  ricerca  attribuiti  si  fa  presente  che  complessivamente,  a 

fronte dei 60 assegni di ricerca previsti sono stati attribuiti 70 assegni. 

Per quanto riguarda  i progetti di giovani/ricercatori finanziati si fa presente che per  i progetti 

della  fascia  60.000‐75.000  un  solo  progetto  è  stato  presentato  da  un  giovane  ed  è  stato 

finanziato. Per i progetti della fascia 40.000‐50.000 il numero di progetti di giovani e ricercatori 

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finanziati è  il 30% dei  finanziati.  L’entità del  finanziamento attribuito a progetti di giovani e 

ricercatori è  il 35% del  totale attribuito. La percentuale di  successo dei progetti di giovani e 

ricercatori è il 70% a fronte di una percentuale di successo complessiva pari al 62%. 

La  Commissione  Ricerca  ha  preso  in  esame  i  progetti  di  ricerca  universitari  delle  fasce 

dimensionali 2.000‐5.000, 7.000‐10.000 e 12.000‐15.000 euro e  le richieste di attribuzione di 

assegni di ricerca prendendo atto che anche nel 2012, nonostante  la ridefinizione delle fasce 

dimensionali, la risposta al bando per la Ricerca Scientifica è stata difforme da quanto previsto 

da parte del Senato. Mentre nella fascia 2.000‐5.000 euro  le domande sono state  in numero 

simile a quanto previsto dal bando (263 a fronte di 250 previste), nella fascia 7.000‐10.000 e 

soprattutto  nella  fascia  12.000‐15.000  sono  state  di  molto  superiori  alle  previsioni 

(rispettivamente 244 contro 140 e 297 contro 140). La Commissione ha anche riscontrato che, 

complessivamente, nella fascia 2.000‐5.000 i progetti presentati erano mediamente di qualità 

inferiore, mentre nella  fascia 12.000‐15.000 euro  il numero di progetti validi e meritevoli di 

finanziamento era percentualmente molto elevato. Per tali motivi, e a seguito della limitatezza 

del  budget  disponibile,  analogamente  a  quanto  accaduto  negli  anni  precedenti,  la 

Commissione ha convenuto di: 

‐ finanziare progetti in soprannumero (cioè in numero superiore a quanto previsto dal bando) 

per  le  fasce  7.000‐10.000  e  12.000‐15.000,  attribuendo  tuttavia  ad  essi  un  finanziamento 

ridotto in base alle specificità e alle effettive esigenze di budget del progetto stesso; 

‐ ammettere un finanziamento ridotto per i progetti cui è stato attribuito un assegno di ricerca.  

 La tabella seguente  riassume tutti i finanziamenti attribuiti alle macroaree rispetto alle diverse tipologie di progetti.   

Tipologie di prog.  A  B  C  D  E  F  TOT 

Prog. di avvio  65.000  69.500  13.500  70.000  34.500  38.500  291.000 

FARI  28.000  85.000  0  47.500  47.500  0  208.000 

Prog. grandi  937.000  754.000  311.000  322.000  31.000  120.000  2.475.000 

Prog. medio‐piccoli  839.900  689.000  495.000  1.190.000  341.184  529.500  4.084.584 

Assegni di ricerca  344.190  275.352  160.622  321.244  91.784  114.730  1.307.922 

Totale  2.214.090  1.872.852  980.122  1.950.744  545.968  802.730  8.366.506 

% Finanziamento  26,5  22,4  11,7  23,3  6,5  9,6  100,0 

 

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1.6 Il catalogo delle pubblicazioni scientifiche UGOV Ricerca 

Il sistema dei finanziamenti pubblici alle università italiane si sta indirizzando verso una sempre 

maggiore dipendenza dei finanziamenti statali dai risultati conseguiti nella ricerca scientifica. 

Questo processo  sta  spingendo gli Atenei a predisporre  sistemi  interni  sempre più articolati 

per  migliorare  la  gestione  dei  progetti  di  ricerca,  valutare  la  produzione  scientifica  e 

incentivare il conseguimento di alti standard di qualità. 

In quest’ottica Sapienza ha attivato dal 4  luglio 2011  la sezione del sito U‐Gov Catalogo della 

Ricerca, il servizio interattivo che raccoglie in maniera sistematica i dati relativi alla produzione 

scientifica  dei  docenti  Sapienza,  in  linea  con  gli  standard  Miur‐Cineca.  Il  Catalogo  è  lo 

strumento  unico  che  ogni  docente  deve  usare  per  inserire  le  pubblicazioni  di  cui  è  autore, 

alimentando in modo automatico la banca dati del Miur‐Cineca. 

U‐Gov  catalogo  della  Ricerca  è  utilizzabile  dagli  organi  di  governo  della  nostra  Università 

(Senato  Accademico,  Consiglio  di  Amministrazione,  Nucleo  di  Valutazione,  Dipartimenti, 

Facoltà) per svolgere una ricognizione sulle attività di ricerca dei docenti. 

Dopo  una  prima  fase,  nella  quale  l’accesso  al  sito  era  riservato  soltanto  a  professori  e 

ricercatori,  è  stata  data  la  possibilità  anche  ad  altre  figure,  come  dottorandi,  assegnisti  e 

personale TAB che  svolge attività di ricerca di caricare le proprie pubblicazioni nel sistema. 

