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Anno XXIX - N. 5 Dicembre 2011
PiemonteArtigianato
Novara: avviato ilmese della sicu-rezza
pag. 22
R.ETE.
I M P R E S E I T A L I A
Focus: il ruolo della rete per losviluppo. A confronto Giordano,Reschigna e Pedrale
da pag. 12 a 15Post
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2011
La Camera ha ap-provato lo Statutodelle imprese
pag. 6
Mani e libri alservizio della me-moria
pag. 30
RETEIMPRESEITALIA
L’impegnodi artigiani
e commerciantiper la ripresa
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Confartigianato Editoriale
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UNA DOMANDA DA 1900 MILIARDILA SOBRIETÀ COME PAROLA D’ORDINEdi Silvano Berna
Siamo alla fine di un anno nerissimo per il Paese, stretto fra una crisi eco-nomica che non accenna ad attenuarsi ed una crisi politica giunta al suoapice con la caduta del Governo Berlusconi. Concludevo la riflessione difine 2010 con la considerazione che la parte sana del Paese si meritavauna classe politica più seria e più attenta al bene comune. La nascita delGoverno Monti sembra dare una prima risposta a tale esigenza, anchese al momento è più estetica ed etica che politica, una boccata d’ariafresca dopo la volgarità esibita, paillettes e cotillons nel cuore dello Sta-
to, lo “scilipotismo”. La parola d’ordine è sobrietà, basta con gli eccessi (anche verbali), prendia-mo atto che siamo sull’orlo del precipizio e lavoriamo seriamente per salvare il Paese dallatempesta che infuria intorno a noi.Al momento in cui andiamo in stampa non sono ancora stati presentati gli interventi “impres-sionanti”, come li ha definiti la Cancelliera tedesca, volti a correggere la rotta che ci stava indi-rizzando verso il default, ma tutti si aspettano sacrifici: Ici, pensioni, forse ulteriore ritocco del-l’Iva, patrimoniale. C’è anche molta attesa per gli interventi di sviluppo volti a far ripartirel’economia, ormai ferma e con previsioni percentuali di crescita da prefisso telefonico.Ma oltre all’attesa e all’apertura di credito in fiducia al nuovo governo c’è una grande e per-vasiva preoccupazione sul nostro futuro. Sempre più larghi strati di popolazione percepisco-no che le nostre sorti sono legate ad entità estranee al potere d’indirizzo e di controllo di go-verni democraticamente eletti. Ora, pur tralasciando il giudizio sul tasso di democrazia del no-stro Parlamento eletto con il “porcellum”, resta comunque chiaro che il nostro sovrano non èpiù il popolo bensì la Bce ed i mercati finanziari. Questi ultimi, in modo particolare, detengo-no un potere arbitrario e definitivo sui Paesi e lo esercitano in modo distruttivo come un mo-derno Leviatano, ossessivamente impegnato in uno shopping feroce che passa da uno Statoall’altro, da una Borsa all’altra, alla continua ricerca di guadagni finanziari, lasciandosi alle spal-le macerie e rovine. Chi può contrastare questa deriva, in attesa che l’Europa reagisca e che la Germania sciolgale resistenze ad un vero Governo europeo dell’economia, mentre Inghilterra e Stati Uniti stan-no già valutando scenari alternativi alla scomparsa dell’euro? C’è un solo soggetto che puòimpedire lo smottamento disastroso delle economie europee conseguente alla caduta del-l’euro ed è la Bce di Mario Draghi, chiamata a stampare moneta ed a iniettare liquidità nel si-stema bancario per un lasso di tempo anche non breve con due chiarissimi obiettivi: garan-tire la solvibilità delle banche e mettere in circolo i soldi necessari per il finanziamento delleimprese.I Governi europei – in primis quello italiano - per concorrere attivamente a questa strategiadi contrasto devono perseguire rigore nei conti e crescita dell’economia. Mario Monti ha uncompito improbo perché ai precedenti obiettivi deve aggiungere l’equità, in un Paese in cuiprivilegi, diseguaglianze, rendite di posizione costituiscono un intreccio intricatissimo. E do-vrà farlo confrontandosi con un Parlamento rissoso, composto da 34 gruppi e contro una so-cietà politica fallita, ma ancora dotata di un forte potere d’interdizione.Ci riuscirà? È una domanda da 1900 miliardi di euro (a tanto ammonta il nostro debito). Ilmondo produttivo, con il progetto delle imprese per l’Italia, ha assicurato di assumersi la pro-pria parte di responsabilità. Dovremo farlo tutti e a tutti i livelli, preparandoci ad affrontare unnuovo anno ancora difficilissimo, ma con la consapevolezza di una nuova comunanza d’in-tenti, che sempre ha caratterizzato il nostro Paese nei passaggi storici cruciali.A tutti un augurio sincero di buon Natale e di un felice anno nuovo.
Il nostro sovrano non è piùil popolo bensì la Bce ed imercati finanziari che de-tengono un potere arbitrarioe definitivo sui Paesi
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R.ETE.
I M P R E S E I T A L I A
Sommario Confartigianato
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SOMMARIO dicembre 2011
EditorialeUna domanda da 1900 miliardi di euro___pag 3
NewsLa Camera approva lo Statuto delle imprese _______________________pag 6
FocusLa carta d’identità di Rete Imprese Italia _pag 12
ProvinceDal territorio _______________________pag 22
Storie d’imprese e imprenditoriMani e libri al servizio della memoria____pag 30
Zoom13^ convention nazionaleDonne impresa _____________________pag 32
EbapLa risposta dell’Ebapalla crisi economica __________________pag 37
ANNO XXIX - N. 5 DICEMBRE 2011Direttore Politico - Giorgio Felici
Direttore Responsabile - Silvano Berna
Comitato di redazioneMassimo Bondì (Federazione)Matteo Sacchetti (Alessandria)
Nunzio Grasso (Asti) - Franco Volpe (Biella)Daniela Bianco (Cuneo) - Renzo Fiammetti (Novara-Vco)
Davide Testera (Torino) - Luigi Crosta (Vercelli)
Segreteria di redazione - Massimo Bondì
Fotografie - Archivio Confartigianato
CollaboratoriGianni Biglia - Alessio Cochis - Lino FiorattiCarlo Napoli - Cesare Valvo - Rosy Marrazza
EditoreConfartigianato Imprese Piemontewww.confartigianato.piemonte.itinfo@confartigianato.piemonte.it
StampaTipografia Commerciale Srl
Via Emilia, 10 - 10078 Venaria (To)Tel. 011.4553888 - Fax 011.4532158
E-mail: [email protected]
Direzione Redazione, AmministrazioneGestione PubblicitàP.im.art Servizi Srl
Via Andrea Doria, 15 - 10123 TorinoTel. 011.8127569 - Fax 011.8125775
Grafica e realizzazione editorialeConfartigianato Imprese Piemonte
RegistrazioneTribunale di Torino n. 3286 del 19 aprile 1983
Questo numero è stato chiuso in tipografia il 2 dicembre 2011
EventiPresentato il progetto di rilanciodella crescita _______________________pag 15
SOMMARIO dicembre 2011
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News Confartigianato
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Approvato all’unanimità, il testo recepisce i principi dello Small business act
LA CAMERA APPROVA LO STATUTO DELLE IMPRESEPMI PIÙ LIBERE AL CENTRO DELLO SVILUPPO
Via libera definitivo della Ca-
mera alle ‘Norme per la tu-tela della libertà d’impresa -Statuto delle imprese’. L‘as-semblea di Montecitorio hainfatti approvato all’unani-
mità il testo proveniente dal Senato. Il di-segno di legge, di cui è primo firmatarioRaffaello Vignali, è frutto di diverse pro-poste d’iniziativa parlamentare, le primepresentate nel 2008, che hanno iniziatol’iter a Montecitorio poco meno di dueanni dopo, a gennaio 2010. Il provvedimento definisce lo Statutodelle imprese e dell’imprenditore e fissa,tra l’altro, una serie di principi di caratte-re generale come la libertà d’iniziativaeconomica, un contesto normativo cer-to, la progressiva riduzione degli oneriamministrativi, trasparenza ed equitànell’accesso al credito. Disposizioni cherecepiscono i principi dello Small busi-ness act e che riconoscono il ruolo eco-nomico e sociale delle micro e piccoleimprese, vale a dire il 94,7% delle impre-se italiane, che rappresentano il 58,5%della forza lavoro e contribuiscono per il60% alla ricchezza prodotta nel Paese. “Lo Statuto rappresenta un importantepasso in avanti, una cornice di principiche devono essere attuati subito affin-
ché gli imprenditori possano toccarnecon mano gli effetti positivi”. Così il presi-dente di Confartigianato Giorgio Guerri-ni ha commentato l’approvazione defi-nitiva dello Statuto intervenendo allaconferenza stampa: “In questo dramma-tico momento di crisi – ha sottolineaGuerrini – lo Statuto rappresenta un se-gnale di fiducia per le piccole imprese,una risposta allo strapotere dell’econo-mia di carta. Abbiamo un’arma e dob-biamo usarla subito per modificare l’ap-proccio dello Stato alle piccole impresee liberarle da costi e vincoli che ne com-primono le potenzialità”. “Confartigianato – ricorda Guerrini – hafortemente sollecitato le disposizionicontenute nello Statuto e, fin dall’inizio,ha fornito un contributo di proposte aVignali, padre dello Statuto delle impre-se. Proprio per questo ne vogliamo ve-dere immediatamente i risultati concre-ti. Ad esempio nella rapida applicazionedella direttiva europea in tema di ritardi
di pagamento. I nostri imprenditori han-no aspettato anche troppo: vogliono es-sere certi che, trascorsi 30 o 60 giorni,scatteranno sanzioni e indagini dell’An-titrust per la Pubblica Amministrazionee per i privati cattivi pagatori”. Altrettanto fondamentale, per Guerrini,attuare immediatamente i principi sullavalutazione dell’impatto sulle piccoleimprese delle iniziative legislative e re-golamentari prima che vengano adot-tate, sulla proporzionalità e gradualitànell’introduzione di nuovi adempimen-ti in base alla dimensione e al settoremerceologico dell’impresa, sul divietod’introdurre nuovi oneri regolatori edamministrativi prima che ne siano statiridotti o eliminati altri. Guerrini apprez-za anche la misura che prevede una ri-serva del 60% degli incentivi alle Pmi dicui almeno il 25% è destinato alle microe piccole imprese e la proroga della de-lega al Governo sulla riforma degli in-centivi.
ORA AL PIÙ PRESTO L’ATTUAZIONE
“L’approvazione all’unanimità, da parte della Camera dei Deputati, dello ‘Statutodelle imprese’, in una fase particolarmente difficile dell’economia e del Paese, rap-presenta un fatto politicamente rilevante che segnala, in modo inequivocabile,l’importanza che il Parlamento e tutte le forze politiche hanno riservato al prov-vedimento”. Lo afferma una nota di Rete Imprese Italia.“A questo punto è importante ed urgente, per tutto il mondo delle piccole e me-die imprese – prosegue la nota – che questa legge trovi subito il supporto di tut-te quelle misure assolutamente necessarie per ridare, all’economia e al lavoro, fi-ducia nel futuro e fiato per andare avanti e superare la crisi”.Rete Imprese Italia saluta con favore il voto della Camera sullo Statuto perché rac-chiude il pieno e completo riconoscimento, all’interno del sistema produttivo ita-liano, del grande valore strategico delle piccole e medie imprese, e ne riconfermala volontà di favorirne la diffusione ed il rafforzamento.“La semplificazione burocratica, strade meno impervie per gli appalti, azioni dicontrasto per i ritardi nei pagamenti – conclude la nota – rappresentano indub-biamente i primi mattoni per cominciare a costruire, su basi rinnovate e solide, uncontesto di leggi e regole in grado di cogliere fino in fondo le necessità, i bisognie le aspettative di milioni di piccoli e medi imprenditori”.
Raffaello Vignali
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Confartigianato News
Malavasi: “Accompagnare e sostenere le imprese nei processi di aggregazione e collaborazione”
ALLEANZA UNIONCAMERE - RETE IMPRESE ITALIAPER POTER COMPETERE SUI MERCATI GLOBALI
Informazione, sensibilizzazione,monitoraggio e analisi, ma anchepromozione d’incubatori d’im-presa e di piattaforme web perconsentire il dialogo e lo scam-bio di esperienze tra gli operato-
ri d’azienda. Sono questi gli obiettiviprincipali del Protocollo d’intesa sigla-to dai presidenti di Unioncamere, Fer-ruccio Dardanello, e di Rete ImpreseItalia, Ivan Malavasi.
“In un contesto imprenditoriale comequello italiano, composto per la stra-grande maggioranza da aziende dipiccole o piccolissime dimensioni – hadetto Dardanello - la massa critica percompetere sui mercati globali si puòraggiungere soltanto mettendo in co-mune risorse e competenze. Ecco per-ché l’aggregazione in rete è una sceltastrategica che le Camere di commer-cio sono impegnate a sostenere, ac-compagnando le singole imprese inquesta evoluzione”. “Se vogliamo mettere a fuoco la viadella crescita economica del Paese edella sua competitività – ha affermatoMalavasi – la nostra sfida è accompa-gnare e sostenere le imprese nei pro-cessi di aggregazione e collaborazio-
ne. E’ necessario pun-tare ad una innova-zione del sistema esi-stente. Le reti sonouno strumento checonsente alla piccolaimpresa di fare quelloche fa la grande im-presa: investire nellaproduzione di nuoveconoscenze e relazio-ni per poter operaresu scala internaziona-le, cercare nuovi inter-locutori, nuovi merca-ti e sperimentare so-luzioni originali e innovative, per l’im-presa e per il territorio, avere con ilmondo del credito un rapporto più fa-vorevole in termini di accesso, di tassid’interesse e di erogazioni”.Unioncamere e Rete Imprese Italia, in-dividuando nell’aggregazione in retedelle imprese italiane un valido stru-mento per il recupero della competiti-vità del sistema produttivo, hannoconcordato pertanto di: programmaree realizzare attività seminariali, anchea livello territoriale, sulle tematiche le-gate alle reti per sensibilizzare e infor-mare le imprese; promuovere, a livellolocale, la nascita d’incubatori di retecon l’obiettivo di accompagnare le im-prese nei complessi processi aggrega-tivi e stimolare la nascita di reti e ag-gregazioni; promuovere attività di ri-cerca al fine di studiare, a livello locale,le dinamiche organizzative in atto neidistretti e nelle filiere produttive, conparticolare attenzione alla costruzionedi reti interregionali e internazionali;realizzare un approfondimento suglistrumenti giuridici esistenti utilizzatidalle imprese (consorzi, trust, jointventure, contratti di rete, ecc.); effet-tuare un monitoraggio sull’utilizzo del
contratto di rete,con un’analisidelle potenziali-tà e dei limiti del-lo strumento; fa-vorire la creazio-ne di strumenticondivisi di dia-logo on line peragevolare e po-tenziare il con-fronto fra impre-se, fra queste e leaggregazioni giàesistenti, fra im-prese e aggrega-
zioni con il sistema delle cinque confe-derazioni costituenti Rete Imprese Ita-lia e il sistema delle Camere di com-mercio.
Ad oggi i contratti di rete stipulatisono 197 e sono diffusi in 19 regioni e84 province italiane. Ad essi partecipa-no complessivamente 957 impreseche, nella stragrande maggioranza(676) sono società di capitali. A questesi aggiungono 129 società di persone,104 imprese individuali, 33 societàcooperative, 15 altre forme di società e2 fondazioni.
