RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI DI PROCOPIO DI GAZA IN UN FRAMMENTO PERGAMENACEO NEL CODICE AMBROSIANO B 85 SUP

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  • RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI DI PROCOPIO DI GAZA IN UN FRAMMENTOPERGAMENACEO NEL CODICE AMBROSIANO B 85 SUPAuthor(s): Cesare PasiniSource: Aevum, Anno 74, Fasc. 2 (Maggio-Agosto 2000), pp. 421-429Published by: Vita e Pensiero Pubblicazioni dellUniversit Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20861078 .Accessed: 16/06/2014 06:34

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  • Cesare Pasini

    RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI DI PROCOPIO DI GAZA IN UN FRAMMENTO PERGAMENACEO NEL CODICE AMBROSIANO B 85 SUP.

    All'inizio del cod. Ambrosiano B 85 sup. e inserito un bifoglio pergamenaceo, gravemente compro messo, vergato con grafia minuta del sec. XI-XII. Se ne identifica il contenuto: 1. frammento

    delYEpistula de hymno trisagio di Giovanni Damasceno (CPG 8049), dal ? 26 alia fine; 2. frammento della Catena in Proverbia di Procopio di Gaza (CPG 7432 = C 91), da cap. IV, v. 20 (interrotto a cap. V, v. 19).

    Key Words: Greek Chain on The Proverbs - John of Damascus - Prokopios of Gaza.

    L'Ambrosiano B 85 sup.1 e un codice cartaceo del secondo/terzo decennio del XVI secolo2, contenente il trattato De omnifaria doctrina di Michele Psello, lo pseudo plutarcheo De placitis philosophorum e altri scritti minori.

    Verosimilmente originario di Terra d'Otranto3, in questa stessa regione il codice fu acquistato nel 1606 a Messapia (oggi Mesagne, prov. di Brindisi)4. Entrando in Ambrosiana, ricevette la segnatura T 2605, corretta dopo breve tempo in T

    * Ringrazio di cuore Paul G6hin, Responsabile della Section grecque de l'lnstitut de Recherche

    et d'Histoire des Textes, Paris, per avermi premurosamente inviato le fotocopie di testi catenari in Proverbia trascritti da Marcel Richard: non avrei potuto in altro modo identificare il testo catenario conservato nel frammento Ambrosiano.

    1 Descritto in Ae. Martini - D. Bassi, Catalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae, Milano 1906, 123-24 (n? 112). Si vedano anche Ae. Martini

    - D. Bassi, Catalogus codicum astrolo

    gorum graecorum, III, Bruxelles 1901, 6 (n? 9); P. Revelli, / Codici Ambrosiani di contenuto geogra fico, Milano 1929 (Fontes Ambrosiani, 1), 74 (n? 160); A.L. Gabriel, A Summary Catalogue of Microfilm of One Thousand Scientific Manuscripts in the Ambrosiana Library, Milan, Notre Dame

    (Indiana, USA) 1968, 199-200 (n? 464). 2 Dati fondamentali: codice cartaceo (salvo un bifoglio pergamenaceo non numerato inserito

    all'inizio del codice), con filigrana ?chapeau? (in due varianti, recensite in D. Harlfinger - J.

    Harlfinger, Wasserzeichen aus griechischen Handschriften, I, Berlin 1974: chapeau 42 e 73, datate

    rispettivamente all'anno 1520/1521 e all'anno ?1520); mm 223 x 162; un bifoglio non numerato

    (inserito all'inizio del codice, dopo il primo di tre fogli di restauro non numerati) + ff. 6 (numerati II-VII) + ff. 52 (+ due fogli di restauro non numerati). 3

    Attribuibile a quei copisti di Terra d'Otranto che nel XVI secolo ?sont rested sur place? e ?ont tres souvent conserve" leur style typique? (A. Jacob, Les Ventures de Terre d'Otrante, in La

    Paliographie grecque et byzantine. Paris, 21-25 octobre 1974, Paris 1977 [Colloques internationaux du CNRS, 559], 269-81, precisamente 277). Una singolare conferma della provenienza otrantina del codice Ambrosiano e data dairutilizzo in esso delle stesse filigrane usate per due codici Oxon. Bodl. provenienti da quella regione (precisamente Gr.class.e.16 e Gr.class.e.17, nei quali compaiono le

    filigrane di Harlfinger, Wasserzeichen, I, citate in n. 2 supra). 4 Si veda, nella descrizione apposta sul manoscritto al suo arrivo in Ambrosiana (ora in un

    foglietto incollato aH'interno del piatto superiore), l'esplicita indicazione ?Messapiae in Iapygia emptus. 1606?. 5

    La si rinviene a f. IVr e, limitatamente al numero ?260?, nel frammento pergamenaceo non

    numerato, sul recto del secondo foglio.