Nel 2012 sono state inserite 64.133 pubblicazioni di cui 16.624 da parte dei professori ordinari 

(25,9%),  16.836  da  parte  dei  professori  associati  (26,3%)  e  19.778  (30,8%)  da  parte  dei 

ricercatori. 

Ruolo  2010  2011  2012  Totale  % Tot 

Professori ordinari  5.800 5.871 4.953 16.624 25,9 

Professori associati  5.550 5.538 5.748 16.836 26,3 

Ricecatori  6.446 6.404 6.928 19.778 30,8 

Altro personale  3.041 3.515 4.339 10.895 17,0 

Totale  20.837 21.328 21.968 64.133 100,0 

fonte: elaborazioni su dati U‐GOV Catalogo della Ricerca (dati estratti a luglio 2013) 

1.7 Internazionalizzazione della ricerca 

La nuova Area per l’internazionalizzazione, in linea con gli obiettivi previsti dallo Statuto, svolge 

attività  di  informazione,  supporto  e  assistenza  tecnica  volte  a  promuovere  e  favorire  la 

dimensione internazionale della ricerca scientifica della Sapienza, operando in stretta sinergia 

con  l’Area per  il supporto alla ricerca. Tale struttura è articolata  in due uffici rispettivamente 

dedicati all’internazionalizzazione della ricerca e della didattica. Il primo Ufficio si occupa degli 

Accordi bilaterali nel cui ambito rientrano appunto gli accordi interuniversitari, la cooperazione 

interuniversitaria  internazionale,  le  iniziative  per  il  sostegno  del  processo  di 

internazionalizzazione  nel  quadro  dei  piani  di  sviluppo  triennale  del  MIUR.  Inoltre,  tale 

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struttura si  fa carico di attività divulgative,  formative e  informative  in ordine allo sviluppo di 

competenze per la presentazione e gestione di progetti in ambito UE ed internazionale. 

L’Area per  l’internazionalizzazione si propone come punto di riferimento per  i Dipartimenti,  i 

Centri di ricerca, le Facoltà, nonché per i docenti, i ricercatori e il personale tecnico dell’Ateneo 

che  intendano  accedere  ai  contributi  comunitari  e  internazionali  per  progetti  di  ricerca 

scientifica, svolgendo attività di  informazione sulle opportunità di finanziamento, di supporto 

alla  presentazione  di  proposte  progettuali  e  di  assistenza  tecnica  alla  gestione  finanziaria  e 

amministrativa dei progetti approvati.  La banca dati dei  contratti  firmati dai Centri di Spesa 

della Sapienza nell’ambito del VII Programma Quadro  include un  totale di 151 progetti per  il 

periodo di  finanziamento  2007‐2013.  I  costi  eleggibili  correlati  a  tali progetti  ammontano  a 

circa 61 milioni di Euro, mentre  i  contributi  complessivi previsti dalla Commissione Europea 

superano i 49 milioni di Euro. 

 

  al 2010   al 2011  al 2012 

Progetti   86  121  151 

Costi  € 41.208.866  € 49.467.222  € 60.873.650 

Contributo UE    € 30.742.774  € 41.208.866  € 49.628.467 

 

La  partecipazione  al  VII  PQ  si  concentra  prevalentemente  sul  programma  specifico 

Cooperation,  sia  in  termini  numerici  (94  progetti  su  un  totale  di  151,  circa  il  62%),  che  in 

termini  di  contributi  ricevuti  dalla  Commissione,  sebbene  in  questo  caso  l’incidenza 

percentuale dei progetti Cooperation  si  riduca al 54%,  in  conseguenza del maggiore peso  in 

termini  finanziari  rappresentato  dai  progetti  approvati  nell’ambito  del  programma  specifico 

Ideas. 

2 Le attività di formazione 

2.1 Le strutture, il personale addetto alla formazione 

Nel 2012 anche  la ex Ripartizione  IV –Studenti, analogamente a quanto già visto con  le altre 

ripartizioni è stata ampiamente riorganizzata nella propria struttura che è andata a scomporsi 

in due nuove Aree dirigenziali. La prima Area, ovvero Centro di Responsabilità Amministrativa, 

denominata Area  Servizi  agli  Studenti,  comprende  tutti  i  settori  classicamente  preposti  alla 

gestione della carriera dello studente – le attuali segreterie – organizzati all’interno di tre Uffici 

distinti per macrodiscipline. Tali Uffici presiedono  in una nuova configurazione tutti  i processi 

di  gestione  dello  studente  e,  ai  sensi  dell’art.  9,  comma  5,  lett.  d)  del  nuovo  Statuto,  si 

dovranno interfacciare funzionalmente con i Presidi di Facoltà per cooperare al conseguimento 

degli obiettivi delle Facoltà medesime. 