Investire nella produzionedi nuove conoscenze
e relazioniper poter operare
su scala internazionale, cercare nuovi interlocutori,
nuovi mercati e sperimentaresoluzioni originali
e innovative,per l’impresa e per il territorio
Ferruccio Dardanello
Ivan Malavasi
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News Confartigianato
Il presidente di ConfartigianatoGiorgio Guerrini esprime auguri dibuon lavoro al Presidente del Con-siglio Mario Monti e alla compagi-ne di governo. Guerrini, nel sottoli-neare l’alto profilo e le elevate
competenze delle personalità che com-pongono l’Esecutivo, confida “nella vo-lontà del Governo di realizzare in tempirapidi, con coraggio e con impegnopragmatico, un programma finalizzatoal rilancio della competitività del siste-ma imprenditoriale e a liberare energiee potenzialità dell’artigianato e dellepiccole imprese”. “Siamo fiduciosi – sottolinea Guerrini -nella sensibilità europea di Monti affin-ché possa tradurre in realtà la linea gui-
da dello Small business act, ‘Think smallfirst’ (pensare innanzitutto al piccolo).Un principio fondamentale da attuarein Italia, dove oltre 4 milioni di micro,piccole e medie imprese rappresentanoil 95% delle aziende e ciò che va beneper le piccole imprese va bene per ilPaese. Da parte nostra – aggiunge Guer-rini – ribadiamo la piena volontà di col-laborare col Governo e auspichiamo unproficuo confronto con i ministri che locompongono”. In particolare Confartigianato salutacon soddisfazione la nomina di CorradoPassera a Ministro dello Sviluppo eco-nomico. “Siamo certi che la sua compe-tenza e la sua sensibilità sulle aspettati-ve di sviluppo delle piccole imprese po-
tranno contribuire a restituire fiducia eslancio all’iniziativa economica e a por-re le Pmi al centro delle strategie di svi-luppo del Paese”.
Serve tradurre in realtà le linee guida dello Small business act
IL NUOVO GOVERNO È DI ALTO PROFILOLIBERARE ORA LE ENERGIE DELLE PMI
burocratici e regolamentari che oggi sifrappongono alla nascita e alla crescitadelle imprese. Come parti sociali, siamostati invitati a procedere speditamentelungo il cammino già intrapreso volto a
spostare il baricentro della contratta-zione collettiva verso i luoghi di lavoroe a confrontarci per superare le iniqui-tà e le inefficienze del nostro mercatodel lavoro al fine di favorire l’inclusionesociale, in particolare dei giovani e del-le donne.Non ci sottrarremo a questi compiti.Raccogliamo la sollecitazione ad af-frontare con spirito costruttivo ed uni-tario una situazione di seria emergen-za, rinsaldando le relazioni civili ed isti-tuzionali e il senso dello Stato. Il mo-mento che stiamo vivendo richiede an-che più Europa.Lo sforzo dei singoli Stati non può es-sere disgiunto dall’azione delle istitu-zioni europee e, in particolare, dallaBanca centrale europea.Siamo certi che il Governo agirà anchesu questo fronte con determinazioneed autorevolezza. Rinnoviamo l’appel-lo a tutte le forze politiche affinché, su-perando pur legittime contrapposizio-ni, diano pieno sostegno all’impegnodel governo per il risanamento e lacrescita.
Uno spirito costruttivo e unitario è il modo per superare la crisi
LE PARTI SOCIALI APPREZZANOPRONTE A FARE LA LORO PARTE
Accogliamo con soddisfa-zione le linee program-matiche esposte dal Presi-dente Mario Monti. Ap-prezziamo in particolarele parole di verità che egli
ha pronunciato riguardo allo stato disalute dell’economia italiana e l’am-piezza del disegno riformatore, centra-to sulla crescita come condizione indi-spensabile per il risanamento finanzia-rio, oltre che per il futuro dei nostri gio-vani.Riteniamo importanti gli impegni as-sunti in materia di riequilibrio dellapressione fiscale con la finalità di ridur-ne il peso su imprese e lavoratori. Dare-mo al Governo tutto il sostegno che ènecessario per eliminare gli ostacoli
Mario Monti
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Confartigianato News
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namenti, per una spesa complessiva di2,02 miliardi.Considerata l’età di uscita dal lavoro deibaby pensionati, la loro età attuale e lasperanza di vita, i baby pensionati ri-mangono in pensione, in media, per40,7 anni. Con una durata media dellavita stimata a 85,1 anni, si tratta del48% della vita trascorso in pensione. Lebaby pensioni – rileva l’Ufficio studi diConfartigianato – hanno un impattosulle finanze pubbliche tutt’altro chetrascurabile. La spesa previdenziale re-lativa a questi trattamenti previdenzialiammonta a 9,45 miliardi di euro all’an-no. Ma, poiché il mezzo milione di pen-sionati precoci riceve un trattamentopensionistico più lungo di 15,7 anni ri-spetto ad un pensionato medio, il risul-tato è che le baby pensioni determina-no una maggiore spesa pubblica cu-mulata per i 15,7 anni di durata dellapensione eccedenti alla media che am-
Cesare Fumagalli: “Con queste cifre si mette in ginocchio qualsiasi sistema previdenziale”
Mentre si discute sul-l’innalzamento del-l’età pensionabile,non si possono di-menticare gli effettidi lunga durata sul si-
stema complessivo di previdenza chenel nostro Paese ha un costo di 163,5miliardi, una sorta di tassa pari a 6.630euro a carico di ciascuno dei24.658.000 lavoratori italiani. Il calcoloè di Confartigianato che ha analizzatoquanto pesano sul bilancio statale esulle tasche dei cittadini, in termini dimancate entrate e maggiori uscite, le531.752 pensioni di vecchiaia e di an-zianità concesse a lavoratori pubblici eprivati che sono andati in pensione conmeno di 50 anni di età, in alcuni casi ad-dirittura dopo appena 14 anni, 6 mesi e1 giorno di servizio.Il 78,6% di queste pensioni sono eroga-te dall’Inpdap, l’ente di previdenza delpubblico impiego, che registra 424.802pensioni a dipendenti pubblici ritiratidal lavoro ad una età inferiore a 50anni: di queste il 56,5% sono erogate adonne. Il costo di queste pensioni pub-bliche ammonta a 7,43 miliardi. Il rima-nente 21,4% è relativo alle 106.950pensioni erogate dall’Inps a soggetticon età di uscita inferiore a 50 anni inrelazione a regimi speciali e prepensio-
TROPPO ALTO IL COSTO DELLE BABY PENSIONIUNA “TASSA” INSOPPORTABILE PER I LAVORATORI
monta a 148,6 miliardi di euro. Ciò si-gnifica che per ciascun baby pensiona-to viene erogata una maggiore spesarispetto ad un pensionato ordinario di279.582 euro. A questa somma va ag-giunta la minore contribuzione pari a138.582 euro per ciascun baby pensio-nato del settore privato che complessi-vamente si traduce in 14,8 miliardi dimancate entrate previdenziali per glioltre centomila baby pensionati privati.“Le baby pensioni – sottolinea CesareFumagalli, segretario generale di Con-fartigianato – sono un fenomeno para-dossale, un’assurda iniquità, frutto dipolitiche pensionistiche poco previ-denti fatte negli anni Settanta e Ottan-ta. Con queste cifre si mette in ginoc-chio qualsiasi sistema contributivo e re-tributivo. Con una seria riforma dellaprevidenza che alzi l’età pensionabile sipotrebbe fare un’intera manovra di svi-luppo”.
Cesare Fumagalli
Maggiore spesa e minori entrate contributive per baby pensioni
a valori 2010 - importo cumulato nei 15,7 anni di maggiore durata della pensione
Totale (miliardi
euro)
Maggiore spesa previdenziale 148,7
Minori entrate contributive 14,8
Impatto sul disavanzo di bilancio 163,5
Impatto per baby pensionato (euro) 307.455
incidenza per occupato (euro) 6.630
Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Inps
I baby pensionati rimangono in pensione quasi metà della vita
anno 2011 - durata pensione per età di decorrenza pensione
età ritiro dal lavoro
baby
pensionati
stima durata
pensione
(anni)
% vita passata
in pensione
fino a 35 anni 16.953 53,9 63,4
35-39 anni 77.913 47,4 55,8
40 - 44 anni 145.197 42,4 49,9
45 - 49 anni 291.689 37,4 44,0
totale baby pensionati 531.752 40,7 48,0
Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Inps e Istat
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News Confartigianato
In Italia sono 1.944.000 i giovanitra 25 e 34 anni senza lavoro. Unnumero che ci fa guadagnare ilprimato negativo in Europa per ilpiù alto tasso di giovani inattivi:25,9% a fronte del 15,7% della
media Ue. Le cose vanno decisamentemale per il Mezzogiorno e per le giova-ni donne: sul totale di 1.944.000 giova-ni inattivi, 1.120.000 si concentranonel Sud e 1.341.000 sono femmine.La situazione del mercato del lavorogiovanile nel nostro Paese è fotografa-ta in un rapporto dell’Ufficio studi diConfartigianato in cui si rileva che lacrisi pesa sulle spalle dei giovani: tra il2008 e il 2011 gli occupati under 35sono diminuiti di 1.130.000 unità, parial -15,6%. La flessione in Italia è d’in-tensità doppia rispetto all’Eurozonadove il calo è stato del 7,1%. Ed è sem-pre il Mezzogiorno l’area che ha regi-strato la maggiore perdita di occupatiunder 35: 371.000.Una strada per avvicinare i giovani almondo del lavoro si conferma l’ap-prendistato: in Italia gli apprendistisono 530.368 e, tra i giovani con lavorodipendente, il 19,5% per cento è occu-pato con questo tipo di contratto. Inparticolare l’artigianato è il settore conla maggiore vocazione all’utilizzo del-l’apprendistato: sono 194.495 gli ap-prendisti occupati nelle aziende arti-giane, il 31,6% del totale. E il 12,5% del-
Primato negativo in Europa per il più alto tasso di inattivi: 25,9% a fronte del 15,7% della media Ue
IN ITALIA QUASI 2 MILIONI DI GIOVANI SENZA LAVOROL’APPRENDISTATO È UNA RISORSA PER 530.000 DI LORO
sidente di Confartigianato GiorgioGuerrini – potranno contribuire a rilan-ciare questo contratto e a ridurre la di-stanza tra i giovani e il mercato del la-voro. Da un lato i ragazzi potranno tro-vare nuove strade per imparare unaprofessione, dall’altro le imprese po-tranno formare la manodopera qualifi-cata di cui hanno necessità”.
Tasso d inattività giovani 25-34 anni per ripartizione e per genere
valori assoluti in migliaia - tassi in % della popolazione al II trimestre 2011
Inattivi 25-34 anni Tasso di inattività 25-34 anni
Ripartizione
Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine
Italia 1.944 603 1.341 25,9 16,0 35,9
Nord-ovest 294 81 213 15,6 8,5 22,8
Nord-est 223 64 160 16,1 9,1 23,3
Centro 306 97 209 21,2 13,5 28,9
Mezzogiorno 1.120 361 759 40,1 25,9 54,4
Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Istat
Gli apprendisti per Regione
Anno 2010, 1° semestre - Numero medio del periodo
REGIONI Apprendisti %
Piemonte 46.064 8,7
Valle d'Aosta 1.648 0,3
Lombardia 89.940 17,0
Bolzano 4.200 0,8
Trento 6.048 1,1
Veneto 65.498 12,4
Friuli-Venezia Giulia 10.854 2,0
Liguria 17.806 3,4
Emilia-Romagna 51.004 9,6
Toscana 46.814 8,8
Umbria 14.496 2,7
Marche 23.567 4,4
Lazio 52.190 9,8
Abruzzo 9.542 1,8
Molise 1.572 0,3
Campania 19.704 3,7
Puglia 26.303 5,0
Basilicata 2.752 0,5
Calabria 7.400 1,4
Sicilia 24.176 4,6
Sardegna 8.667 1,6
Estero 123 0,0
Nord 293.061 55,3
Centro 137.067 25,8
Mezzogiorno 100.116 18,9
Estero 123 0,0
Totale 530.368 100,0
Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Inps
Giorgio Guerrini
le assunzioni nelle imprese artigianeavvengono con questo contratto, afronte del 7,2% delle aziende non arti-giane.“La riforma dell’apprendistato volutadall’ex ministro Sacconi che è entratada poco in vigore e la misura del de-creto sviluppo sulla decontribuzioneper gli apprendisti – commenta il pre-
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Confartigianato News
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no il dovere di fare la loro parte affin-ché si esca dalla crisi prima possibile enel miglior modo possibile”.Ma chiedono il riconoscimento del va-lore sociale delle imprese ed “un Paesein cui ci sia libertà di fare impresa, in un
Riforme strutturali indispensabili per un Paese a misura d’imprese
Costruire il futuro è un’im-
presa possibile. Ma lo sipuò fare solo se si cambiapasso su alcuni nodi deci-sivi: welfare, occupazione,istruzione, burocrazia, fi-
sco, infrastrutture. Servono vere rifor-me strutturali che ringiovaniscano ilPaese conferendogli un assetto a misu-ra dei giovani e delle imprese”. Questa,in sintesi, è la richiesta che il coordina-mento nazionale giovani imprenditori(composto dai movimenti giovani diConfartigianato, Confagricoltura, Cna eConfcommercio) esprime in una lette-ra inviata al Presidente del Consiglio in-caricato Mario Monti. “I giovani imprenditori, in rappresen-tanza di centinaia di migliaia d’impren-ditori under 40 del nostro Paese - scri-ve Marco Colombo, presidente dei gio-vani imprenditori di Confartigianato eportavoce del coordinamento - sento-
I GIOVANI IMPRENDITORI SCRIVONO A MONTICOSTRUIRE IL FUTURO È ANCORA POSSIBILE
mercato realmente competitivo chevalorizzi il merito e la legalità”. Colombo, nella lettera a Monti, indicaalcune proposte: porre i giovani real-mente al centro delle politiche di Go-verno; favorire la ricerca e l’innovazio-ne anche attraverso processi di aggre-gazione formale ed informale tra le im-prese; superare il digital divide soprat-tutto nei rapporti con la pubblica am-ministrazione; eliminare le distanze trail mondo della scuola e quello delle im-prese valorizzando la cultura dell’intra-prendere; rendere il credito più funzio-nale al merito e meno al patrimonio; in-centivare la creazione di nuove impre-se ma anche porre grande attenzionealle imprese giovanili che, in questianni, tra mille difficoltà, hanno conti-nuato a stare sul mercato; attuare rapi-damente il principio del ‘Think smallfirst’ e lo Statuto delle imprese cheadesso è legge.“L’Italia - conclude Colombo - ha biso-gno di futuro e di speranza. Il nostroimpegno di ogni giorno, come impren-ditori e come giovani, è quello d’imma-ginare il futuro e tenere viva la speran-za che il domani sarà sempre miglioredell’oggi: questa energia la vogliamomettere al servizio del Paese”.
graficaprint-consultingmodulicontinuidepliantsstampaticommercialistampadigitale
Marco Colombo
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Focus Confartigianato
LA CARTA D’IDENTITÀ DI RETE IMPRESEAGENDA POLITICA CENTRATA SU 5 TEMI
Rete Imprese Italia è la piùgrande aggregazione associa-tiva della piccola e media im-presa dell’artigianato, dellapiccola industria, del com-mercio, del turismo, del terzia-
rio e dei servizi, costituita ufficialmente aRoma il 10 maggio 2010. Nel mese di marzo 2011, le cinque orga-nizzazioni piemontesi –Confartigianato, Cna,Casartigiani, Confcom-mercio e Confesercenti– rappresentative delleimprese dell’artigiano edel terziario hanno co-stituito l’articolazioneregionale di Rete Im-prese Italia il cui coordi-namento è stato affida-to per il primo anno di attività a Confarti-gianato Piemonte.Nel complesso le cinque organizzazionisono dotate di una rete operativa che co-pre l’intero territorio regionale con 270 uf-
fici a servizio delle Pmi. Le piccole e medieimprese del Piemonte sono circa 320.000su un totale di 470.000 (68%). In rapportoal numero degli abitanti, nella nostra re-gione si trova una pmi ogni 14 abitanti. Inmedia, ognuno dei 1206 comuni piemon-tesi è dotato di 265 pmi. Quanto ad occu-pati, nelle Pmi trova lavoro circa 1.000.000di persone tra titolari, soci, collaboratori
familiari e lavoratori dipen-denti (il 55% del totale deglioccupati).Rete Imprese Italia – Piemon-te è stata costituita per raffor-zare le ragioni del sistema del-le Pmi e dell’impresa diffusa.Negli anni passati, ed in misu-ra ancora più accentuata inoccasione della crisi economi-ca deflagrata nel biennio
2008-2009, le micro, le piccole e le medieimprese hanno dimostrato di possedere irequisiti per essere protagoniste e nonspettatrici, strumento d’innovazione enon di arretratezza, fattore di sviluppo e
non elemento residuale del sistema eco-nomico.I piccoli ed i medi imprenditori manten-gono inalterata la voglia di rischiare, se delcaso direttamente col proprio patrimonio;sono vettori insostituibili di coesione so-ciale e democratica, sono una risorsa per igiovani, sono in grado di valorizzare i seg-menti più dinamici ed intraprendenti deilavoratori stranieri; affrontano in modo in-novativo gli effetti che la globalizzazioneproduce sul loro territorio.Per sostenere e rafforzare tali specificità ènecessario che le istituzioni e le forze po-litiche regionali riconoscano, attraversopolitiche pubbliche e risorse adeguate, lepotenzialità ed i valori di cui le Pmi e l’im-presa diffusa sono portatrici. Rete Impre-se Italia – Piemonte si è dotata diun’agenda politica che, inizialmente, si ar-ticolerà sui cinque temi seguenti: federa-lismo fiscale e riforma federale, semplifi-cazione amministrativa, credito, politicheindustriali e per i servizi, formazione e la-voro.