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  • 422 C. PASINI

    2756; nel secolo successivo, entro l'anno 1712, ricevette l'attuale segnatura B 85

    sup.7 Nel 1955 fu sottoposto a un restauro, fortemente invasivo, in coerenza con

    i criteri unanimemente condivisi in quel tempo8: compiuto dai Monaci Basiliani della Badia greca di Grottaferrata, esso venne terminato il 24 novembre 19559.

    Tra i fogli iniziali non numerati10 e collocato un frammento pergamenaceo, un bifoglio gravemente compromesso, che doveva essere inserito nel manoscritto

    gia negli anni immediatamente successivi all'ingresso di quest'ultimo in

    Ambrosiana: reca infatti, di quell'epoca, sul recto del secondo foglio, il numero

    260 (che rimanda all'antica segnatura T 260 che indicavo poco sopra). Non e

    tuttavia possibile asserire con certezza che il frammento sia giunto in Ambrosiana aH'interno dell'attuale B 85 sup.: sono infatti documentati casi di trasferimenti di

    fogli da un codice all'altro durante il lavoro di riordino dei materiali al loro

    ingresso in Ambrosiana11, e non puo essere quindi escluso che il frammento in

    questione sia stato unito all'attuale B 85 sup. proprio in quei frangenti. La sua

    provenienza immediata ci rimane quindi non nota. II bifoglio risulta variamente ritagliato12: e alto mm 190, con totale scomparsa

    del margine superiore e delle prime13 righe di scrittura, mentre e sostanzialmente conservato il margine inferiore di ca. mm 30 (lo specchio di scrittura e quindi attualmente alto ca. mm 160); il primo foglio, con bordo esterno irregolare, raggiunge la larghezza massima di mm 134 (lo specchio di scrittura e largo ca. mm 112); il secondo foglio, anch'esso con bordo esterno irregolare, ridotto a un

    piccolo listello nella parte superiore (prime dodici righe) e a meta pagina per il

    6 Ambedue le segnature figurano m\V Indice alfabetico per autori (e materie) dei manoscritti

    greci dell'Ambrosiana concluso da Giorgio Longo I'll febbraio 1612 (Ambr. Z 34 inf.), precisa mente a f. 148r: ?Michaelis Pselli liber in quo a creatione mundi exorsus (!) uniuersam fere naturam

    persequitur?, e a f. 174v: ?Plutarchi (...) De placitis Philosophorum?. La descrizione e ripresa quasi

    ad litteram da quella apposta sul manoscritto al suo arrivo in Ambrosiana (nel foglietto incollato

    aH'interno del piatto superiore): ?Michaelis Pselli liber, in quo a mundi creatione exorsus uniuersam

    fere naturam persequitur. Plutarchus de Placitis Philosophorum?. Sulla compilazione di questo Indice

    (e degli altri a esso coevi) cfr. C. Pasini, Antichi cataloghi manoscritti dei codici della Biblioteca

    Ambrosiana, ?Aevum?, 69 (1995), 665-95, precisamente 666-77; Id., Codici e frammenti greci dell 'Ambrosiana. Integrazioni al Catalogo di Emidio Martini e Domenico Bassi, Roma 1997 (Testi e studi bizantino-neoellenici, 9), XI-XII.

    7 Si veda VIndice alfabetico per autori e materie dei manoscritti greci, arabi e di altre lingue

    orientali della parte superiore (I 133 sup., ff. 186-268) vergato, con ogni verosimiglianza, da

    Bartolomeo Rossi nell'anno 1712. La segnatura B 85 sup. (tuttavia con omissione della desinenza

    ?sup.?, essendo 1'intero Indice dedicato alia parte superiore) si ritrova a f. 232r: ?Michaelis Pselli

    liber in quo a mundi creatione exorsus uniuersam fine (!) naturam persequitur?, e a f. 243v: ?Plutarchus

    de placitis Philosophorum?. Sulla compilazione di questo Indice (e degli altri a esso coevi) cfr. Pasini,

    Antichi cataloghi, 677-92; Id., Codici e frammenti greci, XIII-XVII. 8 Cfr. C. Pasini, Catalogazione e conservazione nel fondo manoscritto dell 'Ambrosiana,