La seconda Area, denominata Offerta formativa e diritto allo studio, si presenta quale struttura 

articolata  in  tre Uffici. Un Ufficio  si  occupa  di  tutte  le  attività  connesse  all’orientamento  e 

tutorato, con  la gestione del CIAO e di tutte  le altre attività di accoglienza (punti  informativi, 

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front‐office,  campagne  di  immatricolazione  etc).  In  un  apposito  Settore  dell’Ufficio  si 

sviluppano altresì tutte  le attività di gestione dell’offerta formativa (Regolamento didattico di 

Ateneo, attivazione e disattivazione di  corsi di  studio, banche dati RAD e Offerta  formativa, 

emanazione del Manifesto d’Ateneo). 

Un altro Ufficio è preposto al  supporto alla didattica e al diritto allo  studio.  In particolare  si 

occupa della gestione delle varie tipologie di borse di studio, delle residenze universitarie, degli 

studenti part‐time  e delle prove di  accesso, degli  studenti  con  titolo di  studio  straniero, ed 

altresì  di  tutte  le  iniziative  rivolte  al  supporto  degli  studenti  diversamente  abili.  Inoltre,  si 

occupa di orientamento  in uscita, placement, consulenza a  laureandi e  laureati, convenzioni 

con aziende per attività di tirocinio. 

Un  ultimo  Ufficio  è  investito  di  tutte  quelle  attività  rivolte  alla  gestione  dei  percorsi 

postuniversitari, tra cui la gestione degli esami di Stato, l’organizzazione e gestione dei master 

universitari, dei dottorati di ricerca nonché delle scuole di specializzazione. 

2.2 L’Offerta formativa 

Un  profondo  processo  di  riorganizzazione  dell’offerta  formativa  dell’Ateneo,  in  atto  da  vari 

anni è  seguitato anche nel 2012  in  relazione all’obiettivo  finale di adeguamento dell’Offerta 

Formativa di Sapienza ai requisiti e ai criteri della normativa nazionale.  

Tale processo ha portato ad una significativa riduzione negli anni del numero dei corsi di studio 

e del numero degli insegnamenti erogati.  

Il divieto, posto dal D.M. 50 del 2010, di istituire nuovi corsi (se non per trasformazione di corsi 

già presenti nella banca dati nazionale RAD),  insieme con  l’esigenza di razionalizzare  l’offerta 

formativa anche  in funzione di una sensibile riduzione del corpo docente, ha già determinato 

una riduzione tramite accorpamento di 23 CdS erogati nell’a.a. 2011‐2012 in soli 10 offerti per 

l’a.a. 2012 ‐ 2013, per lo più con un parallelo ampliamento dello spettro dei curricula offerto in 

ciascun corso. 

Complessivamente, sono stati attivati 276 Corsi di Studio con un totale di 331 curricula. Tra  i 

CdS attivati 67 sono CdL, 98 CdLM, 13 CdLM a ciclo unico, 87 CdL delle professioni sanitarie, 11 

CdLM delle professioni sanitarie. 

L’indice  di  sostenibilità  economico‐finanziaria  espresso  dalla  formula  0,82  X  (FFO  +  Fondo 

programmazione  triennale  +  contribuzione  netta  studenti  meno  fitti  passivi)/  (Spese  di 

Personale + oneri ammortamento) calcolato per Sapienza per l’anno 2012 è pari a 1,06. 

2.3  La popolazione studentesca 

Gli studenti iscritti all’Università La Sapienza nell’a. a. 2011‐12 sono stati 115.355, di cui 19.163 

Immatricolati per  la prima volta presso  l’Ateneo (16,6%).  Il dato non tiene conto del numero 

degli  studenti  iscritti  secondo  il  vecchio  ordinamento  ante  riforma  509/99  (circa  7.000 

studenti). 

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Le facoltà con il maggior numero di iscritti risultano essere Lettere e Filosofia (20.621), Scienze 

Politiche,  Sociologia,  Comunicazione  (11.330),  Medicina  e  Psicologia  (11.322),  Farmacia  e 

Medicina (10.986) e Ingegneria Civile ed Industriale (10.658). 

Nella tabella sottostante si evince che il numero dei laureati nell’anno solare 2012 è di 21.551 

studenti. La facoltà che registra il maggior numero di laureati è Lettere e Filosofia con il 18,5%, 

seguita  da  Medicina  e  Psicologia  con  una  percentuale  del  13,2%  e  da  Scienze  Politiche, 

Sociologia e Comunicazione con il 10% dei laureati. 

 

FACOLTA' 

Iscritti corsi post riform

Immatricolati 

Part Time 

Crediti superati nell'an

no 

solare 2012 

Esam

i superati nell'an

no 

solare 2012 

Laureati anno solare 2012 

Iscritti Regolari (entro la 

durata corso) 

Tempo m

edio laurea 

Iscritti residen

ti extra Lazio 

Iscritti stran

ieri Extra 

Comunitari 

Iscritti stran

ieri Comunitari 

ARCHITETTURA  9.623 655  827  249.622,0 31.082 1.700 4.435 6,94  2.804  417  152

ECONOMIA  9.669 1.945  385  259.597,5 33.599 1.604 6.006 4,39  2.451  667  216

FARMACIA E MEDICINA  10.986 2.386  181  430.269,8 56.201 1.900 8.374 4,58  4.044  350  183

LETTERE E FILOSOFIA  20.621 3.608  1.344  747.829,7 111.895 3.991 11.511 4,84  6.564  727  341

GIURISPRUDENZA  7.893 1.472  338  215.081,0 21.530 797 5.576 9,23  3.099  285  112

INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE  10.658 1.571  582  485.813,0 61.136 1.644 6.304 4,84  2.716  268  105

INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA  6.960 1.071  571  276.533,0 35.107 1.163 3.676 4,85  1.506  309  91

MEDICINA E ODONTOIATRIA  8.077 1.703  49  377.864,9 46.829 1.437 6.076 5,28  3.093  456  214

MEDICINA E PSICOLOGIA  11.322 1.128  832  602.955,5 80.023 2.855 6.883 4,46  3.660  171  121

SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI  8.216 1.794  349  228.475,0 28.695 1.437 5.173 4,55  1.765  101  55

SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE  11.330 1.830  908  300.160,0 39.611 2.151 6.092 5,51  3.689  539  174

Totale  115.355 19.163  6.366  4.174.201,4 545.708 21.551 70.106 5,08  36.392  4.588  1.831

     Fonte: elaborazione su dati Infostud 

Nell’a.a. 2011‐12 si è verificato un  lieve decremento di  iscritti   rispetto all’a. a. precedente  in 

cui il numero degli iscritti era pari a 120.802 (‐4,5%). 

 

Per quanto riguarda i Master, nell’a. a. 2011‐12 la Sapienza ha attivato 276 Master di cui 99 di 

primo  livello  e  177  di  secondo  livello,  ai  quali  risultano  registrati  complessivamente  2.410 

iscritti,   mentre gli studenti iscritti nell’anno precedente sono stati 2.376. 

 

Per le Scuole di specializzazione nell'a.a. 2011‐12 gli iscritti sono stati 3.473, mentre gli studenti 

iscritti nel 2010/11 sono stati 3.415. 

 

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Relativamente alla formazione finalizzata all’attività di ricerca, alla Sapienza si contano nell’a.a. 

2011/2012 3.071 dottorandi di  ricerca  iscritti  (complessivamente nei  tre  cicli attivi), nell’a.a. 

2010/2011 (3.016 dottorandi di ricerca) e nell’a.a. 2009/2010 (2.965 dottorandi) ed un numero 

di corsi ancora attivi pari a 190 (comprensivi di quei corsi oramai ad esaurimento), la maggior 

parte  dei  quali  afferenti  a  19  scuole  di  dottorato  (più  una  di  rilevanza  nazionale).  Con  tali 

numeri,  Sapienza  si  pone  ai  vertici  della  formazione  correlata  direttamente  alla  ricerca 

scientifica nel quadro del sistema universitario. 

Inoltre,  nell’anno  solare  2012  il  numero  di  assegni  di  ricerca  attivi  è  stato  di  781  unità,  la 

maggior parte dei quali appartenente all’area 6 (Scienze mediche) e 9 (Ingegneria industriale e 

dell’informazione). 

2.4 Internazionalizzazione della didattica 

Favorire  e  promuovere  la mobilità  internazionale  di  studenti,  personale  docente  e  tecnico‐

amministrativo costituisce una delle principali attività della Area per  l’internazionalizzazione. 

Gli  scambi  internazionali  beneficiano  di  finanziamenti  di  diversa  natura  e  origine:  interni, 

ministeriali  ed  europei.  Negli  anni  tali  stanziamenti  hanno  registrato  un  sostanziale 

incremento, sia per  la crescente attenzione di Sapienza alle politiche di mobilità nei confronti 

degli  studenti  internazionali  (uno  degli  indicatori  nei  ranking  mondiali  delle  istituzioni 

universitarie) sia per l’ampliamento della partecipazione a specifici programmi europei.  

Nel 2012  l’ufficio Relazioni  internazionali, oltre a svolgere  le tradizionali azioni di supporto ai 

docenti nella predisposizione di  specifici progetti, ha presentato propri progetti  in qualità di 

promotore  e  coordinatore  nell’ambito  di  alcuni  programmi  determinati  come  Tempus  IV, 

Erasmus Mundus e LifelongLearning Programme (LLP). 

2.4.1 Mobilità extra UE per accordi bilaterali 

Nel corso del 2011/2012 questa iniziativa, volta a finanziare la mobilità di studenti di laurea e 

di  laurea magistrale e dottorandi senza borsa, nel quadro dei protocolli aggiuntivi di mobilità 

studenti con istituzioni accademiche di Paesi extra UE, ha fruito di € 123.000 stanziati dal MIUR 

e  di  ulteriori  €  150.000  assegnati  direttamente  dal  bilancio  di  Sapienza,  per  un  totale 

complessivo di € 273.000.  

Nel 2012, inoltre, una quota dei fondi è stata attribuita agli studenti in mobilità sugli accordi di 

doppio titolo (€ 60.900); agli studenti in mobilità sulla base dei protocolli aggiuntivi sono stati 

assegnati € 197.400.  

