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Nazareno in prima linea per Carpi Grand Gourmet: l’uso delle cucine, l’impegno dei ragazzi per la quarta edizione di un evento entrato già nella tradizione Ricetta golosa Speciale San Nicolò Giustizia e lotta alla miseria l’esperienza del microcredito Il banchiere dei poveri Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 33 - Anno 23º Domenica 5 ottobre 2008 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI N 9 EDITORIALE EDITORIALE 6 PAGINA Ushac Di coppa in coppa A Carpi la quinta edizione del Paralympic DOMENICA 5 OTTOBRE p. 3 GARGALLO p. 11 Giovanni Arletti * ei giorni scorsi ho partecipato a una colazione di lavoro con Huzzatul Islam Latifee, coofondatore della Banca Grameen e stretto collaboratore fin dall’inizio di Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006 e attualmente managing director di Grameen Trust. Questi due insigni docenti hanno iniziato il progetto di microcredito in Bangladesh, uno dei paesi più poveri al mondo, hanno scoperto che accordando piccoli prestiti ai diseredati si poteva fare di più di quanto avessero fatto i miliardi di dollari degli aiuti stranieri. La banca è cresciuta fino a essere in grado di fornire a 12 milioni di persone gli strumenti di autonomia per uscire dalla miseria. La rivoluzione del microcredito si è espansa aiutando i poveri di 53 paesi ad assumersi la responsabilità e il controllo della propria vita. E’ una nuova visione del mondo. La Banca Grameen ha un principio ispiratore: dare credito a chi vive in un contesto di emarginazione e non ha nulla da offrire in garanzia, con la consapevo- lezza che se lo vogliamo si può costruire un mondo senza povertà. 7 PAGINA Referendum Aimag Più Sì però No Solo il 21% dei cittadini al voto 17 PAGINA Don Severino Fabriani Un santo per la scuola Il servizio ai sordomuti nell’istituto di Santa Croce 16/23 PAGINE Lutti Il grazie della città La scomparsa di Olga Focherini e Giuseppe Merighi Speciale San Nicolò p. 12/13 Giornata della Parola di Dio Apertura del Sinodo Lettorato di Riccardo Paltrinieri * vicepresidente Confindustria Modena Scuola materna “Caduti in Guerra” Segno di pace e di speranza L’asilo compie 80 anni Scuola materna “Caduti in Guerra” Segno di pace e di speranza L’asilo compie 80 anni 4/5 PAGINA Scuola & Educazione Schena (Terre d’argine) e Folloni (Mirandola) Integrati e aggiornati Nazareno in prima linea per Carpi Grand Gourmet: l’uso delle cucine, l’impegno dei ragazzi per la quarta edizione di un evento entrato già nella tradizione Ricetta golosa 8 PAGINA

Ricetta golosa 8 - Diocesi di Carpi · 2019. 6. 19. · Ricetta golosa Speciale San Nicolò Giustizia e lotta alla miseria l’esperienza del microcredito Il banchiere dei poveri

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Nazareno in prima linea per Carpi Grand Gourmet:l’uso delle cucine, l’impegno dei ragazzi per la quartaedizione di un evento entrato già nella tradizione

Ricetta golosa

Speciale San Nicolò

Giustizia e lotta alla miserial’esperienza del microcredito

Il banchiere dei poveri

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 33 - Anno 23ºDomenica 5 ottobre 2008

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

N

9

EDITORIALEEDITORIALE

6PAGINA

Ushac

Di coppain coppaA Carpi la quintaedizione del Paralympic

DOMENICA 5 OTTOBRE p. 3 GARGALLO p. 11

Giovanni Arletti *

ei giorni scorsi ho partecipato a una colazione dilavoro con Huzzatul Islam Latifee, coofondatoredella Banca Grameen e stretto collaboratore findall’inizio di Muhammad Yunus, Premio Nobel

per la Pace nel 2006 e attualmente managing directordi Grameen Trust. Questi due insigni docenti hannoiniziato il progetto di microcredito in Bangladesh, unodei paesi più poveri al mondo, hanno scoperto cheaccordando piccoli prestiti ai diseredati si poteva faredi più di quanto avessero fatto i miliardi di dollari degliaiuti stranieri. La banca è cresciuta fino a essere ingrado di fornire a 12 milioni di persone gli strumenti diautonomia per uscire dalla miseria.La rivoluzione del microcredito si è espansa aiutando ipoveri di 53 paesi ad assumersi la responsabilità e ilcontrollo della propria vita. E’ una nuova visione delmondo.La Banca Grameen ha un principio ispiratore: darecredito a chi vive in un contesto di emarginazione e nonha nulla da offrire in garanzia, con la consapevo-lezza che se lo vogliamo si può costruire unmondo senza povertà.

7PAGINA

Referendum Aimag

Più Sìperò NoSolo il 21% dei cittadinial voto

17PAGINA

Don Severino Fabriani

Un santoper la scuolaIl servizio ai sordomutinell’istituto di Santa Croce

16/23PAGINE

Lutti

Il graziedella cittàLa scomparsa di OlgaFocherini e Giuseppe Merighi

Speciale San Nicolò

p. 12/13

Giornata dellaParola di DioApertura del Sinodo

Lettoratodi RiccardoPaltrinieri

* vicepresidente Confindustria Modena

Scuola materna “Caduti in Guerra”Segno di pace e di speranzaL’asilo compie 80 anni

Scuola materna “Caduti in Guerra”Segno di pace e di speranzaL’asilo compie 80 anni

4/5PAGINA

Scuola & EducazioneSchena (Terre d’argine) e Folloni (Mirandola)

Integrati e aggiornati

Nazareno in prima linea per Carpi Grand Gourmet:l’uso delle cucine, l’impegno dei ragazzi per la quartaedizione di un evento entrato già nella tradizione

Ricetta golosa8PAGINA

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2 5 ottobre '08

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35 ottobre '08

apre domenica 5 ot-tobre, con la S. Messacelebrata a San Pao-lo fuori le mura, la

XII assemblea generale or-dinaria del Sinodo dei ve-scovi. In preparazione a taleavvenimento, riportiamo par-te dell’intervista a monsignorErmenegildo Manicardi pub-blicata sul n. 32 di Settima-na, in occasione dei 60 annidell’Associazione biblica ita-liana di cui è membro. DonGildo parteciperà al Sinodoin qualità di esperto.

Monsignor Manicardi, qualiconsiderazioni può farel’ABI sulla lettura dellaBibbia in Italia…?In genere i biblisti italianisono molto contenti della let-tura della Bibbia che si fa inItalia. C’è interesse ancoramolto forte per gli “incontribiblici”. Per non pochi, lapreghiera personale e dellepiccole comunità è andatasempre più, nonostante qual-che ingenuità, nella linea diun vero incontro con la Paro-la delle Scritture. Si sonomolto diffuse diverse formedella cosiddetta lectio divi-na. Si tratta di una preghierache parte dalla lettura e dallariflessione accurata sulle pa-gine della Scrittura. Il fattoche una critica molto frequen-te, rivolta alle omelie, lamenti

il poco legame con la procla-mazione delle letture biblicheè il segno di una sensibilitàimportante. Evidentementequesto rimanda alla necessi-tà di una preparazione anco-ra più accurata del clero suquesto punto.

…e sulla formazionebiblica?La formazione biblica deicredenti è diventata un obiet-tivo importante, in particola-re da quando la liturgia initaliana ha messo i parteci-panti alle celebrazioni davantiad un’abbondante scelta ditesti dei vangeli e della Bib-bia. Tale ricca possibilità discelta vuole dire anche in-contro con testi difficili, dinon comprensione immedia-ta; anzi, talvolta scandalosicome le pagine che sembra-no presentare un Dio violen-to e vendicativo. Se si vuoleche, senza perdere il sensodel mistero e dell’adorazio-ne (elemento per il quale sista ritornando più sensibili),la liturgia sia anche un nutri-mento del cuore e del pensie-ro, occorre diffondere unacompetenza di lettura biblicaancora più ricca.

Cosa si può fare per miglio-rare?Probabilmente si deve lavo-rare ad una comprensionesempre maggiore della natu-ra teologica e storica del te-sto biblico, felicemente ap-profondita dal Vaticano II.Lo scopo è di evitare sia ifondamentalismi sia iriduzionismi, che sono ten-tazioni incombenti sempre,anche oggi. Non sono moltoinquietanti solo ifondamentalismi degli altri edelle altre religioni. Anche inostri fondamentalismi nonscherzano. Un documentodella Pontificia commissio-ne biblica già nel 1991 hasostenuto con coraggio chela lettura fondamentalisticadella Bibbia è un vero «sui-cidio della ragione». Iriduzionismi sono il difettocontrario: si afferma tropporapidamente che la Bibbia èsilenziosa su qualche punto

che oggi interessa vitalmente.Si rischia di nuovo di impri-gionare Dio nei nostri sche-mi angusti, non essendo ca-paci di cogliere in profonditàl’ampiezza della sua Parola.In fondo, sia ifondamentalismi sia iriduzionismi sono dei tortifatti a Dio che parla e all’uo-mo che ascolta.Al contrario, dobbiamo es-sere all’altezza dell’insegna-mento del Vaticano II. Esso,poco dopo la metà del secoloscorso, ha segnato un enor-me cambiamento nel climadel rapporto dei cattolici conle sacre Scritture e ha offertoun pensiero molto ricco sullarelazione della Bibbia conl’insieme della tradizionecristiana. I 43 anni trascorsidall’approvazione concilia-re di questa nuova conside-razione della presenza dellaBibbia non sono un temposufficiente per una piena as-similazione.

Come lo studio della Bib-bia aiuta un’evoluzione dellanostra società italiana?Da una parte, lo studio dellaBibbia aiuta a capire meglioil nostro patrimonio cultura-le e artistico. L’arte italiananasce anche dal rapporto conla Scrittura, che è stata il “gran-de codice” in alcuni dei suoimomenti migliori come nelmedioevo, nel rinascimentoe nel barocco.Dall’altra parte, la Bibbiacompresa in profondità affi-na la qualità di un uomo e loapre ad un’interculturalitàimportante. Nella Bibbia con-fluiscono il patrimonio reli-gioso ebraico, la lingua gre-ca raffinata ad Alessandriad’Egitto per tradurre le Scrit-ture ebraiche e i primi tenta-tivi di inculturazione presentinegli scritti del Nuovo Te-stamento. Chi contatta la Bib-bia viene a trovarsi di frontea grandissimi snodi della cul-tura umana e impatta avveni-menti storici decisivi.Un vero lettore della Bibbianon sarà mai un ottusofondamentalista. Chi credeche Dio ha scelto dei lin-guaggi umani per incarnare

Si

in essi il suo comunicarsi agliuomini, accetta l’importan-za delle culture umane perDio e, quindi, imparerà a sta-re molto attento a non esclu-dere ciò che è prezioso, an-che se straniero per lui. Altempo stesso, imparerà a di-stinguere, dentro i testi ispi-rati, la parola di Dio eterna(quindi capace di parlare an-che a noi oggi) dal rivesti-mento umano in cui è statacomunicata, che è per defini-zione limitato e contingente,benché portatore dell’eterno.È questa dialettica che è de-cisiva non solo per l’alta te-ologia, ma per la formazionecredente, anche dei non in-tellettuali.

cattolico “dogmatico” fa piùfatica ad entrare e ad essereaccettato nella dinamica delfare cultura. Sembra tropposistematico, definitivo, inca-pace di essere scalfito. Il cre-dente che nutre la sua fededentro il racconto biblico sarànon necessariamente più li-berale, ma certo risulterà piùcollocato sul passaggio dallaparola divina eterna, che civiene incontro nel raccontobiblico contingente, alla com-prensione dell’orizzonte diDio sul nostro oggi. La Bib-bia non è solo un “grandecodice” comune, ma è ungrande libro di dialogo tra leinterpretazioni bibliche checercano di portare il comuni-carsi di Dio dentro le sfidedell’oggi.

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Se si vuole che la liturgiasia anche un nutrimentodel cuore e del pensiero,occorre diffondere unacompetenza di letturabiblica ancora più ricca.

Un vero lettore dellaBibbia non sarà mai unottuso fondamentalista.Chi crede che Dio hascelto dei linguaggiumani per incarnare inessi il suo comunicarsiagli uomini, accettal’importanza delleculture umane per Dio.

COPERTINACOPERTINA

A pochi giorni dal Sinodosulla Parola di Dio,intervista a monsignor Manicardi

Semprepiù Bibbianelle nostre comunità

A volte ho l’impressione cheil rapporto con la Scrittura,mediato nelle liturgie cristia-ne, possa diventare la nuovaBiblia pauperum, ossia il luo-go bello dove anche i nuovi“poveri” possono educare ilproprio cuore e raffinare lospirito.

Quali risultati dell’uso del-le Scritture nella nuovainculturazione della fede?L’attenzione alla Bibbia diceche c’è ancora del camminoda fare e che va fatto oggidentro questa cultura. Poi-ché anche la cultura di oggiha bisogno di interlocutoriautorevoli, la Bibbia puòesserlo. Diciamo così: un

RiccardoPaltrinieriLettore, cioè“annunziatore”

Domenica 5 ottobre saràper tutta la Diocesi unagiornata dedicata alla Pa-rola di Dio. Ma per unapersona in particolare que-sta celebrazione assumeuno spazio ancora piùimportante perché segnauna tappa della vocazio-ne: “il mio cammino inseminario procede – rac-conta il seminaristaRiccardo Paltrinieri -,cosicché, oltre agli impe-gni pastorali che manten-go e dopo l’ammissioneche ho fatto l’anno scor-so, quest’anno mi accin-go a ricevere il lettorato.A questo mi sto preparan-do, con l’aiuto del Signo-re. Vi aspetto – conclude- domenica 5 ottobre alle16 in Cattedrale per laGiornata diocesana dellaParola di Dio e… per pre-gare insieme a me in que-sto momento importante”.

Riccardo con monsignor Tini

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4 5 ottobre '08

“R

Terre d’argine - Intervista all’assessore alle Politiche scolastiche GiuseppeSchena: “una società che educa i figli fa un investimento sul futuro”

Non da soli

La scuola oggi è un am-biente complesso: le classisono sempre più numerosee diversificate in termini diesigenze e situazioni deglistudenti; accanto al lavorodei docenti è dunque fon-damentale quello di altrefigure professionali e di ser-vizi specifici. Com’è la si-tuazione sul nostro territo-rio?Due fronti sono importanti aquesto proposito, poichéesemplificativi del percorsocostruito e del tentativo dinon trattare le questioni inmodo disaggregato: l’integra-zione degli stranieri e ladisabilità. Sono temi già af-frontati da tempo con espe-rienze pilota, in seguito allequali abbiamo creato stru-menti effettivi.Rimangono dei nervi scoperti,ma sono fronti in cui gli in-vestimenti e l’attività prati-cata sono certi: non esiste,sul nostro territorio, un bam-bino che inizia un percorsoeducativo e che non veda unarisposta completa al suo bi-sogno. Questo ovviamentemoltiplica la previsione dispesa, ma la garantiamo finoall’ultimo euro, non solo intermini di risorse ma di pro-fessionalità: abbiamo perso-ne che si occupano esclusi-vamente di tenere le relazio-ni con questi mondi.

Le risorse rimangono unproblema rispetto a questotipo di interventi?Si tratta di temi delicati per-ché spesso il percorso è acci-dentato o occorre sostituireil mancato intervento di altrienti.Bisogna poi certamente af-frontare la questione anchedal punto di vista politico.Le risorse sulla scuola sonocalanti dal punto di vista siaeconomico che umano. E lerisorse a nostra disposizionesono minori: l’ICI, che è sta-ta abolita, ci permetteva difinanziare le attività sociali.

Sempre più importante èanche il ruolo dell’extra-scuola, per fronteggiare ledifficoltà dei ragazzi, nonsolo nell’apprendimento-studio ma anche relazionali.Che sviluppo possono ave-re questi servizi?Rispetto ad alcuni serviziextrascolastici, come ad esem-pio il sostegno ai disturbi

dell’apprendimento, Carpiprima, poi l’Unione dei Co-muni sono un modello chetanti tentano di emulare.Anche qui vi sono investi-menti, risorse, progetti ga-rantiti. Per molte difficoltàdei ragazzi vi è però un osta-colo: non essendo certificabili,non possiamo intervenire inmaniera ‘istituzionale’ e dob-biamo trovare altre strade.Ma un segnale è che oggidopo anni di lavoro quasi tuttii docenti sono in grado diriconoscere i disturbi dell’ap-prendimento.Una risposta molto signifi-cativa è venutadall’associazionismo: buonaparte dell’impegno, e su moltifronti, viene da lì… ma quantaforza possono avere per con-tinuare l’intervento? Il pro-getto SbulloUniamoci, adesempio, dovrà proseguire:sarà decisiva la rete che sa-premo creare, ma non so sepotremo trovare tutte le ri-sorse.

Il tema dell’educazione siapre al rapporto che la scuo-la intrattiene con le fami-glie degli alunni. Difficile ècostruire una relazione du-ratura e ‘impegnativa’ pertutti i soggetti. Quali azionie idee per sostenere le fa-miglie?Il rapporto che l’ente localeha con i genitori è sui servizidella prima infanzia, dove la

relazione è inevitabilmentepiù stretta, ma è difficilissi-mo poter contare su una pre-senza attiva e continua, al dilà dei pochi che danno tutto.Per quanto riguarda i nostriservizi, noi abbiamo “l’am-bizione” di trovarci di frontenon degli utenti, ma dei cit-tadini. Significa che mi aspet-to la partecipazione quandosi tratta di organizzare il ser-vizio. Questo in parte avvie-ne, ma vi è anche la perce-zione di ‘acquistare’ qualco-sa.

In che senso?Un valido esempio di comepossa esservi partecipazioneè la scelta, non scontata, diinvestire sui nidi: c’è statoun vero e proprio patto so-ciale che ha coinvolto istitu-zioni, datori di lavoro, citta-dini. Tutti insieme abbiamofatto un investimento onero-so e c’è stata attenzione daparte di tutti, con lo stile dicittadini che ‘compartecipa-no’, anche nel momento incui si utilizza il servizio, enon di acquirenti. Vorrei,insomma, che le persone ri-conoscessero che c’è un con-tributo che ci aspettiamo daloro.Il coinvolgimento è ormaiparte della politica di gestio-ne delle scuole, tanto che èun genitore il presidente delconsiglio d’istituto. C’è spa-zio per essere attivi e

propositivi. Ma bisogna ag-giungere un altro fattore: cosìcome è complessa ed etero-genea la classe degli alunni,lo è anche la ‘classe’ dei ge-nitori.

Oggi il posto da insegnanteè un traguardo più che unpunto di partenza da chidesidera intraprendere laprofessione. Come soste-nere a livello locale il lavo-ro dei docenti?Mettiamo in fila le opportu-nità formative – sono unadozzina, tra il Centro di do-cumentazione educativa e altripercorsi, come il Settembrepedagogico –: tutte sono of-ferte a tutti. E spesso sonopensate non solo per il nostro‘parco insegnanti’ ma sonocondivise con le istituzioniscolastiche. Poi ci devonoessere da parte dei docentianche ore, spazi, tempi dadestinare all’insegnamento ealtri da destinare alla forma-zione. A monte dev’esserciil riconoscimento di un per-corso formativo permanen-te, noi possiamo fare ben pocose non offrire loro opportu-nità certificate.

Nel settembre pedagogicosi parla spesso di comunitàeducante. Come cittadinan-za, vi sono stili e comporta-menti che aiutano a creareun ambiente più favorevo-le all’educazione?Lo stile è proprio quello co-munitario: sentirsi semprecorresponsabili e non girarsidall’altra parte, ad esempioquando ci sono condotte pocogratificanti.Poi dare riconoscimento comegenitori, e mi ci metto ancheio, agli altri soggetti che han-no un ruolo educativo neiconfronti dei più giovani. Sitratta di tenere insieme edu-cazione e formazione, di es-sere aperti a capire che glialtri soggetti sono importan-ti se fanno il loro lavoro peraiutare o tenere sotto con-trollo la crescita dei ragazzi.Non possiamo ritenerciautosufficienti, non può es-sere che non ci interessiamodi ciò che accade nella nostracittà. Se una società dà uncontributo a educare i figlidegli altri, di tutti, è un inve-stimento che fa sul propriofuturo. Non è un affare chel’ente locale può gestire dasolo.

Nidi: tra listed’attesa equalche progetto

“Aspettiamo a fornire datiperché gli inserimenti pro-seguono per tutto l’anno.Adesso siamo al 60-70%ma di solito arriviamo apercentuali più alte: vi èuna realtà dinamica suiquattro territori”. Illustracosì Giuseppe Schena lasituazione degli accessiai nidi, questione sempreaperta per un territorioche voglia sostenere lefamiglie, in particolarequelle giovani. “Riman-gono bambini in attesa diessere inseriti – ammette-, ma in riferimento aidati regionali e nazionalila nostra dotazione deiposti è molto significati-va”.Su questo servizio, “co-stosissimo per diversimotivi, tra cui il rapportomolto basso tra bambinied educatrici” c’è qual-che ulteriore risorsa peril futuro: a Campogallianoè previsto un nuovo plessoper sistemare un nido giàesistente che consentiràanche un ampliamento deiposti. Sarà invece in fun-zione a Cibeno di Carpila Balena Blu, “un poloper l’infanzia flessibile -spiega Schena - che sipotrà adattare ai bisognimutevoli del nido e dellascuola di infanzia. Spe-riamo di essere pronti perattivazione già per il 2009-2010”.Un’altra sfida sarà suibambini di 3-6 anni: “vo-gliamo completare l’of-ferta per i mesi estivi.Un’indagine ha confer-mato che molti sono in-teressati - anche se do-vremo tradurre questo inesigenza effettiva - e sa-remo in grado di attivar-lo per l’estate prossima.Ma – conclude - non dob-biamo dimenticare che staper finire un mandato am-ministrativo e in questobilancio si punta a con-solidare l’esistente, usan-do invece prudenza rispet-to a nuovi investimenti”.

B.B.

COPERTINACOPERTINA

Benedetta Bellocchio

iflettere, incontrarci, approfondire e affrontare insieme le sfide ed i problemiesistenti, rimettendo al centro l’educazione dei nostri bambini e ragazzi” è, nelleparole dell’assessore con delega alle Politiche scolastiche e Servizi educatividell’Unione Terre d’argine Giuseppe Schena, l’approccio di quest’anno al

Settembre Pedagogico che ha preso il via la scorsa settimana e che porterà a Carpi, Novi,Campogalliano e Soliera una serie di incontri ed iniziative.E in questo spirito Schena affronta anche l’intervista, intervenendo su alcuni snodifondamentali del tema educazione: il rapporto, dentro la scuola, tra le diverse figureprofessionali al servizio dei ragazzi, la rete con l’extra-scuola, il dialogo con le famiglie,la città come comunità educante. Da un punto di vista, quello dell’amministrazione, chechiede anche ai cittadini di fare la propria parte: non più utenti e acquirenti di servizi masoggetti capaci di interesse, partecipazione, corresponsabilità.

Messaggiodel Vescovoad Alunni,

Insegnanti e Genitoriper l’inizio dell’annoscolastico 2008-2009

Carissimi amiciAlunni, Insegnanti eGenitori,comincia un altroanno scolastico: è unapreziosa tappa delcammino formativodi Voi ragazzi, segna-ta attualmente dallenovità di una riformache avanza fra tanteattese e tanti proble-mi.

Siamo tutti in una“emergenzaeducativa” chereclama l’impegnoserio e deciso di tuttii nostri governanti epolitici di ogni parti-to, e di tutti noichiamati a dare aquesta società, spessorelativistica e indiffe-rente, un supplemen-to di ragione e dianima.

A voi, alunni, l’augu-rio che sappiateapprofittare, in questotempo, di tutte leopportunità che lascuola vi offre.Agli insegnanti va lastima e l’incoraggia-mento della comunitàcristiana per il loroarduo e determinantelavoro, che non saràmai adeguatamentericonosciuto.

Ai genitori signifi-chiamo l’attenzione ela vicinanza di tuttala realtà ecclesiale ailoro irrinunciabilicompiti educativi;compiti che trovanonell’impegno deidocenti un importantesupporto, a integra-zione e non a sostitu-zione della famiglia.