    ?Bollettino di Informazione. Pubblicazione quadrimestrale dell'Associazione dei Bibliotecari

    Ecclesiastici Italiani?, 8 (1999), fasc. 1, 46-54; Id., Ricordo di Angelo Paredi (1908-1997), ?La Scuola Cattolica?, 126 (1998), 849-91, precisamente 861 n. 54. 9 Cfr. il recto del primo foglio (non numerato) del codice. 10 Precisamente tra il secondo e il terzo: si tratta, in tutto, di tre fogli aggiunti al codice in

    occasione del restauro a Grottaferrata. 11 Cfr. C. Pasini, Smembramenti e restauri all'Ambrosiana: frammenti del codice C 129 inf.

    restituiti al codice A 180 sup., ?Rivista di studi bizantini e neoellenici?, n.s. 35 (1998), 67-75. 12 Nel restauro del 1955 la parte mancante e stata integrata con nuova pergamena.

    13 Tre righe, secondo il testo mancante.

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  • RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI 423

    resto, ha larghezza massima mm 81. La misura originaria dei fogli doveva essere di mm 225/230 x 135/140 (lo specchio di scrittura mm 200 x 112).

    Nel bifoglio si riscontrano i seguenti principali elementi di degrade*: un ampio foro verticale (lungo mm 30) nel primo foglio, verso il margine esterno, e un foro circolare (diametro ca. mm 10) nel margine inferiore del secondo foglio; una

    grande macchia (di inchiostro?) depositata sul verso del primo foglio (nella parte centrale superiore) e altre macchie meno evidenti (che tuttavia rendono difficile la lettura anche in altre zone del bifoglio); inchiostro talora sbiadito o anche staccato (con ulteriore difficolta di lettura); segni di una precedente piegatura nella

    parte inferiore di tutto il bifoglio, a mm 25/30 dal bordo inferiore. Per la continuity di testo fra l'uno e 1'altro foglio (come indico di seguito),

    doveva trattarsi di un bifoglio centrale di fascicolo. La scrittura adottata nel frammento e una minuscola molto minuta14 del secolo

    XI-XII, relativamente posata, verticale, con predilezione per Tallungamento di alcune aste15.

    Riguardo al contenuto del frammento, un'annotazione disposta verticalmente nel margine interno del recto del secondo foglio, databile alia seconda meta del XVI secolo, assicura che il frammento contiene testi di ambito cristiano:

    ?argumentum christianum?. Martini e Bassi16 segnalano che il bifoglio ?continet

    fragmentum vitae s. Euthymii, ut videtur, nec non excerpta ex libro Proverbiorum V. T. passim?. Effettivamente nel frammento si nota la presenza di due scritti, che si intercalano lungo il verso del primo foglio: un primo testo che occupa l'intero recto e le 30 righe superiori del verso del primo foglio, l'altro che occupa le rimanenti righe di quella pagina e Tintero secondo foglio. Tuttavia le indica zioni di Martini e Bassi non sono corrette.

    Per quanto riguarda il primo testo, esso contiene piuttosto un frammento

    delVEpistula de hymno trisagio di Giovanni Damasceno (CPG 8049), dal ? 26 alia fine. Precisamente (pongo fra parentesi quadre le parti di testo che risultano

    inverificabili17):

    Recto: inc. aceph. naxpoq fpcov EuGupiou, 7cauaa[o0ai pev ifjq Toiauiriq evata

    aecoq, ai)v rptv 8e] xdiq QzoXixJixoiq jiaxpdoi (PG 95, 57a3; Die Schriften des Johannes von Damaskos, IV, a c. di B. Kotter, Berlin 1981 [Patristische Texte und Studien, 22], 329, ? 26, riga 5), des. mut. xcov Xoxn&v [rcpoftipcGv cbq Tfjq ayiaq Tpi&8oq ovxa

    [8t|Xcotik6v] Koci cbq auifjq trvv [nXr\p6]xr\xa koci T?[a.?i]6ttyccc k[?KTr|p?vov (PG 95, 60a7; Die Schriften, 331, ? 28, riga 11).

    Verso: inc. aceph. d]p%[fjcj ou[v] koci xr\q tcov ovtcqv aixiaq eA,[afte]v 6 dpiGpoq Tauxryv [tt|v 5uva]piv, oti, dSorcep 6 naxr\p yevvfitcop (PG 95, 60al3; Die Schriften, 331, ? 28, riga 15), sino alia fine (PG 95, 61; Die Schriften, 332).