In attuazione degli accordi bilaterali, risultano attualmente  in vigore 100 protocolli aggiuntivi 

con  istituzioni  accademiche  di  31  diversi  Paesi  extra  UE.  In  particolare,  si  è  registrato  un 

sostanziale  incremento degli accordi di mobilità: 20 nuovi accordi sono stati firmati nel corso 

dell’a.a. 2011‐2012. Inoltre,  la Ripartizione gestisce  la negoziazione degli accordi e  le borse di 

studio per gli studenti di doppio titolo; complessivamente gli accordi di doppio titolo sono 19.  

L’Area  per  l’internazionalizzazione  gestisce  i  finanziamenti  per  il  sostegno  dei  corsi 

internazionali  in  lingua  inglese attivi a Sapienza;  il secondo finanziamento è stato bandito nel 

dicembre 2011. Attualmente i corsi di laurea magistrale in lingua inglese finanziati sono:  

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‐ Medicina e chirurgia* 

‐ Computer Engineering* 

‐ Artificial Intelligence and Robotics* 

‐ Advanced Economics* 

‐ Finance and Development* 

‐ Informatica** 

‐ Ingegneria meccanica** 

‐ Scienze statistiche e decisionali** 

‐ Ingegneria elettronica** 

‐ Ingegneria elettrotecnica (corso Erasmus Mundus a titolo congiunto STEPS) 

*corsi offerti interamente in lingua inglese** corsi offerti parzialmente in lingua inglese 

 

2.4.2 Gli accordi internazionali 

Le  collaborazioni  culturali  e  scientifiche  con  istituzioni  accademiche  di  altri  Paesi  sono 

formalizzate  con  la  stipula  di  Accordi  Internazionali  Interuniversitari  i  quali,  promuovendo 

attività di ricerca, didattica e formazione, favoriscono e incentivano gli scambi internazionali di 

professori,  ricercatori  e  studenti.  Dall’ultimo  rilevamento  risultano  stipulati  953  Accordi 

Internazionali di Collaborazione Culturale e Scientifica, tra  i quali 328 Protocolli esecutivi che 

hanno  formalizzato progetti di  ricerca,  formazione e didattica  tra Dipartimenti e  tra Facoltà, 

promuovendo  e  finanziando  la mobilità  e  lo  scambio di professori,  ricercatori  e dottorandi. 

Negli ultimi quattro anni sono stati stipulati numerosi nuovi accordi  interuniversitari, con una 

crescita  di  oltre  il  50%,  che  hanno  contribuito  all’instaurazione  e  all’intensificazione  di 

importanti  rapporti  di  collaborazione  con  università  europee  ed  extraeuropee,  favorendo  il 

processo  di  internazionalizzazione  dell'Ateneo.  In  attuazione  degli  indirizzi  strategici  più 

recenti, che vedono  i Paesi emergenti quali  interlocutori prioritari per  la mobilità e gli scambi 

dei  ricercatori,  è  stata  posta  particolare  attenzione  all’attivazione,  negoziazione  e  stipula  di 

accordi  con  università  di  tali  Paesi.  Le  politiche  di  individuazione  di  Paesi  e  aree  ritenute 

strategiche  per  Sapienza  hanno  determinato  il  rafforzamento  della  già  consolidata 

collaborazione con istituzioni di prestigio: oggi infatti Sapienza conta 132 Accordi con gli atenei 

che rientrano nella classifica delle Top 500 del QS world university ranking 2011.  

Nel  2012  è  stato  effettuato  un  nuovo  aggiornamento  delle  banche  dati  attraverso  il 

monitoraggio,  la verifica e  il rinnovo di tutti  i rapporti di collaborazione culturale e scientifica 

ad oggi  in essere e depositati presso  l’Archivio della ex Ripartizione IX. Il risultato è costituito 

da una completa e più immediata consultazione attraverso le seguenti banche dati: 

‐ Banca Dati degli Accordi di Cooperazione  Interuniversitaria, promossa dal MAE, dal MIUR e 

dalla CRUI ed elaborata dal Consorzio Interuniversitario CINECA; 

‐ Banca dati Sapienza ex Ripartizione IX; 

‐ Academic Register of International Agreements (A.R.I.A.). 

 

 

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2.4.3 La cooperazione allo sviluppo 

Coerentemente con i principi espressi nella Carta dei Principi nella Cooperazione allo Sviluppo 

approvata  nel  2007  dal  Senato  Accademico,  Sapienza  Università  di  Roma  ha  al  suo  attivo 

numerosi progetti di formazione, ricerca e assistenza tecnica con istituzioni partner in diverse 

aree geografiche quali Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, America Latina e Caraibi, nonché 

corsi di laurea e laurea magistrale, master, dottorati in Cooperazione e sviluppo. 

Dai dati rilevati, risulta che nel triennio 2009 ‐ 2012 i progetti presentati da docenti di Sapienza 

hanno  ricevuto  dal  MAE  finanziamenti  per  complessivi  €  5.660.410  (inclusa  la  quota  di 

cofinanziamento);  i  finanziamenti  acquisiti  in  ambito  europeo  ammontano  a  €  2.612.638 

(EuropeAid, EUROMED Heritage).  