A tutti assicuriamo lapreghiera e la solida-rietà dell’interopopolo di Dio, conl’auspicio che lascuola sia luogoautentico ed efficacedi formazione dellapersona e di ogniragazzo e giovane. Cordialmente,

Giuseppe Schena

Venerdì 17 ottobreuna tavola rotonda

A Carpi il ministro Gelmini

“Educazione singolare e plurale” è il titolo del Settem-bre pedagogico 2008 e anche della Tavola rotondaprevista per venerdì 17 ottobre, alle 21.15 presso ilTeatro Comunale di Carpi. Uno degli appuntamentiprincipali che vede come protagonisti, moderati dalgiornalista de “Il Sole 24 ore” Luigi Illiano, il mini-stro Mariastella Gelmini, l’Assessore alla Scuoladella Regione Paola Mancini, poi Mauro MagattiPreside della facoltà di Sociologia dell’UniversitàCattolica di Milano, Giorgio Fiorentini Professore diAnalisi Istituzionale e Management Pubblico all’Uni-versità Bocconi di Milano e Brunetto SalvaraniTeologo e direttore della rivista “CEM Mondialità”.Il giorno seguente un incontro di formazione sul tema“Chi è capace di educare alle differenze?”, previstoalle ore 8 presso l’Auditorium di San Rocco. Sempreintrono al tema singolare e plurale la Mostra “Incontinuità”, dal 13 al 26 ottobre nella Sala Ex Poste -Palazzo dei Pio.

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55 ottobre '08COPERTINACOPERTINA

In quale direzione dovreb-be essere orientato, secon-do lei, il cambiamento nellascuola italiana?E’ necessaria, innanzitutto,una profonda riflessione nonsolo sulla pedagogia, maanche sulla didattica, un’arteraffinata di cui non si parlaspesso e che, tuttavia, rap-presenta il mezzo di colle-gamento tra il sapere e lapersona. Il progresso delleconoscenze sui processi diapprendimento e l’emerge-re di una pluralità di esigen-ze nuove da parte degli alun-ni richiedono oggi alla di-dattica una diversità dimetodologie che il docentenon può gestire da solo.Diventano allora fondamen-tali il lavoro di équipe, lacollegialità, la condivisionedella responsabilitàeducativa. Il confronto coni sistemi scolastici in Euro-pa, penso in particolare allaGermania e alla Finlandia,sarebbe di grande utilità,altrimenti si corre il rischiodi chiudersi in se stessi e diconfrontarsi soltanto con lascuola italiana del passato,rappresentata, ad esempio,dal ritorno al “maestro uni-co”. Ricapitolando, riflet-tere approfonditamente sulledomande “come sono glialunni oggi?”, “cosa devo-no sapere?” e “come devo-no apprenderlo?”, insiemeal confronto con gli altrisistemi scolastici europei,dovrebbero essere le prio-rità della scuola italiana.

Oggi a fianco dei docentitroviamo sempre più fi-gure professionali diver-se, come ad esempio inse-gnanti di sostegno, media-tori culturali etc., mentreaumenta la richiesta deicosiddetti serviziextrascolastici come sup-porto agli insegnanti e allefamiglie per un’educazio-ne globale dei ragazzi. Inproposito, come si è at-trezzato il territorio diMirandola ?Con l’intento di creare un’of-ferta formativa che operi inrete con i servizi del territo-rio, negli ultimi anni si sonosviluppati in ambito scola-

stico interventi sempre piùmirati nel campo del soste-gno agli alunni disabili econ difficoltà di apprendi-mento e dell’integrazionedegli studenti stranieri. Inambito extrascolastico pos-siamo contare su realtà moltoben consolidate, quali adesempio i numerosi gruppisportivi, la scuola di musi-ca dell’Unione Area Nord,gli scouts, le associazionidi volontariato. Un passoulteriore consisterebbe nelvalorizzare ancora di piùqueste realtà, potenziando-ne il coordinamento con chiopera nella scuola. I pro-getti si possono individua-

re, ma richiedono grossiinvestimenti a lungo termi-ne. E qui si apre la spinosaquestione delle risorse che,purtroppo, mancano.

Quali sono, secondo lei, lecause di uno dei problemimaggiori della scuola, valea dire il coinvolgimentodelle famiglie, al di là deimomenti, per così dire, ri-creativi previsti nel corsodell’anno scolastico?Se è vero che ilcoinvolgimento dei genito-ri cala man mano che siprocede con il camminoscolastico dal nido alle scuo-le superiori, è vero anche

che si avverte nella nostrasocietà una generaledisaffezione nei confrontidella centralità della scuo-la. Ci sono tantissime altreopportunità formative equindi le famiglie tendonoa non vedere più nell’am-biente scolastico il luogoprimario dove avviene laformazione. Dall’altra par-te, abbiamo una scuola chefatica a offrire spazi ade-guati al rapporto con le fa-miglie. Strumenti come gliorgani collegiali, seppurefondamentali, appaiono oggisempre più svuotati dellaloro originaria “passione”.Il problema è naturalmente

enorme. Tuttavia, aMirandola abbiamo lancia-to da quattro anni a questaparte la nostra piccola goc-cia nel mare attraverso l’ini-ziativa del Settembre Peda-gogico, con cui la scuolavuole mettersi in dialogocon la città, con le famiglie,con i ragazzi per dare unmessaggio di apertura e diincoraggiamento.

Sempre meno giovani scel-gono la professione di do-cente. Forse perché ilraggiungimento del “po-sto fisso” si ottiene dopouna lunga attesa oppureperché non esiste la possi-

Mirandola - Collegialità, aggiornamento, lavoro “in rete” e pluralità di metodologiesono le priorità indicate dall’assessore Folloni per la scuola italiana

Cambiare al passo con i tempi

“InVirginia Panzani

questi ultimi anni diversi Paesi europei e del mondo hannointrapreso percorsi di profonda revisione e riforma all’inter-no della scuola. Siamo entrati in una fase di cambiamentosociale, economico e culturale su vasta scala che coinvolge

la trasmissione delle conoscenze e modifica radicalmente l’impian-to e la struttura dei sistemi scolastici”. E’ questa una delle dichia-razioni ufficiali rilasciate da Isabella Folloni, assessore alla Pub-blica Istruzione del Comune di Mirandola, in occasione dell’iniziodel nuovo anno scolastico. Partendo da questa affermazione, ab-biamo sottoposto all’assessore Folloni alcune domande per riflet-tere su di un tema di grande urgenza come quello relativo all’edu-cazione e alla scuola.

bilità di costruire una pro-pria carriera in ambitoscolastico?Ritengo che il problema siaa monte e collegato a quelgenerale “distacco valoriale”a cui abbiamo accennatoriguardo al rapporto scuo-la-famiglia. E’ ovvio che inuna società che mette alcentro il singolo e ilsoddisfacimento dei biso-gni individuali ci sia unaperdita di interesse per quelleprofessioni che si rivolgo-no alla persona e alla collet-tività. E ciò vale in modoparticolare per l’insegna-mento, che non consiste solonella trasmissione del sape-re, come si pensava un tem-po, ma anche nella capacitàdi sviluppare negli alunnicompetenze relazionali.Competenze che non sonoinnate, ma che devono es-sere insegnate e apprese.

Come è possibile far sì chegli insegnanti siano in gra-do di acquisire questa plu-ralità di metodologie e dicreare un rapporto dav-vero costruttivo con glialunni?L’attuale legislazione sta-bilisce per i docenti il dirit-to ma non il dovere di ag-giornarsi. Di fronte alla ra-pidità delle scoperte scien-tifiche, allo sviluppo di nuo-ve tecnologie e metodologiepedagogico-didattiche, ri-tengo che non sia possibilelasciare i necessari aggior-namenti alla discrezionalitàindividuale. Inoltre, è talela responsabilità educativae generazionale degli inse-gnanti che dovrebbero es-sere loro stessi ad avvertirela formazione e l’aggiorna-mento non come un obbli-go ma come una necessità.Infine, è fondamentale lacapacità di relazionare congli alunni. L’insegnante chenon riesce ad interessarsi airagazzi, alle loroproblematiche, alle variedimensioni della loro vita,e, nello stesso tempo, a tra-smettere loro la bellezzadella conoscenza e dellostudio, ha mancato alla suamissione.

Pastorale sociale e del lavoroIncontri per i politici

I cattolici di fronte allaprovocazione del bene comune

L’impegno ad essere operatori di pace, giustizia e misericordia, indicato dalVescovo nelle linee pastorali 2008-2009, rappresenterà il filo conduttore delleproposte che la Commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro conl’intento di offrire ai laici impegnati in ambito politico e sociale adeguati riferimentiper vivere con coerenza e consapevolezza il loro servizio.Il primo incontro è stato fissato per venerdì 3 ottobre 2008 alle ore 21 presso l’aulamagna del Seminario Vescovile a Carpi (C.so Fanti, 44 – possibilità di parcheggionel cortile interno) e verterà sul tema I cattolici di fronte alla provocazione del benecomune – il ruolo dei laici nella cittàLa relazione introduttiva è affidata a Luca Diotallevi, professore associato diSociologia all’Università di Roma Tre, personaggio tra i massimi esperti su questetematiche, già referente dei lavori sul tema “cittadinanza” al convegno ecclesiale diVerona del 2006.

Venerdì 3 ottobre 2008 alle ore 21Aula magna del Seminario Vescovile a Carpi (C.so Fanti, 44 – possibilità diparcheggio nel cortile interno)I cattolici di fronte alla provocazione del bene comune – il ruolo dei laici nella cittàRelatore: professor Luca Diotallevi,Luca Diotallevi

Edoardo Patriarca

Isabella Folloni

Tra le proposte, uno spettacolo sull’esperienza di don Milani, sabato 4 ottobre“Settembre Pedagogico 2008” a Mirandola

“La formazione tra diritto per tutti e promozione delleeccellenze” è il titolo del “Settembre pedagogico 2008”promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione delComune di Mirandola, in collaborazione con le scuoledel territorio e il Centro Educazione Ambientale “LaRaganella”, con il patrocinio della Provincia di Modenae il contributo determinante della Fondazione Cassa diRisparmio di Mirandola. Il programma si è aperto mar-tedì 30 settembre con gli interventi di Pietro Lucisano eGiorgio Asquini dell’Università “La Sapienza” di Roma,mercoledì 1 ottobre è stata la volta di Julio Velasco cheha parlato di “Sport tra promozione e selezione”. Giove-dì 2 ottobre si tiene il laboratorio interattivo “Frequentala scienza” (biologia e matematica) a cura della Fonda-zione Marino Golinelli Life Learning Center e ForMathProject di Bologna. Sempre giovedì 2 ottobre alle ore 21

nell’Auditorium del Castello conferenza di UmbertoGalimberti su “Il disagio giovanile”. Sabato 4 alle ore21 al Teatro Nuovo “I Care: l’esperienza della scuola diBarbiana”, spettacolo teatrale degli alunni della ScuolaMedia “Montanari”.Da lunedì 13 a domenica 19 ottobre “E uscimmo ariveder le stelle”, mostra fra scienza e letteratura promos-sa dal Miur e realizzata dagli studenti del Liceo “Pico”.Da martedì 21 a domenica 26 (ore 8.30-18) nella Galleriadella Duchessa “Scientificando”, mostra e sperimentazionedi fenomeni quotidiani regolati dalle leggi della fisica,ideata da Loris Menghini.

Info: Servizio Pubblica Istruzione, via Montanari 5, tel.0535 29791. Prenotazioni: tel. 0535 29795, e-mail:[email protected]

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6 5 ottobre '08 CRONA CARPICRONA CARPI

on quattro volontarinuovi, 56 quelli inservizio tra cui una

signora polacca da tempo eda un paio di mesi una si-gnora rumena, l’Avo, Asso-ciazione Volontari Ospe-dalieri, riparte con passionee determinazione dopo l’esta-te. Nessuna pausa dell’atti-vità però perché, come spie-ga la presidente RosannaBorali, “siamo riusciti a fareservizio anche nei mesi esti-vi, senza la minima interru-zione”. Questione di orga-nizzazione e di numeri, madi certo l’Avo sta facendoun ottimo lavoro portandoavanti, con tanta efficienza,un servizio prezioso.

Su tutto, l’ascoltoE’ iniziato il 22 settembrescorso il ciclo di incontriprevisti per il Corso Autun-no 2008. Il primo era dedi-cato proprio ai ragazzi in-fatti il tema era “I giovaninell’Avo, quale presenza?”.Relatore Christian Barbie-

ri, delegato regionale AvoGiovani.Il secondo incontro è previ-sto mercoledì 8 ottobre.Tema della serata “L’ap-proccio del volontario conil paziente dellaLungodegenza”. Relatore

La frequenza del corso è aperta a tutti i volontari inservizio, i tirocinanti ed è obbligatoria per tutti coloroche hanno intenzione di svolgere il servizio all’Avo.Devono avere minimo 18 anni, essere fisicamente epsicologicamente idonei allo svolgimento dell’attivitàdi volontario in ospedale.Gli incontri hanno inizio alle 20.45, durano circaun’ora e mezza; si tengono a Carpi presso il Salonedella parrocchia di San Giuseppe Artigiano in viaRemesina int. 58.

Annalisa Bonaretti

“Ad Armando Violi, ami-co dello sport e degli spor-tivi, con riconoscenza perl’impegno profuso in tuttiquesti anni”, queste le pa-role incise nella targa con-segnata dall’assessore alloSport e Benessere AlbertoD’Addese al presidentedell’Ushac il 21 settembrescorso quando, presso ilnuovo stadio di atleticaDorando Pietri, si è svoltoil XXII Trofeo Città di Carpi,5° Paralympic di atleticaleggera riservato a disabilipsichici.“A questa manifestazione– spiega Violi – oltreall’Ushac e all’Asham Mo-dena, sono intervenute pa-recchie altre squadre pro-venienti dalla nostra regio-ne e dal Veneto, per un to-tale di 100 atleti. Questi at-leti si sono cimentati nellancio del vortex, 60 e 100metri, staffetta 4X100 ma-schile e femminile. Comesempre – prosegue Violi –sono stati tanti gli amici chehanno portato il loro salu-to: innanzitutto il nostro Ve-scovo, monsignor Elio Tin-ti, che ci segue sempre congrande affetto, poi l’asses-sore D’Addese, il coman-dante del nucleo operativodei Carabinieri, il luogote-nente Francesco Mingolla,il vicequestore Ignazio Mes-sina, il vicecomandante del-la Polizia municipale Da-niela Tangerini, il presi-

dente regionale del CipGianni Scotti, il presidentedell’Amo Fabrizio Artioli.E come sempre è stata unagiornata all’insegna dellosport e dell’allegria – osser-va Armando Violi –, per noidensa di soddisfazioni; in-fatti l’Ushac è arrivata primanella classifica a squadre. Inostri ragazzi sono forti, for-tissimi”. Praticamente invin-cibili, non lo dice ArmandoVioli detto “stella d’oro”, malo pensa, e noi con lui.Che li abbia nel cuore, chesiano parte del suo cuore losi capisce soprattutto dallepiccole cose – che poi sono

quelle a fare la differenza -;un esempio per tutti: nel sa-luto iniziale, prima di rivol-gersi alle autorità, si è rivoltoai suoi “carissimi ragazzi”,che lo ricambiano con lamedesima intensità.“Ringrazio tutti i partecipantia questa manifestazione – hadetto Violi –; in ciascuno diloro l’entusiasmo, la gioiaper esserci e in tutti noi l’af-fetto sincero e la certezza chesarà una competizione leale.Una maggior partecipazionea queste nostre gare è l’au-spicio per fare uscire dallenostre case un maggior nu-mero di disabili per praticare

lo sport perché lo sport è im-portante non solo da un pun-to di vista fisico ma ancheperché, grazie ad esso, si im-para a conoscersi meglio. Inol-tre – continua Violi – per inostri ragazzi è profondamen-te utile perché li tiene impe-gnati e perché sentono di farequalcosa di veramente im-portante”. Inconsuete ma pro-fonde e sentite le parole diVioli quando ha invitato ipresenti “a guardare negliocchi i nostri ragazzi chepartecipano ai giochi; sco-prirete quanta forza, dignità,passione, amore e gioia visia in quegli occhi”.Cordiali le parole di

Ci ben comincia… e il progetto Disabili e Sport ha avutodavvero un buon inizio: nel primo semestre del 2008 sonostate visitate 70 persone. ”Visti i primi risultati e considera-ta la complessità dell’attività che non si limita esclusiva-mente all’aspetto sanitario possiamo ritenerci soddisfatti,anche perché la stretta collaborazione con enti, associazionie figure significative della società modenese sta funzionan-do.” Sono le parole di Ferdinando Tripi, responsabile delservizio di Medicina dello Sport dell’Azienda Usl di Mode-na che traccia un primo bilancio rispetto ai risultati ottenutigrazie al progetto Disabili e Sport. Un’iniziativa di ampiorespiro che coinvolge non solo l’aspetto strettamente sanita-rio, ma si concentra sulla promozione di sani stili di vita einvita i disabili e le famiglie ad adottare permanentementeabitudini salutari, fra le quali la pratica di un’attività sporti-va.Grazie al progetto si è creato un vero e proprio percorsopersonalizzato di accompagnamento: nella fase d’ingresso ildisabile viene visitato, il tutto gratuitamente, da tre specia-listi – un medico dello sport, un fisiatra e un dietista – per poiessere affiancato nella scelta della disciplina sportiva piùadatta. Nel corso della visita vengono forniti consigli sullacorretta alimentazione e, periodicamente, si provvede alcontrollo dello stato di salute. Tra i fattori decisamenteinnovativi c’è la creazione di una “rete delle opportunità”che rende più semplice trovare i luoghi adatti per svolgere insicurezza l’attività sportiva, grazie a sedi facilmente acces-sibili e che assicurano un’adeguata assistenza personale.Le 70 persone incontrate nel primo semestre sono prevalen-temente uomini, l’80% circa, e la loro età è compresa tra i 18ed i 73 anni, con una prevalenza della fascia d’età tra i 30 ei 40; l’età media è di 36 anni. La maggior parte delle personeattualmente seguite dal servizio di Medicina dello Sportsono arrivate tramite l’Asham, l’Associazione Sportiva Han-dicap Modena, che da molti anni svolge la propria attività indiverse specialità sportive.Info: Asham – Associazione Sportiva Handicap ModenaVia Santa Caterina 120/3 tel e fax [email protected] - [email protected] di Medicina dello SportVia dello Sport, 25Tel. 059-213.4288 o 059-213.4281dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30

C

Iniziato il Corso Avo Autunno 2008

Glauco Coccapani, medi-co del reparto diLungodegenza delRamazzini.Rosanna Borali fa sue leparole di Anna Covini, re-sponsabile Formazione na-zionale Avo, che precisa:“Il volontario non deve far-si prendere dall’ansia dicolmare i silenzi; deve in-tuire che c’è un silenzio cheè condivisione e che perciònon va dissacrato con paro-le banali… Oggi tanto per-sone stanno male perché nonhanno ascolto. Il tuo ascol-to invece dà all’altro consa-pevolezza di sé e gli restitu-isce la dignità di persona”.

A.B.

Progetto Disabili e Sport: nel primo semestre già70 le persone visitate. L’iniziativa, unica nel suogenere a livello nazionale, è rivolta ai disabili epromuove sani stili di vita e invita a fare sport

Una buona partenza

D’Addese: “Questo appun-tamento è cresciuto gradual-mente riuscendo a coinvol-gere istituzioni, enti, asso-ciazioni e personaggi sporti-vi di caratura nazionale chenon hanno mancato di con-tribuire alle varie edizioni equesto grazie soprattutto adArmando che sa trasmettereenergia e voglia di fare sem-pre meglio, con capacitàgestionali collegiali che ven-gono premiate attraverso lapartecipazione. Grazie a per-sone come Violi il tessutosociale della nostra città ri-sulta coeso e meno espostoai rischi nei quali quotidia-namente le società del nostro

tempo incorrono, indebo-lendo quei valori che do-vrebbero essere i cardini fon-damentali del cammino dellanostra vita”.La tenacia e la gratuità diquesto presidente ormai an-ziano ma sempre vitale edei suoi ragazzi sono comeuna tela di ragno che cresceun po’ per volta ma senzasosta; ti avvolge senza chete accorgi, trasparente e re-sistente filo fatto di deter-minazione e donazione. Ar-mando Violi ha saputo tro-vare in tutti questi ragazzidisabili qualcosa che in po-chi riuscivano a vedere: unsempre in un mai.

Al XXII Trofeo Città di Carpi, 5° Paralympic,l’Ushac si classifica al primo posto

Gli invincibiliAl XXII Trofeo Città di Carpi, 5° Paralympic,l’Ushac si classifica al primo posto

Gli invincibili

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75 ottobre '08CRONA CARPICRONA CARPI

H

Referendum Aimag: il quorum non è stato raggiunto

Quel silenzio assordante della cittàa vinto la signoraMarietta, ma anche ilsignor Mauro, e poiAnna, Cristina, Betta,

Marco, Andrea, Luca e tuttiquei cittadini che hanno de-ciso di non andare a votareper il Referendum Aimag.Inutile che i partiti o i comi-tati – per il No o per il Sì nonimporta – dicano che è l’al-tra parte ad essere stata scon-fitta, secondo noi il risultatoindica ben altro, che loscollamento tra politici e cit-tadini c’è e si fa finalmentesentire.Il comitato per il No, dunqueil Pd perciò prevalentemen-te ex Ds e Margherita, po-trebbe cantar vittoria se nonsi fosse mobilita a favore del“Vota No” ma invece l’hafatto, non si sa se peccandodi ingenuità o di arroganza.Il comitato per il Sì, dopo ilrisultato, ha optato per undignitoso silenzio ma la so-stanza non cambia. Certa-mente anche loro, inun’inusuale alleanza estre-ma sinistra/destra, non han-no convinto e hanno dato lasensazione che quest’unio-ne fosse solo un No all’am-ministrazione, non un Sì adAimag pubblica.Così domenica 28 settem-bre, per il Referendum

consul t ivo-abrogat ivoAimag, il quorum non è sta-to raggiunto. Nei 42 seggi sisono presentate solamente12.100 persone, il 21,2%degli aventi diritto.I Sì all’abrogazione delladelibera del consiglio comu-nale del 6 settembre 2007relativa alla cessione a pri-vati di parte del patrimonioAimag spa, ovvero il 40%della quota del 25% detenu-ta dal Comune di Carpi, sonostati 7.086 (58.56%); i No4.966 (41,04%); 48 le sche-de bianche o nulle.Non crediamo che i cittadiniabbiano boicottato il Refe-rendum perché la domenicasoleggiata li ha portati fuoricittà, riteniamo piuttosto che

in molti abbiano deciso dinon andare a votare perchéprofondamente delusi e stu-fi di questa politica decisadall’alto. Se consultazionecon la città doveva esserenon poteva certo arrivareadesso, quando la decisioneè già stata presa. Se a pensa-re male ci si azzecca, comedice uno che di politica se neintende, allora pensiamomale, così siamo (quasi) si-curi di prenderci.Il Comune ha bisogno disoldi e vende una parte dellasua quota di Aimag; entreràHera e le cose, a Carpi edintorni, andranno comesono andate a Modena neldopo-Meta. Per informazio-ni chiedere ai modenesi.

Il 16 ottobre apertura dell’anno sociale 2008/2009 del Lions A. Pio. Presidente, Lucilla Loggia

L’occhio rivolto ai bambini

Sarà un ingresso dei privatiche non è unaprivatizzazione e, tra l’altro,non sono state tenute in de-bita considerazione tutte leesperienze di quei comuniche hanno scelto di rimanereo di tornare al pubblico.Che l’acqua sia un bene ditutti e di tutti debba rimane-re è fuori discussione comeè evidente che, spesso, il pri-vato è più efficiente del pub-blico, ma vuole anche farebusiness, così un diritto puòdiventare un salasso.Non ci incanta chi dice chein alcune città l’acqua costaben di più che da noi, fin dapiccoli ci hanno insegnatoche sono gli esempi virtuosiquelli da emulare, non glialtri.Non eravamo a favore delNo e nemmeno del Sì, maeravamo e siamo convintiche se i politici non tornanoalla Politica con la maiusco-la e non si rimettono ad ascol-tare la gente, ma sul serio,sarà la gente a essere co-stretta a farsi sentire. E ilmancato quorum al Referen-dum è il silenzio dei cittadi-ni. Silenzio, certo, ma assor-dante se solo si hanno leorecchie per capirlo.