    UEpistula de hymno trisagio e uno scritto molto diffuso: neirapprontarne l'edizione critica per Die Schriften des Johannes von Damaskos18 Bonifatius Kotter

    14 Nei 190 mm di altezza si contano 40 righe: quindi, in media, una riga ogni 5 mm. 15 Ad esempio nell'alpha, nelYiota, nel kappa, nel lambda. 16 Cfr. Catalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae, 124. 17 Per la resecatura del foglio o per impossibilita di lettura. 18 Cfr. pp. 296-97.

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  • 424 C. PASINI

    ha rinvenuto ben 39 testimoni greci. II rimando alia Vita Euthymii da parte di Martini e Bassi fu invece indotto, come si comprende facilmente, dalVincipit del

    frammento, ove ricorre appunto l'espressione ?naxpoq fpcov E'60/O(iio\)?. L'altro testo concerne effettivamente il libro dei Proverbia: lo conferma lo

    stesso titolo (mutilo a causa del foro nella pergamena) ?'Ek tcdv napoipacGv toO

    oocpcoTaTO,o?, che andra verosimilmente integrato con il nome ?ZaXcojA?voq?. Tuttavia non si tratta del testo biblico in quanto tale, quanto piuttosto della Catena in Proverbia di Procopio di Gaza (CPG 7432

    = C 91)19, con inizio al versetto 20 del capitolo IV e con interruzione al versetto 19 del capitolo seguente.

    Questa Catena e stata conservata nei due codici athoniti Iviron 379 e 3820. II testo tradito in questi manoscritti, tuttora inedito21, mi e stato accessibile nella trascrizione effettuata a suo tempo da Marcel Richard22, grazie alia quale ho potuto non solo identificare il contenuto del frammento Ambrosiano ma anche integrare le numerose espressioni mancanti. II raffronto permette altresi di constatare una sostanziale identita fra le due recensioni, salvo alcune rare varianti; il frammento

    Ambrosiano inoltre, a differenza dei manoscritti utilizzati da Richard, omette sistematicamente ogni attribuzione d'autore dei singoli scoli, fornendo apparen temente un commento continuativo del testo biblico.

    Per favorire successivi utilizzi del frammento Ambrosiano, penso opportuno darne qui una trascrizione integrale.

    Do il testo in forma semi-diplomatica, andando a capo a ogni riga del frammento; pongo fra parentesi quadre le parti mancanti (per resecatura del foglio o per impossibilita di lettura), desumendole dalla Catena di Procopio nella trascrizione di Marcel Richard.

    Racchiudo fra caporali (? ?) le citazioni del libro dei Proverbia e fornisco air inizio, in esponente e in corsivo, il numero del capitolo e del versetto. Per le altre citazioni bibliche utilizzo invece le virgolette doppie (" "), dando in nota l'identificazione del testo.

    Introduco ciascuno scolio con (in corsivo) il numero attribuitogli da Marcel Richard (la numerazione riprende a ogni capitolo del libro biblico).

    Correggo tacitamente gli errori di iotacismo e quelli di accento, mentre per il resto cerco di rispettare il piu possibile la grafia del frammento23. Segnalo in nota le attribu zioni d'autore (assenti nel frammento) e le rare varianti rispetto al testo di Marcel Richard, talora accogliendo la lettura di quest'ultimo quando il testo proposto nel frammento risulti inaccettabile24.

    19 Si tratta, per se\ di un'Epitome di Estratti esegetici di Procopio. 20 Cfr. P. Gehin4 Introduction, in fivAGRE le Pontique, Scholies aux Proverbes, a c. di P. Gehin,

    Paris 1987 (Sources Chr&iennes, 340), 13-82, precisamente 65-68. 21 Tuttavia nell'edizione degli Scholia in Proverbia di Evagrio Pontico, citata in n. prec, Paul

    G6hin trascrive, in calce agli scoli, anche la forma che essi rivestono nella Catena di Procopio: ne

    do segnalazione nelle note che accompagnano la trascrizione del frammento Ambrosiano (indicando il nome dell'autore, Gehin, seguito dal numero con cui gli scoli sono contrassegnati in quella edizione).