Sono  infine  presenti progetti  interamente  finanziati da organismi  internazionali quali  l’OIM, 

dalla Regione  Lazio  e dal  Fondo  Sociale  Europeo.  Le  aree  geografiche  in  cui  si  concentrano 

principalmente  i progetti di  cooperazione  sono  l’Africa  (Benin, Angola, Ciad, Etiopia, Ghana, 

Senegal, Tanzania, Kenya, Uganda, Mozambico)  il Mediterraneo e  il Medio Oriente  (Yemen, 

Palestina,  Giordania).  I  settori  di  intervento  dei  progetti  riguardano  le  seguenti  tematiche: 

sostenibilità  ambientale,  antropologia,  medicina,  sicurezza  alimentare  e  lotta  alla  povertà 

rurale  e  urbana,  beni  culturali,  progettazione  e  pianificazione  urbanistica,  sviluppo  delle 

partnership locali, supporto ai sistemi formativi locali. 

3. L’attività contrattuale, brevettuale e trasferimento tecnologico 

3.1 L’attività contrattuale 

Il Settore Convenzioni dell’Ufficio Progetti e Fund Raising dell’Area Supporto alla Ricerca, alla 

luce della predetta  riorganizzazione è subentrato  in  tutte  le competenze del vecchio Settore 

Convenzione dell’U.V.R.S.I. 

Al  31.01.2013  risultano  regolarmente  registrati  nel  Repertorio  del  suddetto  Settore  514 

contratti e convenzioni stipulati durante l’anno 2012. Tali contratti sono stati sottoscritti da 74 

Centri di Spesa dell’Università, di cui: 

‐ 3 Centri Interuniversitari; 

‐ 10 Centri di Ricerca; 

‐ 1 Centro di Servizi; 

‐ 56 Dipartimenti; 

‐ 3 Facoltà; 

‐ l’Ateneo. 

 

Nella tabella che segue vengono riportati gli  importi complessivi per tipologia contrattuale,  in 

cui  si  evince  che,  complessivamente,  il  valore  dei  contratti  stipulati  nel  2012  ammonta  a  € 

20.906.427,74 di  cui € 12.407.972,49  sottoscritti  con Enti privati ed € 8.498.455,25  con Enti 

pubblici. 

     

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Tipologia Contrattuale    Natura 

Giuridica Committente 

Importo in euro  

Accordo Collaborazione  Privato Pubblico 

246.750,00  174.681,00  

 Accordo Collaborazione Totale   421.431,00 

Convenzioni Varie   Privato Pubblico 

467.410,20  443.999,02  

Convenzioni Varie Totale  911.409,22 

Convenzioni per Formazione   Privato Pubblico 

31.926,45  33.700,00  

Convenzioni per Formazione Totale   65.626,45 

Contratti prestazioni professionali   Privato Pubblico 

67.815,30  31.990,92  

Contratti prestazioni professionali Totale   99.806,22 

Convenzioni quadro   Privato Pubblico 

0,00 0,00  

Convenzioni quadro Totale   0,00 

Contratti in conto terzi   Privato Pubblico 

9.021.073,69  6.828.461,13  

 Contratti in conto terzi Totale   15.850.164,82 

Contratti con contributo  Privato Pubblico 

108.900,00  470.785,12  

Contratti con contributo Totale   579.685,12 

Contratti c/terzi per sperim.ne clinica   Privato Pubblico 

2.463.466,85  123.031,00  

Contratti c/terzi per sperim.ne clinica Totale  2.586.497,85 

Contratti UE   Pubblico  157.000,00  

Contratti UE Totale   157.000,00 

Protocolli d’Intesa   Pubblico  0,00 

Protocollo d’Intesa Totale  0,00 

Prestazioni tariffate   Pubblico  234.807,06  Prestazioni tariffate Totale   234.807,06 

Totale complessivo   20.906.427,74 

 Contratti e convenzioni registrati dai Centri di Spesa presso il Sett. Convenzioni al 31.01.2013  

Come  previsto  dall’art.  8  del  Regolamento  delle  attività  eseguite  nell’ambito  di  contratti  e 

convenzioni  per  conto  terzi  (D.R.  386  del  15.09.2006),  per  i  contratti  aventi  ad  oggetto  le 

attività di  ricerca e consulenza,  formazione e/o aggiornamento professionale, progettazione, 

supporto tecnico‐amministrativo e di coordinamento, sperimentazione clinico‐farmacologica e 

infine   prestazioni tariffate, ogni Centro di Spesa è tenuto al versamento di una quota pari al 

10%  del  totale  del  finanziamento,  al  netto  dell’IVA,  sul  Bilancio Universitario.  Tale  quota  è 

destinata: 

1) per il 25% al Fondo Comune di Ateneo, per remunerare il personale tecnico‐amministrativo, 

non direttamente impegnato nelle attività c/terzi; 

2)  il  rimanente  75%  ad  investimenti  per  la  ricerca  scientifica  tra  cui  il  cofinanziamento  di 

progetti  di  ricerca  nazionali  o  internazionali,  nonché  le  spese  di  brevettazione  dei  risultati 

passibili di tutela legale (queste non >25%). 

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Sono pertanto esclusi dal versamento della quota per  il Bilancio Universitario  le convenzioni 

quadro,  i  protocolli  d’intesa,  gli  accordi  di  cooperazione,  le  convenzioni  di  ricerca  con 

contributi ed i contratti comunitari. 