È necessario che le istituzioni e le forze politiche ne riconoscano il ruolo sociale ed economico
di Massimo Bondì
Una rete operativache copre
l’intero territorioregionale con 270
uffici a servizio dellePmi
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Confartigianato Focus
Il fatto, poi, di diventare tutti insiememassa critica per competere con forzasul mercato globale, va da sé che è unvalore aggiunto per lo spirito di squadrache da tempo anima la nostra impren-ditoria. Insieme artigianato, commercioe servizi, soprattutto il turismo, dannouna valenza di grande spessore al madein Piemonte che viene esportato, almodo di accogliere i nostri turisti so-prattutto stranieri, all’unicità di prodottiche escono dalle nostre piccole aziendeche costellano il firmamento dell’eco-nomia locale piemontese. Le eccellenzedel nostro territorio sono per noi un’oc-casione per rivendicare con orgoglio lanostra cultura del “saper fare” e la nostraidentità.Siamo al fianco delle imprese piemon-tesi, soprattutto in un momento così de-licato, e lavoriamo per dare loro la possi-bilità di essere sempre più competitivesul mercato interno e mondiale, attra-
verso mirate politiche di semplificazio-ne e d’innovazione. Dobbiamo continuare a lavorare sultema della sburocratizzazione, co-struendo misure e aiuti facilmente ac-cessibili. Solo in questo modo potremomettere in condizione le nostre impresedi uscire a testa alta da questa crisi. Inun anno e mezzo, per esempio, solo pergli artigiani sono state erogate quasisettemila agevolazioni.E’ un ottimo risultato, ma anche quandosi vuole aiutare non sempre si è in gra-do di farlo in modo semplice. Noi siamoimpegnati a migliorare proprio que-st’ultimo aspetto, che ha un’importanzadecisiva. Così, in un’ottica di sistema e di collabo-razione strategica, sarà possibile faregrandi cose.
*Assessore regionaleallo Sviluppo economico
Pmi sempre protagoniste nel territorio e sempre più competitive nel mercato globale
LA TENACIA DI ARTIGIANI E COMMERCIANTIPIENO SOSTEGNO AL LORO SPIRITO DI SQUADRA
Per l’ennesima volta artigiani e commercianti segnano il percorso per l’uscita dalla crisi
IL RILANCIO DELL’ECONOMIA PASSA DALLE PMISONO GARANZIA DI SALVEZZA PER IL PAESE
di Massimo Giordano *
di Luca Pedrale *
Quello che affascina diRete Imprese Italia\Pie-monte, e devo sottoline-arlo con forza, è la con-ferma della tenace vo-lontà della piccola e me-
dia impresa di essere sempre protago-nista. E di rendere un servizio al nostroterritorio per la qualità e per l’eccellen-za di quanto viene prodotto.
La crisi che ha investito l’inte-ro sistema politico-econo-mico mondiale ha radical-mente cambiato il mondodell’economia e dello svi-luppo, da sempre sbilancia-
to, soprattutto in Piemonte, verso la
grande impresa. La difficile congiuntu-ra ha però dimostrato che a garantirela tenuta del nostro Paese sono state lacompetenza, l’efficienza, l’orientamen-to all’innovazione e alla coesione so-ciale delle piccole e medie impreseche, nonostante siano state le più col-
pite dalla recessione, hanno continua-to a lottare tra mille difficoltà per con-tenere i danni e guardare con fiduciaalla ripresa.Ne è la dimostrazione la costituzionedi “Rete Imprese Italia”, che solo nellaRegione Piemonte raccoglie 320.000
(continua a pag. 14)
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Focus Confartigianato
Una grande realtà economica che, per i numeri che rappresenta, è la prima del Paese
UN RIFERIMENTO UNITARIO PER LA POLITICA UN RUOLO FONDAMENTALE PER IL RILANCIOdi Aldo Reschigna*
piccole e medie imprese su un totaledi 470.000 e il cui obiettivo è quello di
contribuire al rilancio dell’economiaattraverso proposte concrete. Unosforzo encomiabile al quale il mondodella politica deve dare risposte effica-ci e soprattutto immediate, per noncompromettere ulteriormente la situa-zione e porre le basi per il reale rilan-cio del settore e di tutta l’economiapiemontese.La Regione Piemonte si sta muovendoin questa direzione, attuando misure asostegno del mondo dell’artigianato edella piccola impresa che possono sin-tetizzarsi nella formula “più occupazio-
ne, più competitività, più credito,meno burocrazia”. Il mio impegno per-sonale, volto non solo a salvaguardaree addirittura incrementare il livello dioccupazione ma anche a reperire nuo-ve risorse da investire sul territorio, èandato in questa direzione. È sicura-mente solo un piccolo, ma importante,tassello di un mosaico più complessoche la Regione Piemonte sta realizzan-do per un’efficace gestione del territo-rio e il rilancio dell’economia.
* Capogruppo regionale Pdl
La costituzione di Rete Impre-se Italia è stata da subito sa-lutata dal Pd con interesse eattenzione. Lo testimonianon solo la nostra presenzaalla presentazione torinese
dell’iniziativa, ma la stessa considera-zione con cui in tanti anni abbiamo se-guito le vicende di una realtà economi-ca che per numero d’imprese e fattura-to rappresenta la prima realtà produtti-va del Paese. Non a caso proprio nei
giorni scorsi a Monza, sui temi del lavo-ro autonomo e della piccola impresa, ilPd ha tenuto la sua conferenza nazio-nale dal titolo significativo “Grand’Ita-lia”.In questo ambito Rete Imprese Italiagioca un ruolo fondamentale per il fu-turo del settore nel nostro Paese. Il fat-to che fosse finora diviso e frastagliatoper caratteristiche proprie e storia nonlo ha certo aiutato ad acquisire lo spa-zio che gli compete sul piano della po-litica economica. Oggi il nuovo sogget-to porta ad unità temi, bisogni e propo-ste che hanno necessità di una rispostaconcreta.Siamo convinti che questo condurre adunità di rappresentanza il sistema dellepiccole imprese porterà con sé un raf-forzamento del suo ruolo d’interlocu-zione sia a livello nazionale che a livelloregionale, soprattutto sul piano politi-co.E’ la strada giusta per una rappresen-tanza moderna che aiuti le piccole im-prese a scavalcare gli ostacoli principa-
li che finora hanno limitato le potenzia-lità di un settore che, in particolare neimomenti di crisi, può con la sua flessibi-lità e creatività costituire una rispostaimportante alle difficoltà in cui si dibat-te il paese.Sicuramente l’interlocuzione unica puòportare, soprattutto a livello regionale,risultati concreti in più di un tema es-senziale per il futuro del settore. Pensoad esempio all’accesso al credito, unaspetto da sempre particolarmenteostico per gli artigiani e i piccoli im-prenditori. Su questo Rete Imprese Ita-lia può essere un riferimento forte perle politiche creditizie cui la Regione Pie-monte dovrebbe ricorrere proprio in si-tuazioni di crisi come volano per conte-nere le difficoltà e rilanciare l’economialocale.Questo è solo uno degli ambiti in cuiRete Imprese Italia può aprire opportu-nità significative. Sono convinto che loverificheremo già nel breve periodo.
*Capogruppo regionale Pd
(da pag. 13)
Luca Pedrale
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Confartigianato Eventi
Presentato pubblicamente contiene proposte utili alla ripresa
PROGETTO RETE IMPRESEIL RILANCIO DELLA CRESCITAdi Massimo Bondì
Afronte del progressivo deteriora-mento della situazione econo-mica e finanziaria che rischia ditrascinare il Paese verso una si-tuazione di declino economico esociale, Rete Imprese Italia in Pie-
monte ha convocato i rappresentanti nazio-nali e regionali delle istituzioni e della politi-ca per un confronto su proposte e soluzioniutili al rilancio della crescita. In particolaresono stati illustrati i contenuti del “Progettodelle imprese per l’Italia” e le misure d’inter-vento sui temi del fisco, del lavoro, della for-mazione professionale, del credito, delle po-litiche industriali e della semplificazione am-ministrativa. Rete Imprese Italia–Piemontesuggerisce misure nell’ambito dei cinque ta-voli di lavoro illustrati dal presidente GiorgioFelici durante la conferenza stampa: “Siamoconvinti – ha detto Felici – che per i numeriche il mondo della micro, della piccola e del-la media impresa è in grado di assicurare, ilrecepimento delle nostre proposte permet-terebbe di rilanciare concretamente e subasi solide lo sviluppo dell’intero sistemaeconomico”.1) Tavolo credito e Confidi. In relazione alPiano di sostegno per il settore Confidi è ur-gente passare dalle analisi e dagli annunci aconcrete misure operative, dotate della ne-cessaria copertura finanziaria. Le risorse ipo-tizzate (15 milioni da parte della Regione e15 da parte del sistema delle Camere di com-mercio) sono largamente inadeguate rispet-to all’obiettivo di garantire un accesso al cre-dito coerente con la dimensione economicadi questa regione. E’ quindi necessario: a) ve-rificare la possibilità di trovare risorse ag-giuntive sul bilancio regionale con coperturacerta; b) verificare la possibilità di utilizzarerisorse comunitarie oggetto di riprogram-mazione, con la finalità specifica di potenzia-re il sistema della garanzia; c) adottare unprovvedimento d’immediata patrimonializ-zazione dei Confidi, ricalcando l’intervento asostegno di Unionfidi; occorre che sia possi-bile trasformare da patrimonio supplemen-tare in patrimonio base risorse già allocate.2) Tavolo fisco. Per quanto riguarda il setto-
re fiscale viene espresso un sostanziale ap-prezzamento sull’impianto complessivo dellalegge che contiene i principi guida in materiadi federalismo fiscale. Al tempo stesso vieneribadito che il federalismo deve essere, in-nanzitutto, l’occasione per ridurre la pressio-ne fiscale che ha ormai raggiunto livelli inso-stenibili per le imprese e per i cittadini. A que-sto proposito le premesse riconducibili alpassaggio dall’Ici all’Imu non sonoper nulla incoraggianti, se è veroche l’impatto stimato per il Pie-monte prevede un incremento digettito del 20,6%.3) Tavolo semplificazione. Il tavo-lo sulla semplificazione ammini-strativa fa emergere la principalecriticità in relazione alla fase di av-vio dell’attività poiché risulta lamancanza di una modulistica e, so-prattutto, di una procedura condi-visa tra le diverse amministrazionipubbliche. Per quanto riguarda gliadempimenti che gravano sulleaziende già operative, sono state evidenziatealcune esigenze: a) richiesta di abrogare ilnuovo elenco clienti/fornitori; b) richiesta diuniformare i limiti per la gestione della conta-bilità semplificata e per la liquidazione del-l’Iva trimestrale; c) previsione della liquidazio-ne dell’Iva trimestrale per le aziende che rien-trano nei limiti previsti senza necessità di op-zione e senza la maggiorazione degli interes-si dell’1%; d) presentazione annuale del mo-dello Intrastat per i soggetti che hanno realiz-zato nei quattro trimestri precedenti e perciascuna categoria di operazioni un ammon-tare complessivo trimestrale non superiore a50.000 euro; e) abolizione dell’obbligo diemissione della ricevuta e dello scontrino fi-scale in quanto con l’istituzione di nuove me-todologie di controllo quali redditometro,studi di settore, spesometro, sono venutemeno le finalità istitutive della certificazionedegli incassi; f ) abolizione della vidimazionedel registro infortuni, vista la telematizzazio-ne dell’Inail per le denunce infortuni.4) Tavolo lavoro e formazione professiona-le. E’ indispensabile una maggiore razionaliz-
zazione ed integrazione dell’uso delle risorseeconomiche, assicurando un maggior ricono-scimento della formazione continua rispettoa quella iniziale. Non è condivisibile il manca-to rifinanziamento dei poli formativi Ifts, ed inparticolare quello del turismo e dell’artigia-nato, relegando ancora una volta le Pmi ad unruolo secondario. Nel tempo si è creato unmercato privilegiato della formazione, basatoessenzialmente sull’attività pregressa e nonsul know-how specifico o sulla qualità dei ri-sultati. Siamo pertanto in presenza di mecca-nismi di concorrenza sleale che ostacolano legià deboli possibilità di crescita qualitativa ed’innovazione, soprattutto delle piccole e pic-colissime imprese. Bisogna rivedere il sistemaregionale dell’accreditamento evitando, adesempio, d’imporre gli stessi oneri strutturalied organizzativi a chi si occupa di formazioneiniziale e di obbligo formativo.
5) Tavolo politiche industriali e per i servi-zi. Rete Imprese chiede che la Regione Pie-monte avvii un sistema organico di politichepubbliche di valorizzazione ed incentivazionedelle Pmi con strumenti di crescita ideati sumisura. In particolare occorre: a) l’abbassa-mento delle soglie d’investimento minimepreviste dai bandi che non devono essere sta-bilite in astratto, ma definite in relazione al-l’effettiva capacità di investimento/ indebita-mento dell’impresa beneficiaria; b) l’applica-zione generalizzata della formula del vou-cher, salvo motivate eccezioni, tanto per mi-sure agevolative per singole imprese quantoper aggregazioni d’imprese; c) che i Centri diassistenza tecnica del commercio e dell’arti-gianato possano assicurare un contributo sianelle fasi di promozione, supporto e assisten-za delle imprese e sia sotto il profilo dellatempistica e della rendicontazione delle spe-se; d) fruire di bandi che offrano contestual-mente più misure integrate di sostegno. Inparticolare si ritiene utile che vengano som-mate misure tipiche di sostegno.
Felici intervistato dalla Rai
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Eventi Confartigianato
Nasce una rete capillare di supporto per 136.153 imprese artigiane
AL VIA LA RETE DEI PUNTI UNIUTILE AD AFFRONTARE I MERCATIdi Alessio Cochis
Per le 136.153 imprese artigia-ne del Piemonte nasce unarete capillare di supporto peraffrontare i mercati con pro-dotti conformi e pienamenterispondenti agli standard di
qualità, sicurezza e rispetto dell’ambien-te. E’ il sistema di Confartigianato Pie-monte ad avviare nella nostra regioneuna rete di Punti Uni di diffusione in stret-to rapporto con Uni (Ente nazionale diunificazione), organismo di normazionetecnica riconosciuto dallo Stato e dal-l’Unione Europea che studia, elabora, ap-prova e pubblica le norme per tutti i set-tori produttivi. “Questa iniziativa – spiega
Giorgio Felici, presidente di Confartigiana-to Imprese Piemonte – nasce all’internodel protocollo di collaborazione siglatotra Confartigianato e Uni per realizzareservizi di formazione ed assistenza nel set-tore della normativa tecnica, sempre piùleva d’innovazione e sviluppo economico.In questo modo saranno rese disponibilialle imprese, che potranno utilizzarle nellaprogettazione dei propri prodotti e servi-zi, tutte le informazioni sulle novità dellanormazione con possibilità dì consulta-zione gratuita delle norme tecniche”.“Le norme tecniche offrono tutti gli stru-menti per incrementare l’efficienza e lacompetitività delle imprese – aggiunge
Alessandro Santoro, direttore generaledell’Uni – col vantaggio di essere il risulta-to di un lavoro condiviso, perché sonol’autoregolamentazione di singoli settorida parte degli stessi operatori, con la ga-ranzia della trasparenza e della consen-sualità. Fissando requisiti precisi per i benied i servizi, le norme aiutano a tutelare ilconsumatore, contribuiscono a crearemercati nuovi e più ampi e favorisconol’innovazione”.Imprese e professionisti, associazioni dicategoria ed enti pubblici delle provincedi Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,Verbania e Vercelli presso le sedi di Confar-tigianato Piemonte potranno consultaregratuitamente le norme tecniche Uni ebeneficiare di opportunità formative spe-cifiche attraverso la rete dei punti Uni.