    Anche altri scoli sono stati editi a partire da Catene e attribuiti (correttamente o erroneamente) a

    questo o quell'autore: pure di questi segnalo in nota il luogo in cui sono pubblicati. 22 E depositata all'Institut de Recherche et d'Histoire des Textes, Paris: ho potuto utilizzare una

    fotocopia della parte parallela al frammento Ambrosiano, gentilmente fornitami da Paul G6hin. 23 Ho tuttavia rettificato secondo la forma classica l'accusativo yovcuKOt, scritto secondo la forma postclassica yovaiKav (cfr. A. Debrunner

    - A. Scherer, Storia della lingua greca, II, Napoli 1969, 106; F. Blass

    - A. Debrunner, Grammatica del greco del Nuovo Testamento, Brescia 1982,

    105) nel frammento (cfr. n. 58 infra). 24 Abbreviazioni: B = B 85 sup.; R =

    copia di Marcel Richard.

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  • RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI 425

    Primo foglio, verso:

    ?mo Y[ii, E\x]r\ priaei np6cE%E xoxq 8e e^iotq Xoyoiq rcapdpaME 06v o?q?. [25 Tovxecxi |if| dAAoxipiaic, SiSaaKaAaaic,. ?mi "Ojicoc, \ir\ Xinmai15 ae ai rcriyai

    OOD?.

    [2d26 ririydc, Xejei xdcj dpExdq, 6:9' &v yEvvdxai to t>8cop xd ?cov, yvcoaiq [xofi Xpioxofi. Kai 6 Aam8* "?](p8r|oav at rcryyai, cprial, xoav \)8dxcov27 Kai dveica

    [M(p9r|oav xd OeixeX-ia] xfjc, oiKO'DjAEvrjc/'28, rcapd xfjv EmSripaav 8t| [Xa8f] xo$ Xpiaxou. 2729 T]6) 8e k[axd] aocpiav rcpoKorcxovxi30 noXXai rcrvyai Kai

    o\) p,la

    [yivExai aocpia] Kaxd to 7iX[fj8opi OKODOIV

    [auxdc^. 28 *AQXa ydp xyyq oo9iaq ?cof|,] Ka9' r\v ol SiKaioi ?cooiv ev KDplcp. ?ms ridan

    [(p-oXaK]fj x[f|p]ei af|v [KapSiav ek ydp xoi)xco]v e?[o]5[oi] ?cofjr(alv,]

    Secondo foglio, recto:

    [32 eTteiSfi xo "rcdarj noXXa bx\Xo\, (bq xo rcavxi Koupcp Kai rcdari cop# 9DtaxKf|c/ drco ydp

    (p-oXaKfiq rcpcoi Kai jjixpi vdkxoc/ ek xouxcdv ydp e^eXGoi eiq xf|v aicoviav ^(ofjv. ?m4 rieple^e oea\)xo\) okoaiov ax6|xa?. 30 Tov p,t| e\)9fj Xoyov p,T|XE dX/r]9fj, oioq

    6 xcov] extepoSoc/ov33. ?/V25 Oi 6(p9aXjioi aot) 6p9d (3Xe7iex(ooav.? 31 "Iva |1t| iStiq yuvauca

    rcpoc, xo eni9'0|xf|oai.] 3234 'Op[9d ydp opcoaiv ot A-oyiaiioix; e^ovxeq drca9?iT|oiv, al 7ct|yai R. 28 Ps 17,16. 29

    AiSupcu add. R. E stato edito, con qualche variante e attribuito a Didimo, in PG 39, 1628b7

    9. 30

    TCpOKOTTTOVTl R: TtpOKOTTCOVCOC B. 31

    Zcofi R: Z&v B. 32 Questa riga e le due seguenti erano scritte nella parte superiore del foglio, totalmente perduta:

    la loro distribuzione nelle singole righe e quindi congetturale. AH'inizio della quarta riga si e invece conservato un epsilon, forse seguito da un taw. la ricostruzione proposta sembra quindi piu probabile dell'altra, che proponesse ex- alia riga precedente ed ep[o56^a)v in questa riga. 33 R aggiunge qui, fra parentesi quadre, l'espressione: koci 6 xwv Kattiyopcov Kai KataXdXcov, che era certamente omessa da B.

    34 E'oaypio'o add. R. Lo scolio 32 coincide con Gehin, n? 52; e stato pure edito, attribuito a

    Origene, in PG 17, 157b2-3. 35 La prima meta dello scolio 33 coincide con Gehin, n? 53.