Il Regolamento  delle  attività  eseguite  nell’ambito  di  contratti  e  convenzioni  per  conto  terzi 

prevede  inoltre, all’art. 16 comma 2, che  l’obbligo della registrazione è di spettanza di tutti  i 

Centri  di  Spesa  Sapienza.  La mancata  conclusione  di  accordi,  infatti,  è  oggetto  di  apposita 

dichiarazione  resa  dal  titolare  del  Centro  di  Spesa  al  Settore  Convenzioni  entro  il mese  di 

gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento.  

Al 31.01.2013,  al  competente  Settore  risultano  avere ottemperato  ai  suddetti  adempimenti 

104 Centri di Spesa. 

 

Nello schema sottostante vengono riportati i dati sintetici dell’attività contrattuale dei Centri di 

Spesa  registrati  presso  il  Sett.  Convenzioni  dall’esercizio  2003  all’esercizio  2012. Da  questo 

quadro sinottico si evince un andamento economico dell’attività contrattuale che passa dagli 

oltre € 17 ML del 2003 a poco meno di € 21 ML del 2012 con una crescita piuttosto costante di 

atti stipulati  (441 nel 2003, 458 nel 2004, 453 nel 2005, 458 nel 2006, 586 nel 2007, 551 nel 

2008, 588 nel 2009, 624 nel 2010 e 607 nel 2011) ed un decremento (514) nel 2012. 

Contestualmente,  il corrispondente trend di  incremento economico costante degli ultimi anni 

ha  subito, dopo un primo arretramento nel 2011, un’importante battuta d’arresto nel 2012 

passando da un importo globale pari a € 28.586.028,81 del 2011 a € 20.906.427,74 del 2012. 

 

Merita una particolare attenzione, analizzando sempre  lo schema sottostante,  la contrazione 

dei contratti “commerciali non  istituzionali” di cui all’art. 8 del succitato Regolamento attività 

in  conto  terzi  per  i  quali  è  prevista  la  quota  di  prelievo  a  favore  del  Bilancio Universitario 

nonché  una  percentuale  a  favore  dei  Centri  di  spesa  stessi.  Nel  2009  l’ammontare  di  tale 

tipologia  contrattuale era pari a € 16.036.677,23, nel 2010 a € 19.802.009,85, nel 2011 a € 

24.149.641,07  mentre  nel  2012  l’importo  si  è  attestato  ad  €  18.836.902,40.  La  suddetta 

tipologia di contratti, nonostante il periodo di flessione economica che sta investendo l’intero 

Sistema Paese ed  il sopra ricordato drastico calo degli  introiti derivanti alla nostra Università 

dall’attività  contrattuale  nella  sua  totalità,  resta,  comunque,  quella  più  utilizzata.  Si  spera 

comunque  in  un  recupero  atteso  anche  l’impegno  che  la  Sapienza  sta  profondendo 

nell’attuazione di sinergie con  il mondo  imprenditoriale, tra gli altri obiettivo del neo Settore 

Grant Office afferente anch’esso all’Area Supporto alla Ricerca. 

Infine, entrando nel dettaglio delle attività di valorizzazione e  trasferimento produttivo delle 

conoscenze e delle  tecnologie  sviluppate dai gruppi di  ricerca Sapienza,  si  sottolinea  come  i 

contratti per  le attività commerciali non  istituzionali siano prevalentemente stipulati con Enti 

privati (Imprese). Nello specifico si riportano i dati degli ultimi 4 anni: 

 Anno  Tipologia contraente 

2009  Enti Privati€ 11.286.407,74 

Enti Pubblici€ 4.750.269,49 

2010  Enti Privati€ 12.795.222,56 

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Enti Pubblici€ 7.006.787,29 

2011  Enti Privati15.265.718,71 

Enti Pubblici€ 8.883.922,36 

2012  Enti Privati€ 12.407.972,49 

Enti Pubblici€ 8.498.455,25 

Attività contrattuale commerciale non istituzionale con enti Pubblici e Enti Privati negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 

 

Occorre precisare che  i dati riportati nella presente rilevazione non sono confrontabili con  i 

dati  di  effettivo  introito  sui  bilanci  dei  Centri  di  Spesa  autonomi,  in  quanto  i  primi  sono 

relativi  al  valore  degli  importi  previsti  nei  contratti  e  convenzioni  stipulati  e  portati  in 

registrazione presso il Settore competente, mentre i secondi riguardano gli accertamenti e gli 

effettivi incassi. 

3.2 L’attività brevettuale 

Per quanto attiene all’attività di brevettazione ad oggi sono presenti nel portafoglio brevetti 

Sapienza  185 domande di brevetto depositate  (133 priorità  attive)  in  Italia  di  cui    69  con 

relative estensioni all’estero. I brevetti Italiani rilasciati sono 77 e quelli esteri 25. 

Durante  l’esercizio 2012  sono  stati depositati 20 nuovi brevetti  italiani ed estesi 9 brevetti 

internazionali  che  sono  gravati  sul  fondo  A.C.  03.02.010.020  Deposito  e  mantenimento 

brevetti per un importo complessivo pari a euro 66.983,88. 