Progetto di orientamento rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo
UNA CHIAVE PER L’OCCUPAZIONEL’ARTIGIANATO OFFRE LAVOROdi Carlo Napoli
Il consueto incontro autunnalecon i giornalisti è stata occasioneper presentare il progetto rivoltoagli studenti della scuola dell’ob-bligo per la promozione dell’arti-gianato, ed in particolare quello
dell’eccellenza, ma anche per fare ilpunto sulla crisi. Sono stati forniti datie commenti tratti dall’indagine con-giunturale di Confartigianato Piemon-te relativa all’ultimo trimestre di que-st’anno. Hanno partecipato l’assessoreregionale allo Sviluppo economicoMassimo Giordano e il direttore gene-rale dell’Ufficio scolastico regionaleFrancesco de Sanctis.Spesso molti settori dell’artigianato la-mentano la difficoltà d’individuaregiovani disposti a scommettere su unimpiego lavorativo manuale, preferen-do anni di studio privi di sbocchi occu-pazionali o addirittura di restare senzalavoro in attesa di tempi migliori. E idati confermano ampiamente questa
tendenza: un giovane su quattro è di-soccupato.Agli studenti delle scuole medie infe-riori che ne faranno richiesta sarà do-nata una chiavetta Usb contenente unvideo in cui sono illustrate le occasionidi lavoro che offre l’artigianato, conparticolare riferimento all’eccellenzaartigiana. Il progetto, grazie al sostegnodella Direzione scolastica per il Pie-monte, mira a superare radicati pregiu-dizi sul lavoro manuale che, per com-plesse ragioni storico-culturali, non ap-pare ancora adeguatamente valorizza-to, una vera e propria ulteriore barrieraad un corretto e proficuo incontro traofferta e domanda di lavoro.Confartigianato Imprese Piemonte hascelto già da tempo d’impegnarsi inquesto settore per diffondere tra stu-denti e famiglie una nuova culturad’impresa realizzando negli ultimi treanni progetti quali “Punto lavoro”, “Tut-te le occasioni dell’artigianato” e un ci-clo di conferenze-concerto ancora initinere.
Santoro durante la conferenza stampa
Da sx: De Sanctis, Felici, Giordano e Berna
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Confartigianato Eventi
Siglato un accordo tra Unicredit e Rete Imprese per gli interventi finanziari di sostegno
LA STRADA DELLA RIPRESA PASSA DA RETE IMPRESEOCCORRE NUOVO SLANCIO ALLE PMI PIEMONTESIdi Lino Fioratti
Ètempo di dare nuovo slan-
cio alle aziende perché inquesto momento congiun-turale diventa indispensabi-le non solo continuare asupportare le aziende in dif-
ficoltà, ma anche lanciare allo stessotempo un nuovo progetto strutturaleper affiancare e stimolare le piccole emedie imprese nella fase di ripresa eco-nomica. Nasce così “Ripresa Italia”, unaccordo tra Unicredit e Rete ImpreseItalia con l’obiettivo di supportare lePmi nella fase di rilancio dell’economiaattraverso una serie di prodotti e servi-zi sviluppati grazie al dialogo ed al con-fronto con artigiani e commercianti.Prosegue così il percorso di sostegnoalle imprese che prevede interventi fi-nanziari innovativi.Un ulteriore strumento, anzi, un vero eproprio insieme di strumenti, è da oggia disposizione delle piccole e medieimprese piemontesi che intendono ri-lanciare la propria attività economica,riorganizzandosi per rispondere all’at-tuale delicata fase dei mercati. Lo met-tono in campo Unicredit e Rete Impre-se Italia-Piemonte. Confartigianato è diturno alla guida del sodalizio e pertan-to il suo presidente regionale GiorgioFelici ha sottoscritto per l’accordo colresponsabile nord-ovest di Unicredit,Vladimiro Rambaldi, con cui si sancisceil varo su scala piemontese del proget-to “Ripresa Italia”.Un accordo stipulato con l’intento disupportare le Pmi, in un momento incui è necessario un rilancio dell’econo-mia, attraverso l’accesso ad una serie diprodotti e servizi sviluppati ad hoc at-traverso il dialogo e il confronto co-stante con le associazioni. In questafase congiunturale appare infatti indi-spensabile, oltre che continuare a sup-
portare le aziende in difficoltà, lanciarenuove progettualità strutturali per af-fiancare e stimolare le piccole e medieimprese nella fase di ripresa economi-ca. Col documento sottoscritto vienequindi declinato su scala regionale l’ac-cordo quadro nazionale definito neimesi scorsi che mette a disposizionedelle imprese un plafond da un miliar-do di euro complessivi per l’intero terri-torio nazionale, basandol’erogazione su cinquepilastri fondamentali:Ripresa ciclo economico:ossia una serie di prodot-ti disegnati specificata-mente per accompagna-re le aziende nella fase diripresa del ciclo produtti-vo;Competitività e innova-zione: gli investimenti ininnovazione, ricerca e svi-luppo hanno subito unrallentamento con la crisi e Unicreditoffre l’assistenza alle aziende che inten-dono riattivare questa tipologia di in-vestimenti produttivi;Formazione: in stretta collaborazionecon Rete Imprese Italia, saranno orga-nizzati percorsi di formazione destinatia giovani e neolaureati, per fornire lorole informazioni di base che occorrono achi voglia attivare un’esperienza im-prenditoriale e scegliere la strada dellavoro autonomo;Internazionalizzazione: uno dei driverdella ripresa economica è l’aperturaverso nuovi mercati e la ripresa dell’ex-port e Unicredit intende sostenere conulteriore forza le Pmi nel loro processod’internazionalizzazione;Reti di impresa: il fenomeno dell’aggre-gazione delle Pmi in reti d’impresa puòrappresentare una chance importante
per uscire dalla crisi e Unicredit vuolesostenere questo fenomeno.“L’accordo attua sul piano regionale -commenta Felici - le intese sottoscrittenel primo semestre del 2011 a livellonazionale. Si ribadiscono interventi vol-ti innanzitutto alla ripresa, in una faseeconomica ancora difficilissima perl’economia del Piemonte. Molto signifi-cativi - continua Felici - i sostegni per le
reti d’impresa che mirano ad aggregarele piccole aziende, sia commerciali e delturismo sia artigiane, per farle compe-tere sul mercato internazionale. Si con-ferma come elemento strategico per ilsistema piemontese la collaborazionefra Rete Imprese Italia ed Unicredit chemette a disposizione per l’accordo unplafond da 1 miliardo di euro”.“L’iniziativa al fianco delle associazionidi categoria piemontesi riunite in ReteImprese Italia - ha spiegato Rambaldi -rappresenta un elemento di continuitàdi quel dialogo che UniCredit in questiultimi anni, segnati dalle difficoltà cheben conosciamo, ha sviluppato con ipropri interlocutori nell’ambito dellepiccole e medie imprese locali, nella ri-cerca comune di soluzioni concrete ca-paci di dare sostegno alle aziende nellediverse fasi del ciclo economico”.
Da sx: Giorgio Felici e Vladimiro Rambaldi
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Eventi Confartigianato
Sono 138 le nuove impresepiemontesi (di cui 65 operan-ti nei comparti del manifat-turiero e 73 in quello alimen-tare) che sono state insignitedel marchio “Piemonte Eccel-
lenza Artigiana”. Si va così ad implemen-tare un elenco di aziende che ad oggi, inPiemonte, conta 2784 riconoscimenti. Aconsegnare gli attestati è stato l’asses-sore allo Sviluppo economico e artigia-nato, Massimo Giordano, nell’ambito di“Artò 2011, il Salone dei mestieri d’arte”,rassegna al Lingotto Fiere di Torino.“Le eccellenze del nostro territorio –commenta Giordano - sono un’occasio-ne per rivendicare con orgoglio la cultu-ra del “saper fare” e la nostra identità.Trovare ogni anno un numero così si-gnificativo di nuove imprese che ven-gono insignite di questo titolo è per noimotivo di grande soddisfazione. Siamoa fianco dei nostri artigiani, soprattuttoin un momento così delicato, e lavoria-
mo per dare loro la possibilità di esseresempre più competitivi sul mercato in-terno e mondiale, attraverso mirate po-litiche di semplificazione e d’innovazio-ne. E’ dal contributo numeroso delle pic-cole realtà di eccellenza che, in un’otticadi sistema e di collaborazione strategi-ca, è possibile fare grandi cose”.Le imprese che ottengono il marchio“Piemonte Eccellenza Artigiana” trova-no oggi un importante apprezzamentoda parte delle istituzioni. Il testo unicoper l’artigianato (legge regionale.1/2009) tutela e promuove un patrimo-nio di competenze, professionalità che,in un momento delicato come quelloattuale, può rappresentare un impor-tante valore aggiunto da difendere conmirate politiche d’innovazione. Prota-goniste dell’iniziativa sono quelle im-prese valutate “eccellenti” da appositecommissioni di esperti in quanto svol-gono lavorazioni a regola d’arte, rispet-tando i principi cardine dei disciplinarisecondo cui professionalità e qualitàesecutive devono essere accompagna-te e collegate ad una specifica cono-
S’implementa l’elenco delle aziende virtuose che, ad oggi, registra 2784 riconoscimenti
138 NUOVE IMPRESE ECCELLENTI AD ARTÒUN MARCHIO A GARANZIA DELL’ALTA QUALITÀ
scenza culturale. Il marchio “PiemonteEccellenza Artigiana” rappresenta unatappa importante nell’iter previsto dallanormativa regionale per lo sviluppodell’artigianato piemontese. Per le im-prese, poi, il possesso del marchio, si tra-duce in maggiori opportunità di merca-to, spazi di commercializzazione, occa-sioni per partecipare a rassegne e fieredi settore, iniziative e manifestazioni sulterritorio regionale, nazionale e interna-zionale.La rassegna è dedicata alla promozionee alla valorizzazione delle opere artigia-ne di qualità poste tra arte e design. Vo-luta da Regione Piemonte, Unioncame-re Piemonte e Camera di Commercio diTorino, sostenuta da Confartigianato,Cna e Casartigiani, l’iniziativa rientra trale tante azioni intraprese dalla RegionePiemonte, nel percorso di tutela e valo-rizzazione delle lavorazioni artigianeche si caratterizzano per gli elevati re-quisiti di carattere artistico o per la tipi-cità dei materiali impiegati, per le tecni-che di lavorazione e per il legame con iluoghi d’origine.
di Massimo Avena
Tavolo del Mediterraneo di M. Pistoletto
Da sx: Barberis, Benedetto, Berna e Ferrari
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Confartigianato Eventi
Dal 1° novembre sono operativi e pronti ad intervenire su tutto il territorio regionale
NASCONO I CENTRI DI ASSISTENZA TECNICASQUILLA ANCHE IL 118 ANTIBUROCRAZIAdi Alessio Cochis
Dal 1° novembre sonooperativi su tutto il terri-torio regionale gli spor-telli dei Centri di assi-stenza tecnica per l’arti-gianato (Cat) e il servizio
118 pronto intervento antiburocrazia.L’istituzione dei Cat, prevista dal Pianostraordinario per l’occupazione, è fina-lizzata a fornire alle imprese artigianeservizi qualificati e al superamento del-le difficoltà e degli intoppi burocraticiche le imprese possono riscontrare nel-l’esercizio della loro attività, sia in fasedi avvio sia durante il suo svolgimento.“Il 118 antiburocrazia - commenta l’as-sessore regionale allo Sviluppo econo-mico, Massimo Giordano - è un’impor-tante iniziativa di assistenza e semplifi-cazione per fornire agli artigiani, soprat-tutto a quelli piccoli che non hanno adisposizione grandi strutture che li aiu-tino, un servizio di pronto intervento. Siparte con l’artigianato mettendo a di-sposizione i numeri di telefono da con-
tattare in caso di necessità, ma l’obietti-vo è di sperimentare il servizio in questoambito per poi estenderlo anche alle al-tre categorie. Il servizio sarà attivo in tut-te le province del Piemonte. Abbiamofatto in modo, infatti, che l’iniziativa fos-se il più capillare possibile”.Sono in totale 70 gli sportelli CAT giàoperativi in tutte le Province del Pie-monte: 12 per Alessandria, 7 ad Asti, 4per Biella, 5 a Cuneo, 10 su Novara, 19per Torino, 9 nel Verbano Cusio Ossola e4 per Vercelli. Gli elenchi oggi disponibi-li verranno tempestivamente aggiornaticon gli sportelli in corso di attivazione.“Sappiamo bene - continua Giordano -che gli adempimenti burocratici posso-no essere talvolta asfissianti. I nostri arti-giani hanno bisogno del loro tempo perlavorare e non per cercare di superaregli ostacoli della Pubblica Amministra-zione, magari trovandosi pure costretti arivolgersi a professionisti specializzatisotto compenso. Da oggi basterà con-tattare uno degli sportelli dislocati su
tutto il territorio per poter avere a dispo-sizione gratuitamente dei consulentiche li possano aiutare nei rapporti con iComuni, con le Province, con la Regionestessa, per la risoluzione di eventuali in-toppi amministrativi che si possono in-contrare durante la propria attività”.“Per la creazione di tali sportelli – affer-ma il presidente regionale di Confarti-gianato, Giorgio Felici – ConfartigianatoPiemonte ha costituito punti di riferi-mento del Cat presso tutte le sue asso-ciazioni territoriali. Complessivamentesono 23 gli sportelli esistenti sul territo-rio regionale presso i quali potranno ri-volgersi le imprese artigiane.Ma gli sportelli del Cat non hanno solo lafunzione d’intervenire per risolvere casiproblematici; il loro compito è anchequello di contribuire all’informazionedelle imprese, anche di più piccola di-mensione, sulle disponibilità di servizireali in materia di assistenza tecnica, in-novazione tecnologica e organizzativa,certificazione d’impresa e dei prodotti,tutela dell’ambiente e sicurezza sui luo-ghi di lavoro; quegli ambiti, cioè, di sicu-ro interesse per le imprese per renderepiù professionale ed efficiente la loro ge-stione aziendale. I Cat, che non hannoscopo di lucro, costituiranno quindi unasorta di braccio operativo della Regionesul territorio”.In attuazione del Piano straordinario perl’occupazione la Regione ha stanziatocomplessivamente per l’avvio dei Cat e iprogetti di assistenza alle imprese1.100.000 euro. Tutte le sedi e i riferimen-ti degli sportelli Cat e del servizio 118 –pronto intervento antiburocrazia sonoreperibili agli indirizzi internet:
www.regione.piemonte.it/artig
e artigianato.sistemapiemonte.it
Da sx: Salerno, Cudia, Giordano e Felici
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Province Confartigianato
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorioConfartigianato ImpreseAlessandriaSpalto MarengoCentro Commerciale Pacto
15100 ALESSANDRIATel. 0131.28.65.11Fax 0131.22.66.00
www.confartigianatoal.comE-mail: [email protected]
Acqui TermeVia Municipio, 3Tel. 0144.32.32.18Fax 0144.35.65.65
Casale M.toC.so Indipendenza, 61Tel. 0142.45.47.75Fax 0142.55.662
Piazza Venezia, 13Tel. 0142.78.19.62Fax 0142.78.19.69
Novi LigureVia A. Saffi, 53Tel. 0143.74.69.29Fax 0143.31.47.77
OvadaVia Piave, 25Tel. e Fax 0143.864.57Via Fiume, 2Tel. 0143.812.73Fax 0143.814.37
S. Salvatore M.toVia Tarchetti, 12Tel. 0131.23.31.26Fax 0131.23.85.05
TortonaVia Postumia CO.IN.ART., 2Tel. 0131.86.23.68Fax 0131.82.08.65
ValenzaP.zza S. Giovanni XXIII, 9Tel. 0131.94.21.94Fax 0131.92.33.56
Il Consiglio direttivo del gruppoGiovani Imprenditori di Confarti-gianato Alessandria si è recente-mente riunito per il rinnovo dellecariche sociali e ha eletto presi-dente Cosimo Piras, 39 anni, di
Novi Ligure, titolare della ditta CosimoPiras – costruzioni e ristrutturazioni edi-li – con sede a Stazzano.Piras succede a Gabriele Poggi, nomina-to presidente della zona di Alessandriain seno al Consiglio direttivo di Confar-tigianato, ed ha da subito sottolineatol’importanza del proprio impegno nelGruppo come valore di aggregazione edi crescita professionale e personale.