Annalisa Bonaretti

La presidente del Lions ClubCarpi A.Pio per l’anno so-ciale 2008/09 è LucillaLoggia, avvocato con espe-rienza particolare nel dirit-to di famiglia. Originaria diRoma, si è trasferita a Carpida più di 20 anni per il ma-trimonio con Livio Vellani;hanno due figli, Valentinadi 19 anni e Nicolò di 6.Loggia, che svolge la liberaprofessione di avvocato, harecentemente conseguito ildiploma di “counsellor”nella relazione d’aiuto del-la persona che si trovi in

particolari situazioni di di-sagio non patologico,senz’altro un punto di forzanotevole per chi, come lei,si occupa del delicato dirit-to di famiglia.Lucilla è entrata a far partedel Lions Club da soli quat-tro anni, ma ha già rivestitola carica di vicepresidentee, commenta, “conto sul-l’aiuto di chi ha più espe-rienza di me per poter rico-prire al meglio l’incarico dipresidente. In un club diservizio come il Lions ri-tengo sia indispensabile la

condivisione degli obietti-vi nella consapevolezza checon la nostra attività si puòcontribuire ad aiutare chiha bisogno”.Il suo programma per l’an-no lionistico verrà espostoil prossimo 16 ottobre conl’apertura ufficiale dell’an-no e che vedrà la presenzadel Governatore del distret-to 108 TB, GiancarloVancini, ma che Loggia cosìsintetizza: “ In un club comeil Lions le caratteristicheprofessionali e umane di ognisocia devono essere utiliz-zate al meglio per ilraggiungimento dell’obiet-tivo comune che è quellodel ‘servizio’ a favore dellacomunità locale, nonché lapartecipazione ad iniziati-ve nazionali ed internazio-nali proposte dal distrettoLions a cui appartiene il

LUNEDI’ 6 OTTOBRE ORE 16Messa per i nostri defunti presso la Cappella di Palazzo Corso

Periodico mensile del Movimento Terza EtàC.so Fanti, 89 - 41012 CARPI

Telefono 059 6550494 - Fax 059 5180003e-mail: [email protected]

PROGRAMMA OTTOBRE 2008Giovedì 2 ott. – ore 16.00presso il Circolo Sociale “L.Guerzoni”(Via Genova 1/a) riproponiamo la“Festa dell’Uva”, coi suoi momentidi intrattenimento e conviviale.Prenotazioni in segreteria.

Giovedì 9 ott. – ore 18.00presso l’Auditorium Biblioteca “Loria” (via R.Pio 1),inaugurazione anno accademico 2008/2009

Giovedì 16 ott. – ore 15.30in sala Bianca di Palazzo Corso, ildott. Fabio Mollica terrà una alle-gra conferenza su “La danza disocietà nell’Italia dell’800".

Giovedì 23 ott. – ore 15.30in sala Bianca di Pa-lazzo Corso, conferenza su “Armenia-Georgia”- diario di un pellegrinaggio acura dell’dott. D.Colli.

Mercoledì 29 ott.con la prof.ssa A.Burzacchini saremo nelle “Langhe”“Langhe”“Langhe”“Langhe”“Langhe”:la regione di C.Pavese e Beppe Fenoglio.

Giovedì 30 ott. – ore 15.30in sala Bianca di Palazzo Corso, conferenza sanita-ria su “La memoria - come apprendere e non“La memoria - come apprendere e non“La memoria - come apprendere e non“La memoria - come apprendere e non“La memoria - come apprendere e nondimenticare”dimenticare”dimenticare”dimenticare”dimenticare”, a cura del Dott. Vaghi.

L’ Inaugurazionee presentazione

del 25° anno accademico2008/2009

GIOVEDI’ 9 ott. 2008 – ore 18.00presso AUDITORIUM BIBLIOTECA “LORIA”

via R.Pio 1 – CarpiProgramma:

- Saluto del Presidente dott. Carlo Riva ;- Intervento del Rettore dell’Università prof.ssa M.Cristina Verrini;

- Lectio Magistralis del prof. Francesco Guccini;- presentazione dei corsi a cura del

prof. Pietro Marmiroli.

L’evento è aperto alla città di Carpi, all’Unione Terred’Argine e in particolare a tutti i soci e amici dell’Università

Mario Gasparini Casari.

Nella gestione del Club la presidente avrà al suo fiancoun Consiglio direttivo così composto:Franca Bortolamasi (past presidente); Maria Danie-la Bergomi (1ª vicepresidente); Gloria Bulgarelli (2ªvicepresidente); Sandra Marri (segretaria); FlaviaFiocchi (tesoriere); Monica Magnani (cerimoniere);Livia Conti (responsabile dei soci); Maria GabriellaManicone, Wanda Menon, Wilma Righi, IvanaSica (consiglieri); Margherita Coppelli (revisore deiconti).

nostro Club. Gli argomentia cui tengo dare maggiorrisalto riguarderanno i bam-bini, appoggiando progettilocali ed internazionali nel-l’ambito della salute e del-l’istruzione di essi. In parti-colare penso che il Clubparteciperà ad una grandeiniziativa nel Burkina Fasoche prevede l’apertura diben 40 nuovi complessi sco-lastici in un paese fra i piùpoveri del mondo. Con l’in-tervento di educatori, me-dici e giudici cercheremodi approfondire ed agevo-lare il benessere “dei bam-bini e degli adolescenti”.

SÌ NO

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8 5 ottobre '08

Successo per la quarta edizione di Carpi Grand Gourmet

Bell’iniziativa ma la formulava rinfrescata

Hanno collaborato alla riu-scita della serata i risto-ranti L’Incontro, Alter Ego,Blu, Code Food&Wine, Il25, La Cantina di Gruppo,L’Anatra, San Nicolò, La-ghi (Campogalliano), men-tre il Centro di formazio-ne professionale Nazarenoha garantito la baselogistica per la prepara-zione dei piatti e il servi-zio ai tavoli e l’Associa-zione italiana sommeliers-delegazione di Modena siè occupata della scelta deivini.

CRONA CARPICRONA CARPI

U

Cucina regionale e di ricerca

Successo per la quarta edizione di Carpi Grand Gourmet

Bell’iniziativa ma la formulava rinfrescata

Annalisa Bonaretti

na serata piacevole,questa la sintesi diCarpi Grand

Gourmet, la cena-evento chesi è svolta il 26 settembre inpiazza Martiri che ha vistoall’opera gli chef Marcelloe Gianluca Leoni coadiuvatida ristoratori locali. Pecca-to che, i nostri bravi chef,non abbiano avuto la visi-bilità che meritano, almenouna presentazione uno aduno ci stava perché, soprat-tutto in questa edizione diCarpi Grand Gourmet, il lorocontributo è stato determi-nante visto che i due fratelliLeoni hanno fatto più le starche i cuochi. Onore dunqueai nostri cuochi e ai nostriragazzi del Nazareno: bra-vi, educati, con i loro facci-ni puliti hanno fatto tene-rezza ma si sono fatti ap-prezzare per la loro giova-ne – non acerba – profes-sionalità.Decisamente troppo rumo-rosa la musica – qualcosa dipiù raffinato non guastava -,non particolarmente chicl’allestimento della struttu-ra ma si è visto comunque ilgrande lavoro degli orga-nizzatori, la grande atten-zione fatta per la composi-zione dei tavoli e questo variconosciuto a tutti coloroche hanno lavorato alla se-rata, Angelo Giovannini,responsabile della Comu-nicazione del Comune, sututti. E questo dato vale sem-pre parecchio, spesso fa ladifferenza; in questo caso,così è stato.Presentata dal giornalistaAlfredo Antonaros, CarpiGrand Gourmet ha visto lapartecipazione di 570 per-sone: 250 i paganti, gli altrierano ospiti. Tra gli invita-ti, circa 70 giornalisti tracui la celebre e apprezzata

Judy Edelhoff, un’ameri-cana dai modi affabili chescrive su svariate riviste negliUsa e anche sulla guidaDining out in Italy e ha pas-sato la serata chiacchieran-do con il suo vicino, il pre-sidente della FondazioneCassa di Risparmio di Carpi,Gian Fedele Ferrari.La grande cucina non c’è

stata ma, tutto sommato, siè mangiato dignitosamen-te; apprezzati i vini e gliabbinamenti.“L’evento è sicuramentepositivo – spiegaGianfranco Zinani, titola-re de L’Incontro e coordi-natore dei tempi della cuci-na e del presentatore -; lamassiccia presenza di gior-nalisti è importante e sta asignificare la validità diCarpi Grand Gourmet, mala formula va indubbiamenterinfrescata. Resta comun-que una buona vetrina; per-sonalmente ci ho semprecreduto e dall’inizio mi sonodato da fare come tanti mieicolleghi. Idee ne abbiamoma possiamo dirci soddi-sfatti perché, in questi anni,non si è solo parlato, qual-cosa d’importante è statofatto. Fermarsi, però, sarebbeimperdonabile”.Aspettiamoci qualche im-portante miglioria per laprossima edizione, al mo-mento un piccolo suggeri-

I Piatti della BilanciaDal 1 al 31 ottobre nei ristoranti diCampogalliano si possono gustare pranzie cene al prezzo fisso di 28 euro

A Campogalliano, Città della Bilancia e sede del Museodella Bilancia, unico in Italia, da tanti anni l’appunta-mento con I Piatti della Bilancia attira curiosi e buongu-stai, appassionati e dilettanti della cucina. La prima cosache salta all’occhio nei menu dell’edizione del 2008 è lacura meticolosa nella descrizione del contenuto dei piattie una cucina che sa di natura, dentro e fuori.Una selezione rigorosa e sapiente delle materie prime simanifesta in eclettiche e fantasiose interpretazioni dellacucina locale; i talenti culinari che ne sono autori meri-tano “nutriti” approfondimenti. I menu de I Piatti dellaBilancia riflettono la qualità e la stagionalità degli ingre-dienti ed una misurata creatività nell’elaborazione dellericette; come per le edizioni precedenti hanno la capacitàdi produrre preziose alchimie gastronomiche e di “rega-lare agli ospiti un’emozione” attraverso l’armonia deisapori, le sensazioni che risvegliano il palato, i gusti e leconsistenze. L’itinerario da percorrere, nelle vie delcentro storico, nelle frazioni o vicino alle acque dei laghiCuriel, è la pura esaltazione del cibo o meglio dellacucina strutturata in ricette e pietanze da gustarsi e daleggersi con linguaggi del tutto personali.

Il circuito dei ristoranti: Trattoria Barchetta (venerdì esabato sera, 059 526218), La Ca’ di mat (giovedì sera,059 527675), Ristorante Il Cacciatore (tutti i giorni apranzo e a cena, 059 526227/338 8635638), La Falda(venerdì sera, 059 528416), La Gentile (tutti i giorni apranzo e a cena dal lunedì al venerdì, la domenica apranzo, 059 525938), Ristorante Laghi (venerdì e dome-nica, 059 526988), Ristorante il Volante (tutti i giorni acena dal lunedì al venerdì, 059 851505)

Fondazione Civesprimo appuntamento

con Ernesto Galli Della LoggiaStoria della cittadinanza

e identità italiana

Si terrà giovedì 2 ottobre alle ore 21, all’AuditoriumSan Rocco, la prima delle iniziative della FondazioneCives di Carpi. La conferenza di Ernesto Galli DellaLoggia tratterà il tema: “Storia della cittadinanza eidentità italiana”.

Acli ModenaInaugurazione nuova sede provinciale

Sabato 4 ottobre 2008, alle ore 9.30, si svolgerà l’inau-gurazione della nuova Sede Provinciale Acli a Modena,in Via Morandi 42, al pianterreno dello stabile compren-dente anche la sede del Patronato Acli, del Caf e deglialtri servizi. In occasione dell’inaugurazione è previstauna tavola rotonda sul tema “Acli per un lavoro sicu-ro”, presieduta e introdotta da Vincenzo Caiazzo, Pre-sidente regionale Patronato Acli; sono previsti gli inter-venti di Pietro Balugani, Presidente Ordine Ingegneri diModena, dell’On. Antonio Boccuzzi, già dipendenteTissen-Group, di Walter Raspa, Presidente regionaleAcli, di Roberto Oliva, Segretario Genenerale Acli, diDamiano Bettoni, della Direzione Nazionale PatronatoAcli, di Alessandro Monzani, Responsabile PastoraleSociale di Modena.La tavola rotonda si svolgerà nel vicino Salone Off delCentro Muzik, situato in Via Morandi 71.All’inaugurazione interverranno il Sindaco Giorgio Pighie di monsignor Benito Cocchi.

Il menu proposto dai fra-telli Leoni: carbonarodell’Alaska con gocce diBalsamico e cialda di po-lenta croccante; passatelliin brodo di Parmigiano diBianca modenese; risottodi patate al profumo dirosmarino e noce mosca-ta; filettino di maiale conlasagnetta di fagiolini espuntature, mostarda finadi Carpi e salsa al basilicocon funghi sauté; millefo-glie di chantilly al chinottoin salsa di tabacco e gela-to al marron glacé.

Carpi Grand Gourmet, ini-ziativa promossa dall’as-sessorato all’Economia delComune e realizzata con ilsostegno della FondazioneCassa di Risparmio di Carpie con il contributo di An-gelo Po, Italcarni, GruppoArgenta-Dorando, RadioBruno, ha avuto tra l’altrocome ospiti d’onore ai suoitavoli un centinaio di mem-bri dell’Apci (l’Associazio-ne Professionale Cuochi Ita-liani) provenienti da tuttaItalia. Il direttore generaledel sodalizio Carlo Re haconsegnato una targa al sin-daco Campedelli, propo-nendo l’Apci come orga-nizzatrice del prossimoCarpi Grand Gourmet.

mento: lasciar fare più ainostri chef. Tutto sommatoabbiamo visto che i “grandinomi” non sono poi cosìsignificativi per Carpi GrandGourmet. Forse perché nondanno tutto quello che po-trebbero dare e forse per-ché non si può pretendereuna gran cena quando lepersone sono tante. Comun-que sia l’amministrazione,con in testa l’assessore allePolitiche economiche Al-berto Allegretti, ha fattobene a crederci e a partire.

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95 ottobre '08CRONA CARPICRONA CARPI

La cooperativa Unieco offre la possibilità di toccare con manopalazzine e case a schiera

Fondo Rosaio: ideeper abitare a Carpi

siamo soddisfatti –commenta Donatel-la Galloni della Co-

municazione e Marketingdi Unieco -, all’Open dayhanno partecipato oltre 150persone, la maggior partetra i 45 e i 55 anni, personeche hanno già una casa macercano una sistemazionemigliore, adeguata ai lorobisogni che, con gli anni,evidentemente sono cam-biati. Naturalmente i livellidi interesse erano vari, mauna buona percentuale ci èsembrata davvero motiva-ta. E’ interessante – prose-gue Galloni – constatarecome le persone siano at-tente e ben informate. Oggila gente sa quello che vuolee sa dove cercarlo. Noi, conqueste residenze del FondoRosaio, pensiamo di offrireuna buona risposta alle tan-te esigenze che manifesta-no le persone. Il bilanciodella giornata – osserva Do-natella Galloni – è più chepositivo, è stato un esperi-mento ma senza dubbio laripeteremo anche in altriposti dove siamo presenti,Carpi comunque è e restauna piazza interessante”.Il Fondo Rosaio è un nuovoinsediamento residenzialeche occupa un’area di oltre42 mila metri quadrati e inpoco più di un anno (la co-struzione è iniziata nel giu-gno 2007) è nata una nuovaopportunità per abitare aCarpi. E’ un insieme armo-nico di palazzine e case aschiera progettate secondostandard costruttivi di altaqualità e con un basso indi-ce di edificazione nell’area

disponibile che si presentacosì ricca di spazi verdi,percorsi pedonali e ciclabili.Unieco ha dato valore ag-giunto alle residenze Fon-do Rosaio anche con scelteinnovative; come precisaGalloni, “le unità abitativesono dotate di pannelli so-lari per il riscaldamentodell’acqua, di impiantosatellitare per la ricezionedei segnali televisivi e ascen-sori di nuova generazioneche consentono di rispar-miare sui costi di gestionevisto che generano energia.Una cura particolare è statadedicata all’isolamentotermoacustico per garanti-re minori costi di riscalda-mento e condizionamentoma anche per rendere silen-

ziosa la casa.”Inoltre negli interventi im-mobiliari di Unieco sonopreviste tutte le garanzie atutela delle persone fisicheacquirenti di immobili incorso di costruzione, è quindiprevisto il rilascio dellafidejussione bancaria a ga-ranzia delle somme versatee la polizza assicurativa condurata decennale a garan-zia degli eventuali vizi dicostruzione. Si stanno inol-tre studiando convenzionicon istituti bancari peragevolazioni sui tassi di in-teresse di eventuali mutuicon la possibilità di un con-tributo da parte delcostruttore.

A.B.

UniecoUnieco (www.unieco.it) è una società cooperativamultibusiness con sede centrale a Reggio Emilia artico-lata su cinque divisioni (Costruzioni Italia, CostruzioniEmilia, Laterizi, Ambiente e Ferroviario) e due direzio-ni centrali (Amministrazione e Finanza, Personale eOrganizzazione).E’ attiva in tutta Italia con oltre mille addetti e hapresenze anche all’estero. Unieco ha ottenuto la quali-fica di General Contractor per opere fino a 700 milioni.

“Si,

L’importante è partecipareFolla al Junior Bike Michelin

830 i piccoli bikers hanno dato il via alla manifestazioneJunior Bike Michelin che si è svolta domenica 28 settem-bre in piazza Martiri.Premi speciali per i bimbi che hanno compiuto gli anniproprio domenica, per tutti quelli – e sono stati tantissimi- che hanno portato un disegno e per quelli che sonoarrivati ultimi per ciascuna categoria di età.Insomma, l’importante al Junior Bike Michelin è statopartecipare, non certo vincere.Tutto esaurito anche alla Porsche Junior School che con220 bimbi nell’arco della giornata ha insegnato e diver-tito bambini e famiglie.I bambini sono stati premiati dall’assessore AlbertoD’Addese (Lavori pubblici e infrastrutture, Trasporti,mobilità e traffico, Patrimonio pubblico, Sport e Benes-sere, Personale, Polizia Municipale) e dall’assessoreMaria Cleofe Filippi (Politiche scolastiche).Un successo? No, un successone.

Il codice espressivo di AnnaGran successo di Blumarinea Milano Moda Donna

“Rivendendo le fotografie degli anni’80 di Helmut Newton, magistrale in-terprete di Blumarine, ho provato unaforte emozione che mi ha portato aripercorrere l’essenza di quel gusto e diquello stile, proponendo un concetto diromanticismo in chiave contempora-nea, una sensualità ironica, facendoriemergere i codici espressivi più au-tentici della mia moda. Eleganza e fem-minilità come armonia dello stile e ri-flesso della personalità di ogni donnache sceglie con consapevolezza un lus-so sofisticato. Luce, colore ed emozionia rendere unico e vibrante ogni capo,come dietro l’obiettivo di una macchinafotografica”, queste le parole di AnnaMolinari che presentano la collezionePrimavera-Estate 2009. Bella, bellissima, molto chic:grigio e nero con note di cipria, champagne, giallo,bluette, verde salvia, glicine; i tessuti più impalpabili epreziosi; i volumi morbidi e femminili, lunghezze con-trapposte. La maglieria è sofisticata e, come tutta lacollezione, è resa ancor più preziosa dai dettagli. Sonoloro, sempre, a fare la differenza.

Si tratta soprattutto di avereun diverso concetto dellepersone, e di delineare unnuovo quadro istituzionaleche possa accogliere la nuo-va concezione. Conversan-do con il professor Latifeemi sono reso conto che lasua esperienza lo ha portatoa scoprire che in ogni per-sona si cela molto di più diquanto si possa immagina-re. Ogni persona è impor-tante e il potenziale di ognu-no di noi è ancora inesplo-rato.La mia esperienza di vitami porta ad accettare chefra di noi vi siano i poveri,li ho sempre visti, sembra-no quasi parte del destinoumano. Ragionando in que-sto modo non mi sono resoconto che è questa la ragio-

ne per cui continuiamo adavere gente povera fra dinoi. Se credessimo davveroche la povertà è inaccetta-bile e che non dovrebbe fareparte di una società civile,avremmo già creato le con-dizioni per un mondo privodi povertà.Non è solo il microcreditoche può eliminare miseria ebisogni, ma indubbiamenteil credito è una delle oppor-tunità.Chiara Lubich nel 1991 halanciato un nuovo progetto:l’Economia di Comunione.Esso intende far sorgere delleaziende affidate a personecompetenti in grado di farlefunzionare con efficienza ericavarne degli utili. Unaparte di questi va per aiuta-re i poveri in modo da dare

loro da vivere finché abbia-no trovato un posto di lavo-ro.Nella visione dei rapportiinterpersonali e sociali chederiva dalla spiritualità del-l’unità che è alla base del-l’Economia di Comunione,alcuni economisti intrave-dono una nuova chiave dilettura che potrebbe arric-chire anche la comprensio-ne delle interazioni econo-miche e quindi contribuirea superare l’impostazioneindividualistica oggi anco-ra prevalente nella scienzaeconomica. Come dice Ste-fano Zamagni, l’Economiadi Comunione non si ac-contenta dell’orizzonte del-l’economia solidale, macerca l’orizzonte dell’eco-nomia fraterna.

Perché se quello di solida-rietà è il principio di orga-nizzazione sociale che aspiraa rendere eguali i diversi, ilprincipio di fraternità con-sente agli eguali di esserediversi e di affermare a pie-no la propria identità. E’per questo che la vita infraternità è la vita che rendefelici.Entrambe le esperienze por-tano, pur partendo da ispi-razioni diverse, alla conclu-sione che è un dovereinscindibile un mondo sen-za povertà in quanto la po-vertà non è creata dai pove-ri, è il sistema economico esociale disegnato da noi eche sottostima la capacitàumana.Secondo Yunus la povertàpotrebbe sparire molto ra-

pidamente se riuscissimo adunire le forze e a dare adogni essere umano equaopportunità di liberare lapropria creatività.Se è vero che autentica è lacultura che sa generare ideecontagiose, capaci cioè didiffondersi e replicarsi an-

ontinua dalla primaC Il banchiere dei poveri

che al di fuori dell’ambien-te in cui sono nate, ci augu-riamo con tutto il cuore chequeste siano veramente cul-ture autentiche. Tutti noi neabbiamo un immenso biso-gno anche se non lo sappia-mo, o fingiamo di non sa-perlo.

Il Fondo Rosaio è compo-sto da quattro palazzineda 12 alloggi e da 6 villettea schiera monofamigliari.Alcuni appartamenti sonodotati di giardino privati,altri hanno spazimansardati. E’ una realiz-zazione della cooperativaUnieco di Reggio Emilia;ha dietro la forzaprogettuale e costruttivadi una azienda che nel 2007ha realizzato un fatturatoconsolidato di 505 milio-ni di euro con un utile net-to di 43,4 milioni di euro.Il bilancio 2007 ha con-fermato il posizionamentodi Unieco tra le prime 10imprese di costruzioni alivello nazionale e ai pri-missimi posti per laredditività, che si traducein un progressivo consoli-damento patrimoniale. Ilpatrimonio netto si attestaa 223,7 milioni. La divi-sione Costruzioni Emiliaguidata da MassimoPinotti ha realizzato nel2007 un fatturato di 161milioni grazie a nuovi pro-getti e alla sinergia tra can-tieri, attività immobiliaree gestioni, seguendo un’im-portante crescita rispettoagli anni precedenti sia intermini di volumi che diredditività.