Inoltre 4 nuovi depositi di brevetti italiani sono stati contabilmente impegnati sul medesimo 

conto per un importo complessivo di euro 13.335,47. 

Il  mantenimento  dell’intero  portafoglio  brevetti,  che  al  31.12.2012  conta  n.  152,  e  la 

nazionalizzazione  di  18  brevetti  esteri  sono  gravati  sempre  sul  conto  A.C.  03.02.010.020 

Deposito e mantenimento brevetti per un importo di euro 190.978,13. 

Sul conto A.C. 03.02.010.030 Ricerche brevettuali sono gravate 10 ricerche di anteriorità per 

un importo di euro 3.000,00. 

3.3 Il trasferimento Tecnologico 

Il Sett. Trasferimento Tecnologico e Spin Off (ex UVRSI) cura le attività di valorizzazione della 

proprietà intellettuale, delle tecnologie, del know‐how e dei prodotti della ricerca di Ateneo, 

e la negoziazione e definizione di accordi di trasferimento tecnologico quali opzione, licenza 

o  cessione  di  brevetto,  collaborazione  e/o  sviluppo  di  tecnologia,  Sponsored  research 

Agreements. 

Tra  i  contratti  stipulati  tra  Ateneo  e  società  esterne  si  riportano  i  ricavi  sul  conto  AR 

05.02.050.10  Royalities brevetti di Ateneo: 

‐ II Royalty fissa Licencing Capricor          euro 20.000,00  

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‐ II Royalty fissa Licensing GiPharma           euro 7.000,00 

‐ Royalties Variabile Promega Corp.           euro 535,26 

‐ Corrispettivi da Vesta Therapeutics           euro 50.000,00 

 

Sul  conto AC 13.04.080.001 Premi  in  favore dell'inventore per  sfruttamento brevetti  sono 

gravati  i  costi  relativi  a  lump‐sum  e  royalties  spettanti  agli  inventori  per  un  importo 

complessivo  pari  a  euro  13.767,63  di  diretta  derivazione  dei  ricavi  da  contratti  di  licenza 

attivi  nelle  rispettive  proporzioni  stabilite  da  Regolamento  Brevetti  di  Ateneo  (contratti 

Capricor, Gipharma, Promega). 

Il Sett. Trasferimento Tecnologico e Spin off gestisce  la costituzione e  il monitoraggio delle 

spin off partecipate da Sapienza. Nel corso dell’esercizio 2012 sono state approvate 7 nuove 

società che sommate alle 15 già in essere, determinano un ammontare di 22 iniziative di Spin 

off attivate dall’Università.  

Per  la  costituzione  delle  spin off partecipate dall’Ateneo  è previsto  (Regolamento  interno 

spin  off)  l’apporto  del  contributo  per  la  costituzione  del  patrimonio  societario.  Tale 

partecipazione  economica  è  ripartita  tra  l’Ateneo  e  il  Dipartimento  di  afferenza  dei 

ricercatori che promuovono l’iniziativa imprenditoriale, rispettivamente con una quota di 1/3 

e di 2/3. I 2/3 a carico dei Dipartimenti viene  introitrato sul BU sul conto AR 05.04.110.121 

Ricavi  dalle  strutture  interne  e  per  i  2012  sono  stati  introitati  euro  7.666,67  per  la 

costituzione  di  Over,  Sed,  W  Sense,  Smart  structures,  DITS,  SPin  V.  Per  la  7°  spin  off 

approvata (Sipro) il movimento di bilancio si verificherà nel 2013. 

Complessivamente sono stati erogati per  l’intera quota di partecipazione al capitale sociale 

delle  6  spin  off  succitate  euro  11.500,00  che  gravano  sul  AC  13.04.040.030  ‐  Quote 

associative per adesione a consorzi, scarl e fondazioni. 

La partecipazione alle spin off universitarie ha generato per l’esercizio 2012 il ricavo di euro 

400,00 incassati sul AR 05.02.050.020 ‐ Proventi da spin off. 

Gli  utili  incassati  da  partecipazioni  a  spin  off  universitarie,  come  da  Regolamento  interno 

Sapienza,  i 2/3, analogamente alla  logica di partecipazione al capitale sociale degli spin off, 

viene  destinato  al  dipartimento  di  afferenza  del  proponente. Durante  l’esercizio  2012  sul 

conto AC 13.05.110.121 ‐ Costi delle strutture interne per spin off sono gravati euro 266,66. 

Il  Settore  Trasferimento  Tecnologico  e  Spin  off  cura  anche  la  valorizzazione  del marchio 

Sapienza. Per l’esercizio 2012 sono stati introitati euro 59.000,00 sul conto AR 05.02.040.020 

‐ Proventi per utilizzo logo. 

La valorizzazione del Marchio Sapienza, come da linee guida interne all’Ateneo, prevede che 

il 50% del ricavo viene versato a favore dei dipartimenti che hanno stipulato  il contratto di 

ricerca  sottostante  la  licenza  di  marchio.  Sono  gravati  su  AC  (ex  U  10.1.4.2    –    Uscite 

vs/Dipartimenti) euro 29.500,00.