Al suo fianco sonostati nominati, inqualità di vicepresi-denti, Riccardo Veg-gi e Giorgio Bona, ri-spettivamente pre-sidente della zonadi Valenza e presi-dente della Societàdi servizi di Confar-tigianato Alessan-dria.Piras, dopo aver rin-graziato i presentiper la fiducia dimo-stratagli, nel traccia-re le linee guida del-l’attività dei prossi-
mi mesi ha espresso la volontà di utiliz-zare tutti gli strumenti necessari per co-gliere le opportunità di crescita e con-solidamento che Confartigianato Ales-sandria offre grazie alla sua storia ed aivalori trasmessi negli anni.Ha inoltre evidenziato il compito che ilgruppo Giovani ha nell’adempiere allamission di “far crescere” le neo aziendetrasmettendo alle stesse i valori dell’or-ganizzazione di impresa e della forma-zione professionale continua.A lui ed a tutto il Consiglio in carica van-no gli auguri dell’ex presidente Poggi edel Consiglio direttivo provinciale del-l’associazione.
Cosimo Piras eletto neo presidente dei giovani imprenditori
FAR CRESCERE LE NUOVE AZIENDERIMANE L’OBIETTIVO PRINCIPALEdi Matteo Sacchetti
GIORGIO BONASCELTO PER GUIDARE
LA SOCIETA’ DI SERVIZI
Ringraziando Faustino Franzosi, artigia-no e dirigente dell’Associazione, per ilprezioso lavoro svolto in questi anni delsuo mandato, Confartigianato Alessan-dria saluta il presidente neo eletto dellasocietà di servizi, Giorgio Bona.Bona, artigiano e legale rappresentantedi un’importante azienda che produceed installa serramenti, ha 39 anni e unamentalità all’avanguardia.In un’ottica rivolta a modernizzare i ser-vizi da erogare alle aziende per far fron-te alle crescenti difficoltà imposte dalmercato Bona ha, tra i propri obiettivi,l’aggiornamento professionale alle im-prese che, attraverso le proposte dellasocietà di servizi del tutto coerenti conlo spirito dell’associazione, devono do-tarsi sempre più di strumenti che per-mettano alle stesse di sopravvivere allacompetitività imposta da un mercato dimassa low cost affinando le capacità dianalisi del contesto ed ottimizzando lerisorse interne al fine di ridurre al massi-mo gli sprechi e le diseconomie.A Bona, peraltro tuttora presidente re-gionale del gruppo Giovani, Confarti-gianato augura buon lavoro.
AL
ES
SA
ND
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Cosimo Piras
Giorgio Bona
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Confartigianato Province
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorio
AS
TI
Confartigianato ImpreseAsti
www.confartigianatoasti.comE-mail: [email protected]
14100 ASTIP.zza Cattedrale, 2Tel. 0141.59.62Fax 0141.59.97.02
BubbioVia Roma, 10Tel. 0144/834.44CanelliVia C. Battisti, 1Tel. 0141/82.46.30Fax 0141/82.58.51Castagnole LanzeVia XXIV Maggioc/o Ristorante Castello
Castelnuovo Don BoscoP.zza Dante, 51Tel. 011/992.70.16
Costigliole d’AstiP.zza Umberto I, 31Tel. 0141/96.15.07
MoncalvoP.zza Cavour, 1Tel. 0141/91.75.02
MontiglioMonferrato Via alla Stazione, 3 c/o INA AssicurazioniTel. 0141/99.44.02
Nizza MonferratoCorso Acqui, 42/44Tel. 331/9244639
S. Damiano d’AstiP.zza R. Rossino, 8Tel. e Fax 0141/97.12.46
Villafranca d’AstiVia Roma, 80 accesso da P.zza Mar-coni salita del 118Tel. 335/5292595
Villanovad’AstiPiazza Marconi 10Tel. 333/2467854
Nella sede di Confartigia-nato Asti si è svolto unincontro della dirigenzaper approfondire e pro-muovere importanti ini-ziative in favore dell’arti-
gianato e per la definizione delle nuovelinee strategiche.I lavori, coordinati dal presidente BiagioRiccio, hanno visto la partecipazionedello storico presidente nazionale IvanoSpalanzani, del presidente di Confarti-gianato Campania e Benevento Anto-nio Campese, del vicepresidente di Con-fartigianato Piemonte Luigi Poggi, delpresidente di Confartigianato TrevisoMario Pozza, di Confartigianato Liguria
Durante l’incontro sono state illustrate le iniziative legislative in corso
VANNO IN SCENA I PRESIDENTICOLLABORAZIONE TRASVERSALEdi Nunzio Grasso
e Savona Giancarlo Grasso, di Confarti-gianato Genova Felice Negri, di Confar-tigianato Alessandria e vicepresidente
di Confartigianato Piemonte AdelioFerrari e di Confartigianato TorinoDino De Santis, oltre alla dirigenza diConfartigianato Asti e del mondo eco-nomico ed imprenditoriale.Nel corso dell’incontro sono state illu-strate alcune iniziative legislative incorso di approvazione, per promuo-vere l’occupazione giovanile, l’im-prenditoria femminile e lo sviluppodella imprenditoria in generale, supe-rando le logiche stringenti della bu-rocrazia e l’eccessiva pressione fiscaleche, oggi più che mai, condizionano ilsistema economico della piccola im-presa.Infine l’occasione è stata proficua peranalizzare la forza e la coesione del si-stema Confartigianato non solo attra-verso il ruolo della rappresentanza,ma soprattutto individuando nuovipercorsi di collaborazione trasversaletra le associazioni provinciali per pro-muovere progetti interregionali e re-lazioni imprenditoriali, come recente-mente avviato da ConfartigianatoAsti e Confartigianato Benevento chesi è concretizzata con la visita di unadelegazione d’imprenditori e rappre-sentanti beneventani.
Alessandra Gambino e l’Ad Paolo Bertoluzzo
CONVENTION NAZIONALE DONNE IMPRESA
Si è recentemente tenuta a Romala tredicesima convention nazio-nale Donne Impresa. Per la provin-cia di Asti hanno partecipato lapresidente provinciale Anna MariaCarrer, le vicepresidenti Carla Gino,Susanna Baldissera, Anna Oliva eOmbretta Bergamin.
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Province Confartigianato
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorio
Confartigianato Biella,
promotore ininterrottodi 34 edizioni di Aage, hainteso rappresentare isti-tuzionalmente, con unproprio stand, tutte le
piccole imprese artigiane, vero cuorepulsante dell’economia nazionale, ba-sti pensare che l’artigianato riesce adesprimere, con la propria produttività,oltre il 21% del Pil italiano.Nel 2010 sono stati oltre 200 gli espo-sitori, 300 stand, una superficie espo-sitiva che superava i 10.000 mq,un’isola interamente dedicata ai Mae-stri dell’Eccellenza Artigiana, questostraordinario marchio unico in tuttaItalia, coniato dalla Regione Piemon-te, l’Oscar della professionalità degliartigiani eccellenti. Molte le novità di questa 34^ edizione.
Confartigianato ImpreseBiella
13900 BIELLAVia Galimberti, 22Tel. 015.855.17.11Fax 015.855.17.22
www.confartigianatobiella.itE-mail: [email protected]
CossatoVia Mercato, 71/73Tel. 015/930.08Fax 015/92.23.19
CavagliàVia Roma, 25Tel. 0161/96.61.10Fax 0161/96.79.17
Serravalle SesiaVia Borgosesia, 10Tel. 0163/45.00.97Fax 0163/45.01.28
Trivero PonzoneVia Provinciale, 174/gTel. 015/738.60.46Fax 015/738.75.99
Valle MossoVia Fabbriche, 55Tel. 336/74.79.53
BIE
LL
A
La produttività artigiana esprime oltre il 21% del Pil italiano
AL VIA L’AAGE EXPO D’AUTUNNO34^ EDIZIONE CON MOLTE NOVITÀdi Franco Volpe
ECCELLENZA ARTIGIANAIDENTITÀ E ORGOGLIO
Questo evento è stato programmatoin virtù dell’esperienza maturata at-traverso due edizioni di “Artistica-mente artigiano” (2003 e 2006) con lacreazione di un settore dedicato al-l’Eccellenza Artigiana, la cui posizionestrategica all’interno della manifesta-zione fieristica (baricentrica e nellaprospicenza dell’ingresso principale)ha saputo conferire agli espositori edalla diffusione del marchio regionalegrandissima identità.Il settore dell’artigianato ospita 18spazi espositivi, la cui presenza alta-mente professionale determina quali-ficazione e consenso da parte delpubblico che, sempre numerosissimoe proveniente da tutto il Piemonte, hafrequentato questa importante mani-festazione fieristica.Nel contesto dell’area e delle parteci-pazioni relative molti artigiani d’ec-cellenza non solo biellesi ma anchedella confinante provincia di Vercelliin una sorta di “gemellaggio” dovel’artigianato di qualità è emerso contutta la propria forza, la tradizione e lastoria di territori che hanno molto daraccontare.
SU ENERGIA, AMBIENTE E SERVIZIUNA PARTNERSHIP DI SUCCESSO
Il fiore all’occhiello è sicuramente rappresentato dall’apertura di uno sportello at-tivo o, se si preferisce, un punto di assistenza per i clienti. Si tratta di un ufficio aper-to al pubblico all’interno della sede di Confartigianato presso il quale, non solo iclienti biellesi di Eas, ma più realisticamente tutti i consumatori di energia elettri-ca e gas (aziende e privati cittadini) possono accedere liberamente per chiederequalsiasi genere di informazione e ricevere la consulenza senza sostenere alcuncosto. Quindi, non più faticose ricerche d’informazioni e inseguimenti di addettialla vendita, ma la possibilità di usufruire di un servizio personalizzato dietro l’an-golo di casa.
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presidente di Confartigianato ImpreseCuneo – che prevedono uno smalti-mento più razionale dei rifiuti, questaproposta va oltre gli intenti, sostituendoal verbo smaltire quello ancora più eco-logico del riutilizzare. Gli scarti del-l’estrazione e della lavorazione dellapietra sono di fatto materiali di possibi-le riutilizzo per lavori di drenaggio o diriempimento e quindi a tutti gli effetticlassificabili tra le materie prime secon-darie. Secondo la legge vigente questiscarti, per essere immessi sul mercato,devono risultare innanzitutto puri, cioènon contaminati da sostanze chimiche,ed essere regolamentati da un valoreeconomico. Proprio su quest’ultimofronte siamo impegnati, insieme alla Ca-mera di commercio, per rivedere al piùpresto il prezzario del materiale lapideo,adeguandolo alle condizioni attuali”.La problematica degli scarti lapidei èstata ulteriormente approfondita nelconvegno “Pietra, artigianato, ambien-te” svoltosi al Miac durante un eventoespositivo. “La tecnica del riutilizzo –aggiunge Massimino – laddove è pos-sibile, rappresenta un segnale impor-tante non solo per salvaguardare il no-stro patrimonio ambientale, ma ancheper sgravare le imprese da complessicompiti burocratici legati allo smalti-mento di quei materiali che possonoinvece trasformarsi in un’ulteriore ri-sorsa”.
FERRARIO E’ IL NUOVODIRETTORE GENERALE
Cambio ai vertici direzionali di Confartigia-nato Imprese Cuneo. Alessandro Mario Fer-rario, classe 1965, ha lasciato il ruolo di am-ministratore delegato di Tecnogranda spa,per subentrare a Gianangelo Brovia in qua-lità di direttore generale dell’associazione.Ferrario, laureato in Ingegneria delle tecno-logie industriali con specializzazione in bu-siness administration e management, ha la-vorato in Italia e all’estero per imprese mul-tinazionali di largo consumo e di servizi. Haal suo attivo un’esperienza consolidata nel-la gestione dell’innovazione tecnologica,avendo operato dal 2007 ad oggi in enti estrutture finalizzate principalmente al sup-porto dei processi di modernizzazioneaziendale. Inoltre, nel biennio 2008 – 2009, èstato direttore generale di Finpiemonte eprofessore a contratto dal 2003 al 2007presso l’ateneo di Parma e dal 2007 al 2008presso il Politecnico di Torino.“Di fronte agli attuali scenari economici –commenta Domenico Massimino, presiden-te di Confartigianato Imprese Cuneo – lanostra associazione sta procedendo adun’azione rafforzativa dei suoi organi ge-stionali ed amministrativi per mettere incampo azioni sindacali e di servizio semprepiù incisive in favore delle imprese associa-te. Il gruppo direzionale, di cui continuerà afar parte anche Brovia, acquisisce con Ferra-rio un’ulteriore spinta propulsiva in idee eprogettualità, volte a sostenere le aziendenel difficile percorso di superamento dellacrisi”.