Giovanni Arletti con Huzzatul Islam Latifee

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10 5 ottobre '08

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

Un appalto per lavori chedovrebbero concludersi inpochi mesi, una Ditta chefallisce, un cantiere fermoper 4-5 mesi, una Ditta chesubentra e porta a terminele opere più urgenti e, pernon farsi mancare nulla, lalontananza (si scrive così,si legge “sordità”)dell’interlocutore ammini-strativo-istituzionale prepo-sto a sbrogliare la matassa.Sembra una delle tante sto-rie dell’Italia di oggi; il fat-to, però, che stavolta ci siadi mezzo la Cappella del-l’Ospedale, “temporanea-mente” (!!?) trasferita in unaanonima e ristretta stanzaadibita per l’occasione, dàun sapore più amaro a tuttala vicenda, accentuato da-gli immancabili (ma non perquesto meno stucchevoli)rimpalli di responsabilità trala Direzione generale del-l’Ospedale e i competentiUffici della Curia su chidebba fare cosa per renderefruibile il nuovo ambientedotandolo dell’arredo(ubicazione del tabernaco-lo, delle statue, ecc.).E così è ormai trascorso unanno, durante il quale lacelebrazione della liturgiadomenicale, alla quale par-tecipano alcuni malati, maanche tante persone cheapprezzano la sobrietà e laprofondità spirituale delCappellano, è diventata unacorsa a ostacoli, tra personeaccalcate nella stanza (no,

Non si può che condividere il disagio e il conseguenteappello contenuto nella lettera sottoscritta da un grup-po di fedeli che partecipano alle liturgie festive nellaCappella dell’Ospedale.E’ però evidente che la responsabilità dei lavori sul-l’immobile non è della Curia Vescovile la quale hadefinito con chiarezza l’impegno da parte dell’Asl diModena ad assicurare, una volta demolita la vecchiaCappella, un adeguato spazio per l’assistenza religio-sa e il culto all’interno del Ramazzini. Questo è avve-nuto sin dalle prime fasi progettuali con contatti,sopraluoghi e incontri con la Direzione Sanitaria del-l’Ospedale e con i tecnici responsabili dell’esecuzionedei lavori in un clima di fattiva collaborazione. Pur-troppo è anche la Curia Vescovile a rammaricarsi delprolungato ritardo che non consente di svolgere lecelebrazioni liturgiche e la preghiera personale in unambiente appropriato e in un clima di silenzio e racco-glimento. L’auspicio è che una volta superati gli osta-coli di ordine burocratico e tecnico si possa procederecelermente offrendo così ai numerosi cittadini chefrequentano l’Ospedale la possibilità di fruire dellanuova cappella.

Ci auguriamo siano definitive le date che ci ha confer-mato l’Azienda sanitaria: entro fine anno tutto dovreb-be essere sistemato e così la cappella, finalmente,dovrebbe trovare la sua collocazione definitiva nell’exTenente Marchi dove dovrebbero trovare spazio alcuniservizi dei Poliambulatori attualmente nell’edificio difianco all’ingresso del Ramazzini in via Molinari.

L.L.

Cappella dell’ospedale: fino a quando?non si riesce proprio a chia-marla “cappella”) in mezzoa temperature che in estatediventano proibitive e altreche devono accontentarsi diseguire la funzione in unimprobabile corridoio dipassaggio. E ora che i lavo-ri di muratura dei nuovi lo-cali sono ultimati già da variesettimane, c’è già chi scom-

mette che, tra un tecnicoche non si presenta, un re-sponsabile dell’ASL diModena introvabile e unUfficio della Curia che, nellesue molteplici incombenze,non riesce a presidiare lasituazione con la perseve-ranza richiesta (ricordate laparabola del giudice ingiu-sto, che premia la vedova

per la sua insistenza?), an-che il prossimo Natale ver-rà festeggiato nellaprecarietà. Peccato, perchéla cura della pastorale deimalati e dei sofferenti do-vrebbe avere una centralitànell’azione della Chiesa chenessuno, a parole, mette indiscussione. Eppure certe“disattenzioni”, che nonsembrano potersi imputareesclusivamente alle insop-portabili lentezze della bu-rocrazia che governa le no-stre strutture sanitarie, la-sciano l’amara sensazioneche l’esercizio della caritànei confronti di coloro chesoffrono sia lasciato allabuona volontà dei singolifedeli o all’eroica abnega-zione del Cappellano di tur-no, non sempre supportatida un’adeguata premuradella comunità ecclesiale,distratta da altre “priorità”.Forse basterebbe chiedersiche immagine di Chiesa dia-mo a coloro – che magarinei nostri documenti chia-miamo “lontani” e, quindi,destinatari privilegiati del-l’annuncio – i quali riesco-no a fare dell’esperienza deldolore un modo per(ri)avvicinarsi al Signore esi ritrovano a pregare il San-tissimo nel bel mezzo di uncorridoio.

Lettera firmataCarpi

L’opinioneAmare la cittàPosso dirlo? Il referendum per abrogare la decisione delConsiglio comunale sull’AIMAG non mi è proprio piaciuto.Nonostante ritenga sacrosanto il diritto di consultare i citta-dini su problemi relativi alla città e alla sua gestione edesideri da tempo maggior scambio tra l’amministrazione ei carpigiani, ho trovato in questa esperienza molti puntinegativi.Primo tra tutti il delegittimare il lavoro del Consiglio che noiabbiamo eletto. Realmente sarebbe stato corretto non andarea votare, come molti hanno fatto, per ribadire l’importanzadella democrazia rappresentativa.Poi ho vissuto momenti di fastidiosa contrapposizione. Al-cune persone hanno dimostrato una violenza verbale che nonincontravo da tempo. Davvero questa specie di “odio reci-proco” è un problema di acqua e gas?Per ultimo ho purtroppo assistito ad azioni politicamentescorrette nei confronti di fasce “deboli”, come giovani eanziani.L’informazione infatti è stata estremamente difficoltosa inquanto comportava conoscenza di gestione aziendale, gared’appalto, gestione patrimoniale ecc. Si è quindi ricorsi aslogans semplificativi e non sempre si è riusciti a chiarire ipunti reali del problema.Alle esperienze personali si aggiunge la dolorosa nota spese:il referendum è costato alla città più di 100.000 euro, comeun anno di asilo nido. E’ vero che di soldi se ne spendonotanti e non sempre in modo corretto, però…., per una cosache, dato il non raggiungimento del quorum, non ha datonessun risultato…La domanda che attraversa le mille domande che i cittadini,singoli o organizzati pongono è una domanda di coinvolgimentoda protagonisti dentro la costruzione della città?La risposta è una città non più liquida ma solida, non piùraggelata ma pulsante, non aspra ma fiduciosa*La città non è infatti solo “casa delle identità” che ci derivanodalla sua fondazione e dalla sua storia, ma “spazio relazionale”.E’ da qui che si riparte per combattere la frantumazionetotale e vincere le sfide che sembrano impossibili (incontrotra culture, religioni, generazioni diverse e la sfida dellagiustizia sociale, la burocratizzazione, l’allontanamento traistituzioni e cittadini…).Qual è la chiave per aprire queste preziose porte? Farscoprire ad ogni cittadino la sua risposta alla vita della città,la sua responsabilità civica semplicemente vivendo ancheper gli altri.Mi raccontavano in casa dei tempi di guerra: la solidarietà el’aiuto reciproco hanno risolto problemi apparentementeinsormontabili.Non si tratta di buonismo o di altruismo, ma di “pro socialità”,di incremento del “I care”.Nessuna risposta organizzativa, economica, gestionale dellacittà può essere da sola soluzione. Anche tecnicamente, piùle città aumenteranno la popolazione e lo spazio vitale, piùsarà impossibile gestire tutto senza problemi.Ma noi ci siamo e ogni individuo ha la sua parte di mosaico.Più che referendum ci occorrono responsabilità per il benecomune.

M.Grazia Lugli Allesina* da “Una città non basta”di Lucia Fronza Crepaz, già parlamentare europeo.

In una precedente lettera miero lasciato coinvolgere nel-la diatriba fra cattolici emusulmani, che in Italia edin particolare in Emilia non èpoi così sentita come in altreparti, in quanto c’è cordialitàed accoglienza con gliextracomunitari che abitanola nostra regione e le nostrecittà.Il problema vero sono i rap-porti fra i cattolici ed i laici,che vivono in una situazioneconfusa e poco chiara, e tra icristiani dove il demonio (chesa fare bene il suo lavoro)crea zizzania.Tra i laici cristiani si sta dif-fondendo una categoria dicristiani non praticanti, per-sone battezzate ma che sisentono svincolate dai valoricristiani. Sono coloro checonvivono, sono le coppie difatto con pochi doveri mache pretendono gli stessi di-ritti dei cristiani sposati confamiglia. Ma che esempi han-no davanti?

* Personaggi che si sposanoe si risposano, si uniscono esi dividono con facilità e spen-sieratezza, grazie a Sacerdo-ti che si ritengono “aperti”.* La collaborazione nel cam-po del sociale fra laici d’ognicategoria sia la benvenuta,ma i principi ed i valori deicattolici debbono essere car-dini inamovibili non messiin discussione e criticati.* Non parliamo poi di certastampa cattolica che si pre-occupa più di polemizzaresul governo Berlusconi, chesulle vicende dei sacerdoti emissionari che vengono uc-cisi in India. Quanti giornali“indipendenti” riportano que-ste notizie? Scrivono inveceintere pagine sulla salute de-gli orsi bianchi in via d’estin-zione o sulla morìa delle api.* In politica c’è una granconfusione di ruoli. Vedia-mo parlamentari democrati-ci cristiani, che si sentonoonorati di sposare in formacivile, sindaci democratici ma

atei.* Ormai siamo diventati “tuttidemocratici”, tutti possia-mo esprimere il nostro pare-re, ma se Benedetto XVI vuoleparlare alla Sapienza di Romatrova delle difficoltà, vienecontestato, così pure qual-che altro professore e qual-che Vescovo. Solo all’esteroil Papa riesce a riempire lepiazze e farsi ascoltare libe-ramente. In queste condizioni come faun cristiano essere un fedeledevoto e rispettoso della leg-ge del Signore e della Chie-sa? Solo il Santo Padre rie-sce a riempire le piazze difedeli e soprattutto di giova-ni. Lo sappiamo che il van-gelo ci ammonisce: “beativoi, che sarete perseguitati eumiliati nel mio nome”, manon tutti aspettano la ricom-pensa divina nell’altra vita!Mi scuso se sono ancora unavolta fondamentalista, e se-vero, ma certi atteggiamentidi censura non li tollero. Il

credente deve rispettare leregole e deve essere rispetta-ta la Fede in cui crede.Distinti Saluti.

Dino PegoraroCarpi

I temi, etici e socio-politici,da Lei toccati sono tanti emolto problematici. Occor-re più serenità di giudizioaffidandosi a punti di riferi-mento illuminanti come l’at-tuale magistero di BenedettoXVI che aiuta la Chiesa e icredenti a vivere alla lucedella verità in questo diffici-le rapporto con la moderni-tà. Così non si corre il ri-schio di esserefondamentalisti ma sempli-cemente cristiani miti checercano la giustizia e opera-no per la pace, che amanoquesto mondo, come Cristolo ha amato, fino a dare sestessi.Cordialmente.

L.L.

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115 ottobre '08La scuola materna “Caduti in Guerra” di Gargallo festeggia l’80°anniversario della fondazione. Domenica 5 ottobre alle ore 18 laSanta Messa di ringraziamento presieduta dal vescovo Elio Tinti

Una scuola nel cuore della gente

impiegò tutto il suo patrimo-nio avuto in eredità dalla fa-miglia. Grazie al suo genero-so esempio tutta la popola-zione si unì nel contribuireeconomicamente all’opera.Nel 1928 si potè finalmenteinaugurare la scuola maternaper promuovere una vera edu-cazione alla pace.L’azione incessante dei par-roci che si sono succeduti el’impegno dei parrocchianiprocurò alla scuola il neces-sario per vivere sotto la dire-zione instancabile e premu-rosa delle Suore Orsolinedi Gandino. Soltanto nel1987 le Suore, non riuscen-do più a disporre di persona-

le sufficiente, dovettero la-sciare la gestione della scuo-la. Tre maestre diplomate,Annarosa Lancellotti,Manuela Arletti e Cristia-na Canova, continuarono areggere la direzione dellascuola e l’insegnamento, sot-to la presidenza dei parroci.Negli anni ‘80 furono ne-cessari alcuni lavori diristrutturazione per ricavarespazi sufficienti per le tresezioni: piccoli, medi e gran-di.Anche l’AmministrazioneComunale ha riconosciutoquesto servizio alla popola-zione aiutando di anno inanno con sovvenzioni, fino

ad arrivare all’attuale con-venzione.La parrocchia ancora oggisostiene la scuola per aiutarela famiglie nella educazionecristiana e umana dei bambi-ni. Dopo molti anni di assen-za delle religiose nell’anima-zione didattica è stato chiestoaiuto, attraverso il Vescovo,alle Sorelle di Santa Ceciliapresenti ormai da diversi anninell’Unità Pastorale, che ope-rano nella scuola d’infanzia“Matilde Capello” della Fon-dazione A. Paltrinieri. La pre-senza delle religiose si è rive-lata indispensabile per far sìche tra le famiglie e la scuolaci fosse un’integrazione cul-

arissimi amici della scuola materna Cadutiin Guerra, ricorre quest’anno l’80° anni-versario della fondazione del nostro Asilo.

Ricordiamo questa data per ringraziare con lapreghiera monsignor Giovanni Prandini, che nefu il principale animatore e sostenitore, e tanti chein diversi modi hanno collaborato alla sua realiz-zazione e conservazione.Domenica 5 ottobre, alle ore 18, monsignor Ve-scovo celebrerà, alla presenza del Sindaco, unaSanta Messa di ringraziamento a Dio per la suaprotezione per tutti questi 80 anni invocandone labenedizione per l’anno scolastico appena iniziatoe auspicando per la scuola Caduti in Guerraancora molti anni di servizio favore di tante fami-glie di Gargallo e della città di Carpi.Questo invito è rivolto a tutti coloro che, neglianni, hanno usufruito del nostro asilo e a quanti,a vario titolo, vi hanno collaborato. Con la spe-ranza di vedevi numerosi.

Don Rino Barbieri, parroco

Uno sguardoal futuro

Dall’inizio dell’annoscolastico 2008-2009 laGestione della Scuoladell’Infanzia “Caduti inGuerra” è affidata allaFondazione “A.Paltrinieri” che già ge-stisce ed è proprietariadella scuola “M. Cap-pello” in Santa Croce,sotto la presidenza del-la dottoressa GiliolaPivetti. Dell’una e del-l’altra scuola hanno ladirezione le suore “So-relle di Santa Cecilia”,da tanti anni presentinelle persone di Sorel-la Daniela, SorellaMaristella e SorellaCristina.Continua così la presen-za delle suore nel no-stro istituto, dopo l’in-terruzione avvenuta nel1987 con la partenzadelle suore Orsoline diGandino (BG): 1928-1987. L’esperienza di-dattica delle sorelle, nelcreare un clima che ri-chiami l’ambiente fami-liare come è nella lorospiritualità, nonché l’im-pegno della Fondazio-ne A. Paltrinieri a favo-re dell’educazione uma-na e cristiana ci fannocerti di un avvenire si-curo per lunghi anni allascuola materna Cadutiin Guerra di Gargallo.

80 anni e...non li dimostra

La scuola materna non ècome quelle signore che auna certa età, per nascon-dere le rughe, ricorrono altrucco. E’ rimasta ugualenella struttura esterna, èstata tinteggiata completa-mente dopo la sistemazio-ne totale del tetto.All’interno, invece, è statarinnovata secondo le nor-me di sicurezza e le esi-genze del servizio: nuovaè la cucina portata al pianoterra, rifatto il controsoffittodel salone e il riscaldamentocon relativa climatizzazio-ne, rinnovato l’impiantoelettrico, i sanitari e le con-dotte fognarie.E’ presente all’interno unabella cappella artisticamen-te decorata e completamen-te ristrutturata mentre nelgiardino si può ammirareuna riproduzione della grot-ta della Madonna diLourdes.Da notare, ancora, che lascuola dell’infanzia diGargallo si trova dirimpettoalla chiesa parrocchiale ein una zona silenziosa del-l’abitato. Il servizio per lefamiglie di Carpi è garan-tito dallo scuola-bus di pro-prietà della scuola.Attorno all’edificio, siestende una vasta area ver-de con parte del cortile la-stricato che offre spazi ide-ali per i giochi all’aperto.

turale e una sintonia idealeper la formazione dei piccoli.La nostra richiesta è stata ac-colta e le Sorelle di SantaCecilia sono tra noi con spiri-to di fraterna collaborazione.Stessa disponibilità abbiamoriscontrato nel consiglio diamministrazione della Fon-dazione A. Paltrinieri che siè felicemente concretizzataquest’anno con la stipula diun atto tra la parrocchia diSan Lorenzo m. di Gargallo ela predetta Fondazione - conl’approvazione del Vescovoe l’unanime consenso dei par-rocchiani - che conferisce aquest’ultima la gestione del-la scuola per 8 anni. Merita-

no uno speciale ringrazia-mento quanti hanno collabo-rato alla buona gestione inquesti 80 anni: i parroci, leinsegnanti, le suore, gli am-ministratori, in particolare IsaBernazzali, e il personale tut-to. Grazie al loro impegno,soprattutto nei periodi più dif-ficili, la nostra Scuola si pre-senta aggiornata nella didat-tica, idonea nella struttura esempre accogliente.

La scuola materna a Gargalloè sorta nel 1928 come monu-mento vivo in ricordo deicaduti nella guerra 1915-1918, perché quel dolore perla morte di tanti si trasfor-masse in un futuromigli“�ore di serenità e dipace per le nuove generazio-ni.Guidati dall’arcipretemonsignor GiovanniPrandini la comunità diGargallo volle realizzareun’opera grande che durassenel tempo. La decisione con-divisa da tutti fu di costruireun “asilo” (come si dicevaallora) per i propri figli per-ché avessero un’educazionecristiana orientata all’amorefraterno così da renderli por-tatori di pace.Servirono dieci anni per coin-volgere tutta la popolazione.Infine, per completare il pro-getto, monsignor Prandini

Un po’ di storia

Dalle sofferenze della guerra un’opera di speranza

C

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12 5 ottobre '08

arissimi parroc-chiani, dopo lapausa estivariprendiamo le

attività nella nostracomunità parrocchialecon la consapevolezza cheil cammino, pur faticoso,si apre sempre allasperanza di continuare acostruire insieme unacomunità che vive e operanel nome di Cristo sicchèpossa essere sempre piùmissionaria sia al suointerno che all’esterno.Siamo invitati in questoanno pastorale ad appro-fondire tre aspetti impor-tanti del passo delleBeatitudini: “Beati i miti,perché erediteranno laterra”, “Beati quelli chehanno fame e sete dellagiustizia, perché sarannosaziati”, e “Beati glioperatori di pace perchésaranno chiamati figli diDio” (Mt. 5, 6-9).A tutti voi ed alle vostrefamiglie un augurio diPace e Bene e che ilSignore, Maria nostraMadre, S. Paolo e S.Francesco ci accompagni-no e ci guidino sempre.

Padre Sandroe confratelli

SPECIALESPECIALESPECIALESPECIALESPECIALESAN NICOLSAN NICOLSAN NICOLSAN NICOLSAN NICOLO'O'O'O'O'

1-2-3 OTTOBRETRIDUOPREDICATOda P. Secondo Ballati- ore 8,15: Lodi- ore 8,30: S. Messa- ore 18,00: S. Rosario- ore 18,30: S. Messa

con riflessioneVenerdì 3 ottobre dopo laS. Messa delle 18,30 com-memorazione del Transi-to di San Francesco

SABATO4 OTTOBREFESTA DEL SANTO- ore 8,15: Lodi- ore 8,30: S. Messa- ore 18,00: S. Rosario- ore 18,30: S. Messa solenne presieduta

dal nostro Vescovo monsignor Elio Tinticon la presenza delle autorità.

Solennitàdi S. Francesco

di AssisiPatrono d’Italia

C

Domenica 4 maggio, durante la S. Messa delle ore 11, hanno ricevuto la Prima Comunione: Aurora Badiali, MargheritaBaraldi, Valentina Bellodi, Gloria Beltrami, Giulia Bonatti, Michele Bracco, Immacolata Bruno, Bianca Burani, ValeriaCerciello, Eleonora Corasaniti, Daniele Desantis, Elisabetta Dotti, Sara Ferri, Aurora Frongia, Manuel Jalleli,Elisabetta Martinelli, Riccardo Martino, Lorenzo Mazzini, Luca Mazzini, Simone Mazzini, Eleonora Menozzi, AlessandraPaoni, Francesca Pannini, Riccardo Romagnoli, Marco Zagaria.

Emozioni a LourdesLa prima immagine che miha colpito arrivando a Lourdesè stata la folla: una folla cheincontravo ovunque, sullastrada, nel grande piazzaledel Santuario e nella chiesa.Tutti come me erano lì perconoscere i luoghi della mi-racolosa apparizione dellaMadonna a Bernardetta.Sono andata a Lourdes conla mia famiglia e alcuni par-rocchiani di S. Nicolò ac-compagnati dal nostro par-roco P. Sandro; tutti abbia-mo partecipato al pellegri-naggio diocesano guidato dalnostro Vescovo.Il primo giorno siamo andatialla grotta, ed è stata un’emo-

zione grandissima ritrovarsiin quel luogo santo, insiemea persone di tutte le naziona-lità, dove 150 anni fa è ap-parsa la Madonna. Alla seraavrei voluto vedere molto vo-lentieri la grande fiaccolata,ma non è stato possibile acausa del brutto tempo. Peròho partecipato in seguito atutte le celebrazioni, portan-do anche la bandiera dellamia parrocchia nella S. Mes-sa internazionale. Mi è parti-colarmente piaciuto il cam-mino giubilare; si tratta di unpercorso da fare a piedi cheattraversa la cittadina diLourdes( nel 150 anniversa-rio delle apparizioni) e con-

CATECHISMO

Nella nostra parrocchia gliincontri di iniziazione cri-stiana e A.C.R. sono ini-ziati sabato 27 settembre;normalmente il ritrovo alsabato è fissato alle ore14,45 nel cortile interno ele attività proseguono finoalle ore 16,30 con glieducatori ed animatori deidiversi gruppi; dalle 16,30alle 17,15 alcuni educatoried animatori sono dispo-nibili per giochi e attivitàdiverse con tutti i ragazzi(è compresa la merenda).Preghiamo i genitori diessere puntali nell’accom-pagnare e nel venire a pren-dere i loro figli secondogli orari fissati.Verranno fatte uscite perle quali chiederemo l’au-torizzazione.Nei sabati che dovesserocoincidere con ponti perfestività, si proporranno at-tività che contemporanea-mente coinvolgano tutti igruppi.Ricordiamo a genitori eragazzi che la S. Messadomenicale e festiva (pertutti i gruppi) è alle ore 11.

duce i pellegrini nei luoghiin cui ha vissuto SantaBernardetta. Il luogo che miha colpito di più è stata lachiesa parrocchiale doveBernardetta ha ricevuto ilSacramento del Battesimo.Devo dire che i quattro gior-ni di pellegrinaggio sono statimolto intensi e mi hanno fat-to capire con quale impegnocostante Bernardetta ha fattola volontà della Madonna, ecosì dovremmo fare anchenoi. Consiglio a tutti di farequesta bellissima esperien-za, soprattutto se condivisacon gi altri. Spero un giornodi ritornarci.

AnnaNei mesi di luglio e agostoè rimasto fra noi, comecollaboratore parrocchia-le don Bruno AmmanosPokule, originario dellaPapua Nuova Guinea, oveè cresciuto alla fede conl’aiuto del nostro P. Egidioche in quella lontana terraè stato in missione permezzo secolo. Don Brunoda due anni è studente didiritto canonico pressol’Università Urbaniana diRoma. Al termine di talepercorso ritornerà in Oce-ania per insegnare nel se-minario regionale di PortMoresby o per assumerealtri incarichi secondo leesigenze pastorali e le in-dicazioni del Vescovo.