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  • 426 C. PASINI

    KaXaq- [ai i)7c?ppoA,ai Kai eXXe'iyEiq apiaxepai Aiyovxai, xouxeaxi Kami. ?ly27b

    Amoq be opGaq] 7toifia[ei xaq xpo%id

  • RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI 421

    750 IloSeq, at 7tpd^ei

  • 428 C. PASINI

    Secondo foglio, verso:

    [6liiaveXer\\i(ov yap, cprjcriv, 6 6i)^6q"62. ?vi7 'HviKa av KaxaxpiPcoai adpKEC, acb jaaxoc, co\)?. 1663 "Oxav,

    9T|aiv, ocTcoXeariq fjv el%eq icxi)v ek xou xd xf\q oocpiaq KapcbaaaGai 86yp,axa. 7764 Aid 8e xcov KaKiov

    oi TtoXXoi KccxaxpipoDoi xdc, xov Xpiaxou adpKaq Kai xo afyia KaxavaXaaKowi, koivov a\)xo

    f]yr|adfi?voi- "e0 xpcbycov yap p,0D, (pr|ot, xo a?|xa Kai rcivcov \xox> xo afyia e%ei ?cof|v aidbviov

    Kaycb dvaaxT|ao) avxbv ev xf\ ?o%dxr} rjpipa"65. 18 At|Xov6xi 7ipo?xoip,d?(Dv ?ao)xov Kai a^iov

    npbq x>nodo%r\v xcov xoiouxcov |i,oaxT|picov Epya^Evoq. O 8e dva^icoq eoGIcov Kai] nlvcov

    [evo%oc, Eaxai xo\) actyiaxoq Kai xox> afyiaxoc, xov Xpiaxoft. ?VM nap' oXiyov e

    y?v]6p,r|v ev [rcavxi kockco ev fiEoq) EKKXriaiaq Kai avvaycoyr|v xwv] xeXeicov xo dOpoia^a, [avva]ycoyf| be xcov [\)7co8??ax?pcov flyodv ek] napaXXx]ko\) EKdxEpov. eO be [fi]^apxr|Kcb

  • RESTI DELLA CATENA SUI PROVERBI 429

    [aeXGouai xaxq ctpexaiq paGi)] 9peap eivai 8ok?i, ToTq 8e drcaGeai Kai Ka

    [Gapoiq TCTiyfi* oinco Kai 6] acotfip "eKaGeiJeTo em Tfi nr\y% ?pa fjv ?aei [ektti"70, "Kai to 9pe]ap eoti pa6\)"71. ?vl6 'YuepEKxeiaG? 001 toc \>8aTa

    [?,1,(0 ek Trfe afjq ftrjyfjq eiq 8e] adq 7iA,aTeiaq SiarcopeDeaG? toc ad \>8aTa?. [2372 riapayyekei Kai Tfi yuvaiKi p,6]vo\) eivai to\) rcpoq ydp,ov dyayopivoi).

    El

    [Ta Kai rcpoq tov dvSpa naXw] 9x101. ?m CH 7rnyf| ao\) to\) \>8aToq eaT? aoi i8ia,

    [Kai aDvewppaivo'o p,?Td yuvaiKoq xr\]q ek veoTTjToq ao\)?. 2473 KaTd 8e 8idvoiav ei f]

    [yovfj evTaOGa tt|v %ox> Geo\) yv?aiv] aruxaivei, f| yvcoaiq apa to$ Geou an

    apXflq [rpiv e86Gt|, f|v dv?Tep? 8]i8aaKaX,lav ?911 v?6tt|toc/ "nf| ae" yap, e^eye, ["KaTaXdPri $ovXi\ KaKfj f| dflJoXeircoDoa 8i8aaKaXiav veottitoc, Kai [SiaGfiKrjv Gelav emA,eXr|a]|jivT|"74. Af|Gr| 8e Kai d7t6A,ei\|nq yv?ae?q Kai [KTf|ae?q 8epie, Aiyouoa, oftte dvc^ripa exeic/' add. R. 71 lo 4,6 et 11.

    72 AiSupoi) add. R. 73 EuocypioD add. R. Lo scolio 24 coincide con Gehin, n? 64; e stato pure edito, con qualche

    variante e attribuito a Origene, in PG 17, 176al-b2. 74 Prov 2,17.

    75 Prov 10,23.

    76 Prov 7,4.

    77 (piAAac, add. R. 78

    Lo scolio 25 coincide con GShin, n? 65; e stato pure edito, con qualche variante e attribuito a Origene, in PG 17, 176b3-9. 79 Prov 25,10.

    80 XoyiKfiq 8i8aaKocMa