Confartigianato Province
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorio
Una filiera completa dellapietra, che parta dal-l’estrazione del prodottolocale fino al suo utilizzofinale, a cui si aggiungapoi il recupero del mate-
riale di scarto come materia prima se-condaria nobilitando in tal modo ancheil cosiddetto rifiuto. Su questo percorsovirtuoso, illustrato in un incontro a Cu-neo dall’assessore provinciale all’Am-biente e sindaco di Barge Luca Colom-batto, c’è piena condivisione da parte diConfartigianato Imprese Cuneo che,proprio nel 2011, ha focalizzato il suoimpegno promozionale sul settore lapi-deo, con l’allestimento di una mostraspecifica nel filatoio di Caraglio, dal tito-lo “Raccontare la pietra” ed ha avviatouna serie nutrita d’iniziative per valoriz-zare il prodotto in un contesto di salva-guardia dell’ambiente e del territorio.“Tra le varie iniziative di tutela ambien-tale – commenta Domenico Massimino,
CU
NE
O
Raccontare la pietra per promuovere tutto il settore lapideo
RIUTILIZZARE GLI SCARTISALVA AMBIENTE ED ECONOMIAdi Daniela Bianco
Confartigianato Imprese Cuneo12100 CUNEOVia I° Maggio, 8 Tel. 0171 / 451.111 - Fax 0171 / 697.453www.confartcn.itE-mail: [email protected]
AlbaC.so Piera Cillario Ferrero, 8Tel. 0173 / 441.138Fax 0173 / 440.412
Bagnolo PiemonteCorso Vittorio Emanuele, 11Tel. 0175 / 348.385Fax 0175 / 348.385
Borgo San DalmazzoLargo E. Bertello, 5Tel. 0171 / 269.728Fax 0171 / 265.103
BraPiazza G. Arpino, 35Tel. 0172 / 429.611Fax 0172 / 429.612
BuscaC.so Giovanni XXIII, 30Tel. 0171 / 944.362Fax 0171 / 944.362CanaleP.zza Trento Trieste, 34Tel. 0173 / 970.359Fax 0173 / 970.359Carrù P.zza Mercato, 16/ATel. 0173 / 750.908Fax 0173 / 779.310
Ceva P.zza Gandolfi, 18Tel. 0174 / 701.250Fax 0174 / 721.250
DoglianiV.le Roma, 53Tel. 0173 / 71.252Fax 0173 / 721.907
DroneroVia IV Novembre, 50Tel. 0171 / 917.883Fax 0171 / 909.168
FossanoVia Lancimano, 4Tel. 0172 / 60.715Fax 0172 / 637.102
GaressioVia Vittorio Emanuele II, 148Tel. 0174 / 803.210Fax 0174 / 803.210
MondovìVia Prato, 18Tel. 0174 / 44.203Fax 0174 / 44.236
NarzoleVia Cavour, 93Tel. 0173 / 776.866Fax 0173 / 776.866
RacconigiPiazza del Gesù, 4Tel. 0172 / 86.242Fax 0172 / 86.242
SaluzzoVia Vittime di Brescia, 3Tel. 0175 / 42.014 – Fax0175 / 41.875
SaviglianoVia Molinasso, 18Tel. 0172 / 712.207 - Fax0172 / 712.516
Alessandro Ferrario
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorio
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VA
RA
-VC
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Confartigianato ImpreseNovara - Vco
28100 NOVARAVia S. Francescod’Assisi, 5/dTel. 0321.66.11.11Fax 0321.62.86.37
www.artigiani.itE-mail: [email protected]
Verbania PallanzaC.so Europa, 27Tel. 0323/58.86.11Fax 0323/50.18.94Oleggio Via Don Minzoni, 9Tel. 0321/96.94.11Fax 0321/933.92Carpignano SesiaVia Cavour, 54Tel. 0321/82.58.17
Zona OssolaCorso Dissegna, 20Domodossola
OmegnaP.zza Mameli, 1Tel. 0323/88.27.11Fax 0323/88.27.44
Castelletto TicinoVia S. Carlo, 17Tel. e Fax 0331/97.13.53
AronaVia Roma, 14Tel. 0322/23.37.11Fax 0322/24.92.97
StresaVia Carducci, 4Tel. 0323/312.70Fax 0323/304.42GalliateV.le D. Alighieri, 50Tel. 0321/86.41.00Fax 0321/80.96.09
BorgomaneroVia Matteotti, 42Tel. 0322/83.76.11Fax 0322/84.62.19
TrecateC.so Roma, 95/aTel. 0321/750.40Fax 0321/78.58.02
Romagnano SesiaP.zza Libertà, 28Tel.e Fax 0163/83.54.96
Gravellona ToceVia Liberazione, 20/aTel. 0323/86.97.11Fax 0323/84.85.76
CannobioVia V. Veneto, 20Tel. 0323/704.68Fax 0323/73.87.01
San Maurizio d’OpaglioP.zza Martiri della Libertà, 3Tel. 0322/96.72.17
Una riflessione sulla sicu-rezza nei luoghi di lavoro,tema importante. E l’av-vio del “mese della sicu-rezza”: esperti specializ-zati in sicurezza nei luo-
ghi di lavoro e medicina del lavoro, a di-sposizione gratuitamente delle impresenelle sedi Confartigianato di Oleggio,Trecate e Galliate, per illustrare gliadempimenti previsti dalla normativain tema di sicurezza e contribuire ad in-formare e prevenire. A Galliate la salaera stracolma d’imprenditori per il con-vegno “Salute e si-curezza nei luoghidi lavoro” promos-sa col patrociniodel Comune di Gal-liate e realizzata in-sieme ad Artigian-cassa, Cdc Cernaiae Dr srl.Relatori RaffaeleGuariniello (Procu-ratore generale diTorino) e BiagioCalò (direttore di-partimento pre-venzione Asl 13Novara). Guariniel-lo ha confermatol’importanza dellasicurezza nei luo-
ghi di lavoro, analizzando ed illustrandola normativa in vigore, mentre BiagioCalò ha illustrato l’attività dello Spresale ricordato come ai controlli occorra ab-binare la prevenzione e la formazione.“Il convegno – spiegano il presidente eil direttore di Confartigianato Imprese,Francesco Del Boca e Amleto Impaloni –ha voluto confermare il nostro per raf-forzare e consolidare la cultura della si-curezza nei luoghi di lavoro perché la si-curezza è un valore importante ed im-prescindibile”. I dati Inail evidenziano,nel novarese e nel Vco, una diminuzione
Negli ultimi cinque anni gli infortuni sono in calo significativo
AVVIATO IL MESE DELLA SICUREZZAGUARINIELLO TAGLIA IL NASTROdi Renzo Fiammetti
ARGENTINA ED ESTONIAULTIMI DUE OSPITI
DEL PROGETTO EXPORT
Nel mese di novembre, Confartigia-nato ha promosso diversi momentiimportanti legati all’export e agli in-contri internazionali. Due missionicommerciali sono state ospitate daConfartigianato: una argentina e unaestone. Entrambe le iniziative sonostate realizzate nell’ambito del pro-getto export, sviluppato per promuo-vere la presenza d’imprese novaresi edel vco all’estero.Sempre per il settore export, partico-larmente partecipato è stato l’incon-tro sulle opportunità che la Cina puòoffrire alle piccole imprese, seratasvolta nell’ambito del ciclo “I giovedìdell’impresa” e condotta dallo studioZunarelli. A fine mese si è svolta inve-ce una missione commerciale di Con-fartigianato Imprese in Qatar.
degli infortuni nelle aziende artigianedal 2006 al 2010: “In tale periodo gli in-fortuni denunciati dalle aziende arti-giane sono diminuite di oltre il 42%nel novarese e del 36% circa nel Vco,passando da 733 a 420, e da 398 a 254rispettivamente”.
Da sx: Impaloni, Guariniello e Del Boca
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Confartigianato Province
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorioConfartigianato ImpreseTorino
10139 TORINOVia Frejus, 106Tel. 011.506.21.11Fax 011.506.21.00
www.confartigianatotorino.itE-mail: [email protected]
TorinoVia Vandalino, 82/30Tel. e Fax 011/403.48.78
PineroloC.so Porporato, 25Tel. e Fax 0121/32.25.59
Torino Via Tempio Pausania, 13Tel. e Fax 011/30.75.88
IvreaVia Torino, 133Tel. e Fax 0125/42.51.45
Rivarolo C.seVia Piave, 18Tel. 0124/298.81Fax 0124/42.42.35Torino C.so Novara, 14Tel. 011/248.98.56Fax 011/85.83.92
MoncalieriC.so Roma, 13Tel. e Fax 011/640.72.42
RivoliVia Ferrero, 31Tel. 011/953.90.41Fax 011/9539067
Torino C.so Lombardia, 165/bTel. e Fax 011/739.23.54
Settimo T.seVia Italia, 11Tel. e Fax 011/897.11.32
CarmagnolaVia S. Francesco di Sales, 3Tel. e Fax 011/971.64.53
OrbassanoVia Torino, 3Tel. 011/901.75.78Fax 011/901.83.81
TO
RIN
O
Alcune delle proposte dimerchandising musealelegate al circuito delle resi-denze reali del Piemonte esviluppate nell’operazionedidattica “Materialmente”,
che ha visto coinvolti 150 studenti uni-versitari di design del Politecnico di To-rino e 30 aziende artigiane del territoriopiemontese, saranno oggetto di unaprima fase di test vendita nel book shopall’interno della Casa del Conte Verde diRivoli, dove sarà proposto “Material-mente”.Promosso da Confartigianato ImpreseTorino e col sostegno di Camera di com-mercio e Regione Piemonte, il progettoMaterialmente, recentemente in mostraad Artò 2011, ha prodotto 40 propostedi design orientate alla funzionalità, du-rabilità, contestualità, interazione e so-stenibilità; costruite a più mani diretta-
mente in bottega, costituiscono il primonucleo di una possibile nicchia di mer-cato che interpreta la storia con un de-sign consapevole e con una fattura arti-gianale di eccellenza.
Quaranta proposte orientate alla funzionalità verso il mercato
“MATERIALMENTE” A CASA DEL CONTESTORIA E DESIGN IN VENDITA
l’evento “Meet design”. Saranno espostii prodotti rigorosamente italiani e a fi-liera corta di una sessantina d’impreseartigiane torinesi e piemontesi che vo-gliono rivendicare l’orgoglio della ma-nifattura italiana. I settori coinvoltisono quelli della moda, dell’arreda-mento e del cibo. L’obiettivo è augura-re a tutti un Natale nel nome del madein Italy e della qualità, anche sul frontedel design autoprodotto: in mostralampade, librerie, sedie ma anche gio-ielli, occhiali e abiti nati spesso dall’in-contro tra giovani creativi e piccoliproduttori.L’allestimento sarà completato dallapresenza di alcuni artisti torinesi checon le loro opere proporranno sugge-stive contaminazioni creative con ilmondo dell’artigianato. Testimoni diuna green economy reale, gli artigianisono qui per proporre al grande pub-blico del passaggio torinese e delloshopping natalizio un made in Italynuovo, indipendente, a km zero, in gra-do di rispettare l’ambiente e l’intelli-genza di chi lo sceglie.Grazie al patrocinio del Museo dell’Au-tomobile, i visitatori di “I love it” po-tranno accedere al Museo dell’Auto diTorino con un ingresso ridotto a 6euro.
di Davide Testera
“I LOVE IT” RADDOPPIAE TRAGUARDA IL 2012
Riprendendo il successo ottenuto dallamostra “I love It: 100% stile italiano” cheha totalizzato oltre 39.000 visitatori tra il26 luglio e il 25 settembre 2011 nellaprestigiosa sede del Museo nazionaledell’automobile di Torino, grazie alla col-laborazione della Regione Piemontecon le tre associazioni dell’artigianatoviene riproposta. Questa volta con unavocazione commerciale dichiarata, lamostra sarà in scena fino al al 12 genna-io 2012 nella splendida cornice dell’areamostre del Palazzo della Regione Pie-monte, in piazza Castello, a Torino, prota-gonista a partire dalle Olimpiadi inver-nali di Torino 2006 dei grandi eventi chesi sono svolti sul territorio.L’iniziativa che si svolge nell’ambito diEsperienza Italia, è sostenuta dalla Re-gione Piemonte e beneficia del contri-buto finanziario della Camera di com-mercio di Torino, oltre al patrocinio delMuseo nazionale dell’automobile ed èinserita tra gli eventi a margine del-
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Province Confartigianato
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Uffici CONFARTIGIANATO IMPRESE sul territorio
VE
RC
EL
LI
Confartigianato ImpreseVercelli
13100 VERCELLILargo M. d’Azzo, 11Tel. 0161.28.24.01Fax 0161.28.24.35
www.artigiani.vc.itE-mail: [email protected]
BorgosesiaViale Varallo, 35Tel. 0163/228.78Fax 0163/200053
Livorno FerrarisPiazza Corio, 1
GattinaraC.so Cavour, 23
TrinoVicolo della Misericordia, 4Tel. 0161/80.15.73Fax 0161/829825
CrescentinoP.zza Garibaldi, 2
Saluggia c/o Casa Faldella
Varallo SesiaVia Don Malo, 17Tel. 0163/516.50
SanthiàC.so U. Italia 24/a
CiglianoC.so Re Umberto I°, 58
Il traffico soffoca l’intera città diVercelli ed in modo particolare ilcentro storico, per cui la città staprovvedendo alla revisione e re-golamentazione dei permessi allazona a traffico limitato a seguito
della realizzazione dei varchi video-sorvegliati che saranno attivati dopoun periodo di sperimentazione.A monte si è reso necessario uno stu-dio del nuovo sistema di controllo de-gli accessi e dei transiti veicolari basatosul riconoscimento delle targhe accre-ditate. In un secondo momento verran-no raccolti i dati di tutti gli imprendito-ri che operano all’interno dell’area per
individuare preliminarmente i rispetti-vi veicoli che effettuano movimentinella Ztl per la attività lavorative pro-prie di ogni impresa in modo tale daquantificare e dimensionare l’impattodi transiti, percorrenze e tipologie deiveicoli.Altro elemento da monitorare è quellorelativo anche all’aspetto ambientale,per rispettare il progetto europeo Trail-blazer al quale il comune di Vercellipartecipa. Confartigianato collaboracon il Comune per la diffusione dellainiziativa e la disponibilità a dialogarecon le imprese interessate per ovviarealle problematiche di circolazione che
Il traffico soffoca tutta la città ma soprattutto il centro storico ed obbliga alla revisione della Ztl
LE IMPRESE SONO A RISCHIO DI MULTEIL COMUNE DISPONIBILE AL DIALOGOdi Luigi Crosta
comportano interventi urgenti e dimanutenzione ordinaria e straordina-ria per gli immobili situati all’internodell’area Ztl.Accanto a questo progetto il comuneha prescritto limitazioni in materia ditraffico veicolare per esigenza di tutelaambientale ed ha recepito le osserva-zioni della Confartigianato nella qualesi richiedevano la possibilità, da partedelle imprese, per interventi tecnicooperativi o di trasporti urgenti o diemergenza esibendo la copia del certi-ficato d’iscrizione alla Camera di com-mercio da cui risulti l’attività dell’azien-da.
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Storie d’imprese e imprenditori Confartigianato
san Tommaso 11/e, di fronte alla storicaLavazza e a pochi metri dalla casa deiRomagnano, precedente sede. Luciano Fagnola, artigiano del libro, la-vora nel campo della legatoria da oltrequarant’anni. Allievo di valenti maestrialla Scuola grafica salesiana del Colledon Bosco, ha saputo integrare la for-mazione con corsi di alta specializ-zazione presso il ‘Centro del bel libro’ di
Ascona, nonché con competenze com-plementari su cartodesign, tecniche distampa e meccanica delle strumentazio-ni di lavoro.Fagnola ha due motivazioni forti nell’in-traprendere la sua carriera: lavorare conle mani ed occuparsi della vita dell’og-getto libro (dalla carta agli inchiostri perimprimerne le pagine, alla rilegatura).Inizia come operaio nella legatoria Roc-chietti nel 1975, prosegue la sua attivitàlavorativa fino a diventarne il titolare nel1981 allargando i settori di lavorazione
Fra i riconoscimenti internazionali Fagnola vanta il 1° premio alla Biennale della legatura di Parigi
La Bottega Fagnola, sin dal suonascere, s’ispira ad un profon-do rispetto per la maestria ar-tigianale di tutti quegli uomi-ni, stampatori, legatori e re-stauratori che hanno contri-
buito e contribuiscono a quel tesoro ditestimonianze scritte che ha permessoe permette la conservazione e la tra-smissione della memoria dell’uomo. Coniugando semprecon originalità creativale tecniche artigianalicon una conoscenzapuntuale e costante-mente aggiornata dimetodi e materialinuovi derivanti dall’au-silio dell’innovazionetecnologica, le lavora-zioni della Bottega Fa-gnola spaziano dalla le-gatoria moderna ed ar-tistica, al cartodesign eall’oggettistica, al re-stauro, cercando con lamassima accuratezza epropositività di soddi-sfare le più svariate esi-genze della sua cliente-la. La prima sede della Bottega Fagnola èstata la casa dei Romagnano in via deiMercanti, a due passi da via Garibaldi,nell’antica contrada dei Guardinfanti. Èla sede nella quale nel 1955 ha avutoorigine prima con il nome di LegatoriaRocchietti e divenuta in seguito Botte-ga Fagnola, ivi rimasta per oltre 50 anni,fino al 2009. Dal 2010 la Bottega Fagno-la si trova, con una veste rinnovata e lacortesia e la professionalità di sempre,in due nuove sedi: il laboratorio in viaOrvieto 19 a Torino e il negozio in via
MANI E LIBRI AL SERVIZIO DELLA MEMORIADA OLTRE 50 ANNI RESTAURATORE D’ARTE
dalla sola legatoria moderna al cartode-sign, al restauro archivistico e librario,alla legatoria d’arte e, negli ultimi anni,alla stamperia.La Bottega Fagnola è un marchio cheoggi contraddistingue la qualità del la-voro di Luciano e del suo staff, unendole vecchie maestrie artigiane alle nuovetecnologie per creare servizi e prodottiartigianali e al contempo all’avanguar-
dia. Ha collaborato con artistidi fama internazionale comeUgo Nespolo, Guido Giordano,Francesco Casorati, GiuseppeUncini, Ferdinando Texidor,Aldo Mondino, Francesco Mu-sante e con giovani artisticome Irene Bedino, Luca Bosioe Samantha Farina per la rea-lizzazione di legature artisti-che contemporanee, che han-no partecipato ad esposizioniinternazionali in Italia, Francia,Belgio, Inghilterra, Stati Uniti esono state esposte in mostrepersonali in alcune prestigioselibrerie di Torino.Maestro rilegatore e inse-gnante, affianca all’attività ar-tigianale l’attività di docente,sia per avvicinare il pubblico al
mondo del libro, sia per formare giovaniragazzi al mestiere di legatore e restau-ratore. Ha trasmesso la passione per ilsuo lavoro anche alla figlia Paola, adoggi impegnata nella formazione su piùfronti riguardanti le arti del libro. Rilega-tore d’arte di fama internazionale, manon solo: come detto le sue competen-ze abbracciano il campo del restauro,del cartodesign, della meccanica per lalegatoria. Una competenza che spazia epermette di rispondere ad ogni esigen-za, nonché una passione ed un conti-
A cura di Annelise Caverzasi
Luciano Fagnola al lavoro
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Confartigianato Storie d’imprese e imprenditori
nuo approfondimento sulle arti del li-bro affini, quali la tipografia e la calligra-fia.Alla professionalità come maestro rile-gatore, Fagnola unisce da oltre vent’an-ni le competenze nell’ambito della con-servazione e del restauro, competenzeacquisite presso il ‘Centro del bel libro’ diAscona e presso la ‘Certosa’ di Firenze. Inquanto restauratore accreditato, ha col-laborato all’allestimento di mostre com-prendenti materiale archivistico-librarioe non solo, tra cui le esposizioni che han-no segnato la riapertura di Villa della Re-gina a Torino nel 2007 e della Reggia diVenaria Reale nel 2008. Oltre agli inter-venti di restauro, insieme allo staff spe-
cializzato della Bottega, cura la realizza-zione di riproduzioni e fac-simili desti-nati all’esposizione ed alle attività di-dattiche nei musei, nonché il condizio-namento delle opere restaurate in con-tenitori in materiale adatto alla conser-vazione costruiti ad hoc secondo le esi-genze.Non solo legatoria, e non solo libri: cu-stodie, scatole, camicie, scatole di formeed usi particolari, raccoglitori, portame-nu per le legature più preziose. Ma an-che oggetti di uso quotidiano possonotrasformarsi in qualcosa di speciale, conla maestria di un’esecuzione a regolad’arte e la creatività e l’innovazione dinuove soluzioni tecniche e materiche.Nel cartodesign Fagnola esprime al me-glio il connubio tra artigiano e designer.Pienamente consapevole dell’impor-tanza di trasmettere il proprio sapere,Fagnola affianca all’attività artigiana an-che quella d’insegnante lavorando supiù livelli: dalle dimostrazioni e confe-renze divulgative alla formazione pro-fessionale e al tutoraggio, insegnandosia legatoria che restauro, incarna ap-pieno tutti i significati contenuti nel ti-
tolo di cui è stato insignito, maestro rile-gatore. Ad oggi è stato docente in corsidi formazione professionale di legatoriae restauro per: Istituto d’arte Passoni diTorino, Scuole tecniche san Carlo di Tori-no; Università e Politecnico di Torino, Fa-coltà di architettura. Tra i riconoscimentiin ambito internazionale va citato il pri-mo premio alla Biennale mondiale dellalegatura d’arte di Parigi e la partecipa-zione all’esecuzione del libro più grandedel mondo inserito nel guinness dei pri-mati.