Assieme al Vescovo e a P. Sandro un gruppo di parrocchiani al pellegrinaggio diocesano a Lourdes di questa estate

Graziedon BrunoGraziedon Bruno

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135 ottobre '08

NOTIZIEIN BREVE

SANTA CRESIMADomenica 19 ottobre alleore 11 il nostro Vescovoamministrerà il Sacramentodella Confermazione (Cre-sima) ad Alfredo Bello,Lorenzo Benatti, PietroBuffagni, Gregorio DelPrete, Nicholas Giova-nardi, Lorenzo Pacchioni,Giada Pagliani, LucaPedretti, Elena Rebecchi,Alessandro Romagnoli,Nicolò Venuta. Tutti sonoinvitati a pregare per que-sti nostri ragazzi affinchèlo Spirito Santo li illuminie li guidi sempre lungo lestrade della vita.

CONSIGLIO PASTORALESi è riunito nei giorni scorsiil Consiglio Pastorale Par-rocchiale. Sono state pre-se in esame anzitutto lefasi di avvio del nuovoanno sociale secondo i di-versi settori di attività. Siè quindi proceduto, allaluce della Linee Pastoralipredisposte dal Vescovo,all’individuazione dellemodalità operative per ilprossimo bimestre, conparticolare riguardo allacatechesi per i vari ambiti,ribadendo la validità del-l’esperienza compiuta coni “centri d’ascolto” e con icicli di incontri per gli adultipredisposti dall’AzioneCattolica.

SABATO 11 OTTOBREPellegrinaggio al Santuario dellaBeata Vergine Incoronata di Lodicon visita alla chiesa di S. Francesco

e al Duomo della cittàall’Abbazia del Cerreto nel Parco dell’Adda

all’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo in ViboldoneInformazioni e iscrizioni in parrocchia

Io e Graziella Bergamaschi siamo amiche da tempo edentrambe facciamo parte della fraternità dell’OrdineFrancescano Secolare di S. Nicolò. Questa estate mi haproposto di visitare, assieme a lei e a Matteo Fantini, lamissione di suor Gabriellina, mia cugina, in Tanzania. Natu-ralmente ho accettato senza tentennamenti. Il 6 agosto siamoarrivati all’aereoporto di Dar Es Salaam accolti da Suor Ida.L’impatto con la realtà di quel paese africano è stato moltoforte: alla periferia della città si vedono povere capanne ebambini che giocano nel fango o in mezzo a cumuli diimmondizie. Non è come vedere tutto ciò in televisione: làsenti l’odore e la polvere ti impregna gli abiti. Dopo avervisitato nei due giorni seguenti la missione di Dar El Salaamdodata di scuola, asilo, dispensario e centro ginecologico,siamo partiti per Mafinga, incontrando finalmente suorGabriellina sempre in gamba nonostante i suoi 86 anni. Lalocalità, posta a 1700 m di altitudine, è molto verde e lamissione comprende 3 casette ove abitano le suore e i Padriche gestiscono le scuole, frequentate da 150 alunni dellesuperiori e dai più piccoli che ogni mattina percorrono finoa due ore a piedi, prima di far colazione, preparata dallesuore, e partecipare alle lezioni. Dopo quattro giorni cisiamo spostati a Iringa, ove le suore ci hanno accolto contanto calore. Il mio compito consisteva nell’insegnare taglio,cucito e modelli a Eppy la ragazza che lavora in missione,con la quale si è instaurato subito un bel rapporto, pur nonparlando noi la stessa lingua. Nel frattempo Graziella visita-va altre missioni e Matteo deliziava i ragazzi con le sueesibizioni clownesche. Una toccante esperienza è stata la

Parabole in Val TournancheSullo sfondo meraviglioso e invitante del Cer-vino e del paesaggio valdostano, il Trienniodella diocesi di Carpi ha trascorso il suo campogg 2008. Pochi ma buoni dal momento che noneravamo più di una quarantina senza contare gliinnumerevoli animatori. Abbiamo tentato levie impervie, ma straordinarie della montagnacon tre gite una più bella dell’altra, non senzaferiti e arrostiti dal sole impietoso. Supportatida cuoche eccezionali, ci siamo avventuratiall’interno di uno degli aspetti più affascinantidella predicazione di Cristo: le parabole, chie-dendoci quanto avessero a che fare con la nostravita e con quale tipo di racconto noi ci confron-tiamo solitamente. Gli animatori e Don Robertoinfatti non solo hanno fornito un approfondi-mento di questo tema, ma ci hanno proposto unmodo completamente nuovo di leggerlo e por-tarlo concretamente nella nostra quotidianità:parabole viste come un racconto progressivo esempre più coinvolgente e totale del Regno deiCieli. Il cammino del campo ci ha portato allapratica silenziosa del deserto e, per chi avessevoluto, alla confessione, aspettando l’ultimogiorno passato quasi interamente insieme alVescovo, sempre esauriente nel rispondere allenostre domande... E lo abbiamo concluso can-tando a squarciagola la bellissima canzone “semi impegno…scommetti che ti racconto il re-gno?” (non senza un certo disappunto dell’au-tista).

Giovanni

BENE INSIEMEDopo la pausa estiva in ot-tobre ricominciano gli in-contri del Gruppo Fami-glie della parrocchia, ap-puntamenti che si rinnova-no mensilmente oramai dadiversi anni sotto la guidadi Padre Elio e che sonooccasioni per le coppie disposi per riflettere e condi-videre le problematiche fa-miliari nell’ottica e nellospirito del Vangelo. Certa-mente una proposta noninnovativa nel variegatoa s s o c i a z i o n i s m odiocesano, ma un tentativodi superare in un clima diamicizia e di semplicitàquella tipica diffidenza nelconfrontarsi su alcuni temio su alcuni aspetti del no-stro quotidiano che nell’at-tuale contesto sociale avolte si stenta a tradurre in“opere”. Dopo aver condi-viso nell’anno trascorsocon il gruppo dei TerziariFrancescani un percorso diconoscenza sulla figura diSan Francesco, il nostrogruppo riprenderà pertan-to l’attività incontrandosialla domenica e con questorinnoviamo l’invito a tuttele coppie della parrocchiaa non perdere una opportu-nità di stare insieme a ri-flettere e pregare senza fret-ta e senza particolari sche-mi da seguire. Tradizionedel gruppo è quella di farseguire agli incontri mo-menti conviviali come lacena insieme che sono sem-pre più spesso vere occa-sioni per rafforzare le ami-cizie.

Gruppo Famiglie

MENSA DEL POVEROAnche quest’anno continuail servizio che l’OrdineFrancescano Secolare svol-ge alla “Mensa del povero”nel convento dei frati mi-nori di S. Nicolò. Graziealla fattiva collaborazionecon alcuni parrocchiani la“Mensa” ha potuto in que-sti anni strutturarsi sempremeglio per offrire un’ade-guata risposta alle tantepersone in difficoltà eco-nomica, sempre più nume-rose, che bussano alla por-ta del convento. Partendoda una prima raccolta didati per arrivare al centrod’ascolto, vero momentodi analisi e verifica dellasituazione personale o fa-miliare, si arriva alla distri-buzione di alimenti ed an-che, in casi critici, al paga-mento delle utenze. All’in-terno della Caritasdiocesana e in collabora-zione con Porta Aperta e laCaritas di S. Giuseppe ilnucleo di S. Nicolò è unasemplice ma efficace testi-monianza di quell’amoreverso i fratelli che il Signo-re Gesù ci chiede.

Un gruppo di partecipanti al pellegrinaggio della scorsa primavera si appresta ad entrare nel santuario di S. Maria delle Carceri diPrato. Nel pomeriggio abbiamo visitato S. Gimignano, la città delle torri.

Qui AuronzoIl campo Giovanissimi biennio 2008, ha avuto luogo ad Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno,nei giorni compresi tra il 17 e il 27 agosto. Sono stati protagonisti una settantina di ragazzi tra i 14e i 16 anni, Giovanissimi di A.C., provenienti da tutte le parrocchie della diocesi di Carpi,accompagnati e coordinati in ogni attività dai loro numerosi animatori e da Don Luca Baraldi. “Semi impegno... scommetti che ti racconto il Regno?”: questo il titolo del campo, nonché un validissimoriassunto del suo tema portante, incentrato sulle parabole. La profonda concretezza dell’argomentoscelto ha sollecitato noi ragazzi, che vi abbiamo largamente riflettuto durante sei densissimi giornidi esposizione di tali contenuti, assemblee e lavori di gruppo, nel tentativo di prendere coscienza dellascommessa che c’è effettivamente in ballo nella nostra vita alla sequela del Signore. Uniti nellaChiesa, infatti, siamo chiamati a “raccontare” agli altri il Regno di Dio proprio come Gesù fa nelVangelo attraverso le parabole, le quali, ci è stato ripetuto più volte, mettono nel cuore di chi le ascoltala stessa volontà di Dio. Queste sei giornate sono state poi inframezzate da tre gite (per un totale dinove giorni pieni più il decimo per il viaggio di ritorno) che si sono svolte rispettivamente alle tre cimedi Lavaredo, ai Cadini di Misurina e a Monte Piana. Il campo si è infine concluso con l’abitualeincontro con il nostro Vescovo, che è stato a nostra disposizione per chiarire ulteriore dubbi eperplessità riguardanti le tematiche affrontate, dopodiché ha celebrato la Messa finale prima delritorno a casa.

Alessandro

Missione in Tanzania

partecipazione alla messa, animata dai bambini, che il 20 diogni mese è celebrata per i benefattori. I ragazzi hannocantato meravigliosamente e, all’offertorio, ognuno di loroha portato all’altare ciò che si sentiva di donare, pur nellapovertà che li contraddistingue. Le 4 settimane purtropposono volate e questa intensa esperienza si è conclusa, maricorderò sempre il saluto in lacrime di Eppy e l’arrivedercial 2009 delle suore.

Marisa Lugli Valentini

(nella foto: Marisa con una suora e la piccola Irene, una bimba senzafamiglia accolta nella missione)

Sul lago con S. PaoloEravamo 54 ragazzi e ragazze al campo ACR-medie, che quest’anno si è svolto nella prima settimanadi settembre a Bardolino ove siamo stati ospitati in un grande istituto salesiano con vista suggestiva sullago di Garda. Il tema del campo riguardava S. Paolo, al fine di comprendere, attraverso varie letture,le fasi della sua conversione e il suo successivo impegno per far conoscere la parola del Signore allegenti del suo tempo. Sotto la guida di Don Massimo e dei nostri fantastici educatori abbiamo vissutogiorni assai belli, con giochi pure collegati al tema della vicenda di S. Paolo. Il clima fra noi ragazzi èstato sempre più cordiale; ci aiutavamo a vicenda, anche nei servizi a tavola, e si conversava suargomenti seri o allegri volentieri. Una volta con i miei compagni di stanza abbiamo chiacchierato finoa notte fonda. Molto gradite sono state la visita al campo ACR-elementari di Albarè e l’avventuravissuta la sera del giovedì con il gioco nel parco dopo la visione del film The Others. L’ultima seraabbiamo cantato tante canzoni e non pochi si sono commossi al pensiero che il nostro campo stavafinendo. Il saluto della domenica conclusiva non è stato un addio, ma un affettuoso arrivederci.

Pietro

La nostra estate ai campi dell’Azione Cattolica

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14 5 ottobre '08

uesti mesi estivi sonostati segnati dalla vi-cenda di EluanaEnglaro, la giovane

lecchese che, per un inciden-te stradale occorsole sedicianni fa, vive in stato vegetativoconseguente a un coma datrauma cranico. La parteci-pazione commossa alla sortedi questa giovane, lacondivisione e il rispetto perla situazione di sofferenzanella quale versa la famiglia,sono i nostri primi sentimen-ti. È una condizione, quelladi Eluana, che peraltro inte-ressa circa altri due mila no-stri concittadini sparsi per ilterritorio nazionale. Per loroe le loro famiglie, come pure

per altri malati gravementeinvalidati, è necessario unefficace supporto da partedelle istituzioni. Non è que-sta la sede per richiamare l’iterabbastanza complesso che,rendendo questo casoemblematico, ha nelcontempo evidenziato la nuo-va situazione venutasi a de-terminare in seguito apronunciamenti giuris-prudenziali che avevanoinopinatamente aperto la stra-da all’interruzione legalizzatadel nutrimento vitale, con-dannando in pratica questepersone a morte certa. Si èimposta così una riflessionenuova da parte del Parlamentonazionale, sollecitato a vara-re, si spera col concorso piùampio, una legge sul fine vita

Q

Bagnasco: la vita umana resta un bene inviolabile e indisponibile

Una legge sul fine vita: questi i palettiche – questa l’attesa ricono-scendo valore legale a di-chiarazioni inequivocabili,rese in forma certa ed espli-cita, dia nello stesso tempotutte le garanzie sulla presain carico dell’ammalato, esul rapporto fiduciario tra lostesso e il medico, cui è rico-nosciuto il compito – fuorida gabbie burocratiche •divagliare i singoli atti concre-ti e decidere in scienza e co-scienza. Dichiarazioni che,in tale logica, non avranno lanecessità di specificarealcunché sul piano dell’ali-mentazione e dell’idratazione,universalmente riconosciutiormai come trattamenti di so-stegno vitale,qualitativamente diversi dalleterapie sanitarie. Una salva-

guardia indispensabile, que-sta, se non si vuole aprire ilvarco a esiti agghiacciantianche per altri gruppi di ma-lati non in grado di esprime-re deliberatamente ciò chevogliono per se stessi.Quel che in ultima istanzachiede ogni coscienza illu-minata, pronta a riflettere aldi fuori di logichetraumatizzanti indotte da casisingoli per volgersi al beneconcreto generale, è che inquesto delicato passaggio –mentre si evitano inutili for-me di accanimento terapeuticonon vengano in alcun modolegittimate o favorite formemascherate di eutanasia, inparticolare di abbandonoterapeutico, e sia invece esal-tato ancora una volta quel

Dalla prolusione al ConsiglioPermanente della Cei

favor vitae che a partire dal-la Costituzionecontraddistingue l’ordina-mento italiano.La vita umana è sempre, inogni caso, un bene inviola-bile e indisponibile, che pog-gia sulla irriducibile dignitàdi ogni persona (cfr Bene-detto XV, Discorso di salu-to e accoglienza ai giovani,Sydney, 17 luglio 2008), di-gnità che non viene meno,quali che siano le contin-genze o le menomazioni o leinfermità che possono col-pire nel corso di un’esisten-za. Alla luce di questa con-sapevolezza iscritta nel cuorestesso dell’uomo, e che nonè scalfibile da evoluzioniscientifiche o tecnologicheo giuridiche, noi guardiamocon fiducia alle sfide che ilPaese ha dinanzi a sé, sicuriche il nostro popolo -conl’aiuto del Signore -sapràtrovare le strade meglio cor-rispondenti alla sua vogliadi futuro e alla sua concretavocazione.

ModenaL’obiezionedi coscienza

tra leggecivile

e leggemorale

Sabato 18 ottobre(dalle 8,30 alle 14)presso il CentroFamiglia diNazareth conve-gno organizzato daScienza e Vita –Modena, Centro diBioetica Moscatie Medici Cattoli-ci sul tema del-l’Obiezione di co-scienza nell’ambi-to delle professio-ni sanitarie, me-dici, farmacisti einfermieri.Info: EugenioGalavotti – tel. 0593 0 4 4 8 8 / 3 6 8423831 – [email protected]

Giovanni Battista Guizzetti

Roberto Cigarini

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155 ottobre '08

Il caso Englaro e la questione del “fine vita”

Il primato della coscienzaC

Chi è GiovanniBattista Guizzetti

Giovanni Battista Guizzetti, medico chi-rurgo, specializzato in Geriatria eGerontologia, da dieci anni si occupadello stato vegetativo prolungato. È re-sponsabile di un reparto che accoglieventi soggetti in stato vegetativo pressoil Centro don Orione di Bergamo. Nel2005 è stato membro di una commissio-ne tecnico-scientifica istituita presso ilMinistero della Salute per definire lelinee guida del trattamento e della dia-gnosi di questa condizione.E’ autore di un libro dal titolo TerriSchiavo e l’umano nascosto.È a tutti notala vicenda umana di Terri Schiavo. Unagiovane donna in stato vegetativo che ungiudice ha condannato a morte perdisidratazione nonostante avesse ancorachi desiderava prendersi cura di lei.Nell’incontro promosso da Scienza e VitaCarpi-Mirandola Guazzetti cercherà dirispondere alle domande cruciali solle-vate dal caso Eluana Englaro: Che cosa èlo stato vegetativo? Quale domanda dicura e di assistenza pone e perché rispon-dervi? Chi sono gli uomini e le donne chesi trovano in questa condizione e che diredella loro vita che misteriosamente con-tinua?

Strada Statale Modena-Carpi 290 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.45 • sabato dalle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì dalle 15.30 alle 19.45

UOMO - DONNA - BAMBINO

Nuove CollezioniAutunno inverno 2008/09

Pellegrinaggio al Santuario diVerrucchia e Pieve di Trebbioe festa della castagna a Zocca

domenica 19 ottobre 2008

ore 7,30: Partenza da Carpi stazione autocorriere.ore 10: Visita al Santuario della Verucchia e Santa

Messa celebrata da Don Marino MazzoliOre 13: Pranzo libero presso gli stands della Festa

della Castagna a ZoccaOre 15: Visita guidata alla Pieve di Trebbio

Prenotare con urgenza presso Ufficio DiocesanoPellegrinaggi

Corso Fanti 13 Carpi Tel 059652552

Appuntamentoper il gruppo “Armenia e Georgia”

A Mortizzuolo il 9 ottobreIl gruppo dei pellegrini che ha partecipato al

pellegrinaggio in Armenia e Georgia nella scorsaprimavera si ritroverà giovedì 9 ottobre alle ore 20

in Canonica a Mortizzuolo per la cena e per unincontro di condivisione delle nuove proposte per

l’anno 2009.

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)Tel. 059-652552 - [email protected]

UFFICIODIOCESANO

PELLEGRINAGGI

Con il Vescovo Elio Tintipromosso dal Serra Club di Carpi

Venerdì 17 ottobre 2008PROGRAMMAOre 17 Ritrovo presso la Parrocchia di Quartirolo:partenza in pulman per BolognaOre 18,45 Arrivo previsto a Bologna al Meloncello:salita a piedi al Santuario recitando il S. Rosario (chinon se la sente può continuare in pulman fino alSantuario).Ore 19,45 S. Messa al Santuario.Ore 21 Cena comunitaria presso il Ristorante “Vito”.

Quota di partecipazione (viaggio + cena): euro 32E’ necessario prenotarsi, entro sabato 11 ottobre,presso la la Parrocchia di Quartirolo (tel. 059.694.231)il pagamento verrà invece effettuato in pulman.

Info: Serra Club Carpi C/o Parrocchia “Madonnadella Neve” Via C. Marx n° 109 – 41012 CARPI(MO) – tel. 059.694.231 – fax 059.621.643

Pellegrinaggio e preghiera per le vocazionial Santuario della Madonna di San Luca a Bologna

Un fatto di ChiesaMons. Mariano Crociata, nuovo segretario generale

Il 25 settembre Benedetto XVI ha no-minato monsignor Mariano Crocia-ta, attuale vescovo di Noto, nuovosegretario generale della Conferenzaepiscopale italiana per il prossimo quin-quennio. Monsignor Crociata succedea monsignor Giuseppe Betori, nomi-nato arcivescovo metropolita di Firen-ze. Nel darne notizia il cardinale presi-dente Angelo Bagnasco ha sottolinea-to “il profilo intellettuale e spiritualedi mons. Crociata, avvalorato dall’esperienza pastoralematurata nel governo della diocesi di Noto e prima ancoracome vicario generale della diocesi di Mazara del Vallo”che “costituisce la migliore garanzia per l’importanteincarico a lui affidato per il servizio alle Chiese che sonoin Italia”. “La riconoscenza nei suoi confronti - ha prose-guito il cardinale Bagnasco - si fa particolarmente intensanella consapevolezza della testimonianza di obbedienzamanifestata con la disponibilità a lasciare la cura dellapropria diocesi che ha avuto in lui un pastore amato eapprezzato”.

SchedaMonsignor Crociata è nato a Castelvetrano (Trapani) nel 1953.Alunno dell’Almo Collegio Capranica ha frequentato i corsi difilosofia e di teologia presso la Pontificia Università Gregorianain Roma conseguendo il dottorato in teologia. Ha ricevuto l’or-dinazione sacerdotale nel 1979, e nel 2007 è stato ordinatovescovo nella cattedrale di Noto. Docente di teologia fondamen-tale alla Pontificia Facoltà teologica di Sicilia e direttore delDipartimento di teologia delle religioni presso la stessa Facoltà,è autore di pubblicazioni di teologia e articoli sul dialogointerreligioso. È inoltre membro del Comitato scientifico e orga-nizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani. MonsignorCrociata assumerà il nuovo ufficio il prossimo 20 ottobre.

Marco Doldi

ambia la posizione dellaChiesa davanti al “finevita”? Le parole del card.

Angelo Bagnasco, presidente del-la Cei, nella prolusione al Consi-glio episcopale permanente(Roma, 22-25 settembre) hannosuscitato in taluni preoccupazio-ni, come fossero un’approvazio-ne dei testamenti biologici, cioè,di quei documenti redatti dal pa-ziente per chiedere o rifiutaredeterminati trattamenti medici,qualora non fosse più in grado diintendere e volere.In realtà, non c’è alcuna fratturarispetto al pensiero etico, finoraespresso dai vescovi italiani. Ilcard. Bagnasco, davanti ai fattiverificatisi a seguito della richie-sta di sospendere i sostegni vitaliper la giovane Eluana Englaro,ha preso atto di “una nuova si-tuazione”. “Nuova” nel senso chei pronunciamenti giuris-prudenziali hanno avocato a séuna decisione che, innanzitutto,è etica. Se sia giusto o menomantenere in vita una persona,con sostegni dovuti, non dovreb-be essere una questione giuridi-ca, ma di coscienza.In questa e in altre circostanze èevidente uno slittamento di com-petenze: messa da parte, per cosìdire, la coscienza in nome del-l’autonomia individuale, si do-manda alla giustizia di esaudirela propria richiesta. E, dalle cro-nache recenti, si sa come si possaanche giungere ad avere il rico-noscimento da parte di un orga-no di giustizia. È, allora, eviden-

te che serve una legge!Non per introdurre l’eutanasiama per evitare oggi che una vitaumana sia soppressa e domani sene sopprimano ancora. Una leg-ge che prenda atto di quello chegià si sa: l’accanimentoterapeutico non è da compiersi,ma si è tenuti ad offrire sempre ilsostegno vitale. Questo è dato, aseconda dei casi, dall’alimenta-zione, dalla respirazione e dall’idratazione. Su questi sostegnic’è universale riconoscimento.Questo ha detto il card. Bagnasco.Alcuni recenti pronunciamentigiuris-prudenziali hanno“inopinatamente aperto la stradaall’interruzione legalizzata del nu-trimento vitale, condannando inpratica queste persone a mortecerta”.Vista la posta in gioco, la vitaumana di tante persone, e tenutoconto della confusione delle co-scienze, è necessario che lo Statomostri come tutelare oggi la vitaumana, applicando a questa nuo-va situazione i sapienti dettamidella Costituzione. Invocare unsuo intervento non significa pernulla rinunciare alle proprie con-vinzioni. Chiedere una legge inmateria, non vuol dire affatto apri-re ai testamenti biologici, il cuicontenuto potrebbe essere quel-lo dell’eutanasia.Si chiede ben altro. Il Parlamen-

to è “sollecitato – ha constatato ilcardinale presidente – a varare,si spera col concorso più ampio,una legge sul fine vita che – que-sta l’attesa •riconoscendo valorelegale a dichiarazioniinequivocabili, rese in forma certaed esplicita, dia nello stesso tem-po tutte le garanzie sulla presa incarico dell’ammalato, e sul rap-porto fiduciario tra lo stesso e ilmedico, cui è riconosciuto il com-pito – fuori da gabbie burocrati-che •di vagliare i singoli atti con-creti e decidere in scienza e co-scienza”. Le parole del card.Bagnasco sono chiare e non siprestano a interpretazioni oppo-ste e divergenti. Prendersi caricodel malato significa garantirgli ilsostegno vitale, che èqualitativamente diverso dalleterapie sanitarie; significa garan-tirgli la cura della persona, attra-verso l’igiene, per quanto possi-bile, attraverso il movimento fi-sico e attraverso il dialogo. Que-sti e altri interventi sono impor-tanti, perché mantengono la re-lazione con il malato.Nello stesso tempo, al medico èriconosciuto il ruolo più alto, ti-pico della sua professione. Egli èil depositario della fiducia delpaziente e, al contempo, il primointerprete di come coniugare lacompetenza scientifica e le esi-genze della coscienza. Coscien-

za che ricorda come la vita uma-na è un bene inviolabile eindisponibile, su cui poggia ladignità della persona. Il mediconon è il mero esecutore di richie-ste in ordine alla soppressionedella vita o di un suo inutile edoloroso prolungamento. A lui èchiesto – come comunementeavviene – di lenire le sofferenze,attraverso la somministrazionedi opportune cure palliative.Tutto questo costituisce una “sal-vaguardia indispensabile” per nonaprire il varco all’agghiacciantesoppressione di malati non in gra-do di esprimere deliberatamenteciò che vogliono per sé stessi.

Eluana Englaro

monsignorMariano Crociata

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16 5 ottobre '08

Olga Focherini, tenace custodee divulgatrice della memoria

24 settembre Olga Focherini in Semellini haconcluso la sua avventura terrena. Numerosegli attestati di cordoglio giunti dal vescovo Elio

Tinti, dalle Amministrazioni Comunali di Carpi eMirandola, da altre Istituzioni culturali e religiose.Una folla ha accompagnato le esequie nella chiesa diSan Francesco venerdì 26 settembre.Lo scorso anno Olga ricevette dal presidenteNapolitano la Medaglia d’Oro al merito civile allamemoria del padre Odoardo. Maestra, insegnò agliinizi anche nella scuola elementare di Nomadelfia aFossoli. E’ stata cofondatrice della Fondazione exCampo Fossoli, ha fatto parte, fino allo scorso anno,del consiglio di amministrazione come membro dell’as-sociazione Amici del Museo Monumento del Deportato.E’ stato grazie al suo impegno, alla sua passione per laricerca e al suo desiderio di tramandare ai giovanimessaggi di pace e di fraternità che la figura del padreOdoardo è diventata icona vivente di questi valori.Di questo dono dobbiamo essere grati a Olga.Ora, come ricorda don Claudio, la pensiamo strettanell’abbraccio del Padre insieme a quello della mam-ma e del babbo. Gioia eterna nella pace. E’ con questasperanza che il Direttore, la Redazione e il Consigliodi Amministrazione di Notizie esprimono la lorovicinanza al marito Lauro, al Fratello e alle Sorelle, aiFigli e Nipoti e ai Familiari tutti.

Not

Il

Sei entrata nel silenzio,che adesso è tutto tuo

Virginia Noci ha lasciato lacomunità di Novi di Modenail 20 settembre all’età di 76anni, dopo una lunga malat-tia, ed è ritornata alla casadel Padre. Nella suaquarantennale carriera di in-segnante elementare è statagenerosa, attenta, severa, mapronta al sorriso ed alla com-prensione. Ai tanti alunni cheha incontrato ha donato a cia-scuno una parte di se’. Perequilibrio ed obiettività in-fondeva sicurezza in tutte lesituazioni, disponibile adaiutare quanti le chiedevanoaiuto non mancava mai diesortare ad una serena rifles-sione e confronto con i geni-tori ed i colleghi per superarele difficoltà che potevanomanifestarsi.

In anni difficili nei quali lascuola era scossa di scontriideologici , con coerenza efermezza, pur nel rispetto delleopinioni altrui, dava voci allesue idee ispirate alraggiungimento di un climadi lavoro sereno che dessegaranzia ai genitori ed alun-ni di serietà e professionali-tà. Ha sempre goduto del-l’apprezzamento dei dirigentiche si sono avvicendati neilunghi anni della sua carrierae ad essi ha fornito una col-laborazione preziosa, com-petente e disinteressata.Pur essendo andata in pen-sione da diversi anni, anchein tempi recenti molti colle-ghi le dicevano: “Sei stata ilnostro faro”.La sua indiscussa professio-

nalità è stata riconosciuta edapprezzata da quanti nel cor-so degli anni hanno lavoratocon lei. Ha collaborato con ilDipartimento di Matematicadell’Università di Modena chela inserì nel gruppo deiformatori esterni e le asse-gnò l’incarico di formatricedegli insegnanti della scuolaelementare, in provincia diModena per l’area matema-tica. L’attività disperimentazione dell’infor-matica, svolta con gli alunninella scuola elementare “A.Frank” di Novi di Modenanegli anni ’80, è stata ripor-tata nella tesi di uno studentelaureatosi in Scienza dellaFormazione presso l’Univer-sità di Bologna.Iscritta all’AIMC, sostenne

l’associazione partecipandoa tutte le iniziative che veni-vano proposte nel corso de-gli anni fornendo il contri-buto delle sue idee. Per lun-ghi anni ha collaborato allavita parrocchiale coordinan-do e gestendo le case vacan-ze in montagna insieme conFrancesca Pisa alla quale eralegata da lunga e sincera ami-cizia e stima.Pur tormentata dalla malat-tia ha avuto sempre un gestoo una parola che sono diven-tati essenziali e che dureran-no nel ricordo di quanti han-no avuto l’opportunità di co-noscerla, apprezzarla ed amar-la.

Emilia DuranteDel Monaco

ex dirigente scolastico

In memoria di Virginia NociUna vita dedicata all’insegnamento ed alla famiglia

CULTURA E SOCIETA'CULTURA E SOCIETA'

Il vescovo Elio TintiCon il cuoredi mamma

In una lettera indirizzataal marito LauroSemellini e ai figli, ilvescovo Elio Tinti haespresso il cordoglio e lavicinanza della Chiesacarpigiana per la scom-parsa della signora OlgaFocherini. “Di fronte alla morte diuna persona cara –scrive monsignor Tinti -che ha lasciato una forteimpronta di umanità e difedele e gratuito servizioalla Chiesa, rimaniamosempre attoniti, tristi,impotenti. Nessuno puòconsolarci o darcimotivo di spiegazione.Rimane una solidarietàumana, importante,necessaria, ma semprelimitata.C’è però una solidarietàche non è soltantoumana, ma divina, diDio che ci è Padre, chenel Signore Gesù mortoe risorto per noi, cicomunica la certezza cheOlga è nella sua gioia enella sua pace assiemealla mamma Maria e alpapà Odoardo.Ricordo Olga nellediverse iniziative dicommemorazione e dimemoria del papà edella mamma: è semprestata fervida di ricono-scenza e dipuntualizzazioni moltoimportanti e proprie diuna persona che havisto e sofferto tutta lavicenda dell’arresto,della prigionia, dellamorte e del vuotolasciato dal papà e dellasofferenza moraleportata avanti concoraggio dalla mamma.Mentre ringrazio ilSignore per quanto Olgaha testimoniato e halasciato come esempioalla Sua famiglia e atantissime persone,prego per Olga perchéla sua anima possa orarisplendere della luce,della pace e della gloriadi Dio e perché Lei,Lauro, e i suoi familiari,abbiate la consolazionedella fede”.

Manuela GhizzoniSoli ma non smarriti grazieal suo insegnamentoL’onorevole ManuelaGhizzoni ha inviato un mes-saggio di cordoglio ai fami-liari di Olga Focherini, recen-temente scomparsa a Carpidopo lunga malattia.“Con Olga ci lascia una per-sona straordinaria e fonda-mentale per la memoria stori-ca della nostra città – scriveManuela Ghizzoni – una don-na di cultura, lucidità e forzaineguagliabili. Proseguiremoil suo impegno per ricordarela figura del padre OdoardoFocherini e di quanti sacrifi-carono la propria vita in dife-sa della libertà e della dignitàumana”.“Mi piace ricordare Olgaquando parlava di suo padresenza dimenticare la forza disua madre, Maria, che corag-giosamente ne aveva condi-viso la scelta e che altrettantorisolutamente guidò e sosten-ne la famiglia dopo la scom-parsa di Odoardo. Con lascomparsa di Olga siamo dicerto più soli ma non smarritiper l’insegnamento che ci halasciato e di cui dobbiamoessere custodi e sostenitori”.

Campedelli e BellelliFiaccola viva del ricordo“Ci piace ricordare OlgaFocherini con un’immagine -spiegano il sindaco di CarpiEnrico Campedelli e l’asses-sore alle Politiche culturalicon delega al Progetto Me-moria Alberto Bellelli – quel-la del momento della conse-gna da parte del Presidentedella Repubblica Napolitanodella Medaglia d’oro al Meri-to Civile in onore di suo pa-dre. Olga ha vissuto una vitaintensa nel ricordo di un geni-tore che ha perso la vita persalvare quella di altri e di unamadre che ha condiviso conlui la sua scelta eroica, accu-dendo poi da sola ad una fa-miglia numerosa: senza smet-tere, se non negli ultimi mesiper motivi di salute, di impe-gnarsi prima nell’associazio-ne Amici del Museo al De-portato e poi nella Fondazio-ne ex Campo di Fossoli permantenere viva la fiaccola delricordo di quanto avvenutodurante la Seconda guerramondiale e a difesa dei dirittiumani. Siamo vicini alla fa-miglia”.

Costi e MantovaniStraordinaria personalitàIl sindaco di Mirandola LuigiCosti esprime profondo cordo-glio per la morte di OlgaFocherini, ricordandone la stra-ordinaria personalità e il gran-de impegno nel diffondere lamemoria del padre Odoardo.L’assessore alla Cultura GinoMantovani sottolinea lo stret-to legame di amicizia e affettoche ha unito i mirandolesi adOlga, sempre presente alle ini-ziative che in questi anni hannorinnovato il ricordo dell’ecce-zionale figura del padre. AOdoardo Focherini è stata de-dicata di recente una targa inpiazza Costituente, sulla casaabitata per diversi anni con lafamiglia, e un convegno in oc-casione del centenario della na-scita. E’ inoltre in corso unaricerca storica che intende farpiena luce sulla rete di salva-taggio degli Ebrei nelMirandolese e di quanti opera-rono attivamente e sacrificaro-no anche la vita per salvaguar-dare la libertà e la dignità uma-na

Ucsi - Emilia Romagna

L’Unione cattolica stampaitaliana (Ucsi) che riuni-sce i giornalisti cattolicidell’Emilia Romgana ricor-da in una nota che “OlgaFocherini è stata testimo-ne della memoria, e del papàOdoardo in particolare, finoall’ultimo respiro, parteci-pando attivamente all’As-sociazione Amici del mu-seo del Deportato e allaFondazione Ex campoFossoli di Carpi. L’Ucsitutta esprime alla famigliale più sentite condoglian-ze”.

Don Claudio Pontiroli

La tua vita è stata segnatadall’attesa: da quei pome-riggi del maggio del ‘45quando, circondata dai piùpiccoli, andavi in piazza adattendere quel camion oquella corriera che ogni tan-to, al tramonto, arrivava condeportati che ritornavano,fino alle ore, alle giornatedella tua malattia vissuta inattesa di una nuova tappa,di un nuovo gradino peravere la forza di vivere an-cora, per non “arrendersimai”.Onesta intellettualmente finoal dubbio come metodo, ca-pace di conoscere uomini eavvenimenti, esigente conte stessa, un grande rispettoper la dignità e la libertàdegli altri, dai modi sbriga-tivi, dalla ricerca instanca-bile, dalla gelosa custodiadi tutto ciò che riguardavail babbo.

I tuoi affetti: Lauro, i tuoifigli, forse hai avuto pocotempo per goderteli, ma tiho vista realizzata quandohai cominciato con i nipoti:“La piccola…, la grande…,quella e questa” e di tuttisapevi e di tutti ti preoccu-pavi e la gioia era il portar-seli su a Marcena dove quellepoche case, quella chiesa tiriempivano di echi, di me-morie, di volti, di pianti.E poi ci sono i momentipassati accanto a te, accan-to alle lettere del babbo. Undono importante nella miavita di prete: toccare “reli-quie di dolore” rese piùpreziose dalle lacrime chequalche volta non riuscivi atrattenere. Lo hai ripetutospesso: “Quelle lettere era-no pane”.Sei rimasta la tredicenne in-

namorata del babbo… eratuo e dei tuoi fratelli.Sei cresciuta accanto al do-lore della mamma, sapendocondividerne il silenzio, sa-pendo rispettare quel luttoche tutti avete portato nelcuore e nella carne.Ora, Olga, sono caduti tuttii dubbi, le paure, i silenzi,ora sei nell’abbraccio di Dio,Padre di tenerezza, nell’ab-braccio di mamma, del bab-bo (e sarà ben forte!), diAttilio e dei tanti a cui haifatto del bene e ti hannovoluto bene.Ed ecco il tuo lavoro: ti ri-vedo a Fossoli, in mezzo aquelle baracche che sape-vano tanto del babbo, in-daffarata a insegnare a 40bambini di Nomadelfia, acui don Zeno aveva dato lacertezza di una famiglia e

di una mamma, ma a cuinon aveva tolto il bisognodi essere vivaci, ma tu ave-vi 19 anni.E poi la scuola, i volti, iproblemi dei tanti ragazzi el’attenzione per ognuno,pronta a cogliere (ed è unacaratteristica dei Focherini)chi era nel bisogno. E tu nesapevi qualcosa.Poi la tua fede: certa e gran-de, ma tutta tua, un rappor-to con Dio che passava sem-pre nel silenzio del dolore,in quella domanda fatta aBonhoeffer nel campo diFlossenburg: “Dov’è il tuoDio?” e la risposta del Pa-store: “E’ lì, che muore inquel ragazzo!”, ma il Dioche muore è lo stesso cherisorge.Ora tocca a te la luce e lavita (quella senza lacrime)e per noi l’attesa – il nonarrendersi mai – gli affetti –i nipoti – il tuo Lauro – lelettere del babbo…

Olga Focherini

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175 ottobre '08

L’attualità del carisma di Severino Fabriani nell’esperienza della scuola integratapromossa dalle Suore “Figlie della Provvidenza” nella scuola di Santa Croce a Carpi

Educare, istruiree servirei bambini sordi

ModenaSabato 4 Ottobre

Chiesa di SanDomenico, ore 10

Apertura del processoDiocesano della Causa

di Beatificazione eCanonizzazione

del SERVO di DIOdon SEVERINO

FABRIANI

Sacerdote da venerare,Fondatore da ascoltare,

Padre da amare, Educatoredei Sordi da proporre

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

CASA E BARRIERE ARCHITETTONICHE

Ammontano a 67 milioni di euro le risorse destinatedalla Regione, con decisione del luglio scorso, per lacasa. In particolare, 56 milioni di euro sono indirizzateper la casa in locazione (affitto) o in proprietà, cinquemilioni per abbattere le barriere architettoniche, e altricinque per i contratti di quartiere e, infine, un milionecome contributi alle famiglie bisognose. La scelta èstata possibile grazie alla manovra di assestamento delbilancio 2008. Questa somma si aggiunge ad unostanziamento precedente di 90 milioni di euro in mododa formare il Fondo di rotazione, destinato a finanziareil bando “3mila alloggi”. Si prevedono, infatti, 146milioni per la costruzione di quasi 2500 alloggi e 632posti letto. Il Fondo serve ad abbattere l’onere degliinteressi sui mutui agevolati, in modo tale da recupera-re nel tempo i contributi anticipati e così ricostituirenuove risorse.Gli alloggi destinati alla locazione sono 1659, mentre790 per alloggi in proprietà. Per la locazione si preve-dono due possibilità: permanente ( 1337, circa l’81%),il resto è a termine. Tredici sono gli interventi per 155alloggi e 577 posti letto da realizzare con il ricorso allafinanza di progetto.Un secondo capitolo dell’intervento regionale riguardal’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case

private (51 milioni), istituito con la legge n. 13/1989, chesi aggiunge ai 7,7 milioni già stanziati lo scorso anno. Ilcontributo riguarderà 2.017 soggetti, dei quali 1873 affet-ti da invalidità totale e 144 da invalidità parziale.

NO A TICKET SULLA SANITA’

L’Assessore regionale alle Finanze e vicepresidente dellaGiunta, Flavio Delbono, ha escluso nuove tasse regionalisia per il 2008 che per il 2009. Il presidente Errani haprecisato, parlando ai giornalisti a margine dei lavori

dell’Assemblea regionale, che quelli del 2007 erano gliultimi adeguamenti per questa legislatura. “Per la Sani-tà- conferma Delbono - non arriveranno i ticket, perchési riesce a mantenere l’equilibrio finanziario della Re-gione, nonostante tutto”.

IL LIBRO VERDE

Si è svolto in agosto un incontro sulle linee strategi-che di protezione e di inclusione sociale e delle curea lungo termine promosso dal Ministero del Lavoro,della Salute e delle Politiche sociali. All’incontroerano presenti i sindacati pensionati delle tre confe-derazioni. L’importante documento, noto come Li-bro Verde, si articola su tre pilastri: l’inclusionesociale (i soggetti che partecipano ai diritti, ai servizie alle risorse, nonché la partecipazione al mercato dellavoro), le cure sanitarie (l’accesso e la qualità del-l’assistenza sanitaria) e le pensioni ( adeguatezzadelle pensioni nella solidarietà ed equità generazio-nale e nel rispetto dell’assoluta sostenibilità finan-ziaria). Due le principali osservazioni critiche deisindacati: la mancanza di ogni riferimento al Fondoper la non autosufficienza e l’adeguatezza delle pen-sioni, che va intesa come difesa del potere d’acquistoprevista dalla legge 503 del 19992.

L’attualità del carisma di Severino Fabriani nell’esperienza della scuola integratapromossa dalle Suore “Figlie della Provvidenza” nella scuola di Santa Croce a Carpi

Sr. M. Rosaria Guidetti.

voto di educare, istru-ire e servire i bambinisordi, le Figlie dellaProvvidenza lo attua-

no, oggi come ieri, dedicandoenergie, tempo, studio, atten-zioni alla causa della riabili-tazione dei sordi, la più quali-ficata possibile, comeauspicava il Fabriani, negliistituiti presenti a Carpi, a SanPaolo in Brasile, in Nigeria eSri Lanka.Modalità, metodi e strumentihanno risentito, nel corso de-gli anni, degli adattamenti edelle sollecitazioni poste daicambiamenti profondi dellasocietà e dalle esigenze emer-se anche nei confronti dei sor-di e dei portatori di handicapin genere.La scuola di Santa Croce diCarpi, per rispondere alle nuo-ve istanze, dagli anni ’70, gra-zie anche alle scelte corag-giose di don MarzioGualmini, allora direttore egestore dell’Istituto, attua uninteressante progetto di inte-grazione/inclusione tra alun-ni “normodotati”e sordi, inun rapporto numerico tra loroquasi costante di 7/1, ma chepuò variare, ogni anno, inmerito alle richieste delle fa-miglie degli alunni sordi, peri quali l’accoglienza è sempregarantita.

Con i coetanei udenti l’alun-no sordo è così stimolato allacomunicazione verbale e allaspontaneità dei rapporti; puòfruire delle stesse opportuni-tà, imparare a rapportarsicon loro. Nello stesso tempo,vivendo continuamente acontatto con altri compagnisordi, evita l’isolamento co-municativo e psicologico, incui potrebbe venire a trovar-si se inserito in un contestoesclusivamente di udenti escopre di non essere unbambino con handicap: sitrova a far parte di ungruppo che utilizza unadiversa modalità comunica-tiva, quella visiva, e a vivere“situazioni socializzanti egratificanti che lo aiutano arealizzare un considerevoleadattamento alla sua diver-sità”, …. a costruirsi “un‘immagine di sé più positi-va”, …. a crescere con “mag-gior maturità, responsabilità,

indipendenza, socievolezzae con reazioni emotiveappropriate” …. e, infine, adutilizzare un canale dicomunicazione che assolvefunzioni cognitive, linguisti-che e sociali, con competen-ze più vicine a quelle deibambini che sentono.Il progetto, all’avanguardia, èrivolto ai due ordini di scuola:infanzia e primaria. Le suorehanno poi “esportato” questo

stesso progetto all’estero, neiPaesi di missione ove, da al-cuni anni, operano con pas-sione e impegno.

La realizzazione del pianoeducativo suesposto, varia dianno in anno nelle specifichemodalità e nei tempi, nel ri-spetto dei singoli alunni sordie delle loro competenze edesigenze e prevede moduli dif-ferenziati e flessibili, di con-seguenza si programmanopercorsi didattici a tempo pie-no con i compagni udenti peralcuni, con tempi più ridottidi inserimento per altri, pertutti attività facilmente acces-sibili anche ai sordi, costan-temente insieme per educa-zione motoria, uscite e giteculturali, attività espressive epause di socializzazione.Le suore, all’interno di questarealtà non solo programma-

no, animano, indirizzano eformano le insegnanti laiche,ma spesso sono esse stessetitolari di classi o di disciplinee/o attività didattiche. Soprat-tutto nella scuola d’infanziapongono tutte le premesse perun’esatta impostazione dellalingua orale e per il serenosviluppo psicoevolutivo delbambino.In questo contesto quasi tutti ibambini udenti apprendonospontaneamente le modalitàverbali e non per comunicarecon i coetanei sordi e sonocosì in grado di rapportarsicon loro e di collaborare, al-l’interno della classe, con leinsegnanti. Nella scuola si creaperciò tra genitori degli alun-ni udenti, insegnanti e bam-bini un invidiabile, bellissi-mo clima di accoglienza e direciproco aiuto.Le suore poi, in continuitàcon il carisma del Fabriani eperfettamente consapevoliche la loro azione educativadeve andare oltre la forma-zione umana e culturale deiloro alunni, si rivolgono an-che, e soprattutto, alla dimen-sione spirituale dei bambiniaiutandoli a riflettere e ad ac-quisire attitudini di pensieroorientate ad accogliere la per-sona di Cristo e il suo messag-gio come la pienezza dei va-lori, a coniugare la vita con lafede, ad apprezzare la realtà

umana e il valore della vita edel mondo, ad interpretare fat-ti e problemi alla luce del van-gelo e delle indicazioni dellaChiesa.

Le religiose, infine, vivono illoro quarto voto nellacondivisione piena della vitaquotidiana soprattutto con isordi che risiedono lontani eche, di conseguenza, non pos-sono rientrare in famiglia ognigiorno. In questi casi, a Carpi,come in Sri Lanka e Nigeria,li accompagnano nello stu-dio, li accudiscono nell’igie-ne e nella cura della loro per-sona, condividono il pastodella sera e … persino la ca-mera e, in altre case della Con-gregazione, si dedicano a sor-di anziani e adulti. Se tutto ciòviene fatto con l’amore, lapassione e lo spirito richiestodal lororo servizio e nell’in-tento di creare per i loro bam-bini un clima di famiglia, dalParadiso, Severino Fabriani,don Marzio, le consorelle de-funte, hanno un motivo in piùper rallegrarsi!Altre strade potrebbero aprir-si alle Figlie della Provviden-za, in misura però del numerodelle vocazioni: creare strut-ture per anziani sordi esupportare nella catechesi enello studio alunni sordi inse-riti nelle scuole statali.

(2 - Fine)

Il

Casa MadreFiglie della Provvidenza

Corso Cavour, 54 41100Modena

Tel 059 2155307-239147Fax 09 220151

Email: [email protected]

Sede di RomaVia don Carlo Gnocchi, 70

00166 RomaTel 06 6240840Fax 06 6242468

Email: [email protected]

Sede di CarpiVia Bollitora, 205

41012 Santa Croce di CarpiTel 059 664028Fax 059 668126

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Educare, istruiree servirei bambini sordi

Il simbolo del pellicano è statoscelto dal fondatore don SeverinoFabriani e sta a significare ladonazione incondizionata richie-sta alle Figlie della Provvidenzaa favore dei sordomuti espressanel quarto voto: educare, istrui-re e servire i sordi

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18 5 ottobre '08

L’amicizia,il canto

e la gioiadi vivere

Nel terzoanniversariodella morteMirandolaha ricordatodon Giuseppe Tassi

gia della casa, la dura vitadelle armi, il senso tragicodella morte. Non dimentichia-mo che don Giuseppe ha in-contrato la morte in monta-gna in particolare con fortedrammaticità in occasionedella grande disgraziasull’Antelao nel 1960 quan-do morirono sette giovani,tra cui una carpigiana e unmirandolese, partiti da VillaTrieste, la casa di soggiornoche la Diocesi gestiva con ladirezione di PierangeloClerici che in quella situa-zione, fortemente provatodiede prova di grande matu-rità e umanità. Un sentimen-to corale, si è detto, e quindicon un carattere di spirituali-tà che fa vivere il sentimentoinsopprimibile della vita edell’amore che si rivelanospesso nella forma del cantoche diventa una forma con-sapevole di preghiera. In que-sto collettivo ricordo nonmancano i viaggi in macchi-na a cercare case di soggior-no per i campi estivi e per lefamiglie. Lunghe giornate adattraversare il Trentino e ilCadore in cui si parlava ditutto e l’ultimo a cedere era ilcanto, ma non la speranza dibene che ci animava. Non vatrascurato il piacere che ac-compagnava questi canti e laloro esecuzione.Di questo godeva con un sor-riso don Giuseppe, la sua fi-gura ascetica e sacerdotale siabbandonava al sorriso percerte ironie maliziose colmedi sentimento, per la tristez-za che nascondevano o per-ché, piene di sole, eranoscherzose e ardenti di pas-sioni sincere. Era un aspettodel carattere di don Giusep-pe che si manifestava, il suosaper stare insieme e coglie-re e vivere bene l’aspetto gio-coso della vita.