Confartigianato
Sempre vicini
all’artigiano
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Zoom Confartigianato
La crisi picchia duro, ma le im-prenditrici resistono e fannoguadagnare all’Italia il recordeuropeo del maggior numerodi aziende ‘rosa’. A rilevarlo èl’Osservatorio sull’imprendi-
toria femminile curato dall’Ufficio studidi Confartigianato e presentato alla 13^convention nazionale Donne Impresa.Secondo l’Osservatorio nel 2011 in Italiaoperano 1.531.200 imprenditrici e lavo-ratrici autonome. Al secondo posto laGermania con 1.383.500 imprenditrici,seguita da Regno Unito (1.176.500), Po-lonia (1.035.200), Spagna (912.500) eFrancia (827.200). In particolare, le donne alla guida d’im-prese artigiane sono 368.677. Questaleadership italiana nell’Ue viene confer-
mata anche dal peso che l’imprendito-ria femminile ha sul totale delle donneoccupate: in Italia è del 16,4%, di granlunga superiore al 10,3% della mediadell’area Euro.“I dati del nostro Osservatorio - sottoli-nea Edgarda Fiorini, presidente di Don-ne Impresa Confartigianato – dimostra-no che fare impresa è sempre più unmestiere da donne. Siamo in presenza diuna imprenditoria femminile forte e di-namica che va incoraggiata. Al pari deinostri colleghi abbiamo bisogno di in-terventi che ci liberino dai troppi vincolie costi che soffocano le iniziative im-prenditoriali. E vogliamo contare su unwelfare che permetta alle donne di con-ciliare lavoro e famiglia e di esprimerenell’impresa le nostre potenzialità”.
13^ CONVENTION NAZIONALELE IMPRENDITRICI RESISTONO
Fotografia del mercato del lavoro femminile: Italia al top nell’Ue
Se fare impresa è sempre piùun’occupazione femminile, ledonne si fanno largo anchein settori all’avanguardia etradizionalmente maschili. Leimprenditrici impegnate nel-
l’high-tech formano una pattuglia di12.261, pioniere che si sono avventura-te in ambiti come la robotica, l’elettroni-ca, la chimica farmaceutica, la produzio-ne di software e di apparecchiature dialta precisione, le telecomunicazioni, laricerca scientifica, la consulenza infor-matica. Le donne a capo di piccole im-prese innovative sono il 22,5% del tota-le degli imprenditori specializzati neisettori high tech.
Sono 12.261e si fanno largo nei settori legati all’high-tech
LE DONNE CONQUISTANO IL FUTUROPIONIERE DELL’INNOVAZIONE
Imprenditrici e lavoratrici autonome in Europa I trimestre 2011
Paese Donne occupate
indipendenti %
Italia 1.531.200 15,3
Germania 1.383.500 13,8
Regno Unito 1.176.500 11,7
Polonia 1.035.200 10,3
Spagna 912.500 9,1
Francia 827.200 8,2
Romania 521.500 5,2
Paesi Bassi 399.900 4,0
Grecia 391.800 3,9
Portogallo 381.100 3,8
Repubblica Ceca 251.500 2,5
Belgio 175.400 1,7
Austria 167.200 1,7
Ungheria 139.800 1,4
Svezia 126.700 1,3
Bulgaria 117.300 1,2
Finlandia 103.000 1,0
Repubblica Slovacca 98.300 1,0
Danimarca 59.300 0,6
Irlanda 57.500 0,6
Lituania 49.500 0,5
Lettonia 38.600 0,4
Slovenia 38.200 0,4
Estonia 17.900 0,2
Cipro 17.700 0,2
Lussemburgo 6.400 0,1
Malta 3.600 0,0
UE a 27 10.028.200 100,0
Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Eurostat
La presidente Fiorini al centro della delegazione piemontese alla convention
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Confartigianato Zoom
IN ITALIA PRIMATO NEGATIVO PER LE DONNE INATTIVESIAMO IN RITARDO DI 23 ANNI RISPETTO ALL’EUROPAdi Massimo Bondì
“Crisi della politica ed evoluzione della rappresentanza: quali prospettive?” era il tema della tavola rotonda
dell’Europa a 27. Le cose vanno diversa-mente nei maggiori Paesi europei chespendono più del doppio dell’Italia: laGermania investe per famiglia e mater-nità il 2,8% del Pil, la Francia il 2,5%. Il di-vario diventa enorme con i Paesi delNord Europa: in Danimarca il 3,8% delPil viene destinato a spesa pubblica perla famiglia, in Irlanda la quota è pari al3,1%, in Finlandia e Svezia è del 3%. Allarmanti i dati dell’Osservatorio diConfartigianato sulla carenza di servizipubblici per l’infanzia (asili nido, micro-nidi o servizi integrativi): la percentualedi bambini fino a 3 anni che ne usufrui-scono è del 12,5%, vale a dire appena unterzo dell’obiettivo di Lisbona del 33%programmato per il 2010. Non va me-glio per i servizi di cura e assistenza aglianziani. L’indicatore esaminato da Con-fartigianato è dato dalla percentuale dianziani trattati in assistenza domiciliareintegrata (Adi) rispetto al totale dellapopolazione con 65 anni e oltre. Anchetale indice, in media nazionale, è sostan-zialmente modesto e pari al 4,3%.
Un momento della tavola rotonda
In Italia la partecipazione femmini-le al mercato del lavoro rimane trale più basse d’Europa. Il tassod’inattività delle donne nel nostroPaese è del 48,9%, a fronte dellamedia europea del 35,5%. Peggio
di noi fa soltanto Malta. In pratica siamoin ritardo di 23 anni rispetto all’Europa:il nostro attuale tasso d’inattività delledonne è uguale a quello registrato nel1987 dai Paesi dell’allora Comunità eu-ropea.Le cose peggiorano, e di molto, nel Mez-zogiorno: la Campania, tra le 271 regio-ni europee, fa registrare il più alto tassodi inattività femminile: 68,9%. All’altrocapo della classifica il Trentino Alto Adi-ge dove il tasso di inattività si dimezza
al 34,9%. A tenere distanti le donne dal mondodel lavoro vi è soprattutto il basso inve-stimento in quei servizi di welfare chedovrebbero favorire la conciliazione traattività professionali e cura della fami-glia. Anche in questo caso il nostro Pae-se è nelle posizioni peggiori della classi-fica europea. Secondo l’Ufficio studi diConfartigianato, con appena l’1,3% delPil speso dallo Stato in interventi per fa-miglia e maternità ci collochiamo al 23°posto insieme con Bulgaria, Portogalloe Malta. In termini negativi ci batte sol-tanto la Polonia. In pratica, in Italia laspesa pubblica per famiglia e maternitàè pari a 320 euro ad abitante, vale a dire203 euro in meno rispetto alla media
Le province con la più alta e più bassa inattività femminile per ciascuna regione
Anno 2010 - tasso di inattività 15-64 anni e ranking nazionale
Regione Provincia con inattività più bassa
Tasso di inattività
Classifica nazionale
Abruzzo 24 2,84 aliuqA'LBasilicata 92 1,85 aznetoPCalabria Catanzaro 61,8 20 Campania 72 6,85 onillevAEmilia-Romagna 701 7,03 annevaRFriuli-Venezia Giulia 88 7,83 etseirTLazio 46 4,14 amoRLiguria 29 8,73 avoneGLombardia 79 2,73 onaliMMarche 87 0,04 atarecaMMolise 23 3,55 ainresIPiemonte 401 0,43 alleiBPuglia 52 7,95 ecceLSardegna Olbia-Tempio 41,6 63 Sicilia 32 0,16 anisseMToscana 69 4,73 ezneriFTrentino-Alto Adige Provincia Autonoma Bolzano 34,9 103 Umbria 27 3,04 aigurePValle d'Aosta 99 4,63 atsoAVeneto 98 1,83 onulleBElaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Istat
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Confartigianato Confartigianato
NOVITÀ IN CONFARTIGIANATONASCONO IL CENTRO DI ASSISTENZA TECNICA E I PUNTI UNI
Con la delibera dirigenziale n. 44 del 10 febbraio 2011 la Regione Piemonte ha riconosciuto ed accreditato il Centro diassistenza tecnica (Cat) di Confartigianato Imprese Piemonte, con sede regionale a Torino in via Andrea Doria 15 egli sportelli di riferimento ubicati presso le sedi delle Associazioni provinciali di Confartigianato (si veda elenco nella pa-gina affianco).Con la creazione dei Cat l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico ha inteso sostenere i processi di ammoder-namento delle imprese artigiane piemontesi attraverso la diffusione di un’adeguata rete di soggetti in grado di faci-litare l’accesso alle informazioni e il rapporto con la Pubblica Amministrazione.Finalità del Cat è quella di fornire assistenza tecnica e consulenza in merito a tematiche importanti per lo sviluppo e lastrategia d’impresa. Tra esse assumono particolare rilevanza: la formazione e la consulenza in materia d’innovazione tec-nologica, la tutela di ambiente, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, la certificazione d’impresa e loro prodotti e servi-zi, la promozione commerciale.Tra le prime iniziative programmate dal Cat Confartigianato Piemonte assume particolare valenza il progetto
“118 PRONTO INTERVENTO ANTIBUROCRAZIA PER L’ARTIGIANATO”avviato nel novembre 2011 e previsto nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione della Regione Piemonte.Con questo nuovo servizio potranno rivolgersi agli sportelli del Cat–Confartigianato Piemonte tutte le imprese artigia-ne, anche non associate a Confartigianato, che necessitano di particolari informazioni connesse all’esercizio dell’attivi-tà d’impresa o che incontrano problemi nella gestione di pratiche particolarmente complesse con la Pubblica ammini-strazione o altri enti.Nell’ambito delle attività del Cat, oltre al progetto “118 Pronto intervento antiburocrazia” Confartigianato Imprese Pie-monte ha considerato prioritario stringere da subito partnership con organismi qualificati al fine di garantire elevati li-velli qualitativi dell’offerta di servizi alle imprese.Le imprese artigiane, infatti, sono sempre più interessate dalla normativa europea da cui non ci si può e non ci si devesottrarre, sia perché in alcuni casi sono previsti obblighi che, se disattesi, impedirebbero l’immissione dei beni sul mer-cato, sia perché in altri casi costituiscono vere e proprie occasioni per migliorare l’efficienza produttiva e la competitivi-tà sui mercati, con possibilità di aprire nuovi sbocchi commerciali ai propri prodotti.In tale contesto Confartigianato Imprese Piemonte ha considerato fondamentale avviare rapporti di collabora-zione, sia a livello europeo che nazionale, con enti ed istituzioni preposti alla realizzazione e diffusione delle normeeuropee al fine di poter disporre in modo diretto e certo delle informazioni riguardanti la loro pubblicazione. Tra questi enti, importanza fondamentale ha l’Uni - Ente nazionale di unificazione, che ha il compito di studiare, elabo-rare, approvare e pubblicare le norme tecniche - le cosiddette “norme Uni” - in tutti i settori dell’artigianato, dell’indu-stria, del commercio e del terziario. Tali norme tecniche contribuiscono al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del sistema economico nazionalerappresentando strumenti di supporto all’innovazione tecnologica, alla competitività, alla promozione del commercio,alla protezione dei consumatori, alla tutela dell’ambiente, alla qualità dei prodotti e dei processi.Nell’ambito quindi della convenzione stipulata a livello nazionale tra Uni e Confartigianato, la nostra organizzazione re-gionale si è fatta promotrice dell’apertura di punti Uni su tutto il territorio piemontese, finora in gran parte scoperto. I punti Uni del Piemonte hanno da oggi sede presso le sedi territoriali di Confartigianato delle province di Ales-sandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli. Per la provincia di Torino preesistevano già punti Uni di rife-rimento. Attraverso i punti Uni, quindi, sarà possibile da oggi rendere disponibile in tempo reale ad artigiani o imprese di altri set-tori, enti pubblici, professionisti, associazioni di categoria e consumatori, la consultazione gratuita delle norme, favoren-done l’accesso anche agli operatori “più deboli” del mercato.
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Confartigianato Confartigianato
Per conoscere, quindi, i contenuti di una norma europea non sarà più necessario richiederla all’Uni nazionale e attendernerisposta, ma sarà sufficiente rivolgersi agli sportelli Uni esistenti presso le sedi Confartigianato in Piemonte per la consulta-zione on line. Sarà anche garantito il tempestivo approvvigionamento delle norme su supporto cartaceo se richiesto.Ma l’attività degli sportelli Uni di Confartigianato non si ferma qui perché sarà anche di tipo formativo, potendo bene-ficiare del calendario già programmato dall’Uni o realizzare ex novo percorsi formativi richiesti dalle imprese.Da ultimo la possibilità per tutti gli attori interessati di partecipare attivamente, attraverso i punti Uni di Confartigiana-to, ai processi di formazione delle norme in quanto elaborate consensualmente dai rappresentanti di tutte le parti inte-ressate mediante un processo di autoregolamentazione trasparente e democratico.