La montagna chiamaL’invito della serata ripor-tava una frase di KarlUnterkircher, cadutosull’Annapurna il mese scor-

so. Sulle riviste specializza-te era comparsa in giugnouna sua intervista in cui siintravedeva l’intuizione chela spedizionesull’Annapurna era una sfi-da con il destino, consape-vole che la posta in giocopoteva essere la sua vita.Dopo la sua grande impresasu una parete inviolata delGasherbrun II avrebbe vo-luto salire il Gasherbrun I,ma gli vennero negati i per-messi. Così ingaggiò l’en-

nesima sfida conl’Annapurna, la “montagnanuda” del Kashmir. Ci legaa lui la comune passione perla montagna che ha in noi eaveva in lui un senso pro-fondo. La montagna è sim-bolo dell’elevazione del no-stro spirito verso il cielo. E’pertanto simbolo della nsotraricerca, è ascesa in funzionedi ascesi ed è pertanto la viaverso Dio. E’ questa l’ani-ma dell’alpinismo ed è que-sta la chiamata che ci viene

distanza di tre annidalla sua dipartita alcielo il ricordo didon Giuseppe Tas-

si tra i mirandolesi è ancoravivo e carico di riconoscen-za. Un affetto che in tantihanno voluto dimostrare ri-spondendo all’invito dellacomunità parrocchiale chelunedì 15 settembre ha ri-cordato l’indimenticatoparroco prima in Duomocon la santa messa di suf-fragio e poinell’Auditorium del Ca-stello Pico con un concertodi canti di montagna.Don Carlo Truzzi apren-do con il suo saluto la sera-ta in Auditorium ha condi-viso con i presenti i senti-menti di gratitudine perquanto ricevuto da donGiuseppe fin dagli anni delseminario e per quello cheil suo ministero ha semina-

L’amicizia,il canto

e la gioiadi vivere

Nel terzoanniversariodella morteMirandolaha ricordatodon Giuseppe Tassi

A

R

Don Giuseppe e la montagna

Alla ricerca di orizzonti sereni e solitudini nevose

dai monti come ci ricordaUnterkircher. E’ anche lachiamata che ci viene più omeno esplicitamente, masensibilmente perché tocca-no le corde del cuore, daicanti alpini, dalla loro inge-nuità mite fatta di malinco-nia dolce e di appassionatosentimento. Ci rivolgonoquesta chiamata con som-messa e accorata nostalgia,che condividevamo con donGiuseppe, con il suo stuporequando in motocicletta sbu-

to nella comunitàmirandolese. “Mai dimenti-care chi tanto si è speso peril bene della comunità, so-prattutto chi, come don Tas-si, lo ha realizzato nell’umiltàe nella discrezione e consquisita attenzione verso tut-ti” ha poi sottolineato l’as-sessore Gino Mantovani,che con grande disponibilitàe attenzione a nome dell’am-ministrazione comunale hareso possibile la serata nellabella cornicedell’Auditorium del Castel-lo.Parole, immagini e suoni inperfetta armonia hanno con-ferito all’incontro un tonofamiliare, quasi un ritrovar-si in compagnia di un caroamico e con lui godere di unmomento di pace. Così è sta-to grazie alle parole di Dan-te Colli, autorevole espertodi montagna, che con don

Giuseppe ha condiviso tan-te esperienze e ai canti delCoro Alpino di GioventùStudentesca, un fantasticogruppo di ragazzi e ragaz-ze che hanno riscoperto ilvalore e l’attualità dei cantidi montagna. A completa-re il quadro la proiezione dialcune immagini di donGiuseppe tra i monti e inconclusione un video bio-grafico realizzato con gran-de cura ed efficacia.Tanti consensi per l’effica-ce introduzione di DanteColli e una valanga di ap-plausi per i giovani che conpassione e magistrale bra-vura hanno eseguito alcunicanti della tradizione alpi-na dimostrando conappropriate introduzioni diaver colto la profondità diqueste forme espressive po-polari ma assai cariche diumanità e di religiosità .

L.L.

Dante Colli

icordiamo don Giu-seppe con il canto per-ché ciò che non si rie-

sce a dire lo si deve cantareaffidando al canto l’espres-sione dei nostri sentimenti edelle ore vissute con lui. Lamemoria è il passato vissutonel presente. La nostra pre-senza di stasera quindi non èsolo una rievocazione, più omeno dovuta, più o meno no-stalgica, ma una realtà dellospirito condivisa che ci uni-sce nella continuità della no-stra esperienza di vita condon Giuseppe.Don Giuseppe amava certa-mente la montagna. Nelle no-stre case, in una biblioteca osu un tavolino c’è certamen-te quella bellissima immagi-ne che ce lo riporta con laMèr de Glace sullo sfondo eche ci ha accompagnato neigiorni della sua salita in cie-lo. A questa immagine cosìsignificativa, si aggiungononel mio ricordo le tante adu-nanze di Azione Cattolica alPalazzo Corso nel dopoguer-ra, incontri in cui ci siamoformati e per i quali siamomaturati perché a don Giu-seppe ci lega un sentimentodi gratitudine essendo egliuno dei sacerdoti che piùhanno contato nella vita ditanti di noi. Ebbene questeadunanze si concludevanosempre con il canto a cuipartecipava sempre con gran-de slancio. Si capiva che perlui queste canzoni di monta-gna erano rievocazione poe-tica, l’espressione di unagrande epopea popolare (sipensi ai canti della grandeGuerra), belle e commosseespressioni della nostra tra-dizione. Questi canti diven-tarono così in tutti questi annicome una musica sullo sfon-do, parte della nostra vita edella nostra storia come i con-vegni, le giornate di studio,persino gli Esercizi, per nonparlare delle giornate e dellegite in montagna e dei pull-man delle nevi. Don Giusep-pe credeva in questi canticome suscitatori di un senti-mento corale perché raccon-tano sentimenti comuni comeun amore lontano, la nostal-

E’ stato pubblicato ilterzo libretto checontiene le tracce diomelie di monsignorGiuseppe Tassi dedi-cato al tempo diQuaresima e Pasqua.La pubblicazione èdisponibile presso lalibreria Koinè a Carpiin corso Fanti 42, difianco al Seminario.

Domenica 21 settembre ha debuttato al Rifugio CapannaTassone di Fanano, nello splendido scenario del nostroAppennino, il Coro Cai di Carpi. Una tipica giornata autunnaledi montagna ha accompagnato l’esecuzione di una decina dicanti in programma, con richiesta di bis finale, riscaldando diqualche grado il cordiale pubblico presente.Il presidente del Cai Primo Zanfi, ha portato i ringraziamentidella Sezione e gli auspici di molte recite future, quindi ilnostro socio, valente alpinista, don Luca Baraldi, porgendoi più affettuosi saluti del Vescovo monsignor Elio Tinti, purelui nostro appassionato socio, ha invocato la Divina Benedi-zione su gli interpreti di queste melodie, che magnificano ilcreato e il Suo Creatore.Formatosi appena nell’autunno scorso nell’ambito della Se-zione di Carpi del Club Alpino Italiano il coro è compostoattualmente da ventisei voci, metà donne e metà uomini ed è

diretto dal meticolosissimo maestro Alessandro Dallari,direttore della Schola Cantorum della Cattedrale.Attingendo prevalentemente al repertorio popolare dei cantidi montagna, come consuetudine dei cori alpini ma anche ditanti altri, si sono ripartite le melodie solo maschili, in vocivirili marcate, femminili aggraziate, miste di entrambe, inter-pretazione non proprio canonica dei canti alpini, ma che statrovando sempre più gradimento nelle corali e nel pubblico.Prossimamente è prevista la presentazione anche in città.Dagli attuali ventisei elementi il Coro è in fase di ampliamen-to e quindi gli amanti della montagna, vista attraverso le sueappassionate melodie, sono invitati a fare parte del nostrogruppo, per unirsi così nel “…cantiam la montanara, e chinon la sa!”.Info: la sede sociale del Coro è quella del Cai, in via Cuneon.51, le prove si tengono al giovedì alle ore 21.

Una nuova Corale si presenta sul “palcoscenico” carpigianoUn Coro per il Club AlpinoUna nuova Corale si presenta sul “palcoscenico” carpigianoUn Coro per il Club Alpino

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Dante Colli

Il Coro alpino di Gioventù Studentesca

cava su passo alpino, rac-contava la sua meraviglia difronte a un nuovo panoramae la riviveva in attesa di nuo-vi orizzonti sereni e di altresolitudini nevose.

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195 ottobre '08

Seconda settimana5-11 ottobreVOCAZIONE

La Seconda settimana del-l’Ottobre Missionario èdedicata al tema dellaVocazione che motivaqualsiasi impegno di an-nuncio e testimonianzamissionaria come rispo-sta ad una chiamata.

Preghieraprima dei pastiGrazie, Signore,per questo ciboche stiamo per prendere.Donaci un cuore capacedi risponderealla tua chiamatacon gesti di amore versoi fratelli che ogni giornoci fai incontrare. Amen.

Appuntamenti

Giovedì 2 Ottobreore 21 in Sala Duomo,Carpi: testimonianza

dalla Costa d’Avorio diSuor AmbrogiaCasamenti e dal

Malawi di Padre WalterGherri sul tema del-

l’Ottobre Missionario“GUAI A ME SE

NON PREDICASSIIL VANGELO”

Martedì 7 Ottobreore 19, chiesa di

Gargallo: insiemeall’Associazione

“Venite alla Festa”, S.Messa nella officiata daPadre Didier (fratellodelle Case della Cari-tà), cena comunitaria;seguirà proiezione didiapositive e testimo-

nianza di Elisa Merighisulla sua esperienza di

due mesi come volonta-ria in Madagascar

nell’ambito del proget-to “ESTATE IN

MISSIONE 2008”

Sabato 11e Domenica 12 Ottobre

dalle ore 10 alle ore19, in Sala Duomo

(Carpi):“IL MERCATINODELL’USATO”,

vendita di cartoline,francobolli, santini ealtro. Il ricavato verrà

devoluto alla missiona-ria Suor Ambrogia

Casamenti

Da venerdì 10 aDomenica 12 Ottobre:la mostra “ARTE PERLE MISSIONI” sarà

in Piazza Martirinell’ambito della

Maratona d’Italia. Ilricavato verrà devolutoalla missionaria SuorAmbrogia Casamenti

Domenica 12 Ottobreore 17.30, presso la

canonica di S. GiustinaVigona: incontro dei

volontari rientrati dallaesperienza di “ESTA-TE IN MISSIONE

2008” con il Vescovo,Mons. Elio Tinti, ebenedizione della

nuova sede dell’Asso-ciazione “Volontari Per

le Missioni”

Pve, tendere unamano con quellafede che ha anima-to il loro lavoro e leloro creazioni.Con questa mostraitinerante vogliamoraccogliere, dopoquello alla preghie-ra, un altro invitoche il Santo Padreci fa nel suo mes-saggio per la Gior-nata missionariamondiale – conclu-

resso il Centro com-merciale “Il Borgo-gioioso” di Carpi, dalunedì 29 settembre e

fino al 5 ottobre ha aperto lamostra “Arte per le missio-ni”. Come ogni anno alcuniartisti locali espongono perla vendita i propri manufatti,devolvendo ai missionari dellaDiocesi il ricavato. In que-st’occasione a beneficiarnesarà suor AmbrogiaCasamenti, missionaria inCosta d’Avorio, per la co-struzione della prima Scuolaprofessionale di taglio e cu-cito a Touba. Questa missio-naria è una “figlia” di Mam-ma Nina e da alcuni anni in-segna Modello e Cucito conil “Metodo Testi” (figlio na-turale di Marianna Saltini)alle ragazze dei villaggi cir-costanti la sua missione: “seprendo cura della gioventù –usa dire suor Ambrogia - pren-do parte alla riforma delmondo intero”.“La nostra tradizionale mo-stra si mette in movimento e,con la caratteristica del mis-sionario, va tra la gente, allaricerca di spazi nuovi”: spie-ga così Magda Gilioli, se-

gretaria del Centro missio-nario, la scelta di un centrocommerciale come luogoespositivo. “Anche dopo il 5ottobre saremo di nuovo inmovimento – prosegue –: l’11e 12 ottobre la mostra saràallestita in Piazza Martiri inoccasione della Maratonad’Italia. Questa è una picco-la sfida che un gruppetto diartisti ha voluto cogliere, diproporsi in un modo diverso,in luoghi non usuali, per in-contrare realtà e persone nuo-

Tutti gli oggetti usano materiali di recupero

Anche gli oggetti creati hanno un significato, una primaattenzione al Creato, dopo la Giornata celebrata l’1settembre presso l’Oasi La Francesa: gli oggetti sonorealizzati utilizzando materiali di recupero.“Abbiamo infatti – spiega Magda Gilioli – il ProgettoI.C.O.N.E che dipinge le icone su tavole di legnoscartato, gli Angeli di Azuriel che sono realizzati contessuti avanzati, i decoupage di Lucia Bergamaschisulle scatole di cartone e altro ancora, i delicati fiori diDiva Becchi che utilizza ceramiche bianche di scarto,Enrica Arletti trasforma le saponette in caramelle,Tamidis con le sue creazioni in cui fonde la gioia deicolori con i fili elettrici o le lattine ed infine SandraCampostrini, che improvvisa ritratti sul momento perchi, di passaggio, vuol portare a casa un ricordo”.

Conosco sr Maria Ambrogiada quando era in Italia e piùvolte ho collaborato con leinei campiscuola a S. Zenodi Montagna (Vr). Ho sem-pre trovato in lei una veraFiglia di Gesù, dotata di tantecapacità concrete e di zeloapostolico autentico e in-traprendente.Quando è arrivata la chia-mata di lasciare anche lapropria patria per portarel’annuncio del Vangelo interra lontana, è partita conil suo costante desiderio diessere strumento di bene trai fratelli. Impegnata nellaScuola Materna e con ungruppetto di ragazze per unasorta di “Scuola di Lavo-ro”, si è poi trovata ora adaprire una Scuola Profes-sionale per la formazionedella donna, una scuola cheprepara ad una professioneche può essere svolta in pro-prio o in fabbrica perché iltitolo che conseguono è ri-conosciuto dallo Stato ed èfirmato dal Direttore Re-gionale. Ora è frequentatada circa 35 ragazze che si

abilitano in taglio, cucito estile.Il sogno di sr MariaAmbrogia è quello di avereuno stabile per i tre anni delcorso, con sale arredate conle macchine che in parte giàpossiede e tre aule per leore di lezione. Ci auguria-mo che il suo sogno diventiuna realtà anche perché, perora, si tratta dell’unica scuoladi questo tipo nella zonanord della Costa d’Avorio.Vorrei aggiungere una con-siderazione personale mache ritengo importante:l’opera che sta nascendo èfrutto della Comunità nelsuo insieme; poiché la ScuolaMaterna funziona e non èstata chiusa nemmeno intempo di guerra, è stato piùfacile conseguire i permes-si per l’apertura della Scuo-la Professionale. Anzi, lostimolo è venuto proprio dalDirettore Regionale. Vivia-mo con fede ogni avveni-mento e preghiamo la Prov-videnza perché si attui ildisegno di Dio, sempre.

Madre Maria Colomba AntoniniFiglie di Gesù - Verona

Sul sitowww.carpi.chiesacattolica.it ilMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ

BENEDETTO XVIPER LA GIORNATA MISSIONA-

RIA MONDIALE 2008“Servi e apostoli di Cristo Gesù”e tutti gli appuntamenti dell’Otto-

bre missionario

L’opera chesta nascendo è frutto

della Comunitànel suo insieme

Alla diffusionedel Vangelo sietechiamatia prendereparte, in manierasempre piùrilevante tuttivoi, cari fedelilaici, che operatenei diversiambiti dellasocietà. Si aprecosì davanti a voiun areopagocomplesso emultiforme daevangelizzare:il mondo.Benedetto XVI, Messaggioper la Giornata missiona-

ria mondiale

de la segretaria del Centromissionario -: alla diffusio-ne del Vangelo siete chiama-ti a prendere parte, in ma-niera sempre più rilevantetutti voi, cari fedeli laici, cheoperate nei diversi ambitidella società. Si apre cosìdavanti a voi un areopagocomplesso e multiforme daevangelizzare: il mondo.Andiamo allora in questoareopago, per testimoniarecon la vostra vita che, comedice Benedetto XVI, i cri-stiani appartengono ad unasocietà nuova, verso la qua-le si trovano in cammino eche, nel loro pellegrinaggio,viene anticipata”. B.B.

Il progetto della scuolaRaddoppiamo le possibilitàper le ragazze di Touba

Suor Maria Ambrogia Casamenti, nata a Forlì nel 1946, nelgiorno della festa di S. Ambrogio, entra nella Casa della DivinaProvvidenza di Mamma Nina a 5 anni. Nel settembre 1968comincia il Noviziato nella congregazione delle Figlie di Gesù,(una Congregazione religiosa sorta a Verona nel 1812, per operadel sacerdote Pietro Leonardi) e nel 1975 riceve i Voti definitivia Carpi dal Vescovo Artemio Prati. Dopo aver conseguito ilDiploma di Abilitazione all’Insegnamento nelle Scuole di GradoPreparatorio, Sr M. Ambrogia svolge il suo apostolato nelleScuole Materne e nelle attività parrocchiali in diverse comunità.Nel 1995, dopo il pellegrinaggio in Terra Santa, quasi un donoper il suo 25° di Professione religiosa, il Signore la chiama allamissione tra le genti e viene mandata in Costa d’Avorio, dove leFiglie di Gesù sono presenti con quattro comunità. Sr M. Ambrogiaviene mandata a Man e dal 1998 a Touba, dove si trova tuttora.Qui, dopo aver lavorato per alcuni anni con i bambini ha iniziato,utilizzando due aule dell’asilo, il corso di modello e cucito per leragazze del villaggio, insegnando con il “metodo Testi”, figlio diMamma Nina, che a Modena creò l’Istituto “Florentia”. Nel2004-2005 è rimasta un po’ di tempo in Italia per aggiornarsi neltaglio e cucito e i frutti di questo studio sono ora una ScuolaProfessionale di promozione per le giovani e le mamme diTouba, che apprendono a confezionare abiti e, dopo tre anni difrequenza con relativi esami, possono ottenere il Diploma e poterpoi lavorare. La scuola diretta da suor Ambrogia è frequentata dauna quarantina di ragazze, ma con il termine della guerra lerichieste stanno aumentando: grazie alla nuova costruzione potràospitarne 80. Il preventivo del progetto “SCUOLA LEONARDI”è di 40.000 euro.

Suor Ambrogia e la sua opera nelle parole di una consorella

Zelo apostolico autentico e intraprendente

Fino al 5 ottobre presso il Centro commerciale “Il Borgogioioso” la mostra “Arteper le missioni”: tra la gente, con spirito missionario, per aiutare suor Ambrogia Casamenti

Una mostra in movimento

Fino al 5 ottobre presso il Centro commerciale “Il Borgogioioso” la mostra “Arteper le missioni”: tra la gente, con spirito missionario, per aiutare suor Ambrogia Casamenti

Una mostra in movimento

Corso Fanti, 13 - CarpiTel e fax 059 689525

E-mail: [email protected]

Centro MissionarioDiocesano

DOMENICA 19OTTOBREGIORNATA

MISSIONARIAMONDIALE

SABATO 18 OTTOBREVEGLIA MISSIONARIA

DIOCESANACattedrale di Carpi,

ore 21Testimonianza di AnnaMaria Berto, missiona-ria responsabile della

Congregazione Compa-gnia missionaria S.

Cuore di Gesù (Bolo-gna). Sul piazzale,intrattenimenti dei

giovani della PastoraleGiovanile

e mercatino di oggetticreati da loro per la

missionaria SuorAngela Bertelli

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20 5 ottobre '08 AGENDAAGENDA

• Ore 21 – Seminario - Incontro per iLaici Missionari del vangelo di Carpi,Novi e Rolo

MERCOLEDÌ 8INCONTRI• Ore 21 – Canonica di Mirandola - In-

contro per i Laici Missionari del vange-lo di Mirandola e Concordia

GIOVEDÌ 9INCONTRI• Ore 9,30 – Seminario - Ritiro spirituale

per il clero

VENERDÌ 10PREGHIERA• Ore 17,15 – Adorazione – Preghiera

per le vocazioni• Ore 20,45 - Sala Congressi - Carpi:

conferenza su “Eluana Englaro e l’uma-no nascosto”, relatori G.B. Guizzetti eR. Cigarini

SABATO 11INCONTRI• Ore 18,30 - Seminario – incontro per i

diaconi permanenti

DOMENICA 12PREGHIERA• Ore 16 - Vallalta – ingresso del nuovo

parroco, Don Marino Mazzoli

GIOVEDÌ 2PREGHIERA• Ore 21 – S. Chiara – Preghiera per le

vocazioni

VENERDÌ 3INCONTRI• Ore 15 – Sala Duomo – incontro per gli

insegnanti con L. Diotallevi, su “Edu-care alla cittadinanza: la famiglia, lascuola, l’associazionismo”

INCONTRI• Ore 21 – Seminario – Incontro per i

cristiani impegnati in politica con L.Diotallevi su “I cattolici di fronte allaprovocazione del bene comune – il ruo-lo dei laici nella città”

SABATO 4Festa di san Francesco d’Assisi

DOMENICA 5Giornata diocesana della Parola di DioPREGHIERA• Ore 16 – Cattedrale – Celebrazione

della Giornata della Parola per i cate-chisti, gli educatori, gli animatori eoperatori pastorali e istituzione allettorato di Riccardo Paltrinieri.

LUNEDÌ 6INCONTRI• Ore 17 - Seminario - Corso base per IRC

PORTA APERTA

I servizi offerti sono: ascol-to, ricerca lavoro, interventiin generi alimentari, orien-tamento e tutela dei diritti,accompagnamento a perso-ne e famiglie in difficoltà,distribuzione indumenti emobilio usati, organizzazio-ne di momenti d’incontro eintegrazione per stranieri.

CARPI - Via Peruzzi, 38Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.Sito internet: www.portaapertacarpi.it,E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: lunedì,martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.

MIRANDOLA - Via S. Faustino 130Tel e Fax 0535 24183.E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: martedì,giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.

RECUPERANDIA

Nuova vita alle cose - peruno stile di vita più equo esostenibile.

Via Montecassino, 10/h - Carpi.Tel 059 643225 – fax 059 6329186.E-mail: [email protected] di apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI

Coordinamento e promozio-ne dei mezzi di comunica-zione. È disponibile per tuttele parrocchie e realtà eccle-siali un servizio di Ufficiostampa. Aperto dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 12,30.

Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax059 630238. E-mail:[email protected].

CURIA VESCOVILE

Curia Vescovile,Corso Fanti, 13 CarpiTel 059 686048

CARITAS DIOCESANA CARPI

Ha il compito di realizzarel’attuazione del precettoevangelico della carità nel-la comunità diocesana enelle parrocchie.