ELENCO SPORTELLI C.A.T. · Sportello C.A.T. sede regionale – Via Andrea Doria 15 – 10123 Torino - Tel. 011/8127500
· Sportello C.A.T. Alessandria
Sede provinciale: Spalto Marengo Palazzo Pacto – 15121 Alessandria - Tel. 0131/286511
Sede periferica: Tortona - Via Postumia s/n zona CO.IN.ART. - Tel. 0131/862368
· Sportello C.A.T. Asti
Sede provinciale: Piazza Cattedrale 2 – 14100 Asti - Tel. 0141/596211
Sede periferica: Canelli via Battisti 1 ang. Piazza Cavour - Tel. 0141/824630
· Sportello C.A.T. Biella
Sede provinciale: Via T. Galimberti 22 - 13900 Biella - Tel. 015/8551711
Sede periferica: Via del Mercato 71/73 - 13836 Cossato - Tel. 015/93008
· Sportello C.A.T. Cuneo
Sede provinciale: Via I° Maggio 8 – 12100 Cuneo - Tel. 0171/451111
Sedi periferiche:
• Corso Piera Cillario Ferrero 8 12051 Alba - Tel. 0173/441138
• Piazza G. Arpino 35 12042 Bra - Tel. 0172/429611
· Sportello C.A.T. Novara
Sede provinciale: V. S. F. D’assisi 5 – 28100 Novara - Tel. 0321/661111
Sedi periferiche:
• Via Roma 14 - 28041 Arona (NO) - Tel. 0322/233711
• Via Matteotti 42 - 28021 Borgomanero (NO) – Tel. 0322/837611
• Via Don Minzoni 9 - 28047 Oleggio (NO) - Tel. 0321/969411
• Corso Roma 95/a - 28069 Trecate (NO) – Tel. 0321/784211
· Sportello C.A.T. Torino
Sede provinciale: Via Frejus 106 – 10139 Torino - Tel. 011/5062111
· Sportello C.A.T. Verbano/Cusio/Ossola
Sede provinciale: Corso Europa 27 – 28922 Verbania - Tel. 0323/588611
Sedi periferiche:
• Corso Dissegna 20 - 28845 Domodossola (VB) - Tel. 0324/226711
• Via Liberazione 20/a - 28883 Gravellona Toce (VB) - Tel. 0323/869711
• Piazza Mameli 1 - 28887 Omegna (VB) - Tel. 0323/882711
• Via Carducci 4 - 28838 Stresa (VB) - Tel. 0323/939311
· Sportello C.A.T. Vercelli
Sede provinciale: Largo M. D’azzo 11 - 13100 Vercelli - Tel. 0161/282401
Sede periferica: viale Varallo 35 – 13011 Borgosesia - Tel. 0163/22878
pimart--1111 dicembre 2011:pimart--1111 dicembre 05/12/11 17:14 Pagina 35
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pimart--1111 dicembre 2011:pimart--1111 dicembre 05/12/11 17:14 Pagina 36
LA RISPOSTA DELL’EBAP ALLA CRISI ECONOMICASebbene nell’ultimo triennio la crisi sia stata particolarmente acuta, epare non voglia dare segni di inversione di tendenza, dall’istituzionedella Cassa integrazione straordinaria in deroga sono passati in Pie-monte ormai oltre 7 anni.Infatti bisogna risalire alla circolare congiunta Regione – INPS del 12settembre 2004 che nei fatti aprì, confermandone la realtà, una sta-gione difficile con il sostegno al settore “Tessile e abbigliamento”, perestendersi dal maggio 2005 al settore della “Metalmeccanica” ed“Oreficeria” e, successivamente, all’intero comparto artigiano nell’am-bito di un intervento generale sui dipendenti di tutte le realtà produt-tive piemontesi. La crisi ebbe una fase di alternanza con periodi di ripresa di modestaentità fino al 2008 allorquando la crisi finanziaria partita dagli USA siestese a tutta l’Europa investendo l’intera economia.Per avere un’idea più precisa è sufficiente vedere la mole di richie-ste giunte presso gli EBAP di bacino, per l’espletamento della proce-dura concordata con la Regione Piemonte, volta ad agevolare l’avviodelle pratiche di CIG per le imprese iscritte all’EBAP. Infatti sono stati,ad oggi, oltre 14.000 gli accordi approvati e sottoscritti. Anche in questo caso l’EBAP è intervenuto con tempestività e concre-tamente con 2.600 rimborsi dell’addizionale INPS del 3%, per 350.000euro a favore delle imprese che hanno ottenuto la CIG in deroga per ipropri dipendenti.Abbiamo fatto ricorso all’intervento pubblico per il sostegno al reddi-to ma, nel contempo, tra le Parti sociali ha avuto inizio un confrontonella consapevolezza che fosse opportuno venire incontro alla situa-zione di difficoltà del mondo artigiano. Sono stati messi in camponuovi interventi per garantire ulteriori possibilità di sostegno alle im-prese ed ai lavoratori dell’artigianato.A partire dalla seconda metà del 2009 sono stati avviati, infatti, i pri-mi interventi a sostegno dell’occupazione nel settore artigianato cheabbiamo denominato “Progetto occupazione”, che ha previsto l’ero-gazione di contributi alle imprese che stabilizzavano il rapporto di la-voro ed ai lavoratori dipendenti artigiani licenziati per giustificato mo-tivo oggettivo.Ad oggi, l’ente Bilaterale è intervenuto su oltre 900 trasformazioni dirapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, erogando,
anche con il contributo della Regione Piemonte, 500.000 euro alle im-prese. Oltre 400 lavoratori licenziati con il medesimo intervento han-no ottenuto il contributo previsto dal progetto; contributo che nel 2011è stato portato ad 800 euro per ciascun lavoratore. Le prestazioni stra-ordinarie sono state estese anche all’ambito familiare allo scopo divenire incontro alle maggiori necessità economiche delle famiglie. Icontributi non sono andati a beneficio solo dei familiari dei lavoratoridipendenti ma anche dei familiari degli artigiani. A partire dall’annoscolastico/accademico 2010/2011 è entrato in vigore un nuovo inter-vento destinato sia a dipendenti che a titolari, soci, coadiuvanti delleimprese artigiane piemontesi. il Sostegno viene erogato alle famiglie(con ISEE inferiore a 20.000 euro) a fronte di costi sostenuti per rettedi asili nido, acquisto testi scolastici e tasse universitarie.Per l’esattezza, nell’anno 2010/2011 sono stati erogati 143 sussidi,per un ammontare di 33.000 euro. Alla pagina seguente è riportato ilriepilogo di tutte le prestazioni di Sostegno al Reddito attualmente invigore, prestazioni che sono state prorogate anche per l’anno 2012 afronte del fatto che la crisi economica purtroppo permane tuttora. Inrelazione all’avvio del nuovo sistema della bilateralità, in questi gior-ni stiamo lavorando per la sottoscrizione di una convenzione tra EBAPed INPS Regionale.La convenzione consentirà di avviare nei prossimi mesi l’intervento didisoccupazione ordinaria per sospensioni temporanee a favore dei la-voratori dell’artigianato. Intervento che, come stabilito dalla Legge2/2009, prevede che l’INPS eroghi l’indennità di disoccupazione solo afronte dell’intervento dell’Ente Bilaterale. Con questo intervento pensiamo di stabilizzare il nuovo sistema dellabilateralità che ci permetterà di strutturare l’intervento del Fondo disostegno al reddito allo scopo di fornire ai lavoratori ed alle aziendemigliori prestazioni, contribuendo in maniera concreta al rafforzamen-to del comparto artigiano piemontese. Le informazioni di dettaglio saranno oggetto di un numero speciale di EBAP Informazione e verranno diramate tramite il sitowww.ebap.piemonte.it e con ogni altro mezzo idoneo alla maggior diffusione possibile sul territorio regionale.
Confartigianato Ebap
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In questo numeroriportiamo integralmente
alcune pagine diEbap informazione 45
45ANNO XV - N.45DICEMBRE 2011
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PEbap Confartigianato
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ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO V.C.OSSOLA VERCELLI
V. Trotti, 77 P. Cattedrale, 2 V. Galimberti, 22 V. Meucci, 6 V. Ploto, 2C V. Millio, 26 C. Europa, 27 L. D'Azzo, 11
15100 Alessandria 14100 Asti 13900 Biella 12100 Cuneo 28100 Novara 10141 Torino 28900 Verbania 13100 Vercelli
Tel 0131.234480 Tel 0141.354319 Tel 015.8551711 Tel 0171.451237 Tel 0321.661111 Tel 011.387082 Tel 0323.588611 Tel 0161.282401
Fax 0131.254172 Fax 0141.437456 Fax 015.8551722 Fax 0171.697453 Fax 0321.628637 Fax 011.3801693 Fax 0323.501894 Fax 0161.260514
RIEPILOGO DELLE PRESTAZIONI DI SOSTEGNO AL REDDITO
sospensione/riduzionelavorativa per crisi
congiunturale
sospensione/riduzionelavorativa per
innovazione tecnologica– ristrutturazione
aziendale
Sospensione lavorativaper impossibilità del
titolare ad operare pergiustificati motivi
acquisto macchinari, attrezzature e per
certificazione qualità
calamità naturali edeventi atmosferici ed
ambientali eccezionali
sostegno alle famiglie
progetto occupazione(imprese)
progetto occupazione(dipendenti)
Sostegno al Credito
progetto cig in deroga
Formazione continuaper i lavoratori
Fondartigianato
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Con decorrenza dal 1° gennaio 2011€ 125 per ogni lavoratore dipendente, in
escluse le imprese del settore Edilizia, CodiceStatistico Contributivo (CSC) INPS da 4.13.01 a 4.13.05;
esclusitenute
lavoratori stagionali
personale a chiamata
Il contributo di solidarietà INPS “oneri previdenziali” 10% della quota di Sostegno al Reddito de-
stinata a prestazioni a favore dei lavoratori dipendenti ammonta a 4,9 euro/anno; versato
con cadenza mensile, per un importo di 0,41 euro per lavoratore a tempo pieno(ridotto al 50% per part-time fino a 20 ore) tramite DM10/Uniemens di compe-tenza del mese per il quale si è versata la quota.
In caso di mancata adesione alla bilateralità, le aziende artigiane dovranno corri-spondere mensilmente, ad ogni lavoratore dipendente in forza, un importo for-fettario pari a € 25,00 lordi mensili per 13 mensilità.
E.A.R.
Non aderendo alla bilateralità l’impresa datrice di lavoro si obbliga all’erogazionediretta ai propri dipendenti di prestazioni equivalenti a quelle erogate dagli Entibilaterali stessi.
IL CALENDARIO SICUREZZA 2012 I MANUALI DI SETTOREMETALMECCANICA E IMPIANTISTA ELETTRICOSono trascorsi più di 14 anni dall’Accordo sindacale regionale che diede avvio al Sistema sulla sicurezza nelcomparto artigiano in Piemonte, con la costituzione del Comitato Paritetico regionale (CPRA), degli Organismiparitetici territoriali (OPTA) e, successivamente alla Commissione Tecnica regionale, il cui compito fu immedia-tamente di realizzare un manuale generale destinato a tutte le imprese artigiane ed, in particolare, a tutti iloro lavoratori, offrendo così un primo supporto informativo su temi, quali la salute, la prevenzione, i rischi dellavoro, che nel corso degli anni hanno assunto sempre di più l’importanza loro dovuta.L’obbiettivo primario di quella pubblicazione e di quelle successive era, ed è, quello di aumentare in tutti co-loro che lavorano nelle imprese artigiane la consapevolezza che la sicurezza rappresenta la base su cui si co-struiscono la produttività, l’efficienza, la condivisione in un comparto che vive i rapporti tra chi opera in azien-da come ulteriore elemento vincente su un mercato più complesso e convulso, che offre spazi sempre menoampi alle microimprese.Più volte, su queste pagine, abbiamo ricordato oltre al manuale generale, oggetto di ristampe ed aggiorna-menti, i 15 manuali di settore, i calendari sicurezza e le altre iniziative con le quali si è dato il più ampio risal-to possibile ad un’informazione essenziale, semplice ma, nello stesso tempo, approfondita sulle tematichedella sicurezza nel lavoro.Questo’anno il lavoro è continuato: il Calendario Sicurezza 2012, allegato come inserto a questo numero diEBAP Informazione, ne è la testimonianza.Ancora una volta il prodotto è all’altezza delle attese e della fama (permettiamocelo!) acquisita dai prodottibilaterali dell’artigianato piemontese in materia.Il Calendario è dedicato alle “differenze”: infatti il Decreto Legislativo 81 del 2008 (Testo Unico in materia diSalute e Sicurezza sul lavoro) pone un’attenzione particolare alle differenze tra lavoratori e lavoratrici.In particolare, la norma di Legge dispone che la Valutazione dei Rischi deve riguardare quelli che riguardano ilavoratori esposti a rischi particolari, le lavoratrici in stato di gravidanza, quelli connessi alle differenze di ge-nere, all’età, alla provenienza da altri Paesi, alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la pre-stazione di lavoro.Un’attenzione particolare è posta anche sui percorsi di informazione e formazione che, se coinvolgono lavo-ratori immigrati devono avvenire previa verifica della comprensione della lingua utilizzata.Ed ecco, quindi, il primo calendario bilaterale in 5 lingue: italiano, inglese, francese, rumeno ed arabo.Per l’aspetto cartotecnico, grafico ed illustrativo il CPRA si è avvalso della collaborazione di EOLIAN, mentre letraduzioni sono state effettuate dalla Cooperativa “Senza Frontiere”, che già era intervenuta sulle traduzionidel manuale del settore “Autotrasporto merci”.Confidiamo dunque nella massima diffusione di questa raccolta di messaggi e delle loro illustrazioni e colori,accompagnati, dove è stato necessario, dai riferimenti normativi essenziali.Ma l’attività del 2011 non si limita a questo. Rispetto alla manualistica, sono in fase di stampa i manuali ag-giornati relativi ai settori METALMECCANICA” e IMPIANTISTA ELETTRICO, che verranno prossimamente distribui-ti alle imprese iscritte all’EBAP che operano in tali settori, le quali potranno successivamente richiedere gratui-tamente le copie da distribuire ai propri dipendenti presso gli EBAP di Bacino, come parziale informativa a la-voratori e lavoratrici secondo quanto previsto dall’articolo 36 del Decreto Legislativo 81/2008.Con una tiratura complessiva delle pubblicazioni, che con quest’anno raggiunge le 400.000 copie, prosegueun servizio importante all’artigianato nella nostra regione, un servizio che, con il contributo di tutti, intendia-
mo ulteriormente sviluppare.
buon lavoro! un anno di buoni consigli
bon travail ! une année de bons conseils
have a good working time! a year of good advices
spor la munc ! un an de sfaturi utile
2012
la valutazione dei rischi
tutele e sostegno lavoratrici gestanti
e madrimovimentazione
manuale dei carichilavoratori addetti
ai videoterminalipaese che vai…norme che trovilavoratori minori
(over 16) provenienza
da altri paesiconcetto di rischio
lavoratori in somministrazione
(interinali)lavoratori a progetto
e co.co.prorischi da
interferenzapos
(piano operativo di sicurezza)
Calendario Sicurezza 2012
Inserto al n. 45 del periodico E.B.A.P Informa-
zione • Testata di proprietà dell’Ente Bilaterale
dell’Artigianato Piemontese , Via Arcivescovado,
3 –Torino • Direttore responsabile: Paolo Mar-
cato • Segreteria e supporto organizzativo: Lucia
Melcarne, Nicoletta Rodella • Comitato di Reda-
zione: Carlo Napoli, Angela Maria Brunetto, Delio
Zanzottera, Giuseppe Melillo, Aldo Celestino,
Mauro Casucci • Autorizzazione Tribunale di To-
rino n. 4915 del 24 maggio 1996
Questa realizzazione è stata ideata e realizzata
da Ebap Formazione,dai componenti del CPRA
(Comitato Paritetico Regionale dell’Artigianato)
e Commissione Tecnica: Giovanna Pilotti,
Graziella Silipo, Aldo Suppo, Aldo Celestino,
Beppe Baffert, Carlo Torretta, Ezio Benetello,
Giorgio Delsignore, Giuseppe Melillo, Guido Tra-
vers, Guido Zolfino, Marco Parola, Mauro Casucci
• Progetto grafico, illustrazioni e
impaginazione:Leonardo Laviano ([email protected])
Stampa: Tipografia Commerciale
Via Emilia, 10 10078 Venaria Reale – TO
Tel 011 4553888 Fax 0114532158
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EBAP Formazione ha raccolto l’invito della
campagna “Scrittori per le foreste” promossa da
Greenpeace. Questo calendario è stampato su
carta certificata PEFC, che unisce fibre riciclate
post-consumo a fibre vergini provenienti da
buona gestione forestale e da fonti controllate.
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Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i.
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sicurezzae salute
integrazione al manuale generale
“sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”
CONFARTIGIANATO • CNA • CASARTIGIANI • CGIL • CISL • UIL
IMPIANTISTA ELETTRICO
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