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel059 689370 - Fax 059 6329186.Sito internet: www.caritascarpi.itE-mail: [email protected] di apertura: da lunedì a venerdì dalle9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.Tel e fax 059 689525. E-mail:[email protected]

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggi diocesani; con-sulenza alle parrocchie nel-l’organizzazione di viaggi;possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi eviaggi autonomi; consul-tabili numerose pubblica-zioni. Aperto dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 12,30.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Tel e fax 059 652552.E-mail: [email protected]

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE

Risponde alle esigenzerelazionali della vita di cop-pia, della famiglia e dellapersona.Senza scopo di lucro e gra-tuito, nel rispetto assolutodel segreto professionale.

Via Catellani 9 - CarpiTel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: [email protected] riceve su appuntamento oppureattraverso il sito nel servizio mail-help.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca,Archivi storici edEmeroteca e Multimediale– rivolte in modo partico-lare a catechisti, animatoridei gruppi associativi, stu-denti, insegnanti.

Tel 059 653835 – E-mail:[email protected] - Martedì evenerdì dalle 16 alle 19 - mercoledì esabato dalle 9 alle 12

Direttore Responsabile: Luigi Lamma - Coordi-namento di Redazione: Annalisa Bonaretti – Co-ordinamento Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchioe Virginia Panzani – Redazione: Laura Michelini(Mirandola – Concordia), Daniele Franda, SaverioCatellani, Corrado Corradi - Fotografia: PaoloSantini, Roberto Rossi - Art Director: ClaudioVaretto.Editore: Notizie soc. coop.

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:Compuservice sas - 059/684472

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P.n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizza-zione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruiscedei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

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Settimanale della Diocesi di Carpi

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PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

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Pubblicità:[email protected]

2 ottobre 19842 ottobre 2008

ERMANNO SUERI

La mamma, i fratellie il figlio Michele

ti ricordanocon immutato affetto

La Santa Messadi suffragio sarà celebrata

mercoledì 1 ottobrealle ore 7 nella chiesa

di Santa Chiara

I primi sabatidel mese

Iniziano gli appuntamenti de I primisabati del mese; il primo incontro ècon don Carlo Gasperi, parroco diSant’Agata a Cibeno, sabato 4 otto-bre.Tema della celebrazione “Beati quelliche hanno fame e sete di giustizia,perché saranno saziati”.Il programma prevede alle 20.45 l’ac-coglienza; alle 21 il rosario e la consa-crazione al cuore immacolato di Ma-ria; alle 21.30 la messa di intercessio-ne per i malati; alle 22 l’esposizione el’adorazione del Santissimo Sacramen-to; alle 23 la benedizione eucaristica.Animano i gruppi di preghiera delRinnovamento nello Spirito Santo.

Apostolatodella PreghieraIntenzioniper il mese di ottobre

Ogni primo giovedì del mese, dopo la Messadelle ore 10 nella chiesa del Cristo, medita-zione guidata.Generale: Perché il Sinodo dei Vescovi aiutii pastori e i teologi, i catechisti e gli animatori,che sono impegnati nel servizio della Paroladi Dio, a trasmettere con coraggio le veritàdella fede in comunione con tutta la Chiesa.Missionaria: Perché in questo mese dedicatoalle missioni, attraverso l’attività di anima-zione delle Pontificie Opere Missionarie edegli altri organismi, ogni Comunità cristianasenta la necessità di partecipare alla missioneuniversale della Chiesa con la preghiera, ilsacrificio e l’aiuto concreto.Dei Vescovi: Perché valutiamo positivamen-te la crescita della presenza femminile nellasocietà come “segno dei tempi”, e siano vintele resistenze che si oppongono alraggiungimento della effettiva uguaglianzafra uomini e donne.

CalendariocelebrazionidellaSanta MessaCase Protette“Il Carpine”e“Il Quadrifoglio”di Carpi

Mese di ottobre

Sabato 4 ore 17: “Il Quadrifoglio”Domenica 5 ore 10: “Il Carpine”Sabato 11 ore 17: “Il Carpine”Domenica 12 ore 10: “Il Quadrifoglio”Sabato 18 ore 17: “Il Quadrifoglio”Domenica 19 ore 10: “Il Carpine”Sabato 25 ore 17: “Il Carpine”Domenica 26 ore 10: “Il Quadrifoglio”

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215 ottobre '08AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Il Signore è vicino a chi lo invocaDomenica 28 settembreLETTURE: Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOANNO A – II SETT. SALTERIO

Dal vangelo secondo MatteoIn quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare?Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. Edegli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose:Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L’ultimo».E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hannocreduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli».

Lunedì 29 - Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele (f)

Mercoledì 1 ottobre - S. Teresa di Gesù Bambino (m)

Sabato 4 - San Francesco d’Assisi (f), Solennità per i francescaniDa una vita giovanile spensierata e mondana, dopo aver usato misericordia ai lebbrosi (Testamento), si convertìal Vangelo e lo visse con estrema coerenza, in povertà e letizia, seguendo il Cristo umile, povero e casto, secondolo spirito delle beatitudini. Insieme ai primi fratelli che lo seguirono, attratti dalla forza del suo esempio, predicò pertutte le contrade l’amore del Signore, contribuendo al rinnovamento della Chiesa. Innamorato del Cristo, incentrònella contemplazione del Presepe e del Calvario la sua esperienza spirituale. Portò nel suo corpo i segni dellaPassione. Il lui come nei più grandi mistici si reintegrò l’armonia con il cosmo, di cui si fece interprete nel canticodelle creature. Fu ispiratore e padre delle famiglie religiose maschili e femminili che da lui prendono il nome. Pio XIIlo proclamò patrono d’Italia il 18 giugno 1939.

Il quotidianodei cattolici

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori diSangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Fran-cesco – Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus DominiFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 21,00: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Ripo-

so • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •18,30: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,30: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta • 9,30:

Concordia, S. Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S.Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia •11,30: S. Possidonio, Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

GIOVEDI’ 2• ore 11,30: Carpi, Borgo Gioioso: Incontro con gli artisti

della mostra “ARTE PER LE MISSIONI” promosso dalCentro Missionario Diocesano

• ore 21: Carpi, Auditorium San Rocco: Partecipa allapresentazione della neonata Fondazione Cives con l’in-tervento del Prof. Ernesto Galli Della Loggia sul tema:“Storia della cittadinanza e identità italiana”

VENERDI’ 3• ore 9,30: Santa Croce: Scuola Figlie della Provvidenza

per le Sordomute: S.Messa per l’inizio dell’anno Scola-stico

• ore 11,30: Centro missionario diocesano: Conferenzastampa di presentazione dell’Ottobre missionario

• ore 15: Carpi, Sala Duomo: Partecipa al Convegno per laGiornata Diocesana per la scuola con i relatori Prof. LucaDiotallaevi e Prof. Edo Patriarca

• ore 18,30: Mirandola: Chiesa di San Francesco: S.Messasolenne nel transito di S.Francesco

• ore 21: San Martino Carano: Presiede il Corso perFidanzati

SABATO 4• ore 9: Cattedrale, Presiede la S.Messa di inizio anno per

la scuola “Sacro Cuore”• ore 10,30: Modena, Chiesa di San Domenico: Partecipa

all’Apertura del Processo di beatificazione del Servo diDio Don Severino Fabiani, Fondatore dell’Istituto Figliedella Provvidenza per le sordomute

• ore 18,30: Carpi, S.Nicolò: S.Messa nella festa di SanFrancesco e cena con le Autorità e i sacerdoti

DOMENICA 5• ore 11: Carpi, Parrocchia di S.Francesco: S.Cresima• ore 16: Carpi, Cattedrale: Presiede la Giornata Diocesana

della Parola di Dio e istituisce Lettore il seminaristaRiccardo Paltrinieri

• ore 18: Gargallo: Celebrazione della S.Messa per l’80°anniversario della Scuola Materna Parrocchiale

LUNEDI’ 6• ore 9,30: Parma: Partecipa all’incontro dei Vescovi

dell’Emilia• ore 21: Carpi, Canonica di San Nicolò: Presiede il Corso

per fidanzati

MARTEDI’ 7• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private• ore 20,30: Vallalta: S.Messa nella Festa della Madonna

del Rosario

MERDOLEDI’ 8• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione

GIOVEDI’ 9• ore 9,30: Carpi, Seminario Vescovile: partecipa al ritiro

Spirituale del Clero• ore 21: Quartirolo: Presiede il Corso per fidanzati

VENERDI’ 10• ore 10: Reggio Emilia: Seminario Vescovile: partecipa

all’apertura dell’Anno Teologico• ore 19: Carpi, Oratorio Eden: S.Messa e incontro con gli

educatori di tutte le realtà presenti nell’Eden

SABATO 11• ore 10,30: Carpi, Sala Duomo: partecipa all’inaugura-

zione della XIII edizione della Mostra Filatelica,numismatica, medaglistica del Circolo NumismaticoCarpense

• ore 18: Mirandola: Cappella dell’Ospedale: S.Messa peril centenario

DOMENICA 12• ore 9,30: Concordia: S.Cresima Unità Pastorale• ore 11,30: Carpi, Corpus Domini: S.Cresima 2° turno• ore 15,15: San Marino: saluto al Convegno di A.d.P.• ore 16: Vallalta: Ingresso parrocchiale di Don Marino

Mazzoli

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22 5 ottobre '08 CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

CONCERTI, OTTONI RAI A MIRANDOLADomenica 5 ottobre - Mirandola – Teatro NuovoTra gli appuntamenti in programma al 5° Memorial “Marco Turci”(raduno internazionale di vetture da corsa e GT), segnaliamo quelloconclusivo, che si terrà domenica 5 ottobre in Teatro Nuovo a Mirandola:alle ore 17.30 il quintetto di Ottoni Solisti dell’Orchestra Sinfonica dellaRai di Torino e della Filarmonica “Città di Mantova” si esibiranno in unconcerto che chiuderà la manifestazione.

MOSTRE, PERSONALE DI ALDO MESCHIARIDa sabato 20 settembre a sabato 11 ottobreCarpi – Via San Bernardino da Siena, 35“Northern Landscape” è il titolo della personale di Aldo Meschiariallestita in Sala Soho di Via San Bernardino da Siena: dieci anni di viagginei paesi del nord Europa raccontati attraverso gli scatti della suamacchina digitale. Il cielo d’Irlanda, i ghiacciai dell’Islanda, i paesaggiincontaminati della Scozia e tanto altro, dal 20 settembre fino a sabato 11ottobre. Orari mostra: da lunedì a sabato 9-13, 16-19. L’ingresso è liberoe gratuito; per info: tel. 059/691468 Eliotecnica Stermieri.

CAMPOGALLIANO, I GIORNI DELLA BILANCIADa venerdì 26 settembre a venerdì 31 ottobre Campogalliano – Sedi varieAnche quest’anno la manifestazione “I giorni della Bilancia” propone uncalendario denso di appuntamenti ed iniziative: visite guidate ideate inoccasione delle Giornate Europee del Patrimonio; conferenze su massag-gio, equilibrio e benessere; giornate dedicate ai più piccini con i giochidella tradizione ed aquiloni; presentazione di libri di autori campogallianesi(narrativa e saggi di economia); inaugurazione SuperG - giovani guidenella Città della bilancia; serata di gala “Premio Bilancia d’oro” chepremia i Campogallianesi che hanno portato il nostro paese fuori daiconfini; iniziative per la Sagra di Sant’Orsola; corsi di cucina perriscoprire tradizioni e ricette tipiche; inaugurazione di nuove sezioni delMuseo.

APPUNTAMENTI

Bottega di antiquariato

• cartoline di tutti i tempi

• distintivi in genere

• filatelia

• grafica e pittura di autori moderni

• medaglie antiche e moderne

• oggettistica anteriore al 1936

• materiali da collezione anteriorial 1936

• stampe e libri antichi

Alberto LodiEditore di medaglie commemorative

di personaggi illustri e di avvenimentiper la Città e la Diocesi di Carpi

Via Ciro Menotti, 57c.p. 604 – 41012 Carpi (Modena)

Tel. 059 686561Aperto dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30

Chiuso il giovedì pomeriggio

Dorando PietriScultore Giuseppe Merighi

Film settimana

BURN AFTER READINGA prova di spiadi Ethan e Joel CohenCon J.Malkovich,G.Clooney, B.Pitt,F.McDormand (Comme-dia, USA, 2008, 96’)

Tornano i fratelli Cohen, equesta volta con una com-media grottesca che prendedi mira le manie della so-cietà postmoderna: il biso-gno morboso di apparire, lachirurgia plastica, la ricer-ca ossessiva della forma fi-sica, le amicizie via chat, lapaura del terrorismo post-11 settembre, il bisogno dicontrollare tutto e tutti innome della sicurezza, il so-gno di una ricchezza facilee immediata. Pur dando l’im-pressione di una pellicola“minore”, magari in attesadi una prossima più corposa,Burn after reading ha il tonodel thriller grottesco, otti-mamente interpretato da uncast d’eccezione, tra i qualispicca John Malkovich, au-tentico protagonista dellastoria. Ciò che è “da bru-ciare dopo avere guardato”(riprendendo il titolo origi-nale), è un dischetto conte-nente le memorie segrete diun agente della Cia che fi-nisce nelle mani sbagliateal momento sbagliato. Il chescatena una serie di equi-voci che generano situazio-ni imbarazzanti ed esilaranti.La stupidità, dicevamo, re-gna sovrana, e nessuno sisalva: vittime e colpevoli,politici e uomini comuni,agenti segreti e professio-nisti. Una stupidità che portale persone ad agire senzatenere conto minimamentedelle conseguenze delle pro-prie azioni, ritrovandosi cosìin situazioni pericolose persé e per gli altri. Il filmrisulta godibile, anche secon qualche volgarità ditroppo, ma riesce comun-que a centrare il segno. Cisi augura solo che l’idioziarimanga nella pellicola.

Stefano Vecchi

Teatro comunaleCampagnaabbonamenti 2008-2009Grande successoper la stagioneal via a fine ottobre

Sabato 6 settembre, con laprelazione riservata agliabbonati della passata sta-gione, ha preso il via lacampagna abbonamenti2008-2009 del Teatro Co-munale di Carpi. Gliaffezionati spettatori delTeatro cittadino hanno di-mostrato ancora una voltail loro apprezzamento perla stagione al via tra unmese: hanno rinnovato in-fatti l’abbonamento il 92%di coloro che l’anno scor-so avevano la tessera dellastagione di Prosa, il 99%degli abbonati alla rasse-gna Nonsoloteatro e l’81%dei fans della Danza. Otti-mo anche il riscontro per iConcerti Aperitivo, con un37% in più di prelazioniraccolte rispetto alla sta-gione passata.Fino al 3 ottobre sarà pos-sibile acquistare l’abbona-mento libero: esso preve-de la scelta di almeno seispettacoli tra tutti quelli incartellone.I singoli biglietti per glispettacoli del 2008 saran-no invece in vendita dal 4ottobre, mentre quelli perle date 2009 dal 13 dicem-bre. La stagione 2008-2009prenderà il via il 30 otto-bre con lo spettacolo“Quaranta…ma non li di-mostra”, protagonista Luigide Filippo.Informazioni: la bigliette-ria del Teatro Comunalenel corso della campagnaabbonamenti sarà apertatutti i giorni dalle ore 10alle ore 13 e dalle ore 15.30alle ore 19.30, festivi com-presi: il telefono è lo 059649263. All’indirizzowww.carpidiem.it trovere-te una sezione dedicata allastagione del Comunale, contutte le notizie utili.

ltre 1.500 visitatoridall’inaugurazione adoggi per il Museodiocesano “Cardinale

Rodolfo Pio di Savoia”. Undato lusinghiero che pre-mia l’intuizione e gli sforzidi offrire al territorio unanuova opportunità cultura-le.“Dopo la cerimonia inau-gurale – sostiene AlfonsoGaruti, direttore del Mu-seo diocesano – con unanotevole affluenza di pub-blico e di personalità, lapresenza del Museo fino adoggi ha dato esito del tuttopositivo e possiamo esseresoddisfatti ed orgogliosi diaver realizzato una struttu-ra culturale che ha arricchi-to la città in modo vera-mente qualificante, oltre acostituire un “segno” im-portante per la Diocesi, perla sua storia e per il riferi-mento al suo patrimonioartistico, di fede e di cultu-ra”.“I dati relativi alle presenze- prosegue Garuti - le os-servazioni verbali, oppureindicate nel registro dei vi-sitatori, sono state del tuttolusinghiere e positive per illavoro svolto di ricerca del-le opere esposte, dell’alle-stimento, degli arredi, adesempio delle vetrine, dellasistemazione in generale edel restauro della chiesa diSant’Ignazio veramente riu-scito e che ha restituito unambiente luminoso e son-tuoso”. Come si ricorderà ilprogetto di sistemazione,dovuto alla competenzadell’architetto AnnaAllesina, ha ottenuto il plau-so della competente Soprin-

tendenza ai Beni artistici,storici etno-antropologici diModena e Reggio Emilia,oltre all’apprezzamento peri lavori della ditta Tecton diReggio per le struttureespositive e numerose altreche hanno curato le partitecniche, gli arredi, le ope-re d’arte della chiesa.Per il futuro sono in pro-gramma iniziative per lavalorizzazione del Museo edel suo patrimonio rivoltealla scuola direttamente se-guite dall’Ufficio DiocesanoBeni Culturali, oltre ad unacollaborazione già organiz-zata con il Museo civicopure indirizzata alla scuolaed alla lettura delle opereesposte.

L.L.Info: Il Museo Diocesano“Cardinale Rodolfo Pio diSavoia” osserva i seguentiorari di apertura giovedìe sabato al mattino dalle10 alle 12,30 e alla dome-nica, mattino e pomerig-gio, dalle 10 alle 12,30 edalle 16 alle 18.

XX PREMIODI POESIA DIALETTALE

“POETAR PADANO”

Presso il

Museo delle Artie delle Tradizioni Popolari

di San Martino Piccolo di Correggio

Domenica 12 ottobre 2008 - ore 15

Assoc. Culturale “Il Portico”Corso Fanti, 89 - Carpi (MO)

Museo delle Arti e delle Tradizioni PopolariVia Bottegone, 16 - S. Martino Piccolo di Correggio (RE)

Con il patrocinio di:ROTARY CLUB CARPI

UNICREDIT BANCA SPAFONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI

O

Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”

Oltre 1.500 presenzee iniziative con le scuole

Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”

Oltre 1.500 presenzee iniziative con le scuole

Alfonso Garuti

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235 ottobre '08

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Romano Pelloni

iao Beppe, vien dadire, come semprequando ci salutavamofin dagli anni degli

studi ed ancora in questi ul-timi anni, confidandoci le gio-ie e… i dolori di questa no-stra fantastica e sempre mu-tevole professione: l’arte del-l’immagine.E’come artista, come educa-tore e come cittadino chevoglio ricordarlo.

L’artistaCredo che i suoi occhi fosse-ro perfette macchine fotogra-fiche che sapevano coglierenei minimi particolari la re-altà che lo interessava: unvolto, un corpo, un oggettoche poi egli sapeva trasfor-mare in una cosa bella, viva.Formato prima alle Belle Artidi Modena con ArcangeloSalvarani, poi all’Accademiadi Bologna con GiorgioMorandi, la sua cultura clas-sica e, soprattutto, i suoi ta-lenti gli hanno consentito diutilizzare tante tecniche. Conla grafica, la pittura, la scul-tura e con la raffinata artedella medaglistica egli ci halasciato tante opere che a buontitolo caratterizzano e segnanola produzione artistica delnostro tempo; ritratti superbidi noti personaggi in pitturae scultura: una delle sue ulti-me opere è un ritratto in bronzodi papa Giovanni Paolo IIesposto recentemente nellasua personale allestita al Ca-stello di Spezzano.

Ma è nella medaglistica cheMerighi è noto a livello in-ternazionale: tanti sono i per-sonaggi che egli ha ritratto.Abbiamo goduto di questasua produzione in una recen-te mostra allestita nel Castel-lo di Carpi a cura del localeRotary Club, mostra che hapermesso di conoscere l’am-pia produzione e cogliere l’elegantissima atmosfera cheMerighi sapeva dare alle suemedaglie: quelle di DorandoPietri, di Villeneuve, delcardinal Ruini, dellaMontalcini, di Caruso, delCorreggio, di Berlinguer, diMoro, di Padre Pio, di tantiPresidenti della Repubblica,per citarne solo alcune. Egliè anche stato il medaglistaufficiale per il XII anno dipontificato di Giovanni Pao-lo II.

L’educatoreBeppe non voleva piegarsialla burocrazia della scuoladi stato, volendo rimanerelibero per la sua attività arti-stica, ma è stato chiamato adillustrare testi scolastici e dinarrativa, ove occorre sapercomunicare quello che conla parola non sempre si puòdire ed è più facile dirlo conle immagini.Ultimamente aveva accetta-

to l’invito rivoltogli da EnricaMelotti e da Alberto Cova,coordinatori del Centro ArtiFigurative di Carpi, per ilcorso di scultura. Abbiamonotato in questi giorni tantiocchi umidi di allievi edallieve e ciò significa cheBeppe sapeva educare conpassione e generosità.

Il cittadinoVorrei ricordare Giuseppe

Merighi anche per il suo in-teresse civico, espresso purin modo indiretto attraversole vignette e le caricature,realizzate specialmente neisuoi anni giovanili: con umorelieve e mai cattivo sapevacogliere in tanti personagginoti quel particolare, quellamania, quella silhouette, chegli permetteva di tirar fuoricon tratti rapidi ed efficacil’anima più nascosta dei

“malcapitati”, felicissimi peròdi essere stati oggetto dellasua attenzione. La vignetta ela caricatura così intese pos-sono avere anche una fun-zione sociale: saper ridere dise stessi è un salvacondottovalido in ogni tempo. Ancheper questo Beppe ci manche-rà.Il suo sorriso rimarrà in noie ci aiuterà a ricordarlo perlungo tempo.

CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

C

Giuseppe Merighi, noto artista carpigiano, è morto giovedì 25 settembre in conseguenza di un incidentestradale, travolto da un’auto. Grande la commozione in tutta la città. Notizie, che ne ha sempre seguitol’attività artistica, lo ricorda con le parole di Romano Pelloni, collega e amico

Artista, educatore, cittadino

Alcuni artisti dell’arte visiva, impegnati da anni nell’orga-nizzazione di mostre a favore delle missioni, hanno datovita ad un gruppo denominato “Arte in movimento” edorganizzato una mostra di pittura e scultura per aiutare chisi trova nella sofferenza e povertà.Anche quest’anno la mostra è allestita in Sala Duomo (difianco alla Cattedrale di Carpi) dall’1 al 5 ottobre; sarà afavore di suor Ambrogia Casamenti, figlia spirituale diMamma Nina e ora missionaria a Touba in Costa d’Avorio.Il ricavato andrà a sostegno di una scuola di taglio e cucitoper le donne di quella terra africana, e sarà consegnato asuor Ambrogia tramite Mamma Teresa della Casa dellaDivina Provvidenza alla quale la missionaria è ancoralegata da grande fraterno affetto.Gli artisti sono Giuseppe Andreoli, Nuccia Andreoli, San-dra Andreoli, Mariella Gualtieri, Paola Pellicani, RomanoPelloni e Rosanna Zelocchi. Essendo diversi artisti espositori

In Sala Duomo a Carpi una mostra di opere d’arte a favore di suorAmbrogia Casamenti missionaria in Costa d’Avorio. Un omaggio almaestro scultore Giuseppe Merighi recentemente scomparso

Arte in movimentoallievi dello scultoreGiuseppe Merighi, ilGruppo ha voluto ri-cordare il Maestro re-centemente scomparsocon un omaggio alla suapersonalità artistica.Anche questa iniziati-va, come altre analo-ghe, si inserisce nelquadro dell’OttobreMissionario e vuole essere un ulteriore contributo allamissionarietà di Mamma Nina Saltini nel 50° anniversariodella morte. Ha dato il proprio patrocinio l’AssociazioneCulturale “Il Portico” di Carpi.Orari: la mostra rimarrà aperta fino al 5 ottobre con iseguenti orari: ore 10-13 e 16-20.

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Dal 24 novembre 2008 nella zona Sud di Carpi

cambia il servizio di raccolta dei rifiuti urbani.

Sono tre le categorie dei rifiuti che